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COMO-CREMONESE 3-3 MANCANO I POSTINI,

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COMO-CREMONESE 3-3 MANCANO I POSTINI,
il
SETTIMANALE
PICCOLO
www.ilpiccologiornale.it
Direttore responsabile Daniele Tamburini • Società editrice: Immagina srl via San Bernardo 37 - Cremona • Amministrazione e diffusione: via San Bernardo 37 - Cremona tel. 0372 435474 - fax 0372 597860
Direzione e redazione: via S.Bernardo 37, Cremona - tel 0372 454931 • [email protected] • Stampa: I.G.E.P. Srl - Industria Grafica Editoriale Pizzorni - Cremona • pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 • [email protected]
Aut. del Tribunale di Cremona n° 5/2013 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 – Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it
Anno I • n. 6 • SABATO 8 FEBBRAIO 2014
Non riceve alcun finanziamento pubblico
Edizione chiusa
alle ore 21
Periodico • € 0,02 copia omaggio
▲
Sono 35 milioni le risorse bloccate nelle pubbliche amministrazioni del nostro territorio. Appello dell’Ance
a pagina 3
ROVINATI DAL PATTO DI STABILITA’
Il presidente Carlo Beltrami: «Decine di imprese attendono i pagamenti, con ritardi che vanno da alcuni mesi a due anni»
L’EDITORIALE
Se le istituzioni non
funzionano, di chi la colpa?
C
COMO-CREMONESE 3-3
a pagina 2
POSTE E DISSERVIZI
MANCANO I POSTINI,
LETTERE IN RITARDO
di Daniele Tamburini
INIZIATIVA DI REGIONE LOMBARDIA
▲
▲
Ludopatia: un
problema per tutta
la famiglia
a pagina 5
L’INTERVISTA
a pagina 7
Felice Besostri:
«Legge elettorale,
ma che Italicum è?»
L’INTERVISTA A LAURA CALCI CHIOZZI
Il tecnico Torrente (Foto L. Dassi)
VOLLEY SERIE A1
Vanoli, turno di riposo
utile per ricaricarsi
in vista di Sassari
Pomì più forte
con l’ingaggio
di Tai Aguero
Crema resta in lizza
per accedere
al campionato di C1
L’Imbalplast Soncino
punta ancora
sulle giovani leve
a pagina
26
a pagina
26
a pagina 8
PIADENA-DRIZZONA
▲
a pagina 26
CICLISMO
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▲
▲
a pagina 25
RUGBY
Il racconto
dell’Esodo
da Fiume
▲
BASKET SERIE A
a pagina 24
a pagina 4
Arriva il “Lombard”
la moneta virtuale
per le aziende
LA STORIA
▲
LO SPORT
redo di conoscere la Costituzione come un qualunque
cittadino medio: non approfonditamente. Leggo spesso,
però, autorevoli studiosi di diritto (vedi anche l’intervista all’avvocato Besostri nelle pagine interne) che lanciano allarmi: la Costituzione sfregiata, la Costituzione ignorata. A volte, per noi cittadini
non è semplice giudicare, ma è lecito porsi alcune domande. La prima: l’organismo che deve decidere se
una legge rispetti la Costituzione ha detto che no, l’attuale legge elettorale non la rispetta. Uno potrebbe
pensare: benissimo, cambiamo modello. E invece, due
tra i protagonisti politici più importanti del Paese si
accordano per riproporne una sostanzialmente uguale
a quella vigente e “condannata”. Solo che cambierebbe nome, da “porcellum” a “Italicum”, sicuramente
più elegante. Andiamo avanti: si parla di riformare il
Senato. Poiché sta male che in democrazia ci sia una
Camera sola a fare le leggi, ma si dice che il doppio
passaggio da Camera al Senato allunga troppo i tempi,
bene, si prende quest’ultimo e lo si trasforma in un’assemblea che anche quelle di condominio sono molto
più incisive. Sindaci, Presidenti di Regione, esponenti
della società civile che affiancherebbero la Camera
senza sovrapporvisi. A fare che? Non si sa bene. Però,
senza stipendio. Ma, se è un problema di costi, l’alternativa ci sarebbe subito: ridurre considerevolmente gli
emolumenti di deputati e senatori da ora, da subito. E
poi i costi ci sarebbero comunque: le spese di viaggio,
per dire, e di soggiorno; il tempo distolto dalle funzioni specifiche dei componenti. E poi, forse una seconda
lettura delle leggi è utile. Dice: ma le istituzioni non
funzionano. Io credo che se il Senato non funziona, se
la Camera non funziona, se la Regione non funziona
etc… non sia colpa della Costituzione. È colpa di chi
ne fa parte. Quindi, è colpa nostra che ce li mandiamo.
Eppure no, non è nemmeno così, almeno da un po’,
perché cosa scegliamo, con le liste bloccate? Siamo in
un ginepraio, in un continuo paradosso.
pagina 19
«Presentata la nuova
caserma “Tosatto”
dei Vigili del fuoco»
CREMONA
2
Sabato 31 Agosto 2013
Poste, disservizi e problemi organizzativi
Rispetto alle necessità mancherebbero 12 portalettere, ma il sindacato ridimensiona: «numeri esagerati, nuove risorse già operative»
Ritardi nelle consegne e difficoltà a smaltire le ferie. Slp-Cisl: «Questione di giorni, in arrivo la mappatura delle zone»
Slp-Cisl «Ma quale
Privatizzazione?»
«Da quando il Governo ha deciso di cedere
quote di minoranza di Poste Italiane, e di altre
aziende - lamenta la Slp-Cisl nazionale - tutti i
mezzi di comunicazione, per semplificazione di
linguaggio, hanno cominciato a parlare di “privatizzazione”. E tutti i pappagalli replicanti ora
parlano di privatizzazione!! Una azienda si privatizza quando si cedono le quote di maggioranza
e di controllo dell'azienda stessa, cosa che non
accadrà con Poste il cui controllo resta nelle
mani dello Stato con il 60 per cento della proprietà. Il “padrone” delle Poste è uno Stato fortemente indebitato e quindi alla ricerca disperata di risorse per far fronte alle emergenze del
paese. Anche noi critichiamo severamente alcune passate privatizzazioni che hanno regalato
ad “amici degli amici” aziende importanti come
Telecom e quindi seguiamo con attenzione le
scelte dell'Esecutivo. Il decreto del Governo va
nella giusta direzione per alcuni buoni e semplici
motivi: anzitutto, viene messa sul mercato una
quota di minoranza di Poste Italiane indivisa;
secondariamente, le quote vengono offerte ai
risparmiatori oltre che agli investitori istituzionali; terzo, una quota (noi insistiamo per il 5%)
viene offerta ai dipendenti postali. L'operazione
è solo agli inizi e durerà alcuni mesi durante i
quali, siamo certi, il sindacato avrà un ruolo importante nella discussione. La nostra posizione
è che le quote vadano distribuite ad una platea
la più ampia possibile per evitare pericolose
concentrazioni di quote a pochi soggetti. Le
quote importanti offerte ai dipendenti postali
debbono essere gratuite e indivise in modo tale
che anche i lavoratori-azionisti (e non i sindacati) possano esprimere la loro rappresentanza
negli organi societari al pari degli altri azionisti e
partecipare agli utili d'impresa. Così funziona in
altri paesi ed è questa la strada che indica
l'Unione Europea per aprire le aziende alla democrazia economica. Noi faremo la nostra parte
per difendere, come sempre, Poste Italiane e la
sua unicità a garanzia della difesa dei posti di
lavoro dei 140 mila dipendenti della più grande
azienda del paese».
D
di Michele Scolari
opo le proteste degli utenti suscitate dal trasferimento del ritiro raccomandate al centro di smistamento di via S. Bernardo, sembra che per le Poste si profilino ancora altri nodi da districare.
Da indiscrezioni raccolte negli ultimi giorni, sembrerebbe che vi siano
altri problemi cui l'azienda si troverebbe a dover far fronte, e non riguardanti solamente le proteste degli utenti destinatari della corrispondenza (per la quale, in alcune zone
della città, i ritardi nella consegna
della posta raggiungerebbero anche
le due settimane). Si parlerebbe sì di
ritardi nelle consegne, ma anche di
carenze d'organico (che secondo
alcune voci raggiungerebbe addirittura il numero di dodici portalettere
per la zona di Cremona). Contestualmente, i nodi insoluti riguarderebbero anche i giorni di ferie da smaltire
nonché la mancanza di risorse per le
sostituzioni. E in alcune zone, gli
utenti lamentano, nella consegna
della corrispondenza, ritardi anche
di un paio di settimane.
Un quadro che i sindacati condividono su alcuni punti, ma che ridimensionano su altri. A cominciare
dal numero dei portalettere mancanti: una cifra che Pietro Triolo, della
segreteria sindacale Slp-Cisl, giudica «sicuramente esagerata. E' innegabile che la carenza di personale
rappresenti un problema, ma non mi
risulta affatto che sia così elevata. E'
facile discutere sui numeri e, inoltre,
ciascuno poi li può leggere come
vuole. Invece un dato concreto che
presume una lettura unilateralmente
positiva è il recente rinforzo del nostro organico con risorse fresche
giunte nelle scorse settimane: si parla di quattro nuovi contratti a tempo
indeterminato. Certo il problema
della carenza non sarà così comple-
tamente risolto e al netto la carenza
di personale c'è, ma l'arrivo delle
quattro nuove unità rappresenta una
risposta concreta ed organizzata
dell'azienda ai problemi sollevati dal
sindacato.
Tra l'altro, va aggiunto che questi
nuovi arrivi costituiscono una prima
"goccia", destinata ad essere seguita nel prossimo futuro dall'arrivo di
altre risorse». La carenza di personale, inoltre, sarebbe legata al problema delle ferie arretrate. Per le quali, precisa
Triolo, sarebbe meglio
parlare «non di ferie arretrate ma di ferie da
smaltire. Non si fa tanto
fatica a fare le ferie ma a
smaltirle». Per questo,
Triolo insiste anche su alcune osservazioni di natura contrattuale: «Come sindacato, stiamo cercando di
proporre soluzioni alle criticità spingendo in due direzioni: anzitutto verso trasformazioni contrattuali da
part-time a full-time, e secondaria-
mente verso un numero maggiore di
contratti a tempo determinato. Le
assunzioni trimestrali infatti sono
utili soprattutto a per coprire le ferie,
le malattie, ecc.».
Il sindacato si trova più in accordo
invece sui disagi relativi alle consegne della corrispondenza, ponendo
però l'accento su alcune osservazioni. «Ci sono stati un po' di disguidi a
gennaio - spiega Triolo - imputabili
soprattutto ad un periodo in cui si
accumulano arrivi straordinari e scadenze come
il canone Rai o come le
imposte, ad esempio
Tarsu, Imu, ecc. Una circostanza dalla quale non
va sottratta neppure la
recente agitazione dei
tecnici alla meccanizzazione, che ha
naturalmente contribuito a causare
altri disguidi ancora o ad amplificare
quelli già esistenti. L'azienda inoltre
ci aveva detto che i flussi di corrispondenza sarebbero diminuiti invece non è stato così: una circostanza
In arrivo
quattro nuove
assunzioni
dovuta anche all'acquisizione di
nuove commesse da Equitalia ed
altri enti simili. E, non per negare i
problemi ma per cercare di vedere le
cose con obiettività, «non va trascurato poi un altro fattore», che può
avere senza dubbio «un influenza
psicologica che può riflettersi anche
sulla percezione della qualità del
servizio da parte dell'utenza». Triolo
si riferisce «alle recenti polemiche
sulla "privatizzazione delle Poste",
un concetto non corretto e frutto di
una semplificazione di linguaggio,
legato al tam tam mediatico che è
seguito alla scelta di Poste Italiane».
In quel frangente, la segreteria nazionale Slp-Cisl aveva replicato che
«un’azienda si privatizza quando si
cedono le quote di maggioranza e di
controllo dell'azienda stessa, cosa
che non accadrà con Poste il cui
controllo resta nelle mani dello Stato
con il 60 per cento della proprietà. Il
“padrone” delle Poste è uno Stato
fortemente indebitato e quindi alla
ricerca disperata di risorse per far
fronte alle emergenze del paese. Per
queste ragioni si è parlato, ciclicamente, della vendita del Bancoposta
o della vendita del patrimonio immobiliare di Poste o, cosa ancor più
pericolosa discussa dal governo a
dicembre, della vendita di Poste Vita. Tutti sappiamo, anche noi “contadini”, che qualunque di quelle tre
scelte avrebbero decretato la morte
di Poste Italiane che riesce a sopravvivere solo grazie alla sua unicità e
alla sua sussidiarità incrociata tra i
diversi settori dell'azienda».
Tornando ai problemi cremonesi,
premesso che «qualche disguido è
possibile in questo periodo dell'anno», «la situazione comunque è in
fase di normalizzazione - assicura il
sindacalista - con l'assegnazione
imminente delle nuove zone, con
una mappatura completa delle esigenze dei vari settori in arrivo per la
prossima settimana».
Cronaca
Sabato 8 Febbraio 2014
Lettera dell’Ance alle pubbliche amministrazioni: «Usufruite dell’allentamento delle restrizioni»
Rovinati dal Patto di stabilità:
35 milioni di risorse bloccate
Carlo Beltrami: «Decine di imprese aspettano i pagamenti, con ritardi che vanno da qualche mese a due anni»
T
di Laura Bosio
rentacinque milioni di euro
bloccati dal Patto di stabilità
nelle amministrazioni locali
della provincia di Cremona:
queste le cifre raccolte da
Ance, individuando in questo problema
la principale causa di ritardo di pagamenti alle imprese. Detto in breve, è
come avere soldi in cassa, ma non poterli usare per legge.
«Sono decine le imprese che vantano crediti nei confronti della pubblica
amministrazione - spiega Carlo Beltrami, presidente di Ance Cremona -. Si
parla di ritardi che vanno da un paio di
mesi fino addirittura a due anni. Questo
perché da un paio di anni a questa parte anche i piccoli Comuni hanno dovuto
assoggettarsi alla legge di stabilità, che
prevede il blocco delle risorse per non
uscire dal Patto di stabilità. Questo ha
comportato lo stop ai pagamenti a moltissime imprese, non solo nell'edilizia
ma anche nei settori dei servizi».
Accanto a questo c'è il problema
degli interessi passivi che con i ritardi
nei pagamenti si accumulano: «Non è
giusto che siano le imprese a doverli
pagare, visto che il passivo non dipende da loro ma dai ritardi dei pagamenti».
La sofferenza delle aziende è un problema che sembra non avere soluzione: «Molte aziende le abbiamo già perse lungo la strada, altre sono a rischio
di chiusura. Al problema dei pagamenti
si aggiunge la crisi che da alcuni anni
ha colpito il settore dell'edilizia, legata
anche alla difficoltà di accesso al credito. «Anche se negli ultimi mesi da parte
delle banche si è vista una leggera
apertura verso le aziende, la difficoltà di
accesso al credito da parte delle fami-
glie comporta che molti rinuncino
all'acquisto della casa».
Duro quindi l'attacco nei confronti
del governo da parte di Beltrami: «Un
Governo che sembra essere lì in prestito e che non è in grado di prendere
delle decisioni responsabili ci sta portando alla rovina. Il problema del Patto
di stabilità deve essere affrontato in
modo serio e concreto. Siamo arrivati
al punto che vi sono delle imprese che
si sono viste costrette a fare decreti ingiuntivi alle pubbliche amministrazioni
per poter esser pagate».
A questo proposito l'Ance di Cremona ha scritto nei giorni scorsi una lettera al presidente della Provincia Massimiliano Salini e ai sindaci del territorio,
chiedendo di fare qualcosa, nei limiti
del possibile.
“Il problema del ritardato pagamento
dei lavori pubblici regolarmente realizzati dalle imprese continua a rappresentare un elemento di criticità che sta
mettendo a rischio la sopravvivenza
delle imprese di costruzioni operanti
nel nostro territorio in un momento di
crisi particolarmente forte per il settore”, si legge nella lettera. “Rispetto a
questo problema, il Governo ha adottato, a partire dalla scorsa primavera, alcune misure per consentire il pagamento dei debiti pregressi attraverso l’allentamento del Patto di stabilità interno e
l’erogazione di anticipazioni di liquidità
per gli enti con difficoltà di cassa”.
E' vero che la Legge di stabilità
(Legge 27 dicembre 2013, n. 147) ha
previsto per il 2014 un allentamento
del Patto di stabilità interno per 500
milioni di euro. La possibilità di beneficiarne è però condizionata alla formulazione di specifiche richieste da presentare da parte delle Amministrazioni.
Di qui la richiesta: “Come Associazione
Nazionale dei Costruttori Edili della
Provincia di Cremona, si segnala a codesta Amministrazione, al fine di massimizzare i benefici della misura sul sistema economico locale, l’assoluta
necessità di presentare, entro il 14 febbraio, domanda di allentamento del
Patto di stabilità interno alla Ragioneria
dello Stato, mediante il sistema web
della stessa Ragioneria, con richiesta
degli spazi finanziari necessari per sostenere il pagamento dei debiti di parte
capitale certi, liquidi ed esigibili alla
data del 31 dicembre 2012, nonché dei
debiti di parte capitale per i quali è
stata emessa fattura o richiesta equivalente di pagamento entro la medesima data, ivi inclusi i pagamenti delle
regioni in favore degli enti locali e delle
province in favore dei comuni. Tale
sblocco permetterà inoltre di sostenere i debiti in conto capitale riconosciuti
alla data del 31 dicembre 2012 ovvero
che presentavano i requisiti per il riconoscimento di legittimità entro la medesima data".
Inoltre nelle prossime settimane –indicativamente entro il 28 febbraio -,
sarà possibile presentare una domanda
di ulteriore anticipazione di liquidità.
3
Custodia sociale: un
progetto per promuovere
le cure domiciliari
La nuova frontiera della cura domiciliare si chiama "Custodia sociale": un
progetto che mira a sperimentare interventi innovativi sul fronte della domiciliarietà. Il progetto, presentato da un gruppo di lavoro il cui capofila è la Cooperativa Altana (Azienda Sociale del Cremonese, Istituto “Vismara De Petri” di San
Bassano, Società Cooperativa Sociale
“Sentiero”, Auser Comprensoriale) è stato recentemente approvato da Fondazione Cariplo e opererà in due contesti territoriali della provincia: l’ambito di Cremona città e quello di San Bassano– Pizzighettone. A Cremona una prima sperimentazione del servizio di custodia sociale ha messo in luce quanto tale figura
possa essere utile nella creazione di un
vero e proprio servizio di prossimità alla
persona anziana alla sua famiglia e alla
comunità.
Il progetto, che ha una validità di 18
mesi, fino al giugno 2015, ha ottenuto un
finanziamento dalla Fondazione Cariplo
di 134 mila euro su un budget di 228 mila
euro. Esso ha obiettivi ben specifici:
1. sostenere la famiglia nella scelta
consapevole verso le possibili soluzioni
di domiciliarità per la persona anziana;
2. supportare la famiglia nella libertà di
scegliere e costruire progetti di cura per
le persone anziane;
3. facilitare l’accesso delle famiglie ai
Servizi pubblici del territorio e ai Servizi
resi dall’associazionismo e dal privato
sociale;
4. favorire il benessere personale
dell’anziano e il mantenimento delle relazioni;
5. sviluppare la capacità dei soggetti
coinvolti di interloquire con il territorio,
promuovere la rete territoriale dei servizi
di cura;
6. costruire e attivare azioni di prossimità nella comunità stessa, attraverso un
lavoro sociale di comunità.
4
Cronaca
Sabato 8 Febbraio 2014
Settimana di ritardi continui per
i pendolari: media di 30 minuti
Settimana da incubo per i pendolari, quella
appena trascorsa: un po’ a causa del maltempo, un po’ per i soliti disservizi firmati Trenord,
sulla linea Cremona-Milano si è viaggiato con
“un ritardo medio di 20-30 minuti per ogni
viaggio”, come racconta Andrea. Disservizi
che puntualmente ricompaiono, “spesso senza un motivo apparente, o comunque senza
che nessuno ne spieghi il motivo”. Lo stesso è
accaduto venerdì mattina sul Mantova-Cremona-Milano delle 6.10, “Mezz’ora di ritardo
senza spiegazioni – evidenzia Andrea. -Sembra vi sia la volontà di boicottare i pendolari
cremonesi. La situazione è insostenibile”.
Sembra poi che a rallentare ulteriormente la
circolazione ferroviaria sia intervenuto giovedì
un guasto tra Codogno e Piacenza, che ha richiesto lunghi tempi di intervento.
Sul gruppo di pendolari della CremonaTreviglio presente su Facebook Enrico ha
scritto, nei giorni scorsi: “Oggi 5 febbraio
2014, presso la stazione FS di Treviglio il treno
2090 delle 8:13 per Milano è stato soppresso,
il sucessivo treno delle 8:32 numero 10624
diretto a Sesto S. Giovanni è arrivato in stazione già pieno con sole 3 carrozze. La gente era
già in piedi sia nelle carrozze che sulle porte di
accesso ai vagoni”.
L’alternativa era il treno delle 9.02 “ma a
quel punto in quanti sarebbero riusciti a salirvi
dei passeggeri che non erano riusciti a prendere i 2 treni prima?” si chiede ancora Enrico.
Sapendo che il numero di passeggeri, in caso
di treno soppresso, aumenta, “perché’ non
mandare un treno con piu’ carrozze?”. Durante la mattinata alcuni pendolari, in preda alla
rabbia, hanno persino occupato i binari, rendendo necessario l’intervento delle forze
dell’ordine e causando nuovi rallentamenti al
traffico ferroviario.
Arriva il “Lombard”, moneta-baratto
L’11 febbraio in Consiglio regionale approderà la nuova “moneta”. In commissione passata con voto di maggioranza e M5S
Alloni: «Hanno fatto una propaganda non realistica: non si tratta di una valuta ma di un sistema di scambio»
I
di Giulia Sapelli
n Lombardia da qualche tempo si sta parlando di una nuova
moneta, complementare all’Euro tutta lombarda, che si chiamerebbe
appunto "Lombard", come
l'antico tasso di cambio dei
commercianti medievali. Nei
giorni scorsi, a questo proposito, la commissione regionale per le Attività produttive ha
varato un progetto di legge
per dar vita a una moneta
virtuale a cui si lavorava da
tempo. Il capitolo della moneta lombarda fa parte di un
progetto di legge che elabora
nuove norme per competitività e semplificazione a favore
delle imprese lombarde.
L'iniziativa, illustrata dal
"Giornale", è passata con i
voti favorevoli della maggioranza (Lega, Forza Italia,
Nuovo centrodestra) del Movimento 5 Stelle. L'11 febbraio la nuova moneta sarà votata in Consiglio regionale. Naturalmente non si tratterebbe
di una moneta corrente, bensì di una operazione territoriale, finalizzata a sostenere
le imprese paralizzate dal
blocco dei finanziamenti.
«Sono circolate molte informazioni sbagliate su questo tema, come sbagliato è il
modo in cui hanno cercato di
presentarla in commissione spiega il consigliere regionale
Agostino Alloni (Pd). «Stanno
facendo una operazione mediatica su questa cosa, che in
realtà altro non è che una forma di baratto. In commissione ci siamo astenuti dal voto
proprio perché è stato presentato come qualcosa che
non è. L'iniziativa in sé è condivisibile e probabilmente la
voteremo in consiglio».
Di fatto l'idea è presa dalla
svizzera, che già dal 1934 ha
attivato una sorta di accordo
tra privati che aderiscono a
una piattaforma informatica
che mette i soggetti in un
rapporto commerciale. Il Wir
è utilizzato da un'impresa su
quattro e muove il 2 per cento dell'economia con 75mila
iscritti al circuito.
Anche in questo caso,
quindi, ci sarà un "circuito di
credito" a cui iscriversi con
un istituto di garanzia per
l'emissione. Il denaro sarà
virtuale e sarà caricato su un
borsellino digitale. La moneta
costa meno perché non è legata ai mercati finanziari, incentiva gli scambi visto che è
svalutabile, non c'è l'interesse ad accumularla e aiuta
l'economia locale, basandosi
sul principio del baratto.
«Un'azienda offre un servizio
ad un'altra e riceve in cambio
una sorta di cartamoneta, valida per acquistare un altro
servizio all'interno del circuito - spiega ancora Alloni -.
Naturalmente si tratta di una
valuta che può essere utilizzata solo tra privati all'interno
del circuito in questione, non
vale come normale moneta al
di fuori di esso». Insomma,
un vero e proprio baratto, regolamentato da un istituto
privato, che si occuperà di
gestire il progetto.
L'ESEMPIO: BANCA WIR
La Banca Wir è un sistema
indipendente di valuta complementare in Svizzera, che
serve le piccole e medie imprese. Esiste solo come un
sistema contabile.
Wir è stata fondata nel
1934 da imprenditori Werner
Zimmermann e Paolo Enz a
causa di carenza di valuta
dopo il crollo del mercato
azionario del 1929. Entrambi
Zimmermann e Enz sono sta-
ti influenzati dall’economista
tedesco Silvio Gesell.
L’idea venne dalla cooperativa danese J.A.K., un analogo sistema di credito senza contanti, anch’esso iniziato nel 1934. Zimmermann
e l’altro socio fondatore, ebbero modo di osservare questo sistema danese durante
due viaggi studio. Nel 1936
gli fu riconosciuto lo status
di banca. Durante la crisi
economica del ’29 molte imprese, restie a investire i loro
capitali, peggiorarono la situazione, togliendo liquidità
ai mercati. Con la fondazione
della cooperativa wirtschaftring i piccoli imprenditori reagirono a questa penuria con
una iniziativa di mutuo soccorso. Per contrastare l’accumulo di capitali, fu creato
un sistema valutario complementare, il Wir appunto. Il
valore del Wir è agganciato a
quello del Franco Svizzero (1
Wir= 1 CHF) e il tratto più
distintivo è l’assenza di interessi, per incentivare i soci a
reinvestire il loro denaro e
mantenerlo in circolazione
tra le piccole e medie imprese della Svizzera.
Al via il Fondo sociale contro il taglio delle utenze per morosità incolpevole: un sostegno alle famiglie in difficoltà
La Giunta ha dato il via libera alla bozza del protocollo di intesa da stipulare con le organizzazioni
sindacali territoriali confederali e dei pensionati Cgil,
Cisl e Uil, Aem Cremona Spa e Aem Gestioni per la
predisposizione di piani di intervento di contrasto
alla povertà. A questo proposito si procederà all’istituzione di un Fondo Sociale perché alle famiglie che
si trovano in stato di necessità non vengano disattivate le utenze, nonché la possibilità di affrontare i
conseguenti piani di rientro dalle morosità che verrà
alimentato da tutti i soggetti pubblici e privati inte-
ressati a realizzare interventi contro la povertà.
Il Comune si impegna a sostenere i cittadini che
versano in situazioni di difficoltà socioeconomica,
attraverso il pagamento delle bollette per la fornitura
dell’acqua attivando, di pari passo, percorsi virtuosi
finalizzati alla responsabilizzazione del cittadino ad
onorare i piani di rientro dalla morosità in misura
compatibile alle proprie risorse. Il Fondo, oltre al finanziamento dell’Amministrazione Comunale, potrà
e dovrà ottenere finanziamenti da altri portatori di
interesse del territorio, pubblici e privati. Partiranno
inoltre percorsi di accompagnamento per prevenire
le situazioni di morosità e di indebitamento attraverso un maggiore presidio del territorio.
I Servizi Sociali del Comune hanno già messo in
atto servizi specifici, per la situazione di difficoltà
nei pagamenti degli utenti delle case Erp in via Caprera, Largo Pagliari e Divisione Acqui, sono in corso interventi tecnici che dovrebbero risolvere il problema della eccessiva dispersione; per quanto concerne tutti i casi di morosità delle utente gas e luce,
continua la proficua collaborazione con Aem per la
rateizzazione e il mantenimento, in caso di morosità
e durante la predisposizione di un piano di rientro
dei debiti, di un “minimo vitale” di energia pari al
15%; per le persone prese in carico dai Servizi sociali la rateizzazione del pregresso viene fatta sulla
base delle effettive possibilità di pagamento; viene
predisposto un piano di rientro e il Comune garantisce un proprio intervento di abbattimento del debito
tra il 25% e il 30% a seguito ovviamente dell’impegno da parte dell’utente a far fronte alle rate predisposte.
Cronaca
Sabato 8 Febbraio 2014
La storia di una famiglia messa in ginocchio dalla ludopatia: una vera e propria patologia psichica
Dipendenza da gioco, come combatterla
5
Il sindaco di Cento ringrazia
i lavoratori del Gruppo Arvedi
per le donazioni fatte
Poli (psichiatra): «E’ una dipendenza simile a quella da droga, ma ha in più una forte componente economica»
F
di Laura Bosio
inire prigionieri del vizio del
gioco, una dipendenza che
può travolgere un'intera famiglia. E' la storia di Maria
(nome di fantasia), che di
punto in bianco si è trovata di fronte
a una dura realtà: suo marito era diventato un "drogato" del gioco.
«Non l'ho capito subito, purtroppo ci racconta -. Lui aveva una piccola
attività in proprio e ci vedevamo solo
la sera, in quanto anch'io lavoravo
tutto il giorno, in un'altra città. I suoi
atteggiamenti sembravano assolutamente normali e mai lo avevo visto
interessato ai videopoker».
Maria iniziò a sospettare qualcosa
solo quando iniziarono i primi problemi economici. «Lui mi diceva che
sul lavoro le cose non andavano bene, che la crisi si faceva sentire. Mi
chiese in prestito dei soldi per saldare i fornitori ed io, ingenuamente,
glieli diedi. Poi per un po' le cose
sembrarono tornare alla normalità, e
ancora non mi rendevo conto di
quanto stesse davvero accadendo.
Tutto crollò quando mi disse di voler
chiudere il negozio perché non andava bene. E mi chiese ancora dei
soldi. Fu allora che iniziai ad indagare. Chiedendo in giro mi ci volle poco
per scoprire che durante la giornata
chiudeva le porte del negozio e si
recava nei bar, nelle sale gioco delle
vicinanze, trascorrendo ore a giocare. Quando gli dissi che avevo scoperto tutto tentò di negare l'evidenza, mi disse che giocava poco. Invece si era mangiato tutti i soldi, compresi quelli che gli avevo prestato
io».
La storia di Maria è simile a quella di
tante altre persone, che si sono trovate a dover fare i conti con qualcosa che neppure riuscivano a capire.
«La dipendenza da gioco è paragonabile in tutto e per tutto alle altre
dipendenze, come l'alcol e la droga»
spiega il dottor Roberto Poli, psi-
Roberto Poli
chiatra cremonese. «Gli effetti sono
gli stessi ed è devastante allo stesso
modo, forse anche di più in quanto
la rilevanza economica è maggiore.
E' una dipendenza che spesso porta
ad una dimensione di rottura, in
quanto i familiari del malato spesso
faticano a comprendere il problema,
più di quanto non accada per chi è
dipendente da sostanze psicotrope.
Spesso, infatti, si tende a pensare
che si tratti di un comportamento del
tutto correggibile con la volontà; in
realtà si tratta di un problema con
tutte le caratteristiche della dipendenza, con le conseguenze psicologiche del caso».
La mancata comprensione diventa
quindi un forte problema all'interno
di una famiglia, dove si creano conflitti che spesso portano alla rottura
dei legami esistenti . «Come dicevamo il problema economico è rilevante, in questi casi: molte famiglie finiscono sul lastrico - continua Poli -.
Tanto più che spesso il giocatore
tende a minimizzare o nascondere la
gravità del problema».
L'atteggiamento della famiglia del
malato deve allora andare nella direzione del supporto. «E' sbagliato
considerarlo un "cattivo" o comunque qualcuno che vuole fare del male. Si tratta di soggetti con un disagio psichico importante. Se la famiglia assume un atteggiamento di
opposizione, otterrà solo un rafforzamento, da parte del soggetto, dei
propri comportamenti errati, perché
l'emarginazione accresce il disagio
esistenziale». Diventa allora fondamentale convincere il malato ad affrontare il proprio problema, rivolgendosi al Sert e agli appositi servizi
di supporto alle dipendenze.
Insomma, prevenzione non è solamente spostare o vietare le macchinette, ma aiutare i familiari di una
persona a rischio a riconoscere i segnali di una possibile dipendenza,
permettendo di evitare danni economici, ma soprattutto sostenendolo
verso un percorso terapeutico. «E'
importante che chi vive al fianco di
una persona affetta da ludopatia
sappia come leggere i segni e sappia quali accorgimenti adottare per
prevenire non solamente una situazione patologica, ma anche il pesante impatto economico che questo
tipo di malattia solitamente ha -,
evidenzia Stefano Angelini, psicologo di webmedicine.it (portale dedicato alle consulenze specialistiche
online). In Italia una persona su due
nell'ultimo anno ha giocato d'azzardo almeno una volta. Ma c'è chi ha
trasformato il gioco in rischio: il Ministero della Salute (dati 2012) stima
che il numero dei giocatori d'azzardo
problematici possa variare dall'1,3 al
3,8% della popolazione, ovvero tra i
700mila e i 2 milioni di persone a
forte rischio. Situazioni che rischiano
di devastare famiglie e affetti. «Il gioco d'azzardo patologico (Gap) è riconosciuto come una malattia - continua Angelini -. Spesso è difficile da
prevenire quando è ancora nello stato "problematico" e non ancora "patologico", ma chi vive accanto ad
una persona di questo tipo può fare
molto per aiutarla. Trattandosi
dell'inizio di una dipendenza, c'è la
tendenza a negare i fatti o a raccontare bugie per far apparire la situazione del tutto normale. Il primo aiuto deve arrivare dalle persone vicine
affinché la situazione non degeneri
diventando patologica. È un aiuto
fondamentale per prevenire».
Segnali come le bugie, il cambiamento di abitudini (per esempio i
passaggi sempre più frequenti nei
luoghi dove si trovano le slot), l'irritabilità quando si affronta l'argomento
specifico, la perdita di relazioni anche importanti, una sempre maggiore richiesta di danaro sono indice di
una situazione che si sta aggravando. «Solo chi è a stretto contatto con
queste persone può cogliere i segnali del malessere». Ma, per esempio, come bypassare le menzogne?
«I familiari non devono essere lasciati soli: necessitano di un accompagnamento affinché possano affrontare il problema e non venirne travolti - prosegue lo specialista -. Possono essere guidati sul percorso migliore da seguire per aiutare la persona cara a non ammalarsi, ma anche possono svolgere un'importante
azione affinché sia la stessa persona
a farsi aiutare prima che la situazione
diventi patologia e particolarmente
onerosa sotto il profilo economico».
«Stiamo ricostruendo la nostra città. Non il borgo
dove siamo cresciuti, ormai scomparso, ma la nuova
Cento, che sta rinascendo grazie al sacrifico, la dedizione, la tenacia, la solidarietà diffusa di molti. Quando
ho ricevuto la telefonata con la quale mi è stato annunciato che i lavoratori e le aziende del gruppo Arvedi
volevano essere concretamente al nostro fianco, mi
sono commosso. Grazie a tutti voi possiamo ultimare la
nuova scuola elementare per 60 bambini. Oggi vi dico
grazie a nome di tutta la comunità».
Piero Lodi, sindaco di Cento, comune di 37mila abitanti, il secondo centro della provincia di Ferrara, duramente colpito dal terremoto che il 29 maggio del 2012
ha interessato l’Emilia Romagna, ha ringraziato con
queste parole i lavoratori del gruppo Arvedi, durante la
sua odierna visita presso l’Acciaiera Arvedi nel corso
della quale ha ritirato il contributo di 53mila euro raccolto per il 50 per cento tra tutti i lavoratori del gruppo
e per la restante parte messo a disposizione dalle
aziende. Il primo cittadino è stato accolto da Mario
Caldonazzo, a.d. Finarvedi, Bruno Falanga, Gabriele
Almi e Alessio Barbieri per la direzione Risorse Umane
del Gruppo Arvedi. Per la RSU dell’Acciaieria Arvedi
erano presenti Vania Guerriero, Paolo Gaiardi e Massimo Giazzi. Per la RSU dell’Arvedi Tubi Acciaio : Angelo Simonetti e Giancarlo Zanoni: Per la RSU dell’ Ilta
Inox: Mirko Romani e Guglielmo Triglia.
