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Umberto Vincenti - COME SI ARTICOLA UN RAGIONAMENTO

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Umberto Vincenti - COME SI ARTICOLA UN RAGIONAMENTO
COME SI ARTICOLA UN RAGIONAMENTO GIURIDICO (sintesi)
di Umberto Vincenti
In questo intervento ci si soffermerà su alcune fondamentali questioni di metodo (slide 2).
In particolare rifletteremo su quelle attività che la retorica classica denominava inventio e,
rispettivamente, dispositio.
Con l’inventio si ricercano gli argomenti migliori per sostenere una tesi nel contesto di una
discussione controversiale (slide 3).
In una controversia giuridica il ragionamento che la innerva utilizza argomenti di tipo
normativo: si tratta o di norme in senso tecnico-giuridico o di elementi (fattuali, morali,
ideali, valoriali ecc.) eterogenei capaci di determinare, talvolta più delle stesse norme, le
conclusioni giuridiche (slides 4, 5, 6).
Logicamente il procedimento di individuazione del diritto – da applicarsi al caso in
contestazione – può seguire itinerari diversi, anche se vi è la tendenza a credere che la
sussunzione del caso sotto la norma, concepita come una deduzione, sia, se non l’unica, la via
principale di cui i pratici dispongano (slides 7, 8, 9). Ma anche in un procedimento deduttivo
l’operatore dovrà individuare, cioè costruire, le premesse; e in questa costruzione egli non
procederà deduttivamente.
V’è da costruire la premessa maggiore, o fattispecie astratta, cioè la norma concretizzata alla
luce del caso: si tratta propriamente di un’induzione (slide 12).
V’è poi da costruire la premessa minore, o fattispecie concreta, attraverso una comparazione
casistica, mettendo a confronto il caso problematico con casi chiari e non problematici: il
meno conosciuto viene comparato con il più conosciuto. Ciò assume il nome di analogia
(slide 13).
Per esempio, possiamo negare che una lettera privata costituisca un documento che rientri nel
novero di quelli protetti dalla tutela penale; però, la conclusione potrebbe essere diversa se la
lettera comprovi rapporti giuridici di diritto privato. Ecco che una lettera raccomandata
potrebbe essere qualificata, ex art. 485 c.p., come scrittura privata se inviata da una società ad
un Comune in accompagnatoria di un assegno bancario da valere come deposito cauzionale
per lavori in appalto.
Sicchè il nuovo nel procedimento di individuazione del diritto risiede nella premessa minore.
Ma solo la deduzione costituisce un procedimento certo. L’induzione è, invece, un
procedimento problematico e la sua produttività dipende dall’ampiezza della base induttiva.
Nell’analogia tutto è incerto.
Ma dove ha inizio il procedimento di individuazione del diritto?
Dalla competenza professionale del giurista, dalla sensibilità giuridica del cittadino.
Si affaccia così un ulteriore procedimento logico: l’abduzione (slides 14, 15). Essa muove
dalla conclusione. E’ un procedimento logico incerto e formula soltanto un’ipotesi, un
sospetto: la lettera potrebbe essere un documento nel senso dell’art. 485 c.p.; potrebbe essere
un caso di culpa in contrahendo quello di chi formuli, al momento della redazione del
contratto per iscritto, pretese nuove che avrebbe potuto formulare nella fase precedente, e che
erano state da lui slealmente occultate (slides 16, 17, 18).
Individuati gli argomenti e saggiata la sostenibilità di una conclusione, si passa alla
dispositio, e si schierano gli argomenti, e si mette ordine nel ragionamento al fine
dell’esposizione in una data udienza (slides 19, 20).
E’ in questa fase che ci possiamo avvedere, qualora non l’avessimo fatto già prima, se
l’argomento è pertinente rispetto alla tesi sostenuta (slide 21).
Solo l’argomento pertinente è valido come prova (argomentativa); ed è vietato introdurre in
un discorso un elemento che non porta alcuna prova (slide 22).
Non dobbiamo parlare o scrivere “a vanvera” e, soprattutto, non dobbiamo farlo apposta.
(20 marzo 2009)
1
Come articolare un ragionamento giuridico
Prof. Umberto Vincenti
Scuola Superiore dell’Avvocatura
Roma, 20 marzo 2009
Laboratorio di Metodologia giuridica Law and argumentation
http://www.lawargumentation.giuri.unipd.it
METODO
1) Metá: tensione verso
2) Odós: viaggio
A) Ricerca, modo di investigazione
B) Via torta, artificio, frode
INVENZIONE DELLE IDEE
Interazione tra soggetto (la questione
da affrontare e decidere) e contesto
culturale
“Un tempo si diceva che il ragionamento del
giudice segue lo schema di un sillogismo come
pura operazione logica: stabilita la premessa
maggiore (ipotesi legislativa con relativa
norma), e accertata la premessa minore (il
fatto), se ne deduce la conclusione, cioè la
sentenza. Chi ha ricevuto un oggetto in deposito
deve restituirlo al depositante; Tizio ha in
deposito la bicicletta di Caio; Tizio deve
restituire la bicicletta a Caio”.
(A. Trabucchi, Istituzioni di diritto civile)
Sillogismo (sussunzione)
F1: se si è stipulato un contratto di
locazione, allora il locatore sarà obbligato
a garantire il pacifico godimento e il
conduttore sarà obbligato a pagare il
canone
F2:Tizio si è impegnato a lasciar godere a
Caio un immobile e Caio a pagare una
somma mensile a Tizio
C: L’accordo tra Tizio e Caio configura una
locazione e Caio, se non pagherà, potrà
essere sfrattato
1) ABDUZIONE
1) INDUZIONE E ANALOGIA
1) DEDUZIONE
C: Non è lecito (non è giusto) che una
persona in stato vegetativo permanente
abbia a subire un certo protocollo sanitario
F1: Il principio (di rispetto) della dignità
umana vuole che ogni individuo abbia la
possibilità di autodeterminarsi liberamente
F2: La dignità umana impone che anche
l’incapace in stato vegetativo permanente
possa autodeterminarsi attraverso una
ricostruzione della sua volontà
OCCORRE UN PIANO
UNA STRUTTURA PER SEMPRE
1) ESORDIO
2) NARRAZIONE
3) CONFERMAZIONE
4) EPILOGO
CONTRO LA FALLACIA
Articulus impertinens non est
admittendus
(criterio di pertinenza o rilevanza o
congruenza)
1) Principio di non esclusione
2) Principio di connessione, o della
connessione sufficiente
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