Elettrodotto di Terna,Fontanini e Teghil lanciano un appello a
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Elettrodotto di Terna,Fontanini e Teghil lanciano un appello a
Il Quotidiano del Fvg 2 OTT 2012 pagina 3 Quotidiano Elettrodotto di Terna, Fontanini e Teghil lanciano un appello a Regione: “Tenga conto della proposta dell’esperto Iliceto sulla cui base dare l’intesa” La Provincia non è contraria al progresso industriale, alle richieste di nuova energia a basso costo, soltanto chiede alla Regione di fare un intervento ragionevole, rispettando le altre esigenze in campo di natura turistica, agricola e, soprattutto, rispettando la salute dei cittadini. Sul caso dell’elettrodotto di Terna, il presidente della Pro- vincia di Udine, Pietro Fontanini, e l’assessore provinciale all’Energia, Stefano Teghil, rilanciano, concordemente, l’ipotesi dell’esperto e consulente incaricato dalla Regione, Francesco Iliceto. Mentre Roma ha dato il via libera, ma gran parte degli enti locali restano contrari, la Provincia sottolinea che al momento manca ancora l’intesa della Regione. Il numero uno di Palazzo Belgrado e l’assessore formulano un appello alla Regione ainché, se intesa deve essere data, almeno la si dia tenendo conto della proposta avanzata dall’esperto Iliceto. Si tratta del progetto che con- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. 1/1 templa il potenziamento della linea esistente ino alla realizzazione di un nuovo tracciato verso Udine Ovest. Questa alternativa, afermano Fontanini e Teghil, consentirebbe di far arrivare più potenza alla zona udinese assicurando una linea da 350 kw, di risparmiare, visti i costi molto inferiori per riqualiicare la linea attuale di 220 kw Redipuglia - zona industriale udinese , di interrare il nuovo tratto dalla Ziu a Udine ovest. Attualmente la linea di 220 diventerebbe di 380 kw: in questo modo si permetterebbe a tutta la zona industriale udinese di ottenere un poten- ziamento maggiore ed anche all’Abs di usufruire di una linea efettiva da 380 kw, cosa che nel progetto di Terna non è contemplata (in quanto l’Abs sarebbe servita da una linea di 220 kw). “Questo progetto formulato dall’esperto – concludono Fontanini e Teghil va incontro ai desiderata degli industriali, riduce l’impatto ambientale e naturalmente l’impatto sulla salute dei cittadini, con conseguenti minori costi di espropri, minori tempi di autorizzazioni e realizzazioni, andando incontro alla vocazione turistica dei territori che saranno attraversati dalla linea dell’elettrodotto”. Apertura