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Dove finisce la terra inizia il tuo futuro.

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Dove finisce la terra inizia il tuo futuro.
Dove finisce la terra
inizia il tuo futuro.
MARINA MILITARE
Un futuro all’avanguardia.
Un mondo sempre più complesso,
tecnologie sempre più sofisticate,
nuovi e dinamici scenari geopolitici.
In questo contesto uomini e donne della Marina Militare
sono professionisti preparati con competenze di eccellenza, specialisti apprezzati non solo nell’ambito della Difesa nazionale, ma anche in uno scenario che è sempre
più interdisciplinare ed internazionale.
Entrare in Marina, oggi, significa mettersi alla prova, allargare i propri orizzonti, accettare una sfida e far parte di
una famiglia con cui condividere parte della propria vita e
valori profondi e inossidabili.
Rispetto per il mare, solidarietà, amicizia, onore e lealtà.
Ti senti pronto?
Marina Militare, il tuo futuro a portata di mare.
Vieni a far parte della nostra squadra.
Comandante di una portaerei, pilota, incursore, sommergibilista, fuciliere di marina, ingegnere navale o delle
telecomunicazioni, medico, idrografo, palombaro, avvocato, tecnico specialista... tutto questo lo puoi fare in Marina.
Scegli l’iter di carriera in base al tuo titolo di studio, la tua età e le tue aspirazioni.
Per saperne di più sui concorsi, consulta il sito www.marina.difesa.it e https://concorsi.difesa.it, contatta il numero verde
800-862032 o invia una e-mail a [email protected], chiedendo di essere iscritto alla mailing list.
LAUREA
Ufficiali Ruoli Normali
a nomina diretta
(fino a 32 anni)
Ufficiali Corsi Normali
(fino a 22 anni)
Ufficiali in
Ferma Prefissata
(fino a 38 anni)
LICENZA MEDIA INF.
Truppa
(18-25 anni)
Ufficiali in Ferma Prefissata.
(fino a 38 anni)
DIPLOMA
Ufficiali Piloti
di Complemento
(fino a 23 anni)
Sottufficiali
(fino a 26 anni)
V GINNASIO - II LICEO SCIENTIFICO
Scuola Navale Militare
Francesco Morosini
(15-17 anni)
Orientamento
Età
Titolo di studio
Bando
Allievi Ufficiali Ruoli Normali
17-22
Diploma Media Sup.
Dicembre
Allievi Ufficiali Nomina Diretta
Max 32 (40*)
Laurea
Dicembre
Allievi Ufficiali Ruoli Speciali
max 34 (40*)
Diploma Media Sup.
Dicembre
Allievi Ufficiali in Ferma Prefissata
18-38
Diploma/Laurea
Allievi Ufficiali Piloti di Complemento
17-23
Diploma
Novembre
Marescialli
17-26 (28**)
Diploma
Gennaio/febbraio
Volontari Ferma Prefissata 1
18-25
Scuola Media Inf.
Agosto
Scuola Navale Militare “F.Morosini”
15-17
5°Ginnasio/2°Liceo Scient.
Marzo
* Per Ufficiali in Ferma Prefissata in servizio o in congedo e per Ufficiali delle Forze di Completamento.
** Per chi ha già svolto servizio volontario.
Aprile/maggio
Ufficiali
In questa pagina: nella plancia di Comando della portaerei Cavour, l’Ufficiale
Comandante dirige la manovra di ingresso in porto, assistito dagli ufficiali di
vascello del suo staff.
Nella pagina accanto. A sinistra: un ufficiale medico nell’infermieria di un’Unità
di superficie.
Al centro: picchetto d’onore degli allievi del primo anno dei Ruoli Normali dell’Accademia Navale al termine della campagna addestrativa estiva svolta su
Nave Amerigo Vespucci.
A destra: un Sottotenente di Vascello di nave Amerigo Vespucci.
Quella dell’Ufficiale di Marina è una
professione dalle origini antiche eppure moderna, dinamica, volta costantemente al futuro. Chi sceglie
questa carriera deve essere animato
da una forte vocazione.
