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Fumo da incendio: rischi di avvelenamento

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Fumo da incendio: rischi di avvelenamento
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division of Merck
Fumo da incendio:
rischi di avvelenamento
Gli incendi
INTRODUZIONE
Gli incendi coinvolgono ogni anno, solo negli Stati
Uniti, più di 23.000 persone - di queste circa 5.000
vigili del fuoco - e causano tra le 5.000 e le 10.000
vittime.
Fino agli anni Settanta le ustioni sono state l’unica
minaccia riconosciuta per l’uomo durante gli incendi.
Successivamente, i dati relativi allo studio della
degradazione termica dei materiali, gli esperimenti
sulla tossicità degli effluenti gassosi e alcuni lavori
clinici condotti sulle vittime di incendi, hanno
dimostrato che
il fuoco, soprattutto nei luoghi
chiusi, espone l’uomo non solo al
rischio termico, ma anche al rischio
chimico.
Oggi la percentuale di mortalità a
seguito dell’inalazione di fumi da
incendio varia dal 45 al 78%
e la percentuale delle morti legate alle ustioni è
stimata essere del 20% più alta nelle persone che
hanno subito anche intossicazione da fumi, rispetto a
quelle con sole ustioni.
La tossicità del fumo è una preoccupazione crescente
in quanto i prodotti industriali utilizzati sono cambiati.
Negli ultimi venti anni infatti c’è stata una
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diminuzione dell’utilizzo di legno e
materiali naturali a favore di materiali da
costruzione più leggeri, plastici e sintetici.
Questi materiali prendono fuoco e
bruciano due o tre volte più facilmente e a
temperature più alte rispetto ai materiali
naturali, emettendo maggiori quantità di
gas e fumo.
In molti incendi questi materiali
raggiungono il flashover (il punto oltre il
quale non è più possibile spegnere le
fiamme) più velocemente e di conseguenza
i vigili del fuoco hanno minor tempo per
controllare l’incendio, mentre le vittime
che hanno inalato fumo hanno più
difficoltà a mettersi in salvo e possono
quindi avere maggiori danni da inalazione
oltre che ustioni a causa dell’alta
temperatura.
dal Corriere della Sera - Cronaca di Milano del 20/08/2008
CARATTERISTICHE DEL
FUMO DA INCENDIO
La tipologia del fumo varia da incendio a incendio e da un luogo ad un altro anche nello stesso incendio
- in relazione alla composizione dei materiali, alla
temperatura, al livello di ossigeno ed alla ventilazione.
Il fumo da incendio della maggioranza degli edifici è composto
da sostanze che includono irritanti (acido cloridrico,
ammoniaca, etc.) asfissianti (diossido di carbonio) e prodotti
tossici (solfato di idrogeno, acido cianidrico).
Il fumo che contiene uno o più di questi componenti può
causare alle vittime:
v Ustioni
termiche: le altissime temperature dei gas
e delle sostanze irritanti, possono causare ustioni alle
vie aeree superiori.
v Ostruzione
v Irritazione
delle vie respiratorie: alcuni gas
irritanti, come ad esempio l’ammoniaca, il cloro, il
diossido di zolfo, l’ossido di azoto danneggiano le
mucose delle vie aeree e possono portare a
broncospasmo, polmonite o edema polmonare.
v Asfissia: semplici asfissianti, come l’azoto, il
diossido di carbonio e il metano sostituiscono
l’ossigeno nell’organismo, mentre i prodotti chimici,
come l’acido cianidrico, bloccano l’utilizzo
dell’ossigeno da parte delle cellule, causando danni
agli organi principali fino alla morte.
delle vie aeree: l’inalazione di una
grande quantità di polvere o fuliggine può portare
all’ostruzione delle vie aeree.
Le lesioni da inalazione aumentano l’incidenza di insufficienza
respiratoria e della ARDS – Sindrome da Distress Respiratorio.
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Il cianuro durante un incendio
I due grandi rischi nel fumo d’incendio restano comunque
il monossido di carbonio, che tutti conoscono, e l’acido
cianidrico, del quale molti non sono a conoscenza.
Sia il monossido di carbonio che l’acido cianidrico sono
dei killer silenziosi, in quanto incolori e inodori, e
rallentano la funzione cognitiva delle vittime.
I medici tendono a considerare l’avvelenamento da
cianuro solo in caso di ingestione accidentale o
intenzionale, mentre invece
sono proprio i fumi da
incendio in spazi chiusi la
causa più comune di
intossicazione da cianuro.
L’acido cianidrico, infatti, viene prodotto dalla
combustione incompleta di fibre naturali (come il
legno e la seta) e di polimeri sintetici (poliuretano,
nylon, etc.) largamente utilizzati come isolanti, nelle
imbottiture, in tappeti, mobili e materiali da
costruzione.
