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" Ad Maiorem Dei Gloriam, Deiparoeque Virginis Mariae! Amen" In Nomine Domini. Amen! Cronistoria dell'erigenda parrocchia per il piano di Mommio e di Corsanico Fino dal 1912-13 si è cominciato a parlare di una nuova parrocchia in questa vasta zona la cui popolazione andava sempre più aumentando. Mai però si giunse a conclusione di nulla. Solo nel 1920-22 con la morte del parroco di Mommio, Don G. Puccinelli il quale aveva lasciato per testamento £ 10.000 per la costruenda chiesa e altrettanto per benefizio parrocchiale, si dette inizio ai lavori per la chiesa. Infatti furono gettate le fondamenta e si continuò ad erigere le mura per mt. 18 di lunghezza e tre di altezza. Terminati i soldi, il lavoro rimase lì, anche per il contrasto esistente fra i paesani stessi i quali non tutti erano contenti di avere la chiesa nel luogo scelto cioè "alle pianacce" dell'Arciduca di Borbone. Il Marchese Vincenzo Masponi che era il presidente della commissione per la costruenda chiesa, sistemati i conti, dette le dimissioni dalla sua carica e nessuno si occupò più di nulla. Parecchi anni dovevano passare prima di riprendere i lavori interrotti. Infatti solo nel 1942, dopo più di venti anni, dopo reiterata insistenza della popolazione, Monsignor Arcivescovo Antonio Torrini si decise di mandare qua un sacerdote, che fu Don Leonardo Angelini, tanto per sondare un po il terreno e vedere quello che sarebbe stato possibile fare. Il suddetto sacerdote, che era già stato parroco tre anni a Valpromaro e sette a Matraia, venne a Piano di Mommio il sette febbraio millenovecentoquarantadue animato da buona volontà e pieno di fiducia nel S.Cuore di Gesù. Trovò un'accoglienza piuttosto fredda da parte di chi avrebbe dovuto farglisi incontro. Senza perdersi d'animo, iniziò il sacro ministero celebrando la S. Messa nel salone del Frantoio della fattoria di Valero ed ivi tenne le altre sacre funzioni e perfino la I a Comunione dei bambini. Intanto il popolo si andò affezionando sempre più al sacerdote e anche i più restii cominciarono ad avvicinarsi. Dopo un anno circa anche il salone del frantoio fu requisito per la raccolta delle olive e allora si passò a funzionare la cappellina privata in casa del curato al n. 14 su la via Sarzanese. Intanto l'idea della nuova chiesa si andava affermando sempre più e da molte parti si insisteva perché si dasse inizio ai lavori. I tempi certo non erano propizi: la seconda guerra mondiale, imperversava sempre più minacciosa nella patria nostra, pure nel giorno sacro a San Giuseppe, il 19 marzo 1943 si prese la decisione finale, quella cioè di adattare, per il momento almeno, le quattro mura già esistenti, dato anche che i Superiori stessi consigliarono in quel senso in vista anche del terreno donato allo scopo dall'Arciduchessa Bianca di Borbone e dei lavori già esistenti. Il giorno appresso e cioè il 20 marzo 1943 si cominciò a lavorare. I lavori furono continuati fino a tutto giugno; subirono una nuova battuta d'arresto nell'estate dello stesso (anno) in attesa degli avvenimenti bellici. Nell'ottobre dell'ano suddetto furono ripresi e condotti a termine secondo il disegno attuale. La chiesa venne aperta al culto il 6 aprile 1944 che in quell'anno era il Giovedì Santo: fu inaugurata così con le solenni e commoventi funzioni della Settimana Santa: in quel giorno sacro alla S.S. Eucarestia, Gesù sacramentato, per la prima volta, ebbe il suo tabernacolo in questa zona prendendone così solenne e perpetuo possesso. La funzione riuscì solennissima e la chiesa affollata quanto mai. L'inaugurazione solenne però della nuova chiesa doveva aver luogo alla fine del mese. Infatti il 23 aprile, II a domenica dopo Pasqua, s'iniziava nella nuova chiesa un corso di sacra predicazione tenuto dal M. Rev. P. Fedele da Terrinca, Guardiano dei Cappuccini di Monte S. Quirico. La chiesa fu sempre affollata durante