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Malore in auto, muore operaio

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Malore in auto, muore operaio
PROVINCIA
L’ECO DI BERGAMO
URGNANO Colpito da infarto dopo il pranzo. Il presidente della squadra: insostituibile coi ragazzini
Malore in auto, muore operaio
Aveva 45 anni ed era di Cologno al Serio dove faceva l’allenatore di calcio
URGNANO Ha avuto un ha avvertito il 118. L’équiimprovviso malore mentre pe, dopo vari tentativi per
guidava la sua auto e sta- rianimare l’operaio, non ha
va per ritornare al lavoro potuto che constatarne il
dopo la pausa per il pran- decesso. Sul posto per i rizo. I colleghi di Anacleto Pe- lievi i carabinieri di Urgnalucchi, 45 anni, di Cologno no (che hanno la caserma
al Serio, non l’hanno più a pochi metri dal luogo delvisto rientrare, ieri pome- l’accaduto), mentre la poriggio: lungo la strada Cre- lizia locale ha regolato il
masca, all’altezza del rondò traffico, tornato alla nordi Urgnano, il suo viaggio malità dopo un’ora.
La notizia della morte di
si è fermato accanto a un
muro del supermercato Anacleto Pelucchi ha deConad contro cui l’auto ha stato cordoglio a Cologno,
urtato. Vani i tentativi di dove il quarantacinquenne
rianimarlo da parte dell’é- era conosciuto soprattutto
quipe del 118, giunta con nell’ambiente sportivo: militava da paun’amburecchi anni,
lanza e l’eliprima come
cottero.
giocatore e
È morto
poi come alcosì, alle
lenatore,
13,30 di ienella Colori, Anacleto
gnese calPelucchi: lacio. Negli ulvorava come
timi anni, in
operaio alla
particolare,
«Ime Quaaveva alledri» di Urnato gli Algnano. Spolievi del ’91
sato e padre
Anacleto Pelucchi
e in questo
di un figlio
campionato
di 16 anni,
l’uomo abitava in via Ma- era secondo allenatore dei
chiavelli e ieri, come ogni Giovanissimi del ’93.
«Dedicava tutto il suo
giorno, era tornato a casa
per pranzare. Nel viaggio tempo libero ai ragazzi – riper tornare al lavoro, sul- corda commosso il presila sua Toyota Corolla, in dente della società, Giacoprossimità del rondò di Ur- mo Cavalleri – e per noi tutgnano, si è sentito male, ti era un punto di riferiforse per un arresto cardia- mento. Credeva molto nel
co. L’auto ha iniziato a ruolo educativo dello sport,
sbandare e si è fermata unendo sempre la professbattendo con la ruota e la sionalità a una grande
parte anteriore destra del- umanità: prendeva i ragazla carrozzeria sul muretto zini e li faceva diventare
uomini. Sarà davvero diffivicino al rondò.
Dietro all’auto di Anacle- cile sostituirlo». I funerali
to Pelucchi si trovava un domani alle 16,30 nella
collega di lavoro che, vista parrocchiale di Cologno.
la gravità della situazione,
Stefano Bani
Onore, due incidenti in poche ore
Due incidenti ieri a Onore, l’uno a poche centinaia di metri dall’altro, sulla strada provinciale che collega Rovetta a Castione
della Presolana: una donna di Ponte Selva, frazione di Parre, ha
perso il controllo dell’auto schiantandosi contro il guardrail, mentre un giovane della provincia di Vicenza si è scontrato con un’auto condotta da una donna di Castione della Presolana. In entrambi gli scontri, il primo intorno a mezzogiorno e l’altro poco
dopo le 18, tutte le persone coinvolte, cinque in totale fra cui
le figliolette della donna, sono rimaste illese. A fare luce sugli
incidenti saranno gli agenti della polizia locale dell’Unione dei
Comuni della Presolana, intervenuti per i rilievi.
Patente contraffatta: tre mesi
È stato condannato a tre mesi di reclusione un senegalese trentaduenne, domiciliato a Zingonia-Verdellino. Il 27 novembre
2000 l’uomo venne fermato dalla polizia stradale a Ciserano ed
esibì una fotocopia a colori plastificata di un documento, intestato a un connazionale, sul quale aveva messo una sua foto.
Sorte simile per un venticinquenne albanese, residente a Verdello, fermato dai carabinieri il 24 ottobre 2004 a Pontirolo Nuovo. Aveva mostrato una patente contraffatta ed è stato condannato a 3 mesi di reclusione. Pena sospesa. I due processi si sono svolti ieri mattina al tribunale di Treviglio.
