“Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva
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“Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva
ISTITUTO STATALE D’ISTRUZIONE SUPERIORE “P I T A G O R A” - POLICORO Via Puglia n. 24 - 75025 POLICORO (MT)- Tel. 0835/972101-Fax 0835/972118 Sito WEB: www.isispitagorapolicoro.it E-mail [email protected] PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. aa.ss. 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019 approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 15.01.2016 “Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa.” “La fantasia è più importante del sapere.” ”Non penso mai al futuro. Arriva così presto.” _ Albert Einstein “Noi siamo quello che facciamo ripetutamente. Perciò l’eccellenza non e’ un’azione ma un’abitudine.”_ Aristotele INDICE pag. Premessa Dati della scuola; Orario degli uffici; Dati identificativi della scuola Vision; Mission Offerta formativa: PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI - Articolazione “INDUSTRIA”_ Opzione: Produzioni industriali chimiche Offerta formativa: PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI - Articolazione “ARTIGIANATO”_ Opzione: Produzione tessili -sartoriali " " " " 3 4 5 6 " 8 Offerta formativa: IST. PROF. _ SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO Indirizzo MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA Offerta formativa: IST. TEC. _ SETTORE TECNO. Indirizzo MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA_ Articolazione“Meccanica e meccatronica” Offerta formativa: IST. TEC. _ SETTORE TECNO. Indirizzo ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA _ Articolazione“ELETTRONICA” Offerta formativa: IST. TEC. _ SETTORE TECNO. Indirizzo Chimica, materiali e biotecnologie _ Articolazione“Chimica e materiali” Identità della scuola Organigramma Risorse; Risorse umane Organico docenti Organico personale ATA; Organico potenziato Fabbisogno di Organico Risorse strutturali ; Le risorse interne professionali e materiali e loro organiz. ORGANIGRAMMA: gli Organi Collegiali " 9 " 10 " 12 " 13 " " " " " " " " " 14 18 19 20 21 23 25 26 28 " " " " " " " " " " " " " " " " " 29 31 36 38 39 41 44 46 47 50 52 53 54 55 59 60 67 L’utenza dell’Istituto: gli studenti e la loro provenienza; Caratteristiche della popolazione scolastica Priorità, traguardi ed obiettivi Area della didattica Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza Accordi di rete Alternanza scuola lavoro Valutazione Integrazione alunni stranieri; Integrazione degli alunni diversamente abili Alunni con DSA Valutazione del comportamento Attività di recupero e/o sostegno Attività di orientamento in ingresso e in uscita Scambi culturali; Sicurezza Il nostro sito web: www.isispitagorapolicoro.it Piano di attuazione del PNSD Piano formazione docenti Area della progettazione Monitoraggio e valutazione 2 Premessa Il presente Piano triennale dell’offerta formativa è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”. Il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo. Il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 14/01/2016, è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 15/01/2016 e tiene conto del RAV-RAPPORTO ANNUALE DI AUTOVALUTAZIONE, di cui alla delibera del collegio docenti n. 6 del 19/06/2015. Il piano tiene conto del PDM-PIANO DI MIGLIORAMENTO che dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato; - AI SENSI del: Art.1, commi 2,12,13,14,17 della legge n.107 del 13.07.2015 recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; Art.3 del DPR 8 marzo 1999, n.275 “Regolamento recante norme in materia di curricoli nell'autonomia delle istituzioni scolastiche”, così come novellato dall’art.14 della legge 107 del 13.07.2015; Piano della Performance 2014/2016 del MIUR adottato ai sensi dell’articolo 15, comma 2, lettera b), del D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150; Nota MIUR n.2157 del 05 ottobre 2015; Nota MIUR n.2805 dell’11 dicembre 2015; 3 Dati della scuola Indirizzo: Via Puglia 24 75025 Policoro tel. 0835/972101 fax 0835/972118 Indirizzo e-mail: [email protected] Indirizzo e-mail (casella certificata): : [email protected] Sito web: www.isispitagorapolicoro.it Orario Uffici Il Dirigente Scolastico riceve i genitori degli allievi per appuntamento, su preventiva richiesta telefonica. Gli Uffici del Dirigente Scolastico e la Segreteria sono situati al primo piano della Sede Centrale dell'Istituto in via Puglia, 24. Gli uffici di segreteria restano aperti agli studenti, ai docenti e al pubblico dalle ore 11,00 alle ore 13.30 di ogni giorno lavorativo. DATI IDENTIFICATIVI DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA L’Istituto Statale di Istruzione Superiore “Pitagora” è costituito dal Settore Industria ed Artigianato dell’IPSIA, indirizzi Produzioni industriali e artigianali (Articolazione Artigianato _ Opzione Produzioni Tessili e Sartoriali, Articolazione Industria _ Produzioni Chimiche), Manutenzione e assistenza tecnica (Opzione Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili _ Curvatura Elettrico- Elettronico)e dai tre indirizzi dell’istituto tecnico industriale _ Settore Tecnologico ( Elettronica ed Elettrotecnica; Meccanica, Meccatronica ed Energia; Chimica , biotecnologie e materiali). L’iter formativo della scuola, ha seguito, nel corso degli anni, le indicazioni legislative attuate negli istituti professionali e in particolare, gli indirizzi del Progetto ’92, così come a partire dall’anno 2010-2011 ha attuato quanto previsto dalla Riforma degli Istituti Professionali. Dall’anno scolastico 2011-2012 attua anche la Riforma degli Istituti Tecnici. È una scuola profondamente radicata nel tessuto economico e sociale del territorio e risponde alle istanze della sua utenza in campo didattico, metodologico ed organizzativo. La sede centrale è collocata in una struttura, piuttosto recente, situata nella cittadina ionica di Policoro, nell’immediata periferia di un centro urbano in forte espansione tanto da rimanere, ultimamente, inglobata nel centro abitato stesso. La località è uno dei comuni più giovani, oltre che più popolosi della provincia di Matera; ciò fa si che da alcuni anni si registra un consistente afflusso di immigrati stranieri attratti dal proliferare delle attività della cittadina. L’attività prevalente è di tipo agricolo-intensivo, con 4 un’attività terziaria in espansione; negli ultimi anni è apparsa anche qualche entità di artigianato spinto a livello industriale, facendo intravedere l’insorgere di una economia di tipo misto. Questa situazione, però, viene vincolata dal fatto che la popolazione studentesca presenta un background Medio-Basso e una percentuale di genitori disoccupati più alta rispetto alla media regionale e nazionale, inferiore solo alla media del Sud e le isole. La cittadina ha evidenziato gli squilibri “soliti dei centri in forte espansione” in cui il giovane, spesso, è “a rischio” anche per la scarsa presenza istituzioni associazionistiche aggreganti e nella quale la scuola è una delle poche agenzie educative. Il contesto operativo dell’Istituto Professionale è stato, sin dalla nascita che risale all’inizio degli anni ’60, complesso e in continua evoluzione. La sua posizione la rende facilmente raggiungibile dagli autobus urbani e da quelli di linea che collegano Policoro a tutti i paesi limitrofi e alle città universitarie. La scuola, oggi, sensibile alle esigenze dei suoi alunni, con un’utenza molto varia, tenta esperienze innovative che rispondano al suo fabbisogno. Essa ha stabilito adeguati rapporti di collaborazione con le istituzioni scolastiche presenti sul territorio, attivandosi per partecipare alle manifestazione indette dalle Istituzioni con una proficua collaborazione con l'Azienda sanitaria locale. Infatti, la scuola collabora con gli esperti dei consultori familiari e del Sert a vari livelli, dall'inserimento degli alunni portatori di handicap all'assistenza sanitaria e psicologica. Non meno importanti sono i rapporti stabiliti nel tempo con il centro ENEA della Trisaia di Rotondella che ha fornito un contributo importante esperienziale per i progetti di alternanza scuola-lavoro per tutti gli indirizzi ed in particolare per l’indirizzo chimicobiologico. VISION La scuola è una fabbrica di idee, di opportunità, un laboratorio di creatività e di ricerca di soluzioni a problemi di crescita culturale e di sviluppo economico. MISSION La nostra istituzione scolastica è volta a: a) dare più formazione e più professionalità in tutti i cinque anni dei corsi, puntando ad una dimensione europea già nel biennio, con il conseguimento delle “competenze chiave di cittadinanza” e le conoscenze di base riconducibili agli assi culturali b) aumentare gli standard dei risultati scolastici; c) progettare percorsi che aiutino ad innalzare il tasso di successo scolastico; d) integrare i curricoli in funzione delle opportunità e necessità emergenti dal territorio; e) attivare metodologie volte a sviluppare un’attitudine critica; 5 f) favorire la socializzazione degli studenti e lo sviluppo dell’identità personale; g) promuovere l'accoglienza e l' integrazione degli allievi stranieri. h) potenziare l’inclusione degli alunni diversabili. La nostra scuola intende quindi promuovere nello studente: a) una crescita culturale generale; b) una formazione della persona e del cittadino fondata su consapevolezza, solidarietà, responsabilità e rispetto; c) una capacità di auto-orientamento per l’individuazione e valorizzazione delle proprie attitudini e inclinazioni al fine di operare scelte mature e responsabili; d) l’acquisizione di una professionalità “polivalente”, capace di adeguarsi alla complessità ai mutamenti tecnologicoorganizzativi della nostra società OFFERTA FORMATIVA L’Istituto, pur mantenendo come base della propria strategia educativa l’impostazione tradizionale, tenendo conto dell'evoluzione della società, delle nuove tecnologie e del mondo del lavoro, aggiorna la propria offerta formativa attraverso un’articolazione diversificata del corso di studi. CARATTERISTICHE DEGLI INDIRIZZI DI STUDIO ISTITUTO PROFESSIONALE _ SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO Indirizzo PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI - Articolazione “INDUSTRIA” che prevede l’ Opzione: Produzioni industriali chimiche [CORSI QUINQUENNALI _ si concludono con l’esame di Stato e non prevedono esami intermedi] Le attività e gli insegnamenti sono suddivisi secondo la seguente scansione oraria 1° biennio 2° biennio 5° anno I II III IV V Attività e insegnamenti gen. comuni a tutti gli indirizzi Disciplina Orario settimanale Ore Ore Ore Ore Ore Lingua e lett. Italiana 4 4 4 4 4 Lingua inglese 3 3 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2 Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed Economia 2 2 Scienze int.: scienze della Terra e Biologia 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Geografia generale ed economica 1 6 Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 Totale ore sett. di attività e insegna. Comuni 21 20 15 15 15 Attività e insegnamenti obbligatori nell’area di indirizzo Scienze int. (Fisica) 2 2 in compresenza 2* 2* Scienze int. (Chimica) 2 2 in compresenza 2* 2* Tecnologie e tecn. di rappresentazione grafica 3 3 Tec. dell’informazione e della comunicazione 2 2 Laboratori tecnologici ed esercitazioni 3* 3* Articolazione “INDUSTRIA”_ Opzione: Produzioni industriali chimiche Laboratori Tecnologici ed esercitazioni 5** 4** 4** Tecnologia applicata ai materiali ed ai processi Produttivi 5 5 4 in compresenza 3* 2* 2* Tecniche di produzione ed organizzazione 3 3 4 In compresenza 2* 2* 2* Tecniche di gesti.-condu. di macc. e impianti 3 3 In compresenza 1* 1* Microbiologia speciale 2 2 In compresenza 1* 1* 17 17 17 6* 6* 6* Chimica organica 2 Microbiologia 2 In compresenza 1* Totale ore sett. di att. e ins. di indirizzi 12 12 in compresenza 4* 4* Totale compl. ore 33 32 32 32 32 *Insegnamento svolto congiuntamente dai docenti teorico e tecnico-pratico ** Insegnamento affidato al docente tecnico-pratico 7 N.B. Gli Istituti professionali del settore per l’industria e l’artigianato possono prevedere, nel piano dell’offerta formativa, attività e insegnamenti facoltativi di ulteriori lingue straniere. Indirizzo PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI - Articolazione ARTIGIANATO che prevede l’Opzione: Produzione tessili -sartoriali [CORSI QUINQUENNALI _ si concludono con l’esame di Stato e non prevedono esami intermedi] finalizzata a conservare e valorizzare stili, forme, tecniche proprie della storia artigianale locale e per salvaguardare competenze professionali specifiche del settore produttivo tessile-sartoriale. Essa fornisce competenze rispondenti ai fabbisogni delle aziende impegnate nel settore. Il Diplomato nell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali” possiede le competenze per operare nei processi di fabbricazione, assemblaggio e commercializzazione di prodotti industriali e artigianali. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (economia del mare, abbigliamento, industria del mobile e dell’arredamento, grafica industriale, edilizia, industria chimico-biologica, produzioni multimediali, cinematografiche e televisive ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio. Nell’articolazione “Artigianato” vengono sviluppati e approfonditi gli aspetti relativi all’ideazione, progettazione, realizzazione e commercializzazione di oggetti e sistemi di oggetti, prodotti anche su commissione, con attenzione agli aspetti connessi all’innovazione, sotto il profilo creativo e tecnico e alle produzione tipiche locali. Le attività e gli insegnamenti sono suddivisi secondo la seguente scansione oraria 1° biennio 2° biennio I III II Attività e insegnamenti generali comuni a tutti gli indirizzi Disciplina Ore Lingua e letteratura Italiana 4 Lingua inglese 3 Storia 2 Matematica 4 Diritto ed Economia 2 Scienze int.: sci. del. Terra e Biologia 2 Geografia generale ed economica 1 Scienze motorie e sportive 2 Religione cattolica o at. Alternative 1 Totale ore sett. att. e inseg. Comuni 21 Attività e insegnamenti obbligatori nell’area di indirizzo Scienze int. (Fisica) 2 5° anno IV V Orario settimanale Ore Ore Ore Ore 4 3 2 4 2 2 4 3 2 3 4 3 2 3 4 3 2 3 2 1 20 2 1 15 2 1 15 2 1 15 2 in compresenza 2* 2* Scienze int. (Chimica) 2 2 in compresenza 2* 2* Tecnologie e tecn. di rapp. Graf. 3 3 Tecn. dell’informazione e comunica. 2 2 Lab. tecnologici ed esercitazioni 3* 3* 8 Articolazione “ARTIGIANATO”_ Opzione: Produzione tessili -sartoriali Lab. tecnologici ed esercitazioni tessili e abb. Tec. app. ai mat. e ai proc. produt. Tessili e abbigliamento Progettazione tessile – abbig., moda e costu. In compresenza Tecniche di distribuzione e marketing Totale ore sett. di att. e ins. di indir. 12 12 in compresenza 4* 4* Tot. comp. ore 33 32 8** 6** 6** 3 3 3 6 6* 6 6* 2 17 6* 32 6 6* 2 17 6* 32 17 6* 32 *Insegnamento svolto congiuntamente dai docenti teorico e tecnico-pratico ** Insegnamento affidato al docente tecnico-pratico N.B. Gli Istituti professionali del settore per l’industria e l’artigianato possono prevedere, nel piano dell’offerta formativa, attività e insegnamenti facoltativi di ulteriori lingue straniere. ISTITUTO PROFESSIONALE _ SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO Indirizzo MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA Il Diplomato nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti ed apparati tecnici, anche marittimi. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio. All’interno dell’ Opzione Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili si è individuata la curvatura che esprime le professionalità tradizionali del nostro Istituto:Curvatura Elettrico- Elettronico. 1° biennio 2° biennio I II III IV Attività e insegnamenti generali comuni a tutti gli indirizzi Orario settimanale Disciplina Ore Ore Ore Ore 5° anno V Ore Lingua e lettera. italiana 4 4 4 4 4 Lingua inglese 3 3 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2 Matematica 4 4 3 3 3 Diritto e Economia 2 2 Scie. int.: scienze della Terra e biologia 2 2 Geografia generale ed economica 1 Scie. Motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione Catto. o at. alt. 1 1 1 1 1 Tot. ore sett. di at. e insegnamenti Comuni 21 Attività e insegnamenti obbligatori nell’area di indirizzo 20 15 15 15 9 Scie. Int. (Fisica) 2 2 in compresenza 2* 2* Scie. Int. (Chimica) 2 2 in compresenza 2* 2* Tec. e tecniche rappresentazione Grafica 3 3 Tecnologie informatiche e comunicazione 2 2 - Opzione Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili _Curvatura Elettrico-Elettronico Lab. Tecnologici ed esercitazioni 3** 3** 4** 3** 3** Tecnologie Meccaniche e applicazioni 3 2 2 Tecnologie Elettriche -elettroniche e applica. 7 7 5 In compresenza 4* 3* 2* Tecn. e tecniche di instal. e manutenutenz. 3 5 7 In compresenza 2* 3* 4* Tot. ore sett. at. e ins. Indirizzo 12 12 17 17 17 in compresenza 4* 4* 6* 6* 6* Tot. Complessivo ore 33 32 32 32 32 *Insegnamento svolto congiuntamente dai docenti teorico e tecnico-pratico ** Insegnamento affidato al docente tecnico-pratico La scuola, dall’anno 2011-2012, offre anche la possibilità di frequentare il Settore Tecnologico dell’Industriale con gli indirizzi: Meccanica, Meccatronica ed Energia Elettronica ed Elettrotecnica Chimica, materiali e biotecnologie ( si è aggiunto durante l’a.s. 201415) Essi sono articolati per essere adeguati all’evoluzione dei bisogni ed alle innovazioni tecnologiche ed organizzative delle produzioni, la tutela dell’ambiente, la sicurezza dei luoghi di vita e di lavoro, l’integrazione con il mondo del lavoro e con le istituzioni pubbliche e private operanti sul territorio. Essi, possono, a seconda dell’articolazione scelta dagli allievi, far acquisire competenze specifiche legate al settore di interesse. Si riporta di seguito il quadro orario annuale per i diversi indirizzi e articolazioni ISTITUTO TECNICO _ SETTORE TECNOLOGICO Indirizzo MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA -- Articolazione“Meccanica e meccatronica” Il Diplomato in “Meccanica, meccatronica ed energia” ha competenze specifiche nel campo dei materiali (nella loro scelta, nei loro trattamenti e nelle loro lavorazioni), delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei servizi nei diversi contesti economici. 10 Nell’articolazione “Meccanica e meccatronica” sono approfondite, nei diversi contesti produttivi, le tematiche generali connesse alla progettazione, realizzazione e gestione di apparati e sistemi e alla relativa organizzazione del lavoro. 1° biennio I II 2° 5° anno biennio Secondo biennio e 5° anno costituiscono un percorso formativo unitario III IV V Attività e insegnamenti generali comuni a tutti gli indirizzi del settore -Orario settimanale Disciplina Ore Ore Ore Ore Lingua e letteratura italiana Lingua Inglese Storia Matematica Diritto e Economia Sci. int.: scien. de. T. Biologia Geografia generale ed economica Scienze motorie e sportive Religione Cat. o at. Alternative Tot. ore sett. di attività e insegna. generali 4 3 2 4 2 2 1 2 1 21 Attività e insegnamenti obbligatori dell’indirizzo Scienze integrate (Fisica) 3 In compresenza 2* Scienze integrate (Chimica) 3 In compresenza 2* Tecnologie e tecniche di Rapp. Grafica 3 in compresenza 2* Tecnologie Informatiche 3 in compresenza 2* Scienze e tecnologie applicate Complementi di matematica Meccanica, macchine e energia Sistemi e automazione Tec. mec. di processo e prodo. Disegno, progettazione e organi. Industri. Ore 4 3 2 4 2 2 4 3 2 3 4 3 2 3 4 3 2 3 2 1 20 2 1 15 2 1 15 2 1 15 1 4 4 5 3 1 4 3 5 4 4 3 5 5 17 17 17 32 32 32 3 2* 3 2* 3 2* 3 Tot. ore set. di attività. e insegnamenti ind. 12 12 in compresenza 8* 8* Tot. complessivo ore 33 32 * Compresenza degli insegnanti tecnico-pratici 11 ISTITUTO TECNICO _ SETTORE TECNOLOGICO Indirizzo ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA _ Articolazione“ELETTRONICA” Il Diplomato in “Elettronica ed elettrotecnica” ha competenze specifiche nel campo dei materiali e della tecnologia costruttiva dei sistemi elettronici e delle macchine elettriche, della generazione, elaborazione e trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici, dei sistemi per la generazione, conversione e trasporto dell’energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione. Nell’articolazione “Elettronica” viene approfondita la progettazione, la realizzazione e la gestione di sistemi e circuiti elettronici. 