LO SPORT AIUTA I BUONI VOTI. E ALLORA PERCHÈ NON FARNE
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LO SPORT AIUTA I BUONI VOTI. E ALLORA PERCHÈ NON FARNE
LO SPORT AIUTA I BUONI VOTI. E ALLORA PERCHÈ NON FARNE DI PIÙ A SCUOLA? Tennis o calcio, danza o rugby, poco importa. La cosa essenziale è tenersi in esercizio. Eh sì, perché chi pratica sport va meglio a scuola. E se i latini col loro motto lo avevano intuito, secoli e millenni dopo è la scienza a confermarlo. Lo sport «rende intelligenti» stimolando la sintesi di una molecola neuroprotettiva che potenzia le funzioni cognitive e che ha pure un nome simpatico: «irisina». L’irisina viene prodotta quando facciamo sport e, quindi, potrebbe spiegare perchè l’esercizio fisico migliora le funzioni cognitive, apprendimento e memoria. La scoperta è frutto di una ricerca pubblicata sulla rivista Cell Metabolism e diretta da Bruce Spiegelman del Dana-Farber Cancer Institute dell’Harvard Medical School di Boston. Sono numerosi gli studi che dimostrano che fare ginnastica favorisce l’intelligenza e che essere in forma è legato a voti migliori a scuola. Ma il perchè finora non era noto. Questo nuovo studio comincia a far luce sul nesso tra buone performance sul campo e in classe. Il problema però è che di sport i bambini a scuola ne fanno ben poco. Tutto è lasciato alle famiglie, costi compresi che si moltiplicano in base al numero di figli. Di certo, non possono bastare quelle due risicate ore di educazione fisica alle medie e alle superiori. E alle elementari va ancora peggio. Per i bimbi non c’è nessuna prescrizione e tutto, in classe, è lasciato a insegnanti volenterosi e, fuori, ai salti mortali di mamma e papà. di Carlotta De Leo