Gestione del trauma grave - Formazione In Emergenza Sanitaria
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Gestione del trauma grave - Formazione In Emergenza Sanitaria
La Medicina nell’area critica I Incontro interregionale SIMEU Abruzzo Lazio Umbria LA GESTIONE DEL TRAUMA GRAVE Dr Mario Mellacina 800.000 morti anno per trauma in Europa 30% morti evitabili Il trauma è la principale causa di morte nelle persone giovani I decessi per trauma maggiore sono il 6-10% dei decessi totali 50% morte immediata 30% morte nelle prime ore di cui il 20-30% è evitabile 20% dopo qualche giorno o settimana(sepsi o insufficienza multiorgano) 2 disabili ogni decesso per trauma maggiore IL Trauma Grave Trauma determinato da lesioni con gravità indicata da un Injury Severity Score (ISS) ISS >16 Livello di evidenza IV. Raccomandazione di forza A (American College of Emergency Physicians 2004) Un trauma grave è il prodotto di un evento in grado di determinare lesioni mono o multidistrettuali tali da configurare un rischio immediato o potenziale per la sopravvivenza del paziente e/o per severe inabilità. Chiara 2003 ISS Aree considerate:testa, collo, torace, addome,bacino(organi),bacino(ossa), superficie(abrasioni) ISS- Gravità: punteggio 1 Minore 2 Intermedio 3 Grave- non pericolo di morte 4 Grave- pericolo di morte- probabile 5 Grave- pericolo di morte- incerta 6 Gravissimo- morte certa ISS- Calcolo Sommatoria del punteggio di maggiore gravità elevato- quadrato delle tre aree maggiormente interessate S = aq + bq +cq VALORI SUPERIORI A 15 TRAUMA GRAVE E’una diagnosi anatomica precisa che può essere attuata solo dopo il ricovero ospedaliero. Italia:modello inclusivo Anziché contare su ospedali esclusivamente dedicati al trauma come nel caso americano,consta sulle potenzialità specifiche di ogni stabilimento ospedaliero in un’area organizzata a rete SIAT E’ il prodotto dell’integrazione funzionale tra i servizi di emergenza extraospedaliera e la rete ospedaliera del territorio Ha la finalità di assicurare al paziente con trauma maggiore la cura definitiva nel minor tempo possibile e nel luogo più adatto mediante un trasporto definito di centralizzazione La rete per la gestione del Trauma Centri Trauma ad alta specializzazione Centri di Trauma di zona Presidi di Pronto Soccorso per trauma CTS Ospedale dotato di una Unità di gestione del trauma maggiore con tutte le specialità utili a gestire ogni tipo di lesione CTZ Dotato di una unità operativa Trauma team che gestisce ogni tipo di lesione tranne alcune PST Garantisce anche sotto il profilo chirurgico,le lesioni che determinano instabilità,prima del trasferimento Unità riabilitative ad alta specializzazione(unità spinali e per cerebrolesioni acquisite) Unità di Medicina riabilitativa Unità territoriali Trauma Grave : criticità IL TRAUMA E’ UN GRAVE PROBLEMA SANITARIO SUSSISTONO SPESSO NOTEVOLI DIFFICOLTA’ DIAGNOSTICHE 22,3 % RITARDATA DIAGNOSI 37% DEI DECESSI DIPENDONO DA RITARDATA DIAGNOSI 72% DI ERRORI NEGLI OSPEDALI PICCOLI 48% DI MORTI EVITABILI ( emorragie e pnx ipertensivo ) NEI PICCOLI OSPEDALI Cambiamento organizzativo Sino a non molto tempo or sono