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cancellare le colpe denunciando le offese alla legge

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cancellare le colpe denunciando le offese alla legge
Scritti di Nichiren Daishonin
volume 7
CANCELLARE LE COLPE DENUNCIANDO LE OFFESE ALLA LEGGE
Ho letto attentamente la tua lettera. Se lo dico la gente penserà che manco di
modestia, ma, quando in passato fui esiliato nella provincia di Izu1 a causa del Sutra
del Loto, mi rallegrai di cuore. Se, fin dal passato senza inizio, fossi incorso in una
condanna a causa del Sutra del Loto, sia che fossi sinceramente devoto o no, sarei forse
nato ora come un misero comune mortale? [Perciò, quando fui condannato all'esilio,]
da una parte mi sentii abbattuto ma, poiché era per il Sutra del Loto, mi rallegrai
pensando che avrei potuto espiare, almeno in piccola parte, le colpe delle passate
esistenze. Tuttavia, le varie gravi colpe, le dieci azioni malvagie2, le quattro gravi
colpe3, le sei gravi colpe4, le otto gravi
===
1. Nichiren Daishonin rimase in esilio a Izu dal maggio del 1261 al febbraio del 1263.
2. Dieci azioni malvagie: sono elencate nel Kusha ron uccidere, rubare, avere rapporti sessuali
illeciti, mentire, adulare (o parlare in modo irresponsabile), diffamare, fingere, essere avidi, essere
irascibili, essere stupidi (o avere idee errate).
3. Quattro gravi colpe: chiamate anche le "quattro colpe imperdonabili", sono trasgressioni gravi
che comportano l'espulsione dall'Ordine. Esse sono: uccidere, rubare, avere rapporti sessuali e mentire (in
particolare affermare falsamente di aver ottenuto una qualche forma di Illuminazione).
4. Sei gravi colpe: violazione dei sei precetti per le monache del Buddismo mahayana. Sono le
quattro gravi colpe più parlar male degli errori commessi da altri buddisti e vendere bevande alcoliche.
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colpe5, le dieci gravi colpe6, i cinque peccati cardinali7 che condannano all'inferno di
incessante sofferenza, le offese alla vera Legge e il peccato di incorreggibile
miscredenza, commessi dal passato senza inizio a oggi, devono essere più alti di una
montagna, più profondi dell'oceano. Quanto ai cinque peccati cardinali, chi ne
commette uno solo subirà la retribuzione di sofferenza incessante per un intero kalpa.
Un kalpa è il tempo che ci vuole perché la durata della vita umana, diminuendo
un anno ogni cento anni, da ottantamila anni si riduca a dieci anni e quindi da dieci
anni, aumentando un anno ogni cento anni, ritorni a ottantamila anni8. Chi uccide il
proprio genitore cadrà nell'inferno di incessante sofferenza per tutto questo tempo,
subendo terribili pene senza un attimo di tregua. Quanto alla persona che offende il
Sutra del Loto, se esteriormente manifesta ostilità anche senza sentirla veramente, se
lo insulta anche per scherzo, se pur non disprezzando il sutra disprezza la persona che
agisce in suo nome, il sutra dice che cadrà nell'inferno di incessante sofferenza per la
durata di un kalpa descritto sopra.
Le persone che insultarono e colpirono il bodhisattva
===
5. Otto gravi colpe: violazioni dei precetti per i bodhisattva. Sono le quattro gravi colpe, più lodare
se stessi e disprezzare gli altri, lesinare nelle offerte o negli sforzi di insegnare la Legge, adirarsi e non
accettare le scuse, parlar male della vera Legge.
6. Dieci gravi colpe: violazione dei dieci precetti principali. Sono: uccidere, rubare, avere rapporti
sessuali illeciti, mentire, vendere bevande alcoliche, parlar male degli errori commessi da altri buddisti,
lodare se stessi e disprezzare gli altri, lesinare nelle offerte e negli sforzi di insegnare la Legge, adirarsi e
non accettare le scuse, parlar male dei tre tesori.
7. Cinque peccati cardinali: uccidere il padre, uccidere la madre, uccidere un arhat, ferire un
Budda e provocare disunione nell'Ordine buddista.
8. Secondo l'antica cosmologia indiana, la durata della vita umana è soggetta a periodi ciclici di
diminuzione e di accrescimento.
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Fukyo, all'inizio gli furono ostili, ma poi si convertirono e divennero suoi seguaci,
rispettando e onorando il bodhisattva Fukyo come tutti gli dèi venerano Taishaku e
come noi veneriamo il sole e la luna. Tuttavia, non potendo estinguere la grave colpa
dell'iniziale ostilità, rimasero mille kalpa nell'inferno Avichi e furono abbandonati dai
tre tesori per venti miliardi di kalpa.
Paragonando i cinque peccati cardinali e le offese alla Legge a una malattia, i
cinque peccati cardinali sono come un colpo di sole il cui effetto è istantaneo: l'offesa
alla Legge invece è come la lebbra bianca che all'inizio non sembra una cosa seria, ma
poi a poco a poco diventa grave. Le persone che offendono la Legge nella maggioranza
dei casi rinascono nell'inferno di incessante sofferenza, solo alcuni rinascono in uno
dei sei sentieri. Se rinascono nel regno degli esseri umani, il sutra dice che saranno
afflitti da povertà, bassa condizione sociale, lebbra bianca e così via.
Io, Nichiren, guardandomi nel chiaro specchio del Sutra del Loto, vedo tutto
con chiarezza: non c'è dubbio che nel passato io abbia offeso la Legge. Se non cancello
questa colpa nella presente esistenza, come potrò evitare le sofferenze dell'inferno nel
futuro?
Considerando come avrei potuto raccogliere tutte le gravi colpe commesse sin
dal lontanissimo passato ed espiarle in questa esistenza evitando le gravi sofferenze
future, pensai che ora, in questa epoca, le persone che offendono la Legge riempiono
ogni provincia della nazione e, per di più, il governante stesso è il peggior colpevole di
tutti. Se non cancello le mie pesanti colpe adesso, quando potrò mai farlo?