L’Accademia Navale, il centro di formazione e preparazione professionale
di tutti gli ufficiali della Marina Militare,
rappresenta una scuola di élite a livello di preparazione professionale ed
universitaria.
L’Accademia Navale di Livorno, fondata nel 1881, ha ereditato la tradizione marinaresca delle Quattro
Repubbliche Marinare. Queste tradizioni sono parte del bagaglio di insegnamenti che ricevono, ancora oggi,
gli allievi al suo interno. Questo geloso
attaccamento alla tradizione, la conoscenza della Storia e la padronanza
delle antiche tecniche marinaresche,
accanto allo studio di materie scientifiche ed allo sviluppo di moderne capacità di leadership, rappresentano
oggi il “cuore” degli insegnamenti impartiti in Accademia Navale.
Non ultima, grande importanza è data
all’attività sportiva, con speciale riferimento allo sport velico e di squadra.
Tutto ciò contribuisce alla formazione
di una figura professionale, quella dell’ufficiale di Marina, costantemente
proiettata al futuro.
Superando il concorso per entrare in l’Accademia Navale
puoi diventare ufficiale seguendo differenti profili di carriera:
- il Ruolo Normale (riservato a chi è in possesso di un diploma e meno di 23 anni) consente il raggiungimento dei
vertici nell’ambito della Marina e della Difesa (fino all’incarico di Capo di Stato Maggiore della Difesa), compreso il
Comando di Unità Navali e la nomina ad Addetto Militare o
Navale presso le ambasciate italiane all’estero;
- il Ruolo Normale a Nomina Diretta è destinato a chi è in
possesso di una Laurea specialistica e meno di 32 anni ed
arruolati direttamente con il grado di Sottotenente di vascello. Il concorso è limitato ai Corpi del Genio Navale, del
Corpo Sanitario e delle capitanerie di Porto. Eccezionalmente ed in funzione delle esigenze dela Forza Armata, il
concorso può allargarsi anche ad altri Corpi.
- il Ruolo Speciale (riservato a proviene dai Ruoli Ufficiali in
Ferma Prefissata, ruolo Marescialli e ruolo Sergenti)consente uno sviluppo di carriera più prettamente tecnico-operativo ed il raggiungimento del grado massimo di Capitano
di Vascello. Non sono destinati ad assumere il Comando di
Unità Navali.
Entrando in Accademia verrai assegnato ad uno dei Corpi
del Ruolo Ufficiali, seguendone l’iter di studi previsto: Ufficiale di Vascello, Corpi Tecnici, Corpo Giuridico Amministrativo, Corpo Sanitario, Capitanerie di Porto. Inoltre,
terminati gli studi accademici, tra gli ufficiali di Vascello provenienti dai Ruoli Normali e dai Ruoli Speciali saranno selezionatigli idonei a frequentare i corsi per incursori o
palombari del Comsubin, sommergibilisti, piloti o tecnici di
volo, ufficiali della Brigata Marina San Marco.
Allievi Ufficiali in ferma prefissata
Questo ruolo è stato introdotto in sostituzione della figura
dell’Ufficiale di Complemento, abolita in seguito alla sospensione del servizio di leva obbligatorio. Il concorso prevede
una ferma di trenta mesi con possibilità di raffermarsi per ulteriori dodici, salvaguardando la possibilità di recedere dopo
i primi diciotto mesi di servizio.
Possono partecipare giovani dai 17 fino ai 38 anni di età non
compiuti, sia diplomati che laureati. Superato il 12° mese di
servizio è possibile accedere al Servizio Permanente Effettivo
mediante apposito concorso, mantenendo il grado e il Corpo
di appartenenza.
Sottufficiali
Il Sottufficiale è una figura professionale inquadrata gerarchicamente in una posizione intermedia tra gli Ufficiali e i
Graduati. Sono divisi in due ruoli distinti: Sergenti e Marescialli.