«Lo spirito solidale è una caratteristica del nostro
Gruppo, della sua proprietà, della direzione aziendale e
dei suoi lavoratori - ha commentato Caldonazzo -,
emulando l’esempio del nostro presidente Giovanni
Arvedi. Rientra inoltre nelle caratteristiche dei cremonesi, città dove la nostra azienda ha le radici. L’aiuto al
comune di Cento significa unità d’intenti delle varie
componenti la nostra azienda per esprime concretamente la vicinanza a chi è provato dalla sventura. Ammiriamo lo spirito e la forza con cui le popolazioni emiliane e di Cento hanno reagito al dopo terremoto: un
esempio per tutti noi».
«Il vostro gesto di oggi ci conforta e ci conferma che
la solidarietà non ha confini geografici - ha concluso il
primo cittadino -. Racconterò ai miei concittadini il gesto generoso e solidale dei lavoratori e della proprietà
di un grande gruppo come Arvedi».
6
Cronaca
Sabato 8 Febbraio 2014
Maltempo, a rischio il raccolto autunno-vernino
Coldiretti: rischio allagamenti, danni alle colture e problemi agli argini a causa delle nutrie. Problemi anche per le semine primaverili
L
di Laura Bosio
e piogge delle scorse settimane hanno provocato notevoli danni all'agricoltura e alle nostre campagne: campi
allagati, esondazioni di rogge
e fossati ma anche di alcuni corsi d'acqua, come l'Oglio, che in prossimità di
Ostiano e Isola Dovarese ha allagato la
golena. Continua a salire anche il livello
del fiume Po, sempre più vicino allo zero idrometrico (venerdì mattina era a
-0,50), anche se per ora non desta preoccupazioni.
Coldiretti Cremona sta monitorando
con attenzione l'evolversi della situazione, e proprio nei giorni scorsi ha fatto il
punto delle problematiche.
«Un primo, grave problema riguarda
la nostra zootecnia, in relazione alla direttiva nitrati» fanno sapere dall'associazione. «Le vasche dei liquami degli
allevamenti si stanno rapidamente riempiendo, a causa della continua pioggia,
e in questo momento non c’è la possibilità di smaltimenti in campagna.
Quest’anno, la delibera della giunta
regionale che fissa il fermo invernale per
lo smaltimento dei liquami aveva previsto la possibilità a fine gennaio di valutare una finestra di apertura, ma le attuali condizioni meteorologiche non
consentono tale possibilità».
Questi giorni di maltempo stanno
portando alla luce anche i danni legati
alla forte presenza di nutrie nelle nostre
campagne. Pur non essendoci state,
per ora, particolari esondazioni di corsi
d'acqua, rive e argini si stanno rivelando particolarmente fragili, in quanto già
duramente provati dalla presenza delle
nutrie, che «creano le tane in prossimità
di canali e arginature scavando lunghe
e ampie gallerie, che rendono all’ordine
del giorno crolli e allagamenti dei campi» spiega ancora Coldiretti.
Fortemente a rischio è anche la produzione dei cereali a semina autunnovernina (frumento, orzo, triticale), come
di colture quali il loietto. «Le radici sono
da tempo in acqua e il rischio è quello
dell’asfissia della pianta» spiegano gli
esperti dell'associazione. «Già lo scorso
anno, a causa del perdurante maltempo, si è persa gran parte del raccolto autunno-vernino, e il timore è che la situazione si possa ripetere».
Allo stesso modo sono a rischio le semine primaverili: nei campi zuppi d’acqua non è infatti possibile dare avvio alle operazioni di preparazione alle semine primaverili. «Si avranno quindi dei ri-
Grosso (MeteoLive)«Un inverno decisamente
anomalo». Precipitazioni fino a metà marzo
Un inverno, con temperature a volte quasi primaverili e precipitazioni abbondanti, che per ora non accennano a cessare. A parte qualche
breve parentesi di sole, le prossime due settimane saranno caratterizzate da una serie di perturbazioni, la prima delle quali è già in corso
durante questo fine settimana. Domenica nelle nostre zone potrebbe
esserci una temporanea tregua, ma già da lunedì è previsto l'arrivo di
una perturbazione atlantica che porterà piogge anche intense al nord e
nelle regioni tirreniche, accompagnata da venti di scirocco, carichi di
aria mite e umidità che potrebbero aumentare l'abbondanza delle
piogge. Le temperature continueranno ad essere sopra la media stagionale, come del resto è accaduto durante tutto il periodo invernale.
Come conferma Alessio Grosso, meteorologo di MeteoLive, «il trend
degli ultimi inverni ci ha mostrato spesso una stagione relativamente
mite. La presenza costante dell'anticiclone non è più ingombrante come un tempo». Dopo il gelo storico del febbraio 2012, anche l'inverno
che sta terminando è da considerarsi estremo, secondo gli esperti: «Se
è ancora probabile che nei prossimi anni le stagioni fredde possano
risultare miti, questa estrema mitezza e questa eccezionale produzione
di fenomeni non potrà essere la regola, perlomeno non in questi termini», spiega ancora Grosso. Il problema principale è l'eccessiva antropizzazione del territorio, che porta anche agli episodi di piogge fuori
dal comune. «Ci aspettano giorni difficili. Sulle Alpi potrà ancora cadere mediamente oltre un metro di neve in pochi giorni oltre i 1500 metri
e siamo già al limite "sopportabile", dunque sarà facilmente prevedibile qualche situazione di ulteriore disagio oltre ad un grave rischio di
valanghe che potranno anche raggiungere le vie di comunicazione. In
pianura la situazione peggiore si riscontrerà a nord e lungo le regioni
tirreniche, già colpite e particolarmente vulnerabili ad ulteriori drammatiche ricadute alluvionali».
Una situazione quindi di grande incertezza, che secondo gli esperti
si protrarrà almeno fino alla metà di marzo e forse anche oltre. «Quello
che sorprendentemente ancora non si vede è il classico colpo di coda
stagionale che difficilmente manca all'appello» spiega il meteorologo.
«Questo però è un anno decisamente anomalo e probabilmente vorrà
esserlo sino in fondo».
Si ripropone il problema del divieto di spandimento dei liquami. Prandini: «E’ un cappio al collo per gli allevamenti»
tardi nella semina, con il rischio di cali
nel raccolto» fa sapere Coldiretti. «Nella
zona Casalasca si rischia di perdere anche quest’anno il raccolto della barbabietola da zucchero. Si tratta della prima coltura che viene seminata, ad inizio
anno. Già l’anno scorso l’intero raccolto è andato perso: a causa delle continue piogge gli agricoltori avevano rinunciato a seminare la barbabietola. Il timore è che la situazione si possa ripetere».
Stesso timore per i medicai. A causa
del maltempo l’anno scorso il raccolto
di erba medica si è ridotto al minimo.
Questo ha reso (e rende tuttora) particolarmente costoso il reperimento del fo-
raggio. La situazione si potrebbe ripetere, a causa di un'ondata di maltempo
che sembra non accennare a fermarsi.
È grande la preoccupazione per il territorio, come evidenzia Ettore Prandini,
commissario di Coldiretti Cremona e
presidente di Coldiretti Lombardia, soprattutto per la questione "liquami": il divieto di spandimento dei reflui che scadrà il 28 febbraio prossimo sta creando
una situazione insostenibile per molti allevamenti zootecnici. Da una parte le
aziende agricole hanno le vasche di
contenimento piene a causa della pioggia, dall’altra l’acqua caduta ha ridotto i
campi a una poltiglia di fango e anche
se si volesse intervenire ora la terra non
è nelle condizioni di essere lavorata e ingrassata con il concime naturale.
«In Lombardia – spiega Ettore Prandini – ci sono almeno diecimila allevamenti alle prese con il problema dello
spandimento dei reflui, mentre oltre 100
mila ettari di campi, più del 10% della
superficie agricola regionale, rischiano
danni alle coltivazioni di frumento, orzo,
segale e triticale. Sono cereali autunno
vernini che con il blocco dello spandimento non hanno potuto essere nutriti
con il concime naturale dei reflui nonostante le piantine fossero cresciute a
causa dell’inverno mite. E adesso quel-
le stesse piantine rischiano di “annegare” con le radici soffocate dalla troppa
pioggia».
Duro l'attacco contro il divieto di
spandimento dei liquami: «Un divieto di
spandimento così lo abbiamo solo noi in
Italia – spiega ancora Prandini – si tratta di un cappio al collo degli allevamenti perché impedisce di lavorare la terra e
di prepararla per le colture primaverili
quando ce ne sarebbe più bisogno. Per
questo chiediamo l’appoggio della Regione: è necessario che gli assessorati
lombardi all’Ambiente e all’Agricoltura si
muovano nei confronti del Ministero per
la cancellazione del divieto».
IN BREVE
In scena al Filodrammatici lo spettacolo dialettale “La mata longa”
"La mata longa" è il titolo dello spettacolo che si terrà al teatro Filodrammatici l'11 febbraio nell'ambito della rassegna "Il Filo benefico". E' la storia di quattro comari, Menega, Rosina, Luigina, Pina, che si presentano
per una disputa davanti al giudice Carmelo Dellamorte:
una di loro deve rispondere di aver rubato, ammazzato
e mangiato una gallina. Un divertente atto unico in dialetto scritto da Augusto Fioni e messo in scena dalla
compagnia teatrale "Il Canovaccio", regia di Lole Boccasasso. In scena Agnese Demicheli, Pierangela Barbieri, Colomba Bandera, Paola Galelli, Carlo Zanotti e
Mario Carotti. I soldi raccolti dalla vendita dei biglietti,
per questo come per tutti gli spettacoli della rassegna,
saranno devoluti alla Fondazione "Operation Smile",
che realizza programmi medici globali tesi a favorire
l’autonomia professionale e strutturale dei Paesi Beneficiari attraverso progetti di sviluppo sostenibile che si
uniformano agli Standard Medici Globali dell’organizzazione, e che comprendono: missioni mediche internazionali e locali, aggiornamento e Formazione del personale medico locale, cure Post Operatorie, creazione
di Centri Sanitari all’avanguardia, attività di Ricerca in
collaborazione con le Autorità, le Università e le Istituzioni mediche locali, World Care Program.
Auser: corsi gratuiti di informatica per gli anziani
Si rinnova anche nel 2014 la collaborazione tra
L’Auser Insieme Università Popolare - Scuola di
Pace di Cremona e Aemcom per offrire corsi gratuiti di alfabetizzazione informatica ai cittadini ultrasessantacinquenni. Gli anziani di Cremona potranno infatti imparare ad utilizzare il computer e
internet: un importante progetto che favorisce la
diffusione dei benefici dell’uso del pc anche ai
meno giovani. Il nuovo ciclo di apprendimento inizierà il 17 febbraio e si articolerà in dieci appuntamenti di un’ora e mezza, due volte a settimana,
presso l’Istituto Beltrami di Via Palestro 33, sem-
pre a Cremona. Il progetto formativo darà la possibilità ai partecipanti di imparare ad usare il personal computer e fruire di tutte le opportunità di
comunicazione che da questo ne potranno derivare. In futuro potranno utilizzare queste conoscenze ed entrare in rete: per restare in contatto
con parenti e amici, per effettuare prenotazioni e
acquisti online, per accedere facilmente ad informazioni e contenuti culturali, turistici etc. , ed ai
servizi digitali della pubblica amministrazione. Per
informazioni contattare il 0372-4487678 o l’indirizzo email: [email protected].
Cronaca
«Legge elettorale, ma che Italicum è?»
Felice Besostri: è come se la sentenza di incostituzionalità sul “porcellum” non sia esistita
«La Consulta ha detto che il Parlamento è legalmente in funzione, ma, diciamolo chiaramente, è politicamente delegittimato»
C
di Daniele Tamburini
he l’attuale legge elettorale
(quella che il suo stesso propugnatore, e cioè Roberto
Calderoli, definì “una porcata”, da cui, con un certo humor, la definizione di “porcellum”, data
da Giovanni Sartori) non andasse bene
era chiaro a tutti, o così poteva sembrare. Tant’è che un gruppo di avvocati era
ricorso alla Consulta, e la Corte costituzionale, il 4 dicembre 2013, ne aveva
ha dichiarato l'incostituzionalità, in riferimento al premio di maggioranza assegnato e all'impossibilità per l'elettore
di fornire una preferenza.
Il noto accordo Renzi–Berlusconi
(che, tra l’altro, ha rimesso in gioco, pur
dopo la condanna in via definitiva, l’ex
presidente del consiglio, unico “vero”
interlocutore istituzionale del neosegretario del Pd sul piano delle riforme)
non pare apporti sostanziali novità rispetto ad un Porcellum dichiarato incostituzionale. Molti costituzionalisti hanno firmato appelli e sottoscritto dichiarazioni, perché il Parlamento non approvi questa riforma della riforma. Il
Renzellum, anzi l’Italicum, insomma,
somiglia, e molto, al Porcellum. O no?
Abbiamo chiesto di dirci la sua opinione all’avvocato Felice Besostri, senatore nella XIII legislatura, che, con gli
avvocati, Aldo Bozzi, Giuseppe Bozzi
e Claudio Tani, ha promosso la causa
di incostituzionalità.
Avvocato Besostri, siamo punto a
capo, come sostengono in molti, o la
proposta Renzi – Berlusconi è innovativa, rispetto al “Porcellum”?
«No, non tiene conto della sentenza
n. 1/2014. Per essere sintetico: è come
se quella sentenza non fosse stata
pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 15
gennaio 2014, ma stampata su carta
igienica. Non uno dei paletti della Corte è stato rispettato perché a) tutti i parlamentari sono predesignati dai partiti, cioè nominati non eletti dai cittadini; b) la soglia per accedere al premio, in assenza di un parametro come
la partecipazione al voto,
è troppo bassa. La differenza tra fascismo e democrazia richiede qualcosa di ben maggiore di un misero 12% in più sul 25% della legge
Acerbo del 1923; c) Le soglie di acce-
7
Sabato 8 Febbraio 2014
in breve
Approvate le tariffe
per il bike sharing
Approvate dalla Giunta comunale le
tariffe da applicare al servizio di bike
sharing. In particolare l'abbonamento
annuale costa 20 euro di iscrizione e
consente un utilizzo gratuito per i primi 30 minuti, 0,80 centesimi ogni
mezz'ora da 31 a 90 minuti e oltre 2
euro ogni mezz'ora. C'è poi l'abbonamento 4ForYou della durata di 24 ore
dal primo prelievo della bicicletta che
costa 8 euro e prevede un utilizzo per
4 ore complessive. Infine l'abbonamento 8ForYou dura 48 ore dal primo
prelievo della bicicletta, costa 13 euro
e prevede l'utilizzo della bici per 4 ore/
giorno (8 ore totali).
Contributo di 430mila
euro per 23 progetti
L’avvocato Felice Besostri
so sono troppo elevate; d)Viola l'uguaglianza di voto che una lista coalizzate
sotto il 4,5% con elegga nessuno, ma i
suoi voti siano conteggiati per un premio di maggioranza, di cui beneficiano
integralmente altre liste, qui la violazione degli artt. 48, 56 e 58 sul voto personale e diretto è palese».
Lei come la giudica?
«Negativamente. Con il Presidente
della Repubblica sotto attacco, una delegittimazione della Corte Costituzionale è pericolosa: non avremo più organi costituzionali di garanza».
Molti costituzionalisti lanciano
appelli alle istituzioni ed alla società
civile perché questa ipotesi non proceda…
«Lo so perché sono tra i firmatari di
uno di questi appelli e in compagnia di
giuristi come Pace, Azzariti, Cerri, Siclari e Ferrajoli».
Secondo lei, quali sono le motivazioni di Renzi, da una
parte, e di Berlusconi
dall’altra?
«Renzi deve dare un
segno di decisionismo
e affermare che il capo
del PD è lui. A mio avviso non ha una responsabilità personale: sono i suoi consiglieri che non hanno capito la sentenza
della Corte. Diceva Lichtenstein che "la
scrittura è uno specchio che riflette
«Una delegittimazione
della Corte costituzionale
è pericolosa»
i dati di ance lombardia
l'immagine di chi legge". Quei giuristi
che per anni hanno detto che una legge deve essere maggioritaria e bipolare della sentenza hanno capito solo un
passo esplicativo dove si diceva che le
"liste bloccate corte"consentivano si
conoscere i candidati. Ma se li conosci
puoi approvarli o evitarli, quindi il voto di preferenza o la cancellatura di
un candidato deve essere prevista. Berlusconi aveva interesse a essere anche formalmente
il capo dello schieramento alternativo, anche dopo la decadenza da senatore e soprattutto di avere una legge che teoricamente gli consenta di vincere: questa legge è perfetta, perché non lasci spazio al Centro.
Casini è tornato e tornerà Alfano e se
non lui il 90% degli alfaniani: se cade
Letta il 101%».
ge ignora questo fatto. Non tiene conto che con legge 482 del 1999 (la conosco bene, perché ero il relatore al
momento dell'approvazione finale), abbiamo riconosciuto 12 minoranze linguistiche, mentre nella legge europea
ci sono norme speciali solo per il francese della Val d'Aosta, il
tedesco della Provincia
di Bolzano e lo sloveno
del Friuli Venezia Giulia;
ebbene, i friulani e i sardi son ben più numerosi
e non hanno norme speciali. Poi, una chicca: il
Parlamento ha fatto scadere una norma sul riequilibro della rappresentanza
di genere, la legge è contraria ai Trattati UE solo per questo».
«Come cittadino che
paga le tasse sono
insoddisfatto»
Promuovereste un’altra causa?
«Se approvano la legge definitivamente entro il 14 aprile non abbiamo bisogno di cominciare da capo, chiederemo alla Cassazione di spedire alla
Consulta anche l'Italicum».
Lei ha presentato ricorso anche
nei confronti della legge elettorale
europea: ce ne parla?
«La legge è del 1979; il Trattato di Lisbona è entrato in vigore, insieme con
la Carta dei Diritti Fondamentali nella
UE, il 1 dicembre 2009. La nostra leg-
Una domanda, anzi due, sul governo Letta: come giudica il suo operato? Ha un futuro?
«Se sono intervistato come costituzionalista non voglio fare il politico. Il
Governo Letta, e prima di lui Monti e
Berlusconi, ha avuto la fiducia da un
Parlamento eletto con una legge incostituzionale, che la Consulta ha detto
che è legalmente in funzione, ma, diciamolo chiaramente, politicamente delegittimato. Come cittadino che paga le
tasse sono insoddisfatto. Sia chiaro,
non di pagare le tasse, ma di quello che
ricevo in cambio. Spero solo che non
cada in modo che si facciano elezioni
politiche nazionali insieme con le europee. Per il suo futuro chiedete a Renzi».
Compravendite di case ancora in calo: -44% in città
Il settore immobiliare a Cremona continua a segnare
il passo, a differenza di molte altre città lombarde, dove
la tendenza si è invertita. Nella città di Cremona le compravendite di abitazioni sono calate del 39,6% dal 2006
al 2012, mentre il calo è stato del 54% in tutta la Provincia. Nel primo trimestre 2013 invece, il calo per Cremona, rispetto al 2012, è stato del 10,7% per la città e del
23% per tutta la Provincia. Nel secondo trimestre si
parla invece di un -44,6% per la città e di un -18,9%
per il territorio.
Anche nell’edilizia non residenziale ci sono problemi:
in città si registra, tra il 2006 e il 2012, un -60,5% a
Cremona, mentre in tutta la provincia si parla di un calo
del 44,3%. Nel primo trimestre 2013, rispetto allo stesso periodo dell’anno prima, a Cremona si registra un
-8,2% e un -29,4% nella Provincia. Per quanto riguarda
infine il secondo trimestre, in città non vi sono state
variazioni, mentre sull’intero territorio si parla di un
-17,9%. «I dati del primo semestre sulle compravendite
di abitazioni in Lombardia, -15,8% nel I° trimestre e
-10,4% nel II° trimestre rispetto agli stessi periodi del
2012, ci dicono che la crisi sta rallentando e in alcuni
capoluoghi siamo tornati in positivo.” Così ha dichiarato Luigi Colombo, presidente di Ance Lombardia, com-
mentando i risultati del V° Rapporto sul Mercato Immobiliare realizzato da Ance Lombardia in collaborazione
con Cresme. “Sono segnali importanti, che ci fanno
sperare, pur in un mercato che resta purtroppo in negativo, con un fatturato ancora in contrazione che si assesterà per il 2013 intorno ai 15 miliardi di euro, il livello
più basso degli anni 2000, con -12,6% sul 2012, in attenuazione rispetto alla caduta dell’anno precedente,
pari al -27,7%». La Lombardia rimane la principale
piazza immobiliare a livello nazionale, con un fatturato
di 11,8 miliardi provenienti dal settore residenziale e 3,1
dal non residenziale.
Sono 23 i progetti che verranno finanziati, dal bando emanato lo scorso
settembre dalla Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona, con
un contributo pari al 50% del costo
complessivo del progetto stesso. A
disposizione degli enti no profit operanti nella Provincia di Cremona ci
sono 340mila euro, che verranno distribuiti in tre filoni di intervento: servizi alla persona (58,33%), promozione
di attività ludico sportive per soggetti
svantaggiati (6,03%), tutela del patrimonio storico, artistico e culturale
(35,62%). Erano 33 i progetti per i
quali si è presentata richiesta di finanziamento ma solo 23 quelli approvati.
Dal punto di vista della distribuzione
territoriale, il 32,75% sono a Cremona, il 32,69% a Crema e il 34,56% a
Casalmaggiore.
La Fondazione Comunitaria della
Provincia di Cremona dispone oggi di
un patrimonio di oltre 15 milioni di
Euro con il quale in questi tredici anni
ha finanziato 532 progetti ed erogato
10.390.611 euro. Per contribuire ad
incrementare il patrimonio della Fondazione, ma anche concorrere alla realizzazione dei 23 progetti finanziati
con del terzo bando 2013, i cittadini di
tutta la Provincia sono invitati ad
“adottare” quello che ritengono più
vicino alla loro sensibilità donando alla
Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona il proprio contributo.
Centro aiuto alla vita,
aiutati 800 bambini
Oltre 800 i bambini aiutati in 30
anni di attività: numeri importanti
quelli del Centro di aiuto alla vita, che
salva i bambini a rischio di aborto
accompagnandoli nei primi 36 mesi
della loro esistenza. Due i principali
fronti di intervento. Da un lato c’è lo
sportello attivato presso il nosocomio cittadino, dove le volontarie, grazie alla convenzione stipulata con
l’azienda ospedaliera, hanno a disposizione un ufficio. Loro non possono entrare in contatto con le ricoverate: sono le future mamme a dover chiedere un colloquio. Una presenza nascosta e discreta che nel
2013 ha permesso di scongiurare
una decina di aborti.
8
Cronaca
Sabato 8 Febbraio 2014
Il racconto dell’Esodo da Fiume
«Davanti alle avversità della storia serve la forza di “far fronte” adattandosi elasticamente alle situazioni»
L
di Michele Scolari
unedì 10 febbraio si celebrerà il decimo Giorno del Ricordo in memoria delle vittime
dell'eccidio detto delle “foibe”, perpetrato dai partigiani
jugoslavi di Josip “Tito” Broz ai danni
della popolazione italiana della Venezia
Giulia e della Dalmazia, tra il 1943 sino
all'immediato dopoguerra. Il nome deriva dai grandi inghiottitoi carsici, che nella Venezia Giulia sono chiamati, appunto “foibe”, dove furono gettati i corpi di
alcune vittime (in realtà la recente storiografia ha messo in luce come in realtà le
uccisioni fossero in massima parte perpetrate in modo diverso). E’ una questione storica ancor oggi complessa e con
molte ombre da chiarire, sulla quale, se
ormai risulta chiara la responsabilità dei
partigiani comunisti di “Tito” a partire dal
1943, il dibattito si è riacceso a seguito
di un intervento nel quale lo storico croato Predrag Matvejevic, ha
citato un documento in cui
l'allora ministro fascista dei
Lavori Pubblici Giuseppe Caboldi Gigli datato 1927, parlava delle foibe come «luogo
degno per la sepoltura di
quelli che nella provincia
dell'Istria danneggiano le caratteristiche nazionali (italiane) dell'Istria» (l'intervento,
originariamente pubblicato il
12 febbraio 2005 sul quotidiano fiumano Novi List, è stato
tradotto e ripubblicato in italiano dalla testata web Osservatorio Balcani e Caucaso).
Si tratta in ogni caso di una
ferita profonda, rimasta principalmente nell’oblio per oltre
60anni (sino allo storico reportage del
1996 sul Corriere della Sera) ma mai dimenticata da coloro che la vissero in prima persona. Ad un giorno dalla celebrazione (che a Cremona si terrà presso il
monumento al Cimitero in presenza degli esuli, delle loro famiglie e delle massime cariche civili e militari) e degli eventi organizzati dall'Associazione (il primo
appuntamento è per sabato 8 febbraio
alle 17 a Spazio Comune) ascoltiamo il
racconto di una testimone oculare: Laura Calci Chiozzi (vicepresidente dell'Associazione Venezia Giulia Dalmazia),
giuliana, originaria di Fiume e costretta a
fuggire dalla propria terra natale approdando in Abruzzo. Un racconto e un lucido resoconto, paura e speranza assieme al ricordo indelebile dell'azzurro mare lasciato per sempre alle spalle.
La testimonianza di Laura Calci Chiozzi. costretta ancora bambina all’esilio dai titini
ungherese. Mio nonno sotto gli asburgo
era stato un Honvéd, un fante dell’esercito ungherese. Mio padre invece, chiamato nell’esercito, era arruolato nell'artiglieria contraerea, nelle batterie sopra
le alture della città. Fino all'armistizio
dell’ottobre 1943 comunque, la guerra la
sentivamo ma non in modo pesante. Fu
dopo quella data che la situazione peggiorò velocemente e sensibilmente, sia
in senso culturale che in senso sociale
col l’arrivo prima dell'occupazione tedesca e poi dei “titini”. Aumentarono la miseria, con la scomparsa dei generi di prima necessità, e la fame. Verso il '46 tiravamo avanti ormai solamente
con i pacchi Unrra dell'esercito americano. Si cercava di
andare a Trieste a comprare la
farina da polenta e si arrivò a
servirsi di forme rudimentali di
scambio come il baratto».
Poi arrivarono i “titini” e
iniziò il cosiddetto “terrore”…
«La paura in realtà c’era
già prima, durante l'occupazione tedesca, appena dopo
l'armistizio. Già in quel periodo furono operati dai soldati
tedeschi rastrellamenti e uccisioni (delle vittime si diceva
che “xe in bosco” perché uccise nei boschi sopra Fiume).
Una notte alcuni tedeschi irruppero in
casa nostra perché dicevano che c’era
luce che usciva dalle tende (contrariamente alle disposizioni per i bombardamenti): fortunatamente i miei genitori
parlavano tedesco e riuscirono a spiegarsi, evitando che quelli sparassero.
Ma c’è da dire che i tedeschi erano occupanti “marziali”, nel senso che davano delle regole e chi le osservava sapeva di potersi salvare. Con l’arrivo dei
partigiani “titini” invece la situazione divenne aleatoria e caotica per tutti. C’era
una corrente autonomista che voleva
Fiume autonoma come lo era stata sotto il l’impero austroungarico: quelli furono i primi a sparire senza fare ritorno,
tant’è che ancor oggi noi il 4 maggio ci
rechiamo a Kastua per deporre i fiori
sulla fossa dove giacciono i cadaveri di
una decina di quelle persone. Poi cominciarono a sparire le personalità della classe dirigente cittadina (prelevati
principalmente di notte), e infine anche
comuni cittadini che venivano giudicati
come “oppositori” al costituendo regime di Tito (in moltissimi casi mai più ritrovati). Venivano convocati con una
scusa in questura e poi portati via. Oppure venivano prelevati di notte nelle loro abitazioni. Da noi non c'erano foibe,
«Ho una visione
“evoluzionistica”
dei fatti»
Come si svolgeva la sua vita a Fiume prima dell'esodo?
«In quel periodo avevo circa 10 anni e
vivevo con i miei genitori e i miei tre fratelli. Mio padre lavorava come economo
dell'amministrazione provinciale. Prima
della guerra Fiume era un meraviglioso
crogiolo di culture, una città cosmopolita dove molti parlavano tre lingue, italiano, tedesco e anche un po’ di croato e
le uccisioni avvenivano in altri modi, ad
esempio buttando le vittime in mare,
dopo essere state barbaramente torturate (l’ex sindaco fu appeso ad un gancio da macellaio per alcuni giorni). Tanti altri furono internati nei campi jugoslavi. La gente viveva costantemente con
addosso lo spavento. Ogni giorno nostro padre usciva per andare al lavoro e
stavamo in angoscia per ore con la paura di non vederlo tornare. Non c’erano
più regole con le quali sperare di salvarsi: ogni mossa ed ogni parola potevano
potenzialmente rappresentare un rischio. Ricordo che la mia maestra delle
elementari sparì e non fu mai più ritrovata. Sembra che sua figlia, mentre passeggiava, avesse strappato per gioco il
lembo penzolante di un manifesto appeso dai “titini”: la presero e la sbatterono in prigione. Poi convocarono la
madre, con la scusa di prelevare la figlia, e nessuna delle
due fu più rivista. Un altro ricordo che ho è quello di un
bambino con le gambe crivellate dalle schegge di una scatoletta di sardine che era stata riempita di esplosivo dai
“titini” ed alla quale il bimbo aveva dato
un calcio per gioco. Erano scene tutt’altro che infrequenti.
Di tutte queste cose all'esterno non
si sapeva nulla, non si poteva neppure
fare foto (se non a rischio della vita). Diversamente da Pola, a Fium egli Alleati
non giunsero mai. E anche se a Fiume
non vi fu quel “interregno” così crudo tra
l'armistizio dell'8 settembre e l'arrivo dei
Tedeschi in cui si verificarono le uccisioni più efferate come quelle di Norma
Cossetto, il martirio continuò imperterrito anche dopo che a altrove erano
giunti gli Alleati».
Quando decideste di lasciare la città?
«Tra miseria e terrore, la situazione
era divenuta insostenibile e tutti cominciarono a scappare. I cosiddetti
“regnicoli”, italiani impiantati in Venezia Giulia e prevalentemente appartenenti alla classe dirigente, furono i primi a fuggire. La situazione peggiorava
di giorno in giorno e decidemmo anche
noi di partire. Bisognava fare però richiesta, perché l'Italia doveva accoglierci. Rispetto ad altri, noi fummo relativamente fortunati perché mio padre, come dipendente di un ente pubblico, aveva diritto ad essere trasferito
mantenendo la stessa qualifica in Italia. Partimmo da Fiume alle 18 del 22
dicembre 1946 e, dopo un viaggio
estenuante, arrivammo in Abruzzo, dove mio padre era stato assegnato alla
Provincia di Chieti. Volevamo restare
vicini al mare (per conservare almeno un elemento di
continuità con Fiume) ma
non fu possibile. I miei nonni invece rimasero a Fiume,
per “salvare le proprietà”:
questa in effetti è rimasta,
ma che ci si può fare oggi?
C'è ancora aperta la questione dei
“Beni abbandonati”: dopo 67 anni lo
Stato italiano non ha ancora risarcito a
istriani e giuliani quei beni, con i quali
aveva pagato parte dei debiti verso la
Jugoslavia».
«Fiume, un
fantastico crogiolo
di culture»
I disagi poi continuarono anche
dopo l'arrivo in Italia, un periodo
molto duro per tutti gli esuli...
«Purtroppo sì. A Chieti sono rimasta
fino al diploma: la paura di morire era
passata ma furono anni di duri sacrifici e di vita disagiata. Prima ci misero in
un campo profughi, che però era già
pieno della gente proveniente da tutta
la zona che era stata la prima linea
(Francavilla, Ortona, ecc.). Siamo arrivati con la nostra tragedia, in un’Italia
già distrutta dalla tragedia della guerra: insomma un carico su carico. Ci assegnarono una stanza in un vecchio albergo e allora realizzai che non avrei
più visto casa, e scoppiai a piangere.
Siamo stati lì per qualche tempo, andando al campo a prendere il cibo con
le gamelle. Ricordo le scarpe bucate e
le cartoline messe dentro per coprire il
buco. Continuavamo a vivere e a vestirci con quel che c'era nei pacchi
dell’Unrra. Poi riuscimmo ad avere una
casa popolare, in una stanza singola
per sei persone, dove ho dormito per
anni su una sedia a sdraio (per fortuna
non sono rimasta gobba). Infine riuscimmo a trasferirci in una comoda
abitazione costruita dalla Provincia per
i dipendenti, dove quasi non ci sembrava vero di poter avere una stanza
ciascuno. A Chieti abbiamo frequentato le scuole superiori, prima di disperderci di nuovo in altre regioni per lavoro o matrimonio».
Cosa Le resta oggi di tutta questa
tragedia?
«A parte decine di foto appese alle
pareti ed altrettanti ricordi, non ho rancori, ho maturato una visione “evoluzionistica” dei fatti e della storia (anche
se in questo caso si può parlare di evoluzione in senso negativo): nel senso
che le cose a volte vanno come devono andare. Fiume sta tornando lentamente una città interculturale, ma non
ha più riacquistato lo splendore di città
di confine che aveva prima della distruzione di quel delicato equilibrio di culture. La storia va avanti e di tragedie ce
ne sono state tante oltre alla nostra (talvolta più gravi, anche se una tragedia
rimane tale). Basta guardare cos’è successo con la Shoah, o cos'hanno subito altri paesi dell'Est. L’unica cosa che
si può fare dinanzi alle avversità della
storia è cercare di capire e adattarsi a
ciò che succede. Non significa soccombere ma avere la forza di “far fronte” adattandosi elasticamente alle situazioni e cercando di guardare sempre la parte piena del bicchiere, anche
se a volte si riduce a qualche goccia.
Purtroppo anche noi che vivemmo quei
tragici eventi stiamo finendo, e, anche
se ci rechiamo costantemente a Fiume
ogni anno, i nostri figli, ovviamente, ci
dicono che non vedono più la nostra
città come possiamo vederla noi. Loro
vivono questa storia di riflesso, mentre
le cose, per sentirle fino in fondo, bisogna viverle di persona».
Dalle tensioni nell’impero asburgico, alla radicalizzazione dei nazionalismi sino ai crimini di guerra durante l’occupazione italiana
Il nome “Foiba” indica un inghiottitoio naturale tipico della zona carsica ed è associato alle stragi perpetrate dai partigiani del maresciallo Tito, quando le foibe venivano utilizzate per l’eliminazione
delle vittime tra il ’43 sino al oltre
il ’45.
Ancora oggi tuttavia, il cosiddetto “eccidio delle foibe” rimane
un fatto assai complesso nella sua
interpretazione storica. Nell’intervento del 2005 sul quotidiano fiumano “Novi List” lo storico croato
Predrag Matvejevic (che in questo articolo riportiamo nella traduzione pubblicata dal Centro studi
Osservatorio Balcani e Caucaso),
docente di Slavistica alla Sapienza di Roma sino al 2007, «le fosse, o le foibe come le chiamano gli
Italiani, sono un crimine grave, e
meritano la più dura condanna.
Tuttavia, a quel crimine ne sono
preceduti degli altri, forse non meno gravi».