Ora se io, Nichiren, persona insignificante, fossi andato in giro per tutto il Giappone
denunciando i loro errori, innumerevoli persone delle quattro categorie di buddisti9
che
===
9. Quattro categorie di buddisti: monaci, monache, laici e laiche.
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seguono dottrine eretiche, avrebbero unito le loro innumerevoli voci per parlar male
di me. Allora il governante, alleato con i monaci nemici della Legge, mi avrebbe
odiato, fatto decapitare e condannare all'esilio. Se tali cose si fossero ripetute più volte,
il grande piano che avevo concepito di cancellare in una sola esistenza le gravi colpe
commesse in innumerevoli kalpa, si sarebbe realizzato senza il minimo errore. Poiché
ora mi trovo in tale situazione [condannato all'esilio], il mio grande desiderio è stato
esaudito.
Tuttavia, non essendo che un comune mortale, a volte ho avuto dei rimpianti. E
mi addolorava pensare che, se persino io ho avuto tali sentimenti, a maggior ragione
una donna [come tua moglie] che ignora tali questioni e non comprende pienamente
l'insegnamento buddista, deve essersi pentita di aver seguito Nichiren. Eppure, al
contrario di quanto mi aspettavo, ho saputo che la vostra fede è più forte di quella di
Nichiren; questa è una cosa straordinaria! Mi chiedo se il fondatore Shakyamuni, non
sia entrato nel vostro cuore e mi è difficile trattenere lacrime di gioia.
Il Gran Maestro Miao-lo afferma nel settimo volume del suo commentario:
«Perciò sappiamo che, nell'ultima epoca, se uno può ascoltare la Legge anche per
breve tempo e se, dopo aver ascoltato, prende fede in essa, ciò è dovuto al seme
piantato in un'esistenza precedente»10. E dice anche nel secondo volume del Maka
shikan bugyoden guketsu: «Essendo vissuto alla fine del Medio giorno della Legge, ho
potuto contemplare queste parole di verità del sutra. Se nel passato non si è creata la
buona causa, è veramente difficile avere questa opportunità».
===
10. In realtà questo brano si trova nell'ottavo volume dello Hokke mongu ki. II Daishonin deve
aver usato una diversa edizione.
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Shakyamuni tenne segreti i cinque caratteri di Myoho-renge-kyo non solo nei primi
quaranta e più anni di predicazione, ma si astenne dal parlarne anche nei quattordici
capitoli dello shakumon; solo nel capitolo Juryo parlò esplicitamente dei due caratteri
di renge indicanti il vero effetto e la vera causa11. Il Budda non affidò questi cinque
caratteri a Monju, Miroku, Yakuo, né ad altri, ma convocò dalla terra della Luce
tranquilla12 i Bodhisattva della Terra Jogyo, Muhengyo, Jyogyo, Anryugyo e i loro
seguaci, e li trasmise a essi.
Non fu un'ordinaria cerimonia: il Tathagata Taho che vive nel mondo del puro
tesoro, fece la sua comparsa e sedette nella torre scaturita dalla terra e ornata di sette
gioielli13. Il Budda Shakyamuni purificò quattrocento miliardi di nayuta di mondi, oltre
a quelli di questa galassia, vi piantò filari di alberi preziosi alti cinquecento yojana14
alla distanza di un tiro di freccia, pose sotto ogni albero prezioso un trono di leone alto
cinque yojana e vi fece sedere tutti i Budda delle dieci direzioni del suo corpo
frazionato.
Quindi il Budda Shakyamuni, toltasi la veste polverosa, aprì la Torre Preziosa e
sedette accanto al Budda Taho. Era come se il sole e la luna fossero apparsi insieme nel
cielo azzurro, come se Taishaku e il re nato dalla sommità della
===
11. Vero effetto e veni causa: l'Illuminazione conseguita dal Budda nel remoto passato e la causa
della sua Illuminazione. Vero effetto indica anche il mondo di Budda e vera causa i nove mondi, tutti
eternamente presenti nella vita. Nella Legge di Myoho-renge-kyo sono contenuti simultaneamente sia la
causa che l'effetto.
12. Luce tranquilla: la terra dove vive il Budda. Indica anche lo stato di Buddità.
13. Sette tipi di gioielli: sono oro, argento, lapislazzuli, madreperla, perle, corallo e cornalina.
14. Yojana: antica unità di misura indiana, corrisponde alla distanza che l'armata reale poteva
coprire in una giornata di marcia. Poteva variate da 9, 6 a 18 o anche a 24 chilometri.
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Testa15 stessero insieme nella sala della buona Legge. Monju e gli altri bodhisattva di
questo mondo, Kannon e i bodhisattva di altri mondi erano radunati nello spazio in
tutte le dieci direzioni, come tante stelle che riempiono il cielo.
In quel momento erano riuniti in quel luogo, numerosi come le particelle di
polvere di tutti i mondi delle dieci direzioni, i grandi bodhisattva Saggezza della Legge,
Foresta di meriti, Stendardo di diamante, Scrigno di diamanti e altri, che apparvero nei
sette luoghi e nelle otto cerimonie del Sutra Kegon16 e che erano discepoli del Budda
Vairochana che siede sul fiore di loto dei mondi delle dieci direzioni17; i Budda e i
bodhisattva addensati come nuvole nella grande sala del tesoro18 dei Sutra Hodo;
Subhuti, Taishaku e i mille Budda dei Sutra Hannya i quattro Budda e i quattro
===
15. Re nato dalla sommità della testa: Murdhagata o Mandhata in sanscrito, appare in numerosi
sutra. Si dice che fosse nato dalla sommità della testa del re Uposatha. Divenne un Re che gira la ruota
d'oro, regnò sui quattro continenti intorno al monte Sumeru e infine ascese al cielo Trayastrimsha in cima
al monte Sumeru dove fu accolto da Taishaku che lo fece sedere accanto a sé nella sala della buona Legge,
posta a sud-ovest del palazzo "Piacevole da vedere".
16. La predicazione del Sutra Kegon si svolse in otto assemblee e in sette diversi luoghi; iniziata nel
luogo dell'Illuminazione di Shakyamuni, continuò in vari cieli.
17. Nel Sutra Kegon Vairochana (Dainichi in giapponese) è descritto seduto al centro di un grande
fiore di loto che rappresenta tutti i mondi dell'universo.
18. Grande sala del tesoro: il nome del grande palazzo situato fra il mondo del desiderio e il mondo
della forma. Qui Shakyamuni avrebbe predicato il Sutra Daijuku, uno dei Sutra Hodo.
