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Eric Bibb Tommy Emmanuel Ronnie Earl Dave Douglas Grayson

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Eric Bibb Tommy Emmanuel Ronnie Earl Dave Douglas Grayson
News
n° 18
Eric Bibb
Tommy Emmanuel
Ronnie Earl
Dave Douglas
Grayson Capps
The Waifs
Jummy LaFave
Philology Selected Discography:
Gianni Basso
IRD International Record Distribution • www.ird.it • facebook: www.ird.it/mipiace.htm
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Muddy Waters 100
SONGWRITER
BLUES
(A Tribute From John Primer And Special Friends!)
“Muddy Waters 100” non è un semplice tributo a quella che è stata un’icona del blues Americano, ma
di una vera e propria opera d’arte in tutti i sensi, sia dal punto di vista musicale che da quello fisico.
La musica è quella di un cast straordinario: John Primer in primis, ma anche Billy Branch, Gary Clark
JR, Shemekia Copeland, James Cotton, Bob Margolin, Keb’ Mo’, Derek Trucks, Johnny Winter e molti
altri. Accompagna questo album un digipack accattivante in copertina rigida e un esteso booklet di
grande qualità illustrato con alcune foto d’epoca. CD con booklet deluxe!
Jimmy Lafave
Trail Four
L’attesissimo quarto capitolo della serie che ha fatto di Jimmy LaFave uno
degli autori più amati e apprezzati del panorama folk internazionale. Tra
brani cantautorali e meravigliose cover (Townes Van Zandt tra gli altri e
l’immancabile l’omaggio a Dylan), “Trail Four” è destinato ad essere
imperdibile per ogni intenditore.
In Tour in Italia:
13 ottobre - Folk Club di Torino
14 ottobre - Retrò di Vicenza
T
TRACKLIS
Walking To New Orleans
When It Starts To Rain
She Belongs To Me
Call Me The Breeze
I'll Remember You
Rocket In My Pocket
Chimes Of Freedom
Route 66 Revisited
Snowin' On Raton
Hideaway Girl
It Takes A Lot To Laugh, It
Takes A Train To Cry
Worn Out American Dream
Ronnie Earl & The Broadcaster
BLUES
Father’s Day
Votato come chitarrista blues 2014 dalla Blues Foundation, Ronnie Earl e la sua band ritornano con
un disco se possibile ancora più forte e deciso. Accanto alla fascinante intensità e al soul della chitarra
di Ronnie, una sezione di ottoni aggiunge, per la prima volta in dieci anni, una nuova e frizzante
dimensione acustica. Tra le bellissime tredici tracce di “Father’s Day”, due sono le collaborazioni con
vocalist special guest: Diane Blue, apparsa anche nel precedente lavoro di Earl, mentre da Chicago
arriva Michael Ledbetter, leader della Nick Moss Band e lontano parente di quel Huddie William
“Leadbelly” Ledbetter che è stato un’icona della musica blues e folk americana.
Dave Douglas
JAZZ
High Risk
1
Il due volte nominato al Grammy Award Dave Douglas continua la propria esplorazione musicale con
un nuovo album che indaga il modo dell’improvvisazione jazz e la musica elettronica. Abilmente
affiancato da un ensemble di musicisti alquanto particolare, che conta al suo interno Jonathan Maron
(dei Groove Collective), al basso elettrico e acustico; Mark Guiliana (Beat Music, Heernt) alla batteria
elettrica e acustica; infine la strumentazione elettronica è affidata al DJ, produttore e beatmaker
Shigeto (dei Ghostly International). Completano la squadra Geoff Countryman che si è occupato della
registrazione e Steve Wall al mixer. “High Risk” è un disco con un potenziale unico, perché quando la
posta in gioco è alta, lo sarà anche il risultato.
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Eric Bibb & JJ Milteau
BLUES
Lead Belly’s Gold
Huddie William Ledbetter, in arte Lead Belly, è stato sicuramente un musicista straordinario, ma anche
un fuggitivo e una celebrità. Soprattutto, però, è stato un uomo che ha sempre rivendicato il proprio
diritto ad essere trattato con rispetto in tempi bui per la gente di colore come gli anni Trenta. Da qui
l’omaggio di Eric Bibb e JJ Milteau, che reinterpretano il repertorio di questo grande musicista
(“Where Did You Sleep Last Night”, “Goodnight Irene”, une bellissima versione di “House Of The
Rising Sun”) con amore, trasporto e, ovviamente, il proprio tocco personale. “Lead Belly’s Gold”
diventa così un tributo ad una icona musicale, un disco fresco, che, allo stesso tempo, non rinuncia
ad essere un manifesto per quei temi di libertà, dignità e rispetto, tanto cari allo stesso Belly. 11 brani
dal vivo + 4 brani in studio
Tommy Emmanuel
SONGWRITER
JAZZ
It’s Never Too Late
Ascoltate “Old Photographs”, la traccia che chiude questo album di Tommy Emmanuel e sentirete addirittura
il tocco delle dita che scorrono sulle corde della sua Maton Signature. Una “imperfezione” che molti altri
musicisti vorrebbero eliminare, ma che è oramai un tratto distintivo della tecnica perfetta di questo
chitarrista. Attualmente uno dei grandi maestri del genere, Emmanuel inizia a suonare professionalmente a
sei anni, crescendo sia come artista in studio, sia come membro di alcune rock band australiane, per poi
iniziare una propria carriera solista. Una bravura riconosciuta da molti grandi della musica e costellata da
numerosi premi, incluse due nomination ai Grammy e due ARIA Awards. Soprattutto noto per il proprio
fingerstyle, Tommy Emmanuel può essere definito un one-man-band in quanto frequentemente condensa nel
proprio materiale le tre parti fondamentali della musica (melodia, accordi di supporto e bassi) allo stesso
tempo. La sua straordinaria bravura lo ha trascinato in ogni angolo del globo, ma Emmanuel non ama ripete
due volte lo stesso spettacolo e improvvisa molto su ogni palco, lasciando spazio a tutte quelle imperfezioni
che rendono più umano questo talento globale.
The Waifs
Beautiful You
Nuovo album per questa amatissima band australiana, nata nel 1992, durante gli innumerevoli tour
on the road dei sui componenti, ma salita agli onori della fama internazionale per aver aperto i
concerti in nord America e in Australia del grande Bob Dylan. Sotto la guida del produttore Nick DiDia
(Bruce Springsteen, Peal Jam, Powderfinger…), “Beautiful You” (edito da Compass Records) è stato
concepito e scritto tra gli Stati Uniti e l’Australia dalla mente di questa affiatata triade composta da
Donna Simpson, Vikki Thorn e Josh Cunningham. Dodici brani equilibrati, dagli echi pop, che fondono
insieme tre diversi cantautori in un'unica e festante atmosfera roots-rock, con il fondamentale
apporto del bassista Ben Franz e del batterista David Ross Macdonald.
JD Allen Trio
JAZZ
Graffiti
Ogni nuovo disco del sax tenore JD Allen rafforza la sua reputazione come uno dei più raffinati e più
avventurosi giovani musicisti in circolazione oggi. Il suo sound unico al sax tenore combina la
malinconia del blues, la solennità del gospel e la gioia del puro processo creativo. JD Allen, sulla scena
newyorkese dal 1993, non solo è stato capace di farsi apprezzare, ma è diventato addirittura una
vera e propria leggenda vivente. Nel nuovo album “Graffiti” vi troviamo nove composizioni originali
dove il sax di JD la fa da padrone, accompagnato dallo storico batterista di Dave Douglas, Rudy
Royston e dal bassista Gregg August. Notevole il brano dedicato all’indimenticabile Butch Morris. Un
album dalle forti vibrazioni che verrà sicuramente apprezzato da ogni amante del jazz e delle tonalità
del sax tenore.
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Eddie Taylor Jr
BLUES
Stop Breaking Down
Un sorprendente album dove Eddie Taylor Jr propone alcuni grandi
classici, accompagnato da un gruppo di musicisti affiatati: come Tony
Palmer alla chitarra, Greg McDaniel al basso, Timothy Taylor alla batteria
e l’apporto all’armonica di due maestri quali Harmonica Hinds e Bob
Waleso. Tra capolavori come “Ghetto Woman” di B.B. King e “I Got To Find
My Baby” di Doctor Clayton, Eddie e i suoi ci offrono un disco
straordinario fatto di venature rock, assoli, chitarre distorte e venature
rock.
Henry Townsend
SONGWRITER
BLUES
Original St. Luis Blues Live
Un album postumo dell’ultimo grande artista di Saint Louis, venuto a
mancare nove anni fa. Townsend, tanto bravo alla chitarra quanto al
piano, è molto noto anche per le sue collaborazioni con i grandi nomi
della musica. In questo disco ritroviamo alcune registrazioni dal vivo
effettuate durante un suo tour austriaco, negli anni Ottanta, ma che
colgono perfettamente nel segno quello stile blues tipico di Saint Louis di
cui Townsend è stato il portavoce.
Clarence Bucaro
Like the First Time
Sono brani dall’intenso carico personale quelli che Clarence Bucaro ci
propone dalla sua Brooklyn, che richiama in “Like the 1st Time”
(coprodotto insieme a famoso Tom Schick) il gusto e le sonorità dei suoi
primi lavori. Le undici canzoni presenti nel disco indagano con sincerità
non solo le pieghe dell’animo umano, ma dimostrano anche la curiosità
del loro autore verso nuovi generi e contaminazioni sonore, ne sono un
esempio le bellissime “Somewhere in the Middle”, “New Tongue”, “Old
Brown Shoes” e “Can't Rush the Road”, infine un tocco gospel è dato
dalla collaborazione dei Blind Boys of Alabama, le cui inconfondibili voci
ritroviamo in “Let the Mystery In”.