tutta la settimana, attratta certo dalla parola calda e avvincente del sacro oratore. E così il popolo si andò preparando alla solenne inaugurazione che ebbe luogo il giorno 30 aprile 1944. Al mattino alle ore 7 arrivò Sua Eccellenza Rev.ma Mons. Antonio Torrini, nostro Arcivescovo accolto da tutto il popolo plaudente al sacro Pastore che veniva a benedire la nuova chiesa. Indossarti i sacri paramenti S. E. procedeva alla solenne benedizione accompagnato dal clero e dal popolo e quindi aveva inizio la S. Messa durante la quale amministrava la I a Comunione a molti bambini della parrocchia. Alle 10 poi ebbe luogo l'amministrazione del Sacramento della Cresima e quindi la Messa solenne cantata dal coro del paese. Alla sera: Vespri solenni e predica di chiusura. Per la circostanza fu stampato un manifesto di cui una copia si conserva in questo archivio parrocchiale. Piano di Mommio 4 maggio 1944 D. Leonardo Angelini, Io curato Chiusura della chiesa per il passaggio del fronte Appena due mesi erano trascorsi dal giorno tanto desiderato dall'apertura della chiesa, che ci trovammo nella ben triste necessità di richiuderla per la vicinanza del fronte e quindi per il grave pericolo del cannone o di incursioni aeree. La popolazione poi si era talmente impressionata, data l'ubicazione della chiesa che più non la frequentava per cui i primi di luglio 1944 si credette opportuno chiuderla senz'altro con grave tristezza di tutti e con molta apprensione su la sorte che forse sarebbe toccata alla chiesa. Si passo così a funzionare la chiesina della Torre dove si venera una statua della Madonna che va sotto il titolo della S.S. Annunziata. Ed ecco che fino alla metà di settembre quell'oratorio conobbe le nostre ansie e i nostri sospiri, la nostra preghiera e le nostre invocazioni. La Madonna non ci rigettò, nonostante la nostra indegnità, ma da madre buona e premurosa, nel momento del grave pericolo ci accolse sotto il suo manto materno e ci protesse visibilmente. Le cannonate fioccavano la (da) ogni parte, ma il paese fu salvo, non ne risentì affatto. Ogni mattina si potè celebrare la Messa e fare sempre regolarmente tutte le nostre funzioni Passato il fronte e ciò avvenne il 17 settembre=giorno della nostra liberazione= dai nostri cuori si sciolse un inno di lode e di ringraziamento a Maria. Ci è però grato rendere alla cara Mamma del cielo un perenne attestato di amore e di gratitudine anche su queste pagine. Riapertura della chiesa e solenne promessa a Maria “Transivimus per ignam et aaguam et eduscisti nos in refrigerium, o Maria ! Come abbiamo scritto nella pagina precedente, Maria ci accolse sotto la sua protezione e ci salvò: quasi per mano ci ricondusse alla nostra chiesa rimasta intatta e ce ne riaprì le porte proprio per la festa del suo S.S. Rosario, la prima domenica di ottobre che nel 1944 cadeva il I o ottobre. La gioia fu grande per tutti e la materna protezione di Maria apparve e si fece sentire ancora più manifesta a noi vicina. Con particolare devozione e solenne presenza fu celebrata la festa del S. Rosario. Al mattino: Messa e Comunione generale del popolo. Al pomeriggio: Vespro e discorso di circostanza durante il quale il Parroco, a nome di tutto il popolo, faceva a Maria solenne promessa di festeggiare ogni anno con particolare devozione e solennità la festa del S. Rosario, nella prima domenica di ottobre, per tributare a Maria, in perpetuo, la gratitudine di tutto il paese per lo scampato pericolo. Che Maria si degni accogliere i nostri voti e le nostre lodi e voglia continuare ad assisterci in tutti i n/ bisogni spirituali e temporali! Amen! Fondazione del Benefizio parrocch.le e di erezione in parrocchia della nuova cura Da tempo Mons. Arcivescovo aveva aderito al nostro comune desiderio di erigere in parrocchia indipendente la nuova Cura del Piano di Mommio. Per questo però si richiedeva di fondare il Benefizio parrocchiale ed all’uopo, secondo