Fred Vargas, i Tempi glaciali lasciano piuttosto freddi
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Fred Vargas, i Tempi glaciali lasciano piuttosto freddi
L’ECO DI BERGAMO 40 DOMENICA 23 AGOSTO 2015 LIBRI LE CLASSIFICHE IL CONSIGLIO Libreria Punto a Capo - Bergamo 1 Stefano Torriani Mappa dei sentieri e dei rifugi E-Qua edizioni Libreria Mondadori - Lovere 2 Gelmi e Sacchiero Bergamo nella storia dell’arte Grafica e arte 5 Autori vari Bergamo passo passo Grafica e arte 3 Gelmi e Sacchiero Bergamo its history its art Grafica e arte 6 Carlo Rovelli Sette brevi lezioni di fisica Adelphi 4 Rinaldi e Paoletto Le piante e l’uomo Lubrina 7 Brigitte Claser Delitto al pepe rosa Emons edizioni 1 Paula Hawkins La ragazza del treno Piemme 2 Elena Ferrante L’amica geniale E/o Edizioni 5 Nicola Lagioia La ferocia Einaudi 3 Anna Todd After Sperling & Kupfer 6 Luca Bianchini Dimmi che credi al destino Mondadori 4 Marcello Simoni L’abbazia dei cento delitti Newton Compton Fred Vargas, i Tempi glaciali lasciano piuttosto freddi Fred Vargas e soprattutto il commissario Jean-Baptiste Adamsberg mancavano ai loro lettori e appassionati da circa quattro anni, da «La cavalcata dei morti» (Einaudi, Torino 2011). Uscito in Francia quest’anno e subito tradotto da Einaudi, «Tempi glaciali» (Einaudi, Torino 2015) è balzato in testa alle classifiche confermando le qualità di una scrittrice prolifica quanto spesso interessante anche nelle sue escursioni fuori dal genere come è accaduto nei due gustosi e ironici saggi brevi «Critica dell’ansia pura» (Einaudi, Torino 2011) e «Piccolo trattato sulle verità dell’esistenza» (Einaudi, Torino 2013). Tuttavia proprio con «Tempi glaciali», Incipit Solo altri venti metri, venti piccoli metri da percorrere per raggiungere la cassetta postale: era più difficile del previsto. Ridicolo, pensò lei, non ci sono metri piccoli o metri grandi. Ci sono metri e basta. Strano come alle soglie della morte, e dall’alto di quella posizione, ci ostiniamo a pensare a futili scempiaggini mentre in teoria dovremmo enunciare qualche ponderosa massima destinata a imprimersi a caratteri di fuoco negli annali della saggezza dell’umanità. Massima che poi passerà di bocca in bocca: «Sapete quali furono le ultime parole di Alice Gauthier?» Fred Vargas sembra sentire un po’ l’affanno di un genere che se all’inizio pareva divertirla (e con lei i lettori) ora appare implicitamente annoiarla e opprimerla. Il romanzo sempre ben costruito e congegnato subisce infatti una lingua spesso artificialmente e inutilmente ricercata e contiene una morale o meglio la ricerca di un’etica che appare imposta come d’ufficio, aderendo alle vicende e ai protagonisti in maniera fortemente artefatta. Sia chiaro, «Tempi glaciali» rimane un romanzo giallo avvincente e appassionante in cui il commissario Adamsberg torna con tutta la sua scombinata simpatia e in cui Parigi è ritratta in maniera FRED VARGAS Tempi glaciali Einaudi, pagine 442, euro 20 eccellente senza mai indugiare (almeno non troppo) nei tipici stereotipi che la capitale francese solitamente attira. Ambientato nel tredicesimo arrondissement, ma anche tra i fantasmi della Rivoluzione francese e tra antichi demoni e leggende islandesi, il libro scorre rapidamente stupendo il lettore per la capacità di connettere luoghi e tempi in Tendenze L’amore al tempo delle spunte di WhatsApp Un segno di spunta, messaggio inviato. Due segni, messaggio consegnato. Se diventano blu, messaggio letto. Ultimo accesso ore… WhatsApp va alla grande anche nei romanz(ett)i di «chick lit», che ai tempi dei social rivedono profili e trame. La risposta istantanea è una delle tante nevrosi contemporanee, come racconta Elisa Gioia nel frizzante «So che ci sei» (Piemme), storia leggerissima appesa agli orari delle chat, che mostra tra le righe quanti equivoci possa creare, nella vita reale, l’eccessiva confidenza nella presenza virtuale delle persone. Scorrendo i commenti di Facebook, a dire il vero, si trova molta più aggressività che romanticismo, ed è proprio così Penelope, all’inizio di «Quella certa dipendenza dal tasto invio» di Lucia Del Pasqua (Baldini&Castoldi): una fashion blogger cinica, superficiale e a volte un po’ crudele. Vive di hashtag e messaggi con le faccine e viaggia con disinvoltura da una storia all’altra. L’incontro con un uomo sfuggente però la trasforma in una fidanzata tradizionale, paranoica e gelosa, con esiti disastrosi. In «Girl Online» di Zoe Sugg (Mondadori) dedicato a un 7 Antonio Manzini Era di maggio Sellerio continuo alternarsi. Evidenti sono quindi sia le qualità della costruzione