Feufollet
CAJUN
Two universes
3
Primo album in studio dopo 5 anni per i Feufollet, le cui radici Cajun sono
anche la spinta per indagare un nuovo immaginario musicale, dal blues
alle ballate più country. “Two Universes” è il prodotto di un lungo lavoro
che ha visto la stretta collaborazione tra il band leader Chris Stafford e la
polistrumentista Kelli Jones-Savoy durante le intense sessioni di
registrazione. Ma soprattutto, la firma su questo album ce la mettono le
straordinarie performance vocali di Kelli, capace come solo lei sa fare di
passare dal rauco honky-tonk al Chanteuse francese, adattandosi agli
stili che contaminano il disco. Disponibile sia inversione CD che LP.
T
TRACKLIS
I'm a King Bee
Ghetto Woman
Kiddio
Baby What You Want Me to
Do (Ode to Jimmy Reed)
The Sky Is Crying
I Got to Find My Baby
Baby Please Come Home
32-20 Blues
You Gotta Pay the Price
Low Down Dirty Shame
(Oooh-wee Baby)
Whiskey Headed Woman
Stop Breaking Down
T
TRACKLIS
Sloppy Drunk
M&o Blues
Come On In My House
All My Money Gone
Old Clock Tickin'
44 Blues
Why We Love Each Other
Going Down Slow
Cairo Blues
Rollin and Tumblin
Guitar Talkin'
When the Sun Rise
I Cry All Night
Got to Go
Moanin and Cryin'
I'm Sorry My Heart
Biddle Street
T
TRACKLIS
Like the First Time
Somewhere in the Middle
Midnight Blue
Let the Mystery in
New Tongue
Old Brown Shoes
Barrio Moon
Can't Rush the Road
Alone in Love
Mother's Word
Safe at Home
T
TRACKLIS
Tired of Your Tears
Know What's Next
Hole in My Heart
Two Universes
Cette Fois
When You Said Goodbye
One Foot in My Door
Pris Dans La Vie Farouche
Early Dawn
Red Light
Questions Sans Réponses
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Micky & The Motorcars
I fratelli Braun e la loro band Micky & The Motorcars si stanno ritagliano un posto di tutto rispetto nel
panorama della musica Texamericana/County rock grazie a performance spettacolari che sono valse
loro un sacco di fan, i particolar modo in Germania, dove è stato registrato questo disco live. “Across
The Pond” è stato registrato tra il Red River Saloon di Heilbronn e il Laboratorium di Stoccarda dal
bravissimo Andy Horn della Blue Rose e testimonia con 12 canzoni la presenza scenica dei Micky And
The Motorcars. Il disco contiene anche quattro brani che abbiamo poi ritrovato in “From Above”,
ultima fatica in studio della band texana.
The Bell
Solo pochi artisti riescono ad incarnare per intero genere musicale come
fa Tony Furtado con la musica Roots Americana. “The Bell” è l’album più
personale e intimo di questo straordinario cantautore e polistrumentista,
che trova la propria massima espressione nel banjo, slide guitar e
ukulele. In questa nuova uscita Tony Furtado affronta con serenità i
tempo portanti della vita umana, come la nascita e la morte, con
riferimenti concreti al proprio vissuto. Nella versione europea dell’album
è presente anche un bonus CD, intitolato “Copper And Tin”, si tratta un
EP prevalentemente strumentale di sei tracce. 2 cd.
Lance Canales
The Blessing and the Course
Da casa Proper presentiamo un album roots-blues che esce
direttamente dal nutrito paniere californiano, dove Canales ha realmente
condotto quella vita che in molti hanno descritto nelle loro canzoni sin
dalla nascita della roots music: duro lavoro, sarcasmo e l’inossidabile
speranza di una vita migliore. La voce di Lance Canales, così gutturale è
il ponte perfetto tra lo schietto approccio da storyteller e i suoni ritmati
che escono dalla sua chitarra blues che ringhia per tutte le tredici
canzoni (quasi tutte originali, con qualche cover) di “The Blessing And
The Curse”, mentre ci immaginiamo Lance camminare pesantemente nei
vecchi stivali da lavoro di suo nonno.
Grayson Capps
T
TRACKLIS
Broken Bell
Tired Lion
Dying Language
Astoria
Low Road
Tall Grass
Iowa
Give Me Your Soul
Ashes of a Man
The Collier's Daughter
Jo Jo
Lie Alone
Star
T
TRACKLIS
California Or Bust
Hich-wyah Man
Cold Dark Hole
The Farmer
Weary Feet Blues
Death Got No Mercy
Old Red
Deportee
Pearl Handled Gun
Special Made
Fruit Basket
Sing No More
Stomp It Out
ALOOS
PP
A
SONGWRITER
ROOTS-BLUES
AMERICANA
Tony Furtado
A
ROCK
Across The Pond (Live from Germany)
Love Songs, Mermaids and Grappa
Attesissimo ritorno per il cantautore di New Orleans tra rock, blues, country e southern, lanciato dalla
colonna sonora del film “A Love Song For Bobby Long”. Il nuovo album uscito in esclusiva per l’Appaloosa è
un progetto in due CD che abbraccia il mondo di Grayson e ne indica il rapporto con l’Italia, con gli USA e
con il futuro. Registrato tra l’Alabama e Cesenatico in collaborazione con il chitarrista romagnolo J. Sintoni e
prodotto da Trina Shoemaker (Sheryl Crow, Brandi Carlile….), “Love Songs, Mermaids And Grappa” non è
solo il disco nuovo di inediti, ma è anche una raccolta di materiale ormai introvabile inciso sull’etichetta ormai
scomparsa Hyena, una testimonianza sincera, intensa, assolutamente radicata, di una di quelle perle del
cantautorato americano dotato di un talento ben al di sopra dello standard, che nel nostro paese ha trovato
un nuovo inizio e un legame palesemente profondo e inossidabile. Nel secondo CD è compresa la canzone
“ A Love Song For Bobby Long”. Grayson sarà questo mese in Italia per la tournèe! 2 cd.
4
RIEPILOGO
NUOVE
USCITE
Kenny Barron
& Mark Sherman
JAZZ
Interplay
Un sodalizio artistico e inter-generazionale quello tra Kenny Barron e il
giovane Mark Sherman (piano e vibes) e che ci troviamo documentato in
questo nuovo album, “Interplay”, edito da Chesky. La tecnica utilizzata
per la registrazione di questi nove classici e due composizioni originali è
di tipo binaurale, ottimizzata per l’ascolto in cuffia e dedicata soprattutto
ai cultori della materia audiophile. Il risultato è un disco ricco di vibrazioni
uniche e realismo musicale che ci portano molto vicini alla realtà della
sala di registrazione.
T
TRACKLIS
Afternoon In Paris
Venture Within
Dear Old Stockholm
Darn That Dream
Cheese Cake
The Question Is
Orange Was the Color of
Her Dress, Then Blue Silk
Polka Dots and Moonbeams
Royal Garden Blues
Indian Summer
Without a Song
Powerhouse
JAZZ
In An Ambient Way
Powerhouse è una super band composta da musicisti straordinari, Wallace Roney alla tromba, Bob
Belden al sax soprano e flauto, Oz Noy alla chitarra, Kevin Hays al piano fender rhodes, Daryl Johns
al basso e Lenny White alla batteria. Il loro scopo è quello di reinterpretare l’album-capolavoro di
Miles Davis “In A Silent Way” utilizzando moderne tecnologie e nuove trame musicali a compendio
dell’improvvisazione. “In An Ambient Way” ritroviamo tutto ciò che è caratteristico del jazz, dall’utilizzo
della tecnologia per migliorare il mondo, al desiderio continuo di scoprire nuove cose , di migliorare
e di sviluppare nuove dimensioni sensoriali per tutti gli amanti della musica.
David Chesky,
Jazz in The New Harmonic
JAZZ
Primal Scream
Una line-up stellare, quella che compare in “Primal Scream”: Peter Washington al basso, David Chesky
al piano, Billy Drummond alla batteria, Javon Jackson al sax tenore e al clarinetto e, infine, il
bravissimo Jeremy Pelt alla tromba. Una atmosfera da film noir per un jazz meraviglioso e concreto,
pieno di groove. Un disco perfetto per gli amanti degli audiophile, perché registrato con metodo
binaurale, che permette un suono ottimale attraverso l’ascolto in cuffia.
Candido
JAZZ
The Master
5
Un evento per i cultori del latin-jazz, uno dei sopravvissuti del cubop
movement dei tardi anni ’40, esce con un nuovo album all’età di 92 anni.
Un personaggio che ha trasformato le conga in uno strumento
internazionale che attraversa tutti i generi musicali, un’importante stella
nel mondo del jazz, cosi come sulla scena afrocubana, suonando e
registrando con alcuni dei nomi internazionali tra i più noti: Machito, Billie
Holiday, Dizzy Gillespie, Billy Taylor, Charlie Parker, Duke Ellington, Stan
Kenton e Tony Bennett. Nonostante l’età Candido ci fa ancora testa e
corpo con il tocco magistrale del suo strumento! Audiophile!!
