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l`ospedale dei castelli sta diventando realtà
QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO Fondato nel 1984 da Ben Jorillo Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected] sito - www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 - Direttore: BRUNO JORILLO DALLA REGIONE di BRUNO JORILLO a pag.42 LATINA Il prefetto Pierluigi Faloni nella conferenza di bilancio ha dichiarato che i reati sono in calo COPIA OMAGGIO Anno XXXII N.8 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 Finalmente Aprilia avrà “il suo ospedale”, dista solo 9 chilometri da piazza Roma L’OSPEDALE DEI CASTELLI STA DIVENTANDO REALTÀ a pag. 26 ANZIO-NETTUNO Il “gioco d’azzardo” non è un gioco a pag.47 POMEZIA Il TAR boccia una variante al PPE fatta dal Comune a pag. 3 Il 23 Aprile al Teatro Europa Lo Sport nella di Aprilia scuola contro le “50 Fumature barriere di Renzi”: ARDEA Il Bagaglino, Vicenda Consorzi: “Fare! con Tosi” la satira e il Sindaco se ci sei batti un colpo premier di FOSCA COLLI a pag.46 CISTERNA a pag.43 di LUIGI CENTORE a pag. 44-45 foto G. Compagno IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 2 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 L’idea nacque il 2 giugno 1994 a seguito dell’incontro a Caprera tra la scrittrice Elma Sant’Ana, Calogero Rinaldi e Domenico Di Stefano 20 ANNI DI GEMELLAGGIO APRILIA - MOSTARDAS IN NOME DI MENOTTI GARIBALDI L’atto fu sottoscritto il 26 aprile 1996 dal sindaco Gianni Cosmi e da Silvia Mesquita Lemos, delegata dal prefeito di Mostardas Daltro Martins Saraiva e suggellato dal prefetto di Latina Giuseppe Procaccini di Gianfranco Compagno “Noi sindaci liberamente eletti dal suffragio dei nostri cittadini; Certi di rispondere alle profonde aspirazioni ed ai bisogni reali delle popolazioni con le quali abbiamo rapporto quotidiano e delle quali abbiamo la responsabilità di reggerne gli interessi più diretti; Sapendo che la civiltà occidentale ebbe la sua culla nei suoi antichi Comuni e che lo spirito di libertà fu per la prima volta segnato nella garanzia che essi seppero conquistare al prezzo di lunghi sforzi; Considerando che l’opera della storia deve proseguire in un mondo più vasto e che questo mondo non sarà veramente umano se non nella misura in cui gli uomini vivranno in libere città. In questo giorno prendiamo solenne impegno:di mantenere legami permanenti tra le Municipalità delle nostre Città e di favorire in ogni campo gli scambi tra i loro abitanti per sviluppare una migliore comprensione reciproca;- di riunire i nostri sforzi per raggiungere, nel- Procaccini venerdì 26 aprile 1996. Con quell’atto Aprilia e Mostardas si erano gemellate (cidades-irmãs), in nome di Menotti Garibaldi, nel cui territorio era nato (16.9.1840) e nel nostro comune è tumulato dal L’aula consiliare era gremita all’inverosimile di cittadini, una rappresentanza della scuola elementare Guglielmo Marconi e della Media Menotti Garibaldi per testimoniare quell’evento straordinario. La tavolo della pre- Gianni Cosmi, Giuseppe Procaccini e Silvia Mesquita Lemos 1903, allora comune di Roma. L’aula consiliare era stata allestita per le grandi occasioni. Era tutto un trionfo di piante e di Daltro Martins Saraiva e Gianni Cosmi affissa all’esterno del comune di Mostardas e una terza collocata nella tomba di Menotti Garibaldi a Carano. Il pomeriggio le due delegazioni e molti cittadini sono stati ospiti della signora Maria Stefania Ravizza Garibaldi a Carano. In particolare le delegazione sono state ospiti nella casa che fu abitata da Menotti Garibaldi. Ancor più commovente la visita alla tomba dove è stato reso omaggio al Garibaldi brasiliano. Il vecchio gaucho, si è tolto dal collo il suo “Lenço vermelha” (fazzoletto rosso), di solito usava il “Lenço branco” (repubblicano), indossato per l’occasione in omaggio ai “farroupilhas” (rivoluzionari riograndensi - 1835), ai garibaldini e in particolare a Menotti Garibaldi suo connazionale, l’ha deposto sulla tomba di Menotti Garibaldi, e disse: “Lascio questo fazzoletto in onore del fratello della mia terra, gala presso il Ristorante il Focarile, dove gli ospiti brasiliani hanno potuto degustare i cibi e i vini del territorio. La mattinata di sabato 27 aprile è stata dedicata interamente al profilo di Menotti Garibaldi. Presso la biblioteca comunale, il presidente dell’Istituto di Storia del Risorgimento Pietro Crociani ha tenuto una conferenza dal titolo: “La Personalità di Menotti Garibaldi. A seguire è stato presentato il libro di Elma Sant’Ana: “Menottoi, O Garibaldi Brasileiro”, tradotto in italiano per l’occasione da Carla Falvino, apriliana nata in Brasile. Le conclusioni sono state del sindaco Gianni Cosmi. Con il convegno si chiudevano, tre giornate di celebrazioni: il 25 Aprile dedicato al 60° della fondazione del Comune di Aprilia (25.4.1936) e alla Festa Nazionale di Liberazione (25.4.1945), il 26 e 27 aprile, interamente dedicate al gemellaggio tra Aprilia e Mostardas, in nome di Menotti Garibaldi, un gemellaggio di grande valore storico e culturale. Per l’occasione è stato realizzato un annullo postale: un tondo raffigurante il vecchio casale di Carano, realizzato da Massimiliano Drisaldi e una cartolina commemorati raffigurante l’epopea garibaldina, opera di Pietro Negri, edita dal Bar Stella. SEGUE A PAGINA 4 La delegazione mostardense sidenza sedevano il prefetto di Latina Giuseppe Procaccini, Menotti Garibaldi, che , per coinmassima autorità della provincia, cidenza, è nato a poca distanza quale testimone, alla sua destra il dal punto in cui anche io sono sindaco Gianni Cosmi e alla sua nato - São Simão - a soli 6 km”, sinistra Silvia Mesquita Lemos, come descritto da Elma Sant’Ana presidente della Câmara de nel libro: “Memórias de Zé vereadores, alla destra del sinda- Terra- o Tropeiro do Litoral”. Nel co Cosmi era seduta Maria Ste- tardo pomeriggio presso il Teatro fania Ravizza Garibaldi, proni- Europa si è esibita al banda delpote di Menotti Garibaldi, non- l’Esercito Italiano, diretta dal ché proprietaria della tenuta di M°Domenico Cavallo. La giorCarano. Alla sinistra del tavolo di nata si è conclusa con la serata di presidenza era seduta il resto della delegazione mostardense: il “Vecchio Gaucho” Josè Terra Machado, vestito con la tradizionale “pilcha” (chapéu, bombacha, lenço, botas, pala ou poncho, guaiaca camisa e casaco), grande proprietario terriero di Mostardas e rappresentante del sindacato agricolo del Rio Grande do Sul, Cleres Editore D.P.R. di Bruno Iorillo Saraiva “Primera dama” di Iscritto al R.O.C. (Registro degli Operatori della Comunicazione) Mostardas, ovvero consorte del sindaco Daltro Martins SaraiRegistrazione Tribunale di Latina 20/1/1977 n. 284 va, Anete Kaebisch, secretaria REDAZIONE : Via Fermi n. 18 - 04011 Aprilia (Latina) da educação (assessore alla pubTel. e Fax 06.9275019 - 335.8059019 blica istruzione), e la scrittrice e-mail: [email protected] - [email protected] Elma Sant’Ana, ispiratrice del sito: www.giornaledellazio.it gemellaggio. Toccanti le parole DIRETTORE RESPONSABILE: Bruno Iorillo della presidente Silvia Mesquita Lemos, pronunciate in portoghese, piene di sentimento, che non hanno avuto bisogno della traduzione. Il programma della giornata è stato molto ricco. La cerimonia ufficiale per la firma del protocollo era prevista per le 11.30, La riproduzione di testi e immagini deve essere autorizzata dall’editore. La collaborazione ad articoli o servizi è da considerarsi del tutto gratuita e non a seguire è stata scoperta una retribuita. Manoscritti e fotografie anche se non pubblicati non si restituiscono targa commemorativa in bronzo affissa all’esterno del comune, a PUBBLICITA’: Via E. Fermi n. 18 - Aprilia (Latina) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 ricordo del gemellaggio, un’altra STAMPA: Pignani Printing s.r.l (29 kg.) è stata consegnata alla delegazione brasiliana e oggi ASSOCIATO ALL’UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA IL GIORNALE DEL LAZIO Calogero Rinaldi, Josè Terra Machado, Elma Sant’Ana e Domenico Di Stefano l’ambito dei nostri mezzi, l’idea- fiori. Dal tavolo della presidenza le che è rappresentato dalla fra- scendevano rispettivamente la ternità tra i popoli”. Il giuramen- bandiere del Brasile, del Rio to fu sottoscritto dal sindaco di Grande Do Sul e di Mostardas Aprlia Gianni Cosmi e da Silvia alla destra il gonfalone del comuMesquita Lemos, presidente del ne di Aprilia tra due vigili urbani consiglio comunale (câmara de in alta uniforme. Presenti le assovereadores), delegata dal sindaco ciazioni combattentistiche e d’ar(Prefeito) di Mostardas Daltro ma, i cui rappresentanti impugnaMartins Saraiva e suggellato vano i loro gagliardetti, ma dal Prefetto di Latina Giuseppe soprattutto la Bandiera Tricolore. IL GIORNALE DEL LAZIO 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 pagina 3 Finalmente Aprilia avrà “il suo ospedale”, dista solo 9 chilometri da piazza Roma L’OSPEDALE DEI CASTELLI STA DIVENTANDO REALTÀ La visita al cantiere del commissario prefettizio del comune di Ariccia dottor Nicola Di Matteo giovedì 4 aprile In un’intervista dell’aprile 2015 l’allora sindaco Emilio Cianfanelli dichiarò che la struttura sarebbe stata operativa alla fine dell’estate del 2016. Lo slittamento di qualche mese non cambierebbe la sostanza di Nicola Gilardi La costruzione del Nuovo Ospedale dei Castelli Romani è a buon punto. Si tratta di una struttura importante, posta in un territorio dove i servizi sanitari offerti dallo Stato sono pochi in relazione al bacino di utenza di 600 mila persone. A questo si aggiunga che Aprilia è a soli 9 chilometri e che molti altri comuni non presenti del distretto possono servirsi della struttura e la notizia dell’avanzamento dei lavori diventa una buona notizia. Per controllare lo stato di avanzamento della struttura il Commissario prefettizio di Ariccia, il dott. Nicola Di Matteo, si è recato presso il cantiere prendere visione dello stato di avanzamento dell’opera, insieme all’ing. Aldo Cella Rup della Asl Rm/H (stazione appaltante dell’opera) e all’ing. Piergiuseppe Rosatelli, dirigente dell’Area Tecnica del Comune di Ariccia. Le recenti foto scattate documentano come la struttura sia quasi ultimata e che finalmente il territorio potrà avere una struttura sanitaria importante che servirà il bacino d’utenza composto da 600 mila abitanti. La costruzione ha previsto una spesa di 127 milioni di euro, stanziati in project financing dalla Regione Lazio non senza problemi. La metà è stata destinata alla realizzazione dell’opera, mentre l’altra metà sarà utilizzata dalla Asl per la strumentazione medica. L’iter burocratico è iniziato nel 2009, quando alla presidenza c’era ancora Piero Marrazzo, poi è stato il turno di Renata Polverini ed infine di Nicola Zingaretti. Tutti hanno deciso di portare avanti la decisione di costruire questa struttura. Importante è stato l’impegno di Zingaretti che, nonostante il commissariamento della sanità regionale, è riuscito a mantenere l’impegno dei predecessori. A spingere più di tutti, però, è stato l’ex sindaco di Ariccia, Emilio Cianfanelli, vero sponsor della struttura e che ha lottato con le unghie e con i denti affinché venisse realizzata. L’ok definitivo venne dato il 21 giugno 2010 anche se nell’Agosto dello stesso anno la Asl bloccò i lavori. Solo con i primi mesi del 2011 ci fu lo sblocco della situazione ed iniziarono le prime opere di bonifica del terreno, che dovette essere sminato dalle bombe della seconda termine dei lavori è prossimo e i cittadini potranno godere di una struttura sanitaria fondamentale per il territorio. Attualmente è previsto che la struttura sanitaria sia di primo livello sanitario, ma più volte Cianfanelli ha sottolineato come i distretti sanitari con un bacino d’utenza superiore al mezzo milione, come quello dei Castelli, abbiano diritto a strutture di secondo livello, quindi più avanzate e con servizi più ampi. Foto di Gianfranco Compagno e by link http://www.ospedaledeicastelliromani.eu/ guerra mondiale e poi la costruzione della struttura. In un’intervista che facemmo all’ex sindaco Cianfanelli nell’Aprile del 2015 strappammo la promessa che la struttura fosse operativa alla fine dell’estate del 2016. Probabilmente questa scadenza non verrà rispettata e si parla di uno slittamento dell’apertura del nosocomio, ma l’avanzamento dei lavori ci rassicura sull’imminenza della stessa. L’importane che il nostro territorio finalmente avrà un ospedale pubblico. In Italia la costruzione delle opere pubbliche è sempre un punto interrogativo, stavolta non è così, perché il IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 4 SGUE DA PAG. 2 Ma come si è giunti a gemellaggio tra Aprilia e Mostardas? Era il 2 giugno 1994, oltre ad essere la Festa della Repubblica, che quest’anno celebrerà il 70°, era la ricorrenza della morte di Giuseppe Garibaldi (112° anniversario), a Caprera in occasione della celebrazione dell’ “eroe dei due mondi”, avvenne l’incontro tra la scrittrice Elma Sant’Ana, ricercatrice e storica dell’epopea garibaldina e il generale della riserva, l’apriliano adottivo Calogero Rinaldi, che era in compagnia di Domenico Di Stefano. Nacque così l’idea del gemellaggio. Ai primi di novembre 1994 Elma Sant’Ana venne in visita a Cara- 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 GP), dove autorizzava la scrittrice a sottoscrivere un protocollo d’intesa per un eventuale gemellaggio tra le due municipalità. Al termine dell’incontro la scrittrice donò una copia fresca di stampa del libro: “Menotti, O Garibaldi Brasileiro”. Il sindaco Cosmi prese l’impregno che il gemellaggio si sarebbe concretizzato in occasione del 60° anniversario della nascita di Aprilia. L’impegno si concretizzò con un atto ufficiale. Il 7 marzo 1996 con delibera di consiglio comunale numero 19 l’assemblea deliberò: “di autorizzare, come autorizza, per i motivi indicati in premessa , il “gemellaggio” tra le città di Mostardas (Brasile) e la città di 1997 Roma - Maria Stefania Ravizza Garibaldi,Elma SantʼAna Filippo Ravizza Garibaldi e Gianfranco Compagno no, accolto dal generale Rinaldi e Di Stefano, alla ricerca di ulteriori notizie per la realizzazione del libro sulla vita di Menotti Garibaldi. Il 27 giugno 1995, Elma Sant’Ana ritorno ad Aprilia per un incontro ufficiale con il sindaco Gianni Cosmi, con se aveva una lettera del sindaco di Mostardas Daltro Martins Saraiva datata 26.5.1995 (of.n.126/95- Aprilia”. Al momento della discussione del punto all’ordine del giorno erano presenti 26 consiglieri comunali (Sindaco compreso) su 31 (assenti: Rita Dal Sasso, Pietro Annovi, Edoardo Orsini, Ilenia Perotto e Angelo Severin. Prima del voto sono usciti i consiglieri: Giorgio Nardin, Angelina Gagliardi, Domenico D’Alessio e Luigi Meddi. La delibera è stata votata con 16 voti favorevoli, nessun contrario. Si sono astenuti i consiglieri: Giustino Izzo, Giorgio Pascucci, Alfonso Longobardi, Mario Berna, Sergio Corbolino Giuseppe Siragusa. Hanno votato a favore: Gianni Cosmi, Rosario Raco, Francesco Scotto, Giovanni Squittieri, Tullio Mariotti, Monica Tomassetti, Rosario Grasso, Antonio Salvucci, Michelino Telesca, Luigi Paduano Natalizio, Franco Coccia, Osvaldo Sbattella, Benedetto Lacchè, Calogero Santangelo, Rita Leli e Giacomo Migliore. Dopo il 1998 non ci sono stati più incontri istituzionali tra le due città. Nel dicembre 1996, pochi mesi dopo il gemellaggio una delegazione apriliana guidata dal sindaco Gianni Cosmi ha potuto incontrare il “Prefeito” Daltro Martins Sarai- va, a pochi giorni dal termine del suo mandato. Il sindaco subentrante Domingos Antônio Tadeu da Silva Terra, già eletto, entrao in carica il 1° gennaio 1997, ha voluto ospitare la delegazione apriliana nella suo casa per un incontro conviviale. A settembre 1998 il nuovo Prefeito, alla guida di una delegazione municipale ha incontrato il sindaco Gianni Cosmi, per rinsaldare e dare continuità al Gemellaggio tra le due città. Dopo la fine del mandato della giunta Cosmi c’è stato il nulla. I rapporti culturali in questi 20 anni sono stati mantenuti dall’ispiratrice del gemellaggio Elma Sant’Ana e dai componenti del comitato del gemellaggio Aprilia – Mostardas. Intanto cresce rigogliosa la Figueira, albero simbolo del gemellaggio Aprilia/Mostardas, piantato nel 1996 nel giardi- no di casa Cosmi. Era un piccolo ramo “strappato” da un enorme figueira nel luogo dove nacque Menotti Garibaldi. È del mese scorso l’arrivo di un invito del prefeito di Mostardas Alexandre Dorneles Lopes “Galdino” (2013-2016) per la “1^ Expoagro - Feira Agropecuària e Agronegòcio da Peninsula do Litoral Norte”, che si terrà a Mostardas dal 5 all’8 maggio 2006, al sindaco di Aprilia Antonio Terra. Invito pervenuto tramite la scrittrice Elma Sant’Ana al presidente del comitato per il gemellaggio, prontamente comunicato al sindaco Terra. Ancora una volta è il piccolo comune rurale brasiliano a prendere l’iniziativa. Foto archivio G.Compagno, Domenico Di Stefano e per gentile concessione di Elma Sant’Ana e Gianni Cosmi 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 5 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 6 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 Il 23 Aprile al Teatro Europa di Aprilia “50 Fumature di Renzi”: Il Bagaglino, la satira e il premier La storica compagnia del Bagaglino con uno spettacolo a metà fra politica e comicità. La Grande Risata 2 in 50 FUMATURE DI RENZI. Commedia eccitante all’italiana con Martufello, Pamela Prati, Mario Zamma, Carlo Frisi, Manuela Zero, Demo Mura, Morgana La Grande Risata è quella che suscita il panorama politico italiano degli ultimi anni, con le sue velleità, le sue giravolte, le sue promesse continuamente disattese, i suoi salvatori della patria destinati sempre, o quasi, a trasformarsi in macchiette. È una risata amara, ma pur sempre una risata. Parte da questa premessa, lo spettacolo di Pier Francesco Pingitore, che chiama a raccolta, ancora una volta, i suoi attori più cari al pubblico, da Martufello, a Mario Zamma e Carlo Frisi, campioni storici del divertimento, alle splendide Pamela Prati e Manuela Zero. Accanto a loro un sorprendente Matteo Renzi, generato dall’elegante talento di Demo Mura. Una commedia eccitante prestata al "cabaret, in un mondo in cui è già tutto un cabaret”. A spiegare lo spirito dello spettacolo "50 fumature di Renzi", è il regista Pier Francesco Pingitore che come promette il sottotitolo dello show, “La Grande Risata - 2”, in memoria di una precedente versione che ha saputo davvero conquistare il pubblico. Con un titolo che allude al famoso libro e al film di successo sulle gesta di un personaggio, psicologicamente assai complicato, dedito all’uso e all’abuso della frusta, lo spettacolo racconta il delicatissimo rapporto tra Matteo Renzi e la frusta, perché per un politico, metaforicamente parlando, la tentazione di usarla è sempre in agguato. Tanto più che il bravissimo Demo Mura (nella parte del presidente del Consiglio), non si limita a frequentare i luoghi del mondo contemporaneo, ma si concede un tuffo a ritroso nel tempo, fino ad essere catapultato all'epoca dei fasti nell’antico Egitto. Sul palco, accanto al PREVENDITE APRILIA: Teatro Europa Via G.XXIII,32 Tel. 06.97650344 335.8059019 - 06.9275019 Strangevent Via delle Margherite,3 Tel.06.31056450 Cartolandia Via Amburgo snc Tel. Tel. 06.9283147 ANZIO: Tabaccheria "Riviera" Via Riviera Mallozzi, 27 Tel. 06.98341191 NETTUNO: Tabaccheria "Caratelli" Via della Liberazione, 110 Tel. 06.9855237 VELLETRI: Agenzia "Il Biglietto" Via Eduardo De Filippo ,99 Tel. 06.96142750 naca, dalla Merkel a papa Francesco, da Bersani a Grillo, ma anche Di Maio, Salvini e via dicendo… Senza dimenticare Maria Elena Boschi, immaginata come un oggetto del desiderio spinto al limite dei giochi pericolosi. Riuscirà il prode Matteo, impugnando la frusta, a dominare il mondo? O tutto si dissolverà tra le nuvole delle “50 fumature”? Per conoscere la risposta, c’è solo un modo: sedersi e rilassarsi davanti a un po’ di cabaret, unito a balletti, canzoni, battute e imitazioni, e andare al Teatro Europa di Aprilia. protagonista, un cast d’eccezione, con Martufello, Pamela Prati, Mario Zamma, Carlo Frisi, e Manuela Zero, a cui si aggiungono Morgana Giovan- netti, Enzo Piscopo, Jean Michel Danquin e i ballerini. Perché Renzi non è il solo a dare spettacolo: a fargli compagnia, ci sono tanti personaggi che popolano le pagine di cro- I biglietti si possono acquistare presso il Teatro Europa di Aprilia tel. 06.97650344 335.8059019 e sul circuito online www.ciaotickets.com biglietti euro 20,00 e 25,00 GENZANO "Drin Service" Via Don Nazario Galieti, 2 Tel. 06.9364605 LATINA "Tabaccheria Christian" Via Carlo Romagnoli, 13 Tel. 0773.668083 TORVAJANICA Agenzia "Zero Stress Viaggi" Via Viareggio, 10 Tel. 06.91531080 POMEZIA Agenzia L’Atollo Blu Centro commerciale 16 Pini Via del mare Km 18.600 Tel. 06.91607221 Cell. 346.4985909 Prevendita biglietti anche on line su: ciaotickets.com 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 7 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 8 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 Duro attacco del presidente dell’ associazione “Città degli Alberi” Gianni Battistuzzi all’assessore al verde Mauro Fioratti Spallacci ABBATTUTO L’ULTIMO PINO DI PIAZZA DELLA REPUBBLICA “L’estrema soluzione si è resa necessaria perché era pericoloso e malato!” “Prevenire e curare” termini sconosciuti all’assessorato ai Lavori Pubblici, Grandi Opere, Servizi Tecnologici, Servizi Cimiteriali, Verde Pubblico, Servizi Demografici e Statistici di Gianni Battistuzzi* Finalmente liberata Piazza della Repubblica: anche l‘ultimo pino è stato abbattuto dalle motoseghe dell’assessore alle OO. PP., Spallacci !!! Il quale ha dichiarato, leggiamo sue dichiarazioni su articoli di network, che “l’estrema soluzione si è resa necessaria perché era pericoloso e malato”! Le leggi razziali non sono state abolite per quanto riguarda il patrimonio arboreo. Immaginate se io come cittadino mi ammali e mi presento al pronto soccorso: anni ? 61 Risp: è vecchio; come sta in salute ? Risp.: beh ad es. ho le classiche per l’età: pressione di tanto in tanto un po’ alta, colesterolo da tenere sotto controllo…ecc… ecc . Dopo il dibattimento i giudici (medici) escono dalla camera di consiglio e decretano: purtroppo la sua o condizione è troppo onerosa per la collettività per cui la lasciamo morire. Non la uccideremo finche respira, ma non la cureremo neanche. Se ce la fa con le sue forze vivrà, altrimenti sarà lasciato morire. Non si preoccupi però sarà sostituito da suo figlio . !!! Si fa presto a dire “era malato”, ma quali cure erano state adottate prima ? Nessuna ! Viviamo in una città allo sbando per quanto riguarda il mantenimento del patrimonio arboreo, …. addirittura il Consiglio Comunale attraverso il Sindaco disattende platealmente quanto deliberato da loro stessi: a) L’impegno a piantare un albero per ogni nato b) l’impegno a conservare il patrimonio arboreo (cioè una moratoria sugli abbattimenti. !) Certamente riconosciamo che era “storto”, ma sono dei cittadini e/o associazioni ? (da regolamento comunale), che PRIMA dell’intervento deve essere valutato secondo tabelle ben descritte il danno ambientale e biologico e quanto valutato come valore deve essere già inserito nella determinazione PRIMA DOPO state valutate attività di ancoraggio ? Non mi risulta. Certamente era malato ? questo non lo so, ma è stata redatta una perizia da un arboricoltore che abbia cura degli alberi che certifichi che nussun intervento sanitario si possibile ormai ?. Non mi risulta. Eppoi l’assessore ha dichiarato che sarà sostituito, ma lo sa il nostro Spallacci che per poter essere abbattuto deve prima procedere ad avvisare la cittadinanza (non solo su albo pretorio), ma anche con manifesti, incontri con cittadini e sentire i parere che ha permesso l’abbattimento ? Una cortesia pubblichi il formulario di trasporto rifiuti e dove è stato portato albero perché dovrebbe sapere che ogni “materiali organico proveniente da aree urbane è rifiuto” e come tale deve essere trattato a iniziare dal camion che l’ha trasportato: era autorizzato al trasposto di rifiuti ? e poi un’ultima cosa; della seria pensar male si fa peccato , ma spesso ci s’azzecca ! Abbiano notato che stanno costruendo un palazzo alle spalle di un altro già esistente in via degli aranci: certamente avrebbe più valore se l’accesso del nuovo palazzo sia da piazza della Repubblica ….. se fosse così certamente l’albero abbattuto dava fastidio in quanto non arebbe permesso l’accesso.!!! Nulla di tutto questo è stato fatto: ass.re Spallacci lei è stato stanato come distruttore del patrimonio verde della città : è bene di tutti che abbandoni la sua carica per manifesta incapacità nella gestione del verde. *Presidente dell’associazione “Città degli Alberi” Foto di Gianfranco Compagno e Gianni Battistuzzi DURANTE IL GIORNALE DEL LAZIO 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 pagina 9 Ad Aprilia nonostante tutta la maggioranza Terra e tanti partiti di centrosinistra e centrodestra hanno aderito al comitato per il sì, non va a votare neanche il 35% DEBACLE REFERENDUM Appena due punti percentuali in più rispetto alla media nazionale e del Lazio. L’affondo del segretario Pd: “Aprilia è una città che inquina. Mi auguro che la maggioranza Terra vorrà avere lo stesso impegno per il risanamento ambientale della città” di Riccardo Toffoli Debacle referendum. Il quorum non si raggiunge. Ad Aprilia neanche il 35% va a votare. Una sfida persa per i promotori del referendum contro le trivelle, nonostante ormai negli ultimi giorni tutta l’attenzione pubblica era catalizzata sul quesito referendario, dopo l’inchiesta di Potenza e dopo le dichiarazioni choc del presidente del Consiglio che si è detto per l’astensione. Il colpo di reni che si aspettavano i comitati, non c’è stato e il quorum del 50% non è stato raggiunto. Era prevedibile. Il nazionale ha registrato una media del 32,15% che è scesa ancora di più con il voto degli italiani all’estero. Solo il 19,73% degli italiani all’estero è andato a votare. Evidentemente il tema non era né sentito né condiviso. Il Lazio si attesa sulla media nazionale col 32,01% di affluenza mentre Latina è bassa, sotto la soglia del 30% (27,31%). Aprilia non sfonda. Gli elettori che si sono recati alle urne sono stati 18 mila 58 su 52 mila 920 aventi diritto, ossia il 34,12%. Una sconfitta completa. Al comitato per il sì al referendum avevano aderito tutti, praticamente quasi tutta la maggioranza Terra che governa la città, molte associazioni e sigle di partito di sinistra e di destra. Neanche il proprio elettorato è andato a votare. La media è leggermente più alta di quella nazionale e del Lazio (appena 2 punti in più) praticamente nulla, nonostante appunto tutti i partiti spronavano a votare e il Pd aveva lasciato libertà di voto, tra chi votava no e chi preferiva non votare. Sulla legittimità dell’astensione al generale nella politica, una disillusione nelle scelte popolari e in particolare nei referendum, un generale e diffuso sentimento che questo referendum in fin dei conti, fosse veramente inutile. Del resto con i tanti problemi dell’Italia, forse le trivelle è l’ultimo per i quali i cittadini avreb- referendum se ne sono scritte tante. Nel 1974 al referendum abrogativo del divorzio si recò alle urne l’87,7% degli aventi diritto, quasi il 60% votò no, ossia scrisse che la legge sul divorzio era giusta. Il problema del diritto all’astensione è il velo di Maya che cela una sfiducia bero pensato ad un referendum. Il risultato dello scrutinio appare anch’esso scontato. Il sì a livello nazionale ha vinto per l’86,44% contro il 13,56% dei no. Ad Aprilia invece, il sì è ancor più preponderante ed è sopra il 90% (90,57%), contro il 9,43% dei no. Appare soddisfatta il porta- voce del tavolo per il sì al referendum Alessandra Lombardi. “Nella giornata di ieri, -scrive l’assessore- la nostra città ha lanciato un segnale importantissimo: con il suo 34,12% di affluenza alle urne, ha staccato di ben due punti percentuali tanto l’ambito nazionale come quello regionale, arrivando a più sette sulla media provinciale, ferma al 27,31%, ed ottenendo il primato di città con la maggiore affluenza in tutta Latina. Una preminenza che nasce prima di tutto dalla volontà della popolazione apriliana di rimarcare la propria civiltà, la propria socialità, il proprio attaccamento al diritto/dovere del voto. Una popolazione che quindi ha voluto ricordare ancora una volta a tutti noi di vivere appieno la sua cittadinanza, e di saper rispondere in modo chiaro anche a tematiche ambientali che, almeno apparentemente, non la riguardano in modo diretto. Di fronte al dato nazionale, come promotori del SI non possiamo ovviamente che essere rattristati, ma il dato cittadino ci fornisce quella giusta carica per poter affrontare anche la sconfitta con un sorriso, frutto della consapevolezza di aver svolto al meglio il nostro lavoro di Comitato, in perfetta sinergia tra tutti gli elementi che hanno contribuito a strutturarlo. Siamo orgogliosi del duro lavoro messo in campo, dell’ottimo risultato raggiunto ad Aprilia, dove i cittadini hanno voluto ringraziarci nel migliore dei modi: andando a votare! Oggi siamo qui noi a ringraziarli per averci consentito di poter sorridere e vedere il bicchiere mezzo pieno anche di fronte ad una sconfitta referendaria. Ancora un grazie”. Ricordiamo: ad Aprilia ha votato appena il 34% degli aventi diritto e tutta la maggioranza Terra, i partiti di centrosinistra e centrodestra hanno aderito al comitato. Bisognerebbe forse iniziare ad imparare a perdere, perché come qualcuno ha scritto: “dalle vittorie non si impara nulla, ma dalle sconfitte sì”. Un po’ più saldo sulla sedia, il portavoce di Fare Verde Daniele Borace che, pur nella sconfitta, ha ringraziato tutto il suo staff. L’affondo del segretario Pd Alessandro Mammucari non si è fatto attendere: “ora mi auguro che la maggioranza Terra con lo stesso impegno che ha profuso nella campagna referendaria contro le trivelle, vorrà fare qualcosa per l’ambiente di questa città. Aprilia è una città che inquina, dove il depuratore non basta e non funziona, dove le periferie sono quasi tutte senza fognature e depuratori. Mi auguro adesso, che si vogliano assumere responsabilmente atti concreti di impegno verso il risanamento ambientale di Aprilia”. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 10 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 La risposta è arrivata dalle forze dell’ordine, con tre operazioni il 6,7 e 8 aprile da parte della Polizia di Stato e Carabinieri AVERE AD APRILIA UN COMMISSARIATO DELLA POLIZIA DI STATO È UNA PRIORITÀ? O SONO RICHIESTE DEMAGOGICHE E PROPAGANDISTICHE DELLA POLITICA? Il prefetto di Latina Pierluigi Faloni nella conferenza bilancio 2015 ha dichiarato che i reati sono in calo Presto la tenenza della Guardia di Finanza sarà elevata a compagnia e il distaccamento della Polizia Stradale a sottosezione, con un notevole aumento di uomini operativi di Gianfranco Compagno Tutte le forze politiche chiedono l’istituzione un commissariato della Polizia di Stato ad Aprilia? Richiesta che ha qualche fondamento, o sapore demagogico e propagandistico? Noi propendiamo per la seconda ipote- del 9.7% rispetto al 2014 e in calo anche rispetto all’anno precedente (-18% in due anni 2013-2015). il sistema sicurezza della provincia di Latina è garantito da 2.761 operatori. “Ad Aprilia non serve un commissariato, sufficiente rafforzare i presidi esistenti” , scrivemmo tra l’altro nel un presidio della Polizia di Stato ad Aprilia (ricordiamo che un presidio esiste dal 1959, sta in via G.Belli,15). Il contro canto lo fa il Pd apriliano, che si affida al senatore Claudio Moscaredelli “che in queste ore ha posto la questione al Governo” . È intervenuto anche il consigliere di opposizione di centro destra Vincenzo la Pegna, che con un comunicato stampa ha polemizzato si a con il sindaco Terra che con il senatore Moscardelli che “hanno compreso finalmente la necessità di istituire un commissariato ad Aprilia e/o in subordine, un posto di polizia”. La Pegna rivendica il suo Questura di Latina interessamento: “Fin dal 2005 mi sono recato personalmente dall’allora sottosegretario agli interni On. Mantovano unitamente al sindaco f.f. Paolo Verzili manifestandone la necessità. Fummo “liquidati” con un “vedremo le disposizioni!”. Vogliamo ricordare l’impegno del prefetto Bruno Frattasi per portare il commissariato della polizia di stato ad Aprilia. I vari convegni sulla sicurezza in aula consiliare alla presenza dei responsabili della sicurezza della provincia e locali. Sabato 28 marzo 2009 arrivò l’ennesima doccia fredda, in occasione dell’inaugura- Reparto Territoriale Carabinieri di Aprilia si. Strumentalizzare l’insicurezza rende a livello elettorale, ma nosi fa un buon servizio ai cittadini. Durante la conferenza stampa del 25 febbraio, relativo ai dati del 2015, il prefetto di Latina Pierluigi Faloni ha sostenuto con tabella alla mano che i reati sono in calo numero del 7 marzo de Il Giornale del Lazio. Il problema è tornato alla ribalta nelle scorse settimane. Il sindaco Antonio Terra scrive al ministro dell’interno Angelino Alfano (almeno questo abbiamo letto), lettera mai stata resa pubblica, per avere Distaccamento Polizia Stradale Aprilia “Nuova immagine, i Valori di sempre ” 40 ANNI DI ATTIVIT www.rapidoo.it Á Ti aspettiamo il giorno 25 Aprile per condividere con te i festeggiamenti dei nostri 40 anni di attività! Durante l’evento sarà offerta una degustazione dei vini dell’azienda agricola Casale del Giglio dalle ore 11:00 alle 18:30 Damiano Motors AUTOFFICINA | ELETTRAUTO | VENDITA AUTO SS 148 Pontina Km 60.000 / 04100 Borgo Montello / Latina Tel: 0773.458600 E-mail: [email protected] www.damianomotors.com UN RINGRAZIAMENTO SPECIALE PER LA COLLABORAZIONE 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 zione della nuova sede del commissariato di P.S. “Dal ministero, dipartimento della pubblica sicurezza, pur riconoscendo l’importanza di Aprilia e la sua accresciuta esigenza e domanda di sicurezza non viene ancora ritenuta matura la decisione di istituire un commissariato della Polizia di Stato” così risposse ad una nostra domanda visibilmente amareggiato il prefetto Frattasi. Ennesimo diniego per Aprilia. Al contrario la Compagnia dei Carabinieri di Aprilia fu elevata a Reparto Territoriale. Esattamente 40 anni fa IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 11 gnia e il presidio della Polizia di Stato, sede del distaccamento della Polizia Stradale sarà elevato a sottosezione. LA RISPOSTA ALLE RICHIESTE DEMAGOGICHE E PROPAGANDISTICHE DELLA POLITICA La risposta alle richieste demagogiche e propagandistiche della politica è arrivata propri dai presidi delle forze dell’ordine del territorio il 6, 7 e 8 un italiano per riciclaggio, elevato sanzione per 10mila euro e conseguente confisca di tutte le attrezzature. Giovedì 7 aprile i Carabineri del Norm del Reparto Terroriale di Aprilia hanno sequestrato 113 chili di hashish, e di 50 gammi di cocaina, giunti ad Aprilia attraverso la rotta dei paesi balcanici, passando per Brindisi, la vendita avrebbe fruttato ben un milione di euro. E arrestata la donna di 48 anni che Questore di Latina Giuseppe De Matteis (12.12.1976) la prima richiesta di cui abbiamo notizia della richiesta dell’istituzione di un commissariato di polizia di stato. Furono raccolte 3.350 firme di cittadini, la richiesta fu presentata all’allora sottosegretario all’interno Giuseppe Zamberletti. Allora c’era solo la caserma dei Carabinieri in piazza Roma. Da parte nostra continuiamo a sostenere, che un commissariato di P.S. ad Aprilia non serve. Anzi sosteniamo che l’eventuale chiusura della Stazione dei Carabinieri di Campoverde non è un dramma, si potrebbe sostituire con un presidio mobile, ovvero una pattuglia fissa dei carabinieri che opera quotidianamente su territorio. Dovrebbero essere chiusi i vari presidi della Polizia Locale nelle varie frazioni, inattivi da anni che aggravano sul bilancio del comune. Presti la tenenza della Guardia di Finanza sarà elevata a Compa- aprile scorso, con tre brillantissime operazioni, come si dice in questi casi. Mercoledì 6 aprile li uomini del distaccamento della Polizia Stradale di Aprilia al comando dell’ispettore superiore Massimiliano Corradini, unitamente al personale del commissariato di P.S. di Anzio Nettuno, hanno sequestrato un TIR carico di parti di automobili di grossa cilindrata, pronto per partire per la Bulgaria. Arrestati quattro uomini di nazionalità bulgara, denunciato a piede libero deteneva gli stupefacenti. Venerdì 8 aprile gli uomini della squadra mobile della Polizia di Stato, della questura di Latina, in collaborazione con la questura di Roma hanno sequestrato alla periferia di Aprilia una tonnellata di hashish, un chilogrammo di cocaina, e alcuni grammi di marijuana e 100 mila Euro in contanti e arrestato quattro cittadini di nazionalità marocchina. Foto archivio G. Compagno e per gentile concessione IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 12 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 Rossini Delirium: 3 giorni di delirio tra musica grandiosa, sviolinate e acuti maestosi “FATE MUSICA, FATE CULTURA”. PERCHÉ FARE CULTURA IN QUESTO MOMENTO, PER L’ITALIA, VUOL DIRE FARE RESISTENZA Si chiude con un grande successo i tre giorni dedicati al grande operista dell’800 di Bruno Jorillo “Fate musica, fate cultura. Perché fare cultura in questo momento, per l’Italia, vuol dire resistenza”. Queste le parole della soprano Michela Sburlati, una delle protagoniste del festival. Parole brevi e concise che affondano nel cuore e abbagliano la mente annebbiata di molti. Questo il riassunto delle ultime 3 serata della primavera Apriliana. La musica del grande compositore Gioachino Rossini, protagonista insieme alla buona cucina del Festival “Rossini Delirium” ha aperto nel migliore dei modi le celebrazioni dell’80esimo della fondazione di Aprilia. Si chiude con un grande successo il Rossini Delirium Festival di Aprilia. Un’iniziativa ideata dal soprano Michela Sburlati e promossa da varie associazioni ed enti: Kammermusik (di Aprilia), Aprilia Eventum (di Aprilia), Coro Incontrocanto di Ardea, corale Domenico Savio (di Livorno), Associazione Domenico Savio (di Livorno), Accademia dei Musici (di Fabriano), Museo del pianoforte (di Fabriano) e sostenuta dall’amministrazione comunale di Aprilia con la partecipazione del Comune di Livorno, del festival di Sanctae Jiuliae e del Comune di Fabriano (il cui vicesindaco è stato presente nelle ultime due serate), con il patrocinio della provincia di Latina. Via al festival il 16 aprile nella chiesa di San Michele Arcangelo con l’ultima opera di Gioachino Rossini, la Petite Messe Solennelle per due pianoforti, harmonium, solisti e coro. E’ il suo testamento spirituale, capolavoro di una grande profondità musicale. Per l’occasione l’Accademia dei Musici di Fabriano (presidente onorario Riccardo Muti e testimonial Piero Angela) ha trasportato due pianoforti Pleyel del 1860, i pianoforti amati e utilizzati da Rossini che sono conservati nel museo del pianoforte storico di Fabriano. Ogni serata è stata anticipata da una lettura esplicativa curata da Accademia dei Musici e letta da Antonello D’Alessandro. Ringra- ziamenti dovuti a Costanza, figlia di Maria Stefania Ravizza Garibaldi, pronipote di Menotti che è stata presente in tutte e tre le serate e ha aperto le porte della tenuta di Menotti nella visita istituzionale di sabato mattina. Alla Petite hanno preso parte, secondo la versione originale di Rossini, 12 cantanti di cui 4 solisti. Simbolo dei 12 apostoli e dei 4 evangelisti: Federica Raja, Lucia Grieco, Filomena Fiorino (soprani); Helena Lackner, Tonia Lucariello, Elena Rubeca (mezzosoprani); Paolo Bernardi, Stefano Benini e Luca Micheli (tenori); Eugenio Di Lieto, Yongheng Dong, Wang Xiaochen (bassi). Ai pianoforti i maestri Claudio Veneri e Riccardo Toffoli. All’harmonium il maestro Alessandra Bottari. A dirigere il maestro Emanuele Lippi, assistente musicale di Kuhn. L’opera è stata preceduta da una selezione delle melodie scritta da Brisson, per violino, pianoforte e harmonium. Al violino il maestro Claudio Di Lelio. Il sabato invece, sempre nella chiesa di San Michele Arcangelo, è andato in scena lo Stabat Mater, una delle più belle e apprezzate opere di Rossini. Melodie popolarissime e conosciutissime; alla realizzazione dello Stabat hanno partecipato due cori: il coro IL GIORNALE DEL LAZIO 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 Incontrocanto di Ardea e la corale Domenico Savio di Livorno. E’ stata utilizzata la versione per pianoforte a quattro mani di Czerny. 4 i solisti: il soprano Michela Sburlati, il mezzosoprano Marta Lotti, il rici e hanno suonato e cantato alcuni delle centinaia Peches, tutti i musicisti delle serate precedenti. Le golose ricette sono state realizzate da sei chef di fama nazionale: Marco Davi di PerBacco di Aprilia, stro Dino Massarenti ha inoltre realizzato per il festival un bellissimo acquerello, le cui stampe sono state consegnate in omaggio ai musicisti, ai promotori e alle istituzioni presenti. Molta la soddisfazione del tenore Luca Micheli e il basso YongHeng Dong. Moltissima la commozione. L’ultima serata, la vera novità di questo festival, ha coniugato la musica alla cucina. Rossini era infatti, un grande amante della buona cucina e nei suoi “sabati musicali” proponeva oltre alle splendide pagine dei Peches de vieillesse, le sue ricette. Alcune delle quali, si pensi al filetto alla Rossini, sono ancora oggi sulle nostre tavole. La cena si è tenuta al ristorante Il Focarile dove sono stati trasportati i pianoforti sto- Marion Lichtle pastry chef del Ristorante Il Pagliaccio di Roma, Lucio Pompili chef e patron del ristorante Symposium di Cartoceto, Gian Paolo Lunghi del ristorante Il Focarile, Dino De Bellis chef del salotto culinario di Roma, Marco Degli Schiavi mastro pizzaiolo dell’Antica Culla e inoltre Bruno Baldassarri barman e Valerio Esposito mastro gelatiere della Tonka gelateria di Aprilia. Grazie al contributo della Bper:Banca tutte e tre le serate sono state registrate. Ne saranno realizzati cd. Il mae- sindaco di Aprilia Antonio Terra per l’ottima riuscita dell’iniziativa. “Un’iniziativa -ha detto- che apre la città di Aprilia al confronto con altre città, la pone al centro di una vivacità culturale che fa crescere la nostra comunità” Il sindaco ha avuto parole di elogio per le associazioni che dovrebbero unirsi per progettare insieme percorsi culturali di spessore, come questo. Il Rossini Delirium apre i festeggiamenti per l’80esimo anniversario della città di Aprilia. Grandissima la soddisfazione. pagina 13 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 14 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 Aprilia ha una storia millenaria. Il borgo di fondazione è durato appena sette anni, annientato dalla seconda guerra mondiale 25 APRILE E MITO DI FONDAZIONE Quanti cittadini ritrovano ancora la propria identità in quel mito? Auguri Aprilia per i tuoi 80 anni Riccardo Toffoli Il 25 aprile Aprilia festeggia i suoi 80 anni di fondazione. Il rito simbolico voluto dal capo del governo Benito Mussolini, fu quello romano. La città si prepara ad un anno di festeggiamenti per la ricorrenza. Per l’occasione il maestro Claudio Cottiga realizzerà un bronzo della piazza di fondazione i cui lavori sono attualmente visibili sul lato di fronte alla casa comunale di piazza Roma. Aprilia, la città, viene fondata il 25 aprile. Ma il suo territorio è ricco di storia. Volsci e romani avevano fatto del territorio un importanza strategica. A due passi dall’antica Satricum, qualcuno sostenne che sul nostro territorio c’erano le antiche città volsche di Longula e Pollusca. Reperti archeologici ci sono ovunque. A Valle Carniera ci sono le tombe dei rutuli, gli antichi abitanti di Ardea. Il nostro territorio non era affatto tutta palude. La bonifica diede respiro ad un territorio densamente vissuto. Per Carroceto ci passò papa Innocenzo XII nel 1697, a Carano Menotti Garibaldi prese in enfiteusi una grandissima tenuta dal Capitolo di San Pietro all’indomani della breccia di Porta Pia e oggi rimane, con la cappella di famiglia, uno dei luoghi più carismatici della città. Ma come scriverebbe Hobsbawm la fondazione di “Aprilia” ebbe il carattere di un’invenzione della tradizione che annul- lò la sua storia passata (che con fatica, ora si sta cercando di riportare a galla) e da quel “solco”, il territorio fu identifica- riuscito. Sono rimasto particolarmente colpito qualche giorno fa mentre salivo le scale del Comune, da una coppia di cittadini di to con la giovane Aprilia. Una tradizione che non venne mai meno negli anni. Neppure dopo la guerra, nonostante una città rasa al suolo, la data del “solco”, corrispondeva alla festa della Liberazione nazionale dal nazifascismo. Ad Aprilia toccò l’arduo compito di coniugare la storia, o appunto per continuare nel linguaggio di Hobsbawm, il mito di fondazione pregno di contenuti fascisti e nazisti con la festa della liberazione nazionale piena di rosso, di canzoni popolari, di bella ciao. Un compito che non sempre riuscì e che ancora oggi, forse, non è completamente Pomezia. Avevano chiesto degli appuntamenti agli uffici di piazza Roma che stavano vedendo per la prima volta. Ci siamo incrociati, io salivo, loro scendevano, e mentre vedevano la grandissima fotografia del borgo di fondazione posta proprio davanti alle scale ho ascoltato il marito dire alla moglie: “mamma mia, questi stanno peggio di Pomezia!”. Perché del resto per chi non vive il mito di fondazione, quella fondazione è legata solo al periodo fascista. E poco interessa se si può salvare di quel periodo almeno l’architettura razionalista. Il 25 aprile prossimo il mito di fondazione della città, sarà nuovamente riproposto in questo bronzo del borgo originario. Qualcuno dice che il medaglione di marmo esplicativo a terra, sia storto. L’artista, Claudio Cottiga, ha ribadito che l’ha voluto così perché la gente potesse ammirarlo girando intorno ad esso. Nulla di sostanza. Quel mito rimane nei cuori dei tanti pionieri provenienti da tutta Italia e nei loro figli e nipoti. Questa è la sostanza. La nostalgia di un palazzo del fascio che non c’è più, la voglia di ricostruire così com’era, sono gli effetti di questo mito mai sopito che vince su tutto, anche sulla festa della Liberazione nazionale. Un sogno più sentito forse rispetto alle altre città che non sono state distrutte dai bombardamenti. Quell’Aprilia di fondazione durò, in verità, pochissimi anni. Venne cancellata dalla seconda guerra mondiale. Il corrispondente de Il Messaggero del Lazio e della Sabina Riccardo Mariani il 27 novembre 1945 parlava di Aprilia come di una “città morta”. Dovunque macerie, le case senza i tetti, le tremila persone malate e costrette a lottare per la sopravvivenza senza mangiare da mesi carne. La malaria mieteva vittime. Mentre ancora dovevano tornare i reduci di prigionia, intorno ad Aprilia le terre erano incoltivabili. Il corrispondente parla di una seconda bonifica, ben diversa dalla prima: quella delle mine. “Attorno ad Aprilia, -si legge nel documento ora conservato in Archivio di Stato di Latina- oltre il raggio di 400 metri di terreno libero, comincia la distesa dei campi minati. Non c’è verso, ancora non si riesce a bonificare la terra, ieri così fertile. Eppure non mancano dei grossi proprietari che potrebbero prendere questa iniziativa. Invece, vanno dicendo, che sono, sì, in grado di ricostruire anche tutta Aprilia in un batter d’occhi, e dispostissimi a farlo, senonché………. “non glielo permettono”. Insomma il borgo di fondazione durò pochissimi anni, forse sette. Di fronte ad una storia millenaria romana, ai secoli di storia pontificia e ai 70 anni di repubblica italiana. Aprilia ha bisogno di trovare una sua identità. Quella coppia di coniugi è forse il sintomo di un sentimento diffuso: quel mito non è più il collante di tutta l’intera comunità. Qualcuno della periferia parla di festa del “centro urbano”. Forse è così. I nuovi cittadini apriliani, la maggioranza, hanno storie diverse da raccontare e quel mito non li rappresenta. LE NUOVE POLEMICHE Quest’anno si assisterà nuovamente alla contrapposizione delle manifestazioni al cippo di Campoverde posto a ricordo dei combattenti del battaglione Barbarigo per conto della Repubblica di Salò. Da anni presso il cippo, vanno alcuni nostalgici, 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO altri per commemorare i figli morti in battaglia. Quando è stata fondata l’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Aprilia questa manifestazione di cui nessuno si occupava talmente era esiguo il numero di coloro che vi partecipavano, venne alla ribalta. L’Anpi ha intrapreso una forte contrapposizione, scrivendo al prefetto e a tutte le istituzioni perché facessero cessare una manifestazione di esaltazione del fascismo. La polemica è festeggiamo la Liberazione: nel votare liberamente, nell’amare liberamente, nel frequentare chi vogliamo, nel diritto allo studio, nel lavoro, nella possibilità di scegliere. Il vero fascismo è rappresentato negli ostacoli a queste libertà. La polemica è scattata da alcune frasi postate nel gruppo face dell’Anpi di estremisti di destra, offensive e minacciose. “Il 25 Aprile – ha detto il Sindaco di Aprilia Antonio Terra – è una giornata che deve andata avanti per anni e anche quest’anno siamo alla solita. Il ricordo non si nega a nessuno e la storia è dei vincitori. Nessuno pensa oggi di essere in pericolo con eventuali rigurgiti neoborbonici. Il fascismo oggi si nasconde altrove, non certo in qualche nostalgico. È la storia democratica, quella delle idee, che ha vinto sulla chiusura, sulla dittatura, sulla morte, sulle leggi razziali, sulle discriminazioni, sulle brame imperialiste. In questo Aprilia potrebbe trovare il giusto collante nel 25 aprile: una rinascita della democrazia che ricostruito una città “morta”. Tutti i giorni unire e non dividere la nazione italiana, perché è in questo giorno che settantuno anni fa il popolo è uscito dalla guerra, là sì stremato e purtroppo diviso, ma in pace e in democrazia. Ritengo che in nome dei principi fondanti la Festa della Liberazione, così come la nostra Carta Costituzionale, si debba riconoscere a chiunque la libertà di manifestare liberamente e civilmente il proprio pensiero. Ciò premesso, ritengo altresì che vadano sempre e comunque condannati i toni accesi e le manifestazioni di violenza deliberatamente poste in essere con ogni mezzo”. Un concetto forse espresso male, ma è lo stesso che ci inviò l’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi quando venne celebrata una messa a San Michele in onore di Benito Mussolini. La libertà è la forza vincente: i fascisti l’avrebbero permesso? No. Matteotti fu barbaramente assassinato. Lui, uno dei tanti. “Dall’alto della sua carica istituzionale del Sindaco Antonio Terra, avrei gradito, come cittadina prima e come consigliere comunale, ha risposto il consigliere Pd Monica Tomassetti- qualche parola in piu’ rispetto a quanto sta accadendo ed è già accaduto lo scorso anno , a Campoverde. Insomma liquidare delle minacce di chiaro stampo fascista con un semplice: vadano condannati i toni accesi e le manifestazioni di violenza deliberatamente poste in essere con ogni mezzo sia veramente poca cosa. E mi domando perché mi stupisco di cotanta pochezza, del resto è lei che lo scorso anno durante il discorso del 25 Aprile in aula consiliare non ha mai pronunciato la parola Partigiani. Mi domando perché degli 80.000 euro dell’infiorata non ha pensato di spendere l’1% di quella cifra per un ricordo legato alla nostra città nel suo ottantesimo compleanno e il 25 Aprile come simbolo di libertà e democrazia. Mi domando perché parte della sua maggioranza si agita per il referendum no trivelle, invocando il reato di induzione all’astensione, mentre Lei non ricorda affatto che l’apologia del fascismo è un reato. Mi pongo queste domande perché Lei quando è stato eletto Sindaco ha giurato sulla Costituzione. Lo so che queste domande non avranno risposte: lei imbottigliato in una maggioranza cerchiobottista-civica-di centro-destra-sinistra-ecologista…. Ma qual è il problema, tanto Lei, come ha dichiarato in Consiglio Comunale, un posto già ce l’ha…. Il resto…. è aria fritta”. Nei prossimi giorni, il sindaco incontrerà l’Anpi per un chiarimento. 