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Tessuti duri

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Tessuti duri
dental
bone & tissue
regeneration
botiss
biomaterials
®
maxresorb &
®
maxresorb inject
Innovativo fosfato di calcio bifasico
Fondamenti clinici e scientifici
Dr. Georg Bayer, Dr. Frank Kistler, Dr. Steffen Kistler,
PD Dr. Jörg Neugebauer et al.
Tessuti duri
sintetico
riassorbibile
sicuro
1
botiss regeneration system
Straumann® Emdogain®
maxresorb® flexbone*
®..
collacone max*
Tessuti duri
o
etic
sint
le +
a
r
u
at
Aumento osseo
ne n
age
coll
6-9
Mantenimento osseo mesi
3-4
mesi
ssib
Fle
Rigenerazione
bo
iale biologic
o
uma
no
sintetico
nz
Pote
6
mesi
o
vin
cerabone®
4-6
mesi
6-9
mesi
2-3
mesi
Progre
RIC
E
3-6
mesi
mucoderm®
A
FORMAZIONE
botiss academy
Jason®
membrane
Integrazione
sso clinico
RC
A
collprotect®
membrane
Barriera
6-9
mesi
Integrazione
2
Jason® fleece
collacone®......
2-4
settimane
collagene naturale
Straumann®
BoneCeramic™
Guarigione
rbimento control
lato
maxresorb®
Attiva
zion
e
ilità
Tessuti molli
Rigenerazione
ss o
Ria
4-6
mesi
Riassorbimento
maxresorb®
inject
am
dell elogen
am
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ello
6 - 12
sma
lto
mesi
tein
e
3-4
mesi
maxgraft®
maxgraft® bonering
maxgraft® bonebuilder
pro
INIC
CL
bone & tissue days
cerabone®
Straumann®
maxresorb®
BoneCeramic™
maxresorb®
inject
maxgraft®
bonebuilder
Osso naturale di origine
bovina
Fosfato di calcio
bifasico sintetico
Fosfato di calcio
bifasico sintetico
Pasta ossea sintetica
iniettabile
Blocchi ossei allogenici
Anello di tessuto osseo
personalizzati per ciascun allogenico
paziente
Alloinnesto umano
trattato
collacone®
max*
maxresorb®
flexbone*
Straumann®
Emdogain®
Jason® fleece /
collacone®......
collprotect®
membrane
Jason®
membrane
mucoderm®
Cono alveolare
(Composito di
CaP / Collagene)
Blocchi flessibili
(Composito di
CaP / Collagene)
Amelogenine - proteine
della matrice dello
smalto
Tampone di collagene /
Cono di collagene
Membrana di collagene
naturale
Membrana di pericardio
naturale
Matrice di collagene
tridimensionale
naturale
* Disponibile a breve
maxgraft®
bonering
maxgraft®
Clinica odontoiatrica
di Landsberg am Lech
Dr. Georg Bayer, Dr. Frank Kistler,
Dr. Steffen Kistler, PD Dr. Jörg Neugebauer
Team di Landsberg
La Clinica odontoiatrica di Landsberg - alle porte di Monaco e
nell’area turistica delle Prealpi - esiste da oltre 30 anni. Vi lavorano attualmente otto professionisti specializzati in vari settori di
odontoiatria.
In questo modo tutte le pratiche terapeutiche possono essere
svolte sotto un unico tetto.
Per la pianificazione del trattamento vengono utilizzati due dispositivi DVT con diversi formati di foto. La Clinica dispone quindi
della diagnostica pre- e post-operatoria più all’avanguardia per le
Berlino
DE
diverse procedure di rigenerazione ossea. Oltre alla pratica clinica
i membri del team di Landsberg sono referenti a livello regionale,
nazionale e internazionale e pubblicano regolarmente i risultati del
loro lavoro sulle riviste scientifiche.
Monaco
Landsberg
Dr. Georg Bayer
Dr. Frank Kistler
Fondatore dello studio nel 1981
Odontoiatra, direttore amministrativo della Clinica
Addetto esclusivamente agli impianti protesici
1973 – 1978 Studi all’Università di Berlino
dal 1996
Rappresentante ICOI
(International Congress of Oral Implantologists)
dal 2007
Ambasciatore dell’International Congress of Oral
Implantologists (ICOI)
dal 2004
Membro fondatore DGOI
dal 2009
Presidente DGOI, sezione tedesca dell’ICOI
Specializzazione: interventi chirurgici e protesici complessi
1990 – 1995 Studi all’Università di Berlino e Monaco
dal 2000
Rappresentante ICOI
(International Congress of Oral Implantologists)
dal 2004
Membro fondatore DGOI
Dr. Steffen Kistler
PD Dr. Jörg Neugebauer
Direttore corsi di aggiornamento
Direttore scientifico
Specializzazione: interventi funzionali ed estetici
1990 – 1995 Studi all’Università di Berlino e Monaco
1995 – 99
Perfezionamento al Policlinico per la chirurgia protesica
dell’Università di Monaco
dal 2004
Rappresentante ICOI
(International Congress of Oral Implantologists)
dal 2009
Specialista di implantologia
(European Dental Association ) (EDA)
Specializzazione: trattamenti chirurgici di vasta portata
1984 – 1989 - Studi all’Università di Heidelberg
1990 – 2001 Direttore ricerca e sviluppo del prodotto,
Friadent, Mannheim
2001 – 2004 Perfezionamento in chirurgia orale,
Università di Colonia
2004 – 2010 Aiuto primario presso l’Università di Colonia
dal 2009
Specialista di implantologia (EDA)
dal 2010
Incarico di insegnamento presso l’Università di Colonia
dal 2012
Presidente Clin. Innovations Committee
Academy of Osseointegration, USA
3
L’ osso dal punto di vista
fisico - chimico - biologico
L’osso è un tessuto altamente specializzato le cui proprietà si adattano specificatamente alla sua funzione scheletrica e di sostegno. La matrice ossea è costituita per
~65% da componenti inorganiche - la parte minerale - e per ~35% da componenti
organiche.