2° biennio 5° anno 1° biennio Secondo biennio e 5° anno costituiscono un percorso formativo unitario I II III IV V Attività e insegnamenti generali comuni a tutti gli indirizzi del settore – Orario settimanale Disciplina Ore Ore Ore Ore Ore Lingua e letteratura Italiana 4 4 4 4 4 Lingua Inglese 3 3 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2 Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed Economia 2 2 Sci.int.: Sci. della Terra e Biologia 2 2 Geografia generale ed economica 1 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione catt. o attività alternative 1 1 1 1 1 Tot. ore set. di attività Ins. generali 21 20 15 15 15 Attività e insegnamenti obbligatori dell’indirizzo Scie. integrate (Fisica) 3 3 in compresenza 2* 2* Scie. integrate (Chimica) 3 3 in compresenza 2* 2* Tec. e tecniche di 3 3 rappresentazione Grafica in compresenza 2* 2* Tecnologie informatiche 3 in compresenza 2* Scienze e tecnologie applicate 3 Complementi di matematica Tecnolo. e prog. sist. Elet. ed elettronici Elettrotecnica ed Elettronica 1 5 1 5 6 7 6 6 12 Sistemi automatici Tot. ore sett. attività e ins. 12 12 indirizzo in compresenza 8* 8* Tot. complessivo ore 33 32 * Compresenza degli insegnanti tecnico-pratici 4 17 5 17 5 17 32 32 32 ISTITUTO TECNICO _ SETTORE TECNOLOGICO Indirizzo Chimica, materiali e biotecnologie _ Articolazione“Chimica e materiali” Il Diplomato in “Chimica, materiali e biotecnologie ” ha competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi strumentali chimico-biologiche, nei processi di produzione in relazione alle esigenze delle realtà territoriali, negli ambiti chimico, merceologico e biologico. Nell’articolazione “Chimica e materiali” viene approfondito l’intervento nella pianificazione di attività e controllo della qualità del lavoro nei processi chimici e biotecnologici. 2° biennio 5° anno 1° biennio Secondo biennio e 5° anno costituiscono un percorso formativo unitario I II III IV V Attività e insegnamenti generali comuni a tutti gli indirizzi del settore -- Orario settimanale Disciplina Ore Ore Ore Ore Ore Lingua e letteratura Italiana 4 4 4 4 4 Lingua Inglese 3 3 3 3 3 Storia 2 2 2 2 2 Matematica 4 4 3 3 3 Diritto ed Economia 2 2 Sci.int.: Sci. della Terra e Biologia 2 2 Geografia generale ed economica 1 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione catt. o attività alternative 1 1 1 1 1 Tot. ore set. di attività Ins. generali 21 20 15 15 15 Attività e insegnamenti obbligatori dell’indirizzo Scie. integrate (Fisica) 3 in compresenza 2* Scie. integrate (Chimica) 3 in compresenza 2* Tec. e tecniche di rappresentazione 3 3 2* 3 2* 3 13 Grafica in compresenza Tecnologie informatiche in compresenza Scienze e tecnologie applicate 2* 3 2* 2* 3 Complementi di matematica 1 1 Chimica analitica e strumentale 7 6 8 5 5 3 4 5 6 17 17 17 32 32 32 Chimica organica e biochimica Tecnologie chimiche industriali Tot. ore sett. attività e ins. indirizzo 12 12 in compresenza 8* 8* Tot. complessivo ore 33 * Compresenza degli insegnanti tecnico-pratici 32 Identità della scuola L’identità si caratterizza per una solida base di istruzione generale e tecnicoprofessionale, che consente agli studenti di sviluppare, in una dimensione operativa, saperi e competenze necessari per rispondere alle esigenze formative del settore produttivo di riferimento, considerato nella sua dimensione sistemica per un rapido inserimento nel mondo del lavoro e per l’accesso all’università e all’istruzione e formazione tecnica superiore. I percorsi degli istituti professionali hanno durata quinquennale, si concludono con un esame di Stato, e con il conseguimento del diploma di istruzione secondaria superiore, indicante l’indirizzo seguito e le competenze acquisite dallo studente, anche con riferimento alle eventuali opzioni scelte. L’orario complessivo annuale delle lezioni è di 1.056 ore, (1089 nelle prime classi) corrispondente a 32 ore settimanali(33 nelle prime). I percorsi di studio hanno la seguente struttura: - primo biennio articolato, per ciascun anno, in 660 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale(693 per le prime) e in 396 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo, finalizzato all’assolvimento dell’obbligo di istruzione e all’acquisizione dei saperi e delle competenze di indirizzo in funzione orientativa; - secondo biennio articolato, per ciascun anno, in 495 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e in 561 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo; - quinto anno articolato in 495 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e in 561 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo, per far acquisire allo studente una conoscenza sistemica della filiera economica di riferimento, idonea anche ad orientare la prosecuzione degli studi a livello terziario con particolare riguardo all’esercizio delle professioni tecniche. A partire dal terzo anno, le aree di indirizzo possono essere ulteriormente specificate in opzioni per corrispondere alle esigenze del territorio e ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del lavoro e delle professioni. Si ricorda che, in seguito alle indicazioni relative al riordino degli Istituti Secondari e degli Istituti Professionali, ad ogni istituto viene 14 affidato una certa quota di autonomia (20%) e di flessibilità (variabile in base alle annualità). Gli ambiti di autonomia sono quegli spazi che gli Istituti professionali possono impiegare ( nei limiti della loro disponibilità di bilancio ) per modificare il quadro orario annuale ( senza superare, però, il 20% dell’orario) organizzando altre attività. Il limite del 20% viene calcolato in relazione all’orario complessivo delle lezioni e il loro scopo è quello di arricchire l’offerta formativa. Le quote di flessibilità, invece, vengono concesse per soddisfare due esigenze particolari. Da una parte quella di rispondere a precise richieste del territorio, del mondo del lavoro e delle professioni e dall’altra parte hanno anche il compito di organizzare un’offerta formativa che sia in linea con il sistema regionale di istruzione e formazione professionale. Le quote orarie di flessibilità potranno essere usate nel secondo biennio e al quinto anno per inserire insegnamenti diversi per completare la programmazione secondo curvature proprie di indirizzi specifici (OPZIONI). Nel primo biennio la flessibilità può essere finalizzata per attività di integrazione di percorsi di istruzione e formazione professionale in collaborazione con gli enti regionali preposti (art. 5, comma 3/b – c del regolamento istituti professionali). La quota di autonomia del 20% dei curriculi si può utilizzare sia per potenziare gli insegnamenti obbligatori con particolare riferimento alle attività di laboratorio, sia per attivare ulteriori insegnamenti, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti dal presente piano dell’offerta formativa, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie, fermo restando che ciascuna disciplina non può essere decurtata per più del 20% (art.5 , comma 3/a del regolamento istituti professionali). Per quanto riguarda gli istituti tecnici, secondo la nuova riforma, essi rappresentano una nuova identità fondata sulla cultura tecnica e scientifico-tecnologica. I laboratori sono utilizzati a fini didattici in tutte le discipline, soprattutto nell’area di indirizzo, per un apprendimento efficace per gli studenti. Sono potenziati stage, tirocini e alternanza scuolalavoro. È rafforzato l’insegnamento dell’inglese con la possibilità, nel quinto anno, di seguire una disciplina non linguistica insegnata in inglese. Nel Regolamento sul riordino degli istituti tecnici (emanato con DPR n.88 del 15 marzo 2010 , art.8 comma 3) viene esplicitato il nesso tra l’identità degli Istituti tecnici e gli indirizzi dell’UE, richiamando la Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio d’Europa del 18 dicembre 2006 sulle “Competenze chiave per l’apprendimento permanente” e la Raccomandazione del 23 aprile 2008 sulla costituzione del “Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente” (EQF). Tale Regolamento definisce la nuova identità: “L’identità degli istituti tecnici si caratterizza per una solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione Europea, costruita attraverso lo studio, l’approfondimento e l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico ed è espressa da un limitato numero di ampi indirizzi, correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese, con l’obiettivo di far acquisire agli studenti, in relazione all’esercizio di professioni tecniche, i saperi e le competenze necessari per un rapido inserimento nel mondo del lavoro, per l’accesso all’università e all’istruzione e formazione tecnica superiore”. Per diventare vere “scuole dell’innovazione”, gli istituti tecnici sono chiamati ad operare scelte orientate permanentemente al cambiamento e, allo stesso tempo, a favorire attitudini all’autoapprendimento,al lavoro di gruppo e alla formazione continua. Nei loro percorsi non può mancare,quindi, una riflessione sulla scienza, le sue conquiste e i suoi limiti, la sua evoluzione storica, il suo metodo in rapporto alle tecnologie. In sintesi, occorre valorizzare il metodo scientifico e il sapere tecnologico, che abituano al rigore, all’onestà intellettuale, alla libertà di pensiero, alla creatività,alla collaborazione, in quanto valori fondamentali per la costruzione di una società aperta e 15 democratica. Valori che, insieme ai principi ispiratori della Costituzione, stanno alla base della convivenza civile.” L’impostazione delle linee guida ha come base il profilo educativo, culturale e professionale definito dal D.L del 17 ottobre 2005 n.226, allegato A (Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relative al secondo ciclo): “Esso è finalizzato a: a) la crescita educativa, culturale e professionale dei giovani, per trasformare la molteplicità dei saperi in un sapere unitario, dotato di senso, ricco di motivazioni; b) lo sviluppo dell’autonoma capacità di giudizio; c) l’esercizio della responsabilità personale e sociale.” Tali indicazioni devono leggersi come obiettivi trasversali da raggiungersi attraverso l’apporto di ogni disciplina, come da programmazione Istituto “Pitagora”. Devono anche essere guida per impostare metodologie che privilegino la didattica di laboratorio (anche per le discipline di istruzione generali), le esperienze in contesti applicativi, il lavoro per progetti, un collegamento con il mondo del lavoro e delle professioni (attraverso stage, tirocini, alternanza scuola-lavoro; come da D.L. n.77 del 15 aprile 2005), l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Sulla base delle sue esperienze l’Istituto, con una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico e delle indicazioni dell’Unione Europea, si è strutturato per approfondire indirizzi correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Territorio. Il Settore Industriale Tecnologico è strutturato con un’area di istruzione generale e le aree di indirizzo. L’area di istruzione generale ha l'obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l'obbligo di istruzione: asse dei Linguaggi, Matematico, Scientifico-Tecnologico, StoricoSociale. Le aree di indirizzo hanno l'obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per risolvere i problemi, sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumere progressivamente anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti. Tali risultati, a conclusione del percorso quinquennale consentono agli studenti di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro, di accedere all'Università, al sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore nonché ai percorsi di studio e di lavoro previsti per l'accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia. I percorsi degli istituti tecnici sono caratterizzati da spazi crescenti di flessibilità, dal primo al quinto anno, funzionali agli indirizzi, per corrispondere alle esigenze poste dall'innovazione tecnologica e dai fabbisogni espressi dal mondo del lavoro e delle professioni. Tutti gli istituti tecnici hanno la durata di cinque anni e sono suddivisi in due bienni e in un quinto anno, al termine del quale gli studenti sostengono l’Esame di Stato e conseguono il diploma di istruzione tecnica, utile ai fini della continuazione degli studi in qualunque facoltà universitaria. Il quinto anno è anche finalizzato ad un migliore raccordo tra la scuola e l’istruzione superiore e alla preparazione all’inserimento nella vita lavorativa. La frequenza del primo biennio permette l’assolvimento dell’obbligo di istruzione. L’articolazione si basa su: _ un primo biennio caratterizzato per ciascun anno da 660 ore (20 ore settimanali) di attività e insegnamenti generali comuni e da 396 ore (12 ore settimanali) di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo; _ un secondo biennio, articolato per ciascun anno in 495 ore (15 ore settimanali) di attività e 16 insegnamenti generali comuni e 561 ore (17 ore settimanali) di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo; _ un quinto anno articolato in 495 ore (15 ore settimanali) di attività e insegnamenti generali e 561 ore (17 ore settimanali) di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo. Il secondo biennio e l’ultimo anno costituiscono l’articolazione di un complessivo triennio, nel quale i contenuti scientifici, economico-giuridici e tecnici delle aree di indirizzo vengono sempre più approfonditi per permettere agli studenti di raggiungere, al quinto anno, un’adeguata competenza professionale di settore. A partire dall’anno scolastico 2010-11, è prevista la certificazione dei saperi e delle competenze al termine del primo biennio. Il modello di certificato è compilato per tutti gli studenti a conclusione dello scrutinio finale della classe seconda (DM n. 9 del 27-1-2010). La certificazione dei risultati di apprendimento conseguiti e descritti in termini di competenze ha lo scopo di “sostenere i processi di apprendimento, di favorire l’orientamento per la prosecuzione degli studi, di consentire gli eventuali passaggi tra i diversi percorsi e sistemi formativi e l’inserimento nel mondo del lavoro” (DPR n. 122 del 22 giugno 2009, art.1). La scuola ha previsto, dall’anno scolastico 2010/2011, ai sensi della Riforma, nell’istituto professionale, di aggiungere, al monte orario annuale di ciascuna disciplina, quote orarie di flessibilità ( I biennio 15%, II biennio 35%, 40% monoennio )che sono state utilizzate per le necessarie “curvature” didattiche programmate dal Collegio dei Docenti. Nello specifico, per quanto attiene al nostro Istituto, per effetto della eventuale disponibilità di organico, della flessibilità oraria e della autonomia, sono stati effettuati degli aggiustamenti orari (INDIRIZZO MAT E PIA _ ARTICOLAZIONE ARTIGIANATO_ Produzioni tessili e sartoriali) ed erogati insegnamenti aggiuntivi (PIA_ARTICOLAZIONE INDUSTRIA _ PRODUZIONI CHIMICHE) finalizzati al conseguimento della qualifica triennale, anche in funzione di progettazioni che attivino raccordi tra percorsi degli Istituti Professionali e Percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), ai sensi dell’articolo 13 del D.L. 31/01/2001 n°7 convertito con modificazioni dalla L.n° 40 del 02/04/2007 e secondo le linee guida dell’intesa raggiunta nella Conferenza Unificata del 16/12/2010 tra Ministeri dell’Istruzione, dell’Economia e del Lavoro, le Regioni, l’ANCI e l’UPI. Conseguentemente l’anno scolastico in corso vede impegnati in prima persona gli insegnanti, che hanno cominciato a confrontarsi sulle modalità di riorganizzazione della didattica, verificando la possibilità di procedere ad una prima revisione del Piano dell’Offerta Formativa nella consapevolezza che l’obiettivo generale della riforma avviata individua, nell’innalzamento dell’obbligo, uno strumento utile per sostenere il pieno sviluppo culturale e sociale delle persone, contrastare e prevenire la dispersione scolastica e consentire il successo formativo di tutti. In quest’ottica le linee guida in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione, rappresentano un primo contributo per conseguire gradualmente i seguenti obiettivi: sostenere l’equilibrata e coerente acquisizione delle competenze descritte nel documento tecnico da parte dei giovani come profilo di uscita da dieci anni dell’istruzione obbligatoria, affinché l’intero percorso dell’obbligo di istruzione risulti finalizzato ai risultati di apprendimento e di sviluppo personale attesi. 17 18 RISORSE Risorse umane L’utenza dell’ I.S.I.S. è costituita prevalentemente dalla cittadina Policoro e dai paesi limitrofi. In generale, l’utenza risulta eterogenea per condizioni sociali ed economiche, per istruzione e cultura, per costumi e valori. Nell’anno scolastico 2015/16, relativamente agli alunni iscritti e frequentanti, si ha il seguente prospetto . DENOMINAZIONE SCUOLA ORDINE DI SCUOLA (indirizzi ed articolazioni) NUMERO DI CLASSI NUMERO DI ALUNNI 5 102 3 54 10 225 5 107 5 88 2 36 30 612 IPSIA_ Settore industria e artigianato Produzioni industriali e artigianali Articolazione Artigianato _ Opzione Produzioni tessili e sartoriali Produzioni industriali e artigianali Articolazione Industria _ Produzioni Chimiche Manutenzione e assistenza tecnica ISTITUTO STATALE D’ISTRUZIONE SUPERIORE “P I T A G O R A” - POLICORO Opzione Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili _ Curvatura Elettrico-Elettronico ITIS_ Settore Tecnologico Elettronica ed Elettrotecnica Articolazione “Elettronica” Meccanica, Meccatronica ed Energia Articolazione “Meccanica e Meccatronica” Chimica, materiali e biotecnologie Articolazione “Chimica e materiali” Tot. 19 Disciplina Chimica (A013) Discipline economiche Aziendali (A017) Discipline giuridiche ed economiche (A019) Discipline Meccaniche (A020) Disegno e storia del costume (A024) ORGANICO DOCENTI n. docenti + Organico dell’autonomia n. ore 5 1 +1 18+18+18+7+4 4+6 (AD03) 2 +3 18 + 6 4 1 18+18+18+19 18 4 18+18+12(pt)+12 3 7 2 +1 7 2 +1 1 18+19+19 9 (pt)+12(pt)+18+18+18+18+3 18+12 18+18+18+18+18+6+10 18+18 9 1 +1 18 10 5 +1 18+18+18+18+18+18+18+18+18+18 18+18+18+18+18 2 18+20 1 6h 2 1 24+19 18 5+1 19+19+19+18+9 4 UFF.TEC+18+18+9 4 12 + 2 86 + 11 15+10+4+1 18x10+9x2 Educazione fisica A(029) Elettronica A(034) Elettrotecnica A(035) Fisica A(038) Matematica A(047) Scienze A(060) Tecnologie applicate ai materiali e ai proc. produttivi tessili, Abb. A (070) Tecnologia e tecn. rappr. grafica A(071) Materie letterarie A(050) Lingua e civiltà straniera inglese A(346) Esercitazione Abbigliamento e Moda C(070) Laboratorio di Informatica Industriale C(310) Laboratorio di Chimica C(240) Laboratorio di Elettronica C (260) Laboratorio di Elettrotecnica C (270) Laboratorio di Meccanica C(320) RReligione Sostegno Totale docenti 20 ORGANICO PERSONALE A.T.A. QUALIFICA NUMERO Collaboratore scolastico Assistenti amministrativi Assistenti tecnici DSGA 11 6 7 1 Totale personale ATA 25 ORGANICO POTENZIATO (L. 107/1025 Comma 7) La legge 107/15 ha introdotto la dotazione organica in oggetto, finalizzata alla piena attuazione dell'autonomia scolastica di cui all'articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59 e successive modifiche. L'organico aggiuntivo è stato assegnato per la programmazione di interventi mirati al miglioramento dell' offerta formativa. Pertanto, tale organico aggiuntivo deve rispondere agli obiettivi di qualificazione del servizio scolastico previsti dalla L.I07 commi 7 e 85 e confluirà nel più ampio organico dell'autonomia, da definirsi, poi, con apposito Decreto Interministeriale ai sensi del comma 64 della L 107/2015. Sulla base delle criticità individuate nel RAV, si erano individuate le seguenti scelte per l’organico di potenziamento per il raggiungimento delle priorità di intervento: OBIETTIVO 1 Potenziamento delle competenze matematico logiche e scientifiche CAMPI DI POTENZIAMENTO POTENZIAMENTO LABORATORIALE (campi “h “,”i” ,”o”). POTENZIAMENTO UMANISTICO (campi “l “,”r”). OBIETTIVI FORMATIVI Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro. Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio. Incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione. OBIETTIVO 2 Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica,di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e 21 POTENZIAMENTO LINGUISTICO (campi “a“,”r”). POTENZIAMENTO SCIENTIFICO (campi “a“,”r”). del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore. Alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso percorsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in Collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali. OBIETTIVO 3 Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning. Alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso percorsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali. OBIETTIVO 4 Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche. In particolare si erano richieste le seguenti classi di concorso congruenti con le aree di potenziamento indicate sopra e con le priorità e i traguardi evidenziati nel RAV: Classe di concorso n. Unità A035 A034 A020 A013 A042 A050 A038 A047 1 1 1 1 1 1 1 1 22 FABBISOGNO DI ORGANICO In riferimento alle sezioni “L’organico dell’autonomia” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015, l’Istituto ISIS “Pitagora”-Policoro richiede a. posti comuni e di sostegno Classe di a.s. 2016-17 concorso/so stegno a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 AD03 2 2 2 Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le loro caratteristiche In Istituto, come evidenziato nel PAI, sono presenti allievi affetti da gravi patologie con atteggiamenti violenti autolesionisti e lesionisti nei confronti degli altri. Ciò inevitabilmente condiziona la ripartizione delle ore di sostegno e dei docenti di sostegno, tutti coinvolti in una turnazione nei confronti dell’assistenza agli allievi citati con conseguente sofferenza sia da parte dei docenti che degli altri allievi diversabili che, in alcune occasioni, vengono privati dell’adeguato supporto di cui avevano bisogno b. Posti per il potenziamento Tipologia (es classe di concorso n. docenti scuola secondaria, sostegno…) A035 2 A034 2 A020 1 A013 1 A042 1 A050 1 A038 1 Motivazione Due docenti in più nelle discipline professionalizzanti per migliorare il successo formativo dei diplomati. Due docenti in più nelle discipline professionalizzanti per migliorare il successo formativo dei diplomati. Una unità in più nelle discipline professionalizzanti per migliorare il successo formativo dei diplomati. Una unità in più nelle discipline professionalizzanti per migliorare il successo formativo dei diplomati. Una unità della classe di concorso Informatica, che non è presente all’interno dell’Istituto, sarebbe fondamentale non solo per la didattica, ma anche per gestire e/o migliorare la rete interna dell’Istituto e l’utilizzo delle nuove tecnologie. Considerate le caratteristiche e le peculiarità della scuola (dispersione scolastica, elevato numero di abbandono e presenza di alunni stranieri), è importante una unità afferente alla classe di concorso A050 Italiano. Considerate le caratteristiche e le peculiarità della scuola, è importante una unità afferente alla classe di concorso A038 perché la disciplina si presta bene come strumento di approccio alle discipline professionalizzanti. 23 A047 1 C 270 1 A346 1 Considerate le caratteristiche e le peculiarità della scuola è importante avere due docenti afferenti alla classe di concorso A047 Matematica perché la Disciplina è strumento di approccio principale alle discipline tecniche professionalizzanti e anche alla luce dei risultati nelle prove standardizzate nazionali. Una unità in più nelle discipline professionalizzanti per migliorare il successo formativo dei diplomati e anche perché il laboratorio è visto come terreno privilegiato per costruire abilità sperimentali e capacità di ragionamento. Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare alla lingua inglese. c. Posti per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nel rispetto di quanto stabilito dal comma 14 dell’art. 1, legge 107/2015. Tipologia Assistente amministrativo n. Collaboratore scolastico 3 [Per quanto riguarda l’organico ATA si noti che 3 collaboratori scolastici, per problemi fisici, sono stati dichiarati inabili ai lavori di pulizia, per cui il D.S., vista la sofferenza degli altri collaboratori scolastici per il carico di lavoro aumentato, per sopperire alla situazione creatasi, ha richiesto già all’USR, ulteriori unità per evitare anche problemi di igiene e pulizia dell’istituto.] Assistente tecnico e relativo profilo (solo 3 scuole superiori) (1 Assistente per il laboratorio di Informatica + 1 per il laboratorio di Meccanica + 1 per il laboratorio della Moda in quanto i laboratori di Informatica e Meccanica sono in sofferenza e per il laboratorio della Moda, attualmente non c’è nessun assistente). 24 Risorse strutturali L’edificio dell’Istituto, risalente agli anni ’70, ha subito lavori di adeguamento alla normativa antisismica e alle barriere architettoniche ed è dotato di spazi e locali sicuri e idonei all’accoglienza quotidiana degli studenti e allo svolgimento delle attività educative e didattiche. Un ampio spazio circonda l’Istituto che dispone di un vasto parcheggio interno, a cui si aggiunge un parcheggio esterno per auto, antistante il plesso scolastico. È facilmente raggiungibile con i mezzi di trasporto pubblico. Le attività laboratoriali previste dal riordino dell’istruzione professionale, si articolano su di un ampio ventaglio di discipline per cui l’Istituto dispone di un adeguato numero di laboratori e di aule speciali: Ufficio di Dirigenza Uffici di segreteria Ufficio Tecnico Laboratorio di Chimica generale Laboratorio di Processi ed analisi Laboratorio Biologia Laboratorio di Fisica Laboratorio di Saldatura Laboratorio di Macchine e Refrigerazione Laboratorio Moda Laboratorio Officina Macchine Utensili Laboratorio di Meccanica Laboratorio di Elettronica e Sistemi Laboratorio di Elettrotecnica Biblioteca Aula magna Palestra Campetto Laboratori informatici/multimediale x x x x x x x x x x x x x x x x x x x Laboratorio x informatico/Aula Disegno, Progettazione Laboratorio di Impianti elettrici x e misure Le risorse interne professionali e materiali e loro organizzazione Le risorse disponibili nella scuola sono interne, umane e materiali, e concorrono alla realizzazione degli obiettivi generali che la scuola intende perseguire. 25 ORGANIGRAMMA: gli Organi Collegiali Il Collegio dei docenti si articola in Dipartimenti, suddivisi per aree (area Umanistica, area Fisico-Matematica, area scientifica, area Elettrico-Elettronica-Tecnologica, area Meccanica, ecc.) e Commissioni (orientamento, valutazione, gruppo H ristretto, POF, viaggi), presiedute da un Coordinatore. La partecipazione alle riunioni delle Commissioni e dei Dipartimenti è obbligatoria. Le funzioni che le articolazioni del Collegio svolgono sono: - elaborare e aggiornare il POF in sinergia con la relativa Funzione Strumentale; - predisporre le linee guida per la programmazione scolastica ed extrascolastica; - stabilire gli standard minimi (in termini di contenuti e competenze) comuni a tutte le classi parallele; - proporre acquisti di sussidi didattici; - proporre attività di aggiornamento; - proporre attività e progetti integrativi. Il Consiglio di Istituto è un organo collegiale (D.P.R. 416/1974) e si occupa della gestione e dell'amministrazione trasparente degli istituti scolastici pubblici e parificati statali italiani. Tale organo elabora e adotta atti di carattere generale che attengono all'impiego delle risorse finanziarie erogate dallo Stato, dagli Enti pubblici e privati. In esso sono presenti: - rappresentanti degli studenti; - rappresentanti degli insegnanti; - rappresentanti dei genitori; - rappresentanti del personale ATA. Il Dirigente Scolastico ne fa parte come membro di diritto. Il D.S. è promotore e garante delle attività dell'Istituto. È il responsabile della scuola, la organizza e la controlla, è un pubblico ufficiale. La Presidenza del Consiglio d'Istituto spetta ad un genitore eletto da tutte le componenti ed avviene con votazione segreta. Il Consiglio, elegge, tra i suoi componenti la Giunta Esecutiva, presieduta dal Dirigente 26 Scolastico. Essa ha di norma il compito di preparare i lavori del Consiglio e di curare la corretta esecuzione delle delibere del Consiglio stesso. Ai componenti del Consiglio non spetta alcun compenso a nessun titolo. I Consigli di Classe sono convocati dal Dirigente Scolastico di propria iniziativa o su richiesta dei suoi membri. Il Consiglio di Classe si riunisce, presieduto dal Dirigente Scolastico o dal Docente nominato Coordinatore di classe. Fanno parte del Consiglio di classe: - il Dirigente Scolastico; - due rappresentanti dei genitori; - due rappresentanti degli alunni - i docenti della classe. Il Collegio docenti del 05.10.2015 ha deliberato, per l’a.s. 2015/16 la formazione dei seguenti organi: Comitato di Valutazione composto dai proff.: proff. Prete Pasquale, Vitelli Vitelli (risultano eletti nel Collegio docenti del 05/10/2015), Celano Rosina (nel Consiglio di Istituto del 24/11/2015), dal genitore Vallinoto Vincenzo, dall’allievo Olivelli Orlando. Commissione Revisione POF composta dal D.S. e dai proff.: Antonio Filippo, Giuseppe Lomonaco, Gallo Augusta, Ditaranto Maria, Corbo Gaetana, Scardino Giuseppe. Commissione Revisione Regolamento di Istituto composta dal D.S. e dai proff.: Antonio Filippo, Giuseppe Lomonaco, Gallo Augusta, Di Taranto Maria, Corbo Gaetana, Scardino Giuseppe, Pugliese Giuseppe. Commissione Orientamento composta dai proff. Corbo Gaetana, Scardino Giuseppe, Filippo Antonio Vito, Giuseppe Lomonaco, Gallo Augusta, Vitelli Vincenzo, Zaccone Caterina, Delli Veneri Raffaella, Gorgoglione Giovanna, Buonfiglio Donato, Rucireta Nunzia. Nucleo di autovalutazione d’Istituto composto dal D.S. e dai proff.: Antonio Filippo, Gallo Augusta, Ditaranto Maria, Corbo Gaetana, Scardino Giuseppe. Funzioni strumentali: Area 1 (Gestione del POF) prof.ssa Gallo Augusta, Area 2 (Sostegno Al lavoro dei docenti) prof.ssa Ditaranto Maria, Area 3 (Interventi e servizi per gli studenti) prof.ssa Corbo Gaetana, Area 4 (Orien. In ing. e Innovazione) prof. Scardino Giuseppe. Commissione Viaggi composta dai proff: Gaetana Corbo, Giovanni Dimatteo, Stigliano Silvia, Lomonaco Giuseppe,Masini Antonietta, Filippo Antonio, Buonfiglio Donato, Gorgoglione Giovanna, Rucireta Annunziata, Vitelli Vincenzo, Zaccone Caterina. Commissione Tecnica composta dai proff.: Lomonaco Giuseppe, Fattorini Riccardo, Lapolla Salvatore; all’occorrenza partecipano anche i singoli Responsabili di Laboratorio. Responsabile del sito dell’Istituto: prof. Scardino Giuseppe. Educazione ambientale – Educazione alla salute composta dalla prof: Cannalire Rosaria, Sostegno alunni stranieri referente la prof.ssa Gatto Maria Domenica. Biblioteca referenti i proff. Latronico Antonietta, Delli Veneri Anna Maria Consigliera di parità referente la prof.ssa Gatto Maria Domenica. Commissione per l’orario composta dai proff.: Palmieri Giovanni, Lomonaco Giuseppe. Organo di Garanzia composta dai proff.: Gatto Maria Domenica, Di Taranto Maria, Gargano Vita Commissione elettorale composta da: Lomonaco Giuseppe, Zaccone Caterina, Latella Francesco. 27 Coordinatori – Referenti dei Consigli di Classe I docenti coordinatori sono incaricati di controllare le assenze degli alunni delle rispettive classi, di segnalare casi anomali alla presidenza, di curare i rapporti con gli altri docenti della classe, con gli studenti e con le loro famiglie. L’utenza dell’Istituto: gli studenti e la loro provenienza Gli studenti sono la componente fondamentale della scuola. La loro partecipazione alla vita scolastica è mediata dalla figura dei rappresentanti di classe, cioè dei due studenti che ogni anno ciascuna classe elegge quali rappresentanti. Il rappresentante di classe deve informarsi su ciò che avviene nella scuola, partecipare alle riunioni cui è convocato, organizzare l'assemblea di classe, informare i compagni su quanto emerso nelle varie riunioni, raccogliere dai compagni proposte e osservazioni, coordinare l'organizzazione delle iniziative, intervenire nei Consigli di classe facendosi portavoce dei compagni. All'inizio di ogni anno scolastico si effettua l'elezione di quattro studenti rappresentanti d'istituto, che hanno il compito di coordinare le attività studentesche che coinvolgono l'intera scuola e partecipano al Consiglio d'Istituto. I delegati di classe e i rappresentanti d'istituto, quando necessario, si riuniscono in un'assemblea, l'assemblea dei delegati degli studenti, nella quale possono essere espresse esigenze, formulate proposte, organizzate iniziative. Vengono assistiti da un docente che è la funzione strumentale interventi a sostegno agli alunni. Caratteristiche della popolazione scolastica Nell’anno scolastico 2015/16 l’ISIS “Pitagora” di Policoro, è frequentato da n.642 alunni provenienti , in buona parte dai paesi limitrofi e perciò soggetti a pendolarismo Di seguito viene riportata la percentuale delle provenienze. Sede di Policoro Località di Provenienza Policoro Nova Siri Scanzano Jonico Rotondella Rocca Imperiale Bernalda Montalbano Jonico Senise Pisticci Tursi Valsinni Colobraro Sant'Arcangelo Altri paesi % 34,26 12,68 12,60 7,18 5,00 4,50 4,08 3,42 2,93 2,93 1,80 1,5 1,5 5,62 In “Altri Paesi” sono compresi paesi del Territorio circostante: Aliano, Amendolara, Bernalda, Canna, Castronuovo S.A., Chiaromonte, Craco, Ferrandina, Montalbano Jonico, 28 Montegiordano, Morano Calabro, Nemoli , Nocara, Noepoli, Roseto Capo Spulico, San Giorgio Lucano , Terranova del Pollino, Trebisacce Carbone Chiaromonte , San Paolo Albanese. Priorità, traguardi ed obiettivi Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo: http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/MTRI02000A/pitagora In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto. Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo. Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono: 1) Esiti degli studenti (Risultati scolastici _ Ridurre la concentrazione degli abbandoni nelle classi del primo biennio, Ridurre il numero di allievi con giudizio sospeso, Aumentare il numero di alunni ammessi alla classe successiva, Migliorare il successo formativo dei diplomati; Risultati nelle prove standardizzate nazionali _ Colmare il gap formativo delle prove INVALSI di Italiano e Matematica rispetto ad istituti con lo stesso ESCS; Competenze chiave e di cittadinanza _ Infondere negli studenti il rispetto delle regole, lo sviluppo del senso di legalità e di responsabilità; Risultati a distanza _ Monitoraggio sistematico dei risultati degli studenti nei successivi percorsi di studio e il loro inserimento nel mercato del lavoro) 2) Area di processo (Curriculo, progettazione e valutazione , Continuità e orientamento; Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie) I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono: 1) Abbattere di almeno u n punto percentuale gli abbandoni nelle classi del primo biennio; Portare gli studenti al raggiungimento del successo formativo, riducendo i casi di giudizio sospeso soprattutto nelle classi del secondo biennio; Ridurre lo scarto tra la percentuale degli ammessi alle classi successive e quella del benchmark di riferimento provinciale/regionale/nazionale; Aumentare la votazione conseguita all’esame di stato, riducendo i “60” e aumentando le fasce di voto superiori. 2) Ridurre di almeno 3 punti il gap formativo, sia in Italiano che in Matematica 3) Coinvolgere maggiormente i genitori nel processo di acquisizione delle competenze di cittadinanza; 29 4) In tre anni realizzare una banca dati con la situazione lavorativa o di prosecuzione negli studi di tutti i diplomati; e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti: il gap formativo dell’Istituto nelle prove INVALSI di Italiano e di Matematica è l’esito negativo maggiormente evidenziato nel RAV, anche determinato in buona parte da fattori extracurriculari quali la scarsa partecipazione degli studenti. Esso richiede un forte impegno di rimotivazione e una rivisitazione dell’approccio didattico alle prove da parte delle discipline interessate. Gli abbandoni nelle classi del primo biennio, al di sopra della media nazionale e regionale, rappresentano una criticità che fa emergere un serio pericolo per il successo formativo di questi studenti usufruenti dell’offerta formativa dell’Istituto, la quale richiede una rivisitazione dell’approccio didattico (ma anche orientativo e motivazionale) programmato in quelle classi. Si ritiene prioritario all’interno dell’Istituto condividere il senso ed il significato della valutazione del comportamento anche con i genitori e seguire i nostri allievi nelle loro scelte future, dopo il diploma, è importantissimo ai sensi della valutazione della nostra scuola. Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono: 1) Elaborare il curriculo ed inserire nella programmazione una valutazione comune basata su prove strutturate per classi parallele; Inserire nella progettazione del curriculo per competenze prove di valutazione autentica e/o rubriche di valutazione; 2) Prevedere l’incontro tra insegnanti di ordini di scuola diversi per parlare dello sviluppo verticale del curriculo e della formazione delle classi; Prevedere incontri tra mondo universitario, famiglie e scuola per analisi e monitoraggio di dati sull’andamento degli studi universitari degli studenti diplomati; 3) Incentivare la partecipazione delle famiglie alle attività della scuola, in particolare nell’ambito dei progetti e dell’orientamento; Migliorare i rapporti con il territorio e le amministrazioni comunali, creando una rete di relazioni ed occasioni di collaborazione. e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti: gli obiettivi di processo da acquisire nel breve periodo per il raggiungimento delle priorità strategiche prefissate sono stati individuati tra le pratiche educative e didattiche ( tenendo conto delle principali criticità ivi emerse) perché si ritiene che l’azione su tali pratiche determini in modo diretto i cambiamenti richiesti e previsti dalle suddette priorità. Stabilire linee programmatiche e criteri di valutazione comuni per classi parallele in sede di Dipartimenti Disciplinari, favorisce la cooperazione tra Docenti e riduce la variabilità tra classi parallele, grazie alla progettazione e alla realizzazione di moduli d’apprendimento comuni e a valutazioni omogenee. Un corretto orientamento in entrata in favore degli alunni della Scuola Secondaria di 1° grado , porta ad una scelta consapevole della Scuola Superiore da frequentare. Ciò potrebbe contribuire ad avere alunni con una preparazione di base più solida e quindi a migliorare la performance nelle prove standardizzate nazionali, oltre a favorire il 30 raggiungimento del successo formativo. Inoltre coinvolgere attivamente le famiglie ( partecipazione a progetti, etc), sviluppare relazioni forti tra scuola e territorio (amministrazioni comunali, agenzie culturali, settore produttivo), renderanno l’attività scolastica dinamica e concreta, motivando gli allievi al senso di appartenenza e consapevolezza del fatto che la scuola è un laboratorio di vita reale, che prepara ad affrontare la realtà adulta cui essi vanno incontro. Area della Didattica Da tre anni la nostra scuola ha aderito al progetto “Book in Progress”che rappresenta un nuovo modo di fare scuola, di organizzare le lezioni e l'insegnamento. Il progetto prevede la produzione in versione cartacea e digitale di libri di testo da parte di 300 docenti della rete nazionale che si è creata, rete che ogni anno si arricchisce di nuove collaborazioni. La struttura del “Book in Progress” consente la creazione di un prodotto flessibile, aggiornabile di anno in anno, che varia i contenuti da trasmettere sulla base delle esigenze didattiche, formative e degli apprendimenti degli allievi, e degli stimoli provenienti dal territorio. I ragazzi utilizzano i netbook con le copie digitali del “book in progress” e con i learning object. La versione digitale del book in progress è prodotta con software proprietario (Articulate) e prevede la fruizione dei contenuti in modo interattivo, simulazioni, video e test per l’autoverifica. I cambiamenti nella didattica sono fondamentali e l’alunno è posto al centro del processo di apprendimento. Il “Book in Progress” nasce quattro anni fa da un’idea rivoluzionaria del D.S. Salvatore Giuliano dell' ITIS “Maiorana” di Brindisi e concretizza un modo nuovo di fare scuola, di organizzare le lezioni e l'insegnamento e nasce da un’esigenza di natura didattica, consistente nel fornire ai nostri alunni informazioni più familiari e, quindi, più facili da apprendere, perché scritti dai loro professori con un linguaggio a loro più vicino. Oltre l’aspetto didattico il progetto permette alle famiglie di risparmiare sul costo dei libri in quanto i libri sono sostituiti dalle dispense scritte dai professori con un linguaggio più vicino agli studenti per fornire ad essi informazioni più familiari e, quindi, più facili da apprendere. _ Utilizzo del “Registro Elettronico”. Questo mezzo di comunicazione consente alle famiglie e agli alunni di conoscere in tempo reale l´andamento scolastico di ogni singolo alunno, nel completo rispetto della privacy. Tale servizio permette il monitoraggio e il controllo delle assenze, degli ingressi posticipati e delle uscite anticipate tramite SMS telefonici e la consultazione del registro elettronico dei voti riportati dagli alunni nelle varie discipline e delle comunicazioni scuola famiglia. Agli alunni del biennio e del terzo anno e a tutti i genitori (anche del secondo biennio e del quinto anno) viene distribuito un codice utente ed una password strettamente personale che consente l'accesso ai soli dati dell'interessato. 