La tragedia infatti affonda le radici in un complesso intrico di
cause storiche dove è possibile
isolare una serie di elementi non
trascurabili, come osserva anche
Guido Crainz (docente di storia
contemporanea all'Università di
Teramo e collaboratore di “Repubblica”) nel saggio "Il dolore e
l'esilo". Fra questi andrà conside-
Foibe e intrico di cause alla radice della tragedia
rato «l'acutizzarsi delle tensioni tra
nazionalità già all'interno dell'impero asburgico» nonché «la radicalizzazione nazionalistica provocata dalla Prima Guerra Mondiale
e l'annessione all'Italia di territori
in cui vivevano centinaia di migliaia di sloveni e croati», con conseguente contrapposizione nazionale ed etnica fra questi ultimi da un
lato e italiani dall’altro; assieme ai
fenomeni di opposti irredentismi
che volevano Venezia Giulia e Dalmazia appartenenti all’uno o all’altro Stato. «Lo Stato italiano estesosi dopo il 1918 – spiega Matvejevic - non tenne in considerazione le minoranze e i loro diritti,
cercò o di denazionalizzarli totalmente o di cacciarli». Contestualmente a queste, che sono le cause precedenti al secondo conflitto
mondiale, la storiografia ha aggiunto un altro fatto. Matvejevic
spiega che «la storia ingloriosa iniziò molto prima non lontano dai
luoghi in cui poi furono commessi
i crimini», riferendosi al tentativo di
assimilazione forzata delle minoranze slave (nella Venezia Giulia)
durante il Ventennio Fascista nonché ai crimini di guerra contro la
popolazione civile che si sarebbero verificati durante l’occupazione
militare italiana di diverse zone
della Jugoslavia. A tal proposito,
Matvejevic riferisce di «fucilazioni
individuali e di massa», «un'intera
gioventù falcidiata», « 80.000 Croati e Sloveni esiliati durante gli anni Venti e Trenta» oltre a «città e villaggi che cambiano nome»). Oltre
a ciò, Crainz aggiunge anche
«l'operare dei tedeschi - dopo l'8
settembre del 1943 – nella regione
definita “Zona di operazioni Litora-
le Adriatico"».
Su questo quadro incandescente, in seguito all’armistizio del
1943, si innestò la natura totalitaria del costituendo regime comunista slavo e la convinzione dei
partigiani di "Tito" del carattere
“sociale” della guerra di liberazione (con la percezione della popolazione italiana come “classe dominante” contro cui lottare). «Già
nello scatenarsi della prima ondata di cieca violenza in quelle terre,
nell'autunno del 1943 – ha scritto
il presidente Giorgio Napolitano
nel 2007 - si intrecciarono "giustizialismo sommario e tumultuoso,
parossismo nazionalista, rivalse
sociali e un disegno di sradicamento" della presenza italiana da
quella che era, e cessò di essere,
la Venezia Giulia. Vi fu dunque un
moto di odio e di furia sanguinaria,
e un disegno annessionistico slavo, che prevalse innanzitutto nel
Trattato di pace del 1947, e che
assunse i sinistri contorni di una
“pulizia etnica”». Una tragedia cui
seguì l'esodo della quasi totalità
degli italiani.
Secondo quanto messo in luce
dalle testimonianze e dalla più recente storiografia, non si trattava
di “semplici fucilazioni”. Prima di
venire gettati nelle foibe, le vittime,
uomini e donne, erano destinati ad
un massacrante supplizio: esposti
alla fame ed alla sete, al freddo
pungente ed al caldo più spossante, digiuni e dissetati con fiaschi
d’urina. Da più parti si riportano
casi di stupri (come quello efferato di Norma Cossetto), evirazioni,
o accecamenti. Sebbene le foibe
venissero inizialmente adoperate
per occultare i cadaveri, in seguito
alcune vittime vennero precipitate
vive nei crepacci, legate con il filo
spinato: i carnefici sparavano al
primo che, cadendo, con il suo peso trascinava giù tutti gli altri. Chi
arrivava vivo sul fondo era quasi
sempre destinato ad una morte
lenta ed atroce. Pochissimi furono
coloro che riuscirono a risalire vivi.
Uno di questi fu Graziano Udovisi, assieme a Giovanni Radeticchio; un’altro fu Vittorio Corsi. Lo
“infoibamento” costituì tuttavia
solo una delle modalità con cui
vennero uccise le vittime. «In Istria
e a Kras – sottolineava Matvejevic
nel 2005 - dalle foibe sono stati
esumati fino ad ora 570 corpi». Altre vittime vennero annegate o
morirono nei campi di concentramento jugoslavi. Ciononostante, il
metodo particolarmente barbaro
dell’infoibamento divenne il simbolo dei massacri.
Quella della tragedia legata alle Foibe e alle sue cause, conclude Crainz, è dunque «un intrecciarsi di dolori e lacerazioni che
possiamo comprendere appieno
solo ponendo a confronto punti
di vista differenti, facendo dialogare le diverse e opposte memorie che in questa storia si sono
sedimentate, al di qua e al di là di
confini che dovrebbero ora avviarsi a scomparire».
CREMA
Sabato 8 Febbraio 2014
9
Prima in via Braguti, poi a Ombriano. Sospese le lezioni. L’assessore Bergamaschi: «Questi edifici sono datati»
Piove dentro le scuole del Comune
I
di Gionata Agisti
l 17 gennaio era toccato alle aule della scuola Braguti, il 4 febbraio è stata la
volta delle scuole elementare e media di Ombriano. Tutte hanno subito dei
danni per infiltrazione d'acqua
piovana. Nel primo caso, i bambini sono stati rimandati a casa,
dopo l'allarme dato dai bidelli
che, arrivati al lavoro, si sono
accorti del completo allagamento di due aule al primo piano e di
una zona comune al pianterreno.
Causa dell’allagamento: un problema nelle gronde di scarico
dell’acqua piovana, nonostante
l'intervento di pulizia nei giorni
precedenti.
Scuola elementare e media di
Ombriano sotto l'acqua. Martedì
scorso l'acqua è scesa in segreteria, nell'atrio e nelle scale
del plesso della frazione, mentre un secchio è stato posizio-
A proposito di finanziamenti
ministeriali, sono arrivati 100mila euro per il consolidamento
anti sismico della scuola dell'infanzia di via Curtatone e Montanara. Ma da sistemare c'è anche
la pavimentazione della palestra
della scuola media di via Rampazzini, ormai usurata. E tornando alle infiltrazioni, ci sono altri edifici
scolastici soggetti a
questo tipo di problemi? «Gli uffici comunali non mi hanno
segnalato altre
emergenze» risponde sempre Bergamaschi. «Certo, dobbiamo fare i conti con
degli edifici spesso datati, un
fattore che, unito al maltempo
insistente degli ultimi giorni, accresce il rischio di disagi. È evidente che oggi non possiamo
intervenire per consolidare tutte
queste strutture, ma è bene cominciare».
«Una priorità
l’edilizia
scolastica»
nato in palestra, per raccogliere le gocce provenienti dal soffitto. Anche l'anno scorso, nello
stesso istituto, si era verificato
il medesimo incidente, a cui si
era rimediato con una soluzione tampone. A quanto pare,
sembra giunto il momento di
interventi più strutturali.
«L'edilizia scolastica è una
priorità di questa amministrazione» interviene l'assessore ai La-
Sabato la «Raccolta del farmaco»
Sabato 8 febbraio 2014
si terrà in tutta Italia la XIV
Giornata di Raccolta del
Farmaco. Recandosi nelle
farmacie che aderiscono
all’iniziativa, si potrà acquistare e donare farmaci da
automedicazione che verranno destinati alle persone
in stato di povertà su tutto il
territorio nazionale. La giornata è realizzata dalla Fondazione Banco Farmaceutico onlus in collaborazione
con Federfarma e CDO
vori pubblici, Fabio Bergamaschi.
Che continua: «Da qui ai prossimi anni, compatibilmente con
le risorse disponibili, intendiamo
mettere mano a una serie di soluzioni critiche, che non riguardano solo le infiltrazioni di pioggia. Penso, ad esempio, alla ex
Folcioni, il cui edificio presenta una facciata da sistemare e,
tra le altre cose, elementi non a norma:
gli infissi delle finestre. Il tutto costa attorno ai 120mila euro. Vedremo se riusciremo a ottenere il finanziamento dal Ministero competente; ad ogni modo,
finanziamento o meno, è una
nostra priorità, già concordata
da tempo con il sindaco. Si potrebbe valutare, in caso negativo,
di utilizzare parte di quei 375mila
euro ricavati dalla vendita dell'ex
Corpo di Guardia».
Opere Sociali e si terrà in
oltre 3.400 farmacie distribuite in 94 province e in più
di 1.200 comuni.
Sabato 8 febbraio, nelle
farmacie che esporranno la
locandina della «Giornata di
Raccolta del Farmaco», oltre 14.000 volontari accoglieranno i cittadini che vorranno aderire all’iniziativa. A
beneficiare della raccolta
saranno le oltre 600.000
persone che quotidianamente vengono assistite dai
1.506 enti assistenziali convenzionati con la Fondazione Banco Farmaceutico in
tutta Italia. In 13 anni, durante la Giornata di Raccolta del Farmaco, sono stati
raccolti oltre 3.050.000 farmaci, per un controvalore
commerciale superiore ai
20 milioni di euro.
«Di fronte ad una crisi
economica che colpisce
sempre di più famiglie ed
anziani » spiega Paolo
Gradnik, presidente della
Fondazione Banco Farmaceutico onlus, «siamo convinti che iniziative come la
Giornata di Raccolta possano essere per tutti l’occasione di donare speranza a
chi l’ha persa, con un gesto
semplice come la donazione di un farmaco. I dati
sull’aumento della povertà
sanitaria in Italia sono drammatici, con un incremento
del 60% in 5 anni e il coinvolgimento di oltre 4,8 milioni di persone».
Sartoria cinese, blitz dei carabinieri
Mercoledì 5 febbraio, a Casaletto di
Sopra, in via Soncino i carabinieri del
nucleo ispettorato del lavoro di Cremona
e della stazione di Camisano, nell’ambito
dell’attività di contrasto all’impiego di
manodopera proveniente dall’immigrazione clandestina disposta dalla direzione territoriale del lavoro di Cremona,
hanno eseguito un controllo amministrativo presso un laboratorio di confezioni
abbigliamento intestato a una cinese
35enne.
Nello stabilimento sono stati sorpresi
oltre alla titolare, suo marito coadiuvante
e sei collaboratori stranieri, cinesi, tutti
irregolarmente adibiti al lavoro nell’opificio, uno di loro con permesso di soggiorno scaduto, altri ne erano privi. Sequestrate ventidue macchine da cucire, 248
capi di abbigliamento “prêt-à-porter”,
2.000 euro in contanti, provento di attività illegale, merce del valore complessivo
di circa 100mila euro soprattutto pantaloni e camicette: pantaloni con marchio
fiorentino da 180 a 530 euro a capo, pantaloni con marchio milanese da 239 euro
a capo, camicette con marchio milanese
da 100 euro.
La signora e il marito, di 37 anni, residenti in provincia di Cremona, sono stati
deferiti alla procura della Repubblica per
concorso in favoreggiamento dell’ immigrazione clandestina e impiego di manovalanza priva di documenti validi per il
soggiorno. Il marito non è nuovo ad infrazioni del genere, è regolare in Italia dal
2000, lavorava presso una ditta di confe-
zioni a Prato, poi si è spostato a Rimini,
Bertinoro (FC), Brescia, Borgoforte (MN),
Soresina, Casalbuttano.
La moglie ora compare come titolare,
era anche lei a Prato nel 2002, e dal 2006
a Soresina sempre come operaia nelle
confezioni di abbigliamento.
CORTE DEGLI ARCHI: STRETTA SULL’ABBANDONO RIFIUTI
Dopo la segnalazione di rifiuti
abbandonati nella piazzetta di via
IV Novembre, è scattato un nuovo
sopralluogo dell’ufficio ambiente.
All’arrivo i tecnici hanno constatato presenza di bottiglie e cartacce, mentre due addetti stavano
correttamente provvedendo alla
pulizia delle aiuole e dei cavedii di
areazione dei parcheggi interrati
di pertinenza al condominio della
Corte degli Archi.
Nel recente passato, infatti, fu
fatto presente da parte della polizia locale all’amministratore che
la rimozione dei rifiuti dal cavedioaiuola è di competenza del con-
dominio stesso. La piazzetta risultava pulita, a parte due piccoli
cespugli laterali. Sì è provveduto
alla rimozione delle cartacce e
delle bottiglie presenti sotto i cespugli. Alla gestione del pub verrà
ricordato come sia necessario
collaborare al fine di mantenere in
condizioni migliori l’intera zona,
trovandosi il punto di abbandono
rifiuti nell’area privata condominiale.
La polizia locale effettuerà, visto l’atteggiamento recidivo di
qualche maleducato, una maggiore sorveglianza in loco con ulteriori controlli al decoro, non
escludendo provvedimenti amministrativi. «E’ importante» ha commentato l’assessore all’Ambiente,
Schiavini, «che i cittadini sappiano che gli eco-furbi verranno controllati e invitati a rimuovere in
tempi brevi i rifiuti illecitamente
abbandonati. Questa mancanza
di civiltà e di decoro crea un danno non solo all’ambiente ma anche alla collettività, chiamata a
sostenere poi i costi per il loro
mancato corretto smaltimento.
Dovrebbe essere il buon senso
delle persone a prevalere, ma
sembra, purtroppo, che non sempre sia così».
Via Toffetti: 13 nuovi
pali-luce. E’ ottimo
Fabio Bergamaschi
Il percorso ciclopedonale di via Toffetti - che si estende tra il campo da
calcio Dossena ed il campo da calcio
dell’oratorio dei Sabbioni - è stato
oggetto di un importante intervento di
illuminazione che era assente. Questa
preoccupazione da parte dei residenti
è stata raccolta, mesi fa, dall’assessore ai Lavori Pubblici, Fabio Bergamaschi che, unitamente ai tecnici dell’ufficio tecnico comunale e di «Scs Servizi locali», hanno effettuato un sopralluogo per concordare le modalità
di intervento.
E’ stato valutato necessario inserire
13 pali in acciaio verniciato nero di altezza metri 4,50, con altrettanti corpi
illuminanti da 70 watt ai vapori di sodio ad alta pressione. Una soluzione
ottimale per coniugare le esigenze di
efficienza dell’impianto di illuminazione con le disponibilità di bilancio. L’intervento ha avuto un costo complessivo di quasi 20mila euro.
«Ho mantenuto un impegno nei
confronti dei residenti e di me stesso»
ha commentato l’assessore Fabio
Bergamaschi, «gravato dalla difficoltà
di reperire le necessarie risorse economiche. Era giusto farlo. Mi sono
prefissato l’obbiettivo di realizzare,
ogni anno, un intervento di potenzia-
mento dell’illuminazione pubblica cittadina, laddove si ravvisino situazioni
di pericolo e di insicurezza. L’ho fatto
in viale Repubblica, in Piazza Garibaldi ed al parchetto di Vergonzana, dove
l’illuminazione è stata raddoppiata.
Qui, ora, nel quartiere dei Sabbioni c’è
stata una realizzazione ex novo, che
conferisce alla zona tutto un altro
aspetto».
Ha continuato l’assessore Bergamaschi: «Ho individuato altri due contesti simili rispetto ai quali desidero
intervenire. Mi riferisco sia al passaggio pedonale che porta alla palestra di
via Braguti a Crema Nuova (molto utilizzato anche da bambini e ragazzi e
oggi completamente al buio) sia al
passaggio perdonale di via Kennedy
che presenta un impianto ormai vetusto ed inadeguato, per capacità illuminante ma anche come profilo estetico.
Tema questo da non sottovalutare
considerando il pregio della via. Per il
primo intervento auspico di trovare le
risorse a breve per metterlo in cantiere
entro l’anno. Circa il secondo la partita è più complessa per maggiori costi,
ma gli uffici stanno già lavorando per
la progettazione, al fine di partire immediatamente appena reperite le necessarie provvigioni».
«Ultimate Frisbee», per imparare non solo a vincere
All’interno dell’Unione sportiva dilettantistica Pianenghese sta nascendo la sezione di
«Ultimate Frisbee», uno sport di squadra fino
ad oggi assente nel nostro territorio ma molto
coinvolgente, spettacolare ed in grande crescita. L’«Ultimate» è uno sport auto-arbitrato, tutti
i giocatori sono responsabili della conduzione
del gioco e del rispetto delle regole. Si basa
sullo “spirito del gioco” che pone la responsabilità del fair play (correttezza) su ogni giocatore. Scopo del gioco è segnare punti passandosi il disco (frisbee) ed afferrarlo al volo nell’area
di metà avversaria.
Essendo l’attività agli esordi e lo sport poco
conosciuto, si è deciso di intraprendere un
percorso di diffusione della disciplina coinvolgendo alcune scuole superiori di Crema dove
nei prossimi giorni verranno svolte alcune lezioni. Ciò che ci si propone di fare è quello di
portare nelle classi è un nuovo sport, caratterizzato da basi educative di assoluto rilievo, e
contemporaneamente dare ai ragazzi la possibilità di intraprendere un vero e proprio cammino, che attraverso il divertimento ed una pratica responsabile dello sport, li conduca ad un
diverso approccio alla vita ed alle relazioni sociali.
La nostra associazione lavora con lo scopo
di diffondere l’Ultimate Frisbee® sia come disciplina agonistica che come modello educativo per i più giovani. Attualmente gli allenamenti si svolgono il martedì sera dalle 21 alle 22.30
a Pianengo. Per info, contattare Riccardo Cantoni, cellulare 3386567119.
10
Crema
Sabato 8 Febbraio 2014
«Le foibe, che cosa è successo»
C
Gionata Agisti
ome ogni anno, anche questa volta, alla
cerimonia pubblica in
occasione della
«Giornata del Ricordo», per rendere omaggio alle
vittime delle foibe (il 10 febbraio), sarà presente Tommaso
Caizzi, memoria storica della
città, che quella tragedia l'ha
evitata per un soffio. Caizzi,
classe 1926, era appena un ragazzino quando, insieme alla
sua famiglia - 12 persone in
tutto -, lasciò il rifugio, presso il
porto della città dalmata di Zara, per imbarcarsi verso Trieste.
Da quel giorno, quasi 70 anni
fa, non ha più fatto ritorno nella
sua amata Dalmazia, che lui,
come tutti coloro che vi hanno
vissuto prima dell'invasione dei
partigiani slavi di Tito, ha sempre considerato italianissima.
«L'Istria e la Dalmazia erano
italiane da secoli» sottolinea lo
stesso Caizzi. «Negarlo significa ignorare la storia». Il riferimento va alla polemica scoppiata nei giorni scorsi, in seguito alle parole del neo consigliere comunale di Rifondazione
comunista, Camillo Sartori,
che aveva definito il «Giorno
del Ricordo» come una ricorrenza «frutto del revisionismo
storico, dove c’è l’oltraggio del
paragone tra le vittime partigiane e quelle repubblichine.
Un’onta rispetto alla vita, alle
opere e la morte delle migliaia
di partigiani che hanno combattuto per liberare l’Italia
dall’invasione nazista e soprattutto dai veri traditori della patria, veri fascisti italiani».
Nella sua vita, di frasi del
genere Tommaso Caizzi ne ha
sentite molte e, nel suo piccolo, ha sempre cercato di contrastarle, anche tra i banchi del
Consiglio comunale, dove è
stato eletto più volte, in passato, come unico rappresentante
del Movimento Sociale Italiano. A quanti hanno voluto negare quanto successo ha sempre opposto la sua testimonianza personale, testimonianza di chi ha vissuto sulla pro-
La nostra intervista a Tommaso Caizzi, esule dalmata. E le polemiche di Rifondazione
La «Giornata
del Ricordo»
il 10 febbraio
Tommaso Caizzi
«Loro ci uccidevano
perché eravamo
soprattutto italiani»
Mozione presentata da Forza Italia. Sarà firmata da tutti in consiglio?
Questa è la mozione presentata dai
consiglieri di Forza Italia, Simone Beretta
e Renato Ancorotti perché sia iscritta
all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale e sia votata da tutti i consiflieri. Ne riportiamo un sunto.
Premesso che con la legge del 30
marzo 2004 n°. 92 « La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale "Giorno del
ricordo" al fine di conservare e rinnovare
la memoria della tragedia degli italiani e
di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo
dalle loro terre degli istriani, fiumani e
dalmati nel secondo dopoguerra e della
più complessa vicenda del confine orientale», i consiglieri condividono a questo proposito le dichiarazione dei due
presidenti della Repubblica (Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano).
Ritengono inaccettabile quanto di-
pria pelle il dramma e il dolore
dell'esiliato.
«Quella della Dalmazia, per
molti italiani, rimane purtroppo
una questione sconosciuta,
perché quanto vi è accaduto
centi infoibate ed agli esodati istriani,
fiumani e dalmati oggetto di una furia
sanguinaria», è per questo che i due
consiglieri di Forza Italiana chiedono ai
consiglieri comunali di Crema di sottoscrivere che quanto segue:
«Il Consiglio comunale di Crema •
respinge erronee ed ideologiche ricostruzioni storiche di tragedie che non
vuole che si ripetano mai più in futuro •
nel richiamare i propri e consolidati sentimenti di civiltà, di pace, di tolleranza e
di solidarietà manifesta e rinnova, a nome della città, la sua totale solidarietà e
vicinanza alle vittime dei massacri delle
foibe e dell’esodo giuliano-dalmata •
consolida la sua totale ed incondizionata
adesione alla «Giornata del ricordo» affinché le generazioni future abbiano a
conservare la memorie di quelle inaccettabili ed orrende vicende».
chiarato dal consigliere di Rifondazione
Comunista …. per il quale «.. la prossima
giornata commemorativa (Giornata del
Ricordo) è stata voluta forse come riconoscimento amorale da parte della destra, da quelli che indossano la kippah
ebraica il giorno della memoria e quando
la tolgono l’indomani si inventano una
Bossi-Fini, e creano con altre forze politiche nuovi lager» perché questa ricostruzione storica è «ideologicamente e
spudoratamente parziale che disconosce e mina alle fondamenta la verità come quella fatta dallo stesso consigliere
comunale».
Avendo, inoltre, ben chiaro «che la
nostra città nella sua totalità e sensibilità umana e democratica respinge tale
ricostruzione storica completamente
sbagliata e fuorviante, e che la nostra
città da sempre è vicina alle vittime inno-
alla fine della Seconda guerra
mondiale è sempre stato cancellato dai nostri libri di storia,
a causa di una certa cultura di
sinistra. Un comportamento
questo che per quanti hanno
vissuto quella tragedia è causa
di grande tristezza. Gli italiani
che vivevano a Zara erano, se
possibile, più italiani nel loro
cuore di tanti connazionali della penisola».
Perché lei, i
suoi genitori e i
suoi fratelli
siete scappati
quel giorno?
“Sapevamo
quello che stava
succedendo
fuori dai confini
di Zara. I partigiani comunisti di Tito stavano
avanzando verso la città, con
l'obiettivo, tra le altre cose, di
operare un massacro ai danni
della popolazione italiana. Alcuni miei amici erano già stati
uccisi. Se fossimo rimasti, sarebbe stato un eccidio. I partigiani titini non ci volevano lì,
ma gli italiani abitavano quelle
terre da secoli: dai tempi della
Repubblica di Venezia».
Che cosa risponde a chi sostiene ancora, anche all'interno dell'amministrazione comunale, che a essere uccisi
furono solo i fascisti? «Stanno
sbagliando, non conoscono la
storia. Non era questione di fascismo o
non fascismo. Noi
siamo scappati per
rimanere italiani, perché l'unica colpa, in
quella circostanza,
era proprio essere
italiani in un posto
che si voleva interamente slavo. Ho letto e sono al
corrente della polemica di questi
giorni. Io, per conto mio, non intendo alimentare contrasti. Ho
trascorso la mia vita lottando
perché si sapesse la verità e si
riconoscesse la italianità dei miei
concittadini dalmati che, forse
più di altri, proprio per la tragedia che hanno vissuto, hanno
portato e portano nel cuore l'orgoglio di essere italiani.”
«Molti miei amici
erano già stati
ammazzati. Noi...»
«La soppressione dell’articolo 8 del
decreto “Destinazione Italia” è una vittoria della Lega Nord, che fin da subito
si è fortemente opposta a una norma
liberticida il cui unico scopo era favorire
le assicurazioni senza alcun beneficio
per gli utenti». Questa è la dichiarazione
di soddisfazione della senatrice della
Lega Nord, Silvana Comaroli, perché
grazie al lavoro dei colleghi del Carroccio alla Camera «è stata stralciata una
misura che avrebbe mandato in grave
crisi l’intero settore della riparazione indipendente e la cui unica conseguenza
sarebbe stata quella di distruggere quel
che resta del lavoro e dell'economia del
Paese».
«Abbiamo tutelato i carrozzieri, battendo la lobby delle assicurazioni che
voleva impedire la libertà di scelta dei
consumatori» continua Silvana Comaroli che mercoledì 15 gennaio, aveva
partecipato al punto d’incontro organiz-
L’incontro nella sede della Cna di Cremona. La manifestazione a Roma
Lega Nord: «Siamo stati noi a difendere i carrozzieri»
Guido Guidesi
Silvana Comaroli
zato presso «Il Capranichetta» a Roma
dalle associazioni nazionali di categoria
degli autocarrozzieri accanto ai rappresentanti e alle aziende di Confartigiana-
Giovanni Bozzini, Cna
to , Cna e Casartigiani, a cui è legata la
Libera artigiani di Crema.
Alla dichiarazione di Silvana Comaroli si è aggiunta una nota congiunta dei
deputati della Lega Nord, Filippo Busin
e Guido Guidesi. «Abbiamo partecipato da subito alla sacrosanta protesta dei
carrozzieri perché abbiamo condiviso al
100% la loro battaglia per fermare le
assurde norme sulla Rc-Auto contenute
nel decreto “Destinazione Italia”. Norme
che, avrebbero messo a rischio 17 mila
imprese e 60 mila posti di lavoro e che
violavano le norme sulla libera concorrenza in favore della lobby delle assicurazioni. Oggi finalmente con lo stralcio
dell'articolo 8 del decreto “Destinazione Italia” è stata ripristinata un po' di
giustizia».
I due leghisti aggiungono: «La soppressione dell’articolo 8 del decreto
Dal sito della Croce Rossa Italiama: «Dopo la "Giornata della
memoria" per le vittime della Shoah, il 10 febbraio in tutta Italia si
celebra il "Giorno del ricordo" per
non dimenticare i 5mila italiani
massacrati in Istria, Dalmazia e
Venezia Giulia tra il 1943 e il 1945.
Uccisi dai partigiani comunisti di
Tito solo perché erano italiani: una
"pulizia" politica ed etnica in piena
regola, mascherata come azione
di guerra o vendetta contro i fascisti.
In realtà nelle cavità carsiche
chiamate foibe vennero gettati ancora vivi, l'uno legato all'altro col
fil di ferro, uomini, donne, anziani e
bambini che in quel periodo di
grande confusione bellica si erano
ritrovati in balìa dei partigiani comunisti jugoslavi. Il "Giorno del ricordo" non è solo dedicato alle
vittime delle foibe, ma anche alla
grande tragedia dei profughi giuliani: 350 mila costretti all'esodo, a
lasciare case e ogni bene per fuggire con ogni mezzo in Italia dove
furono malamente accolti. In gran
parte finirono nei campi profughi e
ci rimasero per anni. Uno di questi
campi fu organizzato anche a Fertilia. Per mezzo secolo sulle stragi
delle foibe e sull'esodo dei giuliani
si è steso un pesante silenzio.
Nel 1996 è stato un politico di
sinistra, Luciano Violante,
all'epoca presidente della Camera
a infrangere il muro del silenzio e a
invitare a una rilettura storica degli
avvenimenti. Appello ripreso sul
fronte opposto dal leader della
destra Gianfranco Fini e poi dal
presidente della Repubblica
Ciampi. Ed è stato un altro ex comunista, il capo dello Stato Giorgio Napolitano, a firmare la legge
con cui nel 2004 il Parlamento ha
istituito una giornata commemorativa per le vittime dei titini, allo
stesso modo delle celebrazioni
per l'Olocausto degli ebrei.
Perché il 10 febbraio? E' una
data simbolica che si riferisce al
1947 quando entrò in vigore il trattato di pace con cui le province di
Pola, Fiume, Zara, parte delle zone
di Gorizia e di Trieste, passarono
alla Jugoslavia. Le stragi avvennero all'indomani dell'armistizio
dell'8 settembre 1943 quando si
scatenò l'offensiva dei partigiani
comunisti contro nazisti e fascisti.
Nel mezzo furono colpiti indiscriminatamente tutti gli italiani. Ma il
massacro più vasto fu messo in
atto a guerra finita, nel maggio del
1945, per costringere gli italiani a
fuggire dalle province istriane, dalmate e della Venezia-Giulia. Secondo fonti accreditate, le vittime
furono almeno 5mila, ma diversi
storici parlano di 10mila e più.
Destinazione Italia è una vittoria della
Lega Nord, che fin da subito si è fortemente opposta a una norma liberticida
il cui unico scopo era favorire le assicurazioni senza alcun beneficio per gli
utenti. Grazie a noi è stata stralciata una
misura che avrebbe mandato in grave
crisi l’intero settore della riparazione indipendente e la cui unica conseguenza
sarebbe stata quella di distruggere quel
che resta del lavoro e dell'economia del
Paese»
L’onorevole leghista Guido Guidesi rappresentante del territorio cremasco
e cremonese alla Camera dei Deputati
- nei mesi scorsi aveva partecipato a
Crema ad un incontro promosso dalla
Cna durante il quale i rappresentanti
dell’associazione avevano manifestato
la loro preoccupazione sul contenuto
dell’articolo 8, che avrebbe messo in
seria difficoltà i carrozzieri, i riparatori
d’auto e i consumatori.
Crema
Donato Dolini. Stressato dallo Stato. Ai cittadini: «Non ci sto più a questo gioco osceno»
Si è dimesso il sindaco di Pandino
I
l sindaco di Pandino, Donato Dolini, si è dimesso. La sua dimissione
è stata espressa alla fine del consiglio comunale nel quale si è vissuta molta tensione. Gli unici che
sapevano delle dimissioni erano i consiglieri di maggioranza, che si sono dimessi pure loro (come vuole la legge). Il
Pd ha cercato di convincere Dolini a non
rinunciare alla sua carica di sindaco, ma
l’ormai ex primo cittadino è stato inflessibile. In una lunga lettera (ne riportiamo
le parti più salienti), Dolini ha spiegato le
ragioni ragioni della scelta, legate soprattutto all’impossibilità, visti i continui
tagli, di governare in maniera efficiente
ed efficace. Ora, a Pandino, si voterà
come il 25 maggio prossimo, come negli
altri Comuni del Cremasco che andranno alle urne.
«Vi comunico che ho deciso, in piena
autonomia, di rimettere ai pandinesi il
mio mandato…
Anche se può sembrare una decisione improvvisa, non lo è. Da tempo stavo
considerando questa possibilità, per
due ragioni. La prima ragione è personale ed è lentamente maturata negli ultimi quattro anni come forma estrema di
protesta verso la politica di smantellamento delle autonomie locali che è stata
attuata da tutti i governi in carica, nessuno escluso.
Questi anni li abbiamo impiegati ad
inseguire provvedimenti di legge sempre più numerosi e confusi: l’inasprimento del Patto di Stabilità che ha bloccato le nostre risorse impedendoci di
spenderle, i tagli ai trasferimenti che ci
hanno tolto ulteriori risorse e che oggi si
Artisti di Sanremo
mangeranno anche
prodotti cremaschi
Il Comune di Crema partecipa al Festival
di San Remo. Il logo “Made in Crema” sarà
utilizzato per un pranzo a cui prenderanno
parte circa 250 persone, artisti compresi,
che avranno la possibilità (qualcuno per la
prima volta) di degustere i prodotti della
terra cremasca.
Donato Dolini
terà ad un ulteriore innalzamento della
pressione fiscale su famiglie e attività.
«Io non ci sto più. Non ci sto più a
questo gioco osceno che vede i Sindaci
ridotti al ruolo di grigi funzionari dello
Stato, spogliati di ogni autonomia decisionale tranne quella di mettere la propria faccia davanti ai propri concittadini
mentre gli aumentano le tasse per compensare buchi prodotti da altri, mentre le
casse dei loro comuni sono piene di
soldi che non possono spendere. Io mi
rifiuto di chiedere ai miei concittadini altri sacrifici per conto terzi. Però continuo
ad avere grande rispetto per l’istituzione
che ho l’onore di rappresentare e non
potrei mai venir meno al mio dovere di
Sindaco. Anche per questo ho deciso di
dimettermi».
quando si lavora sotto pressione ad attività del tutto impreviste succede anche
di sbagliare.
«L’idea di lasciare è affiorata diverse volte, soprattutto nel 2012, quando
siamo stati costretti, nostro
malgrado, ad alzare le aliquote dei tributi locali.... E
invece, se possibile, sta
andando anche peggio:
dopo un anno trascorso a
farci prendere in giro tutti, comuni e cittadini, con la farsa dell’Imu, adesso abbiamo la Iuc, nuova di zecca, che contiene un mostro giuridico che si chiama
Tasi, una colossale presa in giro, una
patrimoniale iniqua e anticostituzionale
camuffata da tassa sui servizi, che por-
sono ridotti quasi a zero, la continua e
contraddittoria introduzione di vincoli
che hanno fortemente limitato la nostra
autonomia operativa, fin
quasi a raggiungere la paralisi.
Invece di dedicarci ai
progetti che avevamo in
programma, dall’estate
del 2010 abbiamo dovuto
ripensare tutta la strategia
degli interventi per salvare
il salvabile, cambiando continuamente
passo per seguire prescrizioni che si
accavallavano tra loro, solo per evitare
che la macchina comunale deragliasse,
costretti ad adottare provvedimenti che
non avremmo voluto adottare e commettendo anche degli errori, perché
La rabbia: «Sindaci
ridotti al ruolo
di grigi funzionari»
Nella sanità il saldo dopo 211 giorni. L’ospedale di Crema paga in 67 giorni
Alcuni giornali nazionali hanno
parlato nei giorni scorsi del nostro
ospedale.Ecco che cosa ha scritto
«L’Avvenire»: dei 27,2 miliardi stanziati nel 2013 per pagare i propri debiti, al 22 gennaio risultano pagati
21,6 miliardi, quasi l'80%. E se lo
Stato ha finora pagato il 94,3% delle
somme stanziate, la situazione peggiora se i debitori sono le Regioni (si
fermano all'81,5%), o Comuni e Province (inchiodati al 70,2%). Peggio di
tutti stanno però le imprese che at-
tendono la liquidazione delle fatture
da Asl, Aziende Ospedaliere (Ao),
istituti di ricovero e cura. Secondo
Assobiomedica, i tempi medi di pagamento di Asl e Ao, sono passati dai
276 giorni di ritardo di dicembre 2012
ai 211 giorni di fine 2013. Ci sono,
però, delle eccezioni. Cinque "mosche bianche" che rispettano i tempi:
Asl 4 Medio Friuli, l'AsI 2 Isontina,
l'Ireos Burlo Garofalo, l'AsI Provincia
di Bergamo, Ospedale Maggiore di
Crema. Per il resto attese che supe-
rano anche i tre anni e mezzo. È il
caso della Calabria, dove l'Azienda
ospedaliera Mater Domini di Catanzaro, paga dopo 1.337 giorni; la
Campania (l'Azienda sanitaria Napoli
1 che fa aspettare 1.149 giorni), il
Molise (Azienda sanitaria di Campobasso, 915 giorni, pari a due anni e
mezzo). Nel Lazio "brilla" il Policlinico
Gemelli con 495 giorni di attesa e la
Asl di Frosinone (424 giorni). In Puglia
l'azienda sanitaria di Foggia con 431
giorni. (M.Car.)
Romanengo, per la tentata rapina Pizzeria incendiata:
al DiPiù, sono condannati a 5 anni ignoti i piromani
Condannati, enrtrambi, a 5 anni di
carcere. Lo ha deciso il giudice Letizia
Platè nei confronti di due dei due rapinatori che lo scorso 3 settembre avevano assaltato il supermercato «DiPiù». Uno dei banditi, Claudio Micheli,
44 anni, bergamasco, era entrato nel
supermercato con la pistola in pugno,
ma era stato accoltellato il titolare,
accorso a difendere la cassiera, che è
sua sorella, armato con un coltello da
macellaio. Micheli era accusato di rapina, tentato omicidio e ricettazione
della pistola con matricola abrasa,
L’altro bandito, Roberto Dassi,
63anni, monzese residente a Mornico
11
Sabato 8 Febbraio 2014
al Serio (Bergamo), attendeva il complice, seduto al volante; dopo aver
sentito i colpi partiti dalla pistola di
Micheli durante la colluttazione con il
titolare, aveva sfondato la vetrina del
supermercato per aiutarlo a scappare.
