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L`Alta Velocità arriverà a Malpensa I sindacati
LA PROVINCIA DI VARESE 12 Varese economia GIOVEDÌ 28 AGOSTO 2014 La promozione L’Alta Velocità arriverà a Malpensa I sindacati: «Bello, ma a cosa serve?» Entro il 2014 partiranno gli studi per portare i supertreni fino allo scalo varesino «I collegamenti sono l’unica cosa che qui funziona: meglio investire sugli aerei» i treni non possono arrivare a 300 chilometri all’ora», ricorda InnoFuori dalla propaganda, cenzio. «Il che non significa che qual è il tema? L’interrogativo si non possano arrivare a 150 km/h alza dalla Filt Cgil di Varese che ma non si parli di alta velocità, sull’Alta velocità a Malpensa vor- quella la si prende da Milano e se rebbe sapere di cosa si sta parlan- si volesse rendere le rotaie del do. «Malpensa è già collegata con Malpensa express utili allo scopo, autostrade e ferrovia per Milano; servirebbero molti soldi, l’interesiste già una capacità infrastrut- vento sarebbe davvero molto coturale di questo aeroporto dove, stoso. Non credo sia questa una finalmente, c’è da fare ben poco. priorià per il Paese, oltretutto solQui sono gli aerei che devono ar- tanto per il traffico passeggeri. Ci sono soldi da buttare? rivare, non i treni», diCosa verrebbe collegachiara Saverio Innocenzio della segreteria «Assisteremo to? Malpensa con che Filt di Varese, profona un’altra cosa?». Nessun disfattismo, do conoscitore del settore trasporti ferrovie. cerimonia solo cruda realtà. «Per in autostrada inaugurale arrivare si percorre una strada La cruda realtà come quella provinciale e anche se «Assisteremo a una viaggia in Ferrari, la nuova inaugurazione del 2010» sivelocità rimarrà limicon nuovi attori, ma la tata in quel tratto», sostanza non sarà cambiata», continua il sindacali- esemplifica il sindacalista per sta pensando al 13 settembre del rendere l’idea. Lo stesso varrebbe 2010 quando l’allora presidente anche nel caso in cui la strada della regione Lombardia Roberto ferrata di Malpensa venisse colleFormigoni con l’ex assessore re- gata alla Milano – Torino, tratta gionale ai Trasporti Raffaele Cat- (questa sì) dell’alta velocità che taneo, l’allora presidente Sea Giu- passa, però, a circa 30 chilometri seppe Bonomi e l’ex ad delle Fer- dall’aeroporto. In quei 30 chilorovie dello Stato Mauro Moretti metri, i treni non viaggerebbero erano sul binario della stazione a tutto spiano, inizierebbero dopo ferroviaria del terminal 1 di Mal- la loro vera corsa. Dunque? «Si pensa ad inaugurare il primo parli semplicemente di Freccia Freccia Rossa in aeroporto. Un Rossa in arrivo a Malpensa, non flop. «Non c’è una linea dell’alta di Alta Velocità», incalza Innovelocità che porta a Malpensa, qui cenzio. «Altrimenti significa get- MALPENSA ALESSANDRA PEDRONI Treni veloci fino all’aeroporto di Malpensa? Secondo i sindacati l’annuncio del ministro è un “bluff” Innocenzio. «Ma è poi da Milano che i convogli possono partire in quarta, non dall’aeroporto». I dubbi sull’accordo tra ministero dei Traporti e Fs italiane per la progettazione di collegamenti alta velocità con gli aeroporti di Malpensa, Fiumicino e Venezia, restano. Intanto l’intesa prevede che il Gruppo FS Italiane, attraverso la società operativa Rete Ferroviaria Italiana, avvii entro il 2014 i primi studi per rafforzare la dotazione di infrastrutture ferroviarie legate agli aeroporti. I piani terranno conto dello sviluppo della domanda di traffico prevista per i tre scali. Sarà anche predisposto uno studio per nuove offerte commerciali, i cosiddetti slot orari, da e verso i tre aeroporti, individuando i collegamenti e le frequenze più richieste con le principali città italiane. Poi, entro il 28 febbraio 2015, il ministero analizzerà i piani elaborati dal Gruppo FS definirà l’avvio delle progettazioni, individuando le risorse finanziarie disponibili. I lavori dell’Alp Transit si bloccano Ma questa volta è colpa degli svizzeri nulla. Sbloccarsi? Au contraire, les amis: qui si preconizza l’indizione di nuove gare di appalto, come se nulla fosse accaduto sia sul fronte “tecnica ferroviaria più coordinamento generale” sia sul fronte “attività logistiche più armamento ferroviario”. Anche gli svizzeri, nel loro piccolo, s’incagliano. E