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“Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva

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“Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva
ISTITUTO STATALE D’ISTRUZIONE SUPERIORE “P I T A G O R A” - POLICORO
Via Puglia n. 24 - 75025 POLICORO (MT)- Tel. 0835/972101-Fax 0835/972118
Sito WEB: www.isispitagorapolicoro.it E-mail [email protected]
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
aa.ss. 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019
approvato dal Consiglio di Istituto
nella seduta del 15.01.2016
“Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno
sprovveduto che non lo sa e la inventa.”
“La fantasia è più importante del sapere.”
”Non penso mai al futuro. Arriva così presto.” _ Albert Einstein
“Noi siamo quello che facciamo ripetutamente. Perciò l’eccellenza non e’
un’azione ma un’abitudine.”_ Aristotele
INDICE
pag.
Premessa
Dati della scuola; Orario degli uffici; Dati identificativi della scuola
Vision; Mission
Offerta formativa: PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI - Articolazione
“INDUSTRIA”_ Opzione: Produzioni industriali chimiche
Offerta formativa: PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI - Articolazione
“ARTIGIANATO”_ Opzione: Produzione tessili -sartoriali
"
"
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"
3
4
5
6
"
8
Offerta formativa: IST. PROF. _ SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO
Indirizzo MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
Offerta formativa: IST. TEC. _ SETTORE TECNO. Indirizzo MECCANICA,
MECCATRONICA ED ENERGIA_ Articolazione“Meccanica e meccatronica”
Offerta formativa: IST. TEC. _ SETTORE TECNO. Indirizzo ELETTRONICA ED
ELETTROTECNICA _ Articolazione“ELETTRONICA”
Offerta formativa: IST. TEC. _ SETTORE TECNO. Indirizzo Chimica, materiali e
biotecnologie _ Articolazione“Chimica e materiali”
Identità della scuola
Organigramma
Risorse; Risorse umane
Organico docenti
Organico personale ATA; Organico potenziato
Fabbisogno di Organico
Risorse strutturali ; Le risorse interne professionali e materiali e loro organiz.
ORGANIGRAMMA: gli Organi Collegiali
"
9
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39
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47
50
52
53
54
55
59
60
67
L’utenza dell’Istituto: gli studenti e la loro provenienza; Caratteristiche della
popolazione scolastica
Priorità, traguardi ed obiettivi
Area della didattica
Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza
Accordi di rete
Alternanza scuola lavoro
Valutazione
Integrazione alunni stranieri; Integrazione degli alunni diversamente abili
Alunni con DSA
Valutazione del comportamento
Attività di recupero e/o sostegno
Attività di orientamento in ingresso e in uscita
Scambi culturali; Sicurezza
Il nostro sito web: www.isispitagorapolicoro.it
Piano di attuazione del PNSD
Piano formazione docenti
Area della progettazione
Monitoraggio e valutazione
2
Premessa
Il presente Piano triennale dell’offerta formativa è elaborato ai sensi di quanto previsto
dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e
formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”.
Il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività
della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con
proprio atto di indirizzo.
Il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del
14/01/2016, è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 15/01/2016 e tiene
conto del RAV-RAPPORTO ANNUALE DI AUTOVALUTAZIONE, di cui alla delibera del collegio
docenti n. 6 del 19/06/2015.
Il piano tiene conto del PDM-PIANO DI MIGLIORAMENTO che dopo l’approvazione, è
stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la
compatibilità con i limiti di organico assegnato;
-
AI SENSI del:
Art.1, commi 2,12,13,14,17 della legge n.107 del 13.07.2015 recante la “Riforma del
sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni
legislative vigenti”;
Art.3 del DPR 8 marzo 1999, n.275 “Regolamento recante norme in materia di curricoli
nell'autonomia delle istituzioni scolastiche”, così come novellato dall’art.14 della legge 107
del 13.07.2015;
Piano della Performance 2014/2016 del MIUR adottato ai sensi dell’articolo 15, comma 2,
lettera b), del D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150;
Nota MIUR n.2157 del 05 ottobre 2015;
Nota MIUR n.2805 dell’11 dicembre 2015;
3
Dati della scuola
Indirizzo: Via Puglia 24 75025 Policoro
tel. 0835/972101
fax 0835/972118
Indirizzo e-mail: [email protected]
Indirizzo e-mail (casella certificata): : [email protected]
Sito web: www.isispitagorapolicoro.it
Orario Uffici
Il Dirigente Scolastico riceve i genitori degli allievi per appuntamento, su preventiva
richiesta telefonica.
Gli Uffici del Dirigente Scolastico e la Segreteria sono situati al primo piano della Sede
Centrale dell'Istituto in via Puglia, 24.
Gli uffici di segreteria restano aperti agli studenti, ai docenti e al pubblico dalle ore 11,00
alle ore 13.30 di ogni giorno lavorativo.
DATI IDENTIFICATIVI DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
L’Istituto Statale di Istruzione Superiore “Pitagora” è costituito dal Settore Industria ed
Artigianato dell’IPSIA, indirizzi Produzioni industriali e artigianali (Articolazione Artigianato _
Opzione Produzioni Tessili e Sartoriali, Articolazione Industria _ Produzioni Chimiche),
Manutenzione e assistenza tecnica (Opzione Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e
civili _ Curvatura Elettrico- Elettronico)e dai tre indirizzi dell’istituto tecnico industriale _
Settore Tecnologico ( Elettronica ed Elettrotecnica; Meccanica, Meccatronica ed Energia;
Chimica , biotecnologie e materiali).
L’iter formativo della scuola, ha seguito, nel corso degli anni, le indicazioni legislative
attuate negli istituti professionali e in particolare, gli indirizzi del Progetto ’92, così come a
partire dall’anno 2010-2011 ha attuato quanto
previsto dalla Riforma degli Istituti Professionali.
Dall’anno scolastico 2011-2012 attua anche la
Riforma degli Istituti Tecnici. È una scuola
profondamente radicata nel tessuto economico e
sociale del territorio e risponde alle istanze della sua
utenza in campo didattico, metodologico ed organizzativo.
La sede centrale è collocata in una struttura, piuttosto recente, situata nella cittadina
ionica di Policoro, nell’immediata periferia di un centro urbano in forte espansione tanto da
rimanere, ultimamente, inglobata nel centro abitato stesso.
La località è uno dei comuni più giovani, oltre che più popolosi della provincia di Matera;
ciò fa si che da alcuni anni si registra un consistente afflusso di immigrati stranieri attratti dal
proliferare delle attività della cittadina. L’attività prevalente è di tipo agricolo-intensivo, con
4
un’attività terziaria in espansione; negli ultimi anni è apparsa anche qualche entità di
artigianato spinto a livello industriale, facendo intravedere l’insorgere di una economia di tipo
misto.
Questa situazione, però, viene vincolata dal fatto che la popolazione studentesca
presenta un background Medio-Basso e una percentuale di genitori disoccupati più alta
rispetto alla media regionale e nazionale, inferiore solo alla media del Sud e le isole.
La cittadina ha evidenziato gli squilibri “soliti dei centri in forte espansione” in cui il
giovane, spesso, è “a rischio” anche per la scarsa presenza istituzioni associazionistiche
aggreganti e nella quale la scuola è una delle poche agenzie educative.
Il contesto operativo dell’Istituto Professionale è stato, sin dalla nascita che risale
all’inizio degli anni ’60, complesso e in continua evoluzione. La sua posizione la rende
facilmente raggiungibile dagli autobus urbani e da quelli di linea che collegano Policoro a tutti
i paesi limitrofi e alle città universitarie.
La scuola, oggi, sensibile alle esigenze dei suoi alunni, con un’utenza molto varia, tenta
esperienze innovative che rispondano al suo fabbisogno. Essa ha stabilito adeguati rapporti di
collaborazione con le istituzioni scolastiche presenti sul territorio, attivandosi per partecipare
alle manifestazione indette dalle Istituzioni con una proficua collaborazione con l'Azienda
sanitaria locale. Infatti, la scuola collabora con gli esperti dei consultori familiari e del Sert a
vari livelli, dall'inserimento degli alunni portatori di handicap all'assistenza sanitaria e
psicologica.
Non meno importanti sono i rapporti stabiliti nel tempo con il centro ENEA della Trisaia
di Rotondella che ha fornito un contributo importante esperienziale per i progetti di
alternanza scuola-lavoro per tutti gli indirizzi ed in particolare per l’indirizzo chimicobiologico.
VISION
La scuola è una fabbrica di idee, di opportunità, un laboratorio di creatività e di
ricerca di soluzioni a problemi di crescita culturale e di sviluppo economico.
MISSION
La nostra istituzione scolastica è volta a:
a) dare più formazione e più professionalità in tutti i cinque anni dei corsi, puntando ad una
dimensione europea già nel biennio, con il conseguimento delle “competenze chiave di
cittadinanza” e le conoscenze di base riconducibili agli assi culturali
b) aumentare gli standard dei risultati scolastici;
c) progettare percorsi che aiutino ad innalzare il tasso di successo scolastico;
d) integrare i curricoli in funzione delle opportunità e necessità emergenti dal territorio;
e) attivare metodologie volte a sviluppare un’attitudine critica;
5
f) favorire la socializzazione degli studenti e lo sviluppo dell’identità personale;
g) promuovere l'accoglienza e l' integrazione degli allievi stranieri.
h) potenziare l’inclusione degli alunni diversabili.
La nostra scuola intende quindi promuovere nello studente:
a) una crescita culturale generale;
b) una formazione della persona e del cittadino fondata su
consapevolezza, solidarietà, responsabilità e rispetto;
c) una capacità di auto-orientamento per l’individuazione e
valorizzazione delle proprie attitudini e inclinazioni al fine di
operare scelte mature e responsabili;
d) l’acquisizione di una professionalità “polivalente”, capace di
adeguarsi alla complessità ai mutamenti tecnologicoorganizzativi della nostra società
OFFERTA FORMATIVA
L’Istituto, pur mantenendo come base della propria strategia educativa l’impostazione
tradizionale, tenendo conto dell'evoluzione della società, delle nuove tecnologie e del mondo
del lavoro, aggiorna la propria offerta formativa attraverso un’articolazione diversificata del
corso di studi.
CARATTERISTICHE DEGLI INDIRIZZI DI STUDIO
ISTITUTO PROFESSIONALE _ SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO
Indirizzo PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI - Articolazione “INDUSTRIA”
che prevede l’ Opzione: Produzioni industriali chimiche
[CORSI QUINQUENNALI _ si concludono con l’esame di Stato e non prevedono esami intermedi]
Le attività e gli insegnamenti sono suddivisi secondo la seguente scansione oraria
1° biennio
2° biennio
5°
anno
I
II
III
IV
V
Attività e insegnamenti gen. comuni a tutti gli indirizzi
Disciplina
Orario settimanale
Ore
Ore
Ore
Ore
Ore
Lingua e lett. Italiana
4
4
4
4
4
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed Economia
2
2
Scienze int.: scienze della Terra e
Biologia
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Geografia generale ed economica
1
6
Religione cattolica o attività
alternative
1
1
1
1
1
Totale ore sett. di attività e insegna.
Comuni
21
20
15
15
15
Attività e insegnamenti obbligatori nell’area di indirizzo
Scienze int. (Fisica)
2
2
in compresenza
2*
2*
Scienze int. (Chimica)
2
2
in compresenza
2*
2*
Tecnologie e tecn. di
rappresentazione grafica
3
3
Tec. dell’informazione e della
comunicazione
2
2
Laboratori tecnologici ed
esercitazioni
3*
3*
Articolazione “INDUSTRIA”_ Opzione: Produzioni industriali chimiche
Laboratori Tecnologici ed
esercitazioni
5**
4**
4**
Tecnologia applicata ai materiali
ed ai processi Produttivi
5
5
4
in compresenza
3*
2*
2*
Tecniche di produzione ed
organizzazione
3
3
4
In compresenza
2*
2*
2*
Tecniche di gesti.-condu. di macc.
e impianti
3
3
In compresenza
1*
1*
Microbiologia speciale
2
2
In compresenza
1*
1*
17
17
17
6*
6*
6*
Chimica organica
2
Microbiologia
2
In compresenza
1*
Totale ore sett. di att. e ins. di
indirizzi
12
12
in compresenza
4*
4*
Totale compl. ore
33
32
32
32
32
*Insegnamento svolto congiuntamente dai docenti teorico e tecnico-pratico
** Insegnamento affidato al docente tecnico-pratico
7
N.B. Gli Istituti professionali del settore per l’industria e l’artigianato possono prevedere, nel
piano dell’offerta formativa, attività e insegnamenti facoltativi di ulteriori lingue straniere.
Indirizzo PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI - Articolazione ARTIGIANATO
che prevede l’Opzione: Produzione tessili -sartoriali
[CORSI QUINQUENNALI _ si concludono con l’esame di Stato e non prevedono esami intermedi]
finalizzata a conservare e valorizzare stili, forme, tecniche proprie della storia artigianale locale e per
salvaguardare competenze professionali specifiche del settore produttivo tessile-sartoriale.
Essa fornisce competenze rispondenti ai fabbisogni delle aziende impegnate nel settore.
Il Diplomato nell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali” possiede le competenze per
operare nei processi di fabbricazione, assemblaggio e commercializzazione di prodotti
industriali e artigianali.
Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali
(economia del mare, abbigliamento, industria del mobile e dell’arredamento, grafica
industriale, edilizia, industria chimico-biologica, produzioni multimediali, cinematografiche e
televisive ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal
territorio. Nell’articolazione “Artigianato” vengono sviluppati e approfonditi gli aspetti relativi
all’ideazione, progettazione, realizzazione e commercializzazione di oggetti e sistemi di
oggetti, prodotti anche su commissione, con attenzione agli aspetti connessi all’innovazione,
sotto il profilo creativo e tecnico e alle produzione tipiche locali.
Le attività e gli insegnamenti sono suddivisi secondo la seguente scansione oraria
1° biennio
2° biennio
I
III
II
Attività e insegnamenti generali comuni a tutti gli indirizzi
Disciplina
Ore
Lingua e letteratura Italiana
4
Lingua inglese
3
Storia
2
Matematica
4
Diritto ed Economia
2
Scienze int.: sci. del. Terra e Biologia
2
Geografia generale ed economica
1
Scienze motorie e sportive
2
Religione cattolica o at. Alternative
1
Totale ore sett. att. e inseg. Comuni
21
Attività e insegnamenti obbligatori nell’area di indirizzo
Scienze int. (Fisica)
2
5° anno
IV
V
Orario settimanale
Ore
Ore
Ore
Ore
4
3
2
4
2
2
4
3
2
3
4
3
2
3
4
3
2
3
2
1
20
2
1
15
2
1
15
2
1
15
2
in compresenza
2*
2*
Scienze int. (Chimica)
2
2
in compresenza
2*
2*
Tecnologie e tecn. di rapp. Graf.
3
3
Tecn. dell’informazione e comunica.
2
2
Lab. tecnologici ed esercitazioni
3*
3*
8
Articolazione “ARTIGIANATO”_ Opzione: Produzione tessili -sartoriali
Lab. tecnologici ed esercitazioni tessili e abb.
Tec. app. ai mat. e ai proc. produt. Tessili e
abbigliamento
Progettazione tessile – abbig., moda e costu.
In compresenza
Tecniche di distribuzione e marketing
Totale ore sett. di att. e ins. di indir.
12
12
in compresenza
4*
4*
Tot. comp. ore
33
32
8**
6**
6**
3
3
3
6
6*
6
6*
2
17
6*
32
6
6*
2
17
6*
32
17
6*
32
*Insegnamento svolto congiuntamente dai docenti teorico e tecnico-pratico
** Insegnamento affidato al docente tecnico-pratico
N.B. Gli Istituti professionali del settore per l’industria e l’artigianato possono prevedere, nel
piano dell’offerta formativa, attività e insegnamenti facoltativi di ulteriori lingue straniere.
ISTITUTO PROFESSIONALE _ SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO
Indirizzo MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
Il Diplomato nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”
possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e
manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi,
impianti ed apparati tecnici, anche marittimi. Le sue competenze tecnico-professionali sono
riferite alle filiere dei settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica,
termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal
territorio. All’interno dell’ Opzione Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili si è
individuata la curvatura che esprime le professionalità tradizionali del nostro Istituto:Curvatura
Elettrico- Elettronico.
1° biennio
2° biennio
I
II
III
IV
Attività e insegnamenti generali comuni a tutti gli indirizzi Orario settimanale
Disciplina
Ore
Ore
Ore
Ore
5°
anno
V
Ore
Lingua e lettera. italiana
4
4
4
4
4
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto e Economia
2
2
Scie. int.: scienze della Terra e biologia
2
2
Geografia generale ed economica
1
Scie. Motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione Catto. o at. alt.
1
1
1
1
1
Tot. ore sett. di at. e insegnamenti Comuni
21
Attività e insegnamenti obbligatori nell’area di indirizzo
20
15
15
15
9
Scie. Int. (Fisica)
2
2
in compresenza
2*
2*
Scie. Int. (Chimica)
2
2
in compresenza
2*
2*
Tec. e tecniche rappresentazione Grafica
3
3
Tecnologie informatiche e comunicazione
2
2
- Opzione Apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili _Curvatura Elettrico-Elettronico
Lab. Tecnologici ed esercitazioni
3**
3**
4**
3**
3**
Tecnologie Meccaniche e applicazioni
3
2
2
Tecnologie Elettriche -elettroniche e applica.
7
7
5
In compresenza
4*
3*
2*
Tecn. e tecniche di instal. e manutenutenz.
3
5
7
In compresenza
2*
3*
4*
Tot. ore sett. at. e ins. Indirizzo
12
12
17
17
17
in compresenza
4*
4*
6*
6*
6*
Tot. Complessivo ore
33
32
32
32
32
*Insegnamento svolto congiuntamente dai docenti teorico e tecnico-pratico
** Insegnamento affidato al docente tecnico-pratico
La scuola, dall’anno 2011-2012, offre anche la possibilità di frequentare il Settore Tecnologico
dell’Industriale con gli indirizzi:
Meccanica, Meccatronica ed Energia
Elettronica ed Elettrotecnica
Chimica, materiali e biotecnologie ( si è aggiunto durante l’a.s. 201415)
Essi sono articolati per essere adeguati all’evoluzione dei bisogni ed alle innovazioni
tecnologiche ed organizzative delle produzioni, la tutela dell’ambiente, la sicurezza dei luoghi
di vita e di lavoro, l’integrazione con il mondo del lavoro e con le istituzioni pubbliche e
private operanti sul territorio.
Essi, possono, a seconda dell’articolazione scelta dagli allievi, far acquisire competenze
specifiche legate al settore di interesse.
Si riporta di seguito il quadro orario annuale per i diversi indirizzi e articolazioni
ISTITUTO TECNICO _ SETTORE TECNOLOGICO
Indirizzo MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA -- Articolazione“Meccanica e
meccatronica”
Il Diplomato in “Meccanica, meccatronica ed energia” ha competenze specifiche nel campo
dei materiali (nella loro scelta, nei loro trattamenti e nelle loro lavorazioni), delle
macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie manifatturiere, agrarie, dei trasporti e
dei servizi nei diversi contesti economici.
10
Nell’articolazione “Meccanica e meccatronica” sono approfondite, nei
diversi contesti produttivi, le tematiche generali connesse alla
progettazione, realizzazione e gestione di apparati e sistemi e alla relativa
organizzazione del lavoro.
1° biennio
I
II
2°
5° anno
biennio
Secondo biennio e 5° anno
costituiscono
un percorso formativo
unitario
III
IV
V
Attività e insegnamenti generali comuni a tutti gli indirizzi del settore -Orario settimanale
Disciplina
Ore
Ore
Ore
Ore
Lingua e letteratura italiana
Lingua Inglese
Storia
Matematica
Diritto e Economia
Sci. int.: scien. de. T. Biologia
Geografia generale ed economica
Scienze motorie e sportive
Religione Cat. o at. Alternative
Tot. ore sett. di attività e insegna. generali
4
3
2
4
2
2
1
2
1
21
Attività e insegnamenti obbligatori dell’indirizzo
Scienze integrate (Fisica)
3
In compresenza
2*
Scienze integrate (Chimica)
3
In compresenza
2*
Tecnologie e tecniche di Rapp. Grafica
3
in compresenza
2*
Tecnologie Informatiche
3
in compresenza
2*
Scienze e tecnologie applicate
Complementi di matematica
Meccanica, macchine e energia
Sistemi e automazione
Tec. mec. di processo e prodo.
Disegno, progettazione e organi. Industri.
Ore
4
3
2
4
2
2
4
3
2
3
4
3
2
3
4
3
2
3
2
1
20
2
1
15
2
1
15
2
1
15
1
4
4
5
3
1
4
3
5
4
4
3
5
5
17
17
17
32
32
32
3
2*
3
2*
3
2*
3
Tot. ore set. di attività. e insegnamenti
ind.
