Discorso per il 40° ANNIVERSARIO DELL`AVIS VALDUMENTINA
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Discorso per il 40° ANNIVERSARIO DELL`AVIS VALDUMENTINA
Discorso per il 40° ANNIVERSARIO DELL’AVIS VALDUMENTINA Dumenza lì, 05 giugno 2005 L’Amministrazione Comunale ha accolto con entusiasmo la richiesta del Presidente dell’AVIS Valdumentina, signor Elio Cosi, di dedicare ai “Donatori di sangue”la nuova strada che collega Dumenza al Centro Carà. E’ per me un piacere particolare partecipare a questo vostro anniversario perché l’AVIS è un’associazione di volontari e sono convinto del grande valore sociale che ha il volontariato, valore che trascende lo stesso obiettivo che ciascuno di voi si propone. Vi è un valore connettivo di carattere sociale. Il fatto di sapere che ci sono tante forze di volontariato che operano nel tessuto sociale, dà a ciascuno di noi, anche a coloro che non lo praticano o anche a coloro che non ne sono beneficiari, per il fatto di saperne l'esistenza, una sensazione di una società veramente aperta, di una società che comunica. Questo è un valore aggiunto di cui, a volte, non ci rendiamo conto. E' chiaro che ogni associazione rappresenta un'iniziativa e, quindi, ha di fronte a sé un campo di azione, delle finalità specifiche. Che un’ associazione di volontariato tragga origine dal campo religioso o dal campo laico, ha poca importanza. Credo che spesso, associazioni diverse si trovino accomunate in attività che si sovrappongono fra loro, di diversa origine. In ogni caso il cittadino non distingue, in caso di bisogno, l'una o l'altra. Si sovrappongono nel servizio e sono al servizio dei cittadini. Anche voi vi troverete ad operare non in concorrenza ma in emulazione, nel far meglio e nell'integrarsi e, in qualche modo, nell'aiutarvi a vicenda perché il servizio che potete rendere sia quanto più completo, diffuso e capillare. Sono convinto che il volontariato tenderà ad ampliarsi e non è che, avendo successo, ridurrà la propria sfera di intervento: anzi, il successo, farà crescere la sua sfera d'azione. E' un campo nel quale le possibilità di intervento sono infinite perché, purtroppo, i bisogni sono infiniti e si manifestano in mille modi. Quindi, non potete dire: "Noi affrontiamo questo problema e, poi, un giorno, ottenuto quel risultato, avremo finito." No. Non finirete mai. Sono convinto che un sempre maggior numero di persone saranno accanto a voi a fare opera di volontariato, primo perché il vostro stesso esempio le stimola, secondo perché c'è un'esigenza. Questo è l'aspetto bello dell'umanità: il bisogno di fare, di dare per gli altri. E questo si sente sempre di più. Questo è anche il bello di un paese: se una società riesce ad avanzare nel benessere e nell'agiatezza e, invece di rinchiudersi, come spesso accade alle società agiate, si apre nel desiderio di dare anche agli altri, questo è un grande segno di civiltà. Voglio per concludere ribadire l’invito ai giovani ad aderire all’AVIS; oggi hanno sicuramente difficoltà maggiori che in passato quando i valori della società erano ben definiti (famiglia, scuola, parrocchia) e le sollecitazioni ed i richiami esterni erano minori e non così incontrollabili. Per questo devono sapere che il nostro futuro e le nostre speranze sono riposti in loro. Non devono isolarsi o rincorrere facili chimere. Il loro impegno nella società e nel sociale è importante ed indispensabile e proprio iniziando con un semplice gesto, innocuo ed indolore, possono dare il loro contributo a tante persone in difficoltà. Grazie e complimenti per quello che riuscite a fare. Il Sindaco (Corrado Nazario Moro)