nel Lazio il trauma grave veniva condotto all’ospedale più vicino,poi trasferito ad altro stabilimento e spesso trasferito ancora Tempo tra trauma e laparotomia Oggi sappiamo che sino a 90 minuti dal trauma alla sala operatoria non peggiora la mortalità nei traumi chiusi Grande parte delle morti evitabili arriva dai piccoli ospedali Non bisogna sbagliare ospedale In quale ospedale condurre il Trauma grave Centralizzazione della risposta By pass Gli ospedali più piccoli sono quelli che presentano le maggiori criticità La realizzazione di reti SIAT diminuisce la mortalità Sistemi integrati di assistenza al trauma Mortalità intraospedaliera a 30 gg per trauma con ISS>15 21,4% nei SIAT (Udine,Bologna Maggiore,San Camillo) Mortalità per trauma Immediata> 1 ora Tardiva< 4 ore Trauma: tre picchi di mortalità 1 Decessi immediatamente dopo il trauma causati da lesioni incompatibili con la vita 2 Decessi che avvengono nelle prime ore dopo l’accesso in ospedale per evoluzione di lesioni emorragiche, insufficienza respiratoria o lesioni cerebrali. In questo ambito è necessario un riconoscimento tempestivo ed adeguato per ridurre i decessi definiti”morti evitabili”. 3 Decessi a lunga distanza dal trauma sino a 4 settimane Trauma grave ATLS ER Preparazione Trauma team Valutazione primaria Valutazione secondaria Esame testa piedi ample Trauma grave: criticità Accesso alla diagnosi primaria Accesso alla diagnosi secondaria Tempo trauma sala operatoria Sala angiografica in caso d lesioni pelviche Trauma grave in Pronto Soccorso Valutazione Globale Immediata Esame obiettivo Anamnesi Diagnostica laboratorio Diagnostica Strumentale Monitoraggio parametri vitali Terapia di supporto Ortopedico Politrauma a prevalenza: Medico di Urgenza Rianimatore Ortopedica Rianimatoria Chirurgica Neurochirurgica Chirurgo Neuro chirurgo AIS DEA II Livello S.M. Goretti Latina ACCESSI PER TRAUMA 13.000 traumi per anno ORGANI INTERESSATI TESTA E COLLO ADDOME RACHIDE BACINO E ARTI 50 % 5 - 25 % 5 - 25 % 50 - 70 % CAUSA DELLA COMPROMISSIONE DELLE FUNZIONI VITALI TRAUMA DIRETTO SHOCK TRAUMATICO CON IPOVOLEMIA COMPLICANZE Trauma grave: obiettivi Riduzione di mortalità,morbilità, disabilità e degli stati di sofferenza legati ai traumi e alle malattie acute mediante protocolli condivisi che organizzino il percorso del paziente dal territorio al Centro ospedaliero, su modelli evidence based. Arrivo del trauma grave in Pronto Soccorso Comunicazione da parte della Centrale 118 Triage Invio immediato del paziente in sala rossa o in sala chirurgica TIPOLOGIA DI ATTIVITA’ E PRESTAZIONI STABILIZZAZIONE E PRIMO TRATTAMENTO DEL POLITRAUMA E DEL TRAUMA MAGGIORE PERCORSO DEL TRAUMA GRAVE IN PRONTO SOCCORSO OBIETTIVI IDENTIFICARE LA CORRETTA SEQUENZA DELLE PRIORITA’ NELLA VALUTAZIONE DEL TRAUMA GRAVE APPLICAZIONE DEI PRINCIPI DI VALUTAZIONE PRIMARIA E SECONDARIA LINEE GUIDA E RIANIMAZIONE INIZIALE E DI TRATTAMENTO DEFINITIVO DEL TRAUMATIZZATO IMPORTANZA DELL’ANAMNESI E DEL MECCANISMO DEL TRAUMA PER IDENTIFICARE MEGLIO LE LESIONI ANALISI DELLE CRITICITA’ E MISURE DI RISPOSTA Gestione del Trauma Grave Metodo ATLS VALUTAZIONE PRIMARIA A -Mantenimento