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Inizia l`Avventura

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Inizia l`Avventura
Inizia l’Avventura...
PROPOSTE
DI
ELABORAZIONE
3 NUTRIZIONE
Nutrizione organica. Fermentazioni perfette.
Nutrizione Combinata e Inorganica.
9 FERMENTAZIONE ALCOLICA
AGROVIN è stata fondata nel 1960 per la fornitura di
prodotti destinati all'elaborazione di vini. Nelle sue fasi
iniziali operava solo nella zona della Castiglia La Mancha,
da Alcázar de San Juan (Ciudad Real), località in cui
attualmente mantiene la sua sede centrale.
Dall'anno 1965 l'azienda ha cominciato un processo di
espansione in tutta la Spagna che l'ha portata all'apertura di
succursali nelle principali regioni vinicole. Attualmente
possiede succursali a: León, Logroño, Montilla, Valencia,
Vilafranca del Penedés e Almendralejo. Dal 2005 AGROVIN
opera all'estero, con l'apertura di sedi in Francia,
Portogallo, Romania e, recentemente, in Italia. Inoltre
l'azienda opera in altri paesi come Cile, Argentina, Brasile,
Sudafrica, Bulgaria e Cina, attraverso agenti e distributori.
Attualmente è presente attivamente in più di 10 paesi.
Contemporaneamente all'apertura di nuove sedi e
delegazioni all'estero, la sede centrale di Alcázar de San
Juan è stata ampliata, modernizzando le proprie strutture.
I M P E G N A T I
Attualmente possiede 1.800 m² di uffici, più di 15.000 m² di
magazzini, diversi impianti di fabbricazione di prodotti e
vari laboratori, per più di 300 m², destinati a consulenza
tecnica, ricerca e innovazione.
23 PRECISIONE ENZIMATICA
Enzimi per vini bianchi.
Enzimi per vini rossi.
Enzimi da affinamento.
Fino al 1985 AGROVIN si è dedicata quasi esclusivamente
al settore del vino. Da quell'anno ha cominciato la sua
diversificazione verso altri settori, come quello della birra,
gli oli, le acque minerali e la chimica di base.
31 CHIARIFICA PER FLOTTAZIONE
Mosti limpidi ad alto rendimento.
Attualmente l'azienda offre un'importante gamma di
prodotti e di macchinari, oltre ad avvalersi di uno staff
umano e un'esperienza più che sufficienti per offrire
soluzioni, apparecchiature e servizi per la maggioranza dei
processi nei settori indicati sopra. Allo stesso modo, negli
ultimi anni AGROVIN ha accelerato il suo ritmo di
innovazione e ha ampliato il proprio dipartimento tecnico e
di R&S, contribuendo in questo modo all'evoluzione
necessaria del settore enologico.
N E L L ' E N O L O G I A
AGROVIN è stata la prima azienda spagnola del suo settore
nell'ottenere l'omologazione rispetto alle norme di qualità.
Debitamente aggiornato, il nostro certificato ISO 9001:
2008 (AENOR) dimostra il nostro impegno costante per il
miglioramente continuo della qualità di tutti i processi che
costituiscono la nostra attività: fabbricazione,
commercializzazione e distribuzione di prodotti enoligici,
chimici e alimentari.
Selezione di lieviti Viniferm.
Lieviti varietali per vini bianchi.
Lieviti aromatici per vini bianchi.
Lieviti aromatici per vini rosati.
Lieviti per vini rossi.
Collezione Viniferm: Viniferm CT007, Viniferm 3D, Viniferm NSTD.
35 STRUTTURA E VOLUME
Polisaccaridi e mannoproteine.
Tannini Enologici.
Tannini da svinatura e affinamento.
43 ALTERNATIVE NELL'ELABORAZIONE
Spirit: L'arte della selezione.
47 MICRO-OSSIGENAZIONE
Inizia
l’Avventura...
PROPOSTE DI ELABORAZIONE
SOMMARIO
Gestione integrale dell'ossigeno.
51 FERMENTAZIONE MALOLATTICA
Batteri Lattici.
Protocollo di Coinoculo.
57 CHIARIFICA DI MOSTI
Chiarificanti Selettivi.
Chiarificanti di Origine Vegetale.
61 CONSERVAZIONE
Protezione del colore e dell'aroma.
65 GESTIONE DEL pH
Importanza del Potassio. Sistema FreeK+
69 LABORATORIO
Specializzazione in Enologia.
Il progresso della fermentazione alcolica è condizionato dalla capacità dei lieviti di
sviluppare agevolmente le proprie funzioni vitali. Un fattore fondamentale sia per lo
sviluppo delle colonie di lieviti, sia per l'espressione completa delle caratteristiche che
contraddistingono ogni ceppo di lievito, è il corretto equilibrio tra gli zuccheri e le sostanze
azotate.
PROPOSTE DI ELABORAZIONE
NUTRIENTI ACTIMAX
L'azoto presente nelle uve e nei mosti accessibile ai lieviti viene espresso in contenuto di
Azoto Facilmente Assimilabile, o NFA. Tale contenuto azotato è formato da ammonio e
amminoacidi assimilabili (tutti eccetto la prolina). Il valore nutritivo degli amminoacidi è
molto superiore a quello dell'ammonio, in modo che questi, particolarmente alcuni di essi,
come l'arginina, svolgono una funzione fondamentale alla conclusione della fermentazione
alcolica.
Nutrizione orgánica
PROPOSTE DI ELABORAZIONE
NUTRIZIONE
La vendemmia presenta un contenuto di azoto
organico maggiore rispetto a quello dell'azoto
inorganico. I lieviti vengono adattati all'ingestione di
amminoacidi.
Percentuale di ammonio - amminoacidi
Ammonio (25-34%)
Amminoacidi (66-75%)
Ammonio = Azoto inorganico
Amminoacidi = Azoto organico
Una buona nutrizione organica assicura
conclusioni di fermentazione e vini di maggiore qualità.
Gli amminoacidi vengono assimilati dal lievito all'inizio della
fermentazione, quando la gradazione alcolica è bassa. L'ingresso
degli amminoacidi nella cellula si effettua mediante proteine
specifiche
a membrana e si accoppia con l'incorporazione di protoni
(H+) e la conseguente acidificazione dell'interno delle+ cellule.
Questo effetto si contrasta con l'espulsione degli H contro
gradiente, attraverso un'altra proteina a membrana (ATPasica) e
implica un dispendio energetico.
L'azoto presente nelle uve e nei mosti accessibile ai lieviti viene espresso come
contenuto di Azoto Facilmente Assimilabile (NFA); il fabbisogno minimo per la
fermentazione di mosti equivale a 150 mgN/l. Questo contenuto azotato è
formato da ammonio e amminoacidi assimilabili (tutti eccetto la prolina). Il
valore nutritivo degli amminoacidi è molto superiore a quello dell'ammonio, in
modo che questi, e particolamente alcuni di essi, come l'arginina, svolgono una
funzione primaria come azoto di resistenza alla fine della fermentazione
alcolica.
Quando la gradazione alcolica aumenta, avviene un ingresso di
protoni massiccio in favore di gradiente, e le ATPasi a membrana
devono lavorare a pieno regime per evitare l'acidificazione del
mezzo. In tale momento la cellula interrompe l'ingresso di
amminoacidi, evitando l'ingresso dei protoni. Si calcola che quando
viene raggiunta una gradazione alcolica del 5% vol, l'inattivazione
della permeasi degli amminoacidi riduce la propria attività dell'80%
circa. Per tutto ciò, si consiglia di effettuare la nutrizione organica
all'inizio della fermentazione.
FERMENTAZIONI PERFETTE
Distribuzione
dell'azoto nell'uva
Perché gli amminoacidi devono
essere aggiunti all'inizio della fermentazione?
Vantaggi di una nutrizione esclusivamente organica.
Quando si aggiungono contemporaneamente ammonio e sostanze nutritive
organiche, il lievito consuma direttamente l'ammonio, causando un eccesso di
moltiplicazione cellulare e un esaurimento dei lieviti prima del tempo, creando
in questo modo problemi di fermentazione e odori di riduzione. L'uso esclusivo
di sostanze nutritive organiche (amminoacidi), all'inizio della fermentazione
evita l'eccesso di moltiplicazione cellulare, una produzione minore di solfidrico,
Amminoacido
Protone di
trasporto
H+
H+
ATPasi
H
Amminoacido
+
Esterno della cellula
pH 3.5 >[H]
ADP
ATP
Interno della cellula
pH 6.5 >[aa]
Actimax NATURA
Apporto di azoto esclusivamente organico.
Aumento dell'espressione aromatica e dei vitigni del vino
Ricco di arginina per evitare problemi di riduzione.
Actimax NATURA è un risultato del Progetto
CENIT DEMETER tra IATA (CSIC), Universitat
Rovira e Virgili (RIV) e AGROVIN.
L'arginina e la formazione di aromi di riduzione.
Evitare
odori di
riduzione
EFFETTO SENSORIALE DELLA
NUTRIZIONE ORGANICA
Formazione di aromi di fermentazione
4
Gli amminoacidi costituiscono la base di
composti volatili prodotti dai lieviti. Un
terzo degli alcool superiori si producono
durante l'inizio della fermentazione
alcolica a partire dagli amminoacidi.
Successivamente ed in presenza di
etanolo, formano esteri fruttati che
influenzano positivamente il profilo
aromatico.
ß-citronelolo
Acetato di linalolo
(floreale, lavanda)
H2S
Butirrato di etile
(ananas)
Alcool isoamilico
(banana, marzapane)
Decanoato di etile
(floreale)
So32- (solfito)
aa, NH4+
O-Acetil-Lomoserina
H2S
Omocisteina
Orni na
Lisina/10
Leucina
Fenilalanina
Triptofano
Cisteina
Isoleucina
Valina
Me onina
Tirosina
GABA
Prolina
Fosfato
d'ammonio Actimax NATURA
(agrumi)
SO2
Arginina
Variazione di alcuni composti aromatici
Linalolo
So (solfato)
Alanina/10
Glicina
Treonina
His dina
Serina
PROVA SULL'INCREMENTO AROMATICO: Studio effettuato sulla vendemmia 2012 nella provincia de La Rioja, a Viura.
Analisi comparativa tra il profilo aromatico di un'elaborazione con nutrizione organica ricca di amminoacidi (Actimax
NATURA) e un'altra con l'apporto solamente di fosfato biammonico. Incremento nella frazione aromatica di circa il 30%.
(floreale, mentolato)
24
SO42-
La presenza di solfidrico (riduzione) nei vini
è associata alla carenza di azoto in generale e,
in particolare, di certi amminoacidi.
Glutamina
L'insorgenza di problemi di riduzione si deve alla carenza di azoto in generale e
di arginina in particolare, dato che tale difetto appare abitualmente nelle fasi
intermedia e finale della fermentazione, in cui il supporto azotato è dovuto quasi
esclusivamente a questo amminoacido. Per la sintesi degli amminoacidi
cisteina e metionina il lievito assume zolfo in forma di solfati, che sono presenti
nel mosto e vengono ridotti inizialmente a solfiti e quindi a zolfo molecolare, su
cui si aggancia lo scheletro azotato. In assenza di azoto, questo zolfo rimane
nella forma di H2S ed entra nel mezzo, causando l'odore sgradevole di uova
marce. Un buon apporto di arginina evita l'insorgenza dei problemi di riduzione.
Con Actimax NATURA
è possibile equilibrare
nutritivamente le fermentazioni carenti
SENZA l'applicazione di sali di ammonio.
ALTA CONCENTRAZIONE DI AMMINOACIDI!
Asparagina
La molecola dell'amminoacido arginina contiene un massimo di quattro atomi di
N, dei quali almeno tre sono assimilabili nelle condizioni di vinificazione. Questo
amminoacido è quello maggioritario nei mosti e quello che nutre la cellula nelle
fasi finali della fermentazione. Questo si deve, in primo luogo, al fatto che viene
assimilato molto lentamente, restando nel mosto durante un tempo maggiore, e
al fatto che, una volta all'interno della cellula, si accumula nei vacuoli fino a
quando si richiede la sua incorporazione nel metabolismo dell'azoto.
Aspár co
Gli amminoacidi inoltre accentuano la
complessità aromatica, incrementando le
caratteristiche peculiari dei vitigni. Una
buona nutrizione azotata permette
un'azione ottima degli enzimi (proteine)
responsabili del rilascio dei precursori
aromatici presenti nell'uva: ß-glicosidasi e
ß-liasi.
Glutánico
Incremento degli aromi dei vitigni
mg/l
+31,5%
1400
1200
6
6,8
1,4
3,1
2
3,6
600
0,39
0,43
400
132
146
200
Incremento aromatico
1000
0,50
Concentrazione di diversi composti in
ognuno dei campioni in μg/l
0,55
800
Actimax NATURA
Fosfato d'ammonio
5
+20,1%
0
Aromi dei vitigni
Linalolo - floreale
a-Terpineol - iris
Aromi di fermentazione
ß-Feniletanole - rosa Alcool isoamilico - banana
Cisteina
+ info: www.agrovin.com
Metionina
PROPOSTE DI ELABORAZIONE
NUTRIZIONE
Nutrizione combinata
e inorganica
Nutrienti
ACTIMAX/ACTIPASA
Cinetiche regolari e bilanciate
I sali di ammonio incrementano il contenuto di azoto facilmente assimilabile in modo veloce ed efficace. Per il loro effetto sulla
moltiplicazione cellulare, la loro applicazione è raccomandabile dopo il primo terzo di fermentazione alcolica, dopo che è
trascorsa la fase tumultuosa (crescita esponenziale).
Le sostanze nutritive combinate apportano, oltre ai sali di ammonio, amminoacidi, altri fattori di crescita (vitamine e minerali) e
fattori di sopravvivenza (steroli e acidi grassi a catena lunga). Aiutano a compensare in modo più completo gli squilibri nutritivi del
mosto, evitando l'aumento dell'acidità volatile e l'incremento termico del mosto o della pasta.
Actimax PLUS
Attivante di fermentazione
NUTRIENTI 100% ORGANICI
Composizione
Tipo di NFA mg/l
Dose:30 g/hl
NOPA mg/l
Dose:30 g/hl
TIAMINA
Lieviti
totalmente
autolisati
44
40
NO
Precursore aromatico,
nutrizione
Actimax VIT
Lieviti
inattivi
5
1,75
NO
Aumenta NTUs di mosti
altamente chiarificati
Actimax GSH
lieviti inattivi
naturalmente ricchi
in glutatione
5
1,75
NO
Previene l'ossidazione
e l'imbrunimento dei vini.
Longevità nei vini bianchi e rosati
Actimax OENI
Lieviti inattivi.
Apporto di minerali,
specialmente Mg e Mn
4,6
1,75
NO
Nutriente specifico per stimolare
la fermentazione malolattica
in condizioni difficili
Scorze
di lieviti
1
0,75
NO
NO
Arresti di FAL
Eliminazione sostanze tossiche
NOPA mg/l
Dose:30 g/hl
TIAMINA
AMMINOACIDI
PROPRIETÁ
Prodotto
Actimax NATURA
Actimax Plus è un attivatore della fermentazione alcolica formulato a base di fosfato di ammonio, lieviti inattivi e tiamina.
La sua aggiunta al mosto aumenta l'azoto facilmente assimilabile, garantendo il complemento di azoto organico e inorganico
adeguato, migliorando sensibilmente le condizioni del mezzo per il rapido sviluppo dei lieviti. L'aumento dei livelli di NFA favorisce
la moltiplicazione dei lieviti e ne garantisce la corretta attività durante il processo di fermentazione.
BENEFICI DI
UNA NUTRIZIONE
CORRETTA
ACTIMAX
ACTIPASA
INCREMENTO
AROMATICO
Migliorare
lo sviluppo
della FML
Incremento delle
caratteristiche
dei vitigni
EFFETTI
CINETICI
Elaborazione
a bassa
temperatura
Eliminazione dei
composti tossici
Moltiplicazione
cellulare
Migliorare
lo sviluppo
della FA
6
Evitare gli
arresti della
fermentazione
Soluzione
degli arresti
della
fermentazione
EFFICACE
IN CONDIZIONI
DIFFICILI DI
FERMENTAZIONE
Fermentazione
in grandi volumi
Termovinificazione
Actimax VIT: 5 g/hl apporta una superficie di contatto equivalente a 30 g/hl di cellulosa.
Prodotto
Incremento aromatico.
Protezione
di fronte
all'ossidazione
PROPRIETÁ
NUTRIENTI COMBINATI E INORGANICI
Maturazione
su fecce
Evitare
problemi
di riduzione
Actimax CORCELL
AMMINOACIDI
Mosti molto
chiarificati
Uve con
una gradazione
alcolica
potenziale
elevata
Composizione
Tipo di NFA mg/l
Dose:30 g/hl
Actimax PLUS
Lieviti inattivi
e fosfato di ammonio
42
0,65
SI
Apporto nutrizionale.
Arresti FOH
Actimax FERM
Lieviti inattivi,
fosfato e solfato d'ammonio
45
0,65
SI
Nutriente complesso ad ampio spettro
Actimax XL
Lieviti inattivi,
fosfato d'ammonio, cellulosa
45
0,65
NO
Nutriente elaborazioni sequenziali
Actipasa ECO GREEN
Fosfato d'ammonio
62
0,65
SI
NO
Facilita la moltiplicazione cellulare
Actipasa
Solfato d'ammonio
65
0
SI
NO
Facilita la moltiplicazione cellulare
Actipasa FAST
Fosfato e
solfato d'ammonio
62
0
SI
NO
Facilita la moltiplicazione cellulare
Fosfato
Biammonico
62
0
NO
NO
Facilita la moltiplicazione cellulare
Cloridrato di tiamina
(Vitamina B1) 100%
0
0
SI
NO
Diminuisce i tassi di acidi chetonici
(acido piruvico e chetoglutarico)
Fosfato biamónico
Tiamina Dosage
Flottazione
NFA: Azoto facilmente assimilabile (NH4+ e amminoacidi, eccetto la prolina).
NOPA: Azoto organico valutato secondo il metodo NOPA (amminoacidi, eccetto la prolina).
+ info: www.agrovin.com
7
PROPOSTE DI ELABORAZIONE
A
FERMENTAZIONE
L C O L I C A
L'uso degli stessi agenti di conversione del mosto in vino, i lieviti, esalta le
caratteristiche particolari dei vitigni, quelle aromatiche e anche quelle regionali
dovute a varietà e tipi di elaborazione, e allo stesso tempo minimizza i rischi della
fermentazione. Agrovin mette a disposizione una gran varietà di ceppi scelti per le loro
capacità e caratteristiche di fermentazione, adattandosi ai possibili stili del vino che
deve essere elaborato, riguardo al profilo aromatico e del sapore, alle temperature di
lavoro, al fabbisogno di azoto, all'influenza nel colore e al rendimento alcolico, tra altre
caratteristiche.
Lieviti
viniferm
Selezione di
LIEVITI VINIFERM
La scarsa produzione di solforosa è uno dei criteri di
selezione dei lieviti Viniferm.
I ceppi Revelacion, Caracter, Sensacion, Pasion, CT007,
FLORA, RVA, Elegancia e Emocion producono meno di
2mg/l di SO2 durante la vinificazione.
7
6
5
4
Produzione di H2S
3
25000
Unità densimetriche
Per lo sviluppo ottimo della fermentazione alcolica e l'espressione massima
delle capacità dell'uva è necessario conoscere a fondo i requisiti nutritivi di
ogni ceppo. Non tutti i lieviti hanno la stessa richiesta di risorse azotate.
Quanto più sofisticato è un ceppo (produzione di aromi di fermentazione,
rilascio di precursori dei vitigni, produzione e rilascio di polisaccaridi), tanti
più requisiti avrà. Allo stesso modo quando le condizioni di fermentazione
diventano più difficili (fermentazioni a freddo, chiarifica, pH basso), i lieviti
vedono aumentare i loro bisogni. Naturalmente la gradazione alcolica
potenziale dell'uva o del mosto, determinante per il numero di generazioni
dei lieviti, suppone dei requisiti diversi. Tra i 12 e 14º di alcool potenziale, il
fabbisogno dell'azoto aumenta di circa il 20%.
Balsámico
g/l
18,0
Zucchero (g) per 1% etanolo
EtOH
20000
15000
10000
5000
TTA
0
ceppi
Valutazione della produzione di acido solfidrico in un mezzo
sintetico basata sull'uso dell'acetato di piombo come rilevatore
del H2S (Belda et al., 2013).
Belda, I., Navascués, E., Alonso, A., Marquina, D., Santos, A.,
2013. Implementazione di un metodo di rilevamento
dell'H2S nei processi di selezione di lieviti per vinificazione. In
Calderón, F., Palomero, F., Suárez-Lepe, J.A. Nuove
prospettive per la ricerca vitivinicola. Ed. AMV, Madrid. ISBN:
978-84-96709-133.la. Ed. AMV, Madrid. ISBN: 978-8496709-133.