Si stima che ogni anno negli Stati Uniti circa 20.800
incendi domestici siano attribuibili a materassi,
cuscini, coperte, che prendono fuoco facilmente e che
bruciano senza fare fiamma.
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Il National Testing and Research Institute (SNTRI) svedese ha condotto degli
esperimenti che dimostrano come da prodotti quali nylon, gomma sintetica,
melamina e schiuma di poliuretano vengano sprigionate alte quantità di
cianuro, sia in caso di pirolisi (combustione senza fiamme), che in caso di
incendio vero e proprio.
È importante sottolineare che la
combinazione dei gas tossici presenti
nel fumo può essere letale per le
persone intrappolate in un edificio in
fiamme e costrette ad inalare questo
mix mortale.
da La Repubblica - Torino del 05/04/2008
Lo statunitense National
Institute of Standards and
Technology (NIST) ha
effettuato un’analisi
dell’incendio della
discoteca “The Station” a
West Warwick - Rhode
Island, dimostrando come
il cianuro abbia avuto un
ruolo primario nella
morte di 100 persone.
Il NIST, oltre a raccogliere
la documentazione
relativa all’incendio, ha
riprodotto una stanza test
con le stesse dimensioni e
contenente materiali
simili a quelli presenti
nella discoteca quella
notte. L’esperimento ha
dimostrato come, nel giro
di pochi secondi dall’inizio
dell’incendio, le concentrazioni di monossido di
carbonio e di acido cianidrico si siano innalzate
rapidamente e i livelli di ossigeno siano precipitati.
Infatti, è dimostrato che
l’esposizione contemporanea anche
a livelli non letali di cianuro e
monossido di carbonio, può
diventare mortale, in quanto gli
effetti dannosi dei due gas, quando
presenti simultaneamente,
aumentano.
le morti legate agli incendi,
suggerendo che il cianuro
abbia contribuito nella
maggioranza dei 43 decessi
studiati.
Uno studio condotto dalle Paris Fire Brigade ha dimostrato una
correlazione diretta tra le concentrazioni di cianuro nel sangue e
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Una valutazione dei dati
relativi all’incendio di un
carcere in Argentina nel 1991
in cui morirono 35 detenuti,
ha mostrato che l’acido
cianidrico, generato dalla
rapida decomposizione dei
materassi di poliuretano, è
stato la causa più probabile
della morte di queste vittime.
I ricercatori hanno
evidenziato che la
saturazione della
carbossiemoglobina
(la molecola che si forma
quando il monossido di
carbonio inalato si combina
con l’emoglobina) nelle vittime
si presentava a livelli non letali,
mentre i livelli di cianuro nel
sangue erano superiori al limite
letale.
Ulteriori studi hanno
dimostrato che l’esposizione
combinata a cianuro e
monossido di carbonio in
incendi in spazi chiusi è
frequente e potenzialmente più
pericolosa del solo monossido
di carbonio.
Il cianuro, inoltre, può essere
pericoloso anche se inalato in
quantità non letali, in quanto
porta a confusione e incapacità
creando difficoltà a mettersi in
salvo ed incrementando la
possibilità di ustioni.
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da Il Tirreno - Toscana del 07/12/2008
dal Corriere del Mezzogiorno del 26/07/2008
Identificare l'avvelenamento
da cianuro nelle vittime
Poiché purtroppo
non esistono test
rapidi e largamente
disponibili che
confermino
immediatamente
l’avvelenamento da
cianuro di un
paziente, questo
deve essere
presunto in base a
segni e sintomi, così
da attivare le
opportune misure
salvavita.
dal Corriere della Sera del 11/09/2007
da La Stampa del 08/03/2007
La fuliggine nella
bocca e intorno al
naso, insieme ad un
livello di coscienza
alterato, suggerisce
comunque un’alta
probabilità di
intossicazione da
cianuro.
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da La Nazione - Firenze del 16/10/2008
Per individuare l'avvelenamento da
cianuro, studi scientifici hanno aiutato
ad identificare una serie di segni e
sintomi che includono stato mentale
alterato, oppressione toracica, dispnea,
ipotensione, acidosi metabolica.
Recentemente, inoltre, sono stati
confrontati i segni vitali del puro
avvelenamento da monossido di carbonio
con quelli del puro avvelenamento da
cianuro e ne è emerso che i pazienti con
intossicazione da cianuro hanno una
maggiore alterazione dei segni vitali e
livelli di concentrazione plasmatica del
lattato più alti rispetto a quelli
intossicati solo da monossido di
carbonio.
La vita o la morte delle vittime dipende
soprattutto dalla velocità di diagnosi e/o
di intervento dei soccorritori. Morbidità e
mortalità in caso di avvelenamento da
cianuro per fumi da incendio possono
essere evitate se vengono somministrati
prontamente antidoti ed adeguate
misure di decontaminazione.