Anche per Dessi, le accuse erano di
rapina e tentato omicidio.
I due banditi, dopo la tentata rapina, erano fuggiti in auto, ma erano
stati tercettati vicino dell’ospedale di
Romano di Lombardia, dove Roberto
Dassi stava portando Claudio Micheli
ferito. Alla vista dei poliziotti, avevano
cercato di investire gli agenti, ma la
corsa era finito contro un palo.
Martedì 4 febbraio, a Salvirola, in via Vittoria, i carabinieri di Romanengo e i vigili del
fuoco sono intervenuti nella pizzeria d’asporto «Due bandiere», gestita da meno di due
anni da un egiziano del luogo 34 anni. Il fatto:
alcuni ignoti, attraverso la finestra aperta,
avevano lasciato cadere all’interno un contenitore di detersivi in plastica, contenente liquido infiammabile.
Risultato: il danno è stato lieve, comunque
da quantificare e non coperto da assicurazione. Il sostituto del gestore, un esperto connazionale che da circa un mese mantiene aperto l’esercizio in assenza del titolare all’estero,
sentito dai carabinieri non ha fornito indicazioni utili su perché di questo vandalico.
I carabinieri di Castelleone, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato alla procura della repubblica di cremona per concorso in truffa, falso
documentale, uso di atto falso e sostituzione di persona, G.P., 42enne comasco, e M.Z., 40enne bresciano. Entrambi, nel 2013, utilizzando false fideiussioni bancarie, con artifizi e raggiri, in piu’ occasioni, hanno ordinato consistenti quantitativi d’acciaio per 100.000,00 euro dalla ditta «Outukumpu»
senza mantenere gli impegni assunti. Il tempestivo intervento dei carabinieri
ha consentito di scoprire il raggiro e bloccare le consegne.
Programmazione settimanale
Spaziocinema Cremonapo
(0372-803674)
www.spaziocinema.info
• RoboCop
• Smetto quando voglio
• La gente che sta bene
• A proposito di Davis
• I segreti di Osage County
• Dallas buyers club
• A spasso con i dinosauri
• Belle & Sebastien
• Hansel e Gretel e la strega
della foresta nera
• Khumba
• Tutta colpa di Freud
Chaplin (0372-453005)
• La grande bellezza
• A spasso con i dinosauri
• Smetto quando voglio
Filo (349.8310931)
• All is lost
PIEVE FISSIRAGA
Cinelandia
(0371-237012)
www.cinelandia.it
• Belle & Sebastien
• Hansel e Gretel e la
Strega della foresta nera
CREMA
Porta Nova
(0373-218411)
www.multisalaportanova.it
• The Wolf of Wall Street
• La gente che sta bene
• I segreti di Osage County
• Tutta colpa di Freud
• Belle & Sebastien
• Robocop
Il Rotaract Terre cremasche ha consegnato alla «Lega italiana, lotta ai tumori»
2000 euro previsti dall’iniziativa natalizia di
raccolta fondi. L’idea è stata questa: personalizzare alcune bottiglie di spumante delle
Cantine Ferrari, e devolvere, poi, il ricavato
della vendita alla Lilt. Mettendoci davvero
tanto impegno, raccontano a Rotaract, sono state vendute tutte le 300 bottiglie: 91 di
queste sono state acquistate dal Rotary Visconteo di Pandino. «Siamo felici che qualcuno abbia festeggiato anche grazie a noi»
ha rimarcato Raimondi Cominesi. «Un
grazie di cuore» ha sottolineato il vicepresidente, Pietro Perolini, «va anche agli sponsor che ci hanno sostenuto: le Cantine Ferrari, IMP di Bagnolo, Grafin e Lacea».
La collaborazione con la lega italiana
contro i tumori non si fermerà qui. C’è già in
calendario una giornata di informazione,
screening dermatologici, senologici e ginecologici, in collaborazione con Rotaract.
Non solo. Nelle iniziative per il 2014, la Lega
anti-tumori ha inserito la partecipazione alla
“gior nata della donna” organizzata
dall’ospedale di Crema, e un incontro pubblico con medici e specialisti sul tema della
prevenzione tumorale. Grazie alla Lega
contro i tumori, nel 2013 si sono effettuate
486 visite di controllo al seno con 245
mammografie ed 88 ecografie effettuate nel
reparto di radiologia del nostro nosocomio.
A queste si sono agiunte 248 visite di controllo dei nei, 164 paptest e 14 controlli alla
prostata. Numeri importanti.
Castelleone, truffa: due denunce
CINEMA
CREMONA
Rotaract: 2mila euro
sono stati donati
a «Lega anti-tumori»
• La gente che sta bene
• Robocop
• Smetto quando voglio
• The Wolf of Wall Street
• Tutta colpa di Freud
Stessa tabaccheria,
il furto è sventato
Dopo pochi giorni, hanno tentato di
rubare ancora alla tabaccheria di via Brescia. Ma i ladri hanno dovuto abbandonare la refurtiva perché è prontamente
arrivata la polizia.
Sono però riusciti a fuggire. Scattato
l’allarme nel negozio alle 3 di notte, immediato è stato l’intervento della volante:
gli agenti hanno sorpreso due uomini,
uno mentre stava chiudendo la saracinesca del locale e l’altro a bordo di una
Nissan Micra pronto a partire con la refurtiva. Bloccata l’auto gli agenti hanno cercato di fermare anche i due uomini che
sono scappati. Recuperata la refurtiva:
sigarette e gratta e vinci. L’auto del furto
è risultata rubata a Milano.
A
F
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12
Crema
Sabato 8 Febbraio 2014
per l’expo 2015
«Promuovere tutte
le nostre eccellenze»
Nelle scorse settimane,
con una lettera d’invito, il
Comune di Crema ha chiamato le istituzioni del territorio, con l’obiettivo di presentarsi ad Expo 2015 fornendo
una proposta condivisa.
L’iniziativa curata dall’assessorato alla Sostenibilità
con delega Expo2015, intende istituire una «task-force» che lavori a un progetto
di formazione internazionale
a Crema, primo ente pubblico del territorio ad aderire al
progetto voluto dalla Camera di commercio di Cremona
Inoltre, nei giorni scorsi, è
svolto un incontro operativo
in cui erano presenti oltre
alla Camera di commercio, il
Comune di Crema, Reindustria, CremaRicerca, il Cersi
dell’università Cattolica,
l’Università di Crema, la Libera Artigiani e molti altri
soggetti. Questo e i prossimi
tavoli di confronto serviranno a redigere un piano di lavoro e di promozione turistica che vada anche oltre
l’esposizione internazionale.
Le istituzioni si sono dette
d’accordo con l’iniziativa.
«Lo possiamo definire il
giorno zero di un programma di rilancio promozionale
della città» ha spiegato l’assessore allo Sviluppo Economico, Morena Saltini.
Morena Saltini
«Un evento internazionale
della portata di Expo 2015,
infatti, deve vedere tutte le
forze di Crema a raccolta
per un unico obiettivo, rilanciare tutto il territorio, ma
con la logica di dare il via ad
un investimento che, utilizzando come volano l’Expo,
possa aumentare l’offerta
turistica e la visibilità di Crema anche per il futuro».
Soddisfatto anche l’assessore Schiavini: «Alimentare,
cultura, arte, architettura,
storia e paesaggio: questi
settori si autopromuovevano
viaggiando ognuno su binari
diversi. Oggi siamo tutti
d’accordo che è arrivato il
momento di raccogliere e
promuovere insieme tutte le
nostre eccellenze».
«Questa amministrazione ha ascoltato e ascolta chiunque, tiene presente
ogni istanza, si confronta e ragiona con
tutti i soggetti della città. Nel corso di
questo primo anno e mezzo di governo
ho tenuto oltre 20 riunioni e ho incontrato singolarmente numerosi operatori del
commercio. Non pretendo naturalmente che non ci siano opinioni anche distanti. Ma non si possono accettare
forzature e soprattutto affermazioni non
corrispondenti al vero».
Evento lungo quattro domeniche (l’ultima il 9 marzo). Le novità
Carnevale, si parte il 16 febbraio
G
ran carnevale cremasco,
sta per partire la 28.ma
edizione. Quattro le domeniche di sfilate a partire dal 16 febbraio (poi 23
febbraio, 2 e 9 marzo). Come è tradizione, c’è voluto un intenso anno
di lavoro che ha coinvolto almeno
50 volontari, tra cui elettricisti, carpentieri, falegnami, pittori. Se i nostri carri, lunghi ognuno 18 metri,
costruiti in cartapesta, che sfileranno nel tradizionale percorso con
epicentro in piazza Giovanni XXIII e
nelle vie adiacenti a porta Ombriano. Ma c’è una novità: il Carnevale
cremasco avrà il suo inno che sarà
suonato dall’orchestra «Il Trillo» sabato 15 febbraio al San Domenico.
Ha sottolineato il presidente del
Comitato del carnevale cremasco,
Eugenio Pisati: «Sono orgoglioso
della collaborazione che abbiamo
attivato nelle scuole. Dagli alunni
delle elementari che abbiamo coinvolto in laboratori, spettacoli e concorsi, agli studenti delle Marazzi
che hanno realizzato i costumi per il
carro di Pinocchio, a quelli dello
Sraffa che hanno seguiti corsi di
scenografia e ristrutturato il trenino
Beniamino dedicandolo ai monumenti di Crema».
Tre i gruppi storici che si daranno battaglia: i «Barabèt», gli «Amici» e i «Pantelù». Ora si spera in un
grande pubblico: più delle 40mila
presenze che hanno caratterizzato
le scorse edizioni. Ad animare la
sfilata anche quest’anno ci saran-
no gruppi provenienti da tutta Italia
e dall’estero. Presenti ancora il
Carnevale dei bambini, con gonfiabili, truccabimbi, e col trenino
Beniamino in largo Falcone e Borsellino, i mercatini in piazza Aldo
Moro il 23 febbraio e il 2 e 9 marzo,
le visite guidate della città con i
pacchetti per turisti comprensivi di
visita, pranzo e ingresso alla sfilata. Confermata anche la mostra in
piazza Duomo di motociclette e
macchine d’epoca curata dal Motoclub Crema per il 16 febbraio e il
raduno dei camperisti dal 28 febbraio al 2 marzo.
«In questa edizione» ha ricordato
il presidente Pisati, «ci è venuto a
mancare il supporto di uno dei volontari storici del Comitato. Ci ha
lasciato, infatti, Piero Vailati, e a lui
vorremmo dedicare questa edizione del Gran Carnevale». Un ricordo
che si è concretizzato in una delle
tante iniziative benefiche del Comitato, ovvero una donazione alla Lega Tumori.
L’assessore: «Cosa ho fatto per voi commercianti»
Questa la piccata risposta dell’assessore allo Sviluppo Economico e alle
Attività Produttive Morena Saltini, in
merito al dibattito degli ultimi giorni sul
commercio in centro storico. «Premesso che» sostiene ancora l’assessore,
«purtroppo la crisi colpisce ogni città
ciò che non può non essere riconosciu-
to sono i fatti concreti. A cominciare da
una realtà che ritengo davvero significativa quale il “Distretto del Commercio”
sostenuto dalla Camera di Commercio
e dalla Provincia di Cremona: è il nostro
tavolo permanente di confronto e il ruolo di manager del distretto è stato affidato ad Alessandra Ginelli. E’ anche e
Marocchino tenta di investire carabiniere
Arrestato un marocchino accusato di spaccio di cocaina, ma
non solo. Mentre gli stavano
mettendo le manette ai polsi, ha
collezionato questi altri capi
d’accusa: resistenza e lesioni a
pubblico ufficiale, utilizzo di documenti falsi e intestazione fittizia di beni. E’ successo tutto
questo a F.R, 23 magrebino, senza fissa dimora e disoccupato.
Era stato sorpreso, durante
una operazione contro lo spaccio di droga, dopo che aveva
appena venduto una dose di
cocaina ad una ragazza fermata
alla guida della propria vettura a
Rivolta d’Adda. I carabinieri si
sono messi subito sulle tracce
dell’Alfa 147 rossa del marocchino, intestata ad un invalido di
Offanengo ospite della Caritas.
Il presidente Eugenio Pisati
L’hanno intercettata a Calvenzano. Alla guida l’extracominitario
che, invece di fermarsi all’alt dei
militari, ha accelerato cercando
di investire un carabiniere. Poi,
vistosi ormai braccato, ha abbandonato la vettura ed è scappato a piedi. Raggiunto, ha opposto resistenza con calci e pugni a un carabinieri che, poi, è
riuscito a immobilizzarlo e arrestarlo. Perquisito, il marocchina
aveva in tasca 700 euro provento dello spaccio, altre sei grammi di cocaina divisi in dosi, documenti falsi e una carta di qualificazione per conducente intestata ad un uomo di Camisano,
ceduta in cambio di una dose di
cocaina.
soprattutto in questa sede dove vengono insieme affrontate le soluzioni valide
per salvaguardare e rivalutare tutta la
zona del centro storico” Infine, sempre
Morena Saltini: «Proprio nelle settimane
scorse, insieme alle categorie economiche, ai produttori e ai ristoratori, abbiamo completato il percorso di scelta del
logotipo “made in Crema”, finalizzato
ad identificare un percorso di identità
culturale che passa attraverso la gastronomia e le altre eccellenze del territorio». Morena Saltini conclude: «Cito
anche l’attenzione che si sta riservando
alle possibilità per Crema offerte dal
turismo religioso verso i luoghi cristiani:
simbolo di Crema, come il Duomo, anche la Basilica di Santa Maria inserita in
un percorso di itinerario religioso della
fede».
Riflettori puntati su Bertolotti
Illuminazione e Arredo
é difficile poter ammirare questo oggetto dal
vivo. L’operazione “Ciak” vi permetterà non solo di vederla in dimensione reale, ma anche in
piena operatività, come essere su un set fotografico: potrete quindi fotografarvi a fianco o
sotto la luce di questa Icona, divertendovi a fare
i registi e a scattare le vostre foto. Ma c’è dell’altro: la foto piu’ originale che invierete all’indirizzo mail [email protected] sarà pubblicata sul sito internet www.bertolottiilluminazione.it. Non vi resta che recarvi al cinema…
Ciak, si scatta!
L’
illuminazione può essere una vera e
propria arte, da declinarsi nelle più
svariate forme. Questa è la filosofia di
Bertolotti Illuminazione e Arredo, che
il 14,15 e 16 febbraio saranno al cinema multisala Portanova di Crema per l’evento
“Ciak”, installazione a cura di Chiara e Silvia
Dellera.
Il lavoro consiste nella presentazione della
lampada “Fortuny”, disegnata da Mariano Fortuny nel 1985 per Pallucco. Ispirata dalla sperimentazione di un nuovo sistema di illuminazione
in diretta per il palcoscenico, nel 1987, Fortuny
è considerata un’icona contemporanea e intramontabile. A suggerire la base fu il trepiedi della macchina fotografica, con la gamba centrale
regolabile e dei paralumi ribaltabili, realizzati invertendo i paralumi tipici dell’epoca.
Pallucco propone la lampada Fortuny nella
versione originale Nera e in alcune varianti Moda. L’interno della lampada per queste versioni
è bianco. Essa ha una struttura in profilato a C,
piatto trafilato e tubo d’acciaio. La verniciatura
è realizzata con polveri epossidiche in colore
nero. Orientabile e regolabile in altezza, la lampada monta una Lampadina ad incandescenza
da 500W, attacco e40.
Speciale Salute
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Sabato 8 Febbraio 2014
Influenza, ci avviciniamo al picco
Più colpiti i bambini al di sotto dei quattro anni (13 per mille). Incidenza totale pari a 4,34 casi ogni mille assistiti
C
ontinua l'escalation
della sindrome influenzale, che in
queste settimane
sta incrementando
notevolmente per numero di casi, avvicinandosi sempre più al
picco, previsto per fine febbraio.
Secondo i dati di Regione Lombardia l’incidenza totale è aumentata e si è attestata a 4,34
casi per 1000 assistiti. La morbosità per sindrome influenzale è
aumentata in tutte le classi d’età
e più spiccatamente nelle classi
di età pediatriche, in cui ha raggiunto un valore di 13‰ nella
fascia 0-4 anni e 6,5‰ in quella
5-14 anni.
Anche a livello nazionale la fascia di età maggiormente colpita è quella dei bambini al di sotto
dei cinque anni, in cui si osserva
un’incidenza superiore a 5 casi
per mille assistiti, seguita dalla fascia di età 5-14 anni a 2,25
casi per mille assistiti, dalla fascia 15-64 anni a 1,89 e dagli individui di età pari o superiore a
65 anni a 0,86. Il valore di incidenza dell'influenza finora è stato inferiore a quello registrato in
alcune precedenti stagioni influenzali.
Nell'ultima settimana di gennaio
i medici sentinella della regione
Lombardia hanno inviato 28
tamponi naso-faringei, di cui 6
(21%) sono risultati positivi per
virus influenzale di tipo A. In particolare, 3 (50%) sono risultati
positivi per virus influenzale
A(H3N2) e 3 (50%) per virus influenzale A(H1N1). Complessivamente, dall’inizio della sorveglianza sono stati raccolti e analizzati 180 campioni respiratori,
di cui 35 (19%) sono risultati positivi per virus influenzale di tipo
A: 27 (77%) di sottotipo H3N2 e
8 (23%) di sottotipo H1N1.
Misure di igiene e protezione
individuale
La trasmissione del virus dell’influenza si può verificare per via
aerea attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce,
ma anche attraverso il contatto
con mani contaminate dalle se-
Per la cura: paracetamolo
ma soprattutto riposo
crezioni respiratorie.
I più attuali studi scientifici con-
fermano che le misure di protezione personali (buona igiene
delle mani e delle secrezioni respiratorie) hanno un ruolo importante nel limitare la diffusione
dell’influenza.
Il Centro Europeo per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (Ecdc) raccomanda quindi le
seguenti azioni:
• Lavarsi spesso le mani (in assenza di acqua uso di gel alcolici), in particolare dopo essersi
soffiati il naso o aver tossito o
starnutito, questo gesto semplice ed economico è utile a ridurre
la diffusione di diversi altri agenti
infettivi;
• Coprire bocca e naso quando
si starnutisce o tossisce, trattatare i fazzoletti e lavarsi le mani;
• Evitare contatti ravvicinati in
caso di malattie respiratorie febbrili in fase iniziale.
Anche quest'anno, secondo gli esperti, l'influenza si sta sviluppando nei tempi standard. «Il trend di sviluppo è nella media, sia come incidenza che come tempistiche - spiega il dottor
Angelo Pan, coordinatore dell'unità operativa di malattie infettive dell'Ospedale di Cremona - che risultano vicine a quelle del
2011 e del 2013. Il picco dovrebbe essere identificato tra la sesta e l'ottava settimana di febbraio, quindi tra tre o cinque settimane»
Una cosa a cui fare attenzione, secondo i medici, è quella
dell'assunzione di antibiotici in presenza di sindrome influenzale
senza particolari condizioni di complicazioni batteriche. «Gli antibiotici non andrebbero mai assunti di propria iniziativa, ma solo
dietro prescrizione medica e solo in caso di una sopraggiunta complicazione di origine batterica - evidenzia Pan -. Solo in
questo caso, l’utilizzo degli antibiotici è d’obbligo. Invece nel nostro Paese si registra troppo spesso un abuso di antibiotici, soprattutto nella stagione fredda, in concomitanza con il sopraggiungere delle sindromi influenzali. Ma nel caso di infezioni virali,
come l'influenza, l'antibiotico è del tutto inutile».
Secondo il medico, il modo migliore per curare l'influenza è
l'utilizzo del paracetamolo o ibuprofene quando la temperatura
supera 38-38,5 °C, ma se il malessere è molto intenso o a esserne interessato è un bambino che tende ad avere convulsioni, si può somministrare anche per valori più bassi. Una volta
scelto il farmaco antipiretico, è buona norma continuare a utilizzare lo stesso fino alla guarigione. Contro tosse e mal di gola
si possono sciogliere in bocca losanghe lenitive e/o antinfiammatorie oppure ricorrere agli sciroppi per la tosse secca (com'è
quella tipica dell'influenza) reperibili in farmacia. Qualora compaia catarro, invece, è bene consultare il medico e seguire le sue
indicazioni: potrebbe trattarsi di bronchite, da trattare in modo
mirato. Gli antivirali, invece, hanno ruolo molto limitato nella cura
dell'influenza. «Oltre ai rimedi farmacologici - conclude Pan per superare nel migliore dei modi l'influenza è utile seguire alcuni accorgimenti pratici e cercare di riposarsi, nella certezza
che anche i sintomi più fastidiosi passeranno in pochi giorni».
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Speciale Salute
Sabato 8 Febbraio 2014
Italiani troppo sedentari
Si fa troppo poco sport: secondo i dati Istat il 38% delle persone dai 3 anni in su non pratica attività fisica
sport: ad ognuno il suo
Bambini. Per i bambini e i ragazzi la partecipazione
ai giochi e ad altre attività fisiche, sia a scuola che durante il tempo libero, è essenziale per un sano sviluppo
dell'apparato osteoarticolare e muscolare, il benessere
psichico e sociale, il controllo del peso corporeo, il corretto funzionamento degli apparati cardiovascolare e
respiratorio. Inoltre, lo sport e l'attività fisica contribuiscono a evitare l'instaurarsi di comportamenti sbagliati,
come l'abitudine a fumo e alcol e l'uso di droghe. L'Oms
consiglia almeno 60 minuti al giorno di attività moderata-vigorosa.
Donne in gravidanza. L'attività fisica non è controindicata in gravidanza. Tutt'altro. Se svolta osservando
alcune accortezze può essere benefica per mamma e
bambini. Aumenta infatti la capacità di trasporto nel
sangue dell'ossigeno e di sostanze nutritive indispensabili per il feto. Inoltre, l'esercizio fisico aumenta l'efficienza degli apparati cardiocircolatorio e respiratorio, migliora la circolazione negli arti inferiori riducendo quindi
il senso di gonfiore, riduce gli episodi di dolore, di crampi e di affaticamento. Il movimento regolare, in più, limita l'aumento del peso corporeo, diminuendo il rischio di
diabete gestazionale. Tuttavia, non bisogna esagerare.
Per le donne in buona salute bastano 30-40 minuti al
giorno di attività fisica a bassa intensità: vale a dire passeggiate, nuoto o ginnastica dolce. Dall'ottavo mese,
tuttavia, occorre prestare particolari cautele e limitarsi a
eseguire esercizi per la respirazione e di rilassamento.
Anziani. Anche per gli anziani l'esercizio fisico è particolarmente utile. Il movimento quotidiano ritarda l'invecchiamento, previene l'osteoporosi, contribuisce a
prevenire la disabilità, la depressione e la riduzione delle facoltà mentali. Previene il rischio di cadute accidentali migliorando l'equilibrio e la coordinazione. Secondo
l'Oms sono sufficienti 150 minuti alla settimana di attività moderata con attività orientate all'equilibrio per prevenire le cadute.
Per chi non ha tempo
Non tutti possono dedicare una parte del giorno a
svolgere attività fisica. Tuttavia, ciò non significa che non
sia possibile svolgere la giusta quantità di movimento.
Basta mantenersi attivi sfruttando ogni occasione. Per
esempio è possibile: andare a lavorare o a scuola a piedi o in bicicletta; quando si usano i mezzi pubblici, scendere una fermata prima e finire il tragitto a piedi; non
prendere la macchina per effettuare piccoli spostamenti e, quando la si usa, scegliere di parcheggiare un po'
più lontano dalla destinazione finale; fare le scale e non
prendere l'ascensore; portare a spasso il cane; fare giardinaggio o i lavori domestici; andare a ballare; giocare
con i bambini possibilmente all'aperto o attraverso attività che richiedono movimento fisico.
A
Lo stile di vita
dell'era moderna è
sempre più sedentario.
I dati emanati dal ministero della Salute d'altro canto parlano chiaro: in Italia il
30% degli adulti tra 18 e 69 anni
svolge, nella vita quotidiana, meno
attività fisica di quanto è raccomandato. In particolare, il rischio di sedentarietà aumenta con il progredire dell'età, ed è maggiore tra le
persone con basso livello d'istruzione e difficoltà economiche. La situazione è migliore nelle regioni del
nord Italia, ma peggiora nelle regioni meridionali (Rapporto Passi
2011).
Secondo i dati Istat, nel 2010 in
Italia il 38% delle persone da 3 anni
in su ha dichiarato di non praticare,
nella vita quotidiana, né sport né
altre forme di attività fisica.
Secondo i dati del sistema di monitoraggio "Okkio alla salute," soltanto un bambino su 10 fa attività fisica in modo
adeguato per la sua età e circa un bambino su 4
(26%), al momento della rilevazione, dichiarava
di non aver svolto alcuna attività fisica il giorno
precedente l'indagine.
Come in altri paesi europei, l'attività motoria
della popolazione in Italia è diminuita di pari passo con i grandi cambiamenti del lavoro e dell'organizzazione delle città. Da una parte lo sviluppo
dell'automazione, anche nel lavoro domestico, e
il deprezzamento sociale del lavoro manuale,
dall'altra la dominanza del trasporto motorizzato
e la riduzione di spazi e sicurezza per pedoni e
ciclisti. Assieme a questi fattori, si sono sempre
più ristretti gli spazi per il gioco libero dei bambini e per i giochi e gli sport spontanei e di squadra;
queste attività hanno ora luoghi deputati la cui
accessibilità è limitata ed ha un costo, non solo
monetario. Inoltre, giocano un ruolo il valore che
viene socialmente assegnato alle attività motorie
ed altri fattori come i modelli genitoriali e il peso
attribuito all'attività motoria nel curriculum scolastico. Questi ostacoli rendono difficili i comportamento motori attivi.
I benefici dell'attività fisica
Muoversi quotidianamente produce effetti positivi sulla salute fisica e psichica della persona.
Gli studi scientifici che ne confermano gli effetti
benefici sono ormai innumerevoli e mettono in
luce che l'attività fisica:
• Migliora la tolleranza al glucosio e riduce il
rischio di ammalarsi di diabete di tipo 2.
• Previene l'ipercolesterolemia e l'ipertensione
e riduce i livelli della pressione arteriosa e del
colesterolo.
• Diminuisce il rischio di sviluppo di malattie
cardiache e di diversi tumori, come quelli del colon e del seno.
• Riduce il rischio di morte prematura, in particolare quella causata da infarto e altre malattie
cardiache.
• Previene e riduce l'osteoporosi e il rischio di
fratture, ma anche i disturbi muscolo-scheletrici
(per esempio il mal di schiena).
• Riduce i sintomi di ansia, stress e depressione.
• Previene, specialmente tra i bambini e i giovani, i comportamenti a rischio come l'uso di
tabacco, alcol, diete non sane e atteggiamenti
violenti e favorisce il benessere psicologico attraverso lo sviluppo dell'autostima, dell'autonomia e facilità la gestione dell'ansia e delle situazioni stressanti.
• Produce dispendio energetico e la diminuzione del rischio di obesità.
Attività fisica. Quale?
Quando si parla di attività fisica
non è raro incorrere nell'errore di
confonderla con lo sport. Non è
così. L'Organizzazione mondiale
della sanità (Oms) la definisce come qualsiasi movimento corporeo
prodotto dai muscoli scheletrici
che richiede un dispendio energetico. In questa definizione rientrano quindi, non solo le attività
sportive, ma anche l'attività lavorativa di coloro che svolgono un
lavoro manuale e normali movimenti della vita quotidiana, come
camminare, andare in bicicletta,
ballare, giocare, fare giardinaggio
e i lavori domestici.
Per svolgere attività fisica,
quindi, non è necessario trovare
del tempo espressamente dedicato a questo. Si può trovare l'occasione di fare movimento in ogni
momento della giornata trasformando le normali attività quotidiane, in un pretesto per fare un po' di esercizio.
Quanto muoversi?
Non esiste un livello di attività fisica che sia
valido per ogni persona. Né è semplice misurare
la quantità di movimento svolto.
Nel 2010 l'Oms ha comunque tentato di dare
indicazioni chiare valide per tutti, stabilendo la
quantità minima di attività fisica per tre gruppi di
età:
• Bambini e ragazzi (5 - 17 anni): almeno 60
minuti al giorno di attività moderata - vigorosa,
includendo almeno 3 volte alla settimana esercizi per la forza che possono consistere in giochi
di movimento o attività sportive
• Adulti (18 - 64 anni): almeno 150 minuti alla
settimana di attività moderata o 75 di attività vigorosa, con esercizi di rafforzamento dei maggiori gruppi muscolari da svolgere almeno 2 volte alla settimana.
• Anziani (dai 65 anni in poi): le indicazioni sono le stesse degli adulti, con l'avvertenza di svolgere anche attività orientate all'equilibrio per
prevenire le cadute. Chi fosse impossibilitato a
seguire in pieno le raccomandazioni, dovrebbe
fare attività fisica almeno 3 volte alla settimana e
adottare uno stile di vita attivo adeguato alle proprie condizioni.
Speciale Salute
Sabato 8 Febbraio 2014
15
In Italia si verificano circa 2 milioni 800mila incidenti domestici, con un’incidenza di 50 casi ogni 1000 abitanti/anno
Incidenti domestici: più a rischio sono gli anziani
Q
uello degli incidenti
domestici è un problema sempre molto attuale, con cifre che
fanno paura; basti
pensare che ogni anno in Italia si
verificano circa 2 milioni 800mila
incidenti domestici, con un’incidenza di 50 casi ogni 1000 abitanti/
anno: al primo posto le cadute e in
cima alla classifica delle vittime gli
anziani. Soprattutto se donne, se
soli o se ospiti di case di cura o di
ospedali. Qui, infatti, l’incidenza
delle cadute è 2-3 volte superiore
rispetto a quella nelle abitazioni e
per di più con complicazioni maggiori. Questi i dati dell'indagine
multiscopo Istat sulle famiglie
“Aspetti della vita quotidiana", anno 2011.
Il tutto si traduce non solo in termini di disabilità e ricoveri ospedalieri, lunghi e costosi per il Servizio
sanitario nazionale (è stata calcolata una spesa di circa 400 milioni di
euro per un ricovero da incidente
domestico), ma anche in gravi ripercussioni psicologiche: la perdita
di sicurezza e la paura di cadere
possono accelerare infatti il declino
funzionale e indurre depressione o
isolamento. Il problema è diventato
una priorità sanitaria, dal momento
che la popolazione italiana (e occidentale in generale) è sempre più
longeva - nel 2050 una persona su
cinque avrà più di 60 anni - e che
tra gli anziani le donne sono la
maggioranza (55%).
Anche secondo i dati del Siniaca
(Sistema informativo sugli infortuni
in ambienti di civile abitazione
dell'Istituto superiore di sanità) che
si avvale di oltre 25 centri di Pronto
soccorso dislocati sul territorio nazionale, le cadute rappresentano la
prima causa di incidente domestico, soprattutto con l’aumentare
dell’età, quando cominciano a
comparire eventi strettamente legati a problemi di salute: cadute dal
letto, cadute alzandosi dal letto o
dalla sedia o in seguito a malore
fanno la prima comparsa a partire
dai 60 anni.
In particolare, si stima che nel
2012, in Italia siano finite in Pronto soccorso, per incidente domestico, oltre un milione 825 mila
persone di cui: 20% bambini (014 anni), 30% adulti (15-49 anni),
22% adulti anziani (50-69 anni),
28% ultrasettantenni (70 anni e
più).
L’evento più frequente è sul
totale dei casi rappresentato da:
caduta/inciampo/salto/spinta da
un’altezza non specificata
(29,7%); caduta a livello (11,9%);
urti (15,5%); incidenti con oggetti penetranti o taglienti (11,8%).
Sommando tra loro tutte le dinamiche con caduta si ottiene
una percentuale prossima al 50%
dei casi (47,9%).
Con l’aumentare dell’età appare incrementarsi la quota degli
“inciampamenti” rispetto a quella
degli “scivolamenti” perché l’anziano tende ad inciampare più
facilmente in oggetti, strutture e
fili, per problemi di postura, vertigini o semplicemente perché non
vede bene.
LE CONSEGUENZE
DELL CADUTE
L’analisi delle schede di dimissione ospedaliera (Sdo) relative ai
ricoveri nel 2010 per incidente domestico mostra come negli anziani
le diagnosi di ricovero più frequenti siano: la frattura del femore
(46,5% nei maschi e 55,3% nelle
femmine); la frattura dell’arto superiore (omero, radio e ulna: 6%
nei maschi e 12% nelle femmine);
la frattura della colonna vertebrale
(5,2% nei maschi e 4,1% nelle
femmine). Rilevante è pure il trauma cranico con conseguenti emorragie.
Si può stimare anche, sulla base delle statistiche correnti, che le
cadute degli over65 determinino il
65% di tutte le morti per incidente
domestico. Gli anziani che cadono, in particolar modo quelli che
cadono ripetutamente, tendono ad
avere deficit della capacità di svolgere le attività quotidiane semplici
e strumentali e sono ad alto rischio
di successivo ricovero, di ulteriore
limitazione fisica e morte.
E’ chiaro pertanto che la vita
dell’anziano cambia drasticamente dopo una caduta.
Gli interventi utili a prevenire gli incidenti: attenzione alla sicurezza
Ecco gli interventi utili a prevenire gli incidenti:
• Esercizi fisici individualizzati, mirati a migliorare la
forza, la deambulazione, l’equilibrio, gli spostamenti e la
salita delle scale. E' scientificamente provato che l’attività fisica contribuisce a prevenire le cadute. Non è necessario essere degli atleti, basta camminare, fare le scale,
ballare, andare in bici. Almeno 2-3 volte, o mezz’ora tutti i giorni
• Interventi di sicurezza nelle infrastrutture e
nell’arredo delle abitazioni. E’ sicuramente efficace
eseguire visite domiciliari per una valutazione degli aspetti strutturali e impiantistici associata a interventi informativo-educativi e alla fornitura di dispositivi come spie
antincendio, strisce antiscivolo, maniglioni. Un aiuto può
senz’altro venire dalla domotica, ovvero dall’applicazione
delle tecnologie informatiche per l’automazione degli
ambienti domestici.
Si riduce in tal modo la possibilità che si verifichino
situazioni critiche, potenzialmente dannose, dovute a distrazioni ed errori di utilizzo (per es. mediante rilevatori di
perdite d’acqua o di gas che procedano automaticamen-
te alla chiusura delle valvole del gas)
• Revisione di eventuali terapie psicotrope (benzodiazepine, ipnotici, antidepressivi, tranquillanti).
Informazione e counselling. L’informazione previene
o riduce le cadute: alcuni studi fanno riferimento a interventi cognitivo-comportamentali su anziani residenti
presso il proprio domicilio e dei quali non si conosce lo
stato di rischio. Questi interventi si articolano nel counselling e in un’adeguata educazione individuale finalizzata a
ridurre la paura di cadere, a informare su come comportarsi in caso di caduta e ad accrescere l’autostima del
paziente.
Supporto sociale. I fattori sociali potrebbero aumentare il rischio di caduta negli anziani. Infatti, la povertà, il
grado di deprivazione relativa, l’isolamento hanno un impatto considerevole sulla salute della popolazione.
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Speciale Salute
Sabato 11 Gennaio 2014
Salute della schiena: 10 consigli utili
Tra i giovanissimi molte le cattive abitudini: zaini troppo pesanti o posture scorrette durante lo studio e il gioco
La salute della schiena riguarda sempre
più i giovanissimi. Purtroppo sono infatti
molte le cattive abitudini ed errori che si
commettono in quegli anni, come zaini
troppo pesanti o posture scorrette durante lo studio e il gioco.