17,0
16,8 g/l consumo teorico di zucchero
Fabbisogni azotati della famiglia di lieviti Viniferm.
16,0
CONTROL
25000
Fabbisogno di azoto dei lieviti
Especiado
CONTROL
BY
ceppi
PASIÓN
0
viniferm
COMPLESSITÀ AROMATICA
Elevata
15,0
Media
14,0
Ceppi di alto rendimento
KLR
PDM
BY
ELEGANCIA
911
START
522
EXPRESIÓN
CT007
EMOCIÓN
TTA
REVELACIÓN
AURA
PASIÓN
CARÁCTER
RVA
SENSACIÓN
SV
DIANA
FLORA
RVA
EMOCIÓN
CARÁCTER
EXPRESIÓN
REVELACIÓN
SV
START
TTA
911
DIANA
ELEGANCIA
FLORA
PASIÓN
AURA
CT007
SENSACION
KLR
13%vol rendimento teorico
BY
12,0
11
Bassa
PDM
13,0
522
10
5000
Compotados
RISPETTO DELLA TIPICITÀ
Nei vini delle regioni esposte ai rigori del
cambiamento climatico, o per le vendemmie
che cercano la maturità fenolica, il fatto di
conoscere il rendimento alcolico del ceppo di
lievito da usare permette di modulare la
gradazione alcolica finale del vino. Esistono
differenze sostanziali tra i ceppi di lievito.
10000
Produzione di solforosa a partire da diversi ceppi di lievito
Elaborazione senza SO2.
FERMENTAZIONI
RAPIDE E SICURE
MIGLIORAMENTO SENSORIALE
Rendimento alcolico dei ceppi
15000
522
ELEGANCIA
REVELACIÓN
SENSACIÓN
522
SV
EMOCIÓN
Reducido
EMOCIÓN
PASIÓN
SENSACIÓN
CARACTER
REVELACIÓN
PDM
CT007
RVA
FLORA
3D
0
20000
FLORA
1
SV
Unità densimetriche
2
START
Fruta negra
CR
Lácteo
DIANA
Fruta roja
Acético
ESPRESSIONE DEI VITIGNI
8
EXPRESIÓN
AGROVIN ha scommesso negli ultimi anni sulla
selezione di lieviti autoctoni adattati ai processi di
vinificazione delle nostre latitudini e sulla loro
caratterizzazione enologica secondo i criteri
attuali di elaborazione. Per questo ha iniziato
Progetti di Ricerca con diversi centri di
riconosciuto prestigio mondiale nel campo
della Microbiologia Enologica: Università
Politecnica di Madrid (UPM); Consiglio
Superiore delle Ricerche Scientifiche (CSIC),
Università Complutense di Madrid (UCM),
Università Rovira i Virgili (RiV), Università di
Valladolid (Uva), Università di Valencia
(UVEG).
mg/l
RVA
Anni di ricerca
AURA
viniferm
La formazione di acido solfidrico (H2S) e derivati (DMDS) è un
problema di importanza fondamentale nei processi di
vinificazione. La loro presenza in un vino gli dà le sgradevoli
note di riduzione che contribuiscono negativamente alle
proprietà sensoriali del vino stesso. È un fatto già stabilito che il
Saccharomyces cerevisiae sia il lievito principale responsabile
della comparsa dell'H2S nei vini. La produzione di H2S in
questo tipo di fermentazione oscilla, a seconda del ceppo di S.
cerevisiae con cui viene effettuata la fermentazione, tra 0 e
290 µg/l circa, quando la sua soglia di percezione sensoriale è
veramente bassa (11 ng/l). Nel processo di selezione dei ceppi
di S. Cerevisiae come inoculi nelle fermentazioni dirette, il
rilascio di H2S dai diversi ceppi di lievito assume un'importanza
considerevole.
CT007
Il predominio delle speci di Saccharomyces e la loro rilevanza particolare per il
successo del processo di vinificazione ha fatto sì che la tecnologia delle colture
di partenza si sviluppasse principalmente intorno a tali specie. La selezione
naturale implica la ricerca di lieviti direttamente nelle uve e nei vigneti, oltre che
nelle fermentazioni spontanee. Successivamente all'isolamento, è necessario
un processo di caratterizzazione enologica che assicuri il suo apporto positivo
in cantina. I criteri di selezione a cui vengono sottoposte i ceppi isolati possono
dividersi in tre gruppi: proprietà di fermentazione, proprietà tecnologiche e
proprietà sensoriali.
Rilascio di solfidrico
ELEGANCIA
La differenza sta nella varietà.
Gli effetti sfavorevoli della solforosa sulla salute del consumatore e il
controllo legislativo del suo uso al di sotto di certi limiti fanno che diventa
desiderabile ridurre il suo uso nei vini. Le alternative alla solforosa non sono
complete; esistono alternative che possono supplire la sua azione
antimicrobica, mentre altre lo fanno per la sua azione antiossidante e
antiossidasica. In qualsiasi caso queste alternative devono essere
accompagnate da pratiche di elaborazione che riducano il fabbisogno di
agenti antimicrobici e antiossidanti: Evitare le contaminazioni eccessive, la
selezione e l'uso di ceppi di lievito a bassa produzione di SO2, correzioni
con sostanze nutritive senza solfato di ammonio, uso ragionato della
tiamina, controllo del pH, protezione del potere antiossidante naturale
dell'uva e dei lieviti (glutatione) o vinificazioni in condizioni di riduzione, tra le
altre misure possibili.
CARÁCTER
FERMENTAZIONE ALCOLICA
PDM
PROPOSTE DI ELABORAZIONE
Solforosa nei vini
Ceppi di basso rendimento
+ info: www.agrovin.com
PROPOSTE DI ELABORAZIONE
FERMENTAZIONE ALCOLICA
Lieviti varietali
per vini bianchi
CARATTERISTICA DEI VITIGNI: TIOLI
Qual è l'impatto dei diversi profili termici
sull'aroma del vino?
14ºC
I vini elaborati con un profilo termico di 14ºC sono i
più ricchi in esteri della fermentazione e i più
poveri in tioli derivanti dal vitigno.
18ºC
Il profilo termico a 18ºC è quello che permette
l'ottenimento di vini con maggiori potenziali di tioli
derivanti dal vitigno, ma quello che produce
meno esteri della fermentazione.
18+14ºC
I vini con il profilo termico invertito sono quelli che
possiedono un profilo aromatico intermedio, con
delle concentrazioni interessanti di tioli derivanti
dal vitigno (3MHA) e di esteri della fermentazione.
Sono i vini più complessi.
Profilo 14ºC
Profilo 18ºC
Tioli dei vitigni:
4MMP, 3MH
+
+++
++
Ac3MH
+
++
+++
+++
+
++
Esteri fermentativi
Profilo 18+14ºC
Sono composti aromatici solforati tipici dei vitigni bianchi (Sauvignon Blanc,
Verdejo) e rossi (Syrah, Garnacha, Merlot). Si trovano nell'uva nella forma di
precursori non profumanti, situati nella buccia e nella polpa e legati mediante
legami con la cisteina o il glutatione. Durante la maturazione, appaiono prima i
precursori di 4MMP dei precursori di 3MH. Questo spiega che nelle
vendemmie precoci dei vitigni con forte carattere tiolico appaiano maggiori
note di bosso e nelle vendemmie tardive si percepiscano maggiori aromi
fruttati.
Lieviti viniferm con carattere tiolico
REVELACIÓN
Collezione
viniferm
viniferm
CARATTERE VARIETALE: TERPENI
I composti responsabili del gradevole aroma fruttato sono essenzialmente il
linalolo, il nerolo, il geraniolo e, in minor grado, il citronelolo, l'α-terpineolo, gli
ossidi di linalolo, gli alcool (feniletanolo, esanolo), i fenoli volatili e i C13norisoprenoidi. Questi composti sono presenti in parte nella forma libera e in
parte uniti a zuccheri, principalmente disaccaridi. Tutti i vitigni di uva
possiedono questo tipo di precursori, ma i moscati sono quelli che ne sono più
ricchi, avendo in generale una maggior quantità di precursori glicosilati rispetto
agli aromi liberi.
Pienezza aromatica. Profilo tiolico varietale
Elaborazione di vini bianchi di carattere varietale di grande eleganza e
complessità. Adatto per fermentazioni a profilo termico inverso.
Libera 4MMP e 3MH, conversione di 3MH a Ac3MH.
Profilo del vino: Aromi floreali, persistenza e buona evoluzione nel tempo, vini
più longevi.
DIANA
Vini bianchi di taglio varietale e/o fermentati in barrique
Elaborazione di vini bianchi varietali di alta qualità (Verdeca, Sauvignon,
Albariño…).
Elaborazione di vini bianchi in condizioni riducenti.
Libera 4MMP e 3MH
Profilo del Vino: Aromi fermentativi, fruttati. Vini con struttura.
Lieviti viniferm liberatori di terpeni
ELEGANCIA
Aromi primari puliti e floreali
Particolarmente indicato per l'elaborazione di vini bianchi con tipicità varietale
Lievito criofilo con attività B-glucosidasica. Interessante per fermentazioni a basse temperature.
Aromi primari e floreali
Profilo del Vino: Preserva il carattere varietale e accentua le sensazioni di volume e untuosità in bocca.
ATTIVITÀ ß-LIASI: RILASCIO DI TIOLI
viniferm
Il rilascio di precursori tiólici avviene durante i primi 3-5 giorni della
fermentazione alcolica. Dipende strettamente dalla temperatura di
fermentazione (20º>13ºC) (vedere la colonna a lato). Per ottenere i migliori
risultati conviene evitare le chiarificazioni eccessive.
Liberazione dei terpeni. Attività glicolitiche
NELL'UVA
Liberazione di tioli per attività ß-liasi
Terpeni
glucosilati
α-ramnosidasi
α-arabinosidasi
α-apiosidasi
Monoglucosidi
di terpeni
Terpeni liberi
ß-glucosidasi
Terpeni
aromatici
Terpeni legati senza odore
NELL'UVA
12
Precursori
coniugati
con cisteina
e glutatione.
ß-liasi
La produzione di tioli volatili è
il risultato dell'enzima C-S-liasi
presente in alcuni ceppi di lievito,
sui precursori del mosto
(4MM) BOSSO, GINESTRA
4-metil-mercaptopentanone
(3MH) BOSSO, POMPELMO
3-mercaptoesanolo
Non profumanti
(3MHA) FRUTTO DELLA PASSIONE
acetato di mercaptoesanolo
Sui rosati e i rossi: frutti rossi e neri acidi,
ribes nero, ribes rosso, mora. Molto persistenti
Nell'uva ci sono più di 40
composti diversi.
Si distingue il gruppo de
monoterpeni maggiormente
profumanti, tra i quali si
trovano gli alcool:
Soglie basse
Impatto olfattivo sinergico
COMPOSTO
AROMA
UPO (ug/l)
Geraniolo
Geranio
30
Citronerolo
Agrumi
0,03
Linalolo
Rosa
6
Nerolo
Rosa
70
Canfora
Erbaceo
80
A-terpineolo
¿?
+ info: www.agrovin.com
13
Lieviti aromatici
per vini bianchi
P R OPPRUOEPSO
TA
SS
TE D
DEI E E
LL
AA
BB
OO
RR
AA
ZC
I OI Ó
NN
E
FERMENTAZIONE ALCOLICA
Lieviti aromatici
per vini rosati
Lieviti e aromi della fermentazione
Il Saccharomyces cerevisiae, grazie al suo metabolismo, può, a partire da una
fonte di ammoinoacidi e zuccheri, produrre alcool superiori. Mediante l'esterasi, il
lievito può combinare questi alcool, formando esteri che hanno un'influenza molto
positiva sul profilo aromatico dei vini. I composti che vengono generati durante la
fermentazione e che incidono sull'aroma dei vini sono:
Alcool superiori: eliminate le ammine dagli amminoacidi per formare αcetoacidi, che sono decarbossilati ad aldeidi e alla fine vengono ridotti per
generare alcool (alcool isoamilico, 2-feniletanolo).
Esteri di alcool: sono il risultato della reazione di acetilCoA con gli alcool
superiori (acetato di isoamilo, acetato di esile).
Esteri etilici degli acidi grassi: Vengono ottenuti per etanolisi a partire da
AcilCoA che si forma durante la sintesi o la degradazione di acidi grassi
(butanoato di etile, esanoato di etile, ottanoato di etile).
viniferm
Importanza del ceppo
Esiste una tendenza genetica tra i diversi ceppi
di lievito rispetto alla formazione di una quantità
maggiore o minore di composti aromatici della
fermentazione; per esempio, il ceppo FLORA si
caratterizza per la sua produzione elevata di
aromi di tipo flora (2-fenil-acetaldeide), mentre il
ceppo AURA produce una gran quantità di
esteri fruttati con descrittori di tipo ananas e
banana (acetato di isoamile).
Proteine
cellulari
AMMINOACIDO
ALCOOL
ESTERE
Valina
Isobutanolo
Isobutilacetato
Mela
Isoleucina
Isoamilico
Isoamilacetato
Banana
Leucina
Amilico
Amilacetato
Banana, Fragola
Fenilalanina
Feniletanolo
Fenilacetato
Rosa
Alcool
superiori
Transaminazione
Esteri di
alcool
Zuccheri
Acetaldeide
Etanolo
Esteri di
acidi
grassi
Anche se ogni aroma deriva da un amminoacido
determinato, non esiste una sintesi diretta a partire
dall'incorporazione di ognuno di essi, ma si accumulano
in forma di chetoacidi (senza ammine) da dove vanno
verso la sintesi di proteine. La tendenza nella formazione
di uno o altro composto aromatico deriva principalmente
dal ceppo di lievito. D'altra parte, la maggiore
disponibilità generale di risorse azotate di tipo organico
facilita la complessità e la qualità degli aromi.
PRODUZIONE DI AROMI FERMENTATIVI. LIEVITI VINIFERM
AURA
14
PASIÓN
Profilo amilico
e sicurezza fermentativa
Aromi tropicali e fruttati
Profilo amilico e sicurezza fermentativa.
Elaborazioni di vini bianchi di varietà
neutre.
Fermentazioni controllate con mosti molto
chiarificati.
Aromi ad elevata persistenza nel tempo.
Intensifica i caratteri di frutta tropicale
(Ananas/Platano).
Profilo del vino: Vini di taglio fresco e
fruttato.
Elaborazione di vino bianco come Airén,
Palomino e Macabeo.
Produzione di una gran quantità di composti
aromatici esteri.
Aromi di sciroppo, note composte e tocchi
floreali.
Profilo del Vino: Vini aromatici con
complessità tropicale.
Nella fermentazione del mosto rosato i lieviti devono lavorare in un
mosto molto pulito, chiarificato dopo la macerazione a freddo, con
una torbidità molto bassa, derivante da macerazione
pellicolare e da
+
pressatura. Carico importante di cationi (K ), e pH basso (3,2-3,5).
La gradazione alcolica potenziale normalmente non è bassa (>
12%vol).
Le difficoltà di fermentazione si aggravano quando il protocollo di
lavoro non è specifico (usufruire del salasso nell'elaborazione dei
vini rossi). Questo fa in modo che i rischi di arresto della
fermentazione siano maggiori nell'elaborazione dei rosati, e che la
loro soluzione sia più complessa. Allo stesso modo uno dei problemi
più frequenti è la generazione di problemi di riduzione.
AROMA
Decarbosillazione
Eliminazione delle ammine
α-chetoacidi
viniferm
Difficoltà particolari di fermentazione
FLORA
Complessità floreale
e sfumature di uva bianca.
Particolarmente indicato per vini dolci.
Elaborazione di vini bianchi provenienti da
varietà neutre.
Nell'elaborazione dei vini dolci consente di
fermare la fermentazione alcolica.
Aromi di pomacee (pera, mela…) e note
floreali.
LIEVITI VINIFERM PER VINI ROSATI
EMOCIÓN
Rosati intensamente fruttati
Fermentazione a basse temperature.
Elaborazione di vini rosati ad elevata intensità e persistenza aromatica.
Produzione di aromi amilici.
Ottima cinetica fermentativa.
REVELACIÓN
Collezione
viniferm
Pienezza aromatica. Profilo tiolico varietale.
Idoneo per fermentazioni a profilo termico inverso.
Elaborazione di vini rosati tiolici.
Produzione di aromi di pompelmo e agrumi.
DIANA
Vini bianchi di taglio varietale e/o fermentati in barrique.
Elaborazione di vini rosati varietali.
Attività B-Liasica.
Si raccomanda di utilizzarlo in mosti molto limpidi.
Aromi di maracujá.
Per ROSATI esistono vari colori
El rosado no es un vino monolítico, sino que hay
gran variedad de vinos rosados que ofrecen
diferentes perfiles aromáticos y cromáticos.
Con el fin de ampliar su colección, frente a la
demanda de rosados del mercado, el departamento
de I+D de AGROVIN ha trabajado en la selección de
una nueva cepa de levadura para vinos rosados de
alta intensidad aromática y apta para trabajar en
condiciones difíciles (baja temperatura, mosto muy
clarificado): Viniferm EMOCION.
15
La nutrizione: fattore chiave nell'elaborazione dei vini rosati
I mosti rosati sono naturalmente poveri di sostanze nutritive, le loro fermentazioni beneficiano dell'apporto di nutrienti,
soprattutto in forma di lieviti inattivi o autolisati (Actimax NATURA), che inoltre forniscono supporto e complemento di
vitamine e minerali. Il suo utilizzo elimina rischi di riduzione e produce un profilo aromatico maggiormente complesso.
+ info: www.agrovin.com
Collezione viniferm
PROPOSTE DI ELABORAZIONE
FERMENTAZIONE ALCOLICA
Le variazioni nella composizione delle uve
sottoposte ai fenomeni associati al cambio
climatico si traducono in variazioni
compositive dei vini elaborati.
Lieviti per vini rossi
I fenomeni di maturazione associati al cambio climatico fanno sì che le uve
abbiano una maggiore concentrazione di zuccheri e meno composti azotati di
natura organica. Questo squilibrio tra fonti di carbonio da consumare e risorse di
azoto limitate ha alcune conseguenze sul metabolismo dei lieviti, la fermentazione
alcolica e la qualità sensoriale dei vini risultanti.
Ottenimento del difficile equilibrio
tra alcool, aromi e struttura.
Nelle Uve
Maggiore differenzazione
tra maturità tecnica
e fenolica/aromatica:
Meno acidità/maggiore pH,
meno acido malico.
Più zuccheri.
Meno composti
azotati organici
(aa, peptidi)
Nel Vino
Meno colore
Variazione relazione antocianina/tannino
Invecchiamento accelerato
Meno acidità / maggiore pH
Maggiore rischio microbiologico
Più alcool
Più zuccheri residui
Difficoltà di fermentazione
Meno aromi
Maggiore riduzione (SH2)
viniferm
Le nuove selezioni di lieviti tengono conto di queste ulteriori difficoltà e puntano
alla caratterizzazione di ceppi adattati a queste nuove condizioni: si tratta di lieviti
in grado di resistere a gradazioni alcoliche elevate, per esercitare la loro attività in
uve che raggiungono la maturità fenolica e aromatica sopra i 14º di alcool
probabile; sono ceppi in grado di potenziare il profilo fruttato e il volume in bocca
dei vini, con il fine di permettere una vendemmia precoce, prima del
raggiungimento della maturità fenolica. Sono lieviti con un'importante
ripercussione sensoriale e allo stesso momento facilitano il lavoro tecnico
dell'enologo.
I rigori del cambio climatico hanno conseguenze particolari nelle aree
mediterranee del Sud dell'Europa. In queste circostanze i nostri enologi
scommettono su lieviti adattati come il Viniferm SENSACIÓN, il Viniferm
CARACTER e il Viniferm RVA
Selezionato sulla varietà Graciano nella zona di
La Rioja Alavesa
Favorisce la stabilità del colore. Ideale per macerazione prefermentativa a freddo (MPF).
Ceppo che non produce vinilfenoli.
Produzione di pigmenti stabili
Le proantocianine sono molecole piccole che si formano durante
la fermentazione per reazione della malvidina con metaboliti della
fermentazione. Questi composti sono più stabili nel tempo dato
che non sono influenzati dalle variazioni di pH, Tª e SO2. All'interno
di questo gruppo di molecole si trovano le vitisine A e B, composti
sintetizzati da Viniferm CT007, che permettono in questo modo
una maggiore stabilità del colore dei vini fermentati con tale
sostanza.
Provenienti dall'uva
MALVIDINA
Malvidin-3-O-glucoside
HO
OCH3
OH
+
O
OCH3
O-Gl
H
CH3
HOOC
CH3
OH
Acido
Opiruvico
O
Acetaldeide
OCH3
OH
HO
+
O
OCH3
OCH3
O-Gl
OH
HO
+
O
Produzione di composti stabili per diversi lieviti
OCH3
O-Gl
O
O
COOH
VITISINA A
Malvidin-3-O-glucoside-piruvato
VITISINA B
Malvidin-3-O-glucoside-vinil addotto
M3GVA
Formati
durante la fermentazione
e l'invecchiamento
mg/l
140
120
100
LIEVITI VINIFERM PER VINI ROSSI
SENSACIÓN
TTA
Ceppo raccomandato per la produzione di vini rossi
giovani a macerazione breve.