Il Ruolo Marescialli è il livello più alto dei Sottufficiali. I Marescialli devono saper operare in autonomia e con una diretta responsabilità nei settori tecnici ed operativi,
affiancando l’Ufficiale, talvolta anche sostituendolo nella
condotta del personale esecutivo. Sono impiegati a bordo
delle navi militari o negli enti operativi, logistici, addestrativi
e amministrativi.
Il concorso per marescialli è rivolto ai giovani con meno di
27 anni ed in possesso di diploma di istruzione secondaria
(che consenta l'iscrizione ai corsi universitari) e frequentano
un iter di studi biennale più un anno applicativo dove conseguono la laurea in Scienze organizzative e gestionali
presso l'Università degli Studi di Viterbo, oppure la laurea
in Infermieristica se vengono assegnati al Corpo di Sanità.
I corsi sono tenuti presso la Scuola Sottufficiali di La Maddalena (per nocchieri, meccanici, motoristi) o di Taranto (per
tutte le altre categorie). I marescialli possono accedere, tramite concorso, al ruolo di Ufficiale.
Al Ruolo Sergenti, subordinato a quello marescialli, vengono
attribuite mansioni esecutive richiedenti adeguata preparazione professionale, che si traducono nello svolgimento di
compiti operativi, addestrativi, logistico-amministrativi e/o
tecnico-manuali, nonché il comando di più militari e/o mezzi.
Sono reclutati tramite concorso interno dai volontari in servizio permanente, frequentando un corso di aggiornamento
professionale, generalmente della durata di di 6-8 mesi.
Innumerevoli sono le possibilità di specializzazione riservate
ai sottufficiali della Marina: ecogoniometrista, radarista, telecomunicatore, addetto alla ricerca elettronica, meccanico
di artiglieria, meccanico di siluri, fuciliere di Marina, incursore, palombaro, elettricista, tecnico elettronico, operatore
per l’elaborazione dei dati informatici, tecnico di macchine,
furiere segretario, maestro di cucina, infermiere, specialista
del servizio sanitario, nocchiere, controllore aeromobili, tecnico di volo.
Nella pagina accanto:
a sinistra, un sottufficiale motorista effettua un intervento di manutenzione ordinaria su un apparato nei locali tecnici di una Unità di superficie;
al centro, un maresciallo controllore aeromobili
della portaerei Cavour;
a destra, un sergente nocchiere rende gli onori,
con i fischi tipici della tradizione marinaresca, nel
corso della quotidiana cerimonia di ammaina bandiera al tramonto, durante una navigazione.
In questa pagina: un sottufficiale specialista del
volo, sul ponte di volo della portaerei Cavour.
Graduati e truppa
Graduati
La rafferma annuale e il prolungamento della ferma
La fine della leva ha comportato la necessità di formare una nuova figura
non solo capace di svolgere mansioni
esecutive, ma anche in possesso di
requisiti professionali e culturali tali da
consentire l’autonomo svolgimento di
incarichi assegnati. Tutto ciò lasciando
aperte ampie prospettive di carriera all’interno della Forza Armata.
I volontari a ferma prefissata di un anno (VFP1) seguono un
iter formativo che prevede l’acquisizione di un livello di formazione militare di base, essenziale e indispensabile ai fini
dell’impiego a bordo delle unità navali o presso i comandi a
terra. L’addestramento dura circa sei settimane e si svolge
presso il Centro di Addestramento e Reclutamento a Taranto.
Il bando di concorso per VFP1 esce ogni anno ad agosto
ed è riservsto a chi ha la licenza di scuola media inferiore
ed un’età inferiore ai 25 anni.
Inoltre, ai VFP1 è riservato l’accesso alla ferma prefissata
quadriennale (VFP4) in tutte le Forze Armate ed alle carriere
iniziali delle Forze di Polizia.
Dal ruolo di VFP1 si può accedere, fino a 30 anni di età e
previa l’idoneità ai requisiti previsti, al concorso per l’immissione alla ferma quadriennale (VFP4).
Volontari in Ferma Prefissata
Con il nuovo modello professionale il
servizio svolto in Marina si arricchisce
di professionalità messa al servizio
della comunità. Un bagaglio di conoscenze ed esperienze utile a chi vorrà
partecipare ai concorsi delle Forze di
Polizia o delle Forze Armate dopo la
ferma.
