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granatiere tenente rocco vincenzo
Fonte: http://tuttotorre.blogspot.it/2014/05/24-maggio-ricordiamo-leroe-torrese.html scaricato 210814 ROCCO Vincenzo Tenente del 2° Granatieri 24 MAGGIO, RICORDIAMO L'EROE TORRESE, MEDAGLIA D'ORO, UOMO VERO! IL 24 MAGGIO SI COMMEMORA LA FIGURA DI UNO DEI PIU' VALOROSI UOMINI CHE ABBIA ESPRESSO LA NOSTRA TERRA, RINNOVIAMO SEMPRE IL SUO RICORDO E RACCONTIAMO LA SUA STORIA PER RICORDARCI DELL'ASSURDITA' E DELLE ATROCITA' COMMESSE IN TUTTE LE GUERRE, CAUSA DI MILIONI DI VITTIME INNOCENTI. ROCCO Vincenzo di Gabriele e di Luigia Valenti, nacque a Torre Annunziata di Napoli il 27 settembre 1893 e morì in combattimento sul Carso il 24 maggio 1917. Studente a Napoli della Scuola professionale “Alessandro Volta” nel 1913 venne chiamato alle armi per svolgere il servizio di leva. Ammesso al corso allievi ufficiali di complemento presso l’81° reggimento di fanteria della brigata “Torino”, dopo la dichiarazione di guerra all’Austria del maggio 1915, conseguita la nomina a sottotenente nel mese di luglio, venne assegnato al 2° reggimento della brigata “Granatieri di Sardegna” che raggiunse in zona di operazioni sul basso Isonzo presso Monfalcone. Passato poi con il reggimento sulle trincee di Oslavia prese parte nei primi di novembre ai combattimenti per il possesso della quota 188 nella terza battaglia dell’Isonzo e durante la quale i granatieri ebbero a combattere con valore. Il successivo 21 novembre durante l’attacco al Monte Sabotino, dopo aver raggiunto una posizione avanzata sottoposta a violento fuoco di fucileria e armi automatiche, rimasto l’unico ufficiale del reparto ne assunse il comando organizzando la difesa della posizione nonostante i reiterati contrattacchi austriaci. Per questo comportamento gli venne assegnata la Medaglia d’Oro al Valor Militare. Con il medesimo slancio combatté nel mese di agosto durante la sesta battaglia dell’Isonzo nel Vallone carsico. Durante il combattimento il suo comandante di compagnia rimase ferito e Rocco, assunto il comando della compagnia in un momento assai delicato del combattimento, la condusse con slancio sull’obiettivo che gli era stato assegnato venendo decorato di una seconda medaglia di bronzo al valore. Nominato sottotenente in servizio permanente e promosso tenente nel febbraio del 1917, pochi mesi dopo prese parte alla decima battaglia dell’Isonzo. Il mattino del 24 maggio l’attacco, eseguito con slancio e bravura dai granatieri per la conquista delle quote 235, 238 e 241 verso Selo sul Carso. In serata gli austriaci, con improvviso contrattacco, nonostante la strenua difesa opposta dai granatieri riconquistarono lacune posizioni e, in particolare riuscirono a riprendere la contrastata quota 241. A rinforzare l’ala destra del reggimento fu inviata l’11a compagnia comandata dal tenente Rocco che, accortosi del movimento di sorpresa degli austriaci decise di resistere sul posto sino all’estremo sacrificio. Continuò, con ammirevole sangue freddo ad incitare i suoi uomini a non cedere. Colpito a morte nel violento e impari combattimento Rocco cadde sul campo tra i pochi superstiti della sua compagnia. Con decreto legge del 22 novembre 1917 gli venne concessa la Medaglia d’Oro al Valor Militare.