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Distribuzione degli elementi in traccia in alcune acque

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Distribuzione degli elementi in traccia in alcune acque
RENDICONTI DELL..... SOCIETÀ. ITAl.,lANA DI MINERALOGIA E PETI!.OLOGIA, 1985, VoI.
~O,
pp. 333·339
Distribuzione degli elementi in traccia
in alcune acque naturali della Sicilia
ENNIO GHIARA, ROBERTO GRAGNANI, SANDRO TORCINI
ENEA. PAS-SCAMB _ Lab. di Geochimica Ambientale, S. Maria di Galeria, 00060 Roma
RIASSUNTO. - E. stata studiata la distribuzione
degli elementi in traccia in alcuni importanti acquiferi e acque superficiali della Sicilia, corrispondenti
a un'ampia gamma di situazioni idrogeologiche.
L'analisi dei costituenti maggiori, minori ed in
traccia ha permesso di evidenziare i principali ptocessi geochimici in atto nelle aree investigate.
I tenori di Pb, Cu, Zn, Cd, Cr, V, Hg e Co
sono risuhati piuttosto bassi e non sono state
osservate differenze significative nei diversi contesti
idrogeologici esaminati. I bassi tenori degli elementi
in traccia confermano l'assenza di importanti processi di inquinamento nelle aree studiate.
I tenori di As, Mo e Ni hanno mostrato, pur
nei limiti della normalità, una maggiore variabilità.
Queste variazioni sono, in alcuni casi, da mettere
in relazione alla particolare situazione litologica e/o
idrologica. I tenori più elevati di arsenico corrispon·
dono alle acque che hanno avuto una interazione
più inlensa con le rocce; mentre quelli più elevati
in molibdeno sono stati riscontrati nelle acque che
hanno lisciviato le vulcaniti etnee.
Pa,olt chiave: elementi in traccia, composizione
chimica, intef1lZione acqua·roccia, acque termali,
idrogeochimica.
TRACE ELEMENT DISTRIBUTION IN THE
NAnJRAL WATERS FROM SICILY REGION
ABSTItACT. - The distribution of trace dcmenlS
in some important aquifers and surfaces Wl\tet'S
of Sicily oorresponding to a widespread area of
different hydrogeological and geological situations
has been carried out.
Thc analy:scs of maior, minor and trace constituents
have enabled us lO point Out the main geochemical
processes existing in the investigated areas.
The contents of Pb, Cu, Zn, Cd, Cr, V, Hg e Co
resull IO be rather low and significant differences
have not been observed in the different hydrogeological examincd situalions. The low contents
of trace elements oonfirm the absence of important
pollution proces:scs in the studied areas. The contents
of As, Mo and Ni have pointcd out, just within
the limits ol normality a major variability. These
varialions in some ca:scs are relatcd to particular
lithological and/or hydrological situations. The high
content of Arsenic eorresponds to waters, which
have had a more intense inteNlClion with rocks,
whereas the high contem of Mo is due CO the
1caching of Mc. Etna vokanites.
Key WO,di: trace e1ement, chemical composilion,
w3ter-rock interaetion, thermal water, hydrogeochcmistry.
Introduzione
È stato affrontato lo studio della distri·
buzione degli elementi in traccia, tossici essenziali e critici in alcuni acquiferi e acque
superficiali della Sicilia corrispondenti ad
un'ampia gamma di situazioni idrogeologiche.
Questo lavoro s'inquadra in un programma di ricerca, sviluppato da diversi anni dal
Laboratorio di Geochimica Ambientale dell'ENEA che ha lo scopo di fornire un quadro
di riferimemo sui livelli e sulle modalità
di circolazione degli elementi in traccia imporranti dal punto di vista tossicologico e
nutrizionale, nei diversi contesti ambientali.
Sono già state studiate nl,lmerose aree italiane (BRaNDI er aL, 1983; DALL'AGLIO et
al., 1983; DALL'AGLIO e GRAGNANI, 1983)
corrispondenti a differenti situazioni litologiche, idrologiche, climatiche e grado di contaminazione.
I dati qui ottenuti arricchiscono le conoscenze sino ad ora acquisite e risultano fondamen!ali per valutare correttamente gli apporti antropogenici da quelli che competono
a normali processi naturali.
Per l'inquadramento geologico, idrologico
e geochimico di alcune sorgenti studiate si
rimanda a DALL'AGLIO e TEDESCO (1958),
CARAPEZZA et al. (1977), ALAIMO et al.
(l978i e BADALAMENTI et al. (1982).
E. GHIARA, R. GRAGNANI, S. TORCU'H
TABELLA 1
Schema delle procedure analitiche adottate PR~~IEVO
Analytical procedure scheme
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ELENCO
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B
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Scansione della emissione di fiamma
Ass. At. fiamma o ICP
Torbidimetria
Spettrofotomctria saluz. bleu di
Ma o Autoanalyzer
Spettrofot. saluz. 1·1' diantrimide
o AUloanalyzer
Elettrodo specifico o Spemofot.
saluz. Alizarin compI.