I ruoli per cui è possibile concorrere
sono quello degli Allievi Ufficiali in
Ferma Prefissata (AUFP) e dei Volontari in Ferma Prefissata (VFP).
A sinistra: un sottocapo nocchiere a bordo della
goletta Palinuro, nave scuola della Marina.
Nell’altra pagina:
a sinistra, una VFP4 della squadra antincendio del
ponte di volo della portaerei Cavour.
Al centro, una classe di VFP1 nel corso di una lezione di informatica tenuta da un Maresciallo istruttore durante il corso di formazione.
A destra, un Sottocapo radarista compila la situazione tattica di superficie intorno alla sua Unità in
navigazione.
I VFP4 possono beneficiare di due rafferme biennali. L’ammissione alla rafferma tiene conto delle disponibilità organiche della Forza Armata e dei titoli acquisiti nel corso della
ferma e del rendimento in servizio.
Il VFP4 è un militare specializzato che, dopo un periodo di
addestramento, è impiegato a bordo delle unità della Squadra Navale o presso i reparti operativi della Marina. Questo
impiego consente ai VFP4 di partecipare a missioni nazionali e internazionali, potendo così accrescere ulteriormente
il proprio bagaglio di esperienze personali e professionali.
L’iter formativo del VFP4 consiste in una fase di formazione
teorica di base di circa 21 settimane, svolta presso le
Scuole Sottufficiali di Taranto o di La Maddalena, o presso
il Raggruppamento Scuole della Brigata Marina San Marco
a Brindisi.
Al termine del ciclo di formazione il VFP4 è in grado di operare autonomamente negli incarichi affidatigli svolgendo con
professionalità il proprio operato.
Le categorie d’impiego sono, generalmente, le stesse del
Ruolo Sergenti.
Incursori e palombari
Il Gruppo Operativo Incursori (GOI)
ed il Gruppo Operativo Subacquei (GOS).
Il Gruppo Operativo Incursori (GOI) ed il Gruppo Operativo
Subacquei (GOS) fanno parte del Comando Subacquei ed
Incursori della Marina Militari e sono due tra i Reparti di
Forze Speciali più conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo.
GOI e GOS sono costituiti da personale con una età media
di 29 anni ed arruolati tra i ranghi della Forza Armata mediante concorso interno.
La totale autonomia logistica ed operativa e la capacità di
rapido approntamento anche in tempo di pace, rendono
questo Reparto particolarmente efficace in situazioni di
emergenza provocate da conflittualità o da calamità naturali:
l'alluvione di Firenze, i terremoti del Friuli e dell'Irpinia e
l'emergenza Etna, il naufragio dell’Isola del Giglio sono solo
alcuni dei casi in cui gli uomini di GOI e GOS sono intervenuti.
Gli ufficiali ed i sottufficiali giudicati idonei dopo il periodo
di formazione previsti dai rispettivi iter formativi al termine
di una selezione rigidissima, vengono sottoposti ad un addestramento lungo e durissimo, con continue prove da su-
perare ed un premio finale da raggiungere: il basco verde,
simbolo del brevetto da incursore, o il basco blu, simbolo
del brevetto da palombaro, che viene consegnato alla fine
dei lunghi mesi di corso presso il Comando Subacqueo ed
Incursori nel complesso del Varignano (SP).
Incursori del GOI e palombari del GOS vantano capacità e
conoscenze uniche, orgogliosamente custodite.
Nell’iter di carriera di un incursore del GOI si possono conseguire numerosi brevetti militari/specializzazioni, tra i quali:
paracadutista abilitato al lancio con tecnica di caduta libera,
rocciatore guida, interprete aerofotografico, disattivatore
congegni esplosivi, direttore di lancio, istruttore militare di
alpinismo, fotografo navale e subacqueo.