Produce alti livelli di esteri fermentativi di tipo fruttato
come fragola e ciliegia.
La sua moderata velocità di fermentazione consente
macerazioni più lunghe.
Ideale per varietà d'uva mediterranee come la Syrah,
Monastrell e la Tempranillo.
Vini rossi giovani aromatici. Indicato per macerazioni
carboniche e vini molto aromatici.
Permette l'espressione caratteristica degli aromi
varietali (frutti rossi: ciliegia, ribes, fragola).
Ideale per varietà Merlot, Cabernet Sauvignon e
Tempranillo.
Profilo fruttato con struttura in bocca
RVA
Frutta e struttura. Vini meno alcolici.
16
Adatto all'elaborazione di vini rossi con macerazioni
prolungate.
Permette di proteggere e di incrementare l'intensità
colorante nella vinificazione del vino rosso.
Interessante per i vini destinati alla maturazione in botti
di legno.
Risultati eccellenti in caso di coinoculo con batteri lattici
Viniferm OE.
Vini rossi giovani aromatici
CARÁCTER
Note varietali con sfumature balsamiche
Indicato per l'elaborazione di vini rossi Premium.
Essendo un ceppo molto glicerico apporta corposità e
sensazione di volume in bocca.
Potenzia gli aromi fruttati (ribes, prugna, lampone, mora)
mentre potenzia la struttura in bocca.
Ideale per varietà Tempranillo, Garnacha e Merlot.
80
60
40
20
0
CT007
Ceppo L
Ceppo E
M3GCm
M3GVA (Vitisina B)
M3GAc
M3G
Sapevi che?
1 litro di mosto in fermentazione
contiene 10 m2 di pareti cellulari.
Questa superficie è sufficientemente estesa per contribuire
significativamente all'apporto di macromolecole dei polisaccaridi e
mannoproteine che partecipano alla stabilità del colore e alle sensazioni
sapide del vino.
Assorbimento attraverso la parete cellulare
Le differenze di colore e di composizione polifenolica tra vini
fermentati con diversi ceppi di lievito possono essere spiegati con un
assorbimento differente di alcuni composti fenolici sulla parete del
lievito, dato che la composizione particolare di tali pareti è diversa tra
un ceppo e l'altro. Questo fenomeno viene osservato in modo
empirico nelle cantine stesse, dove, in funzione dei lieviti, le fecce
residue dopo la fermentazione sono più o meno colorate. I lieviti con
pareti impermeabili alla materia polifenolica, come il Viniferm RVA,
tolgono meno colore dal mezzo in fermentazione.
A= Antocianine
A-T
T= Tannini
A-T T-A
T
A
T
A
Lieviti
impermeabili
Lieviti
assorbenti
T
T
A
+ info: www.agrovin.com
17
Collezione viniferm
Volume in bocca
Vini rossi lunghi e rotondi
TD
3D
Torulaspora delbrueckii
Lievito non Saccharomyces per fermentazione sequenziale.
Polisaccaridi e mannoproteine
Stabilizzazione
Catechina
ed epicatechina
Polimerizzazione e
aggiunta in presenza di
etanolo
Estrazione
di composti
fenolici
Azione di
polisaccaridi
mannoproteine
I lieviti rilasciano polisaccaridi parietali (mannoproteine) durante la loro
autolisi e in Enologia si conoscono e si usano i loro benefici durante la
maturazione su fecce o nella seconda fermentazione in bottiglia. I lieviti
rilasciano questi polisaccaridi anche durante la fermentazione alcolica.
L'effetto di questo rilascio continuo mentre si fermenta e si macera l'uva
contribuisce alla stabilità del colore.
Antocianine e tannini monomerici, appena estratti in macerazione, si
combinano con queste macromolecole, evitando la loro aggregazione
eccessiva e, quindi, la loro precipitazione. L'interazione tra i componenti
polifenolici e polisaccaridi causa un aumento della stabilità del colore, una
diminuzione della astringenza dei vini rossi e l'aumento delle sensazioni di
volume e del corpo nella bocca.
I vini provenienti da uve mature con contenuti elevati di etanolo e forte
presenza fenolica hanno bisogno di una struttura sufficiente per evitare
sensazioni di calore e note asciutte o amare.
Viniferm 3D, lievito per vini mediterranei, permette di sviluppare i caratteri
aromatici e di gusto delle uve rosse di qualità. Nella bocca intensifica il
retrogusto e apporta presenza e volume, attenuando la frazione fenolica,
limando l'astringenza e potenziando i tannini dolci.
Si distingue per la sua importante produzione di mannoproteine durante la
fermentazione e la fase postfermentazione che danno volume, rotondità e
persistenza ai vini.
Eccellente per elaborazioni di qualità di varietà rosse come CabernetSauvignon, Merlot, Garnacha e Tempranillo.
Ceppo proveniente dal
progetto CENIT
DEMETER. Sviluppato in
collaborazione con
Cantine Torres S.A. e
l’ICVV del CSIC
Maggiore complessità e intensità
aromatica.
Aumenta la longevità di sapori e
aromi.
Anche se il microbiota dei lieviti presenti nel vigneto e nella cantina offre un'importante diversità, è il genere Saccharomyces quello
che monopolizza praticamente tutte le fermentazioni alcoliche. È stato dimostrato che la presenza e la successione di specie
durante la vinificazione può dare gradite sorprese con un'alta complessità aromatica e di gusto.
Negli ultimi anni, le conoscenze scientifiche sui cosidetti lieviti "NON-Saccharomyces” sono avanzate significativamente, rendendo
manifesto il loro effetto importante sul profilo sensoriale del vino. Le attività metaboliche ed enzimatiche di questi lieviti hanno
dimostrato di essere molto interessanti per intensificare e migliorare le loro proprietà sensoriali.
In particolare, le specie Torulaspora delbrueckii e Candida Stellata sono state studiate in dettaglio per i loro apporti sensoriali
durante la fermentazione alcolica e sempre un maggior numero di specie sono state valutate per il loro uso in vinificazione
(Schizosaccharomyces pombe, Kluyveromyces thermotolerans, Pichia kluyveri, tra le altre). Uno dei vantaggi dell'uso di colture
sequenziali Non-Saccharomyces + Saccharomyces è la diminuizione della gradazione alcolica reale rispetto a quella potenziale.
PROVE IN CANTINA
Ceppo selezionato di Torulaspora delbrueckii Viniferm NSTD
Td 106 ufc/ml
Sc 106 ufc/ml
Densità
12
1090
Condizioni dell'esperienza
1080
10
1070
1060
8
Mosto flottato vitigno Airén
NFA (mg/l)= 253
Volume: 7000 l
1050
1040
6
1030
4
1020
1010
2
Rilascio di mannoproteine (mg/l) durante la fase di fermentazione e post-fermentazione
Comparazione tra ceppi di lievito.
Vini maggiormente glicerici,
maggiore volume in bocca.
Lievito Non-Saccharomyces
Milioni
viniferm
viniferm NS
Maggiore sensazione in bocca e
profondità nel retrogusto.
1000
990
12
02/10/2012. Aggiunta di 2Kg di Actimax Plus (dose 26g/hl). Aggiunta
di 2,5kg di BCP XXI (dose 33g/hl).
20
12
01/10/2012. Aggiunta di lievito Saccharomyces, Viniferm 911; (1,5kg,
dose 20g/hl) Aggiunta di 1Kg di Actimax (dose 13g/hl).
08
/1
0/
20
12
0/
20
07
/1
12
0/
06
/1
20
12
0/
/1
05
12
20
20
0/
/1
04
12
20
0/
/1
03
12
20
0/
/1
02
12
0/
01
/1
20
20
9/
/0
30
9/
/0
9/
/0
28
29
20
12
12
0
28/09/2012. Inoculazione di tre dosi di 25g/hl di 25g/hl di Torulaspora
delbruekii. Aggiunta di 2 Kg di Actimax (dose 26g/hl).
Mannoproteine (mg/l)
A - prova CS4 1000 l
250
Mannoproteine (mg/l)
B - prova CS5 1500 hl
170
200
Elaborazione di vini bianchi
160
PROVA
150
150
30%
25%
130
50
18%
120
0
20%
17%
110
Fine FA
AIRÉN
7.000 l
Intensità alta. Aroma molto, complesso,
frutta fresca, profumi tropicali, sfumatura
tiolica.
Struttura morbida, con
volume. Acidità compensata.
VITIGNO
OLFATTO
GUSTO
Viniferm NSTD
+
Viniferm SENSACIÓN
ROSSO FINE
Coltivazione ecologica
4.500 kg
L'enologo trova il vino fermentato con
Torulaspora più complesso all'olfatto
descrittori originali, maggiori sfumature,
rispetto al riferimento con SENSACIÓN
(aromi tipici di banana e frutti rossi).
Con Torulaspora,
più carnoso e strutturato.
Volume marcato.
Viniferm NSTD
+
Viniferm CT007
TEMPRANILLO
37.500 kg
Aroma pulito, intensità medio-alta. Aroma
complesso(frutti rossi, neri e profumi di
liquirizia).
Untuosità e persistenza.
Elaborazione di vini rossi
Fine FA
18
Fine FML
ceppo A
GUSTO
PROVA
100
Fine FML
OLFATTO
Viniferm NSTD
+
Viniferm 911
140
100
VITIGNO
Viniferm 3D
Maturazione
incremento %
Cabernet Sauvignon Vendemmia 2013.
L'analisi delle mannoproteine è stata effettuata attraverso l'isolamento della frazione macromolecolare dei vini e la loro successiva idrolisi e analisi mediante
cromatografia liquida ad alta risoluzione. I campioni sono stati analizzati doppiamente, secondo Quirós, M., R. Gonzalez, and P. Morales. 2012. A simple
method for total quantification of mannoprotein content in real wine samples. Food Chemistry 134:1205-1210.
+ info: www.agrovin.com
19
Struttura
e volume in bocca
RVA
3D
911
SENSACIÓN
DIANA
CARACTER
ELEGANCIA
EMOCIÓN
REVELACIÓN
AURA
Aromi
fermentativi
NSTD
FLORA
CT007
Produzione di esteri, alcol
superiori (banana, frutta, fiori,
tostato, lievito, pane…)
Aromi varietali
PDM
EXPRESIÓN
PASIÓN
TTA
Incremento di carattere
varietale, liberazione di
precursori terpenici o
tiolici.
START
BY
KLR
Morbidezza
Lieviti tecnici,
attitudini cinetiche.
LIEVITI
REVELACIÓN
DIANA
ELEGANCIA
AURA
PASIÓN
FLORA
EMOCIÓN
SENSACIÓN
RVA
TTA
CARÁCTER
CT007
3D
EXPRESIÓN
911
PDM
BY
KLR
522
START
522
Tolleranza all'etanolo(%Vol)
14
14
15
16
14
14
14.5
14
16
14
15
15
14
15
14
16
17
16
14
17
Temperatura di lavoro (ºC)
13-25
14-25
12-25
12-30
14-25
18-25
13-28
15-28
16-28
18-28
16-28
14-30
18-28
18-28
14-25
12-25
10-25
12-30
18-30
14-30
Necessità nutrizionati
A
A
B
M
M
A
B
A
A
M
A
M
A
M
B
B
B
B
M
M
Rendimento alcolico
M
M
M
A
M
M
M
A
B
M
B
A
M
M
M
A
A
A
A
B
Fenotipo Killer
K
K
K
K
K
Neutro
K
Neutro
K
Neutro
K
K
Neutro
Neutro
K
K
Neutro
K
Neutro
Neutro
Ceppo fruttosofilo (var Bayanus)
-
-
SI
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
SI
SI
SI
-
-
SI
Idoneo per curare arresti
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
SI
SI
-
-
SI
Provilo aromatico varietale
SI
SI
SI
-
-
-
-
-
SI
-
SI
SI
SI
SI
SI
Neutro
Neutro
-
Neutro
Neutro
Profilo fermentatico
SI
SI
-
SI
SI
SI
SI
SI
-
SI
-
-
-
-
-
Neutro
Neutro
-
Neutro
Neutro
Incremento della struttura
-
-
SI
-
-
-
-
SI
-
-
SI
-
SI
-
SI
-
-
-
-
-
viniferm
S. cerevisiae
20
K: Killer
A: Alto
M: Medio
21
B: Bajo
+ info: www.agrovin.com
PROPOSTE DI ELABORAZIONE
PRECISIONE ENZIMATICA
Enovin - Enozym
Nell'età dell'oro dell'enologia, l'azione fisica sull'uva e il mosto sono sostituiti da
processi microbiologici e biochimici molto più specifici e precisi. I preparati
enzimatici costituiscono uno strumento di gran precisione sia per risolvere problemi
tecnologici, sia per ottenere il massimo profitto dall'uva in termini di aroma e colore,
accelerando e ottimizzando i fenomeni ricercati dall'enologo.
Le preparazioni enzimatiche complementano le attività enzimatiche già esistenti
nell'uva o nei microorganismi relazionati con la fermentazione, avendo la stessa
natura di questi.
PROPOSTE DI ELABORAZIONE
PRECISIONE ENZIMATICA
Il fattore temperatura è definitivo per l'attività delle pectinasi. Per
sedimentazioni a una temperatura inferiore a 12ºC gli enzimi devono essere
concentrati o deve essere aumentata la dosi di applicazione.
Torbidità non Enozym LUX: azione immediata
misurabile
> 1000 NTU
Enovin CLAR: diminuzione della
torbidità dopo 5 ore di contatto
NTU
1200
1000
Vinificazione in bianco
Macerazione pellicolare dell'uva:
Chiarifica dei mosti
La macerazione previa alla fermentazione nella vinificazione del bianco prevede di portare la vendemmia pigiata e pressata a basse temperature per
favorire l'estrazione dei composti aromatici delle bucce, oltre ad altri composti che danno struttura al vino.
Sedimentazione statica di mosti di qualità
La refrigerazione deve essere effettuata rapidamente (massimo 3 ore) e la temperatura si stabilisce intorno a 5ºC, mai più di 8ºC, per evitare l'inizio
della fermentazione e l'azione degli enzimi ossidasi. La macerazione viene effettuata con una bassa concentrazione di anidride solforosa (3-4 g/hl),
dato che questa agisce come solvente, e deve durare tra 12 e 24 ore (risultano molto favorevoli le atmosfere inerti). Questa tecnica, se non viene
eseguita adeguatamente, può arricchire il mosto di polifenoli, che gli danno colore e astringenza.
La sedimentazione statica è la sedimentazione delle particelle solide in sospensione
grazie all'azione della gravità; accade naturalmente, se non comincia prima della
fermentazione. Il tempo necessario per completare la sedimentazione di un mosto è
quello che impiegano le particelle più piccole a percorrere l'altezza del serbatoio. In
questo processo, oltre alla gravità devono essere tenute in considerazione le forze di
interazione delle particelle: il movimento di liquidi intorno a queste e la forza di
repulsione tra le particelle cariche può rallentare il movimento verso il fondo del
serbatoio. La presenza di polimeri colloidali come polisaccaridi e proteine, che
apportano una carica positiva al pH del mosto, rende più difficile la precipitazione.
In queste condizioni non tutti gli enzimi pectolitici sono adatti. Si richiede:
Un'alta attività enzimatica in grado di agire a basse temperature e di facilitare la sedimentazione successiva.
L'assenza di attività secondarie che evitino l'estrazione di aromi erbacei.
Un minore rapporto PME/PG, per evitare il rilascio di metanolo a causa del contatto prolungato con la frazione solida.
800
Torbidità
identica dopo
23 ore di
contatto
600
400
200
0
Enozym LUX
Enozym ALTAIR ed Enozym AROME sono proposte idonee per la macerazione pellicolare dell'uva bianca.
Preparazione liquida
Enzima liquido molto concentrato per la chiarifica veloce.
1
2
3
4
5
6
7
8
23
Ore
Enozym LUX
Enovin Clar
Sedimentazione statica con Enozym ALTAIR, Enovin CLAR ed Enovin LUX.
Torbidità (NTU) dopo il trattamento di mosto del vitigno Verdejo a 8ºC.
Campionatura nella porzione inferiore del serbatoio (uscita della
campionatura).
DEGUSTAZIONE Illimpidimento
Dose:
0,4 ml/hl
FCE
rapido a basse temperature che (prive di cinnamil esterasi).
permette l'ottenimento di aromi puliti e stabili.
Attività enzimatica: Pectinasi molto concentrata. Ricco di pectinliasi.
Preparazione enzimatica purificata e concentrata, FCE.
Eliminazione rapida della pectina e a basse temperature.
Può essere applicata direttamente sull'uva.
Enozym AROME
Dose:
1-2 g/hl
FCE
Macerazione pellicolare di uva bianca.
(prive di cinnamil esterasi).
Estrazione massima dei precursori e rilascio di aromi. La sua attività rapida riduce il rischio di ossidazione.
Attività enzimatica: Pectinasi molto concentrata e ß-glucosidasi.
Preparazione enzimatica purificata e concentrata che contribuisce
alla liberazione dei precursori aromatici.
Eliminazione rapida della pectina e a basse temperature.
Può essere applicato direttamente sull'uva.
DEGUSTAZIONE
Enozym LUX è un preparato liquido di facile applicazione altamente concentrato in pectinliasi (PL)
e, con una dose molto bassa, permette l'ottenimento di mosti chiari e ad alto rendimento. Permette
di ottenere una maggiore intensità e stabilità degli aromi.
La pectinliasi facilita la sedimentazione, dato che scinde la pectina in pezzi più piccoli ed accelera la
caduta delle particelle solide. Aumenta il rendimento della chiarifica. L'uva matura è abbondante in
pectin metil esterasi e poligalatturonasi, ma non contiene pectinliasi: Incorporando questa attività
enzimatica si ottengono dei processi di chiarifica più veloci.
Le pectine riuniscono tre attività enzimatiche ad azione sinergica: L'attività
fondamentale è la pectin galatturonasi (PG), que sgrana le unità di acido
galatturonico della catena pectica. Questa attività necessita l'azione previa della
pectin metil esterasi (PME), dato che la PG può solamente agire sulle funzioni
carbossiliche prive di unità di galatturonico. La pectinliasi scinde la pectina in pezzi
Cellula della buccia
22
12
20
10
PECTINESTERASI (PME)
POLICALATTURONASI (PG)
PECTINLIASI (PL)
100
8
6
4
0
14
80
12
60
10
40
8
20
6
4
La PL permette di diminuire rapidamente la viscosisità del mosto.
L'azione della PG ha bisogno dell'azione preliminare della PME, e aporta a una
solubilizzazione completa della pectina.
ºBrix
120
16
2
Acido galatturonico
140
Etanol
18
ºBrix
Metanolo
14
Attività enzimatica (%)
Meccanismo di azione delle tre pectine.
MECCANISMO DI AZIONE DELLE PECTINE
Porzione
di una catena
di pectina
EVOLUZIONE DELLE ATTIVITÀ GLICOLITICHE DURANTE LA FERMENTAZIONE
Etanolo (%)
Senza enzimi
con Enozym LUX
IMPORTANZADELL'ATTIVITÀ DELLA PECTINLIASI (PL)
PER UNA SEDIMENTAZIONE VELOCE
ß-glucosidasi
α-ramnosidasi
α-apiosidasi
Enozym Arome possiede attività
glicolitiche (ß-glucosidasi, αramnosidasi, α-apiosiasi) che facilitano il
rilascio dei precursori estratti durante la
fermentazione alcolica, ottenendo una
maggiore intensità e stabilità degli aromi.
0
0
2
4
6
8
dias
10
+ info: www.agrovin.com
25
PRECISIONE ENZIMATICA
Enzimas per vini rossi
Estrazione del colore
Enozym VINTAGE
Estrazione e stabilità del colore.
DEGUSTAZIONE
L'estrazione dei composti fenolici non dipende solamente dalla quantità in cui
questi si trovano nell'uva. Le pareti cellulari formano una barriera alla diffusione di
antocianine, tannini e altri polifenoli dell'uva che possono passare nel vino. La
maturazione implica la solubilizzazione dei polisaccaridi della parte cellulare
della buccia. La degradazione della parete cellulare durante la maturazione
faciliterà l'estrazione della materia colorante durante la vinificazione.
Effetto degli enzimi in macerazione
L'uso degli enzimi permette di idrolizzare la parete della buccia, rilasciando
antocianine e tannini nella fase acquosa della fermentazione alcolica. I loro effetti
sono conosciuti a vari livelli.
Agiscono sulla buccia dell'uva, degradando i componenti polisaccaridi e
favorendo la disgregazione inter e intracellulare, facilitando il rilascio dei
tannini.
Agiscono sulle proteine della membrana del vacuolo e, degradandola,
facilitano l'uscita del contenuto antocianico e aromatico.