delle vie aeree e protezione del rachide cervicale B - Respirazione e ventilazione C - Circolazione controllo delle emorragie D - Disabilità : stato neurologico GCS E - Esposizione – controllo ambientale con controllo ipotermia AIRWAY DEVE ESSERE ASSOLUTAMENTE PRIORITARIA LA VALUTAZIONE DELLA PERVIETA’ DELLE PRIME VIE AEREE CON ISPEZIONE ALLA RICERCA DI C.E. E DI FRATTURE DEL MASSICCCIO FACCIALE , DELLA STRUTTURA MANDIBOLARE ,TRACHEALE O LARINGEA CHE POSSONO CAUSARE OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE LA I.O.T E’ INDICATA NEI PAZIENTI CON LESIONI CRANICHE SEVERE , STATO DI COSCIENZA ALTERATO O GCS MINORE O UGUALE A 8 LE MANOVRE NECESSARIE A MANTENERE LA PERVIETA’ DELLE PRIME VIE AREEE SONO ESEGUITE PROTEGGENDO LA COLONNA CERVICALE ( CHIN LIFT E JAW TRUST ) NON E’ NECESSARIA L’INTUBAZIONE SELVAGGIA LA PROTEZIONE DELLA COLONNA CERVICALE FINO ALL’ESCLUSIONE RADIOLOGICA DI LESIONI ( TRE PROIEZIONI ) PREVEDE LA APPOSIZIONE DI COLLARE CERVICALE E IL MANTENIMENTO DEL COLLO IN POSIZIONI CHE ESCLUDANO IPERESTENSIONE , IPERFLESSIONE O ROTAZIONE. SOSPETTO DI FRATTURA DELLA COLONNA CERVICALE DEVE ESSERE CONSIDERATA PRESENTE UNA FRATTURA DELLA COLONNA CERVICALE IN PAZIENTI POLITRAUMATIZZATI , CON STATO DI COSCIENZA ALTERATO O UNA LESIONE CHIUSA AL DI SOPRA DELLA CLAVICOLA LA PROTEZIONE DELLA COLONNA CERVICALE COSTITUISCE IL PIU’ IMPORTANTE PRINCIPIO DI TRATTAMENTO BREATHING LA PERVIETA’ DELLE VIE AEREE NON ASSICURA UNA BUONA VENTILAZIONE E’ NECESSARIO UN RICAMBIO CORRETTO DI GAS PER OSSIGENZAIONE OTTIMALE E ELIMINAZIONE DELLA ANIDRIDE CARBONICA LA VENTILAZIONE RICHIEDE UN ADEGUATO FUNZIONAMENTO DEI POLMONI , DEL DIAFRAMMA E DELLA PARETE TORACICA L’ISPEZIONE , LA PERCUSSIONEE L’AUSCULTAZIONE DEL TORACE SONO ASSOLUTAMENTE FONDAMENTALI PER SOSPETTARE O DIAGNOSTICARE LEISONI IN GRADO DI COMPROMETTERE LA VENTILAZIONE BREATHING PNX IPERTENSIVO LEMBO COSTALE CON CONTUSIONE POLMONARE EMOTORACE MASSIVO PNX APERTO SONO LESIONI CHE COMPROMETTONO LA VENTILAZIONE E LA CUI DIAGNOSI DEVE ESSERE FATTA NELLA VALUTAZIONE PRIMARIA BREATHING PNX E EMOTORACE SEMPLICI , FRATTURE COSTALI E CONTUSIONE POLMONARE COMPROMETTONO LA VENTILAZIONE IN GRADO MINORE E LA DIAGNOSI E’ GENERALMENTE FATTA NELLA VALUTAZIONE SECONDARIA BREATHING O2 IN MASCHERA > 12 l MIN VENTILAZIONE MANUALE CON P.A. VENTILAZIONE MECCANICA DECOMPRESSIONE TORACICA SE PNX IPERTENSIVO AL II SPAZIO INTERCOSTALE BREATHING IN UN PAZIENTE CON PNX IPERTESO O PNX L’ INTUBAZIONE OROTRACHEALE CON VIGOROSA VENTILAZIONE MANUALE PUO’ PEGGIORARE IL QUADRO CLINICO CIRCULATION 2 VENE PERIFERICHE A LUME MULTIPLO 2000 cc RL CATETERE VESCICALE SONDINO NASOGASTRICO VENA CENTRALE CIRCULATION L’EMORRAGIA E’ LA PRINCIPALE CAUSA DI DECESSI DA TRAUMA POTENZIALMENTE PREVENIBILI CON UN RAPIDO TRATTAMENTO IN OSPEDALE L’IPOTENSIONE CONSEGUENTE A UNA LESIONE DEVE ESSERE CONSIDERATA IPOVOLEMICA FINO A PROVA CONTRARIA EPISODI IPOTENSIVI SULLA SCENA DEL TRAUMA ANCHE SE SEGUITI DA RIPRISTINO SIGNIFICANO MAGGIOR RISCHIO DI MORTALITA’ E’ PERTANTO FONDAMENTALE UNA RAPIDA VALUTAZIONE DELLO STATO EMODINAMICO DEL PAZIENTE GLI ELEMENTI CLINICI CHE DANNO IN POCHI SECONDI