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arrivederci Cam - Centro Ausiliario per i problemi Minorili

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arrivederci Cam - Centro Ausiliario per i problemi Minorili
n° 32 - maggio 2016
Spedizione in A.P. : “Poste Italiane Spa art. 2; comma 20/c legge 662/96 Milano
1
il Cam - Centro ausiliario per i problemi minorili - onLus è una Associazione
del privato-sociale fondata nel 1975, che svolge “gratuitamente e per soli fini
di solidarietà sociale le attività e i servizi che gli sono richiesti dal Tribunale
per i Minorenni, dai Giudici Tutelari e da Pubbliche Amministrazioni”.
Art. 2.2 dello Statuto del CAM
editoriale
arrivederci Cam
H
tra i motivi
dell’incarico
la pluriennale
esperienza
professionale di
Giudice civile e
penale e di
sostituto
Procuratore
Generale della
repubblica
presso il
tribunale di
milano
o collaborato con il CAM per molti anni
e l’ho conosciuto anche prima perché il
CAM lavorava per i giudici minorili. Poi il nostro
indimenticato Franco Brambilla mi ha nominata
presidente del Comitato Scientifico ed è stato
un lavoro molto stimolante, fatto con compagni
di viaggio molto competenti sotto lo sguardo
vigile di Francesca Ichino che spesso mi ha richiamata all’ordine perché il lavoro non procedesse
con ritmi rallentati. Quando ho smesso di fare
il giudice, la mia collaborazione è diventata più
attiva con l’apertura di uno sportello di ascolto e
orientamento che si rivolgeva non solo a genitori
con figli ma anche ad operatori, specie scolastici,
che si trovavano in difficoltà a gestire situazioni
critiche in classe. Ho conosciuto tante volontarie
e tante persone che al CAM sono affezionate. Io
sono una di queste.
A inizio anno ho lasciato il CAM perché sono
stata nominata Garante per i diritti dell’infanzia e
dell’adolescenza dal Comune di Milano.
Inizio così una nuova avventura che mi affida
tanti compiti e, in particolare, un ruolo di facilitatore tra le diverse istituzioni che si occupano
di minori perché si trovino delle buone prassi
che facciano rete rispetto agli obiettivi propri di
ogni singola istituzione e, soprattutto, rispetto
alle molte risorse presenti sul territorio, costituite dalle varie associazioni che collaborano con
il pubblico dedicandosi ad aspetti particolari del
disagio giovanile.
Sto collaborando anche con il Garante Regionale e spero di costruire insieme progetti che si
o
a!
Annamaria Caruso, presidente del Comitato Scientifico del CAM
è stata nominata in gennaio dal sindaco Giuliano Pisapia primo
Garante dei diritti per l’infanzia e l’adolescenza nella storia del
Comune di Milano e resterà in carica cinque anni
CAM ci o
i colori della ffre tu
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tt
Sostieni il C
AM era i
5x10 con i nz
00 l t u
integrino con i servizi psico-sociali e della salute
che costituiscono una parte rilevante dei progetti riparativi.
Lascio un pezzo del mio cuore al CAM al quale
auguro di proseguire con successo sempre maggiore nel suo lavoro di supporto alla magistratura minorile e ai giovani meno fortunati.
Annamaria Caruso
Cari Amici,
sono stati pubblicati sul sito
dell’Agenzia delle Entrate
gli importi del 5 x 1000
anno 2014 (redditi 2013):
il CAM riceverà ¤ 16.105,26 !!!
GRAZIE DI CUORE A TUTTI VOI
se siete tra le persone che hanno
scelto di destinarci la propria quota.
Ci auguriamo che continuerete a
sostenerci nel nostro lavoro in
favore dei minori in difficoltà.
5x1000 al CAM!
Codice Fiscale
05814310156
2
editoriale
arrivederci quindi…
sul campo!
