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capitolato ascensore
A.C.E.R. Bologna - Impianto Ascensore
Lotto 1334/I SAN LAZZARO DI SAVENA Via del Seminario
CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO
ALLEGATO A
1
Art. 1
RIFERIMENTI NORMATIVI
La progettazione e la realizzazione delle opere devono seguire le indicazioni riportate
sul progetto architettonico esecutivo, le prescrizioni contenute nel presente
Capitolato, essere rispondenti alla legislazione vigente ed a quella eventualmente
emanata in corso d’opera, con particolare riferimento a:
-
Legge 5 marzo 1990 n.46: "Norme per la sicurezza degli impianti",
relativamente ai soli articoli 8, 14 e 16 non abrogati;
-
D.M. 22 gennaio 2008 n.37: “Regolamento concernente l’attuazione
dell’articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della Legge n.248 del 02
dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di
installazione degli impianti all’interno degli edifici”;
-
D.P.R. 30 aprile 1999 n.162: "Regolamento recante norme per l'attuazione della
direttiva 95/16/CE sugli ascensori e di semplificazione dei procedimenti per la
concessione del nulla osta per ascensori e montacarichi, nonché della relativa licenza
di esercizio".
-
D.P.R. 19 ottobre 2000 n.369: "Regolamento recante modifica al decreto del
Presidente della Repubblica 30 aprile 1999 n.162, in materia di collaudo degli
ascensori”.
-
Legge 9 gennaio 1989 n.13: "Disposizioni per favorire il superamento e
l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati".
-
D.M. 14 giugno 1989 n.236: "Prescrizioni tecniche necessarie a garantire
l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia
residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e
dell'eliminazione delle barriere architettoniche".
-
D.P.R. 24 luglio 1996 n.503: "Regolamento recante norme per l'eliminazione
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delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici".
-
Circolare 22 giugno 1989 n.1669/U.L.: "Circolare esplicativa della Legge 9
gennaio 1989 n.13".
-
Direttiva n. 84/529/CEE: "Direttiva del Consiglio del 17 settembre 1984 per il
ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative agli ascensori elettrici";
-
Direttiva n.86/312/CEE: "Direttiva della Commissione del 18 giugno 1986
sull'adeguamento al progresso tecnico della direttiva 84/529/CEE del Consiglio per il
ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative agli ascensori elettrici";
-
D.M. 28 novembre 1987 n.586: "Attuazione della direttiva n.84/528/CEE
relativa agli apparecchi di sollevamento e di movimentazione e loro elementi
costruttivi".
-
D.M. 9 dicembre 1987 n.587: "Attuazione delle direttive n.84/529/CEE e
n.86/312/CEE relative agli ascensori elettrici";
-
Direttiva del Consiglio del 17 settembre 1990 che modifica la direttiva
84/529/CEE per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative agli
ascensori elettrici" (90/486/CEE);
-
D.P.R. 28 marzo 1994 n.268: "Regolamento recante attuazione della direttiva
n.90/486/CEE relativa alla disciplina degli ascensori elettrici, idraulici e
oleoelettrici".
La Ditta assuntrice è tenuta ad adottare, in ottemperanza al Decreto Legislativo
09 aprile 2008 n.81, tutte le misure di sicurezza necessarie durante la
realizzazione degli impianti ed in occasione degli interventi di manutenzione
ordinaria e straordinaria.
Sono altresì a carico della Ditta di cui sopra tutti gli oneri necessari per
l'ottenimento del nulla osta al funzionamento nonché alla relativa licenza di
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esercizio (D.P.R. 30 aprile 1999 n.162 e successive modificazioni, aggiornamenti
ed integrazioni).
Art. 2
DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI
L'intervento ha per oggetto la fornitura e posa in opera di un impianto di elevazione
ad azionamento elettrico a funi, con motore elettrico posizionato lungo il vano corsa
(privo quindi di locale macchine), a servizio dell’edificio.
2.1
Caratteristiche generali
Portata
Capienza
400 kg
5 persone
Velocità
0,63 m/s con livellamento di precisione
Corsa
Fermate- Servizi
12,30 m
5, con 1 accesso sullo stesso lato
Vano di corsa
realizzato in C.a., dimensioni: largh. 1.630 mm x prof.1.730 mm
mm
3.400 mm
1.050 mm
Testata
Fossa
Alimentazione
Potenza
Motore
Controllo
trazione
Sospensione
Manovra
a corrente alternata monofase 220 Volts - 50 Hertz
0,50 kW
elettrico gearless a magneti permanenti, con sistema rigenerativo.