25 APRILE: SI RIACCENDE LA MICCIA TRA ANPI ED ESTREMA DESTRA Gravi minacce all’Anpi all’alba della manifestazione di protesta contro la ceri- pagina 15 monia al cippo fascista di Campoverde di Antonello D’Alessandro Il 25 Aprile di ogni anno il cippo commemorativo del battaglione fascista X Mas a Campoverde diventa teatro di scontro tra l’estrema destra, che da anni organizza una cerimonia per ricordare i caduti del battaglione e le forze antifasciste le quali, ricordando tra le altre cose la legge 20 giugno 1952, n. 645 si battono per porre fine a una cerimonia contraria alla carta costituzionale. Quest’anno si sentono tuoni di cannone già dapprima del 25 Aprile in quanto sono state rivolte gravi minacce all’Anpi in vista della manifestazione di protesta. I referenti locali dell’associazione nazionale dei partigiani hanno già denunciatole minacce di ritorsione ricevute da parte degli esponenti di spicco di Militia. Le intimidazioni, registrate su Facebook, riportano testuali parole: “Quest’anno vi prego non scappate come avete fatto l’ultima volta. Non vi vogliamo fare nulla, vi vogliamo solo sfondare! Cercate di venire in molti così ci divertiremo di più! Vi aspettiamo!!! Partigiano, sul berretto tu porti una stella distintivo di razza bastarda, ti faremo ingoiare anche quella. Ti faremo sputare il veleno! PARTIGIANO INFAME LURIDA MERDA! A presto”. Questo uno dei tanti post comparsi sulla pagina facebook dell’Anpi di Aprilia, circolo Vittorio Arrigoni, il quale già ha contattato le forze dell’ordine e formalizzato la denuncia. “Abbiamo ricevuto numerosi attestati di solidarieta’ – ha detto il presidente dell’Anpi Filippo Fasanoper le intimidazioni e minacce da parte di riconosciuti neofascisti dei Castelli che si apprestano a calare su Campoverde il 25. Li abbiamo denunciati. Ci ha fatto molto piacere sentire la vicinanza della societa’ civile, Partiti e Movimenti. Li ringraziamo pubblicamente attraverso il giornale. Non cosi possiamo dire di aver avuto il conforto del Primo cittadino. Lo ringraziamo per averci ricordato il Principio costituzionale della liberta’ di pensiero (art.21) ma non ci e’ sembrato sufficiente date le circostanze. Devo pensare che non e’ stato ben informato. Che altro se no?” IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 16 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 Il corso di aggiornamento per i medici di famiglia si è tenuto sabato 16 aprile presso l’Enea Hotel di Aprilia “LE PATOLOGIE POLMONARI. L’APPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA NELLO STUDIO DELL’MMG” Responsabile scientifico del corso è stato il dottor Stefano Montanari, dirigente medico pneumologo, distretto 1 ASL di Latina di Nicola Gilardi e Gianfranco Compagno “Le patologie polmonari. L’appropriatezza prescrittiva nello studio dell’MMG” è stato il tema del corso di aggiornamento ECM (Educazione Continua in Mediciorganizzato dalla na), MICOM (comunicazione integrata) di Roma, con il contributo incondizionato della casa farmaceutica Menarini e rivolto ai medici di medicina generale (MMG), per intenderci i noterapia”, “Epidemiologia dei tumori del polmone”, “Diagnosi e terapia dell’uso del polmone”, “I device nella terapia inalatoria in pneumologia” e “le polmoniti”. Degli spazi sono stati concessi alle discussione e alle domande da parte dei partecipanti. Al termine del convegno è stato somministrato il questionario necessario all’erogazione dei crediti ECM per gli addetti ai lavori del comparto sanitario. «Il messaggio che vogliamo dare è che nel nostro distretto Asl è stato costituito da 3 anni un percorso per i pazienti fragili affetti da malattie dell’apparato respiratorio: il BPCO - ha detto il dottor Montanari - . I pazienti malati cronici possono chiedere di essere visitati indipendentemente dalla lista di attesa. In futuro con l’apertura della Casa della salute, presso la sede di via Giustiniano, verrà istituito un programma che permetterà ai medici di base di inviare lì i pazienti». La casa della salute, infatti, si occuperà dei malati cronici e i medici che vi aderiranno avranno accesso a servizi importanti per i propri pazienti. Le malattie pneumologiche sono spesso sottovalutate dai pazienti, che diffidano nell’andare dal proprio medico di base per risolvere il problema. Questa trascuratezza non fa che ampliare ed aggravare il problema. Sono trascorsi quasi 25 anni dalla prima pubblicazione delle linee Guida Internazionali Dott. Stefano Montanari medici di famiglia. Il seminario i è svolto sabato 16 Aprile presso l’Enea Hotel di Aprilia. Responsabile scientifico del corso è stato il dottor Stefano Montanari, dirigente medico pneumologo, distretto 1 Aprilia-Cisterna, azienda Asl Latina. Altro relatore oltre al dottor Montanari è stato il dottor Giampaolo Spinelli, Dirigente Medico Oncologo, distretto 1 Aprilia-Cisterna, Azienda Asl Latina, Latina. I temi trattati sono stati molti: “Gestione del paziente asmatico. Diagnosi e terapia”, “BPCO: Appropriatezza prescrittiva e l’uso dell’immu- GINA (Global Iniziative on Astham) sull’asma bronchiale dove l’obiettivo primario era il raggiungimento ottimale del controllo della malattia. Ad oggi, nonostante le indicazioni fornite alla classe medica, molti pazienti risultano scarsamente controllati. Questo conduce alla persistenza dei sintomi, all’insorgenza di frequenti riacutizzazioni spesso accompagnate dall’ospedalizzazione con un importante onere economico e sociale considerando il costo totale della malattia e le giornate lavorative e scolastiche perse, costo che aumenta mano a mano che peggiora il controllo. I motivi vanno ricercati in una scarsa conoscenza della malattia asmatica correlata ad una informazione limitata perché molti pazienti non sanno di avere una infiammazione cronica e anche in caso affermativo non vogliono impiegare per lunghi periodi corticosteroidi inalatori a dosaggi medio-alti per la preoccupazione di eventi indesiderati (corticofobia). Questo evento ha avuto lo scopo di dare ai medici di base, che sono quotidianamente a contatto con i pazienti, degli strumenti per agire prima e meglio nella lotta alle malattie polmonari. Molto importante risulta essere lo sforzo per favorire i malati cronici, che non hanno cioè possibilità di guarire e che devono convivere con delle problematiche persistenti. Il BPCO è importante perché da risposte immediate a questi pazienti fragili, permettendogli di avere dei servizi sanitari fondamentali. Foto di Gianfranco Compagno 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 17 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 18 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 L’evento, organizzato dall’associazione ED - “Essere Donna” , si è svolto sabato 2 aprile presso il liceo “Dante Alighieri” di Latina “IL REATO DI STALKING: A SETTE ANNI DALLA LEGGE COSA È CAMBIATO, QUALI RISULTATI” A fare da relatrici un team di esperte nei vari settori, tutte esclusivamente donne Per approfondire l’argomento di grande attualità, ma soprattutto di grande rilevanza sociale, abbiamo incontrato l’avvocato penalista Silvia Siciliano nel suo studio di Latina di Veronica Alessandrini e Gianfranco Compagno Che lo stalking sia un fenomeno tristemente attuale lo dicono i numeri. Basta pensare che, nella sola Procura della Repubblica di Latina, il 45% dei fascicoli viene iscritto per reati nei confronti di soggetti deboli. Ogni settimana vi sono 30 denunce per stalking, con una cadenza di circa 4 al giorno, vale a dire quasi 1500 l’anno. Questo dato è emerso a più riprese durante il convegno accreditato dall’Ordine dei Giornalisti del Lazio e dall’Ordine degli Avvocati di Latina, intitolato “Il reato di stalking: a sette anni dalla legge cosa è cambiato, quali i risultati”, organizzato sabato 2 aprile presso l’aula magna del liceo classico di Latina “Dante Alighieri” dall’associazione “ED Essere Donna”. A fare da relatrici: il sostituto procuratore della Repubblica di Latina Maria Luigia Spinelli, il sostituto procuratore della Repubblica di Latina Daria Monsurrò, il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Terracina Margherita Anzini, l’ispettore capo della Squadra di Polizia Giudiziaria – Divisione Anticrimine della Questura di Latina Alba Faraoni, la psichiatra psicoterapeuta responsabile del Servizio Salute Mentale Donne DSMPD ASL di Frosinone Avv. Silvia Siciliano Franca Marzella, l’avvocato penalista Silvia Siciliano, la giornalista della redazione di Latina de “Il Messaggero” Monica Forlivesi. Ha moderato il convegno la giornalista e presidente dell’Associazione ED – Essere Donna di Latina Alga Madia. È stato un modo per fare il punto sulla situazione, a sette anni di distanza dall’introduzione del reato, che è stato inserito nel codice penale con l’articolo 612 bis. Prima, infatti, esso era ricompreso in nel più generico delle molestie (art. 660 c.p.), un reato di tipo contravvenzionale: la vittima poteva soltanto denunciare dei fatti che poi, di volta in volta, il pm rubricava come lesioni, ingiuria, minaccia o nel generico reato delle molestie. In un’intervista realizzata dalla collega Elisa Santarelli, di Parvapolis e Comunicare il Territorio.TV, che ringraziamo per l’autorizzazione all’utilizzo, il pm Daria Monsurrò ha affermato: «Il reato dello stalking è molto recente, è stato introdotto nel 2009 e ha già avuto una diffusione molto forte, basti pensare- come sottolineato in apertura, ndr- che nella nostra Procura un 40% dei fascicoli viene iscritto per reati nei confronti di soggetti deboli e, quindi, per stalking e maltratta- menti in famiglia. C’è ancora molto da fare sia a livello di prevenzione che culturale». Il sostituto procuratore Maria Luigia Spinelli ha sottolineato l’importanza di parlare di argomenti attuali come lo stalking, specie in presenza anche dei più giovani, proprio come avvenuto durante il convegno del 2 aprile di fronte alla platea degli studenti del liceo:«Credo che questo convegno possa dare un grande contributo per la conoscenza di questo argomento drammaticamente attuale. Si tratta di una tematica che è bene affrontare a più voci, con più professionalità, per cercare di individuare quelle 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO che sono le criticità dal punto di vista della vittima, per spingerla a denunciare fatti così gravi». L’evento, infatti, è stato caratterizzato da un approccio “multidisciplinare” allo stalking, argomento che è stato sviscerato da più angolazioni: quella legale, quella penale, fino ad arrivare agli aspetti psicologici e al modo in cui la tematica viene affrontata dai mass media. Per approfondire l’argomento di grande attualità, ma soprattutto di grande rilevanza sociale, abbiamo incontrato l’avvocato penalista Silvia Siciliano nel suo studio di Latina. L’avvocato Siciliano è iscritta all’al- ciò spazio dai reati contro la persona, pubblica amministrazione ai reati di violazione urbanistica e ambientale. Come casistica mi sono capitate più difese delle vittime, delle persone offese, e devo dire che ho patrocinato molti casi, tutti con esito positivo. Ma, in qualche occasione, mi è capitato anche di aver difeso i soggetti accusati di stalking» ci ha raccontato. Abbiamo, poi, ripercorso assieme a lei la “genesi” del reato e le sue caratteristiche principali: «Nel 2009 il Legislatore si è reso conto della necessità di porre un freno a questo fenomeno della vio- Alga Madia Maria Luigia Spinelli Alba Faraoni Franca Marzella bo degli avvocati di Latina dal 1997, Cassazionista dal 2010, è stata per 10 anni nel consigliere del direttivo della Camera Penale del tribunale di Latina, prima donna eletta in questo ruolo. Dopo diversi mandati, nelle ultime due tornate ha deciso di non ricandidarsi. «Io sono un avvocato di diritto penale, per- lenza contro le donne e, nel contempo, di individuare gli elementi costitutivi tipici del reato che consentissero di sanzionare condotte cosiddette persecutorie. Affinché un reato possa essere inquadrato come stalking occorre: 1) la reiterazione dei comportamenti; 2) il timore che s’ingenera nella persona offesa di un pericolo per sé o per altri; 3) una sensibile modifica o alterazione delle abitudini di vita della persona offesa. Di questi tre criteri, al di là della serialità che è imprescindibile, gli altri due possono concorrere anche in modo alternativo. Nella maggior parte dei casi gli stalker sono persone che hanno una scarsa considerazione delle regole sociali e in più sono animati da una componente di forte narcisismo, che li porta a ritenere la propria compagna/il proprio compagno di loro proprietà. Lo stalker tende anche a porre in essere comportamenti che privano dell’autostima l’oggetto della Daria Monsurrò Monica Forlivesi loro persecuzione». L’Avvocato ha poi sottolineato l’importanza dell’istituto dell’ammonimento, ancora poco conosciuto ma che potrebbe fare veramente la differenza, se “pubblicizzato” nel giusto modo: «Se sono preoccupata per alcuni gesti, posso andare in una qualsiasi Questura, in cui c’è un pool che recepirà la mia dichiarazione, farà una prevalutazione e poi, se dalla preistruttoria pagina 19 il soggetto in questione risulta un potenziale stalker, verrà ammonito. Se l’ammonizione viene trasgredita, ciò comporterà una procedibilità d’ufficio del reato e anche un aumento di pena, nel caso di processo e condanna. L’ammonimento è uno strumento importante e forte, se venisse pubblicizzato nel modo giusto. Se lo stalker sapesse che ciò che sta facendo potrebbe portarlo ad un ammonimento, la cui trasgressione porterebbe ad una procedibilità d’ufficio, forse rivedrebbe la sua condotta. Di contro le donne vittime di stalking, sapendo che vi è Margherita Anzini Silvia Siciliano questa possibilità, potrebbero usufruirne in maniera molto più massiccia». Info per un primo consulto gratuito: avvocato Silvia Siciliano 0773.693959 [email protected]. Foto di Gianfranco Compagno e per gentile concessione di ED Essere Donna (fotine by Paola Libralato) pagina 20 IL GIORNALE DEL LAZIO 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 Mateo Martinez trionfa nel 1° Memorial Gianfranco Brilli In una cornice primaverile sui campi del Tennis Club Fusco di Aprilia, si è conclusa la prima edizione del Memorial Gianfranco Brilli, il torneo di tennis appositamente organizzato per iniziativa di Alessandro e Fabio Brilli, ma con la collaborazione di tutta la famiglia Brilli, del Tennis Club Fusco, di sponsor e amici, per ricordare un uomo di cui si sente tutta la mancanza. Gianfranco, imprenditore di successo e pioniere del tennis apriliano è stato lì comunque presente nel ricordo di tutti, ad accompagnare giornalmente fino all’epilogo una bella manifestazione protrattasi per due settimane baciate dal sole. I 3^categoria non hanno giocato la loro finale per un’improvvisa indisposizione del Maestro locale Alberto Tosti Croce, questo non inficia i meriti di Alessio Alessandro Brilli con i vincitori Mateo Nicolas Martinez, Franco Agamenone, Fabio Fusco e la moglie Caterina e il nipote Francesco Brilli tare, il tentativo gli riesce fino a condurre questo secondo set per 5 a 2, quando improvvisamente ha pagato il conto per un torneo faticoso e combattuto; a questo punto la rimonta di Virzo è stata inesorabile, chiude l’incontro infilando 5 giochi consecutivi. La finale del tabellone principale si presenta sin dall’inizio molto equilibrata; fino al 3 pari del primo set non si intuisce chi potrà prevalere; poi Martinez strappa un servizio all’avversario e vola sul 5 a 3 per poi chiudere la prima partita 6/4. Nel secondo set Agamenone cerca di spingere aumentando il coefficiente di rischio e questo apre gli scambi a giocate spettacolari, ma, Martinez non cede e impone oggi una solidità superiore chiuAlessandro Brilli dendo anche la seconda partita stralmente dai due argentini; alla per 6/4. Da segnalare l’ottima prestazione dell’Arbitro di presenza del Delegato ProvinSedia, del Giudice Arbitro e del ciale della FIT Lorenzo Fabbri, Annamaria Ferraro moglie suo Assistente, agevolati nel loro del Presidente Regionale Ettore di Gianfranco Brilli, insieme compito dal corretto comporta- Marte, del Giudice Arbitro al nipote Francesco premia mento dei concorrenti, non solo Alberto Cenci, del suo Assistennelle finali ma per tutto il torneo. te Leandro Tenaglia, dell’Arbiil vincitore Martinez All’ottima organizzazione di tro di Sedia Marco Pagani, in rappresentanza dell’AmminiPassalacqua che ha dimostrato questo 1°Memorial Gianfranco strazione Comunale l’Assessore per tutto il torneo un gioco bello Brilli che avrà certamente un alla Cultura e Sport Vittorio seguito nelle stagioni a venire, e solido. Marchitti e il Consigliere DeleL’incontro finale dei 4^categoria hanno fatto da cornice i festeg- gato allo Sport Pasquale De ha contrapposto Gaetano Virzo giamenti di commiato conclusi- Maio, dopo che tutti hanno poral beniamino locale Matteo vi. La premiazione che ha segui- tato la loro testimonianza e il Fusco; il primo set ancorché to la finale, brillantemente con- loro saluto, Alessandro Brilli il combattuto si è chiuso 6/3 per dotta dalla Direttrice di Sfera figlio di Gianfranco, ha comVirzo; la seconda partita ha visto Magazine Marilena Ferraro, non mosso tutti i presenti con il suo il ritorno di Fusco costretto a è stata meno emozionante della intervento sul torneo, ma sopratdare qualcosa in più per rimon- pur bella partita giocata magi- Un momento della premiazione I vincitori Mateo Nicolas Martinez e Franco Agamenone tutto per le belle parole rivolte con amore al ricordo del padre, che ci è piaciuto immaginare lassù fra le poche nuvole portate dal vento, a godersi lo spettacolo sorridente come sempre. m.b. Finale Terza Categoria Tosti Croce Alberto/Passalacqua Alessio p.a.g. Finale Quarta Categoria Virzo Gaetano/ Fusco Matteo 6/3 – 7/5 Finale Torneo Mateo Martinez Franco Agamenone 6/4 – 6/4 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 21 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 22 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 “Pensiamo in grande e rimaniamo a fianco dei giovani” APRILIA - I GIOVANI, IL FUTURO, LE INIZIATIVE. SI RIUNISCE IL CONSIGLIO COMUNALE DEI GIOVANI Deliberate le iniziative concernente il San Michele Young Festival e le commissioni di Antonello D’Alessandro Un programma di attività ricco per tutto l’anno. Questa la costante del consiglio comunale dei giovani, questo il punto sul quale andare sempre a lavorare. Si è svolto il consiglio di Aprile ed i punti all’ordine hanno riguardato il programma di attività, la costituzione delle commissioni e l’Aprilia Original Artist. Dopo l’approvazione del verbale della precedente seduta il presidente Stefano Ruggero ha preso la parola chiedendo di deliberare alcune attività riguardo l’anno in corso ed il preventivo di spesa ai relativi eventi, allegati al documento di delibera: “Con delibera di giunta regionale n. 27/2008 la regione Lazio approva l’allegato B della suddetta delibera che concerne i criteri di erogazione dei contributi ai comuni, ai singoli associati o ai municipi per le spese necessarie ai fini dell’istituzione o gestione dei consigli comunali, municipali o sovracomunali dei giovani. I contributi previsti sono finalizzati alla promozione della partecipazione giovanile, dei processi decisionali locali coinvolgente direttamente i giovani in modo da facilitare la conoscenza delle attività e delle funzioni dell’ente locale mediante la copertura di spese necessarie ai fini dell’istituzione e gestione dei consigli comunali, municipali o sovracomunali. Possono accedere a tali contributi i comuni singoli o associati nonché i municipi presentando richiesta. Questi contributi vengono erogati attraverso la formazio- ne di due graduatorie: la prima dedicata all’istituzione del consiglio comunale dei giovani, la seconda legata all’istituzione dello stesso. Nel nostro caso i criteri della seconda graduatoria la quale prevede un massimo di 5 punti la quale attribuisce: 1 punto per la promozione di un programma di attività annuale (con deliberazione del consiglio e ratificato dall’amministrazione comunale), 1 punto per la sede autonoma esclusiva assegnata dall’amministrazione per lo svolgimento dell’attività, 1 punto per la consegna alla competente struttura facente capo alla presidenza della regione Lazio, entro il 31 marzo di ogni anno, di una relazione attuale sullo stato della condizione giovanile e delle politiche giovanili nel territorio relative dell’anno precedente (che in questa sede abbiamo deliberato lo scorso 26 febbraio) e 1 punto per lo stanziamento sul bilancio comunale della somma destinata a concorrere alla copertura delle spese inerenti l’attuazione del programma di attività del consiglio comunale dei giovani. A parità di punteggio risulterà alto in graduatoria l’ente comunale con il maggior numero di abitanti. Gli importi massimi di spese annuale di finanziamento nell’ambito della disponibilità di bilancio sono di euro 6000 per l’istituzione ed euro 5000 per la gestione. L’entità dei contributi concepiti per l’istituzione e la gestione è pari ad euro 1000 per ogni punto attribuito in sede di valutazione per la richiesta. Le tipologie di spese ammissibili per la gestione sono spese inerenti l’attuazione del programma annuale di attività approvato dal consiglio comunale dei giovani e ratificato dall’amministrazione comunale, spese inerenti la gestione della sede e dell’acquisto di beni di consumo per il funzionamento del consiglio comunale dei giovane. Per mancata realizzazione del programma di attività o il mancato invio del rendiconto delle spese è prevista la revoca totale del contributo concesso. Per questi motivi risulta reale e concreta la possibilità di ottenere un contributo economico regionale che si andrebbe quindi a sommare a quello erogatoci dall’amministrazione locale (pari ad euro 4500). Questo non solo ci permetterebbe di realizzare un vasto spettro di iniziative per la comunità giovanile durante anno in corso ma ci permetterebbe di crescere in maniera esponenziale come realtà presente sul territorio consentendoci di ottenere punteggi di gran consistenza nei prossimi anni”. La proposta è approvata da tutti. Il secondo punto all’ordine del giorno concerne il San Michele Young Festival. Prende la parola ancora il presidente: “Oltre alle attività giovanili con la presenza di ospiti importanti vogliamo combattere la scarsa presenza dei giovani affianco le istituzioni. Non è un problema da sottovalutare ma va affrontato (anche perché spesso purtroppo deriva dalla scarsa informazione). Per questo siamo in procinto di organizzare degli incontro con esperti e personaggi illustri nel settore politico. La proposta riguarda principalmente gli istituti secondari di secondo grado ma è aperta a tutti i giovani vogliosi di conoscere e capire la gestione politica della società. L’evento consisterà in una serie di incontri con esperti, politici, psicologi, insegnanti i quali metteranno a disposizione la loro esperienza cosi da informare giovani cittadini più consapevoli del loro ruolo nella società. Il preventivo che sottoponiamo ala regione Lazio è di euro 6000” Terzo punto all’ordine del giorno alcune comunicazione riguardo la costituzione di alcune commissioni : la commissione scuola cultura e università (commissione composta da Fava Lorenzo, Tedeschi Giulia, Di Micco Giovanni, Del Forno Giulio e Caprioli Valeria), commissione celebrazioni 80 anniversario città di Aprilia, destinata ad esistere dall’8 Aprile sino al 30 Ottobre (Fava Lorenzo, Ruggiero Stefano, Di Micco Giovanni, Beccari Valentina, Caprioli Valeria) . Il quarto punto all’ordine del giorno concernente l’aprilia original artist, relazionato dalla Locatelli, viene rimandato alla prossima seduta. La seduta si chiude prima del solito. Attività per i giovani, questi gli ingredienti che il consiglio propone e coltiva: precisione, zelo, costanza. E si va avanti. 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 23 Il libro di Gianni Cosmi è nato sulla spinta della Fiera di Campoverde, di cui è stato fondatore nel 1986 “I KIWI DI NONNO. DALLE PALUDI ALL’EXPO” È stato il primo sindaco eletto direttamente e riconfermato dai cittadini (1995-2001) racconta Aprilia in un libro di Nicola Gilardi Sindaco di Aprilia dal 1995 al 2001, passando per due elezioni vinte nel ‘95 e nel ‘99, Gianni Cosmi è stato un personaggio di spicco della politica apriliana. Di ispirazione democristiana è stato in grado di guidare il centrosinistra alla guida della città in due occasioni. L’ex sindaco ha scritto da poco un libro molto interessante: “I Kiwi di Nonno. Dalle Paludi all’Expo”, nato sulla spinta della Fiera di Campoverde. Quella che ci ha concesso è stata la prima discussione pubblica fatta ad un giornalista e questo onora il nostro giornale. La sua è stata una vita che lo ha visto vivere i campi coltivati ereditati dal padre e che ha avuto con la terra un contatto importante. La scelta del titolo ha dietro un aneddoto molto divertente che ha coinvolto proprio la nipote Lisa, figlia di Benedetta Cosmi, oggi giornalista importante che vive a Milano e che quando Gianni Cosmi vinceva la sua prima elezione amministrativa nel ‘95 aveva solo 12 anni. «Eravamo al Padiglione Italia dell’Expo - racconta Cosmi -. Mia nipote di due anni vedendo i kiwi diceva: i kiwi di nonno! I kiwi di nonno! Questo fatto incuriosì molto i giornalisti». Non tutti sapevano infatti che il territorio pontino ben si presta alla coltivazione dei kiwi, da qui la voglia di raccontare questa storia, che poi si lega ad Aprilia, alle sue origini ed alla sua storia recente. Dopo quell’episodio Gianni Cosmi ha colto la palla al balzo: «Il 15 di giugno mia figlia Benedetta aveva organizzato un convegno sui kiwi al quale ho partecipato. Il libro parte da questa discussione». In quella occasione gli spunti erano moltissimi, perché Aprilia, nella sua vastità territoriale ha visto passare molte storie, a partire dall’uomo di Neanderthal i cui resti sono stati trovati al Circeo, così come il passaggio delle truppe dei soldati dell’Antica Roma sulla via Appia, poi la costruzione della città nell’epoca fascista dopo l’imponente operazione di bonifica. La guerra e lo sbarco di Anzio, i bombardamenti ed infine la ricostruzione. «I kiwi sono arrivati alla provincia di Latina nei primi anni ‘70 - prosegue Cosmi -. Il nostro è un territorio antico dove di storia ne è passata tanta. Ci sono delle eccellenze che sono state create dagli uomini stessi di questo territorio». Una parte del libro è dedicata all’agricoltura di domani: agricoltura a km 0, prodotti biologici, basso impatto. Molto interessante è il capitolo sulla città che ha governato per molti anni: «Il capitolo di Aprilia, parla anche un po’ di me. Questa è una città nata per caso. La creò Mussolini, insieme ad altre città, per scopi suoi, dandogli delle vocazioni che sono state tutte perse. Le persone che ci abitavano venivano da fuori. Erano città senza anima, non c’è mai stato senso di appartenenza. Chi ha ricostruito la città dopo la guerra lo ha fatto con disaffezione per via di chi l’aveva costruita: basti vedere che il campanile non venne ricostruito, la casa del fascio venne distrutta». Queste pagine sono nate dalla volontà di Gianni Cosmi di parlare di quello che lui chiama “l’universo contadino” che si intreccia per tantissime storie. Molte sono comuni a tutti gli apriliani e ripercorrono la storia cittadina che è la base sulla quale ci troviamo oggi. Tenere a memoria ricordi ed eventi è importante per unirsi attorno ad un vissuto che ci dice chi siamo. 4 Gianni Cosmi sotto l’enorme figueira portata da Mostardas (nel 1996 era un piccolo ramo) pagina 24 IL GIORNALE DEL LAZIO 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 pagina 25 Non mantenuta la promessa strappata un anno fa all’Assessore ai servizi sociali Eva Torselli e al direttore della Multiservizi Fabio Biolcati Rinaldi di ospitare suo fratello Massimo all’interno del Giardino dei Sorrisi DONATELLA COCCIA NON SI ARRENDE HA RIPRESO LA PROTESTA SOTTA LA SEDE COMUNALE DI PIAZZA ROMA Questa volta con il supporto del movimento 9 dicembre “i Forconi” Donatella Coccia non si arrende e a un anno di distanza dal sit in no stop sotto al Comune di Aprilia torna sotto al municipio per contestare le carenze dell’assistenza fornita dai servizi sociali. L’intenzione di riprendere la protesta era già stata annunciata con una lettera diramata il 7 marzo scorso, contenente le ragioni del suo scontento. La promessa strappata un anno fa all’Assessore ai servizi sociali Eva Torselli e al direttore della Multiservizi Fabio Biolcati Rinaldi di ospitare suo fratello Massimo all’interno del Giardino dei Sorrisi, sbloccando le liste di attesa per i disabili che da tempo aspettano di poter entrare all’interno del centro diurno di via Giustiniano non è ancora stata mantenuta. Intanto Donatella, che da sola si prende dura di due disabili al 100%, il fratello di 47 anni disabile dalla nascita e la madre, finita sulla sedia a rotelle in seguito ad una grave malattia che l’ha colpita 10 anni fa, a partire dal 1° marzo si è vista decurtare le ore di assistenza Adi per il fratello, passate da 15 a 5 ore settimanali per colpa dei tagli al budget dei servizi sociali, mentre in base alla volantini, accompagnata dai referenti del Movimento 9 dicembre, ha ripreso il suo sit in no stop sotto la sede del municipio, imprimendo sugli striscioni le ragioni della sua protesta e avviando una raccolta firme per chiedere le dimissioni del Sindaco Antonio Terra. “La politica di Aprilia- si legge sui manifestiuccide il sociale. Ci hanno rubato il passato ed il presente, hanno leso la nostra dignità di esseri umani. Non permettiamogli di rubare il futuro dei nostri figli. La nostra disinformazione rafforza e accresce il loro falso potere e indebolisce il popolo. Cacciamoli via tutti e mettiamoli nelle loro vergognose liste di attesa”. Sotto un lungo elenco di sprechi di denaro pubblico male utilizzato, tra cui 9 milioni di euro garantiti dall’Europa per le opere dei Plus, i 20mila euro garantiti dal comune di Aprilia quale contributo per realizzare l’infiorata più grande del mondo, dal costo complessivo di 75 mila euro, modifica dell’Isee disposta dal governo centrale, che ha inserito anche le indennità di accompagno nel reddito, la famiglia e molte altre famiglie di Aprilia non avrebbero più diritto nemmeno alle 6 ore settimanali di assistenza Sad. Le ore di assistenza Adi alla fine non sono state decurtate, tuttavia Donatella ha ripreso la battaglia per i diritti dei disabili di Aprilia. Per questi motivi lunedì 18 aprile, Donatella, munita di striscioni e 600mila euro stanziati per le spese legali e altre 600 mila circa per la videosorveglianza. A fare da sfondo il maxi debito della Multiservizi da 15 milioni 420 mila euro e stipendi da 110mila e 90mila euro l’anno garantiti al direttore della Multiservizi Fabio di Gianfranco Compagno Biolcati Rinaldi e al dirigente del III settore Vincenzo Cucciardi. Un’enorme sperpero di denaro pubblico, secondo Donatella, mentre le risorse per i servizi sociali si riducono ancora. Una coperta sempre più corta, tanto da non garantire più risposte adeguate ai cittadini. “Avevo interrotto il sit in dello scorso anno- spiega Donatella- perché avevo creduto alle promesse datte dall’assessore e dal sindaco dopo lo sciopero della fame e della sete. Promesse non mantenute. Ora non me ne andrò finchè non vedrò atti concreti”. Foto di Gianfranco Compagno pagina 26 IL GIORNALE DEL LAZIO Ventisette nuovi ispettori ambientali ad Aprilia Ha avuto luogo questa presso l’Aula Consiliare del Comune di Aprilia, la cerimonia di consegna dei decreti sindacali nomina dei ventisette nuovi ispettori ambientali comunali volontari. Questi hanno superato lo specifico corso di formazione avviato dall’Amministrazione lo scorso settembre e già a partire dalla prossima settimana opereranno sul territorio comunale, allo scopo di prevenire e segnalare, in ausilio alla Polizia Locale, gli eventuali illeciti di natura ambientale. Alla cerimonia odierna, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, sono intervenuti il Sindaco Antonio Terra e l’Assessore all’Ecologia e Ambiente Alessandra Lombardi. “Riteniamo che la pulizia e il decoro ambientale di una Città – ha commentato il Sindaco Terra – debbano essere il primo obiettivo dell’Amministrazione, anche perché sono tra le prime istanze che i cittadini rivolgono ai loro amministratori. Siamo certi che questa nuova figura di volontariato, scelta e voluta dal Comune di Aprilia, potrà dare un significativo contributo di civiltà e senso civico a beneficio di tutta la collettività”. 