19. Subhuti era uno del dieci principali discepoli di Shakyamuni. I Sutra Hannya, molti dei quali
sono diretti a Subhuti, lo descrivono come il primo nella comprensione della dottrina del "vuoto" (ku). Si
dice che quando il Budda predicò sulla perfetta saggezza, il tema dei Sutra Hannya, mille Budda apparvero
in ciascuna delle dieci direzioni per ascoltarlo e che anche Taishaku presenziò come signore del cielo
Trayastrimsha.
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bodhisattva20 che fanno parte dei nove venerabili sul loto a otto petali, apparsi nel
Sutra Dainichi; i trentasette venerabili21 del Sutra Kongocho; i Budda e i bodhisattva di
tutti i mondi dell'universo che si radunarono a Kushinagara per ascoltare il Sutra del
Nirvana22. Monju, Miroku e gli altri riconobbero tutti questi Budda e bodhisattva
venuti dai mondi delle dieci direzioni e parlarono con loro, perciò è evidente che i
grandi bodhisattva (Monju e Miroku) erano abituati alla loro presenza.
Dopo che i quattro Bodhisattva della Terra fecero la loro comparsa, persino il
bodhisattva Monjushiri, del quale il Budda Shakyamuni fu il nono erede23 e che era la
madre dei Budda delle tre esistenze24, e Miroku che nella sua prossima esistenza
succederà a Shakyamuni, accanto a quei bodhisattva
===
20. Quattro Budda e quattro bodhisattva: sono descritti nel Sutra Dainichi. Appaiono al centro del
mandala della matrice, uno degli oggetti di culto della setta esoterica Shingon: il Budda Dainichi seduto al
centro di un fiore di loto a otto petali sui quali siedono quattro Budda e quattro bodhisattva. Sono detti
perciò i "nove venerabili sul loto a otto petali".
21. Trentasette venerabili: cinque Budda circondanti Dainichi e trentadue bodhisattva descritti nel
Sutra Kongocho, una delle scritture della setta Shingon.
22. Il Sutra del Nirvana sarebbe stato predicato in un boschetto di alberi sal, a nord di
Kushinagara.
23.Secondo il primo capitolo del Sutra del Loto, nel lontano passato Monjushiri (o Monju) era un
bodhisattva di nome Myoko, discepolo del Budda Nichigatsu Tomyo che aveva predicato il Sutra del Loto.
Alla morte del maestro, Myoko continuò la sua opera e istruì guidando all'Illuminazione gli otto figli che
Nichigatsu Tomyo aveva avuto prima di dedicarsi alla vita religiosa. L'ultimo degli otto a conseguire
l'Illuminazione si chiamava Nento. Da altre fonti si sa che Shakyamuni era discepolo del Budda Nento
quando per la prima volta si svegliò in lui l'aspirazione all'Illuminazione. In questo senso Shakyamuni fu il
"nono erede"dell'insegnamento di Monjushiri.
24. Monjushiri è definito "madre di tutti i Budda" nei Sutra Shinjikan, Hohatsu e altri, perché
rappresenta la suprema saggezza necessaria per ottenere l'Illuminazione.
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sembrarono del tutto privi d'importanza. Erano come umili taglialegna mescolati a
grandi signori o come scimmie sedute accanto a leoni.
Shakyamuni convocò queste persone e trasmise loro i cinque caratteri di
Myoho-renge-kyo. Anche la trasmissione non fu un evento ordinario. Infatti il Budda
manifestò dieci mistici poteri25: Shakyamuni estese la larga e lunga lingua26 fino a
toccare la cima del mondo della forma; tutti gli altri Budda fecero lo stesso e le lingue
di tutti i Budda riempirono il cielo di quattrocento miliardi di nayuta di mondi come
cento, mille, diecimila, centomila arcobaleni rossi. Fu uno spettacolo meraviglioso!
In questo modo mostrò la meraviglia dei dieci mistici poteri e, in quella che è
chiamata trasmissione dell'essenza, estrasse il principio fondamentale del Sutra del
Loto e lo trasmise ai quattro Bodhisattva raccomandando loro con fervore di
comunicarla dopo la sua morte a tutti gli esseri delle dieci direzioni. Dopo di che,
manifestando un altro mistico potere27, trasferì questo sutra e tutti i sacri
insegnamenti da lui predicati a Miroku, agli altri bodhisattva di questo e di altri
mondi, alle persone dei due veicoli, agli esseri umani e celesti, ai naga, alle divinità e
ad altri.
Questi cinque caratteri di Nam-myoho-renge-kyo non furono affidati nemmeno
a Mahakashyapa, a Shariputra o ad altri discepoli che avevano seguito il Budda sin
dall'inizio
===
25. Dieci mistici poteri: poteri soprannaturali che Shakyamuni usa nel capitolo Jinriki, il
ventunesimo del Sutra del Loto, prima della trasmissione specifica dell'essenza del sutra ai Bodhisattva
della Terra.
26. Una lingua larga e lunga era una delle trentadue caratteristiche fisiche del Budda, simbolo
della verità delle sue parole. La scena di tutti i Budda che testimoniano la verità del Sutra del Loto
estendendo la lingua fino al cielo di Brahma, si trova nel capitolo Jinriki.
27. All'inizio del capitolo Zokurui, il ventiduesimo del Sutra del Loto, Shakyamuni colpisce con la
mano destra il capo di tutti i bodhisattva presenti, quindi trasferisce la Legge a tutti in generale.
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come l'ombra segue il corpo. Ma a parte costoro, perché il Budda rifiutò di affidarli a
bodhisattva come Monju e Miroku? Anche ammesso che mancassero di capacità, non
avrebbe dovuto respingerli. La questione presenta molti aspetti oscuri. Comunque, i
bodhisattva di altri mondi furono respinti perché avevano scarsi rapporti con questo
mondo o perché, pur appartenendo al mondo di saha, i loro rapporti con questo
mondo erano troppo recenti; in altri casi furono respinti perché, pur essendo discepoli
del Budda, non erano stati suoi discepoli al tempo in cui sorse in lui l'aspirazione
all'Illuminazione [nel remoto passato]. Per più di quarant’anni, anche durante la
predicazione dei quattordici capitoli di shakumon del Sutra del Loto, non c'era
nessuno che fosse stato suo discepolo al tempo in cui sorse in lui l'aspirazione
all'Illuminazione. Solo questi quattro bodhisattva erano stati discepoli del Signore
Shakyamuni sin dal passato di Gohyaku-jintengo e, da quando sorse in lui l'aspirazione
all'Illuminazione, non avevano seguito nessun altro Budda e non avevano avuto
bisogno di ascoltare i due insegnamenti [shakumon e honmon]28.