Determinano nel mosto un rapporto equilibrato tra polifenoli e antocianine.
Permettono una stabilità più lunga del vino a livello di intensità, sia cromatica,
sia aromatica.
A TA
TT A
A
Cellula della buccia
T= Tannini
A= Antocianine
Importanza delle attività secondarie per la
stabilizzazione e l'estrazione del colore
Le preparazioni enzimatiche destinate alla macerazione dei vini presentano:
Attività pectolitica (PG, PL, PME):
rompe le pectine e libera i tannini meno astringenti legati alla parete.
Attività cellulasica ed emicellulasica (ß-glucanasi):
disgregano le pareti vegetali, rilasciando i tannini legati alle stesse.
T
Attività proteasica:
disgrega le proteine della membrana e permette il rilascio del tannino dei
vacuoli. Inoltre le proteasi sono effettive sulle proteine del vino che
vengono estratte con la macerazione, limitando la loro capacità di
precipitare i tannini.
Assenza di cinnamil-esterasi (FCE):
collabora alla formazione di fenoli volatili, che causano problemi sensoriali
importanti.
T
T
T
T
T
Cellula della buccia dopo FA
Dose:
1 g/hl
FCE
(prive di cinnamil esterasi).
Estrazione e stabilità della materia colorante. Aromi persistenti nel tempo.
Attività enzimatica: Pectinasi, cellulasi, emicellulasi, proteasi e ß-glucanasi.
Aumento della struttura e della stabilità dei vini, grazie all'estrazione compensata di tannini, antocianine e polisaccaridi.
Miglioramento della pressatura e della filtrabilità dei vini.
Indice di polifenoli totali (IPT)
70
Influenza della preparazione enzimatica sui parametri del
colore. Con entrambe le preparazioni si osserva una maggiore velocità
nell'estrazione e una maggiore qualità di polifenoli estratti. Con Enozym
VINTAGE migliora l'evoluzione del componente polifenolico.
60
50
40
TESTIMONE
Enovin COLOR
Enozym VINTAGE
30
Vendemmia 2013 Mosto Tempranillo pH 3.7 13,5% vol. dose I g/hl.
20
evoluzione nel tempo
Stabilità del colore
Durante la macerazione si ricerca non solo la massima estrazione di composti fenolici, ma anche di assicurare la loro stabilità nel tempo.
Questo è particolarmente importante nei vini destinati all'invecchiamento.
Perché utilizzare un preparato enzimatico con attività di ß- Glucanasi?: Aumenta i rendimenti di sgrondo e pressatura e migliora la
chiarifica e la filtrazione dei vini. Evita problemi di torbidità e di intasamento successivo dei filtri. Raccomandato particolarmente per
vendemmie di maturazione irregolare o di qualità sanitaria scarsa.
Momento di applicazione: L'attività glucanasi
presenta circa il 50% della sua attività al pH del
vino e solamente dal 10 al 15% dell'attività alle
temperature intorno ai 10ºC. Non sono molto
sensibili al SO2, ma la loro attività si riduce alla 50
metà in caso di livelli normali di etanolo nei vini.
Per questo il migliore momento di applicazione 40
è nella fermentazione in cui la temperatura e il
livello dell'alcool permetteranno che l'enzima
30
agisca normalmente.
Enozym VINTAGE: Preparato enzimatico
20
destinato non solo all'estrazione di colore, ma
anche a migliorare la sua stabilità e la sua
10
evoluzione nel tempo. Oltre alle attività
enzimatiche abituali di taglio (pectinolitiche,
0
cellulasiche ed emicellulasiche), permette
un'attività di ß-glucanasi, per la rottura dei Flavonoli
glucani della parete vegetale, oltre
Resveratrolo
Flavonoli
all'estrazione di polisaccaridi parietali derivanti
monomeri
da funghi.
mg/l
PROPOSTE DI ELABORAZIONE
Procianidine
Contenuto in composti fenolici tre mesi dopo la fermentazione alcolica.
Vino tempranillo fermentato con Viniferm CARÁCTER Ta fermentazione da 25 a 28ºC
senza enzimi
con enzimi
Controllo
Enozym VINTAGE
Alcool
fenolici
Enozym VINTAGE + MANNOCROM
+ info: www.agrovin.com
27
PROPOSTE DI ELABORAZIONE
PRECISIONE ENZIMATICA
Enzimi di affinamento
Enovin PECTINASE
Filtrazione e chiarifica dei vini
(nmoli gluc/ml)
120
Riferimento
110
Vino trattato
Nelle vendemmie complicate o usando determinate varietà di uva (Merlot,
Macabeo), i vini finiti non raggiungono la limpidezza desiderata. Il trattamento
enzimatico rende possibile e migliora la chiarifica dei vini, oltre alla loro
filtrazione successiva, senza che perdano intensità e qualità aromatiche.
100
90
80
Enovin PECTINASE è un preparato pectolitico per la chiarifica di vini finiti, che
conserva e migliora le sue qualità sensoriali.
70
60
50
40
30
Airén
Macabeo
Moscatel
Contenuto in precursori glicosilati dopo l'applicazione di
Enovin VARIETAL (dosi 8 g/hl) in vini provenienti da diverse
varietà di uva. Prima settimana di trattamento. Risultati espressi
in nano-moli di glucosio liberato.
Migliora il processo di filtrazione, con un maggiore rendimento delle farine e
deiconsumabili.
Aumento del rendimento di chiarifica e filtrazione.
Minore torbidità del vino finito.
Diminuzione dell'indice di intasamento.
Enzimi ENOZYM/ENOVIN
PRODOTTO
ENOVIN FL
FCE
ENOVIN PECTINASE
FCE
ß (1,3) glucano (50%)
Mannoproteine (40%)
Glicoproteina di ancoraggio
Chitina (2%)
Sapevi che?
28
La parete cellulare del lievito non è semplicemente un
elemento di protezione: la sua composizione biochimica la
rende necessaria per la trasformazione da mosto a vino.
Costituisce tra il 15% e il 30% del peso a secco della cellula. È
costituita in gran parte da ß-glucano (50%-60%) %) e
mannoproteine (35%-40%), il ß-glucano è il principale
polisaccaride responsabile del mantenimento della forma e
della rigidità della parete cellulare dei lieviti. Si sa che durante i
processi di gemmazione esiste un'idrolisi diretta da ßglucanasi endogene proprie dei lieviti, che segregano
Mannoproteine nel mezzo.
Enozym GLUCAN
Flottazione
Poligalatturonasi PG
Pectinliasi PL
Pectinmetilesterasi PE
1.- Trattamento di vini provenienti da uve infettate da Botrytis, sia in vitigni rossi,
sia in vitigni bianchi. Permette e migliora la chiarifica e la filtrazione. Può
essere usato come trattamento preventivo nei mosti affetti da marciume.
L'uso dei glucanasi insieme agli enzimi pectolitici di sedimentazione migliora
la precipitazione dei colloidi ed evita problemi successivi di chiarifica e di
filtrazione.
2.- Lavoro del vino su fecce fini. Aumenta l'estrazione di polisaccaridi
(mannoproteine) che danno un maggior corpo e struttura. Nei vini rossi aiuta
la stabilità del colore e ammorbidisce i tannini.
Flash Detente
Sfecciatura statica
Filtrazione
>2ml/hl
>8ml/hl Flash Detente
Sfecciatura statica a freddo
Macerazione pellicolare
ENOZYM AROM
Poligalatturonasi PG
Pectinliasi PL
Pectinmetilesterasi PE
ß-glucosidasi: ß-Gluc
Macerazione pellicolare
prefermentativa
Poligalatturonasi PG
Pectinliasi PL
Pectinmetilesterasi PE
Estrazione del colore
ENOVIN CROM
Poligalatturonasi PG
Pectinliasi PL
Pectinmetilesterasi PE
Estrazione del colore
ENOVIN COLOR
ENOZYM VINTAGE
Poligalatturonasi PG
Pectinliasi PL
Pectinmetilesterasi PE
ß-Glucanasi
Estrazione e stabilità del colore
Estrazione dei composti aromatici
1-3 g/hl
Trattamento dei mosti
e dei vini affetti da marciume.
Maturazione su fecce fini
>3 g/hl
FCE
FCE
FCE
Rottura dei polisaccaridi
La disintegrazione delle catene di ß-glucano ha due vantaggi principali in
enologia:
>2 ml/hl
Poligalatturonasi PG
Pectinliasi PL
Pectinmetilesterasi PE
Nei vitigni terpenici, molto ricchi in precursori aromatici di tipo glicolitico, è
possibile aumentare l'intensità aromatica grazie all'azione delle attività glicolitiche.
Membrana plasmática
Poligalatturonasi PG
Pectinliasi PL
Pectinmetilesterasi PE
DOSE
ENOZYM LUX
FCE
FCE
Trattamento di vini provenienti da uva bianca per il rilascio degli aromi dei vitigni:
Enovin VARIETAL è un preparato enzimatico concentrato con attività
glucosidasiche, per favorire lo sviluppo degli aromi dei vitigni nei vini bianchi.
Permette il rilascio dei precursori terpenici e norisoprenoidi, che si trovano nel vino
nella forma glicosilata non profumante. Estrazione della totalità del potenziale
varietale in varietà terpeniche (Albariño, Godello, Moscato, tra le altre).
APPLICAZIONE
Sfecciatura statica
Flottazione
Enovin VARIETAL
Valorizzazione aromatica
ATTIVITÁ
Poligalatturonasi PG
Pectinliasi PL
Pectinmetilesterasi PE
ENOVIN CLAR
FCE
ß (1,6) glucano (8%)
FORMATO
ENOZYM GLUCAN
ß-1,3-1,6 glucanasi
ENOVIN VARIETAL
ß-glucosidasi: ß-Gluc
FCE
1-3 g/hl
0,4-1,0 ml/100 kg
2 g/ 100 Kg
>2ml/ 100 Kg
>2 g/hl
Liberazione di aromi varietali
FCE
5 g/hl
29
ENOVIN LYSO
FCE
Lisozima
Inibizione della
fermentazione malolattica
15-50 g/hl
Le dosi d'impiego devono essere ottimizzate a seconda della temperatura, del tempo d'azione e della varietà dell'uva.
FCE: Libera da Cinnamil-esterasi
+ info: www.agrovin.com
PROPOSTE DI ELABORAZIONE
CHIARIFICA PER FLOTTAZIONE
La flottazione permette di chiarificare e stabilizzare in modo continuo grandi quantità di
mosto, riducendo notevolmente i costi di trattamento e limitando l'impatto sull'ambiente. La
riduzione dei contenuti di fecce e dei composti fenolici è un obbiettivo facilmente
raggiungibile ed essenziale per la qualità finale del mosto.
PROPOSTE DI ELABORAZIONE
ILLIMPIDIMENTO PER FLOTTAZIONE
Schema del processo di flottazione
La flottazione è una tecnica di separazione delle sostanze solide mediante
trascinamento verso la superficie del mosto per adesione alle bollicine di gas.
Si tratta di un procedimento veloce e ad alto rendimento, usato per la
chiarificazione del mosto. Il suo contributo alla qualità in annate con muffa e
marciume o una temperatura elevata del mosto nella vendemmia è indiscutibile.
La flottazione riduce la quantità di solidi sospesi nei mosti, offre la possibilità di
lavorare in continuo e necessita di un minore uso di coadiuvanti. È un
procedimento efficiente ed economico.
Principio della flottazione
Mosto grezzo
Enzimi
Enovin FL
SO2
Eliminazione
delle pettine
del mosto
Chiarificanti
Silisol
Maxibent FL
Vinigel FL
Aria
Mosti puliti
ad alto rendimento
Pressurizzazione
SO2
La flottazione è una chiarificazione che si basa sul comportamento caratteristico
delle particelle in sospensione. Se una particella entra in contatto con una bollicina
di gas, si forma un insieme solido-gas di densità minore a quella del liquido che lo
contiene. Questo insieme tende a galleggiare sulla superficie del liquido, da dove
può essere separato.
Le apparecchiature di flottazione attuali permettono di chiarificare e stabilizzare in
modo continuo grandi quantità di mosto, riducendo notevolmente i costi di
trattamento del prodotto, processando e limitando l'impatto che si causa
sull'ambiente. La riduzione dei contenuti di fanghi (rispetto alla sedimentazione
statica) e dei composti fenolici è essenziale per la qualità finale del mosto.
Filtraggio
a vuoto
32
ENOVIN FL
PROVEGET FLOT
PROVEGET QUIT
Dose
Composizione
2-4 ml/hl
Enzima pettinasi con alta
concentrazione di
pectinliasi (PL).
Coadiuvanti della flottazione
100-200 ml/hl
20-80 g/hl
Proteina vegetale
VINIGEL FL
VINIGEL CRISTAL
30-80 ml/hl
MAXIBENT FL
10-40 g/hl
Bentonite calcica
attivata.
SILISOL
10-30 g/hl
Gel di silice.
5-25 g/hl
Nel mosto le particelle di sporcizia hanno delle
caratteristiche intermedie tra polari e apolari, ma la
capacità di flottazione può essere migliorata con l'aggiunta
di floccullanti che diminuiscono la polarità e aumentano la
capacità di galleggiamento.
Gelatina ad alto peso molecolare: aumenta la
consistenza ed evita la disgregazione dei flocculi a
causa delle interazioni elettrostatiche.
Bentonite specifica di galleggiamento: genera i flocculi.
Sale di silice: aiuta a compattare i fanghi.
Gelatina ad alto
peso molecolare.
Gas di galleggiamento
Il trascinamento si ottiene pressurizzando il mosto attraverso l'aggiunta di un gas, normalmente aria, anche se è possibile
effettuare tale operazione con ossigeno o azoto. Non si raccomanda l'uso di anidride carbonica a causa della sua alta solubilità; è
per questo che se il mosto ha iniziato la fermentazione alcolica non può essere sottoposto al processo di flottazione. L'apporto di
gas necessario affinché avvenga la flottazione varia tra un 7% e un 16% del volume totale.
A basse temperature, esiste una maggiore solubilità del gas e si richiede un maggior apporto di questo (16-17%). L'uso di quantità
elevate di gas fa aumentare la schiuma, il che conduce a peggiori chiarificazioni.
È importante che le dimensioni delle bollicine di gas siano le più piccole possibili e assicurino la loro buona distribuzione.
SO2
In cosa consiste la chiarifica per flottazione?
Fecce di
flottazione
Coadiuvante
Flottazione
Fermentazione
Mosto
pulito
1) Diminuzione della viscosità del mosto:
La separazione delle particelle è una funzione del diametro delle stesse ed è
inversamente proporzionale alla viscosità del mezzo. La viscosità può essere
diminuita mediante l'aggiunta di enzimi pectolitici, che tagliano le pectine in
frammenti più piccoli. I preparati enzimatici per flottazione Enovin FL contengono
una proporzione maggiore di pectinliasi (PL).
Il processo di flottazione comincia con l'aggiunta di enzimi pectolitici nel mosto
sporco, lasciandoli agire per un periodo non inferiore a 1 ora e mezza.
2) Formazione di flocculi
Aggiunta di uno o più coadiuvanti per formare flocculi con le torbidità del mosto. È
indispensabile l'aggiunta di gelatina (Vinigel FL o Vinigel CRISTAL); gli altri
coadiuvanti sono optativi e il loro uso dipende dal rendimento desiderato.
Successivamente si effettua l'iniezione di gas nel mosto.
3) Trascinamento delle particelle verso la superficie:
Pressurizzazione per iniettare il gas nel mosto; nella depressurizzazione
successiva si formeranno piccole bollicine di minore densità rispetto al liquido, che
tendono a salire e che trascinano al loro interno le particelle che devono essere
eliminate.
Gas
Vantaggi
Rischi
Ossigeno
Bollicine di piccole dimensioni.
Per varietà facilmente
ossidabili.
Azoto
Bollicine di dimensioni ottime,
non ossida i mosti.
Per varietà facilmente
ossidabili.
Molto economico. L'apporto di
ossigeno favorisce la
fermentazione alcolica e non
imbrunisce i mosti.
Deve essere purificata
Aria compressa
Processo di flottazione
Sistema PERFORMANCE
Aggiunta di Enovin FL
FATTORI CHE INFLUISCONO SULLA TECNICA DI FLOTTAZIONE
33
SCOLATURA
MONDATURA
PRESSATURA
Temperatura
Viscosità
Con una temperatura minore si
ottiene una maggiore viscosità,
una minore velocità di
formazione del flocculo e una
magiore dissoluzione del gas.
Con una maggiore viscosità rallenta
l'ascensione delle particelle.
Un'eliminazione corretta delle pectine
dal mosto contribuisce alla rapidità del
processo di dissoluzione del gas.
TRAVASO
Coadiuvanti,
miglioramento della
capacità di flottazione
Gelatina: aumenta la consistenza dei flocculi
Bentonite: compattazione dei flocculi
Gel di silice: aumento del rendimento
ELIMINAZIONE DELLE PECTINE
SERBATOIO DI FLOTTAZIONE
+ info: www.agrovin.com
PROPOSTE DI ELABORAZIONE
STRUTTURA E VOLUME
I polisaccaridi e i polifenoli sono la serratura e la chiave del corpo del vino. L'equilibrio
adeguato tra antocianine e tannini ha come effetto un miglioramento nell'evoluzione del
colore e anche nella struttura dei vini. Aumentando il contenuto di polisaccaridi e
mannoproteine, si contribuisce alle sensazioni di corpo e volume in bocca. Interagendo
con i composti fenolici dei vini rossi si diminuisce la sensazione di astringenza e amarezza
della frazione tannica. Insieme, i polisaccaridi e i tannini incrementano la percezione
aromatica, prolungando il retrogusto e contribuendo alla stabilità del vino.
PROPOSTE DI ELABORAZIONE
STRUTTURA E VOLUME
MN
Cosa sono?
Le mannoproteine sono i componenti maggioritari (2550%) della parete cellulare di lieviti Saccharomyces
cerevisiae che, insieme ad altri polisaccaridi, fanno parte
della loro struttura. Si liberano nella fermentazione
alcolica durante la fase di crescita attiva delle cellule e
dopo la morte cellulare, durante la cosidetta fase di
autolisi.
Come agiscono?
Nei vini, i polisaccaridi e le mannoproteine agiscono
impedendo l'aggregazione di certe molecole, aiutando
la loro sospensione nel mezzo e impedendo la loro
precipitazione. In questo modo si associano ai cristalli
di tartaro e interagiscono con proteine instabili. Per
quanto riguarda la frazione aromatica, sono in grado di
unirsi mediante legami deboli agli aromi della
fermentazione (esteri) e con la loro frazione proteica
agli aromi dei vitigni ( β -ionone) mediante unioni
idrofobe. Nei vini rossi aiutano la stabilità del colore,
associandosi ai composti polifenolici, limitando
l'astringenza e dando sensazioni di rotondità e volume
in bocca.
Polisaccaridi
e mannoproteine
La fermentazione alcolica è il momento ideale per lavorare sulla struttura e la
consistenza dei futuri vini. Corpo e volume si creano dall'inizio della fermentazione
e costituiscono la base della persistenza nel tempo dei futuri vini. Gli antociani
dell'uva, prima, e i tannini, poi, quando l'attività fermentativa è già evidente,
passano nel mezzo liquido e iniziano la loro polimerizzazione.
L'aggiunta di polisaccaridi durante la fermentazione migliora la struttura e la
stabilità dei vini. Modulano i tannini aggressivi o verdi delle vendemmie irregolari e
conferiscono persistenza aromatica.
POLISACCARIDI PER LA FERMENTAZIONE
36
Rafforzamento della struttura
Protezione dall'ossidazione (glutatione, tannino gallico)
Intensità e persistenza degli aromi
Apporto di azoto organico
Super BOUQUET
Incrementa il contenuto dei polisaccaridi dei vini.
Attenua i tannini aggressivi, incrementando le sensazioni di
corpo e di volume in bocca. Incrementa la persistenza e la stabilità degli aromi.
Composizione: Lievito autolisato arricchito in polisaccaridi (18-22%).
Accelera la maturazione su fecce.
Sostituisce o complementa le fecce endogene del vino, tanto per gli aspetti
aromatici che per quelli gustativi.
DEGUSTAZIONE
MannoBLANC
Intensità aromatica e volume in bocca
Incremento della struttura e del volume dei vini.
Maggiore stabilità e intensità degli aromi.
Composizione: Preparato ricco di mannoproteine ideato per la massima
espressione aromatica nell'elaborazione dei vini bianchi.
Contiene glutatione che gli dà proprietà antiossidanti.
DEGUSTAZIONE
MannoCROM
Struttura e stabilità nei vini rossi.
Incremento della struttura e del volume dei vini.
Maggiore stabilità del colore.
DEGUSTAZIONE
Super BOUQUET
Incrementa il contenuto dei polisaccaridi dei vini.
Attenua i tannini aggressivi, incrementando le
sensazioni di corpo e di volume in bocca. Incrementa la persistenza e
la stabilità degli aromi.