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L’inalazione di fumi da incendio è infatti
all’origine non solo di una malattia acuta che può
mettere in pericolo la vita, ma anche di malattie
croniche, neurologiche, cardiovascolari o
respiratorie, che possono creare danni funzionali
a lungo termine.
E l’unico responsabile non è il monossido di
carbonio. È importante sottolineare, infatti, che
l’avvelenamento da cianuro dovrebbe essere
sospettato in tutte le persone esposte a fumi da
incendio in uno spazio chiuso.
Il cianuro
Il cianuro esiste in diverse forme, sia
chimiche che fisiche: liquido, gas,
polvere o sali/cristalli.
Largamente utilizzato nell’industria,
è prodotto dalla combustione
incompleta di materiali comuni come
legno, carta, plastica e sintetici che
si trovano nei materiali di
costruzione, negli arredamenti e nei
mezzi di trasporto, come ad esempio
aerei, autobus e navi.
Gli Stati Uniti utilizzano ogni anno
circa 83 mila tonnellate di cianuro
(2004) per vari comparti industriali
comprese le miniere d’oro e
d’argento, la galvanica e nella
produzione di plastica, fibre
sintetiche, vernici, coloranti e
pesticidi.
Perché il
cianuro è
pericoloso
In relazione al tipo di forma fisica, il
cianuro può essere assorbito dal
corpo per inalazione, ingestione o
contatto con la cute o le mucose.
Quando una persona vi entra in
contatto, il cianuro viene
velocemente rilasciato nel flusso
sanguigno distruggendo la capacità
dell’organismo di utilizzare
correttamente l’ossigeno, anche in
presenza di livelli di ossigeno normali.
Glucosio
Glicolisi
anaerobica
Piruvato
Senza
ossigeno
Acido lattico
Con
ossigeno
Ciclo
di Krebs
Fosforilazione
ossidativa
Catena respiratoria
(ossido-riduzione)
Citocromo
ossidasi
Nel nostro organismo, il sistema
circolatorio trasporta l’ossigeno alle
cellule attraverso l’emoglobina dei
globuli rossi. I globuli rossi
trasportano l’ossigeno ai mitocondri
che sono responsabili della
trasformazione delle sostanze
nutrienti in energia per le attività
cellulari (metabolismo aerobico).
Questa produzione di energia è
altamente dipendente dall’ossigeno,
senza il quale le cellule non possono
funzionare e quindi arrivano alla
morte.
Il cianuro riesce a bloccare il
metabolismo aerobico causando
anossia istotossica, ovvero la
diminuzione o la totale mancanza di
ossigeno a livello cellulare.
L’avvelenamento da cianuro è
dannoso principalmente per gli
organi vitali, il cuore e il cervello, il
cui corretto funzionamento dipende
in larga parte dall’ossigeno;
è per questo che i primi sintomi di
avvelenamento da cianuro appaiono
a livello neurologico e
cardiovascolare.
A causa dell’esposizione a
significativi livelli di cianuro, e in
relazione alla via di esposizione, le
vittime possono perdere conoscenza
anche in pochi secondi e, senza
trattamento, la morte può
sopraggiungere in pochi minuti.
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PRINCIPALI TIPI DI
CIANURO USATI
NELL’INDUSTRIA
v Acido Cianidrico
L’acido cianidrico è il tipo di cianuro
più utilizzato nell’industria chimica
ed è principalmente usato nei
processi industriali per la produzione
di materiali per la costruzione di
edifici e per l’arredamento. I prodotti
finiti includono nylon, rayon, resina
polivinilica, modacrilico, schiuma di
poliuretano, poliuretano espanso,
schiuma di neoprene, gomma,
plastica, polistirene, resine isolanti e
adesive.
v Cianuro di Sodio
Il cianuro di sodio è largamente
utilizzato in alcuni processi
industriali che prevedono la
galvanoplastica e la cementazione a
fuoco dei metalli, l’estrazione
dell’oro e dell’argento dalle miniere,
la gassificazione del carbone e la
fumigazione delle navi, dei vagoni
ferroviari, degli edifici.
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v Cianuro di Potassio
Il cianuro di potassio viene
utilizzato per la raffinazione
elettrolitica del platino, per la
colorazione dei metalli e come
elettrolita per la separazione
dell’oro, dell’argento e del rame
dal platino.
v Sali di Cianuro
I sali di cianuro sono utilizzati
come agenti chelanti e i
complessi cianuro di rame, zinco
e cadmio sono utilizzati nei
processi di galvanoplastica per la
placcatura del ferro, acciaio e
zinco.
v Cianuro di Calcio
Il cianuro di calcio è impiegato
principalmente come fumigante
in quanto quando viene esposto
all’aria rilascia rapidamente acido
cianidrico; come fertilizzante,
defogliante, erbicida e
rodenticida; come stabilizzatore
per il cemento; nella produzione
dell’acciaio inossidabile.
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