12
12
in compresenza
8*
8*
Tot. complessivo ore
33
32
* Compresenza degli insegnanti tecnico-pratici
11
ISTITUTO TECNICO _ SETTORE TECNOLOGICO
Indirizzo ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA _ Articolazione“ELETTRONICA”
Il Diplomato in “Elettronica ed elettrotecnica” ha competenze specifiche nel campo dei
materiali e della tecnologia costruttiva dei sistemi elettronici e delle macchine elettriche,
della generazione, elaborazione e trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici, dei
sistemi per la generazione, conversione e trasporto dell’energia elettrica e dei relativi
impianti di distribuzione.
Nell’articolazione “Elettronica” viene approfondita la progettazione, la realizzazione e la
gestione di sistemi e circuiti elettronici.
2° biennio
5° anno
1° biennio
Secondo biennio e 5° anno
costituiscono un percorso
formativo unitario
I
II
III
IV
V
Attività e insegnamenti generali comuni a tutti gli indirizzi del settore –
Orario settimanale
Disciplina
Ore
Ore
Ore
Ore
Ore
Lingua e letteratura Italiana
4
4
4
4
4
Lingua Inglese
3
3
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed Economia
2
2
Sci.int.: Sci. della Terra e Biologia
2
2
Geografia generale ed economica
1
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione catt. o attività alternative
1
1
1
1
1
Tot. ore set. di attività Ins. generali
21
20
15
15
15
Attività e insegnamenti obbligatori dell’indirizzo
Scie. integrate (Fisica)
3
3
in compresenza
2*
2*
Scie. integrate (Chimica)
3
3
in compresenza
2*
2*
Tec. e tecniche di
3
3
rappresentazione Grafica
in compresenza
2*
2*
Tecnologie informatiche
3
in compresenza
2*
Scienze e tecnologie applicate
3
Complementi di matematica
Tecnolo. e prog. sist. Elet. ed
elettronici
Elettrotecnica ed Elettronica
1
5
1
5
6
7
6
6
12
Sistemi automatici
Tot. ore sett. attività e ins.
12
12
indirizzo
in compresenza
8*
8*
Tot. complessivo ore
33
32
* Compresenza degli insegnanti tecnico-pratici
4
17
5
17
5
17
32
32
32
ISTITUTO TECNICO _ SETTORE TECNOLOGICO
Indirizzo Chimica, materiali e biotecnologie _ Articolazione“Chimica e materiali”
Il Diplomato in “Chimica, materiali e biotecnologie ” ha competenze specifiche nel campo dei
materiali, delle analisi strumentali chimico-biologiche, nei processi di produzione in relazione
alle esigenze delle realtà territoriali, negli ambiti chimico, merceologico e biologico.
Nell’articolazione “Chimica e materiali” viene approfondito l’intervento nella pianificazione di
attività e controllo della qualità del lavoro nei processi chimici e biotecnologici.
2° biennio
5° anno
1° biennio
Secondo biennio e 5° anno
costituiscono un percorso
formativo unitario
I
II
III
IV
V
Attività e insegnamenti generali comuni a tutti gli indirizzi del settore
-- Orario settimanale
Disciplina
Ore
Ore
Ore
Ore
Ore
Lingua e letteratura Italiana
4
4
4
4
4
Lingua Inglese
3
3
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
Matematica
4
4
3
3
3
Diritto ed Economia
2
2
Sci.int.: Sci. della Terra e Biologia
2
2
Geografia generale ed economica
1
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione catt. o attività alternative
1
1
1
1
1
Tot. ore set. di attività Ins. generali
21
20
15
15
15
Attività e insegnamenti obbligatori dell’indirizzo
Scie. integrate (Fisica)
3
in compresenza
2*
Scie. integrate (Chimica)
3
in compresenza
2*
Tec. e tecniche di rappresentazione
3
3
2*
3
2*
3
13
Grafica
in compresenza
Tecnologie informatiche
in compresenza
Scienze e tecnologie applicate
2*
3
2*
2*
3
Complementi di matematica
1
1
Chimica analitica e strumentale
7
6
8
5
5
3
4
5
6
17
17
17
32
32
32
Chimica organica e biochimica
Tecnologie chimiche industriali
Tot. ore sett. attività e ins. indirizzo
12
12
in compresenza
8*
8*
Tot. complessivo ore
33
* Compresenza degli insegnanti tecnico-pratici
32
Identità della scuola
L’identità si caratterizza per una solida base di istruzione generale e tecnicoprofessionale, che consente agli studenti di sviluppare, in una dimensione operativa, saperi e
competenze necessari per rispondere alle esigenze formative del settore produttivo di
riferimento, considerato nella sua dimensione sistemica per un rapido inserimento nel mondo
del lavoro e per l’accesso all’università e all’istruzione e formazione tecnica superiore.
I percorsi degli istituti professionali hanno durata quinquennale, si concludono con un
esame di Stato, e con il conseguimento del diploma di istruzione secondaria superiore,
indicante l’indirizzo seguito e le competenze acquisite dallo studente, anche con riferimento
alle eventuali opzioni scelte.
L’orario complessivo annuale delle lezioni è di 1.056 ore, (1089 nelle prime classi)
corrispondente a 32 ore settimanali(33 nelle prime). I percorsi di studio hanno la seguente
struttura:
- primo biennio articolato, per ciascun anno, in 660 ore di attività e insegnamenti di istruzione
generale(693 per le prime) e in 396 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo,
finalizzato all’assolvimento dell’obbligo di istruzione e all’acquisizione dei saperi e delle
competenze di indirizzo in funzione orientativa;
- secondo biennio articolato, per ciascun anno, in 495 ore di attività e insegnamenti di
istruzione generale e in 561 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo;
- quinto anno articolato in 495 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e in 561
ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo, per far acquisire allo studente una
conoscenza sistemica della filiera economica di riferimento, idonea anche ad orientare la
prosecuzione degli studi a livello terziario con particolare riguardo all’esercizio delle
professioni tecniche.
A partire dal terzo anno, le aree di indirizzo possono essere
ulteriormente specificate in opzioni per corrispondere alle esigenze
del territorio e ai fabbisogni formativi espressi dal mondo del lavoro
e delle professioni.
Si ricorda che, in seguito alle indicazioni relative al riordino degli
Istituti Secondari e degli Istituti Professionali, ad ogni istituto viene
14
affidato una certa quota di autonomia (20%) e di flessibilità (variabile in base alle annualità).
Gli ambiti di autonomia sono quegli spazi che gli Istituti professionali possono impiegare ( nei
limiti della loro disponibilità di bilancio ) per modificare il quadro orario annuale ( senza
superare, però, il 20% dell’orario) organizzando altre attività. Il limite del 20% viene calcolato
in relazione all’orario complessivo delle lezioni e il loro scopo è quello di arricchire l’offerta
formativa.
Le quote di flessibilità, invece, vengono concesse per soddisfare due esigenze particolari.
Da una parte quella di rispondere a precise richieste del territorio, del mondo del lavoro e
delle professioni e dall’altra parte hanno anche il compito di organizzare un’offerta formativa
che sia in linea con il sistema regionale di istruzione e formazione professionale.
Le quote orarie di flessibilità potranno essere usate nel secondo biennio e al quinto anno
per inserire insegnamenti diversi per completare la programmazione secondo curvature
proprie di indirizzi specifici (OPZIONI). Nel primo biennio la flessibilità può essere finalizzata
per attività di integrazione di percorsi di istruzione e formazione professionale in
collaborazione con gli enti regionali preposti (art. 5, comma 3/b – c del regolamento istituti
professionali).
La quota di autonomia del 20% dei curriculi si può utilizzare sia per potenziare gli
insegnamenti obbligatori con particolare riferimento alle attività di laboratorio, sia per
attivare ulteriori insegnamenti, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti dal
presente piano dell’offerta formativa, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro
famiglie, fermo restando che ciascuna disciplina non può essere decurtata per più del 20%
(art.5 , comma 3/a del regolamento istituti professionali).
Per quanto riguarda gli istituti tecnici, secondo la nuova riforma, essi rappresentano una
nuova identità fondata sulla cultura tecnica e scientifico-tecnologica. I laboratori sono
utilizzati a fini didattici in tutte le discipline, soprattutto nell’area di indirizzo, per un
apprendimento efficace per gli studenti. Sono potenziati stage, tirocini e alternanza scuolalavoro. È rafforzato l’insegnamento dell’inglese con la possibilità, nel quinto anno, di seguire
una disciplina non linguistica insegnata in inglese.
Nel Regolamento sul riordino degli istituti tecnici (emanato con DPR n.88 del 15 marzo
2010 , art.8 comma 3) viene esplicitato il nesso tra l’identità degli Istituti tecnici e gli indirizzi
dell’UE, richiamando la Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio d’Europa del 18
dicembre 2006 sulle “Competenze chiave per l’apprendimento permanente” e la
Raccomandazione del 23 aprile 2008 sulla costituzione del “Quadro europeo delle qualifiche
per l’apprendimento permanente” (EQF). Tale Regolamento definisce la nuova identità:
“L’identità degli istituti tecnici si caratterizza per una solida base culturale di carattere
scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione Europea, costruita attraverso lo
studio, l’approfondimento e l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e
specifico ed è espressa da un limitato numero di ampi indirizzi, correlati a settori
fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese, con l’obiettivo di far acquisire
agli studenti, in relazione all’esercizio di professioni tecniche, i saperi e le competenze
necessari per un rapido inserimento nel mondo del lavoro, per l’accesso all’università e
all’istruzione e formazione tecnica superiore”. Per diventare vere “scuole dell’innovazione”, gli
istituti tecnici sono chiamati ad operare scelte orientate permanentemente al cambiamento e,
allo stesso tempo, a favorire attitudini all’autoapprendimento,al lavoro di gruppo e alla
formazione continua. Nei loro percorsi non può mancare,quindi, una riflessione sulla scienza,
le sue conquiste e i suoi limiti, la sua evoluzione storica, il suo metodo in rapporto alle
tecnologie. In sintesi, occorre valorizzare il metodo scientifico e il sapere tecnologico, che
abituano al rigore, all’onestà intellettuale, alla libertà di pensiero, alla creatività,alla
collaborazione, in quanto valori fondamentali per la costruzione di una società aperta e
15
democratica. Valori che, insieme ai principi ispiratori della Costituzione, stanno alla base della
convivenza civile.”
L’impostazione delle linee guida ha come base il profilo educativo, culturale e
professionale definito dal D.L del 17 ottobre 2005 n.226, allegato A (Norme generali e livelli
essenziali delle prestazioni relative al secondo ciclo): “Esso è finalizzato a:
a) la crescita educativa, culturale e professionale dei giovani, per trasformare la molteplicità
dei saperi in un sapere unitario, dotato di senso, ricco di motivazioni;
b) lo sviluppo dell’autonoma capacità di giudizio;
c) l’esercizio della responsabilità personale e sociale.”
Tali indicazioni devono leggersi come obiettivi trasversali da raggiungersi attraverso
l’apporto di ogni disciplina, come da programmazione Istituto “Pitagora”. Devono anche
essere guida per impostare metodologie che privilegino la didattica di laboratorio (anche per
le discipline di istruzione generali), le esperienze in contesti applicativi, il lavoro per progetti,
un collegamento con il mondo del lavoro e delle professioni (attraverso stage, tirocini,
alternanza scuola-lavoro; come da D.L. n.77 del 15 aprile 2005), l’utilizzo delle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione.
Sulla base delle sue esperienze l’Istituto, con una solida base culturale a carattere
scientifico e tecnologico e delle indicazioni dell’Unione Europea, si è strutturato per
approfondire indirizzi correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo
del Territorio. Il Settore Industriale Tecnologico è strutturato con un’area di istruzione
generale e le aree di indirizzo.
L’area di istruzione generale ha l'obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base,
acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano
l'obbligo di istruzione: asse dei Linguaggi, Matematico, Scientifico-Tecnologico, StoricoSociale.
Le aree di indirizzo hanno l'obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze
teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità
cognitive idonee per risolvere i problemi, sapersi gestire autonomamente in ambiti
caratterizzati da innovazioni continue, assumere progressivamente anche responsabilità per
la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti.
Tali risultati, a conclusione del percorso quinquennale consentono agli studenti di
inserirsi direttamente nel mondo del lavoro, di accedere all'Università, al sistema
dell'istruzione e formazione tecnica superiore nonché ai percorsi di studio e di lavoro previsti
per l'accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia. I
percorsi degli istituti tecnici sono caratterizzati da spazi crescenti di flessibilità, dal primo al
quinto anno, funzionali agli indirizzi, per corrispondere alle esigenze poste dall'innovazione
tecnologica e dai fabbisogni espressi dal mondo del lavoro e delle professioni.
Tutti gli istituti tecnici hanno la durata di cinque anni e sono suddivisi in due bienni e in
un quinto anno, al termine del quale gli studenti sostengono l’Esame di Stato e conseguono il
diploma di istruzione tecnica, utile ai fini della continuazione degli studi in qualunque facoltà
universitaria. Il quinto anno è anche finalizzato ad un migliore raccordo tra la scuola e
l’istruzione superiore e alla preparazione all’inserimento nella vita lavorativa.
La frequenza del primo biennio permette l’assolvimento dell’obbligo di istruzione.
L’articolazione si basa su:
_ un primo biennio caratterizzato per ciascun anno da 660 ore (20 ore settimanali) di attività e
insegnamenti generali comuni e da 396 ore (12 ore settimanali) di attività e insegnamenti
obbligatori di indirizzo;
_ un secondo biennio, articolato per ciascun anno in 495 ore (15 ore settimanali) di attività e
16
insegnamenti generali comuni e 561 ore (17 ore settimanali) di attività e insegnamenti
obbligatori di indirizzo;
_ un quinto anno articolato in 495 ore (15 ore settimanali) di attività e insegnamenti generali e
561 ore (17 ore settimanali) di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo.
Il secondo biennio e l’ultimo anno costituiscono l’articolazione di un complessivo
triennio, nel quale i contenuti scientifici, economico-giuridici e tecnici delle aree di indirizzo
vengono sempre più approfonditi per permettere agli studenti di raggiungere, al quinto anno,
un’adeguata competenza professionale di settore.
A partire dall’anno scolastico 2010-11, è prevista la certificazione dei saperi e delle
competenze al termine del primo biennio. Il modello di certificato è compilato per tutti gli
studenti a conclusione dello scrutinio finale della classe seconda (DM n. 9 del 27-1-2010). La
certificazione dei risultati di apprendimento conseguiti e descritti in termini di competenze ha
lo scopo di “sostenere i processi di apprendimento, di favorire l’orientamento per la
prosecuzione degli studi, di consentire gli eventuali passaggi tra i diversi percorsi e sistemi
formativi e l’inserimento nel mondo del lavoro” (DPR n. 122 del 22 giugno 2009, art.1).
La scuola ha previsto, dall’anno scolastico 2010/2011, ai sensi della Riforma, nell’istituto
professionale, di aggiungere, al monte orario annuale di ciascuna disciplina, quote orarie di
flessibilità ( I biennio 15%, II biennio 35%, 40% monoennio )che sono state utilizzate per le
necessarie “curvature” didattiche programmate dal Collegio dei Docenti.
Nello specifico, per quanto attiene al nostro Istituto, per effetto della eventuale disponibilità di
organico, della flessibilità oraria e della autonomia, sono stati effettuati degli aggiustamenti
orari (INDIRIZZO MAT E PIA _ ARTICOLAZIONE ARTIGIANATO_ Produzioni tessili e sartoriali)
ed erogati insegnamenti aggiuntivi (PIA_ARTICOLAZIONE INDUSTRIA _ PRODUZIONI
CHIMICHE) finalizzati al conseguimento della qualifica triennale, anche in funzione di
progettazioni che attivino raccordi tra percorsi degli Istituti Professionali e Percorsi di
Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), ai sensi dell’articolo 13 del D.L. 31/01/2001 n°7
convertito con modificazioni dalla L.n° 40 del 02/04/2007 e secondo le linee guida dell’intesa
raggiunta nella Conferenza Unificata del 16/12/2010 tra Ministeri dell’Istruzione,
dell’Economia e del Lavoro, le Regioni, l’ANCI e l’UPI.
Conseguentemente l’anno scolastico in corso vede impegnati in prima persona gli
insegnanti, che hanno cominciato a confrontarsi sulle modalità di riorganizzazione della
didattica, verificando la possibilità di procedere ad una prima revisione del Piano dell’Offerta
Formativa nella consapevolezza che l’obiettivo generale della riforma avviata individua,
nell’innalzamento dell’obbligo, uno strumento utile per sostenere il pieno sviluppo culturale e
sociale delle persone, contrastare e prevenire la dispersione scolastica e consentire il successo
formativo di tutti.
In quest’ottica le linee guida in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione,
rappresentano un primo contributo per conseguire gradualmente i seguenti obiettivi: sostenere
l’equilibrata e coerente acquisizione delle competenze descritte nel documento tecnico da parte
dei giovani come profilo di uscita da dieci anni dell’istruzione obbligatoria, affinché l’intero
percorso dell’obbligo di istruzione risulti finalizzato ai risultati di apprendimento e di sviluppo
personale attesi.
17
18
RISORSE
Risorse umane
L’utenza dell’ I.S.I.S. è costituita prevalentemente dalla cittadina Policoro e dai paesi limitrofi.
In generale, l’utenza risulta eterogenea per condizioni sociali ed economiche, per istruzione e
cultura, per costumi e valori. Nell’anno scolastico 2015/16, relativamente agli alunni iscritti e
frequentanti, si ha il seguente prospetto .
DENOMINAZIONE
SCUOLA
ORDINE DI SCUOLA (indirizzi ed
articolazioni)
NUMERO
DI CLASSI
NUMERO
DI
ALUNNI
5
102
3
54
10
225
5
107
5
88
2
36
30
612
 IPSIA_ Settore industria e artigianato
Produzioni industriali e artigianali
 Articolazione Artigianato _ Opzione
Produzioni tessili e sartoriali
Produzioni industriali e artigianali
 Articolazione Industria _ Produzioni
Chimiche
Manutenzione e assistenza tecnica
ISTITUTO STATALE
D’ISTRUZIONE
SUPERIORE “P I T A G O
R A” - POLICORO
 Opzione Apparati, impianti e servizi
tecnici industriali e civili _ Curvatura
Elettrico-Elettronico
 ITIS_ Settore Tecnologico
Elettronica ed Elettrotecnica
 Articolazione “Elettronica”
Meccanica, Meccatronica ed Energia
 Articolazione “Meccanica e
Meccatronica”
Chimica, materiali e biotecnologie
 Articolazione “Chimica e materiali”
Tot.
19
Disciplina
Chimica (A013)
Discipline economiche
Aziendali (A017)
Discipline giuridiche ed
economiche (A019)
Discipline Meccaniche (A020)
Disegno e storia del costume
(A024)
ORGANICO DOCENTI
n. docenti +
Organico
dell’autonomia
n. ore
5
1 +1
18+18+18+7+4
4+6 (AD03)
2 +3
18 + 6
4
1
18+18+18+19
18
4
18+18+12(pt)+12
3
7
2 +1
7
2 +1
1
18+19+19
9 (pt)+12(pt)+18+18+18+18+3
18+12
18+18+18+18+18+6+10
18+18
9
1 +1
18
10
5 +1
18+18+18+18+18+18+18+18+18+18
18+18+18+18+18
2
18+20
1
6h
2
1
24+19
18
5+1
19+19+19+18+9
4
UFF.TEC+18+18+9
4
12 + 2
86 + 11
15+10+4+1
18x10+9x2
Educazione fisica A(029)
Elettronica A(034)
Elettrotecnica A(035)
Fisica A(038)
Matematica A(047)
Scienze A(060)
Tecnologie applicate ai materiali e
ai proc. produttivi tessili, Abb.
A (070)
Tecnologia e tecn. rappr. grafica
A(071)
Materie letterarie A(050)
Lingua e civiltà straniera inglese
A(346)
Esercitazione Abbigliamento e
Moda C(070)
Laboratorio di Informatica
Industriale C(310)
Laboratorio di Chimica C(240)
Laboratorio di Elettronica C
(260)
Laboratorio di Elettrotecnica C
(270)
Laboratorio di Meccanica C(320)
RReligione
Sostegno
Totale docenti
20
ORGANICO PERSONALE A.T.A.