DEGUSTAZIONE
Composizione: Lievito autolisato arricchito in polisaccaridi (18-22%).
Accelera la maturazione sulle fecce.
Sostituisce o complementa le fecce endogene del vino, tanto per gli aspetti
aromatici che per quelli gustativi.
Sono tutti
prodotti naturali
derivati dal lievito
MN
Super BOUQUET MN
Aumenta il contenuto dei polisaccaridi e della
mannoproteine. Effetto rapido.
Accentua le sensazioni gustative di volume e corpo.
Diminuzione dell'astringenza e dell'amarezza. Ripristina l'equilibrio acido. Stabilità
cromatica.
Composizione: Scorze di lievito ricche di polisaccaridi (48-53%), dei quali il 2022% è costituito da mannoproteine solubili.
Cessione rapida delle mannoproteine e dei polisaccaridi.
Per la sua ricchezza di lipidi ed esteroli è molto raccomandabile nelle
fermentazioni affette da pericolo di riduzione.
Evita l'apporto di aromi di lievito.
DEGUSTAZIONE
Vantaggi dell'uso dei polisaccaridi
nella fermentazione
frazione solubile (mannoproteine)
L'applicazione di polisaccaridi nella svinatura o affinamento del vino contribuisce a
migliorare le sensazioni di corpo e volume in bocca, diminuendo l'astringenza e
aumentando la persistenza e l'equilibrio. Ha un effetto diretto sulla stabilità della
materia colorante e diminuisce l'astringenza causata dai tannini verdi.
Polisaccaridi nella fermentazione alcolica
Composizione: Preparato ricco di mannoproteine con azione strutturante e
stabilizzante delle qualità cromatiche dei vini rossi.
Contiene tannino condensato proveniente dall'uva.
Aumento dell'estratto secco, dei polisaccaridi e della
POLISACCARIDI NELLA SVINATURA E AFFINAMENTO
MannoPLUS
Aumento del volume in bocca. Effetto immediato.
Mannoproteine purificate
Lievito inattivo
(18-22% polisaccaridi)
MN
Scorza di lievito
(48-53% polisaccaridi
20-22% mannoproteina solubile)
Mannoproteina pura
(85-95% mannoproteina solubile)
Grazie all'intervento organolettico delle mannoproteine, apporta
un carattere untuoso e volume in bocca. Migliora l'equilibrio acido e tannico del
vino.
Composizione: Preparazione purificata delle mannoproteine (85-95%).
Apporto immediato di sensazioni di volume e struttura in bocca.
Migliora la stabilità proteica e tartarica.
DEGUSTAZIONE
POLISACCARIDI PER L'ELIMINAZIONE DI COMPOSTI SULFUREI
MannoCUP
Eliminazione dei composti solforati non desiderabili
DEGUSTAZIONE Eliminazione dei composti solforati non desiderabili con ripercussione minima sulla frazione aromatica del
vino. Restituisce il carattere dei vitigni dei vini.
Composizione: Scorze dei lieviti (Saccharomyces cerevisiae). Ceppo specifico selezionato per le sue proprietà adsorbenti e
floccullanti. Citrato di rame (2%).
Contribuisce alle caratteristiche sensoriali del vino, attenuando i tannini aggressivi, diminuendo l'astringenza e incrementando le
sensazioni di corpo e volume in bocca.
Apporto di struttura e corpo. Migliora l'equilibrio in bocca.
Non solo non elimina il colore, ma migliora la sua stabilità, per la formazione di colloidi di protezione e di complessi stabili con i
tannini.
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37
Tannini enologici
PROPOSTE DI ELABORAZIONE
STRUTTURA E VOLUME
I composti polifenolici ricoprono un ruolo importante tra le caratteristiche
organolettiche dei vini. Un adeguato equilibrio permette un miglioramento
dell'espressione aromatica e della struttura dei vini. I tannini enologici si dividono in
due categorie:
Cosa apportano
i tannini al vino?
Proteggono contro l'ossidazione.
Limitano l'azione degli enzimi ossidasici
(laccasi, Botrytis).
Favoriscono la stabilizzazione proteica e
la chiarificazione.
Proteggono e stabilizzano il colore.
Migliorano la struttura.
Incrementano l'equilibrio e la complessità
aromatica
Eliminano le caratteristiche di riduzione
Tannini condensati o proantocianidine: offrono eccellenti protezioni
antiossidanti nonchè stabilizzazione del colore, inoltre incrementano la struttura
e il corpo dei vini. Favoriscono la stabilità colorante grazie alle elevate proprietà
di polimerizzazione.
Tannini idrolizzabili o acidi fenolici: Sono gallotannini e ellagitannini specifici atti
ad ottenere un'eccezionale protezione antiossidante o chiarifiche senza rischio
di eccessiva chiarifica. In un mezzo come il vino (ambiente acido) si idrolizzano
facilmente apportando acidi fenolici come l'acido gallico, digallico (o tannico)
e/o l'acido ellagico in funzione della specie botanica dalla quale proviene
l'estratto.
Tannini in Fermentazione alcolica
È indiscutibile il ruolo antiossidante dei tannini e la sua rilevanza, in quanto tale, nei
primi momenti della fermentazione alcolica. Contribuisce alla stabilità del colore,
proteggendo dall'ossidazione.
Vantaggi dei tannini nelle uve in macerazione
I tannini dell'uva effettuano un lavoro eccellente di combinazione con le
antocianine, che si applica nella prima fase della macerazione con l'uva intera. I
tannini dei semi dell'uva si estraggono alla fine della macerazione, quando si
degradano i tegumenti che li ricoprono.
Applicando tannino degli acini di uva nella prima fase di macerazione (fase
acquosa), si stabilizza la frazione antocianica senza bisogno di estrarre la
durezza delle parti legnose dei semi. Questa prassi permette incubazioni più
corte, assicurando una grande stabilità di colore.
Come risultato si incrementa significativamente l'intensità colorante. È un effetto
molto evidente anche nell'elaborazione dei rosati, che mantengono il loro colore
per più tempo. Ideale nelle uve con macerazione irregolare.
Tanicol SUPER
Cromatografia di esclusione molecolare
UA
Tanicol Vintage
0,3
TanReactive
Stabilità del colore ed effetto antiossidante nei vini rossi.
Aumento della stabilità colorante. Miglioramento dell'equilibrio e della struttura.
Combinazione equilibrata di diversi tannini che favoriscono la stabilità del colore ed evitano l'ossidazione.
Complemento adeguato in uve caratterizzate da scarsa maturità fenolica.
DEGUSTAZIONE
Vinitanon Chiarificazione ed effetto antiossidante in mosti e vini.
Protegge il colore. Evita la formazione di aromi riduttivi e ossidanti. Leggera sensazione astringente.
Acido ellagico estratto con acqua dalla parte più nobile del tronco.
Inibisce le azioni enzimatiche ossidanti (laccasi e tirosinasi).
Controlla il potenziale redox e reagisce con le proteine.
SEMI
Flavanoli,
tannini condensati
Molto facile da dissolvere
Dà corpo e struttura
Potere antiossidante
Galitan Chiarificante e antiossidante per bianchi e rosati.
Rafforza gli aromi dei vitigni. Vini più freschi all'olfatto e al gusto.
Acido tannico che, idrolizzandosi nel mosto/vino, rilascia acido gallico.
Elevato potere chiarificante e antiossidante.
Antocianine, Flavanoli, Flavonoli,
Stilbeni, Tannini condensati.
Tanicol VINTAGE
TANINOS PARA LA FERMENTACIÓN
DEGUSTAZIONE
BUCCE
TANNINI D'UVA PER LA FERMENTAZIONE
%
TanSutil
Tanicol XE Stabilità del colore nei vini rossi.
Miglioramento dell'equilibrio e della struttura. Maggiore intensità aromatica.
Leggera sensazione di astringenza.
Apporto di tannino condensato che aiuta l'equilibrio tannico e migliora la stabilità del colore.
DEGUSTAZIONE
Tanicol VINTAGE (30 g/hl)
120
0,2
100
80
60
40
0,1
20
0
DEGUSTAZIONE
38
Riferimento
140
IC
IPT
Tonalità
0
10
11
12
13
14
15
Tempo
Tanicol Vintage:
Dimensioni uniche omogenee, grande reattività.
Tan Reactive:
Varie dimensioni, struttura e reattività senza astringenza nel vino finito.
16
Effetto dell'applicazione di Tanicol VINTAGE nell'elaborazione
di un vino rosato (vitigno Tempranillo, Ta 17ºC)
39
Aumento intensità colorante: 29%.
Aumento IPT: 9,5 %.
Diminuzione della tonalità relazione tra il componente giallo e
quello rosso): 13%, morbidezza e volume in bocca.
Tan SUTIL:
Morbidezza e volume in bocca.
+ info: www.agrovin.com
PROPOSTE DI ELABORAZIONE
STRUTTURA E VOLUME
DosiOx
Tannini e
MICRO-OSSIGENAZIONE
Per sfruttare le virtù dell'azione controllata
dell'ossigeno è necessario avere vini con un
minimo di 30 IPT e un rapporto tannini
totali/antocianine pari a 1:4. Con i vini freddi il
rischio di ossidazione aumenta. In
un'ossigenazione controllata e diretta, solo gli
elementi maggiormente riduttori si ossidano,
migliorando le caratteristiche sensoriali e la loro
evoluzione successiva. L'aggiunta di tannini
dell'uva collabora a questa ossidazione
selettiva, partecipando alla costruzione
strutturale del vino.
Tannini per svinatura
e affinamento
L'uva e il legno di rovere sono fonti naturali di tannini e, in entrambi i casi, la loro
applicazione nella svinatura contribuisce alla sensazione di rotondità,
all'incremento della complessità e favorisce la stabilità cromatica del vino.
Tannini d'UVA PER LA SVINATURA
Il tannino d'uva, sia di vinacciolo che di buccia, si integra perfettamente alla
matrice del vino, completando straordinariamente i suoi attributi naturali. Le
preparazioni a base di tannino d'uva si dissolvono facilmente nel mezzo acquoso
e nel mezzo vinoso garantendo il consumo totale della dose impiegata.
TAN Reactive Stabilizzazione del colore e apporto di struttura.
Incremento della complessità aromatica. Evidenziare aromi varietali.
Tanicol RED Vintage
Obiettivo fruttato: Intensificare il potenziale fruttato dei vini. Applicato ai vini
durante la maturazione o nel preimbottigliamento intensifica gli aromi di frutti
rossi e neri (durone, fragola, prugna, mirtillo) mentre lo struttura e gli
conferisce rotondità. Nella svinatura sfuma e definisce le caratteristiche
varietali.
Tanicol BLANC Vintage
Obiettivo freschezza: Freschezza e intensità aromatica nei vini bianchi.
Intensifica gli aromi agrumati, floreali, di frutta fresca. Eccezionale effetto
antiossidante, elimina note ossidate e di frutta troppo matura, migliorando
l'evoluzione del vino.
Tannini di ROVERE PER LA SVINATURA
Il legno di rovere è ricco di tannini ellagici e collabora nell'affinamento di vini
bianchi e rossi. Regola i fenomeni ossidativi, rinfresca la percezione del legno e
conferisce freschezza e robustezza ai vini prima dell'imbottigliamento.
Untuosità
6
Valutazione
generale
Volume
4
3
2
Apporta complessità aromatica e corpo
Incrementa la complessità aromatica per la cessione di note dolci di legno.
Equilibrio
1
Astringenza
0
Struttura e protezione antiossidante
Tannino al 100% di semi di uva.
5
Apporto di struttura. Stabilizzazione della materia colorante.
Amarezza
Apporto di grande struttura e corpo al vino. Accentua le sensazioni di corpo e di volume in bocca.
Applicato nella fermentazione e/o nel travaso garantisce la stabilità del colore e una migliore evoluzione nel tempo.
Particolarmente interessante nei vitigni ossidativi.
Prima dell'imbottigliamento assicura la stabilità in bottiglia ed elimina le note di riduzione.
T. Verdi
DEGUSTAZIONE
TAN Sutil Aumento dell'aroma e della struttura.
T. Rotondi
Intensità
Descrizione organolettica
+
Tannino ad elevata capacità
antiossidante. Reagisce a contatto
con l'ossigeno, partecipando
indirettamente alla stabilizzazione del
colore e alla protezione degli aromi.
Aumenta il potenziale fenolico del
vino apportando grande robustezza e
struttura.
Tannino al 100% di buccia di uva.
Complessità aromatica: rafforza i caratteri dei vitigni. Apporta struttura tannica senza amarezza né astringenza.
Eccellente per l'affinamento del vino prima dell'imbottigliamento.
Apporto di tannini morbidi che danno struttura e qualità sensoriale al vino.
Durante il travaso compensa la quantità di tannino condensato, favorendo la proporzione bilanciata con le antocianine.
DEGUSTAZIONE
Robletan
ESTRUCTURA
ProtecTAN Protezione del potenziale fenolico.
Protegge il potenziale fenolico del vino, apportando una grande solidità e struttura.
Tannino condensato di semi di uva e tannino di rovere francese leggermente tostato.
Protezione antiossidante.
Ideale per trattamenti di microossigenazione.
Test
Caramello
8
Robletan
OAKBLEND
+
FiniTAN Definizione di aroma e struttura.
Incrementa la complessità aromatica
grazie alla cessione di note dolci di
legno (vaniglia, cioccolato). Buona
integrazione in bocca.
Intensità
6
4
2
Robletan
COEUR
++
40
Fornisce grande complessità al vino
(caramello, caffé, dulce de leche).
Rafforza la struttura, apportando una
tannicità equilibrata ed elegante.
Complessità
Struttura
Persistenza
Tostato
torrefatto
SuaviTAN Preparazione di vini monovitigno e voluminosi nell'imbottigliamento.
Aumento del volume in bocca e stabilità del colore e degli aromi nel tempo.
Tannino condensato della buccia dell'uva e polisaccaridi vegetali.
Protegge l'evoluzione del vino imbottigliato. Vini rotondi ed equilibrati che dimostrano la loro attitudine nel tempo.
Equilibrio
Cioccolato
vaniglia
DEGUSTAZIONE
DEGUSTAZIONE
Robletan ESTRUCTURA
Interazione sul profilo gustativo di un vino bianco
(Chardonnay, pH 3,5, AT. 5,3 g/l, AV. 0,28 g/l) con
Robletan ESTRUCTURA.
DEGUSTAZIONE
Definisce le caratteristiche aromatiche dei vitigni e apporta struttura tannica senza amarezza né
Tannino condensato della buccia dell'uva e tannino di rovere francese tostato.
La sua capacità antiossidante assicura un'evoluzione eccellente in bottiglia.
Accentua le sensazioni di corpo e volume in bocca.
T. Duri
Robletan
ÎCONE
+++
Elevata intensità aromatica, legno
marcato, frutta secca. Buona
integrazione in bocca.
Robletan OAKBLEND
Robletan COEUR
Robletan ÎCONE
+ info: www.agrovin.com
41
ALTERNATIVE IN LEGNO PER L'ELABORAZIONE
L'ARTE DELLA SELEZIONE
Le condizioni edafoclimatiche e l'origine botanica sono determinanti per la struttura
e la composizione chimica del legno. Il know-how gioca un ruolo cruciale nella
selezione dei legni migliori, in quanto, tale fase determinerà la qualità del prodotto
finale.
PROPOSTE DI ELABORAZIONE
ALTERNATIVE IN LEGNO PER L'ELABORAZIONE
Alternative in legno
per l'elaborazione
Dalla selezione e dalla scelta dei migliori legnami, e grazie all'ottimizzazione dei processi di
asciugatura e tostatura, nasce la famiglia dei prodotti SPIRIT con l'unico obiettivo di facilitare il
lavoro quotidiano dell'enologo, senza dover rinunciare all'elaborazione di vini di qualità.
VINI CON VALORE AGGIUNTO
SPIRIT INTENSE
I frammenti di tipo naturale si caratterizzano per avere proprietà antiossidanti,
interessanti per prevenire imbrunimenti precoci nei vini bianchi. Inoltre,
intervengono sulla struttura del vino incrementando il volume in bocca,
apportando dolcezza mediante i polisaccaridi del legno e contribuendo alla
conservazione dei caratteri varietali, grazie all'assorbimento dei composti volatili
che trasmettono al vino aromi indesiderati.
SPIRIT FORTE
La lavorazione termica del legno consente la diminuzione di determinati composti
e la comparsa di altri nuovi, a seconda della temperatura di tostatura. Per
tostature medie, i principali aromi che vengono apportati al legno sono quelli
prodotti dall'eugenolo (chiodi di garofano, pepe, cannella) e gli isomeri cis e trans
dei W-Lattoni (noce di cocco, vaniglia).
NATURE
Un tostato medio che fornisce aromi intensi di vaniglia, prodotti dall'azione
sinergica della vaniglia e della cis W-Lattone, cocco, miele speziato, tostati
caratteristici ed evidenti note di quercia.
La quercia americana con una tostatura media plus offre intensità e complessità
aromatica: vaniglia dolce, nocciola, mandorla, burro, caramello, torrefatto e legno
caratteristico.
QUERCUS PETRAEA (Quercia francese)
SPIRIT CLASSIC
In tostatura media, la quercia francese apporta aromi intensi di pepe nero e chiodi
di garofano, liquirizia, caffè latte, zucchero tostato, cannella, pinoli e legno nobile.
Tuttavia, nelle tostature intense, i composti che predominano sono quelli prodotti
dalla degradazione termica della cellulosa ed emicellulosa come le aldeidi
furaniche (caramello, fumo, tostato, burro).
SPIRIT SPECIAL
Nelle tostature intense si apprezza inoltre l'aroma di vaniglia, questa volta
prodotto dalla vaniglia stessa, polifenolo a basso peso molecolare originato dalla
degradazione termica della lignina.
Aumentando l'intensità della tostatura si ottengono aromi intensi di cioccolato
fondente, caffè, affumicato, liquirizia, caramello, pepe, mandorle tostate e frutta
matura.
STRUCTURE
QUERCUS PYRENAICA (Quercia spagnola)
SPIRIT NATURE
ELEGANCE
Grado di percezione
PROFILO AROMATICO A SECONDA DELLA TOSTATURA DEL LEGNO
Caramello
Speziato
44
QUERCUS ALBA (Quercia Americana)
I benefici organolettici apportati dai frammenti di legno al vino sono molteplici;
influiscono principalmente l'origine botanica, le dimensioni, il grado di tostatura e
la lavorazione del legno. Non tutti i vini evolvono allo stesso modo a seguito del
trattamento con i frammenti di legno, perciò è essenziale conoscere ciò da cui
partiamo e ciò che vorremmo ottenere.
Vaniglia
Protezione
carattere varietale
10
L'essiccazione naturale per 24 mesi comporta una stagionatura lenta e
complessa, si passa da un legno verde e aggressivo a un legno secco e
aromatico.
SPIRIT STRUCTURE
9
Con una tostatura media incrementa gli aromi di vaniglia, noce, cocco, tostato,
legno nobile, melassa e spezie caratteristiche, tra le quali predominano i chiodi di
garofano.
8
7
6
SPIRIT ELEGANCE
5
Con SPIRIT ELEGANCE i vini acquisiscono la massima complessità aromatica:
caffé latte, affumicato, mandorle tostate, vaniglia, cacao, melassa, noce moscata
e legno elegante e ben integrato.
4
3
45
2
1
0
Legno fresco
Tostatura media Tostatura media +
+ info: www.agrovin.com
PROPOSTE DI ELABORAZIONE
MICRO-OSSIGENAZIONE
La microossigenazione non è un concetto nuovo nel vino, dato che da vari secoli il vino
viene elaborato, invecchiato e conservato in recipienti permeabili all'ossigeno. Attualmente
si sa di più sul ruolo che l'ossigeno svolge nel vino, ed è possibile apportare in modo lento e
controllato la quantità necessaria in ogni momento del processo di vinificazione.
DosiOx
PROPOSTE DI ELABORAZIONE
MICRO-OSSIGENAZIONE
È necessario l'ossigeno nell'elaborazione dei vini?
La micro-ossigenazione
contribuisce a:
La micro-ossigenazione copre il fabbisogno di ossigeno naturale del vino durante
le varie tappe della sua elaborazione. Inoltre, è necessario apportare l'ossigeno
necessario in modo equilibrato, senza causare la sua accumulazione nel mezzo.
È imprescindible ottenere un equilibrio nel flusso di ossigeno in ingresso –
ossigeno in uscita.
Fermentazione
alcolica
Fissaggio e
stabilizzazione
del colore
Maturazione,
caratterizzazione acclerata
e maturazione su fecce
Eliminazione di
odori erbacei e di
riduzione
Maturazione in
botte o con
prodotti alternativi
Gestione integrale
dell'ossigeno
Gestione del potenziale
redos e ottenimento del
potenziale adeguato
prima
dell'imbottigliamento
La micro-ossigenazione si differenzia da un apporto violento di ossigeno, per i
diversi effetti prodotti sul vino. Quindi, per una stessa quantità totale di ossigeno,
l'aggiunta controllata e lenta dello stesso (micro-ossigenazione) favorisce la
stabilità del colore, la degradazione del carattere vegetale e la scomparsa dei
gusti ridotti, aumentando il potere riducente; l'apporto violento favorisce i
fenomeni di evoluzione e invecchiamento.
