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NON RIUSCIAMO A FARE ANDARE L`AUDIO, PREGO, L`UNICA

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NON RIUSCIAMO A FARE ANDARE L`AUDIO, PREGO, L`UNICA
NON RIUSCIAMO A FARE ANDARE L'AUDIO, PREGO, L'UNICA COSA CHE POSSIAMO FARE, QUINDI NON VA IL
COLLEGAMENTO INTERNET, QUELLO CHE POSSIAMO FARE È SENTIRCI AL TELEFONO, IO SONO AL
TELEFONO CON MIRELLA, QUESTO SIGNIFICA CHE BISOGNA PARLARE CON GLI AURICOLARI PERCHÉ COSÌ
LEI PUÒ SENTIRE BENE IL SUONO. FAREMO IN QUESTO MODO.
TRA LE VARIE COSE C'È ANCHE IL FATTO CHE IL MIO TELEFONO È SCARICO, RISOLVEREMO ANCHE QUESTO!
NON SI VEDE BENE, BISOGNA SPEGNERE LA LUCE.
SE SPEGNIAMO TUTTO, SIAMO TROPPO NEL BUIO, NON VEDETE VOI LE VOSTRE COSE. PROVIAMO, QUESTA
SERA È LA SERATA DELLE PROVE.
VISTO CHE CI SIAMO ATTARDATI MOLTO, QUESTA SERA CE LA COSTRUIAMO ASSIEME, NON STO A
RIPETERE L'INCONTRO DELLA VOLTA SCORSA CHE È STATO MOLTO RICCO, SIAMO PARTITI CON LA
ACCESSIBILITÀ A TUTTO TONDO E QUESTA SERA FACCIAMO UN'ESPERIENZA INSIEME DI COME POSSIAMO
FARE A ESSERE PIÙ ACCESSIBILI POSSIBILE. DAREI SUBITO LA PAROLA AI RELATORI, QUESTA SERA SONO
CON NOI LORETTA GIOVANARDI, LOGOPEDISTA, LUCIA BRASINI, ASSOCIAZIONE ADDA, E LA DOTTORESSA
CRISTINA DRAGONI DEL SERVIZIO DI PSICOLOGIA CLINICA DELL'OSPEDALE BUFALINI. AFFRONTEREMO UN
ALTRO TIPO DI BARRIERA, LE BARRIERE DELLA COMUNICAZIONE, LE BARRIERE DELLA RELAZIONALITÀ, IN
PARTICOLARE SOFFERMANDOCI SU QUELLE VISIVE E UDITIVE.
PREGO VI LASCIO LA PAROLA.
- È UNA PRIMA ESPERIENZA ANCHE QUESTA! RINGRAZIO DI ESSERE QUI, VEDO CHE SIETE IN DIVERSI, IO
SONO UNA LOGOPEDISTA CHE HA LAVORATO PER DIVERSI ANNI, DUE ANNI ALL’AUSL, MI È STATO CHIESTO
DI PARTECIPARE A QUESTA SERATA PER PARLARE DELLE BARRIERE SENSORIALI DELLA SORDITÀ.
ANCHE SE QUESTO RUOLO DI RELATRICE NON È CHE SIA DI MIO MASSIMO GRADIMENTO, PERÒ LO FACCIO
VOLENTIERI PERCHÉ PENSO CHE SIA UNA COSA MOLTO UTILE E OGNUNO NEL SUO PICCOLO DEVE DARE IL
SUO CONTRIBUTO. PROPRIO ANCHE PERCHÉ LA VITA DI RELAZIONE DEI SORDI È MOLTO COMPLICATA, NON
SOLO PER I RAGAZZI, PER I BAMBINI, MA ANCHE PER LE LORO FAMIGLIE, SE C'È MODO DI POTERE SFATARE
ANCHE SOLO UN PREGIUDIZIO SONO GIÀ CONTENTA DI QUESTO E LA MIA INTENZIONE E LA MIA PRESENZA
È PROPRIO RISPETTO A QUESTO.
HO SCELTO QUESTA FIGURA QUI PER INIZIARE PERCHÉ PENSO CHE SIA MOLTO SIGNIFICATIVA. LA FOTO DI
UN NOSTRO BIMBO CHE ADESSO È UN RAGAZZINO CHE APPUNTO DICE: SONO SORDO, MICA MUTO,
PARLO E PURE TROPPO PERCHÉ IN EFFETTI È DIVENTATO UN GRAN CHIACCHIERONE.
C'È QUESTA MENTALITÀ, COME SI PARLA DI SORDO SUBITO IN AUTOMATICAMENTE SI PENSA CHE UNO SIA
MUTO. È UN PREGIUDIZIO CHE RISALE AI TEMPI QUANDO SONO NATI SORDI MUTI IN ISTITUTO E QUESTO
PREGIUDIZIO È RIMASTO AI SORDI PROPRIO QUESTA ETICHETTA, CHE È MUTO. INVECE I NOSTRI SORDI
SONO SORDI CHE PARLANO E COME DICE IL NOSTRO RAGAZZINO QUI, CHIACCHIERANO ANCHE MOLTO.
LA SORDITÀ È UNO DI QUEI DEFICIT CHE NON SONO SUBITO VISIBILI, QUINDI ANCHE QUESTO CREA DELLE
DIFFICOLTÀ, CREA DELLE PROBLEMATICHE.
LA DICE LUNGA ANCHE IL FATTO CHE A LIVELLO LEGISLATIVO SOLO NEL 2006 CON LA LEGGE NUMERO 95 È
STATO ABOLITO IL TERMINE "SORDOMUTO", LE LEGGI ARRIVANO SEMPRE IN RITARDO, MA QUESTO
SOTTOLINEA PROPRIO IL FATTO CHE PRIMA DI ARRIVARE A UNA LEGGE È DOVUTO PASSARE DEL TEMPO
DATO ANCHE DEI PREGIUDIZI CHE CI SONO RISPETTO A LORO.
I SORDI NON SEMPRE RICEVONO DA PARTE DI NOI UDENTI QUELLE ATTENZIONI E QUELLE DISPONIBILITÀ
NECESSARIE.
SE PER LA STRADA INCONTRIAMO IN UN POSTO QUALUNQUE UNA PERSONA CHE HA UNA DIFFICOLTÀ DI
TIPO MOTORIO OPPURE HA UNA DIFFICOLTÀ DI TIPO VISIVO SUBITO SCATTA IN AUTOMATICO UNA
ATTENZIONE PARTICOLARE E UN'EMPATIA E ANCHE LA PERSONA CHE MAGARI PUÒ ESSERE MENO
DISPONIBILE SI PRODIGA PER AIUTARE. INVECE, QUESTO LO DICO PER ESPERIENZA VISSUTA SUL CAMPO E
PERCHÉ SEMPRE A CONTATTO CON I RAGAZZI, I BAMBINI E I GENITORI QUANDO UN SORDO SI PRESENTA,
SI PRESENTA NEL MODO MIGLIORE MA COME COMINCIA A PARLARE ECCO CHE SUBITO NON SCATTA
QUELL'ATTENZIONE, QUELLA SENSIBILITÀ E SOPRATTUTTO QUELLA DISPONIBILITÀ A METTERSI IN UNA
SITUAZIONE DI EMPATIA E QUESTO LA PERSONA CHE HA QUESTO HANDICAP DI SORDITÀ LO AVVERTE E GIÀ
DA SUBITO NON FA INIZIARE UNA RELAZIONE VERAMENTE SIGNIFICATIVA E NELLA SUA PIENEZZA.
ABBIAMO VARI TIPI DI SORDITÀ, RISPETTO A QUEST’ARGOMENTO MAGARI CERCO DI ESSERE ABBASTANZA
VELOCE PERÒ PENSO CHE SIA IMPORTANTE E L'HO VOLUTO METTERE PERCHÉ È IMPORTANTE SAPERE I
GRADI DI SORDITÀ PER CAPIRE MEGLIO PROPRIO LA PERSONA CHE HA QUESTA DIFFICOLTÀ DI TIPO
UDITIVO.
LE SORDITÀ POSSONO ESSERE DI TIPO EREDITARIO O ACQUISITA, A LIVELLO PRENATALE TRAMITE LE
MALATTIE DI ROSOLIA, INFEZIONI, FARMACI, ETC.. OPPURE PUÒ ESSERE ADDIRITTURA POST-NATALE DOPO
LA NASCITA QUINDI IN SEGUITO A UNA SOFFERENZA NEONATALE. LE SORDITÀ POSSONO ESSERE
TRASMISSIVE QUANDO RIGUARDANO L'ORECCHIO ESTERNO E L'ORECCHIO MEDIO NEL SENSO CHE C'È UNA
LESIONE E IL DANNO NON È MAI MOLTO GRAVE. LA PERSONA SENTE DISTINGUE I SUONI DELLE PAROLE
PERÒ NON PERFETTAMENTE PER CUI È NECESSARIO ALZARE UN ATTIMO IL VOLUME DELLA VOCE ED ECCO
CHE SI COMPRENDE.
C'È LA SORDITÀ NEUROSENSORIALE O PERCETTIVA CHE È LA SORDITÀ PROFONDA, DI TIPO PIÙ GRAVE E
CHE RIGUARDA UN MALFUNZIONAMENTO O UNA LESIONE DELL'ORECCHIO INTERNO.
QUI CI SONO GROSSE DIFFICOLTÀ DI PERCEPIRE I SUONI DEL LINGUAGGIO, I SUONI DELL'ARTICOLAZIONE.
LA SORDITÀ, C'È DIFFERENZA TRA LA SORDITÀ PRELINGUALE, QUELLA CHE VIENE A ESSERCI PRIMA
DELL'ACQUISIZIONE DEL LINGUAGGIO E LA SORDITÀ DI TIPO POST-LINGUALE CHE SORGE DOPO
UN'ESPOSIZIONE PIÙ O MENO LUNGA ANCHE DI ALCUNI MESI, CI SONO ALCUNI CHE DIVENTANO SORDI A
QUA-5 MESI, UN ANNO, DUE ANNI, QUESTA È UNA SORDITÀ DI TIPO POST-LINGUALE E FA DIFFERENZA
RISPETTO A QUELLA PRIMA DEL LINGUAGGIO PERCHÉ IL BAMBINO NON HA PER NIENTE IL BAGNO
SONORO, PER CUI L'ACQUISIZIONE DEL LINGUAGGIO È MOLTO PIÙ COMPLICATA E IMPEGNATIVA.
LA SORDITÀ PUÒ ESSERE PERMANENTE, UNO NASCE E RIMANE SORDO PER TUTTA LA VITA, OPPURE
PROGRESSIVA, NASCE CHE NON HA IL PROBLEMA E POI CON IL TEMPO LO PUÒ DIVENTARE.
ABBIAMO DIVERSE TIPOLOGIE DI SORDI, CI SONO I SORDI FIGLI DI SORDI, CI SONO SORDI CHE NASCONO DA
PERSONE UDENTI E CI SONO SORDI CHE VENGONO PROTESIZZATI E ADESSO IN QUESTI ULTIMI ANNI
ABBIAMO MOLTI SORDI CHE POSSONO USUFRUIRE DELL'IMPIANTO COCLEARE CHE QUINDI VENGONO
RIEDUCATI IL METODO ESCLUSIVAMENTE ORALE, LINGUISTICO. POI CI SONO QUELLI CHE DIVENTANO
SORDI PER MOTIVI LAVORATIVI E POI PER MOTIVI DI INVECCHIAMENTO.
LA PERDITA UDITIVA, I GRADI DI SORDITÀ. I GRADI DI SORDITÀ VANNO DA QUELLA LIEVE, HO MESSO
PROPRIO UN AUDIOGRAMMA PERCHÉ CAPITA A TUTTI DI ANDARE A FARE L'ESAME DELL'UDITO E PER
SPIEGARE BENE, ANCHE QUANDO FACCIO GLI INCONTRI CON GLI INSEGNANTI CON L'AUDIOGRAMMA SI
RIESCE A CAPIRE MEGLIO.
DOVE VEDETE QUEI SEGNI NERI IN ALTO È IL LIVELLO DI UDITO NORMALE CHE SI PERCEPISCONO TUTTI I
SUONI DEL LINGUAGGIO E DELLA COMUNICAZIONE.
POI ABBIAMO LA SORDITÀ LIEVE CHE VA EFFETTUATA TRA I 20 E I 40 DECIBEL, IN MEZZO ALLE DUE RIGHE
ROSSE E QUESTA QUI È UNA SORDITÀ DOVE SI SENTE LA VOCE SUSSURRATA.
POI ABBIAMO LA SORDITÀ MEDIA, DOVE SI PERCEPISCONO I SUONI DEL LINGUAGGIO CHE VENGONO
DEFINITI SUONI MEDI DEL LINGUAGGIO, È UNA SORDITÀ CHE VA DAI 40 AI 70 DECIBEL, LA SORDITÀ GRAVE
CHE VA DAI 70 AI 90, DOVE NON SI PERCEPISCONO I SUONI FORTI E LA SORDITÀ PROFONDA SUPERIORE A
90 DECIBEL, DOVE LA PAROLA NON VIENE UDITA ED È LA SORDITÀ CHE HANNO I NOSTRI RAGAZZI, LA
FAMOSA SORDITÀ NEUROSENSORIALE, MOLTO GRAVE E MOLTO PROFONDA, DOVE MOLTI GENITORI AL
MOMENTO DELLA NASCITA DEI LORO FIGLI SI ACCORGONO CHE SONO SORDI DOPO, QUESTO SUCCEDEVA
TEMPO FA, SE NE ACCORGEVANO PERCHÉ MAGARI BATTEVA LA PORTA E I BAMBINI NON AVEVANO
NESSUN TIPO DI REAZIONE.
PER DIRE QUANTO PROFONDA È QUESTO TIPO DI SORDITÀ.
DOPO LA DIAGNOSI DELLA SORDITÀ, VOLEVO FARE UNA PRECISAZIONE, QUI A CESENA, PERCHÉ LE COSE
POSITIVE È IMPORTANTE SOTTOLINEARLE PER FARE CAPIRE CHE CI SONO TANTE CHE NON VANNO MA
ANCHE TANTE CHE FUNZIONANO BENE, HO PARTECIPATO AL PROTOCOLLO A LIVELLO REGIONALE E MI
SONO TROVATA CON GLI OPERATORI DI TUTTA LA REGIONE EMILIA ROMAGNA E CESENA È UNA DI QUELLE
CITTADINE CHE RISPETTO ALLA DIAGNOSI NEONATALE È QUELLO CHE FUNZIONA MEGLIO E FUNZIONA GIÀ
DA MOLTO TEMPO. ORA È DIVENTATO OBBLIGATORIO IN MOLTE CITTÀ NEI NOSTRI DINTORNI DOVE NON
VENIVA FATTO, DA NOI È TANTO TEMPO CHE LO FACCIAMO E QUESTO È MOLTO IMPORTANTE.
