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Noi continuiamo a darvi buone notizie

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Noi continuiamo a darvi buone notizie
www.altocremasco.it
N.6 / 2015
Mensile d’informazione - Diffusione gratuita
Noi continuiamo a darvi
buone notizie...
CHE AIUTA
pag.2
CHE
LAVORA
pag.3
CHE DÀ
ESEMPIO
pag.4
PER
I GIOVANI
pag.5
EDITORIALE
C
arissimi Spinesi, buon anno.
È il 2016, anno delle elezioni, e già si leggono attacchi a questa o a quella parte politica, che già si pensa che ora di giugno con
la carta di tutti i volantini arrivati nelle nostre case si sia disboscata mezza Foresta
Amazzonica.
Noi da parte nostra continuiamo a darvi buone notizie
e a restituirvi l’immagine di quanto sia bello Spino.
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Voi se riuscite e se volete mantenetevi informati e verificate le cose che vi vengono dette.
Sarà un anno ricco di eventi. Non solo ovviamente per
via delle elezioni comunali. Si inaugurerà un nuovo
parco, sarà realizzata la rotonda sulla Vecchia Paullese, le case della Contea d’Adda inizieranno ad essere
completate, e noi speriamo che le vostre vite siano ricche di gioia e di soddisfazioni. La redazione
ATTUALITÀ
pag.6
GOOD NEWS
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CHE AIUTA
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N.6 / 2015
Max Bragonzi, il Babbo Natale in apecar
M
ax Bragonzi per Natale ha realizzato
un’Aperenna. Ovvero, una apecar travestita da mezzo di
Babbo Natale. Max
ha preso un’ape, e le ha attaccato un
carretto, in tutto e per tutto uguale al
cassone. Quindi ha ricoperto il mezzo di tessuto verde, ha realizzato due
casette con il legname perlinato sui
cassoni e ha aggiunto un bel po’ di
pezzi di pino, luci di Natale, campanelle, il disegno di una renna e quello di Babbo Natale. L’esordio dell’Aperenna è stato alla festa di Santa
Lucia all’Area Welko.
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“Gianluca Feola dell’Area Welko voleva fare qualcosa per i bambini e
allora io ho pensato di rivolgermi al
proprietario di quel trattore che a
Gradella portava i bambini in giro su
un tronco, per chiedergli di venire a
Spino, ma non aveva tempo. Così ho
deciso di fare io un’ape per portare a
spasso bambini. Ce ne staranno una
ventina sui due cassoni. Mio figlio è
gasatissimo”.
Max per l’occasione si è vestito da
Babbo Natale, e i bambini facevano
a gara per salire sull’apecar per fare
un giretto. Con Max, l’amico e apista Francesco Gatti, che ha dato una
mano a realizzare l’Aperenna.
Questa è la Spino che ci piace: solidale, generosa, amichevole ed unita.
Grazie Max!
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N.6 / 2015
CHE LAVORA
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La ricerca e lo sviluppo
del Maglificio Ripa
I
l Maglificio Ripa nasce nel 1952 e prende il nome da Luigi Ripa, fondatore a Lambrate di ATIS, una piccola industria per la produzione di
tessuti ‘Simplex’ che operò sino al 1978, anno in cui assunse il nome
di Maglificio Ripa. Con l’esigenza di allargarsi, prima l’azienda andò a
Comazzo, quindi arrivò a Spino, dove si è allargata via via aggiungendo
capannoni ed incastrandoli tra loro. A Spino d’Adda c’è tutta la linea
di produzione, dall’ideazione delle fantasie e dei tessuti, alla filatura, alla
prova qualità alla ricerca e sviluppo. Solo la tintura è affidata all’esterno.
Luca Bianco, oggi alla guida dell’azienda, racconta che “non abbiamo
aziende concorrenti nelle vicinanze che possano rubarci il personale, che è
tutto locale e che di fatto abbiamo cresciuto noi. Ci troviamo bene a Spino,
non c’è che dire”. Così bene che il Maglificio Ripa quest’anno a Natale ha
regalato alla scuola materna di Spino 24 tricicli.