figuratevi il gelo calato ieri pomeriggio sulle lande cantonticinesi in ragione della natura di tale incaglio. La galleria ferroviaria del Monte Ceneri, apertura annunciata per fine 2019, non sarà pronta prima del dicembre 2021, nella migliore tra le ipotesi correnti; nella peggiore, gennaio-febbraio 2023. Basta che si prendano in esame le mere e primarie conseguenze di tale annuncio per capire che il botto è grosso, al di qua ed al di là del confine come scriveva il compianto Aldo Mongodi da Luino. Problema amministrativo Di mezzo, ed anzi all’origine della richiesta-imposizione di due an- tare fumo negli occhi alla gente». Secondo il segretario della categoria dei Trasporti della Cgil, saremmo di fronte a una «cattiva politica, molto probabilmente pronta ad assegnare studi di fattibilità e ad attivare risorse per gruppi ristretti». Risorse da trovare I treni a Malpensa possono già arrivare, ma non correrranno mai a certe velocità. «Da giugno dell’anno prossimo potrebbe arrivarci anche l’Etr 1000», aggiunge ni in più, un problemuccio amministrativo: lo scorso anno furono assegnati due appalti per la modica somma complessiva di 234.8 milioni di franchi, facciamo un 200 milioni scarsi di euro, e tra gli sconfitti ci fu chi interpose ricorso. Il ricorso arrivò al Tribunale federale, qui fu accordato l’effetto sospensivo, le cose rimasero ad un punto morto, i giorni continuarono a fluire, nel frattempo gli altri lavori vennero proseguiti, sicché potete agevolmente vedere ruspe e gru all’opera sui vari raccordi, se vi va di fare un giro dalle parti di Camorino o di Monteceneri frazione Sigirino. Ad ottobre 2013 un’avvisaglia di allarme: o la situazione si sblocca o noi non garantiamo più Non solo luoghi comuni Proviamo a tirare le somme, allora. Primo: sull’ipotesi 2021 balla anche un centinaio di milioni di franchi supplementari. Secondo: se non c’è galleria aperta al Ceneri, niente treni superveloci - questa è la sostanza dell’“AlpTransit” - a sud di Bellinzona. Terzo: se c’è ritardo nella consegna della galleria del Ceneri, per automa- E chi vola con Emirates va in carrozza con lo sconto Vola con Emirates e avrai sconti e agevolazioni per l’acquisto dei biglietti del treno. La proposta, già perfettamente operativa per gli scali di Malpensa, Fiumicino e Venezia, è di Trenitalia ed Emirates, la prestigiosa compagnia aerea degli Emirati arabi che, a marzo dell’anno scorso, ha inaugurato a Malpensa una lounge da 929 metri quadrati e 158 posti a sedere. Un investimento da 2,48 milioni di euro per la prima lounge internazionale della compagnia di Dubai che ha scelto proprio lo scalo nostrano e che è stata scelta da Trenitalia quale partner prestigioso per un collegamento treno – aereo molto interessante. Fino al 31 dicembre, con in mano un biglietto per volare con Emirates, si può viaggiare sui treni da e per Roma, Milano o Venezia con uno sconto del 30% in prima classe e del 20% in seconda classe. Inoltre, acquistando un volo Emirates entro il 15 settembre per volare non oltre il 30 novembre in First o Business Class tra Milano e New York e tra Roma, Milano, Venezia e Dubai, Emirates regala il biglietto in Business o Prima Classe andata e ritorno con le Frecce Trenitalia da e per Roma, Milano, Venezia coincidenti con il volo scelto da Malpensa, Fiumicino e Marco Polo. La promozione include tutti i Frecciaorossa, Frecciargento e Frecciabianca che collegano le principali città italiane a Milano, Roma e Venezia. Arrivati qui, i passeggeri Emirates-Trenitalia potranno usufruire del servizio Chaufferur-drive dalla Stazione Centrale di Milano, Roma Termini e Venezia-Mestre ai rispettivi aeroporti. A.PED. tismo slitta il programma di sviluppo a sud di Lugano e viene rinviato a babbo morto ogni raccordo con le reti locali, non esclusa la trasversale ChiassoMendrisio-Stabio-Arcisate-Varese (della cui procrastinazione, ahinoi, già tutto sappiamo). E poi, vuoi mettere l’imbarazz tremend imbarazz propagatosi tra i sudditi di Rossocrociazia: ai quali sudditi puoi toccare tutto tranne che le banche (“ope legis”), la fede hockeystica, il servizio postale ed i binari del treno. Stereotipi da immaginario collettivo? Non proprio: per quanto banali, sono i luoghi comuni ad avvicinarsi di più alla realtà. 1 Massimo Soncini