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 È venuto a mancare l’artista apriliano Riccardo “Woody” Ridolfi Il 18 aprile 2016 è venuto a mancare all’età di 53 anni l’artista apriliano Ricc a r d o “Woody” Ridolfi. Il Sindaco Antonio Terra, a nome proprio dell’intera Amministrazione Comunale, esprime cordoglio e vicinanza alla famiglia per la grave perdita. Dello stimato Riccardo Ridolfi si ricorda l’atipicità che ne caratterizza la produzione artistica, derivante da una grande sperimentazione di materiali e colori. Con lo pseudonimo di Woody ha firmato nel 2000 uno dei quadri della pinacoteca comunale e, tra il 2012 e il 2013, è stato curatore del progetto “Datti spazio”, laboratorio per la realizzazione di un’opera d’arte collettiva con materiale di riciclo. Il quadro completato, “Nella notte buia danzano”, è stato poi esposto l’8 luglio del 2013 sulla facciata del plesso scolastico “Marconi”. IL GIORNALE DEL LAZIO 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 pagina 27 Evento organizzato dai promotori finanziari di Banca Mediolanum, lunedì 4 aprilia presso l’Enea Hotel di aprilia “BANCHE: QUESTA VOLTA È DIVERSO” “L’evoluzione ed i cambiamenti di ieri oggi e domani del sistema bancario” Relatore unico il professor Salvatore Cataldo: “Non bisogna più guardare alla remunerazione, ma alla solidità della banca Si è parlato di bail- in, ovvero del rischio degli azionisti, obbligazionisti, ma anche dei correntisti di Noemi Reali “L’altro giorno sono stato in banca e ho chiesto dove dovevo andare per versare... mi hanno risposto dall’impiegato con il passamontagna a pois” con questa battuta Ficarra e Picone, in un loro sketch, ironizzano sulla situazione delle banche italiane. Il video è stato proiettato in apertura dell’evento organizzato dal gruppo Mediolanum “Banche: questa volta è diverso. L’e- voluzione ed i cambiamenti di ieri oggi e domani del sistema bancario” che si è tenuto lunedì 4 aprile, con inizio dalle ore 18:30 presso l’Enea Hotel, via del Commercio 1 ad Aprilia. L’evento è stato organizzato dall’agenzia Mediolanim di Aprilia di via Aldo Moro, 41, hanno collaborato i promotori finanziari: Mauro Domina,Vanni Condoluci e Stefano Sordini supervisori (SPV), Stefania Gatta private banker, Riccardo Sarnelli, Sandro Turco Livery, Rita Pretonzio e Stefania Vaccaro family bankers. Mauro Domina , manager del gruppo Mediolanum, interviene in seguito alla proiezione del video. “La banca Mediolanum è tra le banche più solide. L’intenzione con questi incontri è di dare alla gente degli strumenti validi per valutare da soli ciò che hanno di fronte.” spiega Mauro Domina. Delle persone presenti all’evento un 70% sono clienti mediolanum, mentre un 30% è composto da gente nuova che si sta avvicinando al sistema. “Siamo una banca di imprenditori e non di dipendenti, questo è un nostro punto di forza. La serata di oggi è un nostro investimento.”spiega Mauro Domina. Successivamente interviene Salvatore Cataldo, 57 anni, insegnante di diritto ed economia dei mercati finanziari presso l’università La Sapienza di Roma e altre realtà di forma- zione. Cataldo spiega lo scenario attuale ed i nuovi paradigmi della finanza globale: una volta i titoli si distinguevano in due categorie: rischiosi ( azioni) e sicuri(obbligazioni).Si passa poi a parlare delle banche di maggiori dimensioni che hanno creato all’interno della propria area finanza unità dedicate alla gestione di portafogli di titoli e derivati, sviluppando un’attività di negoziazione su posizioni di proprietà, ampliando la rilevanza del trading book. In conclu- sione del suo discorso il professor Cataldo fa un’introduzione sul bail-in. Il bail-in prevede che gli azionisti contribuiscano con i propri fondi a risolvere la crisi della banca stessa nel caso in cui questa possa avere ripercussioni sulla stabilità del settore banca- rio e finanziario. Un principio base del bail-in è che chi detiene strumenti finanziari più rischiosi contribuisca in misura maggiore all’eventuale azione di risanamento. Con questo nuovo sistema, infatti, gli azionisti sono i primi chiamati ad intervenire. Solo a seguire e solo se il contributo degli azionisti non fosse sufficiente, verranno chiamati a contribuire coloro che detengono altre categorie di strumenti. Le categorie di strumenti finanziari emessi della banca che sono interessate dal bail-in sono: azioni e altri strumenti finanziari assimilati al capitale; titoli subordinati senza garanzia; i crediti non garantiti; depositi superiori a 100.000 euro delle persone fisiche e delle piccole e medie imprese. Un consiglio che viene dato al risparmiatore è di farsi qualche domanda in più perché l’ investimento non è più sicuro, anche se delle banche solide si possono trovare come la Mediolanum. “Non bisogna più guardare alla remunerazione, ma bisogna rendersi conti se i nostri soldi investiti presso quell’istituzione li rivedremo o meno” afferma il professor Salvatore Cataldo. Mauro Domina conclude l’incontro ringraziando tutti i presenti: “Abbiamo creato questa banca come volevamo fin dall’inizio con un rapporto duraturo e personale con i clienti”. Foto di Gianfranco Compagno IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 28 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 METTICI il CUORE Spazio di riflessione sulle PROFESSIONI di AIUTO “Prendersi cura di una persona prima di essere una professione è un’attitudine che nasce, cresce e si sviluppa con il tempo e la consapevolezza. Chi fa questo lavoro lo fa per scelta e convinzione. L’amore verso gli altri non nasce improvvisamente ma si evolve e migliora nel tempo. Prendersi cura dell’altro è il modo più gentile di stare al mondo. Curare significa prendersi cura, coccolare, alleviare. Nessun farmaco arriva dove può un sorriso e una carezza.” di CINZIA DE ANGELIS Carissimi lettori e lettrici, I fatti di cronaca di questi ultimi tempi ci costringono a fermarci e a riflettere su alcune professioni che hanno come obiettivo primo il benessere e la cura verso le persone. Bambini e anziani picchiati, maltrattati, lasciati incustoditi e abbandonati da chi doveva prendersene cura. Purtroppo, come tristemente accade, fa più rumore un albero che cade rispetto a una foresta che cresce e, così facendo, si rischia di “macchiare” tanti professionisti capaci e instancabili che amano profondamente il proprio lavoro e si distinguono in termini di umanità e di professionalità. Questo spazio nasce per conoscere da vicino le storie di diversi professionisti che ogni giorno sono a contatto con la sofferenza di persone fragili, bisognose di cure e di attenzioni speciali. E’ un’occasione preziosa per tutti noi per capire cosa si nasconde dietro la scelta di un mestiere tanto delicato e difficile. Una volta si affermava che alcune professioni come il medico, l’infermiere e l’insegnante dovessero essere prima di tutto una “missione” e poi un lavoro. È ancora così? In questi lavori è così indispensabile “avere un cuore”, un livello di empatia differente? Io ho avuto la fortuna di incontrare alcune persone speciali e di raccogliere le loro storie fatte di ordinaria fatica e di straordinaria bellezza. Oggi desidero presentarvi la storia di Roberta Fiorentini, una giovane infermiera che lavora in una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA). Roberta si presenta puntuale all’appuntamento, si scusa perché non è truccata, “ha appena finito il turno di notte” mi dice, eppure malgrado questo mi viene incontro e mi sorride e lo fa prima di tutto con gli occhi. Ha un viso luminoso e penso che già questo potrebbe bastare per far arrivare il sole nel suo reparto, tra i suoi pazienti. Eggià. Roberta, come il sole brilla, mette già di buonumore. Potrebbe fare mille lavori Roberta eppure ha scelto l’unico dove il sole non sempre c’è e, purtroppo, a volte, nel suo reparto bisogna inventarlo. Le chiedo se prende un caffè, ne sorseggiamo uno con calma insieme. I suoi gesti sono delicati. Ringrazia e sorride spesso. E’ una persona abituata ad essere educata, penso tra me. Sono proprio i piccoli gesti quotidiani a mostrare un po’ del nostro mondo nascosto, a svelarci, nostro malgrado. Mi chiede, un po’ emozionata, da dove cominciamo. Prendo la mia lista sul tavolo dove con cura avevo preparato le domande. Ma decido, in quell’istante preciso, che non ho bisogno della lista. Faccio come si fa con una vecchia amica. Lascio che si racconti così come viene, con la stessa naturalezza con la quale abbiamo condiviso un caffè. E Roberta inizia a tornare indietro nel tempo, a cercare il motivo della scelta del suo lavoro. “Il primo contatto con questa professione è avvenuto alle scuole medie, ricordo ancora molto bene quella giornata … avevo una curiosità infinita mentre aspettavo l’arrivo della Volontaria della Croce Rossa per la lezione di primo soccorso. E’ incredibile, riesco a ricordare ancora i suoi movimenti ed il tono di voce così delicati e diretti. Dopo un’ora di lezione sentivo crescere l’adrenalina e la mia curiosità per chi indossava quella divisa. Ma la vera scelta per me credo sia avvenuta grazie ad una cara zia, Rossella, che io chiamavo zia ma che in realtà era la cugina di mia madre; dico era perché lei oggi non è più qui con noi, purtroppo. Lavorava al Fatebenefratelli di Roma, mi ha vista nascere e crescere ed io ho visto lei negli anni svolgere la sua professione con passione e dedizione come nessuno mai. Era dotata di un’empatia eccezionale, sapeva aiutare i suoi pazienti nel modo giusto. Mi ha lasciato una bellissima eredità. Oggi la sua professione è anche la mia, sono infermiera dal 2009, ho iniziato con qualche turno in ambulanza poi con le assistenze domiciliari ed ora sono sette anni che lavoro in una RSA a Roma. Roberta ad un certo punto si ferma. E’ come se fosse disturbata da un pensiero. Ma poi continua: “Spesso mi capita di ascoltare alcuni discorsi dove sento parlare con molto rammarico di infermieri di serie A e di serie B. E trovo che questo sia sciocco perché la mia non è una professione che può essere suddivisa in classi di importanza. Chi lavora in ambulanza o in emergenza non è da meno di chi, come me, lavora in una residenza per anziani. Si sceglie di diventare infermieri anzi di essere infermieri, perché la nostra è una professione e molto spesso è lei che sceglie noi. E’ una professione d’aiuto dove devi dare tutta te stessa, anche quando sei stanca, anche quando mille pensieri ti affollano la mente e ti impediscono di concentrarti come vorresti, eppure devi erogare una qualità di assistenza ottimale in qua- Roberta Fiorentini lunque condizione. E’ molto faticoso, in alcuni giorni … ma tutto questo viene ripagato dai mille grazie, dai sorrisi, dalle risate dei pazienti e anche dalle risposte più burbere perché poi riusciamo a capire anche quelle. A volte l’imposizione di alcuni meccanismi lavorativi, la presenza di ingiustizie professionali e retributive negli anni rischiano di inaridirci un po’; ecco io vorrei parlare a quei colleghi e dire loro di non permettere a questi elementi di disturbo di “snaturalizzarli”, di impoverirli ma di continuare a lavorare con la passione che ci ha spinto verso questa professione…. Che poi fa rima con Missione, giusto? Hai parlato di sofferenza, Roberta. Che cosa provi di fronte al dolore? Il primo impatto? Beh la sofferenza spaventa. Nessun essere umano è preparato a vedere il dolore in un altro essere umano. Per me la sofferenza non è vedere una ferita aperta ma il dolore nelle persone, quello che umanamente non capisci fino in fondo. Cercare di accogliere quel dolore e a lenirlo, quando questo è possibile, è quanto ho imparato per essere utile nella mia professione. I recenti fatti di cronaca ci mostrano delle infermiere maltrattare i pazienti. Secondo te perché? Sono situazioni inaccettabili per noi che svolgiamo questo lavoro. In queste persone vedo una rabbia repressa, tanta insoddisfazione che sfocia e che viene veicolata in modo sbagliato. Vedo in loro qualcosa di aberrante. Non credo che una persona sana possa agire in maniera così crudele. Invece, raccontami Roberta, quali sono gli aspetti positivi del tuo lavoro? Ogni turno non è mai un vuoto a perdere, ti lascia sempre una traccia, una storia. I miei pazienti, spesso, si raccontano. E mi fanno ridere. E’ sorprendente sentire quanta vitalità hanno dentro di loro, malgrado gli acciacchi. E qualcosa di negativo? Spesso mi sembra di non aver fatto abbastanza. A volte vorrei fare di più. Non so … una parola, un gesto … vorrei avere più tempo, meno fretta. Hai un ricordo particolare da raccontarci? Io ero ancora tirocinante e avevo il compito di tranquillizzare i pazienti nelle sala di preanestesia. A distanza di tempo, sono stata fermata da un paziente che mi ha ringraziato perché si è ricordato di me: “Mi sono addormentato e risvegliato con i tuoi occhi, mi ha detto, mi hanno accompagnato nel lungo percorso verso la guarigione”. Da quel giorno ho capito che direttore Bruno Jorillo anche uno sguardo o una carezza possono curare e fare del bene, e che i nostri gesti, anche i più semplici, per chi è in un momento di fragilità, sono molto importanti. Non va dimenticato. Perché chiaramente, vale anche il contrario. Conclusione Ci prepariamo per congedarci l’una dall’altra. Roberta andrà a riposare stasera e io a riordinare le sue parole. Mentre Roberta si stropiccia gli occhi, penso con rammarico che un’infermiera come lei e come tanti altri, non sarà presente nei salotti buoni o nei programmi televisivi che contano. Semplicemente perché il bene non fa notizia. Eppure il bene è come quella foresta che continua a crescere, malgrado tutto, senza far rumore. Aspettiamo le vostre domande e per chi vuole può scriverci per raccontarci la sua Storia di Straordinaria Bellezza scrivendoci a [email protected] . Fotoreporter Daniele Cancelli IL GIORNALE DEL LAZIO 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 pagina 29 CHE COSA E’ L’ AUTOSTIMA? PERCHE’ PARTECIPARE AD UN CORSO SULL’AUTOSTIMA? L’autostima e’ il valore che diamo a noi stessi attraverso il nostro dialogo interiore, e’ assumersi la responsabilta’ delle vittorie e dei fallimenti che caratterizzano la nostra vita, e’ avere sempre fiducia in cio’ che facciamo e su come lo facciamo ma e’ soprattutto quello che pensiamo su noi stessi e come lo pensiamo. Le persone dotate di alta autostima, si riconoscono per queste caratteristiche: -Accettano e rispettano se stessi -Possiedono una fiducia incrollabile -Hanno la capacita’ di gestire i loro stati d’animo -Vivono gli insuccessi come esperienze - Sono sempre pronti a rimettersi in gioco - Vivono ogni istante come un nuovo inizio Le persone con bassa autostima si riconoscono invece da queste altre caratteristiche: -Sono dominati dall’insicurezza -Decidono ogni cosa con ansia e paura -Rimandono le scelte da fare -Vivono gli insuccessi come fallimenti - Sono pervasi da un senso di inferirita’ Hanno fifficolta’ nei rapporti interpersonali Per saperne di piu ti aspetto sabato 7 maggio ore 10/13 corso mattutino oppure ore 16/19 corso pomeridiano per conoscere e capire in quale futuro vuoi vivere. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 30 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 ASSOCIAZIONE UN RICORDO PER LA PACE: NUOVA RICERCA SUI SOLDATI DISPERSI NEL 1944 “RESTITUIAMO ALLE FAMIGLIE I PIASTRINI DEI SOLDATI MORTI NEL NOSTRO TERRITORIO !” di Elisa Bonacini unricordoperlapace.blogspot.it [email protected] Dopo l’esito positivo della ricerca del crash point (punto di impatto) del bombardiere B25 USA precipitato ad Ardea il 19 luglio 1943, che ha destato molto interesse anche negli Stati Uniti, nuova missione in corso per l’Associazione “Un ricordo per la pace”. La nuova ricerca ha come obiettivo i dispersi in guerra nel territorio pontino nel 1944 dopo lo sbarco alleato sul litorale di Anzio e Nettuno. L’impulso al nuovo lavoro di “Un ricordo per la pace” proviene dalle famiglie di alcuni soldati statunitensi che ancora oggi, dopo tanti anni, non si rassegnano alla perdita dei loro congiunti in guerra. Negli Stati Uniti sono definiti “M.I.A.” che è l’acronimo di “Missing in action”, cioè “dispersi in azioni di guerra” . E’ infinito il dolore che queste scomparse provocano ancora oggi in queste famiglie che hanno dovuto accettare il grave lutto senza potere avere più notizie dei propri cari, senza nessun riferimento spesso neppure al luogo dove poter rivolgere loro una preghiera. Una piaga che non si rimargina mai, una triste esperienza anche personale, per avere visto la sofferenza di mio padre che per tutta la vita cercò di avere notizie del fratello Sottotenente dei Bersaglieri Dante Bonacini disperso in Russia nel 1943 . Una tematica quella dei soldati dispersi in guerra che ci sta quindi particolarmente a cuore e che abbiamo affrontato più volte nell’attività della nostra Associazione che, ricordiamo, è stata promotrice con il veterano britannico Harry Shindler dell’ iniziativa dei monumenti ad Aprilia in memoria di Eric Fletcher Waters e dei caduti senza sepoltura a seguito dei combattimenti del 1944 . I memoriali realizzati dalla Città di Aprilia sono stati inaugurati il 17 e 18 febbraio 2014 alla presenza delle Autorità militari e civili, delle Ambasciate Britanniche, Statunitensi e Canadesi e del cantante di fama internazionale Roger Waters, mitico leader dei Pink Floyd. Il raggio di azione delle indagini è ora in particolare quello della zona di Cisterna, dove a fine gennaio del 1944 avvennero cruenti combattimenti tra gli opposti schieramenti alleati e germanici, che causarono migliaia di vittime. In rappresentanza della mia Associazione “Un ricordo per la pace” voglio rivolgere un appello a chiunque abbia rinvenuto e possegga attualmente un piastri- no militare identificativo di soldati americani o di altra nazionalità, affinché attraverso il contatto con le Ambasciate di riferimento tali piastrini possano essere restituiti ai legittimi eredi. Un gesto nobile che spero molti possano compiere con generosità e di cui l’ Associazione “Un ricordo per la pace” si fa promotrice e centro di raccolta. Si prega pertanto chiunque sia in possesso di piastrini militari rinvenuti non necessariamente a Cisterna, ma anche negli altri territori coinvolti nei combattimenti del 1944, di prendere contatto con l’Associazione “Un ricordo per la pace” all’indirizzo e-mail [email protected] o telefonicamente al 3280751587. La nostra Associazione curerà la procedura formale di consegna del piastrino, indicando all’Ambasciata i nominativi delle persone che lo hanno rinvenuto e custodito per tutti questi anni e che hanno aderito con il cuore a questa iniziativa. E vorrei terminare, quale stimolo di riflessione e di condanna della guerra in ogni tempo, con la celebre frase tratta da un pezzo dei Pink Floyd che Roger Waters ha voluto far incidere in inglese e italiano sul marmo dell’obelisco in memoria del padre Eric e di tutti i caduti senza sepoltura (presso il Liceo A. Meucci di Aprilia) : “Ashes and diamonds -Foe and friend -We were all equal in the end” cioè “Cenere e diamanti -nemico e amico - eravamo tutti uguali alla fine” . IL GIORNALE DEL LAZIO 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 pagina 31 IL DOTT. GIUSEPPE GRECH PORTA AD APRILIA DA LOS ANGELES UNA TECNICA INCREDIBILE IL PRIMO ED UNICO AUTORIZZATO IN ITALIA L’INTRODUZIONE DI UN TRATTAMENTO SULLA RECESSIONE GENGIVALE OPERARE SENZA PUNTI DI SUTURA, Bisturi ED INNESTO DI tessuto connettivo!!! per la battaglia che sta portando avanti contro il Fluoro e per il successo che ha avuto il suo Libro “FLUORO ? NO GRAZIE! Insomma Dott Grech Lei è sempre pieno di risorse. La ringrazio per la presentazione e soprattutto per i complimenti . Vede io amo il mio lavoro, tra l’altro sto conducendo anche una ricerca sui benefici dell’Aloe nel cavo orale, soprattutto sulla malattia paradontale e gengiviti. Avrò i risultati a dicembre ma Certo. La recessione è una perdita di tessuto gengivale lungo il margine gengivale. Ciò può verificarsi a causa di malattia paradontale (gengivite, parodontite, parodontite avanzata), il naturale processo di invecchiamento, o abitudini abrasive quando si tratta di lavare i denti. Ci accorgiamo di avere una recessione gengivale quando la struttura della radice del dente viene esposto. Ciò significa che la carie e altri problemi possono rivoluzione concettuale nella terapia mucogengivale, ma come una metodica più evoluta in continuità con la storia della chirurgia paradontale, con il fine di migliorarne l’accuratezza e la delicatezza nel trattamento durante la pratica quotidiana. Inoltre, come appare evidente nella storia degli innesti gengivali, la ricerca su nuove metodiche rimane attiva e in evoluzione. La PST è la semplice dimostrazione di come non ci sia una procedura posso già annunciarvi che i risultati saranno sconvolgenti. Mi piace migliorare e avere nel mio studio tecniche innovative e soprattutto INDOLORE a disposizione dei miei pazienti. Ad esempio la sedazione cosciente, grazie a questo macchinario molte persone ,adulte e bambini, hanno sconfitto la paura del dentista. Ma questa nuova tecnica che ho acquisito in America è straordinaria. Dr. Grech questa nuova tecnica chirurgica Pinhole (PST) per quali casi può essere utilizzata? Questa è una metodica che si utilizza per le recessioni gengivali. Dr . Grech nei sui numerosi articoli avrà già parlato della recessione gengivale, può darci, in breve, una rinfrescata sull’argomento e perché deve essere preso così sul serio? influenzare i denti lungo il margine gengivale e sotto di esso. Ci dica allora che cosa è la tecnica chirurgica Pinhole (PST) ? La Tecnica chirurgica Pinhole è una soluzione minimamente invasiva per il trattamento delle recessioni gengivali. E’ una procedura priva di sutura e senza bisturi per correggere la recessione gengivale. Dott Grech Lei sta dicendo che riesce ad operare e riposizionare la gengiva senza incidere con il bisturi e mettere punti di sutura? Si esattamente. La tecnica chirurgica Pinhole (PST) è una tecnica priva di incisioni e sutura che si basa sui cinque principi della microchirurgia atraumatica e sulla guarigione per prima intenzione della ferita. La tecnica PST non si propone come una paradontale che al giorno d’oggi non possa avere benefici dell’essere effettuata in modo ancora più accurato e delicato. Come viene eseguita la tecnica chirurgica Pinhole ? Viene utilizzato un ago per fare un piccolo foro nella parte esistente del tessuto gengivale del paziente. Attraverso questo foro stenopeico, strumenti speciali vengono utilizzati per allentare delicatamente il tessuto gengivale. Questi strumenti aiutano ad espandere e far scorrere il margine gengivale per coprire la struttura radicolare esposta. Non ci sono innesti, senza suture e senza incisioni con il bisturi! Essa comporta semplicemente la regolazione del tessuto esistente. Quali sono i vantaggi della Tecnica chirurgica Pinhole (PST) Dr. Grech? Dott Giuseppe Grech perfezionato in chirurgia orale, endodonzia, protesi paradontologia, implantologia Master 2 livello chirurgia orale università la Sapienza Master 2 livello in Paradontologia università La Sapienza Per porre le domande al dott Grech Giuseppe scrivi a: [email protected] INFO 06.9276800 333.3949769 Il Dr. Grech Giuseppe è il primo paradontologo unico in Italia esperto e autorizzato ad utilizzare questa nuova tecnica, inventata e brevettata a Los Angeles dal Dentista DR John Chao, nota come Pinhole Surgical Technique. DR. Giuseppe Grech Lei è Odontoiatra perfezionato in Chirurgia Orale e Impianto, Protesi- Endodonzia- Parodontologia ed ha conseguito il Master II livello chirurgia orale presso l’Università la Sapienza. A breve terminerà un altro Master, quello di Parodontologia. Ed oggi è anche tra i primi 200 professionisti in tutto il mondo perfezionati nella nuova tecnica chirurgica Pinhole . Noi la conosciamo non solo per la sua professionalità ma anche I vantaggi di questa tecnica sono molteplici: - MENO DISAGIO PER IL PAZIENTE DOPO IL TRATTAMENTO -RECUPERO VELOCE PER IL PAZIENTE RISPETTO AD UN INNESTO TRADIZIONALE -NON NECESSITA DI PUNTI DI SUTURE SCOMODE -NON NECESSITA DI BISTURI O STRUMENTI CHIRURGICI INVASIVI -NESSUNA NECESSITA’ DI PRENDERE IL TESSUTO DEL DONATORE DAL PALATO DEL PAZIENTE -ECCELLENTI RISULTATI NATURALI E DURATURI Questa tecnica dott. Grech è senza dubbio fantastica. Bisogna essere un chirurgo qualificato come Lei per poterla eseguire senza problemi? E’ importante essere qualificati in Chirurgia e Parodontologia , fondamentale è la conoscenza dell’anatomia. Comunque per praticarla bisogna avere la certificazione de Alhambra Dental Group di Los Angeles. Dott Grech la ringraziamo per il tempo che ci ha dedicato e per averci reso partecipe di questa interessantissima tecnica innovativa che ha portato dall’America e che viene praticata solo da Lei in Italia. Il dentista non piace a molti ma sapere che ci sono tecniche ed in particolare un dottore in grado di non far sentire dolore è un sollievo. Ma grazie a Lei è stato un piacere parlarvi della tecnica chirurgica Pinhole. E un saluto speciale ai miei lettori. Grazie. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 32 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 LE TARTARUGHE GIGANTI AFRICANE INAUGURANO LA STAGIONE 2016 DI ZOOMARINE Da venerdì 25 marzo grandi emozioni… Anzi no, GIGANTI, con l’arrivo di nuove amiche: le TARTARUGHE GIGANTI AFRICANE e NATALINA, la piccola pinguina! Il 25 marzo Zoomarine, il Parco divertimenti di Roma, ha festeggiato l’apertura della stagione 2016 con la presentazione delle sue nuove ospiti: le Testuggini giganti africane (Geochelone sulcata), la tartaruga terrestre più grande del continente africano e tra le più grandi al mondo. Una specie originaria delle zone aride dell’Africa, erbivora e mansueta. Gli esemplari di dimensioni maggiori possono raggiungere una lunghezza di 85 cm, un peso di 100 kg e la loro vita può arrivare a toccare il traguardo del secolo! Gli esemplari ospitati a Zoomarine sono 16: 5 adulti e 11 giovani, tutti nati in ambiente controllato e provenienti da un allevamento amatoriale. Dopo l’arrivo dei Pinguini, approdati a Zoomarine la scorsa stagione, il Parco allarga la sua famiglia, che conta più di 42 specie animali, dando il benvenuto a questi giganti esemplari di tartaruga africana e a Natalina, la prima pinguina africana nata al Parco il 25 dicembre scorso. I genitori di Natalina, indiscussi romantici in quanto monogami, sono sempre al fian- co della piccola che, ad oggi, mangia da sola e pesa circa 3 kg. Da subito papà Rico si è preso cura dell’uovo alternandosi con mamma July e covandolo per 40 lunghi giorni. Entrambi molto protettivi, la seguono passo passo nell’inserimento all’interno del gruppo. A 2 mesi dalla nascita, Natalina ha fatto il suo primo ingresso qualche giorno fa. Lo staff di Zoomarine vi aspetta con tutti i suoi abitanti per vivere una nuova emozionante avventura con: l’arrivo delle Testuggini giganti africane e di Natalina; l’inaugurazione della nuova area acquatica, 2.000 mq con 14 giochi, attrazioni e il fantastico flowrider Surf per cavalcare l’onda del divertimento fino all’ultimo splash; la nuova dimostrazione dei Delfini impreziosita dalla presenza di un grande maxischermo dove verranno proiettati i momenti più belli ed emozionanti di questi splendidi protagonisti dell’acqua. Scoprite tutte le novità 2016 sul sito www.zoomarine.it. Benvenuti a Zoomarine, una vacanza in un giorno! Tutto in un solo biglietto! ZOOMARINE Situato alle porte di Roma, con i suoi 40 ettari di verde, acqua e attrazioni, con una media di 600.000 visitatori l’anno e 60.000 studenti, Zoomarine si conferma come uno dei Parchi divertimento più importanti d’Europa oltre che primo Parco tematico del Centro Italia all’insegna dell’intrattenimento e dell’offerta educativa. Il Parco ospita uno spettacolo di delfini giudicato tra i migliori al mondo, dimostrazioni con leoni marini, foche e pinguini, uccelli tropicali e rapaci, oltre a specie acquatiche quali pellicani e fenicotteri. Prima struttura nel nostro Paese a ricevere il riconoscimento di Giardino Zoologico nel 2009, Zoomarine collabora con diverse Università italiane in progetti rivolti al benessere e alla tutela degli animali e alla sensibilizzazione del pubblico sul tema della salvaguardia ambientale. Completano l’offerta: giostre acquatiche e attrazioni meccaniche per grandi e piccini; un Acquapark da 5.000 posti; un’ampia area piscine e la Zoomarine Beach, una distesa tropicale di sabbia con ombrelloni di paglia; il Cinema 4D; la Laguna dei Pirati; l’Era dei Dinosauri, un percorso interattivo all’interno di una foresta preistorica popolata da dinosauri animatronics in movimento e a grandezza naturale; gli show mozzafiato di stuntmen e tuffatori acrobatici. Zoomarine offre un servizio bus navette da/per Roma e un pacchetto Parco + Hotel da €39,90 a persona acquistabile solo su www.zoomarine.it. 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 33 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 34 LA PSICOLOGA RISPONDE corso ho letto che il medico definiva il mio malessere come attacco di panico e che avrei dovuto sottopormi ad una cura psicofarmacologica a cui, però, non intendo sottopormi. Può consigliarmi cosa posso fare per affrontare questo problema senza assumere farmaci? AGOSTINO Dott.ssa Anna De Santis (Psicologa - Psicoterapeuta) .GLI ATTACCHI DI PANICO SI VINCONO SE NON SI COMBATTONO Gentile Dottoressa, sono un uomo di 42 anni e da un po’ di tempo soffro di attacchi di panico. Tutto è cominciato all’improvviso, almeno apparentemente. Ero fermo al semaforo alla guida della mia macchina e quando è scattato il verde non sono più riuscito a partire, si immagini quelli di dietro… Ero attanagliato dalla paura di morire, perché il cuore mi batteva all’impazzata, il sudore freddo mi grondava dalla fronte e non riuscivo più a respirare. Alcune persone, per fortuna, mi hanno soccorso e una volta all’ospedale mi hanno dato semplicemente dei tranquillanti dicendomi che era una forma di ansia. Non nego che in questo periodo stia vivendo un forte stress da superlavoro, mi sto occupando di troppe cose perché manca il personale e prendo tutto troppo a cuore, come se volessi dimostrare la mia bravura, la mia instancabilità e la mia insostituibilità. Sul foglio che mi hanno rilasciato al pronto soc- Come lei stesso ha sottolineato sta attraversando un periodo molto stressante, in cui si sta obbligando a curare troppi aspetti del suo lavoro. L’attacco di panico è improvviso e non lascia spazio alla ragione. In quel momento lei si è sentito in pericolo, ma non lo era. Ma allora cosa significa questa reazione del suo organismo? Certamente una richiesta di aiuto! che può essere tamponata nell’immediato solo con gli psicofarmaci, ma che dovrà essere risolta immancabilmente con la psicoterapia.; con la quale potrà indagare i suoi vissuti interni comprenderne il significato e scaricarne le emozioni. Nel frattempo le suggerisco un comportamento che adotterà ogni qualvolta si troverà in quella situazione: nel momento in cui comincerà la sensazione di paura immotivata accompagnata dai sintomi che mi ha descritto, anziché cercare di combatterli, perché diventerebbero sempre più forti, li accetti. Ormai sa, dopo la prima esperienza drammatica che ha vissuto, che non significano pericolo di vita e che sono soltanto l’espressione del suo corpo, una sorta di linguaggio fisico che chiede una riduzione di dispen- dio di energia. In fondo la paura di morire che percepisce in quel momento significa che sta sfruttando troppo le sue energie e che si trova in riserva. Stacchi la spina, senza combattere i segnali di fatica con le poche energie che le rimangono, perché sono una specie di valvole salvavita. Ascolti quei segnali e li accetti, lo faccia ogni volta che si presentano in modo che diventi quasi una sorta di allenamento a viverli senza combatterli. Forse all’inizio sarà un po’ dura, ma vedrà che, in quel particolare momento di allarme, si calmeranno e diminuiranno di intensità, proprio perché non combattendoli, ma vivendoli nella giusta dimensione, non le faranno più paura. E sarà la ragione, poi, a prendere il sopravvento che le suggerirà il giusto modo per ricaricare le sue “batterie”! I BENEFICI DELLA REGRESSIONE Da un po’ di tempo sento il bisogno di dormire, di notte, con un coniglietto di peluche, non ci sarebbe nulla di male se avessi 5 anni ma, io, di anni ne ho 38. Tutto è cominciato da quando mi sono separata da mio marito, circa sei mesi fa, di dieci anni più grande di me e sola e sofferente come, un cane bastonato, non ho fatto altro che piangere. Mi sono sentita abbandonata da tutti, soprattutto dalla mia famiglia e dalle amicizie insomma, ho sentito più che mai il bisogno del calore umano quel calore che ti protegge e che ti fa sentire al sicuro, ma, purtroppo, ho dovuto accettare il fatto che dovevo provvedere a me stessa. 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 Ho trovato un piccolo lavoretto che mi ha permesso di pagare l’affitto di una stanza in casa di una brava signora e ora sono un po’ più tranquilla, ma mi manca l’abbraccio dell’affetto e della comprensione da parte delle persone a cui voglio bene. Sono cosciente che il peluche non può sostituirsi a questo mio bisogno, ma non riesco a farne a meno. Volevo sapere se è un atteggiamento patologico, vista la mia età. GABRIELLA Il rapporto con gli affetti è molto delicato e complesso, a volte pensiamo di poterne fare a meno fino a quando ci accorgiamo che è la parte più importante e fondamentale della nostra vita. Il ricevere una carezza di conforto, in alcuni momenti difficili, significa sollevarci da un peso che ci schiacciava e che ci soffocava, è come riuscire a respirare di nuovo dopo essere stati per lungo tempo in apnea, quanto tempo si può resistere in questo stato? Anche i più allenati prima o poi debbono respirare se vogliono sopravvivere. Lei, signora Gabriella, sta cercando di sopravvivere ad una grande delusione d’amore creandosi l’affetto, che le manca, con l’aiuto di un peluche, e non è patologico questo atteggiamento in quanto lei stessa è cosciente di quello che sta facendo. Ha ricevuto una delusione troppo grande, in quel senso, ed ora ha paura di esporsi utilizzando un meccanismo di difesa che è quello della regressione. Di solito, quando rimaniamo scottati da alcune esperienze, regrediamo in stadi passati della nostra vita in cui ci sentivamo al sicuro e lei da bambina ha imparato a legarsi a qualcosa di caldo e morbido, anche se non era necessariamente un coniglietto di peluche. Non si vergogni di questo suo atteggiamento anzi, sia cosciente più che mai che grazie a questo meccanismo di difesa sta riuscendo a superare, anche se momentaneamente, un disagio molto doloroso che, se rifiutato, l’avrebbe portata ad un indurimento nei confronti dell’affettività. In questo modo ha la sensazione di poter fare a meno dell’affetto degli altri permettendole di metabolizzare il suo dolore. Si ricordi, però, che un meccanismo di difesa, per essere tale, deve essere utilizzato per un periodo di tempo limitato, altrimenti si rischia che si trasformi in una patologia. Le consiglio di provare a sostituire, molto lentamente, il coniglietto con alcuni approcci affettuosi nei confronti delle persone che ritiene degne di tali attenzioni. Ricominci a reinserirsi nel circuito del: io ti do affetto e quindi mi aspetto affetto da te ma, con una variante, non abbia fretta di ricevere. scrivi a- Dott.ssa Anna De Santis ad Aprilia in via Mozart 1 (di fronte Conforama) tel. 393.6465283 o inviare una e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica: a1 desantis @libero.it Sono attivi gli incontri di gruppo CODIP Per informazioni 347.6465458 393.6465283 www.codip.org e mail:[email protected] A Roma “Delizie Wedding” Sabato 9 aprile una intera strada di Roma e’ stata bloccata da centinaia di persone: tutti letteralmente rapiti dalla festa in grande stile organizzata da Erno Rossi, Denise Rossi e William Vittori, al secolo Eds Wp Eventi & Delizie Wedding, aperta liberamente per festeggiare un evento memorabile sul pianeta romano delle organizzazioni di matrimonio e non solo :”Delizie Wedding”. Ospite d’eccezione la Marchesa Daniela Del Secco d’Aragona. Accompagnata dai paggetti Siria Rossi (figlia di Erno) e Alessio Vittori (figlio di William), la Marchesa ha sancito ufficialmente il taglio del nastro, che e’ stato fatto intorno alle ore 19.00. Nel ricordo dei presenti che si sono avvicendati dal pomeriggio, una suggestione mentale fatta di allegria, profumo di fiori, una folla di persone accorse come solo nelle grandi occasioni, di deliziosi oggetti per la casa, di articoli da regalo, di quadri, di un ricchissimo buffet ed una mega torta in stile immancabile wedding d a y ! La voce di Emanuela Mari ha incantato curiosi di ogni eta’, e non sono mancati sul marciapiede davanti al negozio nemmeno dei trampolieri vestiti da sposi. Centinaia gli ospiti, che hanno “invaso” non solo il marciapiede antistante, ma anche parte della carreggiata stradale, con si’ ripercussioni sul traffico , ma soprattutto con una partecipazione allegra e spensierata. Tra i tanti volti noti presenti, provenienti dai piu’ disparati campi: lo scrittore e sceneggiatore Marco Tullio Barboni, figlio dei quel mitico Enzo soprannominato E.B. Clucher ; le attrici Adriana Russo, Imma Piro, Demetra Hampton, Cosetta Turco; il fantasista internazionale Monsieur David; la giornalista speaker ed ex Grande Fratello Roberta Beta;il Prefetto per Forli’-Cesena Rocco Fulvio; le conduttrici Antonella Salvucci e Serena Gray ; il campione di pugilato Emiliano Marsili; il conduttore Anthony Peth; il direttore di doppiaggio Giovanni Brusatori; i giornalisti Giovanni Masotti e Maurizio Pizzuto; la cantante Sara Galimberti; l’opinionista tv Emanuele Puddu; l’onorevole Antonio Paris; il docente di Economia Monetaria e Diritto Bancario Francesco Petrino; il violinista Rai Gaspare Maniscalco. A coronare il tutto, anche la fascia nazionale “Una Ragazza per il Cinema” attualmente in carica, Elisa Pepe’ Sciarria, e la giovanissima quindicenne Giulia Pietrosanti, da poco eletta “Ragazza Occhio dell’Arte” 2016. Lo slogan della giornata : “... I Sogni Aiutano a Volare...” foto- by Renzo Gubbioni 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 35 Nell’ 80.mo Anniversario della fondazione della città di Aprilia Mi chiamo Rossi Imperia, sono nata a Pola ( Istria) il 12 maggio 1936 da madre polesana di antica generazione e da padre terracinese. Sono l’ultima di quattro figlie, le due prime erano molto più grandi di me. Mio padre per anni è stato al servizio della Marina Militare di Pola; in seguito, con l’avvento del Fascismo, è entrato a far parte della Milizia. Gli ultimi mesi della mia gestazione coincisero con la febbrile organizzazione della ‘Fondazione dell’Impero’ da parte di Mussolini’ e del tracciamento del ‘Solco’atto a simbolicamente significare l’inizio della fondazione della città di Aprilia, avvenuto il 25 Aprile 1936. Fu così che, per lasciare un segno imperituro del momento storico che si stava vivendo, nella generale euforia, alla mia nascita mi furono imposti i nomi : Imperia, Vittoria, Aprilia (come da allegato certificato di Battesimo). Geograficamente nata lontana dalla Città della quale porto il Nome, mai e poi mai si sarebbe pensato che il mio Cammino esistenziale, dopo varie peregrinazioni negli anni, mi avrebbe ad Essa condotta per celebrare vicine il nostro Ottuagenario di età. Ecco in breve la mia Storia: Sono vissuta a Pola fino agli inizi del gennaio del 1940: Poiché l’Albania era divenuta Colonia italiana e moltissimi Militi erano stati ivi dislocati, alle loro famiglie fu comandato di raggiungere in loco i loro capostipiti. Così lasciammo Pola, con l’idea di farvi quanto prima ritorno, e partimmo alla volta di Tirana, dove papà era in servizio. Inizialmente abbiamo vissuto momenti di distensione, pur adattandoci alle diversità sociologistiche. Ma il 10 giugno 1940 l’Italia entrò in guerra; tuttavia i rumori bellici giungevano attutiti sul posto in cui ci trovavamo. Poi tutto cambiò vorticosamente: l’11 novembre dello stesso 1940 nella rada di Taranto 6 corazzate italiane furono silurate dagli Inglesi. Il pericolo incombeva. Alle famiglie dei Militi fu dato ordine perentorio di rimpatrio. Per noi di Pola non era possibile : Pola era obiettivo militare. Poiché la sorella di mio padre (mai conosciuta da noi) viveva a Colleferro (Rm), dovemmo, tra mille pericoli, imbarcarci alla volta di Brindisi, per avviarci poi via terra verso la nostra meta. Giunti a Colleferro, mio padre ripartì immediatamente. Rimanemmo sole tra gente sconosciuta; di notte i bombardamenti si susseguivano: noi correvamo nei Rifugi. Una notte a mia mamma fu consigliato di trasferirci nella vicina città di Anagni, più sicura in quanto sede dell’Ospedale di guerra. Tra mille peripezie ci trasferimmo in questa bella e cara Città, che considero mia: non avevo compiuto ancora 5 anni di età. Qui ho vissuto in pieno la Guerra sotto tutti i punti di vista. Di mio padre non sapevamo nulla a causa della linea Gotica: eravamo sole con una Mamma eroica che molto si adoperò per il bene del Paese. Io ero molto matura per l’età: ho vissuto appieno esperienze profonde che porto nel cuore. Tralascio il ‘cursus’ di vita riguardante i componenti della mia famiglia. All’età di 10 anni e mezzo sono entrata nel Collegio delle Suore Cistercensi sito nel Palazzo di Bonifacio VIII, poiché mia madre entrò a lavorare nell’Ospedale di Anagni. Vi sono rimasta fino all’età di 17 anni . Diplomatami, sono andata a Roma per frequentare l’Università. Laureatami, mi sono sposata ed ho vissuto a Roma; Sono Docente di Lettere in pensione. Ora, per diversi motivi, da 7 anni e mezzo vivo a Cecchina, non lontano da Aprilia: quanta emozione ho provato nel conoscerla!!! Le nostre Vie ora visibilmente si congiungono nella Celebrazione solenne delle nostre nascite. Sono mutati i Tempi. Nel loro alternarsi, le Stagioni hanno sempre portato ‘nuovi’ frutti,diversi dai primi…La Vita scorre in Evoluzione di pensiero e azioni, spesso discordanti con quelli del passato: ma tutto resta, nulla scompare : i nostri momenti intensamente vissuti rimangono scolpiti nella roccia della Storia umana. Le ricorrenze servono a rinverdirne il significato,anche se spesso guardato da angolazioni diverse. Malgrado ogni cosa, oggi 25 Aprile, è la festa di Aprilia, con l’orgoglio di coloro che l’amano e continuano a contribuire alla Sua bellezza. Da parte mia, sono fiera di essere accolta nel Suo grembo. Fin da bambi- na ho desiderato conoscerla: si presentava al mio pensiero come ‘una Città appartenente al mondo incantato delle fiabe’. Da adulta, mi ripromettevo sempre di andare a visitarla…Ora è qui,sempre nell’attesa di un nuovo incontro… Anche se in quest’Oggi un’altra grande Ricorrenza si sovrappone alla prima, sono ambedue grandi nella loro diversità : la prima rappresenta le ‘radici ‘di un popolo, l’altra l’evoluzione nella conquista della ‘Libertà’, fondamento basilare di un Vivere che dovrebbe unire l’Umanità intera, pur nelle singole diversità. Porgo un cordiale saluto alle Autorità tutte ed alla Cittadinanza intera. Auguri! Imperia Rossi IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 36 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 LA PICCOLA CARMEN COSSETTINI È TORNATA DALLA SUA MAMMA VOLÒ IN CIELO NEL 1944 DURANTE LO SFOLLAMENTO IN CALABRIA A CAUSA DELLA GUERRA La tenacia della famiglia che non l’ha mai dimenticata l’ha riportata ad Aprilia Il 2 aprile ha ricevuto la benedizione durante la Santa Messa serale nella Chiesa di San Michele e ora riposa vicino alla mamma Matilde di Elisa Bonacini E’ tornata dalla sua mamma la piccola Carmen Cossettini, volata in cielo a soli 21 mesi nel 1944, durante lo sfollamento in Calabria causato dalla guerra nel nostro territorio. Finalmente ora, dopo tanti anni, mamma e figlia sono vicine nel cimitero di Aprilia. Il desiderio della mamma Matilde Pignattone e di tutta la famiglia Cossettini si è realizzato il 1 aprile scorso, quando la piccola salma partita da Cutro (Crotone) è arrivata a casa, ad Aprilia,. Carmen era nata il 23 settembre 1942 ad Aprilia da mamma Matilde e papà Pietro Cossettini, una delle prime Guardie Municipali di Aprilia. Dalla coppia nel dopoguerra nacque poi anche Franco Cossettini, scomparso nel 2008, conosciuto e stimato per aver prestato tanti anni servizio nella Polizia Municipale di Aprilia. nerò. Aprilia subiva sempre più frequenti bombardamenti La salvezza era nella fuga. Dapprima un rifugio nei pressi del cimitero, poi scortata dagli alleati la famiglia Cossettini raggiunse Anzio dove fu imbarcata su una nave per raggiungere la Calabria, precisamente la località di Cutro, vicino Crotone. Solo papà Pietro dovette rimanere ad Aprilia per aiutare gli alleati, data la sua conoscenza del territorio. Ma la vita da sfollati non era semplice. La famiglia Cossettini si era adattata come poteva. Come tutti in quel periodo si mangiava quel poco che si trovava, anche l’acqua potabile scarseggiava. La piccola Carmen cresceva tra queste gravi difficoltà causate dalla guerra. Le cose migliorarono leggermente quando Matilde conobbe il sindaco di Cutro che si impietosì della situazione e diede alla famiglia Cosset- i fratelli Cossettini Olga Franco Adelia Rita e Mari La famiglia Cossettini di origine friulana si era trasferita nel 1933 dapprima a Littoria (Latina), per poi stabilirsi ad Aprilia nel 1936, dopo la concessione di uno dei poderi dell’O.N.C. (Opera Nazionale Combattenti) proprio nel centro di Aprilia, tra le attuali via dei Mille e via Piave. Ma il benessere conquistato con tanto fatica si infranse presto con lo scoppio della seconda guerra mondiale nel 1940. Nonostante le preoccupazioni la nascita della piccola Carmen portò tanta gioia nella famiglia che aveva già tre figli: Mario, Olga Ines e Adelia. Ma dopo lo sbarco degli alleati ad Anzio nel gennaio 1944 la situazione dege- tini una stalla dove poter vivere tutti insieme. Matilde con la sorella Amalia, anche lei sfollata in Calabria con le altre sorelle, contraccambiavano la cortesia facendo le pulizie a casa del sindaco, rammendando e cucendo i vestiti per tutti, anche per i soldati alleati. Laura Cossettini, figlia di Franco, che mi ha aiutato nella ricostruzione della storia, ci racconta con emozione : “Nel paese tutti non facevano che parlare di questa bambina per quanto era bella e socievole con tutti; gli stessi soldati rimanevano meravigliati nel vedere questa bimba con i suoi bellissimi capelli chiari raccolti con una piccola banana sulla testo- lina fermata con un fiocchettino che mia zia chiamava “baby”. Non c’era giorno che la piccola, appena sveglia, non chiedesse alla mamma (mia nonna) di farle il “baby”. Purtroppo, a causa della miseria della guerra, la bimba morì il 23 giugno 1944 a soli 21 mesi di dissenteria. Al suo funerale partecipò tutto il paese ed i soldati alleati. Il sindaco del paese di Cutro pagò le spese del funerale e del fornetto. Mio nonno seppe tramite lettera che la bambina era morta. Quando nonna rientrò ad Aprilia, dopo la liberazione di Roma, non poté portare con sé la salma. Successivamente tentò mia zia Olga chiedendo aiuto alla Curia, ma fu tutto inutile. Quando morì mia nonna nel giugno 1965 il suo ultimo pensiero fu per Carmen, chiedendo ai figli di non dimenticare questa sorellina. Negli anni successivi la mia famiglia l’ha cercata invano diverse volte nel cimitero di Cutro. Mio padre e mia madre vi si recarono nel 2001 e il custode del cimitero indicò loro la tomba, ma a causa di un incendio avvenuto nel Comune mio padre non poté poi documentare che proprio lì era sepolta la sorellina mai conosciuta. Dopo non poche difficoltà burocratiche mio marito Sandro Giudarelli (ndr: Ispettore presso Istituto per Ispettori di Polizia a Nettuno) è riuscito ad avverare il desiderio di tutta la nostra famiglia riportando Carmen a casa. La piccola è arri- famiglia Cossettini nel 1943 con la piccola Carmen da sin Sandro Giudarelli Laura Cossettini Adelia Cossettini con la salma di Carmen e Gianni Macheda vata ad Aprilia lo scorso 1 aprile. Nella Santa Messa serale di sabato 2 aprile presso la chiesa di San Michele Arcangelo e Santa Maria Goretti ha ricevuto la benedizione di Don Franco, un momento molto commovente. Destino ha voluto che la bimba è stata tumulata il 5 aprile nel cimitero di Aprilia proprio vicino alla sua mamma, mia nonna, che tanto l’aveva desiderata con sé. Voglio esprimere un rin- graziamento di cuore al personale dell’Ufficio Tecnico del Comune di Cutro e dell’Ufficio Anagrafe e Stato civile del Comune di Aprilia, al signor Antonio Sestilio di Cutro che ha donato la piccola bara e a tutti coloro che si sono prodigati affinché si realizzasse il sogno di mia nonna e di tutta la nostra famiglia di riavere a casa la piccola zia Carmen”. IL GIORNALE DEL LAZIO 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 pagina 37 “APRILIA SI…CURA” IMMIGRAZIONE - PARI OPPORTUNITÀ E TUTELA DEI DIRITTI 29 Aprile 2016 ore 17,00 - Convegno “Dialogo con l’Islam : OLTRE LE BARRIERE” a cura di Sihem Zrelli Forum Immigrazione - Gruppo Italo -Tunisino di Aprilia a cura dell’Associazione Palma del Sud presso “La Casa dell’Immigrazione, della Partecipazione e dei Diritti Sociali” di Via Cattaneo, nr. 4 Aprilia Care lettrici e lettori, Venerdì 29 Aprile 2016 la comunità musulmana di Aprilia ospiterà il secondo ciclo di incontri della Rassegna “Dialogo con l’Islam: la Comunità musulmana di Aprilia che parla di sé”, il ciclo di incontri mensili organizzato dal Forum Immigrazione - Gruppo Italo-Tunisino a cura dell’Associazione Palma del Sud. Protagonisti il libro dello scrittore Michele Zanzucchi intitolato “L’Islam spiegato a chi ha paura dei Musulmani”, edito dalla casa editrice Citta Nuova, ed. 2015 e il social network The Shukran - “La Rete di persone che vogliono cambiare il mondo” . Il punto di partenza è sempre lo stesso: ci può essere una convivenza pacifica e una integrazione cosciente? La vicenda di “Charlie Hebdo”, gli attacchi di Copenhagen, gli sbarchi di migliaia di musulmani sulle coste siciliane, le vicende di uno Stato islamico di cui fino a ieri si sapeva poco o nulla e che oggi, attraverso macabri videoclip, sta colonizzando una parte importante del nostro immaginario. Le ragioni che ci portano a conoscere la comunità musulmana sono molte, ma l’Occidente fatica a comprendere un mondo che gli sfugge, e viceversa. Il senso del libro di Michele Zanzucchi lo si capisce facilmente se, in queste settimane, si entra in una qualsiasi libreria. Sempre più numerosi sono i testi anche di recente uscita che tendono non solo a parlare di Islam, ma a coniugare questa religione con violenza, paura, terrore, fondamentalismo. Sono libri normalmente messi in bella evidenza e sembrano dichiarare che la risposta alla famosa sfida di civiltà che Samuel Phillips Huntington aveva lanciato negli anni Novanta sia ormai in assoluto favore di quella teoria. Il libro di Zanzucchi vuole proporre una prospettiva diversa. Non si tratta di semplicismo, ma di sano e, si spera, obbiettivo realismo. I problemi esistono: l’Isis è una realtà. Nessuno lo può negare. È altrettanto vero, tuttavia, che l’islam, o meglio un certo tipo di islam, è attualmente demonizzato e presentato sempre più spesso ed in maniera sempre più convincente come il «nemico». Non si contano, poi, gli stereotipi: a fianco di quelli classici ed ormai datati oltre che svuotati di significato – il velo per esempio – altri si rafforzano per costituire un radicamento profondo nell’immaginario comune: l’identificazione di islam e violenza, o Islam e fondamentalismo. A fronte di questi nodi, che restano tutti, più o meno reali, anche se spesso amplificati abilmente dai media, esiste un’altra faccia sia del mondo musulmano che di quello occidentale; non meno vera, ma, purtroppo, spesso dimenticata. L’intento di questo testo è proprio quello di affrontare questi argomenti scottanti – terrorismo e jihad, la questione «donna», le espressioni mediatiche di al-Jazeera e dell’Isis – e di discuterne alla luce del rapporto fra Islam e Cristianesimo, tentando di approfondire la natura di entrambi e di capire anche come le due religioni vengano spesso manipolate nello scacchiere della geopolitica internazionale. The Shukran, è invece un social network, dove si lasciano da parte polemiche e violenze. Nato da un gruppo di persone unite dalle loro competenze e dal desiderio di costruire una nuova piattaforma, è online dal 26 marzo 2015. “The Shukran”, vuole essere uno strumento tecnologico che ambisce a costruire una rete di persone che vogliono cambiare il mondo. Con un gesto che poco differisce dal mettere “mi piace” su Facebook, ma che alle spalle ha un’accezione totalmente diversa. Invece che gradire un contenuto, gli utenti di The Shukran ringraziano per il post cliccando su una mano che appare in ognuno dei post. D’altronde “shukran” in arabo significa proprio “grazie”, ma la parola è passata anche nella cultura indiana, con lo stesso significato. Suhair El Qarra, la sua fondatrice, è il prototipo della Shukranian, dell’internauta del nuovo social network. Under 30, padre palestinese e mamma italiana. È musulmana, ma ci tiene a precisare che The Shukran non è solo il social di chi crede nell’Islam o che vuole