INFORMAZIONI FONDAMENTALI SONO LO STATO DI COSCIENZA . IL COLORE DELLA CUTE ED IL POLSO CIRCULATION STATO DI COSCIENZA – Quando il volume di sangue e’ ridotto la perfusione cerebrale può essere alterata in modo critico e quindi provocare un’alterazione dello stato di coscienza Di contro un paziente cosciente può aver perso una significativa quantità di sangue CIRCULATION COLORITO CUTANEO : E’ UN INDICATORE UTILE PER VALUTARE UN PAZIENTE TRAUMATIZZATO IPOVOLEMICO. UN PAZIENTE CON CUTE ROSEA E’ RARAMENTE IN IPOVOLEMIA CRITICA DOPO UN TRAUMA. CUTE GRIGIA ED ESTREMITA’ BIANCASTRE SONO SEGNI SCONTATI DI IPOVOLEMIA CIRCULATION POLSO :I polsi devono essere valutati bilateralmente (carotide o femorale ) per qualita’ frequenza e ritmo. Polsi periferici pieni lenti e regolari sono in genere segno di normovolemia relativa in pazienti senza terapia con betablocco. Un polso rapido e’ generalmente segno di ipovolemia ma puo’ avere altre cause. Un polso regolare non esclude l’ipovolemia. L’assenza di polsi centrali impone un’immediata azione rianimatoria per ripristinare volume ematico e gittata cardiaca efficaci per evitare il decesso del paziente. EMORRAGIA LE EMORRAGIE ESTERNE DEVONO ESSERE IDENTIFICATE E CONTROLATE DURANTE LA VALUTAZIONE PRIMARIA LA PERDITA DI SANGUE ALL’ESTERNO DEVE ESSERE TRATTATA CON PRESSIONE MANUALE SULLA FERITA. POSSONO ESSERE UTILI PRESIDI DI IMMOBILIZZAZIONE PEUMATICA. NON VANNO USATI LACCI EMOSTATICI O PINZE LE EMORRAGIE NELLA CAVITA’ TORACICA E ADDOMINALE E NEI TESSUTI MOLLI CIRCOSTANTI LA FRATTURA DI BACINO O OSSA LUNGHE SONO LE CAUSE PIU0’ IMPORTANTI DI EMORRAGIE OCCULTE. ESPANSIONE VOLEMICA NEL POLITRAUMA RINGER LATTATO IN RAPPORTO 4\1 VOLUVEN IN RAPPORTO 1 \ 1 EMOTRASFUSIONE EMORRAGIA I PAZIENTI ANZIANI HANNO MINORI CAPACITA’ DI RISPOSTA ALLA PERDITA DI VOLUME I BAMBINI HANNO MAGGIORE RISERVA FISIOLOGICA E SPESSO PEGGIORANO IN MODO PRECIPITOSO E CATASTROFICO L’ATLETA BEN ALLENATO SPESSO NON MOSTRA TACHICARDIA EMOTRASFUSIONE NEL POLITRAUMA IN CASO DI INSTABILITA’ EMODINAMICA DEVONO ESSERE RICHIESTE 2 SACCHE URGENTI NEI PAZIENTI ANZIANI CON FRATTURA DI BACINO E’ IMPORTANTE EMOTRASFONDERE Nel trauma penetrante PAS 70 mmhg Nel trauma cranico PAS 110 mmhg Il paziente con trauma grave con instabilità emodinamica che non risponde in modo corretto al reintegro volemico,deve essere inviato in S.O. Ma è sufficiente l’esame ecografico o, invece è necessaria la TC ? DISABILITY : STATO NEUROLOGICO VERSO LA FINE DELLA VALUTAZIONE PRIMARIA DEVE ESSERE ESEGUITA UNA RAPIDA VALUTAZIONE NEUROLOGICA AD ESEMPIO CON IL METODO AVPU METODO AVPU A Alert - Sveglio , cosciente V Vocal - Risponde agli stimoli verbali P Pain - Risponde al dolore U Unresponsive – non risponde ad alcuno stimolo GCS APERTURA OCCHI Spontanea Verbale Dolorosa Assente 4 3 2 1 MIGL. RISP. MOTORIA Comandi Localizzazione dolore Flessione normale Flessione anormale Estensione Nessuna risposta 6 5 4 3 2 1 RISPOSTA VERBALE Orientata Confusa Inappropriata Incomprensibile Nessuna risposta 5 4 3 2 1 DISABILITY UNA DIMINUZIONE DELLO STATO DI COSCIENZA A VOLTE INDICA DIMUNUZIONE DELLA OSSIGENAZIONE E O DELLA PERFUSIONE CEREBRALE OPPURE