Cosa succederà tra un mese? On line i compensi dei medici Puc: è
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Cosa succederà tra un mese? On line i compensi dei medici Puc: è
www.hotelesplanade.com www.hotelsavoybeach.it tel 0828 720100 tel 0828 851043 € 1,00 Editore: Calore s.r.l. Sede Legale: Via S. Giovanni, 86 - Villa Littorio - Laurino (Sa); Sede Redazionale: Via della Repubblica, 177 - Capaccio-Paestum (Sa) - Poste Italiane - Spedizione in a.p. - 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Dir. Com. Business Salerno - Abb. annuale 25,00€ 0828.720114 - unicosettimanale.it - [email protected] Anno XII n° 26 del 10 Luglio 2010 BATTIPAGLIA La legge sulle intercettazioni ANNULLA il diritto all’informazione Puc: è già polemica di Valerio Calabrese Dopo vari tentativi, da Zara a Liguori, negli ultimi 15 anni mai si è riuscito ad approvare un Piano Urbanistico Comunale, che superasse quello datato 1972 e che ormai da almeno 20 anni risulta essere incapace di indirizzare i cambiamenti che si sono verificati. Epperò, per la prima volta dal ’72, il Comune di Battipaglia ha deciso di affidare la stesura del Puc non ad un professionista esterno, magari CONTINUA A PAGINA EBOLI TARSU: PRETI SI, PRETI NO. IL DON 20 FRANCESCO FAENZA A PAGINA 18 Cosa succederà tra un mese? AGROPOLI LA CITTÀ SI MOBILITA DI NUOVO di Stefania Zerella PER SALVARE Due numeri fa su qualcuno si chiedeva che fine avessero fatto gli immigrati sgomberati da Varolato. Ad oggi, 06 luglio 2010, sono dov’erano due settimane fa, ossia in alcune ville in località Laura. Le ville sono state messe a disposizione per quest’emergenza dall’associazione Anziani Insieme e dalla sua presidente, la dott.ssa Scovotto. di Luigi Rossi Il vangelo di domenica ha riproposto alla nostra attenzione la notissima parabola del buon Samaritano. Al centro del racconto c’è un uomo in stato di bisogno. Impotente qual egli è, vede sfilare gli altri davanti a sé e dalla sua CONTINUA A PAGINA L’OSPEDALE SERENA SGROI A PAGINA 9 CAPACCIO TROMBA D’ARIA: UN PRESTITO AGEVOLATO 2 Il buon samaritano 17 CAMILLO DI SAN CATALDO CAPACCIO/MIGRANTI CONTINUA A PAGINA ECCO MARRA, DIPENDENTI DELL’EX ASL SA3 On line i compensi dei medici Il convento è povero e i frati sono ricchi”. Lapidario e significativo il ministro Renato Brunetta stigmatizza così in un’intervista la situazione della Sanità al Sud “mentre al nord le cose funzionano, e ci si va a curare al Settentrione”, approvando in questa maniera l’agire ultimo del collega Tremonti in caso di spesa pubblica. Il “caso” sanità è tornato molto in rilievo ultimamente nel Cilento, non solo per la manifestazione di Agropoli in difesa dell’ospedale di fronte alle minacce dei tagli, ma anche per l’agitazione che non ha lasciato indenne Vallo della Lucania, già fiore all’occhiello della sanità provinciale, ora fagocitata in quella dell’Asl unica di Salerno ed ai suoi problemi. Ma a mettere il cacio sui maccheroni ci ha pensato la stessa Asl che ha pubblica CONTINUA A PAGINA 12 PER RICOSTRUIRE VELOCEMENTE ARTICOLO A PAGINA 6 OLIVETO CITRA NELL’ALTO SELE C’È APPRENSIONE PER LA SANITÀ CHE FUNZIONA ANNIBALE DI LEO A PAGINA 21 Attualità 2 N°26 del 10 Luglio 2010 Le ville confiscate dovranno essere restituite entro il 15 luglio Immigrazione, situazione ancora esplosiva DALLA PRIMA Sfortunatamente le emergenze hanno un limite. L’emergenza degli immigrati vale trenta giorni allo scadere dei quali le ville dovranno essere vuote. I trenta giorni scadono il 15 luglio e se la prossima domanda sarà “Che fine faranno gli immigrati sgomberati da Varolato” la mia risposta, ad oggi, sarà “Non lo so”. Fino ad ora nessuno ha trovato case in affitto, le stanno cercando gli immigrati, i servizi sociali, qualche volontario ma le risposte sono sempre negative. Un po’ è complice l’estate, un po’ la cattiva nomea di cui godono gli immigrati marocchini, un po’ anche la mancanza di volontà di qualche immigrato. Quasi nessuno è disposto ad affittare una casa a quattro o cinque uomini ma- rocchini. Qualcuno si è detto disponibile da settembre, ma fino ad allora dove andranno queste quaranta persone? Un’altra domanda a cui sono costretta a rispondere “Non lo so”. Chi ha qualche idea per risolvere questa situazione è invitato a farsi avanti. Per estremi laterali, piloni uncinati fanno fronte alle reti a strascico dei pescatori, che altrimenti sarebbero devastanti per questo ambiente. La barriera è stata progettata proprio per contrastare le attività dell’uomo che potrebbero causare la scomparsa di molte specie marine, alterando un ambiente, che si presenta spesso ai subacquei biologicamente devastato, dominato da poche specie viventi. Gli ambienti inalterati invece presentano un elevato grado di biodiversità, flora e fauna marina vivono in equilibrio tra loro. marocchini rappresentano un’emergenza che non si verifica tutti i giorni ma sono solo la punta di un problema molto più grande. Nel comune vivono molte famiglie straniere che non sono affatto integrate, ci sono moltissimi immigrati che dormono in pineta (non è un bel biglietto da visita per la “perla del Cilento”), molti di loro lavorano in nero nei dintorni, esiste un racket di venditori ambulanti sulle spiagge. Una volta venivano da soli o in treno, ora vengono con pulmini che li scaricano al mattino presto e li vengono a prendere a mezzogiorno per portarli altrove, nel pomeriggio c’è il secondo turno, inoltre ci sono molti venditori ambulanti che sono minorenni e non credo che tutta questa organizzazione sia completamente straniera. Dimenticavo gli immigrati che dormono nel cinema Miriam a due passi dal comune. La situazione dell’immigrazione a Capaccio è un po’ come un vulcano inattivo da decenni. Tutto sembra tranquillo ma da un momento all’altro il vulcano potrebbe esplodere e chi si dovesse trovare nel suo raggio d’azione potrebbe pagarne care le conseguenze. L’amministrazione comunale ha assicurato che ha iniziato a lavorare da tempo per un seria politica sull’immigrazione. Ora sta a tutti lavorare, soprattutto sull’integrazione coinvolgendo amministrazioni, parti sociali, sindacati, chiesa, cittadini, associazioni, imprenditori agricoli e turistici, possibilmente prima che il Vulcano si svegli e prima di vivere un altro 15 giugno. Serena Sgroi Stefania Zerella adesso lancio un appello dalle pagine di questo giornale: chiunque voglia affittare una casa o conosca qualcuno che abbia una casa da affittare contatti me i servizi sociali del comune di Capaccio o il lo stesso comune. La ricerca è urgente. I quaranta immigrati AGROPOLI. Arrivano le “Piramidi”, primato europeo Una casa per i pesci nei fondali marini Massi cubitali forati, sistemati uno sull’altro a formare un parallelepipedo denominato dai subacquei “Piramidi”, formano una barriera artificiale di ripopolamento a difesa della flora e fauna marine agropolesi, prima opera di questo genere in Europa. Il progetto e la sua realizzazione fu voluta da Donato LAURIA, docente di patologia ambientale all’Università di Napoli recentemente scomparso, e le sue dimensioni vanno dai 12 metri circa di larghezza a oltre un miglio marino di lunghezza, il tutto con una profondità che varia dai 15 ai 35 metri. Negli anni ot- tanta la messa in opera non era ancora terminata e già delle seppie trovarono questo habitat di loro gradimento a tal punto da deporci le loro uova. La piramide più grande è posta centralmente per il rifugio di grossi pesci, sui fianchi di questa altre piramidi più piccole per dare rifugio e protezione a pesci più piccoli. Su entrambi i lati di questa struttura inoltre, sono state sistemate delle grosse gabbie di pietra, un habitat ideale per molluschi cefalopodi, crostacei, artropodi, e decapodi e perfetto per le loro uova. A difesa di questa oasi, sugli N°26 del 10 Luglio 2010 Primo Piano 3 C’era una volta la civiltà contadina con i suoi valori Il mondo rurale ancora ci parla In un mondo in continua evoluzione, dove le cose materiali soffocano i valori umani. In un mondo dove regna un incessante quanto abbietta ipocrisia, dove la solidarietà verso l’altro è superata dall’egoismo, per rigenerarci l’animo, in questo clima non certo idilliaco, guardare al passato può essere il displuvio per andare avanti. Basta ricordare la vita del contadino cilentano, nei primi anni del secolo scorso, costituita sempre più di lacrime che di gioia, più di miseria che di benessere. La sua giornata iniziava allo spuntar del sole e si concludeva solo quando il sole calava all’orizzonte. Malgrado lo stato miserevole, i patimenti per il lavoro duro, per la malaria, per la mancanza di fognature e di acqua, vi erano valori morali profondamente sentiti come il rispetto reciproco e la dirittura morale era intensamente avvertita dagli anziani e tradotta automaticamente ai figli che crescevano in uno stato di miseria sì, ma non, cer- tamente, scarno di virtù morali. L’abitazione contadina agli inizi del ‘900 era in genere composta da due grossi vani: cucina e camera da letto illu- ROCCADASPIDE. Nuove attività con l’Informagiovani Grazie alla collaborazione della Città di Roccadaspide, in particolare del Sindaco Auricchio e dell’Assessore alle Politiche Giovanili Musto, le collaboratrici dell’Informagiovani Distretto Cinquantanove hanno organizzato alcune attività per i giovani del territorio. In programmazione ci sono: un Corso di Inglese Junior, pensato per l’estate, il corso si pone come un “IMPARANDO GIOCANDO” rivolto a bambini/e dagli otto ai dieci anni. Lo scopo principale del corso è di fornire ai bambini momenti d’incontro e sensibilizzazione all’ambiente, fornendo loro, attraverso attività ludiche/ricreative nozioni base della lingua inglese. Non sono previste penne e quaderni ma colori, cartoni e fantasia! Il corso inizia il 15 luglio e l’iscrizione va fatta entro il 10. Poi per il ciclo Cineforum, il 12 luglio, ci sarà la seconda proiezione del film “Lezioni di cioccolato” di Claudio Cupellini sul tema intercultura e immigrazione.Ospiti della serata: Rosaria Corvino, membro della Commissione Provinciale Pari opportunità, e due immigrati residenti nelle nostre zone che portano a conoscenza la loro esperienza diretta. Dopo il film seguirà un dibattito tra i presenti su tale tema. Per tutte le informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Informagiovani presso la Biblioteca del Comune di Roccadaspide. minati con candele di cera e successivamente a petrolio. Nella camera da letto si trovava il letto formato da due cavalletti in ferro, su cui poggiavano delle assi di legno e su di queste un saccone (riempito di spoglie di granturco) che fungeva da materasso. Sotto il materasso venivano conservati, fichi secchi, fagioli, patate e altri cereali e non mancava il rinale, che fungeva da wc. Antistante l’abitazione c’era il cortile, quasi sempre in comune, dove si trovavano il forno, il pozzo con il lavatoio adiacente e una specie di bagno. Da un lato c’era la stalla in cui erano custoditi gli attrezzi agricoli e quasi tutti gli animali posseduti. Non mancava mai il cane, il quale veniva sempre legato dietro il carretto quando si andava in campagna. Le serate del contadino venivano trascorse talvolta rifugiandosi con gli amici nelle tipiche osterie oppure davanti al focolare con la propria famiglia, dove si raccontavano vecchie storie di briganti, di streghe, lupi mannari, ecc. D’estate si riunivano nel cortile sotto le pergole, dove si passavano le serate cantando e a volte ballando. Ai genitori era assolutamente proibito accarezzarsi o fare manifestazioni d’affetto davanti ai figli, anzi la moglie in tempi più remoti dava del “ voi “ al marito e mangiava nello stesso piatto. L’autorità e le decisioni del genitore erano legge per la moglie e i figli e a tale proposito dobbiamo ricordare che i matrimoni venivano stabiliti dai genitori, dopo aver raggiunto l’accordo per la dote. In questa società che spazza via indifferente ogni giorno valori e ideali, fermarsi a ricordare abitudini, tradizioni, usi e sapori di un tempo, attraverso i racconti dei nostri avi può essere di sicuro salutare. Le 200 sagre e feste di un centinaio di paesi della provincia di Salerno, sono la dimostrazione di come si sia cominciato a sfruttare per obiettivi turistici la varietà e la risorsa unica della cucina paesana e dei prodotti agricoli di una delle provincie più belle dell’Italia meridionale. Per questo alla fine degli anni del boom economico si avviarono recuperi di feste di carattere popolare di grande interesse antropologico. Si chiudeva un periodo di espansione economica, nascevano le lotte studentesche, le lotte operaie, ma proprio in questo periodo, nei piccoli paesi partirono, iniziative di recupero della propria storia culturale. Le feste tradizionali e popolari nel corso degli anni non hanno conosciuto soste. C’è stata una corsa frenetica e costante nel trovare in queste manifestazioni l’origine delle abitudini, ma soprattutto, della storia di ciascuna comunità. Ma perché si scava nel passato? Attualmente esse esprimono una domanda di massa. La festa popolare o la sagra rappresenta senza dubbio una forma di ricchezza da aggiungere ad altre forme di cultura, che non è quella della televisione, di internet o dei social network. Utilizzare il computer si, ma solo come mezzo divulgativo delle proprie tradizioni locali . Salerno e la sua provincia da Scafati fino a Sapri sono l’esempio di cultura gastronomica tipica dal gusto unico ineguagliabile. Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano ne rappresenta il culmine, attraverso un mondo denso di memorie culturali ancora tutte da scoprire e da valorizzare. Ricordiamoci dunque del mondo rurale attraverso i valori, le usanze e le virtù di un tempo. Pietrantonio Accarino Sede 84020 ROSCIGNO (SA) tel 0828963131- fax 0828963247 Sede Amm.va e Filiale: 84037 SANT’ARSENIO (SA) - tel 0975 398611 - fax 0975 398630 Filiali: 84065 PIAGGINE (SA) - tel 0974 942700 - fax 0975 942238 84069 TEGGIANO (SA) - tel 0975 510610 - fax 0975 510608 84036 S. CONSILINA (SA) - tel 0975 521282 - fax 0975 21949 84057 LAURINO (SA) - tel 0974 941252 - fax 0974 941544 84070 ROFRANO (SA) - tel 0974952511 - fax 0974 952433 85052 MARSICO NUOVO (PZ) - tel 0975 344244 - fax 0975 342431 4 Feste popolari N°26 del 10 Luglio 2010 FELITTO. Dal 16 al 17 luglio 2010 rassegna di arte, musica e spettacolo. ARTE’ddeca, creatività sfrenante con i Campitiello Manifestazione realizzata e voluta dalla Pro loco di Felitto (SA), in collaborazione con le associazioni: New Generation di Felitto ed Erosiva di Stio. Da un magnifico sperone roccioso Felitto si reinventa e, all’ingresso dell’antico Pomerio, diventa palcoscenico di antiche memorie, albergo di giovani provenienti da tutto il Cilento e non, che si incontrano in occasione di ‘ARTE’ddeca’, prima rassegna politematica che si pone di rivalutare il patrimonio artistico, culturale, naturalistico e paesaggistico del territorio. Il 16 e il 17 luglio ‘ARTE’decca’ alimenterà di nuova linfa il centro storico, con due serate interamente dedicate all’arte. Con questo termine dialettale, richiamante la capacità di non riuscire a stare fermi, si è voluto prefigurare la “frenesia” della creatività che sfrenandosi diventa Arte esprimendo così la volontà di creare. La rassegna vuole promuovere momenti di incontro e di divertimento concentrando la propria attenzione sulla cultura locale e tradizione campana. La manifestazione sarà una sorta di laboratorio artistico sperimentale che fonderà più voci e più stili sul leit motiv della cultura popolare. Con Tullia Conte, artista poliedrica e di notevole esperienza, venerdì 16 luglio alle ore 18.00 avrà inizio un Laboratorio di danza e musica popolare. Lo stage, strutturato in due giorni, intende fornire un approccio alle danze popolari, non privo della conoscenza delle culture entro cui queste determinate danze si sono sviluppate. Riguarda: Tarantella Pugliese (pizzica), tammurriata (danza tipica dell’agro nocerino) e Tarantella Cilentana. Alle 20.30 si esibiranno Domenico e Luigi Campitiello, la loro musica sarà intervallata dalla riflessione personale di Domenico legata al rapporto tra mestieri e memoria, un modo per dire che la tecnica viene da lontano e che la musica è espressione di un popolo e di un territorio. Alle 21.30 sarà la volta dei Nova Felix in concerto, gruppo ormai maturo che ha saputo trovare un suo timbro inconfondibile di espressività e passione musicale. La serata sarà arricchita dai frammenti poetici letti e commentati da Alfonso Senatore, grande voce e firma del teatro popolare cilentano espresso con nobiltà, realismo e fierezza. Sabato 17 luglio alle ore 18.30 ci sarà la seconda giornata del corso di danza e musica popolare, sempre tenuto da Tullia Conte. Alle 21.30 Angelo Bonfrisco e la sua band in concerto ci regaleranno un altro emozionante momento di musica. La serata terminerà con l’esibizione di Marco Bruno e i Namarà i quali ripropongono con la loro musica un melange di tradizione, dialetto e sonorità versatili. Musica dal ritmo incalzante e dalla atmosfere suggestive, per