La parte minerale è costituita da idrossiapatite (apatite biologica)
per circa il 90%. Questa componente inorganica è responsabiCollagene
le dell’elevata durezza dell’osso. La matrice organica (fibrille di
Idrossiapatite
collagene) provvede a fornire l’elasticità ossea; l’interazione tra
fibrille di collagene e minerali ossei rende possibile l’elasticità in
trazione e in flessione.
Sostanza organica
Sostanza anorganica
~90% di collagene
~97% di collagene Tipo I
~3% di collagene Tipo III
~10% di sostanza base amorfa
Proteine
Proteoglicani
Glicosaminoglicani
Lipidi
~90% idrossiapatite
~10% Magnesio
Sodio
Ferro
Fluoro
Cloro
…
Struttura dell’osso
Le ossa si basano sul principio della costruzione
leggera, che assicura un’elevata stabilità e al contempo un peso relativamente ridotto. Nella parte
Spongiosa
esterna l’osso ha una struttura solida (osso compatto), mentre nella parte interna una struttura più
leggera costituita da singole trabecole (spongiosa).
Osso compatto (tessuto corticale)
4
Cavità midollare
............................................................................
.................................................
Osso femorale - si notano chiaramente l’osso compatto esterno e la spongiosa interna
Blocco osseo mono-corticale umano
Biologia dell’osso
e rimodellamento
Comunicazione delle cellule
Nonostante la sua notevole durezza l’osso non è un tessuto rigido, si caratterizza
è catterizzato infatti da costante capacità di trasformazione (emodelling). Questa
dinamica è necessaria per proteggere il sistema scheletrico dall’usura mediante la
riparazione dei danni strutturali (microfratture).
Inoltre, attraverso la continua trasformazione ha luogo un adattamento della microstruttura dell’osso (spessore e orientamento delle trabecole) ai diversi carichi. L’adattamento costante è la causa
dell’atrofia ossea conseguente all’assenza di carico (ad esempio
Osteoblasti attivi su materiale osseo
sostitutivo
atrofia della cresta alveolare dopo perdita dei denti).
....................................................................
Nel rimodellamento osseo sono coinvolti tre tipi diversi di cellule. La demolizione della vecchia matrice ossea avviene ad opera degli osteoclasti. In questo processo si
verificano le cosiddette lacune di riassorbimento, che possono essere riempite dalla
Legge di Wolff - Lo spessore e la struttura
ossea si adattano al carico
nuova matrice ossea. Ne sono responsabili gli osteoblasti che vengono integrati dal
processo di mineralizzazione ossea. Queste cellule ossee mature ma non più in grado
di formare l’osteoide si chiamano osteociti. Gli osteociti prendono parte alla costruzione e trasformazione dell’osso, quindi sono fondamentali per il mantenimento della
matrice ossea.
rimodellamento osseo
Equilibrio tra la degradazione ossea dovuta agli osteoclasti e la ricostruzione ossea
ad opera degli osteoblasti.
Osteoclasti
Osteoblasti
Osteociti
L’osso dal
punto di vista
L’osso dal
punto di vista
Riassorbimento
Osteogenesi
Mineralizzazione
5
Rigenerazione ossea
Utilizzo dei materiali per la rigenerazione ossea
maxresorb® 0,8-1,5 mm
.................................................
Le cause della perdita di osso o tessuto osseo sono numerose,
maxresorb® 0,5-1,0 mm
tra le altre: estrazione di denti, cistectomia, atrofia ossea a seguito
........................................
Classificazione
di perdita di denti o processi di infiammazione, ecc. I materiali per
la rigenerazione ossea vengono utilizzati per sostituire o rigenerare
l’osso perduto. Per il riempimento dei difetti ossei l’osso autologo,
cioè del paziente stesso, è tuttora il “gold standard”, perché grazie alle cellule vitali che contiene e i fattori di crescita possiede un
elevato potenziale biologico1. Tuttavia, il prelievo di osso autologo
richiede un secondo intervento che comporta un ulteriore difetto
osseo nonché il rischio di morbilità del prelievo.
Autologo:
- osso del paziente stesso,
prelievo principalmente
intraorale o da cresta iliaca
- attività biologica intrinseca
Allogeno:
Inoltre, la disponibilità di osso autologo è limitata. Attraverso uno
sviluppo continuo si è giunti oggi ai materiali di rigenerazione ossea che rappresentano un’alternativa valida e affidabile al trapianto
autologo.