Giungere ad una certa distanza dalla costa dopo essere
fuoriusciti da un sottomarino o da una unità di superficie,
ammarare con il paracadute, tuffarsi o calarsi con il barbettone o in corda doppia da un elicottero, avvicinarsi all’obiettivo con mezzi di superficie, a nuoto o in immersione;
avvicinamento occulto, azione rapida, allontanamento ed
esfiltrazione: questo è quello che un uomo del Comsubin sa
e deve saper fare, sempre ed in ogni condizione.
Vuoi diventare incursore o palombaro?
Se sei un ufficiale, sottufficiale o graduato di Marina e hai meno di 27 anni partecipa al concorso.
Il bando esce ogni anno tra settembre e dicembre.
Maggiori informazioni sul sito
www.marina.difesa.it
Piloti e specialisti di volo
I marinai dei cieli.
La Marina Militare è l’unica Forza Armata italiana a poter vantare una componente aerea secolare.
Nonostante la grande evoluzione tecnica che ha interessato aerei ed elicotteri da inizio Novecento ad oggi, lo
spirito che anima piloti, tecnici ed operatori di volo della Marina non è mutato: il “sufficit animus” dannunziano
(“basta il coraggio”) che, da cento
anni, è sprone per tutti gli aviatori di
Marina.
Le situazioni operative in cui l’Aviazione Navale è chiamata ad operare
sono le più disparate e riguardano
scenari non sempre strettamente legati
al mare. Ne sono riprova l’impegno in
Afghanistan ed il concorso in operazioni di ricerca e soccorso, emergenze
umanitarie o legate ad incendi boschivi.
Il mare, però, resta lo scenario di riferimento, tanto che ai nostri “uomini alati”
tocca il privilegio di potersi dire “marinai dei cieli”.
Possono diventare piloti di Marina gli
ufficiali dei Ruoli Normali del Corpo
degli Ufficiali di Vascello, o gli Allievi
Ufficiali Piloti di Complemento (AUPC).
L’iter che forma un pilota di Marina è
lungo e impegnativo, e inizia in Accademia Navale. Per gli Ufficiali dei Ruoli
Normali, l’iter selettivo inizia nel corso
dell’ultimo anno di Accademia.
Vuoi fare il pilota di Marina?
Se vuoi diventare un pilota dei Ruoli Normali, entra in Accademia Navale, dopo il diploma e fino a 23 anni. Avrai così la possibilità
di essere selezionato al termine dell’iter di
studi ordinario e brevettarti presso le scuole
di volo della US Navy.
Se invece vuoi fare l’Ufficiale pilota di complemento ed hai il diploma e un’età compresa
tra i 17-23 anni, partecipa al concorso ed
entra in Marina già come Allievo Ufficiale Pilota. Il bando esce annualmente nel mese di
novembre.
Per diventare ufficiale, sottufficiale o graduato
specialista del volo, invece, scegli uno tra gli
iter di carriera ordinari e partecipa, in seguito
ad uno dei concorsi interni indetti ad hoc.
Maggiori informazioni sul sito
www.marina.difesa.it
Gli ufficiali ritenuti idonei frequenteranno un corso pre-flight di 5 mesi in
Accademia Navale e poi saranno inviati negli Stati Uniti, per il corso di pilotaggio presso le scuole di volo della
US Navy. Gli Ufficiali piloti dei Ruoli
Normali mantengono le stesse prospettive di carriera dei colleghi del
Ruolo Normale degli Ufficiali di Vascello, essendo destinati a ricoprire incarichi quali il Comando di Unità
Navali e potendo ambire alle massime
cariche in seno alla Forza Armata e
alla Difesa.
Gli AUPC, invece, vengono selezionati
con un concorso ad hoc ed iniziano
l’iter formativo in Accademia con il
corso pre-flight. Successivamente,
sono destinati a frequentare il corso di
pilotaggio in Italia. Gli AUPC possono
giungere al grado massimo di Capitano di Vascello e non sono destinati
ad assumere il Comando di una Unità
Navale.
Oltre ai piloti, l’Aviazione Navale forma
Ufficiali e Sottufficiali tecnici, scelti tra
il personale già in forza alla Marina Militare, che vengono indirizzati alla frequenza di corsi altamente specializzati
in Italia o negli Stati Uniti, nel corso dei
quali ottengono un indottrinamento altamente specialistico sul proprio velivolo di pertinenza.