Metodologia di lavoro
Devono essere evitate le ossidazioni rapide che favoriscono l'evoluzione dei vini.
All'interno del processo di vinificazione possono stabilirsi due fasi ben
differenziate e il cui punto di inflessione sarà la fermentazione malolattica.
Incremento della
struttura nei vini rossi
Accelerazione dei
processi di
maturazione
ossidativa dei vini
DURANTE LA FAL
Maggiore sintesi di steroli e acidi grassi insaturi a
catena lunga nelle prime tappe fermentative dei
lieviti.
L'ossigeno inizia la polimerizzazione delle
antocianine e dei tannini presenti durante la
fermentazione alcolica.
PUNTO DI INFLESSIONE: FERMENTAZIONE MALOLATTICA
Durante questa fase può essere raccomandabile aggiungere quantità più o meno
importanti di ossigeno; tale operazione è indicata per evitare il consolidamento di
composti solforati derivati dal metabolismo della fermentazione dei batteri, oltre
che dall'assorbimento di composti colorati dalle membrane cellulari degli stessi.
DALLA FINE DELLA FAL ALL'INIZIO DELLA FML
Polimerizzazione delle antocianine con i tannini.
Sintesi dell'acetaldeide.
Combinazione con legni alternativi.
DALLA FINE DELLA FML
Stabilità della materia colorante.
Polimerizzazione dei composti fenolici.
Azione sulle fecce dei lieviti.
Combinazione con legni alternativi.
DosiOx
Sviluppo proprio - Consulenza – Controllo del processo – Impianti fissi e mobili
Impianti di dosaggio dell'ossigeno
estremamente precisì.
- Molto semplice da adoperare, con controllo digitale di tutti i parametri e
controllo mediante due microprocessori
- Programmazione su uno schermo tattile (touchscreen) a colori in ambiente
Windows.
- Impianto per la realizzazione di Macro e/o Microssigenazione
oltre al trattamento tipo “Cliqueur” programmabili
in totale autonomia
FASE DI ARMONIZZAZIONE
Riunisce tutti i trattamenti effettuati dopo la fermentazione malolattica. In questa fase si
rafforzano gli aromi dei vitigni (che possono diminuire durante la fermentazione
malolattica), i quali conferiscono una maggiore rotondità e l'equilibrio aromatico generale.
Si ottiene la diminuizione dell'astringenza per l'evoluzione dei tannini più aggressivi verso
una morbidezza tannica particolarmente apprezzabile. La micro-ossigenazione è
imprescindible per ottenere un aumento della stabilità colorante. È possibile lavorare
anche con maturazione sulle fecce, l'eliminazione delle note di riduzione o vegetali, la
combinazione con tannini dell'uva per aumentare la rotondità e ricercare
un'armonizzazione perfetta.
PROTOCOLLO DI
MICRO-OSSIGENAZIONE
PER IL VITIGNO
TEMPRANILLO
IN FERMENTAZIONE ALCOLICA
SX1
-Possibilità di dosaggio (Macro e/o micro-ossigenazione)
da 100 l fino a 15.000 hl.
QX-2
FASE DI STRUTTURAZIONE
Include i primi apporti di ossigeno durante la fermentazione e durante il periodo
tra la fine della fermentazione alcolica e l'inizio della fermentazione malolattica.
Durante questa fase si pretende di ottenere il miglioramento della fermentazione,
la diminuzione degli aromi della fermentazione, l'aumento degli aromi dei vitigni e,
principalmente, la stabilità del colorante.
Benefici della micro-ossigenazione
PROPOSTE DI APPARECCHIATURE
DosiOx QX2 è dotata di due uscite indipendenti e permette un dosaggio estremamente
preciso dell'ossigeno.
-Possibilità di dosaggio (macro e/o microossigenazione) da 100 L fino a 15.000 hl
-Per la forma di lavoro che prevede
l'apparecchiatura la dosificazione viene
effettuata sulla massa di ossigeno (mg di 0).
-L'apparecchiatura è dotata di una memoria
non volatile. In caso di anomalia di tipo
elettrico nell'apparecchiatura, a scelta
dell'utente si potrà continuare dal punto di
arresto oppure attendere le istruzioni della
stessa.
-Protezione doppia indipendente dal
microprocessore principale. In caso di
qualsiasi tipo di anomalia elettrica o
meccanica un microprocessore ausiliare
rivela la disfunzione e blocca
l'apparecchiatura mostrando il rispettivo
errore sul display, evitando errori di
dosificazione.
-Visualizzazione su schermo del volume di
ossigeno che resta da inserire, del flusso che
deve fornire l'apparecchiatura per una
dosificazione costante, del tempo restante
per la conclusione della dosificazione, dello
stato del ciclo e delle variabili programmate
per l'uscita visualizzata.
DosiOx
PUPITRE
1. Macro-ossigenazione
Favorisce la formazione di steroli del lievito
in fermentazione.
Dose: 4 ml/l in 6 ore.
Momento di applicazione: densità = 1060.
2. Macro-ossigenazione
Polimerizzazione delle antocianine libere e
dei tannini.
Dose: 3 ml/l in 12 ore.
Momento di applicazione: densità = 1040.
3. Macro-ossigenazione
Polimerizzazione delle antocianine libere e
dei tannini.
Dose: 2 ml/l in 12 ore.
Momento di applicazione: densità = 1020.
DOPO LA FERMENTAZIONE ALCOLICA
1.Micro-ossigenazione
Stabilità del colore e polimerizzazione dei
tannini.
Dose: 20 ml/l/mese.
Momento di applicazione:
Dalla fine della fermentazione alcolica alla
fermentazione malolattica.
2.Micro-ossigenazione
Stabilità del colore e pulizia degli aromi.
Dose: 5 ml/l/mese.
Momento di applicazione: dopo la
fermentazione malolattica.
+ info: www.agrovin.com
49
La fermentazione malolattica alle nostre latitudini e le nuove tecniche dell'enologia
attuale fanno sì che la gestione della stessa sia un compito sempre più difficile, a
causa del fatto che deve essere effettuata su vini di gradazione alcolica elevata e/o
elevato contenuto di polifenoli.
PROPOSTE DI ELABORAZIONE
FERMENTAZIONE
MALOLÁCTICA
L'obiettivo dell'uso di batteri lattici selezionati rappresenta il maggiore controllo della
fermentazione malolattica. Gli aspetti ricercati di questa fermentazione sono la
bassa produzione di acidità volatile, evitare la produzione di ammine biogene e la
conservazione degli aromi dei vitigni. Con l'introduzione di colture selezionate,
questi obiettivi sono più facili da raggiungere che attraverso il microbiota batterico
autoctono.
Batteri lattici
viniferm
Oenococcus oeni
PROPOSTE DI ELABORAZIONE
FERMENTAZIONE MALOLATTICA
Fermentazioni
malolattiche di qualità,
sicure e veloci
L E
Per quanto riguarda le caratteristiche aromatiche
del vitigno, permette di mantenere l'espressione fruttata e floreale
dei vini dopo la fermentazione malolattica. Accentua le sensazioni
di corpo e di volume in bocca.
DEGUSTAZIONE
COLTURE
UNICHE
Fermentatore specifico
per la coltura di batteri lattici
Il nuovo fermentatore permette di ottenere
colture uniche sul mercato, molto più affidabili ed
efficaci, e a un prezzo più competitivo.
Questa apparecchiatura innovativa, sviluppata
dallo staff tecnico di AGROVIN, conta su una
maggiore capacità produttiva, oltre a costituire
un miglioramento delle condizioni di coltivazione
con controlli diretti in tempo reale.
Coltura liquida per fermentazioni difficili
pronta all'uso
Le colture liquide VINIFERM OE (Oenenococcus oeni) sono pronte per l'uso e si
adattano alle condizioni del vino.. Senza subire il processo di essicamento e
liofilizzazione, si trovano in ottime condizioni per iniziare la fermentazione
malolattica fin dal momento stesso dell'inoculazione.
viniferm
Oenococcus oeni
Coltura liquida per fermentazioni difficili
pronta per l'uso
FML
Actimax OEttNicaI.
Azoto 100%
or
ganico
Sostanza nu
stimolare latritiva specifica per
malolattica fermentazione
in condizio
ni difficili.
Composizi
o
ne
:
lie
vi
ti
amminoacid
inattivi arric
chiti in
minerali, sp i e vitamine. Appo
rt
ecialmente
Mg ed Mon.di
Aromi
eccesso dviarietali senza
sentori lattic
Rispetta e intensifica le qualità aromatiche dei
vitigni (bosso, agrumi, frutto della passione, garofano, fiori bianchi).
Conserva il carattere fruttato dei vini e accentua le sensazioni in
bocca.
DEGUSTAZIONE
i.
Coltura di Oenococcus oeni particolarmente indicata per vini
bianchi di vitigni aromatici e mosti acidi come: Albariño, Godello,
Loureiro, Treixadura.
viniferm
Fermentazione malolattica
di vini con pH molto basso
ACID
Coltura di Oenococcus oeni molto concentrata.
Adattata a vini di pH molto basso (pH>3) e contenuto elevato di acido mallico.
Indicata particolarmente per vini bianchi di varietà aromatiche e mosti acidi come: Albariño, Godello, Loureiro, Treixadura.
Rispetto e intensità delle qualità delle varietà aromatiche (bosso, agrumi, frutto della passione, garofano, fiori bianchi).
Conserva il carattere fruttato dei vini e accentua le sensazioni in bocca.
Idoneo per co-inoculo con lieviti Viniferm.
pH
VINO A: Albariño, pH 3.12, 10.000 litri, Vendemmia 2012
pH
Vino B: Albariño, pH 3.14, 10.000 litri, Vendemmia 2012
4.5
4.5
4
4
3.5
3.5
3
3
2.5
2.5
2
2
1.5
1.5
1
1
0.5
0.5
Ladder A-1
kb
A-2
A-3
AC ID
B-1
B-2
B-3
0
0
52
ttivatore per la
fermeAnta
zione malola
Viniferm OE322
Per vini bianchi monovitigno a pH basso
I ceppi di Oenococcus oeni delle colture liquide VINIFERM OE provengono della
selezione naturale di regioni vitivinicole della Penisola Iberica, adattandosi
perfettamente alle condizioni enologiche delle nostre latitudini.
Si caratterizzano per il massimo rispetto del carattere dei vitigni del vino, sia a
livello analitico, sia a quello sensoriale. Dato che si tratta di ceppi non
amminogenici, l'applicazione delle colture liquide selezionate VINIFERM OE
limita il rischio di produzione di ammine biogene.
Nutrizione nella
Coltura di Oenococcus oeni particolarmente indicata per
l'elaborazione di vini rossi a macerazione lunga e/o con un
contenuto elevato di polifenoli totali.
Indicata per ogni tipo di vitigno rosso: Tempranillo, Garnacha,
Monastrell, Merlot, Cabernet-Sauvignon, Syrah.
Eccellenti risultati nella fermentazione malolattica in botte.
Idoneo per co-inoculo con lieviti Viniferm.
PER SICUREZZA perché questa misura limita la produzione di ammine biogene,
tra di queste la istamina, responsabile di reazioni allergiche e regolamentata in
alcuni paesi importatori.
PER QUALITÀ perché l'inoculo di batteri lattici selezionati riduce il periodo di
latenza tra fermentazione alcolica e fermentazione malolattica, e con questo il
rischio di deviazioni microbiche (per esempio, proliferazione di lieviti
Brettanomyces) e perdita di aromi, conseguenza del mantenimento del vino a
temperature alte in assenza di solforosa.
P R O P O S T E
Viniferm OE104
Per vini rossi di marcata espressione polifenolica
e altra gradazione alcolica.
Perché usare batteri lattici selezionati
se i vini effettuano spontaneamente la
fermentazione malolattica?
PER RAPIDITÀ perché l'uso di colture di batteri lattici permette di anticipare
l'inizio della fermentazione malolattica, anticipando le operazioni successive in
cantina e l'uscita sul mercato dei vini.
N O S T R E
evoluzione nel tempo
evoluzione nel tempo
pH
Mallico (g/l)
Lattico (g/l)
53
IMPIANTO POSITIVO
Via 1: marcatore di pesi molecolari.
Via 2-4: profilo genetico di colonie isolate in mezzo MLO del VINO A.
Via 5: Viniferm OE ACID.
Via 6-8: genetico di colonie isolate in mezzo MLO del VINO B.
Il profilo osservato nei campioni è lo stesso di quello del ceppo inoculato (Viniferm OE ACID).
+ info: www.agrovin.com
PROPOSTE DI ELABORAZIONE
FERMENTAZIONE MALOLATTICA
Coinoculo di lieviti
e batteri lattici Viniferm OE
Protocollo di coinoculo con Viniferm OE
Inoculo del ceppo di lievito
Vantaggi del coinoculo lieviti-batteri
Obiettivi
Facilita lo sviluppo della fermentazione malolattica,
poichè le condizioni del mosto sono più favorevoli allo
sviluppo dei batteri lattici rispetto a quelle del vino.
Durante lo svolgimento della fermentazione alcolica i
batteri si acclimatano progressivamente alle avverse
condizioni del mezzo.
Previene possibili alterazioni microbiologiche dovute al
ritardo dello sviluppo della FML dopo la FA, intervallo nel
quale il vino è privo di solforosa. Pertanto, limita
l'incidenza di alterazioni del Brettanomyces, e diminuisce
il rischio di genesi di ammine biogene da parte di batteri
lattici indigeni.
1.- Garantire il conseguimento della fermentazione alcolica e malolattica in
breve tempo.
2.- Uscita rapida di vini sul mercato.
3.- Evitare condizioni sfavorevoli per lo sviluppo della FML nel vino finito (alta
gradazione alcolica, pH basso, temperatura in cantina <18ºC).
4.- Accentuare il profilo aromatico varietale, evitando la produzione di composti,
come il diacetile, che apportano note lattiche e burrose.
Inconvenienti
Va realizzato con basse dosi di solforosa. È un
procedimento sconsigliato in vendemmie con
problematiche sanitarie.
Implica un maggior controllo della fermentazione. Verifica
dell'incremento dei parametri di acido malico e acidità
volatile.
Non permette la stabilizzazione di colore tra la FA e la
FML.
Rischio di incremento della volatile nel caso in cui la
fermentazione alcolica subisca un rallentamento o un
arresto.
IMPORTANTE:
Considerazioni preliminari al coinoculo.
Ceppo LSA
Viniferm compatibile
Inoculo della coltura
di batteri lattici
Solfitazione. Per realizzare un coinoculo lievito-batterio, la solfitazione della
vendemmia non deve eccedere gli 8 g/hL. Prima di addizionare i batteri, è
necessario assicurarsi dell'assenza di SO2 libera.
Non effettuare coinoculo con vendemmia alterata, nella quale le dosi di
solforosa devono essere maggiori.
Ceppo di lievito. È fondamentale scegliere bene il ceppo di lievito al fine di
favorire la coesistenza dei due microrganismi nel vino. Utilizzare ceppi:
-che necessitano poco azoto;
-che non producano SO2;
-compatibili con il tipo di vino da trattare.
Correzione di SO2 in funzione del pH e dello stato
sanitario: tra 3 e 8g/hl. Mai più di 8g/Hl. Non
compiere il coinoculo in presenza di uno stato
sanitario scarso.
Inoculo di lievito Viniferm compatibile (v. relazione
nella pagina precendente). Dose 20g/hl.
Utilizzare attivanti organici (Actimax NATURA o
Actimax VIT) nell'imbottamento: dose 20-30g/hl.
Temperatura di fermentazione: Rossi 25ºC.
Bianchi :>16ºC
viniferm
Semina Coltura liquido Viniferm OE,
applicazione diretta. Verificare che l' SO2 libera
sia zero.
Nei rossi realizzare la semina sopra il cappello.
Non è necessario omogeneizzare.
Non apportare ossigeno nè rimontare durante le
12 ore successive all'inoculo del batterio.
Non superare i 28º C.
Cofermentazione
Inoltre, nell'elaborazione di vini rossi , scegliere un ceppo in grado di
fermentare a temperature moderate (25ºC) e con elevato potere alcoligeno.
Ceppi di lieviti Viniferm idonei
al coinoculo con Viniferm OE
Elaborazione di vini rossi:
Viniferm RVA: vini ad alta gradazione alcolica,
formazione a basse temperature. CEPPO
PARTICOLARMENTE INDICATO PER IL
COINOCULO.
Viniferm CT007: stabilità del colore e ritardo
dell'evoluzione dei vini.
Elaborazione di vini bianchi:
Viniferm ELEGANCIA: vini bianchi varietali.
Nutrienti. In un processo di coinoculazione lievito batterica, lo sviluppo
regolare e completo della fermentazione alcolica è essenziale per evitare
rallentamenti e arresti, a causa dei quali lo zucchero residuale rimarrebbe in
piena attività a spese della popolazione batterica. Al fine di prevenire
qualunque alterazione della cinetica fermentativa, e affinchè i lieviti siano in
ottime condizioni, è necessario correggere l'azoto assimilabile con le seguenti
modalità:
Aggiungere un nutriente organico all'inizio (Actimax NATURA, Actimax VIT)
per colmare le carenze del mosto, preparare il lievito alla fase finale della
fermentazione ed evitare aumenti di temperatura che, nel caso del
coinoculo, risultano particolarmente nocivi.
Aggiungere un nutriente complesso a 1/3 della fermentazione alcolica
(Actimax PLUS, Actimax FERM).
Temperatura. Al di sotto dei 28ºC, evitare gli shock termici. Nei bianchi,
lavorare sempre al di sopra dei 16ºC.
Evitare gradazioni alcoliche >14ºC, poichè accentuerebbero il rischio di
chiusure di fermentazione stentate. Per vini di elevato grado alcolico
potenziale, utilizzare il ceppo Viniferm RVA.
Nutrizione a 1/3 della FA: nutriente complesso
(Actimax PLUS, Actimax FERM). Dose 10-30g/hl.
Controllo della densità e dell'acido malico durante
tutto il processo.
Svinatura e fine del processo
Verificare il contenuto di acido malico.
Se la FML termina prima del consumo totale di
zuccheri, solfitare a dosi di 2g/hl.
Se la FML termina dopo della FA, travasare,
completare il versamento e continuare la FML.
Solfitare quando questa è terminata.
+ info: www.agrovin.com
55
PROPOSTE DI ELABORAZIONE
C H I A R I F I C A
Tecnicamente, la limpidezza è un fattore di qualità essenziale che ogni cantina deve
garantire prima di imbottigliare il vino, dato che nel mercato attuale i vini torbidi e con
precipitati sono malamente accettati dai consumatori, indipendentemente dalla loro qualità
reale. Per questo la chiarifica è una tappa generalizzata nell'elaborazione di ogni tipo di
vino.
Il processo di chiarifica prevede l'uso di particelle cariche, di grande specificità, che
riescono a rimuovere dal vino gli elementi che alterano le sue proprietà organolettiche e
fisicochimiche. Il processo di chiarifica è costituito da due tappe: agglomeramento,
consistente nell'unione di molecole per interazione elettrostatica e precipitazione sul fondo
del serbatoio per l'effetto della gravità.
PROPOSTE DI ELABORAZIONE
CHIARIFICA
Mosti limpidi
Chiarificanti selettivi
L'applicazione dei chiarificanti nella fermentazione alcolica.
Sapevi che?
L'uso di preparati enzimatici aumenta
l'efficacia dei trattamenti chiarificanti e
ottimizza la loro dose di uso.
NTU
100
80
60
40
20
Particolarmente raccomandabile nei mosti provenienti da uve con un alto
contenuto di proteine, quando si desidera minimizzare il loro impatto
organolettico, dato che riduce la dose necessaria di chiarificante per ottenere la
stabilità proteica.
Come trattamento preventivo è adeguato per mosti ricchi di catechine, per
pressature eccessive o macerazioni prefermentative molto lunghe e derivanti da
uve di scarsa qualità. Elimina i polifenoli (proantocianidine e catechine),
preservando rispetto all'ossidazione e dando sfumature di gioventù nei bianchi e
nei rosati, mentre allo stesso tempo ritarda la loro evoluzione.
Oltre ad aumentare il rendimento della chiarifica, i formulati destinati al loro uso in
fermentazione, assorbono elementi tossici, acidi grassi a catena lunga e i loro
esteri, oltre ai resti di trattamenti fitosanitari, diminuendo il rischio di arresti della
fermentazione. Un ulteriore vantaggio è la migliore compattazione delle fecce.
L'applicazione del chiarificante non deve essere effettuata nei primi giorni di
fermentazione.
