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Forme di criminalità

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Forme di criminalità
Forme di criminalità
La criminalità dei colletti bianchi nel MONDO PUBBLICO
A Napoli re Ferdinando II, che amava mescolarsi alla folla, percorre
sulla sua carrozza scoperta via Caracciolo. E’ un giorno di primavera
luminoso e tiepido. Il re si gode la passeggiata. Ma ecco un ometto
calvo, emaciato, curvo e dimesso si inginocchia piangendo al suo
passaggio. Il re si commuove, ferma il cocchio e chiede: “Che hai?”.
“Sono povero e non so come sfamare i miei 7 figli. Lavoro al catasto
ma lo stipendio finisce dopo una sola settimana e nessuno mi fa più
credito”. Risponde l’ometto: “Aiutatemi sire”. “Ti aiuterò con un
consiglio: trattieni la firma”. E il re riprende la sua passeggiata. Dopo
alcuni mesi la scena si ripete: il re in carrozza si gode la sua
passeggiata. Un ometto calvo, ma questa volta ben vestito e
accompagnato dal suo servitore, gli si avvicina e grida: “Maestà, mille
grazie, ho seguito il vostro consiglio e oggi vivo bene e sono
contento.”
Forme di criminalità
Lo spread dell’illegalità dei colletti bianchi: chi paga?
Lo spread dell’illegalità nelle aziende pubbliche: chi paga?
•  COSTI DIRETTI collettivi e privati
o  non c’è effetto sul prezzo e sulla quantità
o  effetto sul prezzo ma non sulla quantità
o  effetto sul prezzo e sulla quantità
•  COSTI INDIRETTI sulla crescita economica e sul funzionamento del
sistema economico, perché il mercato è meno competitivo.
Forme di criminalità
La maladministration
•  Spese inutili
•  Sprechi
•  Spese altrimenti fronteggiabili
•  Costi superiori per il cittadino
La spending review.
Revisione della spesa pubblica tesa a migliorare l’efficienza e l’efficacia della
macchina statale nella gestione della spesa pubblica attraverso la sistematica
analisi e valutazione delle strutture organizzative, delle procedure di decisione
e di attuazione, dei singoli atti all’interno dei programmi, dei risultati.
Forme di criminalità
La legalità.
Il principio di L. : tutti gli organi dello Stato sono tenuti ad agire secondo
la legge.
Il rispetto delle regole.
Etica.
•  ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di
comportamento umano, politico, giuridico o morale.
•  ramo della filosofia che si occupa più specificamente della sfera
delle azioni buone o cattive e non già di quelle giuridicamente
permesse o proibite o di quelle politicamente più adeguate.
“Il nostro è un Paese malato, non un malato terminale, ma
certamente un malato grave, affetto da una patologia cronica,
progressiva e contagiosa, che ne sta minando alla radice le
energie fisiche e morali. … anche il chirurgo è malato e forse è
più malato degli altri … preda di una rassegnazione debilitante
… un cancro ad alta potenzialità distruttiva che stravolge il
sistema immunitario del paese … un malato che appare
ormai inguaribile, perché soffre di un male che ogni giorno ne
mina la fibra. Sembra che non ci siano terapie …”.
Liberal del 15 luglio 2010
Alcuni concetti introduttivi, in tema di reati contro la PA e di
corruzione, in particolare.
Il tema della legalità
La crisi economica
L’informazione dei media
L’inefficienza della PA
La sfiducia dei cittadini
L’Italia è la culla del diritto.
Ma il diritto ci stava effettivamente così bene da essersi addormentato?
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Alcuni concetti introduttivi, in tema di reati contro la PA e di
corruzione, in particolare.
C’è poi un problema di COSTI
DIRETTI collettivi e privati
•  non c’è effetto sul prezzo e sulla quantità
•  effetto sul prezzo ma non sulla quantità
•  effetto sul prezzo e sulla quantità
INDIRETTI sulla crescita economica e sul funzionamento del sistema
economico, perché il mercato è meno competitivo.
