La problematica delle specie alloctone nei mari di Taranto
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La problematica delle specie alloctone nei mari di Taranto
La problematica delle specie alloctone nei mari di Taranto Ester Cecere IAMC-CNR, Talassografico “A. Cerruti”, Taranto Giovanni Fanelli, Antonella Petrocelli, Fernando Rubino Cosa è una specie alloctona? La specie alloctona, o “specie non-indigena”, o “alien species”, è una specie non originaria del luogo in cui viene ritrovata, che, pertanto, proviene da altre Caulerpa racemosa località La specie autoctona è una specie che vive nel suo luogo di origine Caulerpa prolifera La presenza di specie alloctone dovuta all’azione dell’uomo viene considerata una nuova forma di inquinamento: ”inquinamento biologico” Una forma d’inquinamento? Mnemiopsis leidyi Questo organismo del plancton, nel Mar Nero ha completamente azzerato la pesca nutrendosi delle larve dei pesci Una forma d’inquinamento? Dreissena polymorpha Negli USA nel 1993 ha causato danni per 4 miliardi di dollari occludendo le tubature di aspirazione dell’acqua negli impianti di raffreddamento Una forma d’inquinamento? Caulerpa taxifolia introdotta in: • Mediterraneo (scarichi delle vasche dell’Acquario di Monaco) • California (scarico di un acquario) • Australia orientale (imbarcazioni, acquari) www.iptek.net.id Non solo, anche un caso di invasione biologica, tanto da essere definita “alga Killer” Tipologia e vettori di introduzione Volontaria • Acquicoltura Involontaria/accidentale • Specie associate a quelle introdotte per acquicoltura • Ripopolamento • Specie associate a quelle importate • Lotta biologica per essere commercializzate • Acquariologia • Navi • Nautica da diporto Conseguenze Ambiente: • sostituzione di specie native • riduzione della biodiversità • alterazione del funzionamento degli ecosistema Attività produttive: • competizione con/o sostituzione di specie allevate e/o coltivate • danneggiamento degli attrezzi da pesca • moria di organismi allevati Salute umana: • intossicazioni da microalghe che producono tossine Il ruolo delle acque di zavorra Quando le navi mercantili viaggiano scariche imbarcano acqua come zavorra per migliorare stabilità ed efficienza idrodinamica Il ruolo delle acque di zavorra L’acqua di zavorra viene scaricata all’arrivo in porto, prima dell’imbarco del carico Il ruolo delle acque di zavorra Sono la principale causa di introduzione di specie alloctone, sia per gli ambienti marini che d’acqua dolce Infatti, con le acque di zavorra si muovono simultaneamente da 7.000 a 10.000 specie in tutto il mondo Convenzione per il controllo e la gestione delle acque e dei sedimenti di zavorra delle (IMO, 2003) navi “Individuazione e Monitoraggio di Specie Alloctone nei mari di Taranto” (I.M.S.A.T.) (MIUR D.M. N 1015 4/10/2001) Obiettivi • quantificare la presenza di specie alloctone già riportate nei mari di Taranto • individuare la presenza di nuove specie alloctone • identificare le loro modalità di introduzione • individuare misure preventive per evitare l’introduzione di specie alloctone • informare e sensibilizzare operatori del settore e autorità preposte Partecipanti al Progetto IAMC - CNR Taranto ECOTARAS - Società di Ecologia SpA Fondazione Marittima Ammiraglio Michelagnoli Taranto a rischio Porto Militare Arsenale M.M. Base Navale Taranto a rischio Porto Industriale Principale porto di cabotaggio nel Mediterraneo Taranto a rischio Porto Mercantile • Centrale tra Suez e Gibilterra • 2° porto italiano • Tra i primi 100 del mondo Taranto a rischio Porto Turistico Navi traghetto Yacht da diporto Taranto a rischio Le acque del porto di Taranto possono ricevere specie alloctone attraverso: • carene di imbarcazioni • acque di zavorra www.kingindustries.ca www.slc.ca.gov Taranto a rischio Impianti di mitilicoltura Taranto a rischio Centri di spedizione di molluschi bivalvi Taranto a rischio Impianti di depurazione Taranto a rischio Attività di pesca Taranto a rischio Pertanto, Taranto può ricevere specie alloctone anche attraverso: organismi da allevare Ruditapes philippinarum (vongola filippina) organismi destinati alla vendita organismi ….. in transito