NEL 2013 È SCAPPATO SOLO UN BAMBINO SORDO PERCHÉ ERA VENUTO A ABITARE A CESENA E NON
AVEVA PRESO LA RESIDENZA, PER DIRE COME LE COSE FUNZIONANO BENE RISPETTO A QUESTO. QUESTO È
IMPORTANTISSIMO PERCHÉ CI SI ACCORGE DELLA SORDITÀ E PRIMA SI PRENDONO I PROVVEDIMENTI.
ADESSO I NOSTRI BAMBINI CHE NASCONO IN OSPEDALE A CESENA QUANDO ESCONO DALL'OSPEDALE
HANNO GIÀ LA DIAGNOSI DI SORDITÀ PER CUI SUBITO SI METTONO IN CONTATTO CON I MEDICI, CON IL
FONIATRA E GLI OPERATORI INTERESSATI CHE PROVVEDONO A PROTESIZZARLO, A VEDERE LA PROTESI PIÙ
ADATTA E SUBITO VENGONO PRESI IN CARICO DAL TERRITORIO. PUR ESSENDOCI LA LISTA DI ATTESA I
NOSTRI RAGAZZI HANNO LA PRECEDENZA ASSOLUTA PER CUI VENGONO PRESI SUBITO IN CARICO INSIEME
ALLE LORO FAMIGLIE.
DAL MOMENTO IN CUI VENGONO PRESO IN CARICO SUBITO SI PROVVEDE A QUELLO CHE È IL RAPPORTO DI
EDUCAZIONE E DI SUPPORTO ALLA FAMIGLIA.
NOI ABBIAMO DUE TIPI DI PROTESI, GROSSO MODO, PERCHÉ CE NE SONO TANTE, PER FORTUNA LA
TECNICA ANCHE QUI NEGLI ANNI CI HA AIUTATO MOLTO. ADESSO ABBIAMO PROTESI RETROAURICOLARI E
ENDOAURICOLARI.
I NOSTRI BAMBINI CHE ADESSO HANNO SUI 20-30 ANNI, QUI NE VEDO DIVERSI, QUANDO HANNO MESSO
LA PROTESI AVEVANO LA PROTESI A SCATOLA, ERA UN MARCHINGEGNO CHE ERA MOLTO PARTICOLARE
PERCHÉ NON DAVA LA POSSIBILITÀ AI BAMBINI DI MUOVERSI LIBERAMENTE PERCHÉ LI LIMITAVA PERCHÉ
AVEVANO QUESTA SCATOLA SUL PETTO CON I FILI CHE ANDAVANO A FINIRE NELL'ORECCHIO E QUINDI LE
DIFFICOLTÀ ERANO VERAMENTE GROSSE, ANCHE DI ACCETTAZIONE DA PARTE DEL BAMBINO STESSO.
ABBIAMO ANCHE LE PROTESI ENDOAURICOLARI CHE PUÒ ESSERE UTILE CONSIDERARE CHE IN GENERE
NON SONO MAI DI GROSSA POTENZA, PER CUI SICCOME ANDIAMO AVANTI NEGLI ANNI QUESTO
PROBLEMA PUÒ SORGERE A TUTTI PRIMA DI FARE LA SCELTA DI UNA PROTESI DI QUESTO TIPO È
IMPORTANTE FARE LE DOVUTE DOMANDE E ESSERE CONSAPEVOLI DELLA SCELTA CHE SI FA.
DOPO LA DIAGNOSI, QUINDI VIENE MESSA SUBITO LA PROTESI E IN QUESTI ULTIMI ANNI L'IMPIANTO
COCLEARE È MOLTO IMPORTANTE, SEMPLIFICA MOLTO LA POSSIBILITÀ DI ASCOLTO E QUINDI VENGONO
AVVIATI QUASI SUBITO.
SOLO ALCUNI ANNI FA L'INTERVENTO DI IMPIANTO COCLEARE VENIVA FATTO A TRE ANNI, ADESSO
ADDIRITTURA SI FA PRIMA DELL'ANNO DI VITA.
L'IMPIANTO COCLEARE DÀ LA POSSIBILITÀ DI UN ASCOLTO MIGLIORE PROPRIO PERCHÉ A LIVELLO TECNICO
HA UN'AMPLIFICAZIONE DEI SUONI CHE VA A STIMOLARE A LIVELLO ELETTRICO L'ORECCHIO INTERNO,
DOVE VENGONO TRASMESSI GLI STIMOLI SONORI RICEVUTI.
SUCCESSIVAMENTE VENGONO TRASFORMATI IN IMPULSI CHE VENGONO TRASMESSI AL NERVO ACUSTICO.
LA DIFFERENZA DELLA PROTESI E DELL'IMPIANTO STA IN QUESTO CHE DÀ PIÙ RESA L'IMPIANTO PERCHÉ
VIENE TRASMESSO IL SUONO ADESSO DIRETTAMENTE AL NERVO ACUSTICO, È UN'AMPLIFICAZIONE
PROPRIO DI QUESTI IMPULSI BIOELETTRICI CHE VANNO DIRETTAMENTE AL CERVELLO E QUINDI
L'AMPLIFICAZIONE È PRECISA E PIÙ AMPIA. NEL MOMENTO IN CUI VIENE FATTO L'IMPIANTO COCLEARE
MENTRE PRIMA DOPO AVERE L'INTERVENTO PASSAVA ANCHE UN MESETTO PRIMA DELL'ATTIVAZIONE,
PRIMA CHE SI APRISSERO LE FREQUENZE, ADESSO I BAMBINI STANNO MOLTO MENO IN OSPEDALE E
ULTIMAMENTE ANCHE DOPO LE DIMISSIONI VENGONO APERTE DELLE BANDE DI SUONI E GRADUALMENTE
IN BASE AL LAVORO LOGOPEDICO CHE VIENE FATTO SUCCESSIVAMENTE VENGONO AMPLIFICATE FINO AD
APRIRE, A DARE TUTTE LE FREQUENZE NECESSARIE PER IL LINGUAGGIO.
DAL MOMENTO DELLA DIAGNOSI ABBIAMO DETTO CHE IL BAMBINO VIENE SUBITO PRESO IN CARICO E
INIZIA SUBITO IL PERCORSO LOGOPEDICO.
È MOLTO IMPORTANTE AI FINI DELL'ACQUISIZIONE DEL LINGUAGGIO PERCHÉ NON È CHE METTENDO LA
PROTESI, IL BAMBINO SPINGO L'INTERRUTTORE E SENTE SUBITO, NO, COME METTE LA PROTESI IL
BAMBINO E LA FAMIGLIA SI DEVONO ATTIVARE MOLTO PERCHÉ C'È UN ALLENAMENTO LUNGO E
COSTANTE. CON I BAMBINI CHE HANNO LA PROTESI BISOGNA PARTIRE DA UN ALLENAMENTO, CIOÈ FARGLI
SENTIRE SUONI CHE ALL'INIZIO SONO MOLTO FORTI PER DARVI UN'IDEA SUONI FORTI COME IL TAMBURO,
COME LA CAMPANA. CHIAMO LA A CAMPANA IL NUMERO 10 QUELLE CHE HANNO LE MUCCHE QUANDO
VANNO AL PASCOLO, SONO GRANDI E SONO FORTI.
PUR AVENDO LA PROTESI IL BAMBINO ALL'INIZIO NON SENTE NÉ IL TAMBURO NÉ LA CAMPANA NUMERO
10. BISOGNA FARE TUTTO UN LAVORO DI ALLENAMENTO, FARLO ATTRAVERSO IL GIOCO, RENDERGLIELO
GRADEVOLE IL PIÙ POSSIBILE E POI DA QUESTI SUONI CHE HANNO UN'INTENSITÀ E HANNO UNA
FREQUENZA PIÙ ALTA SI PASSA A DEI SUONI SEMPRE PIÙ BASSI CON FREQUENZA SEMPRE PIÙ BASSA
PERCHÉ IL LINGUAGGIO È FORMATO DA VARI TIPI DI FREQUENZA, E IL LINGUAGGIO SFRUTTA LE
FREQUENZE PIÙ BASSE DI QUELLE DI UN TAMBURO O DI UNA CAMPANA NUMERO 10.
QUEST’ALLENAMENTO ACUSTICO È MOLTO IMPORTANTE, DEVE ESSERE FATTO DA SUBITO CON
REGOLARITÀ E FREQUENZA E SUBITO INSIEME A QUESTO DEVE PARTIRE UN'ATTENZIONE PARTICOLARE
ALLA LETTURA LABIALE.
FARE IN MODO CHE, FARE CAPIRE AL GENITORE, METTERSI IN RELAZIONE ATTRAVERSO IL GIOCO FACENDO
IN MODO CHE IL BAMBINO GUARDI NEGLI OCCHI L'OPERATORE, QUESTA È LA PRIMA COSA, LO SGUARDO.
QUESTO CONTESTO EDUCATIVO ABILITATIVO CHE È MOLTO COMPLESSO CONTINUA E È CHIARO CHE
RAGAZZI, ADESSO SONO RAGAZZI, CHE SONO STATI RIEDUCATI CON LE PROTESI PERCHÉ ANCORA NON
C'ERA L'IMPIANTO COCLEARE, PER LORO È STATA UNA FATICA IMMANE. IO DICO, ED È IMPORTANTE
CONDIVIDERLO CON VOI, CHE I RAGAZZI CHE HANNO CONSEGUITO LA LICENZA MEDIA, HANNO
CONSEGUITO IL DIPLOMA DELLE SCUOLE SUPERIORI O CONSEGUONO LA LAUREA, I LORO DIPLOMI, LA
LORO LAUREA VALGONO IL QUADRUPLO RISPETTO AL DIPLOMA CHE CONSEGUE UNO DI NOI, UNO CHE È
UDENTE, PER FARVI CAPIRE, TRASMETTERVI COSÌ QUANTA FATICA LORO FANNO.
PER I RAGAZZI CHE HANNO L'IMPIANTO COCLEARE ADESSO IN QUESTI ULTIMI ANNI CHE VIENE FATTO
INTORNO ALL'ANNO DI VITA CHIARAMENTE TUTTO L'ITER ABILITATIVO È SEMPLIFICATO PERCHÉ DOPO
QUEL GROSSO LAVORO CHE ANCHE LORO DEVONO FARE DI ALLENAMENTO UDITIVO COSTANTE E
REGOLARE UNA VOLTA CHE SI È DATA LA POSSIBILITÀ DI FARE PERCEPIRE TUTTE LE VARIE FREQUENZE DEI
SUONI COMUNQUE IL BAMBINO RIESCE PROPRIO PERCHÉ L'IMPIANTO HA QUESTA CARATTERISTICA CHE
HO DETTO PRIMA, DI PERCEPIRE IN MODO PIÙ CHIARO I SUONI DEL LINGUAGGIO, QUINDI IL BAMBINO È
MAGGIORMENTE ESPOSTO AL LINGUAGGIO E AI SUONI DI COMUNICAZIONE. QUEST’AIUTA, FACILITA
L'ACQUISIZIONE DEL LINGUAGGIO PERCHÉ È MAGGIORMENTE ESPOSTO ED È ESPOSTO CON UNA QUALITÀ
MIGLIORE.
LA FIGURA DELLA LOGOPEDISTA OLTRE AGLI ALTRI OPERATORI, L'AUDIOPROTESISTA, L'AUDIOMETRISTA E
COSÌ VIA È UNA FIGURA CHIAVE, È UNA FIGURA CHE HA UNA GROSSA RESPONSABILITÀ PERCHÉ LAVORA
CON IL BAMBINO, È DI SUPPORTO ALLA FAMIGLIA, È DI SUPPORTO ALLE STRUTTURE SCOLASTICHE E SOLO
SE RIESCE A CREARE UN CLIMA DI COOPERAZIONE SI RIESCE A FACILITARE QUEL LAVORO DI RETE CHE È
INDISPENSABILE QUANDO CI SONO SITUAZIONI CHE SONO COMPLESSE, SITUAZIONI DOVE SI HA BISOGNO
DI TUTTI. VIVIAMO IN UNA SOCIETÀ QUINDI SI HA BISOGNO DELLA SCUOLA, DELLA PARROCCHIA, DEL
GRUPPO SCOUT, PIÙ C'È SENSIBILITÀ E COOPERAZIONE FRA QUESTE FIGURE E PIÙ È FACILE CHE CI SIA
QUESTA REINTEGRAZIONE NEL MONDO DEGLI ADULTI.
L'ABILITAZIONE LINGUISTICA DEL LINGUAGGIO CI SONO DIVERSE MODALITÀ. ABBIAMO VISTO QUELLA
DELL'INSEGNARE AI NOSTRI BAMBINI SORDI LA COMUNICAZIONE DI TIPO VERBALE, PERÒ C'È ANCHE LA
COMUNICAZIONE DEI SEGNI. QUESTA È UNA LINGUA GESTUALE CON REGOLE DI COMUNICAZIONE SUE
PROPRIE, CON UNA SUA SINTASSI E LE PERSONE CHE SI AVVALGONO DELLA LINGUA DEI SEGNI, SI
AVVALGONO DEL TRADUTTORE E RIVENDICANO UNA SORTA DI APPARTENENZA ALLA LORO COMUNITÀ.
I SORDI CHE USANO LA LIS, LA LINGUA DEI SEGNI, HANNO SEMPRE BISOGNO DI UN INTERPRETE E DI UN
RAPPORTO UNO A UNO, IL SORDO E L'INTERPRETE CHE TRADUCE, INVECE I SORDI ORALISTI, I SORDI CHE
COMUNICANO LINGUISTICAMENTE SIA NEL RAPPORTO UNO A UNO A, SIA DI UN PICCOLO GRUPPO SONO
PIÙ AUTONOMI, SONO NELLA SOCIETÀ, COMUNICANO, USANO ALTRE STRATEGIE COME I SOTTOTITOLI E
NON HANNO BISOGNO DELL'INTERPRETE.
UN ALTRO PREGIUDIZIO CHE CIRCOLA RISPETTO ALLE PERSONE NON UDENTI È DI ESSERE CONSIDERATE
STUPIDE. UN RAGAZZO SI PRESENTA, UN BAMBINO SI PRESENTA E POI COMINCIA A PARLARE SE NON HA
UN LINGUAGGIO BELLO CHIARO, SE NON HA UNA VOCE GRADEVOLE, SUBITO IN AUTOMATICO SCATTA CHE
HA DELLE DIFFICOLTÀ SUPERIORI, MAGGIORI, IN REALTÀ HA UNA SUA MODALITÀ DI COMUNICARE,
QUESTO LA PERSONA SORDA LO AVVERTE SUBITO E SUBITO HA UN ATTEGGIAMENTO DI CHIUSURA. NON
C'È UN ATTEGGIAMENTO TRANQUILLO O DI COMUNICAZIONE SPONTANEA.
