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Per il resto i millefiori testati non si dimostrano certo di

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Per il resto i millefiori testati non si dimostrano certo di
In mezzo al miele
Non ci sono antibiotici (come
e ra emerso l 'ultima volta). Ma è la sola buona notizia.
Per il resto i millefiori testati non si dimostrano certo di qualità eccelsa.
Sono 20 i campioni
di miele millefiori
che abbiamo
sottoposto al test,
per verificarne la
qualità e l'eventuale
contaminazione da
residui di fitofarmaci
e antibiotici . Inoltre
alcuni esperti hanno
valutato e giudicato
i prodotti, resi
anonimi , in base
all'aspetto visivo,
al gusto , al profumo
e alla consistenza.
Grazie all 'analisi
pollinica, siamo
riusciti a individuare
l'origine geografica.
Abbiamo potuto
così verificare
la veridicità
dell'origine riportata
in etichetta.
22 Altroconsumo 269 • Aprile 2013
1 peggiore dei mali è stato escluso: gli
antibiotici non ci sono (fitofarmaci e
metalli pesanti neanche). Cosa non da
poco se si considera che nelle ultime
prove (TestSalute59, dicembre2005) sei
campioni di miele su 19 erano risultati positivi a due
antibiotici (sulfametazina e tilosina).
Purtroppo i risultati delle restanti prove non sono
stati altrettanto brillanti. Niente di cui preoccuparsi,
- certo - ma resta il fatto che i dati descrivono i nostri
mieli millefiori come piuttosto mediocri.
In particolare alcuni campioni hanno mostrato una
presenza elevata di HMF, sigla che sta ad indicare una
sostanza quasi impronunciabile, l'idrossimetilfurfurale. Visto che l'HMF nel miele originariamente non
esiste, se lo si trova significa che il prodotto o è vec-
chio oppure è stato riscaldato per farlo diventare liquido. Nessuna delle due ipotesi, comunque, depone
a favore della qualità.
❑
o
I
Esistono mieli uniflorali (ottenuti da un 'unica specie botanica) e multiflorali
( prodotti da più specie). Colore e sapore variano molto . Ecco i più comuni.
Quel trattamento di troppo
Il miele - compreso il millefiori analizzato nel nostro
test - è così saturo di zuccheri che tende a cristallizzare. Alcuni mieli lo fanno ancora nel favo, altri (come
quello di castagno) restano liquidi per molto tempo.
Nella maggior parte dei casi comunque il processo di
cristallizzazione inizia una settimana dopo l'estrazione e procede più veloce passando dalla temperatura
di fine estate (quando si raccoglie il miele) a quella
dell'autunno e poi dell'inverno.
Il miele può essere venduto sia liquido sia cristallizzato: dai dati di vendita sembra però che i consumatori tendano a preferire la forma liquida. Ecco perché
in alcuni casi il miele cristallizzato viene riportato dai
produttori allo stato liquido con un'operazione di
fusione a 40 - 50°C prima della vendita. Di per sè questo non sarebbe un problema: può accadere però che
il trattamento termico lasci al miele un odore e un
sapore di "cotto". Quando i nostri esperi hanno effettuato l'analisi sensoriale dei mieli (valutando aspetto,
sapore e odore), questo tratto è emerso in modo piuttosto deciso in alcuni prodotti (La Valle del Miele,
Luna di Miele) che sono stati penalizzati e si trovano
nella parte bassa della tabella.
Laddove poi il test di laboratorio ha evidenziato anche
livelli di HMF superiori al limite di legge (come nel
caso del miele La Valle del Miele) è davvero plausibi-
I
Proviene dalla zona Prealpina e dalla
Toscana. Resta liquido a lungo.
Colore chiaro, sapore delicato.
Uno dei più venduti. Ottenuto da più
piante: colore, sapore e consistenza
possono variare in base all'origine.
Prodotto su arco alpino e Appennini.
Liquido, cristallizza lentamente.
Colore scuro. Sapore amarognolo.
Prodotto al Sud. Cristallizza alcuni
mesi dopo il raccolto. Colore molto
chiaro. Sapore intenso e fine.
❑
o
Benché contenga zuccheri per l'80 %, la composizione del miele è complessa : le sostanze fino ad oggi identificate sono oltre 300, oltre
a quelle non note . Un alone di mistero , che crea un po ' di confusione intorno a questo prodotto . Sciogliamo qualche dubbio.
È ricco di sali minerali.
FALSO. Il contenuto è basso: a
seconda della varietà dallo 0,02
all'1 % . Quello più presente è il
potassio. I minerali provengono dal
terreno in cui vive la pianta. I mieli
chiari sono anche più poveri rispetto
a quelli scuri.
È pieno di vitamine.