E’ durante gli anni della scuola infatti in
cui si svolge la crescita principale del corpo. Una cattiva postura può contribuire a
uno sviluppo inadeguato della muscolatura che sostiene la colonna vertebrale,
con conseguente minor elasticità, dolore
e a volte atteggiamento di dorso curvo.
E' peraltro in questo periodo che si possono presentare patologie della colonna
vertebrale come la scoliosi.
La protezione della schiena del bambino
come la corretta gestione del peso dello
zaino e la postura durante lo studio e il
gioco devono quindi essere collocati all’interno di una più ampia educazione
alla salute e alla promozione di corretti
stili di vita, soprattutto una sana alimentazione e una buona attività fisica. "Controlli “globali” della crescita del
bambino e del suo apparato muscolare e
scheletrico, dai denti ai piedi, contribuiscono a proteggere la schiena e alla diagnosi e trattamento precoce delle malattie della colonna" fanno sapere gli esperti del ministero della Salute. 10 CONSIGLI UTILI
• Postura corretta. Insegnare ai bambini ad assumere una corretta postura
appena iniziano ad andare a scuola, sia
in posizione eretta che da seduti.
• Quando il bambino è seduto, deve
mantenere una posizione dritta della
colonna vertebrale. Banchi e sedie devono essere di altezza adeguatamente
proporzionata al bambino che li usa, per
evitare una posizione forzatamente curva della colonna vertebrale.
• Correggere la postura al bambino
anche quando utilizza apparecchi
elettronici e videogiochi. L’uso sempre più frequente di monitor, videogiochi, Ipad, ecc., anche al di fuori delle ore
scolastiche, può favorire una prolungata
posizione scorretta e inadeguata
• Sport e bambino, diamoci una mossa. L'attività fisica, fuori e dentro la
scuola, è importante, perché nella fase
della crescita (in altezza e peso) contribuisce ad allenare la muscolatura del
dorso, che sostiene la colonna vertebrale del bambino.
•Alleggerire zaini e maxi zaini. Il peso
dello zainetto non dovrebbe superare il
10-15 per cento del peso corporeo
dell’alunno che lo indossa. Scegliere un
modello adeguato all’età e al peso del
bambino, con bretelle ampie e imbottite, con un rinforzo schienale e una cintura addominale.
• Indossare lo zaino in maniera corretta. Far sì che il carico venga ripartito
simmetricamente sul dorso e non su un
solo lato: un carico asimmetrico comporta un carico aumentato per la colonna in atteggiamento posturale non fisiologico. Lo zaino deve aderire alla schiena, bisogna perdere un po’ di tempo per
regolare bene le bretelle. Non portare
mai lo zaino su una spalla sola o con la
parte inferiore troppo scesa sul bacino.
• Non sovraccaricare i "trolley". Spesso il carico è eccessivo “perché ci sono
le ruote”, ma il peso rende necessari
movimento bruschi e sollevamenti, anche per brevi tratti, di carichi eccessivi
per un bambino, che possono provocare strappi e contratture lombari.
• Educare a un corredo scolastico
essenziale. I docenti sono parte attiva
nella promozione della salute e della sicurezza dei bambini, anche attraverso
l’organizzazione delle didattica. Già da
qualche anno, le case editrici hanno iniziato a stampare i testi scolastici in fascicoli, proprio per consentire di alleggerire il peso degli zaini scolastici, in
attesa degli e-book.
• Prestare attenzione a segnali di
possibili problemi alla schiena. Nel
periodo tra la quinta elementare e la prima media i ragazzi si trovano in quella
fase dell’età evolutiva in cui possono
manifestarsi alcune patologie della colonna vertebrale. Si tratta principalmente della scoliosi idiopatitica, del dorso
curvo, del mal di schiena (causato a volte da spondilolistesi). Sono patologie
poco frequenti, per esempio la scoliosi
idiopatica può interessare 2-2,5% della
popolazione, per le quali è però necessaria una diagnosi precoce e corretta.
• Considerare le insidie di un’età "critica". L’ingresso nell’adolescenza può
rendere difficile da parte dei genitori e
degli insegnanti l’individuazione del
problema alla schiena. Spesso una deformità in ipercifosi della colonna vertebrale viene erroneamente scambiata
per una Sabato 8 febbraio 2014 si terrà
in tutta Italia la XIV Giornata di Raccolta
del Farmaco. Recandosi nelle farmacie
che aderiscono all’iniziativa, si potrà acquistare e donare farmaci da automedicazione che verranno destinati alle persone in stato di povertà su tutto il territorio nazionale.
Sabato 8 febbraio:
Giornata di raccolta
del farmaco
Sabato 8 febbraio si terrà in tutta Italia la XIV Giornata di Raccolta
del Farmaco. Recandosi nelle farmacie che aderiscono all’iniziativa,
si potrà acquistare e donare farmaci da automedicazione che verranno destinati alle persone in stato di
povertà su tutto il territorio nazionale.
La Giornata è realizzata dalla
Fondazione Banco Farmaceutico
onlus in collaborazione con Federfarma e Cdo Opere Sociali e si terrà in oltre 3400 farmacie distribuite in 94 province e in più di 1.200
comuni, tra cui molti in provincia
di Cremona. In quel giorno, nelle farmacie che esporranno la locandina della Giornata di Raccolta
del Farmaco, oltre 14.000 volontari accoglieranno i cittadini che vorranno aderire all’iniziativa. A beneficiare della raccolta saranno le
oltre 600.000 persone che quotidianamente vengono assistite dai
1.506 enti assistenziali convenzionati con la Fondazione Banco Farmaceutico in tutta Italia.
In 13 anni, durante la Giornata
di Raccolta del Farmaco, sono stati raccolti oltre 3.050.000 farmaci,
per un controvalore commerciale
superiore ai 20 milioni di euro.
«I dati sull’aumento della povertà sanitaria in Italia – spiega Paolo
Gradnik, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus
- sono drammatici, con un incremento del 60% in 5 anni e il coinvolgimento di oltre 4,8 milioni di
persone».
Speciale Salute
Prendersi cura dell’udito: soluzioni innovative
Due persone su tre oltre i 60 anni soffrono
di una riduzione della capacita uditiva: capita
quindi di sentire gli altri che parlano ma di non
capire bene le parole. Per capire se avete un
problema provate a rispondere a queste semplici domande.
• Ha l’impressione che la gente parli a voce
bassa o molto meno chiaramente di un tempo?
• Sente, ma fa fatica a capire ciò che le dicono quando c’è confusione?
• Non sente più qualcuno dei normali rumori di casa, come il campanello della porta o il
trillo del telefono?
• Le capita sempre più spesso di chiedere
alla gente di ripetere?
• Ha più difficoltà a capire quando chi le
parla si trova alle sue spalle?
• I suoi familiari si lamentano perché lei alza troppo il volume di radio o televisione?
Se rispondete si ad alcune di queste domande, significa che è giunto il momento per
fare un controllo dell’udito. Vi sarà utile per capire l’entità del vostro problema e capire come
affrontarlo, al fine di evitare un peggioramento, ma anche per avere una certificazione del
vostro problema.
RONZII E ACUFENI? GRANDI MIGLIORAMENTI CON LA TERAPIA “WZT”
Per combattere problemi come ronzii e acufeni, che possono rendere la vita davvero difficile, è oggi possibile sfruttare delle moderne
terapie ad alta tecnologia a prezzi decisamente competitivi. Basti pensare che oggi l'acufene (ossia percezione di suoni e fischi non reali) colpisce circa il 15% della popolazione e il
70-90% di queste persone soffre di ipoacusia.
Tuttavia si tratta di persone che nel 60% dei
casi negano di avere problemi di udito. Una risposta a chi soffre di questo tipo di problematiche è il sistema Widex, che sfrutta la tecnologia dei Toni frattali e che il centro Udito finissimo utilizza. L'intento è quello di fornire una
soluzione il più possibile completa al problema
della reazione negativa alla percezione
dell'acufene. In parole povere si lavora
sull'aspetto emozionale del paziente. La Wzt
incorpora quattro elementi che sono fondamentali per un corretto approccio al problema:
quello del counseling, per intervenire sulla
suddetta "reazione negativa"; quello dell'amplificazione, per stimolare apparato uditivo e
cervello al fine di limitare al massimo l'effetto
di sovracompensazione; quello dei toni frattali, con cui si offrono degli stimoli acustici rilassanti; quello del rilassamento, con un programma completo di strategie per la gestione
del sonno. Uno degli aspetti fondamentali della Wzt è la modularità dell'approccio e lo studio delle reazioni al problema acufene.
I CONSIGLI DELLA DOTTORESSA ANNALISA SUBACCHI, DIETISTA E NUTRIZIONISTA CREMONESE
Recuperare il peso forma mediante
il test delle intolleranze alimentari
S
ono ormai alcuni anni che il recupero
del peso forma passa solo attraverso
non la semplice dieta ipocalorica ma
attraverso un piano alimentare costruito “su misura” del paziente a seguito
degli esiti del test delle intolleranze alimentari o
delle proprie allergie alimentari e respiratorie.
E’ importante sapere che la sensazione di
gonfiore, sovrappeso, accumulo di massa
grassa, ritenzione idrica e cellulite ma anche,
all’opposto, malnutrizione, sottopeso, crampi
addominali, etc. non dipendono esclusivamente da scorrette abitudini alimentari ma anche
dall’ingestione ingredienti nocivi.
La causa del sovrappeso/sottopeso/malessere di molti miei pazienti è rappresentata da
un mix di concause dove le intolleranze alimentari verso determinati alimenti è la principale ragione. Le intolleranze alimentari sono la reazione avversa del nostro corpo (ovvero dei nostri
globuli bianchi) nei confronti di alcuni alimenti
che troviamo sulla nostra tavola.
E’ facile diventare intolleranti soprattutto
verso quegli alimenti dei quali inconsapevolmente abusiamo con una alimentazione troppo
routinaria (spesso mangiamo sempre gli stessi
cibi per comodità e abitudine).
Ecco alcuni esempi per comprendere al meglio:
• Chi risulta intollerante alla mela dovrebbe
eliminare per un certo periodo anche gli alimenti della stessa famiglia come pera pesca albicocca. Chi all’anguria, famiglia cucurbitacee
dovrebbe eliminare anche zucchina e melone.
•Chi risulta intollerante al nichel, lega metallica utilizzata anche per la bigiotteria, dovrebbe
Sabato 8 Febbraio 2014
17
“TRE GIORNI PER IL TUO CUORE”
Anche quest’anno l’Unità Operativa di Cardiologia (diretta da Salvatore Pirelli) dell’Azienda Ospedaliera di Cremona, in collaborazione
con l’Assessorato alle Politiche Educative del Comune di Cremona,
organizza la manifestazione “Tre giorni per il tuo Cuore”, iniziativa dedicata alla sensibilizzazione e all’informazione rispetto alla prevenzione
delle patologie cardiovascolari indirizzata soprattutto agli studenti.
L’evento che si svolgerà dal 12 al 14 febbraio 2014 si propone quale
“laboratorio creativo” che utilizza la musica, la didattica interattiva e il
teatro per veicolare un messaggio di salute e rispetto del proprio corpo. Al centro sarà posta l’importanza dei corretti stili di vita con particolare attenzione allo sport e all’attività fisica in generale quale sana
abitudine per pervenire le patologie cardiovascolari.
«La prevenzione è fondamentale, soprattutto se pensiamo che le
patologie cardiovascolari sono tra le prime cause di morte – evidenzia
Simona Mariani, direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Cremona -. Per questo in occasione della giornata mondiale per il cuore
vogliamo puntare sui giovani, sensibilizzandoli sulla necessità di prevenzione e sui fattori di rischio».
«Negli ultimi anni le terapie per la cura degli infarti hanno ridotto la
mortalità in ospedale dal 30% al 2%. Tuttavia il problema è tenere in
vita i pazienti prima che arrivino in ospedale – evidenzia il dottor Salvatore Pirelli -. La diffusione dei defibrillatori semiautomatici è stata
molto importante in questo senso. Tuttavia ancora oggi il 30% degli
infartuati muore prima di raggiungere l’ospedale».
«Numerose sono le classi che hanno aderito alle iniziative in programma, che dimostrano – sottolinea Jane Alquati, assessore alle
Politiche Educative – quanto sia necessario lavorare sulla sensibilizzazione ad adottare corretti stili di vita fin da piccoli per poter mantenere
sano l’apparato cardiocircolatorio. Il compito di aprire i Tre giorni per il
tuo Cuore spetterà all’Orchestra Giovanile Mousikè, la prima orchestra
giovanile di Cremona, con il concerto A ritmo del tuo cuore, si prosegue
con altri appuntamenti divertenti ed educativi destinati alle scuole e
alle famiglie. La comicità degli attori del Franco Agostino Teatro Festival che con il suo spettacolo interattivo lascerà ai bambini presenti un
messaggio educativo e la possibilità di avvicinarsi al golf, grazie alla
disponibilità del Golf il Torrazzo, uno sport poco noto la cui pratica ha
dei benefici legati alla prevenzione delle malattie cardio vascolari».
Dottoressa
Annalisa Subacchi
anche eliminare gli alimenti che lo contengono
maggiormente come i pomodori ed il caffè e
cacao.
Una volta individuati gli alimenti “nocivi” del
paziente e il grado di intolleranza piu’ o meno
elevato viene elaborato un piano alimentare di
“esclusione” per disintossicarlo e successivamente un secondo piano con una graduale e
progressiva reintroduzione di tali alimenti (le intolleranze alimentari da sovra-accumolo dei cibi non tollerati non sono una patologia permanente se adeguatamente gestita). Il test delle
intolleranze alimentari Citotest viene eseguito
sui principali alimenti presenti nella dieta mediterranea (oltre 60) oltre a 17 coloranti e conservanti e viene quindi analizzata la reazione dei
globuli bianchi a contatto di suddetti alimenti.
Con un piano alimentare equilibrato e bilanciato escludendo i cibi non tollerati, già dalla
di Ermanna Allevi
Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA
Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA)
Gentilissima Naturopata buongiorno e complimenti
per la sua rubrica che trovo molto interessante. Ultimamente ho la passione per i cristalli e so che lei li utilizza,
potrebbe spiegarmi qualcosa perché possa meglio capire? Fa dei corsi a tal proposito? Grazie Consu .
I Cristalli contengono la memoria dell'Universo e sono
portatori di potenti energie. Essi sono in grado di ricevere,
contenere, proiettare, emanare e riflettere la luce che costituisce la forma più elevata di energia nota nell'Universo fisico. Ogni Cristallo produce un'informazione che varia a seconda del sistema di cristallizzazione, componenti chimiche
e colori. I Cristalli trasmettono vibrazioni luminose ed energie capaci di mantenere o riportare il nostro organismo in
una condizione di benessere, in particolare attraverso i chakra (ruote energetiche) che interagiscono con il nostro campo energetico (aura). Il 18 Febbraio dalle ore 20.00 alle
22.00 presso il centro di Nutur@patia in via U. Pallavicino 6
a Cremona inizia un corso di 4 incontri sulla "conoscenza"
dei Cristalli, se è interessata mi contatti al n° 0372-412372.
Chiunque lo desiderasse può telefonare sia per chiedere
informazioni che per confermare la propria presenza.
Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a:
[email protected] Oppure a: [email protected]
• Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372.
• Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.
prime settimane i benefici saranno:
• Accelerazione del metabolismo, in quanto
il corpo brucia alimenti sani e corretti, perdita di
ritenzione di liquidi e di gonfiore, perdita del peso e sensazione di benessere.
A queste intolleranze transitorie vanno poi
considerate le intolleranze alimentari PERMANENTI che sono di natura genetica, spesso ereditaria quale la CELIACHIA (al glutine) e al LATTOSIO dove, una volta diagnosticate mediante
apposito test del DNA o Breath test ( test del
respiro) dovranno essere gestite mediante una
esclusione definitiva per evitare problematiche
ben piu’ significative.
La Forma fisica quindi non è solo e semplicemente un fattore “estetico” per superare brillantemente la prova costume ma un obiettivo
importante per il benessere psicofisico di ognuno di noi, da non sottovalutare mai.
RIFACCIAMOCI...
LE
OSSA!
A cura di Rita Brunelli
B
uongiorno a tutti i lettori, oggi inizia questa nuova breve
rubrica dove vi parlerò della salute delle nostre ossa! Vi
siete mai soffermati un attimo a pensare a cosa serve il
nostro scheletro? Molti hanno imparato o comunque sanno che serve per sostenerci e anche ci protegge, e ancora ha funzione emopoietica e poi fa da inserzione ai muscoli e
tendini....
Ma ha pure un altra funzione importante: sviluppare forza! E
cosa occorre alle ossa per produrre forza? Il confronto con la forza di gravità. Gli esseri umani sono in grado di stare eretti grazie
alla capacità dello scheletro di sostenere la massa del corpo.
“ La funzione dello scheletro è quella di cancellare la forza di
gravità e di facilitare il movimento” Moshe Feldenkrais
I vertebrati utilizzano la pressione del proprio peso corporeo che
viene spinto nel terreno allo scopo di provocare una contro-pressione che solleva il corpo e lo spinge in avanti. In assenza di ossa
saremmo come i bruchi che generano movimento esclusivamente
con lo sforzo muscolare. La mobilzzazione dello scheletro è efficiente ed economica quando la pressione sul suolo è ritmica e
viene prodotta con pulsazioni elastiche che scorrono da una polarità all’altra in una fluida transizione paragonabile all’effetto domino. Le ossa si rafforzano nella misura in cui sono utilizzate per
sostenere con successo questa pressione nelle due direzioni.
L’organismo trova una motivazione alla produzione di tessuto
osseo nella necessità di ricorrere alla forza, la mancanza di questa
necessità viene interpretata ( a livello neurologico) come se non ci
fosse bisogno di forza. E parliamo quindi di movimento: la mancanza di movimento più o meno intenso, porta alla mancanza di
forza nelle ossa che a sua volta produce un’ulteriore mancanza di
movimento e si qui si chiude il cerchio! Come porre fine a questo
circolo vizioso e muoversi in sicurezza in un corpo che non è ben
organizzato a questo fine? E’ dimostrato che la mancanza di movimento incide in modo importante sull’umore delle persone, sulla salute in generale ma anche sulla salute delle nostre ossa. La
funzione del camminare mette in moto, a livello cellulare, il processo di irrorazione sanguigna del tessuto osseo a partire dalla pompa del piede portando con sè tutti i nutrienti e l’ossigeno. In questo
modo viene stimolata la produzione di osteoblasti, le cellule deputate alla rigenerazione dell’osso.
Ora domandiamoci quale potrebbe essere il movimento migliore e quale tipo di camminata si possa adottare perchè le nostre
ossa mantangano o ritrovino la loro forza e si mantengano in buona salute. (Fine prima parte)
BONES FOR LIFE - OSSA PER LA VITA
il programma di Ruthy Alon per il controllo dell’osteoporosi
Info cell. 3493804916
18
Sabato 8 Febbraio 2014
CASALMAGGIORE
Concari, un casalese
ci protegge dall’alto
Non tutti sanno che c’è un pilota di Casalmaggiore che si occupa delle sicurezza
aerea per la Nato, volando nei cieli di diversi paesi con i celebri awacs per garantire tranquillità ai potenti che si riuniscono, o
nel corso di vari grandi eventi che si organizzano.
Di questo ha parlato al RistoBifi, invitato dai Rotary Club Casalmaggiore Viadana Sabbioneta e Casalmaggiore Oglio Po,
il Tenente Colonnello Alessandro Concari. Il 31° Stormo di Ciampino è proprio
noto per essere il gruppo di trasporto
delle Alte Cariche dello Stato e di trasporti sanitari, e curiosamente il suo odierno
addetto stampa è un’altra casalese, il
Capitano Ida Casetti.
Concari ha ricordato le sue origini, salutato i tanti conoscenti alcuni dei quali non
vedeva da tempo, e raccontato le sue vicende sin da quando, appena diplomato,
partì da Casalmaggiore per l’Accademia
Aeronautica di Pozzuoli. Dopo la laurea in
Scienze Aeronautiche a Napoli, è giunta la
laurea in Ingegneria Gestionale a Tor Vergata (Roma), quindi il brevetto di Pilota
Militare conseguito a Sheppard, in Texas.
A seguire, le assegnazioni nel ’95 al gruppo Caccia Bombardieri di Ghedi, nel ’97 al
61° Stormo di Lecce in qualità di istruttore
di volo, nel 2001 al citato Stormo di Ciampino, di cui dal 2006 al 2007 ha svolto
l’incarico di Comandante del Centro di
Addestramento Equipaggi. Nel 2008, con
la promozione al grado di Tenente Colonnello, è stato assegnato alla componente
E-3A (aerei radar) della base Nato di Geilenkirchen in Germania. Attualmente è
Capo Sezione Sperimentazione Nazionale
e Multinazionale al Centro Innovazione Difesa del 3° Reparto dello Stato Maggiore
della Difesa a Roma.
Con tali credenziali, e annunciando che
ovviamente non avrebbe potuto entrare
nel dettaglio di alcune operazioni e mettendo le mani avanti su alcune domande
che avrebbero potuto coinvolgerlo (ad
esempio sugli F35 o sul caso marò), Concari ha spiegato in cosa consiste il suo lavoro e illustrato alcune operazioni svolte
negli anni recenti. Ad esempio mostrando
tre video sull’utilizzo degli awacs, una sorta di Boeing 707 modificato, in occasione
del terremoto ad Haiti, degli Europei di
Calcio 2012 e della successione al trono
d’Olanda. Questi celebri aerei radar, ha
spiegato il pilota casalese, furono ideati ai
tempi della guerra fredda per monitorare il
nemico russo, ed oggi rappresentano uno
strumento fondamentale per combattere il
terrorismo mondiale. Quindi ha ricordato
altre missioni cui ha partecipato, nei Balcani e più recentemente in Libia, spesso in
collaborazione con le forze aeronautiche
Usa, inglesi e francesi, e si è sottoposto
infine al fuoco incrociato (in senso metaforico, ovviamente) delle tante domande e
curiosità dei presenti.
Piazza Turati è da rilanciare
«Se il Comune interviene contribuiamo per il 50%». E il sindaco Silla applaude
SUGLI AWACS
Da sinistra i presidenti Fazzi e Stringhini,
l'assistente del governatore Torchio e Concari
[email protected]
S
di Vanni Raineri
e vive il commercio vivono le
città”. La scritta campeggia
sulla vetrata di un bar di piazza Turati. Ma il bar è chiuso da
inizio gennaio. E come il bar
sono abbassate le saracinesche della
metà dei negozi che si affacciano sulla
bellissima piazzetta. Basta venire dopo
il tramonto per capire il perché: a
quell’ora le luci di piazza Garibaldi arrivano tenui su “piazza vecchia”. A divedere le due piazze solo la maestosità
del Palazzo Municipale, che disegna un
contrasto lampante.
Il progetto di sistemazione di una
piazza che decenni fa era il parcheggio
di piazza Garibaldi risale agli anni Ottanta, e nel 2000 ha trovato sbocco
nella trasformazione decisa dall’amministrazione Toscani. Già nel novembre
scorso avevamo lanciato l’allarme sulla
mala conservazione del monumento di
Brunivo Buttarelli dedicato al Po (incuria, vandalismi, e soprattutto il corso
d’acqua che non scorre per un errore di
calcolo sul dislivello) e del cotto dei
vialetti della piazza. Questa volta puntiamo l’attenzione soprattutto sull'illuminazione, spinti da un gruppo di professionisti e commercianti che si affacciano sulla piazzetta e che sono disposti a sopportare la metà dei costi di intervento. Ci incontriamo così con l’avvocato Emilio Azzini, Giovanni Rigolli
dell’Immobiliare Diamante e Roberta
Solimei dell’agenzia Ina Assitalia, che
rappresentano anche altri commercianti e residenti dell’area.
«Vorremmo sottoporre al Comune –
esordisce Azzini – un’idea migliorativa
che comporta un esborso limitato. Le
luci sono scarse e soprattutto mal posizionate, specie in alcuni vialetti che
conducono alla piazza. L’unico punto
luce ex novo servirebbe in via Fantini, il
viottolo che conduce all’acquedotto.
Una luce gialla come quelle già presenti, non tutte però posizionate alla stessa altezza. Quindi andrebbe alzato il
lampione che si trova verso via del Lino, di fronte a casa Bocchi (splendido
palazzo che introduce alla piazza, che
così sarebbe anche meglio valorizzato,
ndr). E poi va alzata, magari mettendo
una lampada gialla anche in quel caso,
la luce sopra il negozio Kiwi. Pure
sull’altro lato del Municipio, dove c’è la
farmacia, in realtà servirebbe un punto
luce. Ci sono di sera tratti bui che facilitano incidenti e soprattutto furti, che si
sono già verificati».
Il messaggio è chiaro: giusto valorizzare un luogo se però c’è qualcuno che
lo vede. «La piazza è indubbiamente
bella, ma la gente deve entrarci, e lo
stato delle vie di accesso è importante.
Così come sarebbe importante far rispettare le ordinanze (leggi antenne
esposte e altre situazioni critiche)».
Ed ecco quindi la proposta: «Credo
che questi interventi non comportino
una grande spesa. Noi che siamo i diretti interessati siamo disposti ad accollarci la metà della spesa. Si vuole da
più parti lanciare sinergie tra pubblico e
privato, ecco qui un esempio concreto.
E non si tratta solo di un interesse dei
residenti, ma dell’intera città, un interesse pubblico per il quale siamo disposti a contribuire».
Chiaro che nessuno si nasconde le
altre criticità della piazza: «Le condizioni dei viottoli e del monumento sono
sotto gli occhi di tutti, ma procediamo
per gradi, sapendo che non è il momento di grandi investimenti».
I tre non nascondono che la chiusura al traffico ha comportato l’isolamento: «Questa piazza ha sempre vissuto
coi parcheggi, e i negozi funzionavano,
ora chiudono uno dopo l’altro. Questa
è una piazza da godere pedonalmente,
Sopra uno scorcio suggestivo di piazza
Turati di sera. A sinistra Solimei, Azzini
e Rigolli. Di fianco al titolo il bar chiuso
ma qualche novità sulla possibilità di
consentire ingressi regolamentati a
tempo e qualche parcheggio si potrebbe valutare».
Giriamo la proposta fifty fifty al sindaco Claudio Silla che l'accoglie con
favore: «Mi piace l'idea, e ancor più mi
piace lo spirito costruttivo che la sostiene. E' mia intenzione incontrare al
più presto chi l'ha avanzata. Finalmente qualcuno che si fa avanti non solo
per chiedere».
Vergogna: tra i rifiuti alimenti dati in solidarietà
Grana, latte, marmellate, pane e salame della San Vincenzo tra la spazzatura
La “caccia al rifiuto” delle Guardie Ecologiche Volontarie di Casalmaggiore non è certo uno sport simpatico, ma alle volte serve a svelare anche situazioni
più scabrose di quanto non sia, ad esempio, il mancato rispetto della raccolta differenziata. Dopo avere individuato, grazie anche alle segnalazioni della Polizia
Locale, le zone più a rischio della città, emergono, qua
e là, documenti con nomi, cognomi e dati sensibili che
consentono nel 90% dei casi di risalire al trasgressore.
Ricette mediche, ad esempio, bollette da pagare,
scontrini fiscali: materiale indispensabile per chiudere
il cerchio attorno al responsabile.
Uno degli ultimi rinvenimenti, tuttavia, fa ancora più
arrabbiare, perché non riguarda più soltanto una questione di civiltà o di civismo nel rispetto dell’ambiente,
ma è un insulto alla piaga della crescita delle nuove
povertà e di chi si rivolge a enti o associazioni di solidarietà perché non sa cosa mangiare. In uno dei sac-
chi di spazzatura, rigorosamente confezionato senza
seguire le regole della differenziata, sono infatti emersi
alimenti di vario genere, come grana padano, latte,
marmellate e anche pane e salame. Può capitare che
gli alimenti vengano gettati via, malcostume purtroppo
in voga un po’ ovunque (basti pensare ad un cibo dimenticato fuori dal frigo e magari scaduto, disavventura che capita a molte massaie). Il punto è che questi
alimenti sono stati donati da associazioni come la San
Vincenzo de' Paoli che, tra le parrocchie di Santo Stefano e San Leonardo (ora unite), cerca di andare in
aiuto alle famiglie più bisognose. La prova inequivocabile di uno spreco assurdo arriva dal confezionamento
di questi alimenti, che recano la dicitura “aiuti UE”, a
testimoniare la finalità sociale e solidale della donazione. Si tratta cioè dei classici cartoni alimentari distribuiti da chi intende fare del bene a titolo gratuito. Peccato che non tutti, è il caso di dirlo, se lo meritino… Pe-
Il materiale ritrovato dalle Guardie Ecologiche Volontarie
raltro vicino al cibo buttato è stato trovato un documento che riconduce direttamente al colpevole di tale
gesto: il suo nome sarà senza dubbio segnalato alla
San Vincenzo.
Furto alla Snai di Casalmaggiore: i ladri acrobati entrano dal tetto
Colpo alla Snai di Casalmaggiore, sulla strada Asolana, nella notte tra giovedì e venerdì: a
colpire una banda di ladri acrobati, che sono
riusciti a introdursi nel locale dal tetto, passando poi dal condotto di aerazione (parzialmente
rovinato). Da lì i malviventi, col volto travisato
da passamontagna (uno è stato ritrovato a terra), sono entrati nella sala slot machine, rubando monete da ogni singola macchinetta (nella
foto la scena). Successivamente l’azione si è
spostata nell’ufficio della famiglia Pizzamiglio,
che gestisce il locale, rubando un computer
portatile. L’allarme era stato installato soltanto
lunedì scorso ma non è partito: erano invece in
funzione le telecamere, che avrebbero filmato
la “missione” dei malviventi. Ancora da precisare l’orario del colpo: si presume però che
fossero le 3 di notte. Sul posto i carabinieri di
Casalmaggiore che hanno trovato qualche
piccolo indizio nelle impronte di scarpe lasciate
dai ladri lungo la parete, durante l’arrampicata.
Anche per uscire, infatti, i malviventi hanno
usato il condotto d’aerazione, arrampicandosi
lungo un muro alto quasi tre metri.
Casalmaggiore
Sabato 8 Febbraio 2014
In attesa dell’inaugurazione, presentata ieri la sede del distaccamento dei Vigili del Fuoco di Drizzona
Ecco la nuova caserma “Tosatto”
L
di Giovanni Gardani
a nuova caserma dei vigili
del fuoco volontari di Drizzona adesso è realtà. Per la
verità il distaccamento che
fa capo a Cremona non è
ancora attivo al 100%, lo diventerà a
settembre con relativa inaugurazione.
Per ora, come è stato precisato nella
mattinata di ieri, la caserma è attiva (lo
sarà dalla prossima settimana) ma non
autonoma. Intanto però è stato finalmente tolto il velo sullo splendido locale di proprietà di Zani e Nolli, che è
ormai in fase di ultimazione: una sala
riunione spaziosa, una sala operativa,
due camere da letto (perché i volontari
saranno anche del gentil sesso e una
ragazza in divisa era già presente sul
posto), un enorme garage per ospitare
i mezzi a disposizione dei volontari:
dieci, per ora, quelli già abilitati al servizio, ma presto un'altra decina potrà
aggiungersi dopo i corsi promossi dalla
Regione Lombardia e i relativi patentini.
La caserma di Drizzona servirà un
bacino di ben 19 comuni, 6 mantovani
e 13 cremonesi (con prevalenza casalasca), che formeranno un ideale anello
con baricentro proprio nel piccolo comune casalasco. 30mila gli abitanti che
Il gruppo dei volontari in posa coi mezzi nella nuova sede della caserma a Drizzona
usufruiranno del servizio, dai 20 ai 30 il
numero ideale di volontari per garantire
copertura 24 ore su 24: si è, insomma,
già a buon punto. Per la precisione la
cintura coperta vedrà la partecipazione
di Bozzolo, Canneto sull’Oglio, Casalromano, Rivarolo Mantovano, Acquanegra sul Chiese e Mariana per Mantova, di Drizzona e Piadena (padroni di
casa, è il caso di dirlo), seguite a ruota
da Calvatone, Tornata, Isola Dovarese,
Pessina, Cà d’Andrea, Casteldidone,
Spineda, più i quattro comuni dell’Unione Palvareta Nova ossia San Giovanni
in Croce, Solarolo Rainerio, Voltido e
San Martino del Lago per Cremona.
«Ma l'invito è esteso a tutti - ha spiegato Ivana Cavazzini, sindaco uscente di
Drizzona ma già candidata a Piadena e le condizioni economiche già si conoscono». Ogni comune dovrà infatti pagare il servizio un euro per abitante
all'anno. Spiccano per ora alcuni rifiuti,
come quello della vicinissima Torre de'
Picenardi, ad esempio. Ma in fondo si è
solo all’inizio.
Si tratta del primo distaccamento
che fa capo a Cremona in provincia,
come conferma il comandante Roberto Toldo: «In passato avevamo una
Confermato: niente pista ciclabile
Gussola, altra multa per il depuratore
GUSSOLA – L’anticipazione pubblicata sabato scorso sullo stop alla pista ciclabile tra
Gussola e Martignana ha trovato conferma nel
Consiglio Comunale. Il sindaco Marino Chiesa
ha comunicato che il contributo dovuto
all’azienda che sta realizzando l’impianto a biogas verrà dirottato al rifacimento di alcune strade comunale che necessitano di intervento. La
scelta su come e dove fare la pista ciclabile a
questo punto passa all’Amministrazione comunale che sarà scelta dagli elettori alle imminenti
elezioni comunali.
L’assessore Remagni Buoli ha specificato
che non si è mai trattato di scegliere tra le strade
e la pista, l’intenzione era di portare a compimenti entrambe, ma dovendo oggi compiere
una scelta, si è pensato alla situazione più urgente. La novità è stata accolta ovviamente con
favore dalle opposizioni, rappresentate da Mirko Fortunati, il quale ha ringraziato i cittadini
che hanno firmato la petizione contro la pista sul
lato sud della Provinciale, opposto rispetto al
tratto esistente che da Martignana raggiunge il
L'ultimo Consiglio comunale di Gussola
confine gussolese. Ha infine sottolineato come
questa sia democrazia, riconoscendo il merito
al sindaco di aver saputo cambiare opinione.
L’unico altro punto all’ordine de giorno riguardava il prelievo dal fondo di riserva per il
pagamento di una nuova sanzione (1500 €) relativa alla mancata messa a norma dell’impianto
di depurazione di via Valdemaggi. Purtroppo si
tratta di un intervento assai oneroso, e il sindaco
Chiesa ha auspicato che i Comuni interessati
non siano lasciati soli, ma che presto un gestore
unico possa farsi carico degli interventi.
base logistica anche a Casalmaggiore,
ma se parliamo di Vigili del Fuoco volontari, questa è la prima caserma in
assoluto. Non possiamo considerarla
ancora operativa proprio perché prima
verrà una fase di rodaggio, in cui i Vigili
del Fuoco di Cremona, già esperti, faranno turni di affiancamento qui a Drizzona, rispettando una convenzione in
vigore nel 2014 e nel 2015».
Matteo Artoni sarà a capo del distaccamento e i volontari, in questi primi mesi, saranno dunque affiancati:
potranno cioè effettuare interventi ma
solo accanto a colleghi più esperti, appunto. Almeno fino a settembre, quando la caserma di Drizzona potrà camminare con le proprie gambe. Ivana
Cavazzini ha voluto ringraziare la Prefettura, gli imprenditori che hanno investito, contribuendo alle spese e il senatore Luciano Pizzetti, che con il decreto dello scorso 8 agosto ha dato di fatto l'ufficialità al progetto, mentre Gianfranco Cavenaghi, vicesindaco di
Piadena, ha confermato l'intenzione di
dedicare la struttura al compianto Bruno Tosatto, sindaco di Piadena scomparso nei mesi scorsi, precisando che
lo stesso Tosatto aveva proseguito con
impegno un progetto iniziato dall'amministrazione precedente nel 2006.