le vigenti disposizioni, si esigeva la somma di £ 60.000 = Come fare, con tutti i debiti che ancora c’erano per la costruzione della chiesa ? Il S. Cuore ci venne incontro! Il nostro parrocchiano Massaggia Luigi, avendo ricevuto una grazia dal S. Cuore di Gesù, per mostrare la sua riconoscenza, offrì e depose nelle mani di Mons. Arcivescovo la somma suddetta per la fondazione del Benefizio. Mons. Arcivescovo ringraziò sentitamente il munifico benefattore e in data 24 marzo 1945 pubblicava il decreto con cui erigeva in parrocchia sotto il titolo del S. Cuore la Cura del Piano di Mommio. Per solennizzare l’avvenimento è stato indetto un corso di S.S. Spirituali Esercizi dall’ultima domenica di agosto alla prima di settembre in cui si terrà la festa titolare del S. Cuore. A suo tempo poi ne riporteremo la cronaca su questo quaderno. Solenni festeggiamenti al S. Cuore di Gesù per l’erezione in “Parrocchia” della nostra Cura 26 agosto=2 settembre 1945 Per festeggiare la erezione della nuova parrocchia in modo degno e fruttuoso è stata tenuta una settimana di santi spirituali Esercizi per tutto il popolo. Nell’ultima domenica di agosto – il 26 – si tenne la festa del Cuore Immacolato di Maria attuando così il detto “ ad “Jesum per Mariam “. Infatti in quello stesso giorno si iniziarono gli Esercizi. Anzi possiamo bene dire che detta festa ci servì come di introduzione al corso di sacra predicazione che doveva servire a disporre gli animi di tutti i parrocchiani a celebrare degnamente la festa del Sacro Cuore, titolare della chiesa, fissata la prima domenica di settembre. Il sacro oratore fu il M. Rev. Prof. Paoli del Seminario Arciv. Di Lucca che per otto giorno, con zelo e spirito di vero apostolo della parola di Dio, spezzettò il pane spirituale al sempre più numeroso uditorio. Il due settembre ci fu al mattino la Ia Comunione dei bambini e alle 11 la Messa Pontificale di Mons. Priore di Camaiore. Nel pomeriggio, dopo i Vespri solenni in Pontificale, sfilò per le vie del paese una interminabile, quanto devota processione, con accompagnamento di musica. Si portò in processione la statua del S. Cuore di Gesù e alla sera vi fu l’illuminazione del paese. Tutto riuscì bene, con generale soddisfazione. Le note sul “quaderno” di Don Leonardo Angelini continuano riportando le notizie salienti relative alla Parrocchia. Per brevità si riportano di seguito i titoli e, quando ritenuto di particolare interesse, i suoi scritti (riconoscibili per il colore diverso del carattere). Anno Domini 1947: Inaugurazione e Benedizione della Canonica Anno Domini 1948: Solenne Benedizione del Nuovo Cimitero Dopo tanti ricorsi e tante insistenze, si è finalmente realizzato uno dei più forti desideri di questa popolazione: il cimitero al piano. E’ stato benedetto, in forma solenne, secondo il pontificale ieri 29 marzo = da Mons. Antonio Torrini, nostro Arcivescovo. Giunto fra noi alle ore 7, ha celebrato qui la S. Messa distribuendo la S. Comunione a tanta parte di popolo. Alle 9 poi ha tenuto in chiesa il tesseramento dell’Azione Cattolica e quindi processionalmente col popolo si è recato al cimitero per benedirlo. Dopo la benedizione, il parroco D. Leonardo Angelini, ha celebrato, per la prima volta, la S. Messa nella cappellina del cimitero! Hanno presenziato alla cerimonia: Sua Altezza La Principessa Enrica di Borbone che aveva gentilmente donato il terreno per la costruzione = Sua Ecc. il Prefetto di Lucca = il Sindaco di Massarosa con la Giunta Comunale al completo = altre personalità e una grande folla di popolo. Hanno parlato: Sua Ecc. l’Arcivescovo e il Sindaco di Massarosa. 