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ROTEX Systema 70

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ROTEX Systema 70
Documentazione tecnica
ROTEX Systema 70 :
Sistema di distribuzione del
calore per la combinazione
diretta di riscaldamento a
pavimento e radiatori
Descrizione breve
Systema 70
Ottimizzato
Basso costo
Systema 70 è un sistema di distribuzione del
calore che permette di collegare allo stesso
collettore riscaldamento a pavimento e
radiatori senza la necessità di creare circuiti e
sistemi separati, offrendo infinite possibilità di
abbinamento tra diversi corpi scaldanti. È così
possibile realizzare in modo semplice impianti
sia di
- solo riscaldamento a pavimento,
- combinazione riscaldamento
a pavimento /radiatori
- solo radiatori.
Systema 70 è la risposta alle esigenze di
semplificazione impiantistica manifestate da
installatori, progettisti e clienti finali. Le
seguenti caratteristiche contraddistinguono
Systema 70:
Systema 70 è stato sviluppato ed ottimizzato in
collaborazione con i più avanzati istituti di
ricerca nel settore del riscaldamento e della
tecnologia edilizia. La base della ricerca c'è
sempre stata l'idea di una combinazione fra
riscaldamento a pavimento ed altri corpi
scaldanti normalmente funzionanti a
temperature diverse. Frutto di questa ricerca è
Systema 70, molto più di un semplice
assemblaggio di singoli componenti. Grazie alla
scelta precisa dei prodotti, alla loro perfetta
compatibilità e all'utilizzo del tubo DUO,
appositamente sviluppato, si è potuto
realizzare un sistema estremamente efficace.
L'utilizzo di un solo circuito di distribuzione,
rende Systema 70 molto più economico
nell'acquisto e nel funzionamento di altre
convenzionali combinazioni di corpi riscaldanti
che richiedono due circuiti separati.
Estremamente versatile
I corpi scaldanti possono essere scelti
liberamente e combinati senza limiti. Questo
offre maggiore libertà di scelta per
l'arredamento.
Confortevole
La scrupolosa progettazione e la possibilità di
combinare in modo estremamente semplice
diversi corpi scaldanti rende possibile la
realizzazione di un impianto di riscaldamento
ideale in grado di garantire un benessere
inarrivabile ed il massimo risparmio energetico.
Grazie al riscaldamento a pavimento anche le
strutture verticali vengono riscaldate, questo
evita la formazione di correnti fredde dovute a
pareti esterne eccessivamente fredde.
La possibilità di combinare i due tipi di
riscaldamento rende estremamente agevole la
termoregolazione. Utilizzando valvole
termostatiche sui radiatori in caso di forte
apporto di calore gratuito, ad esempio forte
irraggiamento solare, la valvola termostatica
chiude il radiatore mentre il pavimento radiante
fornisce l'energia necessaria in modo
gradevole.
Economico
La possibilità di utilizzare una sola temperatura per
alimentare sia radiatori che impianto a pavimento
permette di realizzare impianti estremamente
flessibili e sensibili agli apporti energetici gratuiti.
Questa particolarità unita all'utilizzo di una sola
pompa ha come logica conseguenza un
importante diminuzione dei consumi.
[2]
Rivestimenti
Con Systema 70 la possibilità di scelta del
rivestimento del pavimento è praticamente
illimitata: parquet, ceramica, moquette e
rivestimenti sintetici sono perfettamente adatti
al riscaldamento a pavimento.
Collaudato
Aree di utilizzo
Systema 70 può essere impiegato senza vincoli
per il riscaldamento ad acqua calda di edifici. I
principali campi d' applicazione di Systema 70
sono i seguenti:
– Case mono- e plurifamiliari
– Edifici amministrativi
– Piscine
– Ospedali
– Centri commerciali
– Scuole materne
– Case di riposo
– Risanamento di locali (ad es. bagni)
– Ampliamenti di locali
(ad es. giardini d'inverno)
– Alberghi
Systema 70 è un sistema di distribuzione del
calore, presente con successo sempre
crescente sul mercato europeo da oltre 15
anni. La soddisfazione dell'utenza deriva dalla
semplicità e sicurezza di funzionamento, dal
confortevole calore, dalla ridotta manutenzione,
dai consumi estremamente bassi e dalla facilità
con cui i collegamenti ai radiatori possono
essere effettuati.
Ambienti di grandi dimensioni, come ad es.
capannoni industriali, magazzini, ridotti di
teatro, palazzetti dello sport o simili, possono
essere riscaldati con Systema 70 Industria. Il
tubo riscaldante DUO-25 (25/18 x 2) per uso
industriale può essere combinato con il tubo
DUO 17 (17/12x2) in un unico impianto.
Certificato
Il regolamento per il risparmio energetico EnEV
in vigore in Germania dall'inizio del 2002 è una
norma che promuove impianti di riscaldamento
a basso consumo di energia primaria.
Il sistema completo ed i componenti sono
collaudati secondo le norme DIN/EN. Le tabelle
di resa sono certificate DINCERTCO secondo la
norma EN 1264. I prodotti sono controllati sia
internamente che da laboratori esterni a
garanzia della massima qualità e sicurezza.
Sicuro
Systema 70 è concepito in modo da contenere
al massimo il numero dei punti di congiunzione
ed evitarli del tutto all'interno di pareti e
pavimento. Il favorevole rapporto fra diametro
nominale e spessore delle pareti del tubo
interno, rendono il tubo DUO estremamente
resistente.
Valutazione di EnEV
L'alimentazione elettrica delle pompe incide in
modo significativo sul consumo di energia
primaria del riscaldamento. Systema 70,
combinando riscaldamento a pavimento e
radiatori in un unico circuito, funziona con una
sola pompa e consuma circa il 26% in meno
rispetto ad un tradizionale sistema a doppio
circuito e con due pompe. (dati riferiti ad una
casa di 150 m2 con fabbisogno
termico > 50 Kwa/m2).
Inoltre il differenziale di temperatura fra
mandata e ritorno è maggiore con Systema 70
riducendo ulteriormente il fabbisogno
energetico della pompa e quindi i costi di
gestione del sistema.
Sommario
Premessa
Nelle moderne abitazioni ci si orienta sempre
più spesso verso soluzioni impiantistiche che
comprendano sia zone riscaldate a pavimento
che zone riscaldate a radiatori a seconda delle
esigenze e degli utilizzi.
L'installazione dei due sistemi comporta costi
molto elevati in quanto nella maggior parte dei
casi sono necessarie temperature di mandata
diverse e quindi è necessario installare due
circuiti di alimentazione, due pompe e due
regolazioni separate, in pratica due impianti.
La soluzione è Systema 70 di ROTEX: un
sistema di distribuzione del calore con il quale
riscaldamento a pavimento e radiatori
funzionano con la stessa temperatura
dell'acqua di mandata (fino ad un massimo di
70°C) senza superare le temperature
superficiali del pavimento consentite dalla
normativa in vigore. Tutti i costi fino ad ora
indispensabili per la combinazione dei due tipi
di riscaldamento sono azzerati.
Infinite possibilità di scelta delle superfici
riscaldanti
Nelle abitazioni mono- o plurifamigliari ambienti
come mansarde o seminterrati vengono
riscaldati a radiatori in quanto adibiti ad uso
saltuario. Nelle zone di soggiorno, cucine e
nelle stanze da letto il comfort del
riscaldamento a pavimento è un must
irrinunciabile. Nei bagni l'integrazione dei due
sistemi permette di sommarne i vantaggi.
Il riscaldamento a pavimento offre insieme
comfort termico e libertà nella scelta
dell'arredamento. Grazie al basso livello delle
temperature, alla trasmissione del calore che
avviene per un'alta percentuale per
irraggiamento (oltre il 60%) e una parte ridotta
per convezione (circa 1/3), si crea un clima
ideale con pareti calde, basse temperature
dell'aria e ridotta velocità di movimento
dell'aria.
Lo sviluppo degli ultimi decenni verso una
politica che promuove il risparmio energetico
va incontro al riscaldamento a pavimento. Oggi
è considerato normale un fabbisogno termico
di 50W/m2 (calcolato sulla base del giorno più
freddo dell'anno per cui la temperatura
superficiale del pavimento è molto inferiore al
limite imposto per legge di 29°C durante tutto
l'anno.
Il riscaldamento a pavimento è la soluzione
migliore per ogni edificio moderno. Non
esistono limiti per il tipo di pavimentazione ne
per il tipo di costruzione. Systema 70 è adatto
a case mono- e plurifamiliari, edifici
amministrativi, piscine e palestre, alberghi,
ospedali, capannoni industriali, magazzini
offrendo vantaggi inarrivabili con altri sistemi di
riscaldamento.
Systema 70 con conosce limiti nemmeno per
quanto riguarda l'utilizzo delle fonti di calore.
Funziona con caldaie a gasolio o a gas, anche a
condensazione o con impianti centralizzati.
ROTEX può contare su una esperienza
ventennale nella produzione di milioni e milioni
di metri di tubo per il riscaldamento a
pavimento. I metodi di produzione sono stati
continuamente migliorati e adattati alle
esigenze del mercato, anzi molte volte è stata
ROTEX a fare da pioniere, per cui chi sceglie
Systema 70 può stare tranquillo di ricevere un
impianto di avanzata tecnologia che offre
soluzioni innovative per ogni esigenza.
Descrizione breve
Sommario
Istituti di sviluppo e ricerca
Norme e prescrizioni
Descrizione del sistema
Piastre sistema
Sezioni pavimento
Systema 70-sistema umido
Systema 70-sistema secco
Sezioni pavimento Systema 70 secco
Tubi riscaldanti in PEX
Tubo riscaldante DUO 17 AL
Collettori QuickFix
Cassette da incasso a muro
Cassette esterne
Regolazione temperatura singoli ambienti
Regolazione in radiofrequenza
Collegamento radiatori
Valvole
Collettori per radiatori
Progettazione e calcolo
Progettazione riscaldamento a pavimento
Progettazione radiatori
Tabelle di resa Systema 70 umido e secco
Grafici di resa Systema 70
Grafici di resa Systema 70 secco
Grafici di perdite di carico tubi
riscaldanti/collettori
Grafici di perdite di carico termostati e
raccordi del ritorno
Progettazione computerizzata
2
3
4
4
5
6
9
11
12
13
14
15
16
17
18
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
Posa in opera dell'impianto a pavimento
Posa in opera dei tubi
Massetti
Giunti di dilatazione
Riscaldamento/pavimentazione
Posa in opera del sistema a secco
Collegamento radiatori
Collegamento al collettore
32
33
34
35
36
37
38
39
Accessori
40
Verbale di collaudo del riscaldamento
41
Systema 70 Industria
Aree di utilizzo e progettazione
Piastra e tubo industriale
Sezioni di pavimento
Collettori e cassette
Calcolo e cronologia dell'intervento
Verbale di collaudo del riscaldamento
industriale
Garanzia
42
44
46
47
48
49
50
51
Documentazione tecnica-aggiornata al 11/2002
Modifiche tecniche riservate
[3]
Istituti di sviluppo e ricerca
I seguenti dati tecnici di Systema 70 sono
certificati dai seguenti istituti:
Resa termica:
Norme e prescrizioni per la progettazione
e la realizzazione di impianti di
riscaldamento a pavimento:
DIN
1055
Università di Stoccarda, IKE-Reparto
riscaldamento, Aerazione,
tecnica climatica
Prof. Dr. Ing. H. Bach
La resa termica è determinata secondo DIN/EN
1264
DIN
DIN
DIN
DIN
DIN
4102
4108
4109
4725
1264
Valori di isolamento acustico:
DIN
18164
DIN
18165
DIN
DIN
DIN
DIN
18195
18202
18336
18353
DIN
DIN
18560
4701
Istituto Fraunhofer per la fisica edilizia,
Stoccarda Prof. Dr. Ing. K. Gertis Miglioramento
dell'isolamento acustico della piastra sistema
con isolamento acustico integrato secondo DIN
52210
Isolamento termico:
Istituto Fraunhofer per la fisica edilizia,
Stoccarda Prof. Dr. Ing. K. Gertis Conducibilità
termica e resistenza al passaggio di calore
nelle piastre sistema secondo DIN 52612
Protezione antincendio:
Istituto per la ricerca ed il collaudo dei materiali
per l'edilizia (FMPA), Stoccarda
Controllo permanente della qualità:
Istituto di ricerca per l'isolamento termico
(FIW), Monaco, centro per i materiali sintetici
(SKZ) Würzburg,
certificato per la sicurezza della qualità
secondo DIN ISO 9001
Tubo riscaldante:
Centro per i materiali sintetici SKZ, Würzburg
Collaudo secondo DIN 4726/4729
Ente statale per il collaudo dei materiali
Nordrhein-Westfalia (MPA NRW), Dortmund,
collaudo dell'impermeabilità all'ossigeno
Controllo del sistema
Controllo continuo secondo RAL GZ963/1 WTP
(società per i controlli termotecnici) Berlino
Laboratorio accreditato per il collaudo di
radiatori, superfici riscaldanti e contabilizzatori
di calore
[4]
EnEV
Ipotesi di carico del
pavimento
Resistenza al fuoco
Protezione termica
Isolamento acustico
Acqua calda
Riscaldamento a
pavimento
Resine espanse come
materiali da isolamento per
l'edilizia
Materiali isolanti fibrosi per
l'edilizia
Isolamento degli edifici
Tolleranze
Lavori di isolamento
VOB, parte C: disposizioni
tecniche per la
realizzazione dei massetti
Massetti nell'edilizia
Regolamento per il calcolo
del fabbisogno termico
Regolamento per il
risparmio energetico del
01.02.2002
Descrizione del sistema
Systema 70 permette la realizzazione di un
impianto misto a pavimento e radiatori
utilizzando una sola pompa, una sola colonna
montante, una sola temperatura di mandata.
Cuore di Systema 70 è il tubo DUO, realizzato
in polietilene reticolato elettronicamente ed
impermeabile all'ossigeno. La caratteristica che
rende tubo DUO unico è la costruzione
coassiale. Il tubo interno serve al trasporto
dell'acqua, il tubo esterno assolve al compito di
ridurre la temperatura a contatto col massetto
ed inoltre assicura un preciso isolamento
termico. Con tubo DUO si possono realizzare
sia i circuiti del riscaldamento a pavimento che
i collegamenti ai radiatori che possono essere
effettuati in maniera più semplice utilizzando
tubo DUO AL che grazie allo strato di alluminio
e all'ulteriore protezione superficiale può essere
piegato a mano.
Tubo di protezione
17 mm
Distanziatori
Strato d'aria isolante
Barriera antidiffusione
ossigeno in EVOH
PE-XC 12 x 2 mm
Il tubo ROTEX DUO
17/12 x 2 PE-XC
Istituto per il collaudo di riscaldamento-aerazione-tecnica climatica Stoccarda
Tmandata= 60 °C
q
R,P
= 56 W/m2
= 0,10 m2K/W
Produttore: ROTEX
Interasse di posa: 300 mm
Il riscaldamento a pavimento
Oltre al tubo DUO Systema 70 utilizza le piastre
sistema per il riscaldamento a pavimento. Il
tubo DUO è posto in opera nelle piastre
sistema seguendo l'interasse di posa indicato
dal progetto. Il tubo DUO è concepito in modo
che le temperature di mandata, maggiori
rispetto ai sistemi di riscaldamento a
pavimento tradizionali, vengano assorbite
completamente dal tubo di copertura.
La temperatura sulla superficie del tubo e la
distribuzione del calore nel pavimento è quindi
uguale a quella di un altro riscaldamento a
pavimento.
Il collaudo termotecnico dimostra che alle
temperature di mandata più alte di Systema 70
non corrispondono temperature più alte sulla
superficie del pavimento (vedi grafico).
Nei piani in cui è previsto il solo riscaldamento
a pavimento o la combinazione riscaldamentoradiatori il tubo DUO viene posto in opera fra le
nocche delle piastre sistema. Queste hanno il
vantaggio di contenere già tutti gli elementi
necessari per l'impianto base:
– Isolamento acustico
– Isolamento termico
– Fissaggio tubi
– Distanziatori per l'interasse di posa
Variazione della
temperatura sulla superficie
del pavimento
(perpendicolare rispetto ai
tubi)
Rispetto ai sistemi convenzionali il
riscaldamento a pavimento Systema 70 offre
diversi vantaggi:
• Con Systema 70 l'emissione termica e la
temperatura della superficie dipendono
essenzialmente dall'interasse di posa: alla
medesima temperatura dell'acqua una posa
stretta dei tubi corrisponde a temperature
maggiori della superficie del pavimento rispetto
ad una posa più ampia. In questo modo si
possono riscaldare di più le zone perimetrali di
un ambiente rispetto alla parte centrale.
• Il contenuto d'acqua del riscaldamento a
pavimento con Systema 70 è solo il 40% circa
di quello di un sistema a pavimento
convenzionale.
La forte influenza dell'interasse di posa sulla
temperatura della superficie rende
indispensabile seguire rigorosamente le
indicazioni del progetto termotecnico (vedi
"Progettazione e calcoli")!
• Grazie alla maggiore temperatura dell'acqua
la riduzione dell'emissione termica (causata ad
esempio da tappeti) è inferiore rispetto ad altri
sistemi convenzionali.
• Il differenziale di temperatura fra mandata e
ritorno consentito con Systema 70 è oltre 20 K.
Di norma viene scelto un differenziale di 15 K
ottenendo una riduzione della portata d'acqua
nei tubi e, di conseguenza la potenza
necessaria per la pompa diminuisce rispetto ad
impianti a pavimento convenzionali.
[5]
Piastre sistema
Dati tecnici delle piastre sistema
(misure espresse in mm)
Caratteristica
Altezza dello strato isolante
Altezza totale con massetto normale
Altezza totale con massetto Estrotherm S
Interasse ad angolo retto
Interasse in diagonale
Dimensioni piastre
Utilizzo secondo DIN 4108
Pesi delle schiume
Strato isolante acustico di PST
Strato isolante di PS
Pellicola di protezione
Peso della piastra
Peso per m2
Resistenza al passaggio del calore
Rigidità dinamica (s)
Aumento della protezione acustica DLW
Abbassamento del 2% con carico di
Classe di protezione al fuoco DIN 4102
Unità di imballaggio
Codice
Basis-Integral
33/3
33/30
94
79
75/150/225/300
1200 x 600
DES
Compact 45
Mono 15
45
108
93
75/150/225/300
1200 x 600
DEO
15
79
64
75/150/225/300
1200 x 600
DEO
Protect-Integral
Protect 10
33/3
33/30
10
94
74
79
59
75/150/225/300
75/150/225/300
55/110/165/220/275 55/110/165/220/275
1220 x 1200
1220 x 1200
DES
DEO
ca. 12 kg/m3
ca. 12 kg/m3
ca. 30 kg/m3
ca. 32 kg/m3
ca. 32 kg/m3
ca. 32 kg/m3
ca. 32 kg/m3
PS
PS
0,7 kg
1,5 kg
0,55 kg
2,8 kg
2,5 kg
0,98 kg
2,1 kg
0,8 kg
1,9 kg
1,7 kg
0,75 m2 K/W
1,28 m2 K/W
0,43 m2 K/W
0,75 m2 K/W
0,29 m2 K/W
2
2
<30 MN/m
<30 MN/m
29 dB
19 dB
18 dB
29 dB
18 dB
7 kN/m2
99 kN/m2
7 kN/m2
7 kN/m2
7 kN/m2
B1
B1
B1
B2
B2
14 Piastre = 10,08 m2 8 Piastre = 5,76 m2 20 Piastre = 14,40 m2 7 Piastre = 10,25 m2 11 Piastre = 16,10 m2
17 10 01
17 10 17
17 10 10
17 10 30
17 10 31
Sezioni di impianti di riscaldamento a pavimento completi vedi pagina 9-12
[6]
Piastre sistema
Con le piastre sistema Standard e Protect
possono essere utilizzati tubi riscaldanti ROTEX
DUO 17, DUO 17 AL, Monopex 14, Monopex
14 AL e varioflex 17.
Piastre Standard
Le piastre sistema Standard sono realizzate
esclusivamente in polistirolo.
