arrivederci Cam - Centro Ausiliario per i problemi Minorili
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arrivederci Cam - Centro Ausiliario per i problemi Minorili
n° 32 - maggio 2016 Spedizione in A.P. : “Poste Italiane Spa art. 2; comma 20/c legge 662/96 Milano 1 il Cam - Centro ausiliario per i problemi minorili - onLus è una Associazione del privato-sociale fondata nel 1975, che svolge “gratuitamente e per soli fini di solidarietà sociale le attività e i servizi che gli sono richiesti dal Tribunale per i Minorenni, dai Giudici Tutelari e da Pubbliche Amministrazioni”. Art. 2.2 dello Statuto del CAM editoriale arrivederci Cam H tra i motivi dell’incarico la pluriennale esperienza professionale di Giudice civile e penale e di sostituto Procuratore Generale della repubblica presso il tribunale di milano o collaborato con il CAM per molti anni e l’ho conosciuto anche prima perché il CAM lavorava per i giudici minorili. Poi il nostro indimenticato Franco Brambilla mi ha nominata presidente del Comitato Scientifico ed è stato un lavoro molto stimolante, fatto con compagni di viaggio molto competenti sotto lo sguardo vigile di Francesca Ichino che spesso mi ha richiamata all’ordine perché il lavoro non procedesse con ritmi rallentati. Quando ho smesso di fare il giudice, la mia collaborazione è diventata più attiva con l’apertura di uno sportello di ascolto e orientamento che si rivolgeva non solo a genitori con figli ma anche ad operatori, specie scolastici, che si trovavano in difficoltà a gestire situazioni critiche in classe. Ho conosciuto tante volontarie e tante persone che al CAM sono affezionate. Io sono una di queste. A inizio anno ho lasciato il CAM perché sono stata nominata Garante per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza dal Comune di Milano. Inizio così una nuova avventura che mi affida tanti compiti e, in particolare, un ruolo di facilitatore tra le diverse istituzioni che si occupano di minori perché si trovino delle buone prassi che facciano rete rispetto agli obiettivi propri di ogni singola istituzione e, soprattutto, rispetto alle molte risorse presenti sul territorio, costituite dalle varie associazioni che collaborano con il pubblico dedicandosi ad aspetti particolari del disagio giovanile. Sto collaborando anche con il Garante Regionale e spero di costruire insieme progetti che si o a! Annamaria Caruso, presidente del Comitato Scientifico del CAM è stata nominata in gennaio dal sindaco Giuliano Pisapia primo Garante dei diritti per l’infanzia e l’adolescenza nella storia del Comune di Milano e resterà in carica cinque anni CAM ci o i colori della ffre tu sp tt Sostieni il C AM era i 5x10 con i nz 00 l t u integrino con i servizi psico-sociali e della salute che costituiscono una parte rilevante dei progetti riparativi. Lascio un pezzo del mio cuore al CAM al quale auguro di proseguire con successo sempre maggiore nel suo lavoro di supporto alla magistratura minorile e ai giovani meno fortunati. Annamaria Caruso Cari Amici, sono stati pubblicati sul sito dell’Agenzia delle Entrate gli importi del 5 x 1000 anno 2014 (redditi 2013): il CAM riceverà ¤ 16.105,26 !!! GRAZIE DI CUORE A TUTTI VOI se siete tra le persone che hanno scelto di destinarci la propria quota. Ci auguriamo che continuerete a sostenerci nel nostro lavoro in favore dei minori in difficoltà. 