Nel suo Arrivederci CAM Annamaria Caruso ci spiega il motivo
per il quale ci ha “lasciato” dopo tanti anni: le virgolette stanno ad
indicare che, malgrado – o forse proprio per – l’incarico cui
è stata chiamata, noi siamo certi che potrà ancora svolgere una
preziosa attività a sostegno delle organizzazioni che, come il CAM,
lavorano per la promozione dei diritti e la tutela dei minori
“
Da oggi Milano
è ancora più
accogliente.
Ho sempre sostenuto –
afferma il Sindaco Giuliano
Pisapia – che una città a
misura di bambini sia una
città a misura di tutti e sono
certo che Annamaria Caruso
svolgerà un ottimo lavoro,
sostenendo i diritti e le pari
opportunità dei ragazzi.
La Garante ci aiuterà a
portare avanti, migliorare e
potenziare il lavoro
che abbiamo avviato fin
dall’inizio e che ha portato a
iniziative concrete.
Penso all’apertura
del Museo dei Bambini
alla Rotonda della Besana,
al riconoscimento del diritto
dei più piccoli a giocare
nei cortili, nei giardini e
nelle aree all’aperto
delle abitazioni private e
anche ai Consigli di Zona
dei ragazzi.
E penso soprattutto agli
oltre 15mila minori che il
Comune segue con i suoi
servizi e che da oggi
avranno un punto di
riferimento in più.
”
I
l riferimento all’incarico ci spinge a riflettere un
po’ più approfonditamente su identità e compiti del Garante.
Prima di tutto il “Garante dei diritti per l’infanzia e l’adolescenza“ (questo è il nome esatto)
è “Autorità indipendente che svolge la propria
attività in piena libertà e indipendenza da qualsiasi Istituzione pubblica o privata” (regolamento,
art .3.). Sono espressioni chiare, che non hanno
bisogno di spiegazioni: il Garante è sopra le parti
e questo gli consente di svolgere i suoi compiti
senza condizionamenti.
E proprio per questo, e per il fatto di essere
Organo monocratico, è necessario che sia scelto
tra persone di indiscusso prestigio e di notoria
fama nel campo delle scienze giuridiche, psicologiche e/o sociali o pedagogiche, ovvero delle
attività sociali, educative, psicosociali, come è
appunto Annamaria Caruso.
Ma quali sono le funzioni del garante?
Anzitutto – e non è un gioco di parole – garantire
i diritti dei minori e degli adolescenti, in conformità a quanto stabilito nelle diverse Convenzioni
internazionali e nelle norme interne adottate in
materia di tutela dell’infanzia e dell’adolescenza:
questo attraverso una attività di “vigilanza” (art.3,
2, lettera a) sull’effettiva applicazione delle disposizioni; una azione diretta, volta a garantire il
rispetto e l’attuazione dei diritti secondo i principi generali delineati dall’ONU (lett. b); iniziative e azioni volte ad incrementare la concreta
conoscenza dei diritti, nonché la diffusione di una
cultura basata sulla centralità di tali diritti in ogni
ambito, comprese iniziative di sensibilizzazione
pubblica (lett. c).
Poiché i principi generali ONU sono: non discriminazione, migliore interesse del minore, diritto
alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo, partecipazione e rispetto per l’opinione del minore;
le funzioni specifiche sono previste in coerenza
con essi: verifica della effettiva garanzia dei diritti
(lett. h); espressione di pareri su atti e iniziative e
segnalazione di iniziative e raccomandazioni utili
(lett. J e k); collaborazione attiva con le Istituzioni e segnalazione di discriminazioni e lesione
dei diritti (lett.f, g,m) e anche promozione della
partecipazione e dell’ascolto dei minori in qualsiasi ambito in cui vengano prese decisioni che li
riguardino direttamente.
Con chi si coordina?
Il Garante coordina la propria attività con quella
dei Garanti Nazionale e Regionale e riferisce al
Comune ogni qualvolta lo ritenga opportuno
e comunque almeno ogni 6 mesi; può anche
richiedere iniziative e interventi agli organi del
Comune di propria iniziativa quando lo ritenga
opportuno per i fini di cui all’art.3.