29 Agosto 1948: “Inaugurazione della grotta di Lourdes” “Peregrinatio Mariae” 4 – 5 novembre 1948 Ave Maria! Io Congresso Eucaristico Parrocchiale 11-12-13 e 14 agosto 1949 Io Congresso Mariano Parrocchiale 28 settembre – 1 ottobre 1950 Anno Domini 1951: 4 novembre Funzione per la posa della Ia pietra della costruendo “ Casa della Misericordia” Il 19 marzo 1949, da alcuni volenterosi e col consenso del parroco, D. Leonardo Angelini, si gettava le basi per la fondazione della Ven. confraternita della Misericordia. Scelta la data suddetta, era logico che la nascente Confraternita si ponesse sotto la protezione di S. Giuseppe e senz’altro fissava. Come sua festa titolare, quella del Patrocinio di S. Giuseppe, da celebrarsi ogni anno nella terza domenica dopo Pasqua. La Confraternita sorta così umilmente, con pochi Soci e con nessuni mezzi, cominciò subito l’opera sua di bene, a vantaggio, specialmente, dei più poveri e degli ammalati. In breve cominciò a entrare nelle simpatie del popolo e ad aumentare il numero dei suoi ascritti. Sorse così il problema della Sede dove raccogliere il proprio mobilio e radunare i Confratelli. Ventilata l’idea di costruirla sul campo di proprietà del Beneficio parr.le di Mommio Alto se ne fece proposta al Rev.mo Parroco Don Giuseppe Galli, e, una volta ottenuta l’approvazione della Rev. Curia Arcivescovile di Lucca, si passò senz’altro alla posa della “ Prima Pietra “. La cerimonia si svolse solenne il 4 novembre 1951. Vi presero parte la autorità del Comune e diverse rappresentanze delle Confraternite vicine. Dopo la funzione in chiesa, ci fù lo sfilamento del corteo, fino al luogo predetto. Lì giunti il parroco D. Angelini, fra la commossa attenzione di tutto il popolo bend’ la pietra nella quale fu murata una pergamena con questa iscrizione: “ In Nomine Domini. Amen!” Questo giorno 4 novembre dell’Anno Santo 1951 Sommo Pontefice il Papa Pio XII Arcivescovo di Lucca Antonio Torrini a onore e gloria di S. Giuseppe patrono della nostra Confraternita abbiamo posto questa prima pietra per la costruendo “ Casa della Misericordia “ plaudente il popolo tutto, dinnanzi al quale a testimonianza del fatto, abbiamo apposto qui la nostra firma. Seguivano quindi le firme del Parroco e dei Componenti il Magistrato, quelle dei Componenti il Consiglio del Comitato esecutivo, dei rappresentanti del Comune di Massarosa e del Proposto della Misericordia di Lucca, il Prof. Pietro Pacini. La pietra benedetta dal parroco e nella quale era stata murata la pergamena suddetta, fu calata nel fondamento, insieme ad alcune medaglie benedette e monete del tempo. La folla presente espresse la propria approvazione con uno scrosciante applauso. Anno Domini 1952, 23 marzo – 6 aprile IIo corso di S. S. Missioni e consacrazione della Parrocchia al Cuore Imm.to di Maria Anno Domini 1953, 17 giugno 1953 IIa Visita Pastorale 4 ottobre 1953, Benedizione ed inaugurazione della “ Casa della Misericordia “ Anno Domini 1954 “Anno Mariano” – Benedizione della statua di “ Gesù Morto e Maria S.S. ma Addolorata “ Mese di agosto 1954 Commemorazione del Io centenario della definizione dogmatica dell’Immacolata Concezione e celebrazione dell’ “ Anno Mariano” 29 agosto 1954 Incoronazione della Madonna 8 dicembre 1954 Chiusura dell’ Anno Mariano e benedizione dell’edicola alla “Madonna della lacrima” Ave Maria 12 dicembre 1954 Benedizione del monumento a Maria Immacolata in ricordo dell’Anno Mariano IIo Congresso Eucaristico Parrocchiale 16-23 settembre 1956 Don Angelini lo presenta come l’avvenimento più importante dell’anno evidenziando la partecipazione in massa del popolo. Ricorda l’accensione della “Lampada dell’Innocenza” da parte dei fanciulli dell’Azione Cattolica e conclude presentando il telegramma del S. Padre PIO XII. Anno Domini 1957, In quest’anno di grazia 1957 abbiamo potuto lanciare e attuare l’iniziative, benedetta anche da Sua Ecc.za Mons. Arcivescovo, delle “ Vesti bianche” per tutti i bambini della Prima Comunione…. Segue la descrizione del cerimoniale per la benedizione e riporta che… Il settimanale diocesano “ L’Osare nuovo” pubblicava per la circostanza il seguente articolo: Anno Domini 1958, S.S. Missioni predicate dai Rev. Padri Passionisti in occasione del primo Centenario delle apparizioni della Madonna pressola grotta di Lourdes. 