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P-NOrNO.
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Elettrodo specifico o Autoanalyzer
Autoonalyzer
Separazione resine e fluorimetria
Del. ""'Rn in equilibrio mediante
scintillazionc
Eleltrodeposizione e speltrom. alfa
Estraz. AsH" conco As in saluz.
iodio e FGSAA
Estraz. ossichinolina in CHo.., rie·
straz. acqua e FGSAA O direttamente in FGSAA
1\-letodoIogie analitiche
Lo schema delle procedure analitiche impiegate per l'analisi dei costituenti maggiori,
minori e in traccia nelle acque è riportato
nella tab. 1.
Alcune operazioni analitiche, come la determinazione del pH, Eh, Condo E., HCOa ,
Rn e l'estrazione-preconcentrazione mediante
complessanti organici degli elementi in traccia vengono effettuati direttamente sul posto
di campionamento.
Vengono in questo modo evitati sia alcuni rischi di contaminazione che .quelli dovuti agli adsorbimenti sulle pareti delle bottiglie usate per la conservazione del campione. L'estrazione-<:oncentrazione con complessanti organici permette anche di evitare
l'interferenza delle matrici durante l'analisi
in fornetto di grafite.
Le procedure complete sono riportate da
BRONDI et al. (1984).
335
DISTRIBUZIONE DEGLI ELEMENTI IN TRACCIA ETC.
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ACQUE
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SuPE"f1C'A~'
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I>OZZI
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Fig. l -
Mappa di campionamento. -
Presentazione e discu!I!lione dei risuhali
I campioni esaminati (6g. 1) provengono
da due sorgenti a media e bassa termalità
(Terme Salinutine e Montevago), da otto
sorgenti fredde, dall'acquedotto di Caltanissetta, da due acquiferi raggiunti con pozzi e
dai fiumi Belice, Pbtani, Simeto e Mela.
Nella tabella 2 sono riportati i risultati analitici.
Nella fig. 2 è riportato il diagramma c1assificativo delle acque, ottenutO dai rapporti
percentuali dei principali cationi e anioni.
o'
cloruri-solfati-alcalini;
solfati-cloruri-alcalino terrosi;
bicarbonati-alcalino terrosi.
Ciò sottolinea l'esistenza di una gamma
di processi che vanno ad esempio, da una
incipiente interazione acqua-rocce (camp.
15459-66,73) alla liseiviazione, più o meno
accentuata, di formazioni evaporitiche (camp.
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Sampling mal'.
I campioni esaminati cadono in tre dei
quattro gruppi definiti da questo tipo di
classificazione e cioè acque a:
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Chemical composition
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E. GHIARA, R. GRAGNANI, S. TORCINI
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15461-63-64-68) al miscelamento con l'acqua
di mare (camp. 15460-69-75).
Una auenzione particolare meritano le distribuzioni di alcuni elementi minori ed in
traccia capaci di evidenziare i principali processi geochimici che controllano la circolazione degli elementi nelle acque studiate.
Il diagramma di correlazione CI-B (fig . .»
permette di evidenziare in maniera molto
netta i campioni che hanno subito una conta·
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minazione con acqua di mare (15469-75) o
-hanno lisdviato in maniera più accentuata le
formazioni evaporitiche, come ad esempio il
fiume Platani. Per questi campioni il rappono BICI è simile a quello dell'acqua di
mare e inferiore a quello medio riscontrato
nei campioni esaminati. Il campione delle
terme Selinutine nonostante gli evidenti miscelamenti con le acque di mare risulta arricchito in B rispetto a quest'ultima a causa
della elevata mobilità geochimica di questo
elemento soprattutto nei sistemi termali.
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Fig. 3.
Diagrammi di correlazione Cl-B.
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DISTRIBUZIONE DEGLI ELEMENTI IN TRACCIA ETC.
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Fig. 4. _ Diagrammi di çorreiazione Rb-Li. mare.
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I tenori relativamente elevati di Li e Rh
di alcuni campioni sottolineano che lo scambio acqua-roccia è stato intenso.
La 6g. 4, che riporta il diagramma di
correlazione Rb-Li, permette di evidenziare
le acque che hanno lisciviato le vulcaniti
dell'Etna; queste acque presentano tenori in
rubidio molto più elevati rispetto a quelli di
Iitio. Ciò è da imputare non tanto a un più
elevato tenore del Rb delle vulcaniti dell'Etna
(CRISTOFOLINI et aL, 1981), rispetto alle al·
tre formazioni presenti neHe aree studiate, ma
al fatto che questo elemento può arricchirsi
nella parte vetrosa delle vulcaniti e quindi
essere più facilmente lisciviahile.
vicino a quello del mare, in accordo con l'abvicino a quello del mare in accordo con l'ahbondante presenza di formazioni della serie
gessoso--so16fera in questo bacino.
