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©2009 Neuroscienze.net Journal of Neuroscience, Psychology and Cognitive Science On-line date: 2009-01-05 Relazione tra attaccamento e psicopatologia Dati preliminari in un campione di pazienti ambulatoriali di Donatella Marazziti, Francesco Albanese, Mario Catena, Bernardo Dell'Osso, Alessandro Del Debbio, Armando Piccinni, Paola Rucci, Liliana Dell'Osso Keywords: Attaccamento, Modelli Operativi, MOI, ECR, Experiences in Close Relationships Dipartimento di Psichiatria, Neurobiologia, Farmacologia e Biotecnologie, Università di Pisa Abstract Secondo la teoria dell'attaccamento le prime esperienze relazionali significative giocano un ruolo determinante nelle relazioni future, negli atteggiamenti e nello sviluppo di possibili psicopatologie, dato che la qualità dell'attaccamento sembra organizzare le risposte emozionali e comportamentali (Grossman, 1991). È lecito supporre che l'attaccamento insicuro, anche se non di per sé patologico, sia da porre in relazione con una maggiore predisposizione all'ansia e ai disturbi dell'umore nell'intero arco di vita (Amini et al., 1996; Goldberg, 2003). Uno dei legami che è fortemente influenzato dallo stile di attaccamento è quello della relazione amorosa con un partner (Hazan e Shaver, 1987), all´interno della quale l'attaccamento è definito "romantico". La diversa combinazione di due componenti continue chiamate "ansietà" ed "evitamento", dà vita ai quattro stili di attaccamento romantico adulto: sicuro, preoccupato, distanziante, timoroso-evitante (Brennan et al., 1998). Nel presente studio, abbiamo indagato, in un gruppo di pazienti ambulatoriali, la relazione tra diagnosi psichiatriche effettuate con la SCID-IV (First et al., 1997) e l'attaccamento romantico, rilevato con la versione italiana dell' ECR (Brennan et al., 1998). I risultati della nostra ricerca confermano che pazienti psichiatrici affetti da disturbo bipolare, depressione maggiore e disturbi d'ansia presentano un maggior punteggio alle scale "ansietà" ed "evitamento", rispetto ai soggetti sani di controllo. Inoltre, l'"evitamento" appare maggiormente Pagina 1/2 rappresentato nei pazienti bipolari e ansiosi. Gli stili di attaccamento mostravano una distribuzione peculiare: infatti, tutti i pazienti avevano una prevalenza dello stile preoccupato, mentre i soggetti di controllo, come era prevedibile, avevano un attaccamento più sicuro. Lo stile di attaccamento timoroso era presente esclusivamente nei pazienti bipolari e ansiosi, mentre quello distanziante sembrava una caratteristica dei pazienti con depressione maggiore. Poster Session, X Congresso SOPSI Roma, 22 - 26 Febbraio 2005 Bibliografia Amini F., Lewis T., Lannon R., Louie A., Baumbacher G., McGuinnes T., Zirker E. (1996). Affect, attachment, memory: Contributions toward psychobiologic integration. Psychiatry 59, 213-239. Brennan K.A., Clark C.L., Shaver, P.R. (1998). Self-Report Measurement of Adult Attachment: An Integrative Overview. In J.A. Simpson, e W.S. Rholes (Ed.), Attachment theory and close relationships (pp. 46-76). Guilford Press, New York. First M., Spitzer R., Gibbon M., Williams J. (1997). Structured clinical interview for DSM-IV axis I disorders, research version, non-patient edition (SCID-I/ NP). Biometrics Research, New York State Psychiatric Institute, New York. Goldberg D. (2003). Vulnerability, destabilization and restitution in anxious depression. Acta Psychiatr Scand Suppl. 418:81-2. Grossman K.E., Grossman K.(1991). Attachment Quality as an Organiser of Emotional and Behavioural Responses in a Longitudinal Perspective. In C.M. Parkes, J. Stevenson-Hinde e P. Marris (eds). Attachment across the Life Cycle. Routledge, London. Hazan C., Shaver P.R. (1987). Romantic love conceptualized as an attachment process. Journal of Personality and Social Psychology 28(3) 511-524. permalink: http://www.neuroscienze.net/index.asp?pid=idart&cat=3&arid=458 Pagina 2/2