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I carri raccogli frutta ante CE

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I carri raccogli frutta ante CE
I carri raccolta frutta e la
normativa prima del 1982
DM 12-9-59 competenze ENPI
Titolo II SCALE AEREE, PONTI MOBILI SU CARRO,
PONTI SOSPESI MUNITI DI ARGANO
Art. 5.
Sono affidate all'ente nazionale per la prevenzione degli infortuni le
verifiche periodiche relative a:
a) le scale aeree ad inclinazione variabile;
b) i ponti sviluppabili su carro
c) i ponti sospesi muniti di argano
Sono altresì affidati all'ente nazionale per la prevenzione
degli infortuni i collaudi prescritti per gli apparecchi e le attrezzature
di cui ai punti a), b), c) e d) del presente articolo
le disposizioni dell'ENPI (poi ISPESL) impedirono l'applicazione di
tale competenza, per i carri raccolta frutta perchè venne deciso che
tutti i ponti sviluppabili su carro dovevano traslare con la piattaforma
in posizione bassa di trasporto.
Questo era completamente incompatibile con l'uso dei carri raccolta
frutta ( si veda anche la circolare ISPESL del marzo 1983 allegata)
Quali controlli si devono mettere in atto per
le macchine di questo periodo più antico?
La risposta è semplice: o la macchina era stata
controllata dall'ENPI (ISPESL), oppure “è stata
messa in funzione nel periodo successivo” nel
regime dei Collaudi Ministero del Lavoro nel
seguito descritto.
Se non è stata attivata nessuna delle procedure
descritta, si può tranquillamente ritenere che il
carro abbia terminato il suo ciclo operativo.
DM 4-3-82 e circolare 30/82 del 26-7-1982
DM 4-3-82 e circolare 30/82 del 26-7-1982
DM 4-3-82 e circolare 30/82 del 26-7-1982
Tutta il testo del DM 4-3-82 descrive un tipo di macchina appunto un
ponte sospeso che non centra nulla con un carro su ruote (cioè
con un ponte sviluppabile su carro).
ma al punto 9 comincia la “NORMATIVA CREATIVA” che di fatto
porterà a inserire nei PONTEGGI SOSPESI, dei carri:
9. IMPIANTI SPECIALI
1)
Piattaforme con portata utile superiore a 350 kg.
2)
Piattaforme a più piani di lavoro.
3)
Piattaforme aventi lunghezza superiore a 4 m.
4)
Apparecchi asserviti ad altro apparecchio di sollevamento.
5)
Apparecchi con circuiti ausiliari e di azionamento di tipo
fluodinamico.
6)
Apparecchi con bracci telescopici motorizzati.
DM 4-3-82 e circolare 30/82 del 26-7-1982
• Qualche mese più tardi arriva la circolare 30/82
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che cita testualmente:
“Da ultimo, relativamente agli apparecchi di cui al punto 9
dell'allegato A del D.M. di che trattasi, si allegano alla presente le
misure integrative cui debbono sottostare le macchine in questione,
approvate dalla Commissione consultiva permanente per la
prevenzione degli infortuni. “
così i carri raccolta frutta vennero imparentati con i ponteggi sospesi
Come ottimo risultato si dispose di una norma che consentì ai carri
raccolta frutta di traslare con 0peratori in quota a velocità
costruttivamente limitata a meno di 1 km/h (0,27m/s)
Il rispetto delle presenti istruzioni consente la possibilità di traslare
con piattaforma elevata e operatori a bordo. (allegato 2 punto 2
ultimo capoverso)
UNI 9455
Fu una iniziativa autonoma della UNACOMA
del 1989 per presentare una norma che
provvisoriamente “copiò” parti della
circolare 30/82 con l'intenzione di
sottoporla a studio di modifiche. Fu un
primo tentativo di affrontare in termini “non
cogenti” la norma tecnica dei carri raccolta
frutta
UNI 9455
VALUTAZIONI SULLA CIRCOLARE 30/82
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Definizione
- Piattaforme di lavoro elevabili:
ai fini delle presenti istruzioni si intendono tali quegli apparecchi azionati a
motore, muniti di una piattaforma sorretta da struttura di sostegno mobile,
capace di assumere posizioni diverse nello spazio e destinata ad accogliere
l'operatore o gli operatori e l'attrezzatura relativa.
È una definizione che si trova per la prima volta (sarà la stessa della EN280
molti anni dopo)
4. Classificazione
Le piattaforme di lavoro elevabili possono essere distinte:
4.1. A seconda della struttura di sostegno
b) A pantografo: quando la piattaforma è sostenuta da aste articolate fra
loro a pantografo.
c) A braccio: quando la piattaforma è sostenuta all'estremo libero di un
braccio fulcrato sulla struttura di base; il braccio può essere articolato o
telescopico.
Questi due tipi sono sono quelli più diffusi, soprattutto il b.