È disponibile una vasta gamma sia di materiali di rigenerazione ossea che di tecniche di innesto. In base alla loro origine immunologica, questi materiali vengono classificati in quattro gruppi.
osso di donatori (osso
prelevato da persone decedute
o da teste femorali di donatori
in vita)
- struttura e composizione
ossea naturale
Xenogeno:
- da altri organismi, soprattutto
Tecnica GBR/GTR
di origine bovina
Il principio della rigenerazione ossea guidata
del difetto, mantenendo così la zona libera per la
- stabilità volumetrica di lunga
(Guided Bone Regeneration - GBR) e della rige-
rigenerazione controllata dell’osso.2.
nerazione tissutale guidata (Guided Tissue Rege-
Il contemporaneo riempimento del difetto con
neration - GTR) si basa sull’applicazione di una
materiale di rigenerazione ossea eviterà il collasso
Sintetico/artificiale:
membrana barriera che isola la zona di innesto
della membrana. I materiali funzionano pertanto
- sintetico/artificiale, soprattutto
dal tessuto molle circostante. La membrana di
sia come sostituti per l’osso che si rigenera che
collagene serve come matrice riassorbibile che
come struttura osteoconduttiva per i vasi sangui-
impedisce la crescita di cellule epiteliali e di tes-
gni e le cellule della formazione ossea.
di malattie
Guided Bone Regeneration (GBR)
Per il riempimento dei difetti
durata
fosfato di calcio
- nessun rischio di trasmissione
suti connettivi a rapida proliferazione nella zona
Guided Tissue Regeneration (GTR)
ossei estesi si raccomanda
di miscelare l’osso autologo
(a elevato potenziale biologico) e il sostituto d’osso (che
assicura la stabilità volume1
Illich DJ, Demir N, Stojkovic M, Scheer M, Rothamel D, Neugebauer J, Hescheler J, Zoller JE. Concise review: induced
pluripotent stem cells and lineage reprogramming: prospects for bone regeneration. Stem Cells 2011; 29: 555-563.
6
trica).
Sviluppo dei
materiali ossei sostitutivi –
Utilizzo dei fosfati di calcio
Ben presto le ceramiche di fosfato di calcio sono state individuate
come materiale osseo sostitutivo, perché il fosfato di calcio è la
componente principale dell’osso, ha quindi un’elevata biocompatibilità e non provoca reazioni di rigetto.
Diversamente dai primi biomateriali inerti dal punto di vista biologico, il vantaggio dei fosfati di calcio (CaP) è dato dalle loro proprietà bioattive e dalla riassorbibilità. I fosfati di calcio supportano
l’integrazione e proliferazione delle cellule ossee e, nel processo di
rimodellamento naturale cui prendono parte anche osteoclasti e
osteoblasti, si integrano nell’osso circostante e vengono successivamente decomposti. Tra i fosfati di calcio trovano utilizzo come
bioceramiche soprattutto l’idrossiapatite (HA), l’alpha-tricalcio fosfato (њ-TCP), il beta- tricalciofosfato (ћ-TCP) o i CaP bifasici (HA+
Struttura cristallina dell’idrossiapatite
ћ-TCP). Tra tutti i fosfati di calcio l’idrossiapatite è quello riassorbibile più lentamente, quindi anche quello più stabile. Al contrario, il
ћ-TCP basico mostra una maggiore solubilità e quindi una cinetica
di riassorbimento più rapida.
Il materiale osseo sostitutivo ideale dovrebbe essere riassorbito
Idrossiapatite (HA)
nella stessa misura in cui si forma l’osso nuovo. Il concetto dei fo-
Ca10(PO4)6(OH)2
sfati di calcio bifasici si basa sull’equilibrio tra l’idrossiapatite stabile, riscontrabile anche a distanza di più tempo dalla realizzazione
ћ-tricalciofosfato (ћ-TCP)
dell’impianto, e il ћ-tricalciofosfato a rapido riassorbimento. I mate-
Ca3(PO4)2
riali di rigenerazione ossea costituiti da una mescolanza di HA eћTCP sono impiegati da oltre 20 anni con successo nella chirurgia
rigenerativa.
HA attiva
ћ-TCP
ћ-TCP / HA
HA
Solubilità
veloce
media
lenta
2
Rothamel D, Torök R, Neugebauer J, Fienitz T, Scheer M, Kreppel M, Mischkowski R, Zöller JE. Clinical aspects of
novel types of collagen membranes and matrices -Current issues in soft- and hard-tissue augmentation. EDI 2012; 8.
7
La miscela ideale Fosfati di calcio bifasici
Variando i rapporti di miscelazione di HA e ћ-TCP è possibile modificare le proprietà di riassorbimento. Numerosi studi hanno dimostrato che i materiali con rapporto
di HA/ћ-TCP tra 65:35 e 55:45 sono particolarmente idonei alla rigenerazione ossea3,4 e sono caratterizzati da un riassorbimento controllato con contemporanea
Pasta ossea iniettabile maxresorb® inject
ricostruzione ossea5,6.
............................................
Fosfati di calcio iniettabili - Cementi e paste
I materiali di rigenerazione ossea a base di fosfati di calcio sono disponibili in forma
di polvere, granuli e anche blocchi porosi. Inoltre, la sperimentazione degli anni ‘90
sui cementi di fosfato di calcio ha portato alla produzione di materiali di rigenerazione
ossea iniettabili.7. Questi cementi sono costituiti dalla miscela di polveri di fosfato di
calcio e soluzione acquosa. Dopo l’applicazione del materiale si verifica l’indurimento
Ca
in vivo. I cementi assicurano un’estrema facilità d’uso e aprono la strada a numerose
terapie minimamente invasive per la correzione dei difetti ossei. Tuttavia, l’indurimento
che trasforma i cementi di fosfato di calcio in materiale solido stabile al riassorbimento e senza macropori intercollegati risulta svantaggioso per la vascolarizzazione e il
rimodellamento naturale.