Basis-Integral 33/3
Grazie ad un procedimento brevettato ci è
stato possibile realizzare con lo stesso
processo due strati di schiuma con differente
densità. Quella inferiore, più morbida, ottiene
un maggiore isolamento acustico. Lo strato
superiore, più denso, nel quale sono integrate
anche le nocche, ha la solidità necessaria per
trattenere e guidare con precisione i tubi.
Grazie a questo speciale procedimento di
realizzazione si annulla la necessità di una
pellicola aggiuntiva perché la superficie di
schiuma densa delle piastre sistema forma un
efficace barriera vapore. Le nocche sono
inserite nelle piastre ad una distanza di 75 mm.
Quindi i tubi possono essere posti in opera ad
una distanza di 75, 150, 225 mm ecc. Le
nocche sono formate in modo da offrire un
sostegno sicuro ai tubi mantenendo in modo
perfetto la loro curvatura. Grazie a dei listelli
integrati i tubi sono sollevati dalle piastre in
modo da essere in seguito completamente
avvolti dal cemento del pavimento garantendo
una distribuzione ottimale del calore nel
pavimento. Durante la posa in opera le piastre
vengono collegate perfettamente una all'altra
grazie a speciali giunzioni a forma di coda di
rondine. Una scanalatura a gradino che gira
tutt'intorno alla piastra evita in modo efficace
eventuali rumori di calpestìo. La piastra base
viene utilizzata per impianti di riscaldamento a
pavimento a contatto con ambienti riscaldati. Il
suo isolamento termico supera il valore di
0,75 m2 K/W richiesto da EN 1264. Lo
spessore totale a partire dal bordo inferiore
della piastra base fino al bordo superiore del
massetto è di circa 94 mm.
Per ambienti con pavimenti a contatto con
l'esterno il grado minimo di isolamento termico
è di 2,0 m2 K/W.
In questi casi è possibile integrare Compact 45
con una piastra isolante aggiuntiva di 30 mm.
L'altezza totale incluso il massetto è di 138 mm.
Mono 15
Piastra di polistirolo con nocche ad altezza
ridotta senza isolamento acustico utilizzata
preferibilmente per impianti ad altezza ridotta,
come per esempio in edifici da ristrutturare.
Con un massetto normale l'altezza totale è di
circa 79 mm. Con lo speciale additivo
Estrotherm S l'altezza totale può essere ridotta
di circa 15 mm.
Piastre Protect
Le piastre Protect sono costruite a doppio
strato. L'isolamento termico ed acustico e la
base delle nocche sono in polistirolo ricoperti
da una lamina grigia di polistirolo ad alta
densità. Le piastre si collegano per
sovrapposizione parziale creando uno strato
impermeabile anche ad un massetto molto
liquido.
Grazie alla particolare struttura delle nocche il
tubo riscaldante può essere posato ad angolo
retto (interassi possibili 75, 150, 225 e
300 mm) ma anche in diagonale (interassi
possibili 55, 110, 165, 220 e 275 mm). Non
sono necessari ulteriori fissaggi
Protect- Integral 33/3
Grazie ad un procedimento particolare è
possibile produrre una piastra di polistirolo a
doppio strato con due livelli di densità in
un'unica lavorazione. La parte inferiore più
morbida realizza l'isolamento termico e
acustico richiesto da DIN 4109.
Protect-Integral 33/3 viene utilizzata per
impianti a contatto con ambienti riscaldati e
l'altezza totale incluso il massetto è di circa
94mm.
Protect 10
Piastra in Styropor con nocche,
particolarmente bassa e senza isolamento
acustico. Protect 10 è particolarmente indicata
per impianti ad altezza ridotta o per
ristrutturazioni. Con massetto normale l'altezza
tortale è di circa 74 mm. Con l'additivo speciale
Estrotherm S l'altezza dell'impianto può essere
ulteriormente ridotta di 15mm.
Nastro perimetrale
Pavimentazione
Collante
Massetto
Tubo DUO 17
Compact 45
Ambienti il cui pavimento sia a contatto con
stanze non riscaldate o terreno necessitano
generalmente di un isolamento termico
maggiore. Secondo DIN/EN 1264 parte 4 il
grado minimo di isolamento termico è 1,25 m2
K/W. In questi casi si può utilizzare Compact
45. L'altezza totale incluso il massetto è di 108
mm.
Piastra sistema
Pellicola PE contro
l'umidità residua del solaio
Solaio
ROTEX Systema 70
Costruzione umida
[7]
Nastro perimetrale
Il massetto di un riscaldamento a pavimento
deve essere realizzato galleggiante senza
collegamenti fissi con il corpo dell'edificio.
Perciò il nastro perimetrale deve essere
montato in modo continuo senza interruzioni
lungo tutte le strutture verticali attorno all'
impianto a pavimento. In questo modo si
evitano crepature del pavimento in fase di
asciugatura ed eventuali ponti acustici.
Il nastro perimetrale tipo RDS è dotato di una
pellicola PE che serve a coprire le fughe
perimetrali al fine di evitare infiltrazioni del
massetto sotto le piastre ed evitare ponti
acustici. Il fissaggio del nastro con i chiodi in
dotazione o con ganci e con morsetti deve
avvenire sempre al di sotto della pellicola. Il
nastro di schiuma PE di 8 mm dovrà sempre
essere installato all'altezza delle piastre
sistema. Eventuali piastre isolanti aggiuntive
dovranno essere appoggiate direttamente ai
muri ed il nastro dovrà essere montato sopra di
esse.
Dati tecnici
RDS-FP
RDS
RDS-F
DFP
Materiale
Schiuma di PE
Schiuma di PE
Schiuma di PE
Cartone ondulato
Materiale
10 mm
8 mm
10 mm
6 mm
Altezza
150 mm
150 mm
150 mm
100 mm
Copertura
Guarnizione/
Pellicola di PE
Piede adesivo/
-
perimetrale
pellicola PE
Comprimibilità
Fino a 2 mm
Fino a 2 mm
Fino a 2 mm
Fino a 2 mm
25 m
25 m
25 m
25 Pz. x 1 m
17 11 26
171101
171107
171108
Unità d'imb.
Codice
pellicola PE
Nastro perimetrale per massetti liquidi
Il nastro perimetrale RDS viene usato per
pavimenti tradizionali, mentre per la posa con
cementi liquidi si deve utilizzare il nastro tipo
RDS-F con piede adesivo.
Nelle zone dei giunti di dilatazione, zone di
passaggio o simili si usa uno speciale profilo
per giunti di dilatazione tipo DFP di cartone
ondulato con piede adesivo che si può incollare
direttamente sulle piastre sistema.
[8]
Durante la realizzazione di massetti liquidi è
essenziale adottare misure speciali (ad es.
utilizzando schiume) per evitare infiltrazioni di
liquido sotto al profilo.
Sezioni di pavimento con Systema 70 (sistema umido)
Basis-Integral 33/3:
costruzione contro ambienti riscaldati
(ambienti con utilizzi simili)
(norme DIN EN 1264-4:Rins = 0,75 m2 k/W, N° di reg. 7 F 029)
2
Protect 10 con isolamento aggiuntivo PST 22/20 SE,WLG 045:
Costruzione contro ambienti riscaldati
(ambienti con utilizzi simili)
(norme DIN EN 1264-4:R ins = 0,75 m2 k/W, N° di reg. 7 F 029)
2
3
7
8
16
12
16
14
5
15
3
13
4
5
15
7
14
13
4
45
45
94
32
52
1
20
1
17a
Protect-Integral 33/3:
Costruzione contro ambienti riscaldati
(ambienti con utilizzi simili)
(norme DIN EN 1264-4:R ins = 0,75 m2 k/W, N° di reg. 7 F 029)
2
2
5
15
11
17a
Compact 45:
Costruzione contro ambienti non riscaldati e terreno
(norme DIN EN 1264-4:R ins = 1,25 m2 k/W, N° di reg. 7 F 029)
3
16
3
7
9
16
14
15
13
4
5
7
14
13
4
45
45
108
94
67
52
1
17a
1
2
3
10
16
5
15
17
Basis-Integral 33/3 con isolamento aggiuntivo PS20 SE,
WLG 040:
Costruzione contro ambienti non riscaldati e terreno
(norme DIN EN 1264-4:R ins = 1,25 m2 k/W, N° di reg. 7 F 029)
Mono 15 con isolamento aggiuntivo PST 17/15, WLG 045:
Costruzione contro ambienti riscaldati
(ambienti con utilizzi simili)
(norme DIN EN 1264-4:R ins = 0,75 m2 k/W, N° di reg. 7 F 029)
2
94
3
12
7
16
14
13
4
15
7
14
13
4
45
45
38
5
114
94
52
15
1
20
17a
1
17a
[9]
Sezioni di pavimento con Systema 70 (umido)
Protect-Integral 33/3 con isolamento aggiuntivo PS20 SE,
WLG 040:
Costruzione contro ambienti non riscaldati e terreno
(norme DIN EN 1264-4:R ins = 1,25 m2 k/W, N° di reg. 7 F 029)
2
Basis-Integral 33/3 con isolamento aggiuntivo PS20 SE,
WLG 035:
Costruzione contro ambienti con utilizzi diversi
(norme DIN EN 1264-4:R ins = 1,25 m2 k/W, N° di reg. 7 F 029)
2
3
11
16
5
7
8
14
16
13
4
15
3
5
7
14
13
4
15
45
45
124
114
52
52
20
30
17
1
Mono 15:
Costruzioni particolarmente basse (ad es. ristrutturazioni).
Isolamento aggiuntivo richiesto da DIN EN 1264-4. Massetto cementizio
speciale con Estrotherm S ZE 30*: 30 mm sopra il tubo DIN EN 7 F 030
Mono 15 con isolamento aggiuntivo PS20 SE, WLG 035:
Costruzione contro ambienti non riscaldati e terreno
(norme DIN EN 1264-4:R ins = 1,25 m2 k/W, N° di reg. 7 F 029)
2
2
3
16
13
4
7
10
16
14
5
15
3
7
10
14
6
15
13
4
45
38
30
109
38
30
1
1
2
12
5
15
7
13
4
32
1
6
7
8
9
[ 10 ]
12
5
15
7
14
13
4
45
114
40
Solaio portante
Parete
Intonaco
Nastro perimetrale
Massetto cementizio (standard: ZE 20,
45mm sopra il tubo)
Massetto cementizio (speciale con
Estrotherm S ZE 30*, 30mm sopra il tubo)
Tubo DUO 17/12 x 2 DD
Piastra Integral Basis
Compact 15
3
16
14
45
1
2
3
4
5
17a
Protect 10:
Costruzioni particolarmente basse (ad es. ristrutturazioni)
Isolamento aggiuntivo richiesto da DIN EN 1264-4
3
16
64
17a
Protect 10 con isolamento aggiuntivo PS20 SE, WLG 040:
Costruzione contro ambienti non riscaldati e terreno
(norme DIN EN 1264-4:R ins = 0,75 m2 k/W, N° di reg. 7 F 029)
2
17
1
32
1
74
17a
17a
10 Piastra Mono
11 Protect Integral 33/3
12 Protect 10
13 Collante
14 Rivestimento
15 Fuga di dilatazione
16 Battiscopa
17 Isolamento edificio
17a Isolamento contro l'umidità residua
dell'edificio (ad es. foglio in PE da 0,2mm)
*per carichi fino a 1,5 kN/m2
(ad es. soggiorni)
Per carichi fino a 5 kN/m2 servono massetti
più spessi:
- Massetto standard (ZE 20/5 kN/m2):
65mm sopra il tubo
- Massetto speciale con Estrotherm S (ZE
30/5 KN/m2): 50mm sopra il tubo
Systema 70 secco
Spesso costruttori e restauratori si trovano di
fronte alla necessità di scegliere fra un sistema
di riscaldamento a pavimento tradizionale
umido con massetto cementizio e un sistema a
secco.
Confrontando i due sistemi Systema 70 secco
offre i seguenti vantaggi:
Systema 70 secco è ideale per la
integrazione in edifici già esistenti
Systema 70 secco è realizzato in assoluta
assenza di acqua eliminando i tempi di
asciugatura
L'assenza di acqua rende Systema 70 secco
ideale per la realizzazione di impianti a
pavimento in edifici prefabbricati o di legno
Dopo la posa in opera delle piastre
Fermacell si può procedere immediatamente
alla posa del rivestimento
Systema 70 secco è molto più leggero di un
sistema umido (ca 30kg/m2) per cui
appesantisce molto meno il solaio (sistema
umido 130 kg/m2)
Systema 70 secco, avendo una minore
capacità di accumulare calore, il
riscaldamento ha anche una minore inerzia
Systema 70 secco utilizza le stesse piastre
del sistema umido
I tubi di collegamento dei radiatori possono
essere posati direttamente fra le nocche
delle piastre.
Principio di funzionamento
Si inizia con la posa della piastra selezionata
secondo il calcolo del fabbisogno termico dopo
che il nastro perimetrale è stato applicato alla
base di tutte le strutture verticali (pareti,
colonne…) Dopo la posa della prima fila di
piastre vanno appoggiate sulle piastre ed
inserite fra le nocche le lamiere per la
conduzione termica. In questo modo si evitano
rischi di danni meccanici alle nocche.
L'nterasse delle lamiere è di 75mm per cui si
possono realizzare impianti con interasse 75,
150, 225 o 300 mm. Il tipo di posa a serpentina
è quello più indicato.
Per lo stesso motivo zone di passaggio (come
ad es. corridoi) devono essere posate per
ultime poco prima della posa del tubo. Le
lamiere sono disponibili nelle lunghezze di 1200
e 400mm. Gli elementi più piccoli servono a
completare la superficie di lamiera. Solo le
zone delle curve del tubo si lasciano scoperte
per uno spazio di 22 cm. I tubi di collegamento
verso i circuiti devono essere posati
rispettando il più possibile l'interasse di posa
del progetto. Parti della superficie senza
lamiere vanno coperte alla fine con le lamiere
lisce fornite in ogni confezione.
Il massetto secco deve essere realizzato con
piastre Fermacell del tipo 2 E 22 della ditta Fels
Werke. Il massetto secco consiste in elementi
di 2 pannelli di 12,5 mm in cartongesso
incollati una sopra l'altra leggermente sfalsati e
che vanno posati fianco a fianco, incollati e
avvitati insieme.
Dopo la posa dello strato di cartongesso si può
procedere immediatamente alla posa in opera
del rivestimento che può essere di qualsiasi
materiale indicato per impianti di riscaldamento
a pavimento. Devono essere rispettate le
limitazioni indicate dalla ditta Fels Werke.
Dati tecnici
Lamiera WLE 17
Larghezza
372 mm
Lunghezza
1200 mm
Spessore
0,5 mm
Materiale
Lamiera in acciaio zincato
Unità di imballaggio
Contenuto
Tubo riscaldante
5,35 m2
8 pezzi WLE lunghi 1200 mm
6 pezzi WLE lunghi 400 mm
2 pezzi lamiera liscia 1200 x 372 mm
DUO 17/12 x 2 mm (non consentito 17 x 2 mm)
Codice
Piastra sistema ROTEX
17 11 13
Carico massimo concentrato
Settore d'utilizzo
Piastra Mono
1,5 kN
1+2
Piastra Compact
1,5 kN
1+2
Piastra Basis
1,0 kN
1
I carichi massimi concentrati (d 10 cm2) devono essere collocati ad una distanza minima
di 50 cm. Distanza dall'angolo d 25 cm o superficie di carico > 100 cm2.
Il settore di utilizzo 1 riguarda soggiorni, corridoi e mansarde in edifici residenziali,
il settore di utilizzo 2 comprende uffici, corridoi e mansarde in edifici amministrativi, negozi
fino a 50 m2 di superficie in edifici residenziali.
[ 11 ]
Sezioni di pavimento Systema 70 secco
Mono 15:
Impianto su pavimenti a contatto con ambienti riscaldati
(ambienti con utilizzi simili)
DIN/EN 1264-4: Rl, ins= 0,75 m2 k/W, N° di reg. 7 F 036
2
Nota bene:
• Il fondo deve essere assolutamente piano
• Sul pavimento non devono essere posati tubi o cavi elettrici
Indicazioni Fermacell:
• per eventuali livellamenti utilizzare solo materiali di riempimento
Fermacell
• posare una barriera contro l'umidità residua
• non utilizzare materiali d isolamento in PUR o in polistirolo PS 20
3
Pannello Fermacell
2E22 (2 x 12,5 mm)
8
6
15
4
14
5
7
13
12
25
38
63
16a
1
I massimi spessori consentiti per l'isolamento, incluse le
piastre sistema ROTEX sono:
• con polistirolo PS 30: massimo 90 mm
• con schiuma solida estrusa ad es. Styrodur: massimo 120 mm
Piastra sistema
ROTEX
Basis-Integral 33/30:
Impianto su pavimenti a contatto con ambienti
con utilizzi simili
DIN/EN 1264-4: Rl, ins= 0,75 m2 k/W, N° di reg. 7 F 036
2
3
Pannello Fermacell
2E22 (2 x 12,5 mm)
15
4
14
5
6
9
7
13
25
77
2
3
15
14
5
10
6
7
13
67
[ 12 ]
1+2
Piastra Compact
1,5 kN
1+2
Piastra Basis
1,0 kN
1
12
25
1
1,5 kN
1
2
3
4
5
Pannello Fermacell
2E22 (2 x 12,5 mm)
4
Piastra Mono
Settore di utilizzo 1
Soggiorni, corridoi, mansarde in edifici residenziali
Settore di utilizzo 2 Uffici, corridoi e mansarde in edifici
amministrativi. Negozi fino a 50 m2 di superficie in edifici
residenziali
16a
1
Compact 45:
Impianto su pavimenti a contatto con ambienti non
riscaldati eterreno
DIN/EN 1264-4: Rl, ins= 1,25 m2 k/W, N° di reg. 7 F 036
Settore d'utilizzo
I punti di carico massimo consentito (` 10 cm2) possono
essere distribuiti a distanza di almeno 50 cm.
Distanza dagli angoli ` 25 cm
oppure superficie di carico ` 100 cm2. La somma dei singoli
carichi non deve superare il carico massimo consentito per il
solaio.