“Ogni anno chiediamo loro cosa serva. Quest’anno erano i tricicli. Ne han
chiesti un paio. Mi sembravano davvero pochi”, ha commentato Bianco
“Così ho preso contatti e ne ho acquistati 23”. Ma la collaborazione con
Spino arriva da lontano. Non è il primo anno che il Maglificio Ripa acquista
oggetti per la scuola materna, e in precedenza la collaborazione con don
Beniamino e l’associazione Bakhita ad Akebu, in Togo. Il progetto ha proposto alle donne dei villaggi di piantare circa 20.000 alberi da frutta coprendo
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complessivamente 100 km di argini dei vari fiumi e ruscelli dell’Akebu, così
da essere produttrici di frutta per le città e avere un potere d’acquisto. Il
progetto è stato realizzato grazie all’ausilio di un tecnico che si è occupato
di realizzare con la manodopera delle donne associate i vivai. Al momento,
grazie al microcredito, il progetto sostiene 250 famiglie.
Il Maglificio Ripa è potenzialmente uno dei più importanti produttori europei di tessuti leggeri come una seconda pelle. Fa soprattutto tessuti per
lo sport (si veda quello con il carbonio per abbassare il battito cardiaco),
cotone cachemire, maglie per chi è affetto da dermatiti allergiche e il filato
energy, realizzato con l’università di Genova, che migliora la circolazione
nei vasi capillari periferici. Tutto fatto in Italia.
Bianco segnala che il 2015 è stato un anno complesso, anche perché “i
clienti sono molto prudenti: l’invenduto è infatti diventato un costo perché
lo stock non lo ritira più nessuno. però rilevo che le aziende medio piccole
stanno tornando in Italia, perché non hanno più i numeri per comprare in
Cina, e le grandi tornano per essere più veloci nei lavori. Noi lavoriamo
sia per il medio alto, che non è mai andato in crisi, che per il mercato più
basso, che è appunto più prudente. E considerando che stiamo occupandoci della collezione 2017, certo dobbiamo essere avveduti, innovativi ed
attenti”.
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CHE DÀ ESEMPIO
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N.6 / 2015
Il pranzo degli anziani arriva alla quinta edizione
P
er il quinto anno, durante le feste, l’Amministrazione di Spino d’Adda ha offerto agli over 70 del paese il pranzo all’Oratorio, un’iniziativa organizzata dall’assessore Francesca Dordoni. A servire gli
ospiti, il sindaco Paolo Riccaboni, il vicesindaco Luciano Sinigaglia,
gli assessori Dordoni e Luca Rossini, e i volontari Luigi Pascarella
e Carlo Airoli.
Ricco menù, la cui portata più ambita continua ad essere la trippa, il tutto cucinato dalle volontarie del Comitato Anziani guidate da Mariuccia Granata e
Tiziana Germinasi, mentre Tea Ciceri ha pensato a menù e addobbi. Il numero
degli ospiti continua ad aumentare di anno in anno, e questa volta i presenti
erano 98, con l’aggiunta del parroco don Alberto Fugazza e del curato don Enrico Bastia. Come sempre, era presente Teresa Ziniani che ha donato agli ospiti un panettone a testa. Molti gli anziani che sono stati accompagnati al pranzo
direttamente dal sindaco o dagli assessori a causa di problemi di mobilità.
“Come sempre, uno dei momenti più belli delle feste di Natale è quello che
passiamo con voi”, ha detto ai presenti Riccaboni durante il discorso di auguri,
“E chi torna l’anno prossimo avrà trippa doppia!”
IL MIO RICORDO DI SILVANO LONGARETTI
È venuto a mancare Silvano Longaretti, colui il quale si è occupato per decenni del Centro Sportivo, “entrando a far parte della vita sportiva di almeno tre generazioni di atleti”, come hanno commentato i dirigenti della Usd
Spinese. È stato infatti non solo custode e manutentore principale dell’impianto, ma massaggiatore e incaricato della pulizia degli spogliatoi. Tagliava
l’erba e segnava il campo. Era solerte, semplice, umile, disponibile, gentile,
generoso e paterno. Lavoratore instancabile e conosciutissimo a Spino.
Io personalmente l’ho trovato sempre disponibile, gentile, sorridente, generoso. Era pronto ad aiutare tutti, non solo la Spinese (e tutte le iniziative del
Centro Sportivo), ma anche con il Comune. Quando ci siamo rivolti a lui per
un aiuto, ce lo ha sempre dato, con il sorriso. Era un piacere avere a che fare
con lui. Era una persona pratica e generosa.
Significative le parole del presidente della Spinese Oratorio, Pasqualino
Gusmaroli: “Lo ricordiamo con affetto, perché era una persona speciale.
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Un lavoratore instancabile dei campi da calcio, seguiva il terreno da gioco in
un modo splendido: con le sue cure, il campo non poteva non essere splendido. Si tratta di una figura unica e insostituibile per la sua costanza, la sua
passione e la sua umanità”.