31 LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICO- EDUCATIVA “ Ciascuno cresce solo se sognato” C'è chi insegna guidando gli altri come cavalli passo per passo: forse c'è chi si sente soddisfatto così guidato. C'è chi insegna lodando quanto trova di buono e divertendo: c'è pure chi si sente soddisfatto essendo incoraggiato. C'è pure chi educa, senza nascondere l'assurdo ch'è nel mondo, aperto ad ogni sviluppo, ma cercando d'essere franco all'altro come a sé, sognando gli altri come ora non sono: ciascuno cresce solo se sognato. _ Danilo Dolci Finalità e obiettivi generali Partendo dal presupposto che la scuola mira alla formazione dell’uomo e del cittadino, tenendo conto delle fondamentali esigenze di sviluppo della personalità dell’alunno, la scuola secondaria superiore si propone le seguenti finalità: Garantire pari opportunità a tutti gli alunni; Educare alla convivenza civile e democratica; Innalzare il livello culturale dando ampio spazio alle aree formative; Migliorare la preparazione di base; Ampliare l’offerta formativa; Evitare la dispersione scolastica; Sviluppare la qualità della professione; Promuovere l’innovazione tecnologica; Prevenire l’abbandono; Valorizzare le risorse dei giovani; Valorizzare le diversità; Promuovere le potenzialità di ciascuno; Curare l’apprendimento delle lingue comunitarie. I Dipartimenti, organizzati per discipline, stabiliscono gli obiettivi specifici per le aree disciplinari e concordano gli obiettivi trasversali cognitivi e comportamentali. Secondo il regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione (D.M. 22/08/2007), le competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria sono : 1. Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione, anche in funzione dei tempi disponibili e del proprio metodo di studio e di lavoro. 2. Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per darsi obiettivi significativi e realistici. Questo richiede la capacità di individuare priorità, valutare i vincoli e le possibilità esistenti, definire strategie di azione, fare progetti e verificare risultati. 3. Comunicare: comprendere messaggi di genere e complessità diversi nelle varie forme 32 comunicative e comunicando utilizzando i diversi linguaggi. 4. Collaborare e partecipare: interagire con gli altri comprendendone i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri. 5. Agire in modo autonomo e responsabile: agire in modo autonomo e responsabile, sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni, riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità. 6. Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche, costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. 7. Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomenti coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica, in modo da poter affrontare la complessità del vivere nella società globale del nostro tempo. 8. Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo tra fatti ed opinioni. Gli studenti in obbligo di istruzione devono acquisire le suddette competenze chiave attraverso le conoscenze di base ricondotte agli assi culturali di seguito indicati: 1. Asse dei linguaggi: prevede la conoscenza della lingua italiana e di almeno una lingua comunitaria, la capacità di fruire del patrimonio artistico e letterario e l’utilizzo delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione. 2. Asse matematico: riguarda la capacità di utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, di individuare e risolvere problemi, di analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti. 3. Asse scientifico-tecnologico: riguarda metodi, concetti e atteggiamenti finalizzati a osservare e comprendere il mondo naturale e quello delle attività umane. In questo campo assume particolare rilievo l’apprendimento incentrato sull’esperienza e l’attività di laboratorio. 4. Asse storico-sociale: riguarda la capacità di percepire gli eventi storici a livello locale, nazionale europeo e mondiale, cogliendone la connessione con i fenomeni sociali ed economici, l’esercizio della partecipazione responsabile alla vita sociale nel rispetto dei valori dell’inclusione e della partecipazione. Per gli indirizzi del Profilo A e B, la Scuola intendono realizzare i seguenti: Obiettivi Educativi Conoscere i diritti e i doveri e il principio di uguaglianza. Accogliere la diversità di opinioni quale momento di arricchimento dei valori comuni. Accogliere la diversità etnica, religiosa e culturale. Essere solidali con l’altro, specie se svantaggiato. Rispettare se stesso, gli altri, le istituzioni e in generale l’ambiente scolastico e non in cui si vive. Agire sempre nel rispetto della dignità umana e della diversità, secondo i principi e i valori della nostra società e delle leggi che la regolamentano. 33 Partecipare attivamente e costantemente al dialogo educativo per contribuire a realizzare gli obiettivi formativi della scuola. Obiettivi Didattici Comunicare efficacemente e correttamente nella lingua italiana. Saper cogliere messaggi nella lingua straniera oggetto di studio. Comprendere, analizzare e sintetizzare un testo letterario e tecnico-scientifico. Sapere utilizzare i linguaggi e gli strumenti informatici. Saper lavorare autonomamente e in gruppo. Acquisire un metodo di studio. Avere capacità di analisi e sintesi per arrivare a decisioni consapevoli. Obiettivi Professionali Cogliere i nuclei concettuali dei fondamenti scientifici e tecnologici per applicare le conoscenze alle situazioni produttive. Conoscere le norme specifiche relative al settore professionale di riferimento. Possedere capacità progettuale nei vari settori. Padroneggiare l’uso degli strumenti, delle procedure e dei processi. Programmazione dei Consigli di Classe La programmazione del Consiglio di Classe indica il percorso della classe per l’intero anno scolastico in riferimento: alla situazione di partenza ; al saldo del debito scolastico; agli obiettivi educativi e cognitivi generali; ai contenuti disciplinari ed interdisciplinari; alle attività di recupero o approfondimento da svolgere in orario sia curricolare, sia extracurricolare; alle attività integrative (visite guidate,viaggi d’istruzione, attività sportive, cineforum, partecipazione a concorsi e a manifestazioni, attività di orientamento); alle metodologie e strategie didattiche; alle attrezzature e strumenti didattici da proporre e da utilizzare; alle modalità di verifica del livello di apprendimento; ai criteri di valutazione; ai rapporti con le famiglie; alla simulazione della terza prova e del colloquio per le classi terminali. I Consigli di Classe si riuniscono per la programmazione, la progettazione e la verifica degli obiettivi, secondo il Piano delle Attività della scuola. Sono presieduti dal Dirigente Scolastico o dal Docente Coordinatore. La verbalizzazione è affidata al Segretario del Consiglio. Ciascun Consiglio di Classe provvede alla compilazione delle pagelle a scadenza Trimestrale e infrapentamestrale e un’apposita scheda relativa ai debiti scolastici da inviare alle famiglie degli interessati al termine degli scrutini intermedi e finali. Programmazione per disciplina Sulla base dei criteri stabiliti dal Collegio docenti, degli obiettivi individuati dai Dipartimenti e dai Consigli di Classe, i docenti predispongono il piano annuale della programmazione per disciplina. Esso contiene le caratteristiche fondamentali e le linee educative e metodologiche del POF, adeguate alle specifiche esigenze della disciplina, nel rispetto del principio costituzionale della libertà di insegnamento nell’ambito della collegialità 34 ed unitarietà del processo formativo, in particolare: le attività d’accoglienza; analisi della situazione di partenza e dei livelli iniziali della classe; gli obiettivi disciplinari: in termini di conoscenze, competenze e abilità; i contenuti disciplinari organizzati per in moduli e unità didattiche con l’individuazione dei tempi di svolgimento. le attività di recupero e/o sostegno che si intendono attivare per colmare le lacune rilevate, in orario curricolare ed extracurricolare. le attività integrative riportate nella programmazione del Consiglio di Classe.; le strategie didattiche da attivare e gli strumenti da utilizzare per il perseguimento degli obiettivi e delle finalità programmati ; le modalità di verifica e criteri di valutazione del livello di apprendimento; il riferimento ai rapporti con le famiglie. Insegnamento “Cittadinanza e Costituzione” In ottemperanza alle indicazioni della legge n.169/2008, dei Regolamenti attuativi della Riforma del Sistema scolastico, nonché della CM n.86 del 27 ottobre 2010 sull’”Attuazione dell’art.1 della legge 30 ottobre 2008”, l’Istituto “Pitagora” promuove a partire dalle classi prime il seguente piano educativo-didattico: Obiettivi trasversali di ogni consiglio di classe 1. Educare alla legalità e alla coesione sociale 2. Insegnare la dimensione di appartenenza nazionale ed europea 3. Sottolineare i diritti umani, il rispetto delle diversità, il favorire pari opportunità e dialogo interculturale 4. Educare all’etica della responsabilità individuale e sociale 5. Sottolineare i valori del volontariato e della solidarietà, della sicurezza, del rispetto del patrimonio artistico e ambientale Tali obiettivi sono da intendersi come trasversali ad ogni disciplina; concorrono al loro attuarsi anche le iniziative che l’Istituto organizza per l’ampliamento dell’offerta formativa, con un’esperienza ormai consolidata negli anni. Le finalità e le scelte educative della nostra Istituzione si ispirano agli artt. 3, 33 e 34 della Costituzione Italiana, pertanto si attengono ai seguenti principi: - Consolidare la funzione della scuola come sede privilegiata della formazione della persona e del cittadino; - Promuovere comportamenti responsabili; - Sviluppare la disposizione ad un’armonica convivenza con gli altri attraverso l’educazione al confronto ed al rispetto delle opinioni; - Favorire la crescita educativa nel riconoscimento della centralità della persona; - Valorizzare le diversità nel riconoscimento della dignità della persona e del pluralismo, prestando particolare attenzione all’inserimento degli alunni diversamente abili e degli alunni extracomunitari; - Realizzare il diritto ad apprendere; - Sviluppare metodologie didattiche in grado di rispondere e anticipare i fabbisogni professionali e di apprendimento degli studenti; - Favorire il successo formativo, anche attraverso la progettazione di percorsi flessibili; - Rimotivare e riorientare gli alunni in difficoltà di apprendimento per renderli consapevoli delle personali attitudini ed inclinazioni. In particolare si ricordano: 35 Le iniziative promosse dalla Commissione Accoglienza e Orientamento e dai Consigli di Classe delle prime, agli inizi di ogni anno scolastico, per favorire l’accettazione dell’altro e/o del “diverso da sé”, per far nascere un clima di collaborazione e sostegno reciproco. A questo fine concorrono anche il Gruppo GLH. Il perseguimento, in tutte le classi, dei fini di mediazione e gestione pacifica di eventuali conflitti, la problematizzazione e la valutazione critica di fatti e comportamenti, del rispetto delle regole sociali e della cura del bene pubblico. L’intero Consiglio di Classe lavora perché gli alunni assumino atteggiamenti responsabili verso la comunità scolastica e sociale, al fine del rispetto dei beni pubblici, dell’imparare ad assolvere i propri doveri e a conoscere i propri diritti, in collaborazione con tutto il personale della scuola. I docenti tutti, la Presidenza e la Commissione Elettorale contribuiscono a coinvolgere gli allievi nella partecipazione alle iniziative di democrazia scolastica. I Consigli di Classe e la Presidenza promuovono iniziative per condividere con alunni e genitori il Patto di Corresponsabilità e il Regolamento di Istituto. La commissione Educazione all’Ambiente e alla Salute promuove iniziative quali incontri con associazioni di volontariato, con esperti sul disagio psichico, sulle tossicodipendenze. I docenti di Scienze Motorie e Sportive organizzano ogni anno iniziative sportive (per classi o per istituto) al fine di educare gli allievi al rispetto delle regole, di se stessi e degli altri. Sempre all’interno di tale disciplina si colloca l’insegnamento di salute e benessere attraverso la prevenzione e la sicurezza (norme igienico-sanitarie e alimentari, principi di prevenzione per la sicurezza personale), cfr. programmazione come da indicazioni ministeriali. Eventuali partecipazioni ad iniziative di cittadinanza promosse dal territorio. In particolare, come da programmazione nel biennio, l’educazione alla Cittadinanza e alla Costituzione sarà oggetto di studio specifico nella disciplina di Diritto ed economia. La valutazione dell’Educazione alla Cittadinanza e alla Costituzione troverà espressione nel complessivo voto delle discipline dell’area storico-sociale dell’indirizzo ed influirà anche nella definizione del voto di comportamento (DPR 22/06/2009 n.122, art.7, c.1 e CM n.86 del 27/10/2010 –attuazione art.1 legge 30/10/2008 n.169 dell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione) per le ricadute che determina sul piano della condotta civico-sociale. Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza Rapporti con il territorio La scuola realizza progetti sia in ambito curriculare che in ambito extracurriculare, anche con l’apporto di esperti esterni che, insieme ai docenti, collaborano per la formazione culturale, professionale ed educativa degli alunni. La scuola, inoltre, ha rapporti integrati e stipula convenzioni con Enti e strutture pubbliche: COMUNE di Policoro, ASSOCIAZIONI CULTURALI, ASM SERT, ENEA, SOGIN, CISCO, AGEFORMA, AGROBIOS, INVALSI, ANSAS, TECNOPARCO, USR BASILICATA, UNIVERSITÀ degli STUDI di BASILICATA, CSVB-BASILICATA, SCUOLE ELEMENTARI, MEDIE INFERIORI E SUPERIORI 36 Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, si è cercato, per aderire all’avviso pubblico per l’acquisizione di manifestazioni di interesse da parte delle istituzioni scolastiche ed educative per l’individuazione di proposte progettuali relative a laboratori territoriali per l’occupabilità da realizzare nell’ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), contatti e supporti con Enti e Associazioni presenti sul Territorio. Si è costituito un accordo di rete, ad hoc, con capofila il nostro Istituto, cui hanno aderito sia tutte le scuole (sia pubbliche che private) di Policoro, sia il Comune di Policoro, ITS Meccatronica “Cuccovillo” di Bari, CPIA di Taranto, CNR – Istituto di Bioscienze e Biorisorse “Pantanelli - Policoro” – Sede Bari, Università di Bari, FMD – Fondazione Mondo Digitale, CSI Consorzio di Sviluppo Industriale – Matera, Fondazione Zetema, Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della PMI – Matera, Confapi - Associazione delle Piccole e Medie Industrie della Provincia di Matera, Formapi – Ente di formazione delle Piccole e Medie Industrie della Provincia di Matera, Openet Technologies SPA – Matera, Cabling srl – Matera, Digimat srl – Matera, Gemi Elettronica srl - Francavilla in Sinni (Potenza), Circolo velico lucano – Policoro. Le scuole in rete hanno proposto la creazione e l’integrazione, all’interno dell’istituto capofila, secondo un approccio atto ad includere le più moderne e innovative tecniche di apprendimento, di una serie di laboratori didattici da affiancare a quelli convenzionali già presenti, al fine di stimolare una cultura dell’innovazione diffusa attraverso una nuova educazione che prepari effettivamente ad affrontare con successo la vita ed il lavoro nel 21° secolo, conformandosi alle linee guida diffuse dalla Fondazione Mondo Digitale per la Rete delle Palestre dell’Innovazione. I laboratori potranno essere utilizzati come incubatori di startup, facilitando l’imprenditorialità dei giovani, promuovendo pratiche e metodologie didattiche innovative, basate sulle nuove tecnologie, tali da incidere efficacemente nella lotta alla dispersione ed all’insuccesso scolastico con obiettivi quali la diffusione di cultura di impresa e promozione dell’educazione all’imprenditorialità, costruzione di un programma di alternanza scuolalavoro innovativo per il triennio che si raccorda con i percorsi d’aula a monte e con il sistema delle aziende a valle, apertura scuola al territorio (si identifica nel documento di Unesco orientato alla costruzione delle learning cities e ne applica le raccomandazioni ). Comitato Tecnico Scientifico ed Ufficio Tecnico Gli Istituti Tecnici e Professionali, in base all’art. 5 comma 3 punto e) del Regolamento , possono dotarsi di un Comitato Tecnico Scientifico (CTS) composto da docenti e da esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della Ricerca Scientifica e Tecnologica. Il CTS costituisce un elemento che può favorire l’innovazione dell’Organizzazione degli Istituti Tecnici e Professionali; è un organismo con funzioni consultive e propositive per l’organizzazione delle aree di indirizzo e l’utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità ed è lo strumento per consolidare i rapporti della scuola con il mondo del lavoro e delle professioni. Attualmente il nostro Istituto sta lavorando per porre le basi di un CTS capace di realizzare un ponte tra la scuola ed il Territorio, si prevede di realizzarlo entro giugno 2016. L’Istituto si avvale, da sempre, di un Ufficio Tecnico che ha il compito di sostenere la migliore organizzazione e la funzionalità dei laboratori a fini didattici e il loro adeguamento in relazione alle esigenze poste dall’innovazione tecnologica, nonché per la sicurezza delle persone e dell’ambiente. 