QUALIFICA
NUMERO
Collaboratore scolastico
Assistenti amministrativi
Assistenti tecnici
DSGA
11
6
7
1
Totale personale ATA
25
ORGANICO POTENZIATO (L. 107/1025 Comma 7)
La legge 107/15 ha introdotto la dotazione organica in oggetto, finalizzata alla piena
attuazione dell'autonomia scolastica di cui all'articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59 e
successive modifiche. L'organico aggiuntivo è stato assegnato per la programmazione di
interventi mirati al miglioramento dell' offerta formativa. Pertanto, tale organico aggiuntivo
deve rispondere agli obiettivi di qualificazione del servizio scolastico previsti dalla L.I07
commi 7 e 85 e confluirà nel più ampio organico dell'autonomia, da definirsi, poi, con apposito
Decreto Interministeriale ai sensi del comma 64 della L 107/2015. Sulla base delle criticità
individuate nel RAV, si erano individuate le seguenti scelte per l’organico di potenziamento
per il raggiungimento delle priorità di intervento:
OBIETTIVO 1
Potenziamento delle competenze matematico logiche e scientifiche
CAMPI DI POTENZIAMENTO
POTENZIAMENTO
LABORATORIALE (campi “h “,”i”
,”o”).
POTENZIAMENTO UMANISTICO
(campi “l “,”r”).
OBIETTIVI FORMATIVI
Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con
particolare riguardo al pensiero computazionale,
all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei
media nonché alla produzione e ai legami con il mondo
del lavoro.
Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle
attività di laboratorio.
Incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo
ciclo di istruzione.
OBIETTIVO 2
Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica,di
ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche
informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e
21
POTENZIAMENTO LINGUISTICO
(campi “a“,”r”).
POTENZIAMENTO SCIENTIFICO
(campi “a“,”r”).
del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi
speciali attraverso percorsi individualizzati e
personalizzati anche con il supporto e la collaborazione
dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e
delle associazioni di settore.
Alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come
lingua seconda attraverso percorsi e laboratori per
studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da
organizzare anche in
Collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con
l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei
mediatori culturali.
OBIETTIVO 3
Valorizzazione e potenziamento delle competenze
linguistiche, con particolare riferimento all'italiano
nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione
europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia
Content language integrated learning.
Alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come
lingua seconda attraverso percorsi e laboratori per
studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da
organizzare anche in
collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con
l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei
mediatori culturali.
OBIETTIVO 4
Potenziamento delle competenze matematico-logiche e
scientifiche.
In particolare si erano richieste le seguenti classi di concorso congruenti con le aree di
potenziamento indicate sopra e con le priorità e i traguardi evidenziati nel RAV:
Classe di concorso
n. Unità
A035
A034
A020
A013
A042
A050
A038
A047
1
1
1
1
1
1
1
1
22
FABBISOGNO DI ORGANICO
In riferimento alle sezioni “L’organico dell’autonomia” e “Reti di scuole e collaborazioni
esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015, l’Istituto ISIS “Pitagora”-Policoro
richiede
a. posti comuni e di sostegno
Classe
di a.s. 2016-17
concorso/so
stegno
a.s. 2017-18
a.s. 2018-19
AD03
2
2
2
Motivazione: indicare il piano
delle classi previste e le loro
caratteristiche
In Istituto, come evidenziato nel
PAI, sono presenti allievi affetti
da
gravi
patologie
con
atteggiamenti
violenti
autolesionisti e lesionisti nei
confronti
degli
altri.
Ciò
inevitabilmente condiziona la
ripartizione
delle
ore
di
sostegno e dei docenti di
sostegno, tutti coinvolti in una
turnazione
nei
confronti
dell’assistenza agli allievi citati
con conseguente sofferenza sia
da parte dei docenti che degli
altri allievi diversabili che, in
alcune
occasioni,
vengono
privati dell’adeguato supporto
di cui avevano bisogno
b. Posti per il potenziamento
Tipologia (es classe di concorso n. docenti
scuola secondaria, sostegno…)
A035
2
A034
2
A020
1
A013
1
A042
1
A050
1
A038
1
Motivazione
Due docenti in più nelle discipline professionalizzanti per
migliorare il successo formativo dei diplomati.
Due docenti in più nelle discipline professionalizzanti per
migliorare il successo formativo dei diplomati.
Una unità in più nelle discipline professionalizzanti per migliorare
il successo formativo dei diplomati.
Una unità in più nelle discipline professionalizzanti per migliorare
il successo formativo dei diplomati.
Una unità della classe di concorso Informatica, che non è presente
all’interno dell’Istituto, sarebbe fondamentale non solo per la
didattica, ma anche per gestire e/o migliorare la rete interna
dell’Istituto e l’utilizzo delle nuove tecnologie.
Considerate le caratteristiche e le peculiarità della scuola
(dispersione scolastica, elevato numero di abbandono e presenza di
alunni stranieri), è importante una unità afferente alla classe di
concorso A050 Italiano.
Considerate le caratteristiche e le peculiarità della scuola, è
importante una unità afferente alla classe di concorso A038 perché
la disciplina si presta bene come strumento di approccio alle
discipline professionalizzanti.
23
A047
1
C 270
1
A346
1
Considerate le caratteristiche e le peculiarità della scuola è
importante avere due docenti afferenti alla classe di concorso A047
Matematica perché la Disciplina è strumento di approccio
principale alle discipline tecniche professionalizzanti e anche alla
luce dei risultati nelle prove standardizzate nazionali.
Una unità in più nelle discipline professionalizzanti per migliorare
il successo formativo dei diplomati e anche perché il laboratorio è
visto come terreno privilegiato per costruire abilità sperimentali e
capacità di ragionamento.
Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con
particolare alla lingua inglese.
c. Posti per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nel rispetto di quanto stabilito
dal comma 14 dell’art. 1, legge 107/2015.
Tipologia
Assistente amministrativo
n.
Collaboratore scolastico
3
[Per quanto riguarda l’organico ATA si noti che 3
collaboratori scolastici, per problemi fisici, sono stati
dichiarati inabili ai lavori di pulizia, per cui il D.S., vista
la sofferenza degli altri collaboratori scolastici per il
carico di lavoro aumentato, per sopperire alla
situazione creatasi, ha richiesto già all’USR, ulteriori
unità per evitare anche problemi di igiene e pulizia
dell’istituto.]
Assistente tecnico e relativo profilo (solo 3
scuole superiori)
(1 Assistente per il laboratorio di Informatica + 1 per il
laboratorio di Meccanica + 1 per il laboratorio della
Moda in quanto i laboratori di Informatica e Meccanica
sono in sofferenza e per il laboratorio della Moda,
attualmente non c’è nessun assistente).
24
 Risorse strutturali
L’edificio dell’Istituto, risalente agli anni ’70, ha subito lavori di adeguamento alla
normativa antisismica e alle barriere architettoniche ed è dotato di spazi e locali sicuri e
idonei all’accoglienza quotidiana degli studenti e allo svolgimento delle attività educative e
didattiche.
Un ampio spazio circonda l’Istituto che dispone di un vasto parcheggio interno, a cui si
aggiunge un parcheggio esterno per auto, antistante il plesso scolastico. È facilmente
raggiungibile con i mezzi di trasporto pubblico.
Le attività laboratoriali previste dal riordino dell’istruzione professionale, si articolano
su di un ampio ventaglio di discipline per cui l’Istituto dispone di un adeguato numero di
laboratori e di aule speciali:
Ufficio di Dirigenza
Uffici di segreteria
Ufficio Tecnico
Laboratorio di Chimica generale
Laboratorio di Processi ed
analisi
Laboratorio Biologia
Laboratorio di Fisica
Laboratorio di Saldatura
Laboratorio di Macchine e
Refrigerazione
Laboratorio Moda
Laboratorio Officina Macchine
Utensili
Laboratorio di Meccanica
Laboratorio di Elettronica e
Sistemi
Laboratorio di Elettrotecnica
Biblioteca
Aula magna
Palestra
Campetto
Laboratori
informatici/multimediale
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Laboratorio
x
informatico/Aula Disegno,
Progettazione
Laboratorio di Impianti elettrici
x
e misure
 Le risorse interne professionali e materiali e loro organizzazione
Le risorse disponibili nella scuola sono interne, umane e materiali, e
concorrono alla
realizzazione degli obiettivi generali che la scuola intende perseguire.
25
ORGANIGRAMMA: gli Organi Collegiali
Il Collegio dei docenti si articola in Dipartimenti, suddivisi per
aree
(area Umanistica, area Fisico-Matematica, area scientifica, area
Elettrico-Elettronica-Tecnologica,
area
Meccanica,
ecc.)
e
Commissioni (orientamento, valutazione, gruppo H ristretto, POF, viaggi), presiedute da un
Coordinatore. La partecipazione alle riunioni delle Commissioni e dei Dipartimenti è
obbligatoria.
Le funzioni che le articolazioni del Collegio svolgono sono:
- elaborare e aggiornare il POF in sinergia con la relativa Funzione Strumentale;
- predisporre le linee guida per la programmazione scolastica ed extrascolastica;
- stabilire gli standard minimi (in termini di contenuti e competenze) comuni a tutte le classi
parallele;
- proporre acquisti di sussidi didattici;
- proporre attività di aggiornamento;
- proporre attività e progetti integrativi.
Il Consiglio di Istituto è un organo collegiale (D.P.R. 416/1974) e si occupa della
gestione e dell'amministrazione trasparente degli istituti
scolastici pubblici e parificati statali italiani. Tale organo
elabora e adotta atti di carattere generale che attengono
all'impiego delle risorse finanziarie erogate dallo Stato, dagli
Enti
pubblici e privati. In esso sono presenti:
- rappresentanti degli studenti;
- rappresentanti degli insegnanti;
- rappresentanti dei genitori;
- rappresentanti del personale ATA.
Il Dirigente Scolastico ne fa parte come membro di diritto. Il D.S. è promotore e garante
delle attività dell'Istituto. È il responsabile della scuola, la organizza e la controlla, è un
pubblico ufficiale. La Presidenza del Consiglio d'Istituto spetta ad un genitore eletto da tutte le
componenti ed avviene con votazione segreta.
Il Consiglio, elegge, tra i suoi componenti la Giunta Esecutiva, presieduta dal Dirigente
26
Scolastico. Essa ha di norma il compito di preparare i lavori del Consiglio e di curare la
corretta esecuzione delle delibere del Consiglio stesso. Ai componenti del Consiglio non spetta
alcun compenso a nessun titolo.
I Consigli di Classe sono convocati dal Dirigente Scolastico di propria iniziativa o su
richiesta dei suoi membri. Il Consiglio di Classe si riunisce, presieduto dal Dirigente
Scolastico o dal Docente nominato Coordinatore di classe.
Fanno parte del Consiglio di classe:
- il Dirigente Scolastico;
- due rappresentanti dei genitori;
- due rappresentanti degli alunni
- i docenti della classe.
Il Collegio docenti del 05.10.2015 ha deliberato, per l’a.s. 2015/16 la formazione dei
seguenti organi:
Comitato di Valutazione composto dai proff.: proff. Prete Pasquale, Vitelli Vitelli (risultano
eletti nel Collegio docenti del 05/10/2015), Celano Rosina (nel Consiglio di Istituto del
24/11/2015), dal genitore Vallinoto Vincenzo, dall’allievo Olivelli Orlando.
Commissione Revisione POF composta dal D.S. e dai proff.: Antonio Filippo, Giuseppe
Lomonaco, Gallo Augusta, Ditaranto Maria, Corbo Gaetana, Scardino Giuseppe.
Commissione Revisione Regolamento di Istituto composta dal D.S. e dai proff.: Antonio
Filippo, Giuseppe Lomonaco, Gallo Augusta, Di Taranto Maria, Corbo Gaetana, Scardino
Giuseppe, Pugliese Giuseppe.
Commissione Orientamento composta dai proff. Corbo Gaetana, Scardino Giuseppe, Filippo
Antonio Vito, Giuseppe Lomonaco, Gallo Augusta, Vitelli Vincenzo, Zaccone Caterina, Delli
Veneri Raffaella, Gorgoglione Giovanna, Buonfiglio Donato, Rucireta Nunzia.
Nucleo di autovalutazione d’Istituto composto dal D.S. e dai proff.: Antonio Filippo, Gallo
Augusta, Ditaranto Maria, Corbo Gaetana, Scardino Giuseppe.
Funzioni strumentali: Area 1 (Gestione del POF) prof.ssa Gallo Augusta, Area 2
(Sostegno Al lavoro dei docenti) prof.ssa Ditaranto Maria, Area 3 (Interventi e servizi per gli
studenti) prof.ssa Corbo Gaetana, Area 4 (Orien. In ing. e Innovazione) prof. Scardino
Giuseppe.
Commissione Viaggi composta dai proff: Gaetana Corbo, Giovanni Dimatteo, Stigliano Silvia,
Lomonaco Giuseppe,Masini Antonietta, Filippo Antonio, Buonfiglio Donato, Gorgoglione
Giovanna, Rucireta Annunziata, Vitelli Vincenzo, Zaccone Caterina.
Commissione Tecnica composta dai proff.: Lomonaco Giuseppe, Fattorini Riccardo, Lapolla
Salvatore; all’occorrenza partecipano anche i singoli Responsabili di Laboratorio.
Responsabile del sito dell’Istituto: prof. Scardino Giuseppe.
Educazione ambientale – Educazione alla salute composta dalla prof: Cannalire Rosaria,
Sostegno alunni stranieri referente la prof.ssa Gatto Maria Domenica.
Biblioteca referenti i proff. Latronico Antonietta, Delli Veneri Anna Maria
Consigliera di parità referente la prof.ssa Gatto Maria Domenica.
Commissione per l’orario composta dai proff.: Palmieri Giovanni, Lomonaco Giuseppe.
Organo di Garanzia composta dai proff.: Gatto Maria Domenica, Di Taranto Maria, Gargano
Vita
Commissione elettorale composta da: Lomonaco Giuseppe, Zaccone Caterina, Latella
Francesco.
27
 Coordinatori – Referenti dei Consigli di Classe
I docenti coordinatori sono incaricati di controllare le assenze degli alunni delle rispettive
classi, di segnalare casi anomali alla presidenza, di curare i rapporti con gli altri docenti della
classe, con gli studenti e con le loro famiglie.
 L’utenza dell’Istituto: gli studenti e la loro provenienza
Gli studenti sono la componente fondamentale della scuola.
La loro partecipazione alla vita scolastica è mediata dalla
figura dei rappresentanti di classe, cioè dei due studenti che ogni
anno ciascuna classe elegge quali rappresentanti. Il
rappresentante di classe deve informarsi su ciò che avviene nella
scuola, partecipare alle riunioni cui è convocato, organizzare
l'assemblea di classe, informare i compagni su quanto emerso
nelle varie riunioni, raccogliere dai compagni proposte e
osservazioni, coordinare l'organizzazione delle iniziative, intervenire nei Consigli di classe
facendosi portavoce dei compagni.
All'inizio di ogni anno scolastico si effettua l'elezione di quattro studenti rappresentanti
d'istituto, che hanno il compito di coordinare le attività studentesche che coinvolgono l'intera
scuola e partecipano al Consiglio d'Istituto. I delegati di classe e i rappresentanti d'istituto,
quando necessario, si riuniscono in un'assemblea, l'assemblea dei delegati degli studenti, nella
quale possono essere espresse esigenze, formulate proposte, organizzate iniziative. Vengono
assistiti da un docente che è la funzione strumentale interventi a sostegno agli alunni.
 Caratteristiche della popolazione scolastica
Nell’anno scolastico 2015/16 l’ISIS “Pitagora” di Policoro, è frequentato da n.642 alunni
provenienti , in buona parte dai paesi limitrofi e perciò soggetti a pendolarismo Di seguito
viene riportata la percentuale delle provenienze.
Sede di Policoro
Località di Provenienza
Policoro
Nova Siri
Scanzano Jonico
Rotondella
Rocca Imperiale
Bernalda
Montalbano Jonico
Senise
Pisticci
Tursi
Valsinni
Colobraro
Sant'Arcangelo
Altri paesi
%
34,26
12,68
12,60
7,18
5,00
4,50
4,08
3,42
2,93
2,93
1,80
1,5
1,5
5,62
In “Altri Paesi” sono compresi paesi del Territorio circostante: Aliano, Amendolara,
Bernalda, Canna, Castronuovo S.A., Chiaromonte, Craco, Ferrandina, Montalbano Jonico,
28
Montegiordano, Morano Calabro, Nemoli , Nocara, Noepoli, Roseto Capo Spulico, San Giorgio
Lucano , Terranova del Pollino, Trebisacce Carbone Chiaromonte , San Paolo Albanese.
Priorità, traguardi ed obiettivi
Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel
Rapporto di Autovalutazione (RAV), presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo:
http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/MTRI02000A/pitagora
In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera
l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale,
gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi
organizzativi e didattici messi in atto.
Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli
elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve
periodo.
Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:
1) Esiti degli studenti (Risultati scolastici _ Ridurre la concentrazione degli abbandoni
nelle classi del primo biennio, Ridurre il numero di allievi con giudizio sospeso,
Aumentare il numero di alunni ammessi alla classe successiva, Migliorare il successo
formativo dei diplomati; Risultati nelle prove standardizzate nazionali _ Colmare il gap
formativo delle prove INVALSI di Italiano e Matematica rispetto ad istituti con lo stesso
ESCS; Competenze chiave e di cittadinanza _ Infondere negli studenti il rispetto delle
regole, lo sviluppo del senso di legalità e di responsabilità; Risultati a distanza _
Monitoraggio sistematico dei risultati degli studenti nei successivi percorsi di studio e
il loro inserimento nel mercato del lavoro)
2) Area di processo (Curriculo, progettazione e valutazione , Continuità e orientamento;
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie)
I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:
1) Abbattere di almeno u n punto percentuale gli abbandoni nelle classi del primo
biennio; Portare gli studenti al raggiungimento del successo formativo, riducendo i casi
di giudizio sospeso soprattutto nelle classi del secondo biennio; Ridurre lo scarto tra la
percentuale degli ammessi alle classi successive e quella del benchmark di riferimento
provinciale/regionale/nazionale; Aumentare la votazione conseguita all’esame di stato,
riducendo i “60” e aumentando le fasce di voto superiori.
2) Ridurre di almeno 3 punti il gap formativo, sia in Italiano che in Matematica
3) Coinvolgere maggiormente i genitori nel processo di acquisizione delle competenze di
cittadinanza;
29
4) In tre anni realizzare una banca dati con la situazione lavorativa o di prosecuzione negli
studi di tutti i diplomati;
e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
il gap formativo dell’Istituto nelle prove INVALSI di Italiano e di Matematica è l’esito negativo
maggiormente evidenziato nel RAV, anche determinato in buona parte da fattori
extracurriculari quali la scarsa partecipazione degli studenti. Esso richiede un forte impegno
di rimotivazione e una rivisitazione dell’approccio didattico alle prove da parte delle
discipline interessate. Gli abbandoni nelle classi del primo biennio, al di sopra della media
nazionale e regionale, rappresentano una criticità che fa emergere un serio pericolo per il
successo formativo di questi studenti usufruenti dell’offerta formativa dell’Istituto, la quale
richiede una rivisitazione dell’approccio didattico (ma anche orientativo e motivazionale)
programmato in quelle classi. Si ritiene prioritario all’interno dell’Istituto condividere il senso
ed il significato della valutazione del comportamento anche con i genitori e seguire i nostri
allievi nelle loro scelte future, dopo il diploma, è importantissimo ai sensi della valutazione
della nostra scuola.
Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei
traguardi sono:
1) Elaborare il curriculo ed inserire nella programmazione una valutazione comune
basata su prove strutturate per classi parallele; Inserire nella progettazione del
curriculo per competenze prove di valutazione autentica e/o rubriche di valutazione;
2) Prevedere l’incontro tra insegnanti di ordini di scuola diversi per parlare dello sviluppo
verticale del curriculo e della formazione delle classi; Prevedere incontri tra mondo
universitario, famiglie e scuola per analisi e monitoraggio di dati sull’andamento degli
studi universitari degli studenti diplomati;
3) Incentivare la partecipazione delle famiglie alle attività della scuola, in particolare
nell’ambito dei progetti e dell’orientamento; Migliorare i rapporti con il territorio e le
amministrazioni comunali, creando una rete di relazioni ed occasioni di collaborazione.
e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
gli obiettivi di processo da acquisire nel breve periodo per il raggiungimento delle priorità
strategiche prefissate sono stati individuati tra le pratiche educative e didattiche ( tenendo
conto delle principali criticità ivi emerse) perché si ritiene che l’azione su tali pratiche
determini in modo diretto i cambiamenti richiesti e previsti dalle suddette priorità. Stabilire
linee programmatiche e criteri di valutazione comuni per classi parallele in sede di
Dipartimenti Disciplinari, favorisce la cooperazione tra Docenti e riduce la variabilità tra classi
parallele, grazie alla progettazione e alla realizzazione di moduli d’apprendimento comuni e a
valutazioni omogenee. Un corretto orientamento in entrata in favore degli alunni della Scuola
Secondaria di 1° grado , porta ad una scelta consapevole della Scuola Superiore da
frequentare. Ciò potrebbe contribuire ad avere alunni con una preparazione di base più solida
e quindi a migliorare la performance nelle prove standardizzate nazionali, oltre a favorire il
30
raggiungimento del successo formativo. Inoltre coinvolgere attivamente le famiglie (
partecipazione a progetti, etc), sviluppare relazioni forti tra scuola e territorio
(amministrazioni comunali, agenzie culturali, settore produttivo), renderanno l’attività
scolastica dinamica e concreta, motivando gli allievi al senso di appartenenza e
consapevolezza del fatto che la scuola è un laboratorio di vita reale, che prepara ad affrontare
la realtà adulta cui essi vanno incontro.