Modello dell’atomo di calcio
Processo acqua-gel / Nanotecnologia
Calcio
Attraverso la mescolanza di granuli di fosfato di calcio e gel a base
- Metallo alcalino terroso
d’acqua le nano/micro particelle di idrossiapatite (nano/micro HA)
- Quinto elemento più abbon-
formano una pasta ossea modellabile e che non indurisce (putty).
Rispetto ai cementi questa pasta offre due importanti vantaggi.
- Solo in forma legata come
Da un lato non crea una barriera che ostacola i vasi sanguigni e il
componente di minerali
tessuto osseo. Questi ultimi potranno così integrarsi rapidamente
e completamente nell’osso neoformato assecondando il naturale
rimodellamento osseo. Dall’altro, le nano/micro particelle HA, per
via della loro estesa superficie, possiedono un elevato potenziale
biologico e quindi un effetto osteo-stimolativo. L’adesione delle protocellule ossee e delle cellule ossee viene in questo modo favorita.
Ciò agevola la rapida rigenerazione ossea e supporta l’altrettanto
3
- Sostanza minerale fondamentale
per gli esseri umani
- Importante per la regolazione
del metabolismo
- Insieme al fosfato è la componente principale delle ossa
- Il latte e i latticini sono
rapida decomposizione delle particelle di HA, creando in questo
particolarmente ricchi di
modo lo spazio necessario per l’integrazione del tessuto osseo.
calcio
O. Gauthier, J. M. Bouler, E. Aguado; Elaboration conditions influence physicochemical
properties and in vivo bioactivity of macroporous biphasic calcium phosphate ceramics;
J. Mat. Sci: Mat in Medicine 10 (1999) 199-204
4
C. Schwartz, P, Liss, B, Jacquemaire; Biphasic synthetic bone substitute use in orthopaedic and trauma surgery: clinical, radiological and histologica results.
J. Mat Sci: Mat in Med 10 (1999) 821-825
8
dante sulla terra
5
G. Daculsi ; Biphasic calcium phosphate concept applied to artificial bone, implant coating
and injectable bone substitute; Biomaterial 19 (1998) 1472-1478
6
P. Ducheyne, S. Radin, L. King ; The effect of calcium phosphate ceramic composition and
structure on in vitro behaviour 1. dissolution; J. Biomed. Mat. Res (27) 25-34 (1993)
7
Brown WE, Chow LC (1985) Dental restorative cement pastes. In: US Patent 4’518’430,
American Dental Association Health Foundation, USA
maxresorb® –
Innovativo fosfato di
calcio bifasico
maxresorb® è un materiale per la rigenerazione ossea innovativo,
sicuro, affidabile e completamente sintetico. Dalla composizione
eterogenea del prodotto, 60% idrossiapatite (a lento riassorbimento) e 40% di beta-tricalciofosfato, derivano due diverse fasi
di attività:
do al tempo stesso il volume e la stabilità meccanica.
Proprietà
di maxresorb®
L’osteoconduttività di maxresorb® è ottenuta grazie a una ma-
- Sintetico al 100%
trice ottimizzata con pori intercollegati, porosità che raggiunge
- Sicuro, affidabile, sterile
l’80% e dimensioni dei pori che vanno dai 200 agli 800 µm cir-
- Composizione omogenea
maxresorb® supporta la rapida rigenerazione ossea, mantenen-
ca. La macroporosità di maxresorb® permette un’ideale cresci-
bifasica
ta cellulare osteogenetica e favorisce la massima rigenerazione
- Completamente riassorbibile
dell’osso vitale. Inoltre, la microporosità della matrice assicura la
- Superficie particolarmente
penetrazione di sangue, proteine e cellule staminali.
ruvida, idrofila
Dermoscopia
maxresorb®
- Pori intercollegati ed
Le due fasi minerali non derivano dalla mescolanza bensì dal-
estremamente numerosi
lo specifico processo di produzione. La risultante distribuzione
omogenea assicura il riassorbimento controllato con stabilità volumetrica duratura.
Schiumatura
Applicazioni:
implantologia
parodontologia
chirurgia oro-maxillofacciale
300
Solidificazione / Essiccazione
250
Elementi porosi
Granuli / formazione
Sinterizzazione > 1.000°C
Confezionamento /
6WHULOL]]D]LRQHcon raggi ќ
Intensità/cts
Processo di produzione
Sostanze ceramiche
maxresorb® –
Fasi pure e sicurezza assoluta
200
150
- Rialzo del seno mascellare
100
- Aumento della cresta alveolare
50
- Difetti intraossei
0
Prodotto sterile
in imballaggio doppio
- Alveoli post estrattivi
5
15
25
35
45
55
Angolo di diffrazione / °
- Difetti ossei
- Difetti di forcazione
Sicurezza garantita dalle fasi pure - Spettroscopia a raggi X di maxresorb®, Prof. Dr. C. Vogt,
Università di Hannover. Tutti i riflessi sono riconducibili all’HA (giallo) o al ћ-TCP (verde).
9
maxresorb® inject –
innovativa pasta ossea
sintetica
maxresorb® inject è un’innovativa pasta ossea - iniettabile e volumetricamente stabile, con proprietà biologiche di riassorbimento.