La 6g. 5, che riporta il diagramma di correlazione Ca-Sr, mostra che i due elementi
sono ben' correlati a causa del loro simile
comportamento geochimico. Il campione
15460, delle Terme Selinutine, si discosta
dall'andamento generale a causa dei processi
termali in atto in questa sorgente. Più problematico appare il comportamento del campione 15468, proveniente da un pozzo utilizzato in passato per l'acquedotto di Caltanissetta, che' per la peculiarità di altri caratteri
(tenori relativamente alti di NH4, Sr e Li)
potrebbe essere attribuito a intensa interazio-
ne tra acque e le formazioni sedimentarie
presenti nell'area.
Nella tab. 3 sono riportati i risultati analitici degli elementi in traccia esaminati.
I tenori di Pb, Cu, Zn, Cd, Cr, V, Hg e
Co, se si escludono alcuni pozzi in cui si
sono riscontrati elevati tenori di Zn, dovuti
alla contaminazione del sistema di adduzione, sono risultati piuttostO bassi e non sono
state osservate differenze signi6cative nei diversi contesti idrogeologici considerati. I
bassi tenori riscontrati anche nelle acque
superficiali mettono in evidenza l'assenza di
imponanti processi d'inquinamento nelle acque studiate.
I tenori di As, Mo e Ni hanno mostrato,
pur nei limiti della normalità, una maggiore
variabilità. La fig. 6 riporta gli istogrammi
di frequenza di questi tre elementi.
Per il Ni la distribuzione dei tenori non
appare legata a nessuna delle peculiari caratteristiche litologiche e geochimiche precedentemente evidenziate.
I tenori più elevati di arsenico corrispondono in ptlma approssimazione alle acque
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338
E. CHIARA, R. CRAGNANI, S. TORCINI
dell'impatto ambientale delle attività umane
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è indispensabile sia una conoscenza appro-
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3
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Fig. 6. -
2
4
6
8
.10
ppb
Istogrammi di frequenza per Mo, Ni e As.
Hislograms of As, Ni and Mo.
che hanno avuto uno scambio più intenso
con le rocce. Le Terme Selinutine da questo
punto di vista costituiscono una apparente
eccezione, in quanto pur avendo l'arsenico
una media mobilità geochimica nelle acque
termali, la presenza di un elevato contenuto
di ferro può produrre una coprecipitazione
dell'arsenico nel passaggio da Fe
a Fe~H.
I tenori più elevati di molibdeno sono
stati riscontrati nelle acque che hanno lisciviato le vulcaniti dell'Etna. Ciò potrebbe
essere attribuito a una maggiore disponibilità
di questo elemento nelle formazioni considerate.
.
H
Conclusioni
Per giungere a una corretta valutazione
fondita dei differenti comparti ambientali,
che una definizione qualitativa e quantitativa
dei flussi degli elementi e composti tossici
verso l'ambiente.
Queste conoscenze approfondite possono
essere acquisite soltanto attraverso ricerche
multidisciplinari, in grado di fornire un quadro completo delle relazioni ed interconnessioni esistenti tra le diverse sfere geochimiche.
In questo contesto sia la conoscenza dei
livelli in situazioni indisturbate che le modalità di circolazione degli elementi in tracCia
nelle acque risultano indispensabili per giungere ad una corretta valutazione dell'impatto
di diverse attività antropiche sull'ambiente.
Lo studio preliminare sulla distribuzione
degli elementi in traccia nelle acque della
Sicilia, assodato allo studio geochimico completo, ha permesso di approfondire le conoscenze sui livelli degli elementi in traccia
che competono a differenti situazioni idrogeologiche e geochimiche.
l caratteri delle acque esaminate corrispondono a situazioni che vanno dall'incipiente
interazione con le rocce al miscelamento con
l'acqua di mare, alla lisciviazione delle for·
mazioni evaporitiche, allo scambio acquaroccia in condizioni di medio-bassa termaHtà.
I tenori di Pb, Ca, Zn, Cd, Cr, V, Hg e
Co sono risultati piuttosto bassi a conferma
che le acque esaminate non sono affette da
evidenti processi di inquinamento.
I tenori relativamente elevati di As e
Mo sono da attribuire ai processi naturali.
Per l'arsenico ciò è dovuto ad intenso scambio con le rocce, mentre per il molibdeno
alla lisciviazione delle vulcaniti etnee.
Ringraziame1lli. - Gli autori ringraziano vivamente
il Prof. M. DALL'AGLIO per i preziosi consigli rice·
vuti nel portare avanti questo lavoro, e per la let·
tura critica del manoscrillO.
Lavoro svolto nell'ambito della panecipazione
italiana al programma di azione indirena (19801984) della CEE. Contratto n. ENV-707.
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