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Log Engineering chiude all`improvviso
- martedì 22 marzo 2016 - T R E N T I N O - Pagina: 8 - » Log Engineering chiude all’improvviso EDILIZIA LA CRISI L’azienda di Lavis attiva nella costruzione di case in legno avvia la procedura di mobilità per 57 dipendenti ◗ TRENTO Non è solo un fulmine a ciel sereno. E’ di più. Un’amarissima sorpresa quella che pochi giorni fa hanno avuto i 57 dipendenti della Log Engineering, azienda di Lavis attiva nella costruzione di case e strutture in legno che fino a pochissimo tempo fa sembrava con il vento in poppa. Una società che aveva chiuso il 2014 con un fatturato di 10 milioni di euro e 200 mila euro di utili anche grazie a un grosso appalto per una casa di riposo vinto in Toscana. Il proprietario Lorenzo Perini è l’ex referente del settore legno di Confindustria. Un imprenditore che sembrava in piena ascesa. Le cose sembravano andare a gonfie vele fino a poco tempo fa. Tanto che in dicembre l’azienda aveva anche fatto investimenti e acquistato nuovi macchinari. Poi, circa tre settimane fa, la doccia gelata. Ai sindacati è arrivata una lettera con la quale si comunicava l’avvio della procedura di mobilità per tutti i 57 dipendenti e la chiusura dell’azienda. I dipendenti sono stati lasciati a casa, la sede dell’azienda, nella zona industriale di Lavis, è chiusa. I lavoratori, inoltre, non prendono lo stipendio da un mese. Così un gruppo di lavoratori giovani e molto specializzati (tra loro ci sono anche ingegneri, architetti e manodopera specializzata nella costruzione di case in legno) sono precipitati in un incubo. Credevano di far parte di un’azienda giovane e innovativa e si sono ritrovati in mezzo alla strada. E senza nessun tentativo di salvataggio. Quello che stupisce di più è proprio il fato che il titolare non abbia tentato strade alternative optando per la chiusura. I sindacati hanno subito chiesto l’intervento della Provincia e ieri sera si è tenuto un incontro insieme all’assessore al Lavoro Alessandro Olivi, al proprietario Perini. Per i sindacati c’erano Sandra Ferrari e Alessandro Stella della Cgil e Walter Largher e Gianni Tomasi della Uil. I sindacati sono andati all’incontro con molte perplessità e ne sono usciti con le stesse perplessità. Non si capisce, infatti, il cambiamento repentino della situazione dell’azienda. Non si capisce come abbia fatto l’azienda a entrare in una crisi così profonda in così poco tempo. Il titolare ieri ha spiegato che dopo l’appalto in Toscana non c’erano più grossi lavori e questo, a fronte di una crisi di liquidità, ha gettato l’azienda in crisi. Sorprende, però, il fatto che mancasse un piano industriale strategico. A questo punto i sindacati hanno convocato un’assemblea che si terrà giovedì prossimo per informare i lavoratori. Per avviare la mobilità, e quindi far incassare l’assegno di disoccupazione ai lavoratori, è necessaria la firma dei sindacati. Ma con la firma si sancirebbe la chiusura e si vuol vedere se ci sono altre strade. (u.c.) ‘‘ Incontro con olivi Ieri incontro tra sindacati, il titolare Perini e l’assessore Olivi per verificare se ci sono vie d’uscita, ma la situazione sembra gravissima Una casa in legno della Log Engineering, a destra il titolare Lorenzo Perini