37 ACCORDI DI RETE È in fase di intenti la costituzione della RETE "Politeion" tra l’ISIS "PITAGORA" DI POLICORO, il LICEO SCIENTIFICO STATALE " ENRICO FERMI" DI POLICORO, l’ISTITUTO COMPRENSIVO "DON MILANI" Di POLICORO e l’ISTITUTO COMPRENSIVO "GIOVANNNI PAOLO II" DI POLICORO con un accordo di rete, di validità triennale rinnovabile. La Rete di Scuole "Politeion" avrà come obiettivo principale la progettazione e la realizzazione di attività quali ad esempio: costruire e sperimentare un sistema integrato e plurale per la definizione di un patto educativo di corresponsabilità tra le agenzie del territorio che, pur nella peculiarità degli interventi che le caratterizzano, concorrono all’educazione, alla formazione e, in generale, allo sviluppo armonico dei giovani, al fine di dare anche un'applicazione sostanziale e corretta alla normativa vigente (non solo scolastica); creare un canale costante di comunicazione tra le singole scuole per l'adozione e l'implementazione di buone pratiche innovative nella didattica e in particolare per lo sviluppo di curricoli disciplinari in continuità orizzontale e verticale; promuovere e diffondere la cultura dell’orientamento inteso come ricerca e sviluppo dei “talenti” e, più in generale, della “motivazione”; promuovere e diffondere la cultura della “cittadinanza” attraverso il monitoraggio e la messa in rete delle buone prassi messe in atto dalle istituzioni scolastiche, favorendo lo sviluppo e l'armonizzazione di efficaci modalità e protocolli di gestione scolastica; condividere le risorse strumentali, tecnologiche ed informatiche, necessarie per l’attuazione del progetto comune. Nei settori di intervento: A —Attività di formazione e aggiornamento: Creazione di una documentazione condivisa per la diffusione delle iniziative e dei progetti formativi riguardanti la cittadinanza attiva, l'educazione alla legalità, la certificazione Cambridge, la certificazione eiPASS , la sicurezza, la salute; B---Attività di progettazione: Predisposizione e circolarità delle informazioni riguardanti i progetti formativi nonchè stretta collaborazione tra le scuole in rete nella presentazione di progetti PON con valenze educative e ricadute sul territorio reputate positivamente dalle scuole aderenti alla rete C---Attività comuni negli ambiti culturali individuati nelle seguenti iniziative: Accoglienza e inaugurazione anno scolastico Giornata della memoria Attività sportiva Convegni Giochi internazionali di matematica Strategie per la risoluzione Sudoku Scienze Inclusione Concorso di poesia Attività musicali Interscambio risorse strutturali e/o strumentali Prestito professionale 38 Concorsi di scacchi D---Attività di inclusione: Individuare percorsi d’innovazione che possano qualificare e migliorare l'integrazione individuale dei minori coinvolti. Facilitare la documentazione e la diffusione delle “buone pratiche” d’integrazione e di abilitazione realizzate dalle scuole aderenti alla Rete fornendo informazioni e materiali di lavoro, anche in modo circolare tra i diversi soggetti. E---Attività rivolte al territorio: Collaborazione con gli Enti pubblici e privati che operano sul territorio al fine di migliorare la gestione efficace ed efficiente delle condizioni di scuole e minori in termini di diffusione delle iniziative culturali promosse Alternanza scuola – lavoro L’Istituto intende continuare l’esperienza dell’alternanza scuola-lavoro già attuata da alcuni anni attraverso l’organizzazione di stage presso aziende e/o Enti presenti nel territorio. Questa iniziativa, nello spirito della L.107 del 2015, è rivolta, da quest’anno scolastico, è estesa anche agli alunni delle classi terze e viene attuata in collaborazione con le associazioni di categoria o di volontariato, gli studi professionali, le aziende. I progetti dei percorsi di alternanza devono avere valenza triennale e essere riportati e deliberati all’interno dei Consigli di classe e del POF. Gli obiettivi possono essere così definiti: Inserimento nel mondo del lavoro dell’allievo, perché si abitui alla puntualità, al rispetto degli impegni presi, all’esecuzione attenta e responsabile delle mansioni affidategli, all’adattamento alle mutevoli situazioni in cui potrebbe operare; tutto ciò in preparazione ai nuovi ruoli che lo attendono al termine degli studi; Acquisizione di abilità pratiche, che talora non possono essere perfezionate in ambito scolastico per insufficienza di tempo, di spazio o di mezzi che mettano in grado l’alunno di svolgere con dimestichezza compiti manuali, lavori al computer, applicazioni di programmi di contabilità, disbrigo di incarichi di ufficio. Comprensione dell’organizzazione del lavoro, della funzione e del reparto in cui il tirocinante sarà inserito in termini di obiettivi dell’azienda, tipo di materiali e informazioni in entrata e in uscita, risorse tecnologiche professionali presenti, fasi in cui si articola il ciclo di lavoro, osservazione e comprensione del ruolo della figura professionale a cui si fa riferimento, attività, risorse utilizzate, relazioni con altri ruoli, difficoltà e obiettivi più frequenti, obiettivi di cui è responsabile il titolare del ruolo, conoscenze e capacità necessarie; Possibilità di confronto tra giovani e adulti fuori dalla scuola e dalla famiglia per sperimentare diversi modelli di relazioni interpersonali e favorire una prima socializzazione dei ragazzi al lavoro. Le modalità di effettuazione sono le seguenti: Il consiglio di classe, coordinato dal Referente dell’Alternanza Scuola-Lavoro, progetta un percorso di alternanza. Il Referente dell’Alternanza Scuola-Lavoro si incarica di contattare gli Enti e le Aziende ospitanti raccogliendo tutte le disponibilità. 39 In base alle disponibilità date per iscritto dagli Enti e dalle Aziende contattati, verrà definito il numero degli studenti che potranno accedere allo stage. Gli abbinamenti degli studenti con gli Enti-Aziende verranno stabiliti dai responsabili dell’organizzazione degli stage. Gli abbinamenti verranno comunque effettuati tenendo conto della residenza degli studenti e dell’ubicazione degli Enti/Aziende ospitanti, della possibilità di spostamento con mezzi propri o con mezzi pubblici e, ove possibile, delle eventuali preferenze espresse dagli studenti stessi. Gli stages vengono effettuati dagli studenti in orario curriculare ed extracurriculare, di norma, entro il termine delle lezioni o comunque entro il 31 agosto. Per le classi quarte e quinte, ( che seguono l’iter precedente alla L.107/2015) è prevista un’attività di formazione per complessive 132 ore e la nostra scuola ha deliberato un’attività di formazione di 98 ore annuali, di cui 18 ore per numero tre di visite aziendali e 80 ore di stage presso le piccole imprese del Territorio per complessive 196 ore nei due anni. Lo stage rappresenta una rilevante opportunità formativa che evidenzia una svolta culturale: scuola e lavoro non costituiscono più due momenti distinti e sequenziali della vita personale, ma si integrano e si completano. Favorendo l’esperienza diretta di lavoro nell’azienda, lo stage agevola le scelte professionali dei giovani realizzando uno strumento di flessibilità che migliora la formazione e facilita l’inserimento nel contesto lavorativo. Infatti, l’esperienza incentrata sul soggetto che apprende, tende a facilitare processi di: acquisizione, consolidamento e sviluppo delle conoscenze tecnico-professsionali in contesti produttivi; acquisizione di competenze relazionali, comunicative, organizzative e finalizzate alla risoluzione di problemi; socializzazione nell’ambiente di lavoro; capacità di riutilizzazione delle esperienze all’interno del percorso scolastico; apertura al confronto e all’adattamento al mondo del lavoro grazie ad una diretta conoscenza e rispetto delle norme che lo regolano; motivazione allo studio, alla riflessione e all’impegno. L’attività concreta che lo stage consente di realizzare costituisce per lo studente una occasione di fondamentale importanza per la verifica ed il potenziamento delle proprie attitudini e inclinazioni, ma anche per saldare il divario tra teoria e prassi, tra sapere e saper fare. I risultati, intermedi e/o finali, conseguiti nell’attività dell’alternanza scuola – lavoro concorrono alla valutazione degli alunni in sede di scrutinio di ammissione agli Esami di Stato. I percorsi degli Istituti professionali, per istituzione, sono caratterizzati da un raccordo organico con la realtà sociale ed economica locale, attraverso relazioni con soggetti istituzionali, economici e sociali presenti nel territorio, compreso il volontariato e il privato sociale. La metodologia dell’alternanza scuola- lavoro è funzionale a questo raccordo sistematico. A tale scopo si assicurano spazi crescenti di flessibilità, funzionali agli indirizzi, per corrispondere alle esigenze indotte dall’innovazione, tecnologica e sociale oltre che dai fabbisogni espressi dal mondo del lavoro e delle professioni e dalle vocazioni del territorio. Per problemi economici nell’organizzare percorsi ASL fuori dal Territorio,da anni l’Istituto ha intrapreso una collaborazione proficua con il mondo delle piccole imprese e molte 40 aziende del Territorio hanno aderito a tale iniziativa, ossia di ospitare gli allievi per un determinato periodo. L’iniziativa è stata accolta positivamente sia dagli allievi che dalle aziende e in alcuni casi si è trasformata in un vero e proprio rapporto di lavoro. VALUTAZIONE I Docenti, nell’ambito delle linee tracciate dal Collegio (DPR 275/99), individuano il metodo di insegnamento più consono al raggiungimento degli obiettivi espressi in sede di programmazione e adottano gli strumenti di verifica atti a valutare le abilità conseguite dallo studente. La verifica sarà effettuata attraverso: - verifiche orali in itinere e sommative; - verifiche scritte comprendenti: test, questionari, relazioni, temi saggi brevi, articoli di giornale, analisi testuali, risoluzioni di problemi ed esercizi, sviluppo di progetti; - verifiche pratiche, elaborati tecnico-grafici, esercitazioni nei laboratori; - osservazioni sul comportamento tesi a verificarne impegno, partecipazione e interesse. La valutazione è: Sistematica, equilibrata, trasparente e chiara agli alunni, nelle finalità e nelle procedure. Formativa in quanto tendente allo sviluppo della personalità. Comparativa in quanto costituente un momento di confronto tra risultati attesi e risultati ottenuti. Orientativa in quanto serve a costruire un consapevole concetto di sé in funzione delle scelte future. Il controllo e la verifica dei risultati attesi sarà sistematico e documentato dai progressi fatti dagli studenti in termini di conoscenza, di competenza, capacità. La valutazione si avvarrà di un congruo numero di verifiche orali, almeno due per il trimestre, e quattro scritto-grafiche, in conformità a quanto esplicitato nelle programmazioni individuali e deliberato dal Collegio docenti. Per la validità dell’anno scolastico i giorni di assenza consentiti sono deliberati dal Collegio dei docenti in accordo con il dettato del ministero per la validità dell’anno scolastico, ossia per la validità dell’anno scolastico il limite massimo di assenza è di 50 giorni, che è coerente con il DPR 122/2009 (Regolamento della valutazione) all’art. 14 c.7 che dispone: “ A decorrere dall’anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. “ 41 Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo” Dato che i giorni di lezione annui sono fissati in numero non inferiore a 200 ne discende che i ¾ dell’orario annuale per la validità dell’anno scolastico equivalgono a 150 giorni di lezione, da qui per differenza il limite massimo di assenza dei 50 giorni indicato dagli organi di informazione. Gli alunni saranno valutati secondo la griglia concordata dal Collegio Docenti ed è una valutazione in termini di esiti di apprendimento di conoscenze, abilità e competenze riportata di seguito . “Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione delle informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative ad un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e pratiche. “Abilità”: indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche ( che implicano le abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti). “Competenze”: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia. 42 8 7 6 GIUDIZIO Eccellente Ottimo Buono 9 Discreto VOTO 10 CONOSCENZA (Acquisizione di contenuti, principi teorie, concetti, termini, regole, metodi, procedure, tecniche) L’alunno possiede una conoscenza completa, ricca e approfondita dei contenuti, acquisita anche grazie a ricerche personali. L’alunno possiede una conoscenza completa e approfondita dei contenuti. COMPETENZA ABILITÀ (Elaborazione (Utilizzazione delle circostanziata, valutazione competenze acquisite per critica di quanto acquisito) risolvere situazioni problematiche o produrre nuovi “oggetti” _inventare, creare) L’alunno applica le L’alunno organizza, confronta, conoscenze in modo collega e rielabora conoscenze corretto e personale, anche e competenze in modo in situazioni nuove. autonomo e con spirito critico. L’alunno applica le conoscenze in modo corretto anche in situazioni nuove. L’alunno organizza, confronta, collega e rielabora conoscenze e competenze in modo autonomo. L’alunno possiede una L’alunno applica le conoscenza completa dei conoscenze in modo contenuti. corretto anche in situazioni note. L’alunno organizza, confronta, collega conoscenze e competenze in modo autonomo. L’alunno possiede una L’alunno applica le conoscenza essenziale conoscenze in situazioni dei contenuti. note commettendo sporadici errori di lieve portata. L’alunno organizza, in modo autonomo conoscenze e competenze, ma necessita di guida per confrontare e collegare. Sufficiente L’alunno possiede una (obiettivi conoscenza superficiale minimi dei contenuti raggiunti). L’alunno applica le Solo guidato l’alunno conoscenze in situazioni organizza e confronta note e già sperimentate conoscenze e competenze. commettendo alcuni errori. L’alunno possiede una conoscenza superficiale e, a volte frammentaria dei contenuti. Anche guidato l’alunno ha difficoltà nell’organizzare conoscenze e competenze. Insufficiente L’alunno applica le conoscenze in situazioni 5 note e già sperimentate commettendo errori significativi. Gravemente L’alunno possiede una L’alunno non è in grado di applicare le conoscenze, insufficiente conoscenza frammentaria e /o quasi commette gravi errori 3-4 (obiettivi nulla dei contenuti. anche nell’eseguire minimi non semplici esercizi. raggiunti) L’alunno non è in grado di organizzare le conoscenze; ha difficoltà a cogliere i concetti e le relazioni essenziali che legano tra loro i fatti anche elementari. 43 Rifiuto alla verifica 2-1 L’alunno verifica rifiuta la Non rilevabili Non rilevabili Integrazione alunni stranieri La nostra società attuale e, soprattutto il nostro territorio, è ormai composto da varie etnie, provenienti dai vari paesi europei ed extracomunitari. È sorta, quindi l’esigenza di accogliere i nuovi allievi, provenienti da paesi diversi dal nostro per non creare o limitare fenomeni di emarginazione sociali. Durante l’anno scolastico 2010-2011 la nostra scuola ha istituito il “Protocollo di Accoglienza degli alunni stranieri” che vuole essere uno strumento per realizzare un'accoglienza "competente" e presentare procedure per facilitare l'inserimento degli alunni stranieri, rispondere ai loro bisogni formativi, rafforzare le attività di sostegno linguistico e culturale a loro rivolte e la partecipazione delle famiglie immigrate al percorso scolastico dei figli. Integrazione scolastica degli alunni diversamente abili PIANO DI INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI DISABILITA’ Art. 12 legge 104/92 – comma 3: “l’integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona diversamente abile nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione”. L’Istituto accoglie, da parecchi anni, un crescente numero disabili provenienti da un vasto bacino di utenza comprendente anche i comuni limitrofi, poiché l’ indirizzo degli studi e più confacente agli interessi e agli eventuali sbocchi lavorativi degli stessi alunni, ma anche perché adeguatamente attrezzata al loro accoglimento, all’inserimento e all’integrazione. La presenza di questi alunni impone la necessità di ricercare, a livello interistituzionale, strategie e percorsi integrativi e alternativi che consentano di garantire una reale integrazione nella società.. A partire dall’iscrizione, l’Istituto garantisce: continuità educativa e didattica fra scuola media e scuola superiore: Incontri con la famiglia per la presentazione del corso, dell’offerta formativa e per il reperimento di informazioni utili all’accoglienza dell’allievo; integrazione all’interno della classe attraverso: attività e lavoro di gruppo; responsabilizzazione del gruppo classe. incontri per l’analisi della situazione di partenza dell’allievo e, in corso d’anno scolastico, dell’andamento educativo-didattico dell’allievo con i docenti del Consiglio di Classe, genitori ed équipe multidisciplinare del territorio. 44 organizzazione della Programmazione Educativa Personalizzata in base alla personalità dell’allievo ed alle sue potenzialità: a) per gli allievi con disabilità lieve, l’attività educativa-didattica è mirata: al conseguimento della qualifica e del diploma a favorire lo sviluppo di adeguate abilità interpersonali, che coinvolgono gli aspetti relazionali, emotivi e affettivi per la formazione di una personalità ben integrata all’inserimento nel mondo del lavoro b) per gli allievi con disabilità non lieve (PEI): Il Consiglio di Classe e l’équipe multidisciplinare, in accordo con la famiglia, predispongono un percorso con una programmazione differenziata (O.M. 90 – art. 15 del 21/05/01) che permette di modificare obiettivi, contenuti, strategie didattiche e criteri di valutazione. L’obiettivo prioritario è quello di favorire l’autonomia, la socializzazione e l’apprendimento dei contenuti disciplinari minimi utili per la vita o di particolare interesse per l’allievo; in questo caso, l’attività educativa-didattica è finalizzata: all’ottenimento dell’attestazione dei crediti formativi, sulla base del raggiungimento degli obiettivi differenziati personalizzati all’inserimento guidato nel mondo del lavoro secondo quanto previsto dalla vigente normativa regionale. Durante l’anno scolastico l’Istituto propone attività di stage formativo presso aziende e strutture pubbliche o private: in presenza di allievo con disabilità lieve il Consiglio di Classe, compresi il tutor della classe ed il docente di sostegno, provvede ad organizzare l’ attività di stage all’allievo (programmazione semplificata); in presenza di soggetti con disabilità non lieve (programmazione differenziata), il Consiglio di Classe valuta il singolo in relazione alle specifiche del PED. Orientamento post-scolastico e inserimento lavorativo Per quanto riguarda l’integrazione scuola-lavoro gli obiettivi generali sono: informare e orientare l’allievo riguardo al proprio futuro professionale far acquisire conoscenze in merito alle fonti di informazione presenti sul territorio funzionali alla ricerca di un impiego far acquisire conoscenze in merito alle tecniche di ricerca attiva del lavoro far acquisire consapevolezza in merito alle opportunità formative offerte dal territorio aiutare a definire il proprio settore o i propri settori d’interesse formativo e professionale aiutare a definire le conoscenze e le capacità utili da sviluppare per un eventuale inserimento in un percorso formativo e professionale. I singoli aspetti riguardanti l’integrazione scolastica sono supervisionati dal Gruppo di Lavoro d’Istituto. All’interno dell’istituto operano i gruppi di lavoro sull’handicap, il GLH d’Istituto e il GLH operativo. Il GLH d’Istituto è costituito da: 1) Il Dirigente Scolastico, che ne è il presidente (al suo posto può esserci un delegato o referente); 2) Docenti coordinatori delle classi in cui sono inseriti alunni diversabili; 3) Insegnanti di sostegno dell’Istituto; 45 4) Un rappresentante dei genitori; 5) Un rappresentante degli studenti; 6) I rappresentanti di operatori sanitari che collaborano alla formazione degli alunni diversabili. Il GLH d’Istituto 1. Gestisce e coordina l’attività relativa agli alunni portatori di handicap, 2. Propone il calendario delle attività del GLH, il calendario concernente le attività specifiche e gli interventi degli insegnanti di sostegno sulle classi dove sono presenti alunni diversabili. (Tali proposte devono essere approvate dal Capo d’Istituto); 3. Segue le attività dei Consigli di Classe che concernono gli alunni portatori di handicap; 4. Segue e supporta il lavoro degli insegnanti di sostegno; 5. Definisce i criteri generali per la redazione del PEI e del PDF, che devono comunque essere approvati dai Consigli di Classe dei singoli alunni; 6. Propone l’acquisto di materiale didattico e sussidi vari per gli alunni con handicap. Il GLH Operativo è costituito da : 1) Il Dirigente Scolastico o il referente in sua vece; 2) Tutti gli insegnante di classe e