DIPENDE DA LESIONI CEREBRALI DIRETTE IL RISCONTRO DI LIVELLO DI COSCIENZA ALTERATO INDICA LA NECESSITA’ DI RIVALUTARE L’OSSIGENAZIONE , LA VENTILAZIONE E LA PERFUSIONE DEL PAZIENTE DISABILITY ALCOOL E DROGHE POSSONO ALTERARE IL LIVELLO DI COSCIENZA DEL PAZIENTE UNA VOLTA ESCLUSE IPOSSIA ED IPOVOLEMIA LE ALTERAZIONI DEL LIVELLO DI COSCIENZA ANDREBBERO ATTRIBUITE A LESIONI DEL SNC DISABILITY E’ FONDAMENTALE UNA VALUTAZIONE NEUROLOGICA RIPETUTA CHE AIUTA NEL CONTROLLO DI PAZIENTI AD ESEMPIO CON “ INTERVALLO LUCIDO“ DA EMATOMA EPIDURALE ACUTO EXPOSURE ESPOSIZIONE E CONTROLLO AMBIENTALE IL PAZIENTE VA SVESTITO COMPLETAMENTE SI EFFETTUA UN’ESPLORAZIONE COMPLETA E’ IMPORTANTE IL CONTROLLO DELLA TEMPERATURA DEL PAZIENTE ( IPOTERMIA ) PRESIDI AGGIUNTIVI ALLA VALUTAZIONE PRIMARIA E ALLA RIANIMAZIONE MONITORAGGIO ECG ( aritmie ipercinetiche o ipocinetiche) CATETERE VESCICALE ( inserito prima dell’esplorazione rettale ) SONDINO NASOGASTRICO ( diminuisce la distensione gastrica e il rischio di inalazione ) TRAUMI QUALI SONO LE INDICAZIONI ALLA RICHIESTA DI ESAMI STRUMENTALI URGENTI ? Trauma grave TC ENCEFALO RX COLONNA CERVICALE RX TORACE ECO ADDOME-FAST* RX BACINO TC ms nel trauma grave Negli stabilimenti che dispongano di attrezzatura adeguata ci si orienta verso l’esecuzione di TC tb che rapidamente consente diagnosi corrette ed ha maggiore specificità e sensibilità INDICAZIONI ALLA T.C. ENCEFALO Alto o altissimo rischio di lesione endocranica. Riduzione o deterioramento dello stato di coscienza segni neurologici focali modificazioni pupillari progressione di sintomi , confusione o coma - sospetta frattura o nota frattura infossata , ferita aperta o penetrante , corpi estranei ,evidente frattura della base , otorragia rinorragia. RX COLONNA CERVICALE FINO A T1 NON INDICATA RX CRANIO Trauma cranico Una commozione è una disfunzione neuronale transitoria, rapidamente reversibile, associata a perdita di coscienza, che si verifica immediatamente dopo il trauma cranico. Una contusione è un colpo localizzato o una lacerazione di tessuto tessuto cerebrale, accompagnata da emorragia parenchimale e/o da edema locale. Le aree più colpite sono la superficie ventrale ventrale dei lobi frontali e le parti inferolaterali di lobi temporali. Il danno assonale diffuso deriva da forze di accelerazione/decelerazione che tagliano tagliano e strappano gli assoni (sostanza bianca), distruggendo le guaine mieliniche. Ne deriva spesso edema cerebrale diffuso con tendenza all'emorragia. Il danno assonale diffuso è uno dei danni cerebrali gravi più comuni nell'infanzia, riscontrandosi molto più spesso degli ematomi intracranici. intracranici. Un ematoma epidurale è una raccolta di sangue tra la dura madre e la superficie ossea ossea del cranio derivante da un danno arterioso o venoso. Un ematoma subdurale è una raccolta di sangue al di sotto della dura madre, di solito solito associato a una contusione significativa del cervello. Le emorragie intraventricolari, intraventricolari, intraparenchimali e subaracnoidee sono raccolte di sangue, rispettivamente, nel sistema ventricolare cerebrale, nel tessuto cerebrale o nello spazio