T
TRACKLIS
Arcason
Riffiando
Salsibiri
Lágrimas Negras
Wow Wow Holy Cow
Conga Descarga
Conga Blues
Mulatacha
13 Ottobre
TORINO - Folk Club
14 Ottobre
VICENZA - Retrò
In Tour
JIMMY LAFAVE
LANCE CANALES
The Blessing
and the Course
IRD International Record Distribution
www.ird.it • facebook: www.ird.it/mipiace.htm
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B2SE Quintet
JAZZ
Back in High School
Prendete cinque musicisti del panorama jazzistico nazionale di valore conclamato, immaginate un percorso
a ritroso, un voler ritornare alle origini, magari sui propri passi giovanili, quando suonare gli standards era
un esercizio soprattutto di crescita personale e di sviluppo del proprio linguaggio. Metteteci una classe ormai
consolidata ed una esperienza accumulata, la gioia nel voler reinterpretare, alla luce del nuovo millennio,
degli standards con un approccio il più possibile genuino e rispettoso della tradizione. Questo è lo spirito
rappresentato da “Back In High School”! Un disco che trasuda di gioia e piacere, che cattura l’ascoltatore
per quel senso di bellezza ancestrale che la musica afroamericana sin dalle origini ha sempre trasmesso e
che forse, nelle ultime decadi ha lasciato troppo spesso il passo ad operazioni un po’ troppo intellettuali o
cerebrali. Qui non si celebrano novità ma solo il piacere di un ascolto che sa sorprendere e piacere dall’inizio
alla fine, grazie anche ad una selezione di standards di pregio che si rivela azzeccata e non banale. Feat.
Pepe Ragonese (trumpet), Tullio Riccci (tenor sax), Michele Franzini (piano), Marco Roverato (acoustic e
electric bass) e Vittorio Sicbaldi (drums).
Albert Cummings
JAZZ-FUSION
BLUES
Someone Like You
Album numero sei per questo artista del Massachusetts che ha fatto del blues il proprio stile di vita.
“Someone Like You” è stato registrato nel Sud della California, sotto la supervisione del produttore
David Z. (già vincitore di un Grammy Award che ha all’attivo collaborazioni con artisti del calibro di
Buddy Guy, Prince, Jonny Lang e altri). A detta dello stesso David Z, Cummings è un artista blues unico
nel suo genere, che in questo disco si esprime al meglio insieme ai migliori musicisti sulla scena
californiana, tra cui l’apprezzato Jimmy Vivino, che suona in tre delle dodici tracce dell’album.
Antonio Onorato
Trio Live
Feat. Dario Deidda (bass) e Mario De Paola (drums). Dopo il successo scontato di “Rainbow
Warriors” del 2014, Onorato decide di pubblicare un album dal vivo che racchiude i brani più belli
suonati dal vivo nel tour 2013-2014. Quattro brani originali e cinque cover ben riuscite che catturano
live il nostro Pat Metheny del sud!
Eumir Deodato
JAZZ
The Crossing
7
Album uscito nel 2010 da oggi in distribuzione esclusiva IRD. Compositore jazz funk, pubblica questo
album dal titolo “The Crossing” che vede la partecipazioni di artisti come Airto Moreira, Billy Cobham,
Paco Sery, John Tropea, Londonbeat e Al Jarreau. Arrangiatore, produttore e compisitore di colonne
sonore brasiliano, Deodato ha pubblicato il suo primo album negli USA, "Prelude", nel 1973 e ha
collaborato con alcuni mostri sacri della musica internazionale come Wes Montgomery, Astrud Gilberto
e Frank Sinatra; durante la sua carriera si è esibito con la St. Louis Symphony (collaborazione che ha
portato alla realizzazione dell'album "Artistry"), con l’Orchestra Sinfonica di Cincinnati, con la New York
Philharmonic e con l'Orchestra di Musica Leggera dell'Unione Musicisti di Roma, mentre i suoi brani
sono stati reinterpretati negli anni da artisti come George Benson, Lee Ritenourm e Sarah Vaughan.
etta scollo
www.ird.it • fb: www.ird.it/mipiace.htm
pippo pollina
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BLUEGRASS
The Hillbenders
Tommy: A Bluegrass Opry
Da casa Compass presentiamo una grass-country band originale. Il mandolinista di Austin, Nolan
Lawrence, canta con una voce piena di anima, sostenuto dal banjosita californiano Mark Cassidy, dai
cugini Jim e Gary Rea ( chitarra e basso) e dal dobroista Chad 'Gravy Boat' Graves. Tutti cantano le
armonie vocali, in una band che vuole rinnovare la tradizione. E lo dimostrano pienamente con
questo nuovo lavoro, dove rileggono, in chiave country - grass, Tommy degli Who.
Ian Tyson
SONGWRITER
COUNTRY
Carnero Vaqueros
Da pioniere del country a leggenda. Ian Tyson, oggi, alla veneranda età
di 81 anni, ci offre “Carnero Vaquero”, edito da casa Stony Plain, un
album di dieci canzoni memorabili, sonorità inconfondibili e storie che ci
rimarranno impresse nell’anima, soprattutto se cantate dalla
straordinaria voce, forte e risoluta allo stesso tempo, di questa icona
della musica. “Carnero” è la parola spagnola che indica ariete, mentre
“Vaquero”, nella stessa lingua, indica il cowboy, a testimonianza di
questa grande tradizione del Sud-Ovest degli Stati Uniti.
Owls
Dopo l’album del 2009 su Red House, Danny Schmidt non è stato un fuoco di paglia e dopo una fase
di appannamento dopo il suo exploit sulla scena musicale torna oggi con una nuova etichetta, uno
spirito sempre indipendente e la produzione azzeccata del chitarrista David Goodrich. Il folksinger di
Austin ritrova quella vena malinconica e densamente scura che caratterizza le sue ballate, sospese
in un suono elettro-acustico che trae linfa dal linguaggio country blues, tanto dalla roots music
quanto da certo rock di frontiera. Spesso accostato a Townes Van Zandt e Leonard Cohen, Schmidt
è soprattutto un artigiano della musica folk e in questo album dimostra di poter risaltare nel
panorama contemporaneo, tra atmosfere languide e accenti più elettrici. Elementi fondamentali sono
il supporto di Goodrich e del bravissimo Lloyd Maines alla steel guitar, mentre la compagna di una vita
Carrie Elkin apporta gli elementi vocali femminili.
Strictly Roots
REGGAE
Doney Gal
Colorado Horses
Will James
Jughound Ronnie
Darcy Farrow
The Flood
Shawnie
Chantell
Wolves No Longer Sing
Cottonwood Canyon
Danny Schmidt
Morgan Heritage
9
T
TRACKLIS
Per ritrovare l’inconfondibile sound dei Morgan Heritage, fatto di un mix
di suoni elettronici e un chiaro richiamo alle proprie radici. Con la
collaborazione di un gruppo di produttori importanti (Don Chandler,
Seani , Shane C. Brown, Jason “J-Vibe” Farmer, Matthieu Bost e Jérémie
“Bim” Dessus), questo straordinario gruppo esce con un album di 12
canzoni a dir poco memorabili, che fondono insieme la musica
tradizionale Giamaicana e aspetti della tradizione, con quel tocco che
solo i Morgan Heritage sanno dare. Impreziosiscono “Strictly Roots”
alcune belle collaborazioni: Chronixx, Mersa Marley, Eric dei Rebulution e
Bobby Lee dei Soja
T
TRACKLIS
Strictly Roots
Child of JAH
Light It Up
Rise and Fall
Perform and Done
So Amazing
Wanna Be Loved
Why Dem Come Around
We Are Warriors
Put It On Me
Sunday Morning
Celebrate Life
Keep On Jammin
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Maurizio Brunod
& Garrison Fewell
JAZZ
Unbroken Circuit
Davvero magico, oltre che sicuramente inatteso, è questo recentissimo incontro fra le chitarre di Maurizio
Brunod e Garrison Fewell. Anche perché quest’ultimo, maturato artisticamente nell’area di Philadelphia con
massicce dosi di blues, è considerato un maestro secondo il Boston Phoenix. Stimato insegnante al Berklee
di Boston dal 1977, ha girato il mondo per oltre 30 anni ed ha scritto importanti testi sull’improvvisazione,
collaborando con musicisti del calibro di Tal Farlow e Benny Golson, Herbie Hancock e George Cables, solo
per fare qualche nome. L’incontro con il chitarrista piemontese, di cui sono stati artefici Luca D’Agostino e
Luciano Rossetti, fotografi di Phocus Agency ma soprattutto grandi appassionati di jazz, ci regala un mirabile
saggio di libera improvvisazione e di “interplay”, sviluppato in una sorta di suite lunga poco più di 40 minuti,
suddivisa in sette brani, tutti composti insieme a Brunod con l’unica eccezione rappresentata dalla toccante
“Ayleristic”, di Fewell
Mariano Bellopede
JAZZ-WORLD
JAZZ VOCAL
JAZZ
Di Altri Sguardi (Racconti Dal Mediterraneo)
Diplomato in pianoforte nel 2004, Mariano ha sempre accostato agli studi classici quelli della musica
moderna, fino a percorrere già da qualche anno una sua strada riconoscibile in un jazz mediterraneo con
forti influenze etniche. Molte le collaborazioni con i migliori musicisti napoletani e ha scritto ed arrangiato
musiche per teatro. Il disco è ispirato al Mediterraneo e alla difficile situazione dei migranti che lo
attraversano, sono 10 tracce tutte composte da Mariano, otto strumentali più due canzoni. Un viaggio
dell’animo, viaggi sonori, immaginifici. La musica di Bellopede è ispirata ai luoghi che ha nel cuore, alle
storie di porti, agli incontri fatti in viaggio ricavando per ogni storia un brano. L’album “Di Altri Sguardi” è
composto da 10 brani, dieci ricordi, dieci storie dal Mediterraneo con 8 strumentali e 2 cantati. Feat.
Mariano Bellopede (pianoforte), Davide Esposito (batteria), Alessandro Anzalone (basso elettrico e
acustico), Gigi Patierno (fiati) + voce in due brani: Alessio Arena e Francesca Colapietro. Ottima prova!!