 Area della Didattica
Da tre anni la nostra scuola ha aderito al progetto “Book in Progress”che rappresenta
un nuovo modo di fare scuola, di organizzare le lezioni e l'insegnamento. Il progetto
prevede la produzione in versione cartacea e digitale di libri di testo da parte di 300 docenti
della rete nazionale che si è creata, rete che ogni anno si arricchisce di nuove collaborazioni.
La struttura del “Book in Progress” consente la creazione di un prodotto flessibile,
aggiornabile di anno in anno, che varia i contenuti da
trasmettere sulla base delle esigenze didattiche, formative e
degli apprendimenti degli allievi, e degli stimoli provenienti dal
territorio. I ragazzi utilizzano i netbook con le copie digitali del “book in progress” e con i
learning object. La versione digitale del book in progress è prodotta con software
proprietario (Articulate) e prevede la fruizione dei contenuti in modo interattivo,
simulazioni, video e test per l’autoverifica. I cambiamenti nella didattica sono fondamentali
e l’alunno è posto al centro del processo di apprendimento.
Il “Book in Progress” nasce quattro anni fa da un’idea rivoluzionaria del D.S. Salvatore
Giuliano dell' ITIS “Maiorana” di Brindisi e concretizza un modo
nuovo di fare scuola, di organizzare le lezioni e l'insegnamento e
nasce da un’esigenza di natura didattica, consistente nel fornire ai
nostri alunni informazioni più familiari e, quindi, più facili da
apprendere, perché scritti dai loro professori con un linguaggio a
loro più vicino.
Oltre l’aspetto didattico il progetto permette alle famiglie di
risparmiare sul costo dei libri in quanto i libri sono sostituiti dalle
dispense scritte dai professori con un linguaggio più vicino agli
studenti per fornire ad essi informazioni più familiari e, quindi, più facili da apprendere.
_ Utilizzo del “Registro Elettronico”. Questo mezzo di comunicazione consente alle famiglie e
agli alunni di conoscere in tempo reale l´andamento scolastico di ogni singolo alunno, nel
completo rispetto della privacy. Tale servizio permette il monitoraggio e il controllo delle
assenze, degli ingressi posticipati e delle uscite anticipate tramite SMS
telefonici e la consultazione del registro elettronico dei voti riportati
dagli alunni nelle varie discipline e delle comunicazioni scuola famiglia. Agli alunni del biennio e del terzo anno e a tutti i genitori
(anche del secondo biennio e del quinto anno) viene distribuito un
codice utente ed una password strettamente personale che consente
l'accesso ai soli dati dell'interessato.
31
 LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICO- EDUCATIVA
“ Ciascuno cresce solo se sognato”
C'è chi insegna
guidando gli altri come cavalli
passo per passo:
forse c'è chi si sente soddisfatto
così guidato.
C'è chi insegna lodando
quanto trova di buono e divertendo:
c'è pure chi si sente soddisfatto
essendo incoraggiato.
C'è pure chi educa, senza nascondere
l'assurdo ch'è nel mondo, aperto ad ogni sviluppo, ma cercando
d'essere franco all'altro come a sé,
sognando gli altri come ora non sono:
ciascuno cresce solo se sognato. _ Danilo Dolci
Finalità e obiettivi generali
Partendo dal presupposto che la scuola mira alla formazione dell’uomo e del cittadino,
tenendo conto delle fondamentali esigenze di sviluppo della personalità dell’alunno, la scuola
secondaria superiore si propone le seguenti finalità:
Garantire pari opportunità a tutti gli alunni;
Educare alla convivenza civile e democratica;
Innalzare il livello culturale dando ampio spazio alle aree formative;
Migliorare la preparazione di base;
Ampliare l’offerta formativa;
Evitare la dispersione scolastica;
Sviluppare la qualità della professione;
Promuovere l’innovazione tecnologica;
Prevenire l’abbandono;
Valorizzare le risorse dei giovani;
Valorizzare le diversità;
Promuovere le potenzialità di ciascuno;
Curare l’apprendimento delle lingue comunitarie.
I Dipartimenti, organizzati per discipline, stabiliscono gli obiettivi specifici per le aree
disciplinari e concordano gli obiettivi trasversali cognitivi e comportamentali.
Secondo il regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di
istruzione (D.M. 22/08/2007), le competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine
dell’istruzione obbligatoria sono :
1. Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento individuando, scegliendo
ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione, anche in
funzione dei tempi disponibili e del proprio metodo di studio e di lavoro.
2. Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività
di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per darsi obiettivi significativi e
realistici. Questo richiede la capacità di individuare priorità, valutare i vincoli e le
possibilità esistenti, definire strategie di azione, fare progetti e verificare risultati.
3. Comunicare: comprendere messaggi di genere e complessità diversi nelle varie forme
32
comunicative e comunicando utilizzando i diversi linguaggi.
4. Collaborare e partecipare: interagire con gli altri comprendendone i diversi punti di
vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità,
contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive,
nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.
5. Agire in modo autonomo e responsabile: agire in modo autonomo e responsabile,
sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo
interno i propri diritti e bisogni, riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità
comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.
6. Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche, costruendo e verificando
ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando dati,
proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi
delle diverse discipline.
7. Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando
argomenti coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi,
anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo,
cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed
incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica, in modo da poter affrontare
la complessità del vivere nella società globale del nostro tempo.
8. Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente
l’informazione ricevuta valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo tra fatti ed
opinioni.
Gli studenti in obbligo di istruzione devono acquisire le suddette competenze chiave
attraverso le conoscenze di base ricondotte agli assi culturali di seguito indicati:
1. Asse dei linguaggi: prevede la conoscenza della lingua italiana e di almeno una lingua
comunitaria, la capacità di fruire del patrimonio artistico e letterario e l’utilizzo delle
tecnologie della comunicazione e dell’informazione.
2. Asse matematico: riguarda la capacità di utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo
aritmetico ed algebrico, di individuare e risolvere problemi, di analizzare dati e
interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti.
3. Asse scientifico-tecnologico: riguarda metodi, concetti e atteggiamenti finalizzati a
osservare e comprendere il mondo naturale e quello delle attività umane. In questo
campo assume particolare rilievo l’apprendimento incentrato sull’esperienza e
l’attività di laboratorio.
4. Asse storico-sociale: riguarda la capacità di percepire gli eventi storici a livello locale,
nazionale europeo e mondiale, cogliendone la connessione con i fenomeni sociali ed
economici, l’esercizio della partecipazione responsabile alla vita sociale nel rispetto dei
valori dell’inclusione e della partecipazione.
Per gli indirizzi del Profilo A e B, la Scuola intendono realizzare i seguenti:
Obiettivi Educativi
 Conoscere i diritti e i doveri e il principio di uguaglianza.
 Accogliere la diversità di opinioni quale momento di arricchimento dei valori comuni.
 Accogliere la diversità etnica, religiosa e culturale.
 Essere solidali con l’altro, specie se svantaggiato.
 Rispettare se stesso, gli altri, le istituzioni e in generale l’ambiente scolastico e non in cui si
vive.
 Agire sempre nel rispetto della dignità umana e della diversità, secondo i principi e i valori
della nostra società e delle leggi che la regolamentano.
33
 Partecipare attivamente e costantemente al dialogo educativo per contribuire a realizzare
gli obiettivi formativi della scuola.
Obiettivi Didattici
 Comunicare efficacemente e correttamente nella lingua italiana.
 Saper cogliere messaggi nella lingua straniera oggetto di studio.
 Comprendere, analizzare e sintetizzare un testo letterario e tecnico-scientifico.
 Sapere utilizzare i linguaggi e gli strumenti informatici.
 Saper lavorare autonomamente e in gruppo.
 Acquisire un metodo di studio.
 Avere capacità di analisi e sintesi per arrivare a decisioni consapevoli.
Obiettivi Professionali
 Cogliere i nuclei concettuali dei fondamenti scientifici e tecnologici per applicare le
conoscenze alle situazioni produttive.
 Conoscere le norme specifiche relative al settore professionale di riferimento.
 Possedere capacità progettuale nei vari settori.
 Padroneggiare l’uso degli strumenti, delle procedure e dei processi.
 Programmazione dei Consigli di Classe
La programmazione del Consiglio di Classe indica il percorso della classe per l’intero
anno scolastico in riferimento:
 alla situazione di partenza ;
 al saldo del debito scolastico;
 agli obiettivi educativi e cognitivi generali;
 ai contenuti disciplinari ed interdisciplinari;
 alle attività di recupero o approfondimento da svolgere in orario sia curricolare, sia
extracurricolare;
 alle attività integrative (visite guidate,viaggi d’istruzione, attività sportive, cineforum,
partecipazione a concorsi e a manifestazioni, attività di orientamento);
 alle metodologie e strategie didattiche;
 alle attrezzature e strumenti didattici da proporre e da utilizzare;
 alle modalità di verifica del livello di apprendimento;
 ai criteri di valutazione;
 ai rapporti con le famiglie;
 alla simulazione della terza prova e del colloquio per le classi terminali.
I Consigli di Classe si riuniscono per la programmazione, la progettazione e la verifica
degli obiettivi, secondo il Piano delle Attività della scuola. Sono presieduti dal Dirigente
Scolastico o dal Docente Coordinatore. La verbalizzazione è affidata al Segretario del
Consiglio. Ciascun Consiglio di Classe provvede alla compilazione delle pagelle a scadenza
Trimestrale e infrapentamestrale e un’apposita scheda relativa ai debiti scolastici da inviare
alle famiglie degli interessati al termine degli scrutini intermedi e finali.
 Programmazione per disciplina
Sulla base dei criteri stabiliti dal Collegio docenti, degli obiettivi individuati dai
Dipartimenti e dai Consigli di Classe, i docenti predispongono il piano annuale della
programmazione per disciplina. Esso contiene le caratteristiche fondamentali e le linee
educative e metodologiche del POF, adeguate alle specifiche esigenze della disciplina, nel
rispetto del principio costituzionale della libertà di insegnamento nell’ambito della collegialità
34
ed unitarietà del processo formativo, in particolare:
 le attività d’accoglienza;
 analisi della situazione di partenza e dei livelli iniziali della classe;
 gli obiettivi disciplinari: in termini di conoscenze, competenze e abilità;
 i contenuti disciplinari organizzati per in moduli e unità didattiche con l’individuazione
dei tempi di svolgimento.
 le attività di recupero e/o sostegno che si intendono attivare per colmare le lacune
rilevate, in orario curricolare ed extracurricolare.
 le attività integrative riportate nella programmazione del Consiglio di Classe.;
 le strategie didattiche da attivare e gli strumenti da utilizzare per il perseguimento degli
obiettivi e delle finalità programmati ;
 le modalità di verifica e criteri di valutazione del livello di apprendimento;
 il riferimento ai rapporti con le famiglie.
 Insegnamento “Cittadinanza e Costituzione”
In ottemperanza alle indicazioni della legge n.169/2008, dei Regolamenti attuativi della
Riforma del Sistema scolastico, nonché della CM n.86 del 27 ottobre 2010 sull’”Attuazione
dell’art.1 della legge 30 ottobre 2008”, l’Istituto “Pitagora” promuove a partire dalle classi
prime il seguente piano educativo-didattico:
Obiettivi trasversali di ogni consiglio di classe
1. Educare alla legalità e alla coesione sociale
2. Insegnare la dimensione di appartenenza nazionale ed europea
3. Sottolineare i diritti umani, il rispetto delle diversità, il favorire pari opportunità e dialogo
interculturale
4. Educare all’etica della responsabilità individuale e sociale
5. Sottolineare i valori del volontariato e della solidarietà, della sicurezza, del rispetto del
patrimonio artistico e ambientale
Tali obiettivi sono da intendersi come trasversali ad ogni disciplina; concorrono al loro
attuarsi anche le iniziative che l’Istituto organizza per l’ampliamento dell’offerta formativa,
con un’esperienza ormai consolidata negli anni.
Le finalità e le scelte educative della nostra Istituzione si ispirano agli artt. 3, 33 e 34
della Costituzione Italiana, pertanto si attengono ai seguenti principi:
- Consolidare la funzione della scuola come sede privilegiata della formazione della persona
e del cittadino;
- Promuovere comportamenti responsabili;
- Sviluppare la disposizione ad un’armonica convivenza con gli altri attraverso l’educazione
al confronto ed al rispetto delle opinioni;
- Favorire la crescita educativa nel riconoscimento della centralità della persona;
- Valorizzare le diversità nel riconoscimento della dignità della persona e del pluralismo,
prestando particolare attenzione all’inserimento degli alunni diversamente abili e degli
alunni extracomunitari;
- Realizzare il diritto ad apprendere;
- Sviluppare metodologie didattiche in grado di rispondere e anticipare i fabbisogni
professionali e di apprendimento degli studenti;
- Favorire il successo formativo, anche attraverso la progettazione di percorsi flessibili;
- Rimotivare e riorientare gli alunni in difficoltà di apprendimento per renderli consapevoli
delle personali attitudini ed inclinazioni.
In particolare si ricordano:
35
 Le iniziative promosse dalla Commissione Accoglienza e Orientamento e dai Consigli di
Classe delle prime, agli inizi di ogni anno scolastico, per favorire l’accettazione dell’altro
e/o del “diverso da sé”, per far nascere un clima di collaborazione e sostegno reciproco.
A questo fine concorrono anche il Gruppo GLH.
 Il perseguimento, in tutte le classi, dei fini di mediazione e gestione pacifica di eventuali
conflitti, la problematizzazione e la valutazione critica di fatti e comportamenti, del
rispetto delle regole sociali e della cura del bene pubblico.
 L’intero Consiglio di Classe lavora perché gli alunni assumino atteggiamenti responsabili
verso la comunità scolastica e sociale, al fine del rispetto dei beni pubblici, dell’imparare
ad assolvere i propri doveri e a conoscere i propri diritti, in collaborazione con tutto il
personale della scuola.
 I docenti tutti, la Presidenza e la Commissione Elettorale contribuiscono a coinvolgere gli
allievi nella partecipazione alle iniziative di democrazia scolastica.
 I Consigli di Classe e la Presidenza promuovono iniziative per condividere con alunni e
genitori il Patto di Corresponsabilità e il Regolamento di Istituto.
 La commissione Educazione all’Ambiente e alla Salute promuove iniziative quali incontri
con associazioni di volontariato, con esperti sul disagio psichico, sulle
tossicodipendenze.
 I docenti di Scienze Motorie e Sportive organizzano ogni anno iniziative sportive (per
classi o per istituto) al fine di educare gli allievi al rispetto delle regole, di se stessi e
degli altri. Sempre all’interno di tale disciplina si colloca l’insegnamento di salute e
benessere attraverso la prevenzione e la sicurezza (norme igienico-sanitarie e
alimentari, principi di prevenzione per la sicurezza personale), cfr. programmazione
come da indicazioni ministeriali.
 Eventuali partecipazioni ad iniziative di cittadinanza promosse dal territorio. In
particolare, come da programmazione nel biennio, l’educazione alla Cittadinanza e alla
Costituzione sarà oggetto di studio specifico nella disciplina di Diritto ed economia.
La valutazione dell’Educazione alla Cittadinanza e alla Costituzione troverà espressione
nel complessivo voto delle discipline dell’area storico-sociale dell’indirizzo ed influirà anche
nella definizione del voto di comportamento (DPR 22/06/2009 n.122, art.7, c.1 e CM n.86 del
27/10/2010 –attuazione art.1 legge 30/10/2008 n.169 dell’insegnamento di Cittadinanza e
Costituzione) per le ricadute che determina sul piano della condotta civico-sociale.
Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza
 Rapporti con il territorio
La scuola realizza progetti sia in ambito curriculare che in ambito extracurriculare, anche
con l’apporto di esperti esterni che, insieme ai docenti, collaborano per la formazione
culturale, professionale ed educativa degli alunni.
La scuola, inoltre, ha rapporti integrati e stipula convenzioni con Enti e strutture
pubbliche: COMUNE di Policoro, ASSOCIAZIONI CULTURALI, ASM SERT, ENEA, SOGIN, CISCO,
AGEFORMA, AGROBIOS, INVALSI, ANSAS, TECNOPARCO, USR BASILICATA, UNIVERSITÀ degli
STUDI di BASILICATA, CSVB-BASILICATA, SCUOLE ELEMENTARI, MEDIE INFERIORI E
SUPERIORI
36
Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, si è cercato, per aderire
all’avviso pubblico per l’acquisizione di manifestazioni di interesse da parte delle istituzioni
scolastiche ed educative per l’individuazione di proposte progettuali relative a laboratori
territoriali per l’occupabilità da realizzare nell’ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale
(PNSD), contatti e supporti con Enti e Associazioni presenti sul Territorio.
Si è costituito un accordo di rete, ad hoc, con capofila il nostro Istituto, cui hanno
aderito sia tutte le scuole (sia pubbliche che private) di Policoro, sia il Comune di Policoro, ITS
Meccatronica “Cuccovillo” di Bari, CPIA di Taranto, CNR – Istituto di Bioscienze e Biorisorse
“Pantanelli - Policoro” – Sede Bari, Università di Bari, FMD – Fondazione Mondo Digitale, CSI Consorzio di Sviluppo Industriale – Matera, Fondazione Zetema, Confederazione Nazionale
dell’Artigianato e della PMI – Matera, Confapi - Associazione delle Piccole e Medie Industrie
della Provincia di Matera, Formapi – Ente di formazione delle Piccole e Medie Industrie della
Provincia di Matera, Openet Technologies SPA – Matera, Cabling srl – Matera, Digimat srl –
Matera, Gemi Elettronica srl - Francavilla in Sinni (Potenza), Circolo velico lucano – Policoro.
Le scuole in rete hanno proposto la creazione e l’integrazione, all’interno dell’istituto
capofila, secondo un approccio atto ad includere le più moderne e innovative tecniche di
apprendimento, di una serie di laboratori didattici da affiancare a quelli convenzionali già
presenti, al fine di stimolare una cultura dell’innovazione diffusa attraverso una nuova
educazione che prepari effettivamente ad affrontare con successo la vita ed il lavoro nel 21°
secolo, conformandosi alle linee guida diffuse dalla Fondazione Mondo Digitale per la Rete
delle Palestre dell’Innovazione.
I laboratori potranno essere utilizzati come incubatori di startup, facilitando
l’imprenditorialità dei giovani, promuovendo pratiche e metodologie didattiche innovative,
basate sulle nuove tecnologie, tali da incidere efficacemente nella lotta alla dispersione ed
all’insuccesso scolastico con obiettivi quali la diffusione di cultura di impresa e promozione
dell’educazione all’imprenditorialità, costruzione di un programma di alternanza scuolalavoro innovativo per il triennio che si raccorda con i percorsi d’aula a monte e con il sistema
delle aziende a valle, apertura scuola al territorio (si identifica nel documento di Unesco
orientato alla costruzione delle learning cities e ne applica le raccomandazioni ).
 Comitato Tecnico Scientifico ed Ufficio Tecnico
Gli Istituti Tecnici e Professionali, in base all’art. 5 comma 3 punto e) del Regolamento ,
possono dotarsi di un Comitato Tecnico Scientifico (CTS) composto da docenti e da esperti del
mondo del lavoro, delle professioni e della Ricerca Scientifica e Tecnologica. Il CTS costituisce
un elemento che può favorire l’innovazione dell’Organizzazione degli Istituti Tecnici e
Professionali; è un organismo con funzioni consultive e propositive per l’organizzazione delle
aree di indirizzo e l’utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità ed è lo strumento per
consolidare i rapporti della scuola con il mondo del lavoro e delle professioni.
Attualmente il nostro Istituto sta lavorando per porre le basi di un CTS capace di
realizzare un ponte tra la scuola ed il Territorio, si prevede di realizzarlo entro giugno 2016.
L’Istituto si avvale, da sempre, di un Ufficio Tecnico che ha il compito di sostenere la
migliore organizzazione e la funzionalità dei laboratori a fini didattici e il loro adeguamento in
relazione alle esigenze poste dall’innovazione tecnologica, nonché per la sicurezza delle
persone e dell’ambiente.
