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lupi e contadini

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lupi e contadini
LUPI E CONTADINI Regolamento del gioco SCOPO DEL GIOCO Nel gioco ci sono due fazioni: quella dei Lupi Mannari e quella degli Umani. Lo scopo dei Lupi Mannari è di eliminare tutti gli umani. Viceversa quello degli umani è di linciare tutti i Lupi Mannari. PREPARAZIONE Per prima cosa si deve scegliere il moderatore: egli non appartiene a nessuna fazione, e il suo unico ruolo è quello di gestire la partita (nelle partite il ruolo di moderatore può essere esercitato a turno, in modo da permettere a tutti di giocare); tutti gli altri giocatori interpretano invece il ruolo dato dalle carte. Si compone il mazzo di gioco a seconda del numero di giocatori (esempio: con 8 giocatori (escluso il moderatore) si possono utilizzare 5 contadini, 2 lupi mannari e una figura speciale; da 9 o più giocatori si possono aggiungere carte, alternando altri contadini e personaggi speciali (veggente, sindaco ecc); da 16 giocatori in poi, si può aggiungere un terzo lupo mannaro). II moderatore distribuisce a caso una carta coperta a ogni giocatore, guardandola prima di consegnarla e memorizzando il relativo ruolo (in questo compito può aiutarsi con un foglio, annotando tutte le informazioni; sarà utile nel prosieguo del gioco). I giocatori guardano segretamente la propria carta, e la tengono coperta fino alla fine del gioco. IL GIOCO Il gioco si divide in due fasi: la NOTTE e il GIORNO. Di notte i lupi mannari sbranano un giocatore. Di giorno si discute e si lincia qualcuno, sperando che sia un lupo mannaro. Tra gli umani si nascondono diverse figure speciali, che possono aiutare i compagni nell’individuare i licantropi, o viceversa fare il loro gioco, o ancora complicare ancora di più la situazione! La notte Il moderatore dichiara l’inizio della notte (“è notte, abbassate tutti lo sguardo”). Tutti i giocatori chiudono gli occhi (E’ consigliabile, nelle fasi di “notte” del gioco, fare rumore o mettere della musica, così da camuffare i rumori dei movimenti dei personaggi che di volta in volta verranno chiamati in causa, così da non permettere ai presenti di individuarli più facilmente). Il moderatore chiama i lupi mannari (“i lupi mannari aprono gli occhi e scelgono una persona da sbranare”). I lupi mannari aprono gli occhi e si riconoscono, dopodiché si mettono rapidamente e silenziosamente d’accordo su quale giocatore sbranare, indicandolo con un cenno. Il moderatore prende atto della decisione e chiama la fine della fase dei lupi mannari (“i lupi mannari chiudono gli occhi”), i quali richiudono gli occhi. Prima o dopo la chiamata dei lupi, il moderatore può chiamare i ruoli delle figure speciali partecipanti, a seconda della composizione del mazzo ad es: guardia del corpo (di giorno discute e vota per il linciaggio, di notte se interpellato dal moderatore può scegliere un giocatore che per quella notte può essere sbranato); il giudice (è un contadino a tutti gli effetti, indica al magister un giocatore che il giorno seguente non potrà essere linciato anche se prende la maggioranza dei voti); la veggente ( di giorno si sveglia, discute e vota per il linciaggio mentre di notte ,se chiamata dal moderatore, può chiedere allo stesso se un giocatore è umano o lupo mannaro). NB. la chiamata va fatta anche se, nel corso del gioco, le figure speciali sono state sbranate, per evitare di fornire informazioni agli altri giocatori. A questo punto la notte è terminata. Il giorno Il moderatore dichiara ora l’inizio del giorno (“è giorno,alzate lo sguardo!”). Tutti i giocatori aprono gli occhi, e il moderatore dice al giocatore scelto dai Lupi Mannari che è stato sbranato! Questo giocatore da ora in poi non gioca più come personaggio ma come fantasma. Egli deve astenersi da commenti e non può più parlare per il resto della partita (NB. Si può anche decidere di continuare a giocare; in questo caso i “morti” si addormentano come ogni notte insieme ai contadini, ma non esercitano più alcuna funzione). E’ importantissimo che il “defunto” non riveli il proprio personaggio, sempre per non dare preziose informazioni ai giocatori ancora in gara. I giocatori devono ora scegliere qualcuno da linciare; possono parlare fra loro per identificare chi siano i lupi mannari; i lupi mannari, mescolati tra i superstiti, tenderanno a convogliare i sospetti verso altri contadini o verso il giocatore che reputano il veggente; quest’ultima a sua volta potrà dichiarare quello che ha scoperto durante la notte o potrà anche depistare i contadini. Si può mentire liberamente (chiunque si può dichiarare veggente, lupo o contadino), ma non si può mai mostrare la propria carta agli altri! Il linciaggio Dopo un massimo di tempo stabilito per la discussione, il moderatore chiede ad ogni giocatore, partendo da quello a sinistra dello sbranato, chi secondo lui debba essere linciato. (Ogni volta che un giocatore è votato, segna il numero di voti con la mano) i due giocatori (o più in caso di ex aequo) con più voti vanno in nomination, e possono difendersi con un ultimo discorso. Terminate le arringhe, il moderatore indice una nuova votazione, dove si deve scegliere chi linciare tra i due nominati; chi ha preso più voti viene quindi linciato ed esce da gioco. L’eliminato deve astenersi dal commentare la decisione, e non può più parlare fino alla fine della partita (né svelare il proprio ruolo). A questo punto il giorno è terminato: si ricomincia con una nuova notte e così via, finché una fazione non vince. FINE DEL GIOCO La partita termina con la vittoria degli umani se questi linciano tutti i lupi mannari. Viceversa, i lupi mannari sono dichiarati vincitori se in un qualunque momento sono in numero pari agli umani ancora vivi (per esempio, 2 lupi mannari e 2 umani, oppure 1 e 1): in tal caso i lupi mannari per forza di cose sbraneranno, nella notte successiva, uno degli umani rimanenti, e il gioco terminerà con un dominio dei licantropi sugli umani. È sempre l’intera fazione a vincere: quindi anche i fantasmi partecipano alla vittoria! www.lucentigroup.it 
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