La composizione omogenea e unica di gel, idrossiapatite attiva e
granuli al 60% di HA e al 40% di ћ-tricalciofosfato produce quattro
Proprietà di
maxresorb® inject
fasi attive. maxresorb® supporta la formazione di nuovo osso vitale,
mantiene la stabilità volumetrica e viene successivamente sostituita
dall’osso neoformato. Grazie all’elevata viscosità la pasta maxre-
- Iniettabile e pratica
da monipolare
sorb® inject è estremamente facile da lavorare e modellare. Si adat-
- Viscosa e modellabile
ta al difetto e agevola il massimo contatto osseo sulla superficie del
- Non indurisce
difetto.
- Si adatta perfettamente al
difetto
- 100% sintetica e riassorbibile
- Nano/micro particelle HA
attive
dellllament
on
atu
r
Maturazione oss
ea
Rimo
ero
ale
- Difetti intraossei
- Alveoli post estrattivi
- Difetti ossei
- Difetti di forcazione
10
Vas
co
e
larizzazion
Nano / micro HA
veloce
ћ-TCP
medio
- Rialzo del seno mascellare
HA
lenta
Osteogenesi
implantologia
parodontologia
chirurgia orale e
chirurgia oro-maxillofacciale
Profilo di riassorbimento di
maxresorb® inject:
attività a 4 fasi
ov
Applicazioni:
Siringa per maxresorb® inject
Oss
Facilità di modellamento di
maxresorb inject®
La biologia
come modello
Pori intercollegati
Lo speciale processo di produzione crea ceramiche porose la
cui struttura è molto simile a quella dell’osso spongioso umano
Immagine SEM dell’osso umano
ed è caratterizzata da pori intercollegati.
Questi pori fungono da tunnel che da un lato permette l’accesso dei fluidi (sangue) e dall’altro assicura lo spazio e la superficie per la migrazione e distribuzione di cellule e vasi sanguigni,
Pori intercollegati di
maxresorb® inject
favorendo così la rigenerazione ossea.
Spiegazione della
struttura dei materiali
ossei sostitutivi
Macro struttura conduttiva
Rapida vascolarizzazione
Osteoconduzione
Osteogenesi nei pori
Immagine micro CT di maxresorb
®
®
Immagine SEM di maxresorb
Micro comunicazione
Superficie ruvida - condizioni ottimali per
l’adesione di cellule e proteine
Integrazione delle cellule
Assorbimento di sangue grazie
all’effetto capillare
Oltre alla sicurezza per i pazienti, i materiali sintetici forniscono un
ulteriore vantaggio, cioè l’accentuata influenzabilità della struttura
Nano nutrimento
da parte del processo di produzione.
Adesione di cellule,
Le proteine - quali ad esempio i fattori di crescita - aderiscono alla
superficie e supportano la rigenerazione ossea. La superficie ruvida
proteine (fattori di crescita),
sostanze nutritive
strutturata agevola l’adesione delle cellule e la loro successiva differenziazione, nonchè contribuise fortemente alla sua idrofilia. Inoltre,
Immagine SEM di
maxresorb®: superficie fortemente
strutturata
.................................................
®
determina anche l’eccellente idrofilia di maxresorb . Il sangue viene
assorbito molto velocemente, le proteine contenute (ad esempio i
fattori di crescita) aderiscono alla superficie interna ed esterna delle
particelle e supportano la rigenerazione e integrazione ossea.
......................
Eccellente capacità
di assorbimento del
sangue da parte
di maxresorb® e
maxresorb® inject
Assorbimento del
sangue da parte di
maxresorb® (superficie idrofila)
Materiale idrofobo a
contatto col sangue
11
Ricerca in vitro
Proliferazione di osteoblasti su maxresorb®,
PD Dr. Dr. D. Rothamel,
Università di Colonia
®
Sulla superficie di maxresorb gli osteoblasti trovano le condizioni
ottimali per aderire. Gli esperimenti in vitro mostrano la rapida pro-
Numero di
cellule / well
500
400
300
200
100
0
liferazione di osteoblasti sulle particelle di maxresorb®.
2 ore 3 giorni 7 giorni
Già dopo 7 giorni è evidenziabile uno spesso popolamento di
cellule. Il supporto all’adesione e proliferazione delle cellule favorisce la rigenerazione ossea permettendo alle particelle di integrarsi
rapidamente nell’osso neoformato.
Osteoblasti su maxresorb®: 3 e 7 giorni dopo il popolamento
Osteoblasti:
Osteoclasti:
- cellule mononucleate, relativamente piccole, si
- cellule giganti plurinucleate, derivanti dalla
formano dal tessuto connettivo embrionale
- responsabili dell’osteogenesi
fusione di protocellule mononucleate del
midollo
- si depositano a strati sull’osso e rilasciano una
- il loro compito principale è il riassorbimento
sostanza di collagene (osteoide) negli spazi
della sostanza ossea mediante rilascio di
intercellulari
protoni (riduzione valore pH) ed enzimi
proteolitici
12
maxresorb®
e i fattori di crescita –
Legame e rilascio di BMP-2
Gli esperimenti in vitro (A) dimostrano che maxresorb® può essere
caricato fino a 6 mg di BMP-2/g. Un rilascio esponenziale controllato a 2 fasi dei fattori di crescita legati (B) significa che maxresorb® è
particolarmente idoneo a supportare l’integrazione ossea8.