T'ien-t'ai afferma: «[la grande assemblea] fu testimone solo del giuramento dei
Bodhisattva della Terra»29, ed inoltre: «Questi sono miei discepoli [di Shakyamuni]
destinati a propagare la mia Legge»30. Miao-lo dice: «I figli diffonderanno la
===
28. Nella parte shakumon del Sutra del Loto, i discepoli di shomon ascoltarono l'insegnamento
dell'unico veicolo, lo compresero, e poi ricevettero da Shakyamuni la predizione dell'ottenimento della
Buddità in futuro. Nella parte honmon, l'assemblea apprese che Shakyamuni non si era illuminato per la
prima volta in quella esistenza, ma era stato un Budda sin dal remoto passato di gohyaku-jintengo. I
Bodhisattva della Terra invece, essendo stati discepoli del Budda sin dal tempo della sua Illuminazione
originale, non avevano bisogno di essere istruiti progressivamente come gli altri.
29. Hokke mongu, vol. 10.
30. Ibid., vol. 9.
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Legge del padre»31. Tao-tsien dice: «Poiché è la Legge realizzata dal Budda nel remoto
passato, fu trasmessa a coloro che erano suoi discepoli in quel tempo lontano»32. Così,
i cinque caratteri di Nam-myoho-renge-kyo furono affidati a questi quattro
Bodhisattva.
Tuttavia, dopo la scomparsa del Budda, nei mille anni del Primo giorno della
Legge, nei mille anni del Medio giorno e nei duecento venti e più anni trascorsi
dall'inizio dell'Ultimo giorno, questi quattro Bodhisattva non sono apparsi una sola
volta né in India, Cina o Giappone, né in nessun altro luogo. Come mai?
Il bodhisattva Monjushiri, benché non fosse stato direttamente designato [alla
missione di propagare la Legge], dopo la morte del Budda rimase per
quattrocentocinquanta anni in questo mondo per diffondere i sutra mahayana; anche
in seguito discese più volte dalla Montagna fragrante o dalla Montagna pura e fresca,
sotto forma di un monaco eminente per propagare la Legge.33
Il bodhisattva Yakuo riapparve come il Gran Maestro T'ien-t'ai, Kanzeon come
il Gran Maestro Nan-yueh34 e il
===
31. Hokke mongu ki, vol. 9.
32. Hokke mongu fusho ki, vol. 6. Tao-hsien era un prete della setta T'ien-t'ai nella Cina dell'era
T'ang. II suo Hokke mongu fusho ki è un commento in dieci volumi dello Hokke mongu ki di Miao-lo, che
si dice fosse stato il suo maestro.
33. Secondo il Sutra del Nirvana di Monjushiri, 450 anni dopo la scomparsa del Budda, il
bodhisattva Monjushiri (o Monju) si recò sulla Montagna nevosa dove istruì cinquecento eremiti
guidandoli allo stadio di non-regressione. Quindi, assumendo l'aspetto di un monaco, scese dalle
montagne e guidò molti alla salvezza. In seguito visse in uno stupa sulla Montagna fragrante (Skt;
Gandha-madana) a nord della Montagna nevosa. Secondo il Sutra Kegon, Monju vive sul Monte puro e
fresco (Jap Shoryo; Chin Ch'ing-liang) a est, che in seguito venne identificato come il monte Ch'ing-liang o
monte Wu-t'ai.
34. La ricomparsa di Yakuo e Kanzeon (o Kannon), rispettivamente come Tien-t'ai e Nan-yueh, è
menzionata nello Hokke denki (il Sutra del Loto e la sua tradizione).
160
bodhisattva Miroku divenne Fu Ta-shih35. Inoltre, i discepoli Mahakashyapa e Ananda,
dopo la morte del Budda, propagarono la Legge per venti e quarant’anni
rispettivamente. Eppure, i legittimi eredi ai quali erano stati affidati i cinque caratteri,
ancora non sono comparsi.
Durante duemiladuecento anni, saggi ed eminenti governanti hanno venerato
come loro oggetto di culto immagini dipinte o scolpite del Signore della dottrina. Ma,
benché abbiano rappresentato i Budda dell'insegnamento hinayana e mahayana, dei
Sutra Kegon, Nirvana e Kammuryoju, dello shakumon e honmon del Sutra del Loto e
del Sutra Fugen, del Budda del Sutra Dainichi e di altri sutra della setta Shingon, dei
Budda Shakyamuni e Taho del capitolo Hoto36, in nessun tempio o monastero si è mai
venerata la raffigurazione del Budda del capitolo Juryo37. È difficile capire perché ciò
sia avvenuto.
Il Budda Shakyamuni designò come tempo per la propagazione del Sutra del
Loto l'ultimo periodo di cinquecento anni38, e non i duemila anni del Primo e Medio
giorno. Il Gran Maestro T'ien-t'ai affermò che la propagazione doveva avvenire in
futuro dicendo: «Nel quinto periodo di cinquecento anni la mistica Via si diffonderà e
porterà benefici al genere umano nel remoto futuro»39. Il Gran Maestro Dengyo
===
35. Fu Ta-shih (497-569): prete cinese il cui vero nome era Fu-Hsi, ma era chiamato Fu Ta-shih
che significa successore del Budda. Si dice che Miroku viva nel Cielo Tushita aspettando la prossima
rinascita come il Budda del futuro. La biografia di Fu Ta-shih narra che egli discese dal cielo Tushita per
esporre l'insegnamento della suprema Illuminazione.
36. Capitolo Hoto: undicesimo capitolo che descrive Shakyamuni e Taho seduti fianco a fianco
nella Torre preziosa.
37. Shakyamuni del capitolo Juryo: il Budda eterno.(Nichiren Daishonin)
38. Quinto periodo di cinquecento anni: il periodo di "conflitti e confusione" in cui il Buddismo di
Shakyamuni avrebbe perduto il potere di salvare la gente e in cui si sarebbe diffusa la mistica Legge.
39. Hokke mongu, vol. 1.
161
scrisse: «Il Primo e Medio giorno sono quasi trascorsi e l'Ultimo giorno si avvicina»40,
giudicando che la fine del Medio giorno non era ancora il tempo della propagazione
del Sutra del Loto.