37
ACCORDI DI RETE
È in fase di intenti la costituzione della RETE "Politeion" tra l’ISIS "PITAGORA" DI POLICORO, il
LICEO SCIENTIFICO STATALE " ENRICO FERMI" DI POLICORO, l’ISTITUTO COMPRENSIVO
"DON MILANI" Di POLICORO e l’ISTITUTO COMPRENSIVO "GIOVANNNI PAOLO II" DI
POLICORO con un accordo di rete, di validità triennale rinnovabile. La Rete di Scuole
"Politeion" avrà come obiettivo principale la progettazione e la realizzazione di attività quali
ad esempio:
costruire e sperimentare un sistema integrato e plurale per la definizione di un patto
educativo di corresponsabilità tra le agenzie del territorio che, pur nella peculiarità
degli interventi che le caratterizzano, concorrono all’educazione, alla formazione e, in
generale, allo sviluppo armonico dei giovani, al fine di dare anche un'applicazione
sostanziale e corretta alla normativa vigente (non solo scolastica);
creare un canale costante di comunicazione tra le singole scuole per l'adozione e
l'implementazione di buone pratiche innovative nella didattica e in particolare per lo
sviluppo di curricoli disciplinari in continuità orizzontale e verticale;
promuovere e diffondere la cultura dell’orientamento inteso come ricerca e sviluppo
dei “talenti” e, più in generale, della “motivazione”;
promuovere e diffondere la cultura della “cittadinanza” attraverso il monitoraggio e la
messa in rete delle buone prassi messe in atto dalle istituzioni scolastiche, favorendo lo
sviluppo e l'armonizzazione di efficaci modalità e protocolli di gestione scolastica;
condividere le risorse strumentali, tecnologiche ed informatiche, necessarie per
l’attuazione del progetto comune.
Nei settori di intervento:
A —Attività di formazione e aggiornamento:
Creazione di una documentazione condivisa per la diffusione delle iniziative e dei progetti
formativi riguardanti la cittadinanza attiva, l'educazione alla legalità, la certificazione
Cambridge, la certificazione eiPASS , la sicurezza, la salute;
B---Attività di progettazione:
Predisposizione e circolarità delle informazioni riguardanti i progetti formativi nonchè stretta
collaborazione tra le scuole in rete nella presentazione di progetti PON con valenze educative
e ricadute sul territorio reputate positivamente dalle scuole aderenti alla rete
C---Attività comuni negli ambiti culturali individuati nelle seguenti iniziative:
Accoglienza e inaugurazione anno scolastico
Giornata della memoria
Attività sportiva
Convegni
Giochi internazionali di matematica
Strategie per la risoluzione Sudoku
Scienze
Inclusione
Concorso di poesia
Attività musicali
Interscambio risorse strutturali e/o strumentali
Prestito professionale
38
Concorsi di scacchi
D---Attività di inclusione:
Individuare percorsi d’innovazione che possano qualificare e migliorare l'integrazione
individuale dei minori coinvolti.
Facilitare la documentazione e la diffusione delle “buone pratiche” d’integrazione e di
abilitazione realizzate dalle scuole aderenti alla Rete fornendo informazioni e materiali di
lavoro, anche in modo circolare tra i diversi soggetti.
E---Attività rivolte al territorio:
Collaborazione con gli Enti pubblici e privati che operano sul territorio al fine di migliorare la
gestione efficace ed efficiente delle condizioni di scuole e minori in termini di diffusione delle
iniziative culturali promosse
Alternanza scuola – lavoro
L’Istituto intende continuare l’esperienza dell’alternanza scuola-lavoro già attuata da
alcuni anni attraverso l’organizzazione di stage presso aziende e/o Enti
presenti nel territorio. Questa iniziativa, nello spirito della L.107 del
2015, è rivolta, da quest’anno scolastico, è estesa anche agli alunni
delle classi terze e viene attuata in collaborazione con le associazioni di
categoria o di volontariato, gli studi professionali, le aziende. I progetti
dei percorsi di alternanza devono avere valenza triennale e essere
riportati e deliberati all’interno dei Consigli di classe e del POF. Gli
obiettivi possono essere così definiti:
 Inserimento nel mondo del lavoro dell’allievo, perché si abitui alla puntualità, al
rispetto degli impegni presi, all’esecuzione attenta e responsabile delle mansioni
affidategli, all’adattamento alle mutevoli situazioni in cui potrebbe operare; tutto ciò in
preparazione ai nuovi ruoli che lo attendono al termine degli studi;
 Acquisizione di abilità pratiche, che talora non possono essere perfezionate in ambito
scolastico per insufficienza di tempo, di spazio o di mezzi che mettano in grado l’alunno di
svolgere con dimestichezza compiti manuali, lavori al computer, applicazioni di programmi di
contabilità, disbrigo di incarichi di ufficio.
 Comprensione dell’organizzazione del lavoro, della funzione e del reparto in cui il
tirocinante sarà inserito in termini di obiettivi dell’azienda, tipo di materiali e
informazioni in entrata e in uscita, risorse tecnologiche professionali presenti, fasi in
cui si articola il ciclo di lavoro, osservazione e comprensione del ruolo della figura
professionale a cui si fa riferimento, attività, risorse utilizzate, relazioni con altri ruoli,
difficoltà e obiettivi più frequenti, obiettivi di cui è responsabile il titolare del ruolo,
conoscenze e capacità necessarie;
 Possibilità di confronto tra giovani e adulti fuori dalla scuola e dalla famiglia per
sperimentare diversi modelli di relazioni interpersonali e favorire una prima
socializzazione dei ragazzi al lavoro.
Le modalità di effettuazione sono le seguenti:
Il consiglio di classe, coordinato dal Referente dell’Alternanza Scuola-Lavoro, progetta
un percorso di alternanza.
Il Referente dell’Alternanza Scuola-Lavoro si incarica di contattare gli Enti e le Aziende
ospitanti raccogliendo tutte le disponibilità.
39
In base alle disponibilità date per iscritto dagli Enti e dalle Aziende contattati, verrà
definito il numero degli studenti che potranno accedere allo stage.
Gli abbinamenti degli studenti con gli Enti-Aziende verranno stabiliti dai responsabili
dell’organizzazione degli stage.
Gli abbinamenti verranno comunque effettuati tenendo conto della residenza degli
studenti e dell’ubicazione degli Enti/Aziende ospitanti, della possibilità di spostamento
con mezzi propri o con mezzi pubblici e, ove possibile, delle eventuali preferenze
espresse dagli studenti stessi.
Gli stages vengono effettuati dagli studenti in orario curriculare ed extracurriculare, di
norma, entro il termine delle lezioni o comunque entro il 31 agosto.
Per le classi quarte e quinte, ( che seguono l’iter precedente alla L.107/2015) è prevista
un’attività di formazione per complessive 132 ore e la nostra scuola ha deliberato un’attività
di formazione di 98 ore annuali, di cui 18 ore per numero tre di visite aziendali e 80 ore di
stage presso le piccole imprese del Territorio per complessive 196 ore nei due anni.
Lo stage rappresenta una rilevante opportunità formativa che evidenzia una svolta
culturale: scuola e lavoro non costituiscono più due momenti distinti e sequenziali della vita
personale, ma si integrano e si completano. Favorendo l’esperienza diretta di lavoro
nell’azienda, lo stage agevola le scelte professionali dei
giovani realizzando uno strumento di flessibilità che
migliora la formazione e facilita l’inserimento nel
contesto lavorativo. Infatti, l’esperienza incentrata sul
soggetto che apprende, tende a facilitare processi di:
acquisizione, consolidamento e sviluppo delle
conoscenze tecnico-professsionali in contesti
produttivi;
acquisizione di competenze relazionali, comunicative, organizzative e finalizzate alla
risoluzione di problemi;
socializzazione nell’ambiente di lavoro;
capacità di riutilizzazione delle esperienze all’interno del percorso scolastico;
apertura al confronto e all’adattamento al mondo del lavoro grazie ad una diretta
conoscenza e rispetto delle norme che lo regolano;
motivazione allo studio, alla riflessione e all’impegno.
L’attività concreta che lo stage consente di realizzare costituisce per lo studente una
occasione di fondamentale importanza per la verifica ed il potenziamento delle proprie
attitudini e inclinazioni, ma anche per saldare il divario tra teoria e prassi, tra sapere e saper
fare.
I risultati, intermedi e/o finali, conseguiti nell’attività dell’alternanza scuola – lavoro
concorrono alla valutazione degli alunni in sede di scrutinio di ammissione agli Esami di Stato.
I percorsi degli Istituti professionali, per istituzione, sono caratterizzati da un raccordo
organico con la realtà sociale ed economica locale, attraverso
relazioni con soggetti istituzionali, economici e sociali
presenti nel territorio, compreso il volontariato e il privato
sociale. La metodologia dell’alternanza scuola- lavoro è
funzionale a questo raccordo sistematico. A tale scopo si
assicurano spazi crescenti di flessibilità, funzionali agli
indirizzi, per corrispondere alle esigenze indotte dall’innovazione, tecnologica e sociale oltre
che dai fabbisogni espressi dal mondo del lavoro e delle professioni e dalle vocazioni del
territorio. Per problemi economici nell’organizzare percorsi ASL fuori dal Territorio,da anni
l’Istituto ha intrapreso una collaborazione proficua con il mondo delle piccole imprese e molte
40
aziende del Territorio hanno aderito a tale iniziativa, ossia di ospitare gli allievi per un
determinato periodo. L’iniziativa è stata accolta positivamente sia dagli allievi che dalle
aziende e in alcuni casi si è trasformata in un vero e proprio rapporto di lavoro.
VALUTAZIONE
I Docenti, nell’ambito delle linee tracciate dal Collegio (DPR 275/99), individuano il
metodo di insegnamento più consono al raggiungimento degli obiettivi espressi in sede di
programmazione e adottano gli strumenti di verifica atti a valutare le abilità conseguite dallo
studente.
La verifica sarà effettuata attraverso:
- verifiche orali in itinere e sommative;
- verifiche scritte comprendenti: test, questionari, relazioni, temi saggi brevi, articoli di
giornale, analisi testuali, risoluzioni di problemi ed esercizi, sviluppo di progetti;
- verifiche pratiche, elaborati tecnico-grafici, esercitazioni nei laboratori;
- osservazioni sul comportamento tesi a verificarne impegno, partecipazione e interesse.
La valutazione è:
Sistematica, equilibrata, trasparente e chiara agli alunni, nelle finalità e nelle procedure.
Formativa in quanto tendente allo sviluppo della personalità.
Comparativa in quanto costituente un momento di confronto tra risultati attesi e risultati
ottenuti.
 Orientativa in quanto serve a costruire un consapevole concetto di sé in funzione delle
scelte future.
Il controllo e la verifica dei risultati attesi sarà sistematico e documentato dai progressi
fatti dagli studenti in termini di conoscenza, di competenza, capacità.



La valutazione si avvarrà di un congruo numero di verifiche orali, almeno due per il
trimestre, e quattro scritto-grafiche, in conformità a quanto esplicitato nelle programmazioni
individuali e deliberato dal Collegio docenti.
Per la validità dell’anno scolastico i giorni di assenza consentiti sono deliberati dal Collegio
dei docenti in accordo con il dettato del ministero per la validità dell’anno scolastico, ossia per
la validità dell’anno scolastico il limite massimo di assenza è di 50 giorni, che è coerente con il
DPR 122/2009 (Regolamento della valutazione) all’art. 14 c.7 che dispone: “ A decorrere
dall’anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado,
ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per
procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre
quarti dell’orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi
eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe
al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a
condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la
possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. “
41
Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe
riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe
successiva o all’esame finale di ciclo”
Dato che i giorni di lezione annui sono fissati in numero non inferiore a 200 ne discende
che i ¾ dell’orario annuale per la validità dell’anno scolastico equivalgono a 150 giorni di
lezione, da qui per differenza il limite massimo di assenza dei 50 giorni indicato dagli organi di
informazione.
Gli alunni saranno valutati secondo la griglia concordata dal Collegio Docenti ed è una
valutazione in termini di esiti di apprendimento di conoscenze, abilità e competenze riportata
di seguito .
“Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione delle informazioni
attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi,
teorie e pratiche, relative ad un settore di studio o di lavoro; le conoscenze
sono descritte come teoriche e pratiche.
“Abilità”: indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a
termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come
cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche ( che
implicano le abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).
“Competenze”: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e
capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio
e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in
termine di responsabilità e autonomia.
42
8
7
6
GIUDIZIO
Eccellente
Ottimo
Buono
9
Discreto
VOTO
10
CONOSCENZA
(Acquisizione
di
contenuti,
principi
teorie, concetti, termini,
regole,
metodi,
procedure, tecniche)
L’alunno possiede una
conoscenza completa,
ricca e approfondita dei
contenuti,
acquisita
anche grazie a ricerche
personali.
L’alunno possiede una
conoscenza completa e
approfondita
dei
contenuti.
COMPETENZA
ABILITÀ
(Elaborazione
(Utilizzazione
delle
circostanziata, valutazione competenze acquisite per
critica di quanto acquisito) risolvere
situazioni
problematiche o produrre
nuovi “oggetti” _inventare,
creare)
L’alunno
applica
le L’alunno organizza, confronta,
conoscenze
in
modo collega e rielabora conoscenze
corretto e personale, anche e competenze in modo
in situazioni nuove.
autonomo e con spirito critico.
L’alunno
applica
le
conoscenze
in
modo
corretto anche in situazioni
nuove.
L’alunno organizza, confronta,
collega e rielabora conoscenze
e competenze in modo
autonomo.
L’alunno possiede una L’alunno
applica
le
conoscenza completa dei conoscenze
in
modo
contenuti.
corretto anche in situazioni
note.
L’alunno organizza, confronta,
collega
conoscenze
e
competenze
in
modo
autonomo.
L’alunno possiede una L’alunno
applica
le
conoscenza essenziale conoscenze in situazioni
dei contenuti.
note
commettendo
sporadici errori di lieve
portata.
L’alunno organizza, in modo
autonomo
conoscenze
e
competenze, ma necessita di
guida per confrontare e
collegare.
Sufficiente L’alunno possiede una
(obiettivi conoscenza superficiale
minimi
dei contenuti
raggiunti).
L’alunno
applica
le Solo
guidato
l’alunno
conoscenze in situazioni organizza
e
confronta
note e già sperimentate conoscenze e competenze.
commettendo alcuni errori.
L’alunno possiede una
conoscenza superficiale
e, a volte frammentaria
dei contenuti.
Anche guidato l’alunno ha
difficoltà
nell’organizzare
conoscenze e competenze.
Insufficiente
L’alunno
applica
le
conoscenze in situazioni
5
note e già sperimentate
commettendo
errori
significativi.
Gravemente L’alunno possiede una L’alunno non è in grado di
applicare le conoscenze,
insufficiente conoscenza
frammentaria e /o quasi commette gravi errori
3-4
(obiettivi
nulla dei contenuti.
anche
nell’eseguire
minimi non
semplici esercizi.
raggiunti)
L’alunno non è in grado di
organizzare le conoscenze; ha
difficoltà a cogliere i concetti e
le relazioni essenziali che
legano tra loro i fatti anche
elementari.
43

Rifiuto
alla
verifica
2-1
L’alunno
verifica
rifiuta
la
Non rilevabili
Non rilevabili
Integrazione alunni stranieri
La nostra società attuale e, soprattutto il nostro territorio, è ormai
composto da varie etnie, provenienti dai vari paesi europei ed
extracomunitari. È sorta, quindi l’esigenza di accogliere i nuovi allievi,
provenienti da paesi diversi dal nostro per non creare o limitare fenomeni di
emarginazione sociali. Durante l’anno scolastico 2010-2011 la nostra scuola
ha istituito il “Protocollo di Accoglienza degli alunni stranieri” che vuole
essere uno strumento per realizzare un'accoglienza "competente" e presentare procedure per
facilitare l'inserimento degli alunni stranieri, rispondere ai loro bisogni formativi, rafforzare le
attività di sostegno linguistico e culturale a loro rivolte e la partecipazione delle famiglie
immigrate al percorso scolastico dei figli.

Integrazione scolastica degli alunni diversamente abili
PIANO DI INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI DISABILITA’
Art. 12 legge 104/92 – comma 3: “l’integrazione scolastica ha come obiettivo
lo sviluppo delle potenzialità della persona diversamente abile
nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella
socializzazione”.
L’Istituto accoglie, da parecchi anni, un crescente numero disabili provenienti
da un vasto bacino di utenza comprendente anche i comuni limitrofi, poiché l’
indirizzo degli studi e più confacente agli interessi e agli eventuali sbocchi lavorativi degli
stessi alunni, ma anche perché adeguatamente attrezzata al loro accoglimento, all’inserimento
e all’integrazione. La presenza di questi alunni impone la necessità di ricercare, a livello
interistituzionale, strategie e percorsi integrativi e alternativi che consentano di garantire una
reale integrazione nella società..
A partire dall’iscrizione, l’Istituto garantisce:
continuità educativa e didattica fra scuola media e scuola superiore:
Incontri con la famiglia per la presentazione del corso, dell’offerta formativa e per il
reperimento di informazioni utili all’accoglienza dell’allievo;
integrazione all’interno della classe attraverso:
 attività e lavoro di gruppo;
 responsabilizzazione del gruppo classe.
incontri per l’analisi della situazione di partenza dell’allievo e, in corso d’anno scolastico,
dell’andamento educativo-didattico dell’allievo con i docenti del Consiglio di Classe,
genitori ed équipe multidisciplinare del territorio.
44
organizzazione della Programmazione Educativa Personalizzata in base alla personalità
dell’allievo ed alle sue potenzialità:
a) per gli allievi con disabilità lieve, l’attività educativa-didattica è mirata:
 al conseguimento della qualifica e del diploma
 a favorire lo sviluppo di adeguate abilità interpersonali, che coinvolgono gli aspetti
relazionali, emotivi e affettivi per la formazione di una personalità ben integrata
 all’inserimento nel mondo del lavoro
b) per gli allievi con disabilità non lieve (PEI): Il Consiglio di Classe e l’équipe
multidisciplinare, in accordo con la famiglia, predispongono un percorso con una
programmazione differenziata (O.M. 90 – art. 15 del 21/05/01) che permette di
modificare obiettivi, contenuti, strategie didattiche e criteri di valutazione.
L’obiettivo prioritario è quello di favorire l’autonomia, la socializzazione e
l’apprendimento dei contenuti disciplinari minimi utili per la vita o di particolare interesse
per l’allievo;
in questo caso, l’attività educativa-didattica è finalizzata:
 all’ottenimento dell’attestazione dei crediti formativi, sulla base del raggiungimento
degli obiettivi differenziati personalizzati
 all’inserimento guidato nel mondo del lavoro secondo quanto previsto dalla vigente
normativa regionale.
Durante l’anno scolastico l’Istituto propone attività di stage formativo presso aziende e
strutture pubbliche o private:
 in presenza di allievo con disabilità lieve il Consiglio di Classe, compresi il tutor della
classe ed il docente di sostegno, provvede ad organizzare l’ attività di stage all’allievo
(programmazione semplificata);
 in presenza di soggetti con disabilità non lieve (programmazione differenziata), il
Consiglio di Classe valuta il singolo in relazione alle specifiche del PED.
Orientamento post-scolastico e inserimento lavorativo
Per quanto riguarda l’integrazione scuola-lavoro gli obiettivi generali sono:
 informare e orientare l’allievo riguardo al proprio futuro professionale
 far acquisire conoscenze in merito alle fonti di informazione presenti sul territorio
funzionali alla ricerca di un impiego
 far acquisire conoscenze in merito alle tecniche di ricerca attiva del lavoro
 far acquisire consapevolezza in merito alle opportunità formative offerte dal territorio
 aiutare a definire il proprio settore o i propri settori d’interesse formativo e
professionale
 aiutare a definire le conoscenze e le capacità utili da sviluppare per un eventuale
inserimento in un percorso formativo e professionale.
I singoli aspetti riguardanti l’integrazione scolastica sono supervisionati dal Gruppo di
Lavoro d’Istituto.
All’interno dell’istituto operano i gruppi di lavoro sull’handicap, il GLH d’Istituto e il GLH
operativo.
Il GLH d’Istituto è costituito da:
1) Il Dirigente Scolastico, che ne è il presidente (al suo posto può esserci un delegato o
referente);
2) Docenti coordinatori delle classi in cui sono inseriti alunni diversabili;
3) Insegnanti di sostegno dell’Istituto;
45
4) Un rappresentante dei genitori;
5) Un rappresentante degli studenti;
6) I rappresentanti di operatori sanitari che collaborano alla formazione degli alunni
diversabili.