l’insegnante di sostegno; 3) Il personale ausiliario; 4) I genitori dell’alunno; 5) Gli operatori sanitari. Il GLH operativo è circoscritto ad ogni singolo alunno diversabile e prevede l’incontro tra i genitori, gli operatori del servizio sanitario e gli insegnanti del consiglio di classe per attuare interventi precoci che mirino a prevenire il disadattamento e l’emarginazione e favorire la piena realizzazione del diritto allo studio di tutti gli studenti . Alunni con DSA “Gli alunni con disabilità sono una risorsa per l’apprendimento di tutti gli alunni, così come le strategie e le metodologie “speciali” rappresentano un grande potenziale per la trasformazione di tutta la didattica”. Albert Einstein L’art. 1 della L. 170 del 08.10.2010 riconosce la dislessia (difficoltà nell’imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità di lettura), la disgrafia (difficoltà nella realizzazione grafica), la disortografia (difficoltà nei processi linguistici di transcodifica) e la discalculia (difficoltà negli automatismi del calcolo e dell’elaborazione dei numeri) quali disturbi specifici di apprendimento (DSA) che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana. 46 Nella stessa persona possono sussistere più tipi di DSA (comorbilità). Per i ragazzi che sono affetti di DSA non è previsto il sostegno perché i DSA non sono disabilità. L’I.S.I.S. “PITAGORA” – Policoro, da sempre sensibile, nei confronti dei problemi che possono incidere sull’apprendimento degli allievi, sia per propria autonoma determinazione sia nell’ambito delle azioni previste dal M.I.U.R. e dall’U.S.R. di Basilicata, ha spinto i propri docenti a prestare molta attenzione agli allievi con disturbi specifici di apprendimento (DSA). L’Istituto usufruisce, nei limiti delle possibilità, delle disponibilità offerte dal Centro Territoriale di Supporto Nuove tecnologie e disabilità di BASILICATA, messo a disposizione dal U.S.R. C/o I.T.C. “F. S. Nitti” Via Anzio – POTENZA sia come corsi di formazione ed aggiornamento sulla patologie specifiche e sull’uso di software compensativi ( strumenti previsti dalla L.8.10.2010 n.170 relativa alle “Nuove norme in materia di disturbi specifici d’apprendimento in ambito scolastico”, dal D.M. 5669 del 12.07.2011 e dalle Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con D.S.A.). I docenti, soprattutto delle prime classi, sono molto attenti a sottoporre gli allievi ad osservazioni per verificare la presenza di eventuali disturbi specifici di apprendimento ed avviare nel caso la procedura di segnalazione e supporto all’allievo ed alla famiglia. Nel caso in oggetto sarà avviata la seguente procedura: - avvertire la famiglia e consigliarle di far effettuare una visita all’allievo, presso un Centro di Neuropsichiatria pubblico (Asl e Centri convenzionati) o privato (Assicurandosi solo che siano professionisti in DSA) che possa effettuare una diagnosi. - la diagnosi, in due copie, deve essere portata presso la segreteria della scuola e fatta protocollare. - In seguito la scuola si attiverà per dotarsi di strategie, strumenti compensativi e dispensativi che gli insegnanti potranno usare con i ragazzi. Per alunni con DSA viene usata una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari dei soggetti con DSA, anche attraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato (PDP), con l’indicazione degli strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere (Legge 170/2010 art.5 c.2a,b; art. 5.1 del D.M. n.5669/2011 e punti 3, 3.1 Linee guida). Valutazione del comportamento Nell’ordinamento scolastico italiano si intende per condotta il comportamento di ogni studente nel contesto scolastico, come tale è oggetto di valutazione in base “ad un giudizio complessivo sul contegno, sulla frequenza e sulla diligenza”. Il D.L. n°137 del 01/09/08, convertito in legge n°169 del 30/10/08, recante le “Disposizioni urgenti in materia di istruzione e di università” stabilisce: all’art. 2: “ Il comportamento che deve essere valutato in sede di scrutinio intermedio e finale è quello tenuto dallo studente durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica anche in 47 relazione alla partecipazione alle attività e agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche anche fuori dalla loro sede: - la valutazione di tale comportamento deve essere espressa in decimi; - il voto di condotta attribuito dal Consiglio di classe concorre alla valutazione formativa e intende valorizzare gli studenti che, con il loro comportamento complessivo, hanno dimostrato di partecipare in maniera consapevole alla vita scolastica; - il voto di condotta insufficiente (inferiore a sei decimi) determina la non ammissione alla classe successiva o all’Esame di Stato. L’elemento educativo è fondante, non viene solo “valutato” ma “valorizzato”, in quanto inerente alla costruzione di una personalità solida, strutturata e capace di relazionarsi con gli altri. Pertanto si sottolinea che: la condotta e la sua valutazione hanno sempre valenza educativa; la valutazione ha il significato di tracciare la strada per il miglioramento del sé e delle relazioni intersoggettive; si intende fornire ai genitori una puntuale informazione nel rispetto del Patto di Corresponsabilità sottoscritto all’inizio dell’anno scolastico; il Consiglio di Classe è sovrano nel determinare il voto di condotta anche in modo difforme dai criteri approvati, laddove ciò scaturisca da una ponderata e motivata valutazione del comportamento di ogni studente; il voto di condotta è attribuito dal Consiglio di Classe in base all’osservanza dei doveri stabiliti dallo Statuto delle Studentesse e degli Studenti, dal Regolamento Disciplinare interno e dal Patto Educativo di Corresponsabilità; ogni Consiglio di Classe attribuisce il voto in base ai descrittori che declinano i comportamenti previsti e nella fattispecie: partecipazione attenta e costruttiva al lavoro didattico e quotidiano e alle attività e iniziative proposte dalla scuola ed attuate anche fuori dai locali dell’Istituto (viaggi d’istruzione, progetti, interventi di personale esterno, ecc.), la quale si rivela anche nella consapevolezza di appartenere ad una comunità, conformata al rispetto delle norme che ne regolano la vita e l’attività; frequenza costante e puntualità alle lezioni; rispetto verso le persone: Dirigente Scolastico, docenti, personale della scuola e compagni; impegno nello studio, diligenza nello svolgimento dei compiti, rispetto agli impegni di studio; rispetto delle regole e dell’ambiente scolastico; partecipazione al dialogo educativo; infrazioni e sospensioni dalle lezioni. TABELLA DI CORRISPONDENZA VOTO-CONDOTTA VOTO 10 DESCRITTORI Interesse e partecipazione costruttiva e originale alle attività scolastiche; eccellenti capacità di svolgere un ruolo catalizzatore delle energie positive all’interno della classe; risultati eccellenti nel profitto scolastico; sensibilità e attenzione per i compagni; scrupoloso rispetto del Regolamento d’Istituto e delle 48 sue norme disciplinari. 9 Interesse e partecipazione costante e attiva alle attività scolastiche; risultati ottimi nel profitto scolastico; puntualità e regolarità nella frequenza; positivo rapporto con i compagni e con i docenti; ruolo propositivo all’interno della classe; rispetto delle norme disciplinari d’Istituto. 8 Interesse e partecipazione attiva alle lezioni; regolare e puntuale svolgimento delle consegne scolastiche; rispetto degli altri e dell’Istituzione scolastica. 7 Attenzione non costante e partecipazione discontinua alle attività scolastiche; comportamento vivace per mancanza di autocontrollo, ma sostanzialmente corretto; regolare adempimento dei doveri scolastici; equilibrio nei rapporti interpersonali; rispetto delle norme disciplinari previste dal Regolamento d’Istituto con qualche ritardo e/o assenze non giustificate. 6 Attenzione non costante e partecipazione discontinua alle attività scolastiche; svolgimento non sempre regolare dei compiti assegnati; osservazione non sempre regolare alle norme disciplinari previste dal Regolamento d’Istituto; partecipazione poco costruttiva alle attività scolastiche; lievi infrazioni disciplinari; rispetto delle regole dell’Istituto, degli altri allievi e del personale della scuola; limitato disturbo delle lezioni; saltuari ritardi e/o assenze non giustificate. 5 Gravi e ripetuti disturbi delle attività didattiche; numerosi e ripetuti ritardi e/o assenze non giustificate; disinteresse per le attività didattiche; ripetute infrazioni disciplinari; furti, danneggiamenti e mancato rispetto della proprietà altrui; aggressione verbale e violenze fisiche verso gli altri (funzione negativa nel gruppo classe); pericolo e compromissione dell’incolumità delle persone; comportamenti gravemente scorretti reiterati nel rapporto con insegnanti e compagni; funzione totalmente negativa nel gruppo classe; danni ai locali, agli arredi e al materiale della scuola; grave inosservanza del regolamento scolastico tale da comportare notifica alle famiglie e sanzione disciplinare con sospensione oltre 15 giorni. Comportamento incontrollabile accentuatamente grave di uno studente testimoniata dal concorrere, nella stessa persona, di situazioni negative qui individuate: 4 a) grave inosservanza del regolamento scolastico tale da comportare notifica alle famiglie e sanzione disciplinare con sospensione oltre 15 giorni; b) disturbo del regolare svolgimento delle lezioni tale da comportare numerose note in condotta sul registro di classe; c) mancata attenzione e totale disinteresse per le attività scolastiche; d) mancato svolgimento dei compiti assegnati; e) comportamento scorretto e/o violento nel rapporto con personale scolastico e/o compagni. 49 3 1-2 L’allievo è stato artefice di gravissimi e reiterati atti contro l’istituzione scolastica, censurati con più di una sospensione non convertita in attività socialmente utili. Aver avuto uno o più rapporti, da dove si evinca un comportamento scorretto e recidivo, tali da aver impedito il normale svolgimento delle attività didattiche e da aver turbato gravemente la vita scolastica. Essersi resi protagonisti di atti di estrema gravità, tali da essere segnalati agli organi competenti del territorio. Attività di recupero e/o sostegno In merito al SOSTEGNO ALLO STUDIO E AL RECUPERO DELLE CARENZE FORMATIVE per l’anno scolastico 2015/2016, le relative attività saranno attuate secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale n. 80 del 3.10.2007 e dell’Ordinanza Ministeriale n. 92 del 5.11.2007, in particolare: le attività di recupero sono parte integrante del lavoro scolastico e sono programmate dai Consigli di Classe, le attività si realizzano durante tutto l’anno e le scuole hanno l’obbligo di attivare corsi di recupero, individuando le materie in cui gli studenti sono più carenti, il Consiglio di Classe mantiene comunque la titolarità del processo valutativo, le famiglie vanno informate e possono decidere di avvalersi o non avvalersi delle modalità di recupero stabilite dalla scuola e, in questo caso, comunicarlo per iscritto alla scuola stessa individuando le materie in cui gli studenti sono più carenti, le famiglie vanno informate e possono decidere di avvalersi o non avvalersi delle modalità di recupero stabilite dalla scuola e, in questo caso, comunicarlo per iscritto alla scuola stessa Il Collegio dei Docenti, sulla base di tale normativa, stabilisce di programmare le attività di recupero per le discipline e/o le aree disciplinari nelle quali gli studenti risultano più carenti, così come individuate dai Consigli di Classe e riportate di seguito: 1) Recupero in itinere Svolto in orario curricolare, prevede, in caso di diffuse insufficienze nel gruppo classe, la momentanea sospensione della programmazione da parte dell’insegnante e la ripresa degli argomenti già svolti al fine di risolvere dubbi e difficoltà nell’apprendimento. 2) Corsi di sostegno pomeridiani Al termine dello svolgimento degli scrutini del I quadrimestre, in base alle richieste dei Consigli di classe e alle possibilità organizzative della scuola (O.M. 92/07) verranno organizzati corsi in orario pomeridiano (14,30-16,30) a partire dal mese di febbraio secondo modalità e calendario comunicati alle famiglie tramite gli alunni. 3) Sportello didattico Modalità di recupero rivolto a tutti gli studenti che intendono chiedere chiarimenti relativi a singoli argomenti di studio. A partire dal mese di febbraio, verrà utilizzato prioritariamente da alunni che hanno registrato insufficienze. 50 4) Studio autonomo Il docente fornisce al singolo allievo indicazioni di lavoro specifiche (argomenti, esercizi, ecc…) da svolgere a casa al fine di attivare un recupero mirato al superamento delle particolari difficoltà dimostrate durante lo svolgimento dei programmi. A partire dal mese di Marzo tutte le attività di SOSTEGNO ALLO STUDIO e i loro esiti saranno trasmessi alle famiglie tramite comunicazione scritta. L’analisi degli interventi realizzati durante l’anno scolastico e il loro esito potranno essere tra i criteri che indirizzeranno la scelta dei corsi di recupero estivi. Nel corso dello scrutinio di giugno, ogni Consiglio di Classe delibera la “promozione, non promozione o la sospensione del giudizio”. - Promozione o non promozione alla classe successiva: Sono i giudizi finali utilizzati per attestare il superamento o non superamento dell’anno scolastico e vengono discussi e formulati in base a criteri deliberati in sede di Collegio dei Docenti. - Sospensione del giudizio: Nel caso in cui un alunno non abbia raggiunto gli obiettivi minimi richiesti dalla scuola per ogni singola materia, il Consiglio di Classe avrà la possibilità di rinviare il giudizio definitivo di ammissione/non ammissione alla classe successiva. I corsi di recupero estivo e le relative verifiche saranno deliberati dal Collegio Docenti, resi noti e comunicati alle famiglie successivamente. Esami integrativi Considerato che con l'introduzione dell'obbligo scolastico sono sempre più numerosi gli alunni che, a conclusione del primo anno di altra scuola superiore, decidono di iscriversi al nostro istituto, è stato stabilito che nel mese di giugno, i Consigli di Classe esamineranno le domande prodotte e individueranno le discipline sulle quali, i richiedenti dovranno sostenere gli esami integrativi da svolgersi a settembre, prima dell’inizio delle lezioni. nei primi giorni di settembre si svolgano gli incontri tra gli alunni ed i consigli di classe per individuare su quali discipline, generalmente quelle relative alla specializzazione, operare con attività integrative onde consentire ai nuovi allievi di inserirsi nelle classi con una certa conoscenza delle stesse. Per gli allievi che intendono trasferirsi nel nostro istituto e non possono usufruire delle passerelle ma solo degli esami integrativi, si è stabilito di realizzare corsi integrativi da svolgere prima dei relativi esami. 51 Attività di orientamento in ingresso e in uscita L’attività di orientamento è una funzione istituzionale delle scuole, è parte integrante dei curricula e del processo educativo e formativo. L’istituto ha operato numerosi interventi atti a prevenire la dispersione scolastica cercando di conoscere le variabili di natura socio-affettive, intellettuali e attitudinali del comportamento degli alunni e agevolando la progettazione di interventi mirati sia al recupero che alla promozione della crescita dell'allievo. In questo contesto si inserisce il necessario raccordo con la scuola media al fine di: consolidare un efficace rapporto di collaborazione finalizzato all'acquisizione di più approfondite conoscenze del curriculum scolastico dell'alunno; sollecitare la famiglie degli alunni ad un maggiore coinvolgimento nell'azione di orientamento; rafforzare nel territorio, attraverso un’ azione di divulgazione delle proposte formative offerte, la reale immagine dell'istituto; favorire, ove richiesto, il passaggio d’indirizzo all’interno della Scuola. L’Orientamento è articolato in: orientamento in entrata dei ragazzi provenienti dalle Scuole Medie Inferiori; affiancamento e sostegno durante tutto l’anno scolastico; orientamento delle studentesse e degli studenti delle classi V. Gli obiettivi dell’orientamento in entrata sono così definiti: conoscenza delle finalità formative dei vari indirizzi dell’Istituto; conoscenza delle caratteristiche delle discipline culturali e professionali; conoscenza dei possibili sbocchi lavorativi e delle possibilità di prosecuzione negli studi; conoscenza dell’Istituto “Pitagora” e delle sue strutture. L’Orientamento in entrata prevede un Progetto di accoglienza che si articola in diversi momenti. Nella prima settimana di lezione si favorisce la socializzazione del gruppo classe, illustrando i programmi e le metodologie che si intendono adottare, si fa conoscere la logistica della scuola, i servizi offerti, al fine di inserire gli studenti nel contesto scolastico. Successivamente gli studenti sono seguiti e supportati nei vari momenti del loro percorso didattico e di crescita. Sono previsti inoltre progetti specifici di continuità verticale con la scuola media: opportunità per gli alunni delle terze classi di partecipare a lezioni dimostrative delle attività didattiche espletate dai docenti dell’Istituto; organizzazione dell'open day, una o più giornate durante le quali genitori e alunni potranno visitare l'intera struttura scolastica ed in particolare tutto ciò che la struttura scolastica offre. L’Orientamento in uscita si articola in vari microprogetti con i seguenti obiettivi: stimolare l’autovalutazione delle proprie attitudini e capacità; aumentare la consapevolezza delle proprie capacità di scelta, anche in condizioni di incertezza; supportare gli studenti nel processo di orientamento scolastico/professionale; progettare proposte e percorsi di orientamento nella scuola e in raccordo con le opportunità formative del mondo universitario e del lavoro. 