Particolarmente importante e interessante per
tutti noi mi pare quanto previsto al punto 4 del
citato art. 3 del Regolamento, che qui trascrivo
integralmente:
L’ufficio del garante, anche alla luce delle funzioni
indicate, si propone come luogo neutro di ascolto
dei soggetti pubblici e privati, Enti e singoli, con
l’obiettivo di facilitare i rapporti tra i soggetti che
a qualsiasi titolo si occupino di tematiche inerenti
all’infanzia e all’adolescenza.
Luogo di elaborazione e produzione di pensiero
condiviso tra i diversi saperi, professionalità e
poteri propri delle diverse istituzioni pubbliche, private e del privato sociale, attive nella città sui temi
dell’infanzia e dell’adolescenza.
Tra i principali obiettivi vi è quello di promuovere
e facilitare l’individuazione di corresponsabilità
nella gestione di progetti, servizi e/o casi concreti,
e soprattutto di favorire lo scambio sui significati
e sulle diverse visioni presenti nella città in ordine
alle priorità sul rispetto dei diritti dell’infanzia.
Un compito impegnativo
Si tratta di compiti impegnativi su cui molte
aspettative e speranze convergono. Per noi del
CAM si tratta di risposte a necessità più volte
individuate nel nostro lavoro, ormai più che quarantennale, compiti a cui – e lo ripetiamo con
orgoglio – è stata chiamata una di noi (certo un
po’ speciale), alla quale ribadiamo una completa
disponibilità a collaborare e formuliamo ancora
i migliori e più affettuosi auguri di buon lavoro.
Se lei ha lasciato al CAM “un pezzo di cuore”,
il CAM non può che ricambiare con l’assicurazione che il nostro cuore e tutti gli altri nostri
organi (cervello, mani…) sono e saranno sempre a disposizione, per il bene di quei minori al
cui sostegno continueremo a dedicarci.
Graziamaria Dente
Presidente del CAM
una di noi
3
il premiodonna fidapa 2016
a Giovanna burkhardt
I
Giovanna Burchardt
il premio
fidapa è un
riconoscimento
alla realtà
femminile
distintasi
per impegno,
creatività e
talento
l prestigioso riconoscimento, giunto alla sua
quinta edizione e promosso dal Comune di
Milano in collaborazione con l’Associazione
FIDAPA BPW Italy sezione Milano, ha lo scopo
di valorizzare e portare all’attenzione della collettività le donne che, sul territorio, testimoniano
quotidianamente la propria storia di emancipazione e di crescita nei vari campi del sociale e
della cultura. È stato conferito a quattro donne
di Milano che si sono distinte per il loro impegno nel sociale, nell’imprenditoria, nella cultura e
nell’impegno educativo, contribuendo a rendere
migliore la vita della comunità ed elevando il prestigio della città di Milano.
Giovanna Burkhardt è stata premiata in
quanto Presidente del Comitato Operativo del
CAM (entra all’ufficio schedario nel 1983 e ora
coordina gli otto settori del CAM), di cui sono
state illustrate le varie iniziative nel campo dei
problemi del mondo dei minori, mettendo in
risalto il suo rapporto privilegiato col Tribunale
dei Minori e coi Servizi Sociali.
Nel suo intervento, Giovanna ha insistito sull’importanza effettiva della collaborazione con i tanti
Rotary club milanesi che sostengono l’associazione da oltre quarant’anni.
Le altre premiate sono state Raffaella Cassola,
Daniela Girardi Javarone, Antonella Pari.
Anche quest’anno il nostro mercatino
di abiti, oggetti e libri ha riscosso
un vivo interesse e ha permesso
di raccogliere 3500 euro.
Ringraziamo Barbara (di Royal Garden)
che con il suo omaggio floreale ha dato
luce e colore al nostro allestimento.
Aiutiamoli così...
Un compleanno? Una ricorrenza
familiare o un’occasione festosa?
RINUNCIAMO a FIORI e REGALI
e trasformiamoli in doni per loro,
per un bimbo che li sogna, per un
ragazzo che vuole studiare, per
una mamma in difficoltà.