Dobbiamo pensare che gli innumerevoli bodhisattva emersi dalla terra
intendano rimanere zitti e fermi e non tengano fede alla promessa fatta quando
Shakyamuni, Taho e tutti i Budda dell'universo trasmisero loro la Legge? Anche i saggi
uomini delle scritture non buddiste sanno che bisogna aspettare il tempo, come il
cuculo che canta solo al quarto e quinto mese. È scritto che anche questi grandi
bodhisattva non possono apparire prima dell'Ultimo giorno della Legge.
Perché dico questo? Secondo le scritture buddiste e non buddiste, prima che un
certo evento accada, appare sempre un presagio. Si dice che il ragno che tesse la tela
annunci qualcosa di piacevole e il canto della gazza l'arrivo di un visitatore.41 E se
anche tali eventi di poca importanza sono preceduti da presagi, a maggior ragione lo
saranno avvenimenti di grande importanza. Anche i sei fausti portenti42 descritti nel
capitolo Jo del Sutra del Loto sono presagi molto più grandi di tutti gli altri apparsi
nell'intera vita del Budda Shakyamuni. E i grandi presagi descritti nel capitolo Yujutsu
sono di gran lunga più grandi di quelli43.
===
40. Shugo kokkai sho.
41. Esempi che appaiono nel sesto volume dello Hokke gengi di T'ien-t'ai.
42. Sei fausti portenti: annunciano la predicazione del Sutra del Loto, Sono: 1) il Budda predica il
Sutra Muryogi; 2) entra in profonda meditazione; 3) quattro magnifici tipi di fiori piovono dal cielo; 4) la
terra trema in sei modi diversi; 5) la gente che assiste a questi portenti, esulta e contempla il Budda a mani
giunte; 6) dal ciuffo di peli bianchi fra le sopracciglia del Budda scaturisce un fascio di luce che illumina
diciottomila mondi ad est. Il capitolo Jo, il primo, prosegue descrivendo altri sei segni apparsi in altri
mondi, diversi dai sei portenti.
43. Si riferisce alla terra che si apre per far uscire innumerevoli bodhisattva.
162
Perciò T'ien-t'ai dice: «Osservando la furia della pioggia possiamo capire la
mole del drago che l'ha causata, e osservando la fioritura del loto possiamo capire la
profondità dello stagno in cui crescono»44. Miao-lo afferma: «I saggi riconoscono i
presagi e ciò che annunciano, come i serpenti conoscono la via dei serpenti»45.
Ora, anch'io posso interpretare il significato dei presagi, facendo uso di una
parte del potere dei saggi. Il grande terremoto avvenuto nel primo anno dell'era Shoka
(1257) (quando il segno opposto di Giove stava nel settore del cielo con il segno ciclico
hinoto-mi), il ventitreesimo giorno dell'ottavo mese fra l'ora del cane e l'ora del
cinghiale [le ore 21, n.d.t.], e la grande cometa apparsa il quarto giorno del settimo
mese46 del primo anno dell'era Bun'ei (1264) (quando il segno opposto era nel settore
del cielo con il segno ciclico kinoe-ne), sono grandi portenti come mai si erano
verificati durante i milleduecento e più anni dalla morte del Budda. Mi chiedo se
questi non siano segni indicanti che quei grandi bodhisattva stanno per fare la loro
comparsa nel mondo per portare la Legge.
Onde alte dieci piedi non si sollevano in un laghetto di un piede e il ragliare di
un asino non fa alzare il vento. Benché il governo del Giappone oggi sia nel caos e la
popolazione si lamenti, queste condizioni da sole non potrebbero causare la comparsa
di tali grandi presagi. Chissà se questi non siano grandi presagi annuncianti che il
Sutra del Loto, benché estinto, è in effetti eterno47!
===
44. Hokke mongu, vol. 9.
45. Hokke mongu ki, vol. 9.
46. Questa cometa si vide una prima volta il 26 giugno, poi ricomparve più brillante dal 4 luglio
fino a tutto ottobre.
47. Vuol dire che nell'Ultimo giorno della Legge, benché l'insegnamento shakumon del Sutra del
Loto sia ormai inefficace, Nam-myoho-renge-kyo delle tre grandi Leggi segrete, nascosto nel profondo
dell'insegnamento honmon, si diffonderà per salvare tutta l'umanità.
163
Durante i duemila e più anni [dalla scomparsa del Budda], vi sono stati cattivi
governanti maledetti dai loro sudditi e traditori odiati da tutti. Ma Nichiren, benché
senza alcuna colpa, è stato maledetto e insultato senza tregua per più di vent'anni,
assalito con spade e bastoni, con pietre e mattoni da persone di alto e basso rango.
Questo non è un caso comune!
Il mio è simile al caso del bodhisattva Fukyo che, verso la fine della Legge del
Budda Ionno, fu perseguitato e insultato per molti anni. Inoltre il Budda Shakyamuni,
citando l'esempio di questo bodhisattva, disse che dopo la sua morte, nell'Ultimo
giorno della Legge, gli eventi si sarebbero svolti come al tempo di Fukyo. Eppure, né
qui in Giappone né nella lontana terra della Cina, una cosa del genere si è mai
verificata per la causa del Sutra del Loto.
Poiché la gente mi odia, non parla [delle mie persecuzioni]; se ne parlo io, può
sembrare che mi voglia vantare. Tuttavia, se non ne parlassi sarei colpevole di rendere
vane le parole del Budda. Parlo di questo poiché la strada di un uomo di valore è non
curarsi della propria vita ma solo della Legge.
Io, Nichiren, sono simile al bodhisattva Fukyo. Se il governante di una nazione
uccide i suoi genitori o un umile suddito uccide suo padre e sua madre, benché fra gli
assassini vi sia una grande differenza di posizione sociale, il crimine è identico ed
entrambi cadranno nell'inferno della sofferenza incessante. Allo stesso modo, benché
il bodhisattva Fukyo ed io siamo a livelli differenti, noi eseguiamo la stessa azione.
Perciò, se il bodhisattva Fukyo era destinato a raggiungere la Buddità, non c'è dubbio
che anch'io otterrò il frutto della Buddità.
Il bodhisattva Fukyo fu perseguitato da monaci arroganti che osservavano tutti
i duecentocinquanta precetti48. Io,
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48. Regole di disciplina per i monaci hinayana.