Paolo Riccaboni
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N.6 / 2015
Paola Chiappa
L
a Dance School nasce a
Spino d’Adda nel 2000
da una passione di Paola
Chiappa e della sua amica Chiara (che ora fa la
danzatrice a Roma). Paola Chiappa, ai tempi poco più di una
ragazzina, studiava danza a Crema
e faceva numerosi spettacoli. Dato
che diverse madri a Spino hanno
chiesto alle due ragazze di dare
lezioni ai loro figli, Chiara e Paola
“con incoscienza” (dice Paola) hanno chiesto spazi al comune e hanno
messo in piedi quello che oggi è un
centro di formazione dilettantistico
per l’apprendimento delle tecniche
di discipline d’arte e il cui direttore
artistico è, appunto, Paola. Si è iniziato con un corso di danza moderna suddiviso in piccoli e in grandi,
PER I GIOVANI
con 24 allievi. Il primo spettacolo in
scena fu il musical Cats.
Oggi la Dance School propone corsi di Danza Moderna, Giocodanza®,
Danza Classica, Hip Hop, Break
Dance, Canto Moderno, Fitness
musicale, ZUMBA®, BOKWA®, Danza del Ventre e sino allo scorso
anno Latino Americano. In particolare, Paola Chiappa è specializzata in Giocodanza®, un metodo per
bambini propedeutico alla danza.
“Io ho l’abilitazione e l’utilizzo del
marchio. Insegno anche all’Accademia di Musica e Danza Franchino
Gaffurio di Lodi e Melegnano. Per
quanto riguarda la Danza Moderna,
sono specializzata nella propedeutica”. Chiappa tiene anche i corsi
di Fitness musicale e BOKWA®. Vi
sono poi Giovanna Gusmaroli che
insegna al corso professionale del
Carcano, che fa corsi avanzati moderna e classica. Per Hip Hop con
Stefano Rei Ferrari, ballerino di hip
hop e breakdance visto in tv, la Danza del Ventre è con Mara Bianchessi
e i corsi di canto sono con Sabrina
Cuccu. Tutti insegnanti qualificati.
Nel frattempo, Paola ha aperto la
sua Partita Iva, ha studiato e si è
diplomata alla International Dance
Academy (studiando anche anatomia) e ha fatto molti corsi di aggiornamento. Ora sogna di avere
una scuola di danza tutta sua, e sta
cercando una sede in cui stabilirsi.
Intanto, sta con la sua “famiglia”,
ovvero il gruppo di colleghi e amici che lavorano in Dance School, e
porta avanti la sua filosofia: danza
sì, ma senza competizione né discriminazione. “Dobbiamo essere
coscienti che stiamo lavorando con
dei bambini e non dobbiamo creare loro danni psicologici. Di nor-
5
ma, nelle scuole di danza, la bimba
bruttina e scoordinata viene messa
dietro nel gruppo. Non è giusto: è
rovinare le bambine. Il mio obiettivo
è fare appassionare i miei studenti,
non traumatizzarli. Ed è ovvio che a
quelli talentuosi consiglio di andare in altre scuole, non di restare a
Spino”.
ALLE SCUOLE DI SPINO È TEMPO DI PROGETTI
Al Luigi Chiesa molti sono i progetti in atto e tutti qualificanti l’offerta didattica delle nostre scuole.
Tra tutte le proposte si presentano qui quelle ritenute più significative e innovative:
- “Musica e Inglese” alla scuola dell’Infanzia;
- “IoRobot” nelle classi 5e della primaria e 1e medie;
- “Unplugged” nelle classi 3e della media.
“Musica e Inglese”
È questo il primo step del percorso di potenziamento della lingua inglese in atto da quest’anno in tutto il comprensivo. L’obiettivo qui è insegnare ai bambini cosa si può fare con la musica, il canto, l’uso degli strumenti musicali, il corpo e usando le parole italiane e inglesi. I bambini di cinque anni, accompagnati da un sapiente esperto e dalle loro maestre, sono condotti a riconoscere i suoni della natura, a riprodurre
graficamente e oralmente i suoni alfabetici inglesi, a mimare ed interpretare un brano in lingua inglese. Il tutto finisce con uno splendido
spettacolo musicale aperto alle famiglie.
“IoRobot”
Come in un racconto di fantascienza, i robot approdano tra i banchi degli alunni di 5a primaria per traghettarli negli spazi galattici della
scuola media. Niente paura siamo alle prese con il progetto di robotica educativa che da quest’anno si svolgerà al termine della primaria e
all’inizio della scuola media.