Dida Pelled
Modern Love Songs
Scoperta e prodotta a New York dal nostro Fabio Morgera, questa vocalist e chitarrista jazz israeliana è
stata una delle rivelazioni della scena jazz internazionale. L’album di debutto, “Plays And Sings”
prodotto dalla nostra Red Records, ha riscosso un notevole successo sia in Italia che all’estero. Dida
presenta il suo nuovo disco, “Modern Love Songs” dove troviamo Julian Pollack (organo), Tal Ronen
(bass e ukulele), Tony Mason (drums), Yuval Cohen (soprano sax), Yonatan Riklis (piano) accompagnata
da alcune vocalist e troviamo come ingegnere del suonoil vincitore del Grammy Helik Hadar. Il risultato
è una estesa ma unica dichiarazione che ricopre una vasta gamma di talenti contraddittori. Il cuore
dell'album è l’esplorazione da un punto di vista personale contemporaneo di quegli stessi sentimenti
umani che sono sempre esistiti, espressi questa volta sotto forma di canzoni d’amore.
Baba Sissoko
Jazz (R)Evolution
With Antonello Salis e Famoudou Don Moye. Baba Sissoko, griot e polistrumentista del Mali, fautore
dell’incontro fra musica etnica e jazz, è impegnato da anni nella diffusione della tradizione musicale
del suo paese nel mondo. Nell’Art Ensemble del “dopo–Bowie”, Sissoko ha avuto modo di mescolare
l’Amadran (musica che per molti ricercatori è all’origine del blues) con le musiche popolari
afro–americane e il jazz, tentativo che ha avuto il suo apice in due album. Moye e Sissoko dividono
questo suggestivo progetto con il pianista–fisarmonicista Antonello Salis, storico protagonista del
jazz italiano, improvvisatore vulcanico ed incontenibile. Rileggendo la sua biografia si scoprirà come,
a cavallo fra gli anni ’70 ed ’80, sia venuto più volte in contatto con Lester Bowie e tutta l’AEoC.
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Monday Orchestra
JAZZ
Meets Randy Brecker
Feat. Bob Mintzer Secondo album per la Music Center di Lissone, e credo che possiamo usare le
parole di Randy Brecker: “Questo CD con la Monday Orchestra è la testimonianza di una serata di
grande musica! Non stavo solo suonando con alcuni dei migliori musicisti italiani, molti dei quali sono
anche miei amici, ma ho anche ritrovato Bob Mintzer, che è stato mio compagno in tanti gruppi e con
il quale non suonavo da molto tempo. Uno splendido festival, una bellissima sala da concerto, una
big band fantastica…chi può chiedere di più? Credo che apprezzerete questo lavoro!”
Tsunami Trio
JAZZ
Tsunamici
Superbo piano trio. Feat. Carlo Uboldi (pianoforte), Valerio Della Fonte (contrabbasso) e Massimo
Manzi (batteria). Dall’amicizia del web all’amicizia reale con Massimo Manzi. Questa è una di quelle
storie che da virtuale è diventata reale! Il nome del trio Tsunami si deve ad una frase di Gigi De
Martino, il fonico che si è occupato della registrazione. Dopo aver sentito Carlo provare il pianoforte
nel proprio studio Gigi disse: “per riprendere una tale ondata di swing a me bastano due microfoni”.
Considerando che di swing ne hanno in abbondanza anche Valerio e Massimo…non poteva che
essere Tsunami Trio!! Ottimo!
Federico Sportelli
Sciarrone Quartet
JAZZ
Connection
Sassofonista in quartetto. Feat. Alessandro Altarocca (piano), Paolo Ghetti (contrabbasso) e Massimo
Manzi (batteria). Marco Tamburini poco prima della sua prematura scomparsa ha scritto di lui: “Ciò
che mi attrae di questo lavoro compositivo è l’onestà e la sincerità d’animo con cui sono stati scritti e
concepiti i brani, insieme ad uno spessore musicale profondo esaltato da una sezione ritmica dì
eccezione che ha interpretato al meglio il pensiero musicale del compositore…”
continua nel libretto.
JAZZ
Marco Di Meco Rosalinda
11
Classe 1982 per questo flautista traverso nato a Chieti. Nel 2001 si diploma in Socio-Psico-Pedagogia
presso l' Istituto Statale “I.Gonzaga” di Chieti con una tesi sulla “Musicoterapia”. Sin da giovanissimo
intraprende lo studio del flauto traverso sotto la guida del M° Sandro Carbone presso il Conservatorio
Statale di Musica “L.D'Annunzio” di Pescara per proseguire poi i suoi studi musicali presso il Conservatorio
della Svizzera Italiana di Lugano con il M° Mario Ancillotti dove consegue il “Diploma in Interpretazione e
Perfomance”. Conclude i suoi studi presso l'Accademia Italiana del Flauto di Roma nella classe del M°Angelo
Persichilli e nello stesso periodo frequenta diversi corsi di perfezionamento con i flautisti Karl Heinz Schutz,
Frederique Saumon, Luisa Sello e Antonio Amenduni. Ora oltre ad essere un docente di flauto, Marco debutta
come flauto solista presso l’Auditorium di Pescara con il concerto KV313 di Mozart. Questo suo secondo
album per la Wide conferma la bravura di questo musicista più orientato verso l’avanguardia. Lo
accompagnano: Andrea Conti (chitarra elettrica), Fabiano Di Dio (piano e Rhodes), Emanuele Di Teodoro
(basso elettrico) e Andrea Ciaccio (batteria).
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Leptons
PROG
Between Myth and Absence
Album d’esordio su Dodicilune per il gruppo Leptons guidato dal chitarrista e compositore Lorenzo
Monni (in questo disco per la prima volta anche alla voce). Il trio è completato da Alessandro Grasso
(basso) e Paolo Gravante (batteria). “Between Myth And Absence” contiene quindici brani originali
interamente composti da Monni che rappresentano una sintesi di diversi generi: la musica dei
Leptons potrebbe essere definita “ArtPop” nella sua espressione più pura, vicino alla tradizione
inglese del genere e vicino alla sensibilità italiana per indisciplina, eterogeneità e amore del bello. Il
lavoro in studio è stato portato avanti all’Artisound di Eraclea (VE), con l’ausilio dei tecnici del suono
Luca Visentin e Davide Doretto. Per gli amanti del prog e non!!
Mirabassi, Di Modugno,
Balducci
JAZZ-WORLD
JAZZ-WORLD
JAZZ
Amori Sospesi
Nuovo progetto discografico che riunisce il clarinettista Gabriele Mirabassi, considerato uno dei più
importanti esponenti europei del suo strumento, il chitarrista Nando Di Modugno, uno dei pochi a
eccellere sia nella musica classica che nel jazz, e Pierluigi Balducci, bassista tra i più attivi ed
apprezzati del jazz italiano. “Amori Sospesi” è un progetto magico, in viaggio dalla Patagonia a Rio
De Janeiro, caratterizzato dall’intersecarsi di jazz, folklore ed echi della tradizione classica. Il disco
ospita anche le voci della cantante brasiliana Monica Salmaso e di Cristina Renzetti. Edito dalla
Dodicilune, questo progetto è promosso da Puglia Sounds Records.
AA/VV
Brazilika
Una raccolta, “Brazilika” che celebra e ripercorre il meglio della musica e degli artisti che hanno fatto
della Far Out Recording un’etichetta fondamentale nel panorama musicale odierno. Dagli Azimuth a
Marcos Valle, passando per Arthur Verocai, The Ipanemas, Joyce, Sabrina Malheiros, Nana
Vasconcelos e molti altri, per un doppio CD sapientemente messi insieme da uno dei più importanti
fautori della musica brasiliana, nonché stimatissimo produttore e presidente della stessa etichetta,
Joe Davis. 42 brani in 2 cd.
Marcos Valle
1985 / Prefixo Theo Parrish
& Daz I Kue Remixes
Un LP 12’ che contiene due tracce prese direttamente da “Brazilika”, di
Marcos Valle, uno dei più grandi artisti brasiliani remixato da due
importanti pionieri della musica underground: Theo Parrish e Daz I Kue,
da tempo attivi sulla scena con i loro inimitabili pattern musicali.
VINILE
180gr
12
Buon Volo
Marco
Zanzi
Scrivere di Marco Zanzi, che oggi non c’è più, non è facile, perché si tratta di un personaggio che va
oltre il musicista che abbiamo conosciuto negli anni della sua avventura come co-leader della
Piedmont Brothers Band, l’eterogeneo gruppo di veri appassionati di country folk rock nato più
dalla voglia di trasmettere una comune passione che non dal desiderio di farsi conoscere dal
pubblico. Marco infatti non solo si è rivelato un artista con i fiocchi, interprete di una visione
musicale chiara e precisa, ma è stato anche un trascinatore sorprendente, un efficace produttore,
uno straordinario organizzatore. Al suo impegno, alla sua perspicacia e alla sua positiva
ostinazione si devono i cinque dischi del singolare gruppo italo americano che ha suscitato
interesse e consenso non solo in Italia ma anche all’estero. A lui e solo a lui si deve riconoscere la
capacità di avere coinvolto nelle registrazioni discografiche personaggi famosi della scena country
internazionale come Gene Parsons, Richey Furay, Herb Pedesern, Rick Roberts, Stephen Love,
Buddy Cage, Jock Bartley e altri, che hanno contribuito a dare lustro e prestigio ai lavori di gruppo.
Marco ha saputo dare forza ed entusiasmo a chi lo ha accompagnato nella sua particolare
avventura musicale, ha scritto e composto diversi validi motivi, e non solo dal punto di vista
musicale ma anche da quello dei testi, attraverso i quali ha voluto sempre consegnare
all’ascoltatore un messaggio significativamente costruttivo. Ha registrato molte cover dei suoi eroi
musicali, qualcuno sostiene anche troppe, ma lo ha fatto con uno spirito speciale, con l’intento sì
di omaggiare l’autore o gli autori, ma aggiungendo sempre del suo in ogni occasione. Insomma
ha amato ogni singolo aspetto della sua attività musicale con tutto se stesso, con il cuore e l’anima.