Il caso Orefici
Tre condannati per circonvenzione
GUSSOLA - Franco
Orefici (nella foto) era
molto conosciuto a Gussola e dintorni. Non solo per
abitare in una villa bellissima ed essere erede di un
patrimonio considerevole,
ma anche per quella alternanza tra euforia incontrollata e depressione tipica di
chi, come avveniva per lui,
soffre di bipolarismo. Giovedì il giudice Belluzzi ha
condannato Donato Laino
a 3 anni e 9 mesi di reclusione, sua moglie Isabella
e la figlia Mara entrambe a
2 anni e 5 mesi. Il reato è
quello di circonvenzione di
incapace. Orefici morì ad
Ibiza nel dicembre del
2006, e negli ultimi due anni, secondo la rcostruzione
che ha portato alla con-
Hanno trovato piena conferma le voci di una
gestione cinese
del Bar Italia di
piazza Garibaldi. Lunedì 10
febbraio il bar riaprirà mantenendo la denominazione attuale, ma
la nuova conduzione cinese (nella foto il nuovo
gestore) è all’opera in questi giorni per un poderoso restyling del locale, condotto per 17 anni da
Vito Scandariato, scomparso recentemente.
C’è Chicco nelle scuole
Anche nella seconda classe elementare di Vicomoscano il Rotary
Club Casalmaggiore Oglio Po, nella persona del presidente Leonardo
Stringhini, ha consegnato agli alunni il libro “Chicco alla ricerca della nota perduta”, dando seguito a un service del
Distretto che aveva già riguardato parecchie
scuole primarie del casalasco.
PIADENA, CAVAZZINI SI CANDIDA
PIADENA - Più
unione di così... Il
sindaco di Drizzona
Ivana Cavazzini, già
candidato del Pd alle
ultime elezioni regionali, ha sciolto la sua
riserva e si candida a
sindaco della vicina
e più grande Piadena, legata al suo comune dall'appartenenza da oltre 15 anni all'Unione Lombarda.
Lo ha annunciato al circolo piadenese del
Pd, sostenendo però che sarà a capo di
una lista civica.
ROBBEN FORD ALLO ZENITH
Si avvicina l'atteso appuntamento di
venerdì 14 febbraio al Teatro Zenith di
piazza Garibaldi.
Ad esibirsi, con inizio alle ore 21,30,
sarà il chitarrista Robben Ford, già in
passato a Casalmaggiore. Ford, 62 anni,
è noto per spaziare con grandi risultati
tecnico-stilistici tra diversi generi quali il
blues. il jazz e la fusion. La fama per Robben Ford arrivò nel 1986, quando con la
sua chitarra accompagnò in tour il grande Miles Davis. Seguirono collaborazioni
con altri grandi artisti quali George Harrison e Joni Mitchell. L'ultimo album, del
2013, è “Bringing it back home”.
AVIS TEATRO A SCANDOLARA
SCANDOLARA RAVARA- Nuovo appuntamento domani presso la Sala Polivalente di Scandolara con la rassegna/
concorso di commedie dialettali “Da sganasas dal rider”. Alle ore 16,30 di domenica 9 febbraio sarà l’Avis Teatro di Casalmaggiore a presentare “Sartur da dona”,
tratto dalla celebre opera in tre atti di Georges Feydeau.
PIPÉN, I BIGLIETTI VINCENTI
danna in primo grado, i tre
hanno approfittato delle
sue condizioni per appropriarsi di parte del suo patrimonio. Non solo, il suo
testamento aveva nominato la famiglia condannata
erede del 50% del patrimonio, e tale atto è stato annullato dal giudice. I condannati hanno preannunciato ricorso in appello.
IN BREVE
Bar Italia, ecco i cinesi
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Besa, un codice d’onore
Oggi alle ore 17,30 presso
l’Auditorium Santa Croce verrà inaugurata la mostra fotografica “Besa, un codice
d’onore”, sugli albanesi musulmani che salvarono gli
ebrei dallo sterminio. Relatore
sarà don Mario Aldighieri. La
mostra rimarrà aperta sino al
9 marzo, il sabato dalle 15,30
alle 19 e la domenica dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19. Sarà possibile effettuare visite
guidate per scolaresche su appuntamento.
TORRICELLA DEL PIZZO – Il comitato
organizzatore della 9ª Festa dal Pipén comunica l’elenco dei 25 premi vincenti della lotteria a seguito dell’estrazione. Il primo
premio (tv 39”) va al 3744, il 2° (prosciutto
crudo) al 3671, il 3° (set pentole) al 1135. A
seguire, dal 4° al 25°, questi i tagliandi premiati: 2792, 2059, 4311, 3523, 3435, 1278,
4772, 276, 3276, 4479, 3351, 365, 4204,
2564, 4644, 1349, 1801, 4582, 1781, 1509,
2730 e 2078.
A GUSSOLA NUOVA TOMBOLA
GUSSOLA – Il Circolo AuserInsieme
di Gussola invita i propri aderenti ad una
tombola che si giocherà stasera, sabato 8
febbraio, alle ore 21 presso il Centro Culturale di via Marconi.
Burattini al Comunale
Triplo appuntamento al Teatro Comunale per il Teatro
Ragazzi. Martedì 11, mercoledì 12 e giovedì 13 febbraio
alle ore 10 il Laborincolo di
Perugia proporrà “Il miracolo
della mula”, per la regia di Gigio Brunello, con Marco
Lucci. Si tratta di uno spettacolo di burattini nato dall’osservazione della torre dell’orologio di Praga, dove ci si domanda quale sia la storia delle statue situate dietro le porticine, che dà il la ad una leggenda meravigliosa.
20
"
Lettere & Opinioni
Sabato 8 Febbraio 2014
complimenti
Molto utile mettere in evidenza
il problema della sicurezza del Po
Signor direttore,
mi è sembrato utile ed opportuno che “il
Piccolo” abbia messo in evidenza, dando
notizia di una mozione di Giuseppe Torchio in Consiglio provinciale, il problema
della sicurezza del Po a fronte dei sempre
più frequenti disastri alluvionali, in Italia
ed in Europa, anche in aree con corsi
d’acqua considerati sino a ieri senza problemi. Davvero non sarebbe male se i
nostri maggiori enti locali, con la Regione
e l’autorità preposta al bacino del Po,
dessero pubblica ragione dello stato
dell’arte in merito a lavori, progetti e programmi per il maggior fiume nazionale.
Quindi, in rapporto alle problematiche
dell’alveo e delle arginature, alle “casse
di compensazione” previste a monte per
affrontare apporti straordinari degli affluenti appenninici (privi di laghi), ad
eventuali opere di regolazione della portata (collegata alle molteplici finalità della
sicurezza, dell’abbassamento dell’alveo,
della disponibilità di acqua per agricoltura e navigazione, della produzione di
energia pulita). Sono tutti problemi ben
presenti, alcuni più acuti che in passato,
sui quali sarebbe bene sapere se e come
si sta operando e con quali orientamenti.
Giuseppe Azzoni
Cremona
***
"
appello
Più che pensare alle nutrie
occupiamoci dell’inquinamento
Egregio direttore,
mentre Cremona è, secondo la classifica
di Legambiente, la terza città più inquinata d’Italia, invece di preoccuparci dei
danni alla salute nostra e di tutti gli esseri viventi che condividono con noi l’ambiente in cui viviamo, stando ad articoli di
cronaca e dichiarazioni di politici, il problema “vero e insormontabile” sarebbe la
convivenza con altre specie animali, ad
esempio nutrie, oche e cinghiali. Si soprassiede troppo spesso al comportamento di una specie umana che avvelena
se stessa e le altre che la circondano, ma
non si è più capaci di interagire con altri
esseri viventi sulla base del rispetto e trovando, se necessario, soluzioni etiche
per convivere. Sarebbe davvero ora di un
deciso cambiamento di rotta!
Giulia Lodigiani
Grontardo
***
"
critica al vescovo
E’ indispensabile adottare misura
che contrastino l’omofobia
Egregio direttore,
apprendo dal comunicato stampa dell’onorevole Sonia Alfano che il vescovo
di Cremona ha scritto una lettera agli
europarlamentari per chiedere di votare
contro la Relazione Lunacek (“relazione
sulla tabella di marcia dell’UE contro
l’omofobia e la discriminazione legata
all’orientamento sessuale e all’identità
di genere”). Non condivido questa scelta del vescovo Lafranconi per i contenuti e il metodo improvvido che espone
l’immagine della città di Cremona, anche a livello europeo, alle giuste reazioni da parte di chi in prima persona subisce discriminazioni e violenze e di tutte
e tutti coloro che in Europa considerano
questi diritti una necessità della civiltà
umana non più rinviabile. Abbiamo tutti
modo di vedere dove porta la strada imboccata dalla Russia con l’istituzionalizzazione della violenza e della discriminazione contro gli omosessuali ed è
giusto che l’Europa si doti di tutti gli
strumenti necessari per contrastare
questa deriva. E il primo strumento è
quello del riconoscimento dei diritti e
L’uso dello spray
al peperoncino
Buongiorno avvocato,
vorrei sapere se l’utilizzo di
spray urticanti al peperoncino per autodifesa è consentito dalla legge e dove si
possono acquistare.
Michela
***
E’ legale la detenzione di
bombolette spray al peperoncino per uso di autotutela, tuttavia, a patto che detti
strumenti offensivi rispettino
le caratteristiche fissate dal
Decreto Ministeriale (D.M. n.
103 del 25.05. 2011). In caso
contrario, dette bombolette
vengono equiparate dalla
legge ad una vera e propria
arma. Vediamo quali sono i
requisiti fissati dal D.M.
131/2011 affinché questi
strumenti siano considerati
legali. In particolare, gli
spray al peperoncino devono essere venduti solo in
piccole dosi (ogni confezione non può essere superiore
a 20 ml) e devono nebulizzare solo una miscela a base di
A cura di Emilia Rosemarie Codignola*
Oleoresin Capsicum (OC)
sostanza derivata dal peperoncino di Cayenna. La miscela erogata dal prodotto
non deve contenere sostanze infiammabili, corrosive,
tossiche, cancerogene o
aggressivi chimici. Ogni
bomboletta deve essere sigillata all’atto della vendita
e munita di un sistema di
sicurezza contro l’attivazione accidentale. Lo spray
può avere una gittata mas-
dell’adozione di misure concrete che
contrastino l’omofobia. Questa è l’Europa che vogliamo e direi, anche alla luce
della lettera del vescovo Lafranconi, che
l’Italia ha un gran bisogno di più diritti e
libertà per i propri cittadini.
Franco Bordo
Deputato di Sel
***
"
punto di vista
Viviamo una “crisi di crescita”
Serve un ricostituente
Caro direttore,
la democrazia italiana nacque nel 1945 e
si sviluppò per venti anni. Poi assistemmo alla violenza delle idee (’68 e anni di
piombo); arroganza e corruzione ci portarono alla violenza del denaro e della
comunicazione (non ancora finite); arroganza, corruzione e mancanza di senso
civico ci stanno spingendo verso la violenza fisica. In chiave storica questi passaggi (se riusciamo a superarli) si potrebbero definire “crisi di crescita” della democrazia, in chiave politica (contemporaneità) le leggiamo come debolezze.
Serve un(a) ricostituente.
Anselmo Gusperti
Cremona
***
"
trasporti
I treni lombardi hanno toccato
il punto più basso dei disservizi
Egregio direttore,
mentre la congestione del traffico, la crisi economica ed ambientale spingono i
pendolari a lasciare a casa l’automobile,
Trenord piomba in una nuova crisi gestionale. Adesso è la volta di un’inchiesta interna che ha portato alla sospensione cautelativa di numerosi quadri
aziendali dalla quale è emerso che per
oltre un anno sono state pagate migliaia
di ore straordinarie mai effettuate dal
personale di condotta e di scorta. Nel
dicembre 2012 fu l’introduzione del
nuovo sistema informatico “Goal rail” ha
provocare la peggior Caporetto della
storia delle ferrovie italiane. Una decina
di giorni di caos durante i quali sono
stati soppressi migliaia di treni e i pendolari lombardi hanno vissuto i peggiori
disagi mai patiti fino ad allora.
Quest’estate a causa di un madornale
errore gestionale, questa volta nell’as-
sima non superiore a tre
metri. Questi spray di autodifesa, infine, non possono
essere venduti ai minori di
sedici anni. Se questi standard tecnici non vengono
rispettati, questi strumenti
di autotutela sono considerati comuni armi da sparo e
il loro utilizzo è illegale. In
effetti, essi costituiscono
veri e propri strumenti di offesa alla persona, provocando dolori particolarmen-
segnazione delle ferie del personale
viaggiante , sono stati soppressi 140
treni a luglio e 100 in agosto. Emerge
con evidenza che Trenord, nata dalla
fusione di Fnm e Fs più che economie
di scala, ha prodotto diseconomie di
scala e che la concentrazione monopolistica tra le due aziende ha peggiorato i
servizi anziché migliorarli. La Regione
Lombardia diventando allo stesso tempo il programmatore, il compratore (fa il
contratto di servizio con Trenord, cioè
se stessa), il gestore dei servizi ha toccato il punto più basso dei servizi, il più
alto dell’inefficienza aziendale, basta
vede i ritardi e i treni in circolazione e dei
costi di gestione schizzati in alto.
Dario Balotta
Responsabile Trasporti
di Legambiente della Lombardia
***
"
rivendicazione
Vogliamo rispetto per le donne
Noi non torneremo indietro
Egregio direttore,
vogliamo rispetto per le donne. Negli ultimi giorni abbiamo assistito ad un crescendo di episodi in cui vengono attaccate donne impegnate nella politica:
spintoni e allusioni volgari in Parlamento,
minacce e offese sui social media. La
presidente della Camera dei Deputati
Laura Boldrini è stata fin dalla sua nomina bersaglio privilegiato di ogni volgarità
ed è diventata un simbolo degli ostacoli
incontrati dalle donne nella vita politica
e della incapacità della nostra classe politica di riconoscere alle donne spazio,
diritti, rispetto. Quando gli uomini incontrano la forza delle donne hanno bisogno
di vederle come oggetti sessuali per
esprimere il loro disprezzo. In questi attacchi sono state coinvolte donne di
tutti i partiti e movimenti politici. Noi siamo con Laura Boldrini e con tutte le donne che a tutti i livelli della politica incontrano ogni giorno ostacoli e difficoltà. Se
“Non Ora Quando” ha portato nelle piazze del nostro Paese uno sguardo nuovo
per immaginare una società in cui uomini e donne insieme riconoscano il valore
del rispetto reciproco. La libertà delle
donne e la forza delle donne sono necessarie a tutti gli uomini e a tutte le donne che vogliono per il nostro Paese un
futuro migliore. Vogliamo rispetto e non
torneremo indietro!
Se Non Ora Quando
"
te elevati in grado di immobilizzare l’uomo per circa 20
minuti. Ma vi è di più. Secondo una recentissima sentenza della Corte di Cassazione
(Cass. sent. n. 5719 del
5.02.2014) la detenzione di
uno spray non omologato
integra il reato di porto abusivo di armi. Le bombolette
spray, dunque, entro determinati standard fissati dal
decreto ministeriale, sono
consentite dalla legge e si
possono liberamente acquistare in farmacia, nelle armerie, nei negozi di videosorveglianza e persino in alcuni centri commerciali.
*Avvocato Stabilito
del Foro di Milano
[email protected]
fiera di s. apollonia
Sostituiamo la gara sportiva
con carabine per giovanissimi
Egregio direttore,
anche quest’anno, nell’ambito della
“Fiera di S. Apollonia” di Rivolta d’Adda,
ci sarà una gara di tiro sportivo con carabine per chi ha dai 7 ai 12 anni. L’evento in sé sarà senza dubbio “sicuro”, ma
ci chiediamo se sia veramente “sicuro”
abituare dei bambini e dei ragazzini a
maneggiare delle armi, che possono essere anche intese come giocattoli? Magari non nell’immediatezza della fiera e
dell’evento, ma in assenza di controllo
da parte di adulti. Inoltre, solitamente
gare e campionati di questa disciplina
per “giovanissimi” sono aperti solo a chi
ha superato i 10 anni. Chiediamo che a
partire da questa edizione della fiera e
per quelle successive questa gara venga sostituita con un’altra altrettanto divertente, ma “educativa”.
Irene Stampoylidou
Rivolta d’Adda
***
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movimento 5 stelle
A parte le uscite inopportune,
la nostra protesta è giustificata
Egregio direttore,
a chi critica l’azione politica di questi
giorni di M5S, dico di non guardare in
maniera strumentale solo alle uscite
inopportune e da condannare di alcuni
nostri esponenti - che tra l’altro hanno
già chiesto pubblicamente scusa -, ma
al motivo per cui questa azione di protesta è stata intrapresa. Per fare questo
sottopongo alcune domande ai rappresentanti locali a tutti i livelli e di ogni colore politico, dal Parlamento in giù, e
soprattutto a coloro che non hanno risparmiato parole di condanna ed accusa
rivolte a M5S. Come reagireste se domani subiste un sopruso grosso come
una casa? E se questo sopruso fosse lo
zittimento della democrazia con un atto
incostituzionale e non previsto dal regolamento detto “ghigliottina”? Cosa fareste se dopo questo sopruso sapeste che
nulla più è come prima perché d’ora in
poi le voci dissenzienti rispetto a quella
del capo (del governo), saranno messe
a tacere con un’altra ghigliottina? Non
ritenete che la violenza l’abbia subìta,
con la ghigliottina, il Movimento 5 Stelle
che, grazie ad un legittimo ostruzionismo, stava ottenendo la scadenza di un
decreto porcata che regalava 7,5 miliardi di euro alle banche private, prendendoli dalle tasche degli italiani? Perché
non parlate della proposta fattibilissima
ed a norma di Costituzione che ha fatto
il sottoscritto in aula e dove si chiedeva
l’approvazione di una legge sanatoria
che salvasse la parte del decreto relativa
all’Imu (dicasi gli italiani non avrebbero
pagato la seconda rata dell’Imu)? Come
mai non avete risposto a questa proposta che avrebbe evitato la porcata dei
soldi a Bankitalia? Non ritenete che la
madre di tutte le battaglie sia quella del
rispetto della democrazia e delle regole
costituzionali (cosa non successa)? Perché non avete spiegato ai vostri elettori
cos’è la ghigliottina, invece di cavalcare
l’onda di folli accuse eversive nei nostri
confronti, portata avanti da un presidente della Camera che è garante solo della
voce del capo? Perché non avete accusato pubblicamente il questore Dambruoso per la sua violenza fisica contro
la deputata Lupo? Unico atto violento
avvenuto in aula. Perché non avete criticato la parole del deputato Cera pregne
di violenza sessista e pronunciate in aula e non in un alterco al di fuori dei lavori? Non ritenete quindi che sia giunto
anche per voi il momento di avere un
sussulto di orgoglio democratico e denunciare i rischi sempre più concreti che
questo Paese cada in una spirale di vera
tirannia delle maggioranze e quindi del
Governo? Io ed il gruppo parlamentare
a cui appartengo le battaglie per il bene
dei cittadini ed il rispetto delle regole democratiche le facciamo. Voi?
Danilo Toninelli
Deputato del Movimento 5 Stelle
***
"
commercio a crema
Le affermazione dell’assessore
non corrispondono alla realtà
Egregio direttore,
sinceramente ci lasciano stupìti le affermazioni a mezzo stampa dell’assessore
Saltini sul tema del commercio: «Questa amministrazione ha ascoltato e
ascolta chiunque, tiene presente ogni
istanza, si confronta e ragiona con tutti
i soggetti della città... Non pretendo naturalmente che non ci siano opinioni
distinte e anche distanti. Ma non si possono accettare forzature e soprattutto
affermazioni non corrispondenti al vero». Dirsi quanto è brava, senza ascoltare le diverse posizioni che le categorie
del commercio esprimono, chiamandole forzature è non guardare la realtà. A
meno che si riferisca ad altri problemi.
Nessuno ha, soprattutto in questo periodo, la bacchetta magica per risolvere
i problemi. Chi meglio dei commercianti può esprimere il disagio del commercio? Chi può avanzare proposte? E
perché non ascoltarle senza pensare
che le proprie siano le migliori? E le associazioni dei consumatori cosa dicono? Muovendosi per la città, chi non
osserva, sia in centro che nei quartieri,
quante vetrine si spengono e quante
poche si riaccendono? Qual è stato il
turn over aperture-chiusure nell’ultimo
anno rispetto al precedente? Quante
nuove presenze han portato gli eventi
per esempio dei mesi scorsi, con le sere infrasettimanali aperte, le aperture
domenicali, gli spettacoli, i mercatini
vari? Le 4 domeniche di Carnevale saranno un ulteriore banco di prova in un
periodo economicamente grave, in cui
vedere come e se si coniugano, e non
da ora, turismo, commercio, spettacolo
e necessità delle famiglie. Cosa si potrebbe fare con i nuovi tributi senza ripetere l’esperienza Tares, già preannunciata a giugno, ma passata silente
fino a scoppiare a dicembre?
Laura Zanibelli
Consigliere di Ncd a Crema
Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it
Sabato 11 gennaio
Domenica 12 gennaio
Lunedì 13 gennaio
MArtedì 14 gennaio
Mercoledì 15 gennaio
Taccuino
Sabato 8 Febbraio 2014
21
numeri utili
Cremona
COMUNE DI CREMONA
www.comune.cremona.it
Centralino: 0372-4071
Urp: 0372-407291
Via volontari del
Sangue,
Via del Maris
Lavori stradali
attuati per conto
di A.E.M. S.p.A.
Fine lavori:
28 febbraio
Via Livrasco,
Lavori stradali
attuati per conto
di A.E.M. S.p.A.
Fine lavori:
28 febbraio
AMMINISTRAZIONE
PROVINCIALE
www.provincia.cremona.it
Centralino: 0372-4061
Urp: 0372-406233 PREFETTURA
Centralino: 0372-4881
CARABINIERI
Pronto intervento: 112
Centralino: 0372-5581
Via Milano
(Cavatigozzi)
Lavori stradali
attuati per conto
di A.E.M. S.p.A.
Fine lavori:
28 febbraio
COMANDO FORESTALE
DELLO STATO
Centralino: 0372-410307
Via Pecorari
Lavori stradali
attuati per conto
di A.E.M. S.p.A.
Fine lavori:
20 febbraio
GUARDIA DI FINANZA
Pronto intervento: 117
Centralino: 0372-21576
Nucleo di polizia tributaria:
0372-28968
Via Mosa
Lavori stradali
attuati per conto
di A.E.M. S.p.A.
Fine lavori:
22 Febbraio
POLIZIA MUNICIPALE
Pronto intervento: 0372-454516
Centrale operativa: 0372-407427
POLIZIA STRADALE
Comando provinciale
Centralino: 0372-499511
QUESTURA
Pronto intervento: 113
Centralino: 0372-4881
Via Bella Chioppella
Lavori stradali
attuati per conto
di A.E.M. S.p.A.
Fine lavori:
28 Febbraio
VIGILI DEL FUOCO
Pronto intervento: 115
Centralino: 0372-4157511
PROCURA
Centralino: 0372-548233
• Via Livrasco - cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica. (Fine prevista: 28 febbraio).
• Via Volontari del Sangue, Via Paracaccia - cantiere per la ristrutturazione
della rete di distribuzione energia elettrica (Fine prevista: 28 febbraio).
• Via Milano località Cavatigozzi - cantiere per la ristrutturazione della linea
numeri utili
Crema
COMUNE DI CREMA
www.comunecrema.it
Centralino: 0373-8941
Urp: 0373-894241
numeri utili
Casalmaggiore
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE
Urp Crema: 0373-899822
CARABINIERI Pronto intervento: 112
Centralino: 0373-893700
COMANDO FORESTALE DELLO
STATO Centralino: 0373-82714
dell'illuminazione pubblica. (Fine prevista: 28 marzo).
•Via del Maris - cantiere per la ristrutturazione della fognatura e della condotta
dell'acqua potabile (fine prevista 28 febbraio).
•Via Pecorari - cantiere per la realizzazione dell'allaccio alla condotta del teleriscaldamento (fine prevista 20 febbraio).
GUARDIA DI FINANZA
Pronto intervento: 117
Centralino: 0373-256474
POLIZIA MUNICIPALE
Pronto intervento: 0373-250867
Centralino: 0373-894212
OSPEDALE DI CREMONA
www.ospedale.cremona.it
Centralino: 0372-4051
Centro unificato
di prenotazione: 800 638 638
Emergenza sanitaria: 118
•Via Bella Chioppella - cantiere per la
realizzazione dell'allaccio alla condotta
del teleriscaldamento (fine prevista 28
febbraio).
• Via Mosa - cantiere per la realizzazione degli allacci alla condotta del gas metano, della rete di distribuzione energia
elettrica e della fognatura (fine prevista
22 febbraio).
POLIZIA STRADALE
Centralino: 0373-897311
POLIZIA DI STATO
Centralino: 0373-897311
VIGILI DEL FUOCO: 115
Centralino: 0373-256222
AZIENDA SANITARIA
LOCALE DI CREMONA
www.aslcremona.it
Centralino: 0372-4971
Urp: 0372-497215
PROCURA
DELLA REPUBBLICA
Centralino: 0373-878116
SERVIZI SOCIO-SANITARI
DISTRETTO DI CREMA
Centralino: 0373-899320
Santi della settimana
OSPEDALE DI CREMA
www.hcrema.it
Centralino: 0373-2801
Centro unico
di prenotazioni:
800 638 638
Emergenza sanitaria: 118
San Valentino
8
Sabato
9
Domenica
S. Apollonia
AMMiNISTRAZIONE
PROVINCIALE
Centralino: 0375-42233
10
lunedì
SS. Arnaldo e Scolastica, Guglielmo, Wilma
11
martedì
S. Dante, B.V. di Lourdes, Eloisia, Durante
Centro per l’Impiego
Centralino: 0375-42213
12
mercoledì
S. Eulalia, Alessio
Emblema: Giglio, Palma, Pinze
CARABINIERI
Pronto intervento: 112
Centralino: 0375-284500
13
giovedì
S. Maura, Esmeralda, Fosca
14
venerdì
San Valentino martire
Martirologio Romano: Ad Alessandria d’Egitto, commemorazione di sant’Apollonia, vergine e martire, che dopo molte e crudeli torture ad opera dei suoi persecutori,
rifiutandosi di proferire parole sacrileghe, preferì essere mandata al rogo piuttosto che
rinnegare la fede.
COMUNE DI CASALMAGGIORE
www.comune.casalmaggiore.cr.it
Centralino: 0375 42668
S. Girolamo Emiliani, Giacomina,
Jacqueline, Onorato
POLIZIA MUNICIPALE
Centralino: 0375-40540
POLIZIA STRADALE
Centralino: 0375-42288
GIUDICE DI PACE
Centralino: 0375-42273
OSPEDALE
Centralino: 0375-2811
Centro unico di prenotazioni:
800 638 638
Emergenza sanitaria: 118
MUSEO DIOTTI
www.museodiotti.it
Centralino: 0375-200416
Museo del bijou
Centralino: 0375-284423
TEATRO COMUNALE
www.teatrocasalmaggiore.it
Centralino: 0375-284434
DISTRETTO
SOCIO-SANITARIO
Direzione: 0375-284020
Distretto Veterinario:
0375-284029
Storia: Visse nel III secolo dedicandosi completamente all’apostolato. Durante un massacro di cristiani fu catturata: per la sua determinazione e il coraggio dimostrato la minacciarono di bruciarla viva. San Dionigi narra che la vergine Apollonia temendo di non avere
le forze per sopportare una simile tortura si gettò nel fuoco di sua spontanea volontà.
Patronato: Dentisti, Malattie dei denti
Etimologia: Apollonia = sacra ad Apollo, dal latino
Farmacie di turno Dal 1 al 7 Febbraio
Distretto di Cremona
ACQUANEGRA CREMONESE
GUIDA DONELLI S.N.C.
Via Stazione, 27 - 26020
Acquanegra Cremonese
Tel. 0372-729280
ORARI DI APERTURA
Mattino: 08:30 - 12:30
Pomeriggio: 15:30 - 19:00
Giorno di chiusura settimanale:
SABATO POMERIGGIO
Distretto di Casalmaggiore
REMONA - FARMACIA 9
A.F.M. DI CREMONA S.P.A.
VIA BRESCIA, 167
26100 Cremona
Tel. 0372-434136
GussolA
GUIDA s.a.s.
Via Roma, 32
26040 Gussola
Tel. 0375 64033
Casalmaggiore
ZANELLA AURELIO
Via Cairoli, 2
26041 Casalmaggiore
Tel. 0375 42322
ORARI DI APERTURA
Mattino: 08:30 - 12:30
Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Giorno di chiusura settimanale:
SABATO POMERIGGIO
Orari di apertura
Orari di apertura
Mattino: 08:30 - 12:30
Pomeriggio: 15:00 - 19:00
Giorno di chiusura settimanale
SABATO POMERIGGIO
Giorno di chiusura settimanale
CASALMORANO
STELLARI TIZIANO
Via Anelli, 9
26020 Casalmorano
Tel. 0374-74548
GADESCO P. DELMONA
CERIALI PIERLUIGI SNC
Via Berlinguer
c/o Centro Commerciale
“Cremona Due”
26030 Gadesco P. Delmona
Tel. 0372-838429
ORARI DI APERTURA
Mattino: 08:30 - 12:30
Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Giorno di chiusura settimanale:
SABATO POMERIGGIO
ORARI DI APERTURA
Mattino: 9 - 12:30 / 15 - 19:40
Lunedì: 15:00 - 19:40
Sabato: 09:00 - 19:40
Giorno di chiusura settimanale:
LUNEDÌ MATTINA
Mattino: 08:30 - 12:30
Pomeriggio: 15:30 - 19:30
Farmacie di turno e orari dei
distretti sono consultabili
sul sito: www.aslcremona.it
Casaletto di Sopra
AVERSA ANTONELLA
Via Fontanella, 1
26014 Casaletto di Sopra
Tel. 0373 72175
Orari di apertura
Mattino: 08:30 - 12:30
Pomeriggio: 15:00 - 19:00
Giorno di chiusura settimanale
SABATO
Distretto di Crema
lunedì
Monte Cremasco
STRACCHI ADRIANO
Via Vignali, 1
26010 Monte Cremasco
Tel. 0373/792343
CREMA
CENTRALE DI VILLA
PIAZZA DUOMO, 14
26013 Crema
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Pomeriggio: 15:30 - 19:30
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SABATO POMERIGGIO
Orari di apertura
Mattino: 08:30 - 12:30
Pomeriggio: 15:00 - 19:00
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NO CHIUSURA
Cultura&Spettacoli
Un incontro
sulla figura
di Focherini
no Maria Peri, nipote di Odoardo nonché storica e
il rabbino Luciano Caro. Il beato Odoardo Focherini,
nativo di Carpi, fu uomo di azione cattolica e giornalista nonché difensore e salvatore di ebrei durante la seconda guerra mondiale.
La commissione culturale diocesana “Gabriele
Lucchi” propone per domani alle ore 16 presso la
Sala Achilli di via Frecavalli 2 a Crema, un incontro
di presentazione della figura esemplare di “Odoardo
Focherini” beato e giusto di Israele. Relatori saran-
Domani presso l’Auditorium del Museo del Violino si esibisce la violinista Anastasiya Petryshak
Concerto per la rassegna “L’eredità di Amati”
La bella addormentata
domani al Ponchielli
La rassegna “La danza 2014” del Teatro Ponchielli,
viene inaugurata domani alle 20.30 con una prima
ed esclusiva italiana, “La bella addormentata”, in una
versione originale e contemporanea di Karl Alfred
Schreiner, da poco direttore della compagnia Ballett
des Gaertnerplatztheaters di Monaco, che arricchisce
la trama, aggiungendo nuovi personaggi con il risultato
finale di uno spettacolo fresco, colorato ed esilarante.
La trama: Carabosse è una serva della corte che è
in attesa di un figlio, fa un patto con la Regina (impossibilitata ad averne): lei consegnerà alla Regina la creatura che nascerá in cambio di denaro e ricchezze. Nel
momento in cui Carabosse vede nelle braccia della
Regina la sua piccola creatura, Aurora, si pente dolorosamente. Giunge il giorno del sedicesimo compleanno della principessa Aurora, la quale è destinata ad un
matrimonio principesco. In tale occasione Carabosse,
ormai accecata dal dolore e dalla rabbia, avvelena
la corte e gli ospiti della festa con rose magiche che
inducono tutti in un sonno eterno simile alla morte.
Carabosse chiede a questo punto ad Aurora di andare con lei svelandogli di essere la vera madre. Aurora,
terrorizzata da ciò che le accade intorno, prende una
delle rose avvelenate e se la preme sul petto cadendo
anch’essa nel misterioso e mortale sonno. Nel trattempo giunge a palazzo un ritardatario principe, Desiré, il
quale aggirandosi tra i corpi addormentati della corte
scopre la bella Aurora e si innamora di lei. Lo spazio e
il tempo che separano le labbra del principe Deisré da
quelle della principessa Aurora, danno luogo a un mondo sognante e fiabesco che pervade tutto il secondo
atto. Atto, che si conclude con un singolare ma comunque positivo “happy end”...
D
dalla redazione
omenica mattina (alle ore
11), l’Auditorium del Museo del Violino di Cremona sarà il palcoscenico di
un concerto straordinario
con la violinista Anastasiya Petryshak che suonerà il violino l’ex Collin, realizzato da Niccolò Amati nel
1669, in duo con la pianista Chiara
Cattani. In programma musiche di
Franz Schubert, Maurice Ravel e Pablo De Sarasate. Il concerto inaugura la rassegna “L’eredità di Nicolò
Amati” che, attraverso cinque concerti in mattinée domenicale tra febbraio e giugno, condurrà tutti gli appassionati alla scoperta dei protagonisti della liuteria cremonese della
seconda metà del Seicento. Gli strumenti Amati, Guarneri, Stradivari e
Rugeri, esposti nel Museo del Violino, saranno affidati ai giovani allievi
dell’Accademia di Alto Perfezionamento “Walter Stauffer”. Alla violinista ucraina sarà affidato l’ex Collin,
realizzato da Nicolò Amati nel 1669.
Anastasiya Petryshak
Il violino appartiene a Eva e Arthur
Lerner-Lam ed è esposto al Museo
del Violino nell’ambito del progetto
Friends of Stradivari, network mondiale tra quanti amano, suonano,
studiano o collezionano strumenti ad
arco della scuola classica cremone-
se. Nicolò Amati può essere definito
maestro dei grandi liutai cremonesi,
come Stradivari, Guarneri, Rugeri: la
sua bottega, nella seconda metà del
Seicento, si anima per la presenza di
collaboratori e allievi, probabilmente
per rispondere ad una crescente ri-
Visita naturalistica alla golena del Po di Stagno Lombardo
Domani alle ore 9, visita guidata naturalistica
alla “golena del Po a Stagno Lombardo”, in collaborazione con il naturalista Sergio Mantovani.
Ritrovo alle 9 in piazzale Libertà (parcheggio
vigili urbani) a Cremona o alle 9.30 in piazza
della chiesa a Stagno Lombardo (quota di partecipazione: 7 euro per gli associati Crart e 10
euro per i non associati). La visita ha come oggetto un ampio settore della golena di Stagno
Lombardo a sud della cascina Ferrara, poco
conosciuto e caratterizzato dalla presenza di
diversi elementi di interesse ambientali: una
Il documento protagonista al Caffè Filosofico
Appuntamento lunedì sera a cura de “Gli amici dell’archivio di Stato di Cremona”
di Tiziano Guerini
Lunedì 10 febbraio, alle ore 21,
incontro al Caffè Filosofico (come
sempre presso il Caffè Gallery di via
Mazzini a Crema) sul tema “Il documento: fonte di identità storico-culturale” a cura dell’associazione “Gli
amici dell’archivio di Stato di Cremona” con Angela Bellardi, Elisabetta Bondioni, Emilio Giazzi, Anna
Lucia Marmotti Politi. Cosa c’è di
filosofico in un documento? C’è
la memoria che diventa da identità individuale, patrimonio collettivo, sociale. E quanto nella memoria ci sia di filosofico è noto: il senso del tempo e quindi del “divenire”
della realtà che si fa storia. Anche
storia della filosofia. “L’esperienza
dell’unità dell’io si ha attraverso la
La sede dell’archivio di Stato di Cremona
memoria in cui si declina, attraverso la scansione del tempo, identità
e diversità. Analogamente la socie-
tà attraverso la memoria salvaguarda la propria cultura e le proprie specifiche caratteristiche che
la identificano o la diversificano
dalle altre. Nei documenti la memoria assume consistenza e oggettività. I documenti sono permettono di
datare i cambiamenti, le modifiche
e di affidarli alla storia. Gli archivi sono custodi di testimonianze e
consentono d’individuare l’oggettività che coincide con l’«effettivamente accaduto».
