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Caro Toto, tornerò ad allenare per te

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Caro Toto, tornerò ad allenare per te
BASKET II Poz a Bulgheroni: «Sei come un padre, ti sono debitore»
«Caro Toto, tornerò
ad allenare per te»
Gandinia pagina 28
Dopo l'entrata nel Cda della Pallacanestro Varese. Pozzecco parla a Toto Bulgheroni: «È stato un capolavoro di Castelli»
«Se solo ci fosse stato Toto in società
tra me e Cecco non sarebbe finita così»
di Fabio Gandini
Primo a saperlo
Un fiume in piena. 0 se preferite
un'intera
orchestra sinfonica
IMI «Sono contento da tifoso, da
compattata
in 180 centimetri
innamorato di Varese. Sono contento da figlio, un figlio che vede che il direttore non ha nemmesuo padre tornare dove gli com- no bisogno di dirigere: basta il
pete. Ma non posso evitare di es- "la" iniziale, in questo caso due
sere anche un po' malinconico: sillabe a specchio in cui la Varecon lui in società, forse, non sa- se cestistica si è sempre riconorebbe finita così tra me e il Cec- sciuta. Toto. E Poz. Uno che ti
travolge di emozioni se gli tocco...».
chi le corde giuste dell'anima.
«Allora, l'hai saputo?».
«Guarda che io ho vinto uno scudetto grazie ad Antonio Bulgheroni...». L'ha saputo. La notizia
del ritorno del grande ex presidente, giocatore, proprietario
nelle stanze che contano ha travalicato l'Adriatico, cogliendo
Gianmarco Pozzecco impegnato
nelle semifinali del campionato
croato. In realtà lui è stato informato prima di tutti, o quasi: «Il
Toto mi ha chiamato tre giorni fa
e me lo ha detto. Mi sono emozionato. Dire che lo conosco è riduttivo: Bulgheroni è un padre
per me. Mi è stato tanto vicino
anche quando sono tornato ad
allenare: so di averlo deluso all'epoca, perché...».
Allenerei per lui
Non è ancora il momento di far
venire fuori la coscienza. Prima
il cuore deve dettare il "bentornato": «Sono contento per la Pallacanestro Varese: sono anni
che un personaggio come lui
avrebbe dovuto riprendere in
mano certi ruoli. E non solo a Varese: per esempio ancora non mi
spiego perché non sia diventato
presidente di Lega. Toto unisce
due virtù che non possono che
fare il bene della società: ha
un'intelligenza al di sopra della
media e possiede una conoscenza del basket senza eguali. Il tutto unito ha un'esperienza enorme. Con una mossa del genere su
Varese è ritornata l'attenzione
di tutta l'Italia».
Il Poz racconta di come alcuni
tifosi, fin dall'altro ieri, gli abbiano mandato messaggi pieni di
entusiasmo quando hanno appreso la notizia. Di come certi
abbiano addirittura tirato fuori
il 1999, la Stella e amenità simili.
Si informa sulle altre reazioni
avute in città, poi riattacca: «Se
un giorno dovessi tornare a fare
il capoallenatore, lo farei per lui.
Perché ho un debito nei suoi
confronti, perché l'ho deluso:
quando andai a casa sua ad annunciargli le mie dimissioni dovetti quasi scappare, tanto si ar-
rabbiò. Merita altre soddisfazioni da me. E non posso non pensare che - fosse stato in società due
anni fa - la sua esperienza
avrebbe aiutato a ricomporre
certe fratture...».
Con me in nazionale
Per Pozzecco il Toto è una foto
(«Quella dei festeggiamenti dello scudetto: ci siamo io e lui con
gli indici delle mani vicini. Gliel'ho regalata qualche tempo
fa»), è un momento («Prima del
derby del mio esordio contro
Cantù non volevo nemmeno entrare in campo e lo chiamai: vieni qui o non vado. Passò mezz'ora nel mio ufficio...»), è un'opportunità colta in modo assolutamente brillante: «Da un'altra
persona che reputo straordinaria: Alberto Castelli. È la prima
volta che dico pubblicamente
ciò che penso del presidente del
Consorzio, perché lui ha sempre
voluto restare dietro le quinte.
Ritengo che abbia fatto una
mossa di eccezionale intelligenza nel coinvolgere Bulgheroni:
primo perché non era facile, poi
perché lo ha fatto pur nella consapevolezza di come un personaggio come il Toto possa togliere spazio mediatico al resto».
L'augurio finale Gianmarco
lo fa a modo suo, "incapace" di
scindere se stesso dal suo amore: «Io ho un sogno ed è quello di
arrivare un giorno ad allenare la
nazionale. Bene: dovessi riuscirci, mi porterò dietro il Toto, nel
ruolo che aveva Dino Meneghin
quando giocavo io nell'Italia. È
sempre stato un suo desiderio e
mi piacerebbe esaudirlo». •
«
Prima del mio esordio
nel derby con Cantù
non avevo il coraggio
di entrare in campo
Lui passò mezz'ora
con me nel mio ufficio
E mi diede la forza
ce
Io so di averlo deluso
Quando andai a dirgli
che mi sarei dimesso
fui costretto a scappare
da quanto si arrabbiò
ce
Quando mi siederà
sulla panca azzurra
:ome capo allenatore
.0 porterò con me
So che è il suo sogno
BASKET Gianmarco Pozzecco festeggia e benedice la notizia del ritorno di Bulgheroni in società
Gianmarco Pozzecco insieme a
Toto Bulgheroni nel tunnel del
PalaWhirlpool, un attimo prima di
una partita di Varese, nei giorni in
cui il Poz sedeva sulla panchina
biancorossa. In questa immagine
c'è tutta la forza del loro rapporto
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