Protocolli di sicurezza inerenti ai posti di controllo
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Protocolli di sicurezza inerenti ai posti di controllo
TECNICHE OPERATIVE DI POLIZIA Nella sezione tecniche operative di polizia tratteremo argomenti inerenti l’applicazione dei c.d. Protocolli Operativi di Sicurezza dell’attività di Polizia, tema scottante in Italia poiché nelle Scuole preposte alla formazione degli Operatori di Polizia, qualora vengano trattati, essi sono spesso illustrati in contesti di studio differenti ed in corsi tenuti a distanza di diversi anni l’uno dall’altro, perdendone l’efficacia formativa. L’IPTS associazione internazionale che effettua formazione professionale del settore, introduce lo studio delle tecniche operative attraverso: • conoscenza di riferimenti e strumenti normativi; • analisi del contesto operativo; • applicazione dei protocolli di sicurezza. Protocolli di sicurezza inerenti ai posti di controllo di Cristiano Curti Giardina Purtroppo oggi è impossibile sfogliare un quotidiano senza imbattersi in articoli che riportano aggressioni ai pubblici ufficiali e, alla stessa stregua, non manca occasione di leggere o visionare video su internet di operatori investiti in servizio durante l’espletamento dei servizi di Polizia Stradale. A tal proposito, in osservanza dei dettami di sicurezza operativa, riportiamo uno degli schemi previsti per la giusta esecuzione dei posti di controllo. Il Posto di controllo – che rientra nei c.d. posti di sicurezza – è un dispositivo avente come fine il controllo del territorio comprendendo anche, e non esclusivamente, compiti di Polizia Stradale. Fermo restando l’analisi del Contesto Operativo Specifico, esso viene attuato da una o più pattuglie composte ciascuna da non meno di 2 operatori automontati o motomontati. Gennaio-Febbraio 2015 | Crocevia 23 Tecniche operative di polizia Elementi da considerare nell’attuazione di un posto di controllo sono: ´Luogo: La Pattuglia, qualora non vi fossero direttive specifiche da espletare, sceglierà un luogo dove possa essere garantita la sicurezza per l’incolumità degli Operatori. È buona norma informare la centrale operativa ed il diretto superiore responsabile dell’ordine di servizio sulla scelta logistica. Sono ritenuti rischiosi i luoghi con scarsa visibilità/illuminazione e di intralcio quelli molto trafficati. ´Posizione del veicolo: Il veicolo di servizio deve essere posizionato in obliquo rispetto all’asse viario (direzione di marcia) con la parte anteriore rivolta verso il centro della carreggiata. La posizione deve garantire l’alta visibilità delle scritte di istituto nonché dei rifrangenti posti sulla carrozzeria e le ruote dovranno essere in posizione di sterzata verso sx. È consigliabile posizionarsi laddove vi sia abbastanza spazio per consentire al veicolo fermato la manovra atta ad accostarsi al margine dx della strada in condizioni di sicurezza. Qualora la visibilità o le circostanze dell’impiego lo richieda24 Crocevia | Gennaio-Febbraio 2015 no, è consigliabile utilizzare i segnali luminosi al fine di rendere visibile la posizione del veicolo di servizio, ed anche tutti gli strumenti di alta visibilità personale in dotazione all’equipaggio. ´ Posizioni della pattuglia: Prima regola da osservare sempre è la sicurezza! Il Capo Pattuglia - incaricato di dare l’alt con la palina d’ordinan- za, si posizionerà anteriormente ad una distanza di circa 3 mt. dal veicolo di servizio, restando all’interno della linea di copertura (angolo anteriore sx). L’autista si posizionerà al lato dx del veicolo al fine di utilizzare/ascoltare l’apparato radio. Seguono le corrette modalità per eseguire il fermo ed il controllo del veicolo (8): - Il capo pattuglia, restando all’interno della linea di copertura, intimerà l’alt con la palina di ordinanza ben visibile, con gesto fermo e chiaro nonché calcolando i giusti tempi di reazione del conducente. - La corretta segnalazione del fermo prevede 2 fasi: quella dell’intimazione dell’alt (dato frontalmente in modo da rendere visibile sia la segnalazione che la palina) e quella immediatamente seguente dell’indicazione del luogo dove accostare il veicolo. In tale fase i componenti della pattuglia non dovranno mai perdere di vista