Il GLH d’Istituto
1. Gestisce e coordina l’attività relativa agli alunni portatori di handicap,
2. Propone il calendario delle attività del GLH, il calendario concernente le attività
specifiche e gli interventi degli insegnanti di sostegno sulle classi dove sono presenti
alunni diversabili. (Tali proposte devono essere approvate dal Capo d’Istituto);
3. Segue le attività dei Consigli di Classe che concernono gli alunni portatori di handicap;
4. Segue e supporta il lavoro degli insegnanti di sostegno;
5. Definisce i criteri generali per la redazione del PEI e del PDF, che devono comunque
essere approvati dai Consigli di Classe dei singoli alunni;
6. Propone l’acquisto di materiale didattico e sussidi vari per gli alunni con handicap.
Il GLH Operativo è costituito da :
1) Il Dirigente Scolastico o il referente in sua vece;
2) Tutti gli insegnante di classe e l’insegnante di sostegno;
3) Il personale ausiliario;
4) I genitori dell’alunno;
5) Gli operatori sanitari.
Il GLH operativo è circoscritto ad ogni singolo alunno diversabile e prevede l’incontro tra i
genitori, gli operatori del servizio sanitario e gli insegnanti del consiglio di classe per attuare
interventi precoci che mirino a prevenire il disadattamento e l’emarginazione e favorire la
piena realizzazione del diritto allo studio di tutti gli studenti .

Alunni con DSA
“Gli alunni con disabilità sono una risorsa per l’apprendimento di
tutti gli alunni, così come le strategie e le metodologie “speciali”
rappresentano un grande potenziale per la trasformazione di tutta la
didattica”. Albert Einstein
L’art. 1 della L. 170 del 08.10.2010 riconosce la dislessia
(difficoltà nell’imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei
segni linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità di lettura), la
disgrafia (difficoltà nella realizzazione grafica), la disortografia (difficoltà nei processi
linguistici di transcodifica) e la discalculia (difficoltà negli automatismi del calcolo e
dell’elaborazione dei numeri) quali disturbi specifici di apprendimento (DSA) che si
manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e
di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della
vita quotidiana.
46
Nella stessa persona possono sussistere più tipi di DSA
(comorbilità). Per i ragazzi che sono affetti di DSA non è previsto il
sostegno perché i DSA non sono disabilità.
L’I.S.I.S. “PITAGORA” – Policoro, da sempre sensibile, nei confronti
dei problemi che possono incidere sull’apprendimento degli allievi, sia
per propria autonoma determinazione sia nell’ambito delle azioni previste dal M.I.U.R. e
dall’U.S.R. di Basilicata, ha spinto i propri docenti a prestare molta attenzione agli allievi con
disturbi specifici di apprendimento (DSA).
L’Istituto usufruisce, nei limiti delle possibilità, delle disponibilità offerte dal Centro
Territoriale di Supporto Nuove tecnologie e disabilità di BASILICATA, messo a disposizione dal
U.S.R. C/o I.T.C. “F. S. Nitti” Via Anzio – POTENZA sia come corsi di formazione ed
aggiornamento sulla patologie specifiche e sull’uso di software compensativi ( strumenti
previsti dalla L.8.10.2010 n.170 relativa alle “Nuove norme in materia di disturbi specifici
d’apprendimento in ambito scolastico”, dal D.M. 5669 del 12.07.2011 e dalle Linee guida per il
diritto allo studio degli alunni e degli studenti con D.S.A.).
I docenti, soprattutto delle prime classi, sono molto attenti a sottoporre gli allievi ad
osservazioni per verificare la presenza di eventuali disturbi specifici di apprendimento ed
avviare nel caso la procedura di segnalazione e supporto all’allievo ed alla famiglia. Nel caso in
oggetto sarà avviata la seguente procedura:
- avvertire la famiglia e consigliarle di far effettuare una visita all’allievo, presso un Centro di
Neuropsichiatria pubblico (Asl e Centri convenzionati) o privato (Assicurandosi solo che
siano professionisti in DSA) che possa effettuare una diagnosi.
- la diagnosi, in due copie, deve essere portata presso la segreteria della scuola e fatta
protocollare.
- In seguito la scuola si attiverà per dotarsi di strategie, strumenti compensativi e dispensativi
che gli insegnanti potranno usare con i ragazzi.
Per alunni con DSA viene usata una didattica individualizzata e personalizzata, con forme
efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari dei
soggetti con DSA, anche attraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato (PDP),
con l’indicazione degli strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi
e le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali
ai fini della qualità dei concetti da apprendere (Legge 170/2010 art.5 c.2a,b; art. 5.1 del D.M.
n.5669/2011 e punti 3, 3.1 Linee guida).
 Valutazione del comportamento
Nell’ordinamento scolastico italiano si intende per condotta il comportamento di ogni
studente nel contesto scolastico, come tale è oggetto di valutazione in base “ad un giudizio
complessivo sul contegno, sulla frequenza e sulla diligenza”.
Il D.L. n°137 del 01/09/08, convertito in legge n°169 del 30/10/08, recante le
“Disposizioni urgenti in materia di istruzione e di università” stabilisce: all’art. 2: “ Il
comportamento che deve essere valutato in sede di scrutinio intermedio e finale è quello
tenuto dallo studente durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica anche in
47
relazione alla partecipazione alle attività e agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni
scolastiche anche fuori dalla loro sede:
- la valutazione di tale comportamento deve essere espressa in decimi;
- il voto di condotta attribuito dal Consiglio di classe concorre alla valutazione formativa e
intende valorizzare gli studenti che, con il loro comportamento complessivo, hanno
dimostrato di partecipare in maniera consapevole alla vita scolastica;
- il voto di condotta insufficiente (inferiore a sei decimi) determina la non ammissione alla
classe successiva o all’Esame di Stato.
L’elemento educativo è fondante, non viene solo “valutato” ma “valorizzato”, in quanto
inerente alla costruzione di una personalità solida, strutturata e capace di relazionarsi con gli
altri. Pertanto si sottolinea che:
la condotta e la sua valutazione hanno sempre valenza educativa;
la valutazione ha il significato di tracciare la strada per il miglioramento del sé e delle
relazioni intersoggettive;
si intende fornire ai genitori una puntuale informazione nel rispetto del Patto di
Corresponsabilità sottoscritto all’inizio dell’anno scolastico;
il Consiglio di Classe è sovrano nel determinare il voto di condotta anche in modo
difforme dai criteri approvati, laddove ciò scaturisca da una ponderata e motivata
valutazione del comportamento di ogni studente;
il voto di condotta è attribuito dal Consiglio di Classe in base all’osservanza dei doveri
stabiliti dallo Statuto delle Studentesse e degli Studenti, dal Regolamento Disciplinare
interno e dal Patto Educativo di Corresponsabilità;
ogni Consiglio di Classe attribuisce il voto in base ai descrittori che declinano i
comportamenti previsti e nella fattispecie:
partecipazione attenta e costruttiva al lavoro didattico e quotidiano e alle attività e
iniziative proposte dalla scuola ed attuate anche fuori dai locali dell’Istituto (viaggi
d’istruzione, progetti, interventi di personale esterno, ecc.), la quale si rivela anche nella
consapevolezza di appartenere ad una comunità, conformata al rispetto delle norme che
ne regolano la vita e l’attività;
frequenza costante e puntualità alle lezioni;
rispetto verso le persone: Dirigente Scolastico, docenti, personale della scuola e
compagni;
impegno nello studio, diligenza nello svolgimento dei compiti, rispetto agli impegni di
studio;
rispetto delle regole e dell’ambiente scolastico;
partecipazione al dialogo educativo;
infrazioni e sospensioni dalle lezioni.
TABELLA DI CORRISPONDENZA VOTO-CONDOTTA
VOTO
10
DESCRITTORI
Interesse e partecipazione costruttiva e originale alle attività scolastiche;
eccellenti capacità di svolgere un ruolo catalizzatore delle energie positive
all’interno della classe; risultati eccellenti nel profitto scolastico; sensibilità e
attenzione per i compagni; scrupoloso rispetto del Regolamento d’Istituto e delle
48
sue norme disciplinari.
9
Interesse e partecipazione costante e attiva alle attività scolastiche; risultati
ottimi nel profitto scolastico; puntualità e regolarità nella frequenza; positivo
rapporto con i compagni e con i docenti; ruolo propositivo all’interno della classe;
rispetto delle norme disciplinari d’Istituto.
8
Interesse e partecipazione attiva alle lezioni; regolare e puntuale svolgimento
delle consegne scolastiche; rispetto degli altri e dell’Istituzione scolastica.
7
Attenzione non costante e partecipazione discontinua alle attività scolastiche;
comportamento vivace per mancanza di autocontrollo, ma sostanzialmente
corretto; regolare adempimento dei doveri scolastici; equilibrio nei rapporti
interpersonali; rispetto delle norme disciplinari previste dal Regolamento
d’Istituto con qualche ritardo e/o assenze non giustificate.
6
Attenzione non costante e partecipazione discontinua alle attività scolastiche;
svolgimento non sempre regolare dei compiti assegnati; osservazione non
sempre regolare alle norme disciplinari previste dal Regolamento d’Istituto;
partecipazione poco costruttiva alle attività scolastiche; lievi infrazioni
disciplinari; rispetto delle regole dell’Istituto, degli altri allievi e del personale
della scuola; limitato disturbo delle lezioni; saltuari ritardi e/o assenze non
giustificate.
5
Gravi e ripetuti disturbi delle attività didattiche; numerosi e ripetuti ritardi e/o
assenze non giustificate; disinteresse per le attività didattiche; ripetute infrazioni
disciplinari; furti, danneggiamenti e mancato rispetto della proprietà altrui;
aggressione verbale e violenze fisiche verso gli altri (funzione negativa nel
gruppo classe); pericolo e compromissione dell’incolumità delle persone;
comportamenti gravemente scorretti reiterati nel rapporto con insegnanti e
compagni; funzione totalmente negativa nel gruppo classe; danni ai locali, agli
arredi e al materiale della scuola; grave inosservanza del regolamento scolastico
tale da comportare notifica alle famiglie e sanzione disciplinare con sospensione
oltre 15 giorni.
Comportamento incontrollabile accentuatamente grave di uno studente
testimoniata dal concorrere, nella stessa persona, di situazioni negative qui
individuate:
4
a) grave inosservanza del regolamento scolastico tale da comportare notifica alle
famiglie e sanzione disciplinare con sospensione oltre 15 giorni;
b) disturbo del regolare svolgimento delle lezioni tale da comportare numerose
note in condotta sul registro di classe;
c) mancata attenzione e totale disinteresse per le attività scolastiche;
d) mancato svolgimento dei compiti assegnati;
e) comportamento scorretto e/o violento nel rapporto con personale scolastico
e/o compagni.
49
3
1-2
L’allievo è stato artefice di gravissimi e reiterati atti contro l’istituzione scolastica,
censurati con più di una sospensione non convertita in attività socialmente utili.
Aver avuto uno o più rapporti, da dove si evinca un comportamento scorretto e
recidivo, tali da aver impedito il normale svolgimento delle attività didattiche e da
aver turbato gravemente la vita scolastica.
Essersi resi protagonisti di atti di estrema gravità, tali da essere segnalati agli
organi competenti del territorio.
 Attività di recupero e/o sostegno
In merito al SOSTEGNO ALLO STUDIO E AL RECUPERO DELLE CARENZE FORMATIVE per
l’anno scolastico 2015/2016, le relative attività saranno attuate secondo quanto stabilito dal
Decreto Ministeriale n. 80 del 3.10.2007 e dell’Ordinanza Ministeriale n. 92 del 5.11.2007, in
particolare:
 le attività di recupero sono parte integrante del lavoro scolastico e sono programmate dai
Consigli di Classe,
 le attività si realizzano durante tutto l’anno e le scuole hanno l’obbligo di attivare corsi di
recupero, individuando le materie in cui gli studenti sono più carenti,
 il Consiglio di Classe mantiene comunque la titolarità del processo valutativo,
 le famiglie vanno informate e possono decidere di avvalersi o non avvalersi delle modalità
di recupero stabilite dalla scuola e, in questo caso, comunicarlo per iscritto alla scuola
stessa individuando le materie in cui gli studenti sono più carenti,
 le famiglie vanno informate e possono decidere di avvalersi o non avvalersi delle modalità
di recupero stabilite dalla scuola e, in questo caso, comunicarlo per iscritto alla scuola
stessa
Il Collegio dei Docenti, sulla base di tale normativa, stabilisce di programmare le attività
di recupero per le discipline e/o le aree disciplinari nelle quali gli studenti risultano più
carenti, così come individuate dai Consigli di Classe e riportate di seguito:
1) Recupero in itinere Svolto in orario curricolare, prevede, in caso di diffuse insufficienze
nel gruppo classe, la momentanea sospensione
della programmazione da parte
dell’insegnante e la ripresa degli argomenti già svolti al fine di risolvere dubbi e difficoltà
nell’apprendimento.
2) Corsi di sostegno pomeridiani
Al termine dello svolgimento degli scrutini del I quadrimestre, in base alle richieste dei
Consigli di classe e alle possibilità organizzative della scuola (O.M. 92/07) verranno
organizzati corsi in orario pomeridiano (14,30-16,30) a partire dal mese di febbraio secondo
modalità e calendario comunicati alle famiglie tramite gli alunni.
3) Sportello didattico
Modalità di recupero rivolto a tutti gli studenti che intendono chiedere chiarimenti
relativi a singoli argomenti di studio. A partire dal mese di febbraio, verrà utilizzato
prioritariamente da alunni che hanno registrato insufficienze.
50
4) Studio autonomo
Il docente fornisce al singolo allievo indicazioni di lavoro specifiche (argomenti, esercizi,
ecc…) da svolgere a casa al fine di attivare un recupero mirato al superamento delle
particolari difficoltà dimostrate durante lo svolgimento dei programmi.
A partire dal mese di Marzo tutte le attività di SOSTEGNO ALLO STUDIO e i loro esiti
saranno trasmessi alle famiglie tramite comunicazione scritta.
L’analisi degli interventi realizzati durante l’anno scolastico e il loro esito potranno essere
tra i criteri che indirizzeranno la scelta dei corsi di recupero estivi.
Nel corso dello scrutinio di giugno, ogni Consiglio di Classe delibera la “promozione, non
promozione o la sospensione del giudizio”.
- Promozione o non promozione alla classe successiva:
Sono i giudizi finali utilizzati per attestare il superamento o non superamento dell’anno
scolastico e vengono discussi e formulati in base a criteri deliberati in sede di Collegio dei
Docenti.
- Sospensione del giudizio:
Nel caso in cui un alunno non abbia raggiunto gli obiettivi minimi richiesti dalla scuola per
ogni singola materia, il Consiglio di Classe avrà la possibilità di rinviare il giudizio definitivo di
ammissione/non ammissione alla classe successiva. I corsi di recupero estivo e le relative
verifiche saranno deliberati dal Collegio Docenti, resi noti e comunicati alle famiglie
successivamente.
 Esami integrativi
Considerato che con l'introduzione dell'obbligo scolastico sono sempre più numerosi gli
alunni che, a conclusione del primo anno di altra scuola superiore, decidono di iscriversi al
nostro istituto, è stato stabilito che nel mese di giugno, i Consigli di Classe esamineranno le
domande prodotte e individueranno le discipline sulle quali, i richiedenti dovranno sostenere
gli esami integrativi da svolgersi a settembre, prima dell’inizio delle lezioni. nei primi giorni
di settembre si svolgano gli incontri tra gli alunni ed i consigli di classe per individuare su
quali discipline, generalmente quelle relative alla specializzazione, operare con attività
integrative onde consentire ai nuovi allievi di inserirsi nelle classi con una certa conoscenza
delle stesse.
Per gli allievi che intendono trasferirsi nel nostro istituto e non possono usufruire delle
passerelle ma solo degli esami integrativi, si è stabilito di realizzare corsi integrativi da
svolgere prima dei relativi esami.
51
 Attività di orientamento in ingresso e in uscita
L’attività di orientamento è una funzione istituzionale delle scuole, è parte integrante dei
curricula e del processo educativo e formativo.
L’istituto ha operato numerosi interventi atti a prevenire la dispersione scolastica
cercando di conoscere le variabili di natura socio-affettive,
intellettuali e attitudinali del comportamento degli alunni e
agevolando la progettazione di interventi mirati sia al recupero che
alla promozione della crescita dell'allievo. In questo contesto si
inserisce il necessario raccordo con la scuola media al fine di:
consolidare un efficace rapporto di collaborazione finalizzato
all'acquisizione di più approfondite conoscenze del curriculum scolastico dell'alunno;
sollecitare la famiglie degli alunni ad un maggiore coinvolgimento nell'azione di
orientamento;
rafforzare nel territorio, attraverso un’ azione di divulgazione delle proposte formative
offerte, la reale immagine dell'istituto;
favorire, ove richiesto, il passaggio d’indirizzo all’interno della Scuola.
L’Orientamento è articolato in:
orientamento in entrata dei ragazzi provenienti dalle Scuole Medie Inferiori;
affiancamento e sostegno durante tutto l’anno scolastico;
orientamento delle studentesse e degli studenti delle classi V.
Gli obiettivi dell’orientamento in entrata sono così definiti:
conoscenza delle finalità formative dei vari indirizzi dell’Istituto;
conoscenza delle caratteristiche delle discipline culturali e professionali;
conoscenza dei possibili sbocchi lavorativi e delle possibilità di prosecuzione negli
studi;
conoscenza dell’Istituto “Pitagora” e delle sue strutture.
L’Orientamento in entrata prevede un Progetto di accoglienza che si articola in diversi
momenti. Nella prima settimana di lezione si favorisce la socializzazione del gruppo classe,
illustrando i programmi e le metodologie che si intendono adottare, si fa conoscere la logistica
della scuola, i servizi offerti, al fine di inserire gli studenti nel contesto scolastico.
Successivamente gli studenti sono seguiti e supportati nei vari momenti del loro percorso
didattico e di crescita.
Sono previsti inoltre progetti specifici di continuità verticale con la scuola media:
opportunità per gli alunni delle terze classi di partecipare a lezioni dimostrative delle
attività didattiche espletate dai docenti dell’Istituto;
organizzazione dell'open day, una o più giornate durante le quali genitori e alunni
potranno visitare l'intera struttura scolastica ed in particolare tutto ciò che la struttura
scolastica offre.
L’Orientamento in uscita si articola in vari microprogetti con i seguenti obiettivi:
stimolare l’autovalutazione delle proprie attitudini e capacità;
aumentare la consapevolezza delle proprie capacità di scelta, anche in condizioni di
incertezza;
supportare gli studenti nel processo di orientamento scolastico/professionale;
progettare proposte e percorsi di orientamento nella scuola e in raccordo con le
opportunità formative del mondo universitario e del lavoro.
52
Gli obiettivi dell’orientamento in uscita sono così definiti:
consolidare negli studenti abilità decisionali;
verificare la validità e attuabilità del proprio progetto di scelta;
sostenere gli studenti nel momento della pre-iscrizione all’Università;
promuovere il raccordo tra Scuola Media Superiore ed Università;
favorire gli incontri e gli scambi con altre realtà scolastiche ed aziendali;
conoscere il contesto universitario.
Le iniziative di orientamento, attivate dall’Istituto, forniscono agli studenti strumenti
idonei a promuovere una scelta consapevole che conduca il processo formativo verso il suo
naturale traguardo.
Tutte le attività proposte agli allievi mirano a favorire una scelta autonoma attraverso:
a. sensibilizzazione della scuola e degli studenti al problema della scelta;
b. informazioni su curricula e professioni (incontri con esponenti del mondo del lavoro);
c. autovalutazione basata, oltre che sui risultati scolastici anche su test attitudinali e di
interesse;
d. esperienze formative che stimolino nuove curiosità (stage, incontri con esperto di
psicologia del lavoro);
e. incontri con docenti universitari ( sia presso l’Istituto che nelle sedi universitarie),
vista la C.M. n.4904/A1 del 08/09/99, secondo la quale: “Gli studenti iscritti all’ultima
classe della scuola secondaria superiore, interessati all’accesso agli studi universitari,
provvedono alla pre- iscrizione attraverso un apposito modulo.”
 Scambi culturali
Dall’anno scolastico 2011/2012 la nostra scuola ha accolto la raccomandazione
dell’Unione Europea a sostenere una cultura della mobilità nei giovani, al fine di costruire una
“società della conoscenza più competitiva e dinamica in grado di realizzare una crescita
economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale”.
Infatti il nostro Istituto ha aderito alla proposta di esperienza di scambi individuali come
potente strumento di ampliamento degli orizzonti didattici che potrà sviluppare nei propri
alunni competenze di alto profilo in grado di renderli più sensibili alle tematiche mondiali e
più capaci di interagire con esse con maggiore consapevolezza della propria identità culturale
e del valore di quella degli altri.