LA PERSONA SORDA CHE HA LA PROTESI O L'IMPIANTO COCLEARE FA MOLTO PIÙ OPERAZIONI DI NOI
UDENTI. IL RAGAZZO SORDO CHE HA LA PROTESI O L'IMPIANTO COCLEARE DEVE FARE MENTRE È IN
COMUNICAZIONE CON NOI UDENTI PARLANTI DEVE AVERE UNA BUONA MEMORIA, TENERSI BENE IN
MENTE QUELLO CHE È STATO DETTO E COME È STATO DETTO, LA PAROLA MANCANTE DI QUEI SUONI
PERCHÉ LUI LA DEVE REINTEGRARE CON LA SUA MENTE, DEVE MANTENERE UN CONTINUO E IMPORTANTE
CONTATTO OCULARE CON IL VISO DI COLUI CHE PARLA E IN PIÙ DEVE AVERE UNA PARTICOLARE
CONCENTRAZIONE PERCHÉ SE SI DISTRAE A LIVELLO VISIVO O LA SUA ATTENZIONE VIENE MENO, PERDE
PARTE DELLA COMUNICAZIONE.
IMPORTANTI FATTORI PER IL LINGUAGGIO SONO IMPORTANTI LA POSIZIONE DEL VISO, LA FACCIA DEVE
ESSERE SEMPRE BEN VISIBILE, NON CI DEVONO ESSERE I CAPELLI CHE NASCONO IL VISO O I BAFFI
SPIOVENTI. MOLTI PROFESSORI A SCUOLA NON SI RENDONO CONTO CHE AVENDO BAFFI I RAGAZZI NON
RIESCONO A CAPIRE. SE UNO TROPPO VELOCE O PIANO QUESTO NON AIUTA.
BISOGNA AVERE UNA CORRETTA E ACCURATA ARTICOLAZIONE E SE UN RAGAZZO È SORDO COMPRENDE
MOLTO MEGLIO I SUOI GENITORI E LE PERSONE INTORNO A LUI RISPETTO A UNA PERSONA NUOVA PERCHÉ
HA UN TIMBRO, UNA MODALITÀ DI VOCE DIVERSA.
SONO IMPORTANTI ANCHE I FATTORI DELL'AMBIENTE QUALI L'ILLUMINAZIONE, IL VISO DEVE ESSERE
ILLUMINATO, LA GIUSTA DISTANZA TRA GLI INTERLOCUTORI, CIRCA UN METRO E MEZZO E NON SUPERIORE
A TRE METRI, BISOGNA CONSIDERARE CHE CI SONO GROSSE DISTRAZIONI QUANDO SI PARLA, NOI UDENTI
NON CE NE RENDIAMO CONTO, MA SE C'È UN ESAGERATO GESTICOLARE, RUMORI DI FONDO O DEI
RUMORI IMPROVVISI QUESTI DISTURBANO L'ASCOLTO, VENGONO MOLTO AMPLIFICATI DALL'IMPIANTO O
DALLA PROTESI E QUESTO CREA DISTURBO.
QUANDO ANDAVO NELLE SCUOLE, QUANDO ANCORA MI CAPITA DI ANDARE NELLE SCUOLE DICO SEMPRE
CHE CI SONO DELLE COSE MOLTO SEMPLICI DA FARE, E QUESTO PUÒ ESSERE UTILE, ANCHE QUANDO CI
SONO DELLE RELAZIONI, CI SI RITROVA IN DELLE RIUNIONI, SICCOME ABBIAMO DETTO CHE I RUMORI DI
SOTTOFONDO DISTURBANO MOLTO E POSSONO CAUSARE DOLORE AL BAMBINO CHE HA LA PROTESI O
L'IMPIANTO, COSTA POCO, SI POSSONO METTERE I FELTRINI ALLE SEDIE, LA STANZA TROPPO VUOTA È DA
CONSIDERARE CHE PUÒ DISTORCERE IL SUONO E NON COSTA NIENTE METTERE QUADRI O PANNELLI ALLE
PARETI.
SE NOI UDENTI CI METTESSIMO DEI TAPPI ALLE ORECCHIE E SEGUIRE UNA CONVERSAZIONE O
CHIUDESSIMO L'AUDIO DELLA TELEVISIONE E VOLESSIMO CERCARE DI ASCOLTARE IO SFIDO CHIUNQUE
CHE IN QUESTO MODO QUI UNO CAPISCE LA DIFFICOLTÀ CHE HA IL BAMBINO SORDO. QUESTA ERA UNA
COSA CHE AGLI INSEGNANTI CHIEDEVO SEMPRE DI FARE ANCHE AI PROPRI ALUNNI, AGLI AMICI DEL
BAMBINO SORDO IN CLASSE PERCHÉ ANCHE I BAMBINI DI CLASSE NON SI RENDONO CONTO. MAGARI CI
SONO BAMBINI SORDI CHE ACQUISISCONO BUONE COMPETENZE LINGUISTICHE E I LORO COETANEI
UDENTI NON SI RENDONO CONTO DELLE DIFFICOLTÀ.
PASSO AI CONSIGLI UTILI PROPRIO PER IL PRINCIPIO DELLA RECIPROCITÀ. È IMPORTANTE QUANDO SI È IN
RELAZIONE CON GLI ALTRI METTERSI SUBITO IN UNA SITUAZIONE DI ASCOLTO, QUESTO SEMPRE, CON LA
PERSONA CHE HA L'HANDICAP, PIÙ ANZIANA, CHE HA DIFFICOLTÀ. CON LE PERSONE SORDE È
PARTICOLARMENTE IMPORTANTE AVERE UNA SENSIBILITÀ, UN'ATTENZIONE E UNA CONCENTRAZIONE
RECIPROCA. BISOGNA RICORDARE CHE LA COMUNICAZIONE RICHIEDE PAZIENZA E SVILUPPA GLI ALTRI
SENSI.
DURANTE IL DIALOGO BISOGNA DISPORSI FRONTALMENTE MAI DI SPALLE, PER MOLTI INSEGNANTI ERA
NORMALE PARLARE IN CLASSE AI RAGAZZI SORDI E METTERSI DI SPALLE. DI SPALLE IL RAGAZZO SORDO
NON SENTE E ANCHE ALLA GIUSTA DISTANZA PER FAVORIRE LA LETTURA DELLE LABBRA PER SENTIRE
MEGLIO.
NON OCCORRE ALZARE LA VOCE, NÉ ESAGERARE L'ARTICOLAZIONE, È SUFFICIENTE IL RITMO E LA VELOCITÀ
CHE DEVONO ESSERE REGOLARI.
BISOGNA ESSERE DISPONIBILI SE CI SI ACCORGE CHE NON HA CAPITO RIFORMULARE IL DISCORSO CON
BREVI FRASI, È BENE CHE IL PASSAGGIO DA UN ARGOMENTO ALL'ALTRO SIA EVIDENZIATO CON UNA BREVE
PAUSA, BISOGNA RICORDARSI CHE IN AMBIENTI RUMOROSI, NELLE CONVERSAZIONI DI GRUPPO FANNO
PIÙ FATICA A COMPRENDERE E QUINDI BISOGNA RISPETTARE IL TURNO E SE È POSSIBILE METTERSI IN UNA
POSIZIONE DI TIPO CIRCOLARE, NON IN UNA POSIZIONE FRONTALE PERCHÉ VEDONO LA PERSONA DAVANTI
MA NON RIESCONO A SENTIRE QUELLA DIETRO.
AIUTARSI CON LA SCRITTURA IN CASO DI NECESSITÀ PER QUANTO RIGUARDA NOMI DI PERSONE E DI
LUOGHI E FARE UNO PICCOLO SFORZO SE IL TIMBRO DELLA VOCE È UN POCHINO SGRADEVOLE PERCHÉ I
SORDI RIEDUCATI CON LE PROTESI NON TUTTI POSSONO AVERE AVUTO LA POSSIBILITÀ DI METTERE IN
MOTO, DI UTILIZZARE UNA VOCE GRADEVOLE E SONORA.
MI È STATO CHIESTO DI VENIRE QUI DALLA PRESIDENTE DELL'ADDA, PER QUESTO LA RINGRAZIO PER LA
POSSIBILITÀ E SPERO DI ESSERE D'AIUTO PERCHÉ HO UNA COLLABORAZIONE CON LORO E SEGUE UN
GRUPPO DI RAGAZZI ADULTI SORDI.
QUANDO HO COMINCIATO A LAVORARE CON LORO C'ERA UN RAGAZZO CHE NON CONOSCEVA LE
STAGIONI ALLORA MI È VENUTA L'IDEA DOPO AVERE APPROFONDITO QUESTO ARGOMENTO DI PORTARLI
AL PLANETARIO A RAVENNA, QUANDO CI SIAMO MESSI IN CONTATTO CON QUELLI DEL PLANETARIO DI
RAVENNA SI SONO MESSI LE MANI NEI CAPELLI PERCHÉ NON SAPEVANO, HANNO DETTO COME FACCIAMO
ADESSO A SEGUIRE QUESTO GRUPPO DI RAGAZZI SORDI CHE NOI ABBIAMO BISOGNO DEL BUIO PER FARE
VEDERE LE COSTELLAZIONI, I PIANETI, GRAZIE ALLA DISPONIBILITÀ DELLA DIREZIONE E DEGLI OPERATORI
DOPO ESSERMI SENTITA MOLTE VOLTE SI È RIUSCITI A TROVARE LA STRATEGIA PER FARE FRONTE A
QUESTA ESPERIENZA. L'OPERATORE CHE PARLAVA SI È MESSO UNA PICCOLA LUCE VICINO ALLA BOCCA E I
NOSTRI RAGAZZI SONO RIUSCITI A CAPIRE E NELLO STESSO TEMPO A VEDERE E QUINDI HANNO POTUTO
USUFRUIRE PER LA PRIMA VOLTA DI UN'ESPERIENZA MOLTO IMPORTANTE. TANTO È VERO CHE GLI
OPERATORI CI HANNO RINGRAZIATO PERCHÉ DOPO QUELLA VOLTA LÌ, LA PRIMA, NE SONO CONSEGUITE
DELLE ALTRE E HANNO ACQUISITO ANCHE CONOSCENZE UTILI.
QUESTA COSA È STATA FATTA ANCHE A ROMA CON I RAGAZZI SI È ANDATI AI MUSEI VATICANI, SI È PRESO
CONTATTO CON LA GUIDA, ERA ABITUATA A PORTARE DEI GRUPPI DI RAGAZZI CHE CONOSCEVANO LA
LINGUA DEI SEGNI, PER CUI SI È TROVATO UN POCHINO A DISAGIO QUESTA GUIDA. DOPO AVERGLI
SPIEGATO UN ATTIMO LE STRATEGIE CHE DOVEVANO ESSERE USATE ABBIAMO FATTO QUESTA ESPERIENZA
CHE È STATA MOLTO UTILE.
FRA LE ALTRE COSE IN QUELL'OCCASIONE C'ERA MOLTA GENTE, INVECE FARE LE VISITE IN ORARI DOVE C'È
MENO FLUSSO QUESTO CHIARAMENTE AGEVOLA I NOSTRI RAGAZZI NELLA COMPRENSIONE E
NELL'ASCOLTO.
A SAN BIAGIO DURANTE L'ESTATE È STATO FATTO UN FILM CON LA SOTTOTITOLAZIONE E DOPO VARI ANNI
ANCHE LORO HANNO POTUTO FARE QUESTA ESPERIENZA. HANNO POTUTO FARE L'ESPERIENZA NEL 2012
CON LO SPETTACOLO DI GIULIETTA E ROMEO, LA VISIONE DI QUESTO SPETTACOLO CON LA
SOVRATITOLAZIONE, UNA COSA CHE QUI A CESENA È STATA FATTA PER LA PRIMA VOLTA. MOLTI RAGAZZI
ERA LA PRIMA VOLTA CHE ANDAVANO A TEATRO E RIUSCIVANO A CAPIRE QUELLO CHE SUCCEDEVA E A
SEGUIRE LO SPETTACOLO.
GRAZIE AL CELLULARE CON GLI SMS I NOSTRI RAGAZZI POSSONO COMUNICARE MEGLIO E CON L'IMPIANTO
COCLEARE BISOGNA PRECISARE CHE CON ALLENAMENTO PRECISO VIENE FATTO TUTTO UN LAVORO E
QUINDI I NOSTRI RAGAZZI POSSONO ANCHE RIUSCIRE A COMUNICARE CON IL TELEFONO E QUINDI ANCHE
QUESTA È UNA COSA IMPORTANTE CHE MI LI RENDE SIMILI AGLI ALTRI.
TRA LE BARRIERE ARCHITETTONICHE DA CONSIDERARE RISPETTO ALLE PERSONE SORDE, BISOGNA
CONTEMPLARE LE AULE DELLE SCUOLE PUBBLICHE, NEGLI AEROPORTI, NELLE STAZIONI FERROVIARIE, NEI
LUOGHI DI CULTO, NEI MUSEI, NEGLI AUDITORIUM, SALE CONFERENZE, IN OSPEDALE, A TEATRO, UN
CINEMA, SCUOLA, UNIVERSITÀ, TUTTI GLI SPORTELLI PUBBLICI LORO INCONTRANO BARRIERE
ARCHITETTONICHE, HANNO DIFFICOLTÀ DI COMUNICAZIONE CHE NON LI AIUTANO. NEI SUPERMERCATI,
HOTEL, NAVI DA CROCIERA, ANCHE LÌ CI SONO DIFFICOLTÀ DI COMUNICAZIONE, CI SONO QUESTE
BARRIERE E IMPEDISCONO UNA BUONA COMPRENSIONE.
QUALI SONO LE DIFFICOLTÀ DELLA PERSONA SORDA? LE DIFFICOLTÀ SONO QUELLE DI ANDARE A TEATRO O
AL CINEMA DOVE NON RIESCE A CAPIRE ANCHE PERCHÉ C'È IL RIVERBERO, L'ECO, LA DISTANZA DALLA
FONTE SONORA, LA DIFFICOLTÀ DI ANDARE AL MUSEO, PARTECIPARE A UNA CONFERENZA PER LORO È
PARTICOLARMENTE IMPEGNATIVO E POSSONO NON CAPIRE. A CASA PERCHÉ LORO ESSENDO SORDI
ALZANO IL VOLUME DELLA TELEVISIONE O DELLA RADIO E QUESTO PUÒ DARE FASTIDIO AI VICINI DI CASA,
QUINDI UN ATTIMO DI COMPRENSIONE E DI PAZIENZA NON LO FANNO PER DISTURBARE MA A PER UNA
LORO ESIGENZA. HANNO DIFFICOLTÀ NEI LUOGHI DI CULTO, A RIVOLGERSI A UNO SPORTELLO PUBBLICO
PERCHÉ NON RIESCONO A COMPRENDERE LE INFORMAZIONI DATE PERCHÉ GLI OPERATORI NON SEMPRE
SONO INFORMATI E HANNO CONOSCENZA DELLE COSE CHE ABBIAMO DETTO. HANNO DIFFICOLTÀ A
SENTIRE IL CAMPANELLO, DIFFICOLTÀ A SENTIRE IN AUTO, SE SONO IN AUTO UNO È DAVANTI E PARLA E IL
SORDO È DIETRO NON CAPISCE. CI SONO TANTI NOSTRI RAGAZZI PER RIUSCIRE A COMPRENDERE IN
QUESTA POSIZIONE DIVERSA HANNO USATO LA STRATEGIA DELLO SPECCHIETTO, CI SONO ARRIVATI DA
SOLI E QUESTA SEMBRA UNA BANALITÀ, UNA PICCOLA COSA MA ANCHE LE PICCOLE COSE POSSONO
CAMBIARE LA QUALITÀ DELLA VITA E DELL'ASCOLTO.