Insulti a Romano, pagherà 2.500 euro
Una trentatreenne di Lonato (Brescia), accusata di aver molestato e minacciato numerose volte, tra il 2000 e il 2005, il titolare e le impiegate di una agenzia immobiliare di Romano è
stata condannata a 500 euro di multa. Dovrà rifondere al titolare dell’agenzia, parte civile, le spese legali e un risarcimento
dei danni morali di 2.000 euro.
Ammenda per coltello fuorilegge
Nel settembre del 2005 un trevigliese ventenne fu trovato, dalla polizia, in possesso di un coltello a serramanico. Ieri in tribunale è stato condannato a 40 euro di ammenda.
Lancia si ribalta sull’Asse. E un furgone tampona la polizia
Stava percorrendo l’Asse interurbano tra Albano e Seriate quando, all’improvviso,
forse a causa del fondo stradale bagnato, ha perso il controllo della sua Lancia Y, che
si è ribaltata a lato della strada. A. C., una ragazza di 20 anni, di Pedrengo, se l’è per fortuna cavata con un grande spavento. L’incidente si è verificato pochi minuti prima delle 14 di ieri, a Seriate. Nello schianto non sono rimasti coinvolti altri veicoli. La ventenne è stata soccorsa dal personale del 118, arrivato sul posto con un’ambulanza. La giovane è stata visitata e portata in ospedale: non avendo alcuna ferita, è stata subito dimessa. Poco dopo l’incidente è passata per caso lungo l’Asse un’auto civetta della polizia stradale di Bergamo: si tratta di una Subaru civile, dunque senza segni distintivi sul-
la carrozzeria. Gli agenti si sono subito fermati: hanno piazzato alcune fiaccole e dei catarifrangenti sull’asfalto per segnalare l’incidente, in attesa dell’arrivo di una pattuglia
di servizio. Nonostante gli accorgimenti, un furgone sul quale viaggiavano alcuni operai è finito contro la Subaru della polizia, tamponando l’auto. Nessuno è rimasto ferito.
Sul luogo dei due incidenti è poi arrivata una pattuglia della stessa polizia stradale di
Seriate: gli agenti hanno provveduto a rilevare sia l’incidente che ha visto coinvolta la
ventenne sia il tamponamento del furgone finito contro l’autocivetta della Stradale.
(foto Thomas Magni)
In azione alla Popolare due banditi travisati con parrucche: 50 mila euro il bottino
PONTE SAN PIETRO Con la scusa di
cambiare una banconota da 50 euro, i
malviventi che ieri mattina hanno preso di mira la filiale di Ponte San Pietro della Banca Popolare di Bergamo hanno
«prelevato» circa 50.000 euro.
La rapina si è verificata alle 10,40
quando in banca sono entrate due persone travisate da parrucche e nasi finti.
Uno dei due si è avvicinato alla prima cassa e ha chiesto di cambiare una banconota da 50 euro. I malviventi – di circa
35, 40 anni d’età – hanno parlato in italiano, con accento lombardo. Quando il
cassiere si è girato per cambiare i soldi,
il malvivente ha scavalcato il bancone ordinando agli impiegati di aprire tutte le
quattro casse senza fare resistenza, nel
frattempo il compare si è fermato nella
zona riservata ai clienti, che in quel momento erano cinque. Questo ha invitato
sia i clienti che gli impiegati - una decina
- a stare tranquilli: tutto si sarebbe risolto nel giro di pochi minuti. Infatti il rapinatore dopo aver svuotato in un baleno
le quattro casse, ha infilato il denaro in
Cassano: incendio sotto le Poste, lo spengono i dipendenti comunali
Rogo, evacuato il municipio
condizionamento degli uffici postali. L’allarme è
stato dato intorno alle 11
da alcune impiegate delle
Poste, messe in allarme
dal fumo che proveniva
dal piano sotterraneo,
adibito prevalentemente
ad archivio. Dal momento però che il fumo si è
presto diffuso anche ai
piani superiori dove si trovano gli uffici comunali,
tutto il personale è stata
fatto evacuare dagli agenti della polizia locale.
Le fiamme in pochi minuti hanno raggiunto
un’altezza tale da fuoriuscire dalle grate che danno sul cortile interno del
municipio. Ma è proprio
attraverso tali grate che
due operai del Comune,
spruzzando della schiuma antincendio, sono riu-
IN BREVE
Auto contro scooter a Treviolo
«Mi cambia 50 euro?». Poi la rapina
CASSANO Momenti di
paura ieri a Cassano per
un principio di incendio
divampato in un locale
sotto l’ufficio postale, i cui
sportelli si trovano al piano terra della sede del
municipio, in via Manzoni.
Tutti gli impiegati, sia
delle Poste sia del Comune, a causa del fumo che
in pochi minuti si è diffuso in tutto l’edificio hanno dovuto abbandonare il
proprio posto di lavoro.