23-febbraio = 9 marzo 1958 I Padri Missionari citati da Don Angelini erano P. Anselmo e P. Cornelio secondo i quali la Missione era riuscita bene. Quindi aggiunge: Il Santo Padre, informato della Missione ha inviato il seguente telegramma: “ Da Missioni Passioniste occasione centenario apparizione Lourdes augusto Pontefice augura rinnovamento vita cristiana e sempre più fervorosa devozione Vergine celeste dalla quale invoca su tutti perenne materna assistenza e di gran cuore benedice Clero – Missionari – Fedeli (Dell’Acqua – sostituto). Anche Sua Ecc. Mons. Arcivescovo aveva mandato. Già in antecedenza, la Sua paterna e gradita benedizione. A ricordo delle S.S. Missioni è stata eretta un’edicola in onore della Madonna lungo la via “Cala Grande” presso la fattoria detta il “ Casone “ Anno Domini 1957, Pellegrinaggio della parrocchia al santuario mariano di Lourdes 2530 agosto 1958 Quale filiale e devota risposta alla richiesta della Madonna; “ Voglio che qui si venga in processione” è stato organizzato un pellegrinaggio a Lourdes, in occasione del 1° centenario dalle apparizioni di Maria S.S. ma in quella fortunata terra. Segue una descrizione dell’organizzazione e fissa il numero dei partecipanti in …46 fra uomini e donne = ci siamo agganciati ad un pellegrinaggio nazionale organizzato dal Movimento Pellegrinaggi Mariani di Roma. A nome di tutto il paese è stato portato e acceso davanti alla grotta un bellissimo cero dipinto. Mostra infine soddisfazione per la buona riuscita. Si riporta la foto della pagina dedicata alla morte del S. Padre PIO XII Il 13 ottobre – anniversario dell’ultima apparizione della Madonna a Fatima – la Sua venerata Salma è scesa nelle grotte vaticane, in attesa della glorificazione. La nostra parrocchia si è associata ai funerali di Roma con una solenne Messa da “Requiem” cantata dal coro paesano. Per maggiore comodità del popolo, la funzione si è tenuta alle ore 20. Non è esagerato dire che la chiesa era gremita come non mai. Don Angelini continua presentando il TESTAMENTO DI PIO XII e chiude dicendo: E’ opinione diffusa che Dio si degni esaltare, anche in questo mondo, la figura tanto luminosa di PIO XII o, come lo stesso suo successore il Papa Giovanni XXIII o ha fatto comprendere nel messaggio natalizio ai popoli della terra. Anno Domini 1959 8-11 febbraio Solenne chiusura del centenario di Lourdes 14 giugno 1959 III a Visita Pastorale 15 giugno = 10 settembre 1959 “Peregrinatio Mariae” nelle famiglie della nostra parrocchia 22 – 29 novembre 1959 “Corso di S.S. Spirituali Esercizi al popolo” Anno Domini 1960 I “primi 5 sabati del mese” in onore del Cuore Immacolato di Maria 16 – 18 settembre Pellegrinaggio parrocchiale al Santuario Mariano di Loreto Anno Domini 1961 5 maggio 1961 Solenne chiusura di una serie di “Primi Venerdì del mese” Anno Domini 1962 Celebrazione solenne del “Primo Centenario” della beata morte del nostro Patrono S. Gabriele dell’Addolorata Don Angelini lascia una fervente e devota pagina a ricordo della celebrazione, preparata sin dal 27 gennaio per culminare nella settimana da 17 al 27 febbraio, senza dimenticare il Predicatore Passionista intervenuto, M.o Rev. P. Ildefonso – Passionista, ed evidenziando che ….le Comunioni sono andate crescendo di giorno in giorno fino a culminare la mattina del 27 febbraio con circa n. 700 comunioni alla Messa celebrata dal parroco alla stessa ora in cui S. Gabriele – 100 anni fa – entrava in Paradiso. 