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CANNULA DI MONTGOMERY - la corretta gestione

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CANNULA DI MONTGOMERY - la corretta gestione
CANNULA DI MONTGOMERY - la corretta gestione
P.Bruna e S. Cozza, Centro Endoscopie Respiratorie, UO Anestesia e Rianimazione Pediatrica,
AOU Meyer
I pazienti pediatrici portatori di cannula tracheostomica costituiscono una parte importante di
bambini ai quali è necessario dedicare una particolare attenzione nell'assistenza infermieristica
per la cura e la gestione della stessa. Nella vasta gamma di protesi respiratorie presenti in
commercio è opportuno approfondire le problematiche correlate alla cannula di Montgomery
sempre più diffusa anche nel nostro Ospedale.
La cannula di Montgomery o cannula a "T" è un dispositivo respiratorio in silicone
biocompatibile, inserito tra il terzo e quarto anello tracheale, formato da 3 branche:
1. superiore: collocata nelle alte vie aeree, fornisce supporto alla respirazione o esegue la
funzione di stent delle vie aeree dopo interventi di ricostruzione tracheali o laringei; la branca
superiore può estendersi fin sotto le corde vocali, o superarle dislocandosi in sede vestibolare;
2. inferiore: si estende nella trachea collocandosi superiormente alla carena tracheale; la sua
funzione è uguale alla tracheostomia classica e permette quindi al bambino di respirare. E'
necessario conoscerne la lunghezza per una corretta manovra di broncoaspirazione misurata;
3. esterna: fuoriesce dallo stoma tracheale ed è collegata alle precedenti branche.
E' inoltre corredata di un tappino che può occludere, se posizionato, la branca esterna e
consentire così al bambino, se in grado, di respirare attraverso le vie aeree superiori. Altrimenti,
se non viene utilizzato il tappino, il bambino respira attraverso la branca esterna e quella
inferiore. Comunque parte della funzione in/espiratoria avviene anche attraverso la branca
superiore. Le cannule a "T" sono disegnate per mantenere la pervietà delle vie aeree, per
fornire un valido supporto respiratorio e per permettere la normale umidificazione e fonazione.
Ulteriori loro caratteristiche sono il non indurimento e la capacità di non creare reazioni o
problemi irritativi a livello cutaneo.
La cannula di Montgomery è mantenuta in sede grazie alla sua forma a "T": per prevenire la
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decannulazione accidentale è necessario ricordare che tirando anche inavvertitamente la parte
esterna, la cannula si può dislocare dalla sua posizione originaria.
La cannula di Montgomery differisce dalla cannula classica tipo Shiley anche per la tecnica di
broncoaspirazione: per la sua conformazione la branca superiore permette di aspirare le vie
aeree alte e la branca inferiore le vie aeree inferiori. E' quindi importante che la manovra sia
eseguita in entrambe le branche, mantenendo quindi la pervietà della cannula stessa.
La corretta esecuzione, tramite l'utilizzo di un sondino di aspirazione sterile di calibro adeguato,
prevede:
Una volta usato, il sondino andrà smaltito e non riutilizzato per una nuova aspirazione. Non è
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necessario indossare guanti sterili per la manovra di aspirazione, se non si tocca la parte di
sondino introdotta nella cannula. Se non si è sicuri di poterlo fare senza contaminazione, allora
è opportuno indossarli, ovviamente dopo lavaggio antisettico delle mani.
La pressione di aspirazione dovrebbe essere di 60-80 mmHg per i neonati e non più di 120
mmHg per i bambini più grandi. La pulizia dello stoma è quotidiana (o più frequente se
necessario) mediante l'utilizzo di garze non sterili bagnate con soluzione detergente acquosa.
Anche la zona del collo va opportunamente pulita ed asciugata.
E' opportuno ricordarsi poi di tenere alla postazione letto del paziente, oltre al materiale per la
broncoaspirazione e per la somministrazione di O2, un tubo endotracheale di calibro uguale a
quello della cannula ed uno di calibro inferiore (dei tubi endotracheali in questione potrebbe
servire anche soltanto la parte terminale removibile, cioè il raccordo che adatta il tubo all'Ambu
o al va e vieni e che può essere rimosso dal tubo ed applicato alla branca esterna della
Montgomery consentendo così la ventilazione manuale del bambino attraverso la cannula
stessa).
Altro aspetto fondamentale nella gestione della Montgomery è, quando la stessa non è chiusa
nella sua branca esterna, l'umidificazione. Essa è essenziale per evitare che le ciglia
dell'epitelio bronchiale vengano distrutte, riducendo così la loro capacità di rimozione del muco
e l'accumulo conseguente di secrezioni nella cannula stessa. Non può però essere effettuata
con il classico HME, bensì possiamo utilizzare un nebulizzatore con maschera tracheostomica
oppure con maschera facciale se il bambino è in grado di respirare con la Montgomery chiusa
(utilizza quindi le sue normali vie aeree).
La somministrazione di O2 umidificato può, invece, avvenire o tramite naso-cannule (solo se la
branca esterna è chiusa con il tappino) o con una maschera tracheostomica (solo se la branca
esterna è aperta).
Infine, ultimo aspetto ma non meno importante, l'educazione sanitaria nei confronti dei genitori
assume un ruolo fondamentale nell'assistenza al bambino portatore di cannula di Montgomery;
quindi l'infermiere deve istruire ed addestrare con esercitazioni pratiche il familiare che si
occuperà dell'assistenza domiciliare.
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Bibliografia
- L. Mirabile. Ostruzioni respiratorie in età pediatrica - Guida all'endoscopia ed al
trattamento. 2002 Poletto Editore
- Clinical Procedure Guidelines: Montgomery T-tube: Care and Management. Great
Ormond Street Hospital for Children 2004
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