Cabina
di dimensioni (larg.x.prof.) 950 x 1.300 mm, altezza interna
2.200
mm,
parete
frontale
(lato
porta)
in
lamiera plastificata colore GRIGIO SCURO., pareti laterali e di
fondo
in
lamiera plastificata colore GRIGIO SCURO.,
dispositivo di illuminazione a soffitto tipo SPOT nel tetto con
luce
di
emergenza.
Pavimento
in
gomma liscia GRIGIO CHIARO..
Pannello
comandi
in
lamiera plastificata colore GRIGIO SCURO, a tutta altezza,
comprendente: pulsanti di comando con led arancio e targhette
nere, con numeri in rilevo e caratteri Braille, pulsante di
ALLARME, pulsante aperture porte, citofono collegato con il
locale macchine, allarme inviato/ricevuto, comunicazione
bidirezionale tra cabina e il centro pronto intervento,
sovraccarico, sintesi vocale.
a frequenza variabile con controllo digitale.
con cinghie piatte.
universale, automatica a pulsanti.
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Porta cabina
automatica a due ante telescopiche laterali, completa di
meccanismo e soglia, controllata in chiusura da fotocellula a
raggi infrarossi,
finitura in lamiera plastificata colore GRIGIO SCURO.
Dimensione porte: largh 800 x altezza 2000 mm
Porte dei piani
automatiche a due ante telescopiche laterali, accoppiate con la
porta di cabina, complete di meccanismo e soglia.
finitura in lamiera plastificata colore GRIGIO SCURO.
Portali
Costruiti in lamiera plastificata colore GRIGIO SCURO.
Bottoniere
indicatori
piano
Macchinario
Quadro
manovra
e Con led arancio e piastra metallica in acciaio inox satinato
al montate sui portali.
Tipologia MRL Gearless compatto con puleggia di 8 cm., posto
all’interno del vano corsa e montato sulle guide, movimentato da
cinghie piatte per maggior comfort, silenziosità di marcia e
riduzione dell’usura; azionato in corrente alternata a frequenza e
tensione variabili. Motore elettrico sincrono a magneti
permanenti da 48V, con traferro radiale per la massima
efficienza elettrica ed il minimo consumo energetico, protetto ed
equipaggiato con opportuna protezione termica. Rapporto
d’intermittenza 40% e minima potenza motore. Il sistema di
controllo dovrà ottimizzare i tempi di percorrenza e di attesa,
variando la velocità in funzione del carico presente in cabina, e
garantendo quindi il massimo delle prestazioni energetiche. Sia
le cinghie che la macchina gearless con cuscinetti sigillati non
dovranno richiedere l’ aggiunta di olio o lubrificanti inquinanti,
nel totale rispetto dell’ ambiente. Un sistema di controllo
elettronico dovrà monitorare costantemente 24h su 24 lo stato dei
trefoli d’acciaio all’interno delle cinghie garantendo così il
massimo controllo per il funzionamento in sicurezza
dell’elevatore. Il sistema sarà dotato di azionamento rigenerativo,
che trasforma l’energia che si produce in fase di frenatura della
cabina, che altrimenti verrebbe dissipata sotto forma di calore, in
energia elettrica che alimenta costantemente le batterie.
di In armadio posto al piano estremo superiore adiacente alla porta
di piano (lato macchina), con dimensioni 400x200x2100 mm,
con
finitura
esterna
in
lamiera plastificata colore GRIGIO SCURO. Dotato di sistema di
controllo modulare a microprocessore. Azionamento a frequenza
variabile con controllo vettoriale a circuito chiuso. E’ incluso il
quadretto degli interruttori generali e le batterie di alimentazione.
Tutti i componenti che necessitano di regolazioni o che sono
interessati alla manovra di soccorso, saranno stati posizionati in
maniera ergonomica per facilitarne l’accesso ed il loro impiego.
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Manovra
di Sarà completamente automatica, sfruttando le batterie, dovrà
emergenza
consentire il funzionamento dell’impianto in caso di mancanza di
energia (black-out) per numerose corse fino al limite di carica;
prima dell’esaurimento delle batterie, l’impianto si fermerà al
piano aprendo le porte.
Linee
elettriche
organi
manovra
Comprenderanno cavi flessibili per il collegamento con la cabina
e e il vano, di tipo precablato ed intestati con connettori e
di terminali, per un collegamento rapido e sicuro, pulsante di stop
in fondo fossa, accessibile dall’esterno del vano, posto in
prossimità dello sbarco inferiore, organi di manovra con sensori
magnetici per il conteggio dei piani e comandi di rallentamento e
di arresto al piano, dotati di controllo degli spazi di extracorsa e
manutenzione, collegati alla scheda di interfaccia seriale sul tetto
di cabina.