Fucilieri di Marina
La Brigata Marina San Marco è l’erede
delle secolari tradizioni della Fanteria
di Marina che risalgono al 1713 e che
hanno sempre visto i fucilieri di Marina
coprirsi di gloria.
Insieme con le tre navi “LPD” della Marina Militare, San Marco, San Giorgio e
San Giusto, oggi la Forza da Sbarco
costituisce la componente anfibia delle
Forze Armate Italiane. Uno strumento
efficace, capace di rischierarsi rapidamente e di operare in qualsiasi parte
del mondo.
Per questo il San Marco ha partecipato
a tutte le missioni militari italiane all’estero: dall’Afghanistan al Libano, dal
Golfo Persico alla Somalia, dalla Bosnia al Kosovo all’Albania, e nelle
acque prospicienti l’Eritrea durante la
guerra con l’Etiopia.
Diventare Fucilieri di Marina
non è facile.
Il Fuciliere di Marina è un marinaio
dalle caratteristiche psico-fisiche uniche ed in continuo addestramento.
Deve avere grandi motivazioni e ferrea
fiducia nei propri mezzi, doti che gli
consentono di affrontare e superare le
prove più ardue.
Patria, onore, coraggio, spirito di sacrificio ed un profondo senso di appartenenza al Corpo sono i valori condivisi
dagli uomini del San Marco.
La formazione
Vuoi diventare fuciliere di Marina?
La selezione dei fucilieri di Marina è riservata al personale già in
Marina Ufficiali, sottufficiali e graduati del San Marco sono scelti
tra i ranghi della Forza Armata con concorsi ad hoc.
Maggiori informazioni sul sito www.marina.difesa.it
Tutti gli uomini e le donne del “San Marco” seguono un iter
formativo nel corso del quale si testano le qualità fisiche e
psico-attitudinali, per poi addestrarsi in vista dell’acquisizione dell’Abilitazione Anfibia.
Tra le attività previste nell’iter formativo: attività fisica ed arti
marziali, lezioni e conferenze, addestramento anfibio, addestramento elicotteristico e su parete rocciosa, impiego di
armi individuali e di reparto in dotazione alla Forza da
Sbarco, combattimento terrestre diurno e notturno, topografia, dottrina anfibia, esercitazioni anfibie complesse.
Solo al termine di questo lungo e difficile iter formativo, ai
militari che hanno superato con successo il corso di “Abilitazione Anfibia” viene concesso il Brevetto Anfibio, entrando
così a pieno titolo nella Forza da Sbarco.
L’addestramento è teso a sviluppare il lavoro di gruppo, a
sviluppare abilità e conoscenze migliorando il rendimento
nei compiti individuali e collettivi. Tutti gli uomini del San
Marco sono addestrati, professionisti altamente specializzati, seri e motivati.
Sommergibilisti
Quella dei sommergibilisti è una delle
“famiglie” più gloriose della Marina Militare. Gli appartenenti a questa famiglia sono gelosi custodi di una
tradizione che ha scritto alcune tra le
pagine più eroiche dei grandi conflitti
del secolo scorso. L’ingresso nella
Componente Sommergibili è riservato
agli Ufficiali, Sottufficiali, Graduati e
Truppa già appartenenti alla Forza Armata. Dopo un processo di selezione,
basato sulla verifica di stringenti requisiti fisici, l’aspirante sommergibilista
segue un addestramento specifico
presso il Centro Addestramento Sommergibili di Taranto, un percorso teorico-pratico comune a tutte le
categorie e a tutti i ruoli, dai cuochi agli
ufficiali destinati al Comando.
L’aspirante sommergibilista effettua un
“Tirocinio Basico” di 18 settimane, 11
delle quali svolte a bordo di un sommergibile. Questa è solo una delle fasi
dell’addestramento di un sommergibilista, che continuerà per tutta la durata
della carriera, con continui aggiornamenti e verifiche.
