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Carrère e Dick ai confini della realtà
mente reale e non frutto di un'allucinazione, magari provocata dall'Lsd, una droga assai di moda ai tempi di Dick. Il quale, in Ubik , porta questa incertezza al parossismo , esasperando una forma di rovesciamento adottata anche in altri suoi romanzi: il potente magnate Runciter in realtà era stato vittima di un attentato e il protagonista del romanzo , Joe Chips, gli era sopravvissuto. Runciter, da uno stato temporaneo di semivita, piano piano incrina questa realtà finché è Child a trovarsi in quello dl Ar111C71Ud0 stato, mentre Runciter si immerge nel suo universo immaginario per salvarMassal"2iltl lo dalla completa disgregazione della sua identità. iúï_41cissurenti?á Ma torniamo agli androidi e ai blade runners che ne vanno a caccia. In un capitolo intitolato « Definire i dirai la verità, l'umano» Carrère descrive assai bene vero? Se sono un il procedimento di Dick. Da un lato si androide me lo ispira al famoso test di Turing, ma dirai?». Chi non dall'altro, nel congegnare le prove ricorda Blade Runner, o, meglio, il atte a distinguere gli umani dai loro romanzo da cui il film fu tratto, Ma surrogati , aggiunge un elemento che gli androidi sognano pecore elettriche? era estraneo al fondatore dell'intelliAl suo autore, Philip K. Dick (1928genza artificiale (e che, certo, per 1982), Emmanuel Carrère nel 1993 ragioni logiche, non avrebbe approdedicò una biografia, uscita in Italia vato): «l'empatia, quella che san nel 1995 per le edizioni Theoria, e ora Paolo chiamava carità» - scrive Carritradotta per Adelphi da Federica e rère introducendo un tema che riLorenza Di Lella (pagg. 352, €19). Io prenderà ne Il Regno, dove ripercorre sono vivo, voi siete morti, il titolo del i tempi in cui scriveva questo libro su libro, è la scritta che il personaggio Dick - «Caritas, diceva Dick con il Glen Runciter, in Ubik (1969) - il rosolito tono saccente. Agape. Il rispetto manzo con cui Dick pensava di aver della regola d'oro: "ama il prossimo scritto uno dei cinque libri più impor- tuo come te stesso"». tanti della storia, al pari della Bibbia, Questo aspetto umano troppo di quelli cui gli uomini devono affiumano, lungi dal semplificare le cose, darsi per conoscere il segreto della le complica terribilmente , soprattutloro condizione - scrive nei bagni per to da quando «il blade runner, per comunicare ai suoi dipendenti «smar- ragioni più erotiche che evangeliche riti nel labirinto della semivita» ciò o turinghiane , inizia a provare empache è loro successo. «Attraverso tia per le sue prede», di una in partidépliant pubblicitari, slogan tracciati colare. «È strano trovare nelle pagine nel cielo dagli aerei, messaggi in di uno scrittore di fantascienza, codice occultati nel disegno dei pacperaltro dallo stile piuttosto sciatto, chetti di sigarette, trasmetteva al brani memorabili , che non solo fanno gruppo le istruzioni per sopravvivere. venire i brividi, ma che ci danno Appariva anche in televisione, dove anche la sensazione di aver intuito pubblicizzava la bomboletta spray qualcosa di essenziale, di basilare. Di Ubik, l'unica arma efficace contro aver intravisto un abisso che è parte l'entropia». integrante del nostro essere e che La condizione umana per Dick è nessuno aveva mai sondato prima. intrisa del senso di irrealtà che perva- Uno di questi brani è contenuto in Ma de le nostre vite - un dubbio ben noto gli androidi sognano pecore elettriche? ai filosofi almeno da quando Cartesio ed è quello in cui viene descritto il immaginò che un Genio Maligno grido d'orrore di chi scopre di essere potrebbe ingannarci sistematicamen- un androide. Un orrore assoluto, te facendoci credere di vivere nella irrimediabile e inconsolabile». Eppurealtà mentre invece stiamo solo re tutto era cominciato da quella sognando - nel momento in cui perpiccola supplica , prima del test: «Me cepiamo l'impossibilità di trovare un lo dirai se sono un androide?» criterio certo e coerente per credere © RIPRODUZIONE RISERVATA che ciò che ci circonda è effettivaf OFIA MIiPqaTIMA Carrère e Dick ai confini della realtà