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Spettroscopia di perdita di energia EELS o HREELS
Spettroscopia di perdita di energia EELS o HREELS Gli elettroni primari possono interagire anelasticamente con il campione depositando energia attraverso tre diversi meccanismi: interazione 1) coulombiana e 2) da impatto genera: eccitazioni elettroniche (coppie elettrone buca, eccitazioni interbanda, eccitazioni collettive (plasmoni)); eccitazioni vibrazionali (localizzate o delocalizzate (fononi)) 3) interazione di scambio genera eccitazioni magnetiche (coppie di Stoner e magnoni). La probabilità di perdita è relativamente piccola (ordine 10-2) per cui, in genere, la probabilità che un elettrone perda più quanti di energia (perdite multiple e combinate) può essere trascurata. Interazione coulombiana o dipolare Per lo studio delle superfici si usano elettroni primari con energie tra 1 e 20 eV che colpiscono il campione ad angolo radente. Per lo studio del volume elettroni energetici in grado di penetrarlo (>50 keV). Percorrendo la sua traiettoria l’elettrone genera in ogni punto del cristallo un campo elettrico variabile con il tempo. Per superfici metalliche le linee di tale campo sono intercettate dalle cariche di schermo ed incidono normalmente alla superficie stessa. Per i semiconduttori l’intercetta forma un certo angolo con la superficie per cui ha una componente parallela ad essa. La sua trasformata di Fourier dell’andamento di tale campo con il tempo contiene tutte le frequenze. Il campo generato dall’elettrone è pertanto equivalente a quello dovuto a luce bianca e pertanto il meccanismo di perdita dipolare è equivalente all’assobimento di luce infrarossa (Infrared spectroscopy). Dopo la perdita di energia, l’elettrone viene riflesso dalla superficie. La sezione d’urto è data dal quadrato dell’elemento di matrice contenente il momento di dipolo dinamico, µ, della transizione in studio (contenuto nella Loss Function P(q||,ω)). I/I0=A µ2 con I0 intensità del fascio riflesso elasticamente Volume: high energy electron energy loss spectroscopy Ex: Plasmon Losses vs film thickness ωsp ωp EELS a bassa energia EELS ad alta risoluzione per spettroscopia di superficie L’interazione coulombiana va come r-2, e comincia ad essere importante a grandi distanze dal campione. In tali condizioni la superficie viene illuminata in modo uniforme con sfasamenti piccoli sulle distanze atomiche. Le eccitazioni dipolari corrispondono quindi a piccoli valori del momento trasferito q|| o a grandi lunghezze d’onda (cono dipolare) . La probabilità di perdita è massima quando la velocità di fase dell’onda coincide con la velocità dell’elettrone parallelamente alla superficie poiché l’eccitazione può essere reiterata in fase (condizione di surfing) Modello a tre strati per la Loss Function vuoto superficie volume Funzione dielettrica efficace La funzione dielettrica acquisisce una dipendenza da q|| a causa dello spessore W dello strato superficiale Cono dipolare Ag surface Plasmon HREELS La dipendenza di P(q||) comporta che non sia possibile eccitare quasiparticelle a q|| =0. Il cono dipolare è pertanto cavo. Il massimo della sezione d’urto differenziale si ha alla condizione di surfing. hω θE = 2E i con Ei energia degli elettroni incidenti Dipendenza da q|| della perdita di energia in uno strato di Cs su Si(111) 7x7 misurata con ELS-LEED (elettroni incidenti quasi perpendi-colarmente alla superficie). Ad 1 monostrato (PL) la perdita è dovuta al plasmone di superficie. Essendo dipolare presenta il caratteristico lobo bucato al centro. Oltre il monostrato l’eccitazione del modo di multipolo diventa dominante (max a q||=0). Dipendenza dall’Energia E Per perdite dovute ad adsorbati 1 Σ∝ E Le perdite dovute ad eccitazioni di superficie quali fononi o plasmoni, decadono esponenzialmente con la profondità e possono venire eccitate su tutto il volume in cui sono presneti. Si può dimostrare che la probabilità di perdita va come 1 Σ∝ E Nell’EELS dipolare conviene pertanto lavorare ad angoli radenti ed energie basse. La condizione sperimentale ottimale per osservare perdite poco intense si ha quando tutto il cono dipolare è contenuto nell’accettanza angolare dell’HREELS. Interference phenomena (LEED fine structures) and reflectivity structures Nella misura riportata a destra, la perdita avviene principalmente prima della riflessione. Poiché in queste condizioni la probabilità di riflessione varia fortemente in funzione dell’energia, ne risulta uno spettro continuo fortemente strutturato. Perdita di energia Il processo di perdita di energia può avvenire sia lungo al traiettoria di avvicinamento che lungo quella di allontanamento dalla superficie ed i due processi, essendo coerenti, interferiscono. Riflettività elastica I modi che si possono osservare per scattering coulombiano sono quelli cui corrisponde un momento di dipolo verticale alla superficie, corrispondenti a modi totalmente simmetrici rispetto al substrato. attivo inattivi La simmetria dice però solo se un modo è osservabile, non quanto è grossa la sua sezione d’urto. Esempio di analisi chimica attaverso le frequenze vibrazionali Etilene su Pt(111) dissocia formando etilidene ed H. L’etilidene adsorbe con l’asse CC verticale alla superficie dando pertanto luogo ad una forte intensità dipolare per tale modo Scattering da impatto probabilità di perdita dipende dalla potenza dell’urto ed aumenta pertanto con Ei. Urto a piccole distanze … scambio di tutti i possibili momenti. Oscillazioni LEED vs Ei e angolo θ Es: fononi su Ni(100) Il modo S6, polarizzato parallelamente alla superficie si osserva in una stretta finestra di energia. Analisi delle traiettorie in un deflettore cilindrico mv 2 2 Eo = = eε r r r ∆V εr = ro r ln( ) r 1 e∆V Energia di passaggio Eo = 2 r (pass energy) ln( o ) r x δE x rα x 2 x 7 x 3 y = y1 cos( 2 ) + r (1 − cos( 2 )) + sin( 2 ) + rα 2 ( cos( 2 ) − cos(2 2 ) − ) r 2 Eo r r 3 r 24 r 8 2 Il fuoco al primo ordine si ottiene per il valore di x per il quale si annulla il termine lineare in α x = rπ ϕ = π = 127° f 2 2 salvo correzioni per i campi distorti dalla presenza delle fenditure e per la carica spaziale. I termini di ordine α2 rappresentano aberrazioni e limitano la trasmissione del dispositivo. In tale condizione le traiettorie che partono da y1 con scostamento δE in energia e α in angolo arrivano alla fenditura di uscita in y2 4 2 y2 = − y1 + r (δE / E ) − rα 3 Con s larghezza della fenditura e ∆EB larghezza della base del picco trasmesso δE+ s 4 2 = ( ) + αi Eo r 3 ∆E B 2s 4 2 = ( ) + αi Eo r 3 δE− s =( ) Eo r