E poi c’è da dire dell’uomo Marco, un individuo straordinario, fuori del comune, come può essere
soltanto chi, colpito da uno dei tumori più terribili, anziché piangersi addosso per via di un destino
crudele, non solo ha sempre alimentato le speranze di una sua possibile guarigione, ma ha
vissuto la malattia come strumento per infondere agli altri fiducia nella vita e stimolo a viverla con
pienezza e gioia, senza guardare al passato o al futuro, ma al presente di tutti i giorni, di tutte le
ore, di ogni singolo minuto. Si è congedato da noi con un paio di cd solisti, realizzati nello stesso
stile Piedmont Brothers Band che oggi, a posteriori, sembrano proprio pensati come un
testamento da trattenere e conservare con la massima cura ed attenzione.
Raffaele Galli, agosto 2015
Time to fly again,
don’t forget you have the strength to rise and fly again
S P E C I A L E
P H I L O L O G Y
Gianni Basso:
Un sax leggendario
Il lungo, affascinante viaggio fra il catalogo della Philology fa tappa in Piemonte, ad
Asti per la precisione, dove è nato, e lì ha vissuto fino all’ultimo dei suoi giorni, Gianni Basso, grande sassofonista
tenore che ha scritto pagine memorabili del jazz italiano e non solo. Scomparso nel 2009 a 78 anni, Gianni Basso
è stato una delle figure principali nella diffusione del jazz nel nostro Paese: con il trombettista Oscar Valdambrini
costituì, sin dai primi anni Cinquanta, gruppi destinati ad ampio successo e con illustri jazzmen d’oltre Atlantico
(Gerry Mulligan, Chet Baker, Lee Konitz, Phil Woods, Art Farmer, Buddy Collette, ecc.) seppe confrontarsi ad armi
pari. Della sua arte raffinata la Philology conserva numerose, preziose, testimonianze.
Gianni Basso
T
TRACKLIS
Basta l’attacco di sax in “Smoke Gets In Your Eyes” a motivare l’ascolto di
questo CD, registrato dal sassofonista piemontese a Catania, il 14 luglio
1996, insieme al pianista Giovanni Mazzarino, al contrabbassista Nello
Toscano e al batterista Enzo Zirilli (special guest la vocalist Joan
Cartwright). Italian Balladeur è il primo album inciso da Gianni Basso
per la Philology e, come si evince dal titolo, si sofferma su una delle sue
specialità: l’interpretazione delle ballad. “Artista straordinario” lo
definisce Paolo Piangiarelli, patron dell’etichetta marchigiana. E
straordinari erano la sua sensibilità, il suo modo confidenziale di
porgere le note, l’inconfondibile sound del suo sax.
You Stepped out of a Dream
Smoke Gets in your Eyes
Moon over Asti
The Way you look Tonight
Darn that Dream
Falling in Love with Love
I Should Care
I Wish you Love
In a Mellow Tone
Honeysuckle Rose
Bob’s Buddy
Gianni Basso/Renato Sellani
T
TRACKLIS
JAZZ
Italian Balladeur
JAZZ
Isn’t it Romantic?
I due senatori del jazz italiano in un faccia a faccia che tocca
naturalmente le corde dell’anima. Il sax tenore di Gianni Basso e il
pianoforte di Renato Sellani dialogano amabilmente, e romanticamente, sullo sfondo di una manciata di standard scelti con cura. C’è il
George Gershwin di “Embraceable You”, il Benny Golson di “I Remember
Clifford”. E poi “Over The Rainbow, “I’ll Remember April”, “I Should Care”,
ecc. Ma soprattutto c’è “Body And Soul”, già di per sé un capolavoro, ma
che nelle mani del sassofonista e del pianista tocca vertici poetici di rado
raggiunti in questo modo. Un disco consigliatissimo a tutti i romantici!
Ma soprattutto a tutti coloro che amano la buona musica!
Gianni Basso Quartet
JAZZ
Blue Woods
15
Incidendo per la Philology, Gianni Basso si è inevitabilmente, ma
soprattutto piacevolmente, imbattuto nella musica di colui che ha
ispirato il nome dell’etichetta, Phil Woods. Basso e i componenti il suo
quartetto (Andrea Pozza al pianoforte, Luciano Milanese al contrabbasso
e Stefano Bagnoli alla batteria) rileggono nella speciale occasione le
composizioni del sassofonista americano “con la giusta dose di
musicianship, cuore, feeling, emozione, poesia, tenerezza, sound, relax,
nonchalance, interplay, varietà ritmica, intensità”, per usare le parole
scritte da Paolo Piangiarelli. Enrico Rava interviene da par suo nella
seconda take di “Blue Woods”, original firmato da Milanese.
Nancy With the Laughing
Face
Embraceable You
I'm Getting Sentimental
over You
Deep Purple
Everything I Have Is Yours
Isn't It Romantic?
Body and Soul
I Should Care
I'll Remember April
Over the Rainbow
It Might as Well Be Spring
I Remember Clifford
T
TRACKLIS
Song for Sass
Where do you go from
Here
Wothout you
My Man Benny
The last Page
Blue Woods (1st take)
Lady J
Gary’s Waltz
Blue Woods (2nd take)
S P E C I A L E
P H I L O L O G Y
Gianni Basso Quartet
JAZZ
Lush Life
Sentito, toccante omaggio a Billy Strayhorn, immenso compositore che
fu braccio destro di Duke Ellington. Con i fidi Andrea Pozza al
pianoforte, Luciano Milanese al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla
batteria, Basso rilegge con sensibilità autentici gioielli quali “Chelsea
Bridge”, “A Flower Is A Lovesome Thing”, “Take the A Train”, che fu la sigla
dell’orchestra ellingtoniana, e, ovviamente, la title track. Musica
immortale per un sax che ha saputo e sa ancora oggi regalare
autentiche emozioni. In “UMMG – Upper Manhattan Medical Group)” è
ospite Fabrizio Bosso. Registrato a Milano il 12 marzo 2003.
T
TRACKLIS
Star crossed lovers
Satin Doll
Isfahan
Chelsea Bridge
Take the “A” Train
Orson
UMMG
Lush Life
A flower is a lovesome
thing
Your love is faded
Gianni Basso/Renato Sellani Trio
JAZZ
I Wish I Knew
Le swinganti spazzole di Massimo Manzi danno il “la” a una bellissima
interpretazione di “I Wish I Knew”, brano che dà il titolo a quest’album
registrato nel gennaio 2003 da Basso con il trio di Renato Sellani, con
Massimo Moriconi al contrabbasso e, appunto, Manzi alla batteria. Il CD
si chiude con un’altra splendida performance di “Body & Soul”,
appannaggio di Sellani e dei suoi due sodali. Nel mezzo ci sono altre
gemme ricche di musicalità, di emozioni. Il gershwiniano “The Man I
Love” è un altro episodio da incorniciare: tanto il pianoforte di Sellani è
qui lirico e romantico, quanto il tenore di Basso è trascinante e nel
contempo sensuale.
T
TRACKLIS
I Wish I Knew
I'll Be Seeing You
Don't Blame Me
East of the Sun
The Man I Love
Autumn in New York
All of Me
Lil' Darlin'
Good Morning Heartache
Body and Soul
Gianni Basso/Fabrizio Bosso Quintet
JAZZ
Two Generations
Due generazioni, assai distanti fra loro, al confronto. Ma la differenza di
età si assottiglia, se non sparisce del tutto, grazie all’amore per il jazz
più sanguigno che accomuna Gianni Basso e Fabrizio Bosso. Alle loro
spalle agiscono Renato Sellani, Massimo Moriconi e Massimo Manzi,
ossia una sezione ritmica coi fiocchi. Una versione sublime di “Body
And Soul” impreziosisce anche questo disco. Ma come osserva lo stesso
Bosso, basta il “mirabile solo di Gianni in Over The Rainbow a renderlo
indispensabile”. Parola di un giovane musicista che dall’epoca
dell’incisione di Two Generations (gennaio 2003) ha fato parecchia
strada.
T
TRACKLIS
I Love You
Body and Soul
Bob's Buddy
Good Morning Heartache
Caravan
Over the Rainbow
East of the Sun
That's All
Riccardo Arrighini/Gianni Basso
JAZZ
Duets
Un altro giovane talento affianca il veterano di mille battaglie musicali.
Riccardo Arrighini (classe 1967) duetta con Gianni Basso mostrando il
dovuto rispetto ma anche naturali qualità di interazione. Il pianista
toscano e il sassofonista astigiano controllano pienamente la materia
musicale, toccando in “My Funny Valentine” uno dei momenti di
maggior intensità poetica del disco. In alcuni brani del CD Basso se ne
sta in disparte ed entrano in scena il contrabbassista Amedeo Ronga e il
batterista Stefano Bagnoli (come avviene nell’iniziale “All Or Nothing At
All” e in “Speak Low” di Kurt Weill). E in “Nancy” cede il ruolo di partner
del pianista al più giovane collega di strumento Romano Pratesi.
T
TRACKLIS
All Or Nothing At All
Don'T You Know I Care
Softly As In A Morning
Sunrise
If You Could See Me Now
Wrong Together
Nancy
Serenata
Old Folks
Sdeak Low
My Funny Valentine
Bernie'S Tune
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ROOTS-AMERICANA
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Corinne West
Starlight Highway
Si dice che i poeti maledetti e gli angeli cantino melodie sabbiose e
vellutate allo stesso tempo. Una cantante, Corinne West, giunta al suo
quinto album con il pieno controllo degli elementi della musica Roots
Americana. “Starlight Highway”, con l’aiuto si altri bravi musicisti come
Kelly Joe Phelps, Ricky Fataar e Mike Marshall, gira intorno alla ricerca di
nuove espressioni musicali, dall’organo al rock acustico, armonie intense
scandite da solide batterie, fino alle ballate più dolci e incantevoli.