difendere l’Islam dal fango gettato addosso da fondamentalisti e speculatori. El Quarra ha messo le sue competenze in relazioni internazionali al servizio del progetto, gratuitamente. Così come lo hanno fatto il grafico (un’esperienza anche al Guardian), il programmatore (Nicola Fioravanti) e altri del nucleo di una decina di ragazzi che ha dato il lancio a The Shukran. Una piccola squadra di quattro Shukrians ha poi autofinanziato la società con la quale si è pagato lo sviluppo del sito. E che porterà The Shukran da startup a terzo social network su cui condividere contenuti, dopo i colossi Facebook e Twitter. L’interfaccia di The Shukran è molto semplice: una schermata con lo sfondo modificabile a seconda dell’umore e un flusso di fotografie incorniciate dentro un ottagono arabeggiante, uno dei motivi ricorrenti nella pagina. Dentro la cornice, c’è sempre una foto o un video, con allegato il suo hashtag e le sue tag. A volte qualche parola per descrivere la situazione, più in inglese che in italiano. “Le parole però non sono centrali, le lingue diverse creano barriere. Di fronte a un’immagine invece siamo tutti uguali”, continua El Qarra. Dentro The Shukran c’è una comunità di pari, dove non conti di più a seconda delle conoscenze che hai e quindi degli amici”. Bando alle polemiche, bando alla violenza, bando alle offese: The Shukran da questo punto di vista è un luogo “altro” rispetto ai social. Tutti i contenuti pubblicati mirano a costruire una comunità pacifica e accogliente. E le foto postate rimandano alla vita di tutti giorni, a luoghi incantati nascosti in qualche angolo di mondo che si guadagna i titoli dei mass media per morti e bombe. Se Facebook ha inventato i tag e Twitter gli hashtag, The Shukran diventerà il social che si è inventato le campagne. Basta aggiungere prima della parola il punto esclamativo. La prima lanciata dagli animatori di The Shukran è !freedominegypt, una campagna che ricorda il colpo di Stato in Egitto e le manifestazioni a sostegno della libertà di stampa nel Paese. Si può trovare la campagna in una pagina del blog della community del social, www.theshukrans.com, nella sezione Pages of tomorrow. In alto, scorre il video di Matin Luther King “I have a dream”. Un’ispirazione per tutti: “Vogliamo che The Shukran si apra poi a ong e associazioni che fanno volontariato, per dare loro spazio e visibilità”, aggiunge Suhair El Qarra. Oltre all’ottagono, infatti, il simbolo di The Shukran è una mano, quella che ci si stringe quando ci si ringrazia: “È un elemento che unifica tutte le culture, l’abbiamo scelto per questo”. Obiettivo di The Shukran non è tanto il pubblico italiano quanto quello interna- zionale. Th Shukran punta a costituire delle community di Shukrians in ogni Paese, in modo da creare una rete di amicizie e contatti che sia anche operativa e non solo virtuale. Scopo dell’incontro del 29 Aprile è quindi quello di allontanare le paure di una diffusa opinione che vede l’Islam ed i musulmani (o meglio un certo tipo di Islam e di presenza musulmana in Occidente) come minaccia alla serena e pacifica convivenza di diverse etnie e presentare e dare spazio alla nuova classe dirigente musulmana nel panorama culturale ed economico italiano. Il Consolato Tunisino in Italia ha garantito l’apporto operativo, a tutte le prossime attività dell’Associazione Palma del Sud. Tale sodalizio si occuperà dell’inserimento e dell’integrazione serena nella società degli immigrati di nazionalità tunisina in Italia. Interverranno al convegno i Rappresentanti del Consolato Tunisino in Italia, l’ On. Imen Ben Mohamed, Rappresentante del Parlamento Tunisino, il Prof. Pier Virgilio Dastoli, Presidente del Consiglio Italiano del Movimento Europeo, l’ Avv. Luca Bauccio, esperto di protezione dei diritti fondamentali e delle libertà civili, nonché sul diritto dell’informazione dello Studio Bauccio & Associati di Milano. La studentessa universitaria Imen Boujmil di Aprilia e Referente del gruppo G2 “Palma del Sud” insieme a Sara Dinguir e Safa Baazaoui presenteranno l’iniziativa “La bellezza dell’Islam attraverso gli occhi delle donne musulmane” - DocuInterviste di donne musulmane esponenti della società civile, della cultura, dell’imprenditoria nazionale ed internazionale, a cura del gruppo G2 dell’Associazione di genere tunisino-araba Palma del Sud. FISCO 730 precompilato, quel che c’è da sapere Per i contribuenti il 730 precompilato rappresenta, certamente, un passo nuovo in direzione di una maggior semplificazione e una miglior trasparenza anche in campo fiscale. A partire dalla metà del mese di aprile, infatti, è messo a disposizione dei vari contribuenti, in una sezione apposita del portale dell’Agenzia delle Entrate, il modello 730 precompilato. In questa sezione, inoltre, sarà anche possibile visualizzare il Modello Unico. Questa rivoluzione copernicana interesserà trenta milioni di contribuenti, i quali potranno trovare questi modelli già pronti. Sicuramente, tale innovazione digitale favorirà i contribuenti nella dichiarazione dei redditi, dal momento che potranno controllare direttamente i modelli 730 e Unico già precompilati. È, tuttavia, da precisare che i contribuenti non sono obbligati a utilizzare questa dichiarazione dei redditi già precompilata, visto che è data la facoltà di poterla presentare anche secondo la modalità ordinaria. Altro aspetto che è doveroso rammentare, verte il fatto che tanto i vari CAF quanto i professionisti del settore fiscale, potranno intervenire nel caso in cui vi fossero degli errori che vanno ad implicare un minor debito, un maggior credito o una invariata imposta. In conclusione, è poi anche da sottolineare che nel caso nel quale il contribuente utilizzi il 730 precompilato, quindi con i dati che sono stati già inseriti, e non vi apporti modifiche, il fisco non provvederà ad effettuare alcun controllo di sorta. In ultimo è da sapere che, invece, la versione precompilata del Modello Unico non potrà essere delegata a soggetti terzi, ad esempio il CAF, e che la legge prevede, inoltre, che sarà possibile comunque effettuare dei controlli a differenza, appunto, della presentazione inalterata del modello 730 precompilato. Matteo Camurri IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 38 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 Una gentilezza per Rosa di Salvatore Lonoce Cari amici lettori, non serve il parere di un esperto per capire che la sicurezza sulle strade di Aprilia è condizionata da una serie di fattori che, spesso, non riguardano soltanto le abilità del guidatore, il suo grado di prudenza ed il rispetto delle norme del codice della strada. La possibilità di poter circolare in un ambiente “confortevole” privo di rischi legati alla cattiva, o addirittura assente, manutenzione delle strade e della segnaletica stradale, sono condizioni alle quali nessun apriliano dovrebbe mai rinunciare. Purtroppo però, i desideri di noi apriliani devono scontrarsi con la dura realtà di una città che di “comfort” ne offre ben pochi. Strade costellate di buche, dossi, avvallamenti, talvolta prive di segnaletica orizzontale, in attesa della normale e “doverosa” manutenzione sono, infatti queste, le principali insidie per quanti di noi si avventurano per le strade di Aprilia. Gli apriliani si lamentano da tempo dell’inerzia dell’amministrazione su un aspetto che incide in modo significativo sulla viabilità ma soprattutto sulla loro sicurezza. Cari amici lettori, tutti noi sappiamo che Aprilia non è proprio interessata alla libera circolazione, specialmente poi per quelli con disabilità. Diciamolo, Aprilia non è una città i cui gli apriliani siano premurosi nell’evitare di chiudere l’accesso agli scivoli con le loro auto o di parcheggiare “per cinque minuti” nei parcheggi riservati agli invalidi o meglio ancora quando questi parcheggi non vengono occupati dalle bancarelle nei giorni di festa. Sia chiaro, in questo non ci discostiamo dalla media delle città italiane, ma per questo caso non mi potevo esimermi dal rispondere alla richiesta di sostegno dell’amico Emanuele Campilongo e della sua battaglia in favore di ROSA. Cari amici lettori la sedia a rotelle non è un giocattolo per Rosa. La sedia a rotelle di Rosa è una realtà come l’ambiente che la circonda e non serve andare sul posto per capire in che condizione si trova la strada di via Salinello, dove abita: è sufficiente guardare qualche altra strada della periferia di Aprilia per farsene un’idea. Cari amici, “Mettersi nei panni di Rosa” è una facoltà che tutti noi abbiamo e grazie alla quale possiamo rivivere la sua esperienza e comprenderla, per comprendere la difficoltà che vive. Difficoltà. Chiaro! Cari amici, concittadini di Rosa portatevi nella vostra anima questo pensiero e scoprite il valore della solidarietà e della bellezza nel donare il gentile aiuto a ROSA. A voi cari Amministratori dico, la disabilità non è divertente. Un’apriliana in carrozzina, una concittadina vi chiede aiuto per avere il dono sacro della libertà di uscire di casa, avete il dovere di permetterle l’autonomia a cui ha diritto. Cari Amministratori, lo so che siete abituati alle richieste giornaliere di aiuto di tanti concittadini, ma questa volta fatelo con gentilezza e con la consapevolezza che il problema che ha ROSA, è un problema che crea sovente la periferia di Aprilia, quando viene lasciata all’abbandono. Per ROSA uscire a fare una passeggiata in sedia a rotelle, significherebbe assumere un’altra prospettiva su ciò che la circonda e la aiuterebbe ad avere quelle emozioni e curiosità, che la vita offre, così come accade a noi quando facciamo una passeggiata per la città. raccolte alimentari e distribuendo i pasti a cena. All’inizio si faceva riferimento anche ad una forte partecipazione da parte di singoli cittadini, ed è a loro che va uno speciale ringraziamento nell’intenzione che in futuro si moltiplichi il sostegno da parte di tutti. Citare per nome risulta veramente impossibile in particolare però vogliamo ringraziare: i supermercati, i fornai e i vari bar apriliani, che ogni giorno anziché sprecare frutta, verdura, pane e cornetti in eccedenza o rimasti invenduti li hanno donati per l’emergenza freddo. Insomma si può dire che si è instaurato un vero e proprio clima sereno e di cooperazione che non abbiamo interrotto nemmeno nei giorni festivi, ed ecco che allora, siamo stati presenti anche a Natale, capodanno, Epifania, Pasqua e Pasquetta. Non sono mancate nemmeno occasioni di scambi multietnici, istituendo grazie ad associazioni che promuovono attività culturali, giornate tematiche in cui si sono promossi i piatti tipici dei vari paesi di origine degli ospiti del centro. Quella portata avanti è un’iniziativa molto importante, un gesto semplice che arricchisce chi lo compie: solo aiutando chi è meno fortunato di noi possiamo costruire insieme una società migliore. Aprilia - Chiusura del dormitorio per fine emergenza freddo Anche quest’anno con l’arrivo della stagione primaverile siamo arrivati alla conclusione del progetto di accoglienza delle persone senzatetto durante il periodo più freddo. Questi 120 giorni, in cui il dormitorio è stato aperto, sono stati veramente intensi, vi è stata una forte collaborazione tra i vari enti locali, la presenza fondamentale dell’associazionismo, ed una popolazione che si è mostrata interessata e che non ha voluto far mancare la propria partecipazione, insomma Aprilia ha dimostrato di essere veramente una cittadinanza attiva che si è data da fare, vicino lì a chi ne ha veramente bisogno. Gli ospiti del dormitorio che anche quest’anno è stato allestito all’autoparco comunale, sono stati in un ambiente sicuramente più caldo e accogliente di quello che potrebbero essere una panchina di un parco o un sottopassaggio di una stazione ferroviaria, hanno conosciuto altre persone che purtroppo si sono trovate nelle stesse condizioni di precarietà e con cui hanno stretto amicizie e hanno trovato dei volontari che hanno cercato di dar loro l’aiuto materiale più possibile. I numeri sono tristemente preoccupanti, la richiesta giornaliera si è attestata costantemente ed in crescita tra le venti e le venticinque persone, abbiamo visto la presenza delle nazionalità più diverse, indiani, pachistani, tunisini, marocchini, romeni e un cinquanta per cento di presenze ricoperte da italiani. La crisi ha colpito qualsiasi fascia di età, purtroppo questa volta sono arrivati ragazzi veramente giovani e per giova- ni intendiamo venti ventidue anni e che così si sono subito trovati ad affrontare una vita difficile e piena di ostacoli. Il centro di accoglienza è una realtà Apriliana, una delle poche, che si è instaurata nella provincia e quindi sono venute persone anche da altre città come Anzio, Nettuno e Cisterna di Latina. Il Comune rappresentato dal ha svolto il ruolo di coordinatore-, CB rondine e ANC, che si sono alternate con turni settimanali. Non poteva ovviamente mancare la presenza del comitato locale della Croce Rossa di Aprilia, che ogni giorno ha garantito l’assistenza sanitaria. La fondazione “Come Noi” insieme all’ associazione “R2 executive team” hanno assicurato ogni sera una Sindaco Antonio Terra e dall’assessore Eva Torselli ha fornito un aiuto importante e così si è consolidata una rete di organizzazioni che tra di loro hanno collaborato con una forte sinergia. Il dormitorio sotto il profilo organizzativo e logistico è stato gestito autonomamente dalle associazioni di protezione civile: Alfa Aprilia - presieduta da Roberto Cotterli e che cena, e facendo conti alla mano, tenendo presente il numero di persone ospitate giornalmente e il numero di mesi cui è durata l’emergenza freddo, sono stati preparati circa 2500 pasti caldi. All’ iniziativa hanno partecipato anche i comitati locali delle parrocchie Caritas insieme alla fondazione del Banco Alimentare, che hanno dato assistenza agli ospiti fornendo indumenti, IL GIORNALE DEL LAZIO 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 pagina 39 S OS CRE S CITA E DU CA ZIONE FA MIGL IA e S CU OL A L’ importanza di Mangiare Insieme Dott.ssa Cinzia De Angelis Per porre domande alla dott.ssa Cinzia De Angelis inviare una e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected] Carissima Dottoressa, Sono una mamma disperata! Da quando i miei figli sono cresciuti, il momento della cena sta diventando un inferno. Davide, il più grande non vuole stare con noi e preferisce cenare in camera sua davanti al computer. La più piccola, invece, cena con noi ma solo con la televisione accesa e senza dire una parola. Io e mio marito non sappiamo cosa fare, se imporre la loro presenza a tavola o cercare di comprendere le loro ragioni. Carla Cara Carla, Il suo purtroppo è un problema comune. Con i ritmi forsennati che siamo costretti a vivere, metterci a tavola tutti insieme diventa quasi un miracolo! Eppure il momento del pasto per una famiglia è molto importante e si costruisce nel tempo. Il pasto rappresenta un luogo privilegiato per stare insieme, per raccontarsi un po’ e, non solo, per gustare un buon cibo. Mangiare significa comunicare, stare in relazione. Non di solo pane si nutre l’uomo. Molti anni fa diversi scienziati hanno dimo- “Spegni la strato che i bambini televisione. molto piccoli hanno E’ ora di bisogno di carezze e di m a n g i a re . calore umano come E’ una cosa hanno bisogno del latte. seria stare tutti Il cibo è un “canale qui, comunicativo” esclusivo insieme di tra mamma e bambino, fronte a un soddisfa non solo le esi- piatto di genze fisiologiche prima- m i n e s t r a . rie ma diventa anche rela- Non avere zione quando appaga fretta. Parbisogni di amore e di lami, chiesicurezza. Dall’allatta- dimi com’è mento in poi, esso contri- stata la mia giornata. Se guardi il telegiornale perdi i miei occhi, ti buirà alla creazione di un sfuggono le mie parole. Siediti. Il silenzio è fuori. Qui, su questa tavolegame significativo tra mamma e bambino. E la, solo il vociare della mia famiglia mi fa sentire a casa.” successivamente si estenderà a tutti i componenti della dare il telegiornale piuttosto che dalla famiglia, preferire cibi parlare con i nostri figli, non diversi e compagnie nuove. Ma, famiglia. Diversi bambini mostrano diffi- possiamo pretendere il contrario se l’estraniarsi dal contesto coltà a stare a tavola e questo da loro. A volte capita, invece, familiare diventa la regola, può molto spesso nasce da cattive che il momento del pasto diven- nascondere anche una difficoltà abitudini che hanno appreso dai ti un luogo di guerriglie e di comunicativa più profonda che nostri comportamenti come per ricatti o piuttosto, uno spazio di va affrontata! Quando i figli creesempio mangiare con la televi- infiniti e imbarazzanti silenzi e scono ci chiedono un modo sione accesa, rincorrere i bambi- se questo accade è molto proba- diverso di stare loro accanto e ni con il cucchiaio in mano per bile che stare a tavola non è più noi, genitori, dobbiamo, nostro malgrado, trovare parole nuove tutta casa, costringere i bambini un piacere per nessuno! con “piccoli ricatti” per finire il Quello che accade a tavola per comunicare. Non è semplice. piatto, obbligarli a stare seduti rispecchia di molto il modo in E non sempre gli indizi che ci per ore in interminabili serate tra cui si relaziona la famiglia. È lasciano i figli sono così sempliamici. Mentre il modo migliore una specie di specchio nel ci da comprendere. per insegnare ai bambini a sen- quale ci vediamo così come L’unica via è il dialogo, iniziare a parlarne, partendo da voi, dal tirsi bene a tavola siamo noi con siamo. l’esempio. Se preferiamo guar- In adolescenza è molto probabi- modo in cui si sono impostate le le desiderare spazi di autonomia regole dello stare insieme. Ogni Giorni Felici famiglia ha riti e abitudini proprie. Nel momento del pasto ognuno di noi porta la propria cultura e la propria educazione. Ma una cosa è certa, lei signora Carla avverte un disagio. Inizi da qui, da come si sente per affrontare la situazione, prima con suo marito e dopo con i figli. Leboyer, in una sua bellissima poesia diceva che “ Bisogna nutrire i piccoli. Non solo il loro ventre, ma anche la loro pelle. Se veniamo privati dell’odore, del calore e della voce della mamma, il bambino, anche se gonfio di latte, avrà sempre fame”. Se il cibo fosse soltanto nutrimento, non avremmo così tanto fame di amore! Mi riscriva a [email protected] E’ così evidente che un bambino si nutre non solo di latte ma di amore. Per festeggiare qualsiasi ricorrenza scrivi o invia un e-mail al GIORNALE DEL LAZIOVia E. Fermi, 18 - 04011 APRILIA e-mail: [email protected] (gli auguri con foto verranno pubblicati gratuitamente) “Sempre più ometti e orgoglio per tutti, che la vostra spensieratezza e correttezza vi accompagni sempre, auguri per il vostro cammino insieme (Adriano e Ottavio)” da Papà Massimo e Mamma Filo. "Tanti auguri per il vostro 25° anniversario di matrimonio, Teresa e Pasquale, da Teresa e da tutta l'RSA di Villa Silvana. Tantissimi Auguri di buon Compleanno a Fabrizio Mattioli dalla moglie Maria e da tutti amici e parenti. Tanti Auguri di Buon Compleanno a Morris che il 22 Aprile 2016 compirà 13 anni. Sei sempre il nostro campione di lealtà e sincerità verso gli altri. T.V.B. Dylan, Christian, Samuel e nonna Annamaria. Ciao (Messi) IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 40 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 “TERZO SETTORE ED INNOVAZIONE SOCIALE” Focus su associazionismo, volontariato, cooperazione sociale e responsabilità sociale di impresa VI PRESENTO L’ASSOCIAZIONE PER LO SVILUPPO DEL TORO Nel Forum Nuovi Cittadini ed Immigrazione di Faccciamo Rete con il Gruppo Italo-Senegalese insieme a: associazione di volontariato “Penc Mi”‚ Africani nel Mondo‚ RESPONSABILITY.CO‚ e A.F.I. - Associazione dei Fulbe In Italia‚ si affronteranno i temi della cooperazione‚ dell’integrazione‚ dell’immigrazione‚ del decentramento‚ della valorizzazione dell’identità delle realtà e collettività locali: temi di particolare attualità ed interesse anche nel nostro Paese A cura della Dr.ssa Emilia Ciorra Esperta di politiche e progettazione sociale. Per scrivermi: [email protected] Cari amici ed amiche, esiste in questo periodo, un piacevole parallelismo tra la comunità apriliana e la comunità senegalese internazionale che festeggiano entrambe un momento fondamentale nel processo di costruzione della rispettiva identità culturale, intorno a due eventi che cadono nel mese di Aprile : gli 80 anni della Fondazione di Aprilia (25 Aprile 1936) e i 56 anni della Indipendenza del Senegal (4 Aprile 1960) e che trovano il loro punto di intersezione nel cittadino apriliano e senegalese Ibrahima Camara, Responsabile del Gruppo Italo-Senegalese del Forum Immigrazione di FacciamoRete e Segretario generale dell’Associazione per lo Sviluppo del Toro. Sulla logica di questa contaminazione culturale tra “Aprilianità” e “identità Senegalese” di Ibrahima Camara ho pensato di dedicare a questa associazione il primo spazio di presentazione delle sue origini e finalità operative. Dove è nata l’Associazione internazionale per lo Sviluppo del Toro? Verona. L’Associazione è nata da un gruppo di cittadini senegalesi nativi dell’antica Provincia del Futa Toro, che oggi corrisponde al Dipartimento di Podor nella Regione della Valle del Fiume Senegal. La città di Guede‚ capitale della Regione del Toro‚ – e mia città di origine – guidata oggi dal Sindaco Mahmoudou Bocar Sall, Professore di Economia e Management presso l’Università di Dakar, rappresenta una realtà storica e culturale di particolare rilievo per la geografia africana essendo stata‚ prima della colonizzazione francese‚ la capitale dell’antico Regno del Toro‚ una delle provincie più importanti dell’Impero del Futa. L’Impero‚ fino al XIX secolo‚ si estendeva nei territori che vanno dall’attuale valle del fiume Senegal fino all’Africa centrale‚ comprendendo nel suo insieme il Mali‚ la Mauritania‚ il Senegal‚ le due Guinee‚ il Niger‚ la Nigeria‚ il Camerun ed altri territori‚ patria della popolazione nomade dei Fulbe (Fulani/Peul). Qual’ è il ruolo dell’Associazione per lo Sviluppo del Toro nell’attuale azione politico - culturale della comunità senegalese italiana ed internazionale? L’ Associazione promuove la cultura del popolo dei Fulbe in Italia e la solidarietà socio-economica tramite progetti di microcredito che autofinanziamo con il nostro tesseramento; conta ad oggi circa 1700 iscritti e 17 sezioni, tra cui le principali aree urbane e metropolitane italiane. E’ presieduta dalla sezione di Torino in Piemonte. Da Gennaio 2014 sono il Segretario generale e tra i responsabili della sezione di Roma, a cui è stato affidato il compito arduo di rilanciare la politica di integrazione e di cooperazione decentrata senegalese a livello nazionale. Il 10 Settembre 2015 abbiamo realizzato il primo evento di presentazione presso la sede del Cesv/Spes con le associazioni Penc Mi, Mama Africa, Amo, Responsabiliti.co tra il Sindaco di Guede e le Istituzioni e le personalità di spicco nel settore della Cooperazione Italia-Senegal, come l’On. Toudi Consigliere Maeci, Riccardo Maria Monti Presidente ITA ex ICE, Simonetta Paganini Responsabile Settore Internazionale ANCI. L’8 ed il 9 Aprile 2016, l’Ifad (Il Fondo Internazionale per lo Sviluppo agricolo) ha presentato il programma per la Cooperazione Italia - Senegal per lo sviluppo dell’economia senegalese delle zone rurali, con il sostegno delle Diaspore africane. Quali sono stati per il Senegal i traguardi raggiunti dopo l’Indipendenza? Con l’indipendenza, il primo presidente del Senegal Léopold Sédar Senghor ha avuto un ruolo centrale nel definire la politica culturale senegalese, caratterizzata tra il 1960 e il 1980 dalla creazione di molte istituzioni culturali, e dal sostegno diretto del presi- dente alla Scuola di Dakar (École de Dakar). Il pensiero del presidente Senghor strettamente connesso alla Négritude e al panafricanismo - è anche il punto di partenza del primo Festival Mondial des Arts Nègres organizzato a Dakar nel 1966. Con la presidenza di Abdou Diouf la cultura che con Léopold Sédar Senghor era menzionata continuamente nei discorsi politici perde centralità anche se, alla fine degli anni ottanta, è proprio il presidente Abdou Diouf a sostenere l’iniziativa di artisti, scrittori e intellettuali senegalesi e la nascita della Biennale di Dakar, che è oggi la più importante biennale internazionale di arte contemporanea africana che accoglie artisti, critici d’arte, curatori e galleristi provenienti da quasi tutte le nazioni dell’Africa e dal mondo. Chi è Bamba Touba e perché è stato così importante per l’Indipendenza e lo sviluppo sociale del Senegal? Cheikh Ahmadou Bamba Mbacké, noto più semplicemente come Ahmadou Bamba, nacque nel villaggio Mbacké fondato dal suo bisnonno Muhammad al-Khayr. Parente del potente capo della tribù wolof Lat Dior e membro del ricco clan di Mbacké, rinunciò presto alla sua nobile stirpe e scelse un cammino di devozione religiosa. È riportato che mentre i coloni francesi stavano deportando Ahmadou Bamba, lo Cheikh si trovava nella nave francese quando scattò l’ora della preghiera. Prima chiese ai francesi se poteva pregare nella loro nave, ma i francesi risposero negativamente, allora Cheikh Ahmadou Bamba lasciò cadere sull’oceano il suo tappeto e vi saltò sopra. Questo rappresenta il profondo rispetto di Cheikh Ahmadou Bamba: non mancò di rispetto né ai francesi (che gli avevano vietato di pregare nella loro nave) né ad Allah. La nostra tradizione cd. Wolof, grazie a Bamba Touba, è connotata dal pacifismo, dalla dialettica dell’integrazione, dalla mun’ (la pazienza, la perseveranza, la tenacia). Inoltre l’economia del Senegal ha avuto un grande contributo a seguito della sua dottrina, in quanto ha insegnato anche che la salvezza è dovuta al lavoro, non importa se e quanto duro, svolto durante la vita. La sua visione moderata e illuminata dall’amore per il resto della propria comunità ha inoltre fatto da barriera per l’avanzamento di un islamismo più radicale e intollerante. Infatti i due concetti principali che lo Cheick introduce spesso nei suoi racconti sono l’adorazione di Allah e l’amore per il lavoro. Quasi tutti i discepoli immigrati che vivono soprattutto in Italia e in Spagna, applicano queste due raccomanda- zioni e grazie a ciò contribuiscono a seguire la retta via e allo sviluppo delle comunità in cui vivono. Qual è il contributo che la comunità senegalese può dare al nostro Paese oggi? Sicuramente il nostro contributo come comunità senegalese è quello di contribuire alla crescita sociale e culturale ed economica di questo Paese, che oggi più che mai si trova ad affrontare un periodo di transizione e di passaggio intergenerazionale, oggi sento finalmente parlare di riforme e di voglia di cambiamento, ed i giovani italiani come noi immigrati trovano la stessa comune difficoltà ad emergere e a far valorizzare il proprio talento o professinalità. Io ho molti amici connazionali compagni di università che oggi fanno i cd. “vucumprà”, solo perchè hanno accettato in Italia di fare quello che la società offriva loro in quel momento (noi diciamo in wolof “è così che deve succedere”), perché per un senegalese ogni lavoro è dignitoso purchè onesto.Inoltre per noi è importantissimo contribuire alla vita associativa del Paese che ci ospita, pensate che l’associazionismo è una pratica che i senegalesi sperimentano fin da bambini, in Senegal in un solo quartiere si possono trovare più di cento associazioni, persino tra i bambini è normale. Anche in Italia è difficile trovare un senegalese che non appartenga a più di dieci associazioni. La propensione all’associazionismo fa parte del nostro Modus Vivendi. Tutte le associazioni di