12
52
Carico massimo
concentrato
92
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
16a
Solaio grezzo portante
Parete
Intonaco
Nastro perimetrale
Massetto secco con piastre di cartongesso Fermacell 2 E 22
(2 x 12,5 mm)
Lamiera per la conduzione termica
Tubo DUO 17/12 x 2 DD, DUO 17 AL/12 x 2 DD
Piastra Mono 15
Piastra Basis-Integral 33/30
Piastra Compact 45
Piastra isolante aggiuntiva 20 mm di schiuma estrusa rigida
Collante
Rivestimento
Giunto elastico
Fascia battiscopa
Isolamento dell'edificio secondo DIN 18 195
Barriera contro l'umidità residua (ad es. pellicola di PE da 0,2 mm)
Tubi riscaldanti in PEX
Dati tecnici
Cuore di un riscaldamento a pavimento è il
tubo riscaldante. ROTEX è una delle più
importanti ditte produttrici di tubi PE-X e
possiede l'esperienza di milioni di metri di tubo.
Per produrre un tubo da riscaldamento a
pavimento è opportuno partire dal presupposto
di una durata di circa 50 anni e rispettare le
seguenti caratteristiche di qualità ed i seguenti
fattori di sicurezza:
Utilizzo
1. Ottimo comportamento a lungo termine per
quanto riguarda la pressione interna, cioè
eccezionale resistenza nel tempo.
2. Alta resistenza alla pressione ed al calore
(per breve tempo fino a 95°C e 10 bar).
3. Buona stabilità contro l'invecchiamento da
calore
4. Resistenza contro formazione di fessure
5. Inalterabilità chimica, cioè resistenza contro
tutti gli additivi eventualmente aggiunti all'
acqua riscaldante, come per esempio
sostanze anticalcare ed inibitori.
6. Possibilità di posa in opera a freddo senza
riempire d'acqua calda i tubi anche se
formano curve relativamente strette.
7. Resistenza alla corrosione
8. Bassa perdita di carico, niente incrostazioni.
9. Alta resistenza alla fessurazione e contro
l'usura
10.Resistenza elevata agli urti e soprattutto
contro urti a freddo.
11.Sicurezza della qualità dei tubi mediante
controlli interni ed esterni.
Le richieste secondo DIN 16 892 e
DIN 4726/4729 per tubi riscaldanti in
PE-X sono state rispettate ed in molti
punti superate.
Materiale
La materia prima è il lupolene, un polietilene ad
alta efficienza della BASF, estremamente
resistente al calore grazie all'aggiunta di alcuni
additivi speciali.
Reticolazione
Il procedimento di reticolazione usato per il
tubo DUO è collaudato da anni di esperienza: il
tubo in PE prodotto per estrusione all'interno di
un acceleratore di elettroni è sottoposto all'alta
energia di elettroni velocissimi che trasformano
il polietilene in una rete di catene molecolari
migliorando notevolmente le caratteristiche
termiche, chimiche e meccaniche del materiale
Tubo DUO 17
Tubo DUO 25
Riscaldamento a pavimento
e collegamento radiatori
Riscaldamento a pavimento
grandi superfici/industria
Diametro tubo esterno
in mm
17,5
25
Diametro tubo interno
in mm
12
18
Spess. parete tubo interno in mm
2
2
Materiale
PE-Xc
PE-Xc
Impermabilità all'ossigeno
EVOH
EVOH
Temperatura massima consentita
90° C
90° C
Temperatura massima a breve
110° C
110° C
Pressione massima di esercizio
7 bar (a 70° C)
7 bar (a 70° C)
B2
B2
Contenuto d'acqua
0,05 l/m
0,15 l/m
Raggio minimo di curvatura
60 mm
90 mm
Lunghezza massima circuito
80 m
200 m
2500 W
7000 W
Coefficiente di dilatazione
0,15 mm/mK
0,15 mm/mK
N° di registrazione
3V216PE-Xc
3VO68PE-Xc
Unità di imballaggio
120/240/600 m
200/440/1400 m
17 00 68 / 17 00 86 / 17 00 61
17 00 50 / 17 00 02 / 17 00 51
Classe di protezione al fuoco
Max. potenza termica per circuito
Codice
PE originale. Il procedimento continuo
garantisce una reticolazione regolare del tubo
su tutta la lunghezza.
Collaudato DIN
I tubi DUO sono collaudati secondo le norme
DIN 4726/29 Reg. Nr. 3V216PE-Xc. Le
caratteristiche richieste da DIN 4726 riguardo
la impermeabilità all'ossigeno sono
ampiamente superate. Infatti la permeabilità
del tubo DUO è solo 1/10 del valore indicato
come limite da DIN 4726 per i tubi sintetici con
barriera ossigeno.
Impermeabilità all'ossigeno
Impermeabilità all'ossigeno in g/(m3d)
Generalità
0,2
0,1
0,1
0,008
Valore limite
secondo DIN 4726
Valore misurato per il
tubo DUO/DD
progetto per la scelta e per il montaggio del
vaso di espansione.
L'impermeabilità all'ossigeno della parete del
tubo è minima e trascurabile. Qualsiasi
corrosione delle parti in ferro presenti
nell'impianto per questo motivo può essere
esclusa. Per evitare l'infiltrazione di ossigeno
nei punti di giunzione, a causa di vasi di
espansione mal dimensionati o non
correttamente montati, devono essere
rispettate rigorosamente le indicazioni di
[ 13 ]
Tubo riscaldante DUO 17 AL
Generalità
I tubi riscaldanti ROTEX DUO 17 AL e Hkflex 14
AL sono realizzati in PE-XC e ricoperti da uno
strato di alluminio secondo le norme DIN
16892/16893. Il tubo base in PE-XC collaudato
da un esperienza pluriennale garantisce lunga
durata in tutta sicurezza mentre il mantello in
alluminio saldato a laser testa-testa sul tubo
sintetico assicura la totale impermeabilità
all'ossigeno secondo DIN 4729 e aumenta la
rigidità del tubo sintetico consentendo una
posa perfetta anche a mano.
Tubo interno in
PE-XC
Collante
Dati tecnici
Area di utilizzo
DUO 17 AL
Risc. a pavimento e
collegamento radiatori
17,5
12
Diam. esterno in mm
Diam. interno in mm
Spessore parete tubo
interno in PE-XC in mm
1,8
Spessore tot. parete tubo interno PE-XC in mm
2
Materiale
Tubo base in PE-XC
tubo interno
Alluminio/PE
Impermabilità
Mantello in alluminio
all'ossigeno
saldato al laser
testa-testa
Temperatura massima
consentita
90 °C
Temperatura massima
di spunto
110 °C
Pressione max. esercizio 7 bar (con 70 °C)
Contenuto d'acqua
0,05 l/m
Raggio minimo
60 mm o 30 mm
con pinza piegatubi
Coefficiente di dilatazione
max 0,03 mm/mK
Unità di imballaggio
120/240 m
Codice
17 06 01 / 17 06 02
Hkflex 14 AL
Collegamento
radiatori
21
14
1,8
2
Tubo base in PE-XC
Alluminio/PE
Mantello in alluminio
saldato al laser
testa-testa
90 °C
110 °C
7 bar (con 70 °C)
0,08 l/m
70 mm o 30 mm
con pinza piegatubi
Curvatura
Il vantaggio più
importante dei tubi AL
è nella posa. I tubi DUO
17 AL e HKflex 14 AL
possono essere piegati
a mano senza l'ausilio
di alcun attrezzo
mantenendo
perfettamente la piega,
rendendo semplice la
realizzazione di
collegamenti estetici
dei radiatori.
Un'apposita pinza
piegatubi aiuta a
realizzare piegature
perfettamente uniformi
max 0,03 mm/mK
75 m
17 06 07
Raggi minimi di piegatura:
60 mm o 70 mm senza pinza piegatubi
30 mm con pinza piegatubi
Collante
Con DUO 17 AL e Hkflex 14 AL costosi
raccordi, curve guida e mezzi di fissaggio sono
superflui.
Alluminio 0,2 mm
Strato protettivo PE
Saldato al laser testa-testa
Resistente ai raggi UV
Impermeabilità all'ossigeno 100%
Dilatazione
Il mantello di alluminio riduce le dilatazioni del
tubo durante il riscaldamento (coefficiente di
dilatazione per tubi AL è di 0,03 mm/mK).
Nel impianto a pavimento il tubo avvolto dal
massetto, pur sottoposto a differenti
temperature di esercizio, non è quindi soggetto
a dilatazioni.
Lo stesso vale per tubi di collegamento dei
radiatori posati all'interno del massetto.
Non esistono problemi legati alla dilatazione
nemmeno se il tubo è inserito in un tubo
corrugato o un tubo isolante.
[ 14 ]
Tubo esterno in PE
Invecchiamento
Molti materiali sintetici invecchiano
precocemente a causa dei raggi UV a onde
corte.
Al contrario il tubo sintetico protetto dallo
strato di alluminio non è esposto a questo
fattore di invecchiamento.
Inoltre la pellicola sintetica che avvolge il tubo
contiene sostanze UV stabilizzanti ad alta
efficienza che proteggono il tubo di alluminio
dai raggi dannosi. Nel massetto o nel muro il
tubo è ben protetti dal tubo esterno (DUO o
tubo corrugato).
Collettore
Descrizione
Il sistema QuickFix
I principali vantaggi di QuickFix:
Il collettore, costruito in poliamide rinforzato
con fibra di vetro esente da corrosione, è
costituito da una barra di mandata e una di
ritorno e due fissaggi. La costruzione di HKV
QUICK-FIX è modulare ed è disponibile nelle
versioni da 2 a 14 vie. Grazie alla realizzazione
in materiale sintetico non esistono problemi di
corrosione. I moduli di mandata sono dotati di
valvole d'arresto.
Un tappo di chiusura applicato in fabbrica
protegge le filettature esterne da danni
meccanici. Avvitando il tappo si esclude un
circuito senza modificare la regolazione della
quantità d'acqua sulla valvola di ritorno.
Togliendo il tappo e avvitando al suo posto il
servocomando elettrico SAT 5 si predispone il
circuito per la regolazione ambiente.
I moduli di ritorno sono dotati di valvole per la
regolazione esatta della quantità d'acqua
necessaria.
Sono disponibili set di raccordi a pressione per
tutti i tipi di tubo normalmente in commercio.
Il sistema QuickFix a montaggio rapido è stato
sviluppato per semplificare l'installazione del
collettore nelle cassette da incasso WEK o
APK.
montaggio semplice e rapido del collettore
nella cassetta da incasso
collettore di mandata regolabile in altezza
collettore scorrevole lateralmente per
facilitare il collegamento dei tubi
guida per il fissaggio dei tubi
Montaggio:
1
2
Montaggio
raccordo a
croce e
rubinetto a
sfera
3
Inserire il
collettore
nella sua
guida
metallica
4
Fare scorrere
il collettore
Premere i
pulsanti della
guida ad
incastro
108
45
Ritorno
215
350
Set di collegamento
88
Mandata
140
51
75
97
63
Collettore per riscaldamento a pavimento e
radiatori
Fissaggio del collettore direttamente sul
muro senza cassetta
Sul supporto del collettore sono posizionati due
fori di 8 mm in alto e in basso. Il collettore va
fissato al muro con tasselli ad espansione. Per
potere accedere ai due fori superiori vanno
tolte le guide ad incastro facendole scorrere
verso l'alto.
Dati tecnici
Numero circuiti
Interasse raccordi dei tubi
Collegamento per mandata e ritorno
Massima portata
Massima pressione di esercizio
Massima temperatura dell'acqua
Detentore regolazione ritorno
Diametro dei tubi collegabili
Materiale di costruzione
Isolamento acustico
Codici
HKV QuickFix
2-14
63 mm
R 1" femmina
1600 l/h
6 bar
90°C
16 posizioni
12, 14, 17 e 18 mm
Poliamide resistente alle alte temperature
Gomma sui fissaggi
17 25 02 - 17 25 14
Dimensioni dei collettori, misure in mm
Numero dei circuiti
2
Dimensioni collettore con
315
raccordo a croce e rubinetto a sfera
Dimensioni collettore
175
3
380
4
445
5
510
6
570
7
635
8
700
9
760
10
820
11
890
12
13
14
950 1020 1080
240
305
370
430
495
560
620
680
750
810
880
940
[ 15 ]
Cassette da incasso
Per l'installazione del collettore sono disponibili
cassette da incasso in 4 diverse misure. La
cassetta WEK è costruita in lamiera di acciaio
zincato di 1mm. Porta e frontale sono verniciati
a polvere epossidica in RAL 9010 a grana fine.
La cassetta va appoggiata direttamente sul
pavimento grezzo ed inserita nel muro.
La cassetta, regolabile in altezza da 670 a 740
mm ed in profondità necessita di una nicchia
profonda almeno 120mm per poter accogliere il
collettore con la regolazione ambiente.
110
95
Dimensioni cassetta da incasso
Tipo
Dimensioni in mm
Altezza:
Larghezza
Profondità
Larghezza cornice
Altezza cornice
Profondità cornice
Altezza porta
Larghezza porta
Foro pretranciato mandata AV
Foro pretranciato ritorno AR
Altezza nicchia
Larghezza nicchia
Numero massimo dei circuiti con
raccordo a croce e rubinetto a sfera
Numero massimo dei circuiti con
raccordo a croce e WMZ orizzontale e
verticale:
Codici
QuickFix: fissaggio del collettore in pochi
secondi
WEK 05
WEK 10
WEK15
WEK 20
WEK 25
670-740
495
110 - 170
525
495
14
435
465
285-355
480-550
700 - 770
505
670-740
700
110 - 170
750
495
14
435
692
285-355
480-550
700 - 770
710
670-740
850
110 - 170
900
495
14
435
842
285-355
480-550
700 - 770
860
670-740
1150
110 - 170
1200
495
14
435
1142
285-355
480-550
700 - 770
1160
670-740
1450
110 - 170
1500
495
14
435
1442
285-355
480-550
700 - 770
1460
4
7
10
14
-
2
17 72 05
3
17 72 10
6
17 72 15
10
17 72 20
14
17 72 25
Collegamento dei tubi nella cassetta
Durante la posa è importante evitare che i tubi
siano troppo tesi all'interno della cassetta.
[ 16 ]
Un collegamento preciso permette di fissare i
tubi alla cassetta con le fascette in dotazione.
È buona norma evitare un eccessivo
raggruppamento dei tubi all' altezza del
collettore.
Cassetta per montaggio esterno
La soluzione ideale per il montaggio del
collettore direttamente sulla parete è la
cassetta APK.
Lo schienale con supporto e fissaggi per il
collettore viene fissato sulla parete per primo.
Poi viene inserito il collettore. In seguito si
installa il riscaldamento a pavimento e si realizza
il massetto. Solo alla fine dei lavori, per evitare
graffiature o altri danni, si applica la cassetta
allo schienale.
Schienale
amovibile
Dimensioni della cassetta APK
Tipo
Dimensioni in mm:
Altezza H
Larghezza B
Profondità T
Altezza sportello Th
Larghezza sportello Tb
Profondità sportello Tt:
Numero massimo dei circuiti con
raccordo a croce e rubinetto a sfera
Numero massimo dei circuiti
con raccordo a croce e WMZ
orizzontale e verticale:
Codici
APK 110
APK 115
APK 120
APK 125
665
750
128
468
725
14
665
900
128
468
875
14
665
1200
128
468
1175
14
665
1500
128
468
1475
14
7
10
14
-
3
17 41 10
6
17 41 15
10
17 41 20
14
17 41 25
In alcuni casi è opportuno fare passare parte
dei tubi nella parete dietro al collettore. Per
evitare rischi di surriscaldamento nella zona
davanti al collettore conviene dotare i tubi di
mandata di un isolamento termico
supplementare (tubo corrugato) fino al
raggiungimento del passo previsto.
[ 17 ]
Regolazione elettrica di singoli ambienti
L'installazione di termostati ambiente permette
la regolazione individuale della temperatura in
ogni singolo ambiente. Il termostato rileva il
calore emesso dalle superfici riscaldanti e da
altre fonti di calore come il sole, l'illuminazione,
il calore delle persone, di un caminetto ecc.
Il termostato confronta continuamente la
temperatura richiesta con quella reale e regola
la temperatura aprendo e chiudendo i singoli
circuiti di riscaldamento dotati di servocomandi
elettrici.
Servocomando elettrico SAT 5
Termostato ambiente (con cavo)
Il montaggio del servocomando sulla valvola di
mandata del collettore avviene come segue:
1. Aprire completamente la valvola di mandata
(svitare il tappo rosso)
2. Avvitare l'adattatore del servocomando
3. Inserire il servocomando
4. Collegare il cavo alla morsettiera
Per la regolazione individuale della temperatura
ambiente (con cavo) sono disponibili i
termostati RTR 4 e RTZ 1
La regolazione apri/chiudi del termostato è in
grado di garantire una temperatura più
costante degli ambienti rispetto ad una
regolazione continua dell'impianto a pavimento.
Nota bene: sia il collettore sia il
servocomando devono essere montati in
verticale (barra della mandata in basso).
Inoltre termostati ambiente e servocomandi
devono essere coordinati con lo stesso
ambiente (quindi non c'è un ambiente
rappresentativo per tutti i circuiti)
I termostati ambiente oggi obbligatori per tutti
gli impianti a pavimento migliorano il grado di
comfort e contribuiscono al risparmio
energetico. L'impianto a pavimento a volte è
accusato di eccessiva inerzia e queste critiche
spesso derivano da esperienze negative con
impianti funzionanti senza regolazione
ambiente
È importante che il termostato sia installato in
una posizione non esposta al sole, lontano da
fonti di calore e da correnti d'aria. Anche angoli
privi di circolazione d'aria non sono indicati.
L'altezza ideale di montaggio: ca. 1-1,5 m
sopra il pavimento.
Collettore
Servocomando elettrico
Termostato ambiente
Morsettiera
Si distingue fra due tipi di termostati:
Termostato a 230V con cavo elettrico
Termostato (senza cavo) satellitare
Ambedue i modelli funzionano con i
servocomandi SAT 5 per cui sul collettore deve
essere presente un accesso alla corrente a
230V AC.
In questo modo può essere regolata la
temperatura di ambienti riscaldati solo a
pavimento e ambienti riscaldati sia a
pavimento sia a radiatori.
RTR 4 possiede una riconduzione termica che
permette una regolazione precisa e duratura
della temperatura sul livello impostato evitando
pericoli di oscillazione della temperatura. RTR4
evita altresì uno scostamento continuo della
temperatura consentendo il mantenimento a
lungo termine del livello di temperatura
impostato.
Per un funzionamento corretto il montaggio è di
importanza fondamentale.
I componenti principali della regolazione:
Per la regolazione della temperatura nei singoli
ambienti di norma è utilizzato il termostato
RTR 4. L'abbassamento notturno è affidato alla
regolazione climatica della caldaia.
La funzione del termostato RTZ 1 con orologio
programmatore è identica a RTR 4
Dati tecnici
SAT 5
Voltaggio
230 V AC
Tempo di apertura
circa 3 minuti
Tempo di chiusura
circa 3 minuti
Potenza
90 N
Potenza di mantenimento
2W
Cavo di collegamento
1m
Protezione elettrica
Con Varistor
Chiusura
In assenza di corrente
Altezza
47 mm
Diametro
43 mm
Codice.