NON SENTONO DI NOTTE PERCHÉ SI TOLGONO LE PROTESI E L'IMPIANTO COCLEARE.
HO VOLUTO METTERE ANCHE QUESTO, PUÒ ESSERE UTILE PER COMPRENDERE LA DIFFICOLTÀ DEI NOSTRI
RAGAZZI NELLA COMPRENSIONE DEL COMUNICARE PUÒ ESSERE UTILE VEDERE QUESTI DUE
CORTOMETRAGGI, "MATILDE" E "IO STRANIERA", GUARDATELI PERCHÉ SONO MOLTO BREVI, NON CI
IMPIEGATE MOLTO TEMPO MA SICURAMENTE VI DARANNO MOLTI STIMOLI RIUSCIRETE A CAPIRE I DISAGI
CHE AFFRONTANO PER TUTTA LA VITA.
CONCLUDO CON LA FRASE DI UN NOSTRO UTENTE, DI UN SIGNORE SORDO CIECO CHE FREQUENZA L'ADDA
E CHE DICE, È UNA PERSONA NATA NORMALE, NEGLI ANNI DOPO CHE SI È SPOSATO È DIVENTATO CIECO,
POI SUCCESSIVAMENTE ANDANDO AVANTI NEGLI ANNI È DIVENTATO SORDO PRIMA DA UN ORECCHIO, HA
MESSO LA PROTESI, POI SORDO DALL'ALTRO ORECCHIO, HA MESSO L'ALTRA PROTESI, HA DOVUTO POI
FARE L'IMPIANTO COCLEARE. LUI DICE: SE FOSSI CIECO E L'UDITO NORMALE SAREI LA PERSONA PIÙ FELICE
DELLA TERRA.
L'ULTIMA COSA, LA SORDITÀ SEPARA GLI UOMINI DAGLI UOMINI SE NON METTIAMO IN ATTO LE
STRATEGIE E L'EMPATIA NECESSARIA.
SÌ OK.
OK.
- QUESTA È LA PRIMA VOLTA CHE METTO UNA CUFFIA NELL'ORECCHIO! FACCIO UNA PREMESSA, SONO
UNA PERSONA SORDA E SE PER CASO NON MI SENTITE LAGGIÙ OPPURE PRONUNCIO MALE QUALCHE
PAROLA ALZATE IL BRACCIO E IO RIPETO SENZA PROBLEMI, OK? STASERA PARLIAMO DI TECNOLOGIE E
AUSILI TECNOLOGICI PER L'ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE DELLA COMUNICAZIONE E NON SOLO. IL MIO
ORECCHIO NON È PREPARATO PER QUESTA COSA! PARTIAMO CON QUESTA FOTOGRAFIA CHE DICE "COME
TU ORA LEGGI CIÒ CHE DICO PER LE PERSONE SORDE SAREBBE UNA CONQUISTA POTER LEGGERE TUTTO
QUELLO CHE VIENE DETTO".
INFATTI PARLIAMO DI SOTTOTITOLI. CI SONO DUE TIPI DI SOTTOTITOLI, UNO IN PRE-REGISTRATO, UN
TESTO CHE VIENE PREPARATO PRIMA E INSERITO SUL MOMENTO, PER ESEMPIO IN TELEVISIONE CON IL
TELEVIDEO, OPPURE INCOLLATO SU UNA PELLICOLA CINEMATOGRAFICA.
L'ALTRO TIPO DI SOTTOTITOLO È IL SOTTOTITOLO IN TEMPO REALE. UN SOTTOTITOLO PRODOTTO SUL
MOMENTO, LO VEDIAMO IN TUTTI I PROGRAMMI IN DIRETTA, TELEGIORNALE, NELLE CONFERENZE, NELLE
RIUNIONI, NEI COMIZI E QUESTA SERA ABBIAMO UN ESEMPIO PROPRIO IN DIRETTA DI SOTTOTITOLAZIONE
IN TEMPO REALE.
MI PIACE IL CINEMA MA CON I SOTTOTITOLI! IL CINEMA HA DELLE PROBLEMATICHE GRANDI IN ITALIA.
INNANZITUTTO È LA PATRIA DEL DOPPIAGGIO, LE PERSONE NORMALI NON SONO ABITUATE A VEDERE
SOTTOTITOLI E NE RISULTANO INFASTIDITE. NON È COSÌ NEGLI ALTRI PAESI DOVE PER ESEMPIO IN
AMERICA NEI LOCALI PUBBLICI DOVE C'È TANTA CONFUSIONE LA TELEVISIONE VIENE TENUTA A VOLUME
ZERO CON I SOTTOTITOLI. OPPURE ANCHE IN EUROPA AL CINEMA NON C'È DOPPIAGGIO E QUINDI I
SOTTOTITOLI, I FILM STRANIERI VENGONO VISTI CON I SOTTOTITOLI IN LINGUA DEL PAESE.
SECONDO PROBLEMA, CULTURALE, IL SOTTOTITOLO È VISTO COME QUALCOSA IN PIÙ, COME PARLAVAMO
LA SCORSA VOLTA, LA PEDANA PER SALIRE LE SCALE È QUALCOSA IN PIÙ, NON È UN QUALCOSA CHE VIENE
PENSATO DALLA PROGETTAZIONE, COSÌ ANCHE I REGISTI NON PENSANO A UNO SPAZIO DOVE METTERE I
SOTTOTITOLI E SE TI CAPITA DI VEDERE I SOTTOTITOLI COPRONO LE FACCE O MESSI IN PUNTI POCO
COMODI.
L'ALTRO PROBLEMA È CHE MOLTO SALE IN ITALIA HANNO UN PROBLEMA TECNICO, UTILIZZANO ANCORA
LE PELLICOLE QUINDI IL SOTTOTITOLO DEVE ESSERE PER FORZA IMPRESSO SULLA PELLICOLA E LA SALA
DEVE COMPRARE LA PELLICOLA E NON PUÒ INSERIRLO AL MOMENTO COME UN DVD.
VI PRESENTO DUE SOLUZIONI DELLA TECNOLOGIA. UNA È UNA APPLICAZIONE CHE SI SCARICA SUL
CELLULARE "MOVIEREADING", CHE HA ABBATTUTO LE BARRIERE PER LA FRUIZIONE DEL CINEMA, PERÒ È
DA MIGLIORARE PERCHÉ POTETE IMMAGINARE STARE DUE ORE, O TRE ORE DI FILM COSÌ, A TENERE UN
DISPOSITIVO IN MANO PER LEGGERE IL SOTTOTITOLO SUL CELLULARE E CONTEMPORANEAMENTE VEDERE
LA SCENA, CAPITE CHE DOPO UN PO' VI PESANO LE BRACCIA.
L'ALTRA SOLUZIONE SONO I SOTTOTITOLI PROIETTATI CON GLI OCCHIALI, È UNA TECNOLOGIA DA
MIGLIORARE PERCHÉ CHI L'HA PROVATO HA DETTO CHE SONO MOLTO PESANTI E QUINDI C'È LO STESSO
PROBLEMA DI TENERE IN MANO IL CELLULARE, ALLA FINE COMUNQUE LO DEVI TENERE CON LE MANI
ALTRIMENTI PESA SULLE ORECCHIE, SENZA CONTARE CHE MOLTI DI NOI CHE GIÀ PORTANO LE PROTESI E
L'IMPIANTO COCLEARE QUINDI SOPPORTANO GIÀ UN PESO.
PARLIAMO DI TEATRO, NEL TEATRO È VENUTA FUORI LA POSSIBILITÀ DI SOPRATITOLARE LO SPETTACOLO,
SI METTE UNO STRISCIONE BIANCO SOPRA LA SCENA DOVE VENGONO PROIETTATI I SOPRATITOLI.
SI POSSONO USARE COLORI DIVERSI A SECONDA DEI PERSONAGGI IN MODO DA AIUTARE LA PERSONA
SORDA A CAPIRE CHI STA PARLANDO, PERÒ È ANCHE VERO CHE NON TUTTI GLI SPETTACOLI TEATRALI
POSSONO ESSERE SOPRATITOLATI.
ALTRA POSSIBILITÀ I FAMOSI TESTI CHE SCORRONO SULLE POLTRONE CHE SONO PRESENTI SOLO NEI
TEATRI PIÙ PRESTIGIOSI, QUESTO È DELLA SALA DI MILANO PERCHÉ OVVIAMENTE COSTA METTERE UN
DISPOSITIVO, QUESTO NASCE PER LE OPERE LIRICHE DOVE SERVONO I SOTTOTITOLI PER SEGUIRE L'OPERA.
ATTUALMENTE CI SONO DELLE SPERIMENTAZIONI DI INSERIMENTO DEI TESTI ALL'INTERNO DELLA
SCENOGRAFIA, SCENOGRAFIE TECNOLOGICHE CHE CAMBIANO E POSSONO AVERE DELLE FRASI CHE
CAMBIANO CHE DICONO, RIPETONO QUELLO CHE AVVIENE.
IN TELEVISIONE SEMPRE PARLANDO DEI SOTTOTITOLI PRE-REGISTRATI DOVREBBERO ESSERE
SOTTOTITOLATI TUTTI I PROGRAMMI CHE NON SONO IN DIRETTA, COMPRESI FILM, TELEFILM, ETC.. IN
ITALIA C'È ANCORA MOLTO DA FARE, PERCHÉ C'È QUEST’OSTILITÀ TRA VIRGOLETTE NEI CONFRONTI DEL
SOTTOTITOLO, PERÒ NON RAGGIUNGIAMO NEMMENO IL 70% SUI TRE CANALI RAI, RAI UNO, DUE E TRE.
LE TELEVISIONI PRIVATE NON HANNO VINCOLI DI LEGGE E QUINDI FANNO QUELLO CHE VOGLIONO, QUAL
QUALCOSA SI TROVA E TUTTE LE ALTRE RETI RAI CHE SONO VENUTE FUORI CON L'AVVENTO DEL DIGITALE
TERRESTRE NON SONO ASSOLUTAMENTE SOTTOTITOLATI, RAI STORIA, ETC.. NON C'È NIENTE. INVECE
NEGLI STATI UNITI È STATO RAGGIUNTO IL 100% DELLA PROGRAMMAZIONE SOTTOTITOLATA NEL 2006,
DIECI ANNI FA, E LA BBC IN INGHILTERRA NEL 2008.
TECNICHE DI SOTTOTITOLATURA IN TEMPO REALE. LA STENOTIPIA CHE È QUELLA CHE VEDIAMO QUI, VIENE
DAL GRECO CHE SIGNIFICA POCO BATTUTE, QUELLA È LA MACCHINA USATA DALLA STENOTIPISTA PER
SCRIVERE.
QUESTO È UN SISTEMA CHE CONSENTE DI SCRIVERE IN TEMPO REALE CIÒ CHE VIENE DETTO, PUÒ ESSERE
FATTA IN PRESENZA, CIOÈ SE LA STENOTIPISTA FOSSE QUI CON NOI IN QUESTA SALA SAREBBE UNA
SOTTOTITOLAZIONE IN PRESENZA. INVECE NOI QUESTA SERA ABBIAMO LA SOTTOTITOLAZIONE A
DISTANZA, LE FRECCETTE ROSSE SONO PROPRIO I CANALI CHE SI VEDONO A DISTANZA CON UN
COLLEGAMENTO INTERNET, IL RELATORE PARLA, LA STENOTIPISTA ASCOLTA TRAMITE INTERNET IL NOSTRO
AUDIO, CORREGGE GLI ERRORI, E CI FA COMPARIRE IL TESTO SULLO SCHERMO.
IL RICONOSCIMENTO VOCALE È UN PROGRAMMA Ê UN SOFTWARE CHE RICONOSCE IL PARLATO E LO
TRASFORMA IN TESTO, È UNA TECNOLOGIA ASSOLUTAMENTE DA MIGLIORARE PERCHÉ LA PRIMA VOLTA IL
RELATORE DEVE LEGGERE UN BRANO DI CIRCA 20 MINUTI PER ABITUARE IL PROGRAMMA A RICONOSCERE
LA PROPRIA VOCE.
È NECESSARIO PARLARE MOLTO LENTAMENTE E SCANDIRE LE SINGOLE PAROLE, BISOGNA PARLARE COSÌ
PER FARSI RICONOSCERE DAL RICONOSCIMENTO VOCALE.
BISOGNA MANTENERE UNA CONTINUA INTERAZIONE CON IL PROGRAMMA PERCHÉ LA NOSTRA VOCE
CAMBIA CONTINUAMENTE NEL TEMPO E QUINDI CI FACCIAMO, RIPETIAMO UN TESTO OGGI FRA DUE MESI
PROBABILMENTE IL PROGRAMMA NON RICONOSCERÀ PIÙ. PERÒ SE METTIAMO UN OPERATORE CHE SA
COME INTERAGIRE CON IL PROGRAMMA ECCO CHE ABBIAMO IL RESPEAKING, UN OPERATORE CHE FA LA
STESSA COSA DELLA STENOTIPISTA MA ASCOLTA E RIPETE AL PROGRAMMA QUELLO CHE VIENE DETTO.
GLI UTILIZZI DELLA SOTTOTITOLAZIONE IN TEMPO REALE SONO MOLTI, UNIVERSITÀ, PUÒ ESSERE USATA
ALLE CONFERENZE, AI CONVEGNI, SEMINARI, PUÒ ESSERE USATA IN TELEVISIONE PER I PROGRAMMI IN
DIRETTA, IN PARTICOLARE TELEGIORNALI. PUÒ ESSERE UTILIZZATA NELLE FUNZIONI RELIGIOSE, QUI
ABBIAMO UN ESEMPIO DI MESSA SOTTOTITOLATA FATTA IN UMBRIA. E POI, VADO VELOCE, ASSEMBLEE
SINDACALI, CONFERENZE, SPETTACOLI, CONSIGLI COMUNALI, TUTTI I CITTADINI DOVREBBERO
PARTECIPARE A UN CONSIGLIO COMUNALE SE NON CI SONO I SOTTOTITOLI È DIFFICILE SEGUIRE UN
DIBATTITO TRA TANTE PERSONE. RICORDATE CHE LE PERSONE SORDE VOGLIONO PARTECIPARE,
VOGLIONO ESSERE CITTADINI SEMPRE PIÙ ATTIVI E CONSAPEVOLI GLI SVANTAGGI SONO CHE SONO
COSTOSI, QUESTE SONO FIGURE ALTAMENTE SPECIALIZZATE, CI SONO ANCHE POCHE PERSONE CHE FANNO
QUESTI MESTIERI, CHE ABBIANO LA CAPACITÀ TECNICA E LA VELOCITÀ PER RIUSCIRE A SOTTOTITOLARE UN
EVENTO DI QUESTA PORTATA.