Chiarificanti di origine vegetale
PROTEINE VEGETALI
L'innovazione tecnologica in AGROVIN è un pilastro fondamentale per lo
sviluppo continuo del settore vitivinicolo. Lo sviluppo di nuovi chiarificanti
complessi permette l'ottenimento di eccellenti risultati in meno tempo,
rispettando la personalità del vino.
I chiarificanti vegetali rispondono alla domanda dei nuovi mercati che rifiutano il
consumo di derivati di origine animale, come quelli dei vegetariani o dei vini
kosher.
PROVEGET CLAR
Nel vino bianco
Prova su vino monovitigno Tempranillo. Dose di
chiarificante 50 g/hl, dose di enzima 2 mg/hl. Torbidità NTU.
CHIARIFICANTI SELETTIVI
Nome
BCPXXI
PVCEL
TRIPLEX R
%
Aspetto
Composizione
Applicazione
Polvere fine
BENTONITE,
PVPP, CELULOSA
Eliminazione di proteine,
polifenoli ossidati o ossidabili
Polvere fine
Polvere fine
di colore grigio
PVPP y CELULOSA
BENTONITE,
PVPP E CARBONE
Protegge dalle ossidazioni
indesiderate ed esalta gli aromi
primari
Equilibra e protegge lo sviluppo
del colore. Elimina la riduzione e
gli altri aromi sgradevoli
100
80
DIVERGAN
Polvere fine
di colore bianco
PVPP EUROPEO
Nel vino rosso
Migliora la capacità antiossidante,
diminuisce significativamente l'assorbenza
a 420 nm e 440 nm.
Migliora il colore eliminando
l'imbrunimento.
Non esiste una perdita significativa
dell'intensità al naso.
Non aumenta l'instabilità proteica.
RAPIDCLAR
Vino senza enzimi
Vino trattato con Enovin Pectinase
Attenua l'astringenza, addolcendo il
vino in bocca.
Non esiste perdita di intensità
colorante.
Non esiste perdita significativa di
intensità al naso, leggero effetto
antiossidante.
CHIARIFICANTI VEGETALI
Aspetto
Composizione
Polvere fine di color crema
Anche in liquido
PROTEINA VEGETALE PURA
(PISUM SATIVUM)
PROVEGET CLAR
Polvere fine
di color crema
PROTEINA VEGETALE
PVPP e BENTONITE
PROVEGET CRISTAL
Polvere fine
di color crema
PROTEINA VEGETALE,
PVPP, BENTONITE E CELLULOSA
PROVEGET QUIT
Polvere fine
di color crema
PROVEGET FLOT
Liquido
Nome
PROVEGET 100
Rimozione di catechine e
leucoantociani evitando che il
vino evolva in toni ossidati
60
Chiarifica di vini rossi e bianchi, miglioramento
della limpidezza, diminuzione dell'astringenza
tannica, eliminazione delle note astringenti,
rivelazione delle note fruttate e miglioramento
dell'equilibrio, rispettando la struttura del vino.
Prodotto non allergenico e non derivante dagli
animali.
Chiarifica morbida di vini di qualità.
Apporta freschezza e rispetta l'aroma e la
struttura in bocca.
Alle dosi raccomandate non apporta instabilità
proteica.
I chiarificanti complessi (Proveget CRISTAL, Proveget CLAR) si caratterizzano
per produrre una flocculazione rapida e una produzione di fecce compatte.
Organoletticamente proteggono contro l'ossidazione, oltre a attenuare i tannini
aggressivi.
0
RIFERIMENTO
VANTAGGI DELLA CHIARIFICA
CON PROTEINA VEGETALE
PROTEINA VEGETALE,
CHITINA-GLUCANO E BENTONITE
Applicazione
Chiarifica di mosti in sfecciatura o
fermentazione alcolica.
Particolarmente indicato per vini
bianchi e rosati.
Eliminazione della torbidità, proteine e
imbrunimenti.
Chiarifica di mosti in fermentazione.
Significativa diminuzione dell'assorbanza a
420 nm e 440 nm.
Chiarifica di mosti di varietà
potenzialmente ossidabili.
40
20
DECOLORANTI E DEODORANTI
0
RIFERIMENTO
PROVEGET CLAR
Nome
RIFERIMENTO
58
PROTEINA VEGETALE PURA
CHITINA-GLUCANO
PROVEGET CLAR
% Abs 440
100
72
Abs 440
0,117
0,084
Evoluzione dell'imbrunimento (abs 440). In un vino
bianco appena finito si applica Proveget CLAR alla dose di 50
g/hl. Sono state simulate le condizioni di un'evoluzione rapida
del vino, sottoponendolo a un'ossidazione accelerata a 60ºC di
temperatura. Dopo 30 minuti sono stati valutati gli effetti del
chiarificante, misurando il grado di imbrunimento dei vini
(assorbenza a 440 nm).
CROER F10X
Aspetto
Polvere fine
di colore nero
umida
CROER F10XH Polvere
di colore nero
Pellets
CROER G10X di colore grigio
CROER DO
Polvere
di colore nero
Composizione
CARBONE ATTIVO
DI LEGNO
DI PINO MARITTIMO
Applicazione
Eliminazione di colore nei
mosti e nei vini
PROVEGET 100: prove
Vino rosso, Tempranillo 2010
Con proteina vegetale
vino più fresco,
retrogusto più lungo.
NTU
CARBONE ATTIVO
INUMIDITO DI LEGNO
DI PINO MARITTIMO
Eliminazione di colore nei
mosti e nei vini
Decolorazione di mosti
CARBONE ATTIVO
INUMIDITO DI LEGNO
DI PINO MARITTIMO
Eliminazione di colore nei
mosti e nei vini
Decolorazione di mosti
CARBONE ATTIVO
DI LEGNO DI PINO
Eliminazione di aromi di
riduzione, aromi di muffa.
Deodorante
Chiarifica dinamica di mosti per
flottazione.
180
160
140
120
100
80
60
40
20
0
Migliora il colore eliminando
l'imbrunimento.
Non c'è perdita di intensità
all'olfatto.
Vino bianco, Verdejo 2010
NTU
50
40
30
59
20
10
0
Riferimento
Vinigel forte
Ovovin
Ictioclar
Proveget 100
Diminuzione della torbidità (NTU). I quattro chiarificanti migliorano la
limpidezza. L'effetto della proteina vegetale Proveget 100 è simile a quello
ottenuto da Ovovin (albume d´uovo).
Riferimento
5 g/hl
10 g/hl
20 g/hl
Chiarificazione effettiva: si ottiene una diminuzione della
torbidità rapida e omogenea. Prova Verdejo 2010. Il migliore
risultato con questo vino si ottiene alla dose di 20 g/hl.
+ info: www.agrovin.com
PROPOSTE DI ELABORAZIONE
C O N S E R V A Z I O N E
La dissoluzione dell'ossigeno dell'aria nel vino rappresenta l'origine dell'ossidazione di
diversi composti, tra di loro gli acidi grassi e i composti fenolici che danno origine ad aromi
indesiderabili e all'evoluzione del colore. La protezione contro l'ossigeno permette di
salvaguardare il patrimonio aromatico del vino imbottigliato. L'azione antiossidante del
biossido di zolfo può essere aiutata da altri elementi come i tannini o l'acido ascorbico.
Protezione
del colore e dell'aroma
PROPOSTE DI ELABORAZIONE
CONSERVAZIONE
IMPIANTO PROPRIO DI IMBOTTIGLIAMENTO DI SO2 IN GAS
AGROVIN dispone di un moderno impianto di
imbo gliamento, di una propria gamma di contenitori e
dosificatori di SO2 di varie dimensioni ada abili a ciascuna
can na.
La solforosa in Enologia
L'anidride solforosa o biossido di zolfo (E-220) è, senza confronti, l'additivo
usato più ampiamente nella vinificazione e anche il più indispensabile. Gli
effetti antiossidanti, antiossidasici e antimicrobici dell'anidride solforosa
trasformano questa molecola in uno strumento praticamente imprescindibile
nell'elaborazione dei vini.
basso
pH
alto
Y
SO
SO2
attivo
libe
2
ro
SO2
Tª
HSO3-
X
Etanalo - SO2
alto
O
La solforosa alla temperatura ambiente è un gas. Nel vino può assumere tre
forme diverse:
H2O + SO2 ↔ H+ + HSO3- ↔ 2H+ + SO32Bisolfito
Solfito
Gli enologi chiamano SO2 o solforosa tutte queste forme.. Quando un enologo
commenta che il vino possiede 100 ppm di SO2, si riferisce al contenuto totale
di SO2 del vino, vale a dire:
SO2 totale = SO2 libero + SO2legato
SO2 libero = SO2 molecolare + bisolfiti + solfiti
SO2legato: solfiti uniti ad altre molecole come zuccheri, acetaldeide o
composti fenolici.
Il raggio OY varia a seconda del pH
Il raggio OX varia a seconda della temperatura
Forme della SO2 nel vino
Nei vini ecologici la normativa è più restrittiva, con un limite di SO2
totale di 100 mg/l per i vini rossi e di 150 mg/l per i vini bianchi (UE
203/2012).
PRODOTTI A BASE DI SOLFOROSA
Forme di SO2 nel vino
Solforosa
molecolare
Nome
Aspetto
METABISULFITO
POTÁSICO
DIOXIDO
DE AZUFRE
SULFAMOL 640
SULPHUR 18
Composizione
Polvere cristallina
METABISOLFITO DI POTASSIO
(E-224)
Gas liquefatto incolore
DIOSSIDO DI ZOLFO (E-220)
Liquido trasparente
e colorazione giallastra
BISOLFITO DI AMMONIO
IN SOLUZIONE
Liquido trasparente
BISOLFITO DI POTASSIO
e colorazione giallo-verdastra IN SOLUZIONE ACQUOSA
Ulteriori informazioni
Il rendimento teorico di SO2 che
fornisce K2 S2 O2 è del 57%
Il prodotto può essere aggiunto,
utilizzando i macchinari adeguati,
direttamente al mosto o vino.
Sulfamol 640 apporta 640 g di SO2 e 177
g di ioni NH4
Sulphur 18 apporta 180 g/l di SO2
Protezione antiossidante: Acido ascorbico
Le proprietà enologiche della SO2 dipendono dalla
forma chimica in cui si trova:
SO2 molecolare
(attivo)
BisolfitoHSO3
Solfito
SO32-
Combinato
Funghicida
++
Debole
-
-
Battericida
++
Debole
-
Debole
Antiossidante
++
+
Debole
-
Antiossidasico
+
++
-
-
Potenziale redox
+
+
Debole
-
Combinazione etanal
+
+
+
+
Carta gustativa
Legislazione limitante
basso
pH
H2SO3
150 mg/l nei vini rossi e 200 mg/l nei vini bianchi (CE 606/2009)
(vini secchi <5 g/l di glucosio e fruttosio).
Inodore
Inodore
Odore piccante
Gusto di zolfo Gusto di zolfo Gusto di zolfo
Inodore
Insapore
Anidride solforosa molecolare (SO2): Responsabile principale dell'attività
antimicrobica. Generalmente si ritiene che l'anidride solforosa molecolare è
circa 20 volte più efficace del bisolfito nell'inibizione dei lieviti e circa 500 volte
più efficace nell'inibizione dei batteri. Possiede una certa attività
antiossidante, ed è responsabile dello sgradevole odore piccante che
presenta l'anidride solforosa. La sua presenza è legata strettamente al pH del
vino.
Bisolfito (HSO3 ): Questa è la forma predominante nel vino ed è la
responsabile principale dell'inattivazione delle polifenolossidasi. Quindi,
l'attività antiossidasica del biossido di zolfo dipende dalla sua presenza. Al
contrario i suoi effetti antimicrobici e antiossidanti sono di scarsa importanza.
2Solfito (SO3 ): Al pH del vino la sua presenza è minima. Anche così, il solfito è
in grado di reagire direttamente con l'ossigeno e con il perossido di idrogeno
e quindi possiede una certa capacità antiossidante.
La SO2 combinata non possiede attività antiossidante e antiossidasica, e i
suoi effetti antimicrobici sono di molto minori, quindi la combinazione del
biossido di zolfo comporta praticamente la perdita dei suoi effetti benefici.
La dissoluzione dell'ossigeno dell'aria nel vino rappresenta l'origine dell'ossidazione di diversi composti, tra di
loro gli acidi grassi e i composti fenolici che danno origine ad aromi indesiderabili e all'evoluzione del colore. La
protezione contro l'ossigeno permette di salvaguardare il patrimonio aromatico del vino imbottigliato. L'azione
antiossidante del biossido di zolfo può essere aiutata da altri elementi come i tannini o l'acido ascorbico.
L'acido ascorbico o Vitamina C è un conservante che, aggiunto al vino, si ossida consumando l'ossigeno
disperso; in questo modo protegge il vino, evitando l'ossidazione dei composti aromatici e dei composti
polifenolici.
Impedisce l'ossidazione da Fe (II) a Fe (III); quindi evita la rottura ferrica, anche se la sua limitazione legale
impone un trattamento molto limitato.
PRODOTTI ANTIOSSIDANTI PER UVA E MOSTI
Nome
Aspetto
Composizione
Ulteriori informazioni
REDOXVIN AROME
Polvere
di colore beige
METABISOLFITO DI POTASSIO,
ACIDO ASCORBICO
Nell'uva e nel mosto durante la
vendemmia o il ricevimento in cantina.
REDOXTANIN B
Polvere
di colore beige
METABISOLFITO DI POTASSIO,
ACIDO ASCORBICO
E TANNINO DI GALLA
Nell'uva e nel mosto destinati a vini
bianchi e rosati.
Vendemmia meccanica
REDOXTANIN T
Polvere
di colore beige
METABISOLFITO DI POTASSIO,
ACIDO ASCORBICO
E TANNINO IDROLIZZABILE
CONDENSATO
Nell'uva e nel mosto destinati a vini rossi.
Vendemmia meccanica.
Polvere bianca
ÁCIDO ASCÓRBICO cristallina inodore
ACIDO L-ASCORBICO
63
Antiossidante in mosti e vini.
+ info: www.agrovin.com
+
+
+
+
PROPOSTE DI ELABORAZIONE
G E S T I O N E D E L p H
Il pH finale del vino dipende in gran misura dal pH iniziale del mosto; oltre a questo è il
risultato dell'equilibrio degli acidi presenti nella sua composizione; tra questi (la
maggioranza deboli o molto deboli) il più importante è l'acido tartarico. Questo forma sali,
trasferendo tali sali agli altri acidi. Tra i cationi minerali che salificano gli acidi, il potassio è
quello che si trova in maggiore concentrazione e quindi determina la maggioranza degli
equilibri acido-basici nel vino.
Il pH è un fattore che influenza straordinariamente i vini, dipende dalle prassi di coltivazione
della vigna e dall'annata; si osserva una tendenza all'aumento del suo valore negli ultimi
anni, come conseguenza dei fenomeni attribuiti al cambio climatico.
+
L'importanza
del potassio nel vino
PROPOSTE DI ELABORAZIONE
GESTIONE DEL pH
Che ruolo ha il pH nell'elaborazione?
Come influisce l'acidità e il pH sui vini?
Una variabile che non può essere lasciata al caso.
60cm
K+
K+
K+
K+
Distribuzione del potassio nell'acino
(mg/g peso seco)
K+= 2,2-3,3 mg/g
K+=1,3-2,9 mg/g
K+=4,8-8,8 mg/g
+
K
+
Scelta del suolo di coltivazione più adeguato con basse
quantità di potassio e con bassi bisogni di fertilizzanti.
Influenza del potassio nel pH
66
Acido tartarico
[meq/l]
K⁺ [mg/l]
pH vino
107
1110
3.39
119
1520
3.41
113
1700
3.65
102
2100
3.85
La OIV, mediante le Risoluzione Oeno 442/2012 e Oeno 443/2012 e l'Unione
Europea, mediante il Regolamento 144/2013, accettano e autorizzano l'uso
dell'Intercambio Cationico come metodo alternativo per l'acidificazione di mosti e
vini.
L'intercambio ionico si basa sulla sostituzione di ioni dello stesso segno tra una
fase mobile, il vino, e una stazionaria, la resina, attraverso i suoi gruppi funzionali.
Questi gruppi funzionali
agiscono come centri attivi in grado di captare
i cationi
+
+2
+
dal vino, come K e Ca tra gli altri, cedendo a sua volta ioni protone (H ).
I trattamenti si effettuano su una frazione del mosto iniziale (secondo quanto indica
la Regolamentazione); come abbiamo detto sopra, la sostituzione di K+ con H+
implica una diminuzione del pH e un aumento dell'acidità totale. Ogni 10% di mosto
trattato e mescolato nuovamente con il 90% restante causerà una diminuzione da
0,10 a 0,15 unità di pH e un aumento da 0,4 a 0,6 g/l dell'acidità totale espressa in
acido tartarico.
Perché scegliere FreeK+?
Il pH dei vini
influisce su:
L'equilibrio del vino
Il colore e la sua evoluzione
I fenomeni di ossidazione dei
polifenoli.
La chiarificazione e la stabilità (sia
chimica, sia biologica).
“L'uso del sistema FreeK+
è lo strumento più
efficiente per
l'acidificazione di mosti e
vini, senza che la sua
applicazione modifichi la
qualità del prodotto.”
Per versatilità:
- Apparecchiature automatiche e autonome.
- Funzionamento in ambiente Windows.
- Un'unica colonna per tutti i tipi di vino.
- Controllo su una molteplicità di variabili (pH in ingresso, pH in uscita, conduttività, K+,...).
- Capacità elevata di trattenimento (2,2 Eq/l).
- Possibilità di scelta del modo di lavoro (letto fisso o letto mobile).
Per robustezza: Materiali costruttivi speciali.
Per sicurezza: Certificato di qualità alimentare di tutti gli
elementi, includendo i prodotti di rigenerazione.
Per tracciabilità: Gestione di archivi con storico dei trattamenti.
Per telegestione: Controllo in remoto da un altro PC.
Controllo in remoto da Smartphones.
EZZA
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Per ecologia:
- Gli effluenti vengono neutralizzati in linea.
FF egli LI
..
- Consumo ridotto di acqua.
Sc
- Non ha bisogno di acqua decalcificata.
Per ricerca:
- Sviluppo di ricerca proprio. Fabbricato in Spagna.
- Tutto il nostro know-how a disposizione delle cantine.
.
Come ottenere mosti
con livelli accettabili di potassio.
Il sistema FreeK+ basa il suo principio sull'intercambio cationico; di tutte le
tecniche esistenti attualmente per l'eliminazione del K+ è quella più efficiente.
TÀ
Il K+ presente nell'uva si trova principalmente nella
buccia e nei tralci. I vini elaborati con macerazione
(prefermentativa o fermentativa) hanno un maggior
contenuto di questo catione.
I pH elevati nei mosti causeranno vini con un pH
anch'esso elevato; questo valore si associa a vini di
bassa qualità e valutati negativamente dal
K
consumatore finale.
Lungo il processo di maturazione dell'uva e del
processo di vinificazione esiste un'evoluzione
naturale degli acidi presenti nel mosto e nel vino e
dei cationi minerali.
L'evoluzione dell'acidità durante la maturazione dipende da ogni annata, e
soprattutto dalla temperatura e dalla pluviometria (o dal sistema di irrigazione
usato). Influiscono anche in grande misura i fattori viticoli e con un maggiore
peso specifico la ricchezza del suolo in potassio.
Il potassio (K+) si trova nei primi 60 cm del suolo, e viene assorbito dalle radici
più superficiali del vitigno. Negli anni di pluviometria normale o elevata, le radici
non devono affondare molto
alla ricerca dell'acqua, e quindi avviene un
maggior assorbimento di K+. Altri fattori, come la fertilizzazione, la varietà, il
portainnesto o la quantità di acido abcissico, influiscono sulle quantità finali di
potasso nell'acino, che si distribuiranno in modo diverso tra la buccia 1, la polpa
2 e i semi 3.
I vini rossi hanno maggiori concentrazioni di potassio dato che sono in contatto
con la buccia, così come quelli elaborati con la tecnica della macerazione
carbonica a causa del contatto dei graspi con il mosto, che può aumentare in
100 mg/l la quantità di K. Il pH di un vino è relazionato direttamente con la
quantità di potassio che contiene.
K+
K+
CORREZIONE DELL'ACIDITÀ E DEL pH CON MEZZI FISICI
Scegli la SI
C
Scegli l'A
+
+
+
Scelta di varietà e portainnnesti che abbiano una bassa capacità
di assorbimento di potassio.
Tecniche di coltivazione (controllo dell'irrigazione,
caricamento, potatura...).
+
+
+
Macerazioni più corte.
Pressature dolci.
+
+
Eliminazione di cationi attraverso il Sistema
CORREZIONE DELL'ACIDITÁ E DEL pH
MEDIANTE L'AGGIUNTA DI ACIDI ORGANICI
La correzione dell'acidità nelle vendemmie, dal punto di vista teorico, è di grande importanza per l'elaborazione di vini
equilibrati e per favorire lo sviluppo di una buona evoluzione biologica. L'acidificazione dev'essere compiuta con l'aggiunta
diretta di acidi organici autorizzati, essendo espressamente proibito l'utilizzo di acidi minerali. L'acido utilizzato abitualmente
per l'acidificazione è il tartarico, anche se è possibile usare l'acido malico (Bianchi e Rosati) e l'acido lattico. Nei vini già terminati
l'aggiunta di acido citrico è regolamentata a 1g/l.