questo adatta al pubblico di ogni età. La kermesse vedrà la partecipazione di giovani artisti che coloreranno e impreziosiranno la scena con le proprie tele. Nelle due serate non mancherà l’appuntamento col gusto e la genuinità perché sarà possibile degustare prodotti tipici, accompagnati da un buon bicchiere di vino. Non vi resta che venire a divertirvi con noi lasciandovi rapire da queste antiche e magiche atmosfere! Non mancate! Per informazioni: www.prolocofelitto.it; [email protected]; Tel. 0828 945649 oppure 3486100281 - 3280116534 ROCCADASPIDE. Dal 21 al 25 luglio festa della trebbiatura Quando il contadino si divertiva con il lavoro Ritorna anche quest’anno la festa della trebbiatura, dal 21 al 25 luglio, organizzata dall’ associazione Asso Carr, che vedrà Carretiello scenario di un revival legato alla tradizione popolare, portatrice di quei valori tuttora validi che non si vuole e non si deve dimenticare. Esiste infatti un’attività astratta delle comunità che custodisce, tramanda e rinnova, le tradizioni che si dimostrano adeguate, mentre estingue man mano quelle che si rivelano superate e non più efficienti. “Questa festa, spiega Pietro Vitolo (presidente dell’associazione Asso Carr), vuol essere un’ occasione per rivivere le proprie radici contadine, attraverso la rievocazione del rituale della trebbiatura, che in passato coinvolgeva l’intera comunità”. Le tradizioni, sono una risorsa importante di ogni società che intenda valorizzare il proprio territorio, recuperando una ricchezza intrinseca che è utile a comprendere il presente partendo dal passato, mentre oggi perfino i ricordi rischiano di sbiadire o addirittura di svanire. La trebbiatura era per i contadini un evento importante e faticoso considerato che i1 lavoro, iniziava ad ottobre, con l’aratura e la semina, e si concludeva in questo periodo, con la mietitura, tagliando il grano maturo. Questo processo interessava tutta la comunità poiché era necessario l’impiego di molte persone e per questo vi era uno scambio reciproco di lavoro fra le famiglie di terreni confinanti, che in molti casi erano anche legate da rapporti di parentela. Coinvolti nell’operazione erano più che altro maschi, ma insieme ad essi si muovevano anche le donne della famiglia, che aiutavano nella preparazione e nello svolgimento delle faccende domestiche o in alcune circostanze da supporto al lavoro dei campi. Dopo il lavoro era consuetudine trattenersi a cena presso le famiglie che avevano trebbiato concludendo la giornata in allegria, cantando e bevendo vino. Ciò che emerge da questo quadro è che in quei momenti il lavoro si caratterizzava quasi come “festivo” sia per i suoi aspetti di comunione di lavoro, sia perché si ripartiva con tutta la comunità una parte della produzione. Nella cultura contadina, infatti, il momento festivo non era sepa- rato da quello lavorativo, il periodo della mietitura e del raccolto, apparivano collegati a momenti di festa, compresi nei tempi legati alle ciclicità stagionali del calendario agricolo. Oggigiorno invece il concetto di festività è ormai modificato, i tempi sono più rapidi e inducono all’individualismo alterando quell’ambito che prima era vissuto collettivamente. Ne consegue un tempo, non più comunitario come quello passato, ma sempre più vissuto in maniera privata e spesso invaso dai mass-media (TV, internet). Una festa, attualmente, può essere collettiva solo se resa propria tramite valori, si- gnificati e simboli partecipati da una stessa comunità, in pratica se esiste una memoria condivisa, e proprio intorno ad essa nasce l’idea di rivivere quel clima di festa popolare che si respirava al tempo della trebbiatura. Animata da questi aspetti si terrà dal 21 al 25 Luglio a Carretiello, frazione di Roccadaspide, la seconda edizione della festa della trebbiatura caratterizzata da degustazioni di prodotti tipici locali, esibizioni di gruppi folkloristici, esposizione di mezzi d’epoca, mostra fotografica e relativi convegni a tema. Il nostro tempo libero potrebbe essere impiegato in un investimento culturale che tende ad una società migliore, che sia più partecipata del territorio in cui vive e della comunità con cui spartisce i momenti sociali, per parlare di una dimensione di presente che non sia solo formale. Mariarachele Daniele Capaccio-Paestum N°26 del 10 Luglio 2010 5 PAESTUM. Al meeting del Pdl si ripristina il rapporto politica e cultura Un fine settimana nel segno dell’impegno politico Un caldissimo week end che invitava al fresco di un ombrellone più che all’afa di una radura, la coincidenza di eventi sportivi mondiali, unici e spettacolari come i tuffi nel fiordo di Furore, la concomitanza della manifestazione politica provinciale dei Giovani dello stesso partito in altro nevralgico territorio, il moltiplicarsi di immancabili presenze di politici e amministratori reclamati in zone che soffrono da decenni i problemi irrisolti della stagione estiva, non potevano garantire una presenza di personalità politiche e di dirigenti nella misura auspicata dagli organizzatori del “1° Paestum Summer Meeting del PDL” che si è svolto il 3 e 4 luglio nell’Area archeologica di Paestum. Ai promotori dell’evento, in particolare al Dottor Franco Sica e a Glicerio Taurisano, il merito di aver dato inizio ad un percorso di analisi e di confronto che finalmente mette insieme cultura e politica, ricerca e amministrazione quali premesse per un progetto di sviluppo territoriale. La partecipazione di Fernando Zara, neo Presidente del Consiglio pro- DA SINISTRA FERNANDO ZARA E MARIO MIANO vinciale, dell’Assessore provinciale Antonio Fasolino, dell’On. Eva Longo e dell’On. Guido Milanese, di Franco Annunziata, Presidente della Commissione provinciale del Turismo e della Trasporti Marittimi Salernitani SPA, dell’Assessore provinciale all’Agricoltura Mario Miano, in rappresentanza oltre che del Presidente On. Cirielli anche dell’UDC, dà autorevol- mente il segno dell’importanza che ha rivestito questa prima manifestazione del Popolo della Libertà di Capaccio, che vuole essere l’inizio di una comune riflessione sui problemi che assillano soprattutto il territorio pestano e cilentano. Questa due giorni, infatti, non ha voluto essere nelle intenzioni degli organizzatori, confermate dall’esito e dai contenuti CAPACCIO. Crepe al cimitero è la denuncia di Gorrasi Il comune fa causa alla ditta “Non è concepibile che ci venga negato il diritto di portare un fiore ai nostri cari”. La denuncia arriva da Francesco Gorrasi. Il fatto: una cappella del cimitero di Capaccio risulta inagibile ed il proprietario chiede la messa in sicurezza al Comune, temendo che si possa verificare un cedimento della struttura. La cappella è stata consegnata al proprietario, Francesco Gorrasi, nel dicembre del 1998 ma fin da subito mostrò segni di cedimenti strutturali che, prontamente, furono segnalati al Comune. L’ente intervenne con alcune opere di ristrutturazione che, però, non sono state sufficienti a garantire la necessaria messa in sicurezza. “Con il passare del tempo – spiega Gorrasi – la situazione è andata sempre peggiorando, si sono formate evidenti lesioni sia all’interno che all’esterno della cappella ed il marmo della zoccolatura esterna si è staccato, tanto che la struttura è diventata inagibile. Temiamo che da un momento all’altro si possa verificare un crollo. Per quanto ci riguarda, non possiamo attendere la vertenza tra il Comune e la ditta. Chiedia- Via Magna Graecia 281, 84040 Capaccio Scalo tel 0828 724949 fax 0828 720775 mo che il Comune proceda in modo tempestivo alla messa in sicurezza e, successivamente, potrà valersi sulla ditta che ha eseguito i lavori per la costruzione delle cappelle”. Infatti, l’ente comunale di Capaccio Paestum ha iniziato una vertenza con la ditta che ha proceduto con la costruzione delle strutture, anche perché non è l’unica cappella a presentare evidenti lesioni. La cappella di proprietà di Francesco Gorrasi fa parte di un lotto di una cinquantina di strutture funerarie, tutte costruite alla fine degli anni Novanta. del dibattito, un momento di propaganda politica “di o per” qualcuno, ma un’occasione di incontro tra cultura e politica per affrontare tematiche sociali, economiche, culturali e civili. Ne sono testimonianza il seminario di apertura e il tema del dibattito conclusivo. Il primo è stato dedicato a “La comunità della Scienza e degli Enti locali” il cui obiettivo fondamentale è stato bene illustrato dall’intervento del Dr. Loris Facchinetti, Presidente TECNOM e Delegato del Comune di Roma per Scienza e Cultura. Stimolato dagli interessanti interventi degli altri illustri partecipanti al seminario, tra i quali il Dr Stefano Amore (vice Segretario Generale Magistratura Democratica), il prof. Avv. Paolo Valerio (Presidente nazionale della Federazione Magistrati Onorari dei tribunali), il prof. Matteo Gaeta (Università Salerno), il Dr Facchinetti ha concretizzato la tematica illustrando le linee del progetto “La Provincia di Salerno, possibilità straordinarie per la costruzione di una rete del sapere e Delle Scienze nel Bacino del Mediterraneo”. La due giorni del Meeting si è conclusa con il dibattito, aperto agli interventi del pubblico, introdotto e coordinato dal prof. Aurelio Di Matteo (Comitato per la promozione della cultura del Turismo- Ministero del Turismo) che ha affrontato il tema delle politiche per lo sviluppo economico e sociale attraverso la Pianificazione e la valorizzazione territoriale:”Territorio, cultura e identità per un Turismo integrato e sostenibile”. È risultato un ricco e propositivo dialogo con amministratori e cittadini intervenuti che ha riguardato gli aspetti più critici del territorio di riferimento. Nel saluto finale degli organizzatori, Franco Sica e Glicerio Taurisano, l’impegno che l’incontro tra cultura e politica continuerà con una serie di seminari su specifiche tematiche e proposte relative al territorio della zona Salerno Sud. andrettese Capaccio 6 N°26 del 10 Luglio 2010 THE DAY AFTER. Dopo la tromba d’aria parte l’iniziativa della Bcc Capaccio Un prestito agevolato per ricostruire velocemente Prestiti agevolati per i cittadini e gli imprenditori turistici, vittime dei danni causati dalla tromba d’aria che la notte del 20 giugno scorso aveva colpito e devastato un’ampia zona di Capaccio che da Torre di Mare arriva fino a Paestum. Un vento fortissimo, che soffiava ad oltre 90 chilometri orari, schiodò le cabine dei lidi, sollevando in aria roulotte e pedalò, piegando strutture in ferro e spaccando i vetri. La banca di credito cooperativo di Capaccio, presieduta da Enrico Di Lascio, si è immediatamente attivata per dare un aiuto economico ad operatori turistici, agricoltori e privati che hanno subito danni. In meno di una settimana il consiglio di amministrazione ha, infatti, approvato un prestito riservato ai cittadini di Capaccio coinvolti nell’evento calamitoso. Potranno accedere ad un prestito a 7 anni che verrà assegnato in base al merito creditizio e per beneficiarne occorrer à presentare la certificazione del Comune, in cui vengono accertati i danni subiti e l’entità a cui ammontano. «Anche in questo modo l’istituto di credito di Capaccio conferma il suo ruolo di banca del territorio spiega Di Lascio - vicina alla gente, soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà». La tromba d’aria ha danneggiato IL LIDO CINZIA, DEVASTATO DALLA TROMBA D’ARIA strutture balneari e ricettive proprio all’inizio della stagione turistica, quando si stava appena iniziando a lavorare, così come anche molte colture sono state devastate dalla furia del vento. I danni hanno riguardato anche diverse abitazioni. I danni causati dalla tromba d’aria sono stati stimati intorno ad un milione di euro. Il Comune ha chiesto agli organi competenti il riconoscimento dello stato di calamità naturale. Per l’importanza rivestita da Paestum quale sito Unesco l’assemblea dei soci ha approvato il cambio di denominazione della Bcc da Capaccio a Bcc di Capaccio Paestum. L’OPINIONE CONTROCORRENTE. La politica giusta per Capaccio Comunisti? Fascisti? Pd? Pdl? Lo sappiamo tutti, la politica col pedigree è morta e sepolta. Socialisti? Democristiani? Mutano solo i termini. Ma soprattutto, quando mai è stata attuata, la filosofia di una politica? Abbiamo signori di sinistra che pensano alle imprese di amici, e quelli di destra che pensano ad aiutare i parenti. E intanto Capaccio è rimasta a guardare, in attesa, e alla fine a morire. Intanto i giovani trovano più utile spacciare, l’unico mestiere che non dà timore ma guadagni, oppure se la svignano al nord per fare i precari. Qui servirebbe destra, sinistra? Intanto ai piccoli esercizi è stato messo il bastone tra le ruote, l’economia è stata spenta a favore dei pochi potenti. Destra, sinistra? Intanto gli anziani pascolano come randagi per le vie, e i bambini fanno educazione fisica usando tanti lacci delle scarpe come rete. Intanto i campeggiatori piangono, i turisti ci ripensano, le spiagge hanno bisogno di Prozac per curare la sindrome da abbandono. Allora, destra o sinistra? O magari centro, sotto, in diagonale? Ho sentito voci sulle nuove leve, che poi sarebbero quelle già “usate”. Spesso funziona che se cade la sinistra si prova con la destra. Come se stessimo giocando. E la gente, avvilita, commenta con “le cose non cambieranno mai. Chi è fortunato se ne va. Non ci sono speranze, nessuno di nuovo”. Politici, avete fallito, e la mia Capaccio è stanca di voi. Non ne ha bisogno, di colore politico. I giovani si professano sempre più spesso apartitici. I vostri partiti sono superflui e ridicoli. Perciò io parlo a voi, cittadini: se siete comunisti, cattolici, atei, berlusconiani, fascisti, gay, ecologisti, smettete di votare per partito, perché i partiti bramano solo i voti, e ciò in cui credete rimarrà affar vostro. I problemi di un paese non hanno colore, sono di tutti, e le giuste soluzioni non possono appartenere a una sola idea di parti- to. Se volete cambiare le cose, cittadini, allora usate la logica, l’unica fazione che dovrebbe esistere davvero. Perché politica è solo sinonimo di SOLDO. Non serve un politico al comando, occorre una persona, una mente, una voce che dia aiuto al suo paese. Una persona che parli ai cittadini, essendone una di loro, e non li tenga a distanza e all’oscuro dopo essere stata eletta. Una persona che conosca davvero i problemi perché li vive in prima persona. Come può un ricco preoccuparsi di un povero? Come può un ignorante occuparsi di istruzione? Come può il passato occuparsi del presente? Ma soprattutto, come può chi ha già deluso tornare a provarci? Qual è la soluzione? Giovinezza, competenza, spirito collettivo. Tutti devono essere rappresentati e aiutati. Non alcuni. Pierpaolo Mandetta LOGISTICA LETTIERI S.r.l. Ritiro e consegna in tutta Italia entro 48 ore Packaging & Catering Concessionario Velo Carteria Lucchese S.p.a. MONOSERVIZIO IN CARTA E PLASTICA DETERGENTI E DISINFETTANTI IMBALLAGGI E CONFEZIONAMENTO ATTREZZATURE PER ALBERGHI, BAR, PIZZERIE Battipaglia via Brondolini Info&contatti 0828 304763 0828 340183 tel 0828 742699 fax 0828 943356 [email protected] Contatti Via della Lusa, 10 Loc. Fonte di Roccadaspide (Sa) N°26 del 10 Luglio 2010 Capaccio-Paestum Nessuno ha accettato l’offerta del “Porta Sirena”. Lo sconcerto del gestore Lavorare per avere lo sconto in un agriturismo da sogno? “Non abbiamo ricevuto una sola telefonata o mail che sia”, ammette uno sconsolato Giovanni Barlotti, che dirige tutte le attività del “Porta Sirena”. Niente diavolerie del tipo last minute. Cioè che ti affibbiano l’invenduto. Qui si trattava dello sconto del 50% sul prezzo della camera in uno dei più esclusivi agriturismi che si trova proprio a ridosso delle mura che cingono l’antica città archeologica di Paestum . Lo sconto in cambio di un aiuto nelle operazioni agricole, come è normale trovare in Trentino o in Val D’Aosta. E non in una malga d’alta montagna ma a poche centinaia di metri da quella Porta Sirena, il più bello dei quattro ingressi nell’antica Poseidonia. L’idea è in linea con la filosofia aziendale di Gaetano Iemma, uno dei più affermati nomi di riferimento dell’imprenditoria agricola del salernitano e proprietario della struttura, è meglio descritta sul sito www.portasirena.it. Dagli allevamenti Iemma vi arriva la carne di bufalo che è la specialità – bandiera della casa. Dentro la storia, in uno scenario al top e con la cura dei particolari. Al “Porta Sirena” per tutto il mese di Giugno era possibile partecipare alla raccolta delle pesche nei 35 ettari del frutteto che circonda l’agriturismo. In cambio la camera, prima colazione compresa, sarebbe stata data a € 35, la metà del normale trattamento previsto. “Non abbiamo posto nessun obietti- L’AGRITURISMO PORTA SIRENA. SOTTO GIOVANNI BARLOTTI vo né in termini di orario o di quantità”, racconta Giovanni Barlotti. “Abbiamo pure fatto capire che in caso di indisposizione o di temperature troppo alte non c’era problema, noi lo sconto l’avremmo fatto lo stesso. Non c’è stato niente da fare. Silenzio