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Da oggi Utile a Sapersi
Giugno 2014 Da oggi Utile a Sapersi Buongiorno a tutti. Questo è il primo numero di Utile a Sapersi, lo strumento con cui UnipolSai raggiungerà ogni mese i propri clienti. Utile a Sapersi vuole offrire informazioni utili e qualche spunto di riflessione sui temi che sono al centro della vita di tutti i giorni: la salute, la casa, la famiglia, il lavoro, l’auto, il proprio futuro. Come preservarli, proteggerli, usarli al meglio, farli durare nel tempo. Con consigli pratici, veloci, semplici, ma non per questo meno utili. Per prevenire i rischi, per evitarli, per imparare a riconoscerli. Ci sarà spazio per articoli di approfondimento, ma anche per link ai siti più autorevoli dove trovare conferme o informazioni utili e a volte sorprendenti. Lo sapevate che con una moneta da un euro si può facilmente controllare l’usura delle gomme della macchina? Che si può fare ginnastica in ufficio senza alzarsi dalla sedia? Che spesso i danni più gravi di un furto in casa sono quelli fatti per scassinare la porta piuttosto che quelli relativi ai beni rubati? Cercheremo di farlo con uno stile leggero, magari anche prendendoci un po’ in giro. Per questo vi parleremo anche del nostro peggior concorrente, la scaramanzia; per questo vi racconteremo di assicurazioni fuori dal comune (come la voce di un cantante o una mancata vittoria sportiva); per questo vi faremo scoprire quanto poco possa costare proteggersi da rischi anche gravissimi. Tutto questo anche per rendere più continuo il dialogo tra voi, la vostra compagnia, oggi la più grande tra le assicurazioni auto e danni, e la vostra agenzia, elemento fondamentale della più ampia e capillare rete agenziale sul territorio nazionale. Speriamo di riuscirci e intanto, buona lettura. Andrea Pezzi Direttore marketing e innovazione UnipolSai La newsletter completa disponibile online su www.unipolsai.it/utileasapersi pag.1 Giugno 2014 SOTTO LA LENTE Gli italiani e la casa: un amore un pò trascurato. Un paese di proprietari immobiliari. In Italia la casa è il pilastro su cui poggiano quotidianità e futuro, speranze e, talvolta, anche preoccupazioni delle famiglie che hanno scelto la propria abitazione come investimento principale nella gestione del proprio capitale. L’80% dei nuclei famigliari italiani sono proprietari delle case in cui vivono. Questo dato, fornito dal Ministero dell’Economia, testimonia che l’Italia si colloca nelle prime posizioni di questa speciale classifica tra i paesi dell’Unione Europea. Ma le tasse sugli immobili, i costi della manutenzione straordinaria oltre all’incubo dei furti rischiano però quotidianamente di incrinare l’idillio del focolare domestico, mettendo a repentaglio la serenità famigliare. Eppure, nonostante rappresenti spesso la più grande ricchezza delle famiglie, c’è una diffusa scarsa propensione degli italiani a proteggere la propria casa, forse perché i rischi di un furto o di un danno strutturale, sono percepiti come poco probabili. Secondo un’indagine di GFK Eurisko, solo il 26,5% dei capo-famiglia ha sottoscritto una polizza assicurativa per prevenire questo tipo di rischi. Rischi che però, nonostante la poca sensibilità mostrata da molti italiani, sono forse più vicini di quello che sembrano. Una recente indagine elaborata da Confabitare è allarmante in questo senso: nel primo semestre del 2013 i furti negli appartamenti sono aumentati del 28% rispetto allo stesso periodo del 2012. Un dato che diventa ancor più preoccupante in città come Bologna o Milano; i due capoluoghi di regione sono infatti primo e secondo nella graduatoria, con un incremento furti rispettivamente del 30,3% e del +29%. no a mani vuote o quando sono fermati dal suono dell’allarme antifurto. In questi casi, solo una polizza assicurativa può far dormire sonni tranquilli. L’istituto Transcrime, centro interuniversitario di ricerca dell’Università Cattolica di Milano e dell’Università di Trento sulla criminalità transnazionale, ha condotto uno studio per il Ministero dell’Interno sulla città di Milano nel 2011. Tra i risultati si evidenzia che il mese di dicembre è il più critico, registrando il 12% dei furti, il doppio rispetto al mese di agosto che invece si rivela, sorprendentemente, quello con meno furti. Per entrare in azione i ladri sembrano preferire il venerdì e il sabato (35,9% del totale), operando di giorno tra le 9 e le 21 (68,9%), con un picco tra le 18 e le 21 (20%). Tutti questi dati si basano sulle denunce presentate e queste cifre potrebbero essere persino in difetto rispetto alla realtà, visto che non sempre chi è vittima di un furto in casa sporge denuncia. Gli italiani, popolo di proprietari immobiliari, innamorati della propria casa ma preoccupati da mille insidie, sembrano fare ancora troppo poco tutelarla al meglio. Ma tra i metodi più comuni, utilizzati per ridurre ai minimi i possibili danni di un furto c’è quello, intelligente, di spostare i gioielli e gli oggetti di grande valore in una cassetta di sicurezza in banca oltre a dotarsi di un sistema di allarme per il proprio appartamento. Ma purtroppo, sempre più spesso alle rapine negli appartamenti si associano gli atti vandalici, che rischiano di essere più costosi del danno per quanto sottratto dai ladri. Mobili distrutti, pareti imbrattate, parquet divelti, tappezzerie strappate, oltre allo scasso di porte e finestre. Tutti danni che i topi di appartamento provocano quando resta- La newsletter completa disponibile online su www.unipolsai.it/utileasapersi pag.2 Giugno 2014 APOTROPAICO Perché non aprire un ombrello in casa? Vi è mai capitato di aprire un ombrello in casa, magari per capire se funziona prima di avventurarvi fuori dalle mura amiche nel bel mezzo di un temporale, ed essere fermati da un parente o amico al grido “porta sfiga!”? Sicuramente sì. Ma avete mai chiesto al famigliare particolarmente scaramantico, perché aprire un ombrello in casa porti sfortuna? L’origine di questa credenza è da rintracciare nella consuetudine, ormai scomparsa, per la quale al sacerdote che portava l’Estrema Unzione, faceva seguito un chierico con un ombrello aperto, proprio per coprire il Sacramento. L’evento era dunque legato, nell’immaginario collettivo, a un avvenimento doloroso, la perdita di un proprio caro. Oggi quello stesso ombrello si usa soltanto durante la processione del Corpus Domini. In tutti gli altri casi, non avrete nessuna scusa per aprire l’ombrello in casa, a meno di perdite d’acqua dal tetto... La newsletter completa disponibile online su www.unipolsai.it/utileasapersi pag.3