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Forme di criminalità
Tangentopoli in Italia: il quarto livello della corruzione
I quattro livelli dell’attività pubblica
Decisione di spesa da parte di enti pubblici che possono generare posizioni di rendita per i privati Distribuzione di risorse e servizi o concessioni di autorizzazioni che possono generare una posizione di rendita per i privati
Imposizione di costi da parte degli enti pubblici a carico dei privati La sfera delle decisioni di politica fiscale, economica e industriale Forme di criminalità
Relazione tra criminalità economica e organizzata
Criminalità economica
Criminalità economica organizzata:
la criminalità organizzata compie
sempre più spesso reati economici per
aumentare i guadagni; i colletti bianchi
si organizzano e si specializzano
offrendo la propria collaborazione al
crimine organizzato
Criminalità organizzata
Imprenditorialità
criminale
Forme di criminalità
Relazione tra criminalità economica e organizzata
è pertanto un
percorso obbligato e permanente
delle imprenditorie criminali
anello di congiunzione fra
ECONOMIA CRIMINALE
ed
ECONOMIA LEGALE
Forme di criminalità
Relazione tra criminalità economica e organizzata
“… il complesso di ricchezze di origine criminale che
fluisce nell’economia lecita confondendosi in essa ...”
costituisce
IL RICICLAGGIO
ovvero
il complesso delle operazioni necessarie per
attribuire un’origine simulatamente lecita a
valori patrimoniali di provenienza criminosa
Forme di criminalità
Relazione tra criminalità economica e organizzata
IL RICICLAGGIO SI ARTICOLA IN TRE FASI:
1.  INTRODUZIONE NEL MERCATO
2.  STRATIFICAZIONE
3.  INTEGRAZIONE
l riciclaggio di denaro sporco
Forme di criminalità
Attività con cui si nasconde l origine criminale dei prodotti di un attività
Relazione tra criminalità economica e organizzata
llecita.
Investimento o
integrazione
(investment)
Trasformazione o
stratificazione (layering)
Deposito (placement)
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Relazione tra criminalità economica e organizzata
INTRODUZIONE NEL MERCATO
Collocamento della massa di
denaro illecito presso intermediari
finanziari tradizionali o non, o
acquisto di beni
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Relazione tra criminalità economica e organizzata
STRATIFICAZIONE
Ulteriori operazioni di natura per
lo più finanziarie, volte a
separare i proventi illeciti dalla
loro fonte
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Relazione tra criminalità economica e organizzata
SCOPO ULTIMO DEL RICICLAGGIO:
INTEGRAZIONE
dei proventi “lavati” nei circuiti finanziari ordinari.
Se le operazioni di collocamento e di
stratificazione hanno avuto successo,
GLI SCHEMI DI INTEGRAZIONE
CONSENTONO L’INSERIMENTO
dei proventi “lavati” nei circuiti
dell’economia in modo tale che questo
ingresso appaia frutto di
un’operazione finanziaria ordinaria
Forme di criminalità
Relazione tra criminalità economica e organizzata
Il riciclaggio di denaro sporco
Le operazioni per la prevenzione nel sistema bancario/finanziario sono
quattro:
Identificazione
del titolare
della
transazione
Obbligo di
effettuare i
pagamenti
tramite assegni
o altro superate
determinate
soglie
Dal 30 aprile 2009 entrano in
vigore le nuove regole introdotte
dalla normativa antiriciclaggio
Obbligo di
segnalare alle
autorità
competenti
operazioni
sospette
Obbligo di
raccogliere i
dati di tutte le
operazioni e
consegnarle
alle autorità
designate
Forme di criminalità
Relazione tra criminalità economica e organizzata
IL RICICLAGGIO
NELLA LEGISLAZIONE PENALE ITALIANA
Art. 648
RICETTAZIONE
Art.648 bis
RICICLAGGIO (“ripulitura”)
Art.648 ter
IMPIEGO DI DANARO,
BENI O ALTRE UTILITA’ DI
PROVENIENZA ILLECITA
(“reinvestimento”)
Forme di criminalità
Relazione tra criminalità economica e organizzata
RICETTAZIONE (art. 648 c.p.)
Chi, fuori dei casi di concorso, per profitto proprio o di
altri
acquista – riceve – occulta
denaro o cose provenienti da qualsiasi delitto o
comunque si intromette per far commettere ad altri le
suddette attività.
Reclusione da 2 a 8 anni
Multa da 516 a 10.329 euro
Forme di criminalità
Relazione tra criminalità economica e organizzata
RICICLAGGIO (art. 648 bis c.p.)
Chi, fuori dei casi di concorso,
sostituisce o trasferisce
denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto non colposo
o compie altre operazioni
in modo da ostacolare l’identificazione della provenienza
delittuosa
Reclusione da 4 a 12 anni
Multa da 1.032 a 15493 euro
Forme di criminalità
Relazione tra criminalità economica e organizzata
IMPIEGO DI DANARO, BENI O UTILITA’ DI PROVENIENZA ILLECITA (art. 648 ter c.p.)
