Gli infermieri ci sarebbero, ma non li assume nessuno
by user
Comments
Transcript
Gli infermieri ci sarebbero, ma non li assume nessuno
8 TORINO Andrea Costa Gliinfermieri?Cisono,eanche ben formati e specializzati: peccato però che nessuno li assuma nonostante la carenza di personale. E così quello che è un problema vero e proprio assumeicontornidiunaburletta. Con i sindacati che da un lato denuncianolacarenzadipersonale con la stessa Regione che conferma le carenza di organico, ma dall’altra i soliti problemiburocraticiopeggiodibilancio per cui alla fine non vengonoassunti.InquestocasoèNursingUpchedenuncialaclamorosa distorsione in particolare nelcampopediatrico,dovedomanda e offerta potrebbero incontrarsi perfettamente ma alla fine tutto resta come prima. «Esiste un problema estremamenteimportantelegatoallafigura degli infermieri pediatrici -spiegal’organizzazionedeilavoratori - c’è uno scompenso enorme tra il numero d’infermieri pediatrici che ogni anno si laureano e il numero di essi chepoitrovanounorealesboccolavorativo».Einumeriparlano chiaro,e sono anche clamorosi:adesempioalReginaMargherita, ossia nell’ospedale di riferimento per tutta la regione per quel che riguarda la pediatria,su463infermieriimpiegati unquarto(quasi 110)nonsono NUMERI Continua a crescere l’iscrizione all’albo dell’Ipasvi pediatrici. E allora la domanda sorge spontanea: per quale ragione c’è un così scarso utilizzo di queste figure? Il sospetto è che nella gestione dei reparti la lorospecializzazione,cheinteoria dovrebbe essere un valore aggiunto importante, diventi invece un limite. Già, perché un pediatrico va impiegato soloinpediatria,mentreuninfermieresenzaquellaspecializzazione no. Ma ci sono anche altri esempi.AlMartinidiTorinoinpediatria su 19 posti solo 10 sono infermieri pediatrici, mentre inveceadAlbaipediatricisono10 su 24 posti e ad Asti sono solo 5 su32aVerbaniasolo6su13ecosì via. «Ènecessariointervenire per programmare meglio questo settoredell’infermieristica,perché è assurdo sfornare tanti in- Giovedì 28 gennaio 2016 il Giornale del Piemonte ALLARME Nursing Up incontra Regione e Università Gli infermieri ci sarebbero, ma non li assume nessuno Al Regina Margherita su 463 professionisti ben un quarto (quasi 110) non sono pediatrici. Al Martini su 19 posti solo 10 sono specializzati fermieri pediatrici che poi diventano,difatto,solodeidisoccupati» osserva Claudio Delli Carri, segretario regionale del Nursing Up, il sindacato degli Infermieri Italiani. Allarme vero e proprio lanciato alla vigilia del confronto in Regione sull’Università.Allarmetral’altrobasatosunumeriassaisignificativi: perchè tanto per capircidal2011aoggi,ossianegliultimi5anni,inItaliasisonolaureati 1.440 infermieri pediatrici, quasi300l’anno,maipostidilavoromessiabandointuttoilPaese però, nello stesso lasso di tempo, sono stati solo 72. Segno questo che la piaga lungi dall’essere soltanto Piemontese è in realtà di rango nazionale.Maperqualeragioneaccede questo fenomeno? «La spiegazione è semplice DISASTRO E intanto le tasse si mangiano gli affitti Protesta in Comune di Confedilizia: l’80% dei canoni se li porta via il fisco. Come sempre La Sala Rossa ha ospitato la celebrazionedelGiornodellaMemoria.Consigliocomunale affollato di autorità civili e militari eanchedigiovanistudentidellescuolemedie torinesi che assieme con gli insegnanti hanno lavorato al progetto «Pietre d’Inciampo». Ha introdotto la celebrazione Giovanni Porcino, presidente del Consigliocomunale: «Partecipoquest’anno,per lasecondavolta,allacelebrazionediunaricorrenza e di un incontro che mi hanno coinvolto, come poche altre iniziative in qualità di presidente del Consiglio comunale, emotivamente e in profondità». Settantuno anni fa, il 27 gennaio 1945 si aprivano i cancelli di Auschwitz e si consegnarono al mondo le prove inconfutabili dell’orroreperpetratodalregimenazistaal