FALSO. II contenuto di vitamine
è estremamente basso. Tenetelo
bene a mente quando leggete sulla
confezione di una merendina la
scritta "con una goccia di miele".
Serve solo a convicere le mamme
che il prodotto faccia bene ai bimbi.
Ha meno calorie dello zucchero.
VERO . II miele è un alimento
molto ricco di zuccheri semplici
(fruttosio e glucosio). Fornisce circa
320 calorie per 100 g: lo zucchero
normale (saccarosio) circa 400. In più
il miele ha un potere dolcificante
superiore: se ne può usare di meno.
Fa bene a tutti.
FALSO. II miele non deve essere
dato ai bambini prima che abbiano
compiuto l'annodi età, perché può
contenere spore di botulino. Nei
bimbi così piccoli le spore possono
germinare nel colon, provocando la
formazione della pericolosa tossina. E
causare complicazioni anche gravi.
Aiuta contro la tosse.
VERO . Le evidenze scientifiche
indicano che il miele è un buon
rimedio contro la tosse, non inferiore
ai farmaci più utilizzati. Perla cura di
tosse e raffreddore, per esempio, il
miele è citato come potenziale
trattamento anche
dall'Organizzazione Mondiale della
Sanità, che lo considera efficace e
sicuro.
le ipotizzare che il sapore di cotto sia dovuto a un
trattamento termico piuttosto spinto subito prima di
essere messo in commercio.
4.33 - 4.89 euro
È il Migliore dei Test, ma l'etichetta
può essere migliorata.
3.20 - 3.85 euro
È piaciuto molto agli esperti il Migliore
Acquisto. Ottimo prezzo.
0
La moria degli Insetti è cominciata circa dieci anni fa, In primavera, In
corrispondenza della semina dei mais . Oggi si sa contro cosa puntare il dito.
Circa una decina di anni fa alcuni
apicoltori hanno cominciato a
segnalare una massiccia moria di api in
primavera in corrispondenza del
periodo di semina del mais. Sulle
motivazioni sono state chiamate in
causa molte ipotesi: dai cambiamenti
climatici, alle variazioni genetiche nei
parassiti, fino ai campi magnetici. Oggi
si sa per certo che il colpevole è
l'impiego di insetticidi neonicotinoidi,
che agiscono sul sistema nervoso
degli insetti e sono in genere usati
come rivestimento di sementi. Lo ha
confermato l'Efsa (l'Agenzia europea
per la sicurezza alimentare), dopo aver
condotto un'accurata revisione dei
dati disponibili. In Italia l'utilizzo dei
neonlcotlnoldl è stato sospeso dal
2009. Ora bisognerà aspettare la
decisione dell'Europa, che deciderà il
futuro di questi insetticidi nei nostri
campi. Vi terremo aggiornati.
Sul nostro sito, uno speciale calcolatore vi
dice quanti grammi di zucchero (ovvero
quanti cucchiaini) state consumando con
l'alimento che inserite, quante calorie
apporta e la percentuale che copre
rispetto al consumo massimo consigliato.
Miele da dove vieni?
Che sia italiano o ungherese deve essere segnalato in
etichetta. L'origine geografica del prodotto è sempre
obbligatoria. Se il miele non è stato confezionato in
Italia, è però sufficiente segnalare che si tratta di un
miele originario o non originario CE. In Italia, invece,
la normativa è più restrittiva: se il miele è stato confezionato sul nostro territorio, l'origine del prodotto
va specificata con il nome dei Paesi di origine. Tutti i
prodotti del nostro test si attengono agli obblighi di
legge. Noi però siamo andati oltre e abbiamo verificato che quanto scritto in etichetta fosse vero. Per
farlo ci siamo serviti dell'analisi pollinica, che svela
la natura dei polline e indica, dunque, l'origine geografica del miele. Non ci sono grandi sorprese. Solo
Marlene e Luna di Miele (miscele di mieli originari e
non originari CE) sono risultati provenienti prevalentemente dal Centro e Sud America, anche se non si
può escludere del tutto in questi prodotti la presenza
di miele di origine europea.
I buchi delle etichette
Oggi è piuttosto raro trovare etichette davvero carenti dal punto di vista delle informazioni. I produttori
sono piuttosto attenti a questo aspetto: anzi a volte
peccano per sovrabbondanza di claim, che tendono
anche a confondere i consumatori. La situazione dei
mieli sembra invece essere in controtendenza.
Tutti i nostri campioni forniscono scarse informazioni in etichetta: a mancare è anzitutto la data di produzione, importante per poter scegliere il prodotto
più fresco. È vero infatti che il miele può essere conservato a lungo, ma andrebbe consumato preferibilmente entro 18 - 24 mesi.