A completare l’appuntamento
ci sarà la presenza musicale della classe di canto moderno della
prof. Jessica Sole Negri dell’Istituto civico Folcioni. Il Caffè Filosofico ringrazia l’Associazione Popolare Crema per il Territorio che anche
quest’anno ha concesso il proprio
concreto patrocinio, permettendoci
di programmare per i soci e la città
un nuovo anno sociale.
Il comico Maurizio Lastrico presenta “Facciamo che ero io”
Venerdì 14 febbraio al PalAmbienti
di Orzinuovi (Bs) il Teatro del Viale, per
la rassegna “Si fa sera”, presenta alle
ore 21 lo spettacolo comico-cabaret
“Facciamo che ero io” con Maurizio
Lastrico (nella foto), dello Zelig, per la
regia di Gioele Dix. Un viaggio nell’inferno quotidiano raccontato in poesia
ironica. La creatività e la cultura diventano gli strumenti per affrontare un
mondo che ci fa sentire inadeguati. Si
passa dal serio al semiserio, alla ricerca della poesia anche laddove sembra
non esserci più, con i suoi sketch danteschi in endecasillabi. Quando Maurizio Lastrico entra in scena, il pubblico si predispone istintivamente a ridere, perché capisce che è arrivato un
attore comico di cui si può fidare. E
subito si lascia conquistare dalla sua
Vaghe supposizioni stasera al Galilei
Il “Piccolo Parallelo” presenta al Teatro Galileo Galilei di Romanengo - questa sera alle
ore 21.15 - il concerto-spettacolo dal titolo
“Vaghe supposizioni”.
Interpreti: Denis Guerini (voce e chitarra),
Francesco Guerini (chitarra), Mattia Manzoni
(sax), Elisa Tagliati (visual). Brani tratti dagli
album “L’ultimo della classe” (2009) e “I giorni
della fionda” (2012) verranno presentati dal
chiesta di strumenti e la sua lezione
– più o meno diretta – arriva a influenzare i liutai della città, anche
quelli che lo supereranno per maestria e fama. Inoltre, “La scuola toscana” è protagonista di una mostra,
fino a venerdì 7 marzo, allestita in
una sala del Museo del Violino per
scoprire la scuola regionale toscana,
importante crocevia per lo sviluppo
della liuteria del secolo scorso. Saranno esposti venti strumenti, selezionati dal conservatore del Museo
Fausto Cacciatori: alcuni intersecano la storia di Cremona, come il violino e la viola di Igino Sderci, vincitore della Mostra Concorso promossa
in occasione delle celebrazioni stradivariane del 1937 o il violoncello di
Piero Badalassi, premiato con medaglia d’oro al primo concorso Triennale Internazionale nel 1976. Tra le
curiosità, il controviolino (1914) di
Luigi de Zorzi, la viola d’amore di Silvio Vezio Paoletti e la viola tenore di
Fernando Ferroni copia dello strumento stradivariano appartenente
alla Collezione Medicea.
cantautore Denis Guerini (nella foto) in un
contesto che unisce musica e immagini. I luoghi e i personaggi che popolano le sue canzoni saranno evocati dai video creati appositamente dalla videomaker Elisa Tagliati.
Il pubblico verrà condotto in un viaggio
“dentro” le canzoni, dove il linguaggio sonoro
e visivo traccerà la strada che ogni spettatore
sarà invitato a percorrere.
elegante figura dinoccolata, dalla sua
originale e ariosa gestualità, da quella
particolare fisicità che lo contraddistingue, generosa, a tratti debordante,
eppure mai invadente. La sua carta
vincente è però nella qualità dei testi e
nell’energia comunicativa, quella tanto
rara vis comica che gli permette di far
ridere grazie a parole che prendono
letteralmente corpo.
lanca tra le più lunghe di quelle rimaste lungo il
Po, con una morfologia piuttosto peculiare (in
un tratto scorre incassata tra pareti piuttosto
ripide come in una sorta di piccolo canyon),
alcune aree boschive superstiti a cui si sono
aggiunti in anni recenti estesi rimboschimenti.
Poi ovviamente c'è il Po, con un ampio spiaggione. Tra le specie presenti nell'area, mammiferi come volpe, tasso, scoiattolo e capriolo e,
tra gli uccelli, varie specie di rapaci. E’ consigliato indossare scarponcini da montagna o
gambali e munirsi di binocolo.
Serata culturale
“Amore che cura”
L’associazione cremasca Cure Palliative
“Alfio Previtera onlus” celebra il proprio 10°
anniversario dalla fondazione presentando
venerdì 14 febbraio alle ore 20.45 al Teatro
San Domenico di Crema un evento culturale di canto, musica, danza e prosa dal titolo “Amore che cura”. L’associazione, in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera di
Crema e la Fondazione Benefattori Cremaschi, gestisce grazie all’impegno dei propri 58 volontari una rete di cure palliative
contro il dolore che è considerata una delle
migliori della regione Lombardia.
La serata, a ingresso libero, con la regia
di Silvia Barbieri, sarà presentata da Francesca Merisi e vedrà all’opera i seguenti artisti: Giovanna Caravaggio mezzosoprano, Alessandro Lupo Pasini pianista,
Michele Bargigia compositore, Luigi Ottoni
attore, Luca Tommaseo direttore del coro,
Paola Cadeddu insegnante di danza, Beatrice Caravaggio voce.
“Storie d’acqua”
per i più piccoli
Domani pomeriggio alle ore 16 per la rassegna “Domenica per le famiglie” al Teatro
San Domenico di Crema, Stefano Facoetti
presenta “Storie d’acqua”.
E’ la storia narrata ai più piccoli – fascia
d’età 3-9 anni - del ciclo dell’acqua fra mare
nuvole sole… come “una giostra “ricca di
sorprese; come ad esempio scoprire per la
goccia di poter essere anche vapore, fiocco
di neve, pioggia. Cambiare rimanendo sempre se stessi: una lezione per la vita. Raccontare ai bambini il ciclo dell’acqua non
significa solo sottolinearne la necessità vitale per l’uomo, ma diventa anche metafora del senso dell’amicizia e della solidarietà, del desiderio di scoperta e dell’importanza della conoscenza. Interpreti: Chiara
Carrara, Sara Piovanotto, Patrizia Geneletti,
Sofia Licini. Regia di Stefano Mecca. Regia
di Stefano Mecca, realizzazione dei costumi
di Marilena Burini.
SPORT
lo
[email protected]
ECCELLENZA
Il Crema
cerca punti
a Mariano
Un punto di speranza per il Crema (1-1 contro il
Verdello), nulla da fare per la Rivoltana a Lodi con il
Fanfulla (0-3 dopo aver sprecato un rigore). Domani
i nerobianchi cercano punti a Mariano Comense,
mentre la Rivoltana fa visita alla capolista Sondrio.
Responsabile Fabio Varesi
CLASSIFICA (17ª giornata) Sondrio 39; Ciserano
38; Galbiatese Oggiono 30; Verdello 27; Cavenago
26; Ardor Lazzate, Fanfulla, Trevigliese 25; Mariano,
Desio 23; Real Milano 22; Crema 17; Cisanese 16;
Villa d’Almè 15; Rivoltana 12; Base 96 10.
In vetta i giochi sono ancora aperti
Nelle file grigiorosse si stanno mettendo in mostra Brighenti in zona gol e tra i pali il giovane portiere Galli
L
di Matteo Volpi
a scia è quella giusta. Il successo nel derby con la Reggiana
consente alla Cremonese di restare a contatto delle prime della classe, la cui sagoma, tuttavia
è ancora distante.
Quattro le lunghezze che separano i
grigiorossi dalla Pro Vercelli, otto quelle
dall’Entella capoclassifica. Ma a dieci turni dalla fine del campionato tutto può ancora succedere; specie considerando i
numerosi scontri diretti ancora in programma. L’abolizione delle retrocessioni
contribuirà senza dubbio a far sì che fino
alla fine le avversarie giocheranno a viso
aperto, concentrandosi partita dopo partita e facendo pochi calcoli, motivo per cui
la differenza sarà fatta dalla continuità di
rendimento e soprattutto di risultati. Questa settimana, la formazione di mister Torrente ha il grande vantaggio di giocare in
anticipo (il risultato della sfida di Como è
pubblicato in prima pagina), passando
poi la palla alle dirette concorrenti delle
zone alte. Ma ora la classifica è tornata
piacevole da guardare.
La strada è ancora lunga e del tutto
difficile da prevedere, ma l’undici grigiorosso targato 2014 sembra più quadrato
in campo e con equilibri che meglio si
sposano con una realtà balorda come la
PRIMA DIV. 20ª GIORNATA
Carrarese-Feralpi Salò
2-0
Como-Savona
4-2
Cremonese-Reggiana
2-0
Lumezzane-SudTirol
0-0
Pro Patria-San Marino
2-1
Pro Vercelli-AlbinoLeffe
1-1
Unione Venezia-Pavia
2-2
Virtus Entella-Vicenza
1-1
CLASSIFICA GIRONE A
LEGA PRO Il rallentamento delle prime due consente a tutte le favorite di sperare ancora nel primato
La Casalese
deve battere
la Povigliese
PROMOZIONE
Virtus Entella 41
Pro Vercelli
37
Cremonese
33
Vicenza (-4) 32
Como
31
Savona
30
U. Venezia
30
SudTirol
30
AlbinoLeffe (-1) 27
Feralpi Salò 26
Lumezzane
23
Reggiana
22
Pro Patria (-1) 19
Carrarese
18
San Marino
14
Pavia
14
IL PROSSIMO TURNO (09-02 h 14.30)
AlbinoLeffe-Virtus Entella, Como-Cremonese (ieri sera),
Pavia-Carrarese, Reggiana-Pro Patria, San Marino-Lumezzane, Savona-Pro Vercelli, SudTirol-Unione Venezia,
Vicenza-Feralpi Salò (16-02 h 14.30).
Lega Pro, in cui ogni episodio può essere
di colpo decisivo. In ogni caso il gruppo
grigiorosso, nonostante mille difficoltà
(anche ambientali….), sembra andare cementandosi in chiave futura.
Sul mercato invernale la società a nostro avviso ha operato bene, con giudizio
e dovizia di particolari, mettendo a disposizione di Torrente gli elementi adatti per
Una fase di Cremonese-Reggiana (foto L. Dassi)
poter apporre i giusti accorgimenti tattici
e cambiare quel triste copione che aveva
accompagnato fino al Natale. Ed ora si è
di nuovo lì: in una bagarre di otto squadre
raggruppate in soli 7 punti pronte a giocarsi le postazioni playoff, tenendo sulle
spine le prima due del girone. Brighenti,
come avevano preventivato ad inizio stagione, sta confermando fame e fiuto per
il gol, impreziosendo così al meglio la
grande occasione venutasi ad aprire per
lui in seguito all’infortunio di Elvis Abbruscato. Tra i pali, infine, il baby Galli rimane
una interessante pedina da lanciare in
chiave futura: un altro pezzo di vivaio grigiorosso che sembra aver già scomodato
gli osservatori dei club più altisonanti della nostra zona.
I troppi pareggi penalizzano la classifica dei gialloblu, che contro il Porto Tolle sono obbligati a vincere
La Pergolettese deve subito cambiare marcia
di Tiziano Guerini
Un altro pareggio… Peccato,
perché la Pergolettese era andata per prima in vantaggio al 3’
della ripresa e per 10 minuti si è
sperato finalmente nei tre punti.
Invece, si torna a Crema con un
punto e con una classifica sempre
più deficitaria dopo cinque partite del girone di ritorno. Eppure
avendo una difesa abbastanza
solida (Ferri si è ripetuto positivamente come libero), un attaccante come Bardelloni (sostituito da
Jeda al 30’ del secondo tempo)
sempre in movimento e grintoso
su ogni palla e un Tiboni volonteroso (anche se ha sofferto il campo molto pesante), qual è allora il
problema? Un centrocampo che
non spinge e che non porta su la
palla. A fronte di Rizzi abbastanza attivo ed Esposito più ordinato del solito, si è visto Jovine un
poco appannato, Zanola (sostituito da Cerniglia al 27’ del secondo tempo) non efficace come al
Christian Tiboni
solito e Sambugaro che si muove compassato davanti alla difesa
ricevendo palla e rimandandola
indietro. C’è da colmare un vuoto
fra la difesa e l’attacco, se si vuole che la squadra provi a spingere
con forza le partite verso la vittoria, senza attenderne fatalmente
l’esito. A questo punto del campionato e con questa classifica il
coraggio di rischiare è d’obbligo.
Dopo un primo tempo ordinato
ma, per l’appunto, attendista, al
3’ della ripresa arriva, su rimpallo in area, il bel tiro di Tiboni che
si insacca alla sinistra del portiere avversario. Come è logico
che sia, il Cuneo accelera la propria azione e la Pergolettese va
subito in difficoltà. E così al 13’
è già pareggio: stavolta la sfortuna veste i panni di una scivolata maldestra di capitan Scietti
con Grandi a sua volta sorpreso. Al 41’ entra Tacchinardi per
Sambugaro per arginare la spinta
del Cuneo e subito è costretto ad
un fallo tattico con relativa ammonizione. Finisce in pareggio e i
gialloblu devono pure ringraziare.
La conclusione della campagna
acquisti del Pergo ha portato ben
sei giocatori nuovi a disposizione
di Salvatore Giunta. La squadra
va rimodulata, soprattutto tenendo presente le lacune di un centrocampo che si vuole più aggressivo e propositivo. Ecco comunque i nuovi giocatori arrivati in
maglia gialloblu: Christian Tiboni,
attaccante viene dal Prato, Pietro
Cogliati classe ’92 proveniente
dal Feralpi Salò, Alberto Filiciotto
dall’Alessandria, Gabriele Puccio
milanese classe ’89 proviene dal
Savona ed è un centrocampista, Gian Luca Giovannini difensore, nato a Terni nel 1983, proviene dal Venezia (ha esperienze
in serie B a Padova e ad Ascoli),
Federico Rizzi cremonese nato
nell’81, arrivato dalla Salernitana.
L’occasione per un rilancio della
squadra c’è, magari subito domani al Voltini contro il Porto Tolle:
una diretta concorrente con un
solo punto in meno in classifica.
All’andata la Pergolettese seppe
vincere per 2-1. Perché non ripetersi, dal momento che a questo punto tutte le partite o quasi,
sono di vita o di morte.
SECONDA DIVISIONE
22ª GIORNATA AlessandriaReal Vicenza 2-0, Cuneo-Pergolettese 1-1, Delta Porto Tolle-Torres 1-1, Forlì-Bassano 2-0,
Mantova-Bra 4-1, Rimini-Monza
1-2, Spal-Castiglione 1-2, Santarcangelo-Renate 0-0, Vecomp
Verona-Bellaria 2-1.
23ª GIORNATA (09-02 h 14.30)
Bassano-Mantova, Bellaria-Rimini, Bra-Monza, CastiglioneSantarcangelo, PergoletteseDelta Porto Tolle, Real VicenzaCuneo, Spal-Alessandria, TorresRenate, Vecomp-Forlì.
CLASSIFICA Bassano 42;
Santarcangelo 41; Alessandria 36;
Real Vicenza, Renate 35; Vecomp
34; Spal 33; Mantova, Monza 32;
Rimini 30; Forlì 29; Pergolettese
28; Delta Porto Tolle 27; Torres 26;
Cuneo 25; Castiglione 20; Bellaria
12; Bra 5.
BIGLIETTI Chi acquista in prevendita il biglietto per la partita di
domani al Voltini, avrà la possibilità di acquisire direttamente anche
il tagliando per la partita del 23
febbraio (Pergolettese-Rimini) con
una promozione speciale. Il doppio biglietto si può acquistare
presso la sede della società in
via De Gasperi e alla biglietteria ingresso curva sud, sabato e
domenica dalle ore 10 alle 12.
La vittoria manca alla
Casalese dal lontano 27 ottobre, sembra giunto il momento
di porre fine all’astinenza. Dopo
il turno (quasi) interamente rinviato per il maltempo domenica
scorsa, i biancocelesti tornano
in campo ospiti della Povigliese,
fanalino di coda con soli 5
punti. Stavolta non basterà la
conferma del buon momento
fatto emergere dalle due gare
pareggiate nel 2014, serve raccogliere i 3 punti per accorciare
sul gruppone di centro classifica. Una classifica curiosa, che
vede il blocco delle 4 squadre
candidate ai playout distanti sia
dalla retrocessione diretta, sia
dalla zona salvezza, soprattutto
dopo la goleada del Traversetolo
domenica sul campo della
Biancazzurra nell’unica gara
disputata (sul sintetico di
Colorno). La Casalese è sestultima, ma ci sono ben 6 punti da
recuperare dalla posizione che
precede, divario che è meglio
stringere al più presto. Una
notizia positiva giunge dall’infermeria: Andrea Favalli, uscito
per un infortunio alla spalla
nell’ultima gara disputata a
Castel San Giovanni, si è sottoposto a risonanza magnetica,
che sembra non aver evidenziato danni gravi ai legamenti. Se
la visita specifica cui si sottoporrà tra qualche giorno desse
esito positivo, probabile che già
nel fine settimana possa iniziare
ad allenarsi indossando un tutore. Tutte in campo domenica
scorsa, e tutte vittoriose, le altre
cremonesi di Promozione. Il
Casalbuttano si è sganciato
dalla zona a rischio con una
goleada ai danni del Melegnano,
successi più sofferti per la Luisiana col Casalmaiocco e per la
Soresinese a Romano.
CLASSIFICA (21ª giornata) Bibbiano** 49; Carignano*
41; Castellana* 37; Castelnovese* 31; Cadelbosco**, Medesanese**, Terme Monticelli** 30;
Montecchio** 29; Traversetolo*
28; Ciano**, Fontana Audax*,
Brescello* 27; Biancazzurra,
Casalese* 21; Soragna** 20;
Basilica 2000* 18; Valtarese**
11; Povigliese** 5.
24
Sport
Sabato 8 Febbraio 2014
Serie A Roma costretta a vincere contro la Lazio
Serie B: le squadre in vetta Sochi 2014: oggi
hanno rallentato la marcia è in gara Zoeggeler
DALL’ITALIA & DAL MONDO
Fari puntati sul derby
(F.V.) Complice il rinvio della partita della Roma (in campo solo 11’ minuti con
il Parma), la Juventus è volata a +9. Oltretutto domani i bianconeri sono impegnati a Verona contro l’Hellas, mentre la Roma gioca il derby capitolino. La
speranza, ovviamente in casa giallorossa, è che il divario rimanga almeno inalterato. In attesa del ritorno di Coppa Italia, che può valere una stagione, il Napoli
di Benitez cerca una vittoria che manca da troppo tempo, ma stasera contro il
Milan di Seedorf non sarà sicuramente una passeggiata. Anche Fiorentina e
Inter sono a caccia della vittoria perduta, mentre in coda si fa dura per il
Bologna, dopo la cessione di Diamanti al Guangzhou.
22ª GIORNATA Atalanta-Napoli 3-0, Bologna-Udinese 0-2, Cagliari-Fiorentina 1-0, Catania-Livorno 3-3, Chievo-Lazio 0-2, Genoa-Sampdoria 0-1, JuveInter 3-1, Milan-Torino 1-1, Roma-Parma sosp., Sassuolo-Verona 1-2.
23ª GIORNATA (09-02 h 15) Fiorentina-Atalanta (08-02 h 18), Inter-Sassuolo
(h 20.45), Lazio-Roma, Livorno-Genoa, Napoli-Milan (08-02 h 20.45), ParmaCatania, Sampdoria-Cagliari, Torino-Bologna (h 12.30), Udinese-Chievo (08-02 h
18), Verona-Juventus.
CLASSIFICA Juventus 59; Roma* 50; Napoli 44; Fiorentina 41; Verona 35; Inter,
Torino 33; Parma* 32; Lazio 31; Milan 29; Genoa, Atalanta 27; Sampdoria 25;
Cagliari 24; Udinese 23; Chievo, Bologna 18; Livorno, Sassuolo 17; Catania 15.
Malgrado il pareggio nello scontro diretto, Empoli e Palermo hanno
allungato sulla terza in classifica, a conferma che in vetta tutte rallentano. La lunga pausa ha nuociuto a molte big del campionato, che
oltretutto affrontano formazioni che si sono rinforzate al mercato di
gennaio, rendendo ancor più equilibrato il campionato. Nel turno di
oggi spiccano le sfide Trapani-Empoli e Virtus Lanciano-Cesena.
23ª GIORNATA Avellino-Latina 1-1, Brescia-Bari 2-1, Cesena-Crotone 1-0, Empoli-Palermo 1-1, Modena-Varese 4-1, Padova-Carpi
1-4, Pescara-Trapani 0-1, Siena-Novara 1-0, Spezia-Juve Stabia 1-1,
Reggina-Virtus Lanciano 1-0, Ternana-Cittadella 2-1.
24ª GIORNATA (08-01 h 15) Bari-Siena, Carpi-Spezia, CittadellaModena, Crotone-Pescara, Juve Stabia-Reggina, Novara-Brescia
(10-02 h 20.30), Palermo-Padova, Ternana-Avellino, Trapani-Empoli,
Varese-Latina, Virtus Lanciano-Cesena (07-02 h 20.30).
CLASSIFICA Palermo 42; Empoli 40; Avellino 38; Cesena 37;
Trapani, Virtus Lanciano 36; Pescara 34; Latina, Spezia 34; Carpi*, Brescia, Crotone 33; Siena (-7) 31; Ternana, Varese 28; Modena 26;
Novara 24; Bari (-3) 23; Cittadella 21; Reggina 20; Padova* 18; Juve
Stabia 13. *Una partita in meno.
Dopo la cerimonia d’apertura, i Giochi Olimpici di
Sochi entrano subito nel vivo. Nella giornata di oggi,
fari puntati sul portabandiera azzurro Armin Zoeggeler
(2 ori, 1 argento e 2 bronzi olimpici in bacheca): alle
18.30 e alle 20.40 sono in programma, infatti, le prime
due manche dello slittino maschile. Domani l’appuntamento clou è con la discesa libera maschile: alle ore 11
si assegna una delle medaglie d’oro più prestigiose
dell’intera rassegna olimpica. Tra i grandi favoriti ci
sono il norvegese Svindal e l’americano Miller, ma
anche l’Italia può essere protagonista grazie a Fill,
Paris, Heel e soprattutto Innerhofer. Nel pomeriggio
inoltrato e in serata (ore 18.30 e 20.40) spazio alle ultime due manche dello slittino maschile, con la speranza
che Zoeggeler (e forse Dominik Fischnaller) sia ancora
in corsa per una medaglia. Per il campione di Merano
(40 anni compiuti lo scorso 4 gennaio) la conquista di
una medaglie rappresenterebbe la degna conclusione
di una carriera irripetibile.
Vanoli a riposo per ricaricarsi
Dopo la sosta la formazione di Pancotto sarà impegnata a Sassari contro un avversario forte ma un po’ in calo
L
di Giovanni Zagni
a capolista Brindisi ha battuto la Vanoli al PalaRadi,
“insegnando a tutti cos’è il
basket in difesa”. Una prestazione perfetta quella degli
uomini di Bucchi, che in attacco non
saranno dei “mostri”, ma che a presidio del proprio canestro sono stati
decisamente spettacolari. E’ vero che
di fronte avevano una “mezza Vanoli”,
decimata dagli infortuni e capace, si
fa per dire, di realizzare la miseria di 5
punti nel secondo quarto.
Quasi incredibile per una squadra
di serie A! Ma al di là delle circostanze
negative che hanno condizionato
pesantemente le prestazioni di una
squadra in salute, reduce da quattro
vittorie consecutive, abbiamo giustamente voluto esaltare i meriti di un
avversario non per caso in cima alla
classifica, oltretutto illuminato da un
super Bulleri che “ruggisce” ancora in
barba ai suoi 36 anni. Il “Bullo” s’è
fatto anche male, in maniera grave
(lesione completa del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro)
LEGA A 19ª GIORNATA
Bologna-Siena
57-54
Cremona-Brindisi
53-64
Milano-Caserta
61-43
Pesaro-Cantù
82-79
Pistoia-Sassari
81-69
Reggio E.-Montegranaro
89-80
Roma-Avellino
72-80
Venezia-Varese
77-93
CLASSIFICA
SERIE A Dopo aver raddrizzato la stagione, ora i biancoblu devono recuperare tutti gli infortunati
Milano
26
Brindisi
26
Cantù
24
Roma
22
Siena
22
Sassari
20
Reggio Emilia 18
Avellino
18
Venezia
18
Varese
16
Pistoia
16
Caserta
16
Bologna
16
Cremona
12
Montegranaro 10
Pesaro
8
BASKET A2
Tec-Mar Crema in cerca
di conferme a Ferrara
Spralja impegnato
contro Brindisi
(foto Mario F. Rossi)
IL PROSSIMO TURNO (16-02 h 18.15)
Avellino-Varese, Brindisi-Venezia, Cantù-Roma (h 20.30
rai Sport 1), Caserta-Reggio Emilia (15-02 h 20.30),
Montegranaro-Bologna, Pistoia-Milano (17-02 h 20.30
gazzetta.it), Sassari-Cremona, Siena-Pesaro.
ed a lui vanno gli auguri di tutta
Cremona cestistica, per una pronta
guarigione.
Chiudiamo il discorso su quel che è
stato e guardiamo avanti. ce n’è biso-
gno, perché gli inseguitori (Pesaro)
non mollano e si preannuncia un girone di ritorno infuocato. Ora siamo alla
sosta per le finali di Coppa Italia, da
ieri a domani a Milano, con l’Armani
PROSSIMI AVVERSARI
La Dinamo Sassari ha ingaggiato Benjamin Eze
Il Banco di Sardegna Sassari, prossimo avversario della
Vanoli, ha ingaggiato Benjamin Eze, lungo di nazionalità
nigeriana ma di passaporto italiano, giocatore di grande
esperienza, in passato protagonista in maglia Montepaschi
Siena, Olimpia Milano e Khimki. Un ingaggio che conferma
le ambizioni del club sardo. Benjamin Eze (che prende il
posto di Linton Johnson), è nato l’8 febbraio 1981 a Lagos
in Nigeria. «E’ un centro di 208 centimetri per 115 chilogrammi di peso - si legge nel comunicato della Dinamo
Piadena è obbligata
a vincere in trasferta
Nulla da fare per l’Mg.K Vis Piadena, che al
termine di un match combattuto, ha dovuto
cedere al San Lazzaro di Savena per 64-71.
Non sono bastati ai piadenesi i 20 di Marenzi e
questa sconfitta complica il cammino verso la
zona playoff, che resta distante. All’Mg.K Vis
non resta che vincere domani a Reggio Emilia
(fanalino di coda), per mantenere almeno inalterate le distanze dall’ottavo posto in classifica.
16ª GIORNATA Lissone-Calolziocorte
71-78, Milanotre-Bernareggio 65-67, Nerviano-Murri Bologna 76-82, Piadena-San Lazzaro di Savena 64-71, Pisogne-Bergamo
65-58, Saronno-Crema 64-52, Virtus ImolaReggio Emilia 92-67.
17ª GIORNATA (09-02 h 18) Crema-Lissone (08-02 h 21), Murri Bologna-Milanotre
(08-02 h 21), Nerviano-Bernareggio, PisogneCalolziocorte, Reggio Emilia-Piadena, San
Lazzaro di Savena-Bergamo, Virtus Imola-Saronno.
CLASSIFICA Virtus Imola 26; Saronno, Bergamo 24; Milanotre 22; Lissone, Murri Bologna
20; Crema, Nerviano 18; San Lazzaro di
Savena 14; Piadena, Pisogne 12; Bernareggio, Calolziocorte 10; Reggio Emilia 8.
Sassari - e nell’ultimo decennio è stato fra i più dominanti
giocatori ammirati in Italia e in Europa, protagonista in
Lega A e in Eurolega: fattore spesso determinante e arma
non convenzionale capace di lasciare il segno grazie alla
sua presenza e al suo approccio alla pallacanestro.
FINAL EIGHT DI COPPA ITALIA Quarti: Siena-Roma
76-67, Brindisi-Venezia 83-70, Cantù-Reggio Emilia 77-86.
Semifinali (oggi): Siena-Brindisi (h 18), Reggio Emilia-vincente Milano-Sassari. Domani alle 18 la finale.
decisamente favorita, ma non per
questo imbattibile. Staremo a vedere
e sarà certamente uno spot per la
pallacanestro.
Dopo la sosta la Vanoli sarà in
campo a Sassari che è squadra
tostissima, specie quando gioca sul
campo amico, anche se nell’ultimo
periodo ha avuto qualche inciampo di
troppo legato soprattutto allo scadimento di forma di alcuni uomini cardine. La nostra squadra ha avuto un
paio di giorni di meritato riposo, dopo
tanto lavoro imposto da Pancotto per
raddrizzare la barca che faceva acqua
e che pare aver imboccato la strada
giusta per arrivare al porto più ambito:
quello della salvezza, sperando che la
sfortuna non ci metta lo zampino.
Grazie a una prestazione decisamente convincente, le azzurre della
Tec-Mar Crema sono partite con il piede giusto, aggiudicandosi il match contro la Carpedil Salerno (battuto nettamente 76-55), che inaugurava la seconda parte della stagione e che mette
in palio la permanenze in A2. Con questo successo (top scorer Martina Picotti con
19 punti), le cremasche raggiungono in
classifica la formazione campana annullando fin da subito il marMartina
gine di svantaggio nei
Picotti
confronti di Salerno e
restano appaiate a Civitanova Marche
che è riuscita ad avere la meglio su
Ferrara, avversario stasera di Caccialanza & C. Un successo che si aggiunge a quello colto nell’ultimo turno di
regular season e che conferma la crescita delle cremasche, che pare abbiamo superaro il momento difficile e che
possono quindi giocarsi le proprie carte
per raggiungere la salvezza.
1ª GIORNATA Civitanova MarcheFerrara 66-61, Crema-Salerno 76-55,
Viterbo-Brindisi 61-71.
2ª GIORNATA (08-02 h18) BrindisiCivitanova Marche, Ferrara-Crema,
Salerno-Viterbo (h 19.30).
CLASSIFICA Brindisi 10; Ferrara 8;
Crema, Salerno, Civitanova Marche 4;
Viterbo 0.
Erogasmet incerottata ci prova contro Lissone
BASKET DNC
Con una prova d’orgoglio, una Erogasmet
Crema incerottata ma orgogliosa si mantiene in
partita fin quasi al termine del match contro la
Freestation Saronno (la squadra più in forma del
momento, la cui striscia positiva è arrivata a 9
vittorie consecutive), pur dovendo rinunciare a
Galiazzo per un guaio muscolare e con Bosio a
mezzo servizio, sempre tormentato dai problemi
ad un piede. Con capitan Denti espulso al 29’
per doppio fallo antisportivo, si comprende
quanto fosse arduo sabato sera uscire da
Saronno con un risultato positivo.
Crema parte con Cardellini, Degli Agosti,
Colnago, Anzivino e Denti, quintetto che rimarrà
invariato per l¢intero periodo e si mantiene in
vantaggio, pur con scarti minimi, per quasi tutto
il primo quarto (7-11 al 6’) con tutti i cinque
uomini a referto e soprattutto difendendo di
squadra con grande intensità (17-17 al termine).
Non cambia la musica nel secondo quarto,
quando l’Erogasmet piazza un deciso allungo
che la porta anche a +6 al 3’ con una bomba di
Cardellini (20-26). Persico e Tagliaferri entrano in
partita con la medesima voglia, dando un
sostanziale contributo, poi i biancorossi subiscono un parziale di 11-0 che rischia di tagliare
le gambe ai leoni biancorossi e porta avanti i
padroni di casa (31-26 all’8’). Una bomba di
Anzivino ed un canestro di Degli Agosti fissano il
punteggio sul 35-31 al riposo. Nella ripresa
Saronno sembra scappare, grazie anche ad un
fiscalissimo fallo tecnico comminato alla panchina cremasca (39-31 al 2’), ma Crema non ci sta,
e grazie soprattutto a Colnago, si riporta a -2
(40-38 al 6’). L’equilibrio dura fino alla fine del
periodo, che si conclude sul 47- 44. Nell’ultimo
quarto la stanchezza dovuta alle scarse rotazioni, alcune palle perse e qualche errore di troppo
ai liberi non consentono ai biancorossi di restare
aggrappati al match fino al termine, dando
campo libero alla formazione di Biffi. Rimane
però l’immagine di una voglia di lottare e di una
coesione di squadra che lascia ben sperare per
il futuro. Ora l’Erogasmet non deve più guardare
alla classifica, ma vivere ogni match come fosse
decisivo, a cominciare dal difficilissimo impegno
casalingo di stasera contro Lissone. L’imperativo
è riscattare la larga sconfitta dell’andata, contro
una formazione che viene da due sconfitte consecutive ed ha quindi alcuni problemi da risolvere, a dispetto di un roster di tutto rispetto.
Marco Cattaneo
Cardellini dell’Erogasmet in azione
Sport
25
In attesa che la nuova arrivata sia in forma, la squadra deve cercare di fare punti a partire dalla trasferta di Bergamo
Sabato 8 Febbraio 2014
La Pomì punta in alto con Tai Aguero
VOLLEY A1 La celebre italo-cubana sarà il punto di forza delle casalasche nelle seconda parte del campionato
Raduno nazionale, tutti
gli atleti sono in crescita
italo-cubana Taismary Aguero,
due ori olimpici e due mondiali
conquistati con Cuba e triondi titoli europei con la maglia
azzurra, oltre a tanti altri trofei
alzati con i club. A qusi 37 anni,
“Tai” ha ancora voglia di mettersi in gioco: «Insieme allo staff
tecnico e al preparatore atletico
abbiamo stilato un programma
di allenamenti che in tempi brevi
dovrebbe vedermi raggiungere la
piena forma fisica. Ovviamente
dipenderà dalla reazione dei mie
muscoli, ma sono certa che tutto
andrà per il meglio. Arrivare a
poter essere disponibile per la
parte finale del campianato e
per i playoff sarebbe fantastico.
Oltretutto ho la fortuna di rimettermi in gioco in un ambiente e
in una squadra ambiziosi, anche
io sono sempre stata ambiziosa,
non mi è mai piaciuto perdere e
in caso di sconfitta ho sempre
puntato ad uscire dal campo
dignitosamente. Il gruppo mi
sembra ottimo, ben disposto a
lavorare, il tecnico è giovane ma
molto preparato, non avrò difficoltà ad integrarmi». Tra gli impegni dell’italo-cubana c’è anche la
responsabilità di cimentarsi nel
ruolo di madrina dei prossimi
Mondiali per lanciare l’evento in
Emilia e precisamente a Modena,
una delle location della prossima
manifestazione internazionale.