fine di sterminare il popolo ebraico e molti altri esseri umani. Celebrando il ricordo dell’avvenimento la Sala Rossa ha rivolto un pensiero innanzitutto a quegli uomini, donne e bambini che da quella prigione non fecero ritorno a casa. «Commozione sinceraèrivoltaatutticolorochehannovistonegata,umiliata,ecalpestatalapropria dignità, la propria identità, e la propria appartenenzareligiosa,etnica,politicaecivi- L’imposizionefiscalesullaproprietàimmobiliareharaggiuntolivelliinsostenibili.Lodiconoi numeri. I proprietari che danno in locazione un immobile non abitativo cioè negozi, uffici, hannoun’imposizionefiscalecheraggiungeunlivellotaledaeroderefinoall’80percentodelcanone di affitto. Una percentuale che sfiora quasi il 100 per cento, se si aggiungono le tasse, le spese che incombono come la manutenzione, l’assicurazione e ricadono sul proprietario/locatore. Per dareunpo’difiatoaquestasituazione,èarrivata unapropostadapartediApeConfediliziadiTorino,cheharaccoltofirmeehapresentatounapetizione al Consiglio Comunale, che sarà illustrata martedì2febbraioalle11,30aPalazzoCiviconellaSalaCapigruppo.Cosavienechiestonellapetizione? Al Comune si chiede di intervenire, riducendol’Imuaiproprietaridiabitazione,chealoro volta riducono l’affitto agli inquilini. Sarebbe unpiccolopassoavanti,cheaiuterebbemoltefamiglie ad evitarelo sfratto e le chiusure diesercizi commerciali. La riduzionedell’entrata dell’Imu da parte del Comune sarà compensata dai minori costi che dovrà affrontare per l’emergenza abitativa delle famiglie sfrattate e i negozi riusciranno a restare aperti. Ma chi potrà fruire di questa riduzione? I contrattiabitativi4+4annichecomprendonoaffitti a canone libero, senza agevolazioni fiscali; contratti 3 anni+2, affitti con canone che non puòsuperareunmassimostabilitodallacontrattazione dei sindacati a livello comunale e che hannoperleggeagevolazionifiscali;contrattiad usodiversodall’abitativodidurata6anni+6ditipologiacommerciale.LapropostadiApeConfediliziaèindefinitivadiridurrel’aliquotaproporzionalmenteallariduzionedelcanone.Qualesarà la risposta dell’amministrazione comunale? Se ne parlerà e discuterà nell’apposita Commissione Consiliare. Va detto però che anche se negli ultimi anni le imposte sono aumentate e i canonidiminuiti,amanteneresulivelliinteressantilaredditivitànettaèstatoilcalodellequotazioni.UnabellavittoriadiPirroperlaproprietà,perché la diminuzione dei prezzi penalizza chi possiede già un immobile e mette di fronte a un dilemma i potenziali investitori, favorendo sì l’acquisto nell’immediato, ma ipotecandolo in prospettiva. Aco da capire – spiega Delli Carri – nei reparti pediatrici è sempre più frequente l’utilizzo d’infermieri, anche laddove andrebbero utilizzati invece gli infermieri pediatrici. In questo modoleUniversità–prosegueDelli Carri – rischiano di diventare delle fabbriche di disoccupati, o di pendolari europei, visto che molti di questi infermieri trovanopoilavoro all’estero, in Inghilterra ad esempio. Credo invece che i nostri governanti, anche regionali, debbano avere ben presente questo problemaedebbanotrovareunasoluzione immediata. Perché è assurdo sprecare un patrimonio professionale di questo tipo. Nell’incontroinRegioneinprogramma oggi batteremo forte su questo tema e pretenderemo risposte immediate». Ma quali tendenze stanno caratterizzando lo sviluppo della professione di infermiere? Gli ultimi dati sulle iscrizioni agli Albi Ipasvi avevano diffuso un certoottimismosullepossibilitàche,nelgirodiqualcheanno, si potesse colmare il divario con gli altri Paesi europei per quanto riguarda la dotazione di risorse umane specializzate. Ineffetti,negliultimianniilnumero di infermieri è cresciuto: dai 5,9 infermieri per abitante del 2000 si è passati ai 6,1 nel 2005eai6,6nel2011,ultimoannodisponibile.Tuttavia,sièancoralontanidauna condizione