17 51 10
Grazie all'orologio programmatore è possibile
programmare tempi di abbassamento della
temperatura in uno o più ambienti.
Schema di cablaggio RTR 4
[ 18 ]
Regolazione singoli ambienti
Morsettiera
La morsettiera KKL (installata sopra il collettore
HKV) permette un cablaggio elettrico perfetto
della regolazione del termostato ambiente.
Dati tecnici
RTR 4
Voltaggio
230 V AC 50/60 Hz
Collegamento
4 x 1,5
Corrente
10 A
Num. max. di servocomandi
10 unità/RTR
elettrici collegabili
Fascia di regolazione temp.
5 °C – 30 °C
Tolleranza
ca. 0,5 K
Fascia d'abbassamento
ca. 5 K (comandata da orologio esterno)
Grado di precisione
controllo termico
Dimensioni (lung. x larg. x alt.)
75 x 75 x 27
Colore
bianco
Codice
17 51 11
KKL-2
230 V AC
T 4 AH
3 x 1,5
50 W
insieme alla Basis
8 unità
2 unità
88 x 75 x 70
17 5132
L'utilizzo di moduli aggiuntivi KK-2 alla
morsettiera base KKL-1 non consente di
superare il numero massimo di 14
servocomandi collegabili.
Elemento base KKL-1
Schema di cablaggio RTZ 1
nero
blu
Altri termostati
marrone
nero
ponte
Schema di cablaggio RTR 4
marrone
marrone
Schema di cablaggio RTZ 1
blu
marrone
blu
N. max. di servocomandi
14 unità
elettrici collegabili
N. max. di RTR o RTZ 1
6 unità
Dim.i (lung. x larg. x alt.) 238 x 75 x 70
Codice
17 5131
Modulo aggiuntivo KKL-2
blu
KKL-1
230 V AC
T 4 AH
3 x 1,5
50 W
5 °C – 30 °C
lineare
2–7 K
continuo
160 x 80 x 36
bianco
17 51 12
blu
marrone
Dati tecnici
Voltaggio
Collegamento
Fusibile
Protezione di sovraccarico
RTZ 1
230 V AC 50/60 Hz
5 x 1,5
4A
10 unità/RTZ 1
Collegamenti possibili.
[ 19 ]
Regolazione satellitare
Regolazione ambiente in radiofrequenza
Il principale vantaggio della regolazione in
radiofrequenza è l'eliminazione di tutti i
collegamenti dal termostato ambiente al
servocomando elettrico.
Un altro vantaggio è la possibilità di cambiare
facilmente posizione al termostato ambiente e
di aggiungere anche in un secondo tempo
ulteriori termostati. Ogni termostato di
regolazione necessita di un proprio canale di
frequenza. È disponibile un ricevitore
monocanale oppure da 1 a 4 canali. Per
entrambi è utilizzato lo stesso termostato RFT.
Il termostato ambiente FRT
Il modulo di ricezione (FEM 1 o FEM 4) va
installato preferibilmente sopra il collettore e
collegato alla corrente 230 V-AC..
Si possono collegare più servocomandi al
modulo FEM 1. Al modulo FEM 4 è integrata
una morsettiera.
Dati tecnici
Modulo di ricezione FEM 1
Corrente di esercizio
230 V AC
Antenna
Interna
Uscita
Contatto pulito
Numero max di servocomandi
12 unità
Misure (lxbxh)
71x71x26
Colore
Bianco
Codice
175121
È una trasmittente monocanale a batteria con
funzione di abbassamento notturno. L'uso del
termostato è molto semplice.
Modulo di ricezione FEM 4
230 V AC
Interna
Contatto pulito
12 unità
372x57x52
Bianco
175122
Load
2
9
N
LN
Modulo di ricezione FEM 1
FRT
Batteria 2 x 1,5 V
Circa 3 anni
Continuo
Circa 10 minuti
Giorno/notte/
spento/riscaldamento
Abbassamento notturno con interruttore 2 o 4K
(mediante ponte)
Frequenza
433,92 MHZ
Modulazione di frequenza
FM
Antenna
Interna
Intervallo di
< 10 min. (i dati
trasmissione
sono inviati più volte)
Raggio d'azione
100 m linea d'aria
Misure (l x b x h)
75 x 75 x 29
Colore
Bianco
Codice N°
17 51 20
Schema di cablaggio FEM 1
Dati tecnici
Corrente di esercizio
Durata
Modo di regolazione
Intervallo di misurazione
Interruttore
Modulo di ricezione FEM 4
Alimentazione
Chiuso in assenza
di corrente
Schema di cablaggio FEM 4
[ 20 ]
Chiuso in assenza
di corrente
Chiuso in assenza
di corrente
Chiuso in assenza
di corrente
Collegamento radiatori
Collegamento radiatori
Con Systema 70 i radiatori sono collegati ad un
collettore centrale per ogni piano dell'edificio.
Fino ad una potenza di 2,5 kW si utilizza il tubo
DUO 17 AL, per potenze maggiori il tubo HKflex
14 AL. La distribuzione a stella comporta un
bilanciamento idraulico quasi totale delle varie
superfici scaldanti aumentando la sicurezza di
funzionamento e la qualità di regolazione delle
valvole termostatiche.
Nei piani in cui sono previsti solo radiatori, si
può evitare il pannello ed il tubo DUO di
collegamento può essere posato e fissato
direttamente sul pavimento grezzo.
Collegamento radiatore a parete
Systema 70 permette il collegamento di tutti i
modelli di radiatori. Il collegamento diretto non
necessita di raccordi dalla parete o dal
pavimento. Con questa tecnica si possono
effettuare tutti i tipi di collegamento di radiatori
sia dalla parete che dal pavimento.
Il collegamento dalla parete può essere
effettuato in modo unilaterale o bilaterale o
anche con radiatore con valvola termostatica.
Per andare incontro alle esigenze estetiche
delle moderne abitazioni è stato sviluppato un
sistema di collegamento radiatori di alta qualità
e dal gradevole design.
Collegamento radiatore con valvola integrata a
parete
Valvola termostatica
Il tubo interno in cui scorre l'acqua è collegato
direttamente alla valvola e solo un tubo
metallico di protezione è visibile dall'esterno.
Questo sistema permette il collegamento
diretto dalla parete evitando raccordi all'interno
della parete o nel massetto.
Collegamento radiatore con valvola integrata a
pavimento
[ 21 ]
Valvole
Valvola termostatica
Blocco valvole
Valvola di ritorno
Per la regolazione della temperatura ambiente
si utilizzano le valvole termostatiche ROTEX
collaudate da tanti anni di buon funzionamento.
Da più di vent'anni la ditta ROTEX produce
valvole termostatiche. Dal programma
produttivo sono state scelte per il Systema 70
le due valvole R ½" a squadro e
squadro/laterale.
Radiatori a valvola possono essere collegati
anche mediante uno speciale blocco valvole.
Per il collegamento del ritorno dal radiatore si
impiega una valvola di ritorno a squadro.
Utilizzando questa valvola si ottiene la stessa
distanza dal muro come con la valvola
termostatica. Anche con la valvola di ritorno il
tubo riscaldante viene collegato direttamente
all'interno della valvola. Il corpo è di ottone
cromato.
La vite della valvola è raggiungibile dopo aver
svitato il coperchio. Può essere regolata con un
normale cacciavite. La fascia di regolazione
comprende quattro giri interi (regolazione vedi
pag. 30).
Blocco valvole
Valvola a squadro
Set raccordi a pressione per blocco
valvole VK 12 / VK 14
Valvola squadro/laterale
Regolatore termostatico
Tubo metallico di protezione
Queste due valvole possono essere dotate di
tre differenti regolatori. Accanto ai regolatori
fissi possono essere impiegati anche regolatori
con sensore a distanza o regolatori
centralizzati. Tutti i tipi di regolatore possono
essere scambiati senza problemi fra di loro.
I regolatori ROTEX hanno sensori a liquido che
gli conferiscono proprietà regolatrici
particolarmente precise. La fascia di
regolazione è fra 5°C ed i 30°C con una
precisione di ± 0,5°C. I sensori a distanza ed i
regolatori centralizzati si utilizzano quando la
temperatura all'altezza della valvola del
radiatore non corrisponde alla temperatura
ambiente e quindi una regolazione diretta dalla
valvola non è possibile, come ad esempio
dietro a tende, rivestimenti o in caso di
convettori incassati.
Il collegamento del radiatore con il tubo
riscaldante è protetto dalla luce e da danni
meccanici da un tubo di protezione di metallo
nichelato lucido. Il tubo di protezione (diametro
15 x 1 mm per il tubo DUO 17 AL e 17 x 1 mm
per HKflex 14 AL) è fornito in lunghezze di 50
mm, 80 mm e 1 metro. Può essere tagliato in
cantiere secondo le necessità.
Valvola termostatica
[ 22 ]
Rosette
Per coprire l'attacco a terra o a muro sono
disponibili due tipi di rosette. La rosetta piatta,
tipo FR ed una rosetta universale, tipo UR. La
rosetta universale è variabile nel diametro (per
il tubo DUO e per il tubo HKflex) e in altezza
(15,30 e 40 mm).
Valvola di ritorno R ½"
Set raccordi a pressione KS 1 / KS 2
Collettore per radiatori
Per il collegamento di radiatori viene utilizzato
un collettore di ottone fuso nichelato. Ne
esistono tipi con due o tre uscite. Per il
collegamento di più di tre radiatori i singoli
moduli possono essere uniti insieme.
Dati tecnici
Dimensioni delle cassette a muro WEK
Attacco principale
R 1" maschio
u. R 1" femmina
Il corpo del collettore ha una filettatura R1"
maschio e una R1" femmina. Le singole uscite
hanno una filettature R ¾" maschio con cono
per il collegamento con raccordi ad anello MV
12 e MV 14.
Per il collettore dei radiatori è disponibile una
cassetta a muro speciale (WEK 50/55/60) con
staffa di fissaggio
Attacco raccordi
R3/4" maschio
Interasse raccordi
50 mm
HAV
Materiale
Pressione di collaudo
10 bar
Misure fornite
2 e 3 uscite
Guarnizione dei
collegamenti
o-ring
Rispettivi set di raccordi
ad anelli
Tipo
Ottone fuso
Tubo DUO e MV 14
per tubo HK
WEK 50
WEK 55
WEK 60
Lunghezza
310
465
615
Altezza
360
360
360
Altezza nicchia
495
495
495
Profondità
90/140
90/140
90/140
N° max di
circuiti con
rubinetto
3
6
9
4
7
10
Senza rubinetto a sfera
Set raccordi a pressione per collegamento radiatori
Sul collettore si può
montare una valvola a
sfera, tipo KH, nella
quale sia il dado
pressatreccia che il
rubinetto a sfera
hanno filettature R 1"
HAV
femmina.
Dati tecnici
per tubo DUO 17 e
tubo DUO 17 AL
Collegamento a
per tubo
HKflex 14 AL
Tubo DUO
Tubo HK
Collett. radiatori HAV
MV 12
MV14
Chiusino
Valvola termostatica
KS 1
KS 2
Tubo met. di prot.
Valvola di ritorno R ½"
KS 1
KS 2
Tubo met. di prot.
Valvola di ritorno ½" x ¾"
KS 1
KS 2
Tubo met. di prot.
Gruppo valv. d'arresto
VK 12
VK 14
Tubo met. di prot.
Cassetta a muro per HAV
Per l'inserimento nel muro del collettore per
radiatori si utilizza una cassetta a muro
speciale. Questa si distingue per la minore
profondità e la minore altezza. Con le cassette
164
114
90-140
15
min 80
40
Rispett. accessori
a muro di tipo WEK 50 - 60 il collettore HAV
può essere montato anche in muri poco spessi.
La cassetta è di lamiera d'acciaio zincato. Lo
sportello e l'incastellatura di sostegno sono
laccati bianchi. Per il montaggio la cassetta
viene appoggiata direttamente sul pavimento
grezzo ed inserita nella nicchia predisposta per
il collettore. Nella cassetta è già installato il
supporto metallico per il collettore di ottone. La
fornitura comprende anche due riduttori con
valvole di sfiato.
min 80
min 135
Raccordi a pressione
50
76
Per il collegamento del
tubo DUO e del tubo
HKflex al radiatore e al
rispettivo collettore
sono stati sviluppati
speciali raccordi a
pressione. Systema
70 è essenzialmente
MV 12 e MV 14
strutturato in modo
che in nessun punto nel pavimento o nel muro
si trovino raccordi. I tubi riscaldanti vengono
collegati direttamente al collettore e allo
valvole dei radiatori.
[ 23 ]
Calcolo del riscaldamento a pavimento
Di seguito saranno illustrate le basi del calcolo
termotecnico di Systema 70. Per calcoli
approssimativi del riscaldamento a pavimento si
possono utilizzare i valori indicati nelle tabelle
allegate. Valori esatti si possono invece
determinare con ausilio delle curve di resa.
I valori di resa del riscaldamento a pavimento si
basano sui risultati dell'esame termotecnico
secondo EN 1264 per:
Systema 70
7 F 029
Systema 70 secco
7 F 036
e Systema 70 Industria 7 F 041
Il controllo è stato eseguito dall'Università di
Stoccarda, IKE, reparto riscaldamento, aerazione,
tecnologia climatica guidato dal Prof. Dr. lng. H.
Bach. Base del calcolo è il fabbisogno termico
secondo DIN 4701.
superfici riscaldanti come radiatori, convettori o
simili.
Nel caso in cui le superfici del pavimento
vengano coperte completamente dai mobili,
l'emissione termica in queste zone si riduce.
I mobili non rappresentano una costante fissa e
la riduzione dell'emissione termica è di solito
relativamente bassa, per cui di norma non si
tiene conto dei mobili per il calcolo. In casi
estremi (oltre il 50%) le superfici coperte
dovrebbero essere valutate per un 50% di
diminuzione della resa.
In caso di richiesta di impianto a pavimento e
radiatori è consigliato l'utilizzo di Systema 70
per la facile combinazione di riscaldamento a
pavimento e radiatori.
Il calcolo dell'emissione termica secondo EN
1264: sistemi di riscaldamento a pavimento e
componenti, parte 3.: resa termica e calcolo.
Calcolo della portata d'acqua
Dal fabbisogno termico normale Qfabb.ter.nor., di
ogni ambiente deve essere detratto il flusso
termico verso l'ambiente sottostante Qflus.amb.sott..
Si ottiene così il bisogno di calore corretto
Qfabb.ter.nor.,pav.:
Qfabb.ter.nor.,pav.= Qfabb.ter.nor. – Qflus.amb.sott..
Per calcolare il fabbisogno termico specifico
qfabb.ter.spec. si divide questa quantità di calore
per la superficie del pavimento Apav.
qfabb.ter.spec. =
qfabb.ter.spec.
Qfabb.ter.nor.,pav
A
Qfabb.ter.nor., pav.
Apav
in W/m2
in W
in m2
Scelta dell'interasse di posa
Per questo calcolo dovrebbe essere noto il tipo
di rivestimento del pavimento. Se non è noto, sì
presume una resistenza alla conduttività
termica di ROB = 0,1 m2 K/W (corrispondente
ad una moquette di medio peso). Per la scelta
dell'interasse di posa si usano le curve di resa.
Partendo dall'interasse più grande possibile si
verifica se il punto d'intersezione del fabbisogno
termico con la curva di resa indicata dal
rivestimento del pavimento si trova al di sotto
della linea limite. Se si, questo interasse può
essere scelto, se no si ripete la stessa prova
per l'interasse successivo (più piccolo), ecc.
Se non è possibile soddisfare il fabbisogno
termico con nessun' interasse, occorre
prevedere una zona ad interasse più fitto sui
muri esterni. Nel caso che la resa non sia
ancora sufficiente si devono aggiungere altre
[ 24 ]
Dal punto di calcolo ottenuto nel diagramma di
resa si può rilevare l'aumento di temperatura
'T mezzo scald. sulla linea inferiore in K (Kelvin).
Sommando ad esso la temperatura
dell'ambiente T temp.amb. , si ottiene la necessaria
temperatura media dell'acqua T t.m.a .
La potenza termica complessiva Qcirc. che deve
essere raggiunta dall'acqua del circuito si
compone della potenza termica verso l'alto Qpav.
più quella verso l'ambiente sottostante Qflus.amb.sott..
QU sta fra il 10 e 15%. Per semplificare si
calcola il 15%. La portata d'acqua nel circuito è:
.
Vport.=
1,15 · Qpav. · 3600
4180 · (T mandata - T ritorno)
Regolazione idraulica
Si ottiene la lunghezza del tubo di un circuito
moltiplicando la superficie del circuito con la
quantità di tubo dell'interasse di posa:
Lcirc. = Acirc. · Tcirc. Acirc. in m2
Tcirc. in m/m2
Lcirc. in m2
Si aggiunge due volte la lunghezza del
collegamento Lcoll. dal collettore all'ambiente da
riscaldare:
Lcirc.tot. = Lcirc. + 2 · Lcoll.
Dal diagramma della perdita di carico si
ottiene, per la portata dell'acqua Vw calcolata,
la perdita di carico per metro di tubo
riscaldante. Moltiplicando per la lunghezza
complessiva del tubo del circuito Lcirc.tot. si avrà
la perdita di carico totale:
'prit., tot. = RL · Lcirc.
Questa perdita di carico deve essere
necessariamente inferiore alla prevalenza della
pompa scelta, altrimenti si deve provvedere ad
una ulteriore divisione dei circuiti di
riscaldamento. La valvola regolatrice del
collettore di ritorno deve ora essere regolata in
modo che la somma della perdita di carico del
circuito e la perdita di carico dalla valvola
regolatrice siano pari alla perdita di carico
complessiva al collettore 'pcollett..
'pvalvola.rit. = 'p collett.. – 'prit.collet., tot.
perciò:
Vport. |
Se il pavimento è più grande dei limiti
sopraindicati, la superficie del pavimento deve
essere suddivisa per due o più circuiti.
Qpav.
(T mandata — T ritorno)
Qpav.
in W
T mandata — T ritorno in K
Vport.
in l/h
Per limitare a perdita di carico è utile non
superare la lunghezza di 8O m del tubo
riscaldante con Systema 70. Questa lunghezza
massima indica per i singoli interassi di posa i
limiti delle superfici di ogni circuito:
Per la lunghezza dei collegamenti si calcola
2 x 5 m.
Superficie massima per circuito
Interasse di posa
con Systema 70
150 mm
10,5 m2
225 mm
16,0 m2
300 mm
21,0 m2
375 mm
26,0 m2
Dal diagramma di perdita di carico per la
valvola di ritorno si sceglie la linea più vicina al
punto di funzionamento calcolato.
Vaso di espansione
Seguire le indicazioni di DIN 4807 per evitare
infiltrazioni di ossigeno nell'impianto causati da
maldimensionamento o errato montaggio del
vaso di espansione.
Il tubo riscaldante è ricoperto da uno strato con
barriera ossigeno (secondo DIN 4729).