67
LABORATORIO
SPECIALIZZATO IN ENOLOGIA
AGROVIN, nel suo sviluppo costante e nell'innovazione del settore vitivinicolo, ha ottenuto
il certificato di accreditamento concesso dall'ENAC (Ente Nazionale di Accreditamento)
come riconoscimento della competenza tecnica del suo laboratorio. Questo sigillo di
qualità permette di offrire risultati analitici affidabili e ripetitivi, confrontati mediante esercizi
di intercomparazione in ambito internazionale e un controllo esaustivo di qualità interno.
L'Ente Nazionale di Accreditamento è firmatario di tutti gli accordi multilaterali di
riconoscimento, permettendo che i rapporti e i certificati emessi dal nostro laboratorio siano
accettati facilmente sul territorio nazionale e all'estero.
Laboratorio
Specializzato in Enologia
Non solo risultati,
anche interpretazone e soluzioni
Il Laboratorio di AGROVIN utilizza la tecnologia più alta e le apparecchiature più
innovatrici per applicare numerose tecniche e determinazioni che coprono la
totalità dei bisogni del settore enologico, mettendo a disposizione delle cantine
una gran varietà di determinazioni microbiologiche e chimiche per l'industria
enologica, la cui metodologia si basa sulle raccomandazioni della OIV e sulla
regolamentazione vigente.
L'analisi sensoriale dei vini è uno dei segni di
identità del Laboratorio di AGROVIN. Il suo
personale specializzato, con ampie conoscenze in
assaggio di vini, effettuerà il rilevamento
organolettico non solo dei composti aromatici
caratteristici dei diversi vitigni, ma anche degli
aromi non desiderabili che rivelano deviazioni
conseguenti ad alterazioni microbiologiche,
processi di ossidazione, ecc.
La sua apparecchiatura tecnica, altamente qualificata e con un'ampia
esperienza del settore, non emette solo bollettini con risultati analitici, ma
interpreta i dati proponendo soluzioni ai problemi in cantina.
Oltre alle analisi enologiche accreditate dall'ENAC, AGROVIN Laboratorio offre
la possibilità di un controllo integrale del processo di elaborazione del vino in
tutte le sue fasi:
Controlli di vendemmia. Lo studio dello stato di maturità dell'uva (analisi dei
parametri chimici, precursori aromatici e composti fenolici) permette di
determinare il momento ottimo per la vendemmia, oltre al suo potenziale di
qualità.
Controllo dei processi fermentativi. L'obiettivo del controllo dell'evoluzione
della fermentazione (alcolica e malolattica) è assicurare una fine di processo
soddisfacente, rilevare i possibili problemi come rallentamenti o arresti della
fermentazione e rendere disponibili mezzi adeguati per sanare gli effetti
negativi.
Controllo genetico di impianto. Identificazione genetica del ceppo che
effettua la fermentazione per un controllo integrale del processo, evitando le
possibili deviazioni che derivano dall'impianto di ceppi non desiderabili.
Nº
1077/LE2092
PRODUCTOS AGROVIN, S.A. È ACCREDITATA
DA UN ENTE NAZIONALE DI CERTIFICAZIONE
(ENAC) AI SENSI DEI CRITERI DELLA NORMA
UNE-EN-ISO 17025:2005 (CGA-ENAC-LEC) PER
L'EFFETTUAZIONE DELLE PROVE CHE SONO
PREVISTE NELLA PORTATA
DELL'ACCREDITAMENTO NUMERO
1077/LE2092.
70
Analisi microbiologiche. La determinazione di popolazioni di lieviti e batteri
presenti nel vino o nel mosto, permette di predire la loro stabilità ed
evoluzione nel tempo, regolando trattamenti e processi di filtraggio per
prevenire rischi nei vini imbottigliati. Sono studi particolarmente indicati nei
vini naturali o nei vini ecologici, in cui si desidera ridurre l'uso di solforosa.
Caratteristiche cromatiche del vino. Conoscenza degli attributi di colore del
vino elaborato e il rilevamento delle possibili deviazioni, come ossidazioni e/o
imbrunimenti, applicando trattamenti preventivi/curativi.
Processi di stabilizzazione e chiarifica. Adeguamento dei trattamenti
enologici al tipo di vino, con il fine di ottenere un vino pulito che non perda i
propri attributi organolettici e rimanga stabile chimicamente e
microbiologicamente nel tempo.
Identificazione di instabilità. Quando un vino è torbido o presenta un deposito
sul fondo della bottiglia, questo viene percepito dal consumatore come un
segno di alterazione. L'identificazione del tipo e del grado di instabilità
permette l'adozione di misure preventive e/o correttive; esiste un'ampia
offerta che racchiude la totalità delle necessità del settore.
CONTROLLO DI QUALITÀ DELLA VENDEMMIA
DETERMINAZIONI
Controllo del processo di
Parametri fisico-chimici
maturazione delle uve.
pH
Quando effettuare questa analisi?
Acidità totale
Tre o quattro settimane prima della Densità
data prevista per la vendemmia, ºBrix
effettuando la campionatura ºBaumé
settimanalmente fino alla data di Acido gluconico
Peso 100 acini
raccolta.
Obiettivo dell'analisi
Maturazione fenolica
Conoscere la situazione dell'uva, Potenziale polifenoli
l'evoluzione della sua maturità Potenziale antocianine
(chimica e fenolica) e determinare il Contributo dei semi
momento ottimo della vendemmia, Parametri fisico-chimici
oltre al suo potenziale di qualità.
Precursori aromatici glicosilati
Parametri da analizzare
Determinazione del potenziale
Parametri fisico-chimici, analisi aromatico
mediante quantificazione
dell'acido mallico, dell'acido dei composti
precursori degli aromi
tartarico, del potassio, ecc.
(frazione aromatica glicosilata)
CONTROLLO GENETICO DI IMPIANTO
Identificazione genetica del ceppo
che effettua la fermentazione per un
controllo integrale del processo.
Quando effettuare questa analisi?
Durante la fermentazione alcolica o
mallolattica, quando sono state
completate 2/3 delle parti del
processo.
Obiettivo dell'analisi
Conoscere mediante analisi genetica
il ceppo che effettua la fermentazione
alcolica o malolattica, evitando le
possibili deviazioni conseguenti
all'impianto di ceppi non desiderabili.
Parametri da analizzare
Profilo genetico.
Constatazione di situazioni non
desiderate associate a problemi e
anomalie nel processo di
fermentazione.
Quando effettuare questa analisi?
Durante la fermentazione (alcolica o
malolattica), per seguire la sua
evoluzione o quando avviene un
rallentamento della fermentazione.
Obiettivo dell'analisi
Assicurare una fine della
fermentazione alcolica e malolattica
soddisfacente, rilevare i possibili
problemi e rendere disponibili mezzi
adeguati per sanare gli effetti
negativi. In caso di arresto della
fermentazione, conoscere il motivo
che l'ha causata e potere
correggerlo.
Parametri da analizzare
Consumo di glucosio-fruttosio,
controllo della densità/massa
volumica, acido acetico,
determinazione della popolazione
microbica vitale.
DETERMINAZIONI
Parametri di colore
Intensità colorante
Abs 420, 520 y 620 nm
IPT
Tannini
Antocianine
Studio di imbrunimento
Abs 420 nm
Abs 440 nm
Catechine
Studio organolettico
Raccomandazione di trattamento
Analisi della micro-ossigenazione
Intensità colorante
Abs 420, 520 y 620 nm
IPT
Tannini
Antocianine
Acetaldeide
Ossigeno dissolto
Torbidità
pH
Solforosa
Parametri fisico-chimici
pH
Glucosio+fruttosio
Acido acetico
Solforosa
Gradazione alcolica acquisita
Densità
Massa volumica
Acido L-mallico
Acido L-lattico
Microbiologia
Conteggio dei lieviti
Conteggio dei batteri lattici
Vitalità cellulare dei lieviti
Studio degli arresti della fermentazione
Prova di risemina con ceppo
di Saccharomyces specifico
Controllo nutritivo
NFA
NOPA
Ammonio
Acido L-Malico
Acido L-Lattico
Conta batteri lattici
pH
Solforosa
Determinazioni genetiche
Impianto di ceppo in fermentazione
mediante PCR (reazione in catena
della polimerasi): studio del profilo
genetico delle seguenti specie:
- Saccharomyces cerevisiae
- Oenococcus oeni
DETERMINAZIONI
Controllo della fermentazione malolattica
DETERMINAZIONI
CARATTERISTICHE CROMATICHE DEL VINO
Controllo dell'evoluzione del colore
del vino nel tempo.
Quando effettuare questa analisi?
In qualsiasi momento dell'elaborazione.
All'inizio per determinare il potenziale
fenolico del fino e alla fine per
conoscere i parametri del colore
acquisito.
Obiettivo dell'analisi
La conoscena degli attributi di colore
del vino elaborato e il rilevamento di
possibili deviazioni, come ossidazioni
e/o imbrunimenti, e l'applicazione di
un trattamento preventivo/curativo.
Il loro studio permette di ottenere il
massimo da tecniche di cantina
come la micro-ossigenazione.
Parametri da analizzare
Intensità colorante, indice dei
polifenoli totali, indice di Folin,
tannini, antocianine, catechine, ecc.
CONTROLLO DEI PROCESSI DI FERMENTAZIONE
CHIARIFICA E STABILIZZAZIONE DEL VINO
Scelta del trattamento enologico
adeguato per ottenere il grado di
limpideza richiesto dal
consumatore.
Quando effettuare questa analisi?
Dopo la fermentazione alcolica e
malolattica e prima della
stabilizzazione e della chiarificazione
dei vini.
Obiettivo dell'analisi
Stabilire un processo di chiarificazione
effettivo ottenendo un vino pulito che
non perde i propri attributi
organolettici.
Ottenere la stabilità chimica e
microbiologica del vino per evitare
problemi indesiderabili e perdita di
qualità del prodotto.
Parametri da analizzare
Studio organolettico, determinazione
della torbidità, analisi della sulfurosa,
etc., con il fine di stabilire i chiarificanti
da usare e la loro dose ottimale.
Identificazione delle instabilità che
permettono l'adozione di misure
preventive e/o correttive.
DETERMINAZIONI
Studio della chiarifica
Dose chiarificante
pH
Solforosa
Torbidità
Studio organolettico
Studi di stabilizzazione
Dose di bentonite per stabilizzazione
proteica
Dose di CMC (gomma di cellulosa)
per stabilizzazione tartarica
Intercambio cationico per
stabilizzazione tartarica
Controllo microbiologico
Conteggio dei lieviti
Conteggio dei batteri lattici
Conteggio dei batteri acetici
Conteggio di Brettanomyces
pH
Solforosa
Controllo previo all'imbottigliamento
Stabilità proteica
Stabilità della materia colorante
Stabilità tartarica
Stabilità microbiologica
Tutte le determinazioni individuali, così come il resto di packs analitici si trovano nel
nostro “Catalogo dei Servizi Analitici”, disponibile per il suo scaricamento nel sito
web (www.agrovin.com), insieme al resto dei relativi documenti:
Richiesta di analisi generale / esportazione.
Certificato ENAC.
Allegato Tecnico ENAC (portata dell'accreditamento).
PRODOTTO
FERMENTAZIONE ALCOLICA
Lievi aroma ci
per vini bianchi
Lievi aroma ci
per vini rosa
Lievi per vini rossi
Collezione Viniferm
FLOTTAZIONE
PRECISIONE ENZIMATICA
Lievi
Non-Saccharomyces
Enzimi per vini bianchi
Enzimi per vini rossi
Enzimi da affinamento
Mos limpidi
ad alto rendimento
STRUTTURA E VOLUME
Polisaccaridi
e mannoproteine
Tannini Enologici
Tannini da svinatura
e affinamento
Tannini di Rovere
Capitolo
ALTERNATIVE
5,7
7
7
7
7
6,7
7
7
7
7
7
7
7
12,15
12,15
10,11,13
10,11,14
10,11,14
10,11,14
10,11,15
10,11,16
10,11,16
10,11,16
10,11,16
10,11,17
10,11,18
19
24,29
25,29
29,33
29
27,29
29
29
28,29
28,29
28,29
29
29,33
33,59
33,59
33
33
33
33
36
36
36,37
37
37
37
38
38
38
38
39
40
40
40
40
40
41
41
41
41
41
41
FERMENTAZIONE MICRO O
2
MALOLATTICA
Lievi varietali
per vini bianchi
Pagine
CHIARIFICA DI MOSTI
Nutrizione
Combinata
e Inorganica
Prodo o
Ac max Natura
Ac max VIT
Ac max GSH
Ac max Oeni
Ac max Corcell
Ac max Plus
Ac max FERM
Ac max XL
Ac pasa ECO GREEN
Ac pasa
Ac pasa FAST
Fosfato biammonico
Tiamina Dosage
Viniferm REVELACIÓN
Viniferm DIANA
Viniferm ELEGANCIA
Viniferm AURA
Viniferm PASIÓN
Viniferm FLORA
Viniferm EMOCIÓN
Viniferm SENSACIÓN
Viniferm TTA
Viniferm RVA
Viniferm CARÁCTER
Viniferm CT007
Viniferm 3D
Viniferm NSTD
Enozym LUX
Enozym AROME
Enovin FL
Enovin CLAR
Enozyn VINTAGE
Enovin CROM
Enovin COLOR
Enovin PEPTINASE
Enovin VARIETAL
Enozym GLUCAN
Enovin LYSO
Enovin FL
Proveget FLOT
Proveget QUIT
Vinigel Fl
Vinigel CRISTAL
Maxibent FL
Silisol FL
MannoBLANC
MannoCROM
SuperBOUQUET
SuperBOUQUET MN
MannoPLUS
MannoCUP
Galitan
Tanicol SÚPER
Vinitanon
Tanicol XE
Tanicol VINTAGE
TAN Reac ve
TAN Su l
ProtecTAN
FiniTAN
SuaviTAN
Tanicol RED Vintage
Tanicol Thiol Vintage
Robletan ESTRUCTURA
Robletan OAKBLEND
Robletan COEUR
Robletan ÎCONE
Alterna ve
nell'elaborazione
Cara eris che
Aromi intensi di vaniglia
Intensità e complessità aroma ca
Aromi intensi di spezie e legno nobile
Cioccolato fondente, caffé, affumicatura,…
Grande apporto di tannini ellagici
Vaniglia, noce, chiodi di garofano,…
Massima complessità aroma ca
Macchinari di microssigenazione estremamente precisi
Ges one integrale
dell'ossigeno
Ba eri La ci
Chiarifican Sele vi
Chiarifican
di Origine Vegetale
CONSERVAZIONE
NUTRIZIONE
Nutrizione
Organica
Cara eris che
Incremento dell'espressione aroma ca e varietale del vino
Mos altamente chiarifica
Previene l'ossidazione e l'imbrunimento dei vini
Nutriente per la fermentazione malola ca
Arres di fermentazione. Eliminazione delle sostanze tossiche
Grande apporto nutrizionale. Arres di fermentazione
Nutriente complesso ad ampio spe ro
Nutrien per elaborazioni sequenziali
Favorisce la mol plicazione cellulare
Favorisce la mol plicazione cellulare
Favorisce la mol plicazione cellulare
Favorisce la mol plicazione cellulare
Riduce la fase di latenza cellulare. Diminuisce i tassi di acidi chetonici
Pienezza aroma ca. Profilo olico varietale
Vini bianchi varietali e/o fermenta in barrique
Aromi primari limpidi e floreali
Profilo amilico e sicurezza fermenta va
Aromi tropicali e fru a
Complessità floreale e sfumature di uva bianca. Vini dolci
Vini rosa intensamente fru a
Profilo fru ato con stru ura in bocca
Vini rossi giovani aroma ci
Fru a e stru ura. Vini meno alcolici
Note varietali con sfumature balsamiche
Stabilità del colore
Volume in bocca
Fermentazione sequenziale
Enzima liquido molto concentrato per chiarifiche veloci
Macerazione pellicolare di uva bianca
Flo azione di mos
Sfecciatura sta ca. Flo azione
Estrazione e stabilità del colore
Estrazione del colore
Estrazione del colore
Filtrazione e chiarifica dei vini
Valorizzazione aroma ca
Ro ura di polisaccaridi
Lisozima
Enzima pec nasi con alta concentrazione di pec nliasi
Proteina vegetale
Proteina vegetale
Gela na ad alto peso molecolare
Gela na ad alto peso molecolare
Bentonite calcica a vata
Gel di silice
Intensistà aroma ca e volume in bocca
Stru ura e stabilità nei vini rossi
Incremento del contenuto di polisaccaridi
Incremento del contenuto di polisaccaridi e mannoproteine. Effe o rapido
Incremento del volume in bocca. Effe o immediato. Mannoproteine purificate
Eliminazione dei compos solfora indesidera
An ossidante per vini bianchi e rosa
Stabilità del colore ed effe o an ossidante nei vini rossi
Effe o an ossidante nei mos e vini
Stabilità del colore nei vini rossi
Tannino d'uva in macerazione
Stabilizzazione del colore e apporto di stru ura
Incremento dell' aroma e della stru ura
Protezione del potenziale polifenolico
Definizione di aroma e stru ura
Preparazione di vini varietali e con volume nell'imbo gliamento
Incremento della complessità aroma ca. Intensificazione del fru ato
Incremento della complessità aroma ca. Freschezza nei vini bianchi
Stru ura e protezione an ossidante
Note dolci di legno (vaniglia, cioccolato,…)
Grande complessità (caramello, caffé, …)
Elevata intensità aroma ca (fru a secca, spezie,…)
Prodo
a base di SO2
An ossidan
Vini rossi con marcata espressione polifenolica ed elevato grado alcolico
Vini bianchi varietali con pH basso
Fermentazione malola ca di vini con pH molto basso
Protocollo di coinoculo dei ba eri la ci Viniferm OE
Eliminazione di proteine e polifenoli ossida o ossidabili
Protezione contro le ossidazioni indesiderate
Armonizza e protegge l'evoluzione del colore
Eliminazione di catechine e leucoantociani
Eliminazione del colore nei mos e nei vini.
Eliminazione del colore nei mos e nei vini. Decolorazione di mos
Eliminazione del colore nei mos e nei vini. Decolorazione di mos
Eliminazione di aromi di riduzione. Deodorante
Chiarifica di mos durante la sfecciatura o la fermentazione alcolica
Eliminazione della torbidità, proteine e imbrunimen
Chiarifica di mos in fermentazione
Chiarifica di mos di varietà ossidabili
Chiarifica di mos per flo azione
Metabisolfito di potassio in polvere
Diossido di zolfo liquefa o
Soluzione liquida di bisolfito di ammonio
Soluzione liquida di bisolfito di potassio
Protezione an ossidante in uva o mosto
Protezione an ossidante in uva o mosto des nato a vini bianchi o rosa
Protezione an ossidante in uva o mosto des nato a vini rossi
An ossidante in mos e vini
Macchinario per lo scambio ca onico
Ges one del pH
LABORATORIO
Capitolo
PRODOTTO
Laboratorio
Prodo o
Spirit INTENSE
Spirit FORTE
Spirit CLASSIC
Spirit SPECIAL
Spirit NATURE
Spirit STRUCTURE
Spirit ELEGANCE
DosiOx QX2
DosiOx SX1
DosiOx Pupitre
Pagine
45
45
45
45
45
45
45
49
49
49
Viniferm OE104
Viniferm OE322
Viniferm OE Acid
Protocollo di Coinoculo
53
53
53
54,55
BCP XXI
PVCEL
Triplex R
Divergan
Croer F10X
Croer F10X H
Croer G10X
Croer DO
Proveget 100
Proveget CLAR
Proveget CRISTAL
Proveget QUIT
Proveget FLOT
Metabisolfito di Potassio
Diossido di zolfo
Sulfamol 640
Sulphur
Redoxvin AROME
Redoxtanin B
Redoxtanin T
Ácido ascórbico
FreeK+
58
58
58
58
58
58
58
58
59
59
59
33,59
33,59
63
63
63
63
63
63
63
63
67
Osservazione del processo di maturazione delle uve
Controllo della qualità
della vendemmia
71
Evitare anomalie fermenta ve
Percorso
dei processi fermenta vi
71
Iden ficazione gene ca del lievito che s mola la fermentazione
Controllo gene co
d'impianto
71
Osservazione dell'evoluzione del colore del vino nel tempo
Cara eris che
croma che del vino
71
Scelta del tra amento enologico adeguato per o enere la limpidità desiderata
Chiarifica
e stabilizzazione del vino
71
AENOR
E
www.agrovin.com
Empresa
Registrada
ER-0594-1997
ISO 9001
Fly UP