Comments
Description
Transcript
AVVERBI INGLESI - English Class
Visitaci su: http://englishclass.altervista.org/ -GLI AVVERBI(ADVERBS) Gli aggettivi sono utilizzati per descrivere una persona o una cosa (reale o astratta). Gli aggettivi qualificativi, per esempio, conferiscono una qualità al sostantivo che accompagnano. Più in generale diremo che gli aggettivi modificano o precisano un sostantivo. (Delle differenti tipologie ed usi degli aggettivi si è avuto modo di parlare in precedenza, nel fascicolo dedicato agli AGGETTIVI). Ora, se gli aggettivi modificano o precisano un sostantivo, gli avverbi modificano o precisano le azioni. TIPI DI AVVERBI: Gli avverbi possono essere di molti tipi: 1) DI MODO → ci dicono “come”; 2) DI LUOGO → ci dicono “dove”; 3) DI TEMPO → ci dicono “quando”; 4) DI FREQUENZA → ci dicono “quanto spesso”; 5) DI QUANTITA’ → ci dicono “quanto”; 6) FRASALI Gli avverbi possono essere collocati, come in italiano, all’inizio, nel mezzo o alla fine di una frase: la scelta della giusta posizione da dare all’avverbio dipende sia dal tipo di avverbio sia dal significato che vogliamo dare alla frase, con un procedimento del tutto simile alla lingua italiana. Se collocati nel mezzo della frase, però, gli avverbi vanno in inglese sempre tra il soggetto e il verbo. Questo a meno che il verbo non sia “to be” o “to have”: in quel caso esso va collocato dopo il verbo. Si arrabbia spesso → He often gets angry E’ sempre in ritardo → He’s always late Ora, in italiano, quando è presente un avverbio, il complemento oggetto può essere inserito sia subito prima che subito dopo, a seconda di quale delle due parti del discorso si vuole evidenziare: se il complemento oggetto o l’avverbio. Mi piace leggere molto → si dà enfasi a “molto” Mi piace molto leggere → si dà enfasi a “leggere” Non è così in inglese, dove è possibile una sola di queste due costruzioni, ovvero la prima. Questo perché in inglese il verbo e il complemento oggetto retto da esso non possono mai essere separati. Mi piace leggere molto/Mi piace molto leggere → I like reading very much 1 Unica eccezione a questa regola è quando il rappresentato da una lunga espressione o frase. complemento oggetto è La stessa cosa capita con tutti gli altri complementi: di norma l’avverbio non si interpone tra verbo e complemento. Fanno eccezione quei casi in cui il legame tra avverbio e verbo sia molto stretto. Gli avverbi di modo (o “adverbs of manner”, come vengono chiamati in inglese), come in italiano possono trovarsi o in mezzo alla fine della frase: è difficile che possano trovarsi all’inizio di frase, e se questo capita di rado in italiano, assai più di rado capita in inglese, nel linguaggio scritto o formale. Gli avverbi di spazio e di tempo vanno di norma in fondo alla frase, sebbene delle eccezioni possano capitare. Se dunque in italiano è comune dire ad esempio: “Lunedì c’è il compito in classe”, in inglese si dirà invece di preferenza “C’è il compito in classe lunedì”. Da ricordare che gli avverbi di spazio in fondo alla frase vanno sempre prima di quelli di tempo. Se l’avverbio di tempo è molto breve, non è però raro trovarlo al fondo della frase. Gli avverbi di frequenza vanno nella stragrande maggioranza dei casi in mezzo alla frase, anche se occasionalmente possono occupare anche la posizione di inizio o di fine. Gli avverbi frasali possono occupare tutte le posizioni, anche se generalmente sono utilizzati all’inizio di frase. FORMAZIONE AVVERBI: In italiano l’avverbio si forma spesso aggiungendo il suffisso “mente” all’aggettivo corrispondente. Allo stesso modo, l’avverbio di modo si forma in inglese aggiungendo all’aggettivo corrispondente il suffisso “ly”. Naturalmente se il suffisso è preceduto da “y” a sua volta preceduto da una consonante, prima di aggiungere tale suffisso la “y” cambia in “i” semplice. AGGETTIVO AVVERBIO Happy Happily Slow Slowly Quick Quickly Easy Easily Nel caso di aggettivi polisillabici, come regola generale, si preferisce -invece aggiungere il suffisso “ly”- ricorrere ad un giro di parole. Tanto per fare un esempio di che cosa si intende, diremo che in inglese si preferisce dire “in modo particolare” anziché “particolarmente” o “in modo interessante” anziché “interessantemente”. 