Provvidenziale è stato l’intervento di due operai del
Comune che, ancora prima dell’arrivo dei vigili del
fuoco, hanno provveduto con degli estintori a
spegnere le fiamme. A
quanto pare il rogo sarebbe scaturito da un cortocircuito dell’impianto di
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Una Citroën e uno scooter si sono scontrati ieri verso le 12 a Treviolo, all’altezza della rotonda tra via Aldo Moro e via Papa
Giovanni XXIII. Al momento dell’impatto pare che il motorino,
guidato da una donna di Treviolo, stesse immettendosi nella rotatoria in direzione Treviolo, mentre l’auto sembra provenisse da
via Aldo Moro. Dell’esatta dinamica dello scontro si sta occupando la polizia locale di Treviolo, intervenuta sul posto. La donna di circa cinquant’anni è stata soccorsa e trasportata al policlinico di Zingonia dagli operatori del 118.
.PONTE SAN PIETRO.
La Banca Popolare di Bergamo rapinata ieri (foto Manzoni)
MARTEDÌ 26 SETTEMBRE 2006
sciti di fatto a spegnere il
rogo. Un intervento provvidenziale quello dei due
operai, visto che le fiamme avrebbero potuto presto intaccare i faldoni di
documenti presenti nell’archivio.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di
Gorgonzola e Treviglio
che, equipaggiati con
bombole d’ossigeno, si sono recati nei sotterranei
dove hanno subito rintracciato la causa dell’incendio: un cortocircuito
al motore per il condizionamento degli uffici postali, posto proprio vicino
alle grate dei sotterranei.
Provvidenziale, prima dell’intervento dei vigili del
fuoco, l’azione dei due dipendenti comunali.
una borsa di plastica e con il socio ha raggiunto l’uscita della filiale. Per la fuga si
sono serviti in una Fiat Uno bianca. L’auto, risultata rubata, è stata poi abbandonata in via Lombardi, a circa 300 metri
dall’istituto di credito che si trova in piazza Santi Pietro e Paolo, di fronte alla chiesa. Con tutta probabilità i due rapinatori avevano pronto un altro veicolo per
far perdere le tracce. Subito è scattato
l’allarme e nel giro di pochi minuti è arrivata la pattuglia dei militari dell’Arma
di Ponte San Pietro. I carabinieri, con i
colleghi del nucleo investigativo di Bergamo, hanno svolto un minuzioso sopralluogo e raccolto le impronte e le testimonianze degli impiegati e dei clienti. Sulla porta della filiale è apparso il cartello
«chiuso per rapina» e gli uffici sono rimasti chiusi tutta la giornata per consentire le verifiche: il bottino ammonta a circa 50.000 euro. I carabinieri di Ponte San
Pietro hanno svolto indagini e ricerche
sul territorio. In loro aiuto le riprese delle telecamere a circuito chiuso.
Remo Traina
Seriate, in una mozione
la solidarietà al Papa
SERIATE «Preso atto
delle polemiche emerse a
livello internazionale dopo il discorso di Papa Benedetto XVI all’università
di Regensburg». Comincia
così la mozione di solidarietà al Papa che il consigliere comunale di minoranza, Luigi Cortesi, capogruppo di Alleanza nazionale, ha inviato al presidente del Consiglio comunale di Seriate, Giampaolo Volpi, per iscriverla al
Consiliari di stasera. Cortesi ha già ottenuto la sottoscrizione del suo documento da parte di Achille
Milesi, capogruppo della
Lega Nord che governa Seriate, e di Federico Reseghetti, esponente di Forza
Italia. Nel documento Cortesi chiede al Consiglio di
Pa. Po. votare «la totale e incondi-
zionata solidarietà al Santo Padre; invita il governo a non permettere ad alcuno di censurare impunemente i valori di libertà
e di democrazia della società occidentale».
Altre due interpellanze
saranno discusse. I consiglieri di minoranza del
centrodestra (Forza Italia
e Alleanza nazionale) chiedono notizie sullo sgombero di un’area di viale
Lombardia occupata da
un accampamento di nomadi. Un’altra interpellanza è stata predisposta dai
consiglieri Rodolfo Mendez
(L’Ulivo) e Morgan Cortinovis (Rifondazione comunista) a proposito del regolamento per l’utilizzo
della nuova casa delle associazioni.
Em. C.
Boltiere, minacce dopo la multa
Un ventenne di Boltiere minacciò due agenti della polizia locale del paese che gli stavano contestando una violazione del
codice della strada, nel febbraio del 2005. Ora è stato condannato a 5 mesi di reclusione con pena sospesa.
Nigeriana senza documenti ad Arzago
Una ventiquattrenne nigeriana, domiciliata a Milano, fermata
dai carabinieri ad Arzago il 13 aprile 2005, risultò priva di documenti e del permesso di soggiorno. È stata condannata a
10 giorni di arresto e a 100 euro di ammenda con pena sospesa.
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