164
Nichiren, sono calunniato e insultato da Ryokan, noto come il più rigido osservante
dei precetti. I monaci che perseguitarono Fukyo, anche se alla fine divennero suoi
discepoli, dovettero soffrire nell'inferno Avichi per mille kalpa. Ma Ryokan non ha
ancora ricercato i miei insegnamenti e io non so se è destinato a soffrire nell'inferno
per innumerevoli kalpa. Che pietà mi fa!
Domanda: A proposito del grande terremoto dell'era Shoka, nel trattato di
ammonimento Rissho ankoku ron consegnato a Yadoya Nyudo19 per essere sottoposto
a Sua Signoria, il defunto prete laico del Saimyo-ji50, il 16 del settimo mese del primo
anno dell'era Bunno (1260), (quando il segno opposto di Giove era nel settore del cielo
con il segno ciclico kanoe-saru), hai espresso l'opinione che il cielo e le terra erano
adirati perché il popolo giapponese stava distruggendo il Buddismo facendo
affidamento sul Senchaku shu51 di Honen e che questo avrebbe portato alla ribellione
all'interno e all'invasione da parte di una nazione straniera. Ma ora dici che il
terremoto era il fausto presagio della propagazione del Sutra del Loto. Come spieghi
queste differenti interpretazioni?
Risposta: Questa è una buona domanda. Il quarto volume del Sutra del Loto
dice: «Poiché odio e gelosia abbondano persino durante l'esistenza del Budda, quanto
peggiore sarà il mondo dopo la sua scomparsa!»52 e, nel settimo volume,
===
49. Yadoya Nyudo: Yadoya Mitsunori, funzionario del governo di Kamakura.
50. Prete laico del Saimyo-ji: Hojo Tokiyori (1227-1263) quinto reggerne dello shogunato.
51.Senchaku shu: trattato di Honen scritto nella seconda metà del dodicesimo secolo, in cui si
sostiene che la recitazione del Nembutsu è l’unica via per accedere alla Pura Terra del Budda Amida e si
raccomanda di abbandonare ogni altra pratica.
52. Sutra del Loto, cap. 10.
165
riferendosi all'odio e gelosia molto maggiori dopo la sua morte, dice: «Nel quinto
periodo di cinquecento anni dopo la mia morte, realizzate kosen-rufu in tutto il
mondo»53. Quindi, il grande odio dopo la sua morte si manifesterà nel quinto periodo
di cinquecento anni al tempo della propagazione del Sutra del Loto. E nel brano
immediatamente successivo ci avverte del pericolo rappresentato da «demoni, uomini
del demone, divinità, draghi, yaksha e kumbhanda».54
Quando il patriarca Hsing-man55 vide il Gran Maestro Dengyo, esclamò: «Le
sacre parole non andranno perse. Ora ho incontrato questo uomo e trasferirò a questo
acharya'6 venuto dal Giappone tutte le dottrine da me apprese». La situazione attuale è
la stessa. Adesso, all'inizio dell'Ultimo giorno della Legge, è il tempo stabilito per la
propagazione dei cinque caratteri di Myoho-renge-kyo affinché tutta la gente del
Giappone possa ricevere il seme della Buddità.
Quando una donna di bassa condizione rimane incinta del figlio del re, tutte le
altre donne saranno gelose; quando un umile uomo riceve un gioiello della corona,
sorgeranno grandi fastidi. Il sutra dice: «Tutta la società sarà molto ostile [al Sutra del
Loto] e sarà estremamente difficile credere»57.
Il Sutra del Nirvana afferma: «Se un saggio viene perseguitato, il suo paese sarà
attaccato da altri paesi». Il Sutra
===
53. ibid,. cap. 23.
54. Yaksha erano in origine servitori di Kubera, dio dell'abbondanza della mitologia indiana. In
seguito furono incorporati nelle otto categorie di esseri inferiori che proteggono il Buddismo. Sono
considerati seguaci del dio Bishamon, pur essendo descritti anche come esseri brutti e feroci che si nutrono
di carne umana. Kumbhanda, sorta di spiriti maligni che avrebbero testicoli grandi come orci per l'acqua.
55. Hsing-man: prete cinese della scuola Tien-t'ai che nell'804 trasmise a Dengyo le dottrine e le
scritture della sua setta.
56. Acharya (jap ajari): titolo onorifico conferito a un prete che guida la condotta dei discepoli.
57. Sutra del Loto, cap 14.
166
Ninno dice la stessa cosa. Se io, Nichiren, sono perseguitato, grandi calamità cadranno
come pioggia dal cielo, dalla terra e da tutte le direzioni, sprizzeranno come sorgenti,
si avventeranno come grandi ondate. Se tutti i monaci, come sciami di locuste che
devastano il paese, e le autorità al governo persistono a insultarmi e ad accusarmi,
saremo colpiti da disastri di sempre maggior gravità.
Quando un asura scoccò una freccia contro il dio Taishaku, la freccia rimbalzò
e penetrò nel suo occhio e quando i garuda58 tentarono di attaccare il re dei naga
Anavatapta59, dai loro corpi scaturirono fiamme che li consumarono. Il devoto del
Sutra del Loto è inferiore a Taishaku o a Anavatapta?
Il Gran Maestro Chang-an scrisse: «Chi distrugge o porta confusione nella
Legge buddista, è un nemico della Legge. Se uno è amico di una persona, ma manca
della compassione di correggerlo, è in effetti suo nemico»60. Egli scrisse inoltre:
«Liberare una persona dal male, è come essere suo genitore».61
Tutte le persone del Giappone sono state ingannate dalle parole di Honen
"scartate, chiudete, ignorate e abbandonate" [tutti i sutra salvo quelli della sua setta] e
dagli uomini della setta Zen che sostengono la "trasmissione speciale al di fuori dei
sutra"62, cosicché tutti, nessuno escluso, sono destinati a cadere nella grande fortezza
dell'inferno di incessante
===
58. Garuda: grande uccello della mitologia indiana che mangia i draghi.
59. Anavatapta: drago o serpente che vive nel Lago di ghiaccio a nord della Montagna nevosa.
60. Nehangyo sho.
61. Nehangyo sho.
62. Secondo la tradizione, l'Illuminazione del Budda non fu rivelata nei sutra, ma trasmessa senza
parole da mente a mente, da un patriarca al successivo.
167
sofferenza. Per questa ragione per più di vent’anni io non ho smesso di ammonirli a
gran voce, senza paura né dei governanti né della gente comune. In questo non sono
inferiore ai ministri Lung-p'eng63 e Pi Kan64. Io sono come il misericordioso Kannon
dalle mille braccia65 che cerca di salvare tutti gli esseri confinati nell'inferno di
incessante sofferenza.