2 AGGETTIVO AVVERBIO Interesting In an interesting way (anziché: interestingly) La stessa cosa vale per gli aggettivi terminati in “ly”, nei quali l’avverbio si forma di preferenza non aggiungendo il suffisso “ly”, ma ricorrendo ad una circonlocuzione. AGGETTIVO AVVERBIO Friendly In a friendly way/Like a friend Lovely In a lovely way Manly In a manly way/ Like a man Esistono in inglese –come in italiano- aggettivi che possono essere anche avverbi. Tra questi si ricordano ad esempio: CHEAP – EARLY – FAST - LOW - HARD NEAR – LATE. Ma ne esistono molti altri. La forma con “ly” di alcuni di questi avverbi identici ai corrispettivi aggettivi ha dunque una traduzione completamente differente. HIGHLY = alta opinione LATELY = ultimamente HARDLY = a malapena NEARLY = quasi Altre volte può accadere che aggettivi e avverbi abbiano la stessa forma, ma il significato dell’avverbio sia comunque diverso da quello dell’aggettivo. EASY = facile – con calma FINE = bello/di alta qualità - bene FREE = libero –gratis/senza AVVERBI DI LUOGO: Tra gli avverbi di luogo, i più utilizzati sono sicuramente HERE (qui) e THERE (là). Here/There + verbo “to be”/“to go”/“to “ecco/ecco(lo) qua” e “ecco/ecco(lo) là”. come” traducono l’espressione Eccomi qui → Here I am Eccoli là → There they are Eccolo che viene/arriva → Here he comes Quando il soggetto della frase è un pronome, esso va tra here/there e il verbo essere. Se invece è un sostantivo esso va in fondo. Ecco la sua ricevuta→ Here is your receipt Utilizzato da solo, spesso “here” traduce l’espressione “ecco”. L’epressione “here we go again” traduce invece l’italiano: “ci risiamo”. 3 Si è già avuto modo di parlare anche (nel fascicolo dedicato a “THERE IS/THERE ARE”) di come l’avverbio “there” seguito dal verbo essere privo di soggetto traduca l’espressione “c’è/ci sono”, e l’uso che se ne fa. AVVERBI DI TEMPO: Tra di essi vi sono: YESTERDAY → ieri; TODAY → oggi; TOMORROW → domani; NOW → adesso/ora; LATER → più tardi. …E molti altri, comprese le “espressioni di tempo”. YET-STILL- ALREADY: Vale la pena di soffermarsi su questi tre avverbi di tempo. L’avverbio italiano “ancora” può essere tradotto in inglese in due modi: STILL e YET. “Still” è di norma utilizzato nelle frasi affermative (e in rari casi in quelle negative) e solo in mezzo alla frase (seguendo la regola generale), e sta ad indicare che una azione continua nel suo svolgimento (non a caso, come aggettivo “still” significa “immobile”) più a lungo di quanto ci aspettassimo. He’s still studying → Sta ancora studiando “Yet” sta invece ad indicare che un’azione non è stata per il momento eseguita. Nel tradurre “ancora” si utilizza solo nelle frasi negative e sempre alla fine della frase. Hai fatto i compiti? Non ancora → Did you do your homework? Not yet. (“AND YET” significa invece “EPPURE”) Quando “ancora” significa “di nuovo”, si traduce invece con “AGAIN”. L’avverbio “già” può essere invece tradotto in inglese: ALREADY e YET. “Already” traduce letteralmente “già, di già” e viene utilizzato quando qualcosa è accaduto prima di quanto ci aspettassimo. Di norma viene utilizzato nelle frasi affermative. Può trovarsi in mezzo (seguendo al regola generale) o assai più raramente alla fine della frase. E’ già uscito? → Has he already gone? Come accade quando traduce “ancora”, anche quando traduce “già” yet sta ad indicare che un’azione non è stata per il momento eseguita. Viene dunque utilizzato per tradurre “già” nelle domande e ancora una volta può trovarsi solo alla fine della frase. 