Attraverso le pareti del tubo non passano che
quantità minime di ossigeno nell acqua
riscaldante per cui la corrosione delle parti in
ferro contenute nell'impianto è praticamente
esclusa.
Calcolo dei radiatori
Con Systema 70 possono essere utilizzati tutti i
tipi di radiatori. Perciò è possibile scegliere fra
una vasta gamma di prodotti di forma e colore
diversi.
Quando non è possibile soddisfare il fabbisogno
termico normale di ogni stanza con il
riscaldamento a pavimento è necessario
compensare la differenza con radiatori. Se per
la marca di radiatore che si intende scegliere
esistono tabelle di resa per le temperature
70/55, il radiatore può essere scelto
direttamente su questa base. Se però esiste
soltanto la tabella per la resa normale, prima di
scegliere il radiatore si deve calcolare quanto
segue:
Qrad,n = Qfabb.ter.nor.,t · 1,57
(Qfabb.ter.nor.: resa di calore normale con 90/70
4701 Qfabb.ter.nor.,t : fabbisogno termico normale di un
ambiente)
Questo nostro calcolo si basa su una
temperatura di mandata di 700C, un
differenziale di 15 K ed un coefficiente di resa
del radiatore di n = 1,3. Fino ad una resa del
2,5 kW (pari ad una resa normale di 3,9 kW) il
radiatore viene collegato con il tubo DUO. Per
corpi riscaldanti maggiori fino ad un massimo
di 3,9 kW (resa normale di 5,2 kW) si utilizza il
tubo HKflex (21/14 x 2 nel tubo corrugato).
Per radiatori con collegamento monotubo si
può calcolare una riduzione della resa globale
del 5%.
Bilanciamento idraulico dei collegamenti
ai radiatori
Con il differenziale di 15K si può calcolare
direttamente dalla potenza del radiatore Qrad. la
portata d'acqua:
Si sceglie la linea più vicina a questo ponte e si
procede alla regolazione idraulica con il numero
di giri da essa indicato
Q. rad · 3600
.
V rad =
4180 · 15
.
.
= Q rad · 0,057 con Q rad in W
.
e V rad in l/h
.
Con V rad si può determinare dal
diagramma della perdita di carico
per il tubo riscaldante la perdita
di carico riferita ad 1 m di tubo.
Moltiplicando per la lunghezza
totale delle vie di mandata e
ritorno si ottiene la perdita di
carico totale nei tubi:
Stanza 2
Stanza 1
'ptubo. = RL · (Lmandata + Lritorno)
La pressione differenziale che si
sviluppa nella zona delle valvole
dei radiatori risulta dalla
pressione differenziale al
collettore meno la perdita di
carico dei tubi di congiunzione:
Stanza 3
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Calcolo in combinazione di riscaldamento a pavimento e radiatori
Piano terra Stanza 1
Qfabb.ter.nor.,t=1368W, rivestimento: piastrelle (0,02)
Apav. = 18 m2
Zona esterna
Aperim. = 4 m2
Int. posa 150
qperim. = 125 W/m2
Qmezz.scald.,perim. = 500W
Zona soggiorno
Asoggiorno = 14 m2
Int. posa 300
qsoggiorno = 62 W/m2
Qmezz.scald.,soggiorno=868W/m2
V. = 33 l/h
V. = 57 l/h
Stanza 4
'prad.= 'pcoll.- 'ptubo.
Qrad.,n,monotubo = Qfabb.ter.nor.,t · 1,65
Per combinare diversi corpi riscaldanti si
devono determinare per prima cosa le
percentuali di resa. Come divisione normale
consigliamo di coprire il fabbisogno termico per
il 60% con il riscaldamento a pavimento ed il
40% con i radiatori. Moltiplicando le parti con il
normale fabbisogno termico di una stanza si
Questa pressione differenziale deve essere
equilibrata nella valvola termostatica e nella
valvola di ritorno. Per determinare il
posizionamento preliminare della valvola di
ritorno si disegna il punto nel rispettivo
diagramma della perdita di carico della valvola
di ritorno.
Caldaia A1
US 150
Pompa di circolazione
Valvola a tre vie
Valvola di by-pass
Vaso di espansione
Sonda esterna
Mandata collettore
Ritorno collettore
ottengono le rese dei singoli corpi scaldanti.
Queste si calcoleranno poi ognuna
singolarmente per il riscaldamento a pavimento
e per i radiatori. Un minimo
sovradimensionamento del radiatore può
influenzare positivamente il comportamento
della regolazione di tutto il sistema.
Piano terra Stanza 2
Qfabb.ter.,t=1720 W, rivestimento: sughero (R1,B = 0,1m K/W)
2
Apav. = 23 m2
Riscaldamento a pavimento (60%) Radiatori (40%)
Qpav. = 1032 W
Qrad. = 688 W
q = 45 W/m2
Qrad.,n = 1080 W
Int. posa 300
V. rad. = 40 l/h
V. = 68 l/h
Piano terra Stanza 4
Qfabb.ter.nor. = 1500 W
2 Radiatori con ciascuno
Qrad = 750 W
Qrad,n = 1178 W
V. = 43 l/h
[ 25 ]
Tabelle di resa Systema 70, Systema 70 secco
Tabella di resa sistema umido Systema 70 DIN/EN Reg. N° 7 FO 29
Temp. ambiente in °C
Rivestimento RO,B in m2 K/W
Temperatura.
di mandata °C VA
75
150
50
225
300
75
150
55
225
300
75
150
60
225
300
75
150
70
225
300
20 °C
0,1
0,15
0,00
0,05
Sup. (massetto)= 45mm
22 °C
0,1
0,00
0,05
0,15
100
68
50
39
125
84
63
49
149
101
75
58
196
132
98
77
Emissione termica in W/m2 con differenziale di (Tmand. – Trit.) = 15 K
80
66
57
91
73
60
52
81
57
50
44
62
52
45
40
55
44
39
35
46
40
36
32
41
35
32
29
36
32
29
27
32
100
83
71
115
92
76
65
106
71
62
55
78
66
57
51
71
55
49
44
58
50
45
41
53
44
40
37
45
40
37
34
41
119
99
84
139
111
92
79
130
85
74
65
94
79
69
61
88
65
58
53
70
61
54
49
65
52
48
44
55
49
44
41
51
156
130
111
187
149
124
106
177
112
97
86
126
106
92
82
120
86
77
69
94
82
73
66
89
69
63
58
73
65
60
55
69
Tabella di resa sistema Systema 70 secco DIN/EN Reg. N° 7 FO 36
Temp. ambiente in °C
Rivestimento RO,B in m2 K/W
Temperatura.
di mandata °C VA
150
50
225
300
150
55
225
300
150
60
225
300
150
70
225
300
0,00
57
41
31
71
52
39
84
62
46
111
81
61
0,05
20 °C
0,1
0,15
0,00
0,05
0,00
0,05
24 °C
0,1
0,15
65
46
36
28
84
60
46
37
103
74
57
45
141
101
77
62
54
40
32
26
70
52
41
34
86
64
51
41
117
88
69
57
46
36
29
24
60
46
37
31
74
57
46
38
101
78
63
52
Sup. (massetto)= 25 mm
22 °C
0,1
0,15
0,00
Emissione termica in W/m2 con differenziale di (Tmand. – Trit.) = 15 K
50
45
41
52
45
41
38
46
37
35
33
38
34
32
30
34
28
27
26
28
26
25
23
25
62
57
52
65
57
52
48
60
47
44
41
48
43
40
37
44
35
34
32
36
33
31
29
33
74
67
61
79
69
63
57
73
56
52
48
58
52
49
45
54
42
40
38
43
40
38
36
40
98
89
81
106
93
84
77
100
73
68
64
77
70
65
61
73
56
53
50
58
53
50
48
55
0,05
40
30
23
53
40
30
65
49
37
88
66
50
24 °C
0,1
37
28
22
48
37
28
59
45
35
80
62
48
0,15
34
26
21
44
34
27
54
42
33
73
58
45
I dati sui rendimenti sono stati rilevati dalle pagine 27 e 28. Non sono state considerate
le temperature massime di superficie di 29°C/35°C.
Valore di riferimento: con circa 100 W/m2 si supera la temperatura media della
superficie di 29°C.
Rivestimenti del pavimento RO,B in m2 K/W
0,00
0,05
0,1
0,15
=
=
=
=
piastrelle
PVC, Linoleum
moquette di 6mm
moquette di 11 mm
Interasse di posa e quantità di tubo
VA
VA
VA
VA
75
150
225
300
=
=
=
=
13,0 m/m2
6,7 m/m2
4,4 m/m2
3,3 m/m2
lunghezza massima del circuito 80 m
Superficie massima del circuito
Interasse di posa
con Systema 70
VA
VA
VA
VA
[ 26 ]
75
150
225
300
=
=
=
=
5,3 m2
10,5 m2
16,0 m2
21,0 m2
Esempio Systema 70
Temperatura ambiente
Rivestimento moquette
Temperatura di mandata
Emissione termica di progetto
20°C
0,1m2 K/W
70°C
60 W/m2
Letture:
Interasse di posa
Emissione termica
300 mm
63 W/m2
Cur ve di resa di Systema 70 (sistema umido)
RO,p = 0,00
RO,p
200
Interasse di posa 75 mm
0,05
Limite zone perimetrali
(Tpav,max - Ta)= 15K
0,10
150
Emissione termica in W/m2
Emissione termica in W/m2
200
Interasse di posa 150 mm
0,00
150
0,15
0,05
Limite zone di soggiorno e bagni
(Tpav,max - Ta) = 9K
0,10
Limite zone di soggiorno e bagni
(Tpav,max - Ta) = 9K
100
0,15
100
Grenzlinie Aufenthaltszonen
und B der (T F,max -
Grenzlinie Aufenthaltszonen
und B der (T F,max -
50
50
in
in
m 2K
W
0
0
10
20
30
40
m 2K
W
0
50
0
Aumento medio della temperatura del mezzo riscaldante 'T L.r. in K
RO,p
Interasse di posa 225 mm
20
30
40
50
Aumento medio della temperatura del mezzo riscaldante 'T L.r. in K
150
RO,p
200
Emissione termica in W/m2
Emissione termica in W/m2
200
10
Interasse di posa 300 mm
150
0,00
Limite zone di soggiorno e bagni
(Tpav,max - Ta) = 9K
100
0,05
Limite zone di soggiorno e bagni
(Tpav,max - Ta) = 9K
100
0,10
0,15
Grenzlinie Aufenthaltszonen
und B der (T F,max -
50
0,00
Grenzlinie Aufenthaltszonen
und B der (T F,max -
0,05
0,10
0,15
50
in
in
m 2K
W
0
0
10
20
30
40
50
Aumento medio della temperatura del mezzo riscaldante 'T L.r. in K
[ 27 ]
m 2K
W
0
0
10
20
30
40
50
Aumento medio della temperatura del mezzo riscaldante 'T L.r. in K
[ 27 ]
Curve di resa di Systema 70 secco
RO,p
Interasse di posa 150 mm
150
RO,p
200
Emissione termica in W/m2
Emissione termica in W/m2
200
Interasse di posa 225 mm
150
0,00
0,05
0,10
100
0,15
Limite zone di soggiorno e bagni
100
0,00
(Tpav,max
- Ta) = 9K
Grenzlinie
Aufenthaltszonen
und B der (T F,max -
0,05
0,10
0,15
Grenzlinie Aufenthaltszonen
zone di soggiorno e bagni
und B der (T F,maxLimite
(Tpav,max - Ta) = 9K
50
50
in
in
m 2K
W
0
0
10
20
30
40
0
50
Aumento medio della temperatura del mezzo riscaldante 'T L.r. in K
Emissione termica in W/m2
200
RO,p
Interasse di posa 300 mm
150
100
Grenzlinie Aufenthaltszonen
und B der (T F,max -
Limite zone di soggiorno e bagni
(Tpav,max - Ta) = 9K
0,00
0,05
0,10
0,15
50
in
m 2K
W
0
0
10
20
30
40
50
Aumento medio della temperatura del mezzo riscaldante 'T L.r. in K
[ 28 ]
m 2K
W
0
10
20
30
40
50
Aumento medio della temperatura del mezzo riscaldante 'T L.r. in K
Cur ve caratteristiche dei tubi e collettori
Posizionamento
Perdita di carico in kPa
Diagramma delle perdite di carico per il
collettore QuickFix ai diversi numeri di
riferimento della valvola di ritorno
Portata in l/h
Perdita di carico lineare in Pa/m
Velocità di flusso in m/s
Portata in l/h
Temperatura media della superficie del pavimento
Dipendenza della resa termica (secondo curva di base
DIN 4725 T2)
Temperatura media della superficie del pavimento in °C
(con 20°C di temperatura ambiente)
Perdite di carico lineari dei tubi 12, 14 e 18 mm
Emissione termica media in W/m2
[ 29 ]
Curve caratteristiche termostati e detentori
6
6
5
5
4
4
3
3
2
2
10000
9
8
7
6
100
9
8
7
6
5
5
4
4
3
3
2
2
10
3
2
4 5 6 7 8 10
2
3 4 5 6 7 8 100
2
3
Perdita di carico in Pa
(10 Pascal ~ 1 mm WS ~ 0,1 mbar)
Perdita di carico in mbar
Diagramma di flusso per radiatori con valvola termostatica integrata
Preregolazione 0,5 1
2
3
4
5
6
7
8*
P-Band 2 K
0,03 0,06 0,12 0,18 0,23 0,28 0,33 0,38 0,41
Valore kvs
0,03 0,06 0,12 0,18 0,25 0,32 0,38 0,44 0,51
* impostato in fabbrica
1000
4
Portata in kg/h
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
20
30
50
60
70
4
3
80
2
90
100
30
40 50
70
100
200
300
400 500
Portata in l/h
[ 30 ]
0
40
10
9
8
7
6
5
1
Diagramma di regolazione per blocco valvole
Parte di radiatori in %
Perdita di carico in kPa
Diagramma delle perdite di carico per la combinazione valvola
termostatica/detentore con una tolleranza per la valvola
termostatica di 2 K. Curve caratteristiche per varie
impostazioni.
Numero di giri
0,5
1 234
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
4
4,5
Numero di giri dalla posizione „chiuso“ verso sinistra
Progettazione computerizzata
Montaggio
Per la progettazione termotecnica del Systema
70 è stato sviluppato uno speciale programma
computerizzato. Con questo programma è
possibile calcolare l'intero impianto di
riscaldamento di un edificio con Systema 70.
Per eseguire i calcoli sono necessarie alcune
indicazioni basilari:
Preparazione
Il progettista determina le condizioni di umidità
dell'edificio e le misure necessarie ad evitare
infiltrazioni di umidità residua dal pavimento.
Queste misure devono essere eseguite nel
rispetto delle norme DIN 18195 "Isolamenti di
edifici". I lavori di intonacatura devono essere
completati.
L'intonaco delle pareti deve essere eseguito
fino al solaio portante (solaio in calcestruzzo o
legno).
– Tipo di costruzione (edificio adibito ad
abitazione, uffici, ecc.)
– Planimetria
– Progetto di costruzione (piante dei piani e
sezioni)
– Struttura delle pareti (materiali, spessore
strati)
Calcolo del materiale per impianto a pavimento
– Temperature desiderate nei singoli ambienti
– Rivestimenti previsti per i pavimenti
(eventualmente resistenza alla conduzione del
calore)
– Tipo di corpi scaldanti dei singoli ambienti
(riscaldamento a pavimento, radiatori,
combinazione riscaldamento a
pavimento/radiatori)
– Posizione del collettore dei circuiti riscaldanti
Con l'ausilio di queste indicazioni l'impianto
viene dimensionato secondo le norme vigenti e
le regole tecniche. È compreso il calcolo del
fabbisogno termico secondo DIN 4701 e il
calcolo di tutti i corpi riscaldanti. Nello stesso
tempo viene calcolata l'interasse di posa ed i
numeri di riferimento, necessari per il
bilanciamento idraulico dal collettore. Con il
programma è possibile redigere direttamente
capitolati d'appalto.
Bilanciamento dell'impianto a pavimento
Progetto calcolato con HT 2000
La superficie portante deve essere adatta alla
costruzione dell'impianto di riscaldamento a
pavimento e al suo peso. Altezza e livello della
superficie devono rispettare le norme DIN
18202, tabella 2 e 3, riga 2. Per verificare
l'altezza della superficie portante, della sezione
di impianto a pavimento e dello spazio per i
tubi di collegamento in ogni stanza va
effettuato un controllo del livello.
Per eseguire questo calcolo si parte da un
punto di riferimento in altezza determinato dal
progettista o dal costruttore. Tubi di
collegamento, elettrici o simili posati sul
pavimento grezzo devono essere fissati. Poi si
deve ricostruire il piano sul quale poi
appoggiare lo strato di isolamento. In fase di
progettazione si deve tenere conto di questo
spazio. Non utilizzare materiali di riempimento
sabbiosi!
Se è richiesto un pavimento in pendenza ad
esempio nei bagni, l'inclinazione (>1,5%) deve
essere ottenuta con uno strato di materiale (ad
es. malta calcina) posto sopra il solaio di base
perché il massetto al contrario deve avere lo
stesso spessore in ogni punto.
Fughe presenti nell'edificio devono avere
larghezza e bordi regolari, devono essere diritte
e seguire il giusto punto di fuga. Le fughe
dell'edificio devono essere riprodotte anche
nello strato di isolamento e nel massetto. Il
pavimento portante deve apparire asciutto e
pulito.
Dati per la posa in opera
Calcolo singoli ambienti
[ 31 ]
Montaggio
Strati isolanti
Nota bene: in caso di utilizzo di PVC o
materiali isolanti contenenti solventi lo
strato di polistirolo deve essere protetto
da una pellicola di polietilene per evitare
che le sostanze solventi distruggano il
polistirolo.
Eventuali pannelli isolanti supplementari posti
sotto alle piastre sistema devono essere posati
ben uniti. Le piastre sistema vengono posate in
modo sfalsato rispetto alle piastre aggiuntive.
È importante che non siano posati isolamenti
acustici sotto alle piastre Basis. Secondo DIN 18
560, parte 2 la comprimibilità di tutti gli strati
isolanti è limitata a 5 mm.
Posa in opera delle piastre standard
Nastro perimetrale
Le piastre sistema vengono posate o
direttamente sulla base portante oppure sopra
una
base preparata appositamente contro l'umidità.
Si iniziano i lavori di posa in opera
delle piastre dal lato destro della stanza. Per un
migliore orientamento, sulle nocche è impressa
una “A” che indica l'inizio della posa.
Il nastro perimetrale deve essere applicato
senza interruzioni lungo i muri circostanti,
attorno alle aperture per le porte e attorno ad
eventuali colonne. La pellicola PE che si trova
sulla striscia deve essere sul lato rivolto verso
la stanza. Chiodi per fissaggio devono essere
piantati sotto la pellicola PE per non creare
ponti acustici fra la struttura dell'edificio ed il
pavimento. Le parti sporgenti della striscia
devono essere tagliate soltanto dopo i lavori di
rifinitura. La fuga del battiscopa deve essere
poi riempita con materiali elastici.