subaracnoideo. subaracnoideo. Le fratture craniche si verificano quando l'integrità ossea del cranio è distrutta. Le fratture possono essere lineari, depresse, comminute e si possono verificare in qualsiasi qualsiasi punto del cranio, incluse le ossa occipitali, temporotemporo-parietali, parietali, frontali e della base. Gli urti sul viso possono determinare fratture fratture facciali delle ossa nasali, dei seni paranasali o delle regioni orbitali. Nei bambini, le meningi possono rimanere intrappolate in una frattura frattura cranica lineare e produrre una frattura sporgente. Questa è in realtà una cisti leptomeningea, leptomeningea, che si sviluppa entro un tempo compreso tra 3 e 6 sett. dal trauma e può essere la prima evidenza della frattura lineare, lineare, verificatasi al momento dell'incidente. Fattori di rischio del Trauma Grave Uso di psicofarmaci, alcool o droghe Pregressi traumi o patologie preesistenti Pazienti in trattamento anticoagulante Età avanzata Uso o meno dei mezzi di contenzione Tempo trascorso tra trauma e arrivo in PS Il Trauma grave è una malattia dinamica E’ ESSENZIALE UNA RIVALUTAZIONE FREQUENTE DELLA SICUREZZA DELLE VIE AEREE PER IDENTIFICARE QUEI PAZIENTI CHE STANNO PERDENDO LA CAPACITA’ DI MANTENERE UNA VIA AEREA ADEGUATA TRAUMA CRANICO NEL BAMBINO Se vi sono perdita di coscienza , segni o sintomi neurologici ( non un solo episodio di vomito ) o se l’anamnesi è incompleta o contraddittoria , è necessario procedere con ulteriori indagini diagnostiche. TC o RX Cranio Se non sussistono le condizioni suddette e se non ci sono condizioni particolari ( intossicazioni , uso di anticoagulanti ,gravi lacerazioni del cuoio capelluto o ematomi , idrocefalo trattato con shunt ) i bambino viene dimesso con foglio di istruzioni. VALUTAZIONE SECONDARIA ESAME OBIETTIVO GENERALE DALLA TESTA AI PIEDI ANAMNESI ITER DIAGNOSTICO VALUTAZIONE SECONDARIA Esami di laboratorio Emocromo , gruppo , glicemia , creatinina , elettroliti , transaminasi , coagulazione , ega , esame urine , alcoolemia , lipasi , amilasi. VALUTAZIONE SECONDARIA Esami strumentali Rx rachide cervicale Rx Torace Eco addome – eco fast TC encefalo Rx Bacino Rx colonna in toto Altri esami radiografici FRATTURE OSSEE LEMBO COSTALE MULTIPLO VOLET TORACICO – LESIONI VERTEBRO MIDOLLARI – FRATTURE DEL MASSICCIO FACCIALE PROVOCANO INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ACUTA FRATTURE OSSEE FRATTURE PELVICHE E DELLE OSSA LUNGHE POSSONO CAUSARE SHOCK EMORRAGICO COLONNA CERVICALE ìFONDAMENTALE LA CINETICA DEL TRAUMA Paziente cosciente con sole lesioni al cranio o al volto Se il paziente è cosciente , non intossicato , senza segni neurologici e senza dolore o rigidità nucale. Trauma colonna cervicale con dolore Trauma con deficit neurologico Paziente con perdita di coscienza e con lesione cranica RX RX RX RX – T.C. LESIONI VERTEBRO MIDOLLARI CAUSANO SHOCK NEUROGENO GESTITE CON METILPREDNISOLONE 30 MG\KG IN 15 MINUTI SEGUITI DA INTERVALLO DI 45 MINUTI E POI NUOVA INFUSIONE DI 5,4 MG\KG PER ORA PER LE RESTANTI 23 ORE * Fratture ossee critiche per le funzioni vitali Costali – Volet toracico – Lesioni vertebro