4 Hai già parlato con il Signor Brown? → Did you talk to Mr Brown yet? NO MORE/NO LONGER L’avverbio “non più” può essere tradotto in inglese con due avverbi: NO MORE o NO LONGER. Poiché in inglese non esiste la doppia negazione, qualora il verbo fosse in forma negativa, essi diventano rispettivamente ANY MORE e ANY LONGER. Nella forma con “NO” essi sono posizionati di norma nel mezzo della frase. Nella forma con “ANY” essi sono posizionati di norma alla fine della frase. Dicevamo che entrambi traducono l’espressione “non più”, ma con una piccola differenza di significato. “No more” traduce “non più” nel senso della quantità “No longer” traduce “non più” nel senso della durata. Tuttavia solitamente “no more” viene utilizzato con la stessa accezione di “no longer” (ma “no longer” non viene usato con la stessa accezione di “no more”). AVVERBI DI QUANTITA’: Gli avverbi di quantità vengono chiamati in inglese “adverbs of degree” (avverbi di grado). Tra di essi vi sono: VERY → molto (utilizzato con gli aggettivi); MUCH/A LOT → molto (utilizzati con i comparativi o i verbi); FAIRLY/QUITE/ENOUGH → abbastanza; RATHER → piuttosto; A BIT/(A) LITTLE → un po’, poco REALLY → davvero; JUST → appena/soltanto; …E molti altri. Di alcuni di questi avverbi si è già avuto modo di parlare –seppure non nel dettaglio- a proposito degli AGGETTIVI INDEFINITI. Essi vengono infatti frequentemente utilizzati per “alterare” il significato di un aggettivo o di un avverbio, anche se spesso alcuni di essi possono accompagnare anche i verbi. Quando accompagnano un aggettivo vanno sempre in mezzo alla frase, mentre se accompagnano un verbo possono andare a metà o alla fine della frase: dipende dal tipo di avverbio. “Abbastanza” può essere tradotto in inglese in molti altri modi: enough, fairly, quite, rather o pretty. Ma mentre “enough” può essere utilizzato da solo o insieme ad un sostantivo, questi avverbi possono essere usati solo accompagnando un sostantivo. 5 “Quite” vuol dire “abbastanza”, ma davanti agli aggettivi che non hanno la forma comparativa –come “right/wrong”, ad esempio- può significare “del tutto”. Può accadere che insieme all’aggettivo modificato da “quite” sia presente un sostantivo. Se è un sostantivo numerabile singolare, l’aggettivo tra “quite” e il sostantivo è preceduto dall’articolo indeterminativo. He’s quite a young boy “Rather” traduce “piuttosto”, ed è solitamente utilizzato quando qualcosa si rivela diverso dalle aspettative o per dare connotazione negativa ad un aggettivo. Può accadere che insieme all’aggettivo modificato da “rather” sia presente un sostantivo. Se è un sostantivo numerabile singolare, l’aggettivo tra “quite” e il sostantivo è preceduto dall’articolo indeterminativo. He’s rather a young boy Un costrutto analogo l’ha anche l’avverbio/aggettivo “such”, che traduce “tale”. AVVERBI DI FREQUENZA: Tra di essi vi sono: ALWAYS → sempre; OFTEN → spesso; USUALLY → di solito; SELDOM → raramente; SOMETIMES → qualche volta; EVER/NEVER → mai; AGAIN → di nuovo. …E molti altri, comprese le “espressioni di frequenza”. AVVERBI FRASALI: Parliamo adesso degli avverbi frasali più comuni. TOO – AS WELL - ALSO → In inglese l’avverbio “anche” si traduce in tre modi: “too”, “as well” e “also”. “As well” veramente traduce più propriamente “pure”, ma si tratta di una irrilevante sfumatura. Sia “too” che “as