Si inizia la posa sistemando il primo pannello con
l'angolo contrassegnato da una "A" nell'angolo
destro della stanza.
La lamina di copertura grigia sporge in due lati di
qualche centimetro oltre il bordo del pannello
bianco per agevolare il collegamento fra le
piastre creando una superficie unita che evita
efficacemente le infiltrazioni di massetti anche
molto liquidi.
Per migliorare l'appoggio, alle piastre che vanno
sistemate contro la parete si taglia la
scanalatura. I ritagli delle piastre saranno
utilizzati sulla parete opposta.
Il fissaggio delle piastre fra di loro avviene
mediante sei incastri a coda di rondine. Se
necessario le piastre possono essere facilmente
tagliate con un coltello a lama seghettata.
[ 32 ]
Posa delle piastre Protect
Copertura dello strato isolante
Il montaggio delle piastre Protect, semplice e
pratico, può essere eseguito direttamente sul
solaio o sopra uno strato isolante
supplementare. Il fondo del solaio deve essere
sufficientemente solido, asciutto e pulito. Dopo
la posa del nastro perimetrale si sistemano
lungo le pareti le strisce di polistirolo in
dotazione con ogni scatola di pannelli Protect. Le
strisce sostengono la parte sporgente di lamina
di Styropor che va posata contro il muro.
La copertura dello strato isolante secondo DIN
18 560 parte 2 ha il compito di evitare
l'infiltrazione di umidità proveniente dal
massetto. Questa copertura non è necessaria
con l'impianto di riscaldamento a pavimento
ROTEX perché sia il materiale che la costruzione
escludono infiltrazioni di umidità dal massetto
negli strati isolanti.
Posa in opera dei tubi riscaldanti
Isolamento acustico
Esempi di posa
L'isolamento acustico di un edificio ha una
notevole influenza sul comfort abitativo per cui
è necessario al momento della costruzione di
un edificio progettare e realizzare un buon
isolamento acustico.
Un massetto liquido, con o senza
riscaldamento a pavimento, migliora
l'isolamento acustico del solaio riducendo la
trasmissione dei rumori attraverso la struttura
cementizia del pavimento. Devono inoltre
essere rispettate le norme DIN 4109.
Il miglioramento dell'isolamento acustico
ottenuto anche evitando ponti acustici,
dipende da una esecuzione accurata dei lavori.
L'isolamento deve essere eseguito su tutto il
piano di lavoro. I materiali di isolamento
acustico (ad es. le piastre PST) servono anche
come isolamento termico. Bisogna tenere
presente che non tutti i materiali di isolamento
termico sono adatti all'isolamento acustico.
Le norme vigenti sull'isolamento termico sono
determinate da DIN 4109. Nella tabella 3 sono
contenute le norme sull'isolamento da rumori
provenienti da altre unità abitative o altri settori
di lavoro in varie tipologie di edifici che
riguardano anche il riscaldamento a pavimento.
Posa forma concentrica
Posa in opera del tubo
I tubi devono essere maneggiati con cura.
Devono essere protetti dal sole, da oli, grassi e
vernici. È quindi opportuno togliere l'imballaggio
soltanto poco prima della posa in opera.
Durante la posa del tubo DUO non si deve
superare la curvatura massima di 5x dR = 60
mm.
Zona perimetrale e zona di soggiorno con due circuiti separati
Entrambi con posa concentrica.
Quando tutti i radiatori sono collegati si
procede alla posa in opera del riscaldamento a
pavimento. L'estremità del tubo viene collegata
alla mandata del collettore. Poi il tubo viene
portato fino al locale da riscaldare ed inserito
fra le nocche delle piastre secondo l'interasse
di posa calcolato. Si deve prestare attenzione a
non danneggiare il bordo superiore delle
nocche in modo da poter assicurare il
bloccaggio del tubo. Perciò è opportuno portare
scarpe senza tacco (ad es. scarpe da
ginnastica) durante il lavoro.
Combinazione riscaldamento a pavimento e radiatori.
[ 33 ]
Massetti
nastro perimetrale posato lungo tutte le
strutture verticali (pareti, colonne, tubi,
scale…) evita questo contatto. Il nastro deve
permettere un movimento di 5 mm.
Danni ai tubi
Messa in pressione dell' impianto
Tubi difettosi devono essere sostituiti. Il tubo PE-X
non può essere né incollato né saldato. Se un
tubo viene danneggiato, ad esempio durante la
realizzazione del massetto, e non esiste la
possibilità di sostituirlo, si può riparare il tubo
eliminando la parte danneggiata e ricollegando le
due estremità con un bicono. È opportuno che
questo punto del tubo sia raggiungibile per
eventuali controlli. Raccomandiamo di non coprire
il punto con il massetto ma di installare una
scatola di protezione con coperchio.
Dopo la posa in opera dei tubi l'impianto deve
essere riempito d'acqua e spurgato.
L'impianto installato e riempito deve essere
sottoposto ad una prova di pressione di circa 6
bar che deve essere mantenuta per 24 ore.
Nota bene:
Non inserire mai raccordi in prossimità di una
curva.
Il collegamento al collettore
Nella zona vicino al collettore i tubi sono
sistemati in modo più stretto rispetto a quanto
calcolato per i singoli circuiti di riscaldamento.
Per evitare il surriscaldamento di questa zona i
tubi devono essere dotati di un isolamento
termico supplementare mediante inserimento in
un tubo corrugato. IL tubo DUO inserito nel tubo
corrugato può essre fissato sulla piastra con le
clips fissatubo.
Prima di sistemare il massetto tutti i raccordi
devono essere ricontrollati.
Punti per la misurazione dell'umidità
Per verificare se il pavimento è pronto per la posa
del rivestimento si deve determinare l'umidità
residua contenuta nel massetto.
Si devono determinare almeno tre punti su una
superficie di 200 m2 in cui il grado di umidità del
pavimento a malta è presumibilmente maggiore.
Per la misurazione serve uno spazio di circa 18 x
18 cm. Il punto ideale potrebbe essere ad
esempio il centro di un stanza. Il punto di
misurazione deve essere distante almeno 10 cm
(diametro 20 cm) dai tubi riscaldanti più vicini. Si
misura l'umidità e si segna il valore in una piantina
da consegnare al progettista.
Massetti e distribuzione calore
Nel riscaldamento a pavimento il massetto non
è solo la parte che distribuisce il carico ma
anche la superficie addetta alla distribuzione
del calore. Nella maggior parte dei casi questo
strato è realizzato in cemento ma cresce la
percentuale di massetti liquidi in solfato di
calcio.
L'intera costruzione è chiamata "massetto
galleggiante". Le norme DIN 18 560 parte 2 per
massetti galleggianti contengono le regole per
la realizzazione dei massetti galleggianti per
riscaldamento a pavimento.
"Galleggiante" significa che il massetto non ha
contatti con la struttura muraria dell'edificio. Il
[ 34 ]
Il nastro perimetrale non deve essere
tagliato prima che la posa del
rivestimento non sia completamente
conclusa. Solo dopo può essere tagliato.
Il nastro perimetrale serve anche ad evitare la
creazione di ponti acustici. Il nastro perimetrale
crea fughe perimetrali che fungono anche da
fughe di dilatazione.
Riscaldandosi il massetto si dilata e la fuga
perimetrale compensa questa dilatazione in
tutti i lati senza problemi.
Lo spessore nominale del massetto dipende
dal carico statico e dal materiale usato per il
massetto.
Massetti per riscaldamento
Massetti per il riscaldamento a pavimento non
si distinguono da massetti normali, possono
essere realizzati in cemento o solfato di calcio
(ad es. anidrite) dalla classe di solidità 20 in su.
Massetti liquidi in cemento o solfato di calcio
sono adatti ai sistemi di riscaldamento a
pavimento umidi di ROTEX.
Massetti di cemento
Il massetto cementizio al momento della posa
deve avere una consistenza morbida. La
plasticità del materiale può essere aumentata
notevolmente utilizzando l'additivo Estrolith H.
La copertura dei tubi deve essere spessa
almeno 45 mm. Un'eccezione è l'uso di
materiali speciali come il cemento con additivo
Estrotherm S. Con l'uso di questo additivo lo
spessore dello strato di copertura può essere
ridotto fino a 30 mm. Con l'uso di ZE 20 o AE
20 ed una copertura di 45 mm i carico mobile
consentito è di 1,5 kN/m2.
La stessa capacità di carico si ha con un
pavimento di cemento ZE 30 più Estrotherm S.
Per carichi mobili maggiori lo spessore del
pavimento deve essere determinato
dall'esperto di statica.
Fughe
Massetti di solfato di calcio
Giunti di dilatazione
Prima di scegliere un massetto di solfato di
calcio si deve tenere presente che la maggior
parte dei produttori limita le temperature del
massetto ad una temperatura inferiore ai 60°C
imposta dalla norma DIN 18 560 parte 2. Con
Systema 70 questo limite è sempre rispettato
grazie all'isolamento termico offerto
dall'intercapedine d'aria fra tubo interno e tubo
esterno del tubo DUO. Anche con questo tipo di
massetto è necessario realizzare fughe di
dilatazione.
In fase di preparazione la temperatura del
massetto non deve scendere al di sotto dei 5°C
dopo di che deve essere mantenuta ad almeno
5°C per due giorni e deve essere protetta da
influenze negative quali calore, pioggia battente
e correnti d'aria.
Il massetto di solfato di calcio deve avere la
possibilità di asciugare bene e non deve essere
esposto ad umidità continua.
Non camminare sopra un massetto di solfato di
calcio prima di 2 giorni dalla realizzazione e non
caricare il massetto prima di 5 giorni.
La posizione dei giunti di dilatazione va
segnata dal progettista in una piantina
dalla quale si può rilevare anche il tipo di
fughe realizzate.
Massetti galleggianti di solfato di calcio
Massetti galleggianti di solfato di calcio devono
essere realizzati seguendo le istruzioni dei
produttori di sostanze leganti per massetti da
riscaldamento. Se si usa il cemento liquido si
devono prendere misure per evitare ogni
contatto tra il pavimento e le strutture murarie
dell'edificio. Si deve prestare particolare
attenzione ai giunti fra le singole piastre sistema
ed alle zone perimetrali. Con il cemento liquido si
usa il natsro perimetrale RDS-F che, dotato di un
piede adesivo in PE, evita efficacemente
l'infiltrazione di cemento nei bordi.
Durante la preparazione del massetto l'impianto
di riscaldamento deve essere pieno d'acqua e
sotto pressione (ca. 6 bar).
Additivi per massetti
Per ottenere la migliore capacità di conduzione
del calore da un massetto, il cemento deve
ricoprire completamente il tubi riscaldanti. Per
rendere il cemento sufficientemente fluido si
consiglia di aggiungere l'additivo Estrolith H. Con
il nostro additivo Temporex invece si può
abbreviare il tempo di asciugatura dei massetti
da 20 giorni a 10 giorni. Per il dosaggio della
miscela seguire le istruzioni.
Per determinare la distanza tra le fughe e le
dimensioni del massetto fra le fughe si deve
tenere conto del tipo di additivo, del
rivestimento e del tipo di sollecitazioni previste,
ad es. la temperatura. Di norma la superficie di
singoli massetti senza fughe di dilatazione può
arrivare fino ad un'estensione di 40 m2. Superfici
inferiori con una lunghezza laterale oltre 8 m
devono essere dotate di fughe di dilatazione. Il
rapporto fra larghezza e lunghezza non dovrebbe
essere superiore a 1:2. Le fughe di dilatazione
non devono attraversare unità riscaldanti.
In corrispondenza delle porte normalmente si
incontrano superfici diverse. In questi punti si
applicano fughe di dilatazione o fughe finte.
Gli additivi Estrolith H, Estrotherm S e Temporex
non sono indicati con cementi liquidi.
I circuiti riscaldanti non devono incrociare le
fughe di dilatazione.
Armatura
I tubi riscaldanti possono incrociare le fughe di
dilatazione solo la dove sono protetti, ad es. da
tubo corrugato. Per evitare un Versatz verticale
in quella zona e per non ostacolare la dilatazione
orizzontale si devono unire i pannelli di massetto
con tasselli.
In genere non è necessario armare i massetti
posati sopra uno strato isolante. Può essere utile
però armare pavimenti di cemento per i quali è
previsto un rivestimento in pietra o ceramica.
In un massetto mal eseguito anche
l'armatura non può evitare crepe.
Le armature dei massetti devono essere
realizzate in modo da non danneggiare la
costruzione. Devono essere protette dalla
corrosione specialmente se sono usate con
pavimenti di anidride. L'armatura deve avere
interruzioni in prossimità dei giunti di dilatazione
e va posata nel terzo intermedio dello spessore
del pavimento.
Realizzazione delle fughe di dilatazione
Le fughe devono essere costruite in modo che lo
spazio comprimibile sia di almeno 5 mm.
Le fughe incidono il pavimento dal bordo
superiore dell'isolamento termico fino al bordo
superiore del rivestimento. Dopo la realizzazione
devono essere riempite con materiali elastici.
[ 35 ]
Riscaldamento/Rivestimenti
Fughe finte
Le fughe finte servono ad ammortizzare i
movimenti dei materiali e ad evitare la
formazione di crepe. Per evitare spaccature,
qualsiasi il massetto fresco viene tagliato dal
massettista ad un terzo circa del suo spessore.
In questo modo la dilatazione o la contrazione
del massetto è assorbita dalla fuga. Quando il
massetto è pronto per la posa del rivestimento
si possono chiudere le fughe con resina
artificiale.
Limite massimo di umidità residua in % rilevato con apparecchio CM
Rivestimento
1
rivestimenti elastici
rivestimenti tessili
2 Parquet
3 Laminato
4 Piastrelle ceramica o
pietra naturale o
in calcestruzzo
Riscaldamento a pavimento per edifici in
ristrutturazione
Spesso le strutture di edifici vecchi non
consentono la realizzazione di impianti di
riscaldamento a pavimento tradizionali, o
perché manca l'altezza necessaria o perché
solai di legno non sopportano forti carichi di
peso. Per un impianto convenzionale servono
circa 65mm di massetto, che corrisponde ad
un carico di circa 130 kg/m2. Proprio per
queste situazioni è stato sviluppato Systema
70 secco che carica il pavimento di solo 30
kg/m2.
Riscaldamento del massetto
A questo punto esistono due tipi di esigenza:
quella dell'installatore e quella del posatore del
rivestimento. Per poter corrispondere ad
entrambe le esigenze il riscaldamento del
massetto è stato differenziato in
• a) Riscaldamento funzionale
• b) Riscaldamento per la posa del
rivestimento
a) Riscaldamento funzionale
Il riscaldamento funzionale serve all'installatore
come prova della perfetta riuscita dell'impianto.
Il riscaldamento funzionale (identico con il
"riscaldamento" secondo DIN 4725-4,
paragrafo 5.2) non serve a raggiungere la
maturità del massetto per la posa in opera del
rivestimento. Per questo serve un
riscaldamento che asciughi meccanicamente il
massetto.
Il riscaldamento di massetti di cemento non
dovrebbe avvenire prima di 21 giorni e quello di
massetti di anidrite secondo le istruzioni del
produttore non prima di 7 giorni dopo la posa in
opera. Il primo periodo dì riscaldamento inizia
con una temperatura di mandata di 25°C che
va mantenuta per 3 giorni. Dopo si regola il
[ 36 ]
impermeabili al vapore
permeabili al vapore
Impasto cementizio
spesso
Impasto cementizio
sottile
riscaldamento sulla massima temperatura di
mandata per 4 giorni. Con Systema 70 si inizia
il primo riscaldamento con una temperatura di
mandata di circa 38°C. Questa corrisponde a
25°C nel riscaldamento a pavimento
tradizionale. Anche questa temperatura deve
essere mantenuta costante per 3 giorni. Poi si
alza la temperatura alla massima mandata di
70°C e la si mantiene per 4 giorni.
Dopo il procedimento di riscaldamento
descritto non si è ancora certi che il massetto
abbia il giusto grado di umidità! necessario per
la posa in opera del pavimento.
Prima di procedere alla posa del pavimento
deve essere misurato il grado di umidità
residua.
b) Riscaldamento per la posa del
rivestimento
Il processo di asciugatura del massetto non è
del tutto prevedibile. Con alto grado di umidità
dell' aria può fermarsi del tutto. È possibile
accelerare l'asciugatura mettendo in funzione il
riscaldamento a pavimento oppure asciugando
il massetto meccanicamente. Il riscaldamento
per asciugare il pavimento deve essere
appositamente richiesto dal costruttore
dell'edificio.
Prima di iniziare la posa in opera del rivestimento il
massetto deve essere sufficientemente asciutto.
Grado di umidità del massetto
Nella tabella in alto in questa pagina è indicato
il limite massimo di umidità residua necessaria
per iniziare la posa in opera del rivestimento.
Verbale di collaudo
Il verbale stilato dall'installatore deve
contenere le seguenti indicazioni:
1. I dati per il riscaldamento con le rispettive
temperature di mandata
Massetto di cemento
Massetto di anidrite
1,8
1,8
3,0
1,8
1,8
0,3
0,3
1,0
0,3
0,3
3,0
–
2,0
0,3
2. La massima temperatura di mandata
raggiunta
3. Lo stato di funzionamento e le temperature
esterne al momento della consegna.
Un esempio di verbale di collaudo è riportato
alla pagina 41 di questo fascicolo.
Rivestimenti
Pavimenti con bassa resistenza termica sono i
più adatti per il riscaldamento a pavimento. Per
esempio rivestimenti di pietra naturale o
sintetica, mattonelle o piastrelle. La resistenza
termica per principio non deve superare 0,15
m2 k/W. Inoltre è consigliabile utilizzare solo
prodotti di marca per i quali è segnalata
l'idoneità per il riscaldamento a pavimento. Un
pavimento in parquet richiede una cura
particolare. Deve essere incollata tutta la
superficie del pavimento.
Sono sconsigliati il legno di faggio, acero o
frassino perché subiscono variazioni di forma
più evidenti.
Rivestimenti in legno o laminato galleggianti
spessi 10-22 mm non sono molto indicati
perché di norma vengono installati sopra uno
strato di Tarkofoam o di Cellofoam, per cui la
resistenza alla conduzione termica supera i
0,15 m2/kW.
Osservate le temperature massime indicate dai
produttori dei rivestimenti per la superficie del
pavimento, che generalmente è di circa 26°C.
Questo vale anche per le zone perimetrali e a
volte è necessario integrare il riscaldamento
con altre superfici scaldanti (ad es. davanti a
finestre).
Rivestimenti in legno o sughero devono
essere incollati su tutta la superficie.
I mastici e le colle devono resistere ad una
temperatura continua di 50°C (DIN 4725T4).
Systema a secco - Posa in opera
Premesse
Posa dei tubi
Il pavimento grezzo deve essere
assolutamente piano e resistente. Non ci
devono essere ne tubi, ne cavi oppure se la
loro presenza è inevitabile si deve pareggiare il
piano con materiali di riempimento.
Solai che dividono appartamenti devono essere
protetti dall'umidità residua con una pellicola di
PE.
Solai che appoggiano sul terreno devono
essere dotati di isolamento termico secondo
DIN 18 195.