5x1000 al CAM! Codice Fiscale 05814310156 2 editoriale arrivederci quindi… sul campo! Nel suo Arrivederci CAM Annamaria Caruso ci spiega il motivo per il quale ci ha “lasciato” dopo tanti anni: le virgolette stanno ad indicare che, malgrado – o forse proprio per – l’incarico cui è stata chiamata, noi siamo certi che potrà ancora svolgere una preziosa attività a sostegno delle organizzazioni che, come il CAM, lavorano per la promozione dei diritti e la tutela dei minori “ Da oggi Milano è ancora più accogliente. Ho sempre sostenuto – afferma il Sindaco Giuliano Pisapia – che una città a misura di bambini sia una città a misura di tutti e sono certo che Annamaria Caruso svolgerà un ottimo lavoro, sostenendo i diritti e le pari opportunità dei ragazzi. La Garante ci aiuterà a portare avanti, migliorare e potenziare il lavoro che abbiamo avviato fin dall’inizio e che ha portato a iniziative concrete. Penso all’apertura del Museo dei Bambini alla Rotonda della Besana, al riconoscimento del diritto dei più piccoli a giocare nei cortili, nei giardini e nelle aree all’aperto delle abitazioni private e anche ai Consigli di Zona dei ragazzi. E penso soprattutto agli oltre 15mila minori che il Comune segue con i suoi servizi e che da oggi avranno un punto di riferimento in più. ” I l riferimento all’incarico ci spinge a riflettere un po’ più approfonditamente su identità e compiti del Garante. Prima di tutto il “Garante dei diritti per l’infanzia e l’adolescenza“ (questo è il nome esatto) è “Autorità indipendente che svolge la propria attività in piena libertà e indipendenza da qualsiasi Istituzione pubblica o privata” (regolamento, art .3.). Sono espressioni chiare, che non hanno bisogno di spiegazioni: il Garante è sopra le parti e questo gli consente di svolgere i suoi compiti senza condizionamenti. E proprio per questo, e per il fatto di essere Organo monocratico, è necessario che sia scelto tra persone di indiscusso prestigio e di notoria fama nel campo delle scienze giuridiche, psicologiche e/o sociali o pedagogiche, ovvero delle attività sociali, educative, psicosociali, come è appunto Annamaria Caruso. Ma quali sono le funzioni del garante? Anzitutto – e non è un gioco di parole – garantire i diritti dei minori e degli adolescenti, in conformità a quanto stabilito nelle diverse Convenzioni internazionali e nelle norme interne adottate in materia di tutela dell’infanzia e dell’adolescenza: questo attraverso una attività di “vigilanza” (art.3, 2, lettera a) sull’effettiva applicazione delle disposizioni; una azione diretta, volta a garantire il rispetto e l’attuazione dei diritti secondo i principi generali delineati dall’ONU (lett. b); iniziative e azioni volte ad incrementare la concreta conoscenza dei diritti, nonché la diffusione di una cultura basata sulla centralità di tali diritti in ogni ambito, comprese iniziative di sensibilizzazione pubblica (lett. c). Poiché i principi generali ONU sono: non discriminazione, migliore interesse del minore, diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo, partecipazione e rispetto per l’opinione del minore; le funzioni specifiche sono previste in coerenza con essi: verifica della effettiva garanzia dei diritti (lett. h); espressione di pareri su atti e iniziative e segnalazione di iniziative e raccomandazioni utili (lett. J e k); collaborazione attiva con le Istituzioni e segnalazione di discriminazioni e lesione dei diritti (lett.f, g,m) e anche promozione della partecipazione e dell’ascolto dei minori in qualsiasi ambito in cui vengano prese decisioni che li riguardino direttamente. Con chi si coordina? Il Garante coordina la propria attività con quella dei Garanti Nazionale e Regionale e riferisce al Comune ogni qualvolta lo ritenga opportuno e comunque almeno ogni 6 mesi; può anche richiedere iniziative e interventi agli organi del Comune di propria iniziativa quando lo ritenga opportuno per i fini di cui all’art.3. Particolarmente importante e interessante per tutti noi mi pare quanto previsto al punto 4 del citato art. 3 del Regolamento, che qui trascrivo integralmente: L’ufficio del garante, anche alla luce delle funzioni indicate, si propone come luogo neutro di ascolto dei soggetti pubblici e