Chi, fuori dei casi di concorso, e delle condotte di cui agli artt.
648 e 648 bis c.p.,
impiega in
attività economiche - attività finanziarie
denaro, beni o altre utilità provenienti da delitto...
Reclusione da 4 a 12 anni
Multa da 1.032 a 15.493 euro
Forme di criminalità
Organizzazione sociale della devianza
Magnaccia,
computers
hackers
Capita molto spesso che i soggetti devianti, nel mettere in
atto le proprie azioni si servono di qualche forma di
organizzazione sociale. Ne esistono cinque, alle quali
corrispondono quattro tipologie di caratteristiche.
Suicidi,
falsari
Forma di organizzazione
Caratteristiche
Frequentazione
reciproca
Associazione
Divisione elaborata
del lavoro
no
no
no
no
si
no
no
no
Pari
si
si
no
no
Squadre
si
si
si
no
Organizzazioni
formali
si
si
si
si
Solitari
Colleghi
Baby gang
Squadre
organizzate con
più di 10 membri
Squadre di
rapinatori
Organizzazione
estesa
Forme di criminalità
La locuzione «criminalità organizzata» nasce dal bisogno di alcuni
Paesi, e tra questi, Stati Uniti, Italia, Giappone, Cina, di definire le
diverse organizzazioni criminali stabili e presenti nel loro territorio.
La mafia, la camorra e la ’ndrangheta in Italia, cosa nostra negli Stati
Uniti, la yakuza in Giappone, le triadi cinesi preesistevano a questa
definizione e sono tra i nomi più conosciuti di tante organizzazioni
criminali sparse nel mondo.
Sono nate e si sono sviluppate in contesti e in periodi diversi, così
come si stanno trasformando velocemente, sia in relazione alle
opportunità che i mercati nazionali e internazionali offrono loro sia
rispetto alle capacità della polizia e della magistratura di contrastarle.
Forme di criminalità
È utile a definire quelle attività criminali che richiedono continuità
nell’azione e organizzazione nella struttura di comando che prende le
decisioni strategiche e operative.
Al concetto si sono aggiunti nel tempo alcuni aggettivi utili a
caratterizzare meglio il fenomeno: «tradizionale» e «nuova» per
definire gruppi tradizionali o emergenti, oppure «transnazionale» per
definirne le dimensioni.
Altri ancora, come «seria» (Serious organised crime agency in Gran
Bretagna) che distingue le grandi organizzazioni criminali più
conosciute da quelle occasionali che hanno caratteristiche meno
durature e più limitate nell’estensione.
Forme di criminalità
L’industria della violenza gestita dalla criminalità organizzata si articola
in:
•  traffici illeciti, svolti secondo criteri di mercato
•  controllo politico-militare del territorio, vero e proprio esempio di
specializzazione politica (mafiosi come mediatori politici).
I soggetti che si dedicano a queste attività lo fanno spesso in maniera
complementare, con sovrapposizioni totali o parziali tra i due gruppi.
La mafia si caratterizza come il risultato del rapporto tra la formazione
dello stato e le condizioni dei rapporti politici e dell’autorità pubblica.
Nell’ambito di questo processo si è creato un ceto autonomo di
professionisti della violenza che offrono protezione privata e garanzia di
sicurezza in cambio di prestazioni monetarie.
Il differenziale per distinguersi dallo stato al quale questi soggetti si
sostituiscono è l’esercizio più marcato della forza rispetto ad eventuali
concorrenti, costruendo un vero e proprio apparato di coercizione fisica
e di controllo del territorio.
Forme di criminalità
Lo Stato pur avendo sulla carta il monopolio della violenza legittima,
nella realtà non è in grado di esercitarla efficacemente e di proteggere i
cittadini.
I soggetti che si sostituiscono allo Stato nel funzione di protettori offrono
una capacità di protezione che si basa nel potenziale di violenza che
sono in grado di esercitare.
Il paradosso sta nel fatto che chi vuole essere pagato per offrire
protezione e sicurezza è lo stesso soggetto che minaccia la sicurezza
altrui.
Forme di criminalità
Chi ha il monopolio della violenza potrebbe offrire la protezione come un
bene pubblico e quindi senza prestazioni alcune in cambio; ma in realtà
lo scopo di questi criminali è quello di trarre un profitto da questa attività
e quindi di mantenere costantemente alta la domanda della merce
offerta.