Si tratta di una formazione dura, complessa ed articolata, che viene svolta
da personale istruttore di elevata esperienza, avvalendosi di strumenti ed ausili didattici all’avanguardia. Particolare
importanza è riservata all’addestramento all’uso delle procedure e delle
dotazioni di sicurezza.
Idrografi
Gli idrografi sono la categoria della Marina il cui compito è
quello di produrre la documentazione nautica ufficiale nazionale, nonché condurre il rilievo sistematico dei mari italiani – oltre 550.000 Kmq di aree marine, con uno sviluppo
costiero superiore ai 7.800 km – e portare a termine campagne di rilievi e ricerche scientifiche. La loro sede è l’Istituto Idrografico della Marina di Genova, Organo
Cartografico dello Stato. L’Istituto si avvale di personale idrografico selezionato nei ranghi della Forza Armata tra i Ruoli
Ufficiali, Sottufficiali e Graduati, e di tre navi idro-oceanografiche appositamente attrezzate (nave Ammiraglio Magnaghi,
nave Aretusa e nave Galatea). Il fine di queste campagne è
quello di valorizzare e controllare i dati raccolti e produrre
la cartografia e la documentazione nautica nazionale, sia
cartacea che in formato elettronico. Inoltre, cura la diffusione
delle informazioni nautiche in ambito nazionale e internazionale, per garantire la sicurezza della navigazione.
Oltre a ciò, l’Istituto ha un importante ruolo nella ricerca
scientifica, conduce studi sull’ambiente marino e sperimentazioni in campo nautico in collaborazione con i più importanti centri di ricerca e università nazionali.
La “vela” del sommergibile Scirè, in fase di
immersione.
Nell’altra pagina, a sinistra: Antartide, un
gruppo di idrografi della Marina Militare nei
pressi della base “Mario Zucchelli” (Baia
Terra Nova, Mare di Ross). L’Italia è presente in Antartide con un proprio programma di ricerca scientifica, finalizzato a
numerose attività di ricerca.
A destra: particolare della rappresentazione
3D del rilievo del porto di La Spezia.
Chi vuole diventare idrografo segue dei corsi di formazione
Graduati
specialistica, anche in concorso con l’Università di Genova,
Ilconcepiti
ruolo dei
Graduati
di Marina
si è grandemente
evosecondo
standard
internazionali
ed aperti a militari
luto
negli ultimi anni. La fine della leva ha comportato
e civili.
la
una figura
solo capace
di
Lanecessità
formazionediè formare
tra le principali
attivitànon
dell’Istituto,
fin dagli
svolgere
mansioni
esecutive,
ma
anche
in
possesso
inizi del 1900.
di requisiti professionali e culturali tali da consentirelo
Il corso più importante è il Master di 2° livello in Geomatica
svolgimento
con intraprendenza e spirito critico gli inMarina, riservato
agliTutto
ufficiali
Vascello dei
Ruoli Normali
carichi
assegnati.
ciòdilasciando
aperte
ampie
ed
organizzato
in
collaborazione
con
l’Università
Genova.
prospettive di carriera all’interno della ForzadiArmata.
A questo Master si affiancano corsi per la formazione di personale idrografo rivolti a ufficiali dei Ruoli Speciali e sottuffiVolontari
in Ferma Prefissata
ciali, corsi per compensatori di bussole e per l’utilizzo
dell’ECDis
(Electronic
Display). il servizio svolto in
Con
il nuovo
modelloChart
professionale
Marina si arricchisce di professionalità messa al servizio della comunità. Un bagaglio
di conoscenze ed
eseprienze utile a
chi vorrà partecipare ai concorsi
delle Forze di Polizia o delle Forze
Atleti di Marina
La Marina Militare favorisce da sempre la pratica di discipline sportive a connotazione acquatica. In tale prospettiva
è nata una nuova figura di atleta militare che, oltre ad arricchire il prestigio della Forza Armata, rappresenta i colori italiani nelle varie competizioni internazionali sportive. Gli atleti
della Marina si allenano presso centri sportivi agonistici organizzati per discipline, dove vengono praticati sport come
nuoto, tuffi, salvamento, canoa, kayak, tiro a volo e tiro a
segno, pentathlon navale, vela (classe olimpica ed altura).