privati, Enti e singoli, con l’obiettivo di facilitare i rapporti tra i soggetti che a qualsiasi titolo si occupino di tematiche inerenti all’infanzia e all’adolescenza. Luogo di elaborazione e produzione di pensiero condiviso tra i diversi saperi, professionalità e poteri propri delle diverse istituzioni pubbliche, private e del privato sociale, attive nella città sui temi dell’infanzia e dell’adolescenza. Tra i principali obiettivi vi è quello di promuovere e facilitare l’individuazione di corresponsabilità nella gestione di progetti, servizi e/o casi concreti, e soprattutto di favorire lo scambio sui significati e sulle diverse visioni presenti nella città in ordine alle priorità sul rispetto dei diritti dell’infanzia. Un compito impegnativo Si tratta di compiti impegnativi su cui molte aspettative e speranze convergono. Per noi del CAM si tratta di risposte a necessità più volte individuate nel nostro lavoro, ormai più che quarantennale, compiti a cui – e lo ripetiamo con orgoglio – è stata chiamata una di noi (certo un po’ speciale), alla quale ribadiamo una completa disponibilità a collaborare e formuliamo ancora i migliori e più affettuosi auguri di buon lavoro. Se lei ha lasciato al CAM “un pezzo di cuore”, il CAM non può che ricambiare con l’assicurazione che il nostro cuore e tutti gli altri nostri organi (cervello, mani…) sono e saranno sempre a disposizione, per il bene di quei minori al cui sostegno continueremo a dedicarci. Graziamaria Dente Presidente del CAM una di noi 3 il premiodonna fidapa 2016 a Giovanna burkhardt I Giovanna Burchardt il premio fidapa è un riconoscimento alla realtà femminile distintasi per impegno, creatività e talento l prestigioso riconoscimento, giunto alla sua quinta edizione e promosso dal Comune di Milano in collaborazione con l’Associazione FIDAPA BPW Italy sezione Milano, ha lo scopo di valorizzare e portare all’attenzione della collettività le donne che, sul territorio, testimoniano quotidianamente la propria storia di emancipazione e di crescita nei vari campi del sociale e della cultura. È stato conferito a quattro donne di Milano che si sono distinte per il loro impegno nel sociale, nell’imprenditoria, nella cultura e nell’impegno educativo, contribuendo a rendere migliore la vita della comunità ed elevando il prestigio della città di Milano. Giovanna Burkhardt è stata premiata in quanto Presidente del Comitato Operativo del CAM (entra all’ufficio schedario nel 1983 e ora coordina gli otto settori del CAM), di cui sono state illustrate le varie iniziative nel campo dei problemi del mondo dei minori, mettendo in risalto il suo rapporto privilegiato col Tribunale dei Minori e coi Servizi Sociali. Nel suo intervento, Giovanna ha insistito sull’importanza effettiva della collaborazione con i tanti Rotary club milanesi che sostengono l’associazione da oltre quarant’anni. Le altre premiate sono state Raffaella Cassola, Daniela Girardi Javarone, Antonella Pari. Anche quest’anno il nostro mercatino di abiti, oggetti e libri ha riscosso un vivo interesse e ha permesso di raccogliere 3500 euro. Ringraziamo Barbara (di Royal Garden) che con il suo omaggio floreale ha dato luce e colore al nostro allestimento. Aiutiamoli così... Un compleanno? Una ricorrenza familiare o un’occasione festosa? RINUNCIAMO a FIORI e REGALI e trasformiamoli in doni per loro, per un bimbo che li sogna, per un ragazzo che vuole studiare, per una mamma in difficoltà. E non sarebbe bello RICORDARE UNA PERSONA CARA che se ne è andata aiutando un bambino in affido, che non ha una famiglia capace di crescerlo e di amarlo, o un adolescente che sta cercando una strada nuova? Anche un piccolo LASCITO TESTAMENTARIO, oltre che dare ai nostri eredi un esempio di solidarietà, aiuterà il CAM a realizzare interventi che possono