Calci e pugni al tifoso juventino Arrestati per tentato omicidio
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Calci e pugni al tifoso juventino Arrestati per tentato omicidio
ATTUALITÀ Martedì 14 maggio 2013 21 @ commenta su www.liberoquotidiano.it Pestaggio fuori dallo stadio Calci e pugni al tifoso juventino Arrestati per tentato omicidio Due ultrà del Torino prima del derby di andata avevano sfigurato un uomo perché indossava una sciarpa bianconera. Identificati grazie a un video ::: ALESSANDRO DELL’ORTO Renato Croveri, 46 anni, stava andando allo stadio, quel sabato 1 dicembre 2012. Tifoso juventino - ma non fanatico, non apparteneva a nessun gruppo ultrà - sciarpa bianconera arrotolata al collo e cellulare appiccicato all’orecchio per raccontare chissà a chi l’emozione di essere a pochi passi dal derby di Torino, Renato camminava a passo svelto, quel sabato 1 dicembre. Fin quando, all’altezza del parcheggio del centro commerciale inglobato nello Juventus Stadio, ha incrociato - casualmente - un gruppo di ultrà granata. Non se ne è nemmeno accorto. Loro, però - Francesco Rosato, 26 anni, e Domenico Mollica, 30 anni -, si sono accorti di lui. Si sono staccati, con pochi altri supporter, dal corteo e, secondo la ricostruzione dell’accusa, l’hanno preso alle spalle. Un colpo alla nuca e uno sgambetto - rifilati con sincronia - e Renato è finito a terra stordito, quel sabato 1 dicembre. Ed era solo l’inizio dell’inferno. Francesco e Domenico hanno infierito sull’uomo ormai incosciente, calci, pugni, cinghiate. E poi, alla fine del «vile pestaggio» (così l’ha definito Giuseppe Petronzi, il capo della digos di Torino), la fuga mentre il tifoso juventino, barcollando, provava a rialzarsi per chiedere aiuto. Il risultato dell’aggressione è stato devastante. Renato Croveri è stato ricoverato del reparto di chirurgia maxillo-facciale dell’ospedale Giovanni Bosco con fratture multiple nel “complesso orbito-maxillo-zigomatico bilaterale” e nella “macro orbita destra, con insellamento della regione gabellare e mal occlusione posttraumatica”, come dice il referto. Tradot- Aggressione a Caserta . te nascosto dagli uomini della Squadra MACERATA CAMPANIA (CASERTA) mobile di Caserta, che lo hanno subito individuato come aggressore della giovane, L’ha picchiata e picchiata ancora, si è costituito, accompagnato dalla sorelfino a ridurla in fin di vita. Rosaria la, avvocato e suo legale, al posto Aprea, 20 anni, di Marcianise, di polizia di Casapesenna. miss Yacht Club 2010 (aveva I medici hanno dovuto vinto il concorso a Pesaro), operare due volte Rosaria ora lotta per sopravvivere che dal fidanzato, con cui all’ospedale di Caserta. Il convive da due anni, ha fidanzato, Antonio Calienavuto anche un bambido, ventisettenne di Casal no. Ha dovuto subire di Principe, già noto alle forl’asportazione della milza, ze dell’ordine per lesioma un’emorragia interna ni personali, violazione Antonio Caliendo [Ansa] l’ha fatta tornare sotto i ferri di domicilio, ingiuria e poco dopo il primo interviolenza privata, dopo vento. Ora è in prognosi riun litigio l’ha colpita ripetutamente servata e sotto costante osservazione. all’addome, procurandole la lesione della Non è la prima volta che la giovane mammilza. Caliendo, dopo essersi inizialmen- ma è vittima delle aggressioni di Calien- to, faccia completamente sfasciata. E loro, Francesco Rosato e Domenico Mollica? Probabilmente credevano di averla passata liscia, visto che per cinque mesi non sono più stati chiamati in causa. Fino a ieri. Quando sono stati arrestati dalla digos di Torino con l’accusa di tentato omicidio. Entrambi - secondo gli inquirenti - sono «soggetti conosciuti» e «inclini alla violenza». Il fermo è stato stabilito per il pericolo di fuga di Francesco, che stava per recarsi all’estero «a breve», e per la non volontà di collaborare di Domenica, che avrebbe dichiarato agli inquirenti fatti smentiti dalle immagini. Per il pubblico ministero Antonio Rinaudo, che ha firmato il decreto di fermo, entrambi «in concorso con altri soggetti ancora sconosciuti hanno posto in essere atti idonei diretti in modo non equivoco a cagionare la morte della vittima, non riuscendo nell’intento per cause indipendenti dalla loro volontà. Con l’aggravante dei futili motivi». Cinque mesi per riuscire a identificare i due presunti colpevoli, un lavoro difficile e meticoloso e ad aiutare gli investigatori è stato un filmato delle telecamere di sorveglianza del luogo. Unico appiglio, però, perché - tipico del mondo ultrà - le tifoserie non hanno collaborato e