Le finali al “Signorini”
e lunedì il campionato
Riflettori puntati sulle corsie del bocciodromo Signorini dove questa sera si conclude il 2° memorial Adelio Pizzera, gara provinciale organizzata dalla omonima bocciofila di
via Castelleone in ricordo del socio scomparso. Due settimane di batterie dove non sono
mancate le sorprese, ma anche qualche
discussione di troppo. Nella categoria A successi di Zinetti-Ghisolfi, Ferrari-Codazzi,
Marzolini-Marzolini, Pincella-Tagliavini e
degli offanenghesi Vannucchi e Lupi Timini,
mentre in categoria B note positive per
Bassotti-Pompini,
Generali-Rossi
e
Sonzogni-Trombini. Infine, nella categoria C
hanno vinto la propria batteria, tra gli altri,
Ghizzoni-Bini, Azzini-Manfredi, GuadriniManzoli e Visioli in coppia con Pagliari. Le
finali (direttore Vanni Capelli), inizieranno alle
ore 18.30 con semifinali al Comunale ed al
Signorini dove si concluderà la gara.
CAMPIONATO PROVINCIALE Lunedì 10
febbraio prenderà il via il torneo a squadre
organizzata dal comitato provinciale. Manifestazione che aveva riscosso successo lo
scorso anno e che vedrà la partecipazione di
dodici bocciofile suddivise in due gironi. Tutti
gli incontri eliminatori si svolgeranno il lunedì
sera nei vari bocciodromi di Cremona e
Soresina. Le prime due formazioni classificate per ogni girone disputeranno le semifinali
la mattina di domenica 16 marzo mentre la
finalissima è prevista nel pomeriggio sempre
sulle corsie del bocciodromo comunale.
Questi sono gli incontri in programma nella
prima giornata con tra parentesi i bocciodromi: Baldesio-Bissolati (Signorini), FadigatiSignorini (Stradivari), Astra-Tranquillo (PalaBosco), Casc-Dlf (Soresina) mentre FloraStradivari e Le Querce-Soms giocheranno al
Comunale.
M.M.
CANOTTAGGIO
La presentazione di Tai Aguero
«Mi aspetta un lavoro intenso
anche in questa veste, lavoreremo sodo per pubblicizzare questa sede di gare e richiamare il
più possibile gli appassionati nel
palazzetto modenese, Un mio
ritorno in Nazionale?“Ho vissuto
in nazionale splendide emozioni,
tra queste la vittoria del primo
europeo, vestire questa maglia è
stato un onore e un privilegio, ma
il capitolo è comunque chiuso».
Prima di vedere l’Aguero in
campo, la Pomì deve pendare a
fare punti in campionato, a partire dal difficile match di stasera
Bergamo (in diretta tv).
12ª GIORNATA SERIE A1
Casalmaggiore-Busto A.
2-3
Forlì-Piacenza
0-3
Frosinone-Conegliano
0-3
Modena-Ornavasso
3-0
Novara-Bergamo
3-0
CLASSIFICA
A
ncora una sconfitta
per la Pomì, anche
se stavolta è arrivato almeno un punto
contro Busto Arsizio,
impostasi al tie break (23-25,
18-25, 25-14, 25-22, 15-17 i parziali). «Difficile non tirare in ballo
le occasioni che abbiamo avuto
per chiudere la gara - ha detto
il tecnico Alessandro Beltrami ma un po’ per tensione da parte
nostra, un po’ per merito dell’avversario, non siamo riuscite a
concretizzarle. Resta comunque
quanto di buono fatto dalla mia
squadra in una gara che ci ha
visto sbagliare qualcosa di troppo nel primo set, fallire l’approccio nel secondo, ma rimontare
con cuore ed orgoglio nel terzo e
quarto. Mi spiace per le ragazze,
da un mese si trovano sotto due
a zero e lavorano con serietà
per tornare a raccogliere soddisfazioni. A loro dico che questa
sconfitta deve essere considerata come una vittoria, perché
hanno fatto di tutto per risalire la
china e perché dopo tante situazioni in cui si sono trovate sotto
di due set, questa volta hanno
trovato la forza per provare a
vincere la gara».
Intanto da mercoledì la Pomì
ha un’arma in più per centrare i
playoff. La dirigenza casalasca
ha, infatti, ingaggiato la celebre
Piacenza
Modena
Conegliano
Bergamo
Novara
Busto Arsizio
Urbino
Casalmaggiore
Ornavasso
Frosinone
Forlì
27
25
24
22
18
17
14
13
10
6
4
IL PROSSIMO TURNO (09-02 h 18)
Bergamo-Casalmaggiore (08-02 h 20.45 Rai Sport 1), Busto Arsizio- Forlì, Conegliano-Novara, Ornavasso-Frosinone,
Piacenza-Urbino (08-02 h 20.30). Riposa: Modena.
Al termine del secondo raduno nazionale della stagione agonistica 2014 - al
quale hanno preso parte anche Simone
Raineri, Gabriele Cagna, Edorado Margheri e Valentina Rodini - su canottaggio.
org il coordinatore della squadra nazionale Franco Cattaneo, propone la sua
analisi sul raduno: «Stiamo approfittando
delle location di Sabaudia per risparmiare
risorse, poiché il nostro obiettivo rimane
quello di coinvolgere tutte le vogatrici e i
vogatori che possono portare un contributo alla crescita del movimento remiero
italiano. Le uscite in barca si possono fare
in uno spazio che consente il continuo
controllo dei tecnici e, inoltre, abbiamo la
possibilità di sfruttare più spogliatoi e più
palestre, alcune delle quali gratis, in linea
con l’alto numero di atleti coinvolti. Tutto
questo risulta ottimale per la preparazione invernale. Sensazioni tecniche? Ho
potuto notare una crescita uniforme in
termini di motivazione verso il miglioramento tecnico e fisiologico dell’intera
squadra. Credo, inoltre, che sia sotto gli
occhi di tutti la volontà di inserire nella
compagine il maggiore numero possibile
di ragazzi e ragazze giovani per verificare
ed insegnare loro come ci si prepara per
il livello internazionale assoluto. Questa è
una condizione da cui tutti i convocati
traggono benefici».
Guerrini-Zagheno, primo successo per la Grandi
BOCCE
Alessio e Pierangelo Belloni. I fratelli
della bocciofila orobica “Pietro Scotti”
s’imponevano su Barbati e Pellegrini
(12-5) ed in semifinale battevano (sul
filo di lana) Gamba e Bano. Approdavano in finale anche Giovanni
Gusmini e Primo Moioli che in semifinale avevano la meglio sui bresciani
Oneda-Fusetti per 12-8. Nulla da fare
in finale per i casiratesi sconfitti nettamente dai Belloni con il punteggio
finale di 12-5. Ha diretto la gara Franco
Stabilini coadiuvato dagli arbitri Alessandro Morena e Massimo Testa.
Frattanto lunedì 3 febbraio è iniziata
una gara individuale (con due finali
separate) organizzata dal “Bar Bocciodromo” e comitato tecnico. Le finali,
sotto la direzione di Francesco Lanzi,
sono in programma venerdì 14 alle
ore 20.30 presso il bocciodromo di via
Indipendenza.
di Massimo Malfatto
Copia ed incolla. Questo in sintesi
la terza gara del calendario cremasco,
la seconda organizzata dalla Asd
“Nuova Bar Bocciodromo” in collaborazione con il comitato che ha riscosso notevole successo di pubblico
(oltre cento persone alla finale!) e di
gioco. Nella categoria A/B è arrivato il
primo successo con la maglia della
Achille Grandi di Stefano Guerrini ed
Andrea Zagheno. Gli ex trescoresi eliminavano nei quarti di finale LacchiniCesana (12-8) ed in semifinale i compagni di società Mattia e Roberto
Visconti (che avevano eliminato Pedrignani e Guglieri nel turno precedente)
per 12-9. Nella parte bassa del tabellone in evidenza Ernesto Giana e Giovanni Gritti che superavano, con un
doppio 12-6, prima Padovani-Tedoldi
I vincitori: Guerrini-Zagheno e i fratelli Belloni
e successivamente Agosti e Vailati.
Match di finale a senso unico e netto il
successo di Guerrini e Zagheno sui
pur bravi “pieranichesi” con il punteggio finale di 12-2. Parla bergamasco la
categoria C/D grazie al successo di
Oggi inizia il campionato italiano per società
Comincia oggi il campionato italiano per
società con l’innovazione che ai nastri di
partenza ci saranno ben cinque formazione
cremasche e il disimpegno di Cremona.
Nella prima categoria due le squadre
iscritte ma solamente una in campo oggi: la
Vis Trescore che affronterà (ore 14.30) la
“Primavera Lainatese” al Bocciodromo. Per
questo match il ct Sergio Marazzi ha convocato Comizzoli, Frattini, Guglieri, Pedrignani
e Venturelli. Per l’Achille Grandi esordio
rinviato al 22 quando la bocciofila del presidente Rodolfo Guerrini sfiderà la società
HOCKEY PISTA SERIE A2
comasca Cadoraghese. In seconda categoria compito severo quello della Scannabuese, alla sua prima esperienza in campionato, in quel di Turbigo. Per oggi il c.t.
Antonio Degli Agosti ha convocato Belli,
Boiocchi, Conforte, Lanzi, Raimondi e Tentori. Martedì prossimo a Bergamo sarà di
scena l’Achille Grandi: sulle corsie orobiche
ci saranno Bettinelli, Cazzamalli, Seri,
Tomella e Valdameri. Ultima formazione
iscritta in categoria B è la “Pieranica” che
inizierà la sua avventura il 22 a Ternate.
M.M.
CAMPIONATO ITALIANO PER SOCIETA’ 2014
INCONTRI DI ANDATA
1ª CATEGORIA
Vis Trescore-La Primavera Lainatese (Bocciodromo comunale)
A. Grandi-Cadoraghese (Bocciodromo comunale)
2ª CATEGORIA
Orobica-A. Grandi (Bocciodromo di Bergamo)
Casa del Giovane-Scannabuese (Bocciodromo di Turbigo)
Ternatese-Pieranica (Bocciodromo di Ternate)
PALLANUOTO SERIE C
Pieve 010 in grande forma Bissolati, riscatto che fa ben sperare
Trasferta più facile del previsto quella di sabato
scorso a Modena per la Pieve 010. I ragazzi di
coach Ariano Civa si sono imposti contro l’Amatori per 9-2 grazie ad un primo tempo in cui hanno
infilato quattro reti. Baffelli sta attraversando un
gran momento di forma ed in attacco offre un
grande contributo insieme a Bresciani, Marchini e
Mattia Civa. I rossoblu hanno confermato il secondo posto in classifica e questa sera alle 20.45
sono impegnati nel turno casalingo a San Daniele
Po contro il Roller Bassano. Ecco il tabellino dei
pievesi a Modena: Passolunghi, Sanpellegrini,
Berto 1, Marchini 1, Bresciani 1, Fornasari, Baffelli
2, Mattia Civa 4, Manuele Civa, Brioschi.
M.R.
13ª GIORNATA Bassano-Vercelli 7-3,
Castiglione-Valdagno Pordenone 3-10,
Modena-Pieve 010 2-9, Scandiano-Eboli
9-5, Thiene-Sandrigo 3-2. Ha riposato:
Montecchio Precalcino.
CLASSIFICA Valdagno Pordenone 25;
Pieve 010, Scandiano 19; Sandrigo 18;
Bassano 16; Montecchio Precalcino 15;
Castiglione 12; Thiene, Eboli 11; Vercelli 9;
Modena 0.
14ª GIORNATA (08-02) Montecchio
Precalcino-Eboli, Modena-Castiglione,
Hockey Pieve 010-Bassano, Valdagno
Pordenone-Scandiano, Vercelli-Sandrigo.
Riposa: Thiene.
La Bissolati si è prontamente
riscattata della sconfitta iniziale del
campionato subìta a Busto Arsizio
esordendo positivamente davanti al
pubblico amico battendo nettamente
9-2 il Treviglio.
Gli ospiti, mai stati in partita, erano
privi del centroboa titolare ed una
volta in svantaggio 2-0 hanno subito
mollato le redini senza più reagire. La
Bissolati, con una ulteriore accelerazione, ha chiuso presto il discorso.
Tra i cremonesi di coach Uberti Manfredi oltre a Felissari si stanno mettendo in mostra soprattutto in attac-
co Zoppi, Bartiloro ed il nuovo arrivato Rivetti (4 reti contro gli orobici),
che ricordiamo ha il doppio tesseramento con Brescia. Oggi pomeriggio,
con inizio alle 19.30, i biancoazurri
saranno in trasferta a Varese, reduce
dal ko di Monza.
2ª GIORNATA Aragno RivarolesiBusto Arsizio 7-4, Bissolati-Treviglio
9-2, Milano 2C-Canottieri Milano
7-16, Monza-Varese 10-6, VigevanoTorino 12-5.
CLASSIFICA Canottieri Milano,
Aragno Rivarolesi 6; Vigevano, Busto
Arsizio, Bissolati, Varese, Monza,
Milano 2C 3; Treviglio, Torino 0.
3ª GIORNATA (08-01 h 19) Busto
Arsizio-Monza, Canottieri MilanoVigevano, Torino-Aragno Rivarolesi,
Treviglio-Milano 2C (h 20), VareseBissolati (h 19.30).
NUOTO Il clou delle manifestazioni
di febbraio sarà nei weekend del 15 e
16 e del 22 e 23 con i campionati
regionali di categoria che si disputeranno a Monza ed a Desenzano. Oggi
e domani si terranno a Cremona i
campionati regionali Master.
Marco Ravara
26
Sport
Sabato 8 Febbraio 2014
Crema è in lizza per il terzo posto
rugby Ripresa del campionato positiva anche per Cremona e Casalmaggiore. Domenica c’è la sosta, si torna in campo il 16
F
ine settimana trionfale per le tre
formazioni provinciali, impegnate in serie C. Dopo la bella prova
degli azzurri in Galles (sconfitti a
testa alta e impegnati domani
alle 16 in Francia), domenica scorsa è ripresa la marcia del Crema Rugby verso la
serie C1, con una bella e convincente
vittoria ottenuta ai danni del Lecco,
nell’ultima giornata del girone di andata. Il
22-12 finale non rende appieno il vero
andamento della partita, che è stata saldamente in mano dei neroverdi cremaschi
fin dalle battute iniziali. Solo le pessime
condizioni del campo, reso pesantissimo
dalla pioggia e il calo di concentrazione
nel finale dell’incontro, han fatto sì che lo
scarto finale sia stato solo di dieci punti. I
ragazzi di mister Zaini sono stati superiori
in tutto, sia nel gioco al chiuso che in
quello all’aperto. Netta soprattutto la
supremazia in mischia, dove il pack cre-
Neroverdi impegnati in mischia
masco ha letteralmente “asfaltato” quello
avversario, dando una dimostrazione di
superiorità e di forza tale da rasentare la
richiesta di mischia no contest da parte
dei malcapitati avversari. Domani è in
programma la sosta, poi ci saranno le
due partite che decideranno la stagione
del quindici cremasco: con il Cus il 16
febbraio a Milano all’insolito orario delle
12.30 e il 2 marzo in casa contro il
Dalmine. Due match che il Crema dovrà
necessariamente vincere, per continuare
a coltivare il sogno del terzo posto valevole per la collocazione dell’anno prossimo in uno dei gironi di C1.
Può finalmente sorridere anche il Cremona Rugby, che ha centrato la prima
vittoria stagionale sul campo dello Junior
Bassa Bresciana. Un match condotto
sempre in vantaggio, grazie anche ai 12
punti realizzati da Assandri. I grigiorossi
torneranno in campo domenica prossima
a Desenzano, contro un altro avversario
alla loro portata. Bene, infine, anche il
Casalmaggiore, che tra travolto 43-7 in
trasferta il Codogno. Un successo che
permette ai casalaschi di consolidare il
quarto posto in classifica. Alla ripresa del
campionato Casalmaggiore ospiterà l’Iride Cologno, secondo con 33 punti.
CLASSIFICHE
GIRONE 2: Bassa Bresciana Leno 34; Cologno 33;
Cenusco 29; Casalmaggiore
20; Milano Cadetta 13; Bergamo Cadetta 9; Gerundi 5;
Codogno 3; Mastini -1.
GIRONE 3: Ospitaletto 38;
Botticino 35; Cus Milano 20;
Crema, Elephant 19; Dalmine
16; Lecco 10; Seregno 9;
Orobic 0; Velate -4.
GIRONE 5: Gussago 36;
Mantova 33; Borgo Poncarale
29; Valle Camonica 26; Asola
15; Marco Polo Cus Brescia
9; Desenzano; Junior Bassa
Bresciana 1; Cremona 0.
*I punti in classifica sono al
netto delle penalizzazioni.
CICLISMO
La stagione 2014 si è messa in marcia
e comincia a darci nuove emozioni.
L’Imbalplast, nostra signora del ciclismo
di Soncino, conquista il ranking a squadre provinciale e dietro alle vittorie e alla
loro programmazione, accanto al solito e
inimitabile Alessandro Rossi che cura la
“cucciolata” dei Giovanissimi, sull’aammiraglia della categoria Esordienti, viaggia il genivoltese Alessandro Terenzi,
educatore di ragazzi e ragazze, con valori fondamentali dello sport del ciclismo.
L’Imbalplast ha festeggiato un’annata
magica nelle categorie Giovanissimi e
Esordienti, ma per il marketing e la promozione di corse nel comprensorio provinciale. Guardando al futuro, siamo
andati a scovare il “coach” Terenzi, uomo
L’Imbalplast Soncino punta ancora sui giovani
di sport e fondatore nel 1972 della ciclistica Genivoltese, poi conglobata
nell’Imbalplast di “patron” Sergio Alzani,
ex professionista conosciuto col nomignolo di “locomotiva” di Soncino. L’interlocutore comincia così: «Sotto certi
punti di vista, facendo divertire la cucciolata, abbiamo fatto centro, soprattutto
con i Giovanissimi. Ora guardo al futuro
degli Esordienti, ho cominciato i primi
allenamenti e anche non sono pochi i
problemi, senza pressione tutto sembra
facile e scontato, la chiarezza di idee e la
fermezza dei propositi superano talvolta
difficoltà insormontabili». Avete infoltito
l’organico degli Esordienti? «Certamente,
sono stati riconfermati Cristian Franzelli,
Alessandro Maggi e Elma Silovi del
secondo anno, mentre faranno il loro
esordio Simon Curlo e Mattia Andrini. Gli
obiettivi? Per ora non voglio fare pronostici, ci avviciniamo gradualmente alla stagione con sedute specifiche, la cadenza
di pedalata continua a migliorare, bisogna
solo dargli tempo”. Insomma, Alessandro
Terenzi è un direttore sportivo” tosto” e
serioso quanto basta.
Fortunato Chiodo
Gli esordienti dell’Imbalplast
Contador al Tour de France con ambizioni Addio a Sanson, mecenate del ciclismo
Oleg Tinkoff, magnate siberiano, quest’inverno ha
acquistato dal danese Bjarne Riis la licenza World
Tour del gruppo di Alberto Contador, che debutta con
la maglia gialloblu della Tinkoff-Saxo. L’investimento
della Tinkoff, di quattro anni, attraverso la Tinkoff
Bank, è valutato tra gli 11 e i 13 milioni a stagione
(mentre le corazzate del pianeta ciclismo, Bmc, Sky
e Astana viaggiano oltre i 20 milioni di euro). C’era
stato un momento di grande tensione tra Tinkoff e
Contador, si sono chiariti e ora il “Pistolero” punta sul
Tour; Chris Froome e Vincenzo Nibali dovranno fare
ancora una volta i conti con questo spagnolo trentu-
nenne, cresciuto nella cittadina di Pinto a sud di Madrid (ora abita a Lugano), che dovrà togliersi qualche
sassolino dopo un deludente 2013. Intorno a Contador, il team Tinkoff-Saxo schiera altri 26 corridori, con
tre italiani: il trevigiano Matteo Tosatto, il vicentino
Manuele Boaro e l’aretino Daniele Bennati. Parco atleti: Sutherland, Juul, McCarthy, Valgren, Kolar, N.
Sorensen, Trusov, Hansen, Paulinho, Kroom, Breschel, Poljanski, Pires, Hernades, Maika, Anker Sorensen, Rovny, Petrov, Tosatto, Morkov, Roche, Kreuziger, Contador, Bennati, Boaro, Kump e Zaugg.
F.C.
Piccolo, scattante e geniale come pochi, con una
passione profonda per lo sport e i piaceri della vita.
Teofilo Sanson è morto a Verona all’età di 86 anni, ha
cominciato a pedalare da giovanissimo come tanti
ragazzini della sua generazione col triciclo . Veneto
di Conegliano (Treviso), emigrato a Torino per un po’,
giusto il tempo per farsi strada col suo triciclo, con il
quale ha cominciato a vendere gelati. Ricordo che
nella sua industria di gelati a Colognola ai Colli campeggiava una foto dei tempi in cui vendeva gelati con
il carrettino. Ne andava orgoglioso: «Solo se si ha
voglia di pedalare si può arrivare al traguardo…»,
diceva compiaciuto il vulcanico imprenditore e mecenate dello sport. Vinse due scudetti con il Rugby
Rovigo, aprì la strada della sponsorizzazione e prima
degli altri aveva infatti compreso come lo sport poteva essere un veicolo commerciale e pubblicitario e
appose il suo marchio sui calzoncini dell’Udinese
calcio, pagò 50 milioni di multa, ma ebbe un ritorno
d’immagine pubblicitario cento volte maggiore . Divenne folgorato dal ciclismo, con la squadra targata
Sanson, Francesco Moser trionfò per tre anni consecutivi alla Parigi-Roubaix.
F.C.
NEWS
In 270 in gara
nel Trofeo
Hobby Bike
Invasione pacifici di corridori (270 partenti)
al velodromo Fassa Bortolo di Montechiari per
il Trofeo Hobby Bike, con il successo di Simone
Consonni (Team Colpack) nella corsa a punti
Open davanti a Capaiti e Marini. Tra le donne,
Sabato 8
domenica 9
10.20 linea verde orizzonti. Att
11.10 da oggi la rai. doc
12.00 la prova del cuoco. var
13.30Tg1 telegiornale
14.00 easy driver. Attualità
14.30 I maddaloni. Doc
15.00Le amiche del sabato. Att
17.00Tg1 telegiornale
17.15 a sua immagine. Attualità
17.45 passaggio a nord ovest
18.50 l'eredità. game show
20.00 tg1 telegiornale/tg sport
20.35 affari tuoi. Game show
21.10 ti lascio una canzone. Talent
00.30 tg1 notte
10.00
10.30
10.55
12.00
12.20
13.30
14.00
16.30
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18.50
20.00
20.40
21.30
23.40
00.35
I maddaloni. Doc
a sua immagina. Att
santa messa
recita dell'angelus
Linea verde. Att
tg1 telegiornale
l'arena. Talk
tg1 telegiornale
domenica in. Varietà
l'eredità. game show
tg1 telegiornale/tg sport
affari tuoi. Game show
braccialetti rossi. fiction
speciale tg1. Att
tg1 notte
09.30 rai parlamento. Att
10.00SULLA VIA DI DAMASCO. Att
10.35 cronache di animali. doc
11.30 mezzogiorno in famiglia
13.00 tg2 giorno/ rai sport
13.25 rai sport dribbling
14.00 sea patrol. telefilm
14.50 voyager factory. Doc
17.00 sereno variabile. Att
18.05 90° minuto serie b
18.50 razza umana. Doc
19.35 Squadra speciale Cobra 11
20.30 tg2 20.30
21.05 castle. film
21.50 body of prof. Telefilm
08.30
09.05
10.30
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17.10
18.05
19.30
20.30
21.00
21.45
22.40
01.00
Voyager Factory
il nostro amico charly.Tf
cronache di animali. doc
mezzogiorno in famiglia
tG2 giorno/tg motori
quelli che aspettano.Var
quelli che il calcio. Var
stadio sprint
90° minuto
squadra spec. cobra11.tf
tg2 20.30
ncis unita' anticrimine.tf
hawaii five-0. tf
la domenica sportiva. Sport
tg2 notizie
09.30
11.00
12.00
12.25
13.00
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19.00
20.00
20.10
21.30
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00.05
08.00 sodoma e gomorra. film
09.55new york new york. Tf
10.45 telecamere. att
11.10 tgr estovest
12.00 TG3/meteo3
12.25 tgr mediterraneo. att
12.55 correva l'anno. doc
13.45 Timbuctu. Doc
14.00 tg regione/tg3
14.30in 1/2 ora. Attualità
15.00 tg3 lis
15.05 kilimangiaro. Att
19.00 tg3/tg regione/meteo/blob
20.10 che tempo che fa. Talk
22.40 speciale ulisse. doc
catene. Film
tgr bellitalia. attualità
tg3/sport notizie/meteo3
tgr il settimanale. att
tgr ambiente italia
tg regione/tg3
rai educational-tv talk
per un pugno di libri. Quiz
un caso per due. Tf
tg3/tg regione/meteo
blob. varietà
che tempo che fa. Talk
jeneration war. Fiction
tg3/tg regione
stelle nere. att
l’orobica Angela Maffeis (Eurotarget), ha regolato Magnetto e Barbieri, mentre il bresciano
Daniele Chiarini (Feralpi Monteclarense) ha vinto con gli Allievi. Tra gli Esordienti, affermazione
di Lorenzo Salvetti (Gi Effe Fulgor) su Marco
Sabato 8
rete 4
09.00 carabinieri 6. Fiction
10.05 donnavventura. Att
10.50 ricette all'italiana. att
11.30 tg4 Telegiornale/meteo
12.00 un detective in corsia. Tf
13.00 la signora in giallo. tf
14.00 lo sportello di forum. att
15.30ieri e oggi in tv. att
16.00 Le indagini di Padre Castell
17.00 poirot. Film
18.55 tg4 Telegiornale/meteo
19.35 Il segreto.Tf
20.30 tempesta d'amore. soap
21.30 the closer. Film
23.15 rizzoli & isles. Tf
07.55 traffico/meteo.it
08.00 tg5 mattina
09.10 supercinema. Attualità
10.00 melaverde. Attualità
11.00 forum. Attualità
13.00Tg5 Telegiornale/meteo
13.40 beautiful. Soap
14.10 amici. Talent
16.00 verissimo. Attualità
18.50 avanti un altro! Quiz
canale 5 20.00Tg5 Telegiornale/meteo
20.40 striscia la notizia. Var
21.10C'e' posta per te. Var
00.30 speciale tg5
01.30 tg5 rassegna stampa
06.25
06.55
07.45
08.40
10.30
12.25
13.40
16.05
17.50
18.30
italia 1 19.00
19.15
21.10
23.45
01.45
i maghi di waverly. Sit
Cyber Girls. Tf
True Jackson, VP. Tf
glee. telefilm
The secret circle. telefilm
studio aperto/sport
batman il ritorno. Film
skyrunners. Film
alla fine arriva mamma. Sit
studio aperto/meteo
tom & jerry. cartoni
the mask 2. film
harry potter. film
the fog. film
sport mediaset
Vergani (Costa Masnaga) e Marco Braggion
(Busto Garolfo). Infine, secondo posto per l’allieva Martina Fidanza (Eurotarget) dietro a Letizia Paternoster e per lo junior Nicolò Brescianini (Trevigliese) alle spalle di Filippo Calderaro.
GIRO DEL QATAR Dino Salvoldi, il ct della
Nazionale femminile, ha convocato per il Giro
del Qatar: Maria Giulia Confalonieri, Elena
Cecchini, Arianna Fidanza, Claudia Cretti e
Chiara Vannucci.
domenica 9
07.50
08.30
09.20
10.00
10.50
11.30
12.55
13.55
14.45
17.00
18.55
19.35
20.30
21.15
23.15
super partes. Att
mondo sommerso. tf
i santi. Doc
santa messa
pianeta mare. Attualità
tg4/meteo
magnifica italia. doc
donnavventua. Doc
figlia del vento. f
sfida a white buffalo. f
tg4 telegiornale/meteo
Il segreto.Tf
tempesta d'amore. soap
più forte ragazzi. film
panic room. Film
07.55 traffico-meteo. Attualità
08.00 tg5 mattina
08.50 le frontiere dello spirito
10.00 belli dentro. Sit
10.40 supercinema. Att
11.30 le storie di melaverde. Att
12.00 melaverde. Att
13.00 tg5 telegiornale/meteo
13.40 l'arca di noè. attualità
14.00 Domenica Live. attualità
18.50 avanti un altro! Quiz
20.00 tg5 telegiornale/meteo
20.40 paperissima sprint. Varietà
21.10il segreto. Soap
23.30 matrix. attualità
07.00 my dad says. Sit
08.10 padre in affitto. Sit
08.55 piccole pesti vanno in guerra. f
10.40 mr.troop mom. F
12.25 studio aperto/sport
14.00 arn-l'ultimo cavaliere. f
16.30 la piccola principessa.f
18.30 studio aperto/meteo
19.00 così fan tutte 2. Sitcom
19.35 una pallottola spuntata 2 e 1/2. Film
21.30 Lucignolo 2.0. Attualità
00.30 leggenda mortale. Film
02.50 studio aperto
Sabato 8
la 7
domenica 9
07.30Tg La 7
07.55 omnibus. Attualità
09.45 coffee break. Att
11.00 otto e mezzo. Att
11.40 marty vita di un timido. F
13.30 tg la7
14.00 tg la7 cronache. attualità
14.40 le strade di san
francisco.tf
16.30 il dito più veloce del west. film
18.10 l'ispettore barnaby. f
20.00 tg la7
20.30 otto e mezzo. Att
21.10il giurato. film
07.55
10.00
11.10
11.50
13.30
14.00
14.40
17.15
18.10
20.00
20.30
21.10
23.00
omnibus. Attualità
l'aria che tira. Attualità
otto e mezzo sabato. Att
mister mamma. Film
tg la7
tg la7 cronache. attualità
speriamo che sia
femmina. film
the district. Tf
l'ispettore barnaby. f
tg la7
domenica nel paese delle meraviglie. Var
mondo senza fine. film
elizabeth i. Fiction
11.00 Il giorno del Signore
11.30 Studio 1 Dipiù. Rubrica
12.00Cosa bolle in pentola
12.30 L’uomo questo sconosciuto
13.30 Tg cremona
14.00 “La piazza”. Talk
16.00Telegiornale
16.30 Gioielli sotto casa
17.00 Dentro l’impresa. Rubrica
17.30Borghi d’Italia. Rubrica
18.00Ciak! Motore!
19.00 tg cremona/nazionale
20.30 Il giorno del Signore
21.00il concerto
10.30Le città della musica
11.00 Santa Messa. dA Cremona
12.00Angelus
12.15 Il giorno del Signore
13.00 Anteprima la Grande Domenica
13.30 tg della domenica
14.30 como-Cremonese. Calcio
14.30Cuneo-Pergolettese
17.00 Gioielli sotto casa
17.30 Le storie
18.00Borghi d’Italia. Rubrica
18.30 Ciak! Motore!/tg
19.30 la piazza. Attualità
21.30 Pergolettese – Porto Tolle
23.00 como-Cremonese. Calcio
San Valentino
Sabato 8 Febbraio 2014
27
La ricorrenza nacque da un santo di Terni per sostituire le lupercalia. Fu il circolo Chaucer a trasformarla nella festa degli innamorati
Una festa per celebrare l’amore romantico
L
a festa di San Valentino è
una ricorrenza dedicata
agli innamorati e celebrata in gran parte del mondo
il 14 febbraio.
L'originale festività religiosa
prende il nome dal santo e martire
cristiano San Valentino da Terni, e
venne istituita nel 496 da Papa Gelasio I, andando a sostituirsi alla precedente festa pagana delle lupercalia. La pratica moderna di celebrazione della festa, invece, centrata
sullo scambio di messaggi d'amore
e regali fra innamorati, risale probabilmente all'alto medioevo, e potrebbe essere in particolare riconducibile al circolo di Geoffrey Chaucer
in cui prese forma la tradizione
dell'amor cortese.
Alla sua diffusione, soprattutto in
Francia e in Inghilterra, contribuirono i benedettini, attraverso i loro
numerosi monasteri, essendo stati
affidatari della Basilica di San Valentino a Terni dalla fine della seconda
metà del VII secolo.
Soprattutto nei paesi di cultura
anglosassone, e per imitazione anche altrove, il tratto più caratteristico
della festa di San Valentino è lo
scambio di valentine, bigliettini
d'amore spesso sagomati nella forma di cuori stilizzati o secondo altri
temi tipici della rappresentazione
popolare dell'amore romantico (la
colomba, l'immagine di Cupido con
arco e frecce, e così via). A partire
dal XIX secolo, questa tradizione ha
alimentato la produzione industriale
e commercializzazione su vasta scala di biglietti d'auguri dedicati a questa ricorrenza. La Greeting Card
Association ha stimato che ogni anno il 14 febbraio vengano spediti
circa un miliardo di biglietti d'auguri,
numero che colloca questa ricorrenza al secondo posto, come numero
di biglietti acquistati e spediti, dopo
Natale. Il giorno dopo la festa degli
innamorati, il 15 febbraio si festeggia
San Faustino, patrono dei single.
“Ti amo”: dillo con i fiori
I fiori a San Valentino non possono mancare per
nessun motivo al mondo! Ma quali fiori regalere?
Le rose, preferibilmente rosse, sono da sempre in
cima alla lista, ma nel linguaggio dei fiori potete
dire “Ti amo” in tanti modi diversi!
Se volete comunicare un amore appassionato
l’ideale sono i garofani rossi o i fiori di Camelia. Il
rosso della passione dei primi e il candore delle camelie lascerano la vostra dolce metà senza fiato!
Se invece il vostro amore è sincero sono perfette le viole e i nontiscordardime: due fiori delicati ma
che crescono incuranti di tutte le intemperie e simboleggiano tutto il vostro romanticismo!
Per un amore appena sbocciato non c’è niente
di meglio che regalere un fiore bianco: dimenticatevi le rose e optate per gigli e margherite.
Il vostro amore è perfetto? Unico al mondo? Indescrivibile? I fiori di San Valentino perfetti sono i
tulipani, fiori amati e celebrati in Oriente.
Dalla depilazione alla chioma: come essere perfetti per il gran giorno
Se per festeggiare il vostro San Valentino volete essere perfette e splendenti, la cura del corpo e di voi stesse
è una tappa fondamentale.
ancora la vostra pelle, con olio di mandorla che oltre a
regalare un delicato profumo alla pelle, la renderà morbida e setosa.
Viso e corpo. Prima di tutto fate una maschera rilassante per il viso. Ne vendono in commercio ti molti tipi,
il consiglio è quello di cercare una maschera delicata che
non vada ad irritare la pelle, ma che contribuisca a rilassarla. Ideali sono quelle alla camomilla e all’aloe vera.
Se volete regalarvi qualcosa di davvero unico, provate con un massaggio rilassante, magari al cioccolato,
che favorisce la produzione di serotonina che contribuisce al miglioramento dell’umore. Dopodiché condedetevi un bagno caldo e profumato e idratante, con una
luce soffusa e della musica ambient.
Dopo il bagno dedicatevi un momento per idratare
Manicure e Pedicure. Per un giorno speciale una
maschera di bellezza per le mani e per i piedi contribuirebbe all’idratazione e alla cura della pelle. Altro aspetto
importante da curare sono le unghie, che devono essere
curate e perfettamente smaltate.
Gambe lisce come la seta. La depilazione è fondamentale per apparire davvero perfette. Dai metodi più
dolci a quelli più drastici, la pelle deve essere liscia come
quella di una pesca. Attenzione ai tempi: la depilazione,
soprattutto con la ceretta può provocare nell’immediato
degli arrossamenti, quindi è bene procedere con la de-
pilazione qualche giorno prima e mantenere la pelle idratata con massaggi all’olio.
Per mantenere la depilazione ed avere la pelle liscia
più a lungo, vi consigliamo di utilizzare il guanto di crine
sotto la doccia, che stimola anche la circolazione ed aiuta a tenere sotto controllo la cellulite, ed utilizzate dei
prodotto specifici che aiutano il ritardo della crescita.
Capelli in perfetto ordine. Ultima ma non meno importante è la cura dei capelli: per apparire perfette l'acconciatura non può passare inosservata. Preparate per
tempo i vostri capelli almeno una settimana prima, facendo delle maschere rinforzanti e reidratanti. Quando
arriva il gran giorno, quindi, andate dalla vostra parrucchiera di fiducia, chiedendole di regalarvi una testa davvero unica.
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