R I S TA M PA S O U L
TEX-MEX
Augie Meyers & His
Valley Vatos
The Real Tex-Mex
Un disco che è anche la perfetta sintesi delle origini di Meyers, figlio di
tedeschi migrati in Texas. La polka tedesca, polacca e ceca si fonde con le
sonorità Tejane e Norteños e genera quello straordinario mix che è il Tex
Mex. Il leggendario organista dei Sir Douglas Quintet e dei Texas Tornados
ha anche una certa affinità con la fisarmonica e ha registrato diversi brani
Tex Mex negli ultimi anni, finalmente racchiusi in questo album.
T
TRACKLIS
Trouble No More
Sweet Rains of Amber
Give Our Ships Away
Audrey Turn the Moon
Cry of the Echo Drifter
Gypsy Harbor
Find Me Here
Starlight Highway
Monday's Song
Night Falls Away Singing
T
TRACKLIS
You Used to Be On My Mind
Michoacan
Valley of the San Joaquín
Go Down in México
Open Up Your Heart
Sausalito Sunshine
Dinero
Got This Pain
Hey Baby Kep Pa So
Guacamole
Dos Tacos
Velma from Selma
Heart of Mine
The 5th Dimension
Up Up and Away / The Magic Garden /
Stoned Soul Picnic / The Age of Aquarius
4 lp in 2 cd con 5 bonus tracks. Questo gruppo pop, R&B, soul e jazz raggiunge la notorietà verso la
fine degli anni ’60 e inizio settanta grazie a canzone come “Up Up And Away”, “Aquarius/Let The
sunshine In” che arriva prima nella classifica di Billboard. In questo doppio cd troviamo anche alcuni
classici di Laura Nyro, Jimmy Webb, John Phillips… la rimasterizzazione è superlativa e le 5 bonus
chiudono il cerchio!
SOUL-JAZZ
Roy Ayers
17
Searching For Sunshine 1973 - 1980
Per la Raven presentiamo un doppio CD con tre album “You Send Me”, “Fever” e “No Stranger To
Love” che colgono quella che è l’essenza del padrino del Neo-soul e precursore dell’acid jazz, attivo
fin dall’inizio degli anni Sessanta, ma che ha raggiunto il successo al fianco di Herbie Mann. In
“Searching for Sunshine 1973-1980” ritroviamo lo straordinario mix di soul, ’R&B e jazz-funk di Roy
Ayers, sempre accompagnati dal groove più intenso, in questa edizione per la Raven Records con
un audio migliorato, otto bonus track e un booklet con un foto rare dell’autore.
SONGWRITER
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Beth McKee
Sugarcane Revival
Ha la voce di un angelo, ma in realtà Beth McKee è una vera figlia del
Sud. “Sugarcane Revival”, che arriva dopo la sua esperienza con gli
Evangeline di New Orleans, è un disco al naturale, come i campi di canne
al vento che si allungano, insieme alle origini di Beth McKee, dalla Costa
del Golfo Americana. Un mix intenso che scaturisce dall’unione dei suoni
gentili del piano verticale di Beth e l’irresistibile groove di suo marito, il
batterista cubano Juan Perez.
Hank Mowery
BLUES
Excuses Plenty
Sulla scia del successo del suo “Account To Me”, Hank Mowery ci regala
l’ennesima perla con “Excuses Plenty”, dove si sussegue un gran pezzo
inedito dietro l’altro. Mike Morgan, Doug Deming, Dennis Gruenling, Pete
Curry e Larry Taylor danno il proprio contributo al disco, un turbinio
inesauribile che proietta Hank dritto tra le vette più elevate del blues
internazionale.
Ustad Dildar Hussain
& Abrar Hussain
SONGWRITER
WORLD
Sur Sangeet
T
TRACKLIS
Long Road Back
Break Me Down
Promised Land
Right At the Gate
Nobody Knows Like Me
A Place for Me
Abraham and Alice
Unravelled
And Everything Changed
Dress of Fire
Trouble the Waters
You Better Turn Around
Fire, Wind and Water
T
TRACKLIS
Anna Lee
I Don't Want to Know
Excuses Plenty
Walk with Me
One and Only
Little Bit of Rhythm
Cry for Me
Would You Still Love Me on
a Rainy Day
Telephone Is Ringing
I'm so Glad
T
TRACKLIS
Mei Val More Muhlar
Sar Tajen Ke Taj
Dhamaal
Ya Farid
Asraar Ay Khuda
Questo album è un tributo alla musica tradizionale Qawwali, una branca
della musica devozionale Sufi. In questo album troviamo condensata la
genialità del bravissimo Ustad Dildar Hussain, vero e proprio maestro
della tabla, meravigliosamente accompagnato dal figlio, Abrar Hussain,
che si è rivelato essere un cantante molto dotato.
Romi Mayes
Devil on Both Shoulders
Kaharva
Nabi Hamara
Mera Miran
T
TRACKLIS
Devil on Both Shoulders
Monkey of a Man
Let You Down
Gonna Miss Me
Bee Sting
La pluripremiata Romy Mayes è una delle cantanti indipendenti più
instancabili, con all’attivo molti tour e ben cinque album. Con “Devil On
Both Shoulder” Romy dà prova di meritarsi la fama che le hanno regalato
la sua abilità di autrice, ma anche una notevole bravura alla chitarra.
Questo talento ha tutta l’intenzione di non essere una meteora della
musica, ma di restare in vetta alle nostre preferenze.
Soul Stealer
Make Your Move
Low Light Lady
Wonder Now
Walk Away
18
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
East Coast Blow Out
JAZZ
Same
Feat. Jim McNeely, Marc Johnson, John Scofield, Adam Nussbaum & WDR Big Band. “East Coast Blow
Out” è una suite scritta dal pianist Americano e compositore Jim McNeely per la WDR Big Band di
Colonia nel 1989. McNeely è conoscito per le collaborazioni con Thad Jones, Mel Lewis, Stan Getz e
Phil Woods. Il chitarrista John Scofield è il solista principale della suite, il cui stile ha avuto un’influenza
formidabile su molti dei nuovi chitarristi di oggi. Mar Johnson al contrabbasso e Adam Nussbaum alla
batteria.
Michael Villmow’s
Kölnbigband
JAZZ
1987 - 1990
Ex cantante nel Gürzenich-Choir, coro di musica sacra, Michael Villmow in gioventù studiò jazz, il
sassofono per la precisione, diresse la Big Band di Colonia (KKB) fino al 1990 e poi la più prominente
WDR Big Band. In questo doppio CD troviamo l’album di debutto “Update” del 1987 e “N” del 1990,
che documentano le fasi più importanti con la KKB, con arrangiamenti mozzafiato e ottimi solisti.
Villmow è un uomo di rock-jazz e fusion, che utilizza radianti sezioni di fiati, chitarre elettriche
distorte, un basso funky e la batteria. Per chi ama “United Jazz & Rock Ensamble”!!
Oscar Peterson Trio
Live in Cologne 1963
JAZZ-WORLS
JAZZ
Uno straordinario concerto a Colonia, nel 1963, ripresentato in
questo album edito da casa Jazzline, in versione audio CD, del
famoso Oscar Peterson Trio, con Ray Brown al basso e Ed Thigpen
alla batteria.
19
Cannonball Adderley
Quintet + Benny Carter
Sextet - Live in Cologne 1961
Sempre per Jazzline, in un cd due atti dello stesso concerto a
Colonia del 1961. La prima mezz’ora da Cannonball Adderley con
il suo quintetto ed il secondo set con Benny Carter in sextetto,
rimasterizzato alla grande!
Majid Bekkas
Al Qantara
Il Marocco di Majid Bekkas è una terra ricca di tradizioni e culture. Come
creatore di nuovi generi, Bekkas fa confluire in un unico sound jazz, blues
e soul e la magia che scaturisce da questo incontro musicale è ben
rappresentata dai due musicisti che completano il trio, Manuel Hermia
(sax soprano, flauto, clarinetto e bansuri) e Khalid Kouhen (tabla e
percussioni africane).
T
TRACKLIS
Bania
Al Qantara
Bled El Ghourba
Bouregreg
Choroq
Sidi Ali Ben Hamdouch
Guinea
Ana Bouhali
Lettre à Aabla
Sidi Ali Ben Hamdouch
Bouregreg
RIEPILOGO
NUOVE
USCITE
Ray Anderson’s Organic Quartet
JAZZ-FLAMENCO
JAZZ
Being The Point
Uno dei trombonisti più interessanti e un musicista versatile, Ray Anderson, resiliente per natura,
dopo una vita segnata da grandi problemi di salute e che all’età di 62 anni esce con un disco intitolato
“Being The Point”, dove questo virtuoso degli strumenti a fiato si muove flessuosamente tra una
moltitudine di stili, dal bebop al rap per giungere fino alle avanguardie più recenti. “Being The Point”
è una scatola piena di colori e suoni che scaturiscono e si sviluppano nei sette brani del disco. Feat.
Tommy Campbell (drums), Steve Salerno (guitar) e Gary Versace (organ).
Romero & Kestas Vaiginis
Strings and Air
Capolavori di virtuosismo minimale, nati dal sapiente utilizzo di sole sei corde di nylon di una chitarra
nella mani di Hernan Romero, musicista straordinario dalle antiche origini spagnole, nato in Argentina
e già vincitore di un grammy Award. Insieme al sax soprano del lituano Kestas Vaiginis e a gli apporti
vocali e al Cajón di Carmen Estevez, “String And Air” si stacca da tutti i cliché folk per lasciarsi
influenzare dalla classica, dal jazz e molto altro.