dalla questura denunciano «un clima di omertoso silenzio e complicità». «Purtroppo questi episodi - ha spiegato Petronzi - permangono, nonostante abbiamo due stadi a prova di sicurezza. Mi piacerebbe sentire ogni tanto una parola, che faccia capire che questi comportamenti non hanno cittadinanza. Lo stadio è per tutti, per le famiglie». INCASTRATI DAL FILMATO I due tifosi granata arrestati sono stati incastrati dai filmati degli impianti di sorveglianza posti nelle vicinanze dello stadio. Ecco tre fermo immagine del video. Nella prima fotografia in alto (nel cerchio rosso) i due ultrà colpiscono Renato Croveri. Nella seconda si vede il tifoso bianconero a terra svenuto, mentre i due infieriscono con calci e cinghiate. Nella terza foto l’uomo si rialza barcollando per chiedere aiuto. I due aggressori - Francesco Rosato, 26 anni, e Domenico Mollica, 30 anni, sono accusati di tentato omicidio [Ansa] spettacolo. Un sogno che coltivava sin da ragazzina, ma che era tutt’altro che condiviso con il suo convivente il quale, dopo la nascita del figlio, l’aveva obbligata a do. Già nel 2010, durante il concorso di stare a casa. L’ennesimo fatto di violenza Pesaro, l’uomo l’aveva picchiata brutal- domestica, che lascia sconvolta l’intera mente, tanto che anche in quel caso Ro- Italia perché vede vittima una donna insaria aveva dovuto ricorrere alle cure difesa e senza il coraggio di ribellarsi e abdell’ospedale. A quanto pare il bandonare, per paura, una situaventisettenne non voleva che zione drammatica e di cui, dula fidanzata sfilasse. Il solito rante la sua visita a Napoli di circolo vizioso, insomma, ieri, ha parlato anche la un meccanismo perverso presidente della Camera innescato da una gelosia Laura Boldrini: «La quemorbosa. Più volte la mastione femminile è una dre della miss aveva cerdelle grandi questioni del cato di convincerla a tirarsi nostro Paese. La politica fuori da un rapporto malato, ha detto - deve dare ma nonostante l’evidenza dei risposte a una siRosaria Aprea [Ansa] fatti, la giovane non aveva voluto tuazione che sta disentir ragioni. ventando allarRosaria non aveva un lavoro e la sua mante, ci deve essere più attenzione su ambizione era proprio quella di diventa- come prevenirla e dare gli strumenti nere modella e sfondare nel mondo dello cessari a chi opera in questo ambito». Massacrata dal convivente: ex miss in pericolo di vita ::: CHIARA GIANNINI Timbrò per la segretaria, sindaco condannato Sono stati condannati rispettivamente a due anni e quattro mesi e due anni di carcere Mauro Meneguzzi, sindaco di Sauze d’Oulx, nel torinese, e la sua segretaria, Rita Bobba. Lo ha deciso il gup di Torino, Eleonora Pappalettere, che ha aumentato di alcuni mesi le pene chieste dal pm Francesco Saverio Pelosi. Secondo l’accusa il primo cittadino, accusato di truffa e falso, avrebbe bollato il badge al posto della donna che in realtà non era in ufficio. Meneguzzi si era giustificato spiegando che la sua segretaria lavorava spesso anche fuori dall’ufficio. Balcone crollato a Napoli: c’è una quarta vittima Si aggrava il bilancio del crollo del balcone in corso Garibaldi a Portici, in provincia di Napoli: sale a quattro il numero delle vittime. È morto anche Michele Fiengo, di 65 anni. L’uomo si trovava ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Loreto Mare nella città partenopea. Come si ricorderà il crollo del balcone era avvenuto la sera di domenica 5 maggio mentre era in corso la processione in onore di San Ciro. Alpi Pennine, pensionata scivola sull’erba e muore Una escursionista di 65 anni è morta, nel pomeriggio di ieri, scivolando sull'erba e poi sulle rocce sottostanti sul Pizzo Nona, a circa 2200 metri a Rimella, in provincia di Vercelli. L’allarme è stato dato verso le ore 14,40 da uno dei componenti del gruppo di alpinisti sceso al vicino rifugio di A-Helo, al Colle della Dorchetta. L’elicottero del Soccorso Alpino ha constatato la morte della donna e il corpo è stato recuperato. Turista accoltellata, arrestata una coppia Hanno accoltellato una turista francese per rapinarla, ma le immagini del sistema di video sorveglianza di un esercizio commerciale li hanno incastrati. Il fatto è accaduto a Palermo dove la Polizia ha arrestato Salvatore Ambrogio, 54 anni, pregiudicato, e la compagna Valentina Rizzo, 25 anni. Entrambi dovranno rispondere di rapina aggravata in concorso. I fatti contestati ai due malviventi risalgono al 21 agosto scorso, quando una turista francese in giro per il centro storico cittadino fu avvicinata dalla coppia che si offrì di farle da cicerone.