DELLI CARRI Il Segretario: «Stiamo creando una massa di disoccupati» paragonabile con quella dei principaliPaesieuropeiedinlinea con gli standard fissati a livellointernazionale.L'Italiainfatti è ancora parecchio indietro nella graduatoria europea stilatadall'Ocse.Inquestaclassifica, il nostro Paese è infatti al diciottesimo posto, su 33. Enonnonsitrattacertodiunrisultato lusinghiero, anche in considerazione del fatto che non necessariamente ad ogni nuova iscrizione corrisponde unaeffettivacondizionedilavoro. Un ulteriore parametro osservatonellapopolazionedegli iscritti riguarda l'invecchiamentodellapopolazioneinfermieristica. Nell'ultimo quinquennio è invecchiata di oltre dueanni, nellamedia nazionale, passando dai 41,1 anni del 2007 ai 43,3 del 2012. GIORNO DELLA MEMORIA La Sala Rossa ricorda le vittime del nazismo le». È intervenuto anche Nino Nino Boeti (vice presidente del Consiglio regionale dellaregionePiemonte)ilqualehaportato il saluto dell’aula di Palazzo Lascaris per unagiornatachevedepartecipelaRegione in molte iniziative dedicate al Giorno della Memoria. Boeti ha ricordato in particolare «Pietre d’inciampo» (su cui si è poi espressoGuidoVaglio),ilconcertodioggi28gennaioinprogrammaalConservatorioededicato alle vittime del campo di concentramentodiTerezin,el’incontroalMuseodiffuso della Resistenza, una riflessione sulla figura di Ferruccio Maruffi. GuidoVaglio(DirettoredelMuseodiffuso della Resistenza) ha parlato del lavoro fattoconleinsegnantieiragazzidellaScuola media Ugo Foscolo, (e in particolare con leprofessoresseMennuti,ColecchiaeTeatino), sostenuta dal Consiglio Regionale del Piemonte, di Torino e da Fondazione Crt. «Anticipandole manifestazioni perquesta giornata della memoria – ha detto Vaglio-i ragazzihannoconcentrato lalororicerca storica su una delle pietre d’inciampoconcepitedaGunterDemnig,quelladedicata a Luigi Nada, operaio attivo negli scioperi del marzo del ’44 e morto a Mauthausen».In questa ricerca ha sottolineato Vagliodi«avervistosempreragazzimotivati, interessati e spesso molto commossi». Vaglio ha concluso ringraziando i partner delprogetto:Aned(chehadesignatolapersona di Luigi Nada), la comunità ebraica e ilGoetheInstitutdiTorino.IlsindacoPiero Fassinohaconclusol’incontroricordando «ildovereditrasmetterelamemoria»cheè sempre attuale «e richiama la nostra responsabilità a batterci perché sotto ogni cielo e in ogni terra ogni uomo e ogni donnapossanoviverelapropriaidentitàliberamenteeguardareallapropriavitaconfiducia e speranza». AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 REGIONE PIEMONTE Via Martire XXX Aprile, 30 - 10093 Collegno (To) AVVISO DI AGGIUDICAZIONE PROCEDURA APERTA LAVORI DI MANUTENZIONE IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI DI TUTTE LE STRUTTURE AZIENDALI – LOTTI A,B,C, MESI 36 Il Direttore Generale informa che con atto di Determinazione del Dirigente Responsabile n. 7 del 13 gennaio 2016 sono stati aggiudicati i lavori in oggetto alle sottonotate Imprese: Lotto A (Collegno, Grugliasco) CIG n. 63298938F1 Ditte partecipanti n. 113. (tutte ammesse) Aggiudicataria: COGESI s.r.l. con sede in Torino – Via Bligny 5 Ribasso offerto 29,615 % Lotto B (Rivoli,…) CIG n. 6330402CFA Ditte partecipanti: n. 112 (tutte ammesse) – Aggiudicaria: ELETTRICA SISTEM s.r.l. con sede in Cava de’ Tirreni – Via Gaudio Maironi Ribasso offerto 29,658 % Lotto C (Avigliana, Susa) CIG n. 633076153E – Ditte partecipanti: n. 102. (Tutte ammesse) Aggiudicataria: T.C. s.r.l. con sede in Bergamo – Via Casalino n. 13. Ribasso offerto 29,688 % L’elenco delle ditte partecipanti è allegato alla richiamata Determinazione di aggiudicazione. Collegno, Il Direttore Generale (Dott. Flavio BORASO) Corso Turati, 25/7 - 10128 TEL. 0 11-197 60 59 STAMPA EDIZIONI TELETRASMESSE: QUALIPRINTERS SRL - Via Enrico Mattei, 2 - VILLASANTA (MB) - Tel. 039.302992