Crassostrea gigas (ostrica giapponese) Le acque di zavorra nel progetto IMSAT Navi mercantili con acque di zavorra giunte a Taranto 2000-2005 63 17 63 6 2 7 145 17 266 Le acque di zavorra nel progetto IMSAT Alcuni Alien trovati Gyrodinium instriatum cisti stadio attivo Specie alloctone nei mari di Taranto macroalghe 14 microalghe 4 molluschi 3 policheti 3 Musculista senhousia ascidie 3 (mollusco) crostacei 1 poriferi 1 pesci ossei 4 Totale 33 Bursatella leachii (mollusco) Da studi effettuati da: IAMC-Taranto, UNI-BA, UNI-LE Sphyraena viridensis (barracuda) Melibe viridis (mollusco) Specie alloctone nei mari di Taranto Undaria pinnatifida Crassostrea gigas • Alghe di origine giapponese probabilmente introdotte nel Mar Piccolo con le ostriche (Crassostrea gigas) importate. Grateloupia turu-turu Specie alloctone nei mari di Taranto Caulerpa racemosa • è altamente invasiva Caulerpa prolifera • sta riducendo la biodiversità delle comunità marine • occlude le tane dei pesci stanziali 3 9 Stazione di primo ritrovamento nell’autunno 1996 Situazione nella primavera 2003 Specie alloctone nei mari di Taranto Balistes carolinensis (pesce balestra) Callinectes sapidus (granchio blu) www.mbl.edu Possibili predatori di molluschi bivalvi (mitili, ostriche e pettini) La Prevenzione del fenomeno • La normativa per la prevenzione dell’introduzione di specie alloctone esiste ed è rilevante in quei paesi che già sperimentano gli effetti negativi di questo fenomeno • Di recente, l’Unione Europea ha emanato alcuni provvedimenti: le decisioni della Commissione Europea che fissano le condizioni di polizia sanitaria e di certificazione veterinaria per le importazioni di molluschi destinati all’accrescimento, ingrasso, stabulazione o consumo umano (14/11/2003) e di pesci per scopi ornamentali [C(2006) 4149] e il Regolamento N. 708/2007 del Consiglio Europeo relativo all’impiego in acquacoltura di specie esotiche e di specie localmente assenti In tale ambito gli Stati membri sono tenuti ad adottare tutte le misure per evitare effetti negativi sulla biodiversità (specie, habitat, ecosistemi) Azioni delle Istituzioni: Capitaneria di Porto, Autorità Portuale, Enti Locali, ASL, Uffici Veterinari per • individuare i possibili vettori di specie alloctone per l’area tarantina • intensificare i controlli sulle attività “ a rischio”, al fine di prevenire introduzioni accidentali e/o clandestine • elaborare ed attuare su scala locale una normativa a fini preventivi • informare e sensibilizzare, al fine di indurre la formazione di una coscienza ecologica” e rendere consapevoli dei rischi associati all’introduzione di prodotti vivi, le categorie lavorative di pescatori, mitilicoltori e allevatori di vongole, gestori di pescherie, diportisti ed, in generale, tutti coloro che operano in contatto col mare Azioni degli Operatori dei settori produttivi: • attenersi scrupolosamente al Codice di Procedura elaborato dall’ International Council for the Exploration of the Sea (ICES), che regola l’introduzione volontaria di specie non native da allevare, da usare come esche ed ormanentali • non immettere, anche temporaneamente, nell’ambiente naturale prodotti vivi destinati al consumo, alla trasformazione, agli acquari o alla esposizione • non gettare in mare rifiuti e scarti risultanti da partite di importazione di organismi da allevare o vendere • evitare, preferibilmente, di allevare in acquario organismi potenzialmente pericolosi Quindi… rendersi consapevoli dei rischi associati all’introduzione di prodotti vivi Azioni dei diportisti: • effettuare, specialmente al rientro da viaggi all’estero, la pulizia della carena per eliminare gli organismi insediati (fouling) • ripulire sempre l’ancora salpata da eventuali frammenti di organismi (animali e/o vegetali) rimasti impigliati rilasciandoli nel luogo in cui ci si è ancorati degli acquariofili: • evitare di gettare in mare il materiale proveniente da acquari dismessi di tutti noi: • segnalare agli Enti Competenti avvistamenti e ritrovamenti di organismi “strani” e, comunque, mai visti prima Grazie per l’attenzione Si ringrazia la Fondazione Michelagnoli per aver fornito numerose foto di questa presentazione