Proprio con la vela, la Marina Militare ha da sempre un rapporto strettissimo. Questo ha fatto sì che dai suoi ranghi provenissero alcuni dei più grandi velisti di tutti i tempi, a
cominciare dall’Ammiraglio di Squadra Agostino Straulino,
medaglia d’oro alle olimpiadi di Helsinki nel 1952 e medaglia d’argento a quelle di Melbourne nel 1956, oltre che vincitore di quattro campionati del mondo, dieci campionati
europei e dodici campionati italiani assoluti.
Inoltre, la Marina tiene molto a curare la diffusione della cultura del mare e dei benefici derivanti dallo sport attivo tra i
giovani. A tal fine organizza dei corsi velici estivi a favore
degli studenti delle scuole medie superiori, presso le proprie sezioni veliche ed altre iniziative rivolte ai giovani di
ambo i sessi dai 10 ai 18 anni.
Particolare valore sociale riveste la Fondazione ONLUS
“Tender To Nave Italia”, costituita dalla Marina Militare e
dallo Yacth Club Italiano, che si avvale della nave Italia, un
brigantino goletta lungo 61 metri e capace di alloggiare più
di 30 persone (oltre l’equipaggio, formato esclusivamente
da personale della Marina). A bordo di nave Italia vengono
realizzati progetti di ricerca, educazione, formazione e terapia a favore di giovani affetti da varie forme di disagio.
Se sei un atleta e vuoi far parte di uno dei nostri centri sportivi
agonistici, entra in Marina e arruolandoti potrai diventare un
nostro atleta.
scuola navale militare
“Francesco Morosini”
La Scuola Navale Militare “Francesco Morosini” di Venezia
dà la possibilità di entrare nella famiglia della Marina già tra
i 15 e i 17 anni, frequentando le ultime tre classi del Liceo
classico e Liceo scientifico. L’ammissione avviene per concorso, bandito annualmente sulla Gazzetta Ufficiale nel
mese di aprile.
Gli insegnanti dipendono dal comandante dell’Istituto, che
è anche preside. Il piano degli studi e le normative sono le
stesse degli istituti pubblici italiani.
Gli allievi del primo anno del Morosini ricevono un corredo
personale completo e le uniformi estive e invernali simili a
quelle degli allievi dell’Accademia Navale, indossando a
tutti gli effetti le stellette.
Inoltre, essi ricevono una paga comprensiva del versamento
dei contributi fiscali, che consentirà la riduzione della retta
per la frequenza e le spese generali (uniforme, libri, ecc.)
connesse alla frequenza della scuola.
Frequentare il Morosini significa studiare seriamente, impegnarsi, senza nulla togliere agli svaghi e i divertimenti legati
ad un normale processo di sana crescita.
Ragazzi provenienti da ogni parte d’Italia, si incontreranno
e vivranno insieme esperienze nuove ed indimenticabili, in
una città e una regione tra le più belle del mondo, ricca di
cultura, opportunità di crescita e dove coesistono mare e
montagna, cultura e ricerca.
Diplomarsi al Morosini significa avere la possibilità di proseguire la carriera militare partecipando al concorso Ufficiali
per ruoli normali dell’Accademia Navale. In alternativa la
prospettiva di proseguire gli studi presso qualunque facoltà
universitaria.
Qualunque sarà la scelta successiva, gli insegnamenti ricevuti alla Scuola Militare " Francesco Morosini" consentiranno
agli “ex-allievi” di avere una preparazione tale da diventare
unici protagonisti del proprio futuro, restando per sempre
morosiniani nel cuore.
Per entrare al Morisini è necessario aver superato il biennio del liceo
Scientifico o Classico e avere tra i 15 e i 17 anni.
Il bando di gara esce ogni anno nel mese di aprile.
MARINA MILITARE
Pubblicazione informativa realizzata da
Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione
della Marina Militare
Progetto grafico
Sezione Editoria Promozionale
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numero verde 800-862032
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