E non sarebbe bello RICORDARE
UNA PERSONA CARA che se ne è
andata aiutando un bambino in
affido, che non ha una famiglia
capace di crescerlo e di amarlo, o
un adolescente che sta cercando
una strada nuova?
Anche un piccolo LASCITO TESTAMENTARIO, oltre che dare ai nostri
eredi un esempio di solidarietà, aiuterà il CAM a realizzare interventi
che possono davvero cambiare percorsi di vita, tutelando i diritti dei
minori e aiutando giovani adulti ad
introdursi con dignità nella società
civile.
“AIUTIAMOLI COSI’ ”
e come per miracolo regali e ricordi
si trasformeranno in atti
concreti e gioiosa
speranza.
Giovanna Burkhardt
4
Problemi di Giustizia
Paolo tartaglione,
responsabile di arimo
ha lanciato un appello
che accogliamo!
un’assistenza pro bono
del nostro ufficio Legale
È arrivata al CAM, consigliata da un’amica, una mamma peruviana
e ci ha raccontato la sua storia.
Una storia simile a tante altre che abbiamo ascoltato e seguito
A
rrivata giovanissima in Italia per lavorare, ha incontrato un uomo italiano,
più grande di lei, che le ha fatto sognare una vita diversa da quella di
ristrettezze vissuta in Perù.
È arrivata una gravidanza, forse troppo presto, e l’uomo ha fatto molte promesse. Poco dopo la nascita del figlio, che ha riconosciuto, il padre ha però
interrotto la relazione. La giovane madre, rimasta senza lavoro, ha chiesto al
padre un aiuto economico ma ha ricevuto solo qualche centinaio di euro in
due anni e molte minacce. La minaccia di portarle via il figlio.
Naturalmente si trattava di una minaccia priva di fondamento, ma che su una
giovane ragazza straniera ha avuto effetto e l’ha convinta a non insistere e a
non far valere le proprie ragioni.
Il padre del bambino si è poi trasferito all’estero per lavoro, rendendosi irreperibile. La giovane madre si è rivolta al nostro ufficio dopo due anni dalla nascita
del bambino per un’esigenza concreta: senza la firma del padre non riusciva a
delegare nessuno al ritiro del bambino dal nido.
Il nostro ordinamento prevede infatti che la responsabilità genitoriale venga
esercitata da entrambi i genitori. Pertanto tutte le decisioni di maggiore importanza che riguardano i figli (iscrizioni scolastiche, consensi informati, rilascio di
documenti ecc...) richiedono l’accordo dei genitori. Così anche la delega a terzi
al ritiro da scuola. Il primo incontro con uno dei nostri legali è servito per fare
chiarezza e dare alla madre tutte le informazioni necessarie sulla situazione
giuridica del figlio e sulle possibili iniziative giudiziarie, affinché potesse fare una
scelta consapevole e senza timori.
La mamma ha capito che suo figlio non correva alcun pericolo e che non vi
erano rischi che glielo “portassero via” solo perché era straniera e il padre
italiano. Ha anche compreso i problemi che in futuro avrebbe potuto avere
in assenza di un provvedimento che limitasse la responsabilità genitoriale del
padre. La signora non poteva accedere al patrocinio a spese dello Stato, che
richiede un reddito complessivo del nucleo familiare inferiore a € 11.528,41.
Nel nostro caso la madre vive insieme a una cugina (non riuscendo a sostenere da sola i costi di un affitto), e la somma dei redditi supera il limite.
Anche se, comunque, non ha le risorse per pagarsi un avvocato.
Abbiamo quindi ritenuto che rientrasse nei requisiti del CAM per un’assistenza
pro bono e l’abbiamo rappresentata in un giudizio avanti al Tribunale di Milano.
Abbiamo richiesto l’affidamento superesclusivo del bambino alla madre, che
comporta la possibilità di prendere tutte le decisioni relative al figlio, anche le
più importanti, senza dover avere il consenso del padre.
Il padre non si è presentato all’udienza e il giudice, in assenza di alcuna richiesta
dello stesso di vedere il figlio o di poter essere presente nella sua vita, ha accettato la richiesta della madre che ora ha l’affido superesclusivo del bambino.
