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Artiglieria da Fortezza e Pesante-Campale Le due specialità che

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Artiglieria da Fortezza e Pesante-Campale Le due specialità che
ARTIGLIERIA E LE SUE SPECIALITA’
L’artiglieria fu la vera protagonista delle Grande Guerra che vide
l’impiego di ingenti quantità di cannoni di tutti i tipi. L’Italia entrò in
guerra con una grave carenza di artiglierie, soprattutto di grosso calibro,
le uniche in grado di tentare di spezzare i reticolati , e le prime offensive
videro l’inutile sacrificio di fanti lanciati contro difese rimaste intatte.
Anche le scorte di proiettili erano scarse, del tutto insufficienti a
sostenere l’elevato consumo che il tipo di guerra richiedeva
La situazione migliorò con il tempo, ma la ritirata di Caporetto alla fine
del 1917 causò la perdita di una grossa parte di cannoni, che l’industria
italiana riuscì a rimpiazzare in un tempo relativamente breve.
I Caduti varesini appartenenti all’Arma di Artiglieria furono 475 così
suddivisi fra le varie specialità dell’Arma.
Artiglieria da Campagna
Artiglieria a Cavallo
Artiglieria da Fortezza
Artiglieria Pesante Campale
Artiglieria da Montagna
Artiglieria da Trincea
Artiglieria controarei
Cartolina del 17° Reggimento Artiglieria da Campagna
152
11
132
36
80
60
4
Artiglieria da Campagna
E’ la specialità dell’artiglieria che fa parte delle Divisioni di Fanteria,
dotata di cannoni di piccolo e medio calibro, destinata ad accompagnare
e sostenere le azioni dei fanti.
Fino al 1914 l’Esercito aveva 28 Reggimenti di Artiglieria da campagna e
durante al guerra ne furono formati altri 33.
I varesini caduti appartenenti all’Artiglieria da Campagna furono 152,
molti nel 25° Reggimento (31), nel 41° (20) e nel 5° (20).
Cartolina del 25° Reggimento Artiglieria da Campagna
Artiglieria da Fortezza e Pesante-Campale
Le due specialità che avrebbero dovuto fornire le armi di grosso calibro
erano i due reggimenti di Artiglieria pesante-campale e i dieci di
Artiglieria da Fortezza e Costa.
I primi dovevano costituire i supporti di artiglieria a disposizione dei
Corpi d’Armata, e gli altri avevano in custodia le fortificazioni fisse,
tranne l’ultimo (10° reggimento d’Assedio) che aveva in dotazione
grossi calibri mobili.
Le tragiche offensive del 1915 misero subito in evidenza la mancanza di
artiglierie pesanti, e si cercò di ovviare smontando i grandi cannoni delle
fortezze per portarli in linea, ma solo nel 1916 i reggimenti iniziarono a
costituire gruppi e raggruppamenti di artiglieria pesante-campale e
d’assedio, a disposizione dei comandi di Corpo d’Armata e d’Armata
I varesini caduti appartenenti all’Artiglieria Pesante Campale furono 36
I varesini ebbero 18 caduti nella pesante campale e 132 nella specialità
da fortezza, di 73° del 6° Reggimento da Fortezza, o meglio dei
Raggruppamenti formati da questo Reggimento.
Cartolina del 6° Reggimento da Fortezza
Artiglieria Controaerei
Cartolina delle batterie in difesa di Venezia
Cartolina del XXII Raggruppamento d’Assedio
Specialità inesistente all’inizio della guerra, la crescente importanza degli
aerei obbligò rapidamente i comandi a preparare batterie speciali di
cannoni adatti a contrastare gli aerei.
In questa specialità militarono quattro caduti varesini
Artiglieria da montagna
Specialità destinata a supportare gli alpini nelle operazioni in montagna.
L’Esercito entrò in guerra con tre Reggimenti di Artiglieria da
montagna, organizzati, in genere, su tre o 4 Gruppi, ognuno a sua volta
costituito da batterie, anche qui in genere tre. In totale all’inizio della
guerra i Gruppi erano 11.
Cartolina del 3° Reggimento da Montagna
Artiglieria da Trincea (Bombardieri)
Cartolina del 2° Reggimento Artiglieria da Montagna
I Reggimenti operarono come centri di raccolta e addestramento,
mentre i loro gruppi agirono autonomamente, di solito inquadrati in
Raggruppamenti con due o più battaglioni alpini.
La specialità ebbe una grande crescita durante la guerra, arrivando in
totale a 67 Gruppi.
I varesini inquadrati in questa specialità confluivano in genere da zone
di leva alpina, e 80 furono i caduti, quasi tutti del 1° Reggimento
Cartolina del XXXIII Gruppo di Artiglieria da trincea
(Bombardieri del re)
Specialità di Artiglieria costituita durante la guerra per dotare di
artiglieria i reparti avanzati e le trincee, con lo scopo di battere le trincee
avversarie e spezzare i reticolati, oltre naturalmente di aumentare le
potenzialità di fuoco della fanteria, sia in difesa che in attacco. Furono
costituiti 19 Ragguppamenti Bombardieri che inviavano i loro Gruppi e
le loro batterie a tutti i reparti in trincea. Durante la ritirata di Caporetto
furono perse grandi quantità di armi e gran parte del personale fu
provvisoriamente inquadrato in sei Reggimenti Bombardieri-Fucilieri,
tornando poi alla loro specialità a mano a mano che nuove armi
affluivano dalle industrie.
I caduti varesini di questa specialità furono 60.
Artiglieria a cavallo
Reggimento destinato a seguire e supportare la cavalleria, fu utilizzato
come un normale reggimento di artiglieria da campagna. Di questo
reparto fecero parte 11 caduti varesini.
12/2015
Cartolina dei Bombardieri del Re
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