MIRELLA PUÒ CONFERMARE CHE CI VOGLIONO CIRCA TRE ANNI DI PREPARAZIONE PER RIUSCIRE A
SOTTOTITOLARE? (ANCHE DI PIÙ...). IO LAVORO DAL 1999.
I PRO SONO ALTRI. I BAMBINI CHE SI ABITUANO A VEDERE I SOTTOTITOLI IMPARERANNO A PARLARE CON
PIÙ FACILITÀ, I SOTTOTITOLI AIUTANO A RICONOSCERE LE PAROLE E CAPIRNE IL SIGNIFICATO, CI AIUTA
NELL'IMPARARE UNA LINGUA STRANIERA. IO PER ESEMPIO PER L'INGLESE SPESSO MI GUARDO LA SERIE TV
IN INGLESE CON I SOTTOTITOLI IN ITALIANO E MI ALLENO AD ASCOLTARE L'AUDIO IN INGLESE.
PER GLI STUDENTI VEDERE UN DOCUMENTARIO AIUTA RISPETTO AL VOCABOLARIO SPECIFICO DI
DETERMINATE MATERIE.
LA TERMINOLOGIA SPECIFICA CI AIUTA A IMPARARE PIÙ IN FRETTA. IN PIÙ I SOTTOTITOLI FORNISCONO LE
INFORMAZIONI MANCANTI ALLE PERSONE CHE HANNO DIFFICOLTÀ NEL LINGUAGGIO E
INDIPENDENTEMENTE DAL FATTO CHE QUESTA DIFFICOLTÀ SIA DOVUTA A UNA PERDITA UDITIVA O UN
RITARDO COGNITIVO.
IN POCHE PAROLE IL SOTTOTITOLAGGIO È VERAMENTE PROGETTAZIONE UNIVERSALE PERCHÉ NON SERVE
SOLO AI SORDI MA SERVE A TUTTI.
PARLIAMO DI COMUNICAZIONE, SMS, COMUNICO CON TUTTI COME TUTTI.
GLI SMS HANNO RIVOLUZIONATO LA COMUNICAZIONE DELLE PERSONE SORDE PERCHÉ PER LA PRIMA
VOLTA ABBIAMO AVUTO UNO STRUMENTO CHE NON ERA DEDICATO ALLE PERSONE SORDE, MA ERA
USATO DA TUTTI, A DIFFERENZA DEI DISPOSITIVI TELEFONICI PER SORDI CHE PURTROPPO SONO ANCORA
NEL NOMENCLATORE TARIFFARIO, ANCORA NON È STATO RAGIONATO. LA TECNOLOGIA È ANDATA MOLTO
PIÙ AVANTI.
OGGI ABBIAMO TANTISSIME POSSIBILITÀ DI MESSAGGISTICA, FACEBOOK, SKYPE.
IL MESSAGGIO È SCRITTO E VISIVO APRE MOLTE POSSIBILITÀ DI INTERCONNESSIONE E COMUNICAZIONE
TRA LE PERSONE SORDE E NON.
VI CITO UN'ALTRA APPLICAZIONE SI CHIAMA "PEDIUS", IN PRATICA LA PERSONA SORDA SCRIVE IN UNA
CHAT QUELLO CHE VIENE SCRITTO VIENE INVIATO TELEFONICAMENTE A UN'ALTRA PERSONA CHE TRAMITE
UN SISTEMA DI SINTESI VOCALE VIENE LETTO E TRASCRITTO, LA PERSONA RISPONDE VERBALMENTE E
TRAMITE UN SISTEMA DI RICONOSCIMENTO VOCALE LA PERSONA SORDA LEGGE LA RISPOSTA DELL'ALTRO.
POTREBBE ESSERE UN SISTEMA CHE PUÒ METTERE IN COMUNICAZIONE UN SORDO CON UN CIECO.
ABBIAMO DETTO PRIMA CHE LE CRITICITÀ NELL'ASCOLTO SONO I RUMORI AMBIENTALI, LA DISTANZA
RISPETTO A CHI PARLA, IL RIVERBERO, L'ECO, PERÒ CI SONO SISTEMI CHE POSSONO AIUTARE, CHE
POSSONO POTENZIARE L'ASCOLTO, CHE DIMINUISCONO I RUMORI AMBIENTALI E RENDONO IL PARLATO
PIÙ CHIARO E UDIBILE. QUESTI SONO A INDUZIONE MAGNETICA, UNA TECNOLOGIA DI DIVERSI ANNI E
SFRUTTA UN CAMPO MAGNETICO PER TRASMETTERE DIRETTAMENTE ALL'APPARECCHIO ACUSTICO O
ALL'IMPIANTO COCLEARE IL SEGNALE DI CHI STA PARLANDO, PUÒ ESSERE COLLEGATO A UN MICROFONO,
A UN CELLULARE O ALLA TELEVISIONE.
IL PROBLEMA È CHE QUESTA TECNOLOGIA USA IL SEGNALE IN ANALOGICO, LA QUALITÀ DEL SUONO NON È
OTTIMA. CI POSSONO ESSERE INTERFERENZE E IL LIVELLO DEL SUONO NON È SEMPRE COSTANTE.
VEDIAMO ESEMPI DI INDUZIONE MAGNETICA, ESISTONO ANCHE MUSIC LINK, SI METTONO DIETRO LE
ORECCHIE, ALCUNI SOSTENGONO CHE È MEGLIO PERCHÉ IL CAMPO MAGNETICO VIENE CREATO
VICINISSIMO ALL'APPARECCHIO QUINDI IL SUONO RIMANE PIÙ COSTANTE, PIÙ FORTE.
UN'ALTRA TECNOLOGIA CHE PURTROPPO NON HO SPERIMENTATO DI PERSONA MA STA AVENDO UN
GRANDISSIMO SUCCESSO E "ROGER PEN "QUELLA PENNA CHE VEDETE IN FOTO. UNA PENNA CHE HA UN
SACCO DI PROGRAMMI AL SUO INTERNO, PUÒ ESSERE COLLEGATA AL CELLULARE TRAMITE BLUETOOTH,
ANCHE CON IL CELLULARE 20 METRI PIÙ IN LÀ. HA UN SISTEMA DI RICONOSCIMENTO A SECONDA DELLA
POSIZIONE, SE È MESSO IN VERTICALE FUNZIONA COME UN MICROFONO E PRENDE LA VOCE DI CHI LO STA
INDOSSANDO.
SE È MESSO IN ORIZZONTALE PUÒ ESSERE USATO IN CONVERSAZIONI DI GRUPPO, IMMAGINATE IN UN
BAR, CI SONO TANTI RUMORI E QUATTRO PERSONE INTORNO A UN TAVOLO, QUELLO PRENDE SOLO CHI È
PIÙ VICINO, ELIMINANDO TUTTI I RUMORI DI FONDO.
OPPURE IN POSIZIONE OBLIQUA.
SI POSSONO COLLEGARE AL CELLULARE, AL TELEVISIONE E HA UNA DIMENSIONE VERAMENTE RIDOTTA,
PUÒ ESSERE PORTATA DAPPERTUTTO.
PARLANDO DI SCUOLA LO STRUMENTO PRINCIPE CHE AIUTA I RAGAZZI SORDI MA NON SOLO, È LA
LAVAGNA INTERATTIVA MULTIMEDIALE.
È UNA SUPERFICIE INTERATTIVA IN CUI È POSSIBILE SCRIVERE, DISEGNARE, ALLEGARE IMMAGINI, VEDERE
TESTI, COLLEGARSI A INTERNET, VEDERE VIDEO, ANIMAZIONI, I CONTENUTI POSSONO ESSERE
DIGITALIZZATI E STAMPATI E CONSEGNATI ALLO STUDENTE, QUINDI IN UNA LEZIONE LO STUDENTE HA IL
RIASSUNTO POI DI QUELLO CHE È STATO FATTO DURANTE LA LEZIONE.
È UNO STRUMENTO MOLTO POTENZE PERCHÉ CONIUGA L'ASCOLTO, LA PAROLA, LA LETTURA A QUELLA
CHE È LA FORZA COMUNICATIVA DELLE IMMAGINI E DEI VIDEO.
STAZIONI E AEROPORTI, GRAZIE A DIVERSI INCONTRI A CUI ABBIAMO PARTECIPATO COME ASSOCIAZIONE
ABBIAMO OTTENUTO ALLA STAZIONE DI BOLOGNA DOVE CI SONO I BINARI AGGIORNATI IN TEMPO REALE,
NON È UNA COSA DA POCO. PRIMA IL CAMBIO DI UN BINARIO VENIVA ANNUNCIATO SOLO
ALL'ALTOPARLANTE, MOLTI DI NOI HANNO PERSO IL TRENO O SBAGLIATO IL TRENO PERCHÉ NON
SAPEVANO DI QUESTO CAMBIO.
IN ALCUNE STAZIONI SEMPRE A BOLOGNA ANCHE CI SONO ZONE A INDUZIONE MAGNETICA NELLE SALE DI
ATTESA, UNO SI PUÒ METTERE LÌ ISOLARSI DAI RUMORI DI FONDO E SENTIRE SOLO LA VOCE
DELL'ALTOPARLANTE.
MA NON È FINITA QUI C'È ANCORA TANTO DA FARE PER PARLANDO DI STAZIONI, RENDERE ACCESSIBILI
TUTTE LE STAZIONI NON SOLO BOLOGNA MA ANCHE QUELLE PIÙ PICCOLE.
GLI AVVISI DI FERMATA E I RITARDI SU TUTTI I MEZZI PUBBLICI, TRENI, BUS, CORRIERE, SI STA IN PIEDI
TUTTO IL TEMPO PERCHÉ NON C'È ALLA FERMATA.
ALLARME BOMBA, USCIAMO TUTTI! UN SORDO NON HA CAPITO, QUINDI È IMPORTANTE AVERE SEGNALI
CHE VIBRANO IN FASE DI EMERGENZA.
CONCLUDO: UNA CITTÀ ACCESSIBILE RICONOSCE CHE ESSERE SORDI NON SIGNIFICA SOLTANTO, UNA CITTÀ
ACCESSIBILE È DOVE OGNI GIORNO SI IMPARA AD ACCOGLIERE ED ESSERI CONSAPEVOLI DELLE
DIFFERENZE, UNA CITTÀ ACCESSIBILE SA CHE BISOGNA INVENTARE, AMPLIARE LA COMUNICAZIONE A
TUTTI I SENSI, RIORIENTARE LE PROPRIE CONVINZIONI SUGLI EFFETTI DI RELAZIONE PER IL BENESSERE DI
TUTTI!
- BUONASERA, RINGRAZIO ANCHE IO SARA PER L'INVITO, SONO UN PO' IMBARAZZATA PERCHÉ NON SARÒ
ASSOLUTAMENTE COMPLETA, LO SGUARDO CHE HO UTILIZZATO PER QUESTO INTERVENTO È PARZIALE,
QUELLO CHE È NELLA MIA PROFESSIONALITÀ, QUINDI MAGARI C'È QUI PRESENTE IN SALA È ANCHE
PRESENTE FABIO STRADA, IL PRESIDENTE DELL'UNIONE ITALIANA IPOVEDENTI CHE VORRÀ FARE DELLE
INTEGRAZIONI, INTERROMPERE, INTERVENIRE MI FARÀ PIACERE.
VI RACCONTO POCHINO QUELLO CHE HO PREPARATO, MI CHIAMO CRISTINA DRAGONI, SONO UNA
PSICOLOGA E LAVORO ALLA AUSL, DA MOLTI ANNI LAVORO NELL'AMBITO DEI SERVIZI CHE SI RIVOLGONO A
PERSONE ADULTE CON DISABILITÀ E DAL 2011 LAVORO ANCHE IN OSPEDALE PRESSO IL CENTRO
REGIONALE DI IPOVISIONE ALL'INTERNO DELL'UNITÀ OPERATIVA DI OCULISTICA IN COLLABORAZIONE,
ALL'INTERNO DELL'EQUIPE COMPOSTA DA ALTRE FIGURE PROFESSIONALI CHE DOPO DESCRIVERÒ.
VOLEVO FARE UN PICCOLO ACCENNO RIPRENDENDO LE ULTIME COSE, L'ULTIMO SGUARDO OFFERTO DA
LUCIA CHE HO TROVATO ANCHE MOLTO POETICO SUL TEMA DELL'ACCESSIBILITÀ E ANCHE UN PO' LA
DESCRIZIONE CHE È STATA FATTA DI QUESTO CORSO NEL DEPLIANT.
MI È PIACIUTO COME SI È PARLATO DI DISABILITÀ NELLA PRESENTAZIONE DI QUESTO CORSO, SPESSO SI
PARLA DI DISABILITÀ RIDUCENDOLA AL TEMA DELLA MENOMAZIONE, DEL DEFICIT, CHE SEMBRA SEMPRE
UN MODO DI PRENDERE LE DISTANZE DA UNA CONDIZIONE, DA UN'ESPERIENZA CHE SPESSO PUÒ
SPAVENTARE O A VOLTE FA COMODO PENSARE COME QUALCOSA CHE RIGUARDA UN SOTTOGRUPPO
DELLA POPOLAZIONE.
IN REALTÀ POI LAVORANDO CON PERSONE CHE VIVONO UN DEFICIT O A VOLTE TANTE ESPERIENZE
PERSONALI, FAMILIARI, ASCOLTARE LE STORIE DELLE PERSONE A VOLTE TI FA CAPIRE COME LA DISABILITÀ
ANDREBBE PIÙ PENSATA COME A UNA POSSIBILE CONDIZIONE DELL'ESISTENZA UMANA.
NEL SENSO CHE È UNA FORMA DELLA VITA CREDO CHE QUESTO SGUARDO GIÀ PERMETTA DI AVERE UN
APPROCCIO RISPETTO A QUALCOSA CHE NON È PIÙ COSÌ SCONOSCIUTO MA CI AIUTA A PENSARE ALLA
DISABILITÀ COME UN'ESPERIENZA CHE NELL'ARCO DELLA VITA SI PUÒ INCONTRARE.