Esperimenti in vitro del Prof. Dr. H. Jennissen e del Dr. M. Laub,
Università di Duisburg-Essen/ Morphoplant GmbH
8
Capacità di carico BMP-2
(n=3, mean +
_ SD)
6
4
2
0,0
Rilascio esponenziale a 2 fasi di
BMP-2 legata; (n=3, mean + SD)
_
3
2
Fase burst: tempo di dimezzamento 0,2 giorni
1
Rilascio posticipato:
tempo di dimezzamento 89 giorni
0
0
0,3
0,6
0,9
1,2
1,5
Concentrazione iniziale di rhBMP-2 [mg/ml]
0
5
10
15
Tempo (giorni)
20
25
Studio sulle cellule staminali
maxresorb® supporta la differenziazione delle cellule staminali
Esperimenti in vitro del Prof. Dr. B. Zavan e del Dr. E. Bressan, Università di Padova, Italia
Collagene, osteopontina e osteonectina sono proteine prodotte dalle protocellule non appena queste iniziano a differenziarsi in osteoblasti. Tutte queste proteine marker si evidenziano dal punto di vista
immunocitochimico 14 giorni dopo la comparsa di cellule staminali
sui granuli di maxresorb®. La presenza di queste proteine conferma
il corretto differenziamento delle cellule staminali.9.
Immunofluorescenza di cellule staminali su maxresorb®;
rosso - osteopontina, verde - osteocalcina
8
Zurlinden K. , Laub M. , Dohle D.-S. , Jennissen H.P.; Immobilization and Controlled Release of Vascular (VEGF) and Bone Growth
Factors (BMP-2) on Bone Replacement Materials; Biomed Tech
2012; 57
Densità ottica
RhBMP-2 legata
(mg/g maxresorb®)
B
RhBMP-2 legata
(mg/g maxresorb®)
A
2,0
1,8
1,6
1,4
1,2
1,0
0,8
0,6
0,4
0,2
0
Collagene Osteo1
pontina
Osteonectina
Osteocalcina
.................................................
9
Bressan E., Ferroni L., Gardin C., Pinton P., Stellini E., Botticelli D., Sivolella S., Zavan
B.; Donor Age-Related Biological Properties of Human Dental Pulp Stem Cells Change in
Nanostructured Scaffolds; PLOS One, Nov 2012, VOl 7, Issue 11; e49146.
13
Test preclinico in vivo
Osteoconduzione e osteointegrazione di
maxresorb®
Studio istomorfometrico e della decomposizione
di maxresorb® nei difetti ossei critici (critical size
defect) nei conigli, PD Dr. J.L. Calvo-Guirado, Università di Murcia, Spagna
Chiusura quasi completa del difetto corticale già dopo 15 giorni.
Dopo 60 giorni aumento della radio-opacità midollare con evidenza
dell’osso spongioso. Percentuale residua di maxresorb® dopo 60
giorni: circa 27%.
100%
80%
60%
40%
20%
0%
15
nuov
nuovo osso
15 giorni
30 giorni
60 giorni
30
ma
maxresorb®
60
giorni
ttessu
tessuto
essu connettivo
Risultati istomorfometrici – percentuali di osso nuovo,
maxresorb® e tessuto connettivo
Rapida integrazione e riassorbimento naturale di maxresorb® inject
Risultati in vivo dell’utilizzo di maxresorb® inject per il riempimento di difetti
femorali nei topi, Prof. Dr. R. Schnettler, Università di Gießen
Già tre settimane dopo l’impianto le particelle sono ricoperte da uno
strato di matrice ossea neoformata. Si evidenzia uno stretto contatto tra l’osso nuovo e le due componenti (ћ-TCP e HA) del materiale.
Osteoblasti (a destra) e osteoclasti (a sinistra)
attivi sulla superficie di HA e ћ-TCP.
La presenza di queste cellule indica un riassorbimento naturale di maxresorb® inject,
con demolizione ad opera degli osteoclasti e
formazione di nuova matrice ossea ad opera
degli osteoblasti che aderiscono alle particelle.
14
Risultati predicibili nel rialzo
del pavimento del seno mascellare
con maxresorb®
Istologia di
fresatura
Risultati di uno studio del rialzo del seno mascellare,
del PD Dr. Dr. D. Rothamel, Università di Colonia,
e del Dr. D. Jeluši´c, Università di Zagabria
Fresatura 6 mesi dopo il rialzo del
pavimento del seno mascellare
In uno studio clinico random di 20+20 pazienti per il
rialzo del pavimento del seno mascellare in due fasi, si
Ingrandimento
è evidenziata - nel confronto diretto col ћ-TCP puro una rigenerazione ossea predicibile dopo l’impiego di
maxresorb®.
Valutazione istomorfometrica
mediante computer
Caso clinico di
rialzo del seno
mascellare,
Dr. D. Jeluši´c
Dopo un periodo di convalescenza di sei mesi, in tutti i pazienti è
stato possibile - mediante fresature effettuate nella dissezione del
sito d’impianto - individuare un supporto osteoconduttivo alla neoformazione di tessuto duro. La radiografia 3D ha evidenziato un’eccellente stabilità volumetrica del materiale da innesto, cosa che ha
Rialzo del muco periostio
agevolato l’innesto degli impianti previsti. Al primo follow-up dopo
un anno si è riscontrato un tasso di sopravvivenza degli impianti
del 100% per il seno mascellare aumentato con maxresorb®. Tale
riscontro sottolinea l’affidabilità del materiale bifasico impiegato.