A partire dagli anni ‘50 si pongono le premesse per due grandi filoni di
affari che caratterizzano i gruppi mafiosi:
•  l’organizzazione del contrabbando di tabacco e della droga
•  l’inserimento nel settore degli appalti, in connessione con la spesa
pubblica e con le profonde trasformazioni urbanistiche della città
Forme di criminalità
Dopo un primo periodo di equilibrio tra controllo del territorio e traffici
illeciti, la situazione è cambiata e che con il tempo questi ultimi hanno
assunto dimensioni sempre maggiori.
Ma non è stato questo a dare luogo alla trasformazione delle attività
mafiose in termini di formazione di una mafia imprenditrice poiché le
abilità specifiche che si acquisiscono nel campo delle attività illecite non
sono sufficienti per creare imprese con funzioni produttive, se non per gli
scopi limitati di connessione con l’offerta di beni illegali.
Le conseguenze di tutto questo:
•  Formazione delle abilità manageriali orientate al rapporto con la
politica.
•  Le disponibilità di denaro liquido provenienti dai traffici illeciti non sono
state indirizzate verso attività produttive legali (con la conseguente
diminuzione del reddito pro-capite e dell’occupazione).
Forme di criminalità
Effetti depressivi della criminalità organizzata sullo spirito di intrapresa:
•  scoraggiare possibili investimenti
•  ridurre la gamma dei potenziali imprenditori
•  favorire orientamenti caratterizzati da modi predatori
•  generare una violenza socialmente diffusa
Le imprese criminali hanno talvolta carattere polivalente, nel senso che
esse mirano all’acquisizione sia di profitti finanziari che del potere
politico, con un ricorso alla violenza che, a differenza di quanto si pensi,
non è mai gratuito.
Le varie organizzazioni criminali che operano oggi nel mondo hanno
strutture interne diverse e anche il reclutamento avviene in modi molto
diversi e si basa comunque spesso su criteri molto selettivi.
Forme di criminalità
Le logiche del crimine
•  Sostituzione: quando gli immigrati prendono il posti degli autoctoni
in attività da essi abbandonate
•  Concorrenza: quando stranieri e autoctoni competono per
determinate attività
•  Complementarietà: quando il lavoro degli uni consente il lavoro degli
altri in attività collegate.
Esempi
•  furti e rapine: l’ipotesi non regge perché in tali reati sono aumentati
al contempo italiani e stranieri. Si tratta quindi di una logica
aggiuntiva
•  mercati illegali: nel caso della ricettazione l’ipotesi sostitutiva non
trova conferma: aumentano i tassi di questo tipo di reato sia fra gli
stranieri che fra gli autoctoni
Forme di criminalità
•  mercato della droga: si ipotizza la sostituzioni ai gradini più bassi della
gerarchia, quella degli spacciatori di strada. Esistono tre strati:
spacciatori, trafficanti singoli, trafficanti organizzati. La presenza di
immigrati è forte fra gli spacciatori di eroina e di cocaina, nonché nella
marijuana → nei settori declinanti di eroina e hashish vi è stata
sostituzione straniera fra spacciatori e trafficanti, nella cocaina e nella
marijuana si verifica l’inverso, con produttori tendenzialmente albanesi
e spacciatori italiani
•  prostituzione: data la gerarchia ascendente che va dalle prostitute di
strada a quelle al chiuso alle ragazze squillo, tra gli anni ’70 e ’80 le
italiane si sono ritirate dalla strada e al loro posto sono subentrate le
straniere, dall’89 attraverso tre diverse ondate: dai paesi ex comunisti,
poi dall’Africa e dal sud America, quindi dall’Albania e dalla Nigeria
Forme di criminalità
Il passaggio verso forme organizzate di criminalità sempre più evolute ha
richiesto una revisione degli strumenti di contrasto che è avvenuta con
grande rapidità tra gli anni Settanta del Novecento e il Duemila.
In Italia, negli USA e in molti altri Paesi, in tre decenni c’è stato un veloce
cambiamento delle legislazioni nazionali, delle procedure e delle attività di
polizia.
La convenzione ONU sulla criminalità organizzata transnazionale, aperta
alla firma dei vari Paesi nel dicembre del 2000 a Palermo ed entrata in
vigore nel 2003, è il culmine di questo processo di armonizzazione delle
legislazioni europee e americane sviluppatosi in questo trentennio.
Forme di criminalità
La Convenzione di Palermo è stata anche il punto di partenza di un
processo di consapevolizzazione sul problema della criminalità
organizzata di tutti i Paesi del mondo, non solo di quelli ricchi e sviluppati.