completo dai quindicimila visitatori che ogni anno visitano il nostro sito”. In altri tempi, quelli dei giovani che con pochi soldi andavano all’avventura, un’occasione così sarebbe stata presa d’assalto anche e solo per bagnarsi nelle spiagge del litorale pestano. “La verità è che il lavoro fisico spaventa ed allontana. Preferiamo tutti lasciarlo agli stranieri che vengono dai paesi più sfortunati”, è il pensiero del giovane Barlotti. Lo esprime mentre attraversiamo l’azienda e vediamo l’orto dal quale viene tratto ciò che entra nei piatti ed un bell’allevamento di galline che razzolano libere nell’aia. Oreste Mottola 7 Un’intera giornata dedicata all’ambiente L’occasione sarà la prima edizione della manifestazione “I love natura” che si terrà nel comune di Albanella il prossimo 10 luglio. Laboratori di trasformazione dei rifiuti, creazione di aiuole aromatiche, attività di educazione ambientale, sfilata di vestiti ecologici, nutella party, gare ecologiche, trasformazione in diretta del latte, sono questi alcuni delle attività che caratterizzeranno la manifestazione “I love nature”, organizzata da undici associazioni del territorio. L’evento che vedrà impegnati bambini, adulti e volontari di Legambiente si svolgerà sabato nelle borgate di Borgo San Cesareo, Matinella e Albanella capoluogo. << La manifestazione, ha l’obiettivo di lanciare un messaggio - afferma Angela Sabetta, coordinatrice dell’iniziativa insieme a Sofia Gorrasi - soprattutto alle nuove generazioni sull’importanza del rispetto della natura. Vedrà il coinvolgimento di associazioni, anziani, giovani ma soprattutto dei bambini, impegnati in attività finalizzate alla sensibilizzazione sul servizio di raccolta differenziata, la trasformazione dei rifiuti e il riciclaggio. L’iniziativa simbolica vuole essere uno strumento di riflessione sul problema rifiuti e tutto quanto connesso all’utilizzo degli spazi pubblici. L’obiettivo è offrire ai ragazzi la possibilità di essere protagonisti in materia di qualità ambientale>>. Terminate le attività con i bambini la manifestazione si concluderà presso il centro sportivo S. Sofia dove sarà allestita un’area esposizione di oggetti realizzati con ma CONTINUA A PAGINA 15 Agropoli 8 N°26 del 10 Luglio 2010 SAN MARCO DI CASTELLABATE. Con i professori Capaccioli e Tata Arte, scienza e musica nello scenario dell’Hermitage L’universo è infinito: ma a Licosa “il cor non si spaura… e il naufragar m’è dolce in questo mare” L’evento si è svolto lo scorso due luglio e ha visto come protagonisti un astrofisico e un biologo marino, due voci a confronto sull’universo e le meraviglie subacquee di Punta Licosa. Un ritrovo di amici e colleghi originari di Castellabate o amanti di questa terra, più che una conferenza, organizzato all’Hotel Hermitage, in occasione del suo 64° compleanno, dalla professoressa Tata, neurologa della Seconda Università di Napoli. Ospiti d’onore sono stati Giandomenico Lepore, procuratore capo della repubblica a Napoli e Maria Falcone, sorella del giudice assassinato.Presenti alla manifestazione, inoltre, diversi uomini di scienza, intellettuali e professionisti, tra i quali la senatrice Gabriella Pagano, il pro rettore della Seconda Università di Napoli e l’avvocato Patrizia Cardinale Miranda di Milano. La serata è stata inaugurata intorno alle 19:00 dal Sindaco di Castellabate Costabile Maurano che, dopo aver fatto gli “onori di casa” assieme alla professoressa Tata, ha omaggiato gli ospiti di un DVD in italiano e in inglese, una raccolta di suggestive immagini e video sulle meraviglie di Castellabate.A seguire, dopo aver risolto qualche problema tecnico con proiettore e microfono, Massimo Capaccioli, astrofisico e professore ordinario dell’Università di Napoli, ha introdotto il tema “scienza e bellezza”, con una domanda: “La scienza è bella?”. E da questa domanda l’astrofisico ha avuto lo spunto per poter raccontare qualcosa sull’universo e le sue A PARER MIO stelle al pubblico che, affascinato, lo ha ascoltato. Subito dopo Gianni Russo, biologo marino professore dell’Ateneo di Napoli, ha catturato l’attenzione dei presenti con una serie di foto suggestive alla scoperta dei fondali marini di Licosa e dei segreti da essi custoditi. Al termine di queste due lezioni magistrali, intorno alle 20.30 è entrato in scena Pino De Maio, cantautore napoletano che ha allietato i presenti, a bordo piscina, con un recital napoletano prima della cena di chiusura della serata. Serena Sgroi DI CATELLO NASTRO Facimm’ economia…ma non sull’ospedale di Agropoli! Fare economia come termine casalingo familiare potrebbe anche significare “risparmiare” sulla spesa, ma fare economia a livello nazionale dovrebbe, a mio avviso, anche significare studiare nuove strategie di fare impresa, studiare per ricercare nuove prospettive quando quelle passate non funzionano tanto bene. E qui sorge il primo scoglio. Solo gli studi vengono a costare milioni di euro in maniera tale che fanno abortire sul nascere l’idea di partenza. Prendiamo ad esempio gli ospedali ed i malati. Al nord il malato ha per lo stato un costo quasi equo, al sud il malato costa molto di più. Ho parlato di stato e non di regione perché ritengo lo stato un insieme di regioni che gestiscono la sanità con una certa autonomia. Il malato del Piemonte o della Lombardia non può avere un costo inferiore a quello della Campania o della Puglia. Anche per i malati esiste “La livella”, come quella di Totò. Allora qualcosa non funziona. A sentire e vedere le performance in TV, a dire il vero, il telespettatore rimane a dir poco sbigottito. Tutti hanno ragione, ma nel momento in cui vengono pescati con le mani nel sacco, il cosiddetto “avviso di garanzia” allora tutto diventa discutibile. Quando un vitello si vende a un euro ed una mosca si acquista, coi soldi dello Stato, a centomila euro, viene da pensare. Non si deve – e non è mia intenzione – di fare di tutt’erba un fascio. D’altro canto in molte gestioni esistono i lati positivi ed i lati negativi. Quelli negativi fanno sfigurare anche quelli positivi. Nel “facimm’economia”, versione prima descrizione, vorrebbero chiudere l’ospedale di Agropoli perché non serve. Non serve un cacchio! Tra i miei tanti titoli ho anche quello di “malato cronico”. Ne farei a mano, ma non posso. Ho usufruito della struttura ospedaliera cilentana varie volte e tutte le volte sono stato curato con perizia, assistenza medica ed infermieristica, spirito di solidarietà, alta professionalità. Anzi in un caso, sono riusciti a migliorare la mia condizione dopo che non c’era riuscito un privato. In parole povere non sempre il privato è meglio del pubblico. “Facimm’ economia” sulla sanità pubblica, a mio avviso, è assurdo, specialmente quando ci sta abbondante spreco in altri settori. L’ospedale di Agropoli ha una utenza notevole, è facilmente raggiungibile, è una struttura efficiente e valida e non deve essere chiuso. Il diritto alla salute è uno dei primi sancito dalla Costituzione. Molti di coloro che accettano passivamente e indifferentemente la chiusura della struttura ospedaliera agropolese – senza volere male a nessuno – se ne accorgeranno, allorquando ne avranno bisogno, per se o per i loro cari, quando non ci sarà più. Quando tempo addietro scrissi che i Borboni erano i colpevoli e destai l’ira dell’Associazione Borbonica Napoletana, non volevo offendere costoro, ma mettere alla berlina coloro che ragionano ancora con una mentalità antiquata e sono indietro di oltre un secolo e mezzo. Vorrebbero fare un centro specialistico per le nuove malattie. Lo spazio ci sta. La volontà pure. La coesistenza è possibile. I cervelli certamente non mancano e talvolta sono costretti ad emigrare.Per concludere, con Don Abbondio: “ Quest’ospedale non s’ha da chiudere né oggi, né mai!” Cilento N°26 del 10 Luglio 2010 9 AGROPOLI. Come andrà a finire? Nuova manifestazione: e adesso, cosa succederà? La città si mobilita per salvare l’Ospedale L’ultimo atto dell’opera di sensibilizzazione del Comitato Civico pro Ospedale di Agropoli, che dura ininterrottamente da diversi mesi, è stato il corteo tenutosi lo scorso primo luglio, lasciandosi alle spalle un’inevitabile scia di giudizi e polemiche. Nei capitoli precedenti: a fine novembre del 2008, la regione Campania approvava una delibera che declassava l’Ospedale di Agropoli dalla rete di prima emergenza; l’Ospedale si sarebbe dovuto poi specializzare per l’oncologia; dopo mesi di dibattiti e confronti la regione ritirava la “declassazione” della struttura, ma solo un anno dopo, la riorganizzazione della rete ospedaliera (necessaria per UN MOMENTO DELLA MOBILITAZIONE Loro certamente da lassù, ma quaggiù i mass media e le Istituzioni. Sapranno i giovani cogliere al meglio questa possibilità offerta loro? C’è da augurarselo, soprattutto in paesi isolati come Sacco, molti anziani e pochi giovani, un borgo disteso in posizione sud occidentale alle falde del massiccio roccioso del Monte Motola, linea di confíne tra Cilento e Vallo di Diano. Detta in soldoni, sarà la risposta dei giovani a garantire la effettiva funzionalità di sportelli disseminati nella Provincia di Salerno, una operatività che spazia dalla raccolta dei dati e delle informazioni (a valenza regionale, nazionale ed europea sui principali campi di azione della vita giovanile) alla trasmissione, diffusione e pubblicizzazione, su supporti idonei, dei dati e delle informazioni raccolte e dirette ai giovani della Regione. Ai posteri l’ardua sentenza! ca, che si è lentamente affollata di gente comune (forse anche meno di quella che scese in piazza la prima volta per dire “No!” alla chiusura del Pronto Soccorso dello stesso Ospedale), adulti e anziani per lo più, ma anche esponenti di partiti politici e associazioni religiose. La partecipazione dei giovani è stata molto minore rispetto a quella attesa e solo intorno alle 19:00 ha avuto inizio il corteo, che attraversando Viale Europa, Via Piave, Via Vittorio Veneto e Via Pio X è giunto in prossimità dell’Ospedale. Nel corso dell’ultima assemblea del Comitato Civico svolta il mese scorso, proprio per discutere dell’azione di protesta, si era deciso di suggerire ai commercianti di listare a lutto i loro esercizi. Il suggerimento è stato accolto da una buona parte di loro, e la partecipazione al corteo è stata matura e disciplinata. L’evento ha voluto essere un segno tangibile della volontà di Agropoli e dei suoi cittadini di non lasciarsi sottrarre passivamente il loro ospedale, risorsa indiscutibile per un bacino di utenza che comprende grandi centri urbani come Castellabate, Agropoli e Capaccio e che ha dimostrato in questi sei anni di attività la sua importanza per aver salvato decine e decine di vite. Nonostante gli intenti fossero pacifici e nonostante la collaborazione delle Forze dell’Ordine, le difficoltà organizzative hanno generato momenti di tensione e un po’ di confusione tra la folla di manifestanti, che ha bloccato il traffico tra Madonna del Carmine, Agropoli e la SS.18. Alle 21:00 a protestare animatamente sono rimasti in pochi, e il corteo si è sciolto, dopo le parole del sindaco Franco Alfieri, il quale ha annunciato che il nosocomio, visto il numero di accessi davvero alto, non verrà depotenziato per l’estate, affermando poi “Saremo vigili”, in attesa che la regione elabori un nuovo piano sanitario. Come andrà a finire? Mariantonietta Sorrentino Serena Sgroi il rientro del deficit economico sanitario della regione Campania) ne prevedeva la “dismissione”, indiscutibile risorsa anche per tanti altri comuni, tra i quali Giungano, Cicerale, Prignano, Capaccio, Castellabate, Perdifumo, Trentinara. Invitati alla manifestazione di protesta, quindi,anche i sindaci dei paesi limitrofi e gli esponenti dell’amministrazione comunale che finora avevano invece spinto i cittadini ad attendere che le vie istituzionali (fallite una dopo l’altra) facessero il loro corso.La manifestazione è stata pacifica, ma non proprio una “passeggiata”, con qualche attimo di disagio. L’appuntamento era fissato per le ore 18:00 in Piazza della Repubbli- SACCO. Nel piccolo paese montano si scommette sui giovani L’Informagiovani: Teseo vince il Minotauro? Secondo a narrazione mitologica il giovane Teseo affrontò e vinse il Minotauro, rinchiuso nel labirinto dal re di Creta. Il successo dell’impresa fu merito tanto del suo ardimento quanto dell’amore per Arianna, figlia del re Minosse. Coraggio e passione sono gli stessi ingredienti di un progetto ambizioso che è stato varato dalla Provincia di Salerno, alias il Progetto Teseo caparbiamente voluto dall’Assessorato al Lavoro ed alle Politiche Giovanili. Il Minotauro moderno da sconfiggere ha un altro volto, ma minaccia ugualmente le giovani generazioni come accade nel Mito. Servirsi dell’arma della tecnologia diventa, perciò, un “must”. In questa direzione punta la creazione del portale www.teseogiovani.it, il nuovo sito web della Rete Informagiovani della Provincia di Salerno. A detta dei sondaggi, lo strumento operativo ha già dato i suoi frutti. E se il filo di Arianna dell’intero Progetto si dipana dalla legge Regionale n.14 del 14-04-2000, il portale mira a facilitare interazione e partecipazione dei giovani, una utenza disseminata qui in una Provincia di 4.918 kmq, comprendente ben 158 comuni. L’impresa che suona titanica, tuttavia, non è utopia allo stato puro come farebbe pensare il disfattismo imperante. Teseo Minotauro1 a 0, a ben guardare gli sportelli Informagiovani creati sul territorio, la loro operatività e la loro crescita. Ne è riprova il portale del distretto di Roccadaspide (http://www.teseogiovani59.it/) comprendente Albanella , Aquara , Bellosguardo, Castelcivita , Ottati , Piaggine, Roccadaspide , Sacco , Sant’ Angelo a Fasanella. E se dal 29 gennaio 2010 è stato aperto il nuovo sportello Informagiovani di Sacco, domenica 27 giugno nel neonato punto informativo sono stati convocati i giovani del paese per prendere visione del nuovo programma. Tra gli altri erano pre- senti la sociologa Cinzia Monzo, il vicesindaco Franco La Tempa e Vito Mastandrea, assessore al Bilancio ed alle Politiche giovanili. Vari i punti all’ordine del giorno, ma su tutti un monito: non è la Montagna che va a Maometto,ma Maometto alla montagna, ossia una volta creato un servizio è saggio approfittarne, vincendo apatia e disfattismo generalizzati. Divenire protagonisti del proprio destino è la sfida dei giovani cilentani. E dei giovani sacchesi. Sapranno raccoglierla? Ci sarebbe da ben sperare su questo sportello se è allo “start” il Corso di Inglese programmato e se un nutrito gruppo di ragazzi ha aderito alla proposta formativa. Il condizionale è d’obbligo: se alle Province la legge Regionale n.14 assegna il compito di creare una agenzia generale ed una rete di Informagiovani operante su più fronti, sarà la risposta o meno dell’utenza a decretarne il successo o la sconfitta. “E le stelle stanno a guardare”? Agropoli 10 N°26 del 10 Luglio 2010 Cosa c’è nei nostri mari? Un protagonista ci svela i tanti segreti Un viaggio nel mondo delle immersioni, guidati da Angelo De Luca I fondali marini della zona di Agropoli e Paestum, anche grazie alla loro importanza storica e culturale, sono ricchi di reperti archeologici. Angelo De Luca, (nella foto) istruttore team leader del Diving Ippocampo, ha collaborato fin dagli anni ’70, al recupero di oggetti di antico valore presenti nei fondali marini avvalendosi di tecniche di recupero e di strumenti all’avanguardia, per far sì che i reperti, una volta individuati e localizzati, anche grazie alla competenza del Team Archimede, venissero prelevati e conservati senza danni o alterazioni. Buona parte degli oggetti fino ad oggi recuperati sono conservati nell’ex Prefettura di Agropoli in attesa dell’apertura dell’Antiquarium. Dottor De Luca, vogliamo iniziare a parlare di cosa c’è nel nostro mare? “Beh, c’è molto da dire sul nostro mare: tutta la fascia cilentana e in particolare la zona antistante ad Agropoli, nasconde diversi relitti. Negli anni ‘80 ho collaborato con Piero Cantalupo, archeologo molto conosciuto dalle nostre parti, con la passione per l’archeosub, l’archeologia subacquea. Proprio in quegli anni egli mise su un’associazione: il GAA (Gruppo Archeologico Agropolese), e furono subito recuperate numerose ancore, ritrovate nella zona del vallone, insenatura che i Greci trovavano favorevole per i venti del sud. Quando però avvistavano una nave non sapendo quasi mai di che nave si trattasse, essendo i mari infestati di pirati e quant’altro, tagliavano le cime e scappavano, abbandonando le ancore, generalmente di piombo, che era troppo pericoloso recuperare. La nostra più Angelo De Luca nasce ad Agropoli il 13 maggio di qualche anno fa e non ancora 18 enne si arruola nei reparti speciali, dove svolge attività off-limits. Entra a far parte dei reparti FOLGORE e A.N.P.D.I. (Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia), ma il mare e in particolar modo la subacquea restano le sue più grandi passioni, passioni che lo spingono a diventare istruttore e successivamente