davvero cambiare percorsi di vita, tutelando i diritti dei minori e aiutando giovani adulti ad introdursi con dignità nella società civile. “AIUTIAMOLI COSI’ ” e come per miracolo regali e ricordi si trasformeranno in atti concreti e gioiosa speranza. Giovanna Burkhardt 4 Problemi di Giustizia Paolo tartaglione, responsabile di arimo ha lanciato un appello che accogliamo! un’assistenza pro bono del nostro ufficio Legale È arrivata al CAM, consigliata da un’amica, una mamma peruviana e ci ha raccontato la sua storia. Una storia simile a tante altre che abbiamo ascoltato e seguito A rrivata giovanissima in Italia per lavorare, ha incontrato un uomo italiano, più grande di lei, che le ha fatto sognare una vita diversa da quella di ristrettezze vissuta in Perù. È arrivata una gravidanza, forse troppo presto, e l’uomo ha fatto molte promesse. Poco dopo la nascita del figlio, che ha riconosciuto, il padre ha però interrotto la relazione. La giovane madre, rimasta senza lavoro, ha chiesto al padre un aiuto economico ma ha ricevuto solo qualche centinaio di euro in due anni e molte minacce. La minaccia di portarle via il figlio. Naturalmente si trattava di una minaccia priva di fondamento, ma che su una giovane ragazza straniera ha avuto effetto e l’ha convinta a non insistere e a non far valere le proprie ragioni. Il padre del bambino si è poi trasferito all’estero per lavoro, rendendosi irreperibile. La giovane madre si è rivolta al nostro ufficio dopo due anni dalla nascita del bambino per un’esigenza concreta: senza la firma del padre non riusciva a delegare nessuno al ritiro del bambino dal nido. Il nostro ordinamento prevede infatti che la responsabilità genitoriale venga esercitata da entrambi i genitori. Pertanto tutte le decisioni di maggiore importanza che riguardano i figli (iscrizioni scolastiche, consensi informati, rilascio di documenti ecc...) richiedono l’accordo dei genitori. Così anche la delega a terzi al ritiro da scuola. Il primo incontro con uno dei nostri legali è servito per fare chiarezza e dare alla madre tutte le informazioni necessarie sulla situazione giuridica del figlio e sulle possibili iniziative giudiziarie, affinché potesse fare una scelta consapevole e senza timori. La mamma ha capito che suo figlio non correva alcun pericolo e che non vi erano rischi che glielo “portassero via” solo perché era straniera e il padre italiano. Ha anche compreso i problemi che in futuro avrebbe potuto avere in assenza di un provvedimento che limitasse la responsabilità genitoriale del padre. La signora non poteva accedere al patrocinio a spese dello Stato, che richiede un reddito complessivo del nucleo familiare inferiore a € 11.528,41. Nel nostro caso la madre vive insieme a una cugina (non riuscendo a sostenere da sola i costi di un affitto), e la somma dei redditi supera il limite. Anche se, comunque, non ha le risorse per pagarsi un avvocato. Abbiamo quindi ritenuto che rientrasse nei requisiti del CAM per un’assistenza pro bono e l’abbiamo rappresentata in un giudizio avanti al Tribunale di Milano. Abbiamo richiesto l’affidamento superesclusivo del bambino alla madre, che comporta la possibilità di prendere tutte le decisioni relative al figlio, anche le più importanti, senza dover avere il consenso del padre. Il padre non si è presentato all’udienza e il giudice, in assenza di alcuna richiesta dello stesso di vedere il figlio o di poter essere presente nella sua vita, ha accettato la richiesta della madre che ora ha l’affido superesclusivo del bambino. Il provvedimento del tribunale ha anche fissato un assegno a carico del padre che però, essendosi trasferito all’estero, non siamo riusciti ancora ad ottenere. Ufficio Legale La Riforma della Giustizia “Orlando”, che ha appena concluso il suo Iter alla Camera, e