Materiale di Guide in acciaio trafilato a freddo per cabina e contrappeso, che
vano e arcata sostengono il peso della macchina trasferendo i carichi in fondo
cabina
fossa, consentendo di ridurre l’interfaccia con l’edificio. Arcata
del tipo a sedia, integrata con la struttura della cabina, con pattini
a rulli, coppia di blocchi monodirezionali, sistema di arresto in
salita tramite freno sulla puleggia di trazione e dispositivo di
rinvio tramite rulli.
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Sono compresi nella fornitura:
- tasselli ad espansione per fissaggio apparecchiature su pareti in c.a.
- impianto di allarme completo di segnalatore acustico posto su parete frontale
esterna del vano corsa
- messa a terra delle apparecchiature con linea fino ai piedi del vano corsa,
compreso collegamento linea di terra alla presa generale dell’edificio
- linea elettrica definitiva di alimentazione 220V monofase e linea telefonica
dedicata rese in prossimità del quadro elettrico posto all’ultima fermata in
alto
- illuminazione vano-corsa
- opere murarie di qualsiasi genere
- eventuale alimentazione elettrica provvisoria per il montaggio resa in
prossimità del quadro elettrico posto all’ultima fermata in alto
- ponteggi nel vano corsa
- manovalanza pesante e leggera di aiuto al montaggio
- allontanamento materiali di risulta
- idoneo locale per deposito materiali e relativa guardiania
- redazione disegno e relazione tecnica per il collaudo
- assistenza al momento del collaudo
- spese per Esame Finale (ex Collaudo)
- scaletta del fondo fossa
- tamponamenti laterali porte di piano all’interno del vano corsa
- ogni altro onere per dare l’opera finita, funzionante e posta in opera.
Sull'arcata della cabina deve essere installato un golfare per l'attacco della cintura di
sicurezza in dotazione al personale incaricato della manutenzione.
2.2 Porte di cabina e dei piani
Le porte dei piani devono avere luce netta non inferiore a mt.0,80 con dispositivo
fotoelettrico per il controllo del movimento, realizzate in lamiera di acciaio inox
satinato con struttura robusta, indeformabile ed insonorizzata.
L'apertura delle porte, compatibilmente con le dimensioni e la forma del vano corsa,
deve essere ad ante telescopiche scorrevoli, con movimento rapido e silenzioso.
Le porte devono rimanere aperte per almeno 8 secondi dopo la completa apertura, ed
il tempo di movimento in chiusura non deve essere inferiore a 4 secondi; il sistema
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di apertura è dotato di dispositivo per l'arresto e l'inversione del movimento di
chiusura in caso di ostruzione dell'accesso in cabina.
2.3 Funi di sospensione
Le funi impiegate devono essere in acciaio preformato Classe UNI A3, in numero
non inferiore a quattro.
2.4 Alimentazione ed apparecchiature elettriche
La linea di alimentazione dell’impianto ascensore, a partire dal quadro dei servizi
generali e fino al quadro posto alla sommità del vano corsa, sarà realizzata
dall'Impiantista elettrico al quale, per consentirne il corretto dimensionamento,
devono essere forniti gli esatti valori di corrente assorbita, di spunto ed ogni altra
informazione utile e necessaria.
Il dimensionamento e la realizzazione degli impianti a valle del quadro sono a carico
dell'Installatore dell'impianto elevatore e devono essere effettuati secondo i criteri
della buona tecnica e seguendo le prescrizioni delle norme CEI e CENELEC. Per
limitare il valore della corrente di spunto deve essere sempre adottato un sistema di
avviamento tipo SOFT STARTER o tecnicamente equivalente.Nel vano corsa
possono essere installate solo le tubazioni contenenti l'impiantistica a servizio
dell'elevatore che, se posate in vista, devono essere in tubo di PVC pesante o in
canalina con coperchio asportabile solo con attrezzo. Il quadro di manovra, con
grado di protezione minimo IP 41 ed installato alla sommità del vano corsa, dovrà
contenere tutte le apparecchiature di comando, controllo, segnalazione e sicurezza
necessarie per il corretto funzionamento dell'elevatore.
L’impianto di illuminazione del vano corsa è realizzato con cavi passanti entro tubi
in PVC grigio; i corpi illuminanti (uno per piano) saranno in lega leggera, del tipo a
gabbia, con lampada ad incandescenza da 60 W.
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Lungo il vano corsa deve altresì essere posizionato un adeguato numero di prese a
spina per il collegamento di lampade portatili e degli utensili ed attrezzature
necessari alle operazioni di manutenzione.
L'incastellatura dell'elevatore e tutte le parti metalliche devono essere collegate
all'impianto di terra generale con conduttore di protezione della sezione di mmq.16,0,
salvo diversa prescrizione in fase di approvazione del progetto o di collaudo
dell'impianto.