direttore tecnico della D.I.W.A. (Diving Instructor World Association). La passione per la fotografia lo porta, poi, a entrare in contatto con il Team Archimede, un gruppo costituito da giovani ragazzi altamente preparati nel settore delle immersioni, provenienti sia dall’Italia che dall’estero. recente scoperta è un’antica galera saracena, o brigantino, se così lo vogliamo chiamare. Il relitto, che ci riporta tracce di una tragedia di 600 anni fa, è lungo circa 30 metri e dotato di enormi cannoni, ora ad esso adiacenti. Ogni tanto il mare ne tira fuori un pezzo, ogni tanto lo ricopre oppure alcune volte lo scava, ma comunque, a modo suo, lo conserva. Oggi inoltre, per i su- bacquei con un’esperienza tale da poter raggiungere una profondità intorno ai 50 mt, è possibile ammirare, dopo oltre 60 anni, i maestosi relitti, forse ancora minacciosi, dello sbarco degli alleati avvenuto sulle coste di Agropoli e Paestum con l’impiego di 463 navi e 70.000 uomini, centinaia di mezzi da sbarco, carri armati, aerei, alcuni dei quali, bombardati, non hanno mai raggiunto la terra ferma. Un pezzo di storia senza precedenti con le sue navi come l’Alfieri, una nave ospedale che si trova davanti punta Teresina. I tedeschi impiegarono tre giorni per affondarla e per noi oggi giace là, su un fondale sabbioso, teatro di suggestive escursioni subacquee”. Ma fare immersioni subacquee non vuol dire solo archeosub, giusto? Cos’altro c’è sotto la superficie del nostro mare? “Giustissimo. In genere le scoperte avvengono per caso, l’Alfieri o i mezzi da sbarco si è sempre saputo che c’erano, anche fuori dall’acqua fino a molti anni fa, quelli che giacciono oggi a profondità di 20-30 mt giacciono là, restano fermi nel tempo. E le immersioni su questi relitti hanno tutte un fascino particolare. L’archeologia subacquea è una specializzazione molto richiesta, forse proprio per il gusto della scoperta, dell’ignoto, come a voler essere un Indiana Jones delle profondità. Ma il nostro mare è un ambiente con spiccate particolarità, la sua flora e la sua fauna sono uniche, e questo conferisce un certo fascino alla nostra costa, fin dalla mitologia greca. Spesso mi si chiede come mai non ci sono pesci nel nostro mare, come mai dalla superficie non se ne vedono quasi mai; in real- tà ce ne sono e pure tanti, e io ne incontro frequentemente. Bisogna non solo conoscere il mare ma anche sapere cosa si può cercare, ad esempio la Gorgonia è fauna, ma se non si ha la dovuta preparazione la si scambia per flora. E poi il mare di notte cambia, assume tutta un’altra sembianza, ed è ancora più bello che di giorno: i pesci assumono dei comportamenti particolari, il polpo è meno aggressivo e timoroso, la murena sembra dormire, la cernia gioca a nascondino, assumono dei comportamenti che di giorno è impossibile osservare, diventano docili”. Come, quando e perché nasce la sua attività? “L’80% dell’attività subacquea si fa a tavolino (come noi in questo momento): le materie da studiare sono tante, si spazia dalla fisica alla chimica, dalla biologia alla fisiologia del corpo umano. Io sono cresciuto in un paese di mare e ho iniziato subito a fare apnea. Quella del sub è un’attività particolarissima, per me è soprattutto una passione, nata sin da piccolo, che mi è sempre rimasta per le emozioni che nessun altra attività mi ha dato modo di provare. Fare il tour operator sott’acqua non è come fare il tour operator a terra, significa innanzitutto dare sicurezza ai subacquei e avere una grande professionalità e responsabilità; in immersione le problematiche sono tante e l’ausilio della tecnologia è fondamentale”. Tecnologia? Come si è evoluta l’attività subacquea nel corso degli ultimi anni? “Principalmente l’attività subacquea è stata rivoluzionata dall’utilizzo dell’erogatore, nato come strumento bellico per gli Via Giunta 15 Borgo San Cesareo Albanella 0828944855/984816 www.caseificioledelizie.it [email protected] incursori della marina militare nel secondo conflitto mondiale: si tratta di un componente trattenuto dalla bocca che permette l’immissione di aria (o miscele speciali) respirabile nei polmoni; ma la subacquea è in continua evoluzione: noi durante le immersioni tradizionalmente usiamo dei contenitori, bombole, che immagazzinano aria grazie alla quale riusciamo a stare più o meno a lungo in profondità, ma portarsi dietro un insieme di strumentazioni complementari tra loro implica delle difficoltà. Oggi si è ridotto tutto a uno zaino, anche se ancora in fase sperimentale, chiamato REBREATHER, un’apparecchiatura per la respirazione indipendente dall’ambiente circostante,che garantisce una fonte d’aria respirabile dotata di un’elevata autonomia e peso ridotto. Alla base del suo funzionamento c’è un complesso sistema di filtri e carboni attivi, che ci permette di stare sott’acqua e di respirare a circuito chiuso, quindi di respirare la stessa aria che noi liberiamo, filtrata e riciclata in modo tale da poter essere riutilizzata”. Chiunque può fare immersioni? “Sì e no. Diciamo che tutti sappiamo nuotare, ma per avvicinarsi a questo sport bisogna essere dotati di umiltà e disciplina; sono indescrivibili i ragionamenti che passano per la testa mentre ci si immerge, avvolti dal mare, soli con noi stessi, come nel grembo materno. Ogni immersione, bella o brutta che sia, è un’esperienza unica e irripetibile, che porta ad acquistare sicurezza in sé e a conoscere i propri limiti”. Serena Sgroi Alburni N°26 del 10 Luglio 2010 11 SERRE. Il 26 se ne discuterà in consiglio comunale Ritardi nel completamento e apertura del campo da golf Diciotto milioni sono stati già spesi, ne servono subito altri quindici. Li dovrebbero mettere i soci privati ma questi sembrano nicchiare. Un po’ per la crisi economica e per via della “profittabilità” turistica della zona, a loro avviso profondamente mutata nel corso degli ultimi due anni. Il fatto è che il «Due costiere Golf Resort» di Serre, campo con due percorsi da diciotto buche, protagonista di un’inedita anteprima dell’inaugurazione, a febbraio scorso, con protagonista all’allora governatore Antonio Bassolino, non è ancora pronto. Doveva aprire a giugno, ma non è successo e non accadrà a breve. I lavori sono di fatto fermi. Allarmati dalle voci che vogliono i partner privati vicini all’abbandono i consiglieri comunali dell’opposizione a Palmiro Cornetta, hanno convocato, “per fare chiarezza”, il parlamentino cittadino. Lo stesso sindaco ha accolto positivamente l’iniziativa ed in questi giorni sta intensificando i contatti con i tre soci del “Due Costiere”: la «Serenissima», che ha costruito l’autostrada Brescia-Milano, la Mattioli (la ditta della metropolitana di Salerno) e la Sofer. E i golfisti, che sono più di quanto si possa immaginare, a Salerno e nella regione, giustamente si lamentano. E con loro i tanti giovani di Serre, ma anche dei paesi limitrofi, che sperano di trovare nella struttura adeguate possi- bilità occupazionali. La situazione di stallo ha investito anche i lavoratori impegnati nella costruzione che hanno ricevuto l’ultimo stipendio con ritardo ed ora procedono a ranghi ridotti con i soli otto addetti alla manutenzione del verde. SERRE. La rivolta dei privati partner del comune “Abbiamo speso troppo, Cornetta cambiaci la convenzione” “Vogliamo rinegoziare i termini della nostra convenzione”. Da qui parte Fulvio Ricciuti, presidente del Consorzio Persano Royal Golf. La premessa è di tipo contabile: “Già paghiamo 240 mila euro all’anno per la locazione dei terreni ed abbiamo ipotizzato investimenti per altri 13 milioni di euro”. Seguono una serie di considerazioni sul danno d’immagine subito da Serre a seguito delle scelte fatte per contenere l’emergenza rifiuti in Campania che hanno comportato l’apertura della discarica di Macchia Soprana, del deposito di ecoballe nel comprensorio militare di Persano e dell’inserimento di Valle della Masseria nell’elenco delle località “idonee” ad ospitare i rifiuti. C’è poi la crisi internazionale: “Tutto ciò ha profondamente intaccato l’attrattività turistica del luogo e quindi la nostra possibilità di rientrare dall’investimento”, è il succo del ragionamento di Fulvio Ricciuti. Da qui, messa nera su bianco, la richiesta formale di modifica della convenzione tra comune di Serre e “Royal Golf” con la quantificazione, in cinque milioni di euro, delle maggiori spese sostenute e la richiesta di una “revisione” delle prospettive di redditività del campo e, “delle prospettive di vendita delle 340 unità immobiliari che dovranno essere costruite”. Queste ultime rappresentano infatti l’unico parametro che può essere aumentato. “Gli altri? Sono stati trasferiti su altri cantieri”, dicono a mezza bocca i colleghi ancora impegnati su Persano. Più ottimista Emiddio Trotta, titolare della società di catering «In Tavola» e responsabile della struttura ricettiva che doveva nascere nell’area attrezzata, un’esclusiva club house: «Il campo è già finito, le diciotto buche sono state ultimate e tutta la parte tecnica di ospitalità con la club house è pronta. Prevedo la giocabilità a partire da ottobre». Cornetta, ma di tutti questi ritardi che ne pensa? «Stanno lavorando e io sono fiducioso – dice volendo letteralmente sgomberare il campo da eventuali polemiche - quella di febbraio non fu un’inaugurazione ma una presentazione, un po’ per far vedere che i finanziamenti qui non facevano la stessa fine del dopoterremoto e un po’ per dare soddisfazione agli investitori». Sui tempi Cornetta concorda con Trotta: «Penso che apriranno a fine settembre-inizio ottobre». Ed ammette: «Hanno qualche difficoltà tra di loro, al loro interno, succede quando c’è più di un socio». E se pure a ottobre non aprono? «Il campo è lì e si vede, se non si mettono d’accordo rescindo il contratto». “Non è stata realizzata nessuna delle condizioni richieste” ribatte Angelo Gallo, il consigliere comunale dell’Udc, che ha le finestre di casa che affacciano direttamente sull’area golfistica. “Il Consorzio Persano “Royal Golf” – spiega Gallo -, che si incarica della costruzione e della gestione della struttura, ha stravolto in più punti il progetto del quale, pur avendo speso cifre assai ragguardevoli, ha in pratica realizzato, ad occhio e croce, intorno al 10% dei lavori previsti. Insomma, i conti non tornano e ho più o meno la fondata impressione che fra qualche settimana il campo da golf si trasformerà in un “campo di battaglia” giuridica e politica”. Sembra proprio che il mitico Tiger Woods dovrà ancora aspettare prima di poter giocare al «Due costiere Golf Resort» di Serre. Pagina a cura di Oreste Mottola Sanità 12 N°26 del 10 Luglio 2010 L’ex Asl Sa3 mette on line i compensi del personale medico Fatturano più di centomila euro all’anno. Ecco i nomi DALLA PRIMA to online i bilanci dei medici dell’ex Asl di Vallo, dati pubblicati in applicazione della Legge n. 69 del 18 giugno 2009 (www.aslsa3.com/trasparenza/A.asp) leggibili oggi 7/7/10, sito che ha rilevato un boom di contatti. Cifre relative al 2009 notevoli, da far invidia ai ministeri, per alcuni, giusto contributo a chi lavora onestamente per altri. Ai compensi - si arriva anche a 330.000,00 (trecentotrentamila) euro annuali - bisogna togliere le tasse, gli importi sono al lordo degli oneri previdenziali, assistenziali e fiscali (IRPEF), ma sempre onorari di buon(!) livello rimangono pensando alla situazione nazionale attuale, italiana e mondiale, non solo in tema di salute. Adesso ci si chiede: perché non sono visibili gli stipendi dei medici di Battipaglia, Nocera o della stessa Salerno, e perché questa giusta trasparenza avviene proprio adesso, in un momento così delicato e di lotta per il sostegno della sanità cilentana? In compenso, si fa per dire, i cittadini campani pagano - per sostenere il rosso perenne del comparto Sanità – un’addizionale Irpef tra le più salate del Paese. Il bollo auto, d’altro canto, schizza al massimo importo consentito dalla legge. Et amarus in fundo, secondo l’Istat più di 450mila famiglie della Campania sono sotto la soglia di povertà, cioè sotto i 7mila euro di reddito all’anno, «più di Lombardia, Triveneto, Piemonte, Liguria messe insieme». L’ex Asl Sa3 si è dunque si è messa sulla stessa strada intrapresa indicata da Renato Brunetta, ministro della Funzione pubblica, che ha pubblicato sul sito del ministero l’elenco di tutti i CONTINUA A PAGINA 13 BABINO NUNZIO ANTONIO BANDIERAMONTE GIUSEPPE BARBATO ALFONSO BARLOTTI VINCENZO BARTOLINI ALESSANDRO BASILE GIUSEPP BELLUCCI GIOVANNI BENEDETTO LUCIA BENINCASA GIUSEPPE BIASCO CIRO PIETRO BLASI CHIARA BONADIES DOMENICO BORRELLI ANNAMARIA BOSCO MICHELE BRACALE CLAUDIO BRUNO CONO ANDREA BUONICONTI CANDIDA CAFARO LORENZO CALABRIA PAOLO CALANDRIELLO ANTONIO CAMMARDELLA FRANCESCO CAMMAROTA GIOVANNI CANTARELLA SALVATORE CAPPELLI ANTONIO CAPUANO NICOL CARANNANTE ELISA CARONNA ANTONIO CARPINELLI CRESCENZO CASELLA VINCENZO CASILLI LUCIA CASO MASSIMO CESTARO NICOLA CIANCIOLA EMIDIO CIMINO ROCCO CONTALDI CARLO CORTESE COSIMO DAMIANO CAFARO LORENZO CALABRIA PAOLO CALANDRIELLO ANTONIO CAMMARDELLA FRANCESCO CAMMAROTA GIOVANNI CANTARELLA SALVATORE CAPPELLI ANTONIO CAPUANO NICOL CARANNANTE ELISA CARONNA ANTONIO CARPINELLI CRESCENZO CASELLA VINCENZO CASILLI LUCIA D.S. CASO MASSIMO CESTARO NICOLA CIANCIOLA EMIDIO P.O. POLLA P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. AGROPOLI P.O. AGROPOLI P.O. ROCCADASPIDE P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. ROCCADASPIDE P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. POLLA P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. AGROPOLI D.S. ROCCADASPIDE P.O. AGROPOLI P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. POLLA P.O. SAPRI P.O. SAPRI P.O. SAPRI P.O. POLLA P.O. POLLA P.O. AGROPOLI P.O. POLLA P.O. ROCCADASPIDE P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. ROCCADASPIDE P.O. ROCCADASPIDE P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. ROCCADASPIDE D.S. ROCCADASPIDE P.O. AGROPOLI D.S. SALA CONSILINA P.O. AGROPOLI P.O. POLLA D.S. SAPRI D.S. CAPACCIO P.O. SAPRI P.O. SAPRI P.O. POLLA P.O. POLLA P.O. AGROPOLI P.O. POLLA P.O. ROCCADASPIDE P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. ROCCADASPIDE P.O. ROCCADASPIDE P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. ROCCADASPIDE ROCCADASPIDE P.O. AGROPOLI D.S. SALA CONSILINA P.O. AGROPOLI € 144.361,81 € 111.899,66 € 120.379,10 € 103.971,83 € 175.386,41 € 123.288,82 € 155.422,27 € 139.056,20 € 139.371,46 € 118.109,16 € 120.840,62 € 103.481,22 € 102.730,05 € 192.228,29 € 120.434,38 € 101.201,15 € 100.913,85 € 100.382,51 € 128.763,80 € 142.016,45 € 100.981,00 € 192.081,07 € 168.788,46 € 110.106,01 € 121.623,78 € 172.823,68 € 116.986,95 € 113.642,29 € 109.832,38 € 103.354,74 € 102.509,92 € 104.318,17 € 294.536,30 € 104.996,08 € 114.280,28 € 117.959,08 € 100.382,51 € 128.763,80 € 142.016,45 € 100.981,00 € 192.081,07 € 168.788,46 € 110.106,01 € 121.623,78 € 172.823,68 € 116.986,95 € 113.642,29 € 109.832,38 €103.354,74 €102.509,92 €104.318,17 €294.536,30 Sanità N°26 del 10 Luglio 2010 CIMINO ROCCO CONTALDI CARLO CORTESE COSIMO DAMIANO D'AMATO CARMELO D'AMBROSIO PASQUALINA D'ANGELO ANIELLO MAURO DE ANGELIS LUIGI DE LAURENTIIS FRANCESCO DE LEO ANTONINO DE LEO ROCCO DE LUCA PANTALEO DE MAIO GAETANO DE MARCO NICOLA DE MARINO GIUSEPPE DE MARTINO CORRADO DE MATTIA ADRIANO DE ROSA CARLO DE SANTIS DONATO DE VITA ADRIANO DE VITA EMANUELE DEL DUCA MICHELE DEL PRETE GIUSEPPE DELLA CASA LUIGI DELLA GRECA GIUSEPPE DELLA PEPA DOMENICO DI BLASI FRANCESCO DI DOMENICO GIOVANNI DI FIORE MASSIMO DI GENIO MICHELE DI MAURO GIOVANNI DI PACE LUCIANO DI SEVO MARIA GIOVANNA DI SPIRITO ARTURO DI STASIO STEFANIA DI VITA AQUILINO DI VITA GIUSEPPE DODDATO ANGELO DI PACE LUCIANO DUCCESCHI VALENTINO ESCALONA MARCELLINO FEOLA ANGELO FEOLA GIULIO FILPI VINCENZO FIORDELISI GIUSEPPE FIORILLO SALVATORE FISCELLA BIAGINO FORNINO GIUSE FUSCO BARTOLO GALASSO LUIGI GALLO ANGELO GALLO LUIGI GAROFALO DANTE GATTO ANTONIO GATTO FILIPPO GILIBERTI ANTONIO GIORDANO ANGELOMARIA GIORDANO FRANCESCO P.O. POLLA D.S. SAPRI D.S. CAPACCIO P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. POLLA P.O. POLLA P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. ROCCADASPIDE P.O. POLLA P.O. VALLO DELLA LUCANIA DIP. DI PREVENZIONE P.O. VALLO DELLA LUCANIA D.S. VALLO DELLA LUCANIA P.O. SAPRI P.O. POLLA P.O. ROCCADASPIDE P.O. ROCCADASPIDE P.O. VALLO DELLA LUCANIA D.S. SAPRI P.O. POLLA DIP. DI PREVENZIONE P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. VALLO DELLA LUCANIA D.S. VALLO DELLA LUCANIA P.O. ROCCADASPIDE P.O. VALLO DELLA LUCANIA D.S. CAMEROTA P.O. ROCCADASPIDE P.O. POLLA P.O. ROCCADASPIDE P.O. ROCCADASPIDE P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. SAPRI P.O. SAPRI P.O. ROCCADASPIDE P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. ROCCADASPIDE P.O. ROCCADASPIDE P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. VALLO DELLA LUCANIA SEDE CENTRALE P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. POLLA DIP. DI PREVENZIONE P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. POLLA