sta passando al Senato, contiene una parte che riguarda la riforma del Tribunale per i Minorenni. Fino a gennaio la Riforma sembrava andare nella direzione di una sorta di passaggio dal TM al nuovo Tribunale per la Famiglia, che avrebbe riunito tutte le competenze sui Minori. Ma a gennaio la inaspettata approvazione di un emendamento in Commissione Giustizia della Camera ha fatto tracollare la situazione, portando ad una abolizione tout court del Tribunale per i Minorenni, a favore di presunte sezioni specializzate. La riforma ridurrà drasticamente la specializzazione dei Magistrati (sia Giudicanti che Inquirenti) che si occupano di Minori, portando nella maggior parte d’Italia ad una situazione nella quale si occuperanno di questioni delicatissime (penale minorile, abuso sessuale in infanzia, separazioni ad alta conflittualità, maltrattamenti ai bambini...) Magistrati che non hanno specializzazione sui temi dei Minorenni, e che si devono occupare di questa materia al pari di incidenti stradali, marchi, fallimenti, ecc. Nell’incontro su La giurisdizione specializzata del Tribunale per i minorenni: esperienze e prospettive di riforma tenutosi a Milano in maggio si è riaffermata la necessità di specializzazione nella Tutela minorile che pone al centro il reale e preminente interesse del minore e la ricchezza di esperienza che il sistema di giustizia minorile italiano ha consolidato da ormai 40 anni e che ha avuto riconoscimenti in Europa. L’avvocato Grazia Cesaro, presidente della camera minorile di Milano ha rimarcato che la riforma in campo civile è un pensiero corretto su meccanismi di efficienza ma non quando vuole eliminare la Procura per i Minori che opera una funzione importantissima di filtro nelle segnalazioni avanti ai tribunali, una barriera di controllo a tutela dell’infanzia che perderebbe esclusività e specializzazione. Invita a sottoscrivere una petizione all’attenzione dei senatori. notizie dal bed & breakfast Protetto accogliere i ragazzi intorno alla maggiore età per renderli autonomi 5 ufficio scuola Il Centro Comune di Ricerca della Empowering children and adults for Commissione a safe and responsible use of ICT Europea di Ispra, nella sua relazione per l’anno 2015, ringrazia le volontarie dell’Ufficio Scuola, che all’interno dei loro corsi per insegnanti fatti nelle scuole primarie e secondarie, sul riconoscimento dei segnali di disagio e relative segnalazioni al Tribunale per i Minorenni, hanno contribuito a diffondere nelle scuole milanesi Happy Onlife, un gioco per imparare ad usare internet in modo consapevole. The Happy Onlife experience Project 572 – E-CIT Rosanna Di Gioia Da più di dieci anni è la soluzione trovata dal CAM per accompagnare i giovani a diventare adulti D al 2009 al 2012 abbiamo ospitato in Bed & Breakfast Protetto Ali, un ragazzo del 1993 che allora frequentava il terzo anno dell’Istituto Alberghiero. Ali e Karim, di un anno più grande, sono figli di un uomo marocchino e di una donna finlandese che si sono incontrati a Milano e che hanno avuto una vita difficile, segnata da alcool, droga, spaccio, che non ha permesso loro di occuparsi dei figli: anzi la loro storia famigliare è stata segnata da trascuratezza, abbandono e violenza. Solo nella comunità educativa i due fratelli hanno potuto incontrare qualcuno in grado di occuparsi di loro e di riempire un po’ gli enormi vuoti creati. Conosciamo Ali dopo circa 5 anni di comunità. È la nostra prima accoglienza di questo tipo e con lui impariamo un nuovo tipo di convivenza e di ospitalità, aiutati della nostra cagnolina, che per Ali diventa una compagna inseparabile. Le foto di loro due sono appese in camera nostra, sorridenti e felici. Si perché nella sua particolare solitudine (senza genitori, senza amici) Ali riesce comunque a trovare