Il provvedimento del tribunale ha anche fissato un assegno a carico del padre
che però, essendosi trasferito all’estero, non siamo riusciti ancora ad ottenere.
Ufficio Legale
La Riforma della Giustizia “Orlando”, che
ha appena concluso il suo Iter alla Camera,
e sta passando al Senato, contiene una
parte che riguarda la riforma del Tribunale
per i Minorenni. Fino a gennaio la Riforma
sembrava andare nella direzione di
una sorta di passaggio dal TM al nuovo
Tribunale per la Famiglia, che avrebbe
riunito tutte le competenze sui Minori.
Ma a gennaio la inaspettata approvazione
di un emendamento in Commissione Giustizia della Camera ha fatto tracollare la
situazione, portando ad una abolizione
tout court del Tribunale per i Minorenni,
a favore di presunte sezioni specializzate.
La riforma ridurrà drasticamente la specializzazione dei Magistrati (sia Giudicanti
che Inquirenti) che si occupano di Minori,
portando nella maggior parte d’Italia ad
una situazione nella quale si occuperanno
di questioni delicatissime (penale minorile,
abuso sessuale in infanzia, separazioni ad
alta conflittualità, maltrattamenti ai bambini...) Magistrati che non hanno specializzazione sui temi dei Minorenni, e che si
devono occupare di questa materia al pari
di incidenti stradali, marchi, fallimenti, ecc.
Nell’incontro su La giurisdizione specializzata del Tribunale per i minorenni: esperienze
e prospettive di riforma tenutosi a Milano
in maggio si è riaffermata la necessità di
specializzazione nella Tutela minorile che
pone al centro il reale e preminente interesse del minore e la ricchezza di esperienza che il sistema di giustizia minorile
italiano ha consolidato da ormai 40 anni
e che ha avuto riconoscimenti in Europa.
L’avvocato Grazia Cesaro, presidente
della camera minorile di Milano ha rimarcato che la riforma in campo civile è un
pensiero corretto su meccanismi di efficienza ma non quando vuole eliminare
la Procura per i Minori che opera una
funzione importantissima di filtro nelle
segnalazioni avanti ai tribunali, una barriera di controllo a tutela dell’infanzia che
perderebbe esclusività e specializzazione.
Invita a sottoscrivere una petizione all’attenzione dei senatori.
notizie dal bed & breakfast Protetto
accogliere i ragazzi intorno
alla maggiore età
per renderli autonomi
5
ufficio scuola
Il Centro Comune
di Ricerca della
Empowering children and adults for
Commissione
a safe and responsible use of ICT
Europea di Ispra,
nella sua relazione per
l’anno 2015,
ringrazia le volontarie
dell’Ufficio Scuola,
che all’interno dei loro
corsi per insegnanti
fatti nelle scuole primarie e secondarie, sul
riconoscimento dei segnali di disagio e relative
segnalazioni al Tribunale per i Minorenni, hanno contribuito a diffondere nelle scuole milanesi
Happy Onlife, un gioco per imparare ad usare internet in modo consapevole.
The Happy Onlife experience
Project 572 – E-CIT
Rosanna Di Gioia
Da più di dieci anni è la soluzione trovata dal CAM
per accompagnare i giovani a diventare adulti
D
al 2009 al 2012 abbiamo ospitato in Bed & Breakfast Protetto Ali, un ragazzo del 1993 che allora frequentava il terzo anno dell’Istituto Alberghiero.
Ali e Karim, di un anno più grande, sono figli di un uomo
marocchino e di una donna finlandese che si sono incontrati a Milano e che hanno avuto una vita difficile, segnata
da alcool, droga, spaccio, che non ha permesso loro di
occuparsi dei figli: anzi la loro storia famigliare è stata
segnata da trascuratezza, abbandono e violenza.
Solo nella comunità educativa i due fratelli hanno potuto incontrare qualcuno in grado di occuparsi di loro e di riempire un po’ gli enormi vuoti creati.