P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. SAPRI P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. AGROPOLI D.S. VALLO DELLA LUCANIA P.O. AGROPOLI €104.996,08 €114.280,28 €117.959,08 €108.873,65 €103.931,46 €104.654,08 €234.558,54 €109.120,50 €100.624,08 €193.791,54 €225.698,44 €152.635,73 €106.185,11 €101.865,00 €194.496,78 €101.970,23 €124.027,96 €133.661,81 €108.647,37 €156.719,38 €141.466,86 €118.057,17 €106.575,81 €101.419,75 €104.020,00 €192.233,01 €100.278,89 €166.653,76 €142.705,36 €102.173,87 €178.009,36 €113.685,09 €154.996,45 €142.510,48 €202.985,54 €208.929,85 €119.627,23 €178.009,36 €127.935,21 €189.092,93 €145.478,26 €126.194,40 €122.933,98 €104.924,41 €101.840,50 €132.492,94 €132.126,93 €157.023,70 €150.452,39 €183.745,65 €195.045,42 €132.744,97 €181.030,34 €100.925,62 €223.949,99 €120.994,03 €107.734,51 13 On line i compensi dei medici dell’ex Asl Sa3 SEGUE DA PAGINA 12 consulenti della Pubblica amministrazione e i relativi emolumenti. E’ la prima della Campania a farlo. Da oggi chiunque può sapere quanto guadagnano gli addetti alla sua salute. Si specifica pure che i dati pubblicati affianco sono pubblicati in applicazione della Legge n. 69 del 18 giugno 2009 concernente la regolamentazione sulla trasparenza nella Pubblica Amministrazione. I curricula allegati sono quelli pervenuti, all’ufficio preposto alla pubblicazione, nel formato richiesto. I tassi di “presenze/assenze” sono in fase di elaborazione e saranno pubblicati a lavoro ultimato. I dati relativi alle consulenze esterne (nomi, tipo e durata, retribuzione) saranno pubblicati al termine della loro elaborazione. Gli importi sono al lordo degli oneri previdenziali, assistenziali e fiscali (IRPEF). Un’iniziativa davvero di avanguardia, poco emulata da queste parti. Un giro per i siti istituzionali dei comuni del circondario è davvero frustrante. Al massimo si può sapere qualcosa sugli stipendi dei segretari comunali che così dimostrano di aver personalmente ottemperato all’indicazione del ministro più che al dettato dalla legge. Un’eccezione è quella di Altavilla Silentina dove risultano essere stati conferiti incarichi di collaborazione esterna alla giornalista Annavelia Salerno, agli avvocati Antonio Bassi, Enrico Tortolani e Maria Iuliano. Segue Palmerino Belardo. Una stretta è però annunciata per il 2010, meglio tardi che mai. 14 Sanità GIUGLIANO GIOVANNI P.O. SAPRI €126.489,66 GIULIANI TERESA P.O. VALLO DELLA LUCANIA €125.595,36 GIULIO ROBERTO D.S. SALA CONSILINA €130.723,24 GRANDE GIOVANNI P.O. SAPRI €112.974,11 GRAZIUSSI GUIDO P.O. VALLO DELLA LUCANIA €105.365,48 GRECO ANIELLO P.O. VALLO DELLA LUCANIA €207.433,65 GRECO PIETRO P.O. POLLA €106.268,44 GREGORIO GIOVANNI P.O. VALLO DELLA LUCANIA €148.012,21 GUARIGLIA PASQUALE DIP. DI PREVENZIONE €119.168,95 GUARINI LUCIA P.O. ROCCADASPIDE €113.647,11 GUARNIERI GAETANA P.O. VALLO DELLA LUCANIA €103.104,99 GUIDA MATTEO SEDE CENTRALE €123.573,92 GUZZI GERARDO P.O. SAPRI €208.614,44 IANNICELLI ALBERTA P.O. VALLO DELLA LUCANIA €110.103,72 INFANTE FRANCESCO P.O. VALLO DELLA LUCANIA €126.267,70 IPPOLITO GIOVANNI P.O. POLLA €124.344,53 LAMAIDA EROS P.O. VALLO DELLA LUCANIA €114.679,82 LANIA VINCENZO P.O. AGROPOLI €128.456,83 LEPORE PIERFRANCESCO P.O. VALLO DELLA LUCANIA €107.036,00 LETTIERI ANNA P.O. ROCCADASPIDE €160.179,09 LIGUORI ALDO P.O. VALLO DELLA LUCANIA €117.965,52 LOMBARDI MATTEO P.O. ROCCADASPIDE €102.644,76 LOMBARDO FRANCESCO GIOVANNI D.S. AGROPOLI €141.226,12 LOMBARDOZZI RODOLFO P.O. ROCCADASPIDE €151.694,91 LUONGO GIOVANNI P.O. VALLO DELLA LUCANIA €103.975,04 MAIESE ADAMO DIP. DI PREVENZIONE €158.524,87 MAIOLI CASTRIOTA SC. AGOSTI P.O. POLLA €123.589,40 MAIONE ANTONGIULIO P.O. VALLO DELLA LUCANIA €109.956,46 MANGANELLI VINCENZO P.O. VALLO DELLA LUCANIA €101.518,85 MANGIERI FRANCESCO P.O. POLLA €103.705,70 MARINO MARIA P.O. ROCCADASPIDE €115.251,36 MARMO RICCARDO P.O. POLLA €108.644,20 MARMORA GIOVANNI P.O. VALLO DELLA LUCANIA €104.561,23 MARROCCO FLAVIO P.O. POLLA €167.768,25 MARSICANO ANIELLO P.O. VALLO DELLA LUCANIA €167.527,36 MARTORANO MARCO P.O. SAPRI €110.092,65 MASULLO PIETRO P.O. VALLO DELLA LUCANIA €110.296,53 MAUTONE ANTONIO D.S. POLLA €119.845,73 MAUTONE LUIGI P.O. VALLO DELLA LUCANIA €126.683,11 MAZZARELLA FRANCESCO P.O. VALLO DELLA LUCANIA €100.314,64 MEDOLLA ARCANGELO P.O. SAPRI €100.861,12 MEOLA FLAVIO D.S. ROCCADASPIDE €113.125,30 MEUCCI EUGENIO P.O. VALLO DELLA LUCANIA €105.621,83 MEUCCI LUIGI P.O. SAPRI €155.071,96 MIGLIACCIO NICOLA P.O. VALLO DELLA LUCANIA €135.275,41 MION GUSTAVO P.O. SAPRI €106.562,65 MOLINARO ATTILIO P.O. SAPRI €114.507,90 MOLLO CARLOP.O. ROCCADASPIDE €179.378,03 MONACI PASQUALE P.O. VALLO d. LUCANIA €117.334,01 MONACO GIULIA P.O. AGROPOLI €143.736,39 MONDELLI ANTONIO D.S. VALLO d. LUCANIA €136.985,15 MONDELLI ANTONIO CLAUDIO SEDE CENTRALE €108.507,68 MUCCIOLO CLAUDIO D.S. ROCCADASPIDE €102.084,17 NAPOLITANO NELSON P.O. SAPRI €123.022,07 NASTARI CARMINE P.O. VALLO d. LUCANIA €111.279,33 NESE DOMENICO ANTONIO DIP. DI PREVENZIONE €119.593,75 NICOLETTI ANIELLO P.O. AGROPOLI €120.943,68 NICOLETTI ROSARIO OPPO IGINO ORICCHIO CARMINE PACE ERNESTO PACENTE GAETANO PALLADINO PANTALEO PANDOLFO NICOLA PARISI EMILIO PASCALE DOMENICANTONIO PASSARO ANTONIO PECCERILLO OLIMPIO PEDUTO GIANGIUSEPPE PEDUTO GIUSEPPE PERAZZO VINCENZA PERITO PIERANGELO PESSOLANO ANTONIO CIRO PETRILLO OTTAVIANO PIERUCCI IPPOLITO PINTO ANGELO PINTO BENEDETTO PIZZA ANGELO PIZZA LUIGI PIZZA SILVIA ANNA PIZZA VINCENZO PIZZOLANTE LUIGI POLITO ALBERTO POLITO PAOLO MARIA POMPEO DOMENICO PROTA FERDINANDO PUGLIA MARCO PUGLISI ADRIANA RAIA GERARDA RAPITI MARISA RICCIO GIOVANNI RINALDI GENNY RIZZO BRUNO RIZZO ROSARIO ROMEO GIANCARLO RONSINI SALVATORE ROSSETTI GIUSEPPE ROSSI ANNA ROSSI NESTORE ROTUNNO RAFFAELE RUBERTO GIUSEPPE GIOVANNI RUBINO DOMENICO RUOCCO MARIA RUSSO ANTONIO RUSSO GAETANO SAGGESE CARMELO SALA ROSA SALATI ANDREA SALERNO CLAUDIO SANSONE ANTONIO SANTOMAURO ALESSANDRO SANTORO MICHELE SAPIO VINCENZO SARNICOLA NICOLA N°26 del 10 Luglio 2010 D.S. VALLO d. LUCANIA P.O. ROCCADASPIDE P.O. VALLO d. LUCANIA P.O. SAPRI P.O. VALLO d. LUCANIA P.O. VALLO d. LUCANIA P.O. POLLA P.O. VALLO d. LUCANIA D.S. AGROPOLI P.O. VALLO d. LUCANIA P.O. VALLO d. LUCANIA P.O. ROCCADASPIDE D.S. ROCCADASPIDE P.O. SAPRI DIP. DI PREVENZIONE P.O. POLLA P.O. VALLO d. LUCANIA P.O. SAPRI P.O. VALLO d. LUCANIA SEDE CENTRALE D.S. AGROPOLI D.S. SAPRI P.O. AGROPOLI P.O. VALLO d. LUCANIA P.O. VALLO d. LUCANIA P.O. ROCCADASPIDE P.O. SAPRI P.O. SAPRI P.O. VALLO d. LUCANIA D.S. CAPACCIO P.O. VALLO d. LUCANIA P.O. POLLA P.O. SAPRI P.O. POLLA P.O. AGROPOLI P.O. VALLO d. LUCANIA D.S. ROCCADASPIDE P.O. ROCCADASPIDE P.O. VALLO d. LUCANIA P.O. SAPRI P.O. VALLO d. LUCANIA P.O. POLLA P.O. ROCCADASPIDE P.O. POLLA P.O. POLLA P.O. SAPRI P.O. VALLO d. LUCANIA P.O. POLLA P.O. POLLA P.O. VALLO DELLA LUCANIA D.S. VALLO DELLA LUCANIA P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. AGROPOLI P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. POLLA D.S. CAPACCIO €143.727,96 €126.057,78 €127.869,78 €124.298,49 €213.055,28 €167.520,52 €126.862,30 €101.980,79 €115.651,44 €121.959,26 €106.977,83 €246.821,75 €100.415,36 €114.237,32 €103.420,55 €106.795,78 €153.511,03 €139.788,13 €105.134,93 €103.498,24 €150.361,15 €107.788,13 €100.849,99 €113.269,28 €122.082,62 €164.851,65 €115.520,25 €364.373,53 €141.029,23 €111.729,84 €121.633,61 €115.658,71 €103.831,47 €122.897,23 €118.799,93 €109.935,47 €143.498,37 €137.714,77 €136.149,59 €174.846,07 €121.045,75 €104.058,33 €118.524,21 €111.960,23 €139.016,13 €134.446,16 €100.947,20 €102.894,30 €135.566,66 €142.076,15 €105.254,60 €106.750,14 €137.460,88 €206.238,78 €105.759,27 €104.493,11 €107.376,32 Calore N°26 del 10 Luglio 2010 15 ROCCADASPIDE. La titolare della De Rosa precisa Coincidenze ed attese, ci affidiamo al buon senso Con riferimento a quanto pubblicato sul vostro giornale circa la mancata attesa all’arrivo del Treno del Bus di Linea della società De Rosa diretto a Roccadaspide si ritiene opportuno fornire i seguenti chiarimenti. La società De Rosa ha in affidamento dalla Provincia di Salerno il collegamento Capaccio (Scalo FFSS) - Roccadaspide - Castelcivita il cui programma di esercizio prevede orari e percorso predeterminati per i quali non è possibile apportare modifiche, salvo casi comprovati di forza maggiore. Ad ogni modo, con un miniSARNICOLA PASQUALE SATURNO CIRO SAVINO FRANCESCO SCEVOLA COSTANZA SCHIAVO GAETANO SCOGNAMIGLIO FRANCO SCORZA LUCIANO SERAFINO MARIA SICA AURELIO SPARANO FRANCESCOP.O. SPERA AUGUSTO SPERANZA PIETRO SPINELLI PIETRO STIFANO VINCENZO TABANO GAETANO TABANO PASQUALE TADDEO FULVIO TARDIO MARIO TEDESCO MASSIMILIANO TORSIELLO BRUNO TROTTA GIUSEPPE TURTURIELLO FRANCESCO VALLONE ANDREA VASTOLA PASQUALE VENERI EUGENIO VIGORITO ROSA VINCENZO ANTONIO VITA CARLO VOLPE ANTONIO ZEOLI MASSIMO mo di tolleranza rispetto agli orari approvati dalla Provincia, viene garantita un minimo di attesa per un tempo massimo di quindici minuti, al fine di non incorrere in addebiti da parte dell’Ente affidante, qualora il Treno giunga in Stazione con ritardo. Purtroppo l’attesa non può essere illimitata in quanto lungo il percorso, trattandosi di pubblico servizio di linea, fruisco- P.O. SAPRI P.O. SAPRI P.O. SAPRI P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. AGROPOLI P.O. ROCCADASPIDE SEDE CENTRALE P.O. VALLO DELLA LUCANIA VALLO DELLA LUCANIA P.O. POLLA P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. SAPRI P.O. VALLO DELLA LUCANIA D.S. ROCCADASPIDE P.O. ROCCADASPIDE D.S. CAPACCIO P.O. ROCCADASPIDE P.O. SAPRI P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. POLLA P.O. SAPRI P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. AGROPOLI D.S. ROCCADASPIDE D.S. SAPRI P.O. VALLO DELLA LUCANIA P.O. AGROPOLI €129.088,57 €230.213,33 €103.400,34 €100.959,49 €160.608,21 €112.873,03 €189.585,00 €100.060,82 €126.803,49 €280.862,26 €180.880,49 €134.694,53 €151.618,72 €106.550,47 €118.483,73 €144.042,74 €169.348,18 €146.680,94 €136.217,65 €114.094,03 €124.459,90 €112.242,44 €119.380,48 €104.409,22 €133.487,89 €127.453,45 €107.726,72 €115.501,19 €151.254,49 €104.779,65 no del collegamento altri utenti diretti a Roccadaspide. Soprattutto con riferimento alla corsa del mattino non ci si può attardare di molto in quanto si rischierebbe di compromettere l’arrivo in orario ai rispettivi siti scolastici degli studenti che lungo il percorso fruiscono del servizio di linea, in quanto lo stesso non è, esclusivamente, finalizzato ai soli viaggiatori provenienti in Treno. Auspicando di aver fornito i necessari chiarimenti resta a disposizione per quant’altro. Autolinee De Rosa S.A.S. L’Amministratore Maria Grazia De Rosa Un’intera giornata dedicata all’ambiente SEGUE DA PAGINA 7 teriali riciclati e oggetti d’arte costruiti con utensili quotidiani. A partire dalle 20,30 in scena i ragazzi con esibizioni canore, musicali, cabaret e danza. Non mancheranno i momenti gastronomici con la festa della pizza, la trasformazione in diretta del latte e creazione prodotti caseari, il nutella party. Nel corso della serata si svolgerà anche la premiazione del concorso “La nonna più zuccherosa” e delle gare dei bambini. Hanno partecipato alla realizzazione dell’evento le associazioni Legambiente, Pro loco, “A.S. Matinella”, “Pentart…e”, “Alba soccorso”, “Promoter”, Coro lirico sinfonico di Albanella”, “Vigili di protezione civile di Salerno”, “I quattro venti”, “Biancospino”, “La Pagoda”. Azienda dolciaria Diano 16 IN FARMACIA Ho preso un farmaco scaduto... cosa mi capiterà? Su tutte le confezioni dei farmaci, insieme al numero di lotto e alla data di fabbricazione, viene riportata la data di scadenza. Quest’ultima indica il tempo durante il quale il farmaco medesimo, se conservato correttamente, mantiene inalterate le proprie caratteristiche farmacologiche. La data è definita tenendo conto della stabilità del principio attivo e degli eccipienti e fa riferimento al prodotto integro e conservato correttamente. In genere, per la maggior parte dei farmaci, il periodo di validità è compreso tra 2 e 5 anni. E’ bene non confondere la data di scadenza con alterazioni che possono verificarsi per una inappropriata conservazione del farmaco. Infatti, luce, aria, sbalzi di temperatura, ripetute aperture della confezione possono causarne la contaminazione o l’inquinamento. A questo proposito è sempre utile fare riferimento a quanto riportato nel foglietto illustrativo. Queste alterazioni possono, essere provocate, nel caso di alcune formulazioni per esempio sciroppi, colliri, soluzioni iniettabili non tanto dal principio attivo, ma dagli eccipienti, che risultano più sensibili e modificabili dal tempo e dalle condizioni di conservazione pensiamo alla temperatura, alla luce, all’umidità. Volendo approfondire il concetto di data di scadenza si può chiarire che non è del tutto vero che oltre tale data il farmaco perde la sua efficacia ma che, secondo studi di stabilità il farmaco sarà sicuramente stabile fino a quella data. Non bisogna drammatizzare se erroneamente si assume un farmaco scaduto. Dopo la scadenza, infatti, l’attività del farmaco può diminuire ma solo raramente potrebbero formarsi sostanze di degradazione potenzialmente pericolose. Non certo si vuole promuovere l’utilizzo del farmaco oltre la data di scadenza, dopo questo termine infatti esso non dovrebbe più essere usato. E’ però importante chiarire che l’uso inavvertito di prodotti scaduti può solo esporre al rischio di una terapia inefficace e solo molto più raramente, a rischi di effetti tossici. Alberto Di Muria [email protected] N°26 del 10 Luglio 2010 Anche nel Vallo di Diano passerà l’Equiraduno Turismo equestre nuovo modo di scoprire il territorio Il conto alla rovescia è iniziato e al 39° Equiraduno nazionale della Fitetrec-Ante manca oramai una manciata di ore. L’appuntamento con la più grande festa del turismo equestre italiano è per sabato 10 e domenica 11 luglio in uno dei luoghi più suggestivi d’Italia: Paestum. L’evento è preceduto da sette tappe di avvicinamento, che hanno coinvolto pressoché l’intera regione, e costituisce un momento unico, con respiro anche internazionale, cui partecipano centinaia di binomi. Venerdì 9 luglio sarà una giornata dedicata ai diversamente abili con un trekking nell’area di Seliano di Capaccio mentre la sfilata conclusiva di domenica avrà come quinta naturale la maestosità dei templi e le mura dell’insediamento paestano. «L’Equiraduno – spiega Alberto Spinelli, presidente nazionale della Fitetrec-Ante – rappresenta il culmine dell’attività federale nell’ambito del turismo equestre, attesta la bontà del lavoro svolto in ambito regionale e valorizza la regione ospitante. L’evento, nella sua formula itinerante, rappresenta un volano turistico e culturale di primaria importanza il cui successo si fonda su sinergie che rendono l’esperienza in sella un’autentica full immersion nel territorio, nell’ambiente, nella biodiversità, nelle tradizioni e nella cultura della regione». Significativo è il coinvolgimento attivo del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano – patrimonio dell’Unesco – che ha portato lo scorso 9 giugno alla firma di un protocollo d’intesa con la Fitetrec-Ante Campania, i cui ambiti di applicazione si estendono ben oltre l’Equiraduno. Grazie a una perfetta integrazione degli obiettivi istituzionali, l’Ente Parco e la Federazione italiana turismo equestre e trec Ante si impegnano infatti insieme per quattro anni nella promozione del turismo, equestre e no, e della cultura ambientale attraverso attività nella natura. Fondamentale è anche il forte riferimento alla biodiversità, aspetto che acquisisce un particolare valore in considerazione delle razze equine autoctone campane come il Persano, il Salernitano e il Napoletano. La zona di scuderizzazione è localizzata a circa tre chilometri dalle mura di Paestum, pertanto l’ingresso nella antica città e nelle sue mura sarà effettuato in sede di sfilata finale. «La scelta di portare l’Equiraduno a Paestum – precisa il presidente della Fitetrec-Ante Campania Ferdinando Trotta – si spiega con lo straordinario territorio e l’immenso patrimonio culturale, storico e tradizionale della zona. Inoltre, la grande sensibilità subito dimostrata da tutte le istituzioni, come testimoniano, tra l’altro, la piena disponibilità della Sovrintendenza alle Belle Arti, CERASO. Dal 10 al 17 luglio Angeli nel cielo del Cilento Siamo giunti all’ormai consueto appuntamento con il Festival “Angeli nel Cielo del Cilento”, che si svolge a Ceraso dal 10 al 17 Luglio ed è giunto alla IV edizione. Questo Festival ospita ogni anno, artisti di spicco del panorama artistico. Ospite della manifestazione quest’anno sarà il pittore Franco Massanova, originario di Stella Cilento. Dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti a Napoli è stato docente di Discipline Pittoriche all’Istituto Statale d’Arte “ Filiberto Menna” di Salerno. Attualmente vive e lavora a Salerno. Le prime due giornate si svolgeranno a Ceraso. La grande inaugurazione partirà con la mostra di