dentro di sé e insieme a noi la forza di crescere, di imparare, di diplomarsi. Non solo, riesce a ritrovare il padre, che ormai non vedeva da più di 10 anni, cominciando in questo modo ad immaginare e poi a costruire un sogno: quello di trasferirsi in Marocco e lì cominciare a lavorare negli alberghi. Prima una vacanza estiva a Casablanca, quando ancora è ospite da noi e poi, a chiusura del progetto, il grande salto. Raccoglie tutte le sue energie, resiste ai consigli e alle preoccupazioni dell’assistente sociale, e parte. Vuole provarci, lo sa che il papà non è poi molto cambiato, ma conta sulla presenza degli zii e della nonna e poi si sente carico di speranze per un futuro migliore. Non va bene. Dopo circa un anno Ali capisce che quello non è il suo posto, ancora violenza e ancora alcool. Ma Ali non è più un bambino; ora gli basta solo qualche euro per prendere un biglietto aereo di sola andata per Helsinki. Certo, perché la ricerca di se stesso, delle sue origini, del suo posto nel mondo non può esaurirsi in Nord Africa ma deve spingersi sino al Nord Europa. Qui non c’è nessuno ad aspettarlo, se non un sistema sociale che per Ali, con passaporto finlandese oltre che italiano, si trasforma in un’opportunità di accoglienza: di nuovo scuola, di nuovo casa e poi un lavoro, una nuova lingua da conoscere, un nuovo mondo da vivere. Nel Paese di babbo natale, quello che per Ali è sempre stato un mito: il calore ed il colore della festa in famiglia. Sentiamo spesso Ali, ci inviamo messaggi e foto con messenger, ci facciamo lunghe chiacchierate in chat o con skype. Ma quest’anno per il mio compleanno ha preferito mandarci una lettera: “in tutti questi anni e anche quando ero a Milano voi mi avete aiutato a finire la scuola superiore e prendere il diploma e ogni lotta che ho dovuto affrontare. Se oggi sono una persona forte è anche grazie a voi. Mi sono sentito una persona fortunata ad avervi incontrato. Un abbraccio e buon compleanno” Marta e Fernando Monica Gemo Stéphane Chaudron 2016 EUR 27702 EN Empowering children and adults safe and responsible use ict happy onlife experience www.ec.europa.eu/jrc/en/publication ARMONIOSE NOTE DI SOLIDARIETÀ PER IL CAM Giovedì 9 giugno 2016 ore 20.30 IN SANT’AMbROGIO AD NEMuS Concerto Vois sur ton chemin... Ensemble vocale “In...canto” Via Peschiera 6, Milano Vi aspettiamo numerosi! e i z i t o n e n o u b o Sol 6 ultimissime dal Cam affidi Ci vediamo con la nuova stagione per... Cara Monica, è da un po’ che non ci sentiamo ma, per quanto possa sembrare “strano”, anche una semplice e veloce mail richiede un minimo di tempo e di tranquillità. La nostra meravigliosa bimba ci assorbe, ci assorbe sempre più. Cresce ed ha un sacco di normalissime esigenze e se è pur vero che da una parte quasi non ci lasciano tempo nemmeno per scrivere una mail dall’altra siamo così felici di non avere tempo per scriverla. Federica è un fiore, sboccia quotidianamente quasi fosse un sempreverde. Ha una intelligenza ed una perspicacia che davvero mi e ci spiazza, anche se il paragone lo faccio su di me, che non sono certo un “illuminato”. E in mezzo a tutta questa magnificenza c’è sempre il lato “bambina” con le sue coccole, affettuosità, ingenuità e tutto ciò che di bello c’è in una bambina. Federica ha davvero le potenzialità per diventare grande e spero davvero che, smussati gli “spigoli” vivi del suo caratterino, sia davvero in grado di tenere lei le briglie della sua vita e guidarla al meglio. Noi ci siamo sempre, per quanto le nostre capacità ce lo permettano faremo di tutto perché questo avvenga, poi confidiamo anche nella buona sorte. Federica ha sempre il suo bel caratterino, non sono tutte rose e fiori, ma va bene così. Ci ripaga sempre, e tutto il malumore svanisce in un istante. Nei comportamenti, nelle