Conosciamo Ali dopo circa 5 anni di comunità. È la nostra prima accoglienza
di questo tipo e con lui impariamo un nuovo tipo di convivenza e di ospitalità,
aiutati della nostra cagnolina, che per Ali diventa una compagna inseparabile.
Le foto di loro due sono appese in camera nostra, sorridenti e felici.
Si perché nella sua particolare solitudine (senza genitori, senza amici) Ali riesce comunque a trovare dentro di sé e insieme a noi la forza di crescere, di
imparare, di diplomarsi. Non solo, riesce a ritrovare il padre, che ormai non
vedeva da più di 10 anni, cominciando in questo modo ad immaginare e poi a
costruire un sogno: quello di trasferirsi in Marocco e lì cominciare a lavorare
negli alberghi. Prima una vacanza estiva a Casablanca, quando ancora è ospite
da noi e poi, a chiusura del progetto, il grande salto.
Raccoglie tutte le sue energie, resiste ai consigli e alle preoccupazioni dell’assistente sociale, e parte. Vuole provarci, lo sa che il papà non è poi molto cambiato, ma conta sulla presenza degli zii e della nonna e poi si sente carico di
speranze per un futuro migliore. Non va bene. Dopo circa un anno Ali capisce
che quello non è il suo posto, ancora violenza e ancora alcool.
Ma Ali non è più un bambino; ora gli basta solo qualche euro per prendere un
biglietto aereo di sola andata per Helsinki. Certo, perché la ricerca di se stesso,
delle sue origini, del suo posto nel mondo non può esaurirsi in Nord Africa
ma deve spingersi sino al Nord Europa. Qui non c’è nessuno ad aspettarlo, se
non un sistema sociale che per Ali, con passaporto finlandese oltre che italiano,
si trasforma in un’opportunità di accoglienza: di nuovo scuola, di nuovo casa
e poi un lavoro, una nuova lingua da conoscere, un nuovo mondo da vivere.
Nel Paese di babbo natale, quello che per Ali è sempre stato un mito: il calore
ed il colore della festa in famiglia. Sentiamo spesso Ali, ci inviamo messaggi e
foto con messenger, ci facciamo lunghe chiacchierate in chat o con skype.
Ma quest’anno per il mio compleanno ha preferito mandarci una lettera:
“in tutti questi anni e anche quando ero a Milano voi mi avete aiutato a finire la scuola superiore e prendere il diploma e ogni lotta che ho
dovuto affrontare. Se oggi sono una persona forte è anche grazie a voi.
Mi sono sentito una persona fortunata ad avervi incontrato.
Un abbraccio e buon compleanno”
Marta e Fernando
Monica Gemo
Stéphane Chaudron
2016
EUR 27702 EN
Empowering children and adults safe and
responsible use ict happy onlife experience
www.ec.europa.eu/jrc/en/publication
ARMONIOSE
NOTE DI SOLIDARIETÀ
PER IL CAM
Giovedì 9 giugno 2016
ore 20.30
IN SANT’AMbROGIO
AD NEMuS
Concerto
Vois sur ton chemin...
Ensemble vocale “In...canto”
Via Peschiera 6, Milano
Vi aspettiamo numerosi!
e
i
z
i
t
o
n
e
n
o
u
b
o
Sol
6
ultimissime dal Cam
affidi
Ci vediamo con la nuova
stagione per...
Cara Monica,
è da un po’ che non ci sentiamo ma, per quanto possa sembrare “strano”, anche
una semplice e veloce mail richiede un minimo di tempo e di tranquillità.
La nostra meravigliosa bimba ci assorbe, ci assorbe sempre più. Cresce ed ha un
sacco di normalissime esigenze e se è pur vero che da una parte quasi non ci
lasciano tempo nemmeno per scrivere una mail dall’altra siamo così felici di non
avere tempo per scriverla.
Federica è un fiore, sboccia quotidianamente quasi fosse un sempreverde. Ha
una intelligenza ed una perspicacia che davvero mi e ci spiazza, anche se il paragone lo faccio su di me, che non sono certo un “illuminato”.
