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I sindacati scrivono ai presidenti de e Senato perchè si tenga conto

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I sindacati scrivono ai presidenti de e Senato perchè si tenga conto
I sindacati scrivono ai presidenti dei gruppi parlamentari di Camera
e Senato perchè si tenga conto del parere del Ministero del Lavoro
sui collaboratori
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Scritto da Flavio Meloni
Martedì 24 Luglio 2012 23:09
Il presidente nazionale Fimaa Valerio Angeletti, il presidente nazionale SIMEDIA/ALE/UGL Severino
Oliva
il
segretario
generale
NIDiL/CGIL
Roberto
D'Andrea,
il
presidente
nazionale
FENAMEC/FeLSA/CISL Marcello Frasca,
Frasca e il segretario nazionale UILCA/UIL Maria Teresa Ruzza,
Ruzza
assieme al segretario generale R12/UILCA/UIL Piero Antonio Billo', al segretario generale Fimaa
Rossano Asciolla, al segretario nazionale ALE/UGL Giancarlo Bergamo, e al segretario nazionale
FENAMEC/FeLSA/CISL Alessandro Lotti,, hanno scritto due lettere, una indirizzata ai presidenti dei
Gruppi Parlamentari del Senato della Repubblica e una ai presidenti dei Gruppi Parlamentari della
Camera dei Deputati.
Negli scrittii i sindacati esprimono grande preoccupazione circa l’iter del 2° correttivo del
D.Lgs.141/2010 di riforma del mercato del credito, in particolare per quanto attiene alla figura del
collaboratore dei mediatori creditizi e degli agenti in attività finanziaria:
finanziaria: il testo trasmesso dal Governo
alle Commissioni parlamentari per il previsto parere prevede, infatti, per tale figura l’esclusiva
applicazione del contratto di agenzia di cui all’art.1742 c.c., in contrasto con il parere del Ministero del
Lavoro, che ha
a dichiarato che “appare
“appare inopportuna, oltre che non corretta sul piano giuridico,
l’impostazione normativa dell’obbligo di adottare per il collaboratore un tipo contrattuale predefinito”.
predefinito
Inoltre hanno sottolineato, in una nota, che “nell’ambito
“
dell’autonomia
omia contrattuale loro garantita
dall’art. 41 della Costituzione, hanno in fase avanzata una trattativa per la regolamentazione collettiva
del rapporto di lavoro tra i mediatori creditizi, o agenti in attività finanziaria, e i loro collaboratori”.
collaboratori
Gli autori
ri delle lettere ritengono che “nel
“nel testo del 2° correttivo, così come formulata, privi i collaboratori
del settore di tutele e di diritti contrattuali e crei nel settore ulteriori criticità e possibili rischi sul versante
occupazionale, senza peraltro realizzare
realizzare maggiori tutele per i consumatori; che occorra invece puntare
sull’impegno dei mediatori creditizi/agenti in attività finanziaria su una formazione più ampia rispetto a
quella minima prevista dalla legge, per ottenere una sempre maggiore crescita professionale
p
del
collaboratore e realizzare così una adeguata tutela del consumatore nel mercato del credito”.
credito
Infine si auspicano “un
un pronto intervento del Governo, affinché il testo del 2° correttivo venga modificato
tenendo conto del parere espresso dal Ministero del Lavoro e venga restituito all’autonomia contrattuale
delle parti sociali il potere di regolamentare il rapporto di lavoro dei collaboratori che opereranno nel
riformato mercato del credito”.
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