Franco Bossanova presso il Centro Studi Ebner, per poi proseguire in Piazza San Silvestro con la presentazione dell’opera di Francesco Abbate “ Storia dell’Arte meridionale”. Non mancheranno ovviamente i consueti saluti delle autorità e del Sindaco di Ceraso, Avv. Gennaro Maione. La seconda giornata (sempre in Piazza San Silvestro) sarà dedicata al Geoparco del Cilento. Ad intervenire, vari funzionari del Parco tra cui Aniello Aloia e Andrea Toni, e il Direttore Angelo De Vita. Le seguenti tre giornat saranno dedicate al festival della Letteratura in compagnia dei Poeti: Lino Angioli, Menotti Lerro, Paola Lucarini, Francesco Piscitello, Nedo Soldaini, Paola Variale, Silvia Venuti, con votazione della Giuria Popolare. Coordinatore di que- ste tre serate, Vincenzo Guarracino. Venerdì 16 Luglio,a Vallo della Lucania, serata dedicata alla Musica. Fusione poetico musicale tra i musicisti del Parco della Musica e i poeti partecipanti. Sabato 17 Luglio, giornata conclusiva a Novi Velia. Riflessioni su “ Il pensiero della Morte”. Giornata leopardiana. La manifestazione si concluderà a Ceraso, in Piazza Madonnina, con i saluti del sindaco Maione. Un ringraziamento speciale va al Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano che ha permesso la realizzazione di questo evento e che ha avvicinato e sensibilizzato e i cittadini di Ceraso alla letteratura e alla poesia. Liliana Ragni che ci ha concesso l’accesso a cavallo all’interno della cinta muraria di Paestum, e il contributo preziosissimo del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano ha donato grande slancio a tutta la macchina organizzativa. Indispensabile è stato anche l’appoggio offerto dal Comune di Capaccio, che ha saputo cogliere immediatamente l’importanza dell’evento. Massimo supporto è venuto anche dai centri che hanno organizzato una rete di tratte di avvicinamento assolutamente unica nel valore territoriale e ambientale». Sette sono le tappe di avvicinamento, previste nei giorni immediatamente precedenti il fine settimana, che porteranno amazzoni e cavalieri a Paestum il 10 e l’11 luglio. Partendo dal Vallo di Diano “Sulle tracce del brigante Tardio” ripercorre vecchi sentieri in quota nel comprensorio del Cervati, dominio del fuorilegge, attraversando le pendici del monte Raialunga con le sue spettacolari faggete. “Le meraviglie della costiera” porta per sessanta chilometri amazzoni e cavalieri in un viaggio alla scoperta della Costiera Amalfitana lungo la catena dei monti Lattari. Percorso di grande rilievo paesaggistico, naturalistico, storico, e culturale “Mare, monti e allegria” parte da Materdomini, in provincia di Avellino, e si snoda attraverso il Parco regionale dei monti Picentini, sito di massima importanza per la presenza di rarissime specie endemiche e tassi millenari. “Sulla via dei Lucani” conduce il gruppo in sella in un percorso nel verde di grande suggestione, punteggiato da antichi insediamenti arroccati su speroni rocciosi. L’attraversamento del territorio della Valle del Calore, Sito di interesse comunitario, è invece l’obiettivo della tratta “Sulle orme del cavallo Persano” mentre “Cavallo che vai, Cilento che trovi” percorre le stupende valli del fiume Calore e dell’Alento con un tracciato di ottanta chilometri. “In sella... alla Bella Dormiente” invita amazzoni e cavalieri a un affascinante viaggio nel Parco regionale del Taburno. Ulteriori informazioni sul sito www.campania.fitetrec-ante.it. Cultura N°26 del 10 Luglio 2010 17 La riflessione religiosa del professor Rossi Buon Samaritano ed esame di coscienza DALLA PRIMA prospettiva, che è quella di supplice attesa, coglie diversi atteggiamenti, individuando in tal modo chi veramente si comporta da prossimo. La parabola inizia con la fredda domanda del dottore della legge a Gesù “Chi è il mio prossimo?”, posta non perché è disposto ad apprendere, ma “per mettere alla prova”. Il Maestro sorvola su questo particolare. Di fronte alla portata del tema non accetta polemiche; non risponde definendo la categoria di prossimo che eventualmente può accontentare la ragione, ma rimane una nozione esterna al quotidiano di ciascuno. Gesù descrive a tuttotondo e con vividi colori la dinamica dell’essere prossimo. La vita può determinare strani incontri, anche con chi ha bisogno estremo di aiuto e non può chiederlo perfino con un filo di voce. Che fare? Scansarlo? Passare oltre dall’altra parte, come fanno il sacerdote ed il levita, persone istituzionalmente demandate ad aprirsi all’ascolto del bisognoso perché hanno dedicato la vita al culto di Dio? Ma il legalismo ha fatto loro dimenticare che quel moribondo, assalito dai briganti, lì per terra, è immagine di Dio perché creato a sua somiglianza. Costoro non sanno vedere oltre la polvere e lo strazio del dolore, anzi per loro, avvicinarsi e lenire le ferite macchiandosi di sangue rischierebbe di farli divenire legalmente impuri, quindi non abilitati ad esercitare la funzione sacrale per la quale stanno andando a Ge- rusalemme! Rispetto al perbenismo di tanti, l’anonimo Samaritano si prende subito concretamente cura del malcapitato impegnandosi anche per il futuro in un crescendo di gesti che si trasformano nel cantico dell’amore personale. “Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui” (Lc 10). E’ il gesto fraterno di chi non conosce barriere politiche o religiose, lui samaritano, abituato ad essere oggetto di sarcasmi razziali. La lezione finisce così con un invito che non può rimanere senza risposta: “Va’ e anche tu fa’ lo stesso!”. Il vigoroso esame di coscienza, al quale non può non seguire un deciso atto di conversione, deve convincerci che oggi il bisogno di buon samaritani è cresciuto perché occorre lenire il disagio di singoli o di intere categorie, ovviare alle difficoltà di gruppi sociali, ridare speranza ad intere generazioni. Ad esempio, ogni anno, con l’esperienza dell’esame di maturità si ripetono analisi, si lanciano allarmi, si fanno statistiche per registrare la caduta di conoscenze e la scarsa padronanza delle discipline da parte degli studenti. Ancora una volta la denuncia viene dagli esperti, i quali ritengono insoddisfacente la conoscenza della lingua italiana per la scarsa competenza mostrata dai ragazzi sia dal punto di vista testuale e lessicale-semantico, sia per i livelli di conoscenza della grammatica e per capacità ideativa. I giovani scrivono con difficoltà ed il problema coinvolge direttamente il sistema scuola con un aggravarsi della situazione man mano che dalle medie inferiori si passa alle superiori. Sono i limiti del popolo dei ragazzi e dei giovani che hanno manifestato pubblicamente il cordoglio per la morte quasi in diretta di Pietro Taricone. Una ondata di emozioni ha invaso i social network per attestare un particolare legame con un giovane che ha fatto della simpatia, a volte centellinata con perizia, il motore per passare dall’anonimato del personaggio comune al successo, grazie alla pervadente necessità di coniugare pubblico e privato. Chi sa realizzare nel modo migliore questa simbiosi diventa una icona nella quale si riconoscono i comportamenti del pubblico. Di essa fanno uso in massa, per un generalizzato processo di autocoscienza, tutti coloro che desiderano abbeverarsi alla fonte del protagonismo e, non avendone l’opportunità, si proiettano sul proprio eroe. Sono i nuovi viandanti sperduti per la strada da Gerico, città delle genti, mentre cercano di recarsi a Gerusalemme, città della pace. Quanti brutti incontri li attendono con effetti disastrosi sulla loro salute mentale, psichica, morale e fisica. Si può rispondere con l’indifferenza dei ricchi, con i pregiudizi dei benpensanti, col preconcetto dei potenti, oppure aprirsi alla misericordia, sentimento che fa più simili a Dio, anzi l’unica vera goccia di vita divina che ci rende specchi dell’Amore trinitario. Ricordare o far conoscere questa alternativa al vuoto di una civiltà dell’immagine che fagocita tutti perché, essendo effimera, ha bisogno sempre di nuovi protagonisti, significa aiutare i giovani a riconquistare competenze anche nelle proprie capacità di ideazione. Luigi Rossi “ MARMI PIETRE E MATERIALI PRODOTTI PER Bar, Ristoranti, Pizzerie, RICOMPOSTI NELLE NUOVE Osterie, Pub, Wine Bar, Birrerie, ESPRESSIONI Rummerie, Alberghi e Discoteche ORARIO APERTURA DELL’ARCHITETTURA MODERNA” INFO&CONTATTI lunedì/venerdì tel 0828 730510 8.00 - 13.00 fax 0828 72805 14.30 - 19.30 S.S 18, Km 89,700 sabato Capaccio 8.00 - 13.00 [email protected] www.planetbeverage.it S.S 18 Km 91,150 > 84047 Capaccio Paestum (Sa) tel +39 0828 723617 > fax +39 0828 723618 www.marmisacco.it > [email protected] di DOMENICO MARINO e GIUSEPPE TROTTA Trentinara (SA) Via Roma 181 - bivio info 330 502757 329 6329525 CARNI provenienti da allevamenti del Cilento SALUMI di produzione propria SPECIALITAʼ Eboli 18 N°26 del 10 Luglio 2010 Rosania: “Intanto spieghi agli ebolitani l’aumento della tassa sui rifiuti” Arturo Marra il don Camillo di San Cataldo Preti esentati e preti tassati. La tassa sulla spazzatura scatena una baraonda alla Peppone e don Camillo. Il comunista mangiapreti è Gerardo Rosania. L’appellativo gli arriva dal don Camillo di San Cataldo, all’anagrafe Arturo Marra. Preti privilegiati e preti tartassati. Il regolamento approvato dal consiglio comunale crea disparità. A dirlo è il cannibale sacerdotale, il sellino Rosania: “Arturo Marra stia pure tranquillo. Alla favola dei mangiapreti non ci crede più nessuno. Piuttosto, spieghi agli ebolitani l’aumento della tassa sui rifiuti. Come la giustifica?”. Parliamo prima dei preti. Don Camillo Marra le punta il dito contro. Rosania è contro i preti, dice. E’ contro la Chiesa Cattolica ebolitana, in particolare. Ci dica, allora, cosa sta progettando? Un golpe alla Fidel Castro? Chiuderà le chiese ebolitane per farne tante case del popolo? Caccerà i preti dalle canoniche per aprire sale cinematografiche di partito? “Ho fatto un ragionamento in consiglio comunale. A Marra sarà sfuggito- riparte il comunista Rosania- ho sottolineato che se i preti che vivono in canonica non pagano la Tarsu, non vedo perché la debbano pagare i preti che vivono in condomini e appartamenti lontani dalle chiese. E’ una discriminazione da eliminare”. Torniamo al punto di partenza. Secondo lei, i preti la devono pagare o no questa maledetta tassa sui rifiuti? “Secondo me, la devono pagareriparte l’Hannibal the cannibal del cattolicesimo ebolitano-. Oppure, se non pagano i EBOLI preti, anche gli altri ministri di culto devono essere esentati”. O tutti o nessuno. Scontro vecchio stile. Ex Pci contro ex Dc. Rosania contro Marra. Peppone contro Don Camillo. Falce martellata contro scudocrociato. Screzi e veleni, dopo aver governato insieme per 10 anni. La parola a Marra. Il papalino di Melchionda, ex vicario di Rosania: “io per Rosania mi sono gettato nelle fiamme”. Si spieghi meglio. E non esageri: “a gennaio finirò davanti la Corte dei Conti, per una convenzione che Rosania ci ha fatto approvare, contro il parere dei revisori dei conti”. Fedelissimo Marra. Quando era assessore di Rosania, ha rischiato di rimetterci tutto il suo patrimonio immobiliare. Anche se la contestazione della Corte dei Conti ammonta a 4000 euro cadauno. Roba di poco. Per uno che ha fatto l’assessore per 10 anni. Prima col mangiapreti Rosania. Poi con il più moderato comunista, tal Martino Melchionda: “io contesto il principio. Se c’era un parere negativo dei revisori dei conti, perché facemmo quella convenzione?”. Per un giovane comunista, esperto di turismo, orsù, un pizzico sulla pancia lo si poteva dare. “Pizzico un corno. Qui parliamo di 100 mila euro in tre anni. Una cifra che noi politici ci sogniamo”. Marra ingordo. Marra irriverente: “io Rosania non lo capisco. Cosa vuole fare? Il futuro leader del centrosinistra? Ora che Cariello è andato a destra, Melchionda non si può candidare più, Rosania potrebbe anche avere delle ambizioni. Ma per come si sta comportando, si isolerà soltanto”. Amichevole consiglio. Peppo- ne si dia una calmata, se il sindaco vuol tornare a fare. Se vuol ricandidarsi, con la benedizione cattolica del don Camillo assicuratore (Marra). Fa la faccia offesa, l’ex assessore Arturo. Ha un diavolo per capello, quando Rosania esclama: “Marra fa il finto tonto, finge di non capire. Si limiti ad alzare la mano in consiglio comunale- terrificante stoccata di Pepponecosì evita figuracce”. Un colpo così basso, Marra non se lo aspettava: “Me la dovevo tagliare, la mano, quando gli ho votato quella convenzione che ci ha portati davanti la Corte dei Conti” ribatte il sacrestano di san Cataldo (Marra), terrorizzato dai 4000 euro che dovrà restituire, forse, alla magistratura contabile. Il discorso è scivolato via. Siamo finiti fuori tema. Ma allora, è giusto o iniquo che i preti non paghino le tasse? “Per me è giusto e sacrosanto. I preti che vivono in canonica- conclude don Camillo Marra- svolgono una funzione sociale e religiosa importante. La Tarsu non gli tocca”. Per Peppone Rosania, invece, “o pagano tutti o non paga nessuno”. Vecchio principio comunista che disturba il sonno di Marra e Melchionda. Alla fine, però, vince il don Camillo di piazza Mustacchio (Marra). I preti non pagheranno. Se vivono in parrocchia. Quelli che vivono in città, nei condomini laici, invece, dovranno mettere mano al portafoglio. “Chiedete a Rosania perché non dice niente sul convento dei frati cappuccini. Nemmeno loro pagano”. Signor Peppone, ci faccia capire, perché non protesta sull’esenzione dei frati francescani? Cosa fa, il Che Guevara di Assisi? “Anche in questo caso, Marra dimostra di non aver capito niente. Se ne stia zitto. E alzi la mano a comando. Farà una figura migliore” conclude Red Gerardone. Preti tassati e preti esentati. Lo scontro finisce a favore del vecchio democristiano Marra. A gennaio, si riparte. Don Camillo e Peppone, cor a cor, si ritroveranno davanti la Corte dei Conti. Per una convenzione da 32 mila euro (100 mila in tre anni) a un giovane “comunista”. E lì, vecchie frizioni e vecchie ideologie da Prima Repubblica, torneranno a scatenare polemiche senza fine. Con la benedizione dei preti esentati, dei frati e delle monache senza Tarsu da pagare. Francesco Faenza N°26 del 10 Luglio 2010 Eboli 19 Le pagelle ebolitane di Francesco Faenza Carmine Campagna, voto 3: il capogruppo del Pd viene impallinato dalla sua maggioranza. Ma punta il dito con- CARMINE CAMPAGNA tro l’opposizione. Nello specifico, polemizza con Rosania. La polemica è semplice. Campagna voleva togliere la Tarsu alle cooperative onlus. La tassa sui rifiuti la pagano gli ebolitani. Perché dovrebbero pagarla anche le cooperative? Una trovata unica. Geniale, singolare. Tanto convincente che il capogruppo del Pd viene spernacchiato dal suo stesso partito e dagli alleati (Api e Fatti per Eboli). Non contento, Campagna si lancia in una filippica contro Rosania. Cosa è accaduto nell’aula consiliare? L’emendamento Campagna avrebbe fatto risparmiare parecchini quattrini a una clinica privata. In aula l’hanno capito tutti, il nome della clinica. Tranne Campagna. Che ha continuato a fare finta di nulla. Finchè i suoi non lo hanno messo faccia a mura. Regalandogli una figuraccia politica. Bocciato il capogruppo del Pd. L’emendamento pro clinica privata non passa. E almeno il consiglio comunale di Eboli salva un po’ di faccia e di dignità, rispetto al Parlamento Italiano chino e supino, impegnato com’è ad approvare tutte le leggi ad personam per il premier plurindagato. Non moriremo berluschini. Questo il messaggio per il capogruppo del Pd. Chissà se Campa- gna l’avrà capito. In politica contano gli interessi della gente. Perché gli ebolitani devono pagare le tasse. E le cliniche private, no? Assud, voto 7: L’associazione promossa da Massimo Bonelli e Peppe Biondi ha raggruppato 20 gruppi musicali, culturali e ambientali. Ed è subito polemica. Stupida e zuccona. A scatenarla è l’interpretazione di questa frase di Antonio Conte, vicesindaco e assessore alla cultura: “non abbiamo soldi. Dovremo fare in modo di raccattare fondi europei, per creare a Eboli un’iniziativa degna del Giffoni Film Festival”. Anonimi dementi, su Facebook, hanno subito capito fischi per fiaschi. Nemmeno il tempo di sentire la parola Fondi Europei, che Bonelli e Biondi son diventati due tangentisti di craxiana memoria. La frase di Conte si è abbattuta sui due ebolitani come un fulmine a ciel sereno. Polemiche sul social network. Frasi ingiuriose. Considerazioni a vanvera. Giudizi affrettati. Invidia sparsa a quattro mani. Un abbaglio colossale. “Il progetto deve ancora partire. Casa Cultura è solo un’idea” spiega Bonelli. Si è parlato di Sant’Antonio, l’ex sede del liceo artistico. Ma è solo un discorso embrionale. Promosso da Antonio Conte. Le frasi del vicesindaco, come per magia demente ebolitana, si abbattono misteriosamente su Bonelli e Biondi, trasformandoli nei Bonny e Clide della situazione. Niente di più distorto. Aspettiamo che arrivino questi fondi. Da come parla Tremonti, gli enti pubblici meridionali sono cialtroni