Proprio questa consapevolezza e l’allargamento conseguente a tutti i
Paesi del mondo hanno richiesto una riflessione continua sul futuro del
concetto, sulle caratteristiche del fenomeno e sui mezzi per contrastarlo.
Nell’estendere il concetto di criminalità organizzata a tutti i Paesi del
mondo la convenzione di Palermo ha mandato un segnale: il problema è
di tutti insieme e richiede una rafforzata cooperazione internazionale per
combatterlo.
La risposta di alcuni Paesi, più lontani dal problema, è stata debole. Nella
prima fase di firma e ratifica della convenzione alcuni Paesi hanno ritenuto
che il problema criminalità organizzata fosse dei Paesi ricchi e quindi
distante dalla loro esperienza. Poi a poco a poco la consapevolezza è
cresciuta e le adesioni sono aumentate.
Forme di criminalità
Questa convenzione è oggi un termine di riferimento che descrive in
dettaglio caratteristiche, attività e rimedi, e costituirà per molti anni ancora
uno schema di riferimento per chi dovrà confrontarsi sul problema.
Il fenomeno della criminalità organizzata cambia però continuamente.
Cambiano le caratteristiche dei soggetti che ne fanno parte, cambiano le
strutture organizzative, cambiano le attività.
All’inizio del sec. 20° le organizzazioni criminali in USA erano state
alimentate da soggetti che venivano dai Paesi poveri dell’Europa.
I componenti delle famiglie criminali erano di bassa estrazione sociale e
culturale. Dopo, sempre di più, la ricchezza acquisita, combinata con una
maggiore istruzione, ha affrettato la mobilità sociale verso l’alto delle
seconde e terze generazioni delle famiglie criminali.
Le stesse strutture organizzative si sono andate a poco a poco
trasformando e si è allargata la sfera delle attività messe in essere dalle
organizzazioni criminali, che cambiano velocemente inseguendo e
trasformando vecchie e nuove opportunità.
Forme di criminalità
Il traffico di droghe diventa la prima attività di carattere transnazionale,
collegando i Paesi della produzione delle sostanze, in genere
sottosviluppati, con i Paesi della domanda, in genere sviluppati.
Vecchie e nuove organizzazioni criminali entrano negli anni Settanta e
Ottanta nei traffici di eroina e cocaina creando reti internazionali di
raffinazione e traffico.
I cartelli colombiani degli anni Novanta sono il riflesso organizzativo di
questa attività che triangola il Sudamerica con il Nordamerica e l’Europa.
Oggi il traffico di droga ha perso le caratteristiche oligopolistiche degli anni
Novanta per frammentarsi in tante piccole e medie organizzazioni criminali
che coltivano, raffinano, trafficano e vendono sostanze.
Alcune di queste lo fanno su scala internazionale, altre su base bilaterale,
attraverso le frontiere di due Paesi, altre su scala nazionale.
Forme di criminalità
Al traffico di droghe si sono andate aggiungendo altre attività come il
traffico di esseri umani, il traffico di rifiuti, le frodi su larga scala.
Tutte attività che hanno sfruttato due asimmetrie: le diverse condizioni
sociali, economiche e politiche che hanno spinto masse sempre più grandi
di popolazioni a lasciare il proprio Paese per andare in uno più attraente e
quelle normative che hanno spinto le organizzazioni criminali a intercettare
la domanda di evadere i costi imposti da quelle regolazioni economiche,
amministrative, ambientali.
Il caso dei rifiuti e dell’inquinamento sono alcuni esempi.
Forme di criminalità
Insieme con questa attività «tradizionale» delle organizzazioni criminali a
dimensione transnazionale si sono sviluppate altre forme più complesse
che costituiscono una cerniera tra criminalità organizzata e criminalità
economica.
Si tratta delle frodi su scala internazionale come quelle al bilancio
dell’Unione Europea, la corruzione internazionale e il riciclaggio.
Quest’ultimo nasce proprio come fenomeno conseguente alle grandi
ricchezze accumulate nei traffici di droghe.
Mai come in questi ultimi anni il problema della criminalità organizzata è
stato legato alle trasformazioni economiche e sociali del mondo intero.
La globalizzazione dei mercati insieme con la caduta dei muri tra Paesi
di blocchi diversi ha aperto nuovi mercati sia legali sia criminali. Nei Paesi
dell’Est dell’Europa, dopo i cambiamenti politici degli anni Novanta, alcune
organizzazioni locali si sono trasformate in organizzazioni transnazionali,
approfittando della debolezza dei sistemi giuridici e delle istituzioni di quei
Paesi.
Fine della seconda parte
grazie
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