52 Gli obiettivi dell’orientamento in uscita sono così definiti: consolidare negli studenti abilità decisionali; verificare la validità e attuabilità del proprio progetto di scelta; sostenere gli studenti nel momento della pre-iscrizione all’Università; promuovere il raccordo tra Scuola Media Superiore ed Università; favorire gli incontri e gli scambi con altre realtà scolastiche ed aziendali; conoscere il contesto universitario. Le iniziative di orientamento, attivate dall’Istituto, forniscono agli studenti strumenti idonei a promuovere una scelta consapevole che conduca il processo formativo verso il suo naturale traguardo. Tutte le attività proposte agli allievi mirano a favorire una scelta autonoma attraverso: a. sensibilizzazione della scuola e degli studenti al problema della scelta; b. informazioni su curricula e professioni (incontri con esponenti del mondo del lavoro); c. autovalutazione basata, oltre che sui risultati scolastici anche su test attitudinali e di interesse; d. esperienze formative che stimolino nuove curiosità (stage, incontri con esperto di psicologia del lavoro); e. incontri con docenti universitari ( sia presso l’Istituto che nelle sedi universitarie), vista la C.M. n.4904/A1 del 08/09/99, secondo la quale: “Gli studenti iscritti all’ultima classe della scuola secondaria superiore, interessati all’accesso agli studi universitari, provvedono alla pre- iscrizione attraverso un apposito modulo.” Scambi culturali Dall’anno scolastico 2011/2012 la nostra scuola ha accolto la raccomandazione dell’Unione Europea a sostenere una cultura della mobilità nei giovani, al fine di costruire una “società della conoscenza più competitiva e dinamica in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale”. Infatti il nostro Istituto ha aderito alla proposta di esperienza di scambi individuali come potente strumento di ampliamento degli orizzonti didattici che potrà sviluppare nei propri alunni competenze di alto profilo in grado di renderli più sensibili alle tematiche mondiali e più capaci di interagire con esse con maggiore consapevolezza della propria identità culturale e del valore di quella degli altri. La sicurezza L’Istituto è dotato dei requisiti minimi dal punto di vista logistico e tecnico richiesti dal decreto legislativo D.lgs. 81/2008. La gestione della sicurezza si articola in una serie di interventi riguardanti i seguenti aspetti: valutazione e prevenzione dei rischi; informazione; formazione; simulazione del piano di evacuazione. L’articolazione e la pianificazione degli interventi proposti, in merito al piano di sicurezza della scuola, prevedono due tipologie di intervento: 53 La prima, inerente alle classi del triennio di qualifica, riguarda attività da svolgersi prevalentemente nell’ambito del Progetto Accoglienza e all’interno delle discipline di carattere tecnico/pratico; La seconda inerente alle classi del biennio post-qualifica, con attività da programmare, prevalentemente, durante lo svolgimento dell’Alternanza Scuola – Lavoro. All’interno del Progetto di Accoglienza, rivolto alle classi prime, si forniscono informazioni e si apprendono i comportamenti relativi all’abbandono, in caso di pericolo, dell’edificio scolastico, con l’individuazione del relativo luogo sicuro. Ogni docente fornisce informazioni relative ai rischi connessi e ai comportamenti da assumere sia nella frequentazione dei reparti di lavorazione presenti nella scuola sia in tutti i laboratori. Secondo quanto stabilito dal D.lgs. 81/2008, il controllo della rispondenza delle attrezzature e dei locali alla stessa legge, è demandato al Dirigente Scolastico che si avvale della figura del Responsabile della Sicurezza RSPP, del Servizio di Prevenzione e Protezione e del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza RLS. È stabilito un piano d’evacuazione a cui il personale e gli studenti devono attenersi in caso di necessità. L’efficacia del piano è testata con attività di emergenza simulate nell’arco dell’anno scolastico. Sono previsti durante l’anno scolastico 2015-16 corsi di formazione sulla sicurezza per il personale docente e ATA e per gli allievi. Il nostro sito web: www.isispitagorapolicoro.it L’Istituto I.S.I. S “Pitagora” di Policoro ha attivato da qualche anno il proprio spazio WEB che risponde all’indirizzo http://www.isispitagorapolicoro.it I contenuti del sito rispondono all’esigenza dell’Istituto di comunicare verso l’esterno e di essere anche un buon veicolo d’informazione e orientamento, di essere un servizio dinamico, orientato all’innovazione, per il personale tutto e le famiglie. Il sito attualmente presenta la Home Page in cui tutte le varie possibilità di navigazione sono facilmente raggiungibili e sono chiare ed intuitive tutte le sezioni, utilizzando intitolazioni facili senza l’utilizzo di metafore o messaggi non chiari o banali. In esso sono presenti tutti i contenuti indispensabili a conoscere l’Istituto, la sua Storia, il suo organigramma, le sue strutture e le sue potenzialità, le sue attività, i suoi servizi. La Sezione “Menù Principale” testimonia il dinamismo dell’istituto ed in essa sono state inseriti i riferimenti relativi a: Circolari Il Piano dell’Offerta Formativa Informazioni I.S.I.S. I Progetti integrativi Le attività del gruppo sportivo Accesso ad area riservata (per implementazioni di applicazioni ad accesso riservato per docenti, personale ata, famiglie - registro on line) 54 PIANO DI ATTUAZIONE DEL PNSD_ A cura dell’Animatore Digitale – Prof. Giuseppe Scardino L’Animatore Digitale coordina la diffusione dell’innovazione a scuola e le attività del Piano Nazionale Scuola Digitale, ivi comprese quelle previste nel Piano triennale dell’offerta formativa. Il suo profilo è rivolto a: FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi. COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di attività sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa. CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure. Coerentemente con quanto previsto dal PNSD (Azione #28), si presenta il piano delle attività previste dall’Animatore Digitale, che, sulle quali modalità di attuazione, data la portata innovativa, è stata avviata, in fase di approvazione, una riflessione sulla sua ricaduta sulla didattica della nostra scuola. In tale occasione sono state presentate le linee fondamentali dell’azione dell’Animatore Digitale, illustrandone il ruolo fondamentale che assume nell’attuazione del PNSD, in coerenza con il RAV ed il PDM ed il questionario di ricognizione delle esigenze prospettate da docenti ed alunni. Una parte fondamentale dell’azione dell’A.D. punta all’emersione delle “buone pratiche” che vengono già attuate nell’istituto, magari da anni, senza la giusta visibilità. A tale riguardo viene presentato lo spazio Drive condiviso, già predisposto e disponibile alla condivisione di materiali ed esperienze didattiche. Nei primi mesi dell’A.S. si procede con le attività già avviate: • Attuazione del Progetto M-Learning, che prevede di continuare la formazione dei docenti all’uso didattico del tablet, secondo la metodologia del book in progress, avviando la sperimentazione con gli studenti. • Sviluppo di competenze per studenti legate al pensiero computazionale e introduzione al coding, anche con lo svolgimento delle attività proposte dal progetto “programma il futuro” • Restyling del sito web, con miglioramenti della grafica e implementazione di nuove funzionalità legate alla pubblicazione degli atti. Verrà inoltre prevista un’apposita sezione dedicata al PNSD ed ai suoi sviluppi. • Attuazione del progetto PON “wlan@Pitagora - connessi con la fibra” che dovrebbe consentire di acquisire le attrezzature necessarie ad adeguare efficacemente l’infrastruttura WLAN con la connessione alla fibra ottica, nella prospettiva che il PNSD 55 fornisca alle scuole il previsto contributo logistico ed economico per portare una adeguata connessione Internet, fondamentale per una vera integrazione del digitale nella didattica. Si prevede inoltre si realizzare un server d’Istituto che consenta di conservare e rendere disponibili, anche in locale, tutti i materiali disponibili per la didattica. • Attuazione del progetto PON sugli Ambienti multimediali “Mobile-Learning Pitagora”, nel caso venisse finanziato, che prevede: o Comunicazione interattiva con l’utenza - installare una postazione informativa all’ingresso della scuola e dotare la sala docenti di un PC per la gestione dei servizi on-line, a partire dal registro elettronico o Condividiamo ed apprendiamo con i tablet - creare un laboratorio mobile con tablet di elevate prestazioni, dotati di specifiche e collaudate app per la didattica, per concretizzare una metodologia che porti ad un apprendimento cooperativo ed inclusivo. o Apprendimento creativo in ogni aula - realizzare un congruo numero di aule aumentate dalla tecnologia, con la presenza di schermi interattivi, con connessione wireless, che si connettono ai dispositivi in dotazione a studenti e docenti in modo da permettere l’interazione tra gli stessi e la fruizione didattica dei contenuti multimediali creati da docenti e studenti. Nel mese di febbraio 2016 si prevede di realizzare un incontro di divulgazione, con i seguenti obiettivi: Presentazione di attività che coinvolgano gli studenti per favorire la diffusione del pensiero computazionale Analisi dei risultati dei questionari sui bisogni rilevati Discussione e raccolta di nuove proposte, in particolare sulle esigenze formative dei colleghi. Dal confronto emerso nell’incontro si arriverà alla pubblicazione di un documento con la definizione delle proposte scaturite, che verranno poste alla base della pianificazione definitiva. Nel mese di marzo 2016 si prevede una discussione in Collegio Docenti, che porti all’elaborazione di un piano operativo, sulla base del documento già pubblicato ed esaminato dai colleghi, con la definizione di proposte su: - Metodologie didattiche da implementare per il raggiungimento degli obiettivi posti nel PNSD, in riferimento a quanto progettato nel PdM e nel PTOF - Interventi di formazione richiesti, con la previsione di attivare subito quelli compatibili con le disponibilità economiche - Definizione di un piano per eventuali acquisti di attrezzature digitali, effettivamente funzionali a perseguire gli obiettivi con le metodologie individuate - Attività che vedano il coinvolgimento attivo degli studenti - Azioni che favoriscano una maggiore funzionalità dell’amministrazione digitale, con la dematerializzazione e digitalizzazione dei servizi della scuola. Nei mesi di aprile e maggio 2016 si prevede di attuare le attività e gli interventi, previsti nel piano operativo, che siano immediatamente fattibili. 56 Al termine dell’anno scolastico, nella fase di monitoraggio delle attività, l’AD elabora alcune preliminari conclusioni sui primi interventi relativi all'attuazione del PNSD, per questo primo anno, e chiede ai colleghi un giudizio sul suo operato e sulle eventuali criticità riscontrate. La pianificazione di attività riferite ai vari ambiti di attuazione del PNSD, nel triennio del PTOF, sarà conseguente a diversi fattori, prevedibili, allo stato attuale, solo parzialmente: - Effettive risorse disponibili per la connessione alla banda larga e per la formazione dei docenti - Finanziamento delle proposte progettuali presentate (PON ed altre fonti di finanziamento) e conseguente dotazione tecnologica disponibile - Risultanze dell’indagine conoscitiva sui bisogni espressi da docenti e studenti - Esiti della formazione cui si sottoporrà l’animatore digitale. Si preferisce quindi non avventurarsi nella stesura di un piano temporale dettagliato, che resterebbe solo sulla carta. Si individuano allora le azioni fondamentali che saranno condotte sulla base di quello che suggerisce il contesto attuale. L’obiettivo a lungo termine è quello di supportare, agendo su diversi aspetti, l’allontanamento dal modello della lezione tradizionale frontale dell’insegnante per avvicinarsi ad un modello in cui l’alunno è protagonista attivo del processo di apprendimento, in quanto costruisce il sapere attraverso esperienza e indagine. L’uso degli strumenti tecnologici aiuta questo tipo di didattica, perché è più motivante ed economico in termini di risorse e di tempo. Il cambio di prospettiva nell’insegnamento consente alla scuola di avvicinarsi ed integrarsi con la realtà odierna, che è complessa e “connessa”. Tuttavia non si tratta di addestramento all’uso del digitale, ma di sensibilizzare i futuri adulti ad un uso consapevole degli strumenti tecnologici. Il digitale non è da confondersi con l’attrezzatura informatica presente o carente nell’istituto, ma è piuttosto un approccio culturale che si ripercuote sui metodi di insegnamento e apprendimento. Occorre capire cosa si vuol fare di innovativo, con le tecnologie e non solo, negli anni a seguire. Dopo aver chiarito questo sarà molto più agevole capire quali tecnologie siano più adatte allo scopo. Sarà fondamentale abituare i docenti ad avvalersi delle buone pratiche individuabili in rete e a produrre per la condivisione. Gli ambiti che verranno considerati ed all’interno dei quali si innescheranno le attività da implementare nel prossimo triennio sono: Formazione all’uso degli strumenti tecnologici già presenti a scuola, ritenuti validi per la metodologia didattica in uso. Ricerca di strumenti e metodologie per l’inclusione degli studenti con bisogni speciali e studenti di origine straniera. • Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventuale implementazione con nuovi acquisti per la: o realizzazione di ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata. o promozione di laboratori per stimolare la creatività. o sperimentazione di soluzioni digitali hardware e software sempre più innovative. Ricerca, selezione, classificazione e presentazione di strumenti per la didattica: documenti e materiali, siti dedicati e blog, app ed altri software. Azione di segnalazione di eventi/opportunità formative in ambito digitale. 57 Sperimentazione di nuove metodologie innovative nella didattica: o flipped classroom o didattica attiva, cooperativa e collaborativa o storytelling. Studio di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi per gli anni successivi, con organizzazione della formazione anche secondo modalità innovative. • Ammodernamento del sito internet della scuola, in cui verrà prevista apposita sezione dedicata al PNSD ed ai suoi sviluppi. • Sviluppo di nuove competenze negli studenti: o pensiero computazionale e introduzione al coding, anche con lo svolgimento delle attività proposte dal progetto “programma il futuro” o familiarizzazione con gli aspetti operativi delle tecnologie informatiche, perché diventino utenti consapevoli di ambienti e strumenti digitali, ma anche produttori, creatori, progettisti o e-safety, educazione ai media e ai social network. • Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali e costruzione di contenuti digitali, con la creazione di repository disciplinari di video per la didattica, auto-prodotti e/o selezionati nell’ambito della comunità educativa in rete. Creazione o adesione a reti e consorzi formativi sul territorio. Collaborazione e comunicazione in rete: dalle piattaforme digitali scolastiche alle comunità virtuali di pratica e di ricerca. Scenari e processi didattici per l’integrazione del mobile, gli ambienti digitali e dispositivi individuali a scuola (BYOD – Bring Your Own Device). Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali. Avviamento di eventuali progetti in crowdfunding per ampliare la dotazione tecnologica della scuola o potenziare la formazione dei docenti. Attivazione di modalità di stimolo degli studenti nell’organizzazione di attività sui temi del PNSD, per coinvolgere le famiglie e ad altri attori del territorio, in modo da favorire la realizzazione di una cultura digitale condivisa. Coinvolgimento della comunità (famiglie, enti, associazioni, imprese) alla realizzazione degli obiettivi del piano. Promozione dell’amministrazione digitale, con la dematerializzazione e digitalizzazione dei servizi della scuola; il miglioramento del lavoro di chi fa l’amministrazione scolastica ogni giorno, porta a migliorare sostanzialmente i servizi digitali offerti dalla scuola - a partire dal registro elettronico. Partecipazione alla realizzazione della identità digitale (prevista anche dalla L. 107) La realizzazione di questo piano sarà favorita dal coinvolgimento del maggior numero possibile di colleghi docenti che ne condividano gli obiettivi e siano disponibili alla collaborazione nel portarlo avanti, diffondendolo ed attuandolo ognuno per quello che si sente e può fare. 58 Piano formazione docenti Il 7 gennaio 2016, il MIUR ha emanato la nota n. 35 avente per oggetto “Indicazioni e orientamenti per la definizione del piano triennale per la formazione del personale”, in attuazione di quanto previsto dalla legge 107/2015, il cui comma 124 stabilisce che detta formazione è obbligatoria, permanente e strutturale. Dalla lettura delle suddette fonti, ovvero la nota MIUR del 7/01/2016 e la legge n. 107/2015, risulta evidente che la formazione del personale docente si articola in due livelli principali: uno nazionale e uno a livello di istituzione scolastica o reti di scuola. I due livelli, come vedremo di seguito, sono strettamente collegati e, possiamo aggiungere, consequenziali. L’obiettivo che si vuole raggiungere tramite i detti livelli è unico: migliorare l’offerta formativa e favorire il successo formativo degli alunni. Nella nota del 7/01/2016, leggiamo inoltre, che il Piano Nazionale di Formazione creerà un nuovo modello di formazione, che non si fonderà più sulle classiche “conferenze” in cui i docenti partecipanti sono soltanto soggetti passivi, costretti a seguire un certo numero di ore in presenza, ma si cercherà piuttosto di renderli soggetti attivi delle attività poste in essere. A tal fine, le metodologie adottate saranno quelle dei laboratori, workshop, ricercaazione, peer review, comunità di pratiche, social networking, mappatura delle competenze …, secondo un’articolazione che prevede attività in presenza, studio personale, riflessione e documentazione, lavoro in rete, rielaborazione e rendicontazione degli apprendimenti realizzati. Le indicazioni fornite dalla nota ministeriale, si legge nella medesima, saranno implementate e arricchite nel Piano Nazionale di Formazione. La nostra scuola, per mancanza di risorse finanziarie, da anni non riesce ad assolvere le esigenze di formazione dei suoi docenti, per cui, la maggior parte si autofinanzia per aggiornarsi soprattutto sulle nuove tecnologie e il modo di apprendere degli allievi, essendo il mondo odierno profondamente variato e sconvolto da esse. In ogni caso, l’Istituto ha cercato, come si vede dal PdM, di realizzare semplici progetti di formazione per i docenti in cui le tematiche delle attività formative si richiamano alle competenze (non tutte ma la maggior parte) da far conseguire agli allievi, come richiesto dallo spirito della legge (comma 7 articolo 1 della legge di Riforma della scuola) e affrontano in particolare: sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonche' alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro; la tematica della sicurezza fondamentale in ogni luogo e in particolare nei luoghi di lavoro, potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialità; potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio 59 Area della progettazione L’idea del progetto si inserisce nella pratica didatticoeducativa per proporre nuove modalità di apprendimento, talvolta inserite nell’attività curriculare, altre realizzate in momenti differenti. Nel progetto, si enucleano le fasi salienti di un itinerario didattico che può sintetizzarsi in: analisi dei bisogni (connessa allo stato iniziale); formulazione degli obiettivi; rilevazione delle risorse e costi; definizione delle strategie operative; valutazione dei risultati; attivazione di eventuale recupero; valutazione del progetto; Il quadro dell’offerta formativa si arricchisce e si completa con le attività progettuali integrative. Esse sono un ampliamento ed un approfondimento delle attività proposte nelle ore curriculari sia sul piano dei contenuti che su quello delle finalità della formazione della persona umana. Le attività integrative, opportunamente correlate al normale orario scolastico, consentono di superare il contingente quotidiano e rafforzare le spinte motivazionali, costituendo importanti occasioni di socializzazione e di scambio informativo, oltre che di stimolo e di crescita culturale. Saranno realizzati incontri per l’orientamento, conferenze-dibattito, visite guidate, viaggi di istruzione in Italia e all’estero, cineforum, partecipazione a rappresentazioni teatrali, ai giochi sportivi studenteschi, ai progetti finanziati con il Fondo d’Istituto, per le Aree a Rischio e a forte processo Immigratorio e dal Fondo Sociale Europeo. Si presentano in modo sintetico i progetti che fanno parte integrante del presente Piano per l’a.s. 2015/16. Legenda: CAND_CANDIDATO; APP: APPROVATO; AREA: APPROVATO E REALIZZATO FINALITÀ Valorizzazione e recupero di ambienti scolastici Avvio alla cultura e alla pratica sportiva AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA “La mia scuola accogliente” Referenti progetto: Proff. Gaetana Corbo, Silvia Stigliano Obiettivi: Realizzare un laboratorio permanente di creatività; Recupero e ristrutturazione aule per la didattica “Avviamento alla pratica sportiva” Referenti progetto: Proff. Stigliano Vincenza, Novellis Rocco, Barbetta Luigi, Scavone Antonietta Obiettivi: Ampliare le conoscenze e le capacità motorie, CAND APP AREA X X 60 Creare la consuetudine allo sport, Abituare allo scambio e al confronto ludico, Rinforzare le capacità decisionali, Memorizzare i gesti tecnici. “UN GIRO INTORNO ALLO SPORT” Referente progetto: Prof.ssa Stigliano Vincenza Obiettivo: far vivere ed amare ai nostri alunni il territorio: il mare, il bosco, la città, attraverso percorsi individualizzati offerti dalla scuola ma anche da altre agenzie presenti sul territorio. X “ Giornata dell’Accoglienza” _ Manifestazione ideata dal Liceo Fermi di Policoro a cui la scuola ha aderito nel mese di Ottobre. Referente progetto: prof.ssa Ditaranto Maria Obiettivo: divulgare le buone pratiche della scuola Orientamento X “Continuità e orientamento” _ ( da realizzare attraverso contatti sistematici con le Scuole secondarie di primo grado del territorio attraverso protocolli d’intesa, convenzioni e accordi informali su temi variabili) Referenti progetto: proff. Corbo Gaetana, Giuseppe Scardino Obiettivo: cercare di accompagnare gli alunni nella loro evoluzione, favorire la conoscenza fisica e didattica della scuola, favorire negli alunni la conoscenza di sé per iniziare il cammino di orientamento e di scoperta delle proprie attitudini, aiutare gli alunni a riflettere su se stessi e sulla vita che li attende a breve e lungo termine, far capire ad ogni alunno che può essere parte attiva del suo processo di crescita, del suo futuro ruolo nella società, della sua piena e felice esistenza nel mondo, Offrire occasioni che stimolino la partecipazione attiva dell’alunno e il rinforzo motivazionale per mezzo di esperienze di apprendimento diversificate. X “CORSO DI AUTOIMPRENDITORIALITA' ED ORIENTAMENTO X IN USCITA NEL MONDO DEL LAVORO” Referenti: proff. Galtieri Maria Carmela, Gentile Maria Italia Obiettivo: approfondire la conoscenza degli ambiti produttivi e del lavoro autonomo e dipendente; aiutare gli studenti ad acquisire autonomia nell’apprendere e la capacità di assumere conoscenze e competenze a partire dai problemi concreti, sviluppare nello studente la capacità di orientarsi e di compiere scelte autonome in contesti diversi per arrivare alla consapevolezza di sé e delle proprie possibilità, all’autodecisione, all’uso delle conoscenze stesse sul piano personale e sociale. Diffusione cultura “MADE IN ITALY – UN MODELLO EDUCATIVO” X Referente: prof.ssa Glinni Pierina 61 Obiettivo: Rendere visibile alla coscienza anche quello che solitamente dei prodotti non si riesce a vedere – la storia, le relazioni, le tradizioni – e che trasforma un semplice apprezzamento formale e istintivo di un oggetto in una conoscenza piena della cultura italiana nel suo complesso; Un modello educativo, attraverso il quale proporre iniziative in grado di ricostruire e valorizzare le radici culturali del proprio territorio attraverso le arti, il cinema, il teatro, la musica, il design, la moda, l’artigianato locale, la cucina, i prodotti agroalimentari e audio-video, oltre le usuali e riconosciute categorie del marchio Made in Italy. Alternativa IRC Educare all’ambiente Progetto : “Paesi, culture e Religioni del Mondo” Referenti progetto: proff. Docenti Fase C – organico di potenziamento Obiettivi: Acquisire i valori di solidarietà, onestà, non violenza, patria, come elementi indispensabili per la conquista della libertà del singolo e della società e favorire la costruzione di una coscienza etica che sia presupposto dei rapporti interpersonali e del vivere sociale. “Eco-School”_ Pogetto nell’ambito del programma internazionale della FEE per l’educazione, la gestione e la certificazione ambientale. (In collaborazione con il Comune di Policoro. Referenti progetto: proff. Latronico Antonietta – Camardo Maria Teresa Obiettivi: Promuovere la cultura della diffusione di comportamenti sostenibili per la salvaguardia ambientale. "SCUOLA: ALL INCLUSIVE" Cittadinanza & Inclusione X Referente progetto: Prof.ssa Corbo Gaetana _ (Partneriato: Liceo "E. Fermi" – Policoro, ANFFAS ONLUS – Roma) Obiettivo: ridurre la dispersione scolastica, favorire l'inclusione, facilitare i percorsi di apprendimento, sia come metodo di studio che con il supporto di strumenti compensativi; creare una rete tra istituzioni scolastiche ed associazioni presenti sul territorio locale e nazionale per favorire l'integrazione. “SENTO E PARLO DI DEMOCRAZIA ,VIVO LA LEGALITÀ” _ Piano nazionale per la cittadinanza attiva e l’educazione alla legalità (in RETE con il Liceo Scientifico “E. Fermi”-Policoro) X X X Referente progetto: prof.ssa Ditaranto Maria Obiettivo: promuovere la cultura della legalità e del senso di appartenenza alla comunità attraverso diversi linguaggi espressivi, con particolare riferimento al linguaggio teatrale, artistico e digitale; rafforzare la consapevolezza, da parte degli studenti, di essere inseriti in un sistema di regole fondato sulla 62 tutela e sul riconoscimento dei diritti e dei doveri; concorrere alla loro educazione alla convivenza e all’esercizio attivo della cittadinanza; promuovere la partecipazione responsabile come persone e cittadini - alla vita sociale ampliando gli orizzonti culturali nella difesa della identità personale e nella comprensione dei valori dell’inclusione e dell’integrazione. "CITTADINANZA SCOLASTICA-Percorsi di integrazione scolastica (Laboratorio della creatività)" Referente progetto: Prof.ssa Corbo Gaetana Obiettivo: ridurre la dispersione scolastica, favorire l'inclusione, facilitare i percorsi di apprendimento, sia come metodo di studio che con il supporto di strumenti compensativi. Conoscere e sperimentare la comunicazione “Il quotidiano in classe_ NewspaperGame” Referente progetto: Prof.ssa Latronico Antonietta Obiettivo: avvicinare i giovani alla lettura del quotidiano e favorire l’abitudine a questo approccio, fornendo l’occasione agli allievi dell’Istituto di realizzare un articolo che sarà pubblicato e partecipare ad un concorso. “Recupero e uso delle Macchine a Controllo Numerico presenti nella scuola” Referente : prof. Lomonaco Giuseppe. Obiettivo: Acquisire la formazione di base sull’uso delle macchine a CN presenti nella nostra scuola;Acquisire nozioni sulla formattazione del Sistema Operativo e settaggio macchina sull’uso del Tornio “COLIBRI 8600 T” della COMEC . X X X Approfondimento _ Aggiornamento _ Autoaggiornamento “Attività didattiche-sperimentali con sensori e schede elettroniche di piccole dimensioni con microcontrollori” Referente : prof. Satriano Antonio Obiettivo: analizzare le difficoltà comuni di apprendimento nelle discipline Elettronica e Elettrotecnica e l’efficacia delle attività didattiche; progettare attività didattiche tali da permettere la possibilità per chi apprende di individuare e costruire propri percorsi favorendo il confronto tra stili e strategie diverse di apprendimento “POTENZIAMENTO, RECUPERO e consolidamento IN ITINERE” Referenti progetto: proff. Docenti Fase C – organico di potenziamento Obiettivo: Rispondere ai bisogni degli alunni, Favorire il X X 63 successo scolastico attraverso attività individualizzate, Sviluppare attitudini ed interessi, Promuovere situazioni di eccellenza, Favorire il processo di apprendimento, sviluppare il metodo di studio, recuperare conoscenze ed abilità di base X “Formazione per l’utilizzo del tablet nella didattica” Referenti : proff. Giuseppe Scardino, Maria Ditaranto. Obiettivo: continuare l’attività formativa sull’utilizzo didattico del tablet, che ha coinvolto studenti e docenti nell’A.S. 2014/15, anche in seguito al finanziamento regionale nell’ambito del P.O. FSE Basilicata 2007/2013 che ha visto la realizzazione del progetto: M-Learning-la palestra dell’innovazione didattica. Il progetto prevede 2 fasi: Fase 1_ continuare la formazione dei docenti, con attività di circa 12 ore, sotto la guida dei formatori esterni di C&C Consulting, già partners dell’Istituto nel precedente progetto, tese in particolare a fornire gli strumenti operativi per l’utilizzo delle principali app direttamente impiegabili nella didattica Fase 2_ sperimentazione con il coinvolgimento degli studenti. Educare all’intercultura Innovazione & Tecnologia Corso di formazione “Comunicazione efficace e Tecniche di memorizzazione” Referente: D.S. prof. Angelo Castronuovo Obiettivo: Acquisire i pilastri del public speaking, la gestione dello stress e della tensione, come progettare un intervento davanti ad un gruppo di persone e sviluppare il proprio carisma. “Intercultura: una scuola per accogliere” Referente progetto: Prof.ssa Raffaella Delli Veneri Obiettivo: favorire la presenza degli studenti di Intercultura per promuovere un confronto culturale tra gli studenti e stimolare la loro curiosità verso paesi diversi creando l’occasione per mettere in pratica le abilità linguistiche. “PHYRTUAL - La Palestra dell’Innovazione di Pitagora e della Magna Grecia” Progetto del MIUR a cui la scuola ha aderito come Scuola capofila con le scuole: Istituto Comprensivo n. 1 “L. Milani” – Policoro (MT) – con S.M.S. e scuole del 1° Ciclo, Istituto Comprensivo n. 2 “Giovanni Paolo II ” – Policoro (MT) - con S.M.S. e scuole del 1° Ciclo, Liceo Scientifico Statale “E. Fermi” – Policoro (MT), Istituto Tecnico per Geometra “F. D’ANGOIA” – Policoro (MT), Istituto Tecnico Commerciale “A. Volta” – Policoro (MT) Insieme alle Istituzioni ed Enti: Comune di Policoro (MT), ITS Meccatronica “Cuccovillo” di Bari, Polo TecnicoProfessionale, CNR – Istituto di Bioscienze e Biorisorse “Pantanelli - Policoro” – Sede Bari, Università di Bari, FMD – X X X 64 Fondazione Mondo Digitale, CSI - Consorzio di Sviluppo Industriale – Matera, Fondazione Zetema E con le seguenti imprese ed associazioni del territorio: Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della PMI – Matera, Confapi - Associazione delle Piccole e Medie Industrie della Provincia di Matera, Formapi – Ente di formazione delle Piccole e Medie Industrie della Provincia di Matera, Openet Technologies SPA – Matera, Cabling srl – Matera, Digimat srl – Matera, Gemi Elettronica srl Francavilla in Sinni (Potenza), Circolo velico lucano - Policoro Le scuole proponenti intendono creare ed integrare all’interno dell’istituto capofila, secondo un approccio atto ad includere le più moderne e innovative tecniche di apprendimento, una serie di laboratori didattici da affiancare a quelli convenzionali già presenti, al fine di stimolare una cultura dell’innovazione diffusa e creare incubatori di startup, facilitando l’imprenditorialità dei giovani, promuovendo pratiche e metodologie didattiche innovative, basate sulle nuove tecnologie, tali da incidere efficacemente nella lotta alla dispersione ed all’insuccesso scolastico. Referente progetto: Prof. Giuseppe Scardino “wlan@Pitagora - Connessi con la fibra” Progetto del MIUR “wireless nelle scuole” Referente progetto: Prof. Giuseppe Scardino Obiettivo : Migliorare la copertura wifi alla maggior parte degli ambienti didattici dell’Istituto, integrando la funzionale struttura della rete LAN cablata esistente con nuovi dispositivi wireless, in grado di favorire l’accesso ad Internet dei dispositivi mobili di cui già sono in possesso studenti e docenti e intraprendere strategie atte a favorire l’inclusione digitale, incrementando l’accesso ad Internet ed ai contenuti veicolati sul web, e lo sviluppo di competenze digitali. PROGETTO “Mobile-Learning Pitagora” _ Realizzazione Ambienti digitali”– Asse II FESR - Azione 10.8.1 Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori di settore e per l’apprendimento delle competenze chiave del PON Per la Scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento. Sottoazione 10.8.1. A3 Ambienti multimediali. Referente progetto: Prof. Scardino Giuseppe Obiettivo: innovare la didattica, promuovendo l’uso di tecnologie innovative sia negli strumenti che nelle metodologie; implementare nella scuola la Mobile Learning (M-Learning) per favorire un paradigma di formazione che, utilizzando tecnologie mobili e metodologie innovative, punta X X 65 ad un apprendimento interattivo, collaborativo e personalizzato; promuovere un modello educativo che ponga al centro non solo la tecnologia, ma la capacità di proporre un’interazione didattica basata sul costruttivismo, che porti all’acquisizione di competenze abilitanti, in grado di andare oltre la incontrovertibile e rapida obsolescenza tecnologica. Sicurezza SPORTELLO AMICO “Una rete per la sicurezza” _ Concorso di idee #lamiascuolasicura per l’individuazione di proposte progettuali per la promozione della sicurezza nelle scuole (Enti coinvolti: Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Matera, Azienda Sanitaria Locale di Matera, Ente di Formazione “FormAPI”, Protezione Civile di Policoro, AssoImprenditori) Referente progetto: Prof.ssa Varasano Antonella Obiettivo: stimolare gli studenti ad ampliare il proprio sguardo sul tema della prevenzione e della sicurezza nella scuola, invitandoli a leggere la realtà circostante, ad interrogarsi a scuola ed in famiglia sulle condizioni di sicurezza dei luoghi lavorativi, ad effettuare verifiche sul territorio e ad individuare messaggi e proposte per migliorare le condizioni di sicurezza. X “SPORTELLO DI ASCOLTO” _ Progetto realizzato con il supporto dell’ASM -Matera X Referente progetto: Prof.ssa Gallo Augusta Obiettivo: raccogliere segnalazioni di disagi, problemi, difficoltà di tipo relazionale, scolastico, familiare ed orientare verso possibili soluzioni gli allievi e le loro famiglie con la supervisione di uno specialista psicologo scolastico. “Laboratorio di creatività” X Referente progetto: Prof.ssa ZAFFARESE Silvana Obiettivo: Favorire la creatività, l’integrazione socializzazione con alunni diversabili e non. e la e la “Mercatini di Natale” Referente progetto: Prof.ssa ZAFFARESE Silvana Obiettivo: Favorire la creatività, l’integrazione socializzazione con alunni diversabili e non. “Musicarteterapia con alunni diversamente abili” Referente progetto: Prof.ssa CORBO Gaetana X X Obiettivo: Stimolare ed orientare le proprie emozioni, favorire la creatività, sviluppare l’espressione dei sentimenti per favorire la gratificazione e la socializzazione “La notte dei briganti 2” X 66 Referente progetto: Prof.ssa Glinni Pierina Obiettivo: Conoscere le tradizioni di un paese lucano Monitoraggio e Valutazione Il monitoraggio del POF è a cura del Nucleo di Autovalutazione d’Istituto nominato dal collegio Docenti ed ha il fine di verificare non solo l’ efficienza del servizio fornito agli allievi, ma anche di testare il gradimento dell’utenza esterna ed interna per il servizio erogato. I dati del monitoraggio, inoltre, costituiscono la base su cui valutare le priorità di intervento per il miglioramento del servizio. Nel presente anno scolastico sono previste le seguenti forme di monitoraggio: Test di gradimento degli studenti, Test di gradimento del personale della scuola, Monitoraggio dei progetti , Esiti didattici del 1° e 2° quadrimestre, Esiti valutativi stage, Esiti esame di Stato Le soglie di accettabilità (obiettivi) vengono fissate dal Dirigente Scolastico. L’Istituto si impegna a pubblicare i risultati del monitoraggio nel corso dell’anno e ad utilizzarli per un’analisi che individui azioni di miglioramento del servizio. Documenti allegati facenti parte del presente PTOF PIANO DI MIGLIORAMENTO (PdM) REGOLAMENTO DI ISTITUTO (All. 1) Il Regolamento di Istituto è un atto normativo interno della Scuola, approvato dal Consiglio di Istituto, conforme ai principi e alle norme dello “Statuto delle studentesse e degli studenti”, di cui al D.P.R. 249/1998 (come modificato dal D.P.R. 235 del 21/11/2007) del Regolamento dell’autonomia delle Istituzioni Scolastiche, emanato con il D.P.R. 275/1999 e con il D.P.R. 10 Ottobre 567/1996 e successive modifiche e integrazioni. Il Regolamento di Istituto intende promuovere l’acquisizione delle regole e dei comportamenti che favoriscono corrette norme relazionali al fine di creare una convivenza civile consapevole e responsabile. Il Regolamento di Istituto è il documento contenente le norme per l’organizzazione delle attività scolastiche, degli organi collegiali e del loro funzionamento, le disposizioni riguardanti i doveri del personale, le indicazioni per le famiglie e l’utilizzo delle strutture, degli strumenti 67 e dei sussidi didattici. La parte più rilevante è dedicata ai diritti e ai doveri delle studentesse e degli studenti specificandone le norme di comportamento, il diritto di trasparenza nell’azione scolastica , le sanzioni disciplinari previste e gli organi eroganti. STATUTO DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE (All. 2) Lo Statuto (modificato con D.P.R. n° 235 del 21 novembre 2007 – G.U. n° 293 del 18.12.2007) precisa: il diritto degli studenti ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi l’identità di ciascuno; il diritto alla libertà di apprendimento e di scelta nelle attività facoltative il diritto di associazione all’interno dell’istituzione scolastica; il dovere di rispettare gli orari, il personale educativo, gli strumenti a disposizione; la consapevolezza delle sanzioni e della loro applicazione. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ (All. 3) Il Patto Educativo di Corresponsabilità è un documento istituzionale (art. 3 DPR 235/07) multifunzionale che coinvolge la scuola nel suo complesso regolando la qualità dei rapporti con le famiglie e si inserisce nel sistema dei valori della comunità di appartenenza. Il documento prevede la condivisione da parte degli studenti, del personale di custodia, del Dirigente, dei genitori e degli insegnanti delle regole e valori dell’Istituzione scolastica onde prevenire, anche, i fenomeni di bullismo e promuovere comportamenti di rispetto e di convivenza sociale. Il P.E.C. consente di affermare il principio che la scuola è un luogo dell’apprendimento e della cittadinanza al fine di favorire una corretta formazione culturale, civica e professionale. Tali obiettivi possono essere raggiunti, attraverso la condivisione di diritti e di doveri nel rapporto e dialogo continuo tra istituzione scolastica, famiglie e studenti. ORGANO DI GARANZIA(All. 4) Tale organo si basa sul principio per cui la scuola è una comunità, all'interno della quale ognuno ha il diritto/dovere di operare al fine di trovare modalità di comportamento adeguate per promuovere ed assicurare una serena convivenza attraverso una corretta applicazione delle norme. REGOLAMENTO VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE (All.5) I viaggi di istruzione e le visite guidate sono parte integrante della programmazione che i docenti e i consigli di classe predispongono all'inizio di ciascun anno per le motivazioni culturali, didattiche e professionali che ne costituiscono il fondamento e lo scopo preminente, configurandosi come esperienze di apprendimento scolastico e di crescita della personalità per cui queste iniziative sono vere e proprie attività complementari della scuola e come tali vanno regolamentate. PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI (All. 6) Pratiche condivise all’interno dell’Istituto in tema di accoglienza e di inserimento degli alunni migranti. Negli ultimi anni il numero di alunni stranieri che si iscrive al nostro Istituto è molto aumentato e le statistiche affermano che il fenomeno non registrerà, negli anni a venire, inversioni di tendenza. 68 Nella consapevolezza che diventa ormai indispensabile la promozione e la progettazione di percorsi che coinvolgano le intere classi al fine di attuare un’educazione interculturale che accomuni gli allievi e gli operatori scolastici, abbiamo comunque ritenuto opportuno partire con uno strumento che aiuti i ragazzi stranieri e le loro famiglie a comprendere la complessa realtà della scuola superiore per meglio inserirsi in essa e serva anche a docenti e personale amministrativo ad orientarsi tra normativa e accoglienza. Per le ragioni su esposte la scuola si è dotata di un protocollo di accoglienza degli alunni stranieri al quale si fa riferimento. CARTA DEI SERVIZI (All. 7) La Carta dei servizi fa propri i principi della Costituzione italiana, negli artt. 3, 21,33, 34, garantendone la concreta attuazione in materia di uguaglianza, imparzialità, buon andamento, efficienza e trasparenza, nonché accoglienza, integrazione e partecipazione. ATTIVITÀ ALTERNATIVA ALL’ IRC (All. 8) La gestione dell’insegnamento della religione cattolica e delle altre opzioni alternative possibili costituisce una delle materie più ricche di interventi normativi, giurisprudenziali e perfino, come è noto, costituzionali e proprio per rispondere alle esigenze dell’utenza la scuola attiverà un progetto di alternativa all’insegnamento della religione cattolica per gli alunni non avvalentesi . PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ (PAI) Il Piano intende raccogliere in un quadro organico gli interventi intrapresi per affrontare le problematiche relative all’inclusione degli alunni con diverse abilità, difficoltà di apprendimento, disagio comportamentale, disturbi specifici dell'apprendimento. Redatto a cura della prof.ssa Augusta Gallo e della Commissione POF presieduta dal Dirigente Scolastico prof. Angelo Castronuovo. Approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 14.01.2016 69