e incapaci nel reperirli. Se poi vedremo Bonelli e Biondi girare in Suv, per le incafonite strade ebolitane, cercheremo di capire la provenienza degli assegni consegnati in concessionaria. Se son soldi pubblici, ne faremo una cagnara. Altrimenti…nemmeno il tempo di frenare la prima polemica, che allo scoperto esce Vito Mercurio, con una lettera al vetriolo, contro Bonelli e Biondi. Il reato contestato è quello di aver parla- to di “una scuola di musica popolare con il maestro Mercurio”. Nemmeno un rigo intero di computer, copriva quella frase. E’ stata sufficiente per scatenare l’ira del violinista ebolitano, del cantore di via dei Cappuccini. “Avevamo solo iniziato un discorso con Mercurioè la risposta di Bonelli- Tanta acredine e tanto astio, nessuno se li aspettava. Se lui non crede alle potenzialità dei giovani ebolitani, non significa che il nostro progetto sia nato male. O sia destinato a morire. Noi andremo avanti”. Voto sette a Bonelli e Biondi. Voto tre, alla fretta disfattista del maestro Mercurio. Prima sentiamo che “musica” cantano, poi vedremo se usciranno in Suv dalla concessionaria. A buon intenditore… Remo Mastrolia, voto 4: dismesso il mantello di Superman della Marina di Eboli, posata la maschera dello Zorro REMO MASTROLIA del centro storico, dopo mille brindisi alla performance della bella Corna, di nome Luisa, la ricreazione per Mastrolia è finita. Vinte le elezioni, festeggiato l’assessorato, è giunto il momento di rimboccarsi le maniche. A mare, mancano i bagnini comunali. E anche i cartelli che avvisano i bagnanti, sull’assenza del salvataggio pubblico. A mare, gli spartifuoco sono spesso frequentati da prostitute. Assicurazioni e investimenti Via Nazionale 64, Omignano Scalo Tel 0974 64150 Fax 0974 64054 Via Amendola 3, Agropoli Tel 0974 829433 Fax 0974 827691 [email protected] A mare, in assenza della Multiservizi, sono spuntati parcheggi privati a pagamento. Abusivi. Nel centro storico, mansarde e pertinenze varie, dall’aspetto abusivo, attendono ancora un intervento delle forze dell’ordine. In via Sturzo e via Pertini (le strade che “tagliano” il rione Pescara) si è verificato il terzo incidente grave in un mese. Un altro ragazzo rischia grosso. La paralisi a vita. E’ vero, si corre. I limiti non vengono rispettati. Ma gli incroci con le erbacce, le svolte vietate, le strade che si intersecano senza una rotatoria (i semafori no, per carità), chiamano in causa Super San Remo Mastrolia. Il restringimento di carreggiata su via Sturzo, nei pressi della Q8, è da vomito estetico, ma ha una sua funzione. Incanala le auto. Evita sorpassi azzardate. E corse pericolose. L’incrocio successivo, quello dopo il caseificio Viscido (procedendo dal liceo classico verso il cimitero) è in condizioni penose. Dismessi i panni da supereroe, l’appiedator dei vigili urbani, il cacciator di deiezioni canine, non ha più alibi. Ci sono quattro, cinque criticità sul territorio ebolitano che reclamano la massima attenzione. Risolte quelle, vamos pure a bailar, con l’ “assessor allo spettaculo”. Salvatore Nastri, voto 4: le regole si scrivono per essere rispettate. Se è vietato allenare due squadre durante la stessa stagione calcistica, non c’è alibi che tenga. Nastri fa bene ad ammettere la giusta natura della sua prossima squalifica. La commissione disciplinare lo ha pizzicato sulla panchina dell’Ebolitana, dove non poteva stare. Aveva un contratto con un’altra squadra. Lo ha rescisso. Ma il divieto non è venuto meno. Andava rispettato. Nastri c’è passato sopra. Recitando un atto di pentimento, il biondo Mourinho ebolitano commenta la sua prossima squalifica. E fin qui, siamo con lui. Quel che non ci convince sono le giustificazioni. “L’ho fatto perché, l’ho fatto per come”…se ci sono delle regole, che vietano quel comportamento, è inutile calpestare la legge per poi appendersi agli specchi. Le giustificazioni diventano infantili alibi, penose scuse. Ben venga la squalifica. Chiedere scusa, forse, sarebbe stata la soluzione migliore. Altrimenti finiremo tutti per sentirci degli invincibili e improcessabili, piccoli Berlusconi. Niente di peggio, in un’Italia già omologata, grandefratellizzata, rimbambita e senza palle (la chiosa finale è di Bossi). La giustizia non è uguale per tutti. Soprattutto tra cittadini sudditi e premier depenalizzati. Battipaglia 20 N°26 del 10 Luglio 2010 A PARER MIO di ERNESTO GIACOMINO Quell’arte senza rancore Accadrà domenica 18 luglio alle 19,30, presso il centro polifunzionale Ro.Do.Pa - Casinò Cafè, sulla provinciale di via Spineta che collega Battipaglia alla litoranea. Francesco Ventriglia, battipagliese doc, ballerino del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala e coreografo di fama internazionale, con la sua compagnia “Eliopoli” metterà in scena la 1^ edizione dello spettacolo “Danze sulla via del mare”: una serata di gala interamente dedicata alla danza, con pièces tratte dalle più famose opere del repertorio classico e non solo, interpretate – oltre che dallo stesso Ventriglia - dai danzatori del Teatro alla Scala di Milano. Tra i promoter della manifestazione si annovera peraltro la Compagnia Teatrale “Avalon”, altra “profeta fuori patria” cui le recenti tour- FRANCESCO VENTRIGLIA nèe hanno tributato un ottimo successo di pubblico e critica. L’evento, oltre a costituire un’“opera prima” di tutto rispetto nella storia delle celebrazioni artistiche ospitate dalla A lavoro per il Piano Urbanistico che manca dal 1972 Puc: più polemiche che proposte SEGUE DALLA PRIMA da pagare lautamente, ma utilizzando le professionalità interne alla struttura comunale. Sarà una Tecnostruttura, formata appunto dagli specialisti in forza all’ufficio tecnico del Comune, e affiancata da un Comitato politico interpartitico che deciderà l’idea di sviluppo da dare alla nuova Battipaglia, che redigerà il primo Puc battipagliese del nuovo millennio, almeno stando alle intenzioni del sindaco. Di questo comitato interpartitico, che dovrà essere capace di dare contenuti politici al Piano, fanno parte: Terribile (Adc), Tedesco e Mastrangelo (Gruppo Misto), Frezzato (Udc), Motta (Pdl), Francese (Etica per il Buongoverno), Rocco (Mpa), Di Benedetto (Idv), Pastina e Guerra (Liberal Democratici), Mirra (Pd), Tramontano (Battipaglia Domani), Salimbene (Udeur). Rappresentato dunque l’intero arco politico del parlamentino comunale. O forse no? E’ dal Pdl che, infatti, viene la polemica. Motta, invitato dal sindaco a partecipare a queste riunioni, non rappresenterebbe più il partito, almeno a detta del capogruppo Provenza: “Motta non è il Pdl. Apprendo dai giornali che nei giorni scorsi si è tenuta una riunione per la redazione del Puc tra la Tecnostruttura e l’organismo politico. A questo incontro il Pdl non è stato presente perché non invitato. Nessuno ci ha avvertito né formalmente, né informalmente - dichiara il capogruppo Se il sindaco Santomauro ritiene di invitarlo a titolo personale, libero di farlo. È grave comunque che su una questione così importante, venga tenuto fuori il Pdl, che comunque rimane disponibile al confronto su problematiche così rilevanti per la città». Come si sa, anche al- l’interno del PdL locale è in atto una lotta senza esclusione di colpi. Così, anche a Battipaglia le ripercussioni non mancano. Gerardo Motta sembra ora incredibilmente vicino a Santomauro, eppure appena un anno fa i due furono protagonisti di una memorabile battaglia senza esclusioni di colpi messa in piedi in campagna elettorale. Fernando Zara, sul fronte opposto, è oggi in un muro contro muro quotidiano con l’inquilino di palazzo di città, dopo che nell’inverno passato i due sembravano essere su posizioni molto vicine, pure troppo. Il teatrino della politica, dunque, ancora una volta, non viene meno alla sua reputazione: burattini e burattinai alla disperata ricerca di qualche applauso, ma che meriterebbero molto più spesso qualche sonora pernacchia. Valerio Calabrese nostra città, ha in sé una caratteristica di rarità se non di unicità: di fatto, parrebbe che sia la prima volta in assoluto in cui ballerini della Scala allestiscono uno spettacolo in Campania. Ciò che non è riuscito nemmeno a strutture del calibro del San Carlo di Napoli, insomma, succede a Battipaglia. Il che la dice lunga sull’impegno e la caparbietà di Francesco Ventriglia nel voler riaprire, nella sua città di origine, un dibattito artistico di un respiro più ampio, potente, elevato rispetto ai livelli su cui, passo indietro più passo indietro, sembriamo volerci inesorabilmente assestare. La prova, dunque – l’ennesima - del fatto che i nostri artisti non emigrano: semplicemente, non essendoci qui (ahinoi) ambiti in cui esercitarlo, il talento lo esportano. Ma anche il segnale che tutti loro, pur con corpo e mente altrove, un pezzetto di cuore finiscono sempre per lasciarlo a casa. Francesco Ventriglia, prediligendo per una prima del genere la sua città a piazze ben più “papabili” in termini di rimbalzo mediatico, dà quindi all’evento una valenza fortemente emblematica. Il messaggio è forte, quasi tuonante: diamoci da fare. Qui, signori, può esserci ben altro. Discorso che, di rimando, chiama inevitabilmente in causa quello della sensibilità o insensibilità delle istituzioni locali, per alcuni ancora ingiudicabili - al momento - causa una scaletta quotidiana che mette sempre la frase “emergenza cash” in cima alla lista delle priorità. Per quanto, almeno da un punto di vista di etichetta, abbiano il buon senso di non esimersi dal dare il proprio patrocinio morale a tali eventi. Altra storia, invece, la ricettività popolare, e tutto quello che ne consegue. Su quella c’è da lavorare, e le recenti polemiche pro/contro la maestosità di celebrazioni come la festa patronale (denudata, ormai, di qualsivoglia contenuto sociale o aggregativo, se non CONTINUA A PAGINA 20 Sele N°26 del 10 Luglio 2010 21 OLIVETO CITRA. Nell’Alto Sele c’è apprensione per la sanità Ospedale sano ed efficiente In questo scorcio d'estate freddo e piovoso, ad aumentare la temperatura e far salire la febbre ad un intero territorio, ci pensa la decisione regionale di voler riconvertire l'utilizzo del presidio ospedaliero "San Francesco d'Assisi" di Oliveto Citra in semplice struttura riabilitativa, con la scomparsa del comparto delle emergenze. Una realtà situata nelle cosiddette "zone interne" della provincia salernitana che riesce a presentare bilanci senza passività e a preservare un diritto universale sancito anche con l'art. 32 della costituzione italiana ovvero il diritto alla salute, anche per le piccole popolazioni. La sanità campana ha indubbiamente bisogno di progettare tagli agli sprechi, sovente non vengono ridefiniti con bisturi e precisione ma programmati in maniera generalizzata soprattutto per le piccole comunità, come nel caso del "San Francesco". Il territorio in questione che usufruisce dei servizi dell'ospedale non corrisponde solo al Sele-Tanagro ma anche alla Provincia di Avellino e di Potenza, vista l'ubicazione strategica di confine del nosocomio. Non da ultimo, il primo intervento ad un ragazzo di Caposele (AV) e di un neonato di otto giorni che rischiavano entrambi la vita ma che hanno ricevuto le prime cure a Oliveto. Inoltre con queste caratteristiche di riconversione, prettamente riabilitativa si genererebbe una struttura identica alle vicine Campolongo Hospital ad Eboli e il “Don Gnocchi” di S.Angelo dei Lombardi (AV) . Interpellando il Sindaco di Oliveto Citra, Dott. Italo Lullo tracciamo un quadro della situazione sanitaria nel Sele-Tanagro “la chiusura di questo ospedale significherebbe un danno sociale gravissimo, nell'ottica di tagli agli sprechi in maniera indiscriminata, non può pagare il giusto per il peccatore, in questo caso l'ospedale di Oliveto a salvaguardia del comparto delle emergenze e del reparto maternità”. Se questo presidio ospedaliero riesce ,con grande merito, a presentare bilanci in pareggio e fornisce assistenza sanitaria ad un bacino geografico inter- provinciale, non si capisce perché, invece altri ospedali di zone interne sono stati qualificati e una simile realtà positiva debba essere messa in rischio, decretando una sorta di guerra tra poveri. “Si evince che con questo presidio ospedaliero si siano attuate analisi politiche e chi vuol fare politica sulla Sanità è un povero uomo” tuona Lullo “ non si devono decretare posti di potere ma svolgere la funzione di assistenza sanitaria alla popolazione,quando poi si farà una discussione intorno ad un tavolo seria e pacata tutte le ragioni del San Francesco d'Assisi emergeranno.” Ciò che più lascia perplessi sulle decisioni di tagli ad Oliveto Citra è l'alterazione o errori in riferimento ai dati del Nosocomio tra cui i dati Utic, la degenza media ed infine si è anche riscontrata la convinzione che il presidio fosse ancora in un antico convento. “Non escludo azioni legali al termine di una petizione e mobilitazione generale del comprensorio Sele-Tanagro, di sicuro non ce ne staremo con le MEDUSA CHA CHA CHA braccia conserte su tale argomento.” Tutto il comprensorio è unito in questa battaglia, tutti i sindaci della zona senza colore politico di sorta, si stanno spendendo per evitare la chiusura della struttura in un'azione univoca, anche il mondo religioso della zona è coinvolto in questa azione di far affermare i diritti del Sele Tanagro. La protesta di Lullo non tralascia neanche azioni simboliche, infatti con altri sindaci della zona si sono incatenati davanti la sede della Regione Campania, presentando un dossier sulla situazione sanitaria del San Francesco alla presidenza della Regione Campania, ma ancora si aspetta una risposta. “In attesa di una risposta, abbiamo avuto anche altri incontri a Napoli: con l'ARSAN, Zuccatelli quale sub-commisario alla sanità campana e il Sen. Prof. Raffaele Calabrò, il quale quest'ultimo in una sua recente visita ad Oliveto ha mostrato un reale interessamento alla vicenda. Anche se la stessa Regione teme le decisioni prese da Roma in merito a tale piano, DI VALENTINA DEL PIZZO Dal castello dell’abate Se vi accomodate sulla nuda pietra del muretto che cinge l’ingresso in un emiciclo e vi guardate intorno, vi sembrerà tutto piccolo. Siamo a quasi 300 m di altitudine e davanti noi si staglia il blu. Ma non solo. La costa spezza con una linea contorta il limite naturale tra la terra e il mare Tirreno e così tratteggia per noi la propria storia. Basterebbe saperla leggere. Ora consigliata, quella prima della comparsa di Venere. Qui e a quest’ora potrei perdere la testa e decidere di librarmi nell’aere. Ma l’ho già perduta tempo fa, in un gesto di estrema resa all’uomo. Talvolta ne sento la mancanza e mi siedo, come ora sto facendo, qui davanti al Castello dell’Abate, che si erge alle mie spalle, a mo’ di protezione. La possanza delle mura di cinta traduce bene lo scopo, intessute come sono di pietre calcaree locali posizionate di taglio, come quelle delle ‘murecine’ dei terrazzamenti cilentani. Quattro le torri angolari a dominare la vista da Punta Licosa a Capo Palinuro e verso l’entroterra. Una fortezza dunque, custode di granai e di magazzini, di abitazioni e di cisterne. Il cortile interno, la scalea, gli archi, risalgono invece CASTELLABATE ad una fase successiva, in cui la residenza è diventata signorile con tanto di colonne di abbellimento. Potrei raccontarvi allora anche dell’umidità che trasuda dalle pietre del corpo centrale e macchia l’intonaco che vi è stato spalmato sopra. Intervento inutile, colore dell’intonaco pessimo. Sarebbe bastato asportarlo e rendere giustizia alla dura asperità della pietra. Dagli abati ci si aspetterebbe un’abazia, mentre qui la toponomastica è stata forgiata insieme alla fondazione di una fortezza. Ed in effetti l’abate fondatore di questa imponente struttura medievale era partito a soli 7 anni dal villaggio, oggi abbandonato, di Punta Tresino, sulla costa in basso, per entrare nell’ordine benedettino della Badia di Cava. Si chiamava Costabile Gentilcore ed è divenuto poi il santo protettore di questa comunità, oggi aspirante santo protettore di tutto il Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano. Lo sfidante è San Cono da Teggiano. Ma Costabile vanta molti meriti, tutti a favore della sua terra natia. Durante la propria brevissima reggenza della Badia cavese – morì infatti dopo circa un anno, il 17 gennaio 1124 – diede un grosso input alla economia locale, recuperando i terreni incolti di proprietà dell’ente e distribuendoli ai contadini, con regimi molto vantaggiosi anche per loro. Il Castello fu eretto per difendere questo sistema di rilancio delle proprietà agrarie dalle incursioni dei saraceni. Oggi sta lì, nuovamente fruibile, a imperitura memoria di tanto amore per le radici nutrito dal santo, che amava raccogliere i gigli bianchi mentre se ne andava a piedi da Punta Tresino a quella che, in suo ricordo, oggi è conosciuta come Castellabate. Anch’io qui mi abbandono ai ricordi, quelli di una donna monca di qualcosa, sopravvissuta a stento ad una storia fatta di uomini, siano essi santi orchi