G I P S Y- J A Z Z
Note Noire
Oltreconfine
Il nuovo disco contenente brani originali e nuove melodie che attraversano suoni e colori delle antiche
tradizioni. I Note Noire sono una delle formazioni più rinomate a livello internazionale sulla scena della
musica Gypsy, con esibizioni sui palchi delle più importanti rassegne, tra i quali quello della Royal Albert Hall
di Londra nel 2014. Il quartetto unisce nel proprio repertorio il mondo musicale mediterraneo e quello
mitteleuropeo. La musica è il guado possibile tra queste due sfere così inconsapevolmente collegate da
tradizioni sonore conservate riposte nelle abili, preziose mani dei musicisti zigani; ma la musica non è mai
pura conservazione e sempre trova la propria strada, come fa l’acqua, come fanno i popoli quando per
necessità si muovono. Non è un caso che il suono di Note Noire si ispiri a quello degli ensembles di Django
Reinhardt, vero e proprio traghettatore della musica europea verso il jazz nel periodo tra le due guerre, ma,
allo stesso tempo, vettore di un’enorme quantità di timbri ed espressioni tipici della tradizione dei popoli del
Vecchio Mondo.
Mario Ermoli Trio
JAZZ
Stereoscape
Progetto musicale che prende ispirazione dal cinema di Michelangelo Antonioni. Mario Ermoli ha
scritto la musica di questo disco pensando a lui, ma senza la volontà che i brani potessero essere
associati alla visione di uno specifico film. In sostanza, la musica di questo album non vuole essere
una colonna sonora ma piuttosto una traduzione in musica delle sensazioni provocate dalle immagini
stesse. Molte delle scene che hanno ispirato le composizioni, in realtà, non avevano nemmeno un
commento musicale o un dialogo; questo ci fa’ pensare che spesso siamo abituati a crearci delle
immagini visive semplicemente chiudendo gli occhi e ascoltando la musica ma, al contrario qualche
volta è possibile anche “ascoltare” la musica stessa che proviene direttamente dall’immagine muta.
Feat. Mario Ermoli (piano, Synthesizers, drum machine, electronics), Germano Zenga (tenor and
soprano sax) e Giacomo Tagliavia (double bass).
20
RIEPILOGO NUOVE USCITE
Pierre Dorge
JAZZ
Blui
Chitarrista e compositore, Pierre Dørge è stato per 35 anni a capo della New Jungle Orchestra, definita da Down
Beat “indubbiamente una delle più sofisticate jazz band in Europa”. Per questa sua uscita, la seconda in una
formazione a quartetto, Pierre Dørge riconferma il proprio marchio di fabbrica di jazz pan-culturale, ponendolo
nelle sapienti mani di musicisti stranieri, come Kirk Knuffke al corno, Thommy Andersson al basso e Hamid Drake
alla batteria.
Gregory Tardy Quintet
JAZZ
With Songs Of You
Una interpretazione straordinaria, quella di Gregory Tardy, in questa ottava uscita per Steeplechase, accompagnato
dal suo Quintetto: Philip Dizac alla tromba, John Chin al piano, Sean Conly al basso e Jaimeo Brown alla batteria. In
“With Songs Of Joy” troviamo una musica che va dritta al cuore di ognuno, indipendentemente dal proprio contesto
spirituale.
Jason Palmer Sextet
JAZZ
Wondaland (Plays Janelle Monae)
Continua il progetto che vede impegnato Jason Palmer nel tributo a grandi interpreti del nostro tempo. In questo
suo quinto album per casa Steeplechase omaggia con la sua tromba lo straordinario repertorio di Janelle Monae,
giovane autrice R&B con all’attivo già sei nomination ai Grammy Awards, rivisitate in chiave jazz con l’aiuto di
Godwin Louis al sax alto, Greg Duncan alla chitarra, Luke Marantz alle tastiere, Dan Carpel al basso e Lee Fish alla
batteria.
Andy Laverne
JAZZ
I Want to Hold Your Hand
L’inimitabile ensemble di LaVerne, composta solo da piano (laVerne), organo (Gary Versace) e batteria (Anthony
Pinciotti), ci propone le due serate passate al Jazz Lounge del Kitano Hotel di New York. Il programma di sei brani
prevede sia composizioni originali, ma anche alcuni standard straordinariamente interpretati.
Joe Albany
JAZZ
An Evening Withy Vol. 2
Secondo volume della performance di questo straordinario artista allo Montmartre Club di Copenhagen nel maggio
del 1973. Un viaggio di ben venticinque brani nella bravura assoluta di questo genio del pianoforte. 25 brani in
piano solo.
Martin Jacobsen
JAZZ
At The Jazz House
21
Se Copenhagen è la capitale europea del Jazz, Martin Jacobsen ne è un cittadino modello. In questo disco si potrà
quindi ascoltare il suo quartetto nella splendida cornice live della Jazz House della capitale danese in un live a dir
poco memorabile al fianco di Doug Raney alla chitarre, Jesper Lundgaard al basso e Rick Hollander alla batteria.
SMOOTH-JAZZ
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Jessy J
My One and Only One
T
TRACKLIS
Jessy J sta scalando le classifiche smooth jazz internazionali con il suo
ultimo album, “My One And Only One”, che ci riconferma lo straordinario
talento di questa musicista, già dimostrato nelle sue famose live
performance. Accanto a sette brani originali composti da Jessy J,
troviamo anche intense reinterpretazoini di brani più o meno recenti,
come “Lovesong” di Adele, o “You’re Making Me Right” di Toni Braxton.
Con Funk Shun
T
TRACKLIS
More Than Love
R&B
Una Mas
My One and Only One
Lovesong
The Tango Boy
Paraíso Mágico
Back To the Basics
You're Makin' Me High
Siempre
Cuba
Strawberry Letter 23
Pietre miliari della musica R&B, i ConFunkShun sono tornati capitanati
ancora una volta dal loro leader Michael Cooper (dopo una parentesi
solista) e cantante e bravissimo polistrumentista Felton Pilate. “More
Than Love” celebra proprio questa reunion con tredici seducenti brani
che combinano il classico sound a cui i ConFunkShun ci hanno abituati
con intuizioni e influenze contemporanee.
Your Night
More Than Love
Dance N With a Grown Man
It's Time
No Place Like Love
Big Girl
I Miss You
Say Yo
Move On Up
Taboo
It's On Tonight
Make Me Over
Once I Get In It
Nite-Liters
Emil Brandqvist Trio
JAZZ
Seascapes
Nato come batterista a Goteborg, in Svezia, Emil Brandqvist si è staccato dalla tradizione del grande
Nord, per configurarsi più come un pittore dei suoni e della musica. Accanto a lui troviamo, a
completamento del trio, Tuomas Turunen, pianista e compositore finlandese e il bassista Max
Thornberg, di Stoccolma. Dalla vena più classica scaturiscono sonorità nuove, passando agli
strumenti a fiato e ai corni. In “Seascapes” è un viaggio in bilico tra repertori leggeri, melanconia e
magiche sorprese sonore. Il tocco finale arriva dallo studio “Arte E Suono”, di Stefano Amerio, uno
dei più importati al mondo per la qualità audio. Ancora una volta casa Skip ha fatto centro!
Jeff Beck
ROCK
Live in Tokyo 1999
Uscito originariamente solo come bootleg,
questo storico concerto a Tokyo del 1999,
finalmente si fa “sentire” per quella che è stata
la serata magica creata dal superbo chitarrista
inglese accompagnato da Jennifer Batten, Randy
Hope-Taylor e Steve Alexander. Ottima la qualità
audio finalmente in una versione ufficiale! 2 cd.
T
TRACKLIS
Disc: 1
Disc: 2
What Mama Said
Psycho Sam
Brush With The Blues
Star Cycle
Savoy
Blast From The East
A Day In The Life
Declan
THX138
The Pump
Cause Weve Ended As
Lovers
Space For The Papa
Angel
Even Odds
You Never Know
Blue Wind
Big Block
22
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
The Beaumonts
JAZZ-VOCAL
COUNTRY
Hey Y’All It’s
Ancora una volta i Beaumonts ci portano nelle atmosfere Honky Tonk
delle loro canzoni, con l’energia (e la sfacciataggine) che li
contraddistinguono, in questo nuovissimo e straordinario album, dal
titolo “Hey Y’all It’s”. I cinque musicisti di Lubbok, Texas, non
abbandonano certo i suoni country che li hanno resi famosi, ma si
lasciano volentieri contaminare dalle influenze rock, che ritroviamo in
pezzi esplosivi come “Change My Name”, “Let’s Take A Ride” o “My
Condition”.
Chiara Pancaldi
I Walk a Little Faster
L’incontro tra una splendida promessa della scena jazz italiana, Chiara
Pancaldi, e una star riconosciuta del jazz mondiale, Cyrus Chestnut, ha
dato origine ad “I Walk A Little Faster”, che, come se non bastasse
annovera come produttore artistico il grandissimo Jeremy Pelt.
Completano la formazione John Webber al piano e Joe Farnsworth alla
batteria. Nove successi indiscussi, rivisti con il personale arrangiamento
di Chiara, ad eccezione di “Wild Is The Wind” (Chesnut) e “A Flower Is A
Lovesome Thing” (arrangiata dallo stesso Pelt). Un disco jazz, in bilico
tra swing e suoni caldi con una sezione ritmica tra le più importanti nel
panorama internazionale.
Pharis
& Jason Romero
JAZZ-VOCAL
FOLK
A Wander I’ll Stay
23
Un album registrato nella casa di Pharis e Jason Romero nella piccola
cittadina di Horsefly, profonda British Columbia. “A Wanderer I’ll Stay” è
un mix intenso di folk, che risuona della potenza dei banjo prodotti
dall’azienda di famiglia. Suoni che scaturiscono naturali, a metà strada
tra la tradizioni e l’innovazione, con la maestria tipica di chi sa fare il
proprio lavoro con perizia.