 La sicurezza
L’Istituto è dotato dei requisiti minimi dal punto di vista logistico e tecnico richiesti dal
decreto legislativo D.lgs. 81/2008. La gestione della sicurezza si articola in una serie di
interventi riguardanti i seguenti aspetti:
 valutazione e prevenzione dei rischi;
 informazione;
 formazione;
 simulazione del piano di evacuazione.
L’articolazione e la pianificazione degli interventi proposti, in merito al piano di sicurezza
della scuola, prevedono due tipologie di intervento:
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 La prima, inerente alle classi del triennio di qualifica, riguarda attività da svolgersi
prevalentemente nell’ambito del Progetto Accoglienza e all’interno delle discipline di
carattere tecnico/pratico;
 La seconda inerente alle classi del biennio post-qualifica, con attività da programmare,
prevalentemente, durante lo svolgimento dell’Alternanza Scuola – Lavoro.
All’interno del Progetto di Accoglienza, rivolto alle classi prime, si forniscono
informazioni e si apprendono i comportamenti relativi all’abbandono, in caso di pericolo,
dell’edificio scolastico, con l’individuazione del relativo luogo sicuro.
Ogni docente fornisce informazioni relative ai rischi connessi e ai comportamenti da
assumere sia nella frequentazione dei reparti di lavorazione presenti nella scuola sia in tutti i
laboratori.
Secondo quanto stabilito dal D.lgs. 81/2008, il controllo della rispondenza delle
attrezzature e dei locali alla stessa legge, è demandato al Dirigente Scolastico che si avvale
della figura del Responsabile della Sicurezza RSPP, del Servizio di Prevenzione e Protezione e
del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza RLS. È stabilito un piano d’evacuazione a cui
il personale e gli studenti devono attenersi in caso di necessità. L’efficacia del piano è testata
con attività di emergenza simulate nell’arco dell’anno scolastico.
Sono previsti durante l’anno scolastico 2015-16 corsi di formazione sulla sicurezza per il
personale docente e ATA e per gli allievi.
Il nostro sito web: www.isispitagorapolicoro.it
L’Istituto I.S.I. S “Pitagora” di Policoro ha attivato da qualche anno il proprio spazio WEB
che risponde all’indirizzo http://www.isispitagorapolicoro.it
I contenuti del sito rispondono all’esigenza dell’Istituto di comunicare verso l’esterno e di
essere anche un buon veicolo d’informazione e orientamento, di essere un servizio dinamico,
orientato all’innovazione, per il personale tutto e le famiglie.
Il sito attualmente presenta la Home Page in cui tutte le varie possibilità di navigazione
sono facilmente raggiungibili e sono chiare ed intuitive tutte le sezioni, utilizzando
intitolazioni facili senza l’utilizzo di metafore o messaggi non chiari o banali. In esso sono
presenti tutti i contenuti indispensabili a conoscere l’Istituto, la sua Storia, il suo
organigramma, le sue strutture e le sue potenzialità, le sue attività, i suoi servizi.
La Sezione “Menù Principale” testimonia il dinamismo dell’istituto ed in essa sono state
inseriti i riferimenti relativi a:
 Circolari
 Il Piano dell’Offerta Formativa
 Informazioni I.S.I.S.
 I Progetti integrativi
 Le attività del gruppo sportivo
 Accesso ad area riservata (per implementazioni di applicazioni ad accesso riservato
per docenti, personale ata, famiglie - registro on line)
54
PIANO DI ATTUAZIONE DEL PNSD_ A cura dell’Animatore Digitale – Prof. Giuseppe Scardino
L’Animatore Digitale coordina la diffusione dell’innovazione a scuola e le attività del
Piano Nazionale Scuola Digitale, ivi comprese quelle previste nel Piano triennale dell’offerta
formativa.
Il suo profilo è rivolto a:
 FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del
PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente
un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica
alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi.
 COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e
stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di attività sui temi del PNSD,
anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per
la realizzazione di una cultura digitale condivisa.
 CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e
tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di
particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una
metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio
di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa,
anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.
Coerentemente con quanto previsto dal PNSD (Azione #28), si presenta il piano delle
attività previste dall’Animatore Digitale, che, sulle quali modalità di attuazione, data la portata
innovativa, è stata avviata, in fase di approvazione, una riflessione sulla sua ricaduta sulla
didattica della nostra scuola. In tale occasione sono state presentate le linee fondamentali
dell’azione dell’Animatore Digitale, illustrandone il ruolo fondamentale che assume
nell’attuazione del PNSD, in coerenza con il RAV ed il PDM ed il questionario di ricognizione
delle esigenze prospettate da docenti ed alunni.
Una parte fondamentale dell’azione dell’A.D. punta all’emersione delle “buone pratiche”
che vengono già attuate nell’istituto, magari da anni, senza la giusta visibilità. A tale riguardo
viene presentato lo spazio Drive condiviso, già predisposto e disponibile alla condivisione di
materiali ed esperienze didattiche.
Nei primi mesi dell’A.S. si procede con le attività già avviate:
• Attuazione del Progetto M-Learning, che prevede di continuare la formazione dei
docenti all’uso didattico del tablet, secondo la metodologia del book in progress,
avviando la sperimentazione con gli studenti.
• Sviluppo di competenze per studenti legate al pensiero computazionale e introduzione
al coding, anche con lo svolgimento delle attività proposte dal progetto “programma il
futuro”
• Restyling del sito web, con miglioramenti della grafica e implementazione di nuove
funzionalità legate alla pubblicazione degli atti. Verrà inoltre prevista un’apposita
sezione dedicata al PNSD ed ai suoi sviluppi.
• Attuazione del progetto PON “wlan@Pitagora - connessi con la fibra” che dovrebbe
consentire di acquisire le attrezzature necessarie ad adeguare efficacemente
l’infrastruttura WLAN con la connessione alla fibra ottica, nella prospettiva che il PNSD
55
fornisca alle scuole il previsto contributo logistico ed economico per portare una
adeguata connessione Internet, fondamentale per una vera integrazione del digitale
nella didattica. Si prevede inoltre si realizzare un server d’Istituto che consenta di
conservare e rendere disponibili, anche in locale, tutti i materiali disponibili per la
didattica.
• Attuazione del progetto PON sugli Ambienti multimediali “Mobile-Learning Pitagora”,
nel caso venisse finanziato, che prevede:
o Comunicazione interattiva con l’utenza - installare una postazione informativa
all’ingresso della scuola e dotare la sala docenti di un PC per la gestione dei servizi
on-line, a partire dal registro elettronico
o Condividiamo ed apprendiamo con i tablet - creare un laboratorio mobile con
tablet di elevate prestazioni, dotati di specifiche e collaudate app per la didattica,
per concretizzare una metodologia che porti ad un apprendimento cooperativo ed
inclusivo.
o Apprendimento creativo in ogni aula - realizzare un congruo numero di aule
aumentate dalla tecnologia, con la presenza di schermi interattivi, con connessione
wireless, che si connettono ai dispositivi in dotazione a studenti e docenti in modo
da permettere l’interazione tra gli stessi e la fruizione didattica dei contenuti
multimediali creati da docenti e studenti.
Nel mese di febbraio 2016 si prevede di realizzare un incontro di divulgazione, con i
seguenti obiettivi:
Presentazione di attività che coinvolgano gli studenti per favorire la diffusione del
pensiero computazionale
Analisi dei risultati dei questionari sui bisogni rilevati
Discussione e raccolta di nuove proposte, in particolare sulle esigenze formative dei
colleghi.
Dal confronto emerso nell’incontro si arriverà alla pubblicazione di un documento con la
definizione delle proposte scaturite, che verranno poste alla base della pianificazione
definitiva.
Nel mese di marzo 2016 si prevede una discussione in Collegio Docenti, che porti
all’elaborazione di un piano operativo, sulla base del documento già pubblicato ed esaminato
dai colleghi, con la definizione di proposte su:
- Metodologie didattiche da implementare per il raggiungimento degli obiettivi posti nel
PNSD, in riferimento a quanto progettato nel PdM e nel PTOF
- Interventi di formazione richiesti, con la previsione di attivare subito quelli compatibili
con le disponibilità economiche
- Definizione di un piano per eventuali acquisti di attrezzature digitali, effettivamente
funzionali a perseguire gli obiettivi con le metodologie individuate
- Attività che vedano il coinvolgimento attivo degli studenti
- Azioni che favoriscano una maggiore funzionalità dell’amministrazione digitale, con la
dematerializzazione e digitalizzazione dei servizi della scuola.
Nei mesi di aprile e maggio 2016 si prevede di attuare le attività e gli interventi, previsti
nel piano operativo, che siano immediatamente fattibili.
56
Al termine dell’anno scolastico, nella fase di monitoraggio delle attività, l’AD elabora
alcune preliminari conclusioni sui primi interventi relativi all'attuazione del PNSD, per questo
primo anno, e chiede ai colleghi un giudizio sul suo operato e sulle eventuali criticità
riscontrate.
La pianificazione di attività riferite ai vari ambiti di attuazione del PNSD, nel triennio del
PTOF, sarà conseguente a diversi fattori, prevedibili, allo stato attuale, solo parzialmente:
- Effettive risorse disponibili per la connessione alla banda larga e per la formazione dei
docenti
- Finanziamento delle proposte progettuali presentate (PON ed altre fonti di
finanziamento) e conseguente dotazione tecnologica disponibile
- Risultanze dell’indagine conoscitiva sui bisogni espressi da docenti e studenti
- Esiti della formazione cui si sottoporrà l’animatore digitale.
Si preferisce quindi non avventurarsi nella stesura di un piano temporale dettagliato,
che resterebbe solo sulla carta. Si individuano allora le azioni fondamentali che saranno
condotte sulla base di quello che suggerisce il contesto attuale.
L’obiettivo a lungo termine è quello di supportare, agendo su diversi aspetti,
l’allontanamento dal modello della lezione tradizionale frontale dell’insegnante per
avvicinarsi ad un modello in cui l’alunno è protagonista attivo del processo di apprendimento,
in quanto costruisce il sapere attraverso esperienza e indagine.
L’uso degli strumenti tecnologici aiuta questo tipo di didattica, perché è più motivante
ed economico in termini di risorse e di tempo. Il cambio di prospettiva nell’insegnamento
consente alla scuola di avvicinarsi ed integrarsi con la realtà odierna, che è complessa e
“connessa”. Tuttavia non si tratta di addestramento all’uso del digitale, ma di sensibilizzare i
futuri adulti ad un uso consapevole degli strumenti tecnologici. Il digitale non è da
confondersi con l’attrezzatura informatica presente o carente nell’istituto, ma è piuttosto un
approccio culturale che si ripercuote sui metodi di insegnamento e apprendimento.
Occorre capire cosa si vuol fare di innovativo, con le tecnologie e non solo, negli anni a
seguire. Dopo aver chiarito questo sarà molto più agevole capire quali tecnologie siano più
adatte allo scopo.
Sarà fondamentale abituare i docenti ad avvalersi delle buone pratiche individuabili in
rete e a produrre per la condivisione.
Gli ambiti che verranno considerati ed all’interno dei quali si innescheranno le attività
da implementare nel prossimo triennio sono:
Formazione all’uso degli strumenti tecnologici già presenti a scuola, ritenuti validi per la
metodologia didattica in uso.
Ricerca di strumenti e metodologie per l’inclusione degli studenti con bisogni speciali e
studenti di origine straniera.
• Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventuale implementazione con
nuovi acquisti per la:
o realizzazione di ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata.
o promozione di laboratori per stimolare la creatività.
o sperimentazione di soluzioni digitali hardware e software sempre più innovative.
Ricerca, selezione, classificazione e presentazione di strumenti per la didattica: documenti
e materiali, siti dedicati e blog, app ed altri software.
Azione di segnalazione di eventi/opportunità formative in ambito digitale.
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Sperimentazione di nuove metodologie innovative nella didattica:
o flipped classroom
o didattica attiva, cooperativa e collaborativa
o storytelling.
Studio di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su cui formarsi per gli anni successivi,
con organizzazione della formazione anche secondo modalità innovative.
• Ammodernamento del sito internet della scuola, in cui verrà prevista apposita sezione
dedicata al PNSD ed ai suoi sviluppi.
• Sviluppo di nuove competenze negli studenti:
o pensiero computazionale e introduzione al coding, anche con lo svolgimento delle
attività proposte dal progetto “programma il futuro”
o familiarizzazione con gli aspetti operativi delle tecnologie informatiche, perché
diventino utenti consapevoli di ambienti e strumenti digitali, ma anche produttori,
creatori, progettisti
o e-safety, educazione ai media e ai social network.
• Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali e costruzione di contenuti
digitali, con la creazione di repository disciplinari di video per la didattica, auto-prodotti
e/o selezionati nell’ambito della comunità educativa in rete.
Creazione o adesione a reti e consorzi formativi sul territorio.
Collaborazione e comunicazione in rete: dalle piattaforme digitali scolastiche alle
comunità virtuali di pratica e di ricerca.
Scenari e processi didattici per l’integrazione del mobile, gli ambienti digitali e
dispositivi individuali a scuola (BYOD – Bring Your Own Device).
Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.
Avviamento di eventuali progetti in crowdfunding per ampliare la dotazione tecnologica
della scuola o potenziare la formazione dei docenti.
Attivazione di modalità di stimolo degli studenti nell’organizzazione di attività sui temi
del PNSD, per coinvolgere le famiglie e ad altri attori del territorio, in modo da favorire la
realizzazione di una cultura digitale condivisa.
Coinvolgimento della comunità (famiglie, enti, associazioni, imprese) alla realizzazione
degli obiettivi del piano.
Promozione dell’amministrazione digitale, con la dematerializzazione e digitalizzazione
dei servizi della scuola; il miglioramento del lavoro di chi fa l’amministrazione scolastica
ogni giorno, porta a migliorare sostanzialmente i servizi digitali offerti dalla scuola - a
partire dal registro elettronico.
Partecipazione alla realizzazione della identità digitale (prevista anche dalla L. 107)
La realizzazione di questo piano sarà favorita dal coinvolgimento del maggior numero
possibile di colleghi docenti che ne condividano gli obiettivi e siano disponibili alla
collaborazione nel portarlo avanti, diffondendolo ed attuandolo ognuno per quello che si
sente e può fare.
58
Piano formazione docenti
Il 7 gennaio 2016, il MIUR ha emanato la nota n. 35 avente per oggetto “Indicazioni e
orientamenti per la definizione del piano triennale per la formazione del personale”, in
attuazione di quanto previsto dalla legge 107/2015, il cui comma 124 stabilisce che detta
formazione è obbligatoria, permanente e strutturale. Dalla lettura delle suddette fonti, ovvero
la nota MIUR del 7/01/2016 e la legge n. 107/2015, risulta evidente che la formazione del
personale docente si articola in due livelli principali: uno nazionale e uno a livello di
istituzione scolastica o reti di scuola.
I due livelli, come vedremo di seguito, sono strettamente collegati e, possiamo
aggiungere, consequenziali. L’obiettivo che si vuole raggiungere tramite i detti livelli è unico:
migliorare l’offerta formativa e favorire il successo formativo degli alunni.
Nella nota del 7/01/2016, leggiamo inoltre, che il Piano Nazionale di Formazione creerà
un nuovo modello di formazione, che non si fonderà più sulle classiche “conferenze” in cui i
docenti partecipanti sono soltanto soggetti passivi, costretti a seguire un certo numero di ore
in presenza, ma si cercherà piuttosto di renderli soggetti attivi delle attività poste in essere.
A tal fine, le metodologie adottate saranno quelle dei laboratori, workshop, ricercaazione, peer review, comunità di pratiche, social networking, mappatura delle competenze …,
secondo un’articolazione che prevede attività in presenza, studio personale, riflessione e
documentazione, lavoro in rete, rielaborazione e rendicontazione degli apprendimenti
realizzati.
Le indicazioni fornite dalla nota ministeriale, si legge nella medesima, saranno
implementate e arricchite nel Piano Nazionale di Formazione.
La nostra scuola, per mancanza di risorse finanziarie, da anni non riesce ad assolvere le
esigenze di formazione dei suoi docenti, per cui, la maggior parte si autofinanzia per
aggiornarsi soprattutto sulle nuove tecnologie e il modo di apprendere degli allievi, essendo il
mondo odierno profondamente variato e sconvolto da esse. In ogni caso, l’Istituto ha cercato,
come si vede dal PdM, di realizzare semplici progetti di formazione per i docenti in cui le
tematiche delle attività formative si richiamano alle competenze (non tutte ma la maggior
parte) da far conseguire agli allievi, come richiesto dallo spirito della legge (comma 7 articolo
1 della legge di Riforma della scuola) e affrontano in particolare: sviluppo delle competenze
digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico
e consapevole dei social network e dei media nonche' alla produzione e ai legami con il mondo
del lavoro; la tematica della sicurezza fondamentale in ogni luogo e in particolare nei luoghi di
lavoro, potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di
educazione all'autoimprenditorialità; potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle
attività di laboratorio
59
Area della progettazione
L’idea del progetto si inserisce nella pratica didatticoeducativa per proporre nuove modalità di apprendimento, talvolta
inserite nell’attività curriculare, altre realizzate in momenti
differenti. Nel progetto, si enucleano le fasi salienti di un itinerario
didattico che può sintetizzarsi in:
analisi dei bisogni (connessa allo stato iniziale);
formulazione degli obiettivi;
rilevazione delle risorse e costi;
definizione delle strategie operative;
valutazione dei risultati;
attivazione di eventuale recupero;
valutazione del progetto;
Il quadro dell’offerta formativa si arricchisce e si completa con le attività progettuali
integrative. Esse sono un ampliamento ed un approfondimento delle attività proposte nelle
ore curriculari sia sul piano dei contenuti che su quello delle finalità della formazione della
persona umana. Le attività integrative, opportunamente correlate al normale orario
scolastico, consentono di superare il contingente quotidiano e rafforzare le spinte
motivazionali, costituendo importanti occasioni di socializzazione e di scambio informativo,
oltre che di stimolo e di crescita culturale. Saranno realizzati incontri per l’orientamento,
conferenze-dibattito, visite guidate, viaggi di istruzione in Italia e all’estero, cineforum,
partecipazione a rappresentazioni teatrali, ai giochi sportivi studenteschi, ai progetti
finanziati con il Fondo d’Istituto, per le Aree a Rischio e a forte processo Immigratorio e dal
Fondo Sociale Europeo.
Si presentano in modo sintetico i progetti che fanno parte integrante del
presente Piano per l’a.s. 2015/16.
Legenda: CAND_CANDIDATO; APP: APPROVATO; AREA: APPROVATO E REALIZZATO
FINALITÀ
Valorizzazione e
recupero di
ambienti scolastici
Avvio alla cultura e
alla pratica sportiva
AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA
“La mia scuola accogliente”
Referenti progetto: Proff. Gaetana Corbo, Silvia Stigliano
Obiettivi: Realizzare un laboratorio permanente di creatività;
Recupero e ristrutturazione aule per la didattica
“Avviamento alla pratica sportiva”
Referenti progetto: Proff. Stigliano Vincenza, Novellis Rocco,
Barbetta Luigi, Scavone Antonietta
Obiettivi: Ampliare le conoscenze e le capacità motorie,
CAND
APP
AREA
X
X
60
Creare la consuetudine allo sport, Abituare allo scambio e al
confronto ludico, Rinforzare le capacità decisionali,
Memorizzare i gesti tecnici.
“UN GIRO INTORNO ALLO SPORT”
Referente progetto: Prof.ssa Stigliano Vincenza
Obiettivo: far vivere ed amare ai nostri alunni il territorio: il
mare, il bosco, la città, attraverso percorsi individualizzati
offerti dalla scuola ma anche da altre agenzie presenti sul
territorio.
X
“ Giornata dell’Accoglienza” _ Manifestazione ideata dal Liceo
Fermi di Policoro a cui la scuola ha aderito nel mese di
Ottobre.
Referente progetto: prof.ssa Ditaranto Maria
Obiettivo: divulgare le buone pratiche della scuola
Orientamento
X
“Continuità e orientamento” _ ( da realizzare attraverso
contatti sistematici con le Scuole secondarie di primo grado
del territorio attraverso protocolli d’intesa, convenzioni e
accordi informali su temi variabili)
Referenti progetto: proff. Corbo Gaetana, Giuseppe Scardino
Obiettivo: cercare di accompagnare gli alunni nella loro
evoluzione, favorire la conoscenza fisica e didattica della
scuola, favorire negli alunni la conoscenza di sé per iniziare il
cammino di orientamento e di scoperta delle proprie
attitudini, aiutare gli alunni a riflettere su se stessi e sulla vita
che li attende a breve e lungo termine, far capire ad ogni
alunno che può essere parte attiva del suo processo di
crescita, del suo futuro ruolo nella società, della sua piena e
felice esistenza nel mondo, Offrire occasioni che stimolino la
partecipazione attiva dell’alunno e il rinforzo motivazionale
per mezzo di esperienze di apprendimento diversificate.