VALUTAZIONI SULLA CIRCOLARE 30/82
•
5.3. Ogni esemplare deve essere munito di una targa indelebile,
permanentemente fissata in luogo visibile, recante i seguenti dati:
i dati sono molto simili a quelli richiesti dalla marcatura CE
6.1.4. Gli apparecchi mobili che possono traslare con operatori a
bordo a piattaforma elevata devono essere dotati di un dispositivo
automatico di rilevazione dell'inclinazione in tutti i sensi.
Si faccia attenzione le macchine del periodo l'avevano spesso
solo nella direzione laterale
•
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–
I punti che presentano pericoli di schiacciamento o cesoiamento tra
parti soggette a movimento reciproco, sia per gli operatori a bordo
che per il personale a terra, devono essere adeguatamente protetti
(vedere ad esempio l'appendice n. 1). PER IL PERSONALE A
TERRA NON CI SONO VERE GARANZIE NON SOLO PER QUEL
PERIODO MA SEMPRE.
VALUTAZIONI SULLA CIRCOLARE 30/82
• 15.2.4. Prova di carico dinamico (prova d'affossamento)
• Si effettua facendo entrare in una fossa di forma
parallelepipeda e di profondità pari alla corda del
pneumatico di maggiori dimensioni le ruote allineate di
un lato del carro di base della piattaforma.
• La velocità di prova è quella di lavoro prima definita, il
carico applicato nella posizione più sfavorevole è pari a
1,1 Q
• È UN GROSSOLANO ERRORE. LA CORDA È LA
LARGHEZZA. CHI LO HA SCRITTO INTENDEVA
SICURAMENTE LO SPESSORE DEL PNEUMATICO.
VALUTAZIONI SULLA CIRCOLARE 30/82
INFINE SI DEVE EVIDENZIARE UNA GRAVE CARENZA BEN NOTA.
NON CI SONO DISPOSIZIONI PER I FRENI.
Tutte le macchine hanno i freni ma alcuni sono più performanti di altri.
La trasmissione idrostatica può essere considerata freno di servizio, solo se non c'è il cambio (c'è quasi sempre,
quindi quasi mai può essere considerato come freno di servizio.)
Se c'è un freno a pedale con comando idrostatico è la migliore soluzione salvo verifica dell'adeguatezza.
Spesso c'è un freno a leva che agisce su un attuatore applicato su un differenziale. (macchine anni 80 e primi del
90 vendute a clienti in zone estremamente pianeggianti
Se è a disco è un poco meglio.
Se è a nastro è il peggiore: il tamburo fa la ruggine perchè non viene mai usato; quando serve non frena.
In entrambi questi due casi occorre disporre all'utilizzatore di tenere azionato il freno tutti i giorni per i prim metri, in
modo da tenerlo pulito.
Generalmente buono come emergenza e stazionamento un freno negativo.
Lista di controllo per macchine conformi al DM4-3-82 (circolare 30/82)
Altri eventi
•
29-11-1982: incidente plurimo in Piemonte per il crollo di parti strutturali di una
piattaforma. In questa circolare 130/82 si parla di Decreto Interministeriale, per
coordinare ISPESL e Ministero del Lavoro. Questo non superò il livello di bozza.
•
25-3-1985: circolare che posticipa il rilascio della matricola all'effettuazione di un
collaudo positivo, a seguito di alcuni problemi di verbali negativi su una matricola già
rilasciata
•
11-luglio 1988: circolare con la quale vengono “fatti uscire” dall'applicazione della
circolare 30/82 le macchine senza elevazione idraulica.
•
La circolare richiama una possibile (“potrebbe essere accertata”) necessità di calcoli
e prove di stabilità.
•
Di fatto non risulta che questo consiglio venne seguito da qualcuno.
•
Per ironia tra le poche omologazioni del 1983 di tipo almeno 2 erano proprio a
piattaforme fisse.
•
Nel seguito viene fatto un supplemento di check-list per le macchine a piattaforme
fisse
Lista di controllo per carri raccolta frutta fissi
(circolare 11-luglio 1988)
VALUTAZIONI SULLA DIRETTIVA MACCHINE e sulle
Norme di tipo C
varie fasi della Direttiva Macchine
settembre 1996
89/392/CEE + 91/368/CEE + 93/44/CE+93/68/CE
1998
98/37/CE
non ci sono variazioni rispetto alle precedenti. Vengono solo unificate in una unica direttiva.
30-12-2009
2006-42-CE
Nel 2004 una azienda agricola di dimensione superiore alla media aveva 10 macchine di 1
costruttore non più in attività
Si disponeva di manuali del Costruttore completo dal punto di vista della spiegazione d'uso,
della manutenzione e dei ricambi ma non conforme alla Direttiva macchine.
Si disponeva dei calcoli effettuati in precedenza
Fu effettuata una prova di ribaltamento statica e dinamica secondo uno studio di norma che
diverrà la Norma di tipo C
Per completare la conformità fu fatta una analisi dei Rischi secondo direttiva macchine e
una implementazione del Manuale per renderlo conforme
si allega un verbale di prova di ribaltamento fatto secondo questa proposta di normativa
e la bozza di norma, tuttora in profonda evoluzione. VALUTAZIONI SULLA DIRETTIVA
MACCHINE e sulle Norme di tipo C
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