16.04.11 - La Provincia - Un`ordinanza contro il problema camion?
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16.04.11 - La Provincia - Un`ordinanza contro il problema camion?
[OLGIATE 37] LA PROVINCIA S A B AT O 1 6 A P R I L E 2 0 1 1 UGGIATE TREVANO Quasi duecento camion di sabbia attraversano ogni giorno il centro paese diretti alla dogana di Bizzarone e da qui ai cantieri del Canton Ticino. Molte le lamentele dei cittadini che ogni giorno arrivano in Comune esasperati dal continuo passaggio dei grossi mezzi che trasportano la sabbia dalle cave della Val Mulini in Svizzera. E il comune pensa di correre ai ripari con una ordinanza di divieto di transito se non sarà trovata una soluzione alternativa. «La mattina, soprattutto all’apertura delle scuole - sostiene Mario Cangi - si formano file interminabili. Una situazione che si aggrava anche per l’assenza di un vigile a regolamentare il traffico. La fila da me controllata di persona era lunga senza esagerare circa un chilometro». Il problema è nato dopo la chiusura del valico della Crociale Mulini al traffico commerciale per cui i camion di sabbia, ghiaia ora transitano per le vie Vittorio Veneto e Giacomo Matteotti con il centro di Uggiate invaso dai mezzi pesanti diretti al valico di Bizzarone. «Dal 1 marzo scorso - racconta il sindaco Fortunato Turcato - si assiste a questo via vai continuo di mezzi pesanti nel centro paese: si stima che i camion che transitano in entrata e in uscita siano tra i 160 e i 180 al giorno». Una situazione di criticità che sta mettendo a dura prova la pazienza sia degli automobilisti sia dei trasportatori di inerti. Camion di sabbia che impazienti di rimanere fermi allo stop di via Vittorio Veneto, nei momenti di punta, tentano di partire, per stare nei tempi, anche con l’arrivo di altri mezzi noncuranti dei pericoli. Pericoli che si accentuano lungo tutta la via Vittorio Veneto la cui carreggiata, quando sono stati fatti i lavori di sistemazione della piazza Vittorio Emanuele II, CAGNO Materna in rosso,l’appello dei genitori CAGNO - (L. Ta.) - Alla materna esce il rosso e i genitori si mobilitano per trovare sostenitori della struttura. Bilancio del 2010 chiuso in perdita per la scuola dell’infanzia «Pier Andrea Comolli» e un gruppo di mamme lanciano un appello. Così affinché la scuola non debba chiudere (nonostante i contributi dell’Amministrazione comunale, il contributo Ministeriale e il sostegno della Regione Lombardia), invitano a diventare soci dell’asilo con una quota associativa che parte da un minimo di 25 euro fino ai 50 euro annui, oppure a contri- buire con offerte o partecipando alle diverse iniziative. E infine anche la presidente Alice Martinelli (nella foto in occasione della festa dei cent’anni dell’asilo) rivolgendosi ai cittadini fa sapere che «nella prossima dichiarazione dei redditi c’è la possibilità di apporre una firma nel riquadro prescelto, indicando il codice fiscale della scuola destinando la scelta del 5 per mille. Per chi volesse associarsi o contribuire può rivolgersi direttamente agli uffici della direzione dalle 8.30 alle 10.30. L. Ta. [ UGGIATE, DOPO LA CHIUSURA DEL VALICO IN VAL MULINI ] Ordinanza contro i camion in centro Quasi duecento mezzi carichi di sabbia percorrono ogni giorno le vie del paese è stata ristretta da sei a cinque metri e mezzo per rallentare il traffico. «Per trovare una soluzione - aggiunge Turcato- ci siamo attivati insieme alla polizia dell’Unione di Comuni che prendendo atto della realtà dei fatti ha iniziato a monitorare la situazione. Constatata la gravità del problema su iniziativa del comandante della polizia locale e dell’assessore dell’Unione, Eugenio Aiani, competente in materia, abbiamo preso l’iniziativa di riunirci in assemblea dei sindaci dell’Unione, coinvolgendo anche quelli dei paesi confinanti come Drezzo e Parè, al fine di concordare un’azione politica congiunta, la quale sicuramente sfocerà in una richiesta di un incontro con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane per rimarcare l’insostenibilità e intollerabilità della situazione. Se l’Agenzia non tornerà sui propri passi, i Comuni si troveranno costretti a emanare delle ordinanze di divieto di accesso ai mezzi pesanti nei centri abitati». «Finora abbiamo preferito - continua Turcato non mettere ulteriormente in difficoltà le aziende che trasportano inerti che stanno semplicemente svolgendo la propria attività, garantendo peraltro un’occupazione ai nostri concittadini. Come sindaci se non si arriverà al più presto a una soluzione, saremo costretti a prendere provvedimenti drastici con l’ordinanza del divieto di transito». Fortunato Raschellà SOLBIATE, SUPER COMPLEANNO Cent’anni nella casa dove è nata SOLBIATE - (M. Cl.) - Spegne cento candeline nella casa, in via Cesare Battisti, dove nacque un secolo fa. Il primato appartiene ad Angela Aliverti, per tutti Angelina. Abita tuttora nella casa che costruì suo padre al ritorno dall’America, dove rimase trent’anni a lavorare. In quella stessa casa, oggi, la festeggeranno le figlie, i nipoti che le regaleranno cento rose rosa, i familiari e amici. In mattinata riceverà la visita del parroco don Cesare Bianchi, che celebrerà la messa, del sindaco Giulio Colombo che le porterà un omaggio floreale e gli auguri della comunità di cui è la cittadina più longeva e del suo medico, Giuseppe Dell’Oro. «Sono fortunata che il Signore mi abbia dato la salute» commenta la nonnina. Nonostante i malanni dovuti all’età, riesce ancora ad avere spazi di autonomia: vive nella casa in cui risiede anche la figlia maggiore che vigila su di lei, ma abita ancora da sola nel suo appartamento dove si rifà persino il letto e talvolta si prepara pure la colazione. Adolescente, andò a lavorare alla tessitura Scacchi di Solbiate, dove rimase fino al 1948, quando poi si dedicò a tempo pieno alla famiglia, a seguito della seconda maternità. Madre di due figlie - Wanda e Amelia nate dal matrimonio (nel 1942) con Giuseppe De Carli, artigiano; unione interrotta nel maggio 1990 dalla morte del marito, dopo una malattia di nove anni, durante la quale Angelina si è presa cura del suo sposo. Semplice, ma molto attenta e curata nel modo di vestire; figlia di una sarta, lei stessa confezionava abiti per sé e le figlie: «Ci teneva ad apparire in ordine; le piaceva cucire, il giardinaggio, così come leggere e tenersi informata» conferma la figlia Wanda.