E in mezzo a tutta questa magnificenza c’è sempre il lato “bambina” con le sue
coccole, affettuosità, ingenuità e tutto ciò che di bello c’è in una bambina.
Federica ha davvero le potenzialità per diventare grande e spero davvero che,
smussati gli “spigoli” vivi del suo caratterino, sia davvero in grado di tenere lei
le briglie della sua vita e guidarla al meglio. Noi ci siamo sempre, per quanto le
nostre capacità ce lo permettano faremo di tutto perché questo avvenga, poi
confidiamo anche nella buona sorte.
Federica ha sempre il suo bel caratterino, non sono tutte rose e fiori, ma va bene
così. Ci ripaga sempre, e tutto il malumore svanisce in un istante.
Nei comportamenti, nelle espressioni, nei discorsi, nel proporsi, in lei vedo quotidianamente una “mini” Amalia ed un “mini” Enrico.
Vi ringraziamo davvero di cuore per questa “faticosa” felicità e gioia che ci
avete portato, grazie Monica. Ringraziamo lei, ma ringraziamo tutte le persone
che lavorano con lei. Ne approfitto per inviarle qualche fotografia abbastanza
recente della nostra gioia.
A presto.
Enrico Amalia Federica
Formazione
uno sguardo sul tempo
nell’affido familiare
Sollecitati dal convegno dell’anno scorso
“Il tempo della cura e la cura del tempo”
quest’anno si sono tenuti seminari specifici.
Quello di Antonella Patrizi e Marilena Tettamanzi Su “I bambini non aspettano: dal tempo
della cura del bambino ai tempi del cambiamento
sistemico” ha visto la partecipazione di psicologi,
assistenti sociali, operatori di comunità.
A teatro con CAM
Qui eravamo al teatro
Carcano per
assistere allo spettacolo
uno sguardo dal ponte
di arthur miller,
con sebastiano somma,
in scena a febbraio.
7
ultimissime dal Cam
un talento in b&bP
Gabriele ha diciannove anni, è al primo anno di geologia ed è attualmente ospite in una famiglia che da anni collabora con il Bed
& Breakfast Protetto. L’abbiamo conosciuto alla presentazione
del suo primo libro. In poco tempo ne ha scritti altri due che ha
presentato all’Assemblea annuale del CAM
Quali sono state le tue letture da piccolo
e come sei arrivato a scrivere? Ti ricordi
quando hai cominciato?
Da ragazzino leggevo tantissimo fantasy (Licia
Troisi con la saga Cronache dal mondo emerso,
Geronimo Stilton, Harry Potter alle medie). La
passione per la scrittura in verità è arrivata in
terza superiore (anche se ho ritrovato un blocchetto di appunti di terza media con tracce di
una trama per un libro). Ero rimasto affascinato
durante le vacanze di Natale dal personaggio
dello scrittore nella saga d’inchiostro, e allora ho
pensato: proviamo a scrivere qualcosa, ma che
cosa? Ho preso gli eventi della mia vita, qua e là,
e ho tentato di farne una storia romanzata. Sono
partito dalle persone che ho incontrato in questi anni, ho cercato di dare loro un ruolo e poi
mettere tutti questi ruoli assieme in una trama.
E da lì è nata sostanzialmente l’idea della saga.
Hai già in mente la serie?
Sì, dovrebbero essere otto libri. Oltre ai personaggi, ci sono i luoghi, Borgo, Alba, Fortezza:
sono associati al paese in cui da bambino ho
fatto le scuole e a cui sono sempre stato legato.
Ho ancora una mappa del paese a cui sovrappongo i luoghi nel libro. Quindi ho già un’idea
completa e poi piano piano la sviluppo nel libro,
e poi ci sono i ricordi: di un avvenimento, di un
dialogo, qualcosa di cui mi servo per creare la
trama, l’anima del libro.
La trama ti viene a mano a mano che scrivi,
o l’hai in mente per grandi linee?