well” vengono sempre posizionati alla fine della frase. “Also” viene invece posto sempre in mezzo alla frase, e non si riferisce mai a persone o oggetti, ma è un “anche” che si riferisce alle azioni. He’s gonna come too → Verrà anche lui/anche lui verrà He’s also gonna come → Lui verrà, anche. Nei precedenti fascicoli, si è già avuto modo di parlare di come fare a tradurre in inglese “anche io” o “nemmeno io”, che è la sua forma negativa. Le espressioni “anche io/tu, lui…” e “nemmeno io/tu, lui…”, in inglese possono essere tradotte in due modi. Me too/Also I + verbo 6 So am/have/do/will/can I Me neither Neither am/have/do/did/will/can I Il verbo da utilizzare è quello espresso nella frase a cui si sta rispondendo. I will never believe that → Never will I Quando “anche” viene utilizzato invece in italiano per esprimere qualcosa straordinario, in inglese si utilizza “EVEN”, che significa “PURE/PERFINO”. di ONLY-JUST-UNIQUE → L’avverbio “soltanto” si traduce in inglese con “ONLY” o con “JUST”, anche esiste tra i due una piccolissima sfumatura di significato. “Only” traduce infatti “solo/soltanto/solamente”, mentre “just” traduce “solo/propriamente”. Ma la verità è che spesso e volentieri possono essere utilizzati in modo del tutto indifferente. “ONLY” può essere anche un aggettivo, e in quel caso traduce “unico”. Sei l’unica → You are the only one Sono figlio unico → I am an only child “Only” traduce “unico” nel senso di solo. “Unico” nel senso di “speciale” si traduce infatti “unique”. SURE- SURELY → Entrambi sono due avverbi, con il medesimo significato: “certo/sicuro”. FALSE FRIENDS: Vengono chiamate “false friends” (falsi amici) quelle parole inglesi che hanno un suono/una scrittura simile a quella di una parola italiana, ma il cui significato è invece completamente diverso. Di conseguenza la “similitudine” che a prima vista può sembrare esserci tra la parola inglese e la parola italiana è falsa, giacchè le due parole hanno due significati (e dunque utilizzi) completamente differenti. Anche tra gli avverbi non mancano i cosiddetti “false friends”. Il più “famoso” di tutti è probabilmente quello rappresentato dall’avverbio “ACTUALLY”, che non significa “ATTUALMENTE”, come un interlocutore italiano sarebbe portato a credere, ma “VERAMENTE/IN VERITA’”. “Attualmente” si traduce infatti in inglese “NOWADAYS”. Un altro di questi “false friends” è rappresentato dall’avverbio “EVENTUALLY”, che significa “ALLA FINE”. “Eventualmente” si traduce infatti in inglese “POSSIBLY”. Anche “POSSIBLY” è però un “false friends”. Il suo significato è quello di “forse/può darsi”, ma anche di “possibilmente” o “per caso”. Altri due modi per tradurre in inglese “forse” sono PERHAPS e MAYBE. “Perhaps” è di solito utilizzato da solo, perché quando “forse” è inserito in una frase si preferisce tradurlo in inglese con “maybe”, il quale significa sia “forse” sia “può darsi”. 7 Lo stesso dicasi per l’avverbio “INCIDENTALLY”, che significa “TRA PARENTESI”. “Incidentalmente” si traduce infatti in inglese “ACCIDENTALLY”. AVVERBI/ESPRESSIONI DI COLLEGAMENTO: Alcuni avverbi o espressioni hanno poi la funzione di unire tra loro delle frasi, e di “giocare” dunque il ruolo di congiunzioni. Il modo in cui un avverbio o una espressione può unire due frasi è molto vario e dipende ovviamente dal tipo di avverbio/espressione usati. Riportare tutti quanti questi avverbi/espressioni sarebbe molto lungo, in quanto si tratta di una casistica pressoché innumerevole, il cui elenco esula oltretutto dalle questioni di pura grammatica. Non resta dunque altro da fare che imparare queste espressioni poco alla volta a memoria, quando capita di incontrale. Visitaci su: http://englishclass.altervista.org/ 8