In un incendio, i genitori vorrebbero portare in salvo tutti insieme i numerosi
figli ma, avendo solo due braccia, devono decidere quale salvare prima e quale dopo.
[Il vero insegnamento del Budda] è come un genitore con mille braccia, diecimila
braccia, centomila braccia. I sutra predicati prima del Sutra del Loto hanno solo un
braccio o due braccia, mentre il Sutra del Loto, che «istruisce tutte le persone
«facendole entrare nella Via del Budda»66, è un bodhisattva dalle innumerevoli
braccia.
[Attenendoci al Sutra del Loto e ai commentari di Chang-an, Nichiren è il padre e la
madre compassionevole di tutto il popolo giapponese]. Il cielo è alto, ma ha un udito
acuto ed ode tutto quello che succede; la terra è profonda, ma ha una vista acuta ed
osserva tutto. Il cielo e la terra ormai sanno [qual è la situazione]. Eppure il padre e la
madre di tutta
===
63. Lung-p'eng: Kuan Lung-p'eng, ministro di Chieh, ultimo re della dinastia Hsia (2205-1766
a.C.). Kuan Lung-p'eng osò ammonire il re che causava sofferenza alla popolazione con la sua condotta
dissoluta. Il re lo fece decapitare, ma poco dopo la sua dinastia cadde ad opera del re T'ang della dinastia
Yin.
64. Pi Kan: figlio del re Chou della dinastia Yin o suo ministro. Secondo lo Shih chi (cronache
storiche), Pi Kan ammonì il re che, tutto preso dalla passione per la sua concubina Ta Chi, trascurava gli
affari di stato. Furibondo il re, spinto anche da Ta Chi, annunciò di voler controllare l'antico detto secondo
cui nel cuore di un saggio vi sono sette fori e fece aprire il cuore di Pi Kan. Poco dopo il regno fu distrutto
da Wu, re della dinastia Chou.
65. Kannon dalle mille braccia: una delle molte raffigurazioni di Kannon o Kanzeon, simbolo della
grande compassione del bodhisattva.
66. Sutra del Loto, cap. 2.
168
la popolazione è insultato e maledetto ed è mandato in esilio. Gli abusi del governo in
questi ultimi due o tre anni sono senza precedenti e vanno oltre i limiti della ragione.
Leggendo la lettera in cui esprimi la tua devozione filiale per la defunta madre,
mi sono tanto commosso che non ho potuto trattenere le lacrime.
Molto tempo fa in Cina c'erano cinque giovani, fra i quali Yuan-chung67. Pur
essendo estranei, di diversi distretti e con diversi nomi, essi giurarono di essere come
fratelli e di andare sempre d'amore e d'accordo. Col tempo accumularono tremila
tesori. Tutti e cinque però si crucciavano di essere orfani di madre e, quando lungo
una strada s'imbatterono in una donna anziana, decisero di onorarla come loro madre
e per ventiquattro anni assecondarono ogni suo desiderio. Un giorno la madre cadde
improvvisamente malata e perse l'uso della parola. I cinque figli si rivolsero al cielo
dicendo: «Senza considerazione per la nostra devozione filiale, nostra madre si è
ammalata e non può parlare. Se il cielo apprezza il nostro spirito filiale, preghiamo che
renda a nostra madre l'uso della parola». In quel momento la madre parlò ai cinque
figli: «Nel passato ero la figlia di un uomo chiamato Yang Meng del distretto di
T'ai-yuan68. Sposai Chang Wen-chien dello stesso distretto, ma egli morì. Avevo un
figlio, di nome Wu-i, ma scoppiò una ribellione nella regione e non so cosa sia stato di
lui. Voi, miei cinque figli, vi siete presi cura di me per ventiquattro anni, ma non vi ho
mai parlato di questo. Mio figlio Wu-i aveva il segno delle sette stelle dell'Orsa
maggiore sul petto e un neo nero sulla pianta del piede destro». Finito di parlare, la
donna morì.
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67. Yuan-chung: un uomo dello stato di Wei, vissuto durante l'antica dinastia Chou. La storia dei
cinque giovani appare nel Maka shikan bugyoden guketsu di Miao-lo.
68. Tai-yuan: nell'attuale provincia dello Shansi.
169
Mentre i cinque figli accompagnavano la madre alla sepoltura, incontrarono lungo la
strada il magistrato del distretto. Al magistrato cadde una borsa contenente
importanti documenti e i cinque giovani furono accusati di averla rubata e portati in
prigione. Quando il magistrato li interrogò e chiese chi fossero, i cinque giovani
raccontarono quanto avevano appreso dalla madre. Al che il magistrato scese a
precipizio dal suo seggio, volse gli occhi al cielo e si chinò a terra in lacrime. Liberati i
cinque dai ceppi, li condusse al suo seggio e disse: «Io sono Wu-i e voi vi siete presi
cura di mia madre. In questi ventiquattro anni ho goduto di molti piaceri, ma poiché
pensavo sempre a mia madre, non li ho assaporati veramente». Quindi presentò i
cinque al governante e ognuno fu nominato capo di una prefettura. Se degli estranei
furono ricompensati quando si unirono e trattarono un’estranea come madre ancor
più lo saranno fratelli e sorelle dello stesso padre e della stessa madre che si amano e si
prendono cura dei propri genitori. Come può il cielo non approvarli?
Jozo e Jogen69, grazie al Sutra del Loto guidarono alla salvezza il loro padre che
aveva idee eretiche. Devadatta era nemico del Budda e fu condannato dai sutra dei
primi quarant’anni di predicazione. Il momento della sua morte fu terribile: la terra si
aprì ed egli cadde nell'inferno di incessante sofferenza. Ma nel Sutra del Loto fu
richiamato e ricevette la predizione che sarebbe diventato il Tathagata Re celeste. Il re
Ajatashatru uccise il proprio padre, ma prima che il Budda entrasse nel nirvana, udì il
Sutra del Loto e potè sottrarsi alle sofferenze dell'inferno Avichi.
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69. Jozo e Jogen: figli del re Myoshogon e della regina Jotoku, la cui storia appare nel
ventisettesimo capitolo del Sutra del Loto. I figli, con l'aiuto della madre, riuscirono a convertire al
Buddismo il padre, convinto seguace del Brahmanesimo.