T
TRACKLIS
San Antonio
If You Take Drugs (You're
Gonna' Die)
Lucky
Lubbock in the Springtime
Change My Name
I'm Sorry
Let's Take A Ride
On My Bended Knee
Just Ain't The Same
Baby, Tonight!
My Condition
T
TRACKLIS
Wouldn't It Be Loverly
Show Me
Wild Is the Wind
Crazy He Calls Me
I Walk a Little Faster
I Cried for You
Don't Be on the Outside
Get out of Town
A Flower Is a
Lovesomething
T
TRACKLIS
A Wanderer I'll Stay
Ballad of Old Bill
There's No Companion
New Lonesome Blues
Lonesome & I'm Going Back
Home
Backstep Indi
Goodbye Old Paint
It's a Sin To Tell a Lie
Poor Boy
Cocaine Blues
Old September
The Dying Soldier
Giuditta Scorcelletti
Nightingale (Music By Michael Hoppè)
Questo disco nasce dall’incontro tra il produttore e compositore Michael Hoppé – per anni alla guida
della A&R, etichetta discografica PolyGram e ben noto per aver scoperto artisti del calibro di Vangelis
e Jean Michel Jarre – e la cantautrice toscana Giuditta Scorcelletti, notata per le vie di San Gimignano.
In “Nightingale” Giuditta raccoglie quindici brani usciti dalla penna di Michael ed una commovente
versione musicata de “Ave Maria”. Alessandro Bongi si occupa dell’elegante chitarra che raccorda tra
loro molteplici trame sonore, a cui si aggiungono un elegante violoncello, un flauto e una tabla che
apporta i propri suoni orientali.
martin
tingvall
tingvall
trio
www.ird.it
24
BLUEGRASS BLUEGRASS
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Dall’Acoustic di David Grisman presentiamo delle nuove uscite di musicisti che hanno A C O
fatto un solco nella storia di questo genere, bluegrass, old-time, blues e gospel nonché il ragtime.
Generi che sono la base della musica popolare americana.
USTIC
Doc & Dawg - Live in Watsonville 1998
Nuova e splendida la veste grafica, doppio album dal vivo con Doc Watson, David Grisman e Jack Lawrence. Da
quando si conoscono i due hanno condiviso molti palchi e questo album riporta una performances registrata
magistralmente da Dave Dennison in California. 2 cd
David Grisman Quintet - 25th Year
Reunion Concert (Recorded Live 23 feb. 2001)
Incredibile reunion al Wintergrass di Tacoma nel 2001, ottima la registrazione!
Feat. Darol Anger, Mike Marshall, Todd Phillips e Tony Rice.
David Grisman Quintet - At Jazz Alley
Doppio cd, due serate diverse, sabato e domenica di Febbraio e Marzo del 2007 al
Dimitriou’s Jazz Alley. Feat. Frank Vignola, Matt Eakle, George Marsh e Jim Kerwin.
The Beaumonts
JAZZ
Get Ready for Beaumonts
Album di debutto per questo gruppo USA tra i numeri uno dell’honky-tonk. Quest’album è stato ristampato grazie al
notevole successo a livello nazionale del loro ultimo album uscito nel 2013. “Get Ready For Beaumonts” sono 13
canzoni divertenti e coinvolgenti tra cui “Say What You”, “Let’s Get Drunk”, “Money For Drugs” e “The Boots Stay On”.
Altamente raccomandato ai fan dei Lester “Rodhog” Moran, Bill Hicks e Ron White.
ROCK
Dead Moon - Live at Satyricon
Album registrato nell’esaltante clima della Portland anni ‘90. Il team dei Dead Moon formato da marito e moglie, Fred
e Toody Cole alla chitarra e al basso e Andrew Loomis alla batteria viene catturato nella loro potente energia.
Fondendo insieme punk, garage rock e accenti di country, i Dead Moon hanno creato il loro genere, la cui firma è un
essenziale ed inconfondibile suono. L’audio originale è stato mixato e masterizzato nel 2014 dal produttore
newyorkese punk e hardcore Don Fury. Il risultato è una perfetta macchina del tempo che ci riporta ai tempi del crudo
e pericoloso suono del punk rock di Portland.
SONGWRITER R O C K
The Doughboys - Hot Beat Stew
25
Il potere e la magia del rock'n'roll! I Doughboys sono lieti di presentare il loro quarto album in studio “Hot Beat Stew”
un caldo insieme di sedici brani frizzanti, quindici dei quali scritti da questi esperti del suono. Dalla loro reunion nel
2000, i Doughboys si sono affermati come uno degli ensemble più caldi sul panorama rock del momento, suonando
con artisti del calibro di The Yardbirds e The Pretenders. Anche i loro album sono pieni di questo buon rock e “Hot
Beat Stew” non è da meno: in esso bollono insieme tutti gli ingredienti e la passione di questi ragazzi.
Catherine Feeny & Chris Johnedis
Omonimo
L’acclamata cantautrice Catherine Feeny ha incontrato il batterista jazz Chris Johnedis dopo aver registrato il suo quarto e
ribelle album da solista, “America”. La prima di ritorno dalla protesta di Newyorkese Occupy Wall Street, l’altro stava tornando
dalla Tailandia dove stava per motivi di lavoro e studio. Due anni dopo con i produttori Sebastian Rogers e Sheldon Gomberg
e un’intensa sessione di registrazione di quattro giorni a Silverlake, CA, i due hanno creato un universo sonoro libero,un po’
giocoso e propulsivo. La vocalità calma di Feenny e il suo stile pop classico dominano in rapporto con l’esaltante poliritmia di
Johnedis, il team ha imperiosamente massimizzato che cosa possono creare insieme un ukulele, una voce, una chitarra e una
batteria. Una magia che ripropongono anche dal vivo negli spettacoli che hanno incantato America e Europa.
SONGWRITER
R I E P I L O G O
N U O V E
U S C I T E
Sarah McQuaid
Walking Into White
Per registrare questo disco Sarah McQuaid ha lasciato la propria casa in Cornovaglia per spostarsi a Cornwall, New
York per lavorare con i produttori Jeremy Backofen e Adam Pierce. La sua voce è come miele nel vino, dolce come
il cioccolato, ma decisa come il malto nel whiskey. “Walking Into White” è il suo lavoro più onesto e diretto, dove,
attraverso orizzonti musicali profondi e testi che parlano della vita come delle storie raccolte per strada, seduce il
proprio pubblico, tirando fuori un’immediata intimità dei suoi due principali strumenti: voce e chitarra.
The Sideshow Tragedy
COUNTRY
JAZZ
Capital
Ad Austin, Texas, il duo rock roots The Sideshow Tragedy era alla ricerca di un nuovo sound e, con l’aiuto del
produttore Kenny Siegal presso gli Old Soul Studio di Catskill, NY, hanno registrato in soli cinque giorni un album
del tutto nuovo, “Capital”. I suoni a cui i The Sideshow Tragedy ci hanno abituati si fanno più lineari in questo album
e lasciano più spazio al groove a i particolarissimi testi.
Weldon Henson’s
Honky Tonk Frontier
Finalmente l’attesissimo quarto album di Weldon Henson che arriva dopo ben quattro anni in cui Weldon non è
certo rimasto con le mani in mano, sempre in giro nel suo Texas tra concerti e dance hall. I brani di “Honky Tonk
Frontier” rappresentano una originale scommessa musicale su tre fronti perché se da una parte fanno certamente
danzare con il country più puro, dall’altra non mancano brani capaci di far riflettere e sulla vita e consolare i cuori
spezzati. Accompagnano Weldon Henrson (voce e chitarra), Trey Kincade al basso, Eric C. Hughes alla batteria,
Ronnie Huckaby al piano e Ricky Davis al pedal steel, dobro e cori.
Paul Booth
JAZZ
Pathways
Un’incredibile line-up accompagna Paul Booth per questa nuova uscita: Phil Robson all chitarra, Phil Peskett al
piano, Dave Smith alla batteria e Phil Donkin al basso. Non solo: all’album partecipano anche alcuni special guest,
come la straordinaria trombettista canadese Ingrid Jensen e i percussionisti Karl Vander e Satin Singh.
Richard Rozze
JAZZ
Learning to Fly
Il primo album del chitarrista e compositore Richard Rozze, “Learning To Fly” mette al centro il jazz, ma sconfina
qua e là con piacere nel blues e nell’Americana. Brani che spaziano in orizzonti musicali nuovi, dove non manca lo
spazio per la pura e semplice improvvisazione. Accompagna Rozze nel suo viaggio una band straordinaria: Paul
Booth al sax, Andrew Bain alla batteria, Malcolm Edmonstone al piano e Dave Whitford al doppio basso.
Davide Giovannini
JAZZ
Minas Project
Un tributo alla musica dello stato brasiliano Minas Gerais la terra di grandi artisti come Tonino Horta, Milton
Nascimento, Beto Guedes e Lo Borges. Davide Giovannini ha preso il meglio dagli artisti con cui ha lavorato e ha
messo tutto ciò che ha imparato in questo disco, dove si concentrano le vibrazioni di una musica che subito ci
riportano a questa parte del pianeta. La chicca per gli appassionati è sicuramente il contributo a questo disco di
Fernando Brant, uno dei più importanti parolieri brasiliani del momento, che ha messo al servizio la propria arte
al servizio di ben due canzoni.
26
photo: Martin Zeman
AL DI MEOLA
FRED HERSC
IRD International Record Distribution • www.ird.it • facebook: www.ird.it/mipiace.htm
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