Dissezione della finestra nel
seno mascellare anteriore
Membrana di Schneider rialzata
Controlli DVT
DVT preoperatorio: difetto
osseo verticale esteso
Applicazione di maxresorb®
Re-entry dopo 6 mesi
Copertura con Jason® membrane
Scopertura dell’impianto
Sutura ‘a prova di saliva’
Guarigione dei tessuti molli
Situazione dopo l’intervento:
rialzo esteso del seno mascellare senza perforazione della
membrana
Situazione 6 mesi dopo
l’intervento: eccellente stabilità
volumetrica e omogeneità evidenziate dalla radiografia
15
Impiego clinico di maxresorb®
Caso clinico del Dr. Steffen Kistler
Rialzo del pavimento del seno mascellare
con impianto a due fasi
DVT per i controlli successivi
Immagine della sezione trasver-
Accesso vestibolare per il rialzo
Copertura della perforazione con
all’intervento per sinusite con
sale per valutare la profondità
del lembo mucoso del seno
Jason® fleece applicato asciutto
altezza osso residua di circa 1
del pavimento del seno mascel-
mascellare con piccola perfo-
mm
lare
razione
maxresorb® mescolato a sangue Aumento del pavimento del
venoso autologo e scaglie di
osso raggruppate
seno mascellare con un mix di
®
osso autologo e maxresorb
Fissaggio del materiale di innesto DVT per il controllo del materiale
mediante collprotect® membrane osseo sostitutivo con immagine
e due perni
dello spazio tra lembo mucoso
del seno mascellare e membrana di collagene.
Consolidamento del sostituto
Posizionamento stabile di due
Verifica mediante ortopantomo-
Riapertura 10 settimane dopo
osseo con minima iperplasia
impianti già 8 settimane dopo
grafia dell’impianto inserito
aver eseguito l’impianto
del lembo mucoso del seno
mascellare prima dell’impianto
Suggerimento
Per facilitare l’applicazione e assicurare una rivascolarizzazione ottimale, il sostituto osseo dovrebbe essere miscelato con
sangue ricavato dal punto del difetto oppure, in caso di volumi
Raggi X dopo la riapertura
16
maggiori, con sangue venoso autologo.
Impiego clinico di maxresorb®
Caso clinico del PD Dr. Jörg Neugebauer
Bone splitting circolare della mascella superiore
Immagine tridimensionale
Immagine della cresta alveolare
Bone splitting profondo con
Disposizione di una collprotect®
dell’impianto a raggi X
con ridotta presenza di osso
sega oscillante dalla regione 15
membrane per l’applicazione
orizzontale
alla 25
sostituto d’osso
Applicazione laterale del so-
Copertura della cresta alveo-
Chiusura ermetica della ferita
Cicatrizzazione senza compli-
stituto osseo per la profilassi
lare e del materiale da innesto
con punti continui dopo incisione cazioni della cresta alveolare
di riassorbimento della lamella
con la membrana applicata
del periostio
ricostruita
vestibolare
inizialmente
Ortopantomografia degli im-
Scopertura in combinazione
Situazione dei tessuti molli cica-
Ponta avvitato su impianti po-
pianti eseguiti lungo il pavimen-
con plastica vestibolare per la
trizzati con gli impianti inseriti
steriori e cementato su impianti
to del seno mascellare anteriore
formazione del vestibolo
anteriori
Suggerimento
In caso di aumento osseo
laterale per la stabilizzazione
del bone splitting, utilizzare i
granuli fini con particelle del
diametro 0,5-1 mm per ottenere un profilo regolare.
17
Impiego clinico di maxresorb®
Caso clinico del Dr. Frank Kistler
Rialzo del pavimento del seno mascellare con
simultaneo bone splitting e impianto
DVT con immagine dell’osso
Ridotta presenza d’osso su
Immagine della cresta alveola-
Estensione della cresta alveolare
verticale e orizzontale dispo-
entrambi i lati della mascella
re e mobilizzazione del lembo
dopo osteotomia crestale per
nibile
superiore
mucoso del seno mascellare
mezzo di bone condenser
attraverso finestra laterale
Aumento del pavimento del
Aumento laterale con materiale
Copertura dell’area rigenerata
Sutura a punti staccati per chiu-
seno mascellare e fissaggio
osseo sostitutivo, fessura oste-
con collprotect® membrane
sura ermetica dopo incisione del
lamella laterale con maxresorb
®
®
otomica con Jason fleece
Controlli DVT per la verifica del
Controlli 3 mesi dopo l’aumento
Saldo consolidamento del
Riduzione del lembo mucoso
innesto osseo applicato
osseo della cresta alveolare
sostituto osseo nella cresta
nell’operazione di
alveolare estesa
scopertura
Suggerimento
L’utilizzo combinato di
sostituto osseo e membrane dà i migliori risultati
a lungo termine per la
18
periostio
Livello osseo crestale stabile al
stabilizzazione del bone
momento della riapertura
splitting.
Impiego clinico di maxresorb®
Caso clinico del Dr. Georg Bayer
Aumento osseo laterale
Immagine DTV dell’osso ridotto
Difetto osseo laterale dopo
Dopo la preparazione del sito
Inserimento di un impianto nel
nella zona del foramen mentale
resezione dell’apice della radice
d’impianto si evidenzia una
letto osseo ridotto
sottile lamella vestibolare
Rigenerazione laterale con
Copertura completa dell’area
Chiusura della ferita mediante
maxresorb® mediante la mem-
di innesto e dell’impianto con
estensione del tessuto mol-
brana di collagene applicata
collprotect® membrane
le senza incisione di scarico
asciutta
Raggi X dopo l’intervento
verticale
Suggerimento
Nell’aumento osseo laterale
con accesso minimamente
invasivo si raccomanda di
applicare innanzitutto la
Gengiva cheratinizzata stabile
Controlli a raggi X dopo la
membrana e poi il materiale
dopo avvitamento del tappo di
riapertura
osseo sostitutivo.