midollari Insufficienza respitratoria acuta Pelviche – Ossa lunghe shock emorragico Lesioni vertebro midollari shock neurogeno MASSICCIO FACCIALE TRAUMA OSSA NASALI TRAUMA ORBITARIO CHIUSO TRAUMA III MEDIO FACCIA TRAUMA MANDIBOLARE INDICATA RX CRANIO PER OSSA DELLA FACCIA DOPO ATTENTA VALUTAZIONE CLINICA DEL MEDICO D’URGENZA E ANCHE IN CASO DI SOSPETTO DI LESIONE BLOW-OUT O PER RICERCA DI CORPO ESTRANEO RADIOPACO Trauma massiccio facciale Utile l’uso emostatico di catetere vescicale (20-30 acqua) che consente un buon controllo dell’emorragia fuori dall’ospedale Trauma grave arti In caso di trauma massivo anche di un solo arto si assegna Codice Rosso In particolare nei soggetti anziani lesioni massive di un arto sono una della cause di morte evitabile Abbreviated Injury Scale Regioni Corporee Strutture Anatomiche 1..9 1..6 1..9 1 - Testa 1 - Intera area 2 - Volto 2 - Vasi 3 - Collo 3 - Nervi 4 - Torace 4 - Organi 5 - Addome 6 - Rachide 7 - Arti Sup. Organo Indice di gravità AIS Lesione 1..9 1..9 1..9 1..6 ISS = (AIS)2 + (AIS)2 + (AIS)2 5 - Segmenti scheletrici 6 - Perdita di Coscienza Terminologia descrittiva standardizzata per confronto di lesioni secondo gravità. 8 - Arti Inf. 9 - Ustioni, Ipoterm ia, Shock elettrico MCQ dell’assistenza al Politrauma Trauma:le dimensione del fenomeno prima causa di morte nei soggetti di età < 40 anni l’OMS stima in Europa, circa 800.000 morti per trauma per anno (2.200 al giorno, 90 ogni ora) in alcuni paesi l’alta qualità delle cure ha permesso la riduzione del 30% dei morti per trauma (OMS 2005) il trauma:“the neglected desease of modern society” (National Academy of Science 1968) Classificare e graduare il trauma ICD-9 -CM + AIS per Migliorare il Sistema di Emergenza e La Gestione clinica del paziente traumatizzato Trauma grave RIANIMATORIO CHIRURGICO ORTOPEDICO CHIR. VASCOLARE NEUROCHIRURGICO ALTRO Trauma grave: ATLS Valutazione primaria:ABCDE Valutazione secondaria:anamnesi,dinamica,EO,esa me testa piedi Rivalutazione continua:diuresi,funzioni vitali Trattamento definitivo:SO,UTI. SIMULTANEITA’ CONDIZIONE FONDAMENTALE NELLA GESTIONE DEL TRAUMA E’ UN PERCORSO FORMATIVO CHE COINVOLGA MEDICI ED INFERMIERI NELL’OTTICA DI PROCESSI COMUNI La realizzazione in alcune aree del nostro paese, di Trauma Team inseriti in reti regionali di Trauma Center, ha ridotto la mortalità del 7,7 al 42 % LA GESTIONE DEL TRAUMA GRAVE NON PUO’ PRESCINDERE DA COMPETENZA , GESTIONE D’EQUIPE E DEVE SEGUIRE PERCORI SNELLI CHE HANNO DI FATTO L’OBIETTIVO DI RIDURRE INABILITA’E MORTI EVITABILI Trauma grave : obiettivi Migliorare l’assistenza ospedaliera Migliorare la formazione del personale Categorizzazione degli ospedali ed indirizzamento Registro nazionale traumi e procedure di verifica di qualità TRAUMA GRAVE:Obiettivi Riduzione della mortalità precoce e complessiva legata al trauma Riduzione delle morti potenzialmente prevenibili Riduzione degli esiti invalidanti a breve e lungo termine Riduzione dell’incidenza della disfunzione multiorganica e della sepsi Riduzione della degenza ospedaliera Trauma grave: percorso Dal soccorso extraospedaliero al trauma center alla riabilitazione