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ipertensione: troppi farmaci riservano sorprese

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ipertensione: troppi farmaci riservano sorprese
L'ARMADIETTO DELLE MEDICINE
IPERTENSIONE: TROPPI FARMACI RISERVANO SORPRESE
GLI ANZIANI CHE PRENDONO VARIE PILLOLE PER LA PRESSIONE ALTA RISCHIANO DI CADERE E SUBIRE UN TRAUMA
S
tiamo assistendo a una tendenza: abbassare i valori della «normalità». Ciò
accade non solo per il colesterolo nel
sangue e la glicemia, ma anche per la pressione arteriosa. Pochi anni fa erano considerate normali una "massima" di 140 e una
"minima" di 90, valori scesi oggi a 120 e 70.
Questa tendenza può essere giustificata in
alcuni specifici casi, ma la sua generalizzazione è f r u t t o di u n a p r o p a g a n d a
dell'industria farmaceutica che, come
qualcuno ha detto, persegue un fine: somministrare medicine anche alle persone sane! Come sempre, quando si parla di terapie
farmacologiche, occorre prestare attenzione
non solo ai benefici, ma anche agli effetti
collaterali o avversi. Un'indagine condotta
negli Stati Uniti ha seguito circa 5 mila ultrasettantenni e ipertesi, alle prese con l'assunzione di uno o più farmaci contro la
pressione alta. Nell'arco di tre anni di osservazione, il 9 per cento di costoro sono andati incontro a cadute che hanno provocato
fratture del femore e traumi cranici.
CAPIRE PRIMA DI PRESCRIVERE
In particolare, i pazienti abituati a prendere
moderate dosi di farmaci antipertensivi mostrano un 40 per cento in più di probabilità
di subire un trauma rispetto agli anziani
non trattati farmacologicamente. Le conclusioni sono semplici: anche se stiamo parlando di studi, come diciamo noi, «osservazionali» (nei quali non è possibile stabilire un
netto rapporto di causa-effetto o escludere
l'intervento di altri fattori), l'anziano che
riceve farmaci antipertensivi rischia una
caduta e un serio trauma (per probabili problemi di circolazione nel cervello).
È il giudizio del medico competente che,
d'accordo con l'assistito, deve stabilire il da
farsi nell'inreresse del paziente. L'età, la presenza di precedenti cadute, la situazione
generale di salute devono sempre far parte
del giudizio finale. Poi è importante che i
medici siano aggiornati sugli effetti avversi
dei farmaci. L'informazione continua purtroppo è oggi carente. E non può essere affidata solo agli informatori farmaceutici.
Le lettere ranno indirizzate a: Silvio Garattini - «Oggi», via Angelo
Rizzoli 8.20132 Milano. 0 collegandosi al sito www.oggi.it
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