Il progetto, condotto da esperti esterni – riconosciuti in tutto il territorio cremasco - con il supporto dei docenti di matematica dellle scuole,
vuole avvicinare bambini e ragazzi al linguaggio della programmazione informatica offrendo loro esperienze altamente formative in termini
di costruzione e potenziamento del pensiero logico matematico e di crescita di una una mente e, soprattutto, di una cultura capace di progettare. Imparare costruendo realmente un prodotto (learning by doing) e progettare la risoluzione di un problema concreto (problem solving)
aiuta gli alunni a superare il frequente scollamento che vivono tra l’esperienza teorica e il mondo della pratica.
“Unplugged”
È un programma di prevenzione scolastica delle dipendenze basato sul modello dell’influenza sociale. Disegnato da un gruppo di ricercatori
europei è il primo programma europeo di provata efficacia.
Il progetto, attuato quest’anno in tutte le classi 3e medie, mira a migliorare il benessere e la salute psicosociale dei ragazzi attraverso il
riconoscimento ed il potenziamento delle abilità personali e sociali necessarie per gestire l’emotività e le relazioni sociali, e per prevenire
l’uso di sostanze.
È articolato in 12 unità di 1 ora ciascuna ed è condotto da alcuni insegnanti di classe, appositamente formati, con metodologia interattiva,
utilizzando tecniche quali il role play, il brain storming e le discussioni di gruppo.
Tutti gli altri progetti e attività svolte al Luigi Chiesa si possono consultare sul rinnovato sito www.icspinodadda.gov.it
Buona scuola a tutti.
Il preside
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ATTUALITÀ
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N.6 / 2015
Una casa di riposo, la nuova scuola
e una viabilità più ordinata nel futuro di Spino d’Adda
I
l PGT di Spino d’Adda, su cui
l’Amministrazione sta lavorando, ruota attorno a quattro macrotemi: viabilità, creazione del
Civic Centre e della casa di riposo (ovvero della città pubblica),
zero consumo di suolo con riesame
degli ambiti e tutela ambientale.
Il Civic Center è il centro civico. In
questo caso, la nuova scuola elementare, dove si svolgeranno anche
attività fuori dall’orario scolastico.
La casa di riposo sarà realizzata vicino al Centro Sportivo secondo un
iter più semplice, in mano al comune, rispetto a quello previsto dal Piano vigente.
L’area più importante del PGT, che
disciplina le costruzioni ed i servizi
del paese, è l’ATU 5 che occupa la
proprietà caseificio Lang e l’area Bizzoni e che da via Martiri arriva in via
Vittoria toccando il Parco Rosselli.
Il Piano, che vede coinvolti quattro
proprietari (a loro spetta di decidere
se costruire o no), realizzerà la viabilità di collegamento tra via Vittoria
e via Martiri (attraverso via Rossi
Martini), parcheggi diffusi e verde.
L’assessore Francesca Dordoni ha
spiegato che “useremo la lotizzazione per risolvere problemi di viabilità
e di parcheggio, ma tenendo presente la necessità di non cementificare,
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quindi i parcheggi non saranno concentrati, ma diffusi: li avremo sulla
strada interna, vicino alla banca e
verso piazza Casati, senza essere
invasivi”.
La viabilità vedrà la previsione della
circonvallazione che dal Mulino va
alla Resega, di una rotonda all’incrocio tra via Martiri e la Pandina e
una tra via Vittoria e via Roma, oltre
al prolungamento della strada di via
Pomella di modo da creare una seconda circonvallazione.
Dordoni ha anche spiegato che l’amministrazione sta lavorando a una
carta delle sensibilità paesaggistiche con precise previsioni di mitigazione ambientale. I temi del verde,
dell’impatto zero, della mitigazione e
dello sviluppo sostenibile sono fondamentali e devono essere ricompresi negli strumenti urbanistici al
fine di garantire una maggiore qualità del vivere. La Spino del futuro
è a crescita zero: non si prevedono
ulteriori abitanti rispetto ai 8.500 già
previsti dal precedente PGT, PoliRancati. Secondo il sindaco Paolo
Riccaboni, il Piano di Governo del
Territorio che si sta progettando fa
perno su “la condivisione delle scelte, il potenziamento della città pubblica, la realizzabilità del Piano, la
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ATTUALITÀ
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OCCHIO PINOCCHIO!