(vedi indicazioni particolari a pagina 12).
Con Systema 70 secco i tubi vanno posati a
meandri nelle scanalature delle lamiere per la
conduzione termica. Sono omologati i tubi DUO
17 e DUO 17 AL (non omologato 17 x 2 mm).
La distanza fra le scanalature è di 75 mm che
permettono interassi di posa di 150, 225 e
300 mm. Come base per la posa serve un
calcolo termotecnico per il sistema scelto dal
quale si rileva l'interasse di posa adatto per
ottenere la resa termica necessaria e le
indicazioni per il bilanciamento idraulico. La
lunghezza massima di un circuito di tubo DUO
17/12 x 2 e DUO 17 AL è di 80 m.
Posa in opera delle lamiere per la
conduzione termica
Le lamiere di ROTEX per la conduzione termica
sono in lamiera di acciaio zincato vanno
montate immediatamente dopo la posa della
prima fila di piastre sistema, inserendole a
pressione fra le nocche delle piastre. Questo
procedimento ha il vantaggio che camminando
sopra l'impianto le nocche non si rovinano. Per
lo stesso motivo le zone di passaggio, come ad
esempio i corridoi, dovrebbero essere posate
per ultime, cioè appena prima della posa dei
tubi. Gli elementi sono disponibili nelle
lunghezze 1200 mm e 400 mm. Con le lamiere
più piccole in dotazione si può completare al
posa nelle zone perimetrali o negli angoli. Solo
la zona delle curve dei tubi non deve essere
coperta per uno spazio di almeno 22 cm. Tubi
di collegamento dei circuiti e tubi di
collegamento dei collettori devono essere
posati per quanto possibile secondo l'interasse
di posa de progetto nelle lamiere o almeno
nelle piastre. Superfici parziali non coperte da
lamiere vanno coperte dopo la posa dei tubi
con le lamiere lisce fornite insieme alle lamiere
sagomate. Generalmente si riesce a coprire
tutta la superficie con le lamiere senza bisogno
di tagliarle. Possono essere anche parzialmente
sovrapposte. Se è necessario tagliarle si
devono eseguire tagli netti faccendo attenzione
a realizzare bordi lisci per evitare danni ai tubi.
Posa delle piastre di cartongesso
Prima della posa del cartongesso si deve
applicare il nastro perimetrale lungo le pareti,
le lamiere devono essere posate con cura fra le
nocche delle piastre sistema ed
l'impermeabilità dei tubi deve essere stata
testata con i tubi in pressione a 6 bar.
Mantenere la pressione nei tubi durante
la posa in opera delle piastre in
cartongesso.
Per la posa del cartongesso seguire le istruzioni
fornite dalla ditta Fels Werke GmbH
(Fermacell®). Per il sistema a secco è stato
omologato esclusivamente la piastra 2 E 22. La
piastra consiste in due pannelli di 12,5 mm
incollati insieme sfalsati. Prima della posa
leggere e poi seguire le istruzioni della ditta
Fels Werke. Per eventuali domande è
disponibile una hotline telefonica di Fels Werke
con il numero 0049/53 81/7 64 00.
Copertura con
lamiere lisce
Tubi di collegamento nelle
Lamiera per la con- scanalature delle lamiere
duzione termica
1200 x 372 x 0,5 mm
Bilanciamento idraulico
Quando tutte le superfici scaldanti sono state
installate e collegate l'impianto va messo e
mantenuto per almeno un giorno in pressione a
6 bar.
Durante la prova di pressione si può già
procedere al bilanciamento idraulico dei singoli
circuiti regolando sul collettore la valvola di
ritorno secondo le indicazioni del progetto o
secondo il diagramma delle perdite di carico. Si
chiudono le valvole completamente, poi si
aprono girando le manopole per tanti giri quanti
ne sono indicati dal progetto. Eseguire questa
operazione per tutti i circuiti.
Lamiera per la
conduzione termica
400 x 372 x 0,5 mm
Collettore HKV
X = distanza minima fra le
lamiere e le pareti nella
zona delle curve con
Systema 70 secco 220 mm
x più tubo di collegamento
[ 37 ]
Collegamento dei radiatori
Per prima cosa si installano le colonne
montanti con il collettore, poi tutti i radiatori.
Se è previsto il collegamento dal muro occorre
segnare le tracce prima di montare i radiatori.
Per il collegamento si inizia sempre dal
radiatore. Qui di seguito viene descritto il
collegamento dalla parete con valvole a
squadro ½". Con altri tipi di collegamento il
procedimento è praticamente uguale.
Il procedimento descritto nelle immagini
seguenti deve essere seguito in modo
cronologico:
1. Taglio del tubo esterno con la speciale pinza
tagliatubi.
2. Piegatura a mano del tubo da 12 PEX-AL
3. Taglio del tubo PEX-AL con pinza tagliatubi
lasciando sporgere il tubo PEX-AL di 20mm dal
tubo di protezione
4. Inserimento del set raccordi a pressione
5. Collegamento della valvola termostatica
6. Stringere il raccordo a dado
7. Collegamento di radiatore con valvola integrata a
parete
[ 38 ]
Collegamento al collettore
1. Taglio del tubo DUO.
2. Eliminazione del tubo esterno a 10 cm dalla
terminazione del tubo AL
3. Inserimento della rosetta terminale (fornita con
set E1)
4. Inserimento del raccordo sintetico del set raccordi
a pressione.
5. Avvitamento al collettore
6. Stringere il raccordo sintetico con la chiave in
dotazione.
7. Tubi di collegamento con tubo corrugato di
protezione
8. Tubi fissati al collettore con fascette.
[ 39 ]
A ccessori
Nastro perimetrale RDS
Di schiuma di polietilene con pellicola PE larga
25 cm ad essa saldata. La pellicola viene
appoggiata sopra le piastre sistema per evitare
l'infiltrazione di malta nella zona dei bordi lungo
le pareti. In questo modo si evitano ponti
acustici.
Altezza: 150 mm
Spessore: 8 mm,
comprimibile fino a 2mm
Unità di imballaggio: 25m
Codice: 17 11 01
Nastro perimetrale per massetti liquidi
RDS-F
Di schiuma di polietilene con pellicola PE e
piede adesivo largo 18 cm ad essa saldati. La
pellicola viene appoggiata sopra le piastre
sistema il piede adesivo sotto la piastra. In
questo modo si evitano infiltrazioni di cemento
sotto le piastre nella zona delle pareti.
Altezza: 150 mm
Spessore: 10 mm,
comprimibile fino a
2 mm
Unità di imballaggio: 25m
Codice: 17 11 07
Nastro perimetrale per massetto liquido
RDS-FP
Con piastre Protect
Schiuma in PE con
foglio in PE saldato,
e guarnizione
aggiuntiva.
Altezza 150 mm.
Spessore 10 mm
Unità di imballaggio: 25 m
Codice: 17 11 26
Tubo di protezione
Guaina corrugata 19 x 25 mm di materiale
sintetico. Per la protezione dei tubi riscaldanti
nelle zone di collegamento e dei giunti di
dilatazione.
Unità di imballaggio: 25 m
Codice: 17 00 53
Profilo di dilatazione DFP
Per la realizzazione di fughe di dilatazione sotto
le porte. Cartono ondulato paraffinato con
piede adesivo.
Lunghezza: 100 cm
Altezza totale: 10 cm
Altezza reale: 7 mm
Spessore: 6 mm
Unità di imballaggio:
25 pezzi
Codice: 17 11 08
Pinza tagliatubi combinata RAZ 1
Per il taglio del
mantello e del
tubo DUO-AL
con inserto
calibratore
Codice:
17 11 10
Additivo Estrolith H per massetti di
cemento
Estrolith viene mescolato al cemento nella
misura di 1% in rapporto alla quantità di
cemento. Partendo da una quantità di 350 kg di
cemento PZ 35 F per m3 di massetto, con una
copertura dei tubi di 45 mm, servono 0,150 kg
di Estrolith H per m2. Per ogni
ulteriore cm di spessore del
massetto si deve considerare un
aggiunta di 0,035 kg/m2.
Unità di imballaggio: 10 kg.
Codice: 17 11 02
Additivo Estrotherm S
Per ridurre lo spessore del
massetto si usa il 10% di
Estrotherm in relazione al peso
del cemento. Ciò corrisponde
circa a 1,3 kg/m2 di Estrotherm S
con 30 mm di spessore del
massetto.
Unità di imballaggio: 10kg
Codice: 17 11 11
Additivo Temporex
Per accorciare il periodo di
asciugatura del massetto
cementizio da 21 a 10-14 giorni.
Dosaggio con 45mm di spessore
del massetto ca. 0,250 kg/m2.
Unità di imballaggio: 10 kg
Codice: 17 11 11
[ 40 ]
Raccordi doppi per tubi riscaldanti
SK 12/14/17/18
Raccordi doppi per tubi riscaldanti
Secondo DIN 8076, per tubi in PE-X 12, 14 e
18 x 2 mm
Unità di imballaggio: 2 pezzi
Codice: 17 72 12 (12 x 2)
Codice: 17 72 14 (14 x 2)
Codice: 17 72 17 (14 x 2)
Codice: 17 72 18 (18 x 2)
Raccordi con terminale a vite
AR 12/14/17/18
per tubi in PE-X 12, 14 e 18 x 2 mm con
raccordo femmina da ½"
Unità di imballaggio:
2 pezzi
Codice: 17 73 12 (12 x 2)
Codice: 17 73 14 (14 x 2)
Codice: 17 73 17 (14 x 2)
Codice: 17 73 18 (18 x 2)
Clips fissatubo RHC 17/25
Per il fissaggio dei tubi ad es. nelle curve o in
caso di nocche rotte
Unità di imballaggio:
50 pezzi
Codice: 17 11 17 (DUO 17)
Codice: 17 11 25 (DUO 25)
Srotolatore RAW 240
Per una posa in opera razionale dei tubi
riscaldanti DUO 17/DUO17 AL e Monopex 14,
diametro 17 mm, adatto per rotoli di 240 e 120
m, girevole di 360°.
Unità di imballaggio:
1 pezzo
Codice: 17 10 06
Srotolatore RAW 600
Per una posa in opera razionale dei tubi
riscaldanti DUO 17 adatto per rotoli da 600 m e
per DUO 25 in rotoli da
200 m e 440 m.
Unità di imballaggio: 1
pezzo
Codice: 17 10 07
Verbale di collaudo per riscaldamento a pavimento ROTEX
Verbale di collaudo per
riscaldamento a pavimento ROTEX secondo EN 1264, parte 4
Prima della posa in opera di un qualsiasi pavimento il riscaldamento a pavimento deve essere riscaldato secondo un preciso
procedimento. Questo verbale certifica il riscaldamento cosiddetto funzionale. Non garantisce che il massetto sia sufficientemente
asciutto per la posa in opera del rivestimento.
Cantiere:
Ditta di installazione:
Posatore del massetto
(Nome, indirizzo)
Indicazioni per
Impianto:
Systema 70
Monopex
varioperfect
Massetto:
cemento (ZE)
anidrite
Solfato di calcio
Estrotherm S
Temporex
Altre sostanze
Additivo massetto:
Estrolith H
Altre sostanze
Data di fine realizzazione massetto:
Monopex
Non iniziare
prima di
Data
inizio
Systema 70
Temp. mandata
richiesta
Temp. mandata
richiesta
Temp. mandata Tempo
misurata
necessario
21 gg. con cemento
7 gg. con anidrite naturale
25°C
38°C*
°C
3 giorni
dopo
Max. temperatura
di mandata
max. temperatura di mandata
°C
4 giorni
alla fine
Lasciare raffreddare
Lasciare raffreddare
Data
fine
* 38°C nel Systema 70 corrispondono a 25°C di temperatura di mandata in impianti di riscaldamento a pavimento tradizionali.
Prova di pressione:
Consegna:
si
Temperatura esterna
°C
Riscald. a pavimento in funzione
no
Temp. di mandata
°C
si
pressione
no
bar
Note:
Conferma
(località/timbro/firma):
Costruttore/committente
Progettista/architetto
Ditta di installazione
specializzata
[ 41 ]
ROTEX Systema 70 Industria:
riscaldamento a pavimento di grandi superfici
[ 42 ]
Systema 70 Industria
Superfici riscaldanti industriali
Combinazione con altri corpi riscaldanti
Il riscaldamento di capannoni industriali
richiede un sistema riscaldante particolarmente
efficiente. Le grandi altezze, la ventilazione
causata dall'apertura e chiusura di porte e
grandi portoni, la notevole differenza di calore
richiesta dalle zone centrali e dalle zone
esterne, l'alto grado di attività degli operai ed il
rischio di correnti d'aria permanenti sono
difficoltà, alle quali deve fare fronte un sistema
di riscaldamento moderno.
La grande altezza dei capannoni industriali
richiede un riscaldamento uniforme che sia
nello stesso tempo economico.
Zone più calde in alto vanno evitate. Il
riscaldamento a pavimento con la sua
distribuzione uniforme del calore dal pavimento
al soffitto è in questi casi una soluzione ideale.
Inoltre il riscaldamento a pavimento, invisibile,
lascia libero e sfruttabile tutto lo spazio.
Esiste poi spesso la richiesta di poter utilizzare
in punti particolarmente esposti altri corpi
riscaldanti come le barriere d'aria, i radiatori o
apparecchi di riscaldamento ad aria.
Systema 70 Industria offre sia l'alto grado di
comfort di un riscaldamento a pavimento sia la
possibilità di collegare allo stesso collettore
diversi tipi di corpi riscaldanti.
Gli edifici industriali sono in genere formati da
capannoni, ma anche da uffici, e zone per l'uso
sociale e sanitario. Per il riscaldamento di
questi ambienti sono richiesti sia sistemi di
riscaldamento a pavimento che con altri corpi
riscaldanti. Systema 70 Industria prevede per
questi settori l'utilizzo del ROTEX Systema 70
con il tubo DUO-17 (17/12 x 2). Entrambi i
sistemi lavorano con la stessa temperatura di
mandata, per cui è sufficiente per tutto
l'edificio un solo circuito di distribuzione
dell'acqua con un'unica regolazione della
temperatura dell'acqua di mandata.
Questo è possibile grazie alla particolare
struttura del tubo riscaldante utilizzato per il
Systema 70 Industria, il tubo DUO 25.
Questo significa che ad un unico collettore si
possono collegare contemporaneamente
circuiti riscaldanti a servizio del settore
industriale ed a servizio del settore
amministrativo.
Il montaggio e la gestione dell'impianto sono, in
questo modo, notevolmente semplificati.
Alto grado di comfort a bassi costi
La libera scelta dei corpi riscaldanti per i settori
industriali e per quelli amministrativi rende
possibile un riscaldamento di ottima qualità nel
rispetto delle esigenze dei consumatori ed offre
il massimo comfort. Grazie alla semplicità di
montaggio di questo sistema di riscaldamento i
costi per la sua installazione sono di
conseguenza ridotti.
lnoltre il consumo d'energia è inferiore grazie al
riscaldamento adattabile settore per settore.
La massima temperatura di mandata in
Systema 70 Industria riscaldamento a
pavimento è di 70°C. La temperatura più alta
dell'acqua offre, oltre alla possibilità di
combinare vari tipi di corpi riscaldanti, una
serie di altri vantaggi.
•
Vantaggi
• Il tubo esterno del tubo-DUO protegge il
tubo interno in cui circola l'acqua, da danni
meccanici (ad esempio l'uso di vibratori
per cemento non crea alcun problema).
• Ridotto contenuto d'acqua
Grazie al piccolo diametro del tubo interno
il contenuto d'acqua è minore in tutto
l'impianto, e di conseguenza i vasi di
espansione sono più piccoli e si riduce
l'inerzia del sistema.
• Grande differenziale della temperatura,
nel caso di 20 K, si riduce la portata
dell'acqua e si possono utilizzare pompe di
circolazione più piccole.
• Non è necessario proteggere il tubo
esterno nell'attraversamento dei giunti di
dilatazione.
• Semplice posa in opera
grazie all'uso delle piastre sistema oppure
con il facile fissaggio a sostegni di acciaio,
• Possibilità di perforare in profondità
per fissare macchine ed impianti in caso di
uso delle piastre sistema. Perciò è possibile
utilizzare tutta la superficie del pavimento.
Schema dell'impianto:
Systema 70 Industria:
Capannone industriale con
riscaldamento a pavimento e barriera
d'aria
gemeinsame
Collettore comune
Heizkreisverteiler
DUO-25-Rohr
Tubo DUO 25
Tubo DUO 17
DUO-17-Rohr
Systema 70:
Settore amministrativo adiacente
con riscaldamento a pavimento e
radiatori
Entrambi i sistemi sono combinati
direttamente, cioè sono collegati allo
stesso collettore.
[ 433 ]
Aree di utilizzo e progettazione
Cappanone industriale della ditta Schneider e figli, Friburgo
Systema 70 Industria può essere utilizzato in
tutti gli edifici in cui è richiesta la realizzazione
di grandi superfici pavimentate riscaldate. Il
sistema è utile per superfici con una misura
minima di 200 m2. Per superfici più piccole si
impiega invece il Systema 70 con il tubo
riscaldante DUO 17. Le principali aree di utilizzo
del Systema 70 Industria sono:
•
•
•
•
•
•
•
Capannoni di montaggio e produzione
Autorimesse
Magazzini di vario genere
Capannoni per la manutenzione di autobus,
tram, treni, aerei ecc.
Grandi atrii e ridotti di locali ad uso
pubblico
Ambienti adibiti a sport e riunioni
Piscine coperte e all'aperto.
Il dimensionamento del massetto industriale è
fatto dall'esperto in statica. Base per il calcolo
sono l'uso a cui è destinato il cantiere e il
carico previsto per il pavimento in particolare il
peso di scafalature e macchine pesanti. Il
carico in impianti industriale è molto maggiore
rispetto a quello medio calcolato per edifici
[ 44 ]
residenziali: 1,5 kN/m2 contro 7,0 fino a 30
kN/m2 nel settore industriale.
L'impianto di riscaldamento è adatto
praticamente a tutti i tipi di pavimento
industriale:
1. Il materiale normalmente utilizzato per
pavimenti industriali è il cemento armato
con doppia armatura in ferro. Il tubo
riscaldante si installa sulla rete metallica
inferiore.
2. Il calcestruzzo precompresso viene
realizzato con un'armatura in acciaio
precompresso combinato con un'armatura
di rete. L'armatura in acciaio viene
precompressa creando una tensione nel
calcestruzzo che previene la formazione di
crepe.
3. Nel cemento armato con fibre d'acciaio
queste ultime fanno la funzione
dell'armatura d'acciaio per cui manca una
base di sostegno per il tubo riscaldante che
deve essere quindi aggiunta.
4. Il cemento sottovuoto viene sottoposto ad
un trattamento speciale dopo la posa. Può
essere realizzato con cemento armato,
calcestruzzo precompresso oppure
cemento armato con fibre d'acciaio. Il
trattamento finale sotto vuoto sottrae al
cemento buona parte dell'acqua contenuta
accelerando il processo di asciugatura del
cemento.