narrativa messa in campo da Fred Vargas, così come le sue competenze storiche (Fred Vargas, pseudonimo di Frédérique Audouin-Rouzeau, è infatti un’apprezzata medievista e archeologa). Un giallo a sfondo storico che è anche un grande romanzo d’avventura in cui a stentare e ad apparire fragili nel contesto generale sono proprio quelli che dovrebbero essere i punti fermi della serialità. La stanchezza dell’autrice colpisce così anche il lettore che fatica dopo un iniziale entusiasmo a percorrere le oltre quattrocento pagine del libro. Meglio sarebbe per Fred Vargas andare oltre e liberare le proprie ambizioni magari proprio verso romanzi più spiccatamente storici evitando il gancio giallistico che qui pare troppe volte ridotto e immiserito a puro escamotage. 1 Giacomo Giossi ELISA GIOIA So che ci sei pubblico giovane, la protagonista è una blogger, e ogni giorno racconta la sua vita in una sorta di «diario pubblico», nascosta da un nickname, finché la sua copertura non rischia di saltare. Anche il web quando un segreto è svelato diventa all’improvviso soffocante come un piccolo paese. C’è un altro, pericoloso gioco che la rete permette, lo scambio d’identità. C’è chi sceglie un personaggio noto della letteratura o del mondo dello spettacolo e chi disegna scenari più inquietanti, come accade in «Fake» di Adriana Merenda (Piemme). 1 Piemme, pagine 406, euro 18,50 Sa. Pe. Viaggio verso Santiago sulla strada meno battuta I l medico francese JeanCristophe Rufin ha raccontato il suo personale cammino verso Santiago de Compostela ne«Il cammino immortale» (Ponte alle Grazie). Sfogliando le pagine del libro si percorrono a piedi, assieme all’autore, gli oltre 800 chilometri del Cammino del Nord che parte da Irun: un percorso difficile, e per questo poco utilizzato dai pellegrini, soprattutto laici, che negli ultimi decenni hanno ripreso l’antica via medievale. Si snoda lungo la costa basca e attraversa le montagne delle Asturie e della Galizia. Ha scritto l’autore: «Quando sono partito per Santiago non cercavo niente, e l’ho trovato». A differenza di altri, questo è un libro sul Cammino acuto ma anche ironico, talvolta duro: un viaggio demistificante e mistico al tempo stesso. R. C. LO SCONSIGLIO L’intestino vende bene ma non dice cose nuove G iulia Enders, 24 anni, dottoranda in biologia medica a Francoforte sorride sulla copertina del suo libro «L’intestino felice» (Sonzogno), che nonostante l’argomento, oppure proprio a causa di questo (la parola intestino messa nel titolo provoca già qualche brivido), ha già venduto oltre un milione di copie. Un saggio molto alla moda, «sui segreti dell’organo meno conosciuto del nostro corpo». La promessa di un volume accattivante e utile, ribadita dalla quarta di copertina, si infrange però dopo le prime pagine: in realtà il testo non entusiasma, e non contiene informazioni più utili o accurate di quelle reperibili in un buon manuale di biologia. Sa. Pe. IN66PAROLE I sogni di Camilleri L’ecologismo di Langer Per dormire c’è il coniglio Per i novant’anni del creatore del commissario Montalbano arrivano (in edizione limitata) «I sogni di Camilleri», dove sono raccolti i brani in cui sognano i personaggi di tutti i libri dello scrittore, nato il 6 settembre 1925 a Porto Empedocle. Sellerio pubblicherà anche un volume celebrativo con Sono già passati vent’anni dalla morte di Alex Langer. Jaca Book a settembre per la collana «I precursori della Decrescita», diretta da Serge Latouche. pubblica «Langer – La conversione ecologica», curato da Giulio Marcon, che raccoglie alcuni dei principali scritti con i quali Langer ha Giocare un bel po’, leggere ad alta voce, ed ecco che gli occhietti diventano pesanti e i bambini, anche quelli più esagitati, finalmente si addormentano... La ricetta proposta dal libricino «Il Coniglio che voleva addormentarsi», scritto e pubblicato dallo psicologo svedese Carl-Johan Forssén Ehrlin attraverso Createspace, diversi saggi dedicati allo scrittore, di Salvatore Silvano Nigro, Giovanni De Luna, Ermanno Paccagnini, Tullio De Mauro, Vittorio Spinazzola. ANDREA CAMILLERI «I sogni di Camilleri» Sellerio proposto con originalità e forza i temi dei limiti dello sviluppo, della necessità di ribaltare il paradigma della crescita e dell’economia consumistica. ALEX LANGER La conversione ecologica Jaca Book, pagine 144, euro 9 la piattaforma Amazon di auto-pubblicazione per i libri cartacei, è il primo libro auto-pubblicato a guidare la classifica di Amazon.com. Ora anche in italiano. CARL-JOHAN FORSSÉN EHRLIN Il coniglio che voleva addormentarsi Amazon, pagine 26, euro 9,99