La verità sulla ZTL in via Marconi
Secondo l’ex sindaco Costantino Rancati, la zona
a traffico limitato (ZTL) al Villaggio Adda poteva
essere subito attivata. Secondo Rancati, “l’amministrazione comunale ha atteso cinque anni
per pensare ad una limitazione del traffico al
Villaggio Adda. Solo ora, messo alle strette dai
cittadini, il sindaco Riccaboni pensa di ripescare
quello che era stato il vecchio progetto dell’amministrazione precedente”.
Come se Rancati non si fosse accorto che è stata aperta la Paullese, una Paullese la cui uscita
per il Villaggio Adda, a causa di una scelta sua,
di Pierluigi Tamagni e di Luigi Poli, non prevede un cavalcavia, ma un giro per stradine che
conduce dritto dritto proprio in Cascina Rosa, e
che quindi il sindaco Riccaboni ha deciso di metter mano alla viabilità nella ziona ora per quel
motivo. Prima, non serviva. Nessuno passava da
via Fermi!
Inoltre, la ZTL di Rancati riguardava solo via
Marconi, e non anche via Argine e via PIoppo,
che con la scelta Riccaboni vengono messe a
loro volta in sicurezza.
Per istituire la zona a traffico limitato, serve l’okay del Ministero, arrivato in questi giorni dopo
che il sindaco Riccaboni ne ha fatto richiesta.
Rancati dice che la risposta c’era già, perché
l’ha avuta lui nel 2008.
Ma l’autorizzazione del 2008 non è valida, perché richiesta su altre basi e su un altro progetto (la Paullese non c’era!). Ma poi perché, se
Rancati aveva il permesso dal 2008, per tutto il
periodo in cui è stato sindaco (fino al 2011) non
ha mai attivato la ZTL al Villaggio Adda?
Perché Rancati non ha fatto un’assemblea con
i cittadini per sapere il loro parere?
Perché ha atteso tre anni? Mancanza di tempismo, incapacità (ben nota) di incontrare i cittadini o che?
Non solo, sconcerta che il segretario del Pd spinese Andrea Bassani abbia sostenuto che “erano tre le ZTL introdotte dalla giunta precedente
e con tre autorizzazioni indipendenti nel 2008.
Oggi il sindaco in carica non le ha firmate, quindi rimangono nell’armadio”.
Ovvero, Bassani non è in grado di capire che
un’autorizzazione datata 2008 in una certa situazione di traffico non vale più nel 2015, con
tutt’altra situazione e altri progetti.
La scelta del 2006 di Rancati, Poli e Tamagni è
stata di eliminare il sovrappasso in ingresso
alla Cascina Rosa. Ciò ha prodotto notevolissimi disagi ai residenti, di cui ancora oggi si pagano le conseguenze. E Rancati, mentre toglieva il
sovrappasso, non ha neppure istituito la ZTL a
difesa del quartiere.
GOOD NEWS
DALLA PARTE DELLE DONNE
Il comune di Spino continua il suo percorso a favore delle donne e ha organizzato due
iniziative relativamente alla difesa personale. Dapprima un incontro con Nia Guaita
sulle più comuni pratiche di aggressione ai danni delle donne, alla presenza del sostituto commissario della Polizia di Stato Michele Bulloni. Si è parlato di differenze
fisiche, neurologiche e ormonali tra uomo e donna, quindi dei vari livelli di attenzione
che si deve avere a seconda della situazione in cui si è, e come riconoscere l’uomo
che ci avvicina con l’intento di aggredire. Ora invece è in atto il corso di autodifesa
femminile, tenuto dall’Associazione fior di Loto ogni sabato pomeriggio nella palestra della scuola media, per imparare tecniche pratiche per difendersi.
STUDIO TECNICO
Progettazione civile e industriale
GEOM. GIUSEPPE MILANESI
• Pratiche Edilizie
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Via Brodolini 18 26016 Spino d’Adda CR - P.I. 01616820195
tel 0373965140 - fax 0373981042 - cell. 3337026701
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LUOGO DELLA PUBBLICAZIONE Spino d’Adda
ANNO 2015
PROPRIETARIO B-Team Consulting S.r.l.
Unipersonale Sede Leg.: V.le Sarca n. 336/F
Edificio 16 - 20126 MILANO - P.IVA n. 01416870192
DIRETTORE Silvia Tozzi
STAMPATO DA GRAFICA G.M. Snc Di Ghisoni F & C.
Via Degli Artigiani, 8 - 26016 SPINO D’ADDA (CR)
P.IVA n. 00738630193
REGISTRAZIONE n. 1014/2015
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