170
La provincia di Sado sembra il regno delle bestie ed è piena di seguaci di Honen
che mi odiano cento, mille, diecimila, centomila volte più di quanto mi odiavano
quelli di Kamakura. Non so mai se sopravviverò fino all'indomani. Ma, grazie alle
vostre sincere offerte, sono riuscito a sopravvivere fino ad oggi. Giudicando da ciò,
suppongo che, poiché i Budda Shakyamuni, Taho, tutti i Budda delle dieci direzioni
dell'universo e i grandi bodhisattva servono e venerano il Sutra del Loto, essi stessi
stiano informando i tuoi genitori ogni ora del giorno e della notte (dell'aiuto che mi
dai). E anche il fatto che ora godi del favore del tuo signore, è dovuto alla protezione
che ricevi dai tuoi genitori.
Non pensare ai tuoi fratelli come fratelli, ma come figli. È vero che vi sono
alcuni figli come i giovani gufi che pare mangino la propria madre, o come le belve
chiamate hakei70 che spiano l'occasione per divorare il proprio padre. Benché tuo figlio
Shiro71 sia un figlio devoto ai genitori, se è una persona malvagia, non puoi farci
niente. Anche un estraneo, se riesci a comunicare con lui cuore a cuore, potrà mettere
a rischio la propria vita per te. Se tratti i tuoi fratelli come figli, essi saranno tuoi alleati
per tutta la vita e, naturalmente, ciò farà buona impressione alla gente. Se consideri le
tue sorelle come figlie, come potranno non avere devotamente cura di te?
Quando sono stato esiliato qui, pensavo che nessuno sarebbe venuto a
trovarmi, invece è venuto un gruppo di sette, otto persone. Se non fosse stato per la
vostra considerazione, non avrei saputo come provvedere a loro. Sono sicuro che ciò è
dovuto unicamente al fatto che le parole del
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70. Hakei: belva, somigliante a una tigre, che divorerebbe il proprio padre.
71. Shiro: in nessun altro Gosho si accenna a un figlio di Shijo Kingo. Forse il Daishonin si
riferisce a un fratello minore di Shijo, the portava questo nome.
171
Sutra del Loto sono penetrate in voi al fine di aiutarci, Sto pregando intensamente
come se dovessi accendere il fuoco con legna bagnata o estrarre l'acqua dal deserto,
affinché, nonostante questa sia un'epoca di disordini, il Sutra del Loto e le Jurasetsu
proteggano ciascuno di voi. Avrei molte altre cose da dire, ma mi fermo qui.
Nichiren
Kashaku Houbou Metsusai Sho
Gosho Zenshu, pag. 1125
Scritto nel 1263, a 52 anni, da Sado
Destinato a Shijo Kingo
CENNI STORICI - Nel 1273, quando scrisse questa lettera, il Daishonin si trovava in
esilio nell'isola di Sado da più di un anno. La indirizzò a Shijo Kingo, uno dei suoi più
fedeli discepoli. Nella persecuzione di Tatsunokuchi, nel settembre del 1271, Shijo
Kingo lo aveva accompagnato sul luogo dell'esecuzione, deciso a morire insieme al suo
maestro. In seguito, nonostante le personali difficoltà, si preoccupò sempre del
benessere del Daishonin inviando offerte di cibo e denaro. Si recò anche a visitarlo a
Sado e tenne sempre in gran conto i consigli ricevuti seguendoli alla lettera.
L'esilio a Sado era a quei tempi una delle più dure condanne, pochi riuscivano a
sopravvivere. Pur fra mille difficoltà, il Daishonin afferma di essere felice perché era
stato condannato all'esilio per aver propagato il vero insegnamento e denunciato gli
errori delle varie sette avverse al Sutra del Loto. Come dice il titolo del Gosho,
denunciando le offese alla Legge era sicuro di cancellare tutte le colpe commesse in
passato.
172
Quindi spiega che Shakyamuni affidò ai Bodhisattva della Terra la missione di
propagare i cinque caratteri di Myoho-renge-kyo all'inizio dell'Ultimo giorno della
Legge. Il disastroso terremoto che distrusse Kamakura nel 1254 e la grande cometa
apparsa nel 1264, sono portenti che annunciano l'avvento di questi Bodhisattva della
Terra. Senza dirlo esplicitamente in questo Gosho, fa capire di essere il devoto del
Sutra del Loto predetto dal Budda. Si paragona al bodhisattva Fukyo che fu
perseguitato a causa del Sutra del Loto e, come Fukyo, anch'egli è certo di conseguire
la Buddità.
Spiega poi l'apparente contraddizione fra quanto sostenne nel Rissho ankoku
ron, che cioè grandi disastri colpiscono la nazione a causa della dottrine eretiche
seguite dalla popolazione, con quanto sostiene qui, che i grandi disastri
preannunciano l'avvento dei Bodhisattva della Terra e la diffusione del vero
insegnamento. I disastri accadono - egli spiega - quando, al tempo in cui il Sutra del
Loto deve essere propagato, la gente lo rifiuta e rimane attaccata agli insegnamenti
non più validi per l'epoca. Allo stesso tempo, grandi calamità sono inevitabili quando
la persona che deve propagare il vero insegnamento viene perseguitata dalle autorità
religiose e civili per aver denunciato i loro errori.
Se ha denunciato gli errori delle altre sette, lo ha fatto unicamente per il grande
spirito di compassione del bodhisattva che cerca di salvare il maggior numero
possibile di persone. Gli insegnamenti provvisori possono salvare solo poche persone,
mentre il Sutra del Loto guida tutti all'Illuminazione. In questo senso il Daishonin si
considera il padre e la madre di tutta l'umanità.
Nell'ultima parte ringrazia Shijo Kingo e la moglie per le loro offerte senza le
quali non avrebbe potuto sopravvivere a Sado. Loda Shijo Kingo per la sua devozione
alla madre defunta e narra la storia di Yuan-chung e dei quattro figli adottivi,
assicurando che la pietà filiale sarà sempre ricompensata.
173
Esorta il discepolo a trattare i fratelli e le sorelle come fossero suoi figli, a essere
comprensivo e tollerante; in questo modo otterrà la loro fiducia e il loro appoggio.
Conclude assicurando che sta pregando per la loro protezione con tutte le sue forze,
«come se volessi accendere il fuoco con legna bagnata o estrarre l'acqua dal deserto».
174
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