espressioni, nei discorsi, nel proporsi, in lei vedo quotidianamente una “mini” Amalia ed un “mini” Enrico. Vi ringraziamo davvero di cuore per questa “faticosa” felicità e gioia che ci avete portato, grazie Monica. Ringraziamo lei, ma ringraziamo tutte le persone che lavorano con lei. Ne approfitto per inviarle qualche fotografia abbastanza recente della nostra gioia. A presto. Enrico Amalia Federica Formazione uno sguardo sul tempo nell’affido familiare Sollecitati dal convegno dell’anno scorso “Il tempo della cura e la cura del tempo” quest’anno si sono tenuti seminari specifici. Quello di Antonella Patrizi e Marilena Tettamanzi Su “I bambini non aspettano: dal tempo della cura del bambino ai tempi del cambiamento sistemico” ha visto la partecipazione di psicologi, assistenti sociali, operatori di comunità. A teatro con CAM Qui eravamo al teatro Carcano per assistere allo spettacolo uno sguardo dal ponte di arthur miller, con sebastiano somma, in scena a febbraio. 7 ultimissime dal Cam un talento in b&bP Gabriele ha diciannove anni, è al primo anno di geologia ed è attualmente ospite in una famiglia che da anni collabora con il Bed & Breakfast Protetto. L’abbiamo conosciuto alla presentazione del suo primo libro. In poco tempo ne ha scritti altri due che ha presentato all’Assemblea annuale del CAM Quali sono state le tue letture da piccolo e come sei arrivato a scrivere? Ti ricordi quando hai cominciato? Da ragazzino leggevo tantissimo fantasy (Licia Troisi con la saga Cronache dal mondo emerso, Geronimo Stilton, Harry Potter alle medie). La passione per la scrittura in verità è arrivata in terza superiore (anche se ho ritrovato un blocchetto di appunti di terza media con tracce di una trama per un libro). Ero rimasto affascinato durante le vacanze di Natale dal personaggio dello scrittore nella saga d’inchiostro, e allora ho pensato: proviamo a scrivere qualcosa, ma che cosa? Ho preso gli eventi della mia vita, qua e là, e ho tentato di farne una storia romanzata. Sono partito dalle persone che ho incontrato in questi anni, ho cercato di dare loro un ruolo e poi mettere tutti questi ruoli assieme in una trama. E da lì è nata sostanzialmente l’idea della saga. Hai già in mente la serie? Sì, dovrebbero essere otto libri. Oltre ai personaggi, ci sono i luoghi, Borgo, Alba, Fortezza: sono associati al paese in cui da bambino ho fatto le scuole e a cui sono sempre stato legato. Ho ancora una mappa del paese a cui sovrappongo i luoghi nel libro. Quindi ho già un’idea completa e poi piano piano la sviluppo nel libro, e poi ci sono i ricordi: di un avvenimento, di un dialogo, qualcosa di cui mi servo per creare la trama, l’anima del libro. La trama ti viene a mano a mano che scrivi, o l’hai in mente per grandi linee? Sì, so dove voglio andare, e questo è molto importante perché l’autore ha il senno di poi, ltà delle o ic f if d e L amiglie nostre f ma Una mam scrive ia affidatar Buongiorno, come da accordi intercorsi nel colloquio, con l’assessore... il 14/1/2016, invio lettera del servizio sanitario nazionale che certifica la non erogazione del servizio necessario alla tutela e salute di Luca come da art 17 della linea guida nucleo affidi del... Aspetto una vs. risposta tenendo presente che Luca soffre di un’importante ipoacusia bilaterale che può creare seri problemi esistenziali nel tempo se non si valuta con tempestività. può guidare il lettore. Ho un’idea per i libri e anche per ogni libro gli avvenimenti principali poi però è una storia in itinere. Hai scritto altro? Un copione teatrale per tentare di unire le mie due passioni: la scrittura e il teatro. Il mio copione è andato in scena ed è stato strano aver scritto una cosa che poi abbiamo recitato. E’ piaciuto agli attori e poi anche al pubblico. E ti sei trovato a tuo agio anche