cui faccio parte io ed i miei connazionali, le abbiamo portate dal Senegal fino a qua, ma è stato abbastanza complicato perché nel nostro Paese sono tutte informali, non esiste uno statuto registrato, non esiste una burocrazia delle associazioni e per questo abbiamo bisogno del vostro aiuto amministrativo, ma per il resto su come gestirle siamo in grado di fare delle cose egregie dal punto di vista sociale e culturale. Un altro valore molto importante per la comunità senegalese è costituito dalle relazioni umane, un proverbio molto diffuso in lingua wolof dice “ la povertà non è il fatto di non avere vestiti, ma è veramente povero chi non ha nessuno su cui contare”. Un altro valore molto importante per noi è la solidarietà, la solidarietà quella vera e vissuta è la nostra moneta di scambio, che è reciprocità ed ospitalità. Da oggi, con il contributo degli Apriliani e dei Senegalesi potremmo fare di questa città un “capolavoro” di solidarietà, di reciprocità e di ospitalità (TERANGA). Per conoscere meglio la comunità senegalese il Gruppo Italo-Senegalese del Forum Nuovi Cittadini ed Immigrazione di Facciamo rete sta organizzando degli incontri di reciproca conoscenza e di approfondimento culturale. Potrete trovare maggiori informazioni sul nostro sito www.facciamorete.org. Per contattare il responsabile del Gruppo Italo – Senegalese del Forum Nuovi Cittadini ed Immigrazione di facciamo rete: Ibrahima Camara Segretario Generale dell’Associazione per lo sviluppo del Toro mail: camaraguede @yahoo.it cell. 331.5986713 IL GIORNALE DEL LAZIO 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 pagina 41 L’AVVOCATO RISPONDE IL MATRIMONIO ED IL REGIME PATRIMONIALE DEI CONIUGI – LA COMUNIONE Per porre domande scrivere e-mail: [email protected] Avv. Margherita Corneli Gentile Avvocato, mi chiamo Rossella e convivo ormai da alcuni anni con il mio compagno Matteo.Negli ultimi mesi abbiamo iniziato a parlare di matrimonio e vorrei mi chiarisse cosa comporta la comunione dei beni. Noi essendo già conviventi abbiamo acquistato tutti i beni insieme. Cambia qualcosa con il matrimonio? Grazie. Rossella. Cara Rossella, prima di tutto tanti auguri da me e da tutta la redazione de “Il Giornale del Lazio” per il vostro matrimonio; vediamo ora di rispondere alla Sua domanda, solo apparentemente semplice in quanto il regime patrimoniale dei coniugi è tutt’altro che noto e scontato. In passato si prevedeva quale regime patrimoniale legale quello della separazione dei beni, vale a dire che ciascun coniuge rimaneva titolare esclusivo dei beni acquistati durante il matrimonio, senza poter vantare alcun diritto sui beni dell’altro coniuge.Tra le convenzioni matrimoniali l’unica applicata era quella diretta a costituire la dote (l’attribuzione al marito, da parte della moglie o di altri per lei, di beni destinati ad aiutarlo nell’adempimento del dovere di mantenere la famiglia).I rapporti patrimoniali erano disciplinati in questo modo: il marito aveva il dovere di mantenere la moglie senza che avessero rilievo le condizioni economiche di quest’ultima.La moglie doveva contribuire al mantenimento del marito solo se quest’ultimo si fosse trovato in condizioni di bisogno. Con la riforma del diritto di famiglia del 1975 si è introdotto l’obbligo per entrambi i coniugi di contribuire alle esigenze della famiglia con la conseguente applicazione di un nuovo regime legale di tali rapporti, la comunione dei beni, diretto a determinare la condivisione, da parte dei coniugi, degli incrementi di ricchezza conseguiti dalla coppia anche grazie all’attività separata di ciascuno di essi durante il matrimonio. La riforma si proponeva come scopo l’attuazione del principio di solidarietà economica tra i coniugi considerando anche il fatto che all’epoca il marito era il solo a svolgere un’attività lavorativa e la donna si dedicava prevalentemente alla cura della casa e ai figli. Anche il regime oggi in vigore prevede la possibilità per i coniugi di optare per la separazione dei beni, ma in mancanza di un simile accordo o di altra convenzione matrimoniale, si applica la comunione legale. Si possono distinguere tre categorie di beni nell’ambito del regime di comunione: i beni che rientrano nella comunione fin dal loro acquisto (comunione immediata), i beni che non rientrano in alcun modo nella comu- nione (beni personali) ei beni che cadono in comunione soltanto al momento dello scioglimento della comunione stessa (comunione de residuo). In base a quanto stabilito dall’art. 177 c.c. tutti gli acquisti effettuati dai coniugi durante il matrimonio cadono in comunione immediata anche se compiuti separatamente e anche se il bene è formalmente intestato a uno solo dei coniugi. Ciò avviene sempre a meno che non si tratti di acquisto effettuato con il prezzo del trasferimento di beni personali a condizione che sia espressamente dichiarata nell’atto di acquisto la provenienza personale del denaro e all’atto partecipi l’atro coniuge. Dovranno pertanto ricadere nella comunione legale immediata tutti gli acquisti e l’azienda coniugale, cioè quell’azienda gestita da entrambi i coniugi costituita dopo il matrimonio. Viceversa non entrano mai a fare parte della comunione (art. 179 c.c.) i beni o diritti reali di godimento di cui il coniuge era titolare prima del matrimonio ei beni pervenuti al coniuge in successione o donazione; difatti i beni o il denaro pervenuti in eredità ad uno dei coniugi non entrano a far parte della comunione legale a meno che, di detti beni si sia disposto con testamento e che questo specifichi che i beni debbano essere attribuiti alla comunione. Anche le donazioni indirette, come ad esempio gli acquisti fatti dal coniuge con pagamento del prezzo effettuato da un terzo, ricadono sotto la stessa disciplina. Allo stesso modo non rientrano nella comunione i beni di uso strettamente personale come l’abbigliamento, gli accessori per la pratica di un hobby, i gioielli o strumenti musicali ecc. Ciò che rileva è l’utilizzo personale, anche se si tratta di beni che teoricamente potrebbero essere usati anche dall’altro coniuge. Non rientrano, infine, nella comunione, i beni che servono per l’esercizio della professione e cioè agli oggetti e strumenti utilizzati dal coniuge per l’attività lavorativa (in qualsiasi forma prestata), e tutto ciò che ad uno dei coniugi pervenga a titolo di risarcimento del danno e pensione derivante dalla perdita della capacità lavorativa. Mentre, come abbiamo appena visto, per gli acquisti vige la regola della comunione immediata, con le eccezioni elencate (beni personali), per i frutti dei beni personali e per i guadagni dell’attività separata, si applica la comunione differita, o de residuo, poiché detti beni rimangono nella titolarità esclusiva di un coniuge ma allo scioglimento della comunione, ciò che residua, e quindi ciò che non sia stato consumato, cade automaticamente in comunione e deve essere diviso a metà. Si tratta di interessi o utili che uno dei coniugi percepisce dai beni personali, come ad esempio canoni di locazioni, dividendi di azioni ecc., e dei guadagni derivanti dall’attività lavorativa di ciascuno dei due coniugi. Rientrano in questa categoria tutti i tipi di reddito, derivanti da qualsiasi tipo di attività di lavoro. Il coniuge può disporre liberamen- te di tali retribuzioni, salvo il doveroso onere di contribuzione nei confronti della famiglia, e salvo il caso di consumo fraudolento. Ciò che rimane in forma di redditi rimasti liquidi e non consumati, al momento dello scioglimento della comunione sarà oggetto di divisione. La medesima regola di cui sopra riguarda poi il denaro pertanto, quanto depositato presso conti correnti bancari nei quali siano confluiti i guadagni dell’attività lavorativa svolta da un coniuge, entra a far parte della comunione legale dei beni al momento dello scioglimento della comunione stessa, con conseguente sorgere, solo da tale momento, di una titolarità comune dei coniugi sul saldo attivo.La comunione legale si scioglie per cause che fanno venire meno il vincolo matrimoniale, come nel caso di morte (anche presunta), per l’annullamento, lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio. Altra causa di scioglimento della comunione, anche se il vincolo matrimoniale è ancora esistente, è la cessazio- ne della convivenza, come nel caso dell’assenza e della separazione personale dei coniugi.La comunione può essere sciolta dai coniugi però anche convenzionalmente in corso di matrimonio ad esempio per dare una diversa regolamentazione ai loro rapporti patrimoniali. Un altro caso di scioglimento è la separazione giudiziale dei beni, che può essere chiesta se rispetto ad un coniuge interviene sen- tenza d’interdizione o inabilitazione, oppure se un coniuge mostra di tenere una cattiva amministrazione dei beni comuni. Anche il disordine nei propri affari o gestione dei beni personali, così come la mancata contribuzione ai bisogni della famiglia, legittima l’atro coniuge a domandare la separazione giudiziale dei beni (art. 193 c.c.). Infine la comunione si scioglie per fallimento di uno dei coniugi. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 42 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 dalla Regione di Bruno Jorillo VINITALY: IL LAZIO PROTAGONISTA CON SAPORI, BELLEZZA E CULTURA La Regione presente al Vinitaly di Verona con un padiglione interamente dedicato al Lazio per far conoscere il nostro patrimonio di sapori, bellezze e cultura e rilanciare il territorio, lo sviluppo e il lavoro: 58 i produttori di vino presenti. Un cartellone ricco di eventi e degustazoni, appuntamenti culturali e testimonial di eccezione. Oltre a presentare i prodotti, la Regione porta al Vinitaly un piano di integrazione territoriale e di sviluppo, costruito mettendo insieme la qualità dei vini con la promozione della cultura, delle tradizioni, dell’arte, dell’innovazione. Una bella occasione per sostenere la qualità e favorire l’internazionalizzazione. La Regione presenta al Vinitaly anche i risultati di uno studio di profilazione dei vini, un servizio fondamentale per i produttori e per far emergere le eccellenze del Lazio. E tra le altre cose sono state organizzate anche visite di operatori esteri allo stand, con degustazioni, incontri b2b e seminari di approfondimento sulle opportunità di penetrazione in alcuni mercati target, dedicati ai produttori vinicoli del lazio. Promuovere il territorio grazie al vino. Insieme all’agenzia regionale del turismo in occasione del Vinitaly la Regione ha deciso di legare la promozione del vino ai grandi attrattori turistici come i “cammini di fede”, anche grazie alla partecipazio- tiere ebraico di Kazimierz nel primo giorno del Viaggio della Memoria 2016 della Regione Lazio a Cracovia. Nei tempi del terrorismo, dell'odio religioso e della violenza, portare 500 giovani e professori nei luoghi dove l'odio dell'uomo ha prodotto la catastrofe della Shoah secondo noi è un modo di affrontare anche il presente diffondendo conoscenze, e quindi anche diffondendo più forza a una nuova generazione che altrimenti è solo bombardata dalle paure verso le differenze, e dagli slogan dell'odio”- ha detto ancora Zingaretti. “Per il terzo anno consecutivo prosegue l'impegno con le scuole del Lazio sui temi legati alla Memoria: circa 300 ragazzi e ragazze avranno l'opportunità di visitare alcuni luoghi simbolo della Shoah e ascoltare le testimonianze di Sami Modiano e Tatiana Bucci – lo ha detto il vicepresidente con delega alla Scuola, Massimiliano Smeriglio, che ha aggiunto: si tratta di una straordinaria esperienza di crescita che ha coinvolto finora centinaia di studenti della nostra regione e che continueremo a proporre agli istituti del Lazio anche nei prossimi anni''. ne di esperti e amministratori locali, o come il patrimonio dei borghi. “Sono assolutamente d'accordo con chi parla di oro nero con riferimento al vino – lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: questo settore può essere considerato davvero il nostro petrolio, ma non solo in termini economici. Con un appuntamento come questo vogliamo mostrare lo sforzo di un sistema che sta scommettendo con convinzione su valori come qualità, bellezza, tipicità” – ha detto ancora Zingaretti. “Il primo risultato è che il padiglione del Lazio è molto più frequentato degli anni scorsi. Merito della qualità delle produzioni proposte dalle aziende e dei contenuti di conoscenza offerti ai visitatori negli spazi di confronto e di aggiornamento scientifico sui progressi della viticoltura laziale"- è il commento di Carlo Hausmann, assessore all'agricoltura. VIAGGIO DELLA MEMORIA AD AUSCHWITZ CON 292 STUDENTI DA 146 SCUOLE Anche quest’anno la Regione ha sostenuto questo appuntamento così importante per la difesa dei valori di democrazia, libertà e uguaglianza e per la costruzione di una società coesa e solidale. Nel corso del viaggio i ragazzi visiteranno alcuni luoghi simbolo della Shoah e ascolteranno le testimonianze di Sami Modiano e Tatiana Bucci, sopravvissuti ai campi di sterminio. Un’esperienza di crescita straordinaria 292 studenti da 146 scuole in tutto il Lazio per il viaggio della Memoria ad Auschwitz. Anche quest’anno la Regione ha sostenuto questo appuntamento così importante per la difesa dei valori di democrazia, libertà e uguaglianza e per la costruzione di una società coesa e solidale. I ragazzi visiteranno alcuni luoghi simbolo della Shoah e ascolteranno le testimonianze di Sami Modiano e Tatiana Bucci, sopravvissuti ai campi di sterminio. Un’esperienza di crescita straordinaria, che ha coinvolto finora centinaia di studenti della nostra regione, e che continueremo a proporre agli istituti del Lazio anche nei prossimi anni. Un vero e proprio viaggio nella storia. Tre giorni a Cracovia (ex ghetto e sinagoga) e nei luoghi simbolo delle deportazioni e dello sterminio nazista, i campi di Auschwitz e Birkenau, per approfondire tutti gli aspetti legati ad una delle pagine più drammatiche del secolo scorso. Il nostro impegno in questo senso sarà costante per mantenere viva la memoria della Shoah e per formare una nuova generazione di testimoni capace di relazionarsi e di guardare al futuro con la consapevolezza di quello che è stato. “Anche quest'anno ad Auschwitz abbiamo portato un numero impressionante di ragazzi, per quello che è uno dei viaggi più grandi mai fatti, nel nome di Primo Levi - lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, a margine alla visita del quar- AMBIENTE: PIÙ RISORSE E CONTROLLI PER PROTEGGERE L’AMBIENTE E LA SALUTE DELLE PERSONE Dopo aver messo fine al commissariamento, l’Agenzia regionale per la Protezione Ambientale del Lazio (Arpa) riceverà 34 milioni di euro da destinare a tutte le attività di controllo e protezione ambientale per il 2016 Dal controllo delle acque fino al monitoraggio della qualità dell’aria, queste sono alcune delle attività svolte dall’Arpa, l’Agenzia regionale per la Protezione Ambientale del Lazio, che per il 2016 avrà a disposizione 34 milioni di euro, un milione in più rispetto al 2015. “Dopo aver riorganizzato l’Arpa, facendola uscire nel 2014 dal commissariamento – ha sottolineato Nicola Zingaretti, Presidente della Regione – ora garantiamo con 34 milioni di euro, uno in più rispetto all’anno precedente, il funzionamento di una struttura nevralgica per il monitoraggio della qualità dell’aria e dell’ambiente”. “Abbiamo già dato avvio all’assunzione di 40 unità di personale – ha continuato Zingaretti – che andranno a rafforzare le risorse a disposizione dell’agenzia. Quando si tratta di curare e prestare attenzione alla salute dei cittadini è importante, anche in momenti di difficoltà, non risparmiare ma anzi investire di più”. “La Regione Lazio – ha spiegato Mauro Buschini, assessore all’Ambiente – dopo aver posto fine al commissariamento dell’Arpa e varato la riorganizzazione per migliorare un polo strategico nella difesa e cura dell’ambiente, aumenta i fondi per l’ente”. “Un atto importante perché l’obiettivo è quello di sostenere politiche che contribuiscano, in misura maggiore, alle attività di salvaguardia ambientale e di tutela per la salute dei nostri concittadini. Con la recente riforma – ha concluso Buschini – che ha restituito all’Agenzia regionale, un regolamento dopo 10 anni e attraverso l’aumento delle risorse da destinare ad Arpa Lazio, l’ente potrà operare con più efficacia e intensificare, così, i controlli nei territori della regione con più attenzione alle Province”. Dottor Luigi Gabellone specialista in dermatologia e venereologia riceve per appuntamento Aprilia - Tel 3391513020. Si eseguono controllo nei, asportazione verruche e mesoterapia della cellulite 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 CISTERNA IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 43 “#IOLEGGOPERCHE’...#IOLEGGOPERTE!”: Il progetto dei volontari NpL a Cisterna nel mese dedicato alla lettura Continua l’impegno sul territorio di Cisterna di Latina del gruppo locale Nati per Leggere. In occasione della giornata mondiale del libro e del mese della lettura, in collaborazione con la Biblioteca Comunale, i volontari Npl, coordinati da Paola Carapellotti, hanno ideato l’iniziativa “#IOLEGGOPERCHÈ … #IOLEGGOPERTE!”. Il progetto si terrà nelle scuole di Cisterna in una serie di incontri di lettura ad alta voce che saranno tenuti in classe coinvolgendo alunni, insegnanti e genitori. Negli Istituti che aderiranno alla proposta sarà presente un corner della Biblioteca Comunale grazie al quale sarà possibile iscriversi, prendere in prestito i libri per genitori e bambini e conoscere i servizi della biblioteca. Nel corso della mattinata, inoltre, verrà distribuito materiale informativo sul progetto NpL alle famiglie. Le attività prenderanno il via il prossimo 22 Aprile: al suonare della campanella, in tutte le sezioni delle scuole dell’infanzia, le insegnanti leggeranno una storia ai bambini. Sarà un mese dedicato alla lettura che si concluderà il 23 maggio, con un calendario fitto di appuntamenti. Il 23 aprile, in occasione della giornata mondiale del libro, nei locali della Biblioteca Comunale, in Largo San Pasquale, si terranno delle letture ad alta voce realizzate dai volontari NpL destinate alle famiglie e ai bambini di età compresa tra 0 e 6 anni. Verrà poi realizzato un FlashMob Letterario per la diffusione della lettura. Durante il mese (nei giorni 26/27 aprile - 2/3 maggio - 9/10 maggio – 16/17 maggio) si terranno delle attività di “reading” nelle diverse scuole che avranno aderito al progetto, dalle ore 9.30 alle ore 11.30, durante le quali si alterneranno letture ad alta voce curate dagli alunni, dai familiari e dai volontari NpL. Lo Sport nella scuola contro le barriere, al Palazzetto dello Sport di San Valentino l’iniziativa dell’Istituto Caetani Presentato presso il palazzetto dello sport di San Valentino a Cisterna, il progetto “Lo sport! Un sorriso per la vita... oltre barriere e frontiere”. Si tratta di un’iniziativa a cura dell’Ufficio della CEI per la pastorale del tempo libero, turismo e sport insieme a Telethon, ed organizzato a Cisterna dall’istituto Comprensivo Leone Caetani e dal CONI Latina con il patrocinio del Comitato Italiano Paralimpico, la Federazione Italiana Pallacanestro, l’Udinese Calcio e Passione Sport. La manifestazione è stata ispirata da “I Codici della vittoria”, libro biografico scritto dal giornalista Pierluigi Grande e dall’ex calciatore e attuale dirigente dell’Udinese Calcio, Andrea Carnevale, che nel testo racconta la sua storia. Parte del ricavato sostiene la ricerca Telethon sulla sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Hanno partecipato alla mattinata Fabrizio Malgari, delegato CONI Latina, Luca Zavatti della Nazionale Italiana Amputati Calcio, Filippo Simeoni campione italiano ciclismo su strada 2008, Roberto De Gennaro dirigente Latina Pallanuoto, Andrea Campagnaro presidente dell’associazione “Il Pirata” omaggio a Pantani, Stefano Formica coach giovanile della Latina Pallanuoto, oltre al giornalista sportivo Pierluigi Grande, moderatore della manifestazione. Ha portato i saluti dell’amministrazione Teseo Cera assessore alla pubblica Istruzione del Comune di Cisterna di Latina. Dopo alcune esibizioni sportive e gli interventi degli ospiti, è stata la volta del video messaggio del campione Andrea Carnevale. “L’iniziativa – spiega la dirigente scolastica, Patrizia Pochesci – fa seguito al protocollo sottoscritto dall’Istituto Caetani ed il Coni di Latina e rientra in un percorso di promozione dello sport all’interno delle scuole come educazione al rispetto delle regole e soprattutto come impegno sociale”. “L’impegno nello sport può essere il riscatto di tutti – commenta l’assessore Teseo Cera – avvicina le persone, unisce nelle diversità, oltre le barriere e le frontiere. La scuola è l’istituzione fondamentale nella quale coltivare questi valori, quindi iniziative come quella presentata oggi sono davvero mirabili. Inoltre, quella di oggi è stata anche l’occasione per incontrare la dirigenza scolastica ed i rappresentanti dei genitori degli alunni e fare il punto della situazione”. “Il nostro è un progetto sperimentale che ha ricevuto l’approvazione del coordinamento Nati per Leggere Lazio; i risultati delle attività verranno poi studiati per poterle attuare in diversi territori della nostra regione” spiega Paola Carapellotti coordinatrice del Gruppo Locale Nati Per Leggere di Cisterna di Latina. “L’iniziativa ha come obiettivo centrale la condivisione, i familiari e gli alunni saranno attori e registi delle stesse letture che avranno come tema “le emozioni”, la lettura è un modo per creare un ponte di comunicazione con i bambini. Voglio ringraziare, oltre i volontari e la Biblioteca Comunale per il grande impegno che stanno spendendo, tutte le dirigenti scolastiche degli Istituti che aderiranno alla nostra proposta”. 100 anni per la signora Maria Civita Anella: i ragazzi del Centro Agorà e il Sindaco Della Penna le fanno gli auguri Compleanno centenario a Cisterna di Latina. La signora Maria Civita Anella, per tutti Nonna Marietta, ha compiuto 100 anni il 13 aprile e a festeggiare con lei, oltre a tutta la sua famiglia, c’erano anche i ragazzi del Centro Agorà e il Sindaco Eleonora Della Penna. Una mattinata di sole con racconti di una vita vissuta piena di emozioni e ricordi importanti. Maria Civita è stata una degli esodati cisternesi durante la Seconda guerra mondiale e a piedi, con i suoi cari, trovò riparo a Filettino. Tornò a Cisterna nel 1945 in stato interessante. Una storia di amore e rinascita quella della sua famiglia. Nonna Marietta ancora oggi accende la stufa a legna da sola, allegramente si lamenta perché deve prendere una medicina al giorno. Oggi ha ricevuto un dono speciale fatto a mano dai ragazzi del centro socio-educativo per disabili Agorà: una sedia decorata e una poesia in cisternese. Fra un pasticcino, una chiacchiera e una foto, ha salutato il Sindaco e i giovani con l’augurio che possano arrivare alla sua età con lo stesso spirito. “E’ stato un momento di incontro e confronto molto importante quello di stamattina. I ragazzi dell’Agorà hanno portato la testimonianza delle loro abilità che nel Centro diurno vengono messe a frutto con numerose attività; mentre la signora Maria ha condiviso le sue esperienze con tutti noi, lasciandoci un messaggio di speranza” ha commentato il Sindaco Della Penna. Cimitero: un’ora in più per visitare i defunti Orario continuato dalle 7:30 alle 18:00 fino al 29 ottobre Con l’approssimarsi della stagione estiva e il naturale prolungamento delle ore di luce nonché l’entrata in vigore dell’ora solare, il civico cimitero di Cisterna di Latina ha attivato, ed è già in vigore, il nuovo orario di apertura e chiusura al pubblico. Fino a prossimo 29 ottobre 2016 sarà possibile effettuare la visita ai propri cari defunti tutti i giorni dalle 7:30 alle 18:00 con orario continuato eccetto il martedì mattina in quanto dalle 07:30 alle 13:00 rimarrà chiuso per l’effettuazione di operazioni cimiteriali senza la presenza dell’utenza. L’esecuzione dei lavori all’interno del cimitero è consentita dalle ore 7:30 alle 12:30 e dalle 13:30 alle 17:30 tutti i giorni esclusi sabato e domenica. Le operazioni di tumulazione o di inumazione delle salme sono invece possibili dalle 8:00 alle 12:30 e dalle 14:00 alle 17:30. Qualora le salme arrivino dopo le 17:30, queste verranno sistemate all’interno della camera mortuaria fino al giorno successivo quando si procederà alla tumulazione o inumazione. Non verranno eseguite operazioni di scavo per inumazioni salme nei campi comuni nei giorni di domenica e festività e pertanto le salme saranno poste temporaneamente in camera mortuaria. Infine nelle giornate festive, durante le quali solitamente si registra un incremento delle affluenze, a tutela e sicurezza dei visitatori, è vietata la circolazione veicolare all’interno del cimitero. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 44 ARDEA “Fare! Con Tosi – Litorale Sud Roma” chiede immediate e urgenti risposte al primo cittadino di Ardea in merito alla vicenda dei Consorzi. “Abbiamo ritenuto opportuno inviare, tramite PEC, alcuni quesiti al Sindaco di Ardea Luca Di Fiori, in merito alla vicenda dei Consorzi che hanno ingabbiato la spiaggia pubblica ardeatina, prima di procedere a formalizzare una dettagliata denuncia all’A.G. ed a inoltrare, ai Parlamentari di Fare! con Tosi la richiesta di un’interpellanza parlamentare per venire a capo dell’annosa vicenda che oramai si trascina da troppi anni. In virtù di quanto apparso su alcune testate giornalistiche locali nella giornata di ieri 13 Aprile 2016, circa un incontro avvenuto tra il Sindaco del Comune di Ardea ed alcuni dei rappresentanti dei consorzi del territorio, Fare! con Tosi– Litorale Sud Roma, avendo letto che si sta trattando un accordo tra le due parti, con la presente intendiamo fare alcuni quesiti al Primo Cittadino in ordine alla vicenda: In data 16/02/2001, la III Sezione Penale della Corte di Cassazione, con sentenza n. 15268 sanciva che “Nessuna proprietà privata e per nessun motivo può impedire l’accesso al mare alla collettività se la proprietà stessa è l’unica via per raggiungere una determinata spiaggia”. Stessa ipotesi di reato è prevista dal- 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 Vicenda Consorzi: “Fare! con Tosi” Sindaco se ci sei batti un colpo l’art. 1161 codice della navigazione, che attua una tutela completa e articolata del demanio marittimo, prevedendo come reato quattro forme alternative di condotta, costituite dall’occupazione diretta o dall’esecuzione sul demanio di innovazioni non autorizzate o dall’impedimento dell’uso pubblico di esso ovvero barriere architettoniche e guardianie che impediscono ai cittadini di accedere liberamente alla spiaggia? Da verifiche effettuate negli anni scorsi all’interno dei c.d. Consorzi dall’allora Dirigente Comunale Aristodemo Pellico, vennero alla luce numerose violazioni di legge tra le quali: a) dall’inosservanza delle disposizioni degli artt. 55, 714 e 716 codice navigazione. Il reato è, dunque, a forma mista, nel senso che una sola delle azioni alternativamente previste è sufficiente a commetterlo e che la commissione di due o più di tali azioni realizza un’ipotesi di concorso di reati. Come intende procedere affinché si metta fine alle violazioni di legge in quanto i c.d Consorzi siti sulla Litoranea di Ardea hanno apposto delle Interruzioni di strade comunali (quindi pubbliche) attraverso opere in muratura, tornelli ed altro; b) Esistenza di parcheggi privati su strade comunali (quindi pubbliche); c) Aree di arenile (quindi pubblico) recintate ed adibite ad aree private; Che tipo di accordo intende proporre ai rappresentanti dei c.d. Consorzi, che non vada in contrasto con le leggi esistenti a tutela del bene pubblico? Ha mai accertato sei i c.d. Consorzi siano Consorzi legit- IC Ardea1: al via il corso sull’inclusione I lavori sono stati aperti dal Dirigente Carlo Eufemi Il corso vede la partecipazione di illustri relatori specializzati nella didattica inclusivaIeri pomeriggio nell’aula magna dell’Istituto Comprensivo Ardea 1, si è svolto l’incontro di apertura del corso “La scuola che cambia. La sfida dell’inclusione” dedicato alla tematica dell’apprendimento e dei Dsa. Il progetto comprende cinque appuntamenti formativi per i docenti organizzati in collaborazione con l’Erikson, centro studi specializzato nella didattica inclusiva.Il primo incontro è stato aperto dal Dirigente scolastico Carlo Eufemi, che ha introdotto e presieduto la sessione. A seguire l’intervento della Dott.ssa Maria Luisa Boninelli (centro studi Erikson; centro studi Feurstein; Feurstein institute; Università Cà Foscari di Venezia) incentrato sull’importanza della conoscenza per la definizione delle strategie di intervento mirate alla didattica inclusiva. La docente si è poi dedicata al tema dei ragazzi con Bisogni educativi speciali (Bes).Hanno partecipato all’incontro anche i Dirigenti scolastici Laura Lamanna (IC Ardea 2) ed Elisabetta Spaziani (IC Anzio 1).Il prossimo appuntamento di giovedì 7 aprile prevede le lezioni di Deny Menghini, neuropsichiatra infantile dell’Ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma; Raffaele Ciambrone, Dirigente presso la Direzione Generale per lo studente del Miur; Giuseppe Fusacchia, Dirigente scolastico, responsabile del settore inclusione dell’ Asal.I relatori si soffermeranno sugli indicatori di rischio per l’individuazione di bambini con disturbo di apprendimento e con deficit di attenzione e iperattività, sui bambini “gifted” e sulle nuove programmazioni didatticocurricolari.Gli altri incontri si svolgeranno nei pomeriggi di lunedì 11, giovedì 14 e sabato 16 aprile. timi e che quindi godono delle regole previste dalla legge in materia o se si tratti di Consorzi di fatto ai quali la legge non da prerogative? Rimaniamo in attesa di una Sua risposta in tempi brevi al fine di decidere se segnalare la vicenda alle Autorità preposte, nonostante abbiano l’obbligo di procedere d’ufficio, e di inoltrare una richiesta di interpellanza parlamentare ai rappresentanti di questo Movimento politico”. Ardea una città museo L’ipogeo della Chiesa di Santa Marina entra in Art Bonus L’iniziativa del governo per favorire l’intervento di mecenati per il restauro dei beni culturali L’Ipogeo della Chiesa di Santa Marina di Ardea entra in Art Bonus, l’iniziativa del governo per favorire, attraverso significativi vantaggi fiscali, l’intervento di mecenati per il restauro dei beni culturali del Paese. Tutto ciò è stato possibile grazie a una intesa tra il Comune di Ardea e la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le Province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo. Per il restauro e la valorizzazione degli stucchi romani e degli affreschi medievali è previsto un costo di 300mila euro. L’ambiente, cui si accede dietro l’altare della chiesa di Santa Marina, è una tomba a camera di epoca romana con pianta rettangolare e tre arcosoli, decorata con stucchi ancora visibili nella volta a botte. Nel Medioevo, presumibilmente nel XII secolo, gran parte della decorazione a stucco è stata occultata con pitture di soggetto religioso, testimonianze fino a oggi poco note sebbene siano di notevole livello qualitativo e di straordinario interesse nel contesto dell’arte medievale del territorio laziale. La scelta del Comune e della Soprintendenza è quella di intervenire prioritariamente in questo luogo per fermare il processo di degrado che rischia di compromettere l’esistenza stessa del bene. L’Ipogeo è inserito all’interno della chiesa del cimitero storico della città e dunque facilmente fruibile dal pubblico, manca però allo stato attuale un impianto di illuminazione la cui realizzazione, compresa nel progetto di intervento, favorirà la piena valorizzazione delle testimonianze artistiche recuperate. IL GIORNALE DEL LAZIO 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 ARDEA Continuano senza sosta i controlli, soprattutto nelle zone più periferiche, da parte delle Guardie Ambientali del Comando di Ardea. Nel pomeriggio di ieri sono stati organizzati una serie di servizi di prevenzione degli illeciti ambientali con pattuglie civetta. Durante il transito in zona “Marina di Ardea” le Guardie Ambientali hanno notato cir- colare in direzione opposta una macchina station wagon con alcuni rifiuti provenienti da attività edile e per questo hanno deciso di effettuare un pedinamento a distanza; il soggetto alla guida della vettura, che inizialmente voleva scaricare nel Parcheggio di Via pagina 45 Pedinamento delle Guardie Ambientali preso un altro scaricatore abusivo di calcinacci Bergamo, ha invece proseguito, per via di alcune persone presenti, alla volta di Via Monti del Lupo. Ormai via Monte del Lupo e via Bergamo sono diventate delle tacite discariche di rifiuti anche pericolosi. Non a caso già a Monte del Lupo più volte bonificata dalla concessionaria comunale Igiene Urbana vengono scaricati eterni e materiali pericolo- si e tossici, a nulla è servito consigliare all’ufficio ambiente di chiudere l’ingresso di quella strada facendo transitare tutti per via Breve. Mentre nel pomeriggio di venerdì 15 aprile ignoti con un camion hanno scaricato ben 22 frigoriferi considerato materiale perico- loso nel parcheggio di via Bergamo anch’esso luogo di discarica incontrollata quando non viene effettuata la giornata ecologica. La pattuglia delle guardie ambientali hanno notato, che l’ignoto scaricatore una volta fermatasi vicino alla discarica abusiva, è sceso ed ha incominciato a scaricare alcuni sacchetti di calcinacci pensando di non essere notato, purtroppo per lui nulla sfugge a questa associazione di volon- tariato. In maniera molto rapida è risalito sulla vettura per dileguarsi ma all’imboccatura della via c’erano le Guardie Ambientali ad attenderlo. Il soggetto è stato identificato e proceduto con le operazioni di rito che hanno portato le G.A a staccare un pesante verbale di contestazione di illecito amministrativo. Le G.A hanno imposto ulteriormente il ripristino dello stato dei luoghi immediato con l’obbligo di conferimento presso centri di raccolta autorizzati con successiva esibizione al comando di Polizia Locale delle ricevute di corretto smaltimento. “ Queste sanzioni accessoriedichiara Giovanni T. dell’Uff.Legale – sono strumenti fondamentali per controllare la corretta filiera e gestione successiva del rifiuto affinché il soggetto che viene multato non vada a scaricare in altre zone”. IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 46 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 La Giunta Fucci (forse) si appellerà al Consiglio di Stato POMEZIA Il TAR boccia una variante al PPE fatta dal Comune A Pomezia a tenere banco e ad animare la scena politico/ amministrativa sono sempre le delicatissime questioni urbanistiche. Spesso si tratta di vecchie situazioni che affondano le radici nella notte dei tempi e dalle quale è poi difficile districarsi. Gli annali sono pieni di atti fatti e poi cassati, come si dice in gergo legale. Stavolta i riflettori sono accesi sull’area di Torvaianica Alta /Campo Jemini al centro di un aspro dibattito e dove era stata decisa una variante al Piano Particolareggiato. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Fucci aveva deciso di autoannulare - con delibera della Delibera n. 33 del 2015 – tale variante al PPE, ma la Parrocchia di Torvaianica alta non c’è stata e si era appellata al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio che, con sentenza del 13 aprile 2016, le ha dato ragione annullando l’annullata variante che, così, torna in vigore. In particolare il Giudice ritiene che “al fine di esercitare l’autotutela – si legge nell’atto – occorrerebbe che si attivassero congiuntamente i due enti (Comune e Regione, ndr) e, soprattutto, che i due enti concordassero sul provvedimento da adottare, appunto in sede di autotutela, al fine di rimuovere il vizio”. Non è tardata ad arrivare la reazione del sindaco Fucci, che comunque difende le scelte fatte a suo tempo dal Consiglio Comunale: “Il TAR non entra in alcun modo nel merito delle ragioni che hanno portato il Consiglio comunale ad annullare la variante – ha spiegato - Ragioni ormai note, legate alle numerose criticità emerse dopo un approfondito esame istruttorio compiuto dagli Uffici tecnici comunali: anomalie procedurali ed errate valutazioni sulle cubature da realizzare che hanno impedito di fatto l’equa e corretta ripartizione tra le aree destinate a servizi per la collettività e le aree destinate all’edificazione privata, in un quartiere già molto carente di servizi. Con questa sentenza - continua il Primo Cittadino – il TAR rileva un mero errore procedu- rale e dichiara che il Comune e la Regione devono attivarsi congiuntamente per procedere con l’annullamento della variante, procedura che noi riteniamo comunque di aver seguito in maniera corretta. Il dialogo tra i due Enti sulla vicenda è in atto infatti fin dal 2010, quando era proprio la stessa Regione Lazio, a un anno dall’approvazione della variante, a contestare al Comune numerose criticità, chiedendo insistentemente di intervenire con l’annullamento dell’atto”. Per il sindaco Fucci ciò che risulta inspiegabile, sarebbe il cambio di atteggiamento che l’Ente regionale ha operato improvvisamente. “L’annullamento della variante in Consiglio comunale a giugno 2015 segue non soltanto a un approfondito esame tecnico, - ha sottolineato con vigore il primo cittadino pometino - ma a un dettagliato resoconto delle attività dell’Ente comunale alla Regione. È per questo che riteniamo ancora una volta di aver agito in maniera trasparente e nel solo interesse della cittadinanza e dei residenti del quartiere Torvaianica Alta/Campo Jemini. Lo dimostra una sentenza che rileva solo un errore procedurale e che oltretutto non cita neanche il presunto conflitto di interessi che coinvolgerebbe due Consiglieri di maggioranza. Voglio rassicurare i cittadini dell’area interessata alla questione – ha concluso il sindaco Fucci – Non vi abbandoneremo sulla richiesta di ulteriori servizi per il quartiere perché la partita è tutta ancora da giocare”. Parola fine alla vicenda? Assolutamente no, visto che il Comune ha annunciato che sta ora valutando le azioni da intraprendere, incluso il ricorso al Consiglio di Stato. Fosca Colli [email protected] Per sensibilizzare sul recupero dei materiali cartacei CRONACHE POMETINE Tappa a Pomezia del tour itinerante Palacomieco (a cura di Fosca Colli) ROTATORIA IN VIA FRATELLI BANDIERA È iniziato il conto alla rovescia. Ancora una piccola attesa e finalmente sarà ufficialmente inaugurata la nuovissima rotatoria di via Fratelli Bandiera, un punto che è diventato nevralgico per il traffico cittadino. Si sta provvedendo all’ultima Il rispetto dell’ambiente inizia anche da un coscienzioso recupero dei materiali cartacei. Questo, in estrema sintesi, il motivo per il quale il Comieco - Consorzio Nazionale per il Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica – in primavera organizza da oltre dieci anni il PalaComieco, un vero e proprio tour tra le piazze italiane per avvicinare adulti e bambini ai temi della raccolta differenziata e del riciclo di carta e cartone. La seconda tappa di quest’anno è stata a Pomezia con la collaborazione del Comune e di Refecta. La relativa struttura è stata per l’occasione allestita in piazza Indipendenza. Come nascono carta e cartone? Come si differenzia correttamente? A cosa serve la mia raccolta differenziata? I visitatori hanno potuto trovare una risposta a tutte queste domande in modo divertente e interattivo e conoscere le varie fasi del ciclo del riciclo di carta e cartone che diventano risorse preziose grazie ad una corretta raccolta differenziata e ad un efficiente riciclo, in un perfetto esempio di economia circolare. All’interno dei tre padiglioni, è stato possibile interagire con pannelli illustrativi, installazioni, giochi e tecnologie moderne grazie all’aiuto di guide esperte. Nel Comune di Pomezia, lo scorso anno, la raccolta di carta e cartone è stata di oltre 26 kg per abitante, un dato in crescita rispetto a quello del 2014 che ha registrato 21 kg pro capite .- ha sottolineati Piero Attoma, Vice Presidente di Comieco - Questo è un risultato che può essere ulteriormente migliorato, se consideriamo i dati della Provincia di Roma, dove sono stati raccolti quasi 71 kg per abitante. Sono proprio iniziative locali come quella del PalaComieco e quella nazionale come Riciclo Aperto che possono dare un contributo importante nel sensibilizzare i cittadini ad una corretta raccolta differenziata perché mostrano come carta e cartone da rifiuto diventano preziose risorse”. La tappa pometina è ricaduta nella settimana di RicicloAperto, il porte aperte degli impianti della filiera della carta che mostra cosa succede a carta e cartone raccolti in modo differenziato dai cittadini. Le prossime tappe del Tour toccano Giugliano (Napoli), Lecce e Foggia. Fosca Colli fase, ossia all’asfaltatura. Il progetto, del valore di 130 mila euro, ha consentito la messa in sicurezza della rotatoria che collega via Fratelli Bandiera con via Alcide De Gasperi.Tali lavori si sono resi necessari per rendere più sicuro un nodo importante della viabilità cittadina, che collega Pomezia con Torvaianica e il centro con le zone più periferiche. L’intervento è finanziato con fondi comunali e con i contributi regionali per la sicurezza stradale. TRATTAMENTI SANITARI OBBLIGATORI Si è svolta a Pomezia una giornata di studio sui ricoveri obbligatori psichiatrici. Una iniziativa promossa dall’Associazione Professionale Polizia Locale d’Italia (ANVU) insieme a numerosi Operatori (Psichiatri, Psicologi e Infermieri) della ASL Roma 6. Il Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) e l’Accertamento Sanitario Obbligatorio (ASO) sono previsti dalla Legge 180, emanata nel 1978, che regola su basi nuove l’assistenza ai malati di mente, prevedendo ricoveri obbligatori qualora il Paziente, avendone necessità, rifiuta di curarsi pur avendo bisogno di un ricovero ospedaliero. La Legge 180 è rientrata nel 1978 nella legge 833 che ha istituito il Sistema Sanitario Nazionale sancendo l’ingresso della Psichiatria nel Servizio Sanitario del nostro Paese, sottraendola alla precedente disciplina speciale dei vecchi manicomi e ridandole così dignità di branca medica con compiti eminentemente IL GIORNALE DEL LAZIO 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 ANZIO - NETTUNO In attuazione alla L. R. 05/08/2013 n. 5 concernente le “Disposizioni per la prevenzione ed il trattamento del gioco d’azzardo patologico (G.A.P)” è stato istituito nel distretto sanitario RMH/6, nei Comuni di Anzio e Nettuno, lo sportello per il contrasto al “Gioco d’Azzardo Patologico”, Il gioco d’azzardo è quel gioco in cui si investono somme di denaro e il cui risultato dipende dal caso e non dall’abilità o dalle decisioni prese dai giocatori. “La patologia del gioco d’azzardo – ha sottolineato il Commissario Straordinario di Nettuno, Raffaela Moscarella - è un grave problema sociale che colpisce la popolazione a tutte pagina 47 Il “gioco d’azzardo” non è un gioco le età, dai giovani fiduciosi di vincite facili, agli over 65enni, ma investe anche famiglie con difficoltà economiche, disoccupati e pensionati. Può avere un grave impatto sulla salute fisica, mentale, emotiva e finanziaria dei giocatori così come sulle loro famiglie”. Si tratta di un punto di ascolto e di orientamento, ma anche di animazione territoriale per sensibilizzare la cittadinanza a tale problematica sociale. Lo sportello è aperto tutti i venerdì dalle ore 9:00 alle ore 13:00 presso i Servizi Sociali del Comune di Anzio, sede di “Villa Adele” al primo piano. Compito è quello di accogliere persone con tale disagio e i loro familiari, ascoltarli e orientarli ai servizi socio-sani- tari territoriali. “L”apertura di un punto di riferimento specializzato – ha affermato l’Assessore alle Politiche Sociali di Anzio Roberta Cafà - grazie alla collaborazione delle istituzioni sociali e sanitari locali, rappresenta il primo passo di uno studio che interessa nuove forme di dipendenza “senza sostanza” oggi sempre più diffuse e pericolose”. Per informazioni ci si può rivolgere anche telefonicamente al seguente recapito telefonico 06/98499413 o si può scrivere una mail al [email protected]. roma.it <mailto:[email protected] ma.it> La Regione Lazio, inoltre, ha Grande partecipazione al raduno di Memorie Nettunesi per la consegna degli attestati di Nettunesità Hanno partecipato alla cena con pizza un centinaio di persone e sono stati consegnati gli attestati a 74 nettunesi doc. Riportiamo alcuni commenti dei partecipanti. Giampaolo Taurelli: «Dire di essere orgoglioso è dire poco». Umberto Cavalieri che risiede a Siviglia, in Spagna, l’ha vissuta in diretta telefonicamente: «Sapervi tutti riuniti a festeggiare un evento indimenticabile mi ha rende molto felice». Daniela Quinzi: Questo è il mio attestato di Nettunese doc – ha scritto, postando la foto della pergamena - quelli che non ce l’hanno non sono nettunesi di secondo ordine, semplicemente non l’hanno richiesto». «Eccolo!!!!», ha scritto Gianni Sogaro. Alessandro Treglia: «Grazie di cuore a voi tutti… e dell’opportunità per dire: “C’ero anch’io”». Paolo Lauretti: «È stata una serata Un ristretto numero di partecipanti è riuscito a mettersi in posa per la foto ricordo all’insegna della spensieratezza, dell’amicizia e della compagnia, ho finalmente dato un volto a persone che ci separavamo attraverso uno schermo, apprezzando di mio buon grado quanto sia importante il contatto umano… spero che questa serata non resti “orfana” facendoci rivivere altri momenti intensi come questi… nel frattempo vi dico, con tutta sincerità che …non c’è connessione che tenga… è proprio vero… la vita si vive OFFLINE». Soddisfatti gli organizzatori Rodolfo Ottolini, Silvano Casaldi, Iolanda Bellobono, Otello De Santis, Luciano Pigliucci e Enzo Taurelli, del Comitato di verifica della nettunesità che si ripropongono di continuare a portare avanti questa iniziativa e invitano tutti i nettunesi desiderosi di ricevere l’attestato di farne richiesta iscrivendosi a Memorie Nettunesi, oppure – per chi non usa il computer - di comunicarlo ad uno del Comitato. Si tratta – lo ricordiamo - di un riconoscimento rilasciato da un ristretto Comitato, con funzioni di verifica, ideato da Rodolfo Ottolini (telefono 339.2881151), fondatore e amministratore del sito Memorie Nettunesi. Il regolamento prevede che possono farne richiesta tutti coloro che hanno residenza a Nettuno da almeno 100 anni. Tutte le richieste che perverranno saranno prese in considerazione e verificate per l’assegnazione degli attestati, con analoga manifestazione che avverrà durante la prossima estate. . istituito anche un numero verde utile alla cittadinanza per avere informazioni sul problema 800 001 133. Parcheggi Anzio: introdotta la possibilità di parcheggiare, nelle zone blu, per 30 minuti a 50 centesimi. Fascia oraria a pagamento dalle 9.00 alle 24.00. Il Vicesindaco Zucchini: “Nessun aumento di costi per la cittadinanza” L’Amministrazione Comunale di Anzio ha approvato la delibera, relativa al piano parcheggi, che prevede la possibilità di lasciare i veicoli in sosta nelle “zone blu” anche per soli 30 minuti al prezzo di 50 centesimi; ovviamene resta invariato il prezzo di un euro per ogni ora di sosta nella fascia oraria compresa tra le ore 9.00 e le ore 24.00. Anche il costo degli abbonamenti, ai Comando della Polizia Locale i nuovi abbonamenti, con particolari accorgimenti per evitarne la contraffazione. Entro il 30 maggio saranno pronti i permessi sosta gratuiti per i residenti al centro storico che, da quest’anno, riporteranno la targa del veicolo autorizzato e saranno validi fino al 31 dicembre 2017. Desidero ringraziare conclude il Vicesindaco Zucchini - la quali vanno aggiunti 8,00 euro quale diritti per la produzione del tagliando, resta invariato rispetto agli anni scorsi: - 1 mese euro 60,00 - 3 mesi euro 120,00 - 6 mesi euro 180,00. Polizia Locale per la positiva collaborazione e le organizzazione sindacali del Corpo, per il costruttivo confronto con l’Amministrazione teso a migliorare i servizi resi alla cittadinanza”. Nei prossimi giorni sarà possibile acquistare direttamente gli abbonamenti, per uno, tre e sei mesi, presso il Comando di Polizia Locale a Villa Adele (pagamento diretto al Comando tramite carta elettronica / pagamento ufficio postale con apposito bollettino / pagamento in banca con reversale). “Con la delibera - dice il Vicesindaco di Anzio, Giorgio Zucchini - abbiamo riorganizzato il servizio ma senza aumentarne il costo per la cittadinanza, anzi introducendo la possibilità di sostare per soli trenta minuti al prezzo di 50 centesimi. Inoltre, tra una decina di giorni, saranno disponibili presso il IL GIORNALE DEL LAZIO Il Giornale che puoi leggere e sfogliare con un clic interamente sul sito: www.giornaledellazio.it Per la pubblicità sul Il Giornale del Lazio Tel. 06.9275019 - Cell. 335.8059019 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 48 SPORT di Dario Battisti Nulla da fare per il Volley Terracina che sbatte contro il muro apriliano e perde la gara al tie break. Il punteggio per 3-2 in favore della Giò Volley Aprilia premia la caparbietà e il carattere delle ragazze del coach Federici che nel momento decisivo del match soffrono, lottano e si compattano per ottenere una vittoria interna che non fa perdere loro le speranza per poter lottare per i play off del campionato di B1. In queste ultime stagioni le amazzoni apriliane e il loro mentore Federici hanno sempre sconfitto le cugine pontine. Negli ultimi sei incontri, tra serie B2, B1 e coppa Italia, sono state sempre le atlete apriliane ad uscire vincitrici dagli scontri che le opponevano al Terracina. Il 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 Giò Volley Aprilia - Volley Terracina 3-2 sestetto tirrenico parte bene allunga sull’Aprilia (8-2). Margine che terrà ben saldo nell’arco di tutto il parziale (16-9). La chiave di questo set, come del resto in tutto il match, è la battuta. In questo set il Terracina aggredisce con la battuta e trovando una ricezione apriliana non perfetta si porta tranquillamente sul 25-14 in proprio favore. Al ritorno in campo la trama della gara si capovolge. Ora è l’Aprilia a comandare le danze e a prendere con sicurezza il gioco nelle proprie mani (8-4). Le ragazze care al presidente Claudio Malfatti giocano in maniera ordinata e concentrata spegnendo sul nascere le velleitarie prove di rimonta delle avversarie (16-11). La frazione di gioco si chiude senza scossoni e anzi le apriliane sul filo di lana incre- mentano il divario (25-17). Il terzo tempo ricalca in grandi linee il canovaccio del precedente con la Giò Volley Aprilia che parte bene (8-4), viene tallonata dal Terracina (16-15) che però non riesce, grazie all’accorgimento tattico dell’Aprilia che mette fuori causa il gioco e l’apporto delle centrali avversarie, a recuperare lo svantaggio. Il set si chiude per 25-22 in favore dell’Aprilia. Il quarto parziale è di marca tirrenica con il sestetto terracinense che alza il livello del gioco e chiude con autorevolezza per 25-11. Il set decisivo vede prima avanti il Terracina (5-4), che viene agganciato e sorpassato dalle pallavoliste di Federici (7-10). In un crescendo di emozioni e di spettacolo il set e la partita si chiudono per 15-13 in favore del club apriliano.<<Era un derby significativo e importante per il discorso play off. Questa sfida mi ha molto soddisfatto in quanto nel momento decisivo della stagione ci stiamo ritrovando. Stiamo tornando sui nostri abituali livelli di gioco- commenta il tecnico della Giò Volley Aprilia Tonino Federici- nelle tre gare che rimangono vorremo fare bottino pieno per entrare nella rosa delle formazio- ni che si giocano i successivi play off. Ringrazio il presidente Claudio Malfatti e il vicepresidente Fabrizio Aversa per aver allestito una formazione che ci stando diverse soddisfazioni>>. Giò Volley Aprilia: Mucciola, Kranner, Antonaci, Caponi, David, Donarelli, Gatto, Borelli R., Mazzoni, Borelli F., Gioia, Lanzi (libero) All. Federici Volley Terracina: Sciscione, De Bellis, Giglio, Orsi, Alfieri, Rossi, Ginanneschi , Tigli, Afeltra, Lorenzini (libero) All. Pesce Parziali: 25-14; 17.25; 23-25; 25-11; 13-15. LA CAMPUS PRIMAVERA ANCORA SUL PODIO La Nuova Campus Primavera di nuovo in acqua per un altro week end di gare. Lo scorso 2 e 3 aprile, si è svolto il “9° Trofeo Nantes Ostiensis” presso il centro sportivo Babel, a Roma in località Infernetto. Gli atleti della società apriliana hanno partecipato, come al solito con grande entusiasmo. Stavolta con una delegazione leggermente ridotta: molti stanno mantenendo le energie per il successivo impegno di fine mese, il “4° Trofeo Aquaniene”. Nonostante la ridotta partecipazione, la Nuova Campus Primavera si piazza ventunesima su 98 società partecipanti, con 19064 punti. Le gare sono iniziate il pomeriggio di sabato 2 aprile, con il consueto riscaldamento dalle ore 14.00. Appena terminato, alle ore 15.00 si è partiti con la prima batteria dei 50 dorso. Arriva la prima medaglia, il bronzo del coach Andrea De Angelis (M50) con il tempo di 35”40. Terminate le batterie dei 50 dorso, iniziano i 50 delfino che stavolta portano il coach De Angelis a salire sul gradino più alto del podio, oro con 30”29. Nei 100 rana, Federica Roccatani (M25) appena sotto il podio con 1’24”94.Nella giornata di domenica, nei 100 stile, Danilo Levorato (U25) nonostante l’ottimo 1’01”73 riesce a piazzarsi quarto. Gli altri atleti ottengono ottimi miglioramenti dei loro tempi personali. Nei 200 misti, arriva un altro oro, quello del capitano Nikolas Brina (M25) con il tempo di 2’30”19. Nei 100 farfalla, un altro bronzo con Paola Borgognoni (M45) con il tempo di 1’21”79. Nei 200 rana le donne portano 2 medaglie: un argento con Chiara Caroni (U25) con 3’08”53 e un bronzo con Federica Roccatani (M25) con 3’02”11. Nei 200 dorso, le donne continuano a fare bene regalando un oro di Chiara Caroni (U25) con il tempo di 2’56”41 e un bel quarto posto di Paola Borgognoni (M45) con il tempo di 2’55”30.Il prossimo impegno, come anticicipato, sarà il 23 e 24 aprile, al “4° Trofeo Aquaniene”, organizzato dal Circolo Canottieri Aniene presso la loro piscina del Centro Natatorio Aniene, a Roma viale della Moschea, 130. L’impianto è dotato di vasca da 25 metri con 10 corsie e cronometraggio automatico. Il programma gare è così diviso nelle due giornate: sabato pomeriggio 200 stile - 50 farfalla – 200 rana – 50 dorso – 50 stile; domenica pomeriggio 400 stile – 50 rana – 200 farfalla – 200 dorso – 100 stile.eguiteci su Facebook e sul nostro canale YouTube: Master Campus Primaveraer informazioni: [email protected] Chiara Pronesti 21 APRILE - 5 MAGGIO 2016 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 49 IL GIORNALE DEL LAZIO pagina 50 SIGNORA RUMENA offresi per pulizie e badante solo per Aprilia. Massima disponibilità anche orario notturno. Tel. 388/9398707 APRILIA VENDESI EDICOLA CENTRALE. Per informazioni contattare il 3476348692 AFFARE VENDESI BICI UOMO e donna freni a bacchetta come nuova di marca. Euro 90,00 cadauna Tel. 328/7572509 Franco VENDO BORSA PORTADOCUMENTI in vero coccodrillo color marrone mai usata con chiusura a combinazione. 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