Tizio, con scrittura privata del 30 gennaio 1999, promette di vendere
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Tizio, con scrittura privata del 30 gennaio 1999, promette di vendere
FONDAZIONE DELL’AVVOCATURA TREVIGIANA CORSO DI FORMAZIONE PER I PRATICANTI CASO DEL 13 MAGGIO 2016 Tizio, con scrittura privata del 10 gennaio 2011, promette di vendere a Caio, imprenditore edile, che accetta, il fondo agricolo Tuscolano per il prezzo di euro trecentomila. Le parti espressamente convengono: a) che il contratto sia sottoposto, nell’interesse della parte promittente acquirente, alla condizione risolutiva della mancata adozione, da parte dei competenti organi comunali ed entro la data del 30 settembre 2011, del nuovo Piano regolatore volto a rendere edificabile il terreno suddetto; b) che a tal fine Tizio si obblighi a presentare, entro il termine del 31 marzo 2011 (previsto per la presentazione di osservazioni alla proposta di Piano regolatore) richiesta di estensione dell’edificabilità (consentita, dalla proposta stessa, su una sola quota) all’intera superficie del fondo; c) che il contratto definitivo venga stipulato, in caso di avvenuta modificazione degli strumenti urbanistici, entro il 31 dicembre 2011; d) che il prezzo venga versato, quanto a euro centomila, a titolo di caparra confirmatoria e principio di pagamento, all’atto della sottoscrizione della promessa di vendita, e quanto ai residui euro duecentomila, entro e non oltre il termine previsto per la stipulazione del contratto definitivo; e) che l’inadempimento degli obblighi derivanti dal contratto, e in particolare la mancata presentazione da parte del promittente venditore della richiesta di cui al punto b), e la mancata tempestiva corresponsione da parte dell’acquirente del saldo, come sopra pattuito sub c), debbano considerarsi come altrettante condizioni risolutive dell’efficacia del vincolo. Il 10 aprile 2011, non avendo Tizio provveduto alla richiesta cui si era obbligato, Caio comunica per iscritto allo stesso Tizio di ritenere tuttora efficace la promessa di compravendita. Alla data del 30 settembre, la modificazione del piano urbanistico non risulta approvata. In data 10 ottobre, Caio fa pervenire a Tizio il saldo del prezzo pattuito, comunicandogli telefonicamente di aver fissato per il successivo 15 dicembre, presso lo studio del notaio Romolo Romani, la stipulazione del definitivo. Tizio vi richiede un parere circa le possibilità di respingere le iniziative di Caio, al fine di sottrarsi al vincolo originariamente assunto. Si espongano le ragioni che possono consentire a Tizio di liberarsi dall’impegno contrattuale, illustrando le principali questioni da affrontare per risolvere il caso.