26 agosto 1962 Pellegrinaggio a Siena in occasione del Vo centenario della canonizzazione di S. Caterina 8-11 dicembre 1962 Pellegrinaggio a Roma per assistere alla solenne cerimonia della canonizzazione del B. Antonio Pucci “ il Curatino di Viareggio” Anno Domini 1963 6-12 maggio “ Settimana della Giovane” Celebrazione solenne del “Primo Centenario” della beata morte del nostro Patrono S. Gabriele dell’Addolorata A seguire il nostro primo parroco, Don Angelini, scrive della morte del S. Padre Giovanni XXIIIo tracciandone un profilo carico di affettuoso ricordo. Riportiamo la pagina stessa scritta da Don Leonardo Angelini. Siamo così giunti al termine del periodo fruttuoso che il nostro primo parroco ha dedicato con molta dedizione alla nascita e crescita della Parrocchia: siamo ad ottobre 1964, e, qual singolare coincidenza chiude il Suo esercizio pastorale con i festeggiamenti della Sua mamma centenaria, vediamo come. Le sorti della parrocchia passavano a Don Ily Bigongiari che così si presenta: Don Ily non lascia più notizie fino a gennaio del 1968 quando trascrive dell’apertura dell’Asilo infantile nelle vecchie scuole elementari che apre con 45 bambini della parrocchia. Scrive di nuovo ad Ottobre del 1968 per riportare dell’ampliamento del cimitero. Le sue note sono riportate ancora nel “quaderno di Don Angelini” in data 29 marzo 1969, in occasione della 1a Messa Novella a Piano di Mommio quando …Mons. Enrico Bartoletti, Amministratore Apostolico di Lucca, ha ordinato Sacerdote, nelle nostra chiesa parrocchiale, P. Giacomo Palagi di Lino, missionario comboniano e nostro compaesano. Parla in seguito del Monumento ai Caduti, inaugurato il 4 novembre 1969, e della Sala Parrocchiale: Vista la necessità di fare una sala parrocchiale per le adunanze, per le prove della Corale, per la ricreazione dei giovani etc., è stato allestito il progetto dal Geom. Angelo Sciamanna di Piano di Mommio, di discrete dimensioni (m. 13 x 6 x 3), attigua alla chiesa e ad essa comunicante. ……. Ricorda anche il completamento di 3 blocchi di case popolari in Via Francesca, consegnati nel marzo 1970 citando come il terreno fosse ti Mugnani Pasquino. Nulla più fino alla data del 16 aprile 1976 quando annota che il Dott. Massimo De Simone, …di questa parrocchia - Via Magia – ha donato alla nostra chiesa 14 quadri della via crucis su tela; da lui dipinti con bravura e fede sentita... . Don Ily descrive la cerimonia con relativa processione penitenziale (dalla chiesa alle case popolari Gescal) e benedizione al ritorno in chiesa dei 14 quadri. Riporta anche della richiesta d’esame dei quadri da parte della Commissione diocesana per l’Arte Sacra, qui si riporta la lettera di tale Commissione. Non si può certo dire che Don Ily fosse di “facile penna” vista la cadenza delle sue memorie; infatti troviamo la penultima nota in data 28 settembre 1978 quando annota l’acquisto di nuove panche per la chiesa e quindi, addirittura dopo 8 anni di silenzio, l’ultima sua nota in merito al riscaldamento a metano installato in canonica…. Eppure il Suo è stato un impegno rigoroso e certamente fruttuoso. Personalmente ricordo Don Ily con affetto per una sua tirata d’orecchi in occasione della Cresima di uno dei miei figli, ed il confronto che ne seguì, come ricordo la visita che ebbi a fargli in Ospedale quando ebbe il suo primo infarto ….. Ma sono solo ricordi personali. Sarebbe stato utile per la parrocchia avere un diario, una cronistoria fedele degli accadimenti. Ciò che mi pare strano è il fatto che Egli non abbia riportato nulla in merito al grossissimo impegno che lo ha visto promuovere l’ampliamento dei locali parrocchiali e che, oggi, così tanto utili sono per la comunità di Piano di Mommio. Si parla, tuttavia, di storia recente che, in un qualche modo, potremmo sempre ricostruire. Sarà necessario farlo anche in ragione del fatto che i suoi successori non hanno ritenuto utile continuare a riportare gli eventi sul “Quaderno di Don Angelini”. Una recente iniziativa dell’attuale nostro Parroco, Don Damiano Pacini, verso il Comune ha permesso di intitolare la nuova piazzetta del paese a “Don Leonardo Angelini, Primo Parroco di Piano di Mommio” e si spera che il Comune possa trovare il tempo ed il modo di farvi apporre la relativa targa. GMC, webmaster