Aree di utilizzo e progettazione
Isolamento termico
È buona regola installare un isolamento termico
sotto il riscaldamento a pavimento a parte
alcune eccezioni:
• Capannoni industriali con una temperatura
interna normale di d12°C
• Capannoni industriali con una temperatura
interna normale di > 12°C e < 19°C che
siano riscaldati per meno di 4 mesi all'anno
• Fabbriche e capannoni se, per la natura del
loro utilizzo, devono restare aperti a lungo
e hanno grandi portoni che con una
temperatura normale < 19°C.
• Capannoni industriali per il cui utilizzo un
isolamento termico rappresenti una misura
inadeguata secondo il paragrafo 14.
Nota bene:
Strati di isolamento termico sotto al massetto
industriale appoggiati sul terreno devono
essere omologati secondo DIN 4108-2.
Tenere presente:
nel caso in cui la temperatura sia < 19°C
e non sia stato adottato un isolamento
termico in virtù del paragrafo 14 è
comunque obbligatorio rispettare un
valore k di d 0,93 W/m2K.
Queste eccezioni riguardano la maggior parte
degli utilizzi nel settore industriale. Si consiglia
comunque l'uso della piastra sistema ISODUR
perché essa limita notevolmente la dispersione
di calore verso il basso. Per ottenere un valore
k max = 0,35 W/m2 K
occorre installare una piastra isolante
supplementare le cui caratteristiche dovranno
essere determinate secondo l'utilizzazione dei
locali e le norme tecniche in vigore. Per
superfici con grandi carichi si deve valutare
attentamente la resistenza alla pressione delle
singole sostanze isolanti. Al posto della piastra
PS 30 può essere utilizzata la Styrodur 5000 S.
Schneider und Söhne, scafalatura industriale
Temp. progetto: 70°C
Temp. esterna: -4°C
Temp. mandata: 42°C
Tetto, pareti
e pavimento
sono isolati
secondo
WSVO '95
Altezza capannone in m
In tutti questi casi il riscaldamento a pavimento
offre una serie di vantaggi notevoli rispetto ad
altri tipi di riscaldamento: La maggior parte del
calore viene trasmessa per irraggiamento, per
cui a poca distanza dal pavimento si raggiunge
la temperatura ideale. Nelle
zone alte la temperatura ambiente si riduce,
contrariamente a quanto avviene nel
riscaldamento convettivo, per cui le dispersioni
diminuiscono e di conseguenza si riducono i
consumi d'energia.
• La velocità dell'aria, rimane minima, perciò
si evitano correnti d'aria ed il trasporto
della polvere.
• Grazie a questa caratteristica di ridurre al
minimo il movimento dell'aria, si riducono
anche i disturbi arrecati alle persone da
polveri o sostanze dannose liberate da
certi impianti produttivi.
• La temperatura di un' ambiente, costituito
da diverse zone, può essere regolata in
modo indipendente per ognuna delle zone
che lo costituiscono.
• Il calore, nonostante una temperatura
dell'aria inferiore rispetto a quella prodotta
da altri sistemi di riscaldamento, è
avvertito come confortevole ed uniforme
Temperatura ambiente in °C
Sviluppo in verticale della temperatura in capannoni industriali riscaldati a pavimento
[ 45 ]
Piastra Isodur/Tubo riscaldante
Dati tecnici piastra ISODUR
Altezza dell'isolamento
25 mm
Altezza incluse le nocche
55 mm
Larghezza del bordo
15 mm
Interasse di posa:
100/200/
300/400/500
Nr. dei fissaggi a coda di rondine
6
Densità dello strato isolante
35 kg/m3
Utilizzo secondo DIN 4108
T. 10/DEO
Resistenza termica RO
0,85 m2 k/W
Piastra sistema ISODUR
Peso
ca 1000 g
Capacità di carico
Peso al m2
ca 1,4 kg
La resistenza alla compressione meccanica
della piastra ISODUR è stata collaudata presso
l'istituto di Ricerca e Collaudo dei Materiali
della regione Baden-Württemberg.
La piastra ISODUR I ha ottenuto i seguenti
risultati:
Classe di protezione al fuoco
Dimensione
Unità di imballaggio:
B1
120 x 60 mm
14 piastre
= 10,08 m2
Codice
17 10 13
La piastra ISODUR
La piastra ISODUR è contemporaneamente
sostegno per i tubi ed isolamento termico. È
una piastra di polistirolo con nocche che sono
formate in modo da fissare il tubo riscaldante
senza l'uso di altri mezzi di bloccaggio pur
realizzando una curvatura perfetta. La distanza
fra le nocche permette un' interasse dei tubi di
100, 200, 300, 400, e 500 mm. Fra le nocche
sono inseriti dei listelli di 5 mm di altezza che
alzano i tubi dall'isolamento e garantiscono il
loro avvolgimento completo nel cemento del
pavimento. Il bordo della piastra ISODUR ha un
doppio scalino e degli incastri a coda di rondine
che permettono il fissaggio delle piastre fra
loro. La piastra ISODUR è insensibile all'umidità
e molto resistente.
Compressione:
2%
5%
10%
Carico:
49 kN/m2
93 kN/m2
160 kN/m2
Tensione kN/m2
150
Dati tecnici DUO 25
100
50
0
0
5
Barriera ossigeno EVOH
10
15
Compressione in %
Diametro esterno in mm
25 mm
Diametro interno in mm
18 mm
Spessore parete
2 mm
Materiale tubo esterno
HDPE
Materiale tubo interno
PE-Xc
Impermeabilità all'ossigeno
EVOH
Temperatura max. consentita 90°C con 2,5 bar
Il tubo riscaldante DUO 25
Intercapedine d'aria isolante
Il tubo riscaldante DUO (25/18 x 2 mm)
appositamente progettato è il cuore di
Systema 70 Industria. La costruzione del tubo è
effettuata in due fasi; al tubo interno in cui
scorre il fluido scaldante (acqua), viene
sovrapposto un'ulteriore tubo di protezione che
assolve a diverse funzioni pratiche.
200
Tubo di protezione 25 mm
Distanziatori
Il tubo DUO
Peso
Contenuto d'acqua
0,15 l/m
Raggio min. piegatura tubo
150 mm
Massima lunghezza circuito
200 ml
Massima potenza riscaldante
per circuito
PE-Xc 18 x 2 mm
[ 46 ]
0,22 kg/m
Unità di imballaggio
7000 W
200/440/1400 m
Costruzione del sistema
Il riscaldamento a pavimento Systema 70
Industria può essere realizzato in due versioni:
• con piastra sistema ISODUR
• con fissaggio dei tubi riscaldanti ad
armatura d'acciaio
Preparazione
Indipendentemente dal tipo di impianto, con
piastra sistema ISODUR o con armatura
d'acciaio, sono indispensabili i seguenti
preparativi:
• Livellamento e addensamento del
pavimento base
• Inserimento di uno strato di cemento
armato minerale
• Inserimento di una pellicola PE come
isolamento contro l'umidità ascendente
• Sistemazione della striscia isolante di
bordo sul perimetro della zona
• Montaggio dei collettori dei circuiti
riscaldanti
Montaggio con la piastra sistema ISODUR
La piastra sistema ISODUR è
contemporaneamente isolamento termico e
sostegno per i tubi. Viene montata
direttamente sullo strato di pellicola PE. Le
nocche delle piastre sistema sono costruite in
modo da fissare i tubi riscaldanti senza l'aiuto
di altri mezzi.
Se necessita un isolamento ancora maggiore di
quello fornito dalla piastra ISODUR, si può
aggiungere uno strato isolante supplementare
prima della posa in opera delle piastre sistema.
Quando si usano le piastre ISODUR la lastra di
cemento può essere armata con rete d'acciaio
o tondino d'acciaio. Si possono utilizzare
tranquillamente vibratori per cemento.
DIN/EN N° di reg. 7 F 041
Costruzione con piastra ISODUR e isolamento
termico
Costruzione con fissaggio del tubo all'armatura d'acciaio
Impianto con armatura d'acciaio
Riscaldamento
Nel montaggio senza piastra sistema ISODUR il
tubo riscaldante DUO viene fissato
direttamente all'armatura con del filo di ferro
ricoperto di plastica utilizzando l'apposita
barenatrice.
L'inizio del riscaldamento dipende dalla qualità
e dallo spessore del massetto per è necessario
seguire le istruzioni del posatore. Non prima di
21 giorni dalla realizzazione del massetto si
inizia a riscaldare il massetto con una
temperatura di mandata superiore di 5 K
rispetto alla temperatura del calcestruzzo.
In seguito la temperatura di mandata viene
aumentata ogni giorno di 5 K fino al
raggiungimento della temperatura di progetto.
Questa viene mantenuta per 4 giorni dopodiché
si abbassa l'impianto di 10 k al giorno fino al
raggiungimento della temperatura di esercizio.
Il riscaldamento va registrato in un apposito
modulo di collaudo (prestampati vedi pagina
50).
Lo spessore del massetto viene determinato
dall'esperto in statica. Il riscaldamento a
pavimento non incide sulla statica dell'edificio
perché il grado di riscaldamento del
calcestruzzo è assolutamente trascurabile.
A due - tre giorni dalla realizzazione, sul
massetto vengono incise fughe di dilatazione,
che evitano la formazione di crepe durante
l'asciugatura. Le fughe vengono riempite con
materiali elastici.
La posa in opera del tubo DUO inizia dopo la
sistemazione dello strato inferiore dell'armatura
vicino al collettore. L' interasse di posa può
essere calcolato facilmente basandosi sui
quadrati formati dall'armatura.
Gettata del cemento
Quando tutti i tubi riscaldanti sono stati
sistemati e collegati al collettore il tubo
riscaldante viene riempito d'acqua e caricato
con una pressione minima di 2,5 bar.
Successivamente si aggiungono altri strati di
armatura. Poi si può procedere alla gettata del
cemento. Durante questi lavori il tubo
riscaldante deve essere costantemente sotto
pressione.
Armatura d'acciaio
Calestruzzo
Tubo riscaldante 25/18 x 2
Distanziatore
45
55
Costruzione con piastra ISODUR
100
Isolamento termico
secondo ENEV/EN 1264
Piastra ISODUR
Pellicola
Calcestruzzo
minerale
Terreno
Costruzione con armatura d'acciaio
[ 47 ]
Collettore e cassetta a muro
Per il collegamento dei tubi riscaldanti viene
utilizzato il collettore HKV QuickFix descritto a
pagina 15, disponibile nelle versioni da 2 a 14
vie.
La regolazione elettrica per singoli ambienti è
spiegata alle pagine 18 e 20.
I collettori vanno installati in apposite cassette
a muro descritte qui di seguito.
Per i collettori sono disponibili due tipi di
cassette. Un tipo senza schienale si fissa
direttamente sul muro dov'è posizionato il
collettore. L'altro, di tipo autoportante, può
essere installato libero da pareti anche prima
della costruzione delle stesse. Le cassette
possono essere fissate al muro o libere.
Fare attenzione durante la posa in opera del
massetto a non chiudere la parte sotto il
collettore (proteggere con polistirolo o altro)
per lasciare la possibilità di collegare
successivamente altri corpi scaldanti.
A = 700 - max. 750 mm
Cassetta per montaggio esterno
Pavimen
to finito
A: altezza consolle del bordo superiore da
pavimento finito
B: asole di fissaggio per fascette fissatubo.
Attenzione!! L'imballaggio protegge da sporco e polvere
durante i lavori.
Dimensioni dei collettori e abbinamento delle cassette
(adatti al montaggio a parete o libero)
STK/WEK 45
STK/WEK 40
Numero dei circuiti
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
Dimensioni collettore con raccordo
a croce e rubinetto a sfera
335
400
465
530
590
655
720
780
840
910
970
1020
1080
Dimensioni collettore
175
240
305
370
430
495
560
620
680
750
810
880
940
Distanza fori di fissaggio
140
203
266
330
393
457
520
584
647
711
774
838
901
Altezza cassetta
750
750
750
750
750
750
750
750
750
750
750
750
750
Larghezza cassetta
1100
1100
1100
1100
1100
1100
1400
1400
1400
1400
1400
1400
1400
Profondità cassetta
180
180
180
180
180
180
180
180
180
180
180
180
180
Misure in mm
[ 48 ]
Nota bene: La distanza tra il bordo superiore della cassetta e il pavimento deve essere fra 700 e 750 mm..
P rogettazione e posa in opera
Dati necessari per il calcolo termotecnica:
• Calcolo del fabbisogno termico dell'edificio
da riscaldare
• Temperatura ambiente richiesta
• Rivestimento previsto per il pavimento
• Spessore del massetto
• Ripartizione della distribuzione del calore
fra impianto a pavimento ed altri corpi
scaldanti
Systema 70 Industria si progetta con un
software specifico sviluppato appositamente
per questo tipo di applicazione. Il reparto
progettazione di ROTEX è a disposizione per
eventuali informazioni e per supportare i lavori
di calcolo termotecnico.
Il programma di calcolo fornisce l'interasse di
posa del tubo per le singole zone, la
regolazione dei collettori per ogni circuito, la
lunghezza e le portate dei singoli circuiti.
Il risultato può essere stampato come elenco
materiali completo con testo per capitolati.
La posa in opera di Systema 70 Industria
avviene nel seguente modo:
posare le piastre ISODUR e poi il tubo come
indicato nella tabella seguente:
Il tubo DUO è fornito in rotoli da 200, 440 e
1400 m. Si consiglia di servirsi dello srotolatore
appositamente sviluppato per questo tipo di
posa (modello RWT). Per grandi superfici è
disponibile uno srotolatore a tamburo con
svolgitubo con 1400 m di tubo. Per il trasporto
di questo srotolatore è indispensabile un
carrello elevatore. Il tubo va steso a forma di
serpetine o a chiocciola. Con interassi inferiori
a 300 mm le curve si posano a forma di omega
e quindi il diametro della curva è maggiore
dell'interasse di posa.
Tipo di lavoro
A cura di chi
Lavori del terreno, del fondo
Costruttore
Isolamento dell'edificio
Costruttore
Applicazione del nastro perimetrale
su tutte le strutture verticali
Installatore qualificato*
Montaggio collettore
Installatore qualificato*
Posa piastre ISODUR
Installatore qualificato*
Oppure posa della rete metallica inferiore
Costruttore
Posa del tubo DUO 25/18 x 2
e collegamento al collettore
Installatore qualificato*
Messa in pressione
fin’ dopo la posa del massetto
Installatore qualificato*
Posa del massetto
Costruttore
Applicazione dei tagli per i giunti di dilatazione
Costruttore
Riempimento delle fughe
con materiali elastici
Costruttore
Riscaldamento. del massetto da iniziare dopo almeno 21 giorni
dalla posa come indicato nel verbale di collaudo a pagina 50
Installatore qualificato*
*Installatore qualificato.
Stesura della pellicola PE
Fissaggio del nastro perimetrale
Posa delle piastre ISODUR
Posa del tubo
Montaggio del collettore e collegamento del
tubo al collettore
[ 49 ]
Verbale di collaudo per riscaldamento a pavimento ROTEX
Verbale di collaudo per
riscaldamento a pavimento ROTEX Systema 70 Industria
Prima della posa in opera di un qualsiasi pavimento il riscaldamento a pavimento deve essere riscaldato secondo un preciso
procedimento. Questo verbale certifica il riscaldamento cosiddetto funzionale. Non garantisce che il massetto sia sufficientemente
asciutto per la posa in opera del rivestimento.
Cantiere:
Ditta di installazione:
Posatore del massetto:
(Nome, indirizzo)
Dati sul cantiere:
Spessore calcestruzzo
Inizio riscaldamento:
21 giorni dopo la realizzazione del massetto
Procedimento:
Aumento temperatura di mandata 5 K al giorno fino alla temperaura massima di progetto,
mantenere per 4 giorni, poi ridurre la temperatura.
Riduzione temperatura:
ridurre la temperatura di mandata di 10 K al giorno
Temperatura di mandata:
Con Systema 70 e Systema 70 Industria (tubo DUO) il riscaldamento inizia con 38°C.
(corrisponde a 25°C con impianti a pavimento convenzionali.
Temperatura di mandata
Riscaldamento
Temp. di progetto
Riduzione temp.
mm Spessore massetto sopra tubo
Temp. di mandata rilevata
Data
mm
Durata richiesta
38 °C
43 °C
48 °C
53 °C
58 °C
63 °C
70 °C
60 °C
50 °C
40 °C
30 °C
1 giorno
1 giorno
1 giorno
1 giorno
1 giorno
1 giorno
4 giorni
1 giorno
1 giorno
1 giorno
1 giorno
Spegnimento o regolazione climatica
Prova di pressione:
Consegna:
si
Temperatura esterna
°C
Riscaldamento a pavimento in funzione
no
Temp. di mandata
°C
si
pressione
no
bar
Note:
Conferma
(località/timbro/firma):
[ 50 ]
Costruttore/Commitente
Progettista/architetto
Installatore qualificato
Certificato di garanzia
CERTIFICATO DI GARANZIA
Il diritto alla garanzia speciale
seguente è accordato agli
installatori dei nostri sistemi
di riscaldamento a pavimento
senza utilizzazione di parti
estranee e che siano, nel
periodo dell'installazione, iscritti
all'albo delle imprese
artigiane, industriali o altre
organizzazioni riconosciute
operanti nel settore
termoidraulico.
Il diritto alla garanzia è
vincolato allo scrupoloso
rispetto delle nostre istruzioni
sulla progettazione,
montaggio, collaudo e
manutenzione.
Nel quadro di questa garanzia
ROTEX sostituirà
gratuitamente per un periodo
di dieci anni dall'installazione o
di dieci anni e mezzo dalla
consegna dell'impianto, tutte
quelle parti, tubi, pannelli,
collettori e tutte le
componenti di sua produzione
che presentassero difetti di
fabbricazione.
Nel quadro di questa garanzia
ROTEX rimborserà
all'installatore i danni risultanti
dalla fondata richiesta del
committente, a patto che il
danno derivi da un difetto di
fabbricazione di cui sia
responsabile. Questo è
particolarmente valido per i
danni causati per nostra colpa
su beni del committente e/o
per danni conseguenti su terzi.
Verranno altresì rimborsati i
danni inerenti lo smontaggio,
la sostituzione, la posa dei
nuovi componenti e la messa
in opera di parti non difettose
coinvolte nel danno.
Per ogni cantiere la nostra
responsabilità a riparare danni
è limitata ad un ammontare
massimo di 5.000.000 di Euro
Trascorso il periodo della
garanzia l'installatore non
potrà pretendere alcun diritto
sulla stessa.
L'utilizzo di componenti non
originali Rotex, comporta la
decadenza della garanzia in
quanto le componenti
estranee non sono omologate
al sistema Rotex e quindi non
ne è stata in alcun modo
verificata la compatibilità.
La garanzia speciale da noi
accordata con questo
documento non è applicabile a
danni derivanti da un difetto
delle parti di collegamento dei
tubi.
Ditta installatrice:
Stempel:
Oggetto:
Data d’installazione:
[ 51 ]
Holzhausen-Palais, Frankfurt a.M.
Hotel Zur Wipper, Worbis
Fa. Schneider & Söhne, Freiburg
Deutsche Welle, Bonn
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