ADESSO L'ETÀ MEDIA DELL'UOMO SI È MOLTO ELEVATA, PARLANDO SOPRATTUTTO QUESTA SERA DI
DISABILITÀ SENSORIALE, VISIVA VEDREMO COME CON L'ALLUNGAMENTO DELLA VITA LE PATOLOGIE VISIVE
POSSONO CAPITARE E QUANTO INCIDONO NELLA TOTALITÀ DELLE DISABILITÀ.
MI SONO SEGNATA ANCHE UNA FRASE CHE MI ERA PIACIUTA CHE AVEVO SENTITO TEMPO FA CHE AVEVA
USATO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA IN OCCASIONE DELLA GIORNATA NAZIONALE DELLA DISABILITÀ
COGNITIVA ALLA FINE DI MARZO, NON RICORDO CON PRECISIONE. L'HO RITROVATA E VE LA VOLEVO
LEGGERE PERCHÉ MI SEMBRAVA CHE RIPRENDESSE UN POCHINO IL TIPO DI SGUARDO, IL TIPO DI
ATTEGGIAMENTO CHE MI SEMBRA CHE ANCHE QUESTO CORSO E UN PO' PROBABILMENTE IL LAVORO DI
QUESTA RETE HA ACQUISITO.
LE DISABILITÀ DIVENTANO GRAVI SOPRATTUTTO SE L'AMBIENTE NON TIENE CONTO DELLE DIVERSITÀ E
TRASFORMA LA DIVERSITÀ IN UN FATTORE DI ESCLUSIONE. A CREARE LE BARRIERE SONO I LIMITI DELLA
NOSTRA ORGANIZZAZIONE SOCIALE E LE NOSTRE MANCANZE CULTURALI, L'INCLUSIONE DI CHI È IN
DIFFICOLTÀ È MOLTIPLICATORE DI FORZA SOCIALE.
MI PARE CHE SIANO PAROLE IN LINEA UN PO' CON LO SPIRITO E ANCHE GLI INTENTI DI QUESTA INIZIATIVA.
PROCEDO, VI PARLAVO DEL CENTRO REGIONALE DI IPOVISIONE IN CUI LAVORO, È UNA STRUTTURA
SPECIALIZZATA CHE SI OCCUPA DI PAZIENTI CON DEFICIT VISIVI, NON CHE NON SONO CURABILI CON UNA
TERAPIA MEDICA O CHIRURGICA.
L'EQUIPE DEL CENTRO DI IPOVISIONE È COMPOSTA DAL MEDICO OCULISTA, LE ORTOTTISTE A CESENA
SONO IN QUESTO MOMENTO IN SEI CON LA COORDINATRICE TARTAGLIA E LA FIGURA DELLO PSICOLOGO.
L'EQUIPE COLLABORA STABILMENTE CON UNA SERIE DI SERVIZI CHE SONO IN PARTE AZIENDALI, IN PARTE
EXTRA AZIENDALI, AL DI FUORI, DENTRO L'AUSL C'È IL SERVIZIO CHE SI RIVOLGE ALLE PERSONE CON
DISABILITÀ ADULTE E NON. C'È IL CAAD, IL CENTRO DEGLI ADATTAMENTI, VERONA FORSE LA VOLTA
SCORSA NE HA ACCENNATO, L'UFFICIO ASSISTENZA PROTESICA, L'UICI, L'ISTRUTTORE PER
L'ORIENTAMENTO E LA MOBILITÀ, UN ISTRUTTORE CHE IN PRATICA FORNISCE UNA SERIE DI INDICAZIONI,
DI STRATEGIE, E FACILITA UNA SERIE DI APPRENDIMENTI UTILE ALLA PERSONA IPOVEDENTE O CIECA UTILE
A ORIENTARSI E ACQUISIRE IL MASSIMO LIVELLO DI AUTONOMIA POSSIBILE SIA PER GLI SPOSTAMENTI SIA
ALL'INTERNO DEI PROPRI SPAZI DOMESTICI.
POI CI SONO GLI OTTICI FORNITORI, COME SERVIZI CON CUI IL CENTRO È IN CONTATTO.
QUALI SONO LE FINALITÀ DEL LAVORO CHE VIENE FATTO PRESSO IL CENTRO DI IPOVISIONE? LO SCOPO È
SOSTENERE E ACCOMPAGNARE IL PAZIENTE IN PERCORSI RIABILITATIVI, IN QUESTO CASO COME FRANCA
SOTTOLINEAVA LA FIGURA DELLA LOGOPEDISTA, IN QUESTO CASO LA FIGURA CHIAVE È L'ORTOTTISTA,
MARIA TERESA NON È POTUTA VENIRE, SAREBBE STATO INTERESSANTE DESCRIVERE NEL DETTAGLIO IL
LAVORO CHE VIENE FATTO.
SOSTENERE E ACCOMPAGNARE IL PAZIENTE IN PERCORSI RIABILITATIVI VOLTI A RAGGIUNGERE IL
MAGGIOR GRADO DI AUTONOMIA POSSIBILE.
HO VOLUTO RIPORTARE ALCUNI RIFERIMENTI LEGISLATIVI PERCHÉ FINO A UNA VENTINA DI ANNI FA NON
ESISTEVA UNA VERA E PROPRIA CULTURA DELLA RIABILITAZIONE VISIVA IN ITALIA, C'È STATO UN
CAMBIAMENTO RADICALE NEL 97 CON LA LEGGE 284, CHE HA DATO LE DISPOSIZIONI PER LA PREVENZIONE
DELLA CECITÀ E PER LA RIABILITAZIONE VISIVA E L'INTEGRAZIONE SOCIALE E RIABILITATIVA DEI CIECHI
PLURIMINORATI.
POI SI È AVUTA NEL 2001 UNA ULTERIORE LEGGE, LA 138 DEL 2001 CHE HA AVUTO IL MERITO, CHE LA
VALUTAZIONE DEL DANNO VISIVO A SEGUITO DI QUESTA LEGGE NON VIENE FATTA SULLA BASE DELLA
RIDOTTA CAPACITÀ VISIVA DELLA PERSONA MA ANCHE IN RIFERIMENTO ALLA RIDUZIONE DEL CAMPO
VISIVO.
ILLUSTRO UN PO' LA DIFFERENZA TRA CECITÀ E IPOVISIONE. NON SONO SINONIMI. LA CECITÀ, CAPIAMO
MEGLIO QUELLO CHE STAVO DICENDO POCO FA, SI HA QUANDO L'ACUITÀ VISIVA CORRETTA ANCHE CON
USO DI LENTI NELL'OCCHIO MIGLIORE È INFERIORE A UN VENTESIMO OPPURE QUANDO IL RESIDUO
PERIMETRICO BINOCULARE È INFERIORE AL 10%. CI SONO ESSERE SITUAZIONI IN CUI LA COMPROMISSIONE
VISIVA RIGUARDA SOLO IL CAMPO VISIVO, IL RESIDUO PERIMETRICO BINOCULARE E ESSERE MOLTO
RISTRETTA CHE VIENE CONFIGURATA, CONSIDERATA CECITÀ, NEL CASO SIA INFERIORE AL 10%.
IPOVISIONE: QUANDO L'ACUITÀ VISIVA CORRETTA NELL'OCCHIO MIGLIORE È COMPRESA TRA 3-10 O 1-20
OPPURE TRA 60 E 30%.
L'ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ DA MOLTI ANNI METTE IN EVIDENZA E SOTTOLINEA CHE
L'IPOVISIONE E LA CECITÀ COSTITUISCONO DEI PROBLEMI PRIORITARI PER I SERVIZI SANITARI DI TUTTI I
PAESI, SIA I PAESI INDUSTRIALIZZATI CHE I PAESI IN VIA DI SVILUPPO, PAESI CHE SONO CHIAMATI A
ORGANIZZARE ANCHE DEI PROGRAMMI DI INTERVENTO SIA IN TERMINI PREVENTIVI SIA IN TERMINI DI
CURA CHE IN TERMINI RIABILITATIVI.
CECITÀ E IPOVISIONE COSTITUISCONO UN PROBLEMA PRIORITARIO AL GIORNO D'OGGI. IL FORTE
INCREMENTO DEMOGRAFICO NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO, PER QUALE MOTIVO, PERCHÉ QUESTO FORTE
INCREMENTO DEMOGRAFICO, SCUSATE, PER QUESTO FORTE INCREMENTO DEMOGRAFICO, VIVONO 9
CIECHI O IPOVEDENTI SU 10 E PER L'ALLUNGAMENTO DELLA VITA MEDIA NEI PAESI INDUSTRIALIZZATI.
CON L'INVECCHIAMENTO DEMOGRAFICO SEMPRE PIÙ PERSONE SARANNO A RISCHIO DI DISABILITÀ VISIVA
A CAUSA DI MALATTIE OCULARI CRONICHE E PER PROCESSI DI INVECCHIAMENTO.
QUESTO PER RITORNARE AL DISCORSO INIZIALE CHE NON VA VISTO COME UN QUALCOSA CHE RIGUARDA
UN NUMERO RIDOTTO DI PERSONE, MA I NUMERI SONO MOLTO ALTI, È UNA PROBLEMATICA CHE È
MOLTO DEMOGRAFICA.
LA VASTITÀ DEL PROBLEMA. ALCUNI NUMERI CHE CI AIUTANO A CAPIRE L'ENTITÀ E LA VASTITÀ DEL
PROBLEMA.
UNO SGUARDO SUL MONDO, NEL 1972 LE STIME DELL'OMS ERANO DI POCO PIÙ DI 10 MILIONI DI CIECHI,
NEL 1990 CRESCIUTI A 38 MILIONI.
NEL 2010 ABBIAMO 39 MILIONI DI CIECHI, SEMPRE STIMATI DALL'OMS, 39 MILIONI DI CIECHI E 246
MILIONI DI PERSONE IPOVEDENTI, QUINDI COMPLESSIVAMENTE 285 MILIONI DI PERSONE CHE VIVONO
UNA CONDIZIONE DI DISABILITÀ VISIVA.
QUESTA LA FOTOGRAFIA STIMATA NEL MONDO.
IN ITALIA LE COSE NON VANNO MOLTO MEGLIO. LA STIMA DELL'ISTAT CHE RISALE A DIVERSI ANNI FA, HO
TROVATO QUESTA DEL 2005, È DI 362 MILA PERSONE CIECHE, SI CALCOLA CHE GLI IPOVEDENTI SIANO
CIRCA UN MILIONE E MEZZO.
ADESSO VOLEVO PRIMA PARLARE DI BARRIERE DOPO MI ADDENTRERÒ A ACCENNARE ALLE BARRIERE IN
PARTICOLARE QUELLE PERCETTIVE, AVEVO PORTATO ALCUNE FOTO, VOLEVO FARE UN ATTIMO UNA COSA,
HO PORTATO TRE FOTO CHE AVEVO PIACERE DI FARVI VEDERE E LEGGERE CONTEMPORANEAMENTE UNA
DIDASCALIA CHE LE ACCOMPAGNA, DUE PAROLE DI PRESENTAZIONE A QUESTE FOTO PERCHÉ RIGUARDA
UN LAVORO IMPORTANTE FATTO DAL GRUPPO DEL CENTRO E FACCIO ANCORA UN PASSO INDIETRO,
COME CENTRO DI IPOVISIONE ORGANIZZIAMO UN GRUPPO MENSILE, UN GRUPPO NON TERAPEUTICO,
NEANCHE DI AUTOAIUTO DA MI CONFRONTO E DI SOSTEGNO, DI CONDIVISIONE. UN GRUPPO A CUI
PARTECIPANO PERSONE CHE VIVONO UNA DISABILITÀ VISIVA, UN'IMPORTANTE DISABILITÀ VISIVA,
CONDOTTO DA ME INSIEME ALLA COLLEGA ORTOTTISTA MARIA TERESA TARTAGLIA, IN STRETTA
COLLABORAZIONE CON L'UNIONE ITALIANA CIECHI, LA SEDE DI FORLÌ CESENA. LO SCOPO DEL GRUPPO È
QUELLO DI INCONTRARSI, CONFRONTARSI E ANCHE PENSARE DEI PROGETTI E QUESTO VI MOSTRERÒ È IL
PROGETTO PIÙ IMPORTANTE, CREDO, NEGLI ULTIMI ANNI REALIZZATO, NATO DA UN LAVORO SVOLTO
ALL'INTERNO DEL GRUPPO E DAL DESIDERIO, DAL BISOGNO CHE I PARTECIPANTI AL GRUPPO HANNO
PORTATO DI INFORMARE E SENSIBILIZZARE LA CITTADINANZA RISPETTO A QUELLE CHE SONO LE
DIFFICOLTÀ DI UNA PERSONA IPOVEDENTE, A VOLTE POCO CONOSCIUTE.
È PIÙ FACILE CHE LE PERSONE, I CITTADINI ABBIANO UNA RAPPRESENTAZIONE DI UNA PERSONA CIECA, POI
ANCHE LÌ BISOGNEREBBE ANDARE AD APPROFONDIRE, MA SICURAMENTE QUELLE CHE SONO LE
CARATTERISTICHE DELL'IPOVISIONE E LE DIFFICOLTÀ CHE VIVE UNA PERSONA CON UN IMPORTANTE
DEFICIT DELLA VISTA SONO SEMPRE DIFFICILI DA IMMAGINARE E RAPPRESENTARE.
MOLTI PARTECIPANTI AL GRUPPO RACCONTANO SPESSO DI EPISODI, ANEDDOTI CHE A VOLTE VENGONO
RACCONTATI ANCHE IN MANIERA COMICA MA CHE IN REALTÀ SONO SPESSO EPISODI DRAMMATICI DI
FRAINTENDIMENTI, SITUAZIONI IN CUI NON SI SENTONO CREDUTI RISPETTO AL LORO STATO. PERCHÉ UNA
DELLE CARATTERISTICHE DELL'IPOVISIONE È QUELLA DI AVERE DELLE PRESTAZIONI ANCHE VISIVE CHE
POSSONO ESSERE MOLTO DIVERSE A SECONDA DI QUELLO CHE È IL CONTESTO AMBIENTALE, A SECONDA
DI QUELLA CHE È L'ILLUMINAZIONE DI UN LUOGO, DI QUELLO CHE PUÒ ESSERE IL CONTRASTO TRA LA
FIGURA, LO SFONDO, IL MOMENTO DELLA GIORNATA, CI POSSONO ESSERE DEI FATTORI PERSONALI,
MOLTE PERSONE RACCONTANO PER ESEMPIO CHE IL SENTIRSI OSSERVATI È QUALCOSA CHE BLOCCA
MOLTO E CHE HA PROPRIO DEGLI EFFETTI SULLA QUALITÀ DI VISIONE IN QUEL MOMENTO. NON SONO
COSE INVENTATE, SONO COSE CHE LE PERSONE DICONO E VIVONO.
UNA SERIE DI FATTORI AMBIENTALI, PERSONALI, RELAZIONALI CHE POSSONO INCIDERE FORTEMENTE
SULLA PRESTAZIONE DELLA PERSONA CHE PUÒ APPARIRE ANCHE AMBIGUA, INCONGRUENTE.
