Comments
Description
Transcript
Il ginocchio - villamelitta.it
VILLA MELITTA PRIVATKLINIK CASA DI CURA PRIVATA Il ginocchio Informazioni precauzioni esercizi Femur Hinteres Kreuzband Außenmeniskus Laterales Kollateralband Vorderes Kreuzband Tiefer Anteil des medialen Kollateralbandes Oberflächlicher Anteil des medialen Kollateralbandes Innenmeniskus Patellarsehne (nach unten geklappt) Fibula Patella Tibia Anatomisches Schaubild des vorderen rechten Kniegelenkes. Il ginocchio 3 Anatomia Il ginocchio, è formato da 3 ossa: tibia, femore e rotula (patella), tenute insieme da 4 legamenti: 2 crociati (anteriore e posteriore) e 2 collaterali (mediale e laterale). Il legamento crociato anteriore (LCA) forma con il legamento crociato posteriore quello che viene chiamato il “pivot centrale” del ginocchio. Sono fondamentali nella stabilità del ginocchio e limitano la traslazione tra tibia e femore. I legamenti collaterali vincolano la flessione laterale del ginocchio. I capi articolari sono ricoperti di cartilagine, un tessuto di colore bianco perlaceo che, con la sua superficie liscia e grazie anche al liquido sinoviale, permette un movimento naturale e fluido. Sono presenti anche 2 menischi che si comportano come due guarnizioni interposte fra il femore e la tibia, a garantire un accoppiamento ottimale fra le due. Il tutto è contenuto da una capsula articolare che garantisce ulteriore stabilitá, oltre a produrre il succitato liquido sinoviale, che fornisce nutrimento alla cartilagine. Molto importante per la stabilità dell’articolazione è l’azione dei muscoli: principalmente m. quadricipite m. femorale, m. bicipite femorale (mm. ischiocrurali), mm. gastrocnemi. Essi devono possedere un buon tono ed avere forza sufficiente da consentire, assieme ad un’adeguata propriocezione (sensibilità profonda), una deambulazione sicura ed adeguata con qualsiasi terreno. Le cause dei problemi che possono insorgere sono molteplici, ma sostanzialmente riconducibili a due grandi famiglie: le patologie croniche da sovraccarico, di natura degenerativa e quelle acute, di origine traumatica. 4 Villa Melitta Patologie Patologie croniche: • L’artros: è una patologia degenerativa, un processo di usura dei capi articolari. • Condropatia: è l’erosione, più o meno profonda, dello strato cartilagineo e provoca dolore, gonfiore e difficoltà di movimento; può verificarsi per logoramento dovuto all’età od in seguito a traumi trascurati. A lungo andare innesca un circolo vizioso che conduce alla degenera- zione articolare e quindi all’artrosi. Per entrambe la diagnosi avviene tramite esame radiologico (RX) in primo livello, oppure a mezzo risonanza magnetica (RM) che evidenzia l’area della lesione e permette anche di quantificarne la gravità. Patologie acute: In caso di distorsione o trauma al ginocchio le strutture più frequentemente danneggiate sono i menischi, i legamenti, le cartilagini ma anche le componenti ossee: si possono avere fratture del piatto tibiale, della rotula o dei condili femorali. A seguito di movimenti combinati di flessione e rotazione, tipici delle distorsioni traumatiche, il legamento crociato anteriore (LCA) a volte anche il legamento crociato posteriore – può essere lacerato parzialmente od in toto. Inoltre la posizione e la funzione specifica dei menischi crea i presupposti affinché essi possano essere danneggiati dai capi articolari in episodi analoghi. I legamenti collaterali vengono invece danneggiati in caso di trauma laterale del ginocchio. Il ginocchio 5 Interventi di chirurgia ortopedica Protesi di ginocchio L’intervento di protesi di ginocchio permette a pazienti affetti da malattie invalidanti il recupero di un’elevata qualità di vita con un buon recupero funzionale e la riduzione della sintomatologia dolorosa. Postoperative Röntgenfotos von einer totalen Knieprothese Röntgenbild einer medialen Schlitterprothese Esistono 3 tipologie di intervento: 1) La sostituzione totale, che prevede di intervenire sulle componenti articolari femorale e tibiale ed eventualmente anche rotulea; 2) La protesi monocompartimentale (mediale o laterale) quando l’artrosi interessa rispettivamente la parte interna o esterna del ginocchio; 3)La revisione, o riprotesizzazione, che prevede la sostituzione di un dispositivo precedentemente impiantato; 6 Villa Melitta Ricostruzione del legamento crociato anteriore Prevede la sostituzione dello stesso mediante un trapianto tendineo all‘interno dell‘articolazione. Due sono le sedi del prelievo tendineo oggi maggiormente utilizzate: il tendine rotuleo oppure i tendini dei muscoli semitendinoso e/o gracile. Meniscectomia Nel caso che un menisco lesionato impedisca una corretta deambulazione e/o causi dolore, tramite artroscopia è possibile “ripulire” l’interno dell’articolazione da eventuali frammenti, oppure procedere all’asportazione di parti del menisco stesso. Rottura del legamento crociato anteriore Trattamento conservativo La lesione del LCA avviene principalmente a causa di incidenti che occorrono a chi pratica sport come il calcio, lo sci, la pallacanestro etc., regalando al malcapitato un ginocchio instabile. A seconda delle situazioni il medico può optare per un trattamento conservativo (2-3 mesi) che miri a rinforzare le strutture rimaste integre, quali legamenti e muscoli, e assicuri la migliore stabilità e funzionalità possibile così da garantire comunque una qualità di vita adeguata, anche senza operazione. Qualora il risultato ottenuto non soddisfi appieno le aspettative, si potrà decidere di procedere all’operazione, dopo aver comunque raggiunto adeguati tono e trofismo muscolare, indispensabili per un’ottimale riabilitazione. Il ginocchio 7 Dopo l’intervento? 1) Ottenuto il consenso del medico, solitamente il giorno seguente, si potrà ripren dere la stazione eretta ed iniziare il programma di recupero della deambulazione con il fisioterapista; 2) È consigliabile mobilizzare quanto piú precocemente possibile l’articolazione, per poter recuperare al più presto la funzionalità del ginocchio. In relazione al tipo di protesi ed alle indicazioni del chirurgo è possibile utilizzare delle macchine apposite per la flesso-estensione passiva del ginocchio (es. chinetec); 3) A seconda delle condizioni generali del paziente si inizierà a camminare con l’aiuto del girello e successivamente con 2 stampelle; usare SEMPRE i sussi di indicati fino a quando, nei controlli successivi, non si avrà l’autorizzazione ad abbandonarli; 4) Quando la ferita sarà rimarginata, se le condizioni generali lo permettono e previo ordine medico, sarà possibile recarsi in piscina per effettuare ginnastica specifica sotto la guida di un fisioterapista; 5) L’uso delle calze elastiche e la somministrazione di iniezioni di Eparina o similari prevengono l’insorgenza di problemi circolatori. Il cammino Per i primi tempi si portano avanti entrambe le stampelle contemporaneamente scaricando il peso corporeo, a seguire l’arto operato e poi quello sano. 8 Villa Melitta Quando viene concesso il carico pieno, le stampelle vengono portate avanti una alla volta incrociandole con gli arti inferiori: la stampella destra assieme alla gamba sinistra e viceversa, come nel normale schema del passo. Più avanti, se il chirurgo autorizza la deambulazione con una sola stampella, si elimina quella del lato della lesione. In questo caso è fondamentale l’apprendimento di un cammino corretto. Un abbandono contemporaneo di tutte e due le stampelle sarebbe comunque più indicato. Le scale Salire: i gradini si salgono prima con l’arto sano, poi le stampelle insieme all’arto operato. Il ginocchio 9 Scendere: posizionare le stampelle sul gradino inferiore, poi scendere con la gamba operata ed infine quella sana. Esercizi Attenzione: La nuova articolazione del ginocchio è relativamente non protetta fino a quando la muscolatura dell’arto inferiore non avrà riacquistato un adeguato tono ed un appropriato trofismo muscolare. Per questo motivo i seguenti esercizi sono da eseguire solo con o dopo adeguata preparazione e supervisione del fisioterapista. Non tutti gli esercizi sono indicati per tutti i pazienti. Esecuzione: 10 ripetizioni poi pausa (oppure a discrezione del fisioterapista) 1. Sdraiati in posizione supina, premere con il ginocchio contro il letto contraendo i glutei. 10 Villa Melitta 2. Sdraiati in posizione supina, flettere ed estendere il ginocchio scivolando con il tallone sul letto. 3.Sdraiati in posizione supina, gambe piegate, estendere la gamba operata verso l’alto, poi ritorno. 4. Sdraiati in posizione supina,“bicicletta” con la gamba operata. 5.Sdraiati in posizione supina, eseguire cerchi con la gamba operata a ginocchio esteso (piede a martello). 6. Sdraiati in posizione supina, scrivere il proprio nome con la gamba operata a ginocchio esteso (piede a martello). Il ginocchio 7.“Ponte”: Sdraiati in posizione supina, piegare le gambe ed alzare il bacino. 8. Come sopra sollevando una gamba ed estendendo il ginocchio a bacino sollevato (alternare dx e sx). 9. Da seduti con le gambe penzoloni, estendere il ginocchio (piede a martello). 10.Da seduti, piedi appoggiatibene a terra alla larghezza delle spalle, sollevarsi e risedersi lentamente. 11 12 Villa Melitta Esercizi per l’allungamento della musolatura (stretching) Esecuzione: mantenere l’allungamento per ca. 30 secondi (a seconda delle indicazioni del fisioterapista) 11.In piedi con la punta del piede, il ginocchio della gamba sana e le mani sovrapposte appoggiate al muro e la fronte alle mani, la gamba operata appoggiata dietro, esten- dere il ginocchio della gamba operata mantenendo il tallone al terreno. (allungamento del tricipite surale) 12.Sdraiati in posizione supina lasciare spor gere dal letto la gamba a ginocchio flesso. (allungamento del quadricipite femorale) 13.Afferrare l’altro ginocchio e portarlo verso il busto. Il ginocchio 13 14.Sdraiati in posizione prona, flettere il ginocchio operato. 15.Come sopra aiutandosi con la gamba sana per accentuare la flessione. 16.In posizione “a quattro zampe”, con il dorso dei piedi sul letto, portare i glutei verso i talloni. (allungamento del quadricipite femorale) Gli esercizi andranno sempre effettuati lentamente, controllando che il movimento venga svolto come indicato. Se gli esercizi vengono svolti correttamente non dovrebbero provocare dolore. In caso di comparsa di dolore al ginocchio durante l’esecuzione di un particolare esercizio, si consiglia di sospendere l’esercizio ed eventualmente rivolgersi al medico od al fisioterapista. 14 Villa Melitta Attenzione! • Prima di piccoli interventi chirurgici e/o odontoiatrici, il paziente deve avvisare il medico di essere portatore di protesi: potrebbe essere utile una terapia antibiotica per prevenire possibili infezioni; • Presentarsi sempre ai controlli previsti: il monitoraggio costante è lo strumento migliore per accorgersi in tempo di qualsiasi problema; • Non sollevare pesi; • Indossare calzature comode con suola morbida; • L’applicazione di una eventuale elettroterapia nella zona operata non è sempre indicata. Nel caso, avvertire il medico o fisioterapista della presenza di una protesi; • Terme: consentite dopo 6 mesi. Sport • Camminare: è consigliato in quanto favorisce l’aumento delle prestazioni fisiche. Attenzione al cammino in discesa che potrebbe causare eccessive sollecitazioni sul ginocchio operato; • Bicicletta: è consigliata, il peso a carico del ginocchio è modesto, non bisogna però sottovalutare il rischio di una caduta. Nel primo periodo è consigliabile tenere alta la sella per evitare un’eccessiva flessione del ginocchio; ottima la cyc lette in casa, ma non in sostituzione degli esercizi consigliati; • Nuoto: è permesso, anche se sarebbe meglio evitare, almeno all’inizio, lo stile a rana; • Corsa: è sconsigliata. Rinforzare bene prima la muscolatura ed evitare di proseguire la corsa quando si sente che la muscolatura è stanca; • Sci alpino e da fondo: è permesso dal 6 mese. Bisogna però già esserne capaci prima dell’intervento. Evitare sforzi esagerati. Attenzione particolare per i fondisti che praticano lo stile “pattinato”. Il ginocchio 15 Esercizi specifici consigliati; appunti, domande specifiche del paziente Via Col di Lana 4,6,14 | 39100 Bolzano T 0471 471 471 | F 0471 471 400 [email protected] San. Dir. Dr. F. Waldner (Aut. Dekr. Nr. 173/23.06. v. 23.05.96) Villa Melitta SRL P. IVA 01542250210 Reg. Trib. Nr. 19910/20369 www.villamelitta.it