in quel tipo di scrittura? Sì, è diversa dal libro, dà molto valore al dialogo. Nel libro puoi arricchire con descrizioni di personaggi, luoghi e cose varie, mentre qui devi essere molto più diretto, e veloce. Se lo spettacolo è lento dopo un po’ il pubblico si annoia e quindi davvero devi far passare l’idea subito senza troppi giri di parole. Gabriele racconta che dai dieci anni ha avuto esperienze alternate di comunità/ affido. Gli abbiamo chiesto come queste vicende sono entrate nella scrittura. Grazie ad alcune di queste esperienze ho avuto l’idea per la trama. In particolare mi ricordo la comunità come un periodo positivo e per quanto la prima volta sia completamente differente dalla seconda per l’età differente, me le ricordo non solo positive ma anche divertenti, con tutte le varie tristezze del caso (ma quello vale per tutti i periodi). Positivo anche l’anno e mezzo che c’è stato con la famiglia affidataria. Oretta Emilitri Preciso che ad oggi mancano ancora l’erogazione dei contributi mensili di gennaio e febbraio previsti da art 14 “indipendente dalla situazione economica”. Ritengo che non sia un problema delle famiglie affidatarie reperire i fondi necessari per il mantenimento ordinario/straordinario e che l’Ente ha il dovere di attivarsi per reperire le risorse per garantire la serenità e l’assistenza dovuta soprattutto a un minore Cordialmente Teresa Manfredi Continuate a sostenerci Sul sito la notizia va veloce GRAZIE! Stefano Caldi l Anna Castellani Ciafré Daniela Castellotti Santacesaria l Giuseppe Chinnici Franco Collavo l Alessandro Colombo Renata Ferrara Pignatelli l Miriam Forte / Arcares Luigi Gavazzi l Piercarlo e Camilla Gera Dettori Eleonora Ghezzi l Benedicte Habiche Leila Fiammetta Mocchetti l Luigi Nardi Franco Alberto Nava l Giovanna Panza di Biumo Massimo Perazzo l Fernanda Porrati Giovanna Porrati l Anna Risari Marisa Rossi Speroni l Aldo Roveda Stefano Taccani l Giovanni Tamburi Anna Rosa Tiramani l Ivan Zoppini Contatti 8 Mandateci la vostra mail e vi avvertiremo dell’uscita del nuovo notiziario che troverete pubblicato sul sito www.cam-minori.org @ Se preferite potremo inviarlo direttamente al vostro indirizzo mail. Questo ci permetterà di abbassare i costi di spedizione e aumentare i fondi destinati ai nostri ragazzi. Scrivete a [email protected] Troverete il CAM anche su facebook dove saranno pubblicate le iniziative e dove potrete postare commenti e domande https://www.facebook.com/pages/CAM Per informazioni eCCo dove Potete trovarCi CAM (Segreteria) Via Vincenzo Monti 11 - 20123 Milano Telefono 02 48513608 Fax 02 4813186 E-mail: [email protected] Web: www.cam-minori.org Via Vincenzo Monti 11 - 20123 Milano Per inviare i vostri Contributi I CLUB ROTARIANI Inviare quote associative e contributi all’Associazione rotariana “Gli Amici del CAM ” tramite Ubi - Banco di Brescia Ag. 6 Milano c/c 14077 “Amici del CAM” IBAN IT 20 TO 35000 1619 000 0000 14077 PRIVATI E AZIENDE tramite c/c postale n° 42520742 “CAM” oppure Ubi - Banco di Brescia filiale di Milano via Saffi c/c 24018 “CAM” IBAN IT49E 03500 01619 00000 00240 18 Direttore responsabile: Renato Ranghieri Redazione: Oretta Emilitri Editore: CAM Progetto grafico: www.valentinarossi.ch Centralino 02 48513608 Fax 02 4813186 Presidenza [email protected] Segreteria [email protected] Ufficio Affidi [email protected] Ufficio Borse Lavoro-Studio [email protected] Bed & Breakfast Protetto [email protected] Ufficio Formazione [email protected] Ufficio Stampa [email protected] Centralino 02 48028344 Fax 02 4813186 Ufficio Legale [email protected] Ufficio Ascolto e Orientamento [email protected] (cellulare 331 9177125) Ufficio Scuola [email protected] Stampa: Lalitotipo srl - Settimo Milanese Registrazione: Tribunale di Milano n° 245 del 15 Aprile 2003