gli occupanti del veicolo e dovranno memorizzare/annotare oltre al tipo e modello di veicolo anche il numero di targa (unico elemento identificativo momentaneo). Importante: gli uomini dell’equipaggio devono sempre garantire even- Tecniche operative di polizia tuali vie di fuga al veicolo sopraggiungente, evitando in modo assoluto di concepirsi fisicamente come ostacolo a questi! - Fase di avvicinamento al veicolo e controllo in cui il capo pattuglia prima di tutto intimerà al conducente di spegnere il motore e riporre le chiavi sul cruscotto, effettuando tali manovre in modo che le mani siano ben visibili. Una volta che il conducente del veicolo fermato avrà eseguito ciò che è stato richiesto, i componenti della pattuglia si avvicineranno alla vettura occupando i lati opposti, sempre in corrispondenza del montante della portiera e avendo cura di restare fuori dal suo raggio di apertura. - Il capo pattuglia procederà nella richiesta dei documenti, mentre l’autista garantirà la copertura in particolare osservando i movimenti del conducente e/o degli occupanti del veicolo, nonché l’eventuale presenza di oggetti pericolosi o armi a bordo. - IMPORTANTE: Qualora si dovesse procedere alla contestazione di verbali o alla richiesta di accertamenti tramite la C.O., il capo pattuglia sali- rà sul veicolo di servizio mentre l’autista/uomo di copertura provvederà al controllo visivo del conducente e degli occupanti. Bisognerà prendere in considerazione la possibilità che il conducente decida di non fermarsi oppure di darsi alla fuga. In tal caso, se le circostanze d’ambiente lo permettano e nella condotta si possano configurare elementi antigiuridici, gli Operatori possono porsi all’inseguimento del veicolo. Tale fase presuppone: - Immediata comunicazione radio alla centrale operativa fornendo in modo chiaro le seguenti indicazioni: identificazione della pattuglia – il luogo – l’accaduto – la procedura in atto – gli elementi identificativi del veicolo, cui seguiranno i dovuti accertamenti – tutti gli altri elementi ritenuti indispensabili ai fini operativi e di sicurezza. - Adozione di tutti i livelli di sicurezza che ne conseguono per poter fermare il veicolo. La procedura prevede l’individuazione del luogo ove effettuare il controllo – evitando se possibile zone a rischio per l’incolumità (scarsa illuminazione – luoghi malfamati o affollati ecc.) – ed appena ritenuto opportuno e tecnicamente possibile intimazione dell’alt al conducente, attraverso l’ausilio dei sistemi visivi e sonori. Si ricordi che quando verrà affiancato il veicolo da fermare non si dovrà mai superare il montante della portiera del conducente (o della portiera posteriore nel caso di passeggeri seduti dietro). È fatto obbligo fermare il veicolo davanti a quello di servizio a garanzia della sicurezza e dell’incolumità dei soggetti fermati e per favorire la continuità del contatto visivo tra gli Operatori e le persone a bordo. Qualora tale operazione venga effettuata di sera, o comunque in circostanze di scarsa visibilità, si useranno i fari abbaglianti (o la luce di profondità sita sul tetto) in modo da illuminare l’area del veicolo e dissuadere eventuali possibilità di reazione dei fermati. È buona norma utilizzare i segnali luminosi per consentire agli astanti od ai veicoli che seguiranno di individuare l’intervento di Polizia. A tal punto seguirà la procedura del controllo effettuato dalla pattuglia. Le reazioni dei soggetti fermati risulteranno diverse l’una dall’altra. Qualora le procedure di controllo evidenziassero delle forme di resistenza, o la pericolosità dei soggetti, si renderà necessaria la richiesta di intervento di pattuglie in ausilio. La pressione psicologica che avverte un soggetto quando è “in minoranza” renderà ragionevole anche la discussione più animata. In conclusione ed al fine di evitare spiacevoli imprevisti: una buona interazione/copertura/operatività dei componenti della pattuglia garantirà sempre la loro sicurezza laddove gli individualismi operativi e gli interventi di iniziativa azzardati sono quasi sempre garanzia di disordine e pericolo![1] [1] Si ringrazia per la gentile collaborazione l’Unità Operativa Radiomobile della Polizia Municipale di Napoli. Gennaio-Febbraio 2015 | Crocevia 25