Sì, so dove voglio andare, e questo è molto
importante perché l’autore ha il senno di poi,
ltà delle
o
ic
f
if
d
e
L
amiglie
nostre f ma
Una mam scrive
ia
affidatar
Buongiorno,
come da accordi intercorsi nel colloquio, con
l’assessore... il 14/1/2016, invio lettera del servizio sanitario nazionale che certifica la non
erogazione del servizio necessario alla tutela e
salute di Luca come da art 17 della linea guida
nucleo affidi del...
Aspetto una vs. risposta tenendo presente che
Luca soffre di un’importante ipoacusia bilaterale che può creare seri problemi esistenziali nel
tempo se non si valuta con tempestività.
può guidare il lettore. Ho un’idea per i libri e
anche per ogni libro gli avvenimenti principali
poi però è una storia in itinere.
Hai scritto altro?
Un copione teatrale per tentare di unire le
mie due passioni: la scrittura e il teatro. Il mio
copione è andato in scena ed è stato strano
aver scritto una cosa che poi abbiamo recitato.
E’ piaciuto agli attori e poi anche al pubblico.
E ti sei trovato a tuo agio anche in quel
tipo di scrittura?
Sì, è diversa dal libro, dà molto valore al dialogo. Nel libro puoi arricchire con descrizioni di
personaggi, luoghi e cose varie, mentre qui devi
essere molto più diretto, e veloce. Se lo spettacolo è lento dopo un po’ il pubblico si annoia
e quindi davvero devi far passare l’idea subito
senza troppi giri di parole.
Gabriele racconta che dai dieci anni ha
avuto esperienze alternate di comunità/
affido. Gli abbiamo chiesto come queste
vicende sono entrate nella scrittura.
Grazie ad alcune di queste esperienze ho avuto
l’idea per la trama.
In particolare mi ricordo la comunità come un
periodo positivo e per quanto la prima volta
sia completamente differente dalla seconda per
l’età differente, me le ricordo non solo positive
ma anche divertenti, con tutte le varie tristezze
del caso (ma quello vale per tutti i periodi).
Positivo anche l’anno e mezzo che c’è stato con
la famiglia affidataria.
Oretta Emilitri
Preciso che ad oggi mancano ancora l’erogazione dei contributi mensili di gennaio e febbraio
previsti da art 14 “indipendente dalla situazione
economica”.
Ritengo che non sia un problema delle famiglie
affidatarie reperire i fondi necessari per il mantenimento ordinario/straordinario e che l’Ente
ha il dovere di attivarsi per reperire le risorse
per garantire la serenità e l’assistenza dovuta
soprattutto a un minore
Cordialmente Teresa Manfredi
Continuate a sostenerci
Sul sito la notizia
va veloce
GRAZIE!
Stefano Caldi l Anna Castellani Ciafré
Daniela Castellotti Santacesaria l Giuseppe Chinnici
Franco Collavo l Alessandro Colombo
Renata Ferrara Pignatelli l Miriam Forte / Arcares
Luigi Gavazzi l Piercarlo e Camilla Gera Dettori
Eleonora Ghezzi l Benedicte Habiche Leila
Fiammetta Mocchetti l Luigi Nardi
Franco Alberto Nava l Giovanna Panza di Biumo
Massimo Perazzo l Fernanda Porrati
Giovanna Porrati l Anna Risari
Marisa Rossi Speroni l Aldo Roveda
Stefano Taccani l Giovanni Tamburi
Anna Rosa Tiramani l Ivan Zoppini
Contatti
8
Mandateci la vostra mail e vi avvertiremo
dell’uscita del nuovo notiziario
che troverete pubblicato sul sito
www.cam-minori.org
@
Se preferite potremo inviarlo direttamente
al vostro indirizzo mail.
Questo ci permetterà di abbassare i costi di spedizione
e aumentare i fondi destinati ai nostri ragazzi.
Scrivete a [email protected]
Troverete il CAM anche su facebook dove
saranno pubblicate le iniziative e dove
potrete postare commenti e domande
https://www.facebook.com/pages/CAM
Per informazioni
eCCo dove Potete trovarCi
CAM (Segreteria)
Via Vincenzo Monti 11 - 20123 Milano
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