A PARTIRE DA QUESTI RACCONTI, QUESTI SENTIMENTI CHE I RACCONTI SI PORTANO DIETRO SI È DECISO DI
COMINCIARE A PENSARE A QUESTA MOSTRA, ABBIAMO AVUTO LA COLLABORAZIONE PREZIOSA DI
UN'AMICA DI MARIA TERESA TARTAGLIA CHE È UNA FOTOGRAFA MOLTO BRAVA, BEATRICE PAVASINI CHE
AVEVA FATTO LAVORI IN AMBITO SOCIALE USANDO LA FOTOGRAFIA E ABBIAMO REALIZZATO QUESTE
FOTO.
VI LEGGO LE DIDASCALIE CHE SONO UN PO' IL RACCONTO DI PERSONE CHE VIVONO, CHE HANNO UN
PROBLEMA DI IPOVISIONE IN CUI CERCANO DI DESCRIVERE COME VEDONO E LA FOTO CHE VEDRETE PER
CHI LA PUÒ VEDERE È ALTERATA, È MODIFICATA IN MANIERA TALE DA RIPRODURRE QUELLA QUALITÀ DI
VISIONE CHE QUESTA DIDASCALIA CERCA DI DESCRIVERE.
SI VEDE? SI TI INCONTRO PER STRADA TI VEDO DALLO STOMACO IN GIÙ. VEDO AI LATI, MA NON TI
RICONOSCO.
AL POSTO DELLA TUA FACCIA NON C'È NIENTE, NON È BIANCO, NÉ NERO NÉ GRIGIO, NON C'È LA TUA
FACCIA.
AL SUO POSTO LA STRADA SEMBRA CONTINUARE.
SEMBRI UN FANTASMA SENZA TESTA. SOTTO ALLA TESTA NON VEDO PERFETTO MA DISTINGUO.
SE MI GUARDO I PIEDI NE VEDO UNO SOLO.
TUTTO È COMINCIATO CINQUE ANNI FA LEGGENDO IL GIORNALE LE RIGHE SEMBRAVANO ANDARE DAL
BASSO VERSO L'ALTO, MI SONO ACCORTA CHE VEDEVO TUTTO DEFORMATO.
ADESSO NO, NIENTE È PIÙ DEFORMATO, NON C'È PROPRIO.
FACCIO VEDERE LA SECONDA FOTOGRAFIA.
NELLA STRADA DOVE ABITO CAMMINO SULLA PISTA CICLABILE, È UNA STRADA CHE CONOSCO E RIESCO A
FARE UN CENTINAIO DI METRI DA SOLO AVANTI E INDIETRO. QUANDO CAMMINO RIESCO A VEDERE DOVE
METTO IL PIEDE, APPENA OLTRE IL PIEDE PERÒ NON C'È PIÙ NULLA.
SE INCONTRO QUALCUNO QUANDO È A 30-40 CENTIMETRI VEDO QUALCOSA, VEDO LA FACCIA, LA VEDO
UN PO' SCURA, MA APPENA SI ALLONTANA DI POCHI CENTIMETRI TUTTO SCOMPARE DI NUOVO.
VEDO LA FIGURA INTERA, MA LA FACCIA È TUTTA IMBROGLIATA, AL POSTO DEGLI OCCHI C'È DEL BIANCO,
NON VEDO IL NASO, NON VEDO LA BOCCA, LA FACCIA È SCURA, DAL COLLO IN GIÙ VEDO IL COLORE DEI
VESTITI, MA DIETRO NIENTE, SE ALLARGANO LE MANI LE VEDO UN ATTIMO E POI SPARISCONO.
IL SOLE MI DÀ MOLTO FASTIDIO. QUANDO C'È IL SOLE PER ME C'È BUIO. NELLA LUCE SONO NEL BUIO.
QUANDO NON C'È LUCE STO MEGLIO, GLI OCCHI NON MI BRUCIANO, QUANDO VEDEVO ERA UN'ALTRA
VITA. ADESSO MI SONO RASSEGNATO.
L'ULTIMA È PROPRIO QUESTA LA FOTO.
IL MIO MONDO È INDEFINITO, NON È NÉ NERO NÉ BIANCO. SEMBRA CHE CI SIA QUALCOSA DAVANTI MA
NON RIESCO A CAPIRE, È COME UN VELO SOTTILE, È COME VIVERE NEL LATTE.
IO LI HO VISTI I COLORI, LI RICORDO MA QUELLO CHE VEDO DAVANTI AI MIEI OCCHI È UN COLORE
INDEFINIBILE, NON È BIANCO, NON È NERO, NON È GRIGIO È QUALCOSA DI OVATTATO, EVANESCENTE,
MORBIDO. È UNA LUMINESCENZA CHE C'È ANCHE SE CHIUDO GLI OCCHI.
PER ME NON C'È DIFFERENZA AVERE GLI OCCHI APERTI O CHIUSI IN OGNI CASO SONO SEMPRE NELLA LUCE.
IL SOLE MI INFASTIDISCE È UN FASTIDIO CHE SENTO NEGLI OCCHI. QUANDO C'È IL SOLE IL VELO DAVANTI AI
MIEI OCCHI È UN PO' PIÙ CHIARO MA NON CAMBIA PIÙ DI TANTO, NEMMENO COME CONSISTENZA.
QUESTE SONO TRE DELLE DIECI FOTO, DODICI FOTO, IMMAGINATELE A GRANDEZZA UMANA, A MISURA
UMANA, LE ABBIAMO ESPOSTE NEL TUNNEL DEL BUFALINI, STA ANCHE GIRANDO QUESTA MOSTRA, UNA
MOSTRA ITINERANTE E L'IMPATTO È VERAMENTE FORTE E TROVO CHE ANCHE DAI RITORNI CHE ABBIAMO
AVUTO CHE SIA MOLTO ESPLICATIVA PROPRIO DEL DISORIENTAMENTO CHE SI PUÒ VIVERE E A ME HA
FATTO PENSARE A COME TANTE VOLTE SI POSSA AVERE UNA RAPPRESENTAZIONE, UNA
RAPPRESENTAZIONE DI UNA PERSONA CHE NON VEDE O VEDE MALE, INVECE VEDIAMO CHE COMPLESSITÀ
DI PERCEZIONI, DI QUALITÀ DI VISIONE SI APRONO.
IO NON SO NEANCHE QUANTO TEMPO HO, SARA. FACCIO UNA SELEZIONE, FACCIO UNA SCELTA, DICO DUE
COSE SULLE BARRIERE ARCHITETTONICHE E POI MI FACEVA PIACERE SCORRERE UN POCHINO UNA SPECIE
DI VADEMECUM CHE ABBIAMO CERCATO COL GRUPPO, ABBIAMO MESSO ASSIEME ALCUNE INDICAZIONI
CHE CI SEMBRA CHE POSSANO ESSERE UTILI PENSANDO A DEI POTENZIALI VOLONTARI O COMUNQUE
POSSIBILI PERSONE CHE PROVINO A RAPPORTARSI CON UNA PERSONA CHE NON VEDE O IPOVEDENTE.
ABBIAMO RACCOLTO ALCUNE CONSIDERAZIONI, POI HO TROVATO ALTRO MATERIALE MI FACEVA PIACERE
UN ATTIMO SCORRERLO.
PARLANDO DI BARRIERE NEL CASO DI UNA PERSONA CON DISABILITÀ VISIVA PARLIAMO DI BARRIERE
ARCHITETTONICHE E PERCETTIVE. LE PRIME SONO GLI OSTACOLI FISICI CHE SONO FONTE DI DISAGIO PER
CHIUNQUE E IN PARTICOLARE PER COLORO CHE HANNO UNA CAPACITÀ MOTORIA RIDOTTA O IMPEDITA IN
FORMA PERMANENTE O TEMPORANEA.
GLI OSTACOLI CHE LIMITANO O IMPEDISCONO LA COMODA E UTILIZZAZIONE DI PARCHI, STRUTTURE.
ANDANDO NELLO SPECIFICO DELLA DISABILITÀ SENSORIALE PARLIAMO DI BARRIERE PERCETTIVE COME
QUELLE SITUAZIONI CHE RENDONO DIFFICILE LA MOBILITÀ AUTONOMA DELLE PERSONE CON UN DEFICIT
SENSORIALE, DI SOLITO PIÙ PER LA MANCANZA DI SEGNALI E AUSILI INFORMATIVI CHE LE EVIDENZINO CHE
PER LA PRESENZA DI VERI E PROPRI OSTACOLI.
IN CHE CONSISTONO LE BARRIERE PERCETTIVE? NEGLI OSTACOLI CHE DETERMINANO UNA DIFFICOLTÀ PER
ESEMPIO NELL'IDENTIFICAZIONE DEGLI OGGETTI UTILI COME LE PULSANTIERE DEGLI ASCENSORI, SE
MANCANO DELLE SCRITTE IN BRAILLE O COMUNQUE CARATTERI IN RILIEVO CHE CONSENTONO LA
LETTURA PER UNA PERSONA IPOVEDENTE PUÒ ESSERE IMPOSSIBILE ANCHE SCEGLIERE A CHE PIANO
POTERSI FERMARE E POTERE SCENDERE.
ALTRE BARRIERE PERCETTIVE PER ESEMPIO NELL'INDIVIDUAZIONE DI OSTACOLI, LA PRESENZA DI OGGETTI
PERICOLOSI SUI PERCORSI O SU DISLIVELLI QUANDO NON VENGONO SEGNALATI.
ALTRE BARRIERE PERCETTIVE PER ESEMPIO NEL MUOVERSI AUTONOMAMENTE IN SPAZI APERTI O PRIVI DI
INDIZI PERCETTIVI CHE MANCANO SEGNALI ACUSTICI O TATTILI CHE LI RILEVINO OVVIAMENTE NON
POSSONO ESSERE COLTI DA UNA PERSONA CON UNA DISABILITÀ VISIVA.
ALCUNI ESEMPI DI BARRIERE PERCETTIVI, ASSENZA DI PUNTI DI RIFERIMENTO NEGLI ATTRAVERSAMENTI
PEDONALI, IMPERCETTIBILITÀ DI OGGETTI SUL PERCORSO PEDONALE, IMPERCETTIBILITÀ DI OGGETTI DI
ARREDO URBANO, MANCANZA DI ISOLAMENTO ACUSTICO, IN AMBIENTE CON RUMORE ECCESSIVO, DI
OSTACOLO ALLA VALUTAZIONE DI INDIZI ACUSTICI. SE C'È UN FORTE INQUINAMENTO ACUSTICO NON È
POSSIBILE COGLIERE UN INDIZIO ACUSTICO.
ERRATA ILLUMINAZIONE NEGLI AMBIENTI INTERNI O ETERNI. PORTE O VETRATE NON SEGNALATE. ARREDI
O SAGOME CON SPIGOLI VIVI TALI DA COSTITUIRE PERICOLO.
COSE CHE SE CI PENSIAMO SPESSO SONO MOLTO PRESENTI NEGLI AMBIENTI.
COME PUÒ ESSERE FAVORITA L'ACCESSIBILITÀ DEI LUOGHI PUBBLICI AI DISABILI SENSORIALI.
SONO D'AIUTO ELEMENTI CHE POSSONO COSTITUIRE GUIDE NATURALI E FAVORIRE L'ORIENTAMENTO,
OPPURE GUIDE ARTIFICIALI COME PAVIMENTAZIONI DIFFERENZIATE, PERCORSI TATTILI, O AVVISATORI
ACUSTICI PER L'ORIENTAMENTO E PER LA SEGNALAZIONE DI FONTI DI PERICOLO, PENSO ANCHE IN
OSPEDALE CI SONO, IN PARTICOLARE HO IN MENTE IL REPARTO DI OCULISTICA C'È UN PERCORSO TATTILE,
UNA SPECIE DI CORRIDOIO, DI PASSERELLA TATTILE CHE ORIENTA APPUNTO ATTRAVERSO IL TATTO,
CAMMINANDOCI SOPRA SI RICONOSCE IL PERCORSO.
CHE COSA INVECE È DA EVITARE, CHE COSA COSTITUISCE UNA BARRIERA? GLI OSTACOLI PENDENTI O
SPORGENTI CHE NON POSSONO ESSERE INTERCETTATI CON IL MOVIMENTO DEL BASTONE O DEL CANE
GUIDA.
NEL CASO DELLE PERSONE IPOVEDENTI COME PUÒ ESSERE FAVORITA L'ACCESSIBILITÀ NEI LUOGHI
PUBBLICI? OCCORRE GARANTIRE RIFERIMENTI VISIVI CHE CONTRASTINO CON L'INTORNO, SFONDO, E NE
PANNELLI SEGNALETICI OCCORRE UTILIZZARE CARATTERI SUFFICIENTEMENTE VISIBILI, LARGE PRINT O A
RILIEVO.
HO RIPORTATO LA DICITURA DI QUESTO DOCUMENTO, CURATO DAL ROTARY CLUB DI ANCONA,
"IPOVISIONE E BARRIERE PERCETTIVE COME SUPERARE GLI OSTACOLI, CURATO DAL PROFESSOR
GIOVANNINI IN CUI C'È UNA DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLE BARRIERE E COME ABBATTERLE NEL CASO
DELLA DISABILITÀ SENSORIALE.
VADO UN ATTIMO SU QUESTE ALTRE SLIDE. QUESTO PICCOLO VADEMECUM, DICIAMO.
SONO COSE UN PO' BANALI PERÒ CHE CREDO NON SIANO DA DARE COSÌ PER SCONTATE.
QUANDO SI INCONTRA UNA PERSONA CIECA O IPOVEDENTE È IMPORTANTE SALUTARE LA PERSONA AD
ALTA VOCE IN MODO DA RENDERSI RICONOSCIBILE CON LA PROPRIA VOCE. AVVISARE QUANDO SI STA PER
ANDARE VIA, OVVIAMENTE NON C'È IL FEEDBACK VISIVO QUINDI È IMPORTANTE SIA QUANDO SI ARRIVA
SIA QUANDO SI LASCIA UN LOCALE, UNA STANZA IN CUI C'È UNA PERSONA AVVISARE, COMUNICARLO.
ANCHE QUESTE COSE QUI SPESSO SFUGGONO.
CHIEDERE ALLA PERSONA SE HA BISOGNO DI AIUTO, NON DARE PER SCONTATO CHE ABBIA BISOGNO. LA
COSA MIGLIORE DA FARE È CHIEDERE ANZICHÉ PRESUPPORRE CHE ABBIA BISOGNO.
SENZA INSISTERE E SE LA PERSONA CHIEDE AIUTO FARCI DARE PROPRIO LE ISTRUZIONI, FARE CIÒ CHE
VIENE CHIESTO NIENTE DI PIÙ, SENZA ECCEDERE, ANCHE QUESTO È UN ATTEGGIAMENTO CHE SPESSO SI
OSSERVA, CHE PUÒ RISULTARE FASTIDIOSO, INGERENTE, NON SOLO INUTILE E SUPERFLUO MA ANCHE
POCO RISPETTOSO.