oppure amanti. Medusa Cha Cha Cha qui si vede il valore della nostra classe politica, se sa farsi valere anche su decisioni bieche come questa, già nel 2004, poi con la legge 16 /2008 ed ora con questo piano ospedaliero sia la Sinistra che la Destra hanno fatto registrare una certa penalizzazione delle zone interne in campo sanitario, situazione che puntualmente è stata smentita presentando nel merito i dati oggettivi registrati dal presidio ospedaliero, accogliendo le nostre istanze. ” Sicuri che l'estate del Sele-Tanagro presenterà nuovi spunti sull'argomento lasciamo per ora il Sindaco Lullo, il quale ci congeda con un plauso ai suoi colleghi, “ uniti e compatti su tale vicenda va un ringraziamento ufficiale agli amministratori locali, aldilà del proprio credo politico, e continueremo senza paura nel merito oggettivo della questione”. Annibale Di Leo A PARER MIO Quell’arte senza rancore SEGUE DA PAGINA 20 altro in termini d’identità cittadina) ne danno conferma. Molte lodevoli iniziative artistiche o culturali sono andate scemando per carenza di partecipazione (se non proprio svanite dopo il primo tentativo: ricordate la rassegna jazz in memoria di Larry Nocella? E il teatro di spessore proposto da Acunzo, che ebbe merito e tenacia di portarci Michele Placido, laddove imperversavano comparsate di truzzoni da Grande Fratello?). Non abbiamo combattuto contro la chiusura dell’unico cinema sopravvissuto alla logica del business immobiliare (peraltro, negli anni, palcoscenico prestigioso di numerosi spettacoli teatrali di caratura nazionale), o, semmai, abbiamo contribuito alla sua chiusura preferendo, ab origine, il fenomeno massificante dei multisala (sissignori, per salvare un monumento della tua città serve pure quel campanilismo insano che ti fa prediligere poltroncine più scomode e un dolby sorrund non propriamente di ultima generazione). Ma pure: che ben venga l’ignavia, alla fine. Perché a volte è il contesto migliore in cui manifestazioni come questa di Ventriglia sono viatico, al di là del momento artistico, di una chiara e sana occasione di riscatto. Ernesto Giacomino Sele 22 N°26 del 10 Luglio 2010 PONTECAGNANO. Un parco a misura di bambino Tana di Sofia, saggezza e sapienza Un parco a misura di bambino” è questo l’obiettivo di Legambiente per l’area eco-archeologica che gestisce da oltre dieci anni e che da oggi si arricchisce di una biblioteca. La struttura è tutta in legno e contiene più di 800 libri con sezioni dedicate alla natura e all’ambiente, alla letteratura per ragazzi e per bambini, enciclopedie generali e diversi Dvd con documentari sulla natura. Presto sarà allestita anche una sezione per le culture straniere, in particolare quelle presenti sul territorio (africane ed est europee). Il primo lotto di testi è stato acquistato grazie al finanziamento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali al quale man mano si sono aggiunte le generose donazioni di diversi cittadini di Pontecagnano e Salerno, soprattutto docenti. La biblioteca ha al suo interno tavolini e sedie ma il bambino ha la possibilità di leggere all’aperto al- l’interno del parco stesso, dove ci sono decine di panche con tavoli posti sotto agli alberi o in prossimità degli scavi (l’area scavo è di circa 500 mq con resti dell’antica colonia romana di Picentia). Si è scelto di chiamarla “tana di Sofia” dal greco “Saggezza, sapienza” ma anche perché per anni il cane storico del parco è stata proprio Sofia, una cagnolina morta solo pochi giorni fa. La struttura è aperta tutti i giorni dalla mattina al tramonto sia d’estate che d’inverno, a breve saranno previste presentazioni di libri per bambini mentre da settembre molte scuole verranno a visitarla partecipando ad eventi ideati per sensibilizzare genitori e figli alla lettura attraverso campagne e laboratori didattici. “In una città sempre meno attenta alla qualità della vita dei propri abitanti, abbiamo voluto creare un parco a misura d’uomo -ha dichiarato il vicepresidente Gerardo Raimo- Alla meravigliosa iniziativa degli orti urbani si è aggiunta l’esclusiva biblioteca all’aperto per ragazzi. Il parco diventa così crocevia di diverse generazioni e luogo di cultura, tradizione, storia, dove la Natura regna sovrana”. La biblioteca rientra in un progetto di ampio respiro che vuole rendere il parco un vero luogo adatto ai bambini: oltre alla biblioteca, CAMPAGNA. Un busto marmoreo in memoria di Bettino Craxi Monta la protesta sul web e nasce pure un comitato Lo scorso 26 gennaio fu pubblicato sul blog monesti.blog.tiscali.it la “Proposta iniziativa commemorativa per Bettino Craxi”. Sono dovuti passare ben sei mesi prima di dare una risposta a quella “Proposta” di Rizzo. Evidentemente il “parto” è stato molto contrastato all’interno del consiglio comunale e della stessa maggioranza, altrimenti, se vi fosse stata una condivisione, si sarebbe arrivati molto tempo prima alla sconcertante decisione di oggi. È ormai noto a tanti, che il Consiglio Comunale del 24 Giugno ha votato una Delibera che sta già facendo discutere molto in città e nell’intero panorama politico provinciale e regionale. All’unanimità dei presenti, 17 consiglieri e lo stesso primo Cittadino, ovvero un’Opposizione unita e compatta e la restante parte della Maggioranza di centro-sinistra, perché prima del voto ben Tre Consiglieri di Maggioranza (Bruno Avagliano, Liberato Ceriale e Pierfrancesco D’Ambrosio, che è, quest’ultimo, anche Segretario Cittadino del PD), in segno di netto “dissenso” nei confronti della Delibera (Punto 3/a - Mozione: “Intitolazione Spazio Pubblico, Via o Piazza, a Benedetto, detto Bettino, Craxi”), si sono allontanati dalla Sala Consiliare Sandro Pertini. Di fronte ad una decisione che ha semplicemente dell’incredibile, che sconcerta, che divide l’antica cittadina picentina del Sele, un “busto” marmoreo (perché in sede di Consiglio, su proposta del Coordinatore cittadino del PDL, Giovanni Iuorio, addirittura si è optato per questa ipotesi, rispetto all’o.d.g., che palava di “Via o Piazza”) in memoria del leader socialista scomparso 10 anni fa, da allocare all’entrata del centro storico, perché, a questo punto, non vicino alla caserma dei carabinieri?, non poteva che montare la protesta in città, che si sta allargando a macchia d’olio, che sta camminando ormai velocemente sul Web e/o su Facebook. C’è stato addirittura chi ha scritto una “lettera a Beppe Grillo”…numerosi, poi, i commenti che si possono liberamente leggere, tutti, o quasi, di condanna netta, di prese di posizione chiare, argomentate, dettagliate, di rabbia se vogliamo. E per dire NO al “busto” è nato già all’indomani del 24 Giugno, giorno del consiglio comunale, che tra l’altro approvò delibere importanti per Campagna, perchè, al di là di queste cose effimere, la maggioranza di centro sinistra sta lavorando e tanto per la città, tanto è vero chi io non farei confusione tra l’operato amministrativo di questi anni e qualche discutibile scelta, quale quella di cui stiamo discutento ora!, è nato spontaneamente un Comitato dal nome “Ad onor del vero…ripristino della verità”, con rappresentanze individuabili in tutte e tre le zone del territrorio comunale, con il chiaro obiettivo di far annullare la Delibera “incriminata” ed in sub-ordine, se ciò non dovesse concretizzarsi, indire un Referendum tra i cittadini. Abiamo incontrato alcuni di questi cittadini. Queste le motivazioni della loro protesta: “Contestiamo le motivazioni che son alla base dell’atto deliberativo e della stessa richiesta fatta mesi orsono da Gennaro Rizzo, secondo le quali ‘grazie’ a Craxi Campagna sarebbe entrata nella Prima Fascia dei Comuni terremotati. Ad onor del vero, ciò avvenne perchè il Consiglio Comunale dell’epoca e l’Amministrazione Comunale, quella eletta nell’agosto del 1981, dimostrarono che Campagna era stata ingiustamente esclusa dalla Prima Fascia, in quanto il Centro Storico, con una dettagliata documentazione inviata a Palazzo Chigi e al Commissario di Governo Giuseppe Zamberletti (da tutti riconosciuto come il padre fondatore della moderna protezione Civile italiana) aveva subito danni al suuo patrimonio abitativo ben al di sopra dell’80%. Una delegazione di dieci parlamentari dell’Opposizione fece un sopralluogo in loco. Nel febbraio dell’81 la CGIL organizzò proprio a Campagna una Manifestazione nazionale per sensibilizzare il governo e le forze politiche e sociali sul danno reale subito dalla città per la non-inclusione nel cratere. Erroneamente per Campagna era stato quantizzato un danno relativo solo al 20%, ciò perché il Centro Storico era stato considerato assieme a tutte le altre frazioni, che oggettivamente erano state toccate, fatta qualche eccezione, piuttosto lievemente”. Mario Onesti monesti.blog.tiscali.it nell’ambito della manifestazione “Festa dell’ambiente: un parco a misura di bambino”che ha coinvolto oltre 500 studenti provenienti da tutta la provincia il 5 giugno scorso , sono stati anche inaugurati giochi costruiti con materiale riciclato. Giostre in legno e plastica, laboratori, premi, spettacoli di magia e la presenza di simpatici personaggi, come Capitan Eco e Mukko Pallino, hanno allietato le scolaresche. Si tratta di un progetto ad ampio respiro che ha intenzione di mettere in campo diverse iniziative con le scuole del comune e della provincia: nel parco esiste da anni un centro di educazione ambientale che con i suoi esperti propone alle scolaresche laboratori e programmi sui temi ambientali (riciclaggio dei rifiuti, mobilità sostenibile, agricoltura biologica, energie rinnovabili, etc.) e dal prossimo anno scolastico la biblioteca farà parte integrante di tutte le attività del CEA con corsi di scrittura creativa, di lettura e book sharing. Tiziana Troisi Tel 0828.720114 Fax 0828.720859 e-mail: [email protected] url: www.unicosettimanale.it Direttore Responsabile Bartolo Scandizzo Condirettore Oreste Mottola Grafica ed Impaginazione grafica Stampa Faiella Raffaele Eboli (Sa) Iscritto nel Registro della Stampa periodica del Tribunale di Vallo della Lucania al n.119 Responsabile Trattamento Dati Bartolo Scandizzo Abbonamento annuale 25,00 Euro Conto corrente postale num. 53071494 intestato a Calore s.r.l. Tiratura: 5000 copie Gli arretrati € 2,00 + le spese di spedizione Gastronomia N°26 del 10 Luglio 2010 23 Viaggi e Assaggi Paestum, capitale del sud per la guida Slowine Da qualche anno il mondo del vino è in continuo fermento. Le aziende aumentano a dismisura, la gente ne vuole sapere sempre di più, diversi giornali hanno la loro rubrica enologica, molti imprenditori investono creando nuove aziende, si organizzano degustazioni e corsi a destra e a manca, i siti che scrivono di vino sono tra i più cliccati e così via. Per me, come per tanti, questo è un mondo meraviglioso. Da sempre, chi mi segue lo sa molto bene, mi è piaciuto mangiare e bere bene. Pochi giorni fa ho partecipato da spettatore attivo (ho assaggiato senza esprimere il mio giudizio) alle degustazioni della nuova guida Slowine, che sarà edita quest’anno per la prima volta dalla Slow Food, la prestigiosa associazione che promuove, comunica e studia la cultura del cibo in tutti i suoi aspetti. Ricordo che la Slow Food fino a due anni fa pubblicava la guida “Vini d’Italia” insieme al Gambero Rosso, poi, NELLA FOTO IL GRUPPO DEI DEGUSTATORI SLOWINE dopo la separazione, la Slow Food ha preferito prendere un anno sabbatico e successivamente ha deciso di editare una propria guida con una filosofia diversa da tutte le altre. Molti pensavano che sarebbe uscita una guida dove, al posto di bicchieri, grappoli, bottiglie o stelle, sarebbero state assegnate delle chioccioline, il simbolo che da sempre contraddistingue questa associazione. A Paestum, al Savoy Beach Hotel, sede delle degustazioni che si sono tenute per Campania, Basilicata e Calabria, c’era Giancarlo Gariglio, uno dei due curatori della guida (l’altro è Fabio Giavedoni) che ci ha così descritto il progetto: «Era necessaria una riflessione e un sostanziale cambiamento nell’affrontare il mondo vino, un panorama molto dinamico. Se- GUSTO. Il gusto è servito a “Dalla terra alla tavola” Una bella iniziativa che potrebbe servire da esempio. 10 agricoltori: Tonino Orlotti (presidente), Nicola Di Spirito, Alfonso Agresti, Michele Castelluccio, Michele Maddalo, Stefano Ferro, Luigi Naddeo, Sandro Orlotti, Francesco Voza, Antonio Ferro e la Cooperativa Paestum rappresentata da Lucido Capo si sono riuniti per fondare una società cooperativa, “Dalla terra alla tavola”, che ha come obiettivo di promuovere e commercializzare i propri prodotti gastronomici. Nel punto vendita in via Magna Grecia 1067, in località Santa Venere, poco distante dalla Taverna dei Re, in occasione dell’inaugurazione c’era veramente la folla delle grandi occasioni. Si è notata la presenza del sindaco LUCIDO CAPO E TONINO ORLOTTI di Capaccio, Pasquale Marino, del Presidente della BCC di Capaccio e di tanti altri personaggi della politica locale. Il punto vendita è solamente all’inizio, ma già dimostra di avere le idee ben chiare. Si possono trovare i prodotti ortofrutticoli, le carni e i polli ruspanti provenienti dalle coltivazioni e dagli allevamenti dei soci della cooperativa. I prodotti caseari, invece, sono ottenuti da caseifici di fiducia con il latte degli associati. Mentre il compito della Cooperativa Paestum, rappresentata da Lucido Capo, è quello di selezionare altri prodotti locali che corrispondono alla filosofia della Cooperativa “Dalla terra alla tavola”, cioè proporre solo prodotti genuini per la salvaguardia della nostra salute. Complimenti, se il tutto corrisponde al vero, il successo è assicurato. Dibbì Via S. Pio X (nei pressi dell’ospedale) Agropoli 0974 829451 condo noi bisogna spostare l’attenzione dal mero bicchiere a tutto ciò che sta dietro, a partire dalle cantine, per avere una valutazione completa, precisa e affidabile. Slow Wine scaturisce da questo nuovo approccio, grazie al quale il vino è diventato veicolo per descrivere il territorio. Infatti, la vera svolta che c’è dietro alla guida sono le 2000 visite in cantina con più di 150 collaboratori coinvolti. Un fatto unico nel panorama delle guide enologiche nazionali e possibile grazie alla rete associativa Slow Food. Abbiamo voluto conoscere le donne e gli uomini che lavorano in vigna». «Adottando questo nuovo approccio» continua Gariglio «abbiamo voluto mettere in campo una diversa metodologia di valutazione, che si basa su tre parametri: rapporto qualità prezzo, eccellenza del prodotto e vicinanza alla filosofia Slow Food nelle pratiche dell’azienda (ecosostenibilità, legame con il territorio, valori socio-culturali quali il recupero di vitigni autoctoni o impianti tradizionali, appartenenza a realtà territoriali particolari quali la montagna). Speriamo così di riuscire a esplicitare il vino in tutta la sua complessità, valore e peculiarità unici. E con i tre parametri valuteremo anche le cantine. Non utilizzeremo però punteggi, ma giudizi. Un metodo che garantisce completezza e profondità alla valutazione per conoscere gli uomini, le vigne e i vini, le tre parole chiave di Slow Wine». Per le regioni sopraindicate, il coordinatore della guida Slowine è Luciano Pignataro, giornalista del “Mattino” ed esperto del mondo del vino del sud. A Paestum, Pignataro ha convocato degustatori provenienti da tutte le province della Campania oltre che dalla Basilicata e dalla Calabria. Sono stati valutati circa 500 vini, rigorosamente alla cieca, e tra una pausa e l’altra sono state degustate mozzarelle e latticini locali che sono stati molto apprezzati. Per completare, mi sono preso la gioia di accompagnare alcuni degustatori ad una salutare passeggiata nottur- na per ammirare i nostri maestosi templi illuminati, che basta guardarli attentamente e suscitano enormi emozioni anche a chi, come me, li conosce dalla nascita. Alla fine dei lavori, Peppino Pagano, titolare del Savoy Beach Hotel, ha accompagnato i degustatori a visitare i vigneti e la cantina della neo azienda vitivinicola San Salvatore, che entro la fine di questo mese farà il suo ingresso sul mercato con un bianco che, secondo indiscrezioni, promette molto bene. Grazie Slow Food, per aver reso Paestum, per due giorni, capitale del vino per il sud. Ora, aspettiamo con ansia il 20 ottobre, data di uscita della guida Slowine. Diodato Buonora LA RICETTA Linguine con zucchine, tonno e limone profumate alla menta Ingredienti per 4 persone: 280 g di linguine 2 zucchine affettate finemente 1 spicchio di aglio 160 g di tonno sott’olio un pò di menta spezzettata il succo e la buccia grattugiata di mezzo limone non trattato olio extravergine di oliva sale q.b. Preparazione: Salate leggermente le zucchine per 30 minuti. Strizzatele e friggetele a fiamma alta per 5 minuti. A parte sbriciolate il tonno con tutto il suo olio e conditelo con il succo e la buccia di limone e la menta. Conditeci le linguine, scolate bene al dente, aggiungendo le zucchine e mescolando bene. Vino consigliato: Bacalàt 2009, Solopaca Bianco Doc, Antica Masseria Venditti