X
 “CORSO DI AUTOIMPRENDITORIALITA' ED ORIENTAMENTO
X
IN USCITA NEL MONDO DEL LAVORO”
Referenti: proff. Galtieri Maria Carmela, Gentile Maria Italia
Obiettivo: approfondire la conoscenza degli ambiti produttivi e
del lavoro autonomo e dipendente; aiutare gli studenti ad
acquisire autonomia nell’apprendere e la capacità di assumere
conoscenze e competenze a partire dai problemi concreti,
sviluppare nello studente la capacità di orientarsi e di compiere
scelte autonome in contesti diversi per arrivare alla
consapevolezza di sé e delle proprie possibilità,
all’autodecisione, all’uso delle conoscenze stesse sul piano
personale e sociale.
Diffusione cultura
“MADE IN ITALY – UN MODELLO EDUCATIVO”
X
Referente: prof.ssa Glinni Pierina
61
Obiettivo: Rendere visibile alla coscienza anche quello che
solitamente dei prodotti non si riesce a vedere – la storia, le
relazioni, le tradizioni – e che trasforma un semplice
apprezzamento formale e istintivo di un oggetto in una
conoscenza piena della cultura italiana nel suo complesso; Un
modello educativo, attraverso il quale proporre iniziative in
grado di ricostruire e valorizzare le radici culturali del proprio
territorio attraverso le arti, il cinema, il teatro, la musica, il
design, la moda, l’artigianato locale, la cucina, i prodotti
agroalimentari e audio-video, oltre le usuali e riconosciute
categorie del marchio Made in Italy.
Alternativa IRC
Educare
all’ambiente
Progetto : “Paesi, culture e Religioni del Mondo”
Referenti progetto: proff. Docenti Fase C – organico di
potenziamento
Obiettivi: Acquisire i valori di solidarietà, onestà, non violenza,
patria, come elementi indispensabili per la conquista della
libertà del singolo e della società e favorire la costruzione di
una coscienza etica che sia presupposto dei rapporti
interpersonali e del vivere sociale.
“Eco-School”_ Pogetto nell’ambito del programma
internazionale della FEE per l’educazione, la gestione e la
certificazione ambientale. (In collaborazione con il
Comune di Policoro.
Referenti progetto: proff. Latronico Antonietta – Camardo
Maria Teresa
Obiettivi: Promuovere la cultura della diffusione di
comportamenti sostenibili per la salvaguardia ambientale.
"SCUOLA: ALL INCLUSIVE"
Cittadinanza &
Inclusione
X
Referente progetto: Prof.ssa Corbo Gaetana
_ (Partneriato: Liceo "E. Fermi" – Policoro, ANFFAS
ONLUS – Roma)
Obiettivo: ridurre la dispersione scolastica, favorire
l'inclusione, facilitare i percorsi di apprendimento, sia come
metodo di studio che con il supporto di strumenti
compensativi; creare una rete tra istituzioni scolastiche ed
associazioni presenti sul territorio locale e nazionale per
favorire l'integrazione.
“SENTO E PARLO DI DEMOCRAZIA ,VIVO LA LEGALITÀ” _
Piano nazionale per la cittadinanza attiva e l’educazione alla
legalità (in RETE con il Liceo Scientifico “E. Fermi”-Policoro)
X
X
X
Referente progetto: prof.ssa Ditaranto Maria
Obiettivo: promuovere la cultura della legalità e del senso di
appartenenza alla comunità attraverso diversi linguaggi
espressivi, con particolare riferimento al linguaggio teatrale,
artistico e digitale; rafforzare la consapevolezza, da parte degli
studenti, di essere inseriti in un sistema di regole fondato sulla
62
tutela e sul riconoscimento dei diritti e dei doveri; concorrere
alla loro educazione alla convivenza e all’esercizio attivo della
cittadinanza; promuovere la partecipazione responsabile come persone e cittadini - alla vita sociale ampliando gli
orizzonti culturali nella difesa della identità personale e nella
comprensione dei valori dell’inclusione e dell’integrazione.
"CITTADINANZA SCOLASTICA-Percorsi di integrazione
scolastica (Laboratorio della creatività)"
Referente progetto: Prof.ssa Corbo Gaetana
Obiettivo: ridurre la dispersione scolastica, favorire
l'inclusione, facilitare i percorsi di apprendimento, sia come
metodo di studio che con il supporto di strumenti
compensativi.
Conoscere e
sperimentare la
comunicazione
“Il quotidiano in classe_ NewspaperGame”
Referente progetto: Prof.ssa Latronico Antonietta
Obiettivo: avvicinare i giovani alla lettura del quotidiano e
favorire l’abitudine a questo approccio, fornendo l’occasione
agli allievi dell’Istituto di realizzare un articolo che sarà
pubblicato e partecipare ad un concorso.
“Recupero e uso delle Macchine a Controllo Numerico
presenti nella scuola”
Referente : prof. Lomonaco Giuseppe.
Obiettivo: Acquisire la formazione di base sull’uso delle
macchine a CN presenti nella nostra scuola;Acquisire nozioni
sulla formattazione del Sistema Operativo e settaggio
macchina sull’uso del Tornio “COLIBRI 8600 T” della COMEC .
X
X
X

Approfondimento _
Aggiornamento _
Autoaggiornamento
“Attività didattiche-sperimentali con sensori e schede
elettroniche
di
piccole
dimensioni
con
microcontrollori”
Referente : prof. Satriano Antonio
Obiettivo: analizzare le difficoltà comuni di apprendimento
nelle discipline Elettronica e Elettrotecnica e l’efficacia delle
attività didattiche; progettare attività didattiche tali da
permettere la possibilità per chi apprende di individuare e
costruire propri percorsi favorendo il confronto tra stili e
strategie diverse di apprendimento
“POTENZIAMENTO, RECUPERO e consolidamento IN
ITINERE”
Referenti progetto: proff. Docenti Fase C – organico di
potenziamento
Obiettivo: Rispondere ai bisogni degli alunni, Favorire il
X
X
63
successo scolastico attraverso attività individualizzate,
Sviluppare attitudini ed interessi, Promuovere situazioni di
eccellenza, Favorire il processo di apprendimento, sviluppare
il metodo di studio, recuperare conoscenze ed abilità di base

X
“Formazione per l’utilizzo del tablet nella didattica”
Referenti : proff. Giuseppe Scardino, Maria Ditaranto.
Obiettivo: continuare l’attività formativa sull’utilizzo didattico
del tablet, che ha coinvolto studenti e docenti nell’A.S.
2014/15, anche in seguito al finanziamento regionale
nell’ambito del P.O. FSE Basilicata 2007/2013 che ha visto la
realizzazione
del
progetto:
M-Learning-la
palestra
dell’innovazione didattica. Il progetto prevede 2 fasi: Fase 1_
continuare la formazione dei docenti, con attività di circa 12
ore, sotto la guida dei formatori esterni di C&C Consulting, già
partners dell’Istituto nel precedente progetto, tese in
particolare a fornire gli strumenti operativi per l’utilizzo delle
principali app direttamente impiegabili nella didattica
Fase 2_ sperimentazione con il coinvolgimento degli studenti.
Educare
all’intercultura
Innovazione &
Tecnologia
Corso di formazione “Comunicazione efficace e Tecniche di
memorizzazione”
Referente: D.S. prof. Angelo Castronuovo
Obiettivo: Acquisire i pilastri del public speaking, la gestione
dello stress e della tensione, come progettare un intervento
davanti ad un gruppo di persone e sviluppare il proprio
carisma.
“Intercultura: una scuola per accogliere”
Referente progetto: Prof.ssa Raffaella Delli Veneri
Obiettivo: favorire la presenza degli studenti di Intercultura
per promuovere un confronto culturale tra gli studenti e
stimolare la loro curiosità verso paesi diversi creando
l’occasione per mettere in pratica le abilità linguistiche.
“PHYRTUAL - La Palestra dell’Innovazione di Pitagora e della
Magna Grecia”
Progetto del MIUR a cui la scuola ha aderito come Scuola
capofila con le scuole: Istituto Comprensivo n. 1 “L. Milani” –
Policoro (MT) – con S.M.S. e scuole del 1° Ciclo, Istituto
Comprensivo n. 2 “Giovanni Paolo II ” – Policoro (MT) - con
S.M.S. e scuole del 1° Ciclo, Liceo Scientifico Statale “E.
Fermi” – Policoro (MT), Istituto Tecnico per Geometra “F.
D’ANGOIA” – Policoro (MT), Istituto Tecnico Commerciale
“A. Volta” – Policoro (MT)
Insieme alle Istituzioni ed Enti: Comune di Policoro (MT), ITS
Meccatronica “Cuccovillo” di Bari, Polo TecnicoProfessionale, CNR – Istituto di Bioscienze e Biorisorse
“Pantanelli - Policoro” – Sede Bari, Università di Bari, FMD –
X
X
X
64
Fondazione Mondo Digitale, CSI - Consorzio di Sviluppo
Industriale – Matera, Fondazione Zetema
E con le seguenti imprese ed associazioni del territorio:
Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della PMI –
Matera, Confapi - Associazione delle Piccole e Medie
Industrie della Provincia di Matera, Formapi – Ente di
formazione delle Piccole e Medie Industrie della Provincia di
Matera, Openet Technologies SPA – Matera, Cabling srl –
Matera, Digimat srl – Matera, Gemi Elettronica srl Francavilla in Sinni (Potenza), Circolo velico lucano - Policoro
Le scuole proponenti intendono creare ed integrare all’interno
dell’istituto capofila, secondo un approccio atto ad includere
le più moderne e innovative tecniche di apprendimento, una
serie di laboratori didattici da affiancare a quelli
convenzionali già presenti, al fine di stimolare una cultura
dell’innovazione diffusa e creare incubatori di startup,
facilitando l’imprenditorialità dei giovani, promuovendo
pratiche e metodologie didattiche innovative, basate sulle
nuove tecnologie, tali da incidere efficacemente nella lotta
alla dispersione ed all’insuccesso scolastico.
Referente progetto: Prof. Giuseppe Scardino
“wlan@Pitagora - Connessi con la fibra”
Progetto del MIUR “wireless nelle scuole”
Referente progetto: Prof. Giuseppe Scardino
Obiettivo : Migliorare la copertura wifi alla maggior parte degli
ambienti didattici dell’Istituto, integrando la funzionale
struttura della rete LAN cablata esistente con nuovi dispositivi
wireless, in grado di favorire l’accesso ad Internet dei
dispositivi mobili di cui già sono in possesso studenti e docenti
e intraprendere strategie atte a favorire l’inclusione digitale,
incrementando l’accesso ad Internet ed ai contenuti veicolati
sul web, e lo sviluppo di competenze digitali.
PROGETTO “Mobile-Learning Pitagora” _ Realizzazione
Ambienti digitali”– Asse II FESR - Azione 10.8.1 Interventi
infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori di
settore e per l’apprendimento delle competenze chiave del
PON Per la Scuola – competenze e ambienti per
l’apprendimento. Sottoazione 10.8.1. A3 Ambienti
multimediali.
Referente progetto: Prof. Scardino Giuseppe
Obiettivo: innovare la didattica, promuovendo l’uso di
tecnologie innovative sia negli strumenti che nelle
metodologie; implementare nella scuola la Mobile Learning
(M-Learning) per favorire un paradigma di formazione che,
utilizzando tecnologie mobili e metodologie innovative, punta
X
X
65
ad un apprendimento interattivo, collaborativo e
personalizzato; promuovere un modello educativo che ponga
al centro non solo la tecnologia, ma la capacità di proporre
un’interazione didattica basata sul costruttivismo, che porti
all’acquisizione di competenze abilitanti, in grado di andare
oltre la incontrovertibile e rapida obsolescenza tecnologica.
Sicurezza
SPORTELLO AMICO
“Una rete per la sicurezza” _ Concorso di idee
#lamiascuolasicura per l’individuazione di proposte
progettuali per la promozione della sicurezza nelle scuole
(Enti coinvolti: Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di
Matera, Azienda Sanitaria Locale di Matera, Ente di
Formazione “FormAPI”, Protezione Civile di Policoro,
AssoImprenditori)
Referente progetto: Prof.ssa Varasano Antonella
Obiettivo: stimolare gli studenti ad ampliare il proprio sguardo
sul tema della prevenzione e della sicurezza nella scuola,
invitandoli a leggere la realtà circostante, ad interrogarsi a
scuola ed in famiglia sulle condizioni di sicurezza dei luoghi
lavorativi, ad effettuare verifiche sul territorio e ad individuare
messaggi e proposte per migliorare le condizioni di sicurezza.

X
“SPORTELLO DI ASCOLTO” _ Progetto realizzato con il
supporto dell’ASM -Matera
X
Referente progetto: Prof.ssa Gallo Augusta
Obiettivo: raccogliere segnalazioni di disagi, problemi,
difficoltà di tipo relazionale, scolastico, familiare ed orientare
verso possibili soluzioni gli allievi e le loro famiglie con la
supervisione di uno specialista psicologo scolastico.
“Laboratorio di creatività”
X
Referente progetto: Prof.ssa ZAFFARESE Silvana
Obiettivo: Favorire la creatività, l’integrazione
socializzazione con alunni diversabili e non.
e
la
e
la
“Mercatini di Natale”
Referente progetto: Prof.ssa ZAFFARESE Silvana
Obiettivo: Favorire la creatività, l’integrazione
socializzazione con alunni diversabili e non.
“Musicarteterapia con alunni diversamente abili”
Referente progetto: Prof.ssa CORBO Gaetana
X
X
Obiettivo: Stimolare ed orientare le proprie emozioni, favorire
la creatività, sviluppare l’espressione dei sentimenti per
favorire la gratificazione e la socializzazione

“La notte dei briganti 2”
X
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Referente progetto: Prof.ssa Glinni Pierina
Obiettivo: Conoscere le tradizioni di un paese lucano
Monitoraggio e Valutazione
Il monitoraggio del POF è a cura del Nucleo di Autovalutazione d’Istituto nominato dal
collegio Docenti ed ha il fine di verificare non solo l’ efficienza del servizio fornito agli allievi,
ma anche di testare il gradimento dell’utenza esterna ed interna per il servizio erogato.
I dati del monitoraggio, inoltre, costituiscono la base su cui valutare le priorità di intervento per il
miglioramento del servizio.
Nel presente anno scolastico sono previste le seguenti forme di monitoraggio:
Test di gradimento degli studenti, Test di gradimento del personale della scuola, Monitoraggio
dei progetti , Esiti didattici del 1° e 2° quadrimestre, Esiti valutativi stage, Esiti esame di Stato
Le soglie di accettabilità (obiettivi) vengono fissate dal Dirigente Scolastico.
L’Istituto si impegna a pubblicare i risultati del monitoraggio nel corso dell’anno e ad
utilizzarli per un’analisi che individui azioni di miglioramento del servizio.
Documenti allegati facenti parte del presente PTOF
PIANO DI MIGLIORAMENTO (PdM)
REGOLAMENTO DI ISTITUTO (All. 1)
Il Regolamento di Istituto è un atto normativo interno della Scuola, approvato dal
Consiglio di Istituto, conforme ai principi e alle norme dello “Statuto delle studentesse e degli
studenti”, di cui al D.P.R. 249/1998 (come modificato dal D.P.R. 235 del 21/11/2007) del
Regolamento dell’autonomia delle Istituzioni Scolastiche, emanato con il D.P.R. 275/1999 e
con il D.P.R. 10 Ottobre 567/1996 e successive modifiche e integrazioni.
Il Regolamento di Istituto intende promuovere l’acquisizione delle regole e dei
comportamenti che favoriscono corrette norme relazionali al fine di creare una convivenza
civile consapevole e responsabile.
Il Regolamento di Istituto è il documento contenente le norme per l’organizzazione delle
attività scolastiche, degli organi collegiali e del loro funzionamento, le disposizioni riguardanti
i doveri del personale, le indicazioni per le famiglie e l’utilizzo delle strutture, degli strumenti
67
e dei sussidi didattici. La parte più rilevante è dedicata ai diritti e ai doveri delle studentesse
e degli studenti specificandone le norme di comportamento, il diritto di trasparenza
nell’azione scolastica , le sanzioni disciplinari previste e gli organi eroganti.
STATUTO DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE (All. 2)
Lo Statuto (modificato con D.P.R. n° 235 del 21 novembre 2007 – G.U. n° 293 del
18.12.2007) precisa:
 il diritto degli studenti ad una formazione culturale e professionale qualificata che
rispetti e valorizzi l’identità di ciascuno;
 il diritto alla libertà di apprendimento e di scelta nelle attività facoltative
 il diritto di associazione all’interno dell’istituzione scolastica;
 il dovere di rispettare gli orari, il personale educativo, gli strumenti a disposizione;
 la consapevolezza delle sanzioni e della loro applicazione.
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ (All. 3)
Il Patto Educativo di Corresponsabilità è un documento istituzionale (art. 3 DPR 235/07)
multifunzionale che coinvolge la scuola nel suo complesso regolando la qualità dei rapporti
con le famiglie e si inserisce nel sistema dei valori della comunità di appartenenza. Il
documento prevede la condivisione da parte degli studenti, del personale di custodia, del
Dirigente, dei genitori e degli insegnanti delle regole e valori dell’Istituzione scolastica onde
prevenire, anche, i fenomeni di bullismo e promuovere comportamenti di rispetto e di
convivenza sociale. Il P.E.C. consente di affermare il principio che la scuola è un luogo
dell’apprendimento e della cittadinanza al fine di favorire una corretta formazione culturale,
civica e professionale. Tali obiettivi possono essere raggiunti, attraverso la condivisione di
diritti e di doveri nel rapporto e dialogo continuo tra istituzione scolastica, famiglie e
studenti.
ORGANO DI GARANZIA(All. 4)
Tale organo si basa sul principio per cui la scuola è una comunità, all'interno della quale
ognuno ha il diritto/dovere di operare al fine di trovare modalità di comportamento adeguate
per promuovere ed assicurare una serena convivenza attraverso una corretta applicazione
delle norme.
REGOLAMENTO VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE (All.5)
I viaggi di istruzione e le visite guidate sono parte integrante della programmazione che i
docenti e i consigli di classe predispongono all'inizio di ciascun anno per le motivazioni
culturali, didattiche e professionali che ne costituiscono il fondamento e lo scopo preminente,
configurandosi come esperienze di apprendimento scolastico e di crescita della personalità
per cui queste iniziative sono vere e proprie attività complementari della scuola e come tali
vanno regolamentate.
PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI (All. 6)
Pratiche condivise all’interno dell’Istituto in tema di accoglienza e di inserimento degli
alunni migranti.
Negli ultimi anni il numero di alunni stranieri che si iscrive al nostro Istituto è molto
aumentato e le statistiche affermano che il fenomeno non registrerà, negli anni a venire,
inversioni di tendenza.
68
Nella consapevolezza che diventa ormai indispensabile la promozione e la progettazione
di percorsi che coinvolgano le intere classi al fine di attuare un’educazione interculturale che
accomuni gli allievi e gli operatori scolastici, abbiamo comunque ritenuto opportuno partire
con uno strumento che aiuti i ragazzi stranieri e le loro famiglie a comprendere la complessa
realtà della scuola superiore per meglio inserirsi in essa e serva anche a docenti e personale
amministrativo ad orientarsi tra normativa e accoglienza. Per le ragioni su esposte la scuola si
è dotata di un protocollo di accoglienza degli alunni stranieri al quale si fa riferimento.
CARTA DEI SERVIZI (All. 7)
La Carta dei servizi fa propri i principi della Costituzione italiana, negli artt. 3, 21,33, 34,
garantendone la concreta attuazione in materia di uguaglianza, imparzialità, buon andamento,
efficienza e trasparenza, nonché accoglienza, integrazione e partecipazione.
ATTIVITÀ ALTERNATIVA ALL’ IRC (All. 8)
La gestione dell’insegnamento della religione cattolica e delle altre opzioni alternative
possibili costituisce una delle materie più ricche di interventi normativi, giurisprudenziali e
perfino, come è noto, costituzionali e proprio per rispondere alle esigenze dell’utenza la
scuola attiverà un progetto di alternativa all’insegnamento della religione cattolica per gli
alunni non avvalentesi .
PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ (PAI)
Il Piano intende raccogliere in un quadro organico gli interventi
intrapresi per affrontare le problematiche relative all’inclusione degli alunni
con diverse abilità, difficoltà di apprendimento, disagio comportamentale,
disturbi specifici dell'apprendimento.
Redatto a cura della prof.ssa Augusta Gallo e della Commissione POF presieduta dal Dirigente
Scolastico prof. Angelo Castronuovo.
Approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 14.01.2016
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