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sant`angelo lodigiano
5 Venerdì 16 novembre 2012 - Anno 2 - numero 10 SANT’ANGELO LODIGIANO Una eccellenza lodigiana OgTm srl Eccoci nel moderno sito della OgTM, acronimo che sta a «Officine Giovanni Trivini Milano», azienda davvero molto ben concepita, che si trova nella zona industriale di Maiano a Sant’Angelo Lodigiano, via Maestri del Lavoro n. 18, tel. 037190072 oppure 210076. La nostra curiosità è davvero a tutto campo per via della produzione della OgTM: si tratta difatti di ruote. Avete capito bene: ruote. Ovvero mezzo di locomozione. Fu il fondatore Giovani Trivini, da Desenzano sul Garda, ad occuparsene per primo una volta trasferitosi a Milano. L’azienda si trova a Sant’Angelo dal 1960, mandata avanti dal figlio Ruggero, attuale titolare, con la collaborazione della gentile consorte Marilena Daccò (nome tipicamente santangiolino, è fuor di dubbio), che svolge le attivissime funzioni di amministratore delegato. Con Ruggero e Marilena operano la figlia Elisa, deliziosissima ragazza che si occupa di «design» e della comunicazione, ed il figlio Daniele che segue invece il «reparto plastica» (sposato, una bambina). Azienda dunque a conduzione familiare, col timbro della «srl», una ventina di dipendenti. Conversiamo con la signora Marilena, immersa a tutto tondo nell’attività aziendale, manager dalle idee molto chiare e dotata di una competenza commerciale davvero ammirevole. Signora, il biglietto da visita. «Produciamo ruote, sia per arredamento che per strumenti d’ufficio. Posso dirle che tutto ciò che si muove in una abitazione può montare ruote di nostra produzione. Lavoriamo in stretta collaborazione con architetti ed arredatori: qui, una volta concepito il prototipo, produciamo, assembliamo e consegnamo il prodotto finito al cliente che ci ha fatto l’ordine. Posso dirle che abbiamo clienti letteralmente in tutto il mondo perché, a dispetto della apparente semplicità dell’oggetto, la ruota sta davvero giocando un ruolo speciale nell’arredo, nei gusti, nel design». Ci faccia capire: si parte dal disegno per arrivare al prodotto finito. «Vero: fatta la scelta con il cliente, si sviluppa il prototipo, si procede alla formazione dello stampo e quindi si passa alla produzione. Tutti i componenti della mia famiglia, con l’ausilio ovviamente dei nostri dipendenti, partecipano in prima fila, ciascuno con le rispettive mansioni, a questo processo di costruzione della ruota desiderata. A dispetto della apparente banalità del prodotto, le posso assicurare che esso rappresenta un L’INTERVENTO DI... VITTORIO CODELUPPI, Assessore alle attività produttive Comune di Lodi Il tema della semplificazione delle procedure per consentire l’ingresso nella Zona a Traffico Limitato dei mezzi delle attività produttive è uno dei primi che mi sono trovato ad affrontare al mio insediamento in giunta, fin dallo scorso aprile, in particolare per l’interessamento dell’Unione Artigiani, che ha subito cercato di avviare un confronto per concordare le soluzioni più adeguate alla questione. Da allora, all’argomento sono stati dedicati quattro incontri, l’ultimo dei quali all’inizio di novembre, sempre con un approccio molto costruttivo, finalizzato a mettere a punto uno strumento il più possibile flessibile, per permettere alle imprese artigiane un agevole accesso alla Ztl. Si tratta di una richiesta più che legittima e del tutto condivisibile, che per essere soddisfatta deve però conciliarsi con l’esigenza di preservare l’efficienza del sistema di controlli sugli ingressi in Ztl, allo scopo di impedire gli abusi, che è poi il motivo per il quale tre anni fa è stato attivato il dispositivo di videocontrollo a presidio dei tre principali varchi della zona a traffico limitato. Da questo positivo confronto è emersa la comune elemento complementare di arredo della massima importanza. Mio marito ha ereditato la passione dal suo genitore, il quale era arrivato a questa scelta, in un certo senso, per pura casualità. Si dedicava a tranciare supporti delle ruote industriali facendosi una cultura. La sua prima ruota riuscì a realizzarla in lamiera, da lì ha capito l’importanza dell’oggetto nel panorama dell’arredo, anche se le prime produzioni erano orientate a livello di ferramenta. A Sant’Angelo siamo stati operativi nella sede storica di via Cavour n. 79, dal 2000 eccoci qui in questi locali mo- convinzione che qualsiasi nuova modalità di regolamentazione degli accessi dei mezzi delle attività derni e funzionali. Personalmente sono 37 anni che opero in azienda, aumentando gradatamente in responsabilità: mio suocero è scomparso il 2 febbraio 1995. Diciamo che le varie fasi sono