CHIEDERE DIRETTAMENTE ALLA PERSONA INTERESSATA, QUESTA È UNA COSA MOLTO INTERESSANTE
PERCHÉ LA VEDO SPESSO ANCHE IN OSPEDALE, ANCHE DA PARTE DEGLI OCULISTI. SPESSO SI RIVOLGONO
ALL'ACCOMPAGNATORE, SI DÀ QUASI, NON CREDO CHE... SEMBRA CHE LA PERSONA TRATTATA COME SE
NON COMPRENDESSE, ANCHE LÌ CREDO CHE CI SIA SEMPRE UN ASPETTO CHE MAGARI VERRÀ
AFFRONTATO UN PO' LA PROSSIMA VOLTA, UNA BARRIERA PIÙ RELAZIONALE, UNA DIFFICOLTÀ DELLA
PERSONA CHE NON HA UNA DISABILITÀ A CONFRONTARSI, A CENCARE QUASI UN'INTERFACCIA,
COMUNQUE QUESTO È UN ASPETTO SECONDO ME DA AVERE PRESENTE E EVITARE, SI PARLA CON LEI E SI
ASPETTA CHE RISPONDA LEI PERCHÉ A VOLTE IL FAMILIARE ANTICIPA IN ALCUNI CASI.
USARE PAROLE COME GUARDARE, SEMBRARE, VEDERE, NON SI FANNO GAFFE, QUINDI SI POSSONO USARE
TRANQUILLAMENTE QUESTI VERBI.
È PIÙ FORZATO NON USARLI. NON ACCAREZZARE IL CANE GUIDA DI UN NON VEDENTE, QUESTO NON LO
SAPEVO, NON È BENE FARLO, I CANI GUIDA SONO ANIMALI BENE ADDESTRATI CHE MIGLIORANO LA VITA
DEI NON VEDENTI, LORO SI AFFIDANO AI LORO CANI PER ORIENTARSI PER QUESTO MOTIVO NON DOVRESTI
CHIAMARE O ACCAREZZARE UN CANE GUIDA. È UN CANE CON UNA FUNZIONE PARTICOLARE, SE SI DISTRAE
POTREBBE PROVOCARE UNA SITUAZIONE PERICOLOSA.
NON TRARRE CONCLUSIONI AFFRETTATE SULLA VITA DI UN NON VEDENTE.
NON SPOSTARE I MOBILI SENZA AVVISARE UNA PERSONA CHE NON VEDE. ANCHE QUESTO È UN
ELEMENTO CHE SPESSO LE PERSONE CHE INCONTRO, CHE VEDO ANCHE NELLE PRIME CONSULENZE
RIPORTANO MOLTO, COME I FAMILIARI FACCIANO FATICA A CAPIRE QUANTO È IMPORTANTE L'ORDINE.
UN AMBIENTE ORDINATO È UN AMBIENTE PREVEDIBILE, UN AMBIENTE RISPETTO AL QUALE TI PUOI
COSTRUIRE UNA MAPPA MENTALE, SE GLI OGGETTI VENGONO SPOSTATI CAMBIA TUTTO E QUINDI CI SI
TROVA DI FRONTE A OSTACOLI CHE POSSONO COMPORTARE INCIDENTI, SE SI SPOSTANO DEGLI OGGETTI
LE POSIZIONI DEGLI OGGETTI DEI MOBILI QUESTO VA COMUNICATO.
OFFRI IL TUO BRACCIO COME GUIDA, POTETE VEDERE UN PO' LA POSIZIONE, È LA PERSONA CHE NON VEDE
CHE AFFERRA IL BRACCIO ALL'ALTEZZA DEL GOMITO DELLA PERSONA CHE GUIDA STANDO UN POCHINO
INDIETRO, QUALCHE PASSO INDIETRO. LORIS SPIEGHI MEGLIO LEI PERCHÉ ALL'ALTEZZA DEL GOMITO? PUÒ
RIPETERE UN ATTIMO LORIS.
SI PRENDE LA PERSONA NON VEDENTE STA A DESTRA E PRENDE IL GOMITO E NON STA AFFIANCATO, NON
BISOGNA PRENDERE LA PERSONA NON VEDENTE AL BRACCIO, È LA PERSONA NON VEDENTE CHE PRENDE IL
BRACCIO DELLA PERSONA CHE VEDE.
QUESTA COSA DI STARE UN PASSO INDIETRO SERVE PERCHÉ C'È MODO DI PERCEPIRE IL MOVIMENTO
DELL'ACCOMPAGNATORE SE CI SONO SCALINI, OSTACOLI, OVVIAMENTE I CAMBI DIREZIONE SI
PERCEPISCONO SUBITO.
SI CHIAMA POSIZIONE AD ARTIGLIO, PRESA AD ARTIGLIO.
DESCRIVI LE COSE IN DETTAGLIO SE SI DANNO DELLE INDICAZIONI NON POSSONO ESSERE GENERICHE MA
OCCORRE DESCRIVERE E DARLE IN DETTAGLIO, MENTRE CAMMINI DESCRIVI ALL'ALTRO QUELLO CHE
INCONTRI SULLA STRADA, SE SEI SULL'ORLO DI UN MARCIAPIEDE DICI SALI SCENDI DEVI ESSERE PRECISO
INDICANDO LE COSE DOVE SI TROVANO.
SE CHIEDE INDICAZIONI STRADALI NON È UTILE INDICARE CON IL DITO E DIRE LAGGIÙ.
E DESCRIVERE COME ARRIVARCI IN TERMINI DI DISTANZA. QUANDO DEVI DARE POI LE INDICAZIONI
RICHIEDE UNO SFORZO, UN ALLENAMENTO.
AIUTA IL NON VEDENTE A SEDERSI, IL MODO MIGLIORE PER FARLO È TIRARE FUORI UNA SEDIA E METTERE
LE SUE MANI SULLA SPALLIERA DELLA SEDIA IN MODO CHE SI POSSA SEDERE E MAGARI DESCRIVERE
L'ALTEZZA DELLA SEDIA E DIRE IN CHE DIREZIONE È RIVOLTA.
UNA VOLTA CHE LA PERSONA HA LA MANO SULLA SPALLIERA SA ORIENTARSI E È FACILITATO.
PER QUEL CHE RIGUARDA LE SCALE INIZIA DICENDO CHE VANNO VERSO IL BASSO O VERSO L'ALTO E
DESCRIVI QUANTO SONO RIPIDE O LUNGA POI METTE LA MANO DELLA PERSONA SULLA RINGHIERA, SE SEI
LA GUIDA FAI PER PRIMO LE SCALE E ASSICURATI CHE LA PERSONA ABBIA IL TEMPO DI SALIRE DIETRO DI TE.
PER SALIRE IN AUTO MENTRE SI AVVICINI ALL'AUTO AVVISA LA PERSONA QUALE PORTIERA È APERTA E DA
CHE LATO SI TROVA E AIUTA METTENDO LA SUA MANO SULLA PORTIERA DELL'AUTO COSÌ SARÀ IN GRADO
DI FARE TUTTO IN AUTONOMIA.
DIREI CHE MI FERMO QUI.
VALERIO: DIREI QUESTO IN QUESTO MOMENTO VORREI DIRVI SE CI SONO DELLE DOMANDE O DEGLI
INTERVENTI È QUESTO IL MOMENTO PER FARLI.
MI RENDO ANCHE CONTO CHE È TARDI E SIAMO CON UNA MEZZ'ORA DI RITARDO E MI SCUSO PROPRIO
PER GLI ASPETTI TECNICI INIZIALI DAVVERO NON PREVEDIBILI PERCHÉ ANDAVA TUTTO BENE.
MI VIENE DA DIRE QUESTO, DATEMI UN INPUT! COSA VOGLIAMO FARE? PERCHÉ DI SPUNTI CE NE SONO
STATI DATI DAVVERO TANTISSIMI E RINGRAZIO MOLTO LE TRE RELATRICI DI QUESTA SERA PER LE
RELAZIONI RICCHE E INTERESSANTI CHE APRIREBBERO A CONFRONTI ULTERIORI. IO STESSA AVREI UN
SACCO DI DOMANDE DA FARE IN QUESTO MOMENTO. MI VIENE DA DIRE QUESTO, QUESTA È LA SECONDA
SERATA DI UN CORSO IN CUI SICURAMENTE ALTRI ASPETTI LI RIPRENDEREMO E POTREMMO ANCHE
CONFRONTARCI.
PENSO CHE SIAMO ENTRATI UN PO' SU QUESTI TEMI CHE MAGARI PER QUALCUNO DEI PRESENTI SONO
ESTREMAMENTE NOTI E PER ALTRI NO E QUESTO È ASSOLUTAMENTE FONDAMENTALE. CI INTERESSA
PROPRIO QUESTO, ENTRARE SU QUESTI ARGOMENTI CHE SONO DI UNA ESTREMA SENSIBILITÀ E NECESSITÀ
PROPRIO SE VOGLIAMO DIRCI, CERCHIAMO DI COSTRUIRE UNA CITTÀ ACCESSIBILE ESSENDO NOI PER PRIMI
ACCOGLIENTI E POTENDOCI RECIPROCAMENTE ACCOGLIERE.
PENSO SIA UN PO' LA RECIPROCITÀ, L'ARMONIA, L'ATTENZIONE DI ALCUNI PICCOLI GESTI CHE QUESTA
SERA CI SONO STATI DETTI DALLE NOSTRE RELATRICI PROPRIO QUASI COME, QUESTO È TALMENTE
SEMPLICE, MA SONO PROPRIO LE COSE SEMPLICI CHE CI FANNO STARE BENE, CI FANNO STARE ASSIEME
BENE.
COSÌ, NON SO, SE QUALCUNO HA PIACERE DI INTERVENIRE FACENDO UNA BATTUTA, UNA RIFLESSIONE E
GLI ALTRI NON SCAPPANO VIA, VOLENTIERI.
IN QUESTO CASO VI PASSO IL TELEFONO CON L'AURICOLARE.
ASPETTI FABIO.
FABIO: UN PO' COME PARLARE ALLA RADIO! COME DICEVA SARA GLI SPUNTI SONO TANTI. VOLEVO SOLO
UN PO' FARE UNA RIFLESSIONE CHE MI VIENE DA UN INPUT CHE MI È VENUTO DALLA RELAZIONE DELLA
PRIMA DOTTORESSA LOGOPEDISTA, CHIEDO SCUSA NON RICORDO IL NOME, SONO FABIO STRADA,
DELL'UNIONE CIECHI FORLÌ-CESENA, NON MI ERO PRESENTATO. DICEVA IN CONCLUSIONE DEL SUO
INTERVENTO CHE I CIECHI VENGONO SEPARATI DALLE COSE MENTRE I SORDI VENGONO SEPARATI DALLE
PERSONE. QUESTO È SICURAMENTE VERO, NEL SENSO CHE LE BARRIERE, LE DIFFICOLTÀ AFFRONTATE DAI
SORDI SONO DIFFICOLTÀ DI COMUNICAZIONE, MENTRE UN CIECO È SEPARATO DALLA PERCEZIONE VISIVA
DELLE COSE. IO PARLO PER ME, NON VOGLIO PARLARE PER LA MIA CATEGORIA, PER QUANTO RIGUARDA
ME IO SONO CIECO DALLA NASCITA E SICURAMENTE PER CHI DIVENTA CIECO O IPOVEDENTE IN ETÀ
ADULTA C'È ANCHE LA GROSSA DIFFICOLTÀ DI PERDERE QUALCOSA CHE SI AVEVA, E PERDERE PROPRIO LA
FACOLTÀ VISIVA IN SÉ. PER UNO COME ME CHE È CIECO DALLA NASCITA IN REALTÀ NON È TANTO QUESTA
LA DIFFICOLTÀ DA ACCETTARE, DA SUPERARE PERCHÉ IN FONDO È LA MIA NORMALITÀ, MA NEL MIO CASO
SONO LE DIFFICOLTÀ RELAZIONALI PERCHÉ CE L'ABBIAMO ANCHE NOI, COME MI SEMBRA CHE POI LA
MOSTRA FOTOGRAFICA "IO TI VEDO COSÌ" IMPLICITAMENTE O ANCHE ESPLICITAMENTE DICE. NEL SENSO
CHE UNA DELLE NOSTRE DIFFICOLTÀ È FARCI CAPIRE DALLE ALTRE PERSONE E FARCI ACCETTARE ANCHE. IN
QUESTO NON SIAMO DIVERSI, DIREI.
VOLEVO SOLO DIRE QUESTO IN SOSTANZA.
LA NECESSITÀ IL DESIDERIO DI FARSI CONOSCERE DAGLI ALTRI, DA CHI NON HA LA NOSTRA DISABILITÀ,
PENSO SIA LA COSA CHE CI ACCOMUNA.
- QUEL CHE HA DETTO CHE SICURAMENTE È BELLO E LA SUA PRECISAZIONE È STATA MOLTO IMPORTANTE
PERCHÉ COMUNQUE È SEMPRE COSÌ, FINCHÉ NON SI CONOSCE VERAMENTE A FONDO UNA DISABILITÀ SI
FA FATICA A CAPIRE LE DIFFICOLTÀ CHE QUOTIDIANAMENTE CI POSSONO ESSERE E QUINDI QUELLO CHE
HA DETTO MI HA FATTO PIACERE PERCHÉ SIA NELLA DISABILITÀ DI TIPO VISIVO E DI TIPO UDITIVO E ANCHE
NELLE ALTRE, QUESTE DUE IN MODO PARTICOLARE, DOVE NON SE NE PARLA MOLTO, DOVE NON C'È
MOLTA INFORMAZIONE IN EFFETTI IL PROBLEMA PIÙ GROSSO È PROPRIO QUELLO, SENSIBILIZZARE
L'OPINIONE PUBBLICA E SENSIBILIZZARE E EDUCARE I NOSTRI BAMBINI RISPETTO A QUESTE
PROBLEMATICHE PER AVERE UNA MAGGIORE ATTENZIONE ED ESSERE CITTADINI MIGLIORI.
GRAZIE PER L'OPPORTUNITÀ PER DARE QUESTA PRECISAZIONE.
VALERIO: BENE CI SALUTIAMO E CI DIAMO MA BUONA NOTTE E APPUNTAMENTO AL PROSSIMO GIOVEDÌ.
SUGGERISCE LA NOSTRA MANAGER CHE ABBIAMO UNA PAGINA FACEBOOK DELLA RETE ABILITÀ DIVERSE E
CI PIACE, SE CI METTETE "CI PIACE" COSÌ SIETE TUTTI INFORMATI SU QUELLO CHE FACCIAMO E CI DICIAMO.
GRAZIE, BUONA NOTTE.
(PREGO).
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