2.5 Segnale di allarme
L’impianto deve disporre di un segnale di allarme per cabina occupata di tipo
regolamentare (comprendente una suoneria badenia posta lungo il vano corsa ed una
batteria di accumulatori completa di gruppo carica) posto su ogni pianerottolo.
Art. 3
QUALITA' DEI MATERIALI
Tutti i materiali costituenti gli impianti dovranno provenire da Ditte Costruttrici in
possesso di certificazione del Sistema di Qualità Aziendale rilasciato da Ente
accreditato, essere della migliore qualità e posti in opera a regola d'arte.
Qualora la Direzione Lavori rifiutasse alcuni materiali, anche se già posti in opera,
perché ritenuti di qualità, lavorazione e funzionamento non adatti alla perfetta
riuscita degli impianti, l'Appaltatore dovrà sostituirli, a propria cura e spese, con altri
che rispondano ai requisiti tecnici e prestazionali prescritti.
Art. 4
CONTRATTO DI MANUTENZIONE
Nell'ambito dell'appalto, compreso nel prezzo di fornitura e posa in opera, è prevista
la sottoscrizione di un contratto di manutenzione di tipo "completo" della durata di
12 (dodici) mesi; il periodo decorre dalla data di ricevimento della comunicazione
scritta del Comune con l'attribuzione del numero di matricola degli impianti.
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Il nominativo della Ditta prescelta quale incaricata della manutenzione, che si
assume pertanto tutte le responsabilità connesse, verrà quindi comunicato al
Comune.
E' compito della Ditta effettuare
tutte le operazioni di manutenzione ordinaria
previste dai regolamenti vigenti; saranno compensati esclusivamente gli interventi
resi necessari a seguito di uso improprio degli impianti o di atti vandalici, interventi
che dovranno essere tempestivamente segnalati alla proprietà.
Il contratto di manutenzione deve contenere, come condizioni minime, le seguenti
clausole:
-
pronto intervento entro 1 (una) ora dalla segnalazione, a qualsiasi ora del giorno
ed in qualsiasi giorno dell'anno, per guasti con presenza di persone intrappolate
all'interno della cabina. Tale servizio può essere espletato utilizzando un call-center
collegato al combinatore telefonico della cabina;
-
pronto intervento manutentivo, a qualsiasi ora del giorno ed in qualsiasi giorno
dell'anno, per il ripristino del regolare funzionamento dell'impianto, da effettuarsi
nelle 24 ore successive alla segnalazione del guasto;
-
esecuzione di lavori di manutenzione ordinaria finalizzati a contenere il normale
degrado d'uso dei singoli componenti e degli impianti;
-
pulizia degli impianti e dei locali ad essi interessati, comprensiva di oneri per il
trasporto in discarica dei materiali di risulta. Eventuali disinfezioni;
-
verifiche e controlli tecnici, a norma delle vigenti Leggi in materia di ascensori e
montacarichi, con annotazione dei risultati sul libretto di esercizio, secondo quanto
previsto al comma 4, articolo 19 del D.P.R. 29 maggio 1963, n.1497;
-
accensione di polizza assicurativa per la responsabilità civile a carico della Ditta
manutentrice,
con
massimale
minimo
10
di
€.1.250.000,00
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(unmilioneduecentocinquantamila/00) per ogni sinistro, con limite di €.1.250.000,00
per danni a persone ed €.1.250.000,00 per danni a cose od animali;
-
assistenza al funzionario dell'Ente preposto alle visite di controllo periodiche.
Art. 5
COLLAUDO
Il collaudo ha lo scopo di accertare:
-
che gli impianti siano stati realizzati a regola d'arte e secondo i patti contrattuali;
-
che siano stati eseguiti i ripristini o le sostituzioni necessarie a seguito di
funzionamenti anomali, rotture o di prescrizioni impartite dalla Direzione Lavori;
-
che gli impianti risultino rispondenti alle vigenti norme in materia.
Tutte le opere e forniture che all'atto del collaudo risultassero insoddisfacenti o non
eseguite a perfetta regola d'arte, dovranno essere immediatamente riparate o sostituite
senza alcun compenso aggiuntivo.
L'esito positivo del collaudo sull'impianto non solleva l'Appaltatore dalle
responsabilità connesse alla corretta esecuzione dello stesso.
11
INDICE
Art. 1 - RIFERIMENTI NORMATIVI
pag. 1
Art. 2 - DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI
pag. 2
Art. 3 - QUALITA' DEI MATERIALI
pag. 8
Art. 4 - CONTRATTO DI MANUTENZIONE
pag. 8
Art. 5 - COLLAUDO
pag. 10
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