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1 Introduzione - Il giardino della Scuola
PROGETTO “NATURA ED ARTE” Il progetto Natura ed Arte, approvato dai Consigli di Classe delle classi prime, è stato realizzato soprattutto dagli insegnanti di scienze e di educazione artistica a partire dall’anno scolastico 2013/2014. Il progetto è consistito: nell’osservazione diretta degli elementi naturali, in modo particolare degli esseri viventi, anche con l’ausilio di microscopi, durante le ore di scienze e le gite di istruzione; nella realizzazione di disegni ed espressioni artistiche nelle ore di educazione artistica. Due idee fondamentali hanno sostenuto l’intera attività progettuale. 1. L’osservazione delle moltissime forme in cui è espressa la vita sul nostro Pianeta stupisce e ci rende consapevoli della bellezza in cui viviamo. Questo concetto è stato sostenuto dai più importanti uomini della nostra cultura. Charles Darwin, uno degli scienziati più determinanti del pensiero moderno, termina il suo capolavoro ”L’origine delle specie” con la seguente frase: “C’è qualcosa di grandioso per cui la vita, con le sue diverse forze, è stata originariamente infusa in poche forme o in una sola; e ... da un inizio così semplice, innumerevoli forme bellissime e meravigliose si sono evolute.” Noi abbiamo fatto in modo che i nostri alunni potessero osservare queste “innumerevoli forme bellissime e meravigliose” Anche personaggi basilari della nostra cultura cattolica hanno sottolineato l’importanza dell’osservazione della natura. Sant’ Agostino nel Discorso 68 scriveva: “… Altri, per trovare Dio, leggono un libro. È un gran libro la stessa bellezza del creato: guarda, considera, leggi il mondo superiore e quello inferiore. Dio non ha tracciato con l'inchiostro lettere per mezzo delle quali tu lo potessi conoscere. Davanti ai tuoi occhi ha posto ciò ch'egli ha creato. Perché cerchi una voce più forte?...” Osservare gli elementi della natura, la vita che prende spunto da essa, capirne le regole e le relazioni è un’attività quindi che incide positivamente nell’animo umano, lascia un solco in cui si deposita la bellezza delle innumerevoli forme di vita bellissime e meravigliose e, per chi ci crede, la profondità del trascendente. 2. La meraviglia e lo stupore che le specie viventi e le loro relazioni suscitano nei nostri alunni possono essere espressi mediante un percorso artistico. Esprimere i propri sentimenti è un’azione profondamente umana che ci caratterizza come specie. Occorre però avere la capacità di osservarsi dentro, di riflettere sui sentimenti che proviamo quando veniamo a contatto con la bellezza della natura, quando entriamo in relazione con la vita degli esseri viventi. È un percorso lungo che durerà per tutta la nostra vita, ma occorre inizialrlo da subito e noi, con i nostri alunni, l’abbiamo incominciato. Sempre sant'Agostino si chiede: "Quid autem amo, cum te amo?", "Ma che cosa amo quando amo te o Dio?" (Confessioni X,6,8). Il vero oggetto dell'amore per Dio è "la luce dell'uomo interiore che è in noi, là dove splende alla nostra anima ciò che non è costretto dallo spazio, e risuona ciò che non è incalzato dal tempo". Dicendo di amare Dio, si ama la luce dell'uomo interiore che è in noi. Ed è proprio questa luce, i sentimenti più originali e profondi, che il contatto con la natura accende, che abbiamo cercato di far esprimere ai nostri alunni attraverso l’attività artistica. La realizzazione del progetto è stata favorita dal programma di scienze del primo anno della Scuola Media, che prevede lo studio della flora, della fauna, degli ambienti e delle relazioni che si instaurano tra di loro. All’interno, quindi, del programma di scienze si è svolta la maggior parte delle attività di osservazione degli elementi naturali , rimandando agli altri due anni la realizzazione completa dell’ espressione artistica. In particolare si sono studiati: 1. l’ambiente del giardino, studiando quello più comune e vicino, quello della Scuola; 2. l’ambiente del fiume, recandosi direttamente al fiume Brembo; 3. l’ambiente del bosco, osservando il bosco della collina di Sombreno, all’interno del Parco Regionale dei Colli; 4. alcuni ambienti di montagna, che sono stati studiati durante alcune uscite didattiche strutturate ad hoc, la prima a Maslana, la seconda al Rifugio del Monte Zucco. 5. Si sono inoltre realizzati incontri con l’artista di fama nazionale Cesare Benaglia, con interventi direttamente a Scuola e nel laboratorio artistico dell’autore. 6. Abbiamo infine osservato le opere che Cesare Benaglia ha realizzato nel bosco di Sombreno. Prof. Arturo Arzuffi Prof. ssa Ornella Vignaga Paladina. 07.06.2014 1) IL GIARDINO DELLA SCUOLA La scelta dell’ambiente del giardino è stata dettata da due fattori: il primo, è la vicinanza dell’aula al giardino, con i tempi di trasferimento nulli; il secondo, è l’essere il giardino della scuola simile, nella sua composizione floristica, a tutti i giardini sia pubblici che privati. Quindi, studiando il giardino della scuola, l’alunno viene a conoscenza dell’ambiente di casa sua, del suo quartiere, un ambiente che frequenta tutti i giorni. Se scopre la bellezza di questo piccolo ecosistema ne godrà per sempre e tutti i giorni, ogni volta che si affaccerà dal balcone di casa sua, ogni volta che giocherà con gli amici nel giardino pubblico… L’attività di studio si è strutturata in diverse fasi: nella raccolta di specie che fanno parte della vegetazione del giardino, nell’analisi dei loro elementi compositivi, sia a livello macroscopico che microscopico, nella scoperta delle differenze e delle uguaglianze, tramite l’osservazione e la riproduzione di particolari. All’inizio, si sono raccolte le specie vegetali nel giardino della Scuola Per ogni fiore si è cercato di osservare gli elementi costitutivi: sepali, petali, pistillo e stami, purtroppo, non sempre ben evidenti. Nella Veronica chamaedrys è piuttosto facile, ma... molti fiori del giardino, come il Trifoglio dei prati (Trifolium pratense), sono invece fiori composti … da qui la necessità di osservarli singolarmente da numerosi fiori: sono un’infiorescenza… per poterne esaminare il pistillo e gli stami… l Anche le pratoline (Bellis perennis) sono fiori composti da numerosi altri fiori come pure il fiore del Dente di leone (Taraxacum officinalis) I fiori delle graminacee presentano strutture differenti, ma sempre riconducibili agli elementi studiati Alcune specie raccolte nel giardino della Scuola I fiori venivano attentamente analizzati e osservati con un lentino di ingrandimento …un piccolo Anagallis arvensis … nelle loro parti invisibili ad occhio nudo e un più vistoso Lychnis flos-cuculi Il tutto veniva sempre riportato sul quaderno di scienze, attività che favorisce un’osservazione accurata. Perfino il piazzale dove si parcheggiano le biciclette presentava essenze decisamente interessanti… … ad esempio, il muschio nelle sue due forme di gametofito e sporofito… … puntualmente riconosciute e disegnate