E nel frattempo come lo si conserva? Il miele deve
essere conservato ben chiuso, in un luogo fresco e
asciutto, lontano dalle fonti di luce e calore: è infatti
molto sensibile alla luce e tende ad assorbire l'umidità dall'esterno, se non è conservato in modo adeguato. Eppure questo consiglio manca sulle etichette di
sette prodotti. Un'altra indicazione - facoltativa, ma
molto importante - è specificare che il miele è sconsigliato ai bambini di età inferiore ai 12 mesi. Non è
un'informazione di poco conto (vi spieghiamo i motivi nel riquadro "Falsi miti esolidecertezze"a pag. 23),
ma la mettono in etichetta solo Coop, Ambrosoli e
Marlene (Lidl). Sul fronte etichette, dunque, si potrebbe fare davvero di più.
Migliore del Test:
ottiene i migliori risultati
nelle nostre prove
COME LEGGERE LA TABELLA
li suo tenore influisce
sulle caratteristiche qualitative del miele (consistenza,
sapore, solubilità) e, soprattutto, sulla conservabilità. Il
valore ottimale è compreso
tra 15 e 17%.
Abbiamo valutato il
tenore in glucosio e fruttosio
che per legge deve essere
superiore a 60g/100g.
Si tratta delle
impurità grossolane, residui
della lavorazione (per esempio
la cera). Il massimo previsto
dalla legge è 0.1g ogni 100g.
Giudizio negativo per quelli che
hanno superato l0 0,06%.
È un enzima (diastasi)
presente nel miele : diminuisce
con il tempo. È un indice di
qualità legato alla freschezza:
se il miele ha subito un trattamento termico si abbassa.
vecchiamento o a seguito del
trattamento termico del prodotto. Più il miele è stato scaldato più alto sarà il suo tenore di HMF.
Q Miglior Acquisto:
buona qualità e il miglior
rapporto con il prezzo
Scelta Conveniente:
qualità accettabile, prezzo
molto vantaggioso
Abbiamocercato lieviti e muffe. Nessuna
traccia di coliformi (indicatori
dell'igiene di lavorazione).
Non esiste in origine nel miele, ma si forma durante l'in-
o Ottimo
+ Buono
❑ Accettabile
l1UdIILà buona
Non comprare
- Mediocre
O Pessimo
MIELE
CARATTERISTICHE
PREZZI
RISULTATI
'a
MARCA e denominazione
1
J APICOLTURA CASENTINESE Miele millefiori BIO
350
2
0 AUCHANMiele di fiori
500
Italia
4.33-4.89
Italia.UngheriaArgentina 3.20-3.85
3
COOPMieleitalianoMillefiori
500
Italia
3,45-4,20
4
PIANAMIELE Piana Squizz Miele millefiori
450
Italia
3,38-4,25
5
CUOR DI MIELE Miele di Millefiori
di Toscana e Emilia
400
Italia: Toscana e Emilia
Romagna
5 , 09
6
CARREFOUR Miele Millefiori Fruttato
500
Argentina . Ungheria. Italia
3.49-3.75
728
❑
7
TERRE D 'ITALIA Miele di Millefiori d'Umbria
500
Umbria
3,79-4,24
8,10
-
8
RIGONI DI ASIAGO Miele italiano
formato famiglia
/50
IN
o
❑
+
❑
64
+
❑
0
❑
63
60
❑
0
0
3,85-4, 05 9,83
❑
0
0
1.35
17.70
❑
0
0
2, 99
5,98
-
0
0
3,89 4,30
8,10
❑
0
0
9
AMBROSOLI Miele
500
10
SCELGO BIO Miele M illefiori
400
Italia
11
AMBROSOLI MieleSport
100
Italia. Ungheria, Argentina
12
FRUTTA NATURA (Eurospin)MieleMillefiori
5U0
Argentina, Ungheria
13
CONAD Miele Millefiori
500
Italia
14
COOP Solidal Miele Millefiori
500
Guatemala, Cile
15
ALTROMERCATO Dei Sol - dall'Argentina
Miele di fiori da agricoltura biologica
400
16
VIS Miele millefiori delle montagne di Lombardia
400
Italia: Lombardia
17
RIGONI DI ASIAGO Miele italiano
Fiori di Campo - biologico
300
Italia
2,99 - 3,89 11,17
18
MARLENE (Lidi) Miele Millefiori
500
19
LUNADI MIELE Mieledi Fiori
500
20
LA VALLE DEL MIELE Miele di millefiori
500
Bulgaria , Serbia , Spagna
4 , 67 5 , 90 10 , 58
Italia,Ungheria,Argentina 4.59-6,99 11,44
2,19
+
3,69 4,39 8,04
❑
4,98
12,45
+
❑
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