guarigione al momento della
riapertura
19
Impiego clinico di maxresorb®
Caso clinico del PD Dr. Jörg Neugebauer
Rialzo del pavimento del seno mascellare con
impianto a due fasi
Difetto dopo perdita degli im-
Immagine DVT del difetto
pianti nella regione 13, 14
Vista sagittale per la valutazione
dell’osso orizzontale disponibile
Suggerimento
Per il rialzo del pavimento del seno mascellare si
raccomanda di utilizzare
maxresorb® con particelle
Immagine del difetto osseo e
Rigenerazione del difetto da
Aumento osseo laterale con pia-
del diametro di 0,8-1,5
della sottile cresta alveolare
espianto con particolato di osso
stra ossea e pavimento del seno
mascellare con maxresorb®
mm, di modo che con un
elevato volume apparente
vi sia spazio sufficiente per
l’osteogenesi e la rivascolarizzazione.
Chiusura senza tensione della
Raggi X del materiale da innesto
Immagine orizzontale della rico-
ferita dopo incisione vestibolare
e ricostruzione della cresta
struzione della cresta alveolare
alveolare
Inserimento dell’impianto dopo
2 mesi
Controllo dopo la riapertura
Controllo dei monconi inseriti
durante l’applicazione dell’impianto nella mandibola
20
Impiego clinico di maxresorb® inject
Caso clinico del Dr. Frank Kistler
Rialzo del seno mascellare interno
con maxresorb® inject
Trattamento endodontico del
Controllo prima dell’inserimento
Situazione del tessuto molle
dente 26 con formazione di
dell’impianto con alveolo di
prima dell’inserimento dell’im-
cisti apicale
estrazione parzialmente rige-
pianto
nerato
Preparazione della cavità d’im-
Pasta di sostituto osseo sullo
Applicazione di maxresorb®
pianto con bone condenser
strumento di applicazione
inject per il rialzo del seno
mascellare interno
per il rialzo del seno mascellare
interno
Aumento del seno mascellare
Applicazione del sosotituto os-
Impianto inserito prima della
con accesso crestale
seo con bone condenser
chiusura della ferita
Suggerimento
Per il rialzo del seno mascellare interno il materiale
modellabile può essere ageRaggi X con chiara immagine di
volmente applicato median-
maxresorb® inject applicata
te un accesso crestale.
21
Impiego clinico di maxresorb® inject
Caso clinico del Dr. Damir Jeluši´c, Opatija, Croazia
Impianto immediato
Estrazione dei denti 14 e 15
Difetto della lamina ossea
Inserimento di maxresorb® inject
vestibolare nella regione 14
(transalveolare) attraverso tecnica osteotomica nella regione 15
Impianto immediato nei siti di
Applicazione di tappi di guari-
Applicazione di Jason® mem-
estrazioni
gione
brane sulla parete vestibolare
GBR per la correzione della
Chiusura della ferita e sutura
Situazione 4 mesi dopo l’inter-
lamina vestibolare con maxre-
vento
®
sorb inject
CBCT 3D 4 mesi dopo l’intervento
22
Situazione dopo la rimozione dei
Osservazione clinica all’appun-
tappi di guarigione
tamento di controllo 1 anno
dopo l’intervento
Specifiche del prodotto
®
maxresorb
Cilindri
Codice Misure
®
maxresorb
Granuli
Codice Dimensioni particelle
Contenuto
articolo
....................................................................
20005 0,5-1,0 mm (S)
1x0.5 cc (ml)
20010 0,5-1,0 mm (S)
1x1.0 cc (ml)
20105 0,8-1,5 mm (L)
20120 0,8-1,5 mm (L)
1x0.5 cc (ml)
1x2.0 cc (ml)
Contenuto
articolo
....................................................................
20200 Ø 7,5 mm; altezza 15 mm 1x cilindro
22201 Ø 6,0 mm; altezza 15 mm 1x cilindro
®
maxresorb
Blocchi
Codice Misure
Contenuto
articolo
....................................................................
21211 20x10x10 mm
1x blocco
21221 20x20x10 mm
1x blocco
maxresorb®
maxresorb® inject
Codice Contenuto
Volume
articolo
....................................................................
22005
1x siringa
1x0.5 cc (ml)
22010
1x siringa
1x1.0 cc (ml)
22025
1x siringa
1x2.5 cc (ml)
23
dental
bone & tissue
regeneration
botiss
biomaterials
Innovazione.
Rigenerazione.
Estetica.
Distribuito da:
Tessuti molli
Formazione
Institut Straumann AG
Straumann Italia s.r.l.
botiss dental GmbH
Straumann Schweiz
Viale Bodio 37/A Pal. 4
Uhlandstraße 20-25
Peter Merian-Weg 12
20158 Milano
10623 Berlin / Germany
Postfach
Tel: +39 02 39 32 83 1
CH-4002 Basel
Fax +39 02 39 32 83 65
Fon +49 30 20 60 73 98 30
Tel. +41 800 810 812
www.straumann.it
Fax +49 30 20 60 73 98 20
Fax +41 800 810 813
www.straumann.ch
Tessuti duri
[email protected]
www.botiss.com
facebook: botiss biomaterials
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legge e dell‘autorizzazione all‘immissione in commercio. Chiedere al rappresentante locale di vendita Straumann
per ulteriori informazioni.
Rev.: MRSit-01/2014-08
24
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