state altalenanti, anche per via di una concorrenza spietata. Lei sorriderà, ma guardi che nel campo della ruota, quanto meno di questo tipo di ruota, si è sviluppata una concorrenza micidiale e per la verità molti copiano i nostri prototipi». Insistiamo: come nasce la commissione ?. «Viene da noi l’architetto, ci spiega il progetto, lo studiamo per la sua «ingegnerizzazione» e difatti mia figlia Elena è specializzata in questo lavoro: siamo in grado di fornire il prototipo. Un lavoro delicato, che presuppone conoscenze molto profonde a livello di dinamicità della ruota, ma anche di estetica, di integrazione con il mobile o l’oggetto che se ne serve per potersi muovere. Guardi che il settore è molto interessante: noi ci siamo preoccupati di camminare con i gusti della clientela, trovando richieste, come le dicevo, in tutto il mondo». Siete reduci da una fiera di settore, quella di Pordenone... «Si, abbiamo fatto bella figura espo- nendo i prototipi elaborati da Elisa con la sua apposita macchina. Devo dire che è andata bene, siamo stati gratificati per la qualità dei nostri prodotti, ricevendo interesse a cui, speriamo, seguiranno commissioni. OgTM continua a puntare sulla «leadership» nel settore, un prodotto di nicchia che sta svolgendo un ruolo davvero importante. Abbiamo anche avviato la vendita «on-line», realizzando una sorta di «negozio» molto visitato e che ci sta dando buoni frutti letteralmente da tutto il mondo. Siamo in grado di contare quanti contatti, per quanto tempo e per quali prodotti: una esperienza sicuramente moderna e curiosa, in linea con il nostro desiderio costante di adeguamento alle dinamiche del mercato». Siamo tentati di chiederle un esempio. «Premesso che la nostra produzione è davvero variegata, posso citarle la «Rotola Collection», Adriano Design. Rotola è una filosofia sul moto rotatorio, che caratterizza lo strumento ruota che si concretizza in prodotti che rivoluzionano, stupiscono, affascinano ed innovano. Ruote mai viste, innovative in tutto, dalla forma alla loro costruzione, volta a quella semplicità che contraddistingue tutte le grandi invenzioni. Un buco, il vuoto attorno a cui magicamente tutto ruota: è il filo conduttore di questa collezione che le ho citato come esempio, ruote disegnate da Adriano design per OgTM. Un mondo da scoprire nei particolari delle caratteristiche che contraddistinguono questi prodotti che vantano diversi brevetti di invenzione, riconoscimenti internazionali e certificazioni Catas. A ben vedere, con un esempio le ho spiegato il concetto della nostra azienda». A proposito di informatica, il sito di OgTM è il seguente: www.ogtm.com». Consultarlo per credere. produttive debba essere funzionale alle esigenze operative di tutta l’ampia gamma di categoria eco- nomiche che hanno la necessità di entrare in quest’area della città, benché ognuna abbia peculiarità distinte e diversificate dalle altre. Intanto, vorrei confermare all’Unione Artigiani, che per prima si è premurata di segnarlare il problema, che l’amministrazione comunale riconosce l’importanza della questione. Ciò premesso, ogni variazione del sistema comporta impegnativi adeguamenti delle procedure e dei necessari supporto tecnologici (si pensi, per esempio, al software che gestisce il monitoraggio degli ingressi in Ztl ed alla rete dati per la trasmissione delle informazioni dalle unità di videoripresa all’archivio informazioni con l’elenco dei mezzi autorizzati), perché ogni nuova variabile introdotta richiede una rielaborazione di tutti gli altri parametri del sistema stesso. Vorrei però fornire ampia rassicurazione sulla nostra volontà di intervenire sul problema, perché è indubb i o c h e , s o p ra t t u t t o i n questa difficile congiuntu- ra, le imprese hanno bisogno di semplificazioni e non di ulteriori oneri burocratici, ma bisogna anche essere molto precisi e concreti, perché non possiamo permetterci di affrontare sperimentazioni che richiedono investimenti di risorse economiche senza essere sicuri di ottenere risultati soddisfacenti o con il dubbio che la soluzione di una criticità ne generi poi un’altra, di diverso tipo e a danno di un’altra categoria di utenti. Ben venga, dunque, ogni proposta, che tuttavia deve essere valutata tenendo conto di tutte le esigenze in campo, per trovare un giusto punto di incontro. Questo impegno deve giungere ad una opportuna sintesi tra l’obiettivo di tutelare la Zona a Traffico Limitato (e quindi preservare la vivibilità per i pedoni dell’